Cittadini, SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C – LEGGE 662/96...

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CONTIENE I.R. RIVISTA MENSILE – LUGLIO 2009 – N. 8 – ANNO XXXIII – ISSN: 1127-0667 SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C – LEGGE 662/96 – FILIALE DI PADOVA Cittadini, degni del Vangelo

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CONTIENE I.R.

RIVISTA MENSILE – LUGLIO 2009 – N. 8 – ANNO XXXIII – ISSN: 1127-0667SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C – LEGGE 662/96 – FILIALE DI PADOVACittadini,

degni del Vangelo

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Chiuso in redazione giugno 2009

Rivista mensile

A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N AGUIDE E SCOUTS d’EUROPA CATTOLICIDELL A FEDERAZIONE DELLO SCAUTISMO EUROPEO

ANNO 33 - N. 8 - LUGLIO 2009

Azimuth per Capi

Direttore Responsabile: Solideo Saracco

La Redazione: Rosario Barone, Marialuisa Faotto, Mari-linda Fanti, Valeria Di Addario, Carla Barocci, MichelaBertoni, Fabrizio Cuozzo, Alberto Tattoli, Pietro Anto-nucci; Antonio Zoccoletto, Alessandro Baliviera, Annali-sa Colusso, Demetrio Gajo, Nicoletta Scattolin, LucianoFurlanetto.

Hanno collaborato: Nevio Solideo Saracco, Claudio LaSalandra, Laura Casiccio, Franco Viggiani, Don NicolòAnselmi, Emanuele L.

Hanno collaborato con foto: Gipo Montesanto, NicolaPozzobon, Luciano Furlanetto.

(N.B. vi chiediamo di firmate qualsiasi tipo di collabora-zione, voi vi conoscete bene, gli altri no, altrimenti saremocostretti a non usare il materiale che ci inviate)

E-mail di Redazione: [email protected]

Tutti i Capi che ne facciano richiesta alla SegreteriaNazionale possono ricevere Scout d’EuroMail,notiziario settimanale degli eventi dell’Associazione

Direzione, Redazione e Amministrazione: via Anicia, 10 -00153 Roma - E-mail di Redazione: [email protected]

Autorizz. del Tribunale di Roma n. 17404 del 29.09.1978- Spedizione in abb. post. art. 2 comma 20/c legge662/96 da Filiale di Padova

Impaginazione e Grafica: Paolo De Luca

Stampa: ADLE Edizioni, Padova

Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non si restitui-scono, salvo diverso accordo precedente con la Direzio-ne. Tutti i collaboratori hanno la responsabilità e conser-vano la proprietà delle loro opere. La riproduzione discritti comparsi su questa rivista è concessa a condizioneche ne venga citata la fonte.

Rivista associata all’Unione StampaPeriodica Italiana

STAMPATO SU CARTA ECOLOGICA

AZIMUTH Nº 2/2009Buona Strada Guide e Scouts d’Europa 3

In questo numero 4

Assemblea generale 5

Relazione del Consiglio Direttivo (estratto) 7

Relazione del Commissariato Nazionale (estratto) 20

Mozioni approvate e Indicazioni dei Carrefour 30

Relazione Carrefour Applicazione del metodo 33

Che tipi questi Capi 36

Missione Abruzzo. Un primo bilancio 38

Con il cuore e con la mente 41

P. Cirillo Vasil sj, Segretario Congregazione Chiese Orientali 44

Costruire una migliore casa Europea 45

Nelle tendopoli, perché nessuno resti da solo 47

Sono tornati alla Casa del Padre 48

Notizie, notizie, notizie… 50

Atti ufficiali 60

B.P. – La sede di Reparto e il campo estivo 64

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Lo scoutismo ha veramente la possibilitàdi rappresentare, per chi lo incontra e se neinnamora, una vera e sicura strada verso ilsuccesso e la felicità.Questo è vero quando la pista, il sentiero ela strada diventano occasione straordinariadi incontro personale e di cammino con il

Mistero di Gesù Cristo e del suoAmore.

E sappiamo bene quantoconta il nostro sguardo, la

nostra parola e il nostropasso per i nostri ra-

gazzi. Quanto conta ilnostro essere scout ol-tre al saper fare dascout.Su questa stradanoi continueremoa meritare fiduciae a rendere onorea tutto il Movi-mento.Carissimi Capi eCapo ravviviamocon gioia e passio-ne il Grande Gioco

che B.P. ha donato atutti noi e doniamolo

a nostra volta con ge-nerosità; …cari RS ri-

mettiamoci in gioco, tantiragazzi attendono il nostro

si, tante radure nei boschiattendono i nostri canti.

Buona Strada a tutti, nella fraternità,nell’avventura, nella gioia di servire.

Nevio

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Carissimi è giunto il momento del saluto,dei ringraziamenti e dell’augurio di BuonaStrada ai Capi che sono stati chiamati acondurre l’Associazione nel prossimotriennio.A loro tutta la nostra disponibilità per con-dividere e alleggerire la responsabilità che,per il bene di tutta l’associazione, essi sisono assunti.Sono parole che esprimo anchea nome del Consiglio Diretti-vo uscente che ha avuto l’o-nore di servire, al propriomeglio, il grande patri-monio che la passione el’impegno trentennaledi tutti voi hanno con-tribuito a costruire evalorizzare.Sono convinto che lanostra proposta edu-cativa troverà sem-pre più ascolto e ac-coglienza nelle giova-ni generazioni e nellefamiglie.In noi la convinzionedi fare qualcosa di im-portante e di meravi-glioso, ritrovando l’entu-siasmo e lo slancio diquando, da ragazzi, abbia-mo pronunciato la nostra Pro-messa.È tutto nelle nostre mani e nel no-stro cuore, facciamoci personalmente pic-coli rispetto al grande dono che la Provvi-denza ha voluto farci incontrare: ne siamoresponsabili e testimoni.

Buona Strada Guide e Scouts d’Europa

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Diamo conto principlamente della XI As-semblea Generale con un estratto delle Re-lazioni del Consiglio Direttivo e del Com-missariato (il testo completo è sul sito asso-ciativo), con il testo delle mozioni dei Car-refour e gli esiti delle elezioni per il nuovoConsiglio Nazionale.Vi è inoltre un intervento, da noi sollecita-to, di Franco Viggiani su come l’Associa-zione ha risposto all’emergenza del terre-moto in Abruzzo. Lo ringraziamo di quan-to sta facendo assieme a tutte le Ca-po/Scolte e tutti i Capi/Rovers che hannogenerosamente risposto alla richiesta diaiuto delle popolazioni colpite. Torneremosull’argomento e sollecitiamo a scriverciquanti vogliono portare la loro testimo-nianza del servizio svolto.Riportiamo l’appello dei Vescovi del Co-mece (la Conferenza episcopale europea)relativo alle elezioni del nuovo Parlamentoeuropeo. Quando riceverete questo nume-ro le elezioni si saranno già svolte, ritenia-mo tuttavia che l’intervento dei Vescovi siamolto significativo e indicativo per il futu-ro del nostro continente.La dimensione europea appartiene ormaidi fatto al nostro quotidiano1. È statovalutato che circa l’ottanta per cento dellelegislazioni nazionali è costituito dalrecepimento di Direttive europee. E nonvale solo in senso quantitativo ma anchequalitativo: pensiamo ai temi ambientali,a quelli della sicurezza per non parlaredella regolamentazione in ambito econo-mico.

Appare preoccupante la carenza di classidirigenti europee, in particolari politiche,in grado di dare all’Europa quella spintaormai necessaria e decisiva per una suadefinitiva integrazione.Qualcuno ha parlato di un’Europa senz’a-nima. In effetti ne abbiamo avuto una tristeriprova con gli attacchi di alcuni politici al-la parole del Papa sul tema dell’Aids. Nonsi è saputo dare una risposta razionalmen-te convincente ai problemi posti dal SantoPadre ma solo politicamente corretta e quin-di priva di sostanza (naturalmente senzaconsiderare gli enormi interessi presentinella cura a questa malattia: che il Papa ab-bia puntato il dito dove non doveva?).Insomma di fondo manca un’idea di Euro-pa nel nuovo millennio e non solo con rife-rimento alle sue radici cristiane. Quale tipodi democrazia vogliamo costruire, qualerapporto deve nascere tra i cittadini e leistituzioni europee, quale il ruolo dei corpiintermedi della società civile, ecc.?Non è affatto vero che le istituzioni euro-pee (Parlamento-Consiglio-Commissione)non decidano, anzi stanno decidendo mol-te cose del nostro futuro. Il punto è chequeste decisioni non sono sottoposte alvaglio della pubblica opinione e non sap-piamo a quale disegno corrispondano.Non è solo un problema di informazione(che comunque latita anche per colpa deicittadini) ma di una visione sull’Europadel terzo millenio.

La Redazione

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1 Vedi a tale proposito il dossier Oltre i confini curato dalla Commissione Europa del Consiglio Nazionale uscente.

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Si è svolta dal 1º al 3 maggio, la 11ª Assem-blea Generale dell'Associazione che ha vi-sto la partecipazione di quasi 400 Capibrevettati.In un clima sereno e costruttivo l'Assembleaha approvato le relazioni del ConsiglioDirettivo, del Commissariato Nazionale, ilbilancio e la relazione programmatica per ilprossimo triennio. Un ottimo lavoro è statosvolto anche nei 5 carrefours nei quali i Capisi sono suddivisi. Sono state anche approva-te alcune mozioni che impegneranno gliorgani centrali dell'Associazione nel prossi-mo triennio. Graditi ospiti sono stati, oltre alCommissario Federale dell'UIGSE-FSE Jac-ques Mougenot che ha partecipato alla con-clusione dell'Assemblea, S. Ecc. Mons.Romano Rossi, Vescovo di Civita Castellana,che ha presieduto la concelebrazione eucari-stica di sabato 2 maggio, don Nicolò Ansel-mi, Direttore del Servizio Nazionale dellaPastorale Giovanile della CEI, Fulvio Jano-vitz, Presidente del Centro Studi ed Espe-rienze Scout Baden Powell, Roberto Cocianci-ch, in rappresentanza dell'Agesci, VincenzoNeto, Commissario Generale dell'Associa-zione degli Scouts di San Benedetto e Dome-nico Rotella, Camerlengo della VenerabileArciconfraternita di Santa Maria dell'Orto.Per tutto il tempo dell'Assemblea, è statopossibile effettuare l'adorazione eucaristicain una tenda/cappella appositamente alle-stita; questo servizio è stato curato dal Fuo-co del Roma 12º.Dopo la felice esperienza dell'AssembleaGenerale di tre anni fa, si è poi ripetuta, lacena delle Regioni nel corso della quale ogniRegione scout ha preparato dei succulentipiatti tipici che hanno ampiamente appaga-

to il palato di tutti i Capi presenti. Impec-cabile sia l'organizzazione curata da FrancoViggiani, al quale va la gratitudine di tuttal'Associazione, sia il servizio svolto daiClans e Fuochi del Cerignola 2º, Foggia 2º,Roma 68º e Salerno 1º e da alcuni R-S che sisono resi disponibili per questo servizio: inparticolare ringraziamo Giuseppe Speran-zoli che ha curato la Kambusa per il Diretti-vo, gli ospiti e lo staff di servizio.

Il nuovo Consiglio DirettivoIl Consiglio Nazionale, riunitosi il 21 giu-gno presso la Sede Nazionale in Roma , haeletto il nuovo Consiglio Direttivo dell'As-sociazione che resterà in carica per il pros-simo triennio:PRESIDENTE: Giuseppe Losurdo (Roma 65º)VICE PRESIDENTE: Maria Sanchez (Roma 11º)COMMISSARIA GENERALE GUIDA: Maria Luisa Faotto (Treviso 11º)COMMISSARIO GENERALE SCOUT: Pietro Antonucci (Firenze 26º)SEGRETARIO GENERALE: Giuseppe Manelli (Roma 2º)TESORIERE GENERALE: Matteo Rampulla (Catania 1º)

Continua il suo mandato l'Assistente Ge-nerale don Stefano Caprio la cui nomina èdi competenza del Consiglio EpiscopalePermanente della CEI.

Assemblea generale

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Il nuovo Consiglio NazionaleL’Assemblea Generale, riunita nella BaseBrownsea di Soriano nel Cimino, ed alla qua-le hanno partecipato oltre 400 Capo e Capi,ha eletto il nuovo Consiglio Nazionale cheresterà in carica nel triennio 2009-2012.

Elezione di otto consiglieri sul Canale Nazionale:

Antonucci Pietro Cananzi Pasquale Faotto Maria Luisa Furlanetto Giuliano Losurdo Giuseppe Orzes Nicoletta Rampulla Matteo Sanchez Maria

Elezione di ventidue consiglieri sul Canale Regionale:

ABRUZZO-MOLISE: Di Fonzo Francesco

CALABRIA: Renna GiovanniCAMPANIA: Apicella DeliaFRIULI VENEZIA GIULIA: Pillepich ElenaLAZIO-UMBRIA: Di Sora Davide Pompili Giuseppe Manelli Giuseppe Franchi De’ Cavalieri Giovanni Liberti Fabio Vanini AngelaMARCHE: Castellani Laura Tammaro CristianoNORD OVEST: Morassi PaoloPUGLIA: Marro NicolaSICILIA: Licata Maria Grazia Platania MarcoTOSCANA-EMILIA ROMAGNA: Bocelli MarcoVENETO-TRENTINO ALTO ADIGE: Azzi Pierfrancesco Galletti Alessandra Gallinaro Pietro Perissinotto Andrea Pison Loriana

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Leggendo i risultati delle elezioni

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Il Consiglio Nazionale nella riunione del10-11 giugno 2006 ha eletto presidente So-lideo Nevio Saracco, vicepresidente Ange-la Vanini Grieco, commissaria generaleMarialuisa Faotto, commissario generaleAntonio Posa, segretario generale Giusep-pe Losurdo, tesoriere generale Vito DiBenedetto.La CEI su proposta del Consiglio Direttivoha nominato assistente generale don Stefa-no Caprio.A seguito delle dimissioni di Antonio Posaper impegni di lavoro e famiglia, il Consi-glio Nazionale, in data 24 novembre 2006,ha eletto commissario generale RosarioBarone.

Richieste dell’Assemblea 2006

Nell’Assemblea Generale 2006 sono emersinei lavori e nelle mozioni i seguenti princi-pali temi da affrontare nel triennio:

• intereducazione: attualizzazione e ap-profondimento di una delle scelte piùqualificanti e originali della nostraassociazione per dare ai capi una mag-gior consapevolezza nel loro impegnoeducativo;

• le attuali sfide educative e culturali;• Europa e intercultura;• Strutture e norme direttive (strutture,

ruolo vice commissari generali, figuradell’assistente, nomine dei Capi Grup-po, modalità elezione consiglieri nazio-nali, commissioni consiglio nazionale);

• sviluppo associativo;

e inoltre• celebrazione del trentennale associativo

(1976-2006);• celebrazione del centenario dello scouti-

smo (2007);• pubblicazione del libretto di preghiera di

padre Ivan Zuzek;• valutazione di adesione al Forum nazio-

nale dei giovani

Linee generali del triennio 2006-2009

Con l’obiettivo di attualizzare e qualificarela nostra proposta educativa attraverso unamigliore preparazione dei capi e con essapromuovere anche un possibile sviluppoassociativo si sono seguite le seguenti prin-cipali piste di lavoro:

Formazione• Ambiti della formazione: aspetto spiri-

tuale, morale e culturale (vita di fede, ec-clesialità, identità cristiana europea, va-lore e difesa della vita e della famiglia,coerenza e testimonianza personale);aspetto pedagogico con particolare ri-guardo all’intereducazione e alla dimen-sione Europa; aspetto metodologico e tec-nico con attenzione allo stile e alla curaanche delle piccole cose o adempimentiche dovrebbero essere valorizzati e com-presi nel loro aspetto educativo, (stilenell’uniforme e distintivi, censimenti,puntualità).

• La formazione Capi dopo la Partenza.• La formazione Capi Gruppo, Commissa-

ri, Incaricati.

Relazione del ConsiglioDirettivo (estratto)

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Comunicazione• Miglioramento nella comunicazione in-

terna attraverso l’utilizzo dei mezzi a giàa disposizione (stampa, sito web, imma-gine coordinata).

• Fornire strumenti utili ai Capi e ai Grup-pi per la comunicazione con le famiglie.

• Curare con risorse e strumenti adeguatila comunicazione esterna allo scopo difar conoscere l’associazione e le sue pe-culiarità e le iniziative associative per lacelebrazione del centenario dello scouti-smo.

• Dotare l’associazione di un ufficio stam-pa, anche con apporto di professionalitàesterne, per acquisire esperienza nelcampo della comunicazione. Individuaree far maturare competenze interne peruna continuità e per meglio corrisponde-re, nella comunicazione, alla nostra spe-cificità di contenuti, stile e linguaggio.

Consiglio Nazionale• Richiedere al Consiglio Nazionale di ri-

flettere, in particolare sul tema interedu-

cazione e sui temi pedagogici emergenti(come ad esempio l’identità sessuale conparticolare attenzione, in questo mo-mento a quella maschile).

• Richiedere al Consiglio Nazionale che, apartire dal percorso dello scorso triennioe raccogliendo le indicazioni delle mo-zioni assembleari, di definire le propostedi revisione delle Norme Direttive.

Strutture e organizzazione• Valutare le possibilità di sopperire alle

attuali carenze di spazio della sede na-zionale, anche nella prospettiva della di-sponibilità finanziaria derivante dalchiusura del mutuo per il terreno di So-riano (scadenza 31.12.2009)

• Miglioramento e razionalizzazione delservizio forniture e nomina della Com-missione Forniture prevista dalle NNDD

• Promuovere azioni finalizzate ad unsempre maggior raccordo delle esigenzedell’Associazione con quelle della Scou-ting, inserimento nel cda del segretario edel tesoriere

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• Riportare ad un indirizzo generale l’uti-lizzo di terreni e basi associativi

• Verificare la rispondenza delle nostrestrutture alle vigenti norme di sicurezzae per quanto attiene al rapporto di lavo-ro con i nostri permanenti.

• Consolidare gli accantonamenti di riser-ve finanziarie e definire la destinazionedegli importi derivanti dal 5 per mille.

Temi affrontati/attività

TrentennaleA pochissimi mesi dall’Assemblea, nel set-tembre 2006, in occasione del Trentennaleassociativo, si è svolto a Soriano un grandeincontro di gioia e di condivisione per fe-steggiare le mete raggiunte dopo trent’annidalla nascita e tracciare quelle sulle qualipuntare per il futuro. In questa occasione èstata lanciata a tutti i Capi e le Capo la pro-posta di riflettere nelle proprie Direzioni diGruppo su tre temi: Evangelizzazione, Par-

tenza ed Europa, collegati ai tre Principidella Guida e dello Scout. Questa riflessio-ne ha trovato il suo momento conclusivo edi condivisione in occasione dell’Euromoot

Centenario«Carissimi, i vostri Vescovi gioiscono con voiper il centesimo anniversario della nascita delloscoutismo e quindi per i cento anni di fedeltà aun’opera educativa che ha fatto crescere in tantipaesi del mondo, inclusa l’Italia, innumerevolidonne e uomini impegnati a rendere il mondomigliore di come l’hanno trovato…» così esor-disce la lettera che la CEI ha indirizzato atutti gli Scouts cattolici italiani in occasionedella festa di San Giorgio nell’anno delCentenario dello Scautismo.Nel 2007 si sono succedute attività e cele-brazioni non solo per ricordare ma, soprat-tutto, per vivere in modo rinnovato la fra-ternità scout e per far conoscere la ricchez-za educativa delle proposta scout e dellanostra specifica pedagogia.Il 22 febbraio, nella giornata del ricordo,ogni Gruppo o Distretto ha dato un parti-

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colare risalto al ricordo dei 150 anni dallanascita di B.P. Nel mese di aprile, con l’uni-co motto Un mondo, una Promessa, Cocci-nelle, Lupetti, Guide e Scouts di tutta Italiahanno partecipato al Grande Gioco del Cen-tenario durante il quale è stato messo alcentro del nostro essere scout la Promessae, in spirito di fraternità, si sono vissute rie-vocazioni legate alla nascita dello scouti-smo e a Baden Powell.Il 20 maggio 2007 si è svolto il Centenario inpiazza, una giornata vissuta nelle realtàlocali dove, collaborando anche con altreassociazioni scout presenti sul territorio,abbiamo fatto conoscere il nostro scouti-smo agli altri.«…La legge e la promessa che guidano ilvostro gioco, rendono chiara e verificabile lavostra avventura e orientano la vostra strada.Esse propongono una chiara visione della vitaumana improntata su virtù esigenti: la bontà, ilvigore morale e la letizia, la saggezza e il sensodi giustizia, la sobrietà e la lealtà di parola e dicontegno, la purezza di cuore, l’amicizia e lafraternità. Sono virtù che facilitano il giovanenel realizzare il progetto di Dio nella propriaesistenza…» proseguiva la lettera della CEIper il Centenario.Il 1 agosto 2007, mentre dall’alba tutti gliscout del mondo rinnovavano la loro pro-

messa, una nutrita rappresentanza di Capoe di Capi, dopo una suggestiva cerimoniasul colle romano del Gianicolo, ha parteci-pato all’udienza generale del Santo Padreal quale abbiamo riconfermato la nostrafedeltà alla Chiesa e sottolineato l’identitàcattolica che ci caratterizza. A BenedettoXVI abbiamo anche richiesto una particola-re benedizione per l’Euromoot che sarebbeiniziato pochi giorni dopo. Una delegazio-ne dell’Associazione ha partecipato alla ce-rimonia del rinnovo della Promessa orga-nizzata al Circo Massimo dalla FIS.Dal 4 all’11 agosto si è svolto il primo Euro-moot della Federazione che ha rappresen-tato la prima proposta educativa interna-zionale rivolta a Scolte, Rovers e Capi e si èconcretizzata in un cammino con zaino inspalla sui Monti Tatra (Carpazi) situati nelcuore dell’Europa e storicamente simbolodella cerniera tra l’Europa Orientale e l’Eu-ropa Occidentale: cattolici e protestanti dauna parte, ortodossi, greco ortodosso, cat-tolico di rito orientale dall’altra.Vi hanno partecipato circa 5000 ragazzi eragazze provenienti dalla Francia, dallaRomania, dalla Polonia, dalla Spagna, dalBelgio dall’Italia, dalla Russia, dall’Un-gheria, dalla Slovacchia, dalla Germania.La dimensione Europea ed il confronto

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con altre associazioni scout della UIGSE-FSE hanno costituito una fonte d’arricchi-mento.Il cammino, partito dalla cittadina di Levo-cà, con una cerimonia d’apertura presso ilSantuario Mariano, si è diramato in diversipercorsi tra i quali uno costituito dagli RS,dai Capi e dalle Capo della nostra Federa-zione. Tutti si sono riuniti presso la localitàdi Olsztyin e da qui è partito un pellegri-naggio notturno, verso il Santuario di Cze-stochowa.Il motto dell’Euromoot, Surgite, eamus èstato comune a Scolte e Rovers, per i qualiha rappresentato un invito ad essere luce,sale e lievito; per gli RS e i Capi è stato de-clinato in surge, in quanto assume un ri-chiamo che investe tutta la vita personale,sociale, religiosa di ognuno, nella riscoper-ta del carattere personale delle due opzionidi fondo legate alla Partenza e all’impegnodel Capo, quelle di credere e di servire.A conclusione delle celebrazioni per ilCentenario, sabato 10 novembre 2007, aRoma, è stata celebrata la Santa Messa aSan Giorgio in Velabro presieduta daMons. Rabitti. Nel pomeriggio è avvenutala presentazione del libro Leggere le tracce,Guide e Scouts d’Europa nella fraternitàinternazionale, nel quale, per la prima

volta, si ripercorre la storia della nostraAssociazione a partire dall’adesione alpensiero di BP fino a giungere alla situa-zione attuale nello scenario europeo, ita-liano e più in particolare all’interno delloScautismo cattolico in Italia. Per ricordare,ma soprattutto per guardare lontano eindividuare la strada da percorrere con lostile che ci caratterizza, così come ben hasintetizzato mons. Bettori nel suo contri-buto alla stesura del libro: «… Siete natisulla strada: la strada è la metafora dello Scau-tismo ma anche della nostra vita, della vita diGesù camminatore instancabile.Continuate a stare sulla strada con uno zainonon troppo pesante, con una «strumentazione »semplice ed essenziale, perché chi camminadeve essere leggero, pronto a ogni evenienza e arispondere alla chiamata.State sulla strada per continuare a incontrare iragazzi così come sono, figli del loro tempocome noi lo siamo stati del nostro, ricchi di spe-ranza e talune volte anche di problemi. Statesulla strada facendovi attenti soprattutto acoloro che più hanno bisogno, per essere acco-glienti fino in fondo.State sulla strada con l’ottimismo nel cuore,instancabilmente desiderosi di partecipare, daprotagonisti,al grande gioco della vita, quellache il Signore ci ha dato di vivere.

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State sulla strada lasciandovi sempre orientaredalla stella del mattino, il Risorto che è il soloche può aprire la vita nostra e degli altri allanovità vera.

FamigliaLa nostra Associazione, a rico-noscimento del suo impegnoa sostegno delle famiglieper quanto riguarda l’e-ducazione dei ragazzi, èstata chiamata dal Fo-rum delle associazioni fa-miliari a parteciparead alcuni incontri a li-vello di Presidenzeinsieme alle altre As-sociazione e Movi-menti cattolici sul te-ma della famiglia. Ol-tre ad essere stata unabella occasione che hasegnato un momento dialtissima sintonia all’in-terno del laicato cattolicoe, nel rispetto della singolaspecificità, di riconoscimento estima reciproca, si è giunti allaapprovazione e alla sottoscrizionedel Manifesto Più famiglia. Ciò che è bene perla famiglia è bene per il Paese e alla promozio-ne del Family day, una manifestazione na-zionale aperta a tutti i cittadini italiani checondividono i principi espressi nel Manife-sto a sostegno della famiglia. La manifesta-zione, alla quale per specifica scelta asso-ciativa, i nostri Dirigenti hanno partecipatocome cattolici e come cittadini, senzauniforme e in modo personale, si è tenuta aRoma, in piazza San Giovanni in Laterano,il 12 maggio 2007.

Comunicazione e Immagine coordinataAlla vigilia dell’anno del centenario il Consi-glio Direttivo ha individuato la necessità diessere presenti nel mondo della comunica-zione in modo costante per far conoscere laricchezza educativa delle proposta scout e

della nostra specifica pedagogia, per farrafforzare nei ragazzi e nelle loro famiglie,ma anche nei capi, la fierezza di un’apparte-

nenza e infine per poter interveniresui mass media in caso di

eventi negativi per l’imma-gine dell’associazione.

Da un’analisi dellaesperienza associa-

tiva nel settore, èstato deciso diprovare ad av-valersi di unufficio esternoal fine di darecontinuità airapporti conla stampa.La scelta è sta-ta poi riconfer-mata, seppur

con diverse ca-ratteristiche, an-

che negli annisuccessivi.

Sono state realizzatedai Commissari Gene-

rali due conferenze stam-pa (a febbraio nella sala

stampa della Radio Vaticana e aluglio nella sala stampa estera); ciò ha per-messo di essere costantemente presentisulle testate nazionali, non solo cattoliche,sui quotidiani locali, su settimanali nonsolo cattolici.Possiamo dire che quando si è parlato dicentenario dello scoutismo si è sempre par-lato anche della nostra proposta educativa.La stessa cosa è stata anche per la radio e latelevisione; in particolare per quest’ultimaci sono state nostre incursioni in trasmis-sioni quali Le invasioni barbariche su La7,Uno mattina su Raiuno, A sua Immagine suRaiuno, nello Speciale TG1 sul centenario.L’esperienza di un ufficio stampa esterno,stabile nel tempo si è rivelata vincente perquantità e qualità di presenza, anche se lacomunicazione massmediatica non per-

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mette di approfondire nè la tematica edu-cativa, nè di presentare la specificità dellanostra proposta. Da qui la necessita diavvalersi e di favorire la crescita di risorseinterne.Negli anni successivi la Pattuglia comuni-cazione ha curato la presentazione del librodi p. Ivan e la presenza sulla stampa in oc-casione dei principali avvenimenti associa-tivi, solo dopo il centenario sono stati diffu-si una quindicina di comunicati stampa.Si è anche lavorato, senza giungere peròsinora a risultati definitivi, a coordinarel’immagine interna ed esterna dell’associa-zione attraverso la creazione di un logo uni-co anche per tutte le pubblicazioni associa-tive; il frutto del lavoro sarà raccolto in unmanuale del logo da mettere a disposizionedelle strutture intermedie e dei Gruppiaffinchè l’associazione sia immediatamen-te individuabile, secondo le necessità delmondo della comunicazione, in modo uni-voco dal gruppo al nazionale anche percolori, simboli, ecc.Nell’ambito della comunicazione si è ini-ziato poi anche a raccogliere le immaginidei principali momenti della vita associati-va sia per memoria storica, sia per realizza-re alcuni video da mettere a disposizionedei Gruppi.Si è iniziato nell’anno del centenario con ilvideo sulla Promessa – Se piace a Dio persempre – e si sono poi realizzati nel tempo,anche in questo caso con una collaborazio-ne esterna, quella della STATOBRADOFILM, sette clip di vario tipo ora raccolte inun unico DVD.

Pubblicazione del libro di preghiere diPadre IvanNel rispetto di un desiderio di padre IvanZuzek e di una mozione dell’ultima As-semblea, è stato pubblicato Con l’aiuto diDio, un piccolo libro di preghiere da porta-re con sé, facile da consultare, di aiuto nellapreghiera ai ragazzi, alle ragazze e ai capi.Egli continua, attraverso queste pagine, aparlare alle nuove generazioni per formar-

le ad una spiritualità equilibrata, solida esicura, radicata nella Tradizione viva dellaChiesa e della sua Liturgia – scrive Mons.Apicella, riferendosi alla figura di padreIvan, in una lettera a noi indirizzata con laquale ha concesso l’imprimatur al piccolovolume.Alla presenza di Mons. Apicella, il 23 feb-braio 2008 si è svolta la presentazione diquesto libro di preghiere presso il PontificioIstituto Orientale durante la quale è stataricordata la figura del nostro assistente ge-nerale venuto a mancare cinque anni fa. Conl’aiuto di Dio è stato presentato quasi con-temporaneamente, nel corso dell’udienzagenerale di Benedetto XVI durante la qualeha consegnato alla diocesi di Roma la letterasul compito urgente dell’educazione.

Configurazione giuridica dell’associazioneNella Assemblea Generale 2006 era statapresentata una proposta circa la configura-zione giuridica dell’Associazione, la qualeprevedeva la costituzione di una fondazio-ne di culto, la cessione dei beni dalla asso-ciazione pubblica di fedeli alla fondazionee poi lo scioglimento della associazionepubblica di fedeli.Sulla base di quanto illustrato nella riunio-ne del Consiglio Nazionale del 24-25 no-vembre 2006, è stata ulteriormente appro-fondita la fattibilità dell’ipotesi, alternativaalla costituzione di una Fondazione, basatasull’applicazione al nostro caso del pareredel Consiglio di Stato del 21 marzo 2001.In sostanza tale soluzione permette all’As-sociazione di mantenere la propria identità(questo è l’elemento essenziale positivo), lapersonalità giuridica ed proprio patrimo-nio, e, sul piano civile, il profilo di enteecclesiastico civilmente riconosciuto; ciò siottiene chiedendo il riconoscimento aglieffetti civili del mutamento sostanziale delmodo di essere dell’ente, intervenuto nel1998 con decreto del Presidente della CEI15 ottobre 1998, che ha qualificato l’asso-ciazione: a) di livello nazionale; b) associa-zione privata di fedeli.

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Dopo una serie di colloqui con gli enti inte-ressati (Vicariato di Roma, Conferenza Epi-scopale Italiana, Ministero dell’Interno) si èprovveduto a:• richiedere alla CEI specifico atto di as-

senso che è stato rilasciato dal PresidenteCard. Ruini in data 28 febbraio 2007;

• informare il Vicariato di Roma sulla pro-cedura da noi proposta (ns. lettera del 17marzo 2007);

• richiedere al Ministero dell’Interno (conns. lettera del 26 aprile 2007) il riconosci-mento agli effetti civili della qualificadell’Associazione data con il DecretoPresidente CEI del 15 ottobre 1998.

Il Ministero dell’Interno, con relazione da-tata 26 marzo 2008, ha richiesto al riguardoun parere al Consiglio di Stato. Da segnala-re l’Associazione ha anche indirizzato alMinistero ed al Consiglio di Stato, in data12 maggio 2008, una nota di precisazionisulla predetta relazione ministeriale.Il Consiglio di Stato (Adunanza della se-zione Prima del 14 maggio 2008, nº Sezione1324/08) si è infine pronunciato con unparere che presenta indicazioni poco chiaree non rivolte esclusivamente alla nostraspecifica istanza.A fronte di ciò si possono oggi ipotizzare va-ri scenari di evoluzione della questione. Inogni caso l’iniziativa non spetta all’Associa-zione che comunque conserverà la propriaidentità, la personalità giuridica e il propriopatrimonio, qualsiasi sia la qualifica che saràconcordata tra Il Ministero e l’autorità eccle-siastica. La situazione sarà costantementemonitorata, concordando sempre con l’auto-rità ecclesiastica la linea da seguire.

Sicurezza nelle attività

In questo triennio si sono verificati due fat-ti che per i loro risvolti anche legali eviden-ziano la necessità di una attenta riflessioneassociativa sul tema della sicurezza nelleattività.

L’incidente mortale avvenuto il 4 gennaio2008 di un novizio rover durante l’attivitàdel campo invernale deve essere colta dal-l’associazione per una doverosa e appro-fondita riflessione sulla sicurezza nelleattività.Molteplici gli aspetti da tenere presenti inquesta riflessione.La formazione del Capo: consapevolezzadella propria responsabilità, preparazionetecnica, spirito del buon padre di famiglia,competenza metodologica per proporre so-lo attività necessarie agli obiettivi pedago-gici propri dello scoutismo.La formazione dei ragazzi: preparazionetecnica progressiva e sempre adeguata alleattività proposte. Le competenze devonoessere sempre verificate dal capo e mai da-te per scontate (anche le più semplici comel’uso della bicicletta per gli spostamenti).Adeguata informazione alle famiglie sugliobiettivi, gli strumenti e le necessità delmetodo.La funzione di verifica del Capo Gruppo edei Commissariati locali.L’adeguatezza delle tutele e dell’assistenzaassicurativa e legale dell’associazione neiconfronti dei soci e dei capi.L’altro fatto ha posto alla nostra attenzionela possibile presenza di ragazzi sieropositi-vi nelle nostre unità.In generale, è necessario che i Capi Unitàmettano in atto, nelle loro attività, alcuneattenzioni igienico sanitarie, utili alla pre-venzione sia per questa evenienza, comedel resto per altri possibili rischi sanitaridovuti alla vita a stretto contatto.Nella particolare evenienza che Il Capovenga messo a conoscenza, dai genitoridella sieropositività del figlio, si trova nellacondizione di sentire da una parte la chia-mata ad una responsabilità educativa neiconfronti del ragazzo ma anche di avere laresponsabilità di tutelare gli altri ragazzidell’unità e le famiglie.Questo ultimo aspetto sembrava proble-matico ad una prima interpretazione dellalegislazione vigente in ordine alla tutela

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della privacy. È lecito avvisare le famigliedel problema?Mediante la consulenza di un valente lega-le esperto in privacy si è chiarito che è veroche la legge tutela le persone ammalate maè altrettanto vero che tutela anche chiammalato non è.Anzi la legge sulla privacy non solo auto-rizza ma obbliga – nel ns. caso i capi – aprendere tutte le iniziative, compre-sa quella di portare a conoscen-za del rischio tutte le famigliedel gruppo, nel momentoin cui veniamo a cono-scenza di una similesituazione.Nel caso specifico ilragazzo continua afare attività presso ilgruppo e tutti i geni-tori del gruppo san-no che è presente unelemento sieroposi-tivo e che il ns. grup-po sta portandoavanti un progetto pi-lota per la formazione,a vari livelli, che per-metta di conoscere edapplicare le opportuneregole di prevenzione pervivere in sicurezza sia duran-te le attività che al di fuori.In considerazione della delicatez-za del problema qualora si verificasse-ro analoghe situazioni è necessario che ilCapo Gruppo, prima di ogni iniziativa, siconfronti con l’Associazione che gli forniràadeguata informazione e assistenza.

Consiglio Nazionale

Il Consiglio Nazionale ha costituito cinqueCommissioni che come auspicato nellaprecedente assemblea hanno efficacementelavorato sui temi a loro assegnati.

La Commissione Intereducazione, forma-ta dai consiglieri Nicoletta Orzes, AndreaPerissinotto, Marilinda Fanti, Paolo Moras-si, Fabrizio Chiacchia, Federico Pedinotti,Maurizio Tramontano ha elaborato undocumento sull’ Intereducazione che saràgià disponibile in Assemblea. Hanno inol-tre collaborato don Giuseppe Bratti e dueCapi giovani: Riccardo Granzotto e Valen-

tina Serrao.Il documento è un Sussidio per

le Direzioni di Gruppo evuole offrire ai Capi e alle

Capo uno strumento perapprofondire e rendere

sempre più efficace lascelta dell’interedu-cazione. Il Sussidionon intende essereun aggiornamentodel Dossier interedu-cazione redatto dal-l’Associazione nel1993. Tale docu-mento rimane infat-ti indispensabile

fonte di approfondi-mento per i Capi e le

Capo; esso si inseriscein modo complementa-

re a tale documento, se-guendo la storia e i segni

dei tempi in cui viviamo con igiovani delle nostre unità scout.

La nostra Associazione ha ritenutoimportante al suo nascere salvaguardare laspecificità dell’educazione al maschile e alfemminile, senza che la prima prevaricassela seconda o che si appiattisse sulla seconda.B.P. non ha mai proposto un’educazionecomune di ragazzi e ragazze, ma una stret-ta collaborazione tra il movimento maschi-le e quello femminile.L’essere Associazione a due sezioni è lastrada scelta per mettere in primo pianonell’impegno educativo l’alterità specificadi ogni singolo uomo e di ogni singoladonna.

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Le parole che Giovanni Paolo II rivolse ai7000 Scouts e alle Guide della FederazioneGuide e Scouts d’Europa riuniti in San Pie-tro nel 1994 in occasione dell’Eurojambo-ree: «Essere cristiani… per voi, in partico-lare, significa lavorare all’interno dellagrande famiglia degli Scouts… con la vo-stra specifica pedagogia» (Osservatore Ro-mano 4.8.1994) sono un monito per noi acontinuare nel nostro impegno educativoche porti i ragazzi e le ragazze alla scopertadel vero senso dell’alterità.La scelta dell’intereducazione dopo 30 an-ni dalla nascita dell’Associazione si sta ri-velando una risposta impegnativa ma pe-dagogicamente efficace al bisogno di assi-curare e confortare le identità al maschile eal femminile.

La Commissione Sfide Educative formatadai consiglieri Antonio Zoccoletto, LauraGalimberti, Laura Castellani, Claudio LaSalandra, Gianluca Mastrovito, GiulianoFurlanetto ha definito il documento dilavoro assembleare di seguito riportato:

Ambiti di riflessioneIn ambito educativo le difficoltà ma anche ibisogni non sono così diversi da quelli cheportarono Baden-Powell a dar vita al mo-vimento scout e poi Mario Mazza e Mariodi Carpegna a fondarlo in Italia, tuttavia ècambiato l’ambiente (sociale, culturale, co-municativo) nel quale lo scautismo italianosi trova ad operare.Le sfide educative hanno due aspetti com-plementari: quella del Capo da una parte equella del Ragazzo dall’altra.

• Il CapoAnche se permangono aspetti peculiari nelproporre lo scautismo in città rispetto adambienti sub-urbani o tra Nord e Sud delPaese, è ormai chiaro che i nostri Capi sitroveranno in difficoltà ad affrontare il pro-prio servizio se non sapranno:

– dare una convincente testimonianza per-sonale come donne e uomini che vivono

i valori che professano per essere model-lo autentico come cittadini e credenti

– essere adeguatamente preparati nel-l’applicazione del metodo e consape-voli delle potenzialità dello scautismoper far vivere esperienze e momenti dicrescita pienamente educativi in unambiente gioioso e stimolante

– saper coltivare con ogni ragazza o ra-gazzo una relazione da adulti fraternidisponibili ed attenti all’ascolto e al-l’aiuto.

Su questo l’Associazione deve aprire unariflessione per costruire poi percorsi for-mativi anche nuovi (sotto l’aspetto cultura-le in senso lato e poi propriamente scout)

• Il RagazzoLa sfida educativa nei confronti delle ra-gazze e dei ragazzi italiani oggi ci sembrainvece richiedere una riflessione più pun-tuale su 2 dei famosi punti del Metodoscout di B.P.:

1. il carattere2. la religiosità

CaratterePer Carattere, parola un po’ desueta, il me-todo intende la costruzione di una personalibera ma consapevole della responsabilitàche ciascuno ha nei confronti degli altri edel mondo in genere. Quando BP parla dicarattere è attento all’autonoma capacità digiudizio, alla determinazione nell’ andarecontrocorrente quando serve per rimanereliberi, al rifuggire da mode o schemi preco-stituiti dai cuccù e ciarlatani, dall’acquisirebuone abitudini. Inutile sottolineare quan-do siano attuali tali preoccupazioni.Lo scautismo in questo è certo un aiuto allefamiglie per la crescita dei figli ed è un po-tente alleato proprio nel costruire personedi carattere (pensiamo a temi della sobrietàdello stile di vita, della sessualità, della vitasociale e politica).Il nostro lavoro di ricerca dovrà alloraessere centrato su come aiutare le ragazze

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e i ragazzi italiani a formarsi un caratterenelle condizioni odierne, secondo appuntol’accezione di BP, con l’aiuto delle risorsepedagogiche del metodo (la vita all’apertoma anche il confronto che si vive nei Clane nei Fuochi, l’espressione scout, il gioco,ecc.)Si tratta, in buona sostanza, di rifocalizza-re questi strumenti che lo scautismo pos-siede e orientarli meglio alla crescita dellapersonalità nell’attuale contesto per con-tribuire alla maturazione di cittadini con-sapevoli, responsabili e impegnati per ilbene comune.

ReligiositàQuesto è uno degli aspetti più delicati chelo scautismo cattolico italiano si trova adaffrontare.È, a nostro avviso, necessaria una riflessio-ne complessiva su come venga concreta-mente vissuta la scelta di fede nelle nostreUnità, sul legame fede-pedagogia che sirealizza nella proposta di fede. Tante sonole risorse che il metodo possiede perchèl’adolescente maturi un’adesione libera econvinta alla chiamata del Signore Risorto:siamo consapevoli della loro importan-za? come le mettiamo in pra-tica? quali sono le diffi-coltà che incontria-mo? cosa possiamofare meglio? Unsecondo aspettoriguarda il fattoche la scelta as-sociativa si con-fronta con unarealtà nuova ca-ratterizzata daun lato da formedi indifferenza reli-giosa e dall’altro dareligioni diverse.Su questo aspetto è utile unapprofondimento che coinvolga il nostroessere cristiani nell’attuale contesto e leproposte per uno scautismo che sappia

essere accogliente senza derogare alla suascelta di fondo. Il sentiero è stretto: vor-remmo accogliere tanti ragazzi tra di noiper far vivere loro la bellezza dell’esserescout ma non vogliamo proporre questoservizio slegati da una precisa visioneantropologica e religiosa.

La Commissione Europa formata dai con-siglieri Nicoletta Scattolin, Loriana Pison,Giovanni Franchi, Cristiano Tammaro,Marco Cuttin, Giuseppe Felicioni, CataldoPilato con riferimento alle mozioni dellascorsa assemblea relative al tema Europaha concentrato la sua attenzione su comesviluppare in attività la dimensione euro-pea, favorendo iniziative singole (di Asso-ciazione o di Unità) senza attendere neces-sariamente i grandi eventi quali EuroJam eEuromoot.Per giungere a questo, è necessario favoriretra le associazioni Uigse una reciprocaconoscenza (storia, cultura, usi e costumi)e sensibilizzare i capi sull’importanza deltema sia dal un punto di vista civico (citta-dinanza europea) che da un punto di vistascout (è uno degli aspetti peculiari della

nostra pedagogia nella accezione piùampia del concetto di interedu-

cazione).Concretamente la com-

missione ha elabora-to un questionario

di indagine, fattopervenire a tutti icapi di tutte leassociazioni dellaUIGSE e un pic-

colo sussidio, con-tenente i risultati

dell’indagine manon solo, che verrà

consegnato all’Assem-blea Generale.

Gli obiettivi da perseguire nel pros-simo futuro:• rafforzare il senso dell’identità come

scout d’Europa;

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Iniziamo con la Santa Messa

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• stimolare a costruire la fraternità, oltre lamulticulturalità e l’interculturalità, oltrecioè quei valori cui arrivano (stanno arri-vando) la società e la scuola;

• rispettare lo spirito originario diB.P.: la fraternità internazio-nale è un’unione vera co-struita arricchendosi del-la varietà delle espres-sioni delle singolespecificità.

Indicazioni al Com-missariato Nazionale:• richiedere, e parte-

cipare, ai campi in-ternazionali, pre-vedendo dei finan-ziamenti per con-tributo spese diviaggio;

• proporre nelle variebranche attività (es.una all’anno) miratealla dimensione europea,sfruttando iniziative an-che di ambiti esterni (es.manuali di educazione inter-culturale, concorsi del Movimen-to per la Vita, ecc.);

• proporre le attività, anche quelle piùsemplici (danze e canti d’Europa e/o delmondo, piatti tipici, costumi, preghiere,poesie, …) con più consapevolezza edu-cativa (e perciò più determinazionepedagogica) esplicitando il più possibilel’obiettivo: identità europea e fraternitàinternazionale, oltre i confini locali,nazionali, europei;

• istituire una pattuglia nazionale di sup-porto, strumento operativo nelle manidel Commissariato Nazionale che fissa lelinee di azione lasciando poi autonomiaper una gestione flessibile e rapida dellerichieste;

• attivarsi perché anche in ambito federalesi istituisca una pattuglia analoga concui interfacciarsi;

• far circolare le esperienze (sito associati-vo, riviste, …) anche con contributo lin-guistico;

• creare campi e ambiti di dialogotra capi;

• richiedere l’attivazionedi incontri di formazio-

ne capi per sezione;• richiedere che in

ambito dell’UIG-SE si prenda inconsiderazioneuna lingua piùadeguata per lacomunicazionereciproca.

La Commis-sione NNDD eStrutture for-mata dai consi-

glieri MatteoRampulla, Marco

Bocelli, PasqualeCananzi, Laura Ca-

siccio, Silvio Mara-fon, Liana Baso, Silvana

Altomonte, Francesco DiFonzo, Sergio Colaiocco ha

ricevuto l’incarico di studiare e diproporre al Consiglio Nazionale le modi-fiche alle NNDD al fine di onorare lemozioni approvate nella scorsa assembleagenerale e portare a compimento la rifles-sione sulle strutture iniziata nel triennioscorso.Su proposta della Commissione il Consi-glio Nazionale riunitosi a Roma nei giorni8 e 9 novembre 2008 ha deliberato le primemodifiche al Regolamento. In particolaresull’indicazione di promuovere nei grup-pi, quando è possibile, il ricambio nel ser-vizio di Capo Gruppo ogni 6/9 anni. Sem-pre a riguardo della vita del gruppo vienedata un’indicazione sulla convocazionedel Consiglio di Gruppo che deve riunirsialmeno due volte all’anno. Ha inoltre in-trodotto la limitazione a cinque del nume-

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Un po’ di generazioni

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ro di indicazioni da scrivere nella schedadi elezione degli otto consiglieri eleggibilinel canale nazionale ed è stata accolta laproposta di ritenere non necessaria, per lanostra associazione, la figura del revisoredei conti.Il Consiglio Nazionale riunitosi in data 28e 29 marzo 2009 ha approvato le modifi-che all’ordinamento che entreranno in vi-gore ad una data deliberata dal ConsiglioDirettivo, entro comunque il 31 marzo2010.Il testo modificato con decorrenza differitaviene allegato alla presente relazione.Le modifiche alle NNDD già operanti sonogià inserite nel testo ufficiale dello Statutoe Regolamento disponibile sul sito associa-tivo alla sezione consultare => documenti =>statuto associativo.

Commissione Forum giovani consiglieriMaria Grazia Licata, Cataldo Pilato

La commissione dopo aver analizzato fina-lità e statuto del Forum e valutato opportu-nità, obbligazioni e rischi ha presentato lasua relazione al Consiglio Nazionale del 10e 11 novembre 2007.Il Consiglio Nazionale 29-30 marzo 2008 hadeciso della non opportunità ad aderire.

La Relazione continua e affronta i se-guenti temi:• rapporti Ecclesiali;• rapporti con UIGSE-FSE;• rapporti Interassociativi (AGESCI e

altri).

Il Segretario Nazionale rendiconta inoltresugli aspetti di sua competenza (segrete-ria, forniture, basi nazionali, ecc.)

Potrete trovare la Relazione completa sulsito associativo www.fse.it

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Non tutto risulta interessante

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Temi del triennio

I temi

Gli obiettivi che il commissariato si è postoe si è impegnato a raggiungere in questotriennio sono stati• Rilanciare un progetto di crescita asso-

ciativa che parta dal riscoprire l’identitàassociativa attraverso la valorizzazionedella nostra specifica pedagogia

• Approfondire il rapporto con lestrutture analizzandone la fun-zionalità, ma anche risco-prendo modalità di comu-nicazione tra i diversiorganismi associativi

• Riscoprire e rilanciarel’identità europea

Per raggiungere que-sti obiettivi si sonofocalizzati i seguentiambiti d’azione:

• attenzione allosviluppo – Nel cor-so del triennio l’occa-sione più significati-va per far conoscerel’Associazione all’e-sterno è stato il centena-rio dello Scautismo, vis-suto sia a livello nazionaleche a livello locale, anche conle altre Associazioni scout; è sta-

ta anche l’occasione per lanciare un nuovomodo di aprirsi all’esterno con tecnologiecomunicative nuove per la nostra Associa-zione. L’esperienza dell’Euromoot haaperto nuove possibilità di dialogo con lealtre Associazioni della Federazione, por-tando anche ad un primo incontro con iCommissariati di Francia e Polonia, peravviare un percorso di conoscenza e dilavoro comune;

• attenzione alla comunicazione – In occa-sione del centenario è nata la pattuglia Comu-nicazione, con l’obiettivo di studiare una più

efficace comunicazione sia all’in-terno dell’Associazione (sito,

stampa…) sia verso l’ester-no (stampa, televisione,

logo…). Per favorireun proficuo dialogo

Commissariato eregioni, sono statitenuti periodiciincontri con iCommissari Re-gionali, raggiun-gendo un climasereno di colla-borazione econfronto;

• attenzione allaformazione – La

Formazione Capiha seguito il percor-

so proposto dal Com-missariato e riassunto

nella tabella riportata nel-la pagina seguente.

Relazione del CommissariatoNazionale (estratto)

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Si è svolto regolarmente, con una parteci-pazione sempre in crescita, l’incontroannuale di Formazione capi gruppo eassistenti, che ha creato occasioni di rifles-sione sulle principali scelte. È stato redat-to un manuale per garantire una conti-nuità nelle modalità di conduzione a que-sti incontri.

È stato costante il confronto fra le Branchesui Campi scuola per rendere sempre piùconcreta l’idea di continuità e uniformaresia la conduzione sia la proposta educativanei confronti degli allievi. Si è costituitauna pattuglia di capi esperti che hannoriflettuto sulla Formazione dei capi, produ-cendo un documento che individua luoghie modalità di tale Formazione.Si è continuato nel riproporre annualmentel’incontro di spiritualità per capi e RS sutemi di verifica personale.

La formazione Capi

Una delle priorità del Commissariato inquesto triennio è stato dedicare una atten-zione particolare alla Formazione Capi.Tale scelta è nata dalla consapevolezza che

la crescita sana di una Associazione nonpuò prescindere dalla formazione dei Capie delle Capo che operano direttamente coni ragazzi.Sono state considerate due direzioni dibase:1. Una attenzione allo sviluppo dei mezzi eluoghi dedicati internamente alla Associa-zione2. Uno attenzione allo sviluppo della for-mazione nella dimensione europea

Internamente all’Associazione

Il Gruppo

Si è ribadita l’importanza basilare che ha ilGruppo come momento primario nella for-mazione dei nostri Capi. Durante gli in-contri con i Commissari Regionali si è sem-pre data molta enfasi a prestare la massimaattenzione alle necessità dei Capi Gruppo,utilizzando il Distretto (e dove assente, la

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PROPOSTA TRIENNALE PER LA FORMAZIONE CAPI

2006-2007 2007-2008 2008-2009

LE MOTIVAZIONE DEL NOSTRO SERVIZIO EDUCATIVO

EVANGELIZZAZIONE(chi sono i ragazzi chesiamo chiamati a servire)

CHIAMATA(riscoprire e rinforzare la propria vocazione)

SCELTA(tradurre la propria vocazione in scelte di servizio)

LA TESTIMONIANZAPERSONALE DEL CAPO

PARTENZA(l’uomo e la donna della partenza all’internodel progetto sulla famiglia)

IL CAPO TESTIMONEIN ASSOCIAZIONE(testimoniare la propria scelta nel servizio associativo)

IL CAPO TESTIMONENELLA SOCIETÀ(testimoniare la propriascelta nell’ambiente che ci circonda)

LA NOSTRASPECIFICAPEDAGOGIA

EUROPA(rendere vivi i valori dell’Europa)

AVVENTURA(rilanciare lo spirito d’avventura nel nostrofare scoutismo)

SERVIZIO(riscoprire il serviziocome cardine della vitascout)

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Regione) come organo di prossimità cheassicuri al Gruppo il giusto appoggio.Analogamente è stata data una attenzioneparticolare tramite i Commissari Nazionalialle Branche nella formazione degli Incari-cati durante la Pattuglie Nazionali o comefatto in alcuni casi, tenendo incontri dedi-cati a livello locale.Alle Branche che ne hanno fatto richiestasono stati aumentati i contributi associativial fine di agevolare una maggior aperturadelle Pattuglie Nazionali agli Incaricatianche di distretto o permettere degli spo-stamenti nelle varie parti d’Italia.In seno a questa attenzione si è lavoratoper arrivare al consolidamento ed appro-vazione del Manuale per l’incontro di for-mazione Nazionale Capi Gruppo e Assi-stenti.Si è sentita la necessità di consolidare in unmanuale le modalità e tipologie di chiac-chierate tenute durante il Campo forma-zione Capigruppo. Questo nonequivale a un congelamentodelle modalità ma permettedi avere uno strumentoche consenta a chiunquevenga chiamato a que-sto servizio di averedei punti fermi su cuilavorare.

I Campi Scuola

I campi scuola diBranca sono e restanomomento privilegiatoper la formazione deinostri Capi. Le Branchedelle due sezioni hannofatto un cammino impor-tante in questi ultimi anni perconsolidare e in alcuni casi attua-lizzare il contenuto di tali Campi.Principalmente tali campi si sono fatti neiperiodi estivi (o in alcuni casi autunnali),

dove possibile alcune Branche hanno offer-to la possibilità di avere anche un CampoScuola invernale.In merito alle località si è data una prioritàallo sfruttamento della Base NazionaleBrownsea ponendo attenzione che non sivenisse mai a creare una situazione di so-vraffollamento e in caso di più campi diBranche diverse in contemporanea, essifossero della stessa sezione.Sono però stati fatti Campi anche il luoghiormai storici di altre parti di Italia al finesia di non congestionare troppo la basenazionale sia per permettere la partecipa-zione di un numero maggiore di capi.Come di abitudine l’Incontro di Formazio-ne Nazionale Capi Gruppo e Assistentiha visto la partecipazione attiva anche divari Assistenti dei Gruppi della nostraAssociazione confermando un trend dipartecipazione sempre crescente.Ormai consolidata è anche la tradizione

dei Campi di orientamento al servi-zio che vengono svolti a livello di

Distretto/Regione su una basecomune arricchita da quelle

tradizioni tipiche locali. Siconferma l’importanza allacura di questi momenti diformazione in prepara-zione alla partecipazioneai Campi Scuola, che permolti dei nostri ragazzicostituiscono il primovero contatto con l’As-sociazione al di fuori delproprio Gruppo.Infine grazie all’impegno

delle branche sono statieffettuati i Campi di for-

mazione tecnica. Il tagliodeciso per questi campi è

quello di fornire un momentodi approfondimento e crescita

per i nostri capi dal punto di vistatecnico avendo sempre una impo-

stazione da Campo Scuola con una atten-zione all’aspetto pedagogico.

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Gioiello di mamma

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Anche la sezione maschile ha raggiuntol’obiettivo, già in atto presso la sezionefemminile, cioè di avere un campo tecnicoaperto a tutti i Capi delle Branche dellasezione di appartenenza.

Formazione a livello europeo

La seconda direzione in cui si è diretta l’at-tenzione in merito alla Formazione Capi èstata a livello di dimensione europea.Dopo vari tentativi portati avanti neglianni precedenti si è fortemente rimarcatol’importanza di avere un momento di for-mazione per i nostri Capi a livello di Unio-ne. Questo al fine di offrire ai nostri Capidelle ottiche di crescita verso orizzonti piùampi e di creare una dimensione europeapiù consapevole.Sulla base di queste indicazioni è stata

creata una Pattuglia Internazionale sotto ladirezione del Commissario Federale con loscopo di pensare e creare l’ossatura di que-sto nuovo campo.Lo scopo non è quello di sostituire i Campidi Formazione che ogni singola Associa-zione utilizza per formare i proprio Capi,ma di creare un momento di formazione alivello europeo particolarmente mirato aquei capi che prendono in Associazioneruoli di responsabilità nella gestione dellastruttura associativa.Il Commissariato ha fattivamente collabo-rato a questo progetto indicando sia uncapo che una capo che stanno attivamentelavorano nella Pattuglia internazionale incontatto diretto con i Commissari Generali.Tale campo in costruzione è stato nominatocampo Gilwell.Per la prima volta nella storia di questiultimi anni, su spinta del Commissariatonazionale della nostra Associazione, è stato

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COCCINELLE

Allievi/eCampiAllievi/eCampiAllievi/e

2007 2008

1º TEMPO 3 61 3 67 3 78

2º TEMPO 1 33 1 11 1 27

GUIDE

1º TEMPO 3 80 2 57 3 82

2º TEMPO 2 18 1 15 1 28

SCOLTE

1º TEMPO 1 15 1 9 1 7

2º TEMPO 1 6 1 10 1 6

LUPETTI

1º TEMPO 3 68 3 62 4 82

2º TEMPO 2 36 2 29 2 33

ESPLORATORI

1º TEMPO 4 79 4 84 4 98

2º TEMPO 1 25 1 19 1 28

ROVERS

1º TEMPO 1 11 0 - 1 9

2º TEMPO 1 23 1 20 1 3

Campi

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organizzato a Roma un incontro dei Com-missariati di Francia, Polonia ed Italia.La presenza dei vari Commissari Nazionalie Commissari Generali delle tre principaliAssociazioni dell’Unione è servita per ini-ziare un confronto serrato che aiuti ameglio conoscere le ricchezze delle diffe-renze e dei punti di contatto presenti tra levarie Associazioni.

L’incontro in parallelo tra i CommissariGenerali è servito a meglio tracciare deicammini di crescita a livello europeo chesaranno proposti al Commissariato Fede-rale al prossimo Consiglio Federale di set-tembre 09.Si è deciso di dare a questi incontri unacadenza annuale e di aprirli man manoanche alle altre Associazioni dell’Unioneche ne vorranno far parte.

La formazione religiosa

L’attenzione alla formazione di Capi nondeve prescindere da una attenzione versola dimensione spirituale.Questo è stato un punto varie volte dibat-tuto in Commissariato assieme all’Assi-stente Generale al fine di individuare lereali necessità presenti e il modo miglioreper rispondere a queste necessità.Il Commissariato si è sempre mosso in un’ottica tale da non considerare la formazionereligiosa come una dimensione a sé stantema piuttosto come una dimensione trasver-sale in ogni momento di formazione.Si è però ritenuto essenziale mettere a di-sposizione dei nostri Capi una esperienzaforte a livello spirituale anche sulla spintapositiva del cammino con gli RS durantel’Euromoot.È stato quindi anche quest’anno ripropostoun’uscita di spiritualità aperto a tutti gli RSche offrisse dei momenti di preghiera emeditazione legati ad una dimensione stra-da di cammino e vita all’aperto.

La risposta molto positiva avuta a questaesperienza ha fatto sì di definire una dataper una sua riproposizione per l’autunno2009.

Le due sezioni

All’interno del Commissariato, il rapportofra le due sezioni è stato costruito gradual-mente, anche per la presenza di quasi tuttii Commissari alle branche al primo man-dato. Si è cercato un confronto costruttivo,aprendo un canale di dialogo, anche seconcretamente solo le terze branche stan-no condividendo delle attività comuniParticolarmente utili per una reciprocaconoscenza sono stati i momenti di convi-vialità, al di fuori delle riunioni, che hannoreso possibile la costruzione di rapporti diamicizia.

Gli incaricati

Sono state proposte al Consiglio direttivole nomine dei seguenti incaricati: alla For-mazione Capi, alla Formazione Capi Grup-po, all’Informatica, allo Scoutismo ed han-dicap, alla Comunicazione, allo sviluppodell’Ungheria, alla Pastorale giovanile. Ilconfronto con questi capi esperti è statocontinuo e molto utile per poter avereun’attenzione mirata in ambiti specifici.

La comunicazione

Particolare attenzione è stata data durantequesto triennio alla Comunicazione.Esso è stato un obiettivo che ci si è datodall’inizio con lo scopo di curare e mi-gliorare la nostra capacità di comunicaresia all’interno dell’Associazione che versol’esterno.

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Comunicazione interna

Si è data attenzione a migliorare il più pos-sibile la comunicazione tra i vari livelli del-la struttura associativa con particolare at-tenzione a tutti quei passaggi dove la tra-smissione delle scelte del Commissariatopoteva rischiare di sperdersi.Si è quindi molto curato il rapporto direttotra i Commissari Generali e i CommissariRegionali e durante gli incontri si è semprelasciato spazio ai Commissari Nazionaliper interloquire direttamente con i Com-missari Regionali attuando così un raccor-do tra il rapporto Commissario Nazionale-Incaricato di Branca, Commissario Nazio-nale-Commissario regionale e Commissa-rio Regionale-Incaricato di Branca.

Comunicazione esterna

Grazie alla Pattuglia comunicazione è sta-to possibile dare più visibilità alla nostraAssociazione, soprattutto in occasione deiprincipali grandi eventi che hanno interes-sato la nostra Associazione a livello diCommissariato e non solo, nello specifico:Il Centenario dello Scautismo,l’Euromootl’Incontro Nazionale dei Consigli dell’Ar-cobaleno dal Papa.La pattuglia ha operato per rendere possi-bili conferenze stampa e una maggiore dif-fusione di notizie relative all’Associazionesui principali quotidiani nonché partecipa-zioni di responsabili associativi a determi-nate trasmissioni televisive dove si volevamaggiormente approfondire il significatodello scoutismo nella realtà giovanile dioggi (Le Invasioni Barbariche, UnoMatti-na, A Sua Immagine etc).Sono stati raccolti filmati di attività e inter-viste con lo scopo di avere materiale da uti-lizzare per presentare il nostro metodonegli incontri con i genitori o in altri ambitieducativi.

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L’Assemblea…

…continua nel lavoro

La cooperativa propone

Carrefour

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Inoltre è partito un progetto finalizzato allarevisione grafica delle riviste Associative edel sito al fine di rendere più uniforme ericonoscibile anche dal punto di vista grafi-co la nostra Associazione verso l’esterno.Un cammino simile è stato affrontato an-che in Direttivo (Family Day e altri mo-menti specifici).

Base nazionale Brownsea

Nel corso del triennio la Base Nazionale hacontinuato ad essere un luogo fondamen-tale per le attività nazionali ed in particola-re per i Campi Scuola.Il Commissariato si è occupato soprattuttodi renderla sempre più efficiente per leBranche, cercando di affrontare e risolverei problemi che via via si sono posti, anchenella gestione del materiale. Il problemaprincipale resta comunque l’ubicazione deibagni, poco fruibili durante le attività, per-ché poco decentrati e scomodi per i diversisottocampi.Per rifare l’alzabandiera ormai pericolante,è stato lanciato fra le terze Branche un con-corso per la progettazione di una nuovacostruzione.

Stampa e media

Le riviste associative sono state pubblicatecon regolarità, affrontando le tematicheproposte dalle pattuglie di branca o dalCommissariato. Particolare rilievo è statodato anche in Azimuth alla tematica dellaComunicazione attraverso un inserto spe-cifico che è uscito nel corso di tutto il trien-nio. Rimane compito del prossimo Com-missariato trovare modalità nuove per ren-dere la rivista dei capi sempre più vicinaalle loro reali esigenze, affrontando, oltre atematiche metodologiche, anche argomentidi attualità.

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Il coro alla Santa Messa di chiusura

Commissaria Generale e…

Un carrefour inizia i lavori

Attenzione ai bambini

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È stato maggiormente utilizzato lo strumen-to di comunicazione informatica, sia svilup-pando il sito associativo, sia creando appo-siti siti legati a particolari attività (Euro-moot, Sfide educative, Pattuglia tecnica…).Nel sito Associativo sono state poste in retele riviste, le circolari di branca e il foglio dicomunicazione per Capi gruppo.

Rapporti con l’Unione

Molto curato è stato durante questo trien-nio il rapporto con l’Unione ed in partico-lare con il Commissariato Federale.Questo è stato possibile anche grazie allanomina del Commissario Generale italianocome Vice Commissario federale, cosa cheha permesso la sua partecipazione aiBureaux federali e quindi al luogo deputa-to per le scelte dell’Unione.Si è prestata molta attenzione al rapportopersonale con i Commissari Generali dellealtre Associazioni anche sulla scorta diquanto condiviso durante l’Euromoot.Dal punto di vista pedagogico si è lamen-tata la scelta fatta del Commissario Federa-le di non avere mai dato spazio ad un veromomento di condivisione dell’esperienzadell’Euromoot. In ogni modo a livello diinterscambio tra associazioni il pensierodel Commissariato italiano è stato sempreesposto.Dal punto di vista di confronti con le altreassociazioni, ci si è presa la responsabilitàdi seguire la crescita e lo sviluppo dellaAssociazione Ungherese e di quella Slovac-ca, tramite un incaricato ad hoc, voluta-mente inserito nella Pattuglia Federale, efrequenti contatti con dei capi slovacchi.In merito all’Associazione rumena dopoun incontro ad inizio triennio è stata riba-dita dai rumeni la non necessità di avereun aiuto italiano per lo sviluppo dell’asso-ciazione. Tale posizione rumena è statarispettata con l’attenzione di lasciare sem-pre una porta aperta per il futuro.

Ultimamente si sono riaperti i contatti e lerichieste dei rumeni. Si vaglierà con laFederazione le richieste ricevute.Altri momenti forti che hanno visto uncoinvolgimento propositivo del Commis-sariato italiano sono stati l’incontro con iCommissariati di Francia e Polonia, la par-tecipazione al campo di formazione euro-peo di Gilwell, i contatti avuti con i diversiCommissari Generali interessati a specificiaspetti della metodologia italiana etc.

Le sfide futurePer alcune strade si è riusciti appena a trac-ciare in questo triennio un solco o che si èpensato di tracciarlo senza riuscire almomento ad iniziare il solco.Si ritiene utile indicare al prossimo Com-missariato quelle che sono delle linee dimassima su cui l’Associazione necessitauna attenzione particolare.

Nello specifico:

• ATTENZIONE ALLA FORMAZIONE DEI COM-MISSARI E INCARICATI LOCALILa nostra associazione, come tutte le Asso-ciazioni pedagogiche basano la loro ragio-ne di essere sulla validità del metodo chepropongono e sulla capacità (e convinzio-ne) di chi questo metodo deve proporre (icapi).La sfida educativa dei nostri Capi è e restauna sfida per il futuro. Come Commissa-riato bisogna intravedere dei momenti diformazione sia metodologica sia di crescitaspirituale che siano di sussidio alla singolaricerca dei nostri RS o ai Gruppi per la for-mazione dei propri Capi.In questo triennio abbiamo individuatotramite il documento Formazione Capi, ilmanuale per l’Incontro Capi gruppo e ilcampetto di spiritualità, dei possibili stru-

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menti, validi ma non suffi-cienti. La sfida dei prossimianni è nel raffinare semprepiù questi strumenti e riusci-re ad arrivare a tutti i nostricapi e non solo quelli che rie-scono a prender parte alleattività proposte.Ecco perché diventa necessa-rio avere strutture pedagogi-che flessibili che siano in gra-do di andare dove risiede lanecessità e di essere di sussi-diarietà ai gruppi, fulcro del-la nostra formazione, che pervari motivi vivono delledifficoltà. Questo puòavvenire solo tramiteuna attenzione par-ticolare alla forma-zione di chi a di-verso titolo operanella struttura as-sociativa.

• INTEREDUCAZIONEIl documento stilatoin questo triennio dal-la Commissione del Con-siglio Nazionale sulla inte-reducazione mostra chiara-mente l’attenzione che anco-ra necessita questa sceltaeducativa nelle scelte deinostri capi e nelle scelte delleattività proposte ai nostriragazzi.Si ritiene sia una direzioneverso la quale il nuovo Com-missariato dovrà lavorareper concretizzare sempre piùil significato di tale scelta.

• LA DIMENSIONE EUROPEACOME NUOVO TRAGUARDOCon l’Eurojam del 2003 el’Euromoot del 2006 è inizia-to un cammino pratico che

ha concretizzato sempre piùla dimensione europea nellanostra Associazione.Bisogna però ora stare attentiche tale dimensione non siapresente solo in occasionedei grandi eventi puntuali co-me gli Euromoot o gli Euro-jam ma che entri nella quoti-dianità delle nostre Branchee dei nostri Gruppi.Diventa quindi sempre piùimportante abbassare il li-vello vissuto di tale dimen-sione dai Commissari Gene-

rali verso le Branche ed iGruppi. Oggi grazie

anche alla diminuzio-ne dei prezzi deglispostamenti ed aduna maggiore in-ternazionalità dellegenerazioni cor-renti diventa unasfida attuabile e

necessaria.

• LA FORMAZIONE CA-PI GRUPPO

Nelle nostre Norme identifi-chiamo il Gruppo come ilcentro dell’Associazione at-torno a cui ruota tutta la for-mazione.Questo non può quindi pre-scindere da una chiara con-divisione della necessità difinalizzare gli sforzi formati-vi della nostra Associazioneverso i Capi Gruppo.La formalizzazione del Ma-nuale per l’Incontro di For-mazione Capi Gruppo è statoun primo passo importante edecisivo. Ora devono seguiretutte quelle scelte sul campoche aiutino l’Associazione sucui l’Associazione si debba

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spendere per iniziare un cammino in talsenso- ad arrivare a più Capi Gruppopossibile, creando strutture formativeflessibili che vadano dove la necessità èpresente.

• EDUCARE ALLA FEDEDiventa sempre più importante il ruolocoperto dall’Assistente generale in seno aCommissariato.Le scelte educative della nostra Associa-zione non possono prescindere da sceltereligiose che devono essere impregnate inquelle educative e non in parallelo adesse.Questo significa lavorare sia a livello dicapi ma anche e principalmente a livello diAssistenti (da quelli di Branca a quelli dellesingole unità nei Gruppi) per coinvolgerlisempre più nelle scelte e nelle modalitàeducative di questa Associazione.

Va quindi pensato ad un progetto globale sucui l’Associazione si debba spendere periniziare un cammino in tal senso.

Al fine di questo cammino di tre anni per-metteteci di ringraziare tutti, tra Capo eCapi, che si sono spesi senza risparmio dienergie per assisterci, ognuno con le pro-prie singole responsabilità, nelle varie atti-vità finalizzate a far crescere la nostraAssociazione.Ringraziamo infine il Signore che per inter-cessione della Vergine Maria ha fatto sì chetutto questo cammino, con i suoi punti for-ti e quelli sicuramente da migliorare, fossepossibile.

Buona Strada

Marialuisa e Rosario Commissari Generali

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Il futuro ci osserva

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Mozione n. 1MODALITÀ ESPOSITIVERELAZIONI ASSEMBLEARIChiediamo al prossimo Direttivo di impe-gnarsi nel rivedere le modalità di esposi-zione in Assemblea delle relazioni delDirettivo e del Commissariato, cercando disfruttare di più il canale telematico anteAssemblea, in maniera di lasciare più spa-zio agli interventi dei singoli Capi durantel’Assemblea stessa

Mozione n. 2 – SICUREZZAIn relazione alle tematiche inerenti alla re-sponsabilità del Capo, si chiede sia istituitauna Pattuglia che faccia riferimento al Com-missariato Nazionale (anche in collaborazio-ne e confronto con altre Associazioni Scout enon – che si rivolgono a minori – Istituzionied Enti), che operi con i seguenti scopi:• accertare, per singola branca, le

attività che comportanorischi potenziali ine-renti alla sicurezzadei ragazzi e deiCapi,

• verificare le mo-dalità operativenormalmenteapplicate perevidenziare even-tuali criticità relati-ve alla potenziale re-sponsabilità del Capo,

• proporre consigli – suggeri-menti al fine di permettere, nel mag-gior rispetto possibile del metodo speci-fico di ogni singola Branca, lo svolgi-mento sicuro delle attività.

Mozione n. 5 COMMISSIONE LITURGIASi propone di creare all’interno del Consi-glio Nazionale una Commissione Liturgiaallo scopo di coadiuvare i capi predispo-nendo dei sussidi liturgici sia per le bran-che che per le direzioni di gruppo

Mozione n. 8RFORMAZIONE CAPI E NUOVE TECNOLOGIEFavorire Formazione Capi e condivisionecon le nuove tecnologie.«Senza frode imparai la sapienza e senzainvidia la dono.» (Sapienza, 7-13)L’Associazione ha prodotto migliaia ditesine, articoli e altri documenti di interes-se generale che sono introvabili perché maipubblicati o inutilizzabili (come base pernuovi lavori da pubblicare) senza compli-

cazioni legali.Si propone perciò di

chiedere a tutti isoci di rendere

disponibili perla pubblicazio-ne su internettesine, articolie altri docu-

menti di in-teresse scout

generale, con li-cenze d’uso (sem-

plicissime, basta unadichiarazione), che sfrutti-

no le norme sul diritto d’autoreper consentire legalmente ripubblicazio-ne e uso per opere derivate di ogni docu-mento.

Mozioni approvate eIndicazioni dei Carrefour

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Si votano le mozioni

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Mozione n. 16 – EUROPAChiediamo che si provveda a costituireuna pattuglia Europa che in stretta correla-zione con il commissariato nazionale sioccupi di:• elaborare strumenti e sussidi per incon-

tri di formazione di vario genere;• interfacciarsi con al pattuglia UIGSE per

scambi di indicazioni esperienze, mate-riale e condividere occasioni di forma-zione internazionali;

• affiancarsi ad un team di supporto tecni-co-logistico per chi volesse realizzareuna attività internazionale.

Mozione n. 18 ANALISI DOCUMENTO ASSOCIATIVO CIÒ CHE DIOHA CONGIUNTO L’UOMO NON SEPARILa mozione chiede di impegnar il prossi-mo Commissariato Nazionale in una rifles-sione che coinvolgendo anche il ConsiglioNazionale, possa nelle modalità più oppor-tune, fare:• verifica di questi anni dell’esperienza sul

territorio;• verifica dell’accoglienza dei nostri sacer-

doti;• verifica dell’indirizzo pastorale della

chiesa.Per rileggere ed approfondire il documen-to stesso

Mozione n. 24 – PROTEZIONE CIVILEL’Assemblea esprime l’intenzione di colle-gare l’associazione e/o i suoi soci alla Pro-tezione Civile a livello nazionale.Impegna, pertanto il Consiglio Nazionale acercare le forme e le modalità ritenute piùopportune attivandosi concretamente perraggiungere l’obbiettivo entro la fine del2010.

Carrefour n. 1 TESTIMONIANZA DEL CAPOI Capi chiedono di essere aiutati a trovaredelle risposte alle seguenti domande:• come leggere il progetto di Dio nella vita

propria e in quella dei ragazzi• come essere modello e testimone credibi-

le per i ragazzi

Si ipotizza che la formazione Capi dovreb-be fare riferimento a tali domande e tenerconto delle indicazioni dei Capi sugli stru-menti e cioè:• campi bibbia• esercizi spirituali• incontri per RS• e altri riportati nel lavoro di sintesi effet-

tuato sulla scheda Testimonianza del Capo

Si può fruire nella realizzazione dei proget-ti sopra riportati di figure competenti an-che esterne ma in particolare usando delledisponibilità già presenti in Associazione.

Carrefour n. 2FORMAZIONE DEL CAPOLe riflessioni arrivate da gruppi e distrettisono state ampie e approfondite. Il Car-refour ha preso atto della grande, forterichiesta di una maggior formazione chearriva dai capi. Questa domanda non èsolo indirizzata ad una formazione meto-dologica e spirituale ma ad una formazio-ne integrale (pedagogia, psicologia, letturadei tempi e della società).Sembra venir meno la spinta all’autoedu-cazione, la voglia di scoprire e approfondi-re per rendere un miglior servizio.Il Carrefour ha sottolineato che il luogoprincipale della formazione del Capo rima-ne la Direzione di Gruppo. In essa il Capopuò essere aiutato anche nel rapporto per-sonale con il Capo Gruppo, con miglioreefficacia. Rimane compito di distretti,regioni e nazionale saper proporre ai grup-pi una formazione qualitativamente eleva-ta e che richiami i bisogni espressi da grup-pi e dai capi.È stato sottolineato che i buchi del cammi-no formativo sono dovuti a carenze giàpresenti in seconda e terza branca doveinvece il cammino formativo va attuatocon costanza e riempito di contenuti.

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I tempi dilatati in cui un giovane assumeresponsabilità nell’ambito civile, lavorati-vo, familiare non possono diventare un ali-bi per la propria crescita ma anzi costitui-scono un motivo per cercare formazione. IlCarrefour chiede che tutte le strutture asso-ciative (gruppi, distretti, regioni, naziona-le) siano più consapevoli del forte bisognomanifestato e possano migliorare la lorocapacità di rispondervi ricorrendo, ovenecessario, a qualificate fonti esterne.Siamo chiamati a dare risposta di più ele-vata qualità ma anche con una miglioreintegrazione e razionalizzazione del tantoche già si fa.Il Carrefour ritiene che il lavoro iniziatodalla pattuglia formazione vada approfon-dito e attuato nelle sue proposte (confer-mate dal lavoro dei Capi) dando vita quin-di a un’offerta formativa più strutturata.

Carrefour n. 3APPLICAZIONE DEL METODOVedi pag. 33 e seguenti

Carrefour n. 4IL RAGAZZO: CARATTEREIl Carrefour sul tema: Il Ragazzo – Carattereha impostato la discussione/confronto pro-ponendo una sintesi delle analisi dei lavoroeffettuati su base locale (Distretti-Gruppi).Il tema del Carrefour ha ricevuto scarsa at-tenzione/analisi da parte dei Gruppi. Al-cuni iscritti al Carrefour non hanno analiz-zato la scheda precedentemente pertantonon avevano approfondito il tema.Lo stesso è stato analizzato al rovescio par-tendo dall’analisi delle problematiche ri-scontrate dal Capo…

La discussione che è emersa ha abbracciatodiversi temi: testimonianza del Capo e del-le famiglie; rapporti con famiglie; trapassodel carattere; l’ascolto; l’amicizia; la sceltad’amore; passione educativa; formazionedi terzo tempo; complicità con i ragazzi;proposte forti.Come si può osservare, è emersa una signi-ficativa molteplicità ed eterogeneità nell’a-nalisi; rispetto alle quali sono state pocheperò le soluzioni proposte. Ciò evidenzia lenecessità di stimolare una riflessione asso-ciativa su questo tema.Pertanto, si propone al prossimo CN di ela-borare analisi e strumenti che aiutino iCapi nella conoscenza dei ragazzi.

Carrefour n. 5IL RAGAZZO: RELIGIOSITÀDai lavori del carrefour emerge che l’edu-cazione alla Fede non è così scontata comesi è soliti pensare.Si indica la necessità di costituire, quindi,una pattuglia spiritualità a livello naziona-le, composta da Capi ed Assistenti con loscopo di riflettere a livello qualitativamen-te elevato, su:• come rispondere alle richieste della

Chiesa, verso la nostra Associazione, inmateria di Catechesi;

• come collegare in modo più organico ipercorsi delle branche relativi all’educa-zione alla fede;

• come affrontare le richieste dei ragazzidi altre o nessuna religione.

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Il carrefour applicazione del metodo ave-va come scopo di far emergere la soluzio-ne e/o comunque di portare delle propo-ste concrete, derivate da esperienze perso-nali di Gruppo e/o unità, da parte dei capiche vi hanno partecipato, con riferimentoalle problematiche che in via di massimaed in generale erano emerse dalla 3ª pisa –applicazione del metodo nel questionariosulle sfide educative, inviato ai singoligruppi.Il punto di partenza è quindi stato quellodi individuare nelle schede i problemi con-creti (seguendo lo schema della pista) cheerano emersi in maniera ricorrente nellesintesi dei vari gruppi.

I problemi concreti individuati sono statiessenzialmente 5 sintetizzati in:1. mancanza (difficoltà) di dialogo con i

genitori;2. pigrizia-disaffezione del ragazzo;3. sicurezza-conseguente pericolo di ri-

durre la qualità delle attività;4. formazione di Basso livello;5. mancanza di confronto;su queste problematiche si è aperto un con-fronto all’interno del carrefour con lo sco-po anzidetto di far emergere esperienze osuggerimenti su come eventualmente sonostati affrontati gli stessi problemi e qualifossero state le soluzioni.

Di soluzioni e/o suggerimenti, ad eccezio-ne delle problematiche relative ai rapporticon i genitori ed alla conoscenza da parte diquesti del metodo, o meglio dello scopo edei fini dello scautismo, per le quali è statoritenuto utile la riproposizione dell’opusco-

lo inviato qualche tempo fa con Azimuth,che dovrà comunque essere affiancato daaltri strumenti, in verità non sono emersi.Ciò che è emerso è una richiesta di forma-zione a 360 gradi, cioè a tutti i livelli, forma-zione non ristretta ai campi scuola o aigruppi, ma che preveda percorsi di forma-zione permanenti in gruppo e nei distretti.Come è possibili vedere dagli interventi sin-tetizzati nella scheda allegata, oltre a quantodetto sopra su di una richiesta di maggioreformazioni a tutti i livelli, vi è la richiestanecessità di un reale e costruttivo confrontoall’interno dei Gruppi tra i capi Unità, affin-ché ognuno sappia quale è il cammino dellealtre unità per una corretta applicazione(verticale) del metodo, ed affinchè la verificadiventi uno strumento efficace per una cor-retta applicazione dello stesso. Confronto everifica che comunque devono avvenire atutti i livelli (distretto-regione).La richiesta di istituire una scautoteca nonsolo sul sito, ma di tipo cartaceo, in cuivengano non solo indicati i posti dove po-ter svolgere attività scout di ogni tipo (chenon siano solo campi-voli o vacanze), mache indichino anche eventuali regolamenticomportamentali, adempimenti burocrati-ci, insomma tutto ciò che può essere utile.Individuare dei protocolli unici da propor-re ad enti o privati affinchè vi sia la possi-bilità per gli scout di svolgere le proprieattività nei vari luoghi.Altre problematiche differenti da quellesintetizzate non ne sono emerse, e perquanto riguarda le soluzioni e le propostedell’associazione (sempre seguendo lo sche-ma della pista) si rimanda alla scheda sot-to sintetizzata:

Relazione Carrefour Applicazione del metodo

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3ª PISTA – APPLICAZIONE DEL METODO

Come è stata affrontata questa riflessione? Discussione, testimonianze, inchiesta…

ARTICOLAZIONE

La ricchezza metodologicadello scoutismo è talvoltaavvilita da un’applicazionesciatta e inefficace.Affrontiamo i nodi cheimpediscono una correttaapplicazione del metodo:sia quelli relativi ad unascarsa conoscenza ecoscienza del Metodo chequelli relativi alle difficoltàche riscontriamonell’applicazione(perplessità dei genitori,problemi logistici,mancanza di competenzetecniche, pigrizia nellospendersi ecc.).

Uno scoutismo che non fascoutismo che cos’è?

Siamo in grado dimigliorarci o dobbiamorassegnarci ad unoscoutismo da cortile? In questo senso qualiobiettivi concreti ci diamoper ogni tipo di unità (es.numero uscite nell’anno,conoscenza delle tecniche,imprese da realizzare,Avventura e spirito di sq.?

Ci sono momenti di verificadel lavoro svolto da ogniCapo nella propria unità otutto è lasciato alladiscrezione del singolo? Con chi si confronta il Capounità? I Capi (Gruppo,Distretto, Incaricati, ecc.)sono diventati “buonisti” epuri organizzatori… perpaura del confronto?

1) mancanza (difficoltà)di dialogo con igenitori;

2) Pigrizia – disaffezionedel ragazzo;

3) sicurezza – pericolo diridurre la qualità delleattività;

4) formazione di bassolivello;

5) mancanza diconfrono;

1) spiegare motivi edorizzonti (valori) –ascolto e condivisione;

2) attenzione allarelazione con i singoli –maggiore vitaall’aperto;

3) individuazione diluoghi sicuri e/o messiin sicurezza con lacollaborazione anche dienti locali;

4) riqualificazione atutti i livelli – utilizzo dicapi esperti (rs) a 360°;

5) verifiche in d.d.g.;

1) strumenti;

2)

3) modello di intese daapplicare a livelloregionale;

4) formazione incaricatidi distretto (formare iformatori)

4a) strumenti per laformazione in gruppo;

5) incontro R.S. – Forum– stampa – Sito

PROBLEMI CONCRETI SOLUZIONI PROPOSTE

DELL’ASSOCIAZIONE

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Conclusioni e suggerimentiCome per tutti gli altri carrefour vi è daparte della base una richiesta di maggioreformazione, questo, però a mio parere, nonvuol dire che non vi è formazione o la for-mazione è fatta male; Infatti, un fattore datener presente è quello dell’impegno per-sonale, nel senso che la formazione (la par-tecipazione ai campi scuola o ai momentiformativi, i confronti – si vedano incontrinazionali) è lasciata alla libertà personaledi parteciparvi o meno (un esempio pertutti i Campi di orientamento al servizio,che sono comunque un momento formati-vo e di confronto ma non sono propedeuti-ci alla partecipazione al campo scuola di Itempo), da questo deriva anche il proble-ma dei capi unità che non hanno alcunaformazione o l’hanno a metà avendo fattoun solo tempo. La soluzione del problemaè lasciato all’associazione che:1. o si deve irrigidire e non consentire l’a-

pertura di unità se non in presenza dicapi con formazione (tutti brevettati oalmeno il primo tempo), il che paraliz-zerebbe la nostra associazione e non neconsentirebbe lo sviluppo; sconsigliata;

2. oppure consentire per uno stretto perio-do limitato la formazione di una unitàcondotta da un capo senza alcuna forma-zione (naturalmente sotto la guida di ca-pi che hanno una formazione-capo grup-po, incaricato di distretto, regionale ecc.),obbligando lo stesso a partecipare quan-tomeno ai campi scuola; questa soluzioneterrebbe conto, sia dello sviluppo dell’as-sociazione, ed allo stesso tempo, sia dellaformazione, impegnando (obbligando) icapi quantomeno a partecipare ai mo-menti formativi canonici (campi scuola-incontri nazionali), consigliato;

3. continuare così lamentandoci della man-canza di formazione, si commenta da se;

in considerazione che proposte e suggeri-menti concreti non sono emersi dal car-refour, per ciò che concerne problemi concreti,soluzioni e proposte dell’associazione come ela-borati nello schema sopra riportato, si po-trebbe pensare alla costituzione di una pat-tuglia o commissione che esamini le proble-matiche, verifichi le soluzioni, valuti quantoè già a disposizione dell’associazione, ed ela-bori delle proposte concrete da attuare persupportare i capi ed i gruppi nella formazio-ne per una corretta ed efficace applicazionedel metodo.

Claudio La Salandra

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Capi… con esperienza educativa

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Ditemi un po’, chi di voi avrebbe il corag-gio di scrivere un articolo sui componentiil Consiglio Nazionale per svelarne maniee tic? Bene, come al solito sono stata sceltatra mille, in un ruolo impossibile, ma ciprovo, eccome se ci provo. Tanto per com-plicare le cose era anche un Consiglioaffollatissimo! E per la vostra salute men-tale diciamo che! Dio ci ha creati ognunodiverso dall’altro: al Consiglio Nazionalene abbiamo avuto la riprova! Ilmotto di questo triennio infat-ti è stato: «ognuno ha ilsuo carisma!»Bè innanzitutto la pri-ma persona che miviene in mente è ilverbalizzante: credosia l’unico al mondoche riesca a scrivereper filo e per segnotutto ciò che viene det-to, e come capirete, in al-cuni casi, poteva essere dav-vero rischioso; quindi si alzava ilsuggerimento unanime «Cataldo scriviomissis!»A volte il Presidente parlava tra sé e sé (iltono era talmente basso che riusciva a sen-

tirsi solo lui, perché sapeva cosa stavadicendo!)Un altro incomprensibile all’inizio è statoMatteo Rampulla: l’ho dovuto avere nellacommissione Strutture per cominciare acapirlo, perché parla un siciliano cosìstretto, ma così stretto, che il ponte sullostretto dovrebbe costruirlo lui (v’è piaciu-ta? No, eh!).Sapete che esiste su internet wikipedia in

siciliano sì!!! Ce sarà unmotivo!

L’assistente genera-le ha un tono di

voce e un’enfasinell’enunciarei suoi pensie-ri, che credoche più diuna volta de-

ve averci con-vinti delle sue

idee, anche se pro-prio convinti non lo

eravamo.Rosario era mitico perché ogni

volta che ci doveva esporre un argomento,diceva sempre, serve un piccolo cappelloper inquadrare la situazione, il che signifi-

Che tipi questi Capi

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Abbiamo chiesto a Laura Casiccio di scrivere un articolo di colore sui Consiglieriuscenti. Dopo qualche perplessità e vinta dalla nostra insistenza, ha prodotto quan-to segue. Non avevamo dubbi che la cosa le sarebbe riuscita benissimo e la ringra-ziamo per non aver voluto smentirsi.

Pubblicità per la cena dellereg

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cava, mettetevi comodi, le prossime dueore parlo io!Marilinda la notavo spesso mordersi la lin-gua, (dice che le è difficile rimanere zitta senon è d’accordo), ma a volte si lanciava invarie considerazioni, e allora il Presidentecon molta non – chalance, la zittiva… (for-se le leggeva nel pensiero!)La Galimba (Laura Galimberti n.d.r.)della comunicazione ne ha fatto lasua vita (non solo professionale),e proprio questo triennio che cisiamo lanciati nel campo dellacomunicazione, ha sottoli-neato più volte che in Asso-ciazione non siamo statibravi a comunicare… (vifuma il cervello, lo so,anche a me!)Il momento topico eranole votazioni, contiamo ipresenti, contiamo i voti afavore, astenuti, contrari,«ehm scusate», ricomin-ciamo, presenti, astenuti,contrari, a favore…, ehmnon mi tornano i conti… bèquesto era Paolo, mitico afare le foto… ma coi conti, nunc’azzecca niente!Il Presidente Federale (leggasi Gio-vanni Franchi) ha avuto molte appari-zioni in tivvù!!!Gli abbiamo suggerito di farsi ritoccareperò col photo shop, perché lo penalizzaquel sale e pepe dei capelli (in fondo è l’im-magine dello scoutismo italiano anche inEuropa!!!)Con lui in tivvù andava la Laura Castella-ni… che invece, figlia dei tempi, s’è cam-biata colore mezz’ora prima di andare intivvù (ora è bionda, prima stavano cercan-do il colore sulla scala cromatica, non sape-vano che scrivere sulla carta d’identità, gliabbiamo tolto st’impiccio!)In Consiglio poi c’era un gruppetto nutritodi lupettari, che, non so perché, si distin-guono sempre!!! Loro sono loro, qualsiasi

ruolo ricoprano, come dite, so’ rigidi, vab-bè chiamiamoli lupettari… (Il buon Segre-tario nazionale non me ne voglia!!! Io perprudenza l’ho già avvertito!)Pietro ci ha coinvolti nel Consiglio a Cata-nia, dopo esserci rimpinzati di arancini ecannoli siciliani, in un revival anni 60 con

degna schitarrata in riva al mare sullido di Catania (mica male eh).

E di me, qualcosa devo dire:l’avrete notato, schietta e

diretta ma sempre colsorriso sulle labbra, ecome m’ha detto An-gela (la vice presi-dente) all’ultimoConsiglio, Là, coltuo modo di fare,potresti ucciderequalcuno senzache se accorga…Far parte di unConsiglio Naziona-le, in fondo, per chiè abituato a fare stra-

da come noi, all’ini-zio può sembrare stra-

no, ma dal punto di vi-sta umano, si ha l’oppor-

tunità di incontrare moltepersone che non avremmo

nemmeno mai incrociato nellanostra vita scout, si crea comunque

una comunità, dove ognuno contribuisce colproprio carisma, è una esperienza di crescitadiversa da quelle che di solito lo scoutismoci propone, ma non meno importante.È un modo differente per lavorare per lanostra amata Associazione, a cui tantiragazzi e ragazze con le loro famiglie sirivolgono, cercando una risposta educativae positiva…!Noi, anche tramite il C. N. gliela diamo,eccome se gliela diamo!Buona strada

Laura Casiccio (consigliere uscente, sennò

me facevano uscì dopo st’articolo!)

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Quando nella notte del 6 Aprile u.s. la ter-ra ha tremato in tutto il centro Italia si èsubito capito che sarebbe cominciata an-che per la nostra Associazione una nuovaavventura. Infatti già la sera del 7 Aprileuna pattuglia del Gruppo Roma 21 era aLucoli per assistere la popolazione e l’8Aprile altri Gruppi come il Pescara 3º aCese di Preturo, il Guidonia 1º ed il Roma3º a Collettara e Civitato Massa, interveni-vano in assistenza alle persone colpite dalsisma.Nel frattempo gli organi direttividell’Associazione si muovevano per orga-nizzare a livello nazionale un interventopiù organico e strutturato secondo i se-guenti criteri:1. scelta delle aree d’intervento;2. scelta della tipologia degli interventi

(assistenza ai giovani, agli anziani, ser-vizio in cucina ed in mensa,distribuzio-ne dei viveri e dei materiali);

3. formazione dei gruppi d’interventocon determinazione della qualità e del-le quantità dei componenti di ciascunodi essi;

4. individuazione di una Pattuglia Diretti-va per la direzione dei gruppi d’inter-vento che potesse anche coordinarsi conla Protezione Civile, le Autorità locali enazionali, la Caritas e le altre Associa-zioni presenti nell’area;

5. durata dell’intervento.

Si è deciso di limitare la nostra azione in trezone: una presso la Caritas all’Aquila edesattamente nella Chiesa di San Francescodi Pettino per la distribuzione dei materialie dei viveri alla popolazione, un’altra pres-so la tendopoli della P.C. del COM 2 a VillaSant’Angelo, Fossa, San Demetrio, San Piodelle Camere e Fontecchio installando ilnostro Campi Base a Villa Sant’Angelo perassistere mi giovani, gli anziani e fare ser-vizio in mensa ed infine la terza presso glialberghi della costa a Francavilla ed aMontesilvano in assistenza ai giova-ni ed agli anziani sfollati dallezone disastrate. Una voltastabilite le aree d’azio-ne sono stati orga-

Missione AbruzzoUn primo bilancio

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nizzati tre contingenti: uno, curato dal Di-stretto di Pescara, che si occupasse dell’as-sistenza presso gli alberghi della costa incollaborazione con la Caritas Diocesana,un secondo, composto da 5-8 elementi gui-dati da un capo responsabile, che esplicas-se il lavoro presso la Chiesa di San France-sco a Pettino in turni settimanali, ed infineun terzo gruppo, formato da 30-40 personee coordinato anch’esso da un capo respon-sabile, per coprire, in turni settimanali, icompiti di servizio previsti nelle tendopolicitate partendo dal campo base. Si è stabili-to, per la composizione del secondo e terzogruppo, di ricorrere solo ai capi ed agli RSmaggiorenni per la prima fase, quella an-cora caratterizzata dallo sciame sismicoche si presenta dopo la scossa distruttiva epoi far partecipare anche i fuochi ed i clannella seconda fase. È stata nominata unaPattuglia Direttiva a livello nazionale com-posta dal sottoscritto, dal Commissario Re-gionale dell’Abruzzo e dal segretario na-zionale Massimiliano Urbani per reperirele persone, organizzare i turni,nominare irelativi capi responsabili,provvedere almateriale ed all’equipaggiamento necessa-ri,tenere i rapporti con le autorità locali,con la Protezione Civile e con le altre Asso-

ciazioni presenti in loco. Si vorrebbearrivare al 31 Agosto 2009 al-

meno per quanto riguardale azioni nelle tendo-

poli e presso la Chie-

sa di San Francesco, facendo un ragiona-mento sui numeri che caratterizzano oggila nostra Associazione.Per i mesi di Aprile e Maggio e parte diGiugno si è voluto contare solo sugli RS edi Capi censiti; ciò significava coprire me-diamente 10 settimane con 35 persone cioètrovare in totale 350 elementi disponibiliad utilizzare 7 giorni del proprio tempo inAbruzzo. Dopo il 14 Giugno si dovrebbepoter contare anche su tutti i Clan ed i Fuo-chi in modo da coprire i turni settimanalianche con la presenza di Unità impegnatein un campo di servizio. Nella prima fase,essendo i capi e gli RS circa 3000, si contavadi impegnarne l’11-12% per la seconda fasedi 11 settimane invece si pensava di impie-garne solo l’8% cioè 385 persone su 4650censiti.

Dopo circa 2 mesi si può fare un primo bi-lancio del nostro intervento illustrando an-che i rischi e le difficoltà che abbiamo avu-to e che prevediamo per il prossimo futuro.La prima seria difficoltà è sorta per il fattodi non essere accreditati ufficialmente co-me Associazione di volontari nella Prote-zione Civile; ciò ha comportato l’impossi-bilità di mantenere il campo Base a VillaSant’Angelo, il cui sindaco si è rifiutato diconcederci ufficialmente il permesso dimantenere il campo Base nel territorio delsuo comune. Per tale motivo, dopo circa unmese dall’installazione, il campo Base è

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stato trasferito a S.Pio delleCamere, in una località piùadatta ad una Base scout esopratutto con la pienaautorizzazione del sindaco.Anche i rapporti con ilcomando della P.C (COM2)sono stati abbastanza com-plicati e solo ora sembra chesi stiano in qualche modonormalizzando. Bisogna direche finora l’azione di tutti inostri ragazzi è stato ilmiglior biglietto da visita del-l’utilità e della valenza dellanostra presenza che è sem-pre più apprezzata sia dairesponsabili locali della P.Cche dalle autorità locali.Ma la difficoltà maggiore sista incontrando nella coper-tura dei turni settimanali diPettino e di Villa S.Angelo apartire dal 25 Maggio tantoche per ora si è dovuto so-spendere il servizio a Petti-no e ridurre quasi a zeroquello nelle tendopoli per 3giorni. Il periodo caratteriz-zato dagli esami scolasticied universitari,l’impossibi-lità di prendere ferie (i per-messi retribuiti sono difficilinon essendo la nostra Asso-cisazione ancora iscritta ne-gli elenchi della P.C.) rendo-no sempre meno facile tro-vare persone disposte a par-tecipare ai turni settimanali.Solo in corrispondenza aiweekend od ai ponti si hauna massiccia partecipazio-ne ma non risolve il proble-ma se non si riuscirà ad ave-re la presenza di almeno 20-25 elementi durante la setti-mana dal 3 Giugno al 25 Lu-glio p.v. Se questa difficoltà

non sarà superata si dovràrinunciare alla continuitàdell’intervento con notevolecaduta della credibiltà dellanostra Associazione. Si ten-ga presente che finora han-no partecipato alla missionecirca 290 capi/RS e che al-cune regioni non hanno an-cora contribuito o contribui-to poco all’intervento conpropri capi od RS. Tutti so-no perciò invitati a dare lapropria disponibiltà per ilperiodo suddetto anche per2-3 giorni e di farlo sapere aMassimiliano in sede a viaAnicia.Nel frattempo si è consoli-data la nostra Base di SanPio che ha assunto ormail’aspetto di una Campo FSEcon un nome Altair ed unmotto «nec videar dumsum» ed è già nota presso lapopolazione della zona, tan-to da essere visitata e fre-quentata dai giovani e dairesponsabili della tendopolivicina. Infine un’ultima con-siderazione: nel 1980, in oc-casione del terremoto in Ir-pinia, l’Associazione si mo-bilitò in un solo paese perun mese e mezzo (organiz-zando poi una colonia di 15giorni per i giovani a Fanoin Agosto del 1981), questavolta ci si è impegnati inun’azione più lunga e mas-siccia per dimostrare a noied agli altri essere cresciutiin tutti i sensi da quegli an-ni: non si può e non si devefar fallire la missione. Admaiora!

Franco Viggiani

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«…prendere il testimone e passarlo inmani sicure…»

Una capo, a qualsiasi livello svolga il suoservizio, trova nella verifica un momentoimportante per capire il percorso fatto e sta-bilire quale direzione è più opportuna. Ènecessario fermarsi, guardare indietro, pren-dere nuovamente le misure e non perdere divista la prossima tappa, li dove il testimonepoi andrà consegnato in mani sicure.Il testimone, come commissaria generale,l’ho ricevuto tre anni fa e adesso, nel mo-mento della consegna sento doverose alcu-ne considerazioni su quanto fatto.Ho trovato la strada ben segnata, meritodelle commissarie che hanno lavoratoprima di me, già si erano messe a fuocoalcune modalità importanti nel nostro fa-re guidismo:• la convinzione della bontà e della ric-

chezza del metodo guide e la necessitàche non fosse una brutta copia delloscoutismo maschile;

• la formazione delle capo con una atten-zione particolare ai momenti dei campiscuola, sia per chi opera nelle pattugliecome formatrice, sia per chi è allieva;

• il lavoro fatto insieme, in pattuglia,dove le forze si uniscono per arrivare piùlontano e si è più efficaci nell’agire;

• lo sforzo di creare relazioni che attra-verso l’amicizia e l’aiuto reciproco dan-no il gusto e la gioia di lavorare assiemeper qualcosa di meraviglioso.

Queste modalità sono state subito condivisee messe in pratica e posso dire che hannofunzionato: con le capo che con me hannocondiviso l’avventura (Maria e Marilinda levice-commissarie generali, Valeria, Carla eMichela le commissarie di branca, Nicolettal’incaricata alla formazione capi) abbiamoritenuto importante incontrare le capo lì do-ve vivono e svolgono il loro servizio e conloro valutare le difficoltà ed i successi… ab-biamo lavorato con le pattuglie dei campiscuola e creato dei momenti specifici di for-mazione… abbiamo cercato di coinvolgere evalorizzare le persone… È stata un’avventu-ra vissuta con lo spirito di squadriglia doveognuna ha messo a disposizione ciò chemeglio sapeva fare per il bene di tutte…È stato un servizio che ha impegnato finoin fondo il cuore e la mente… ma ne è val-sa veramente la pena.Nel servizio educativo non si può mai diredi essere arrivati, e molto resta da fare…noi abbiamo fatto solo una piccola parte…buon lavoro a chi si prenderà a cuore ilprossimo triennio…Buona strada

Marialuisa

Con il cuore e con la mente

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Durante il triennio si è lavorato in un clima sere-no, cercando di mantenere una continuità conil triennio precedente. Tale continuità è stataresa possibile grazie alla presenza di Commissa-rie già attive in precedenza nella branche e inCommissariato.

Sono stati privilegiati, all’interno della sezionefemminile, momenti di formazione capi, con lepattuglie nazionali e dei campi scuola.Si sono tenuti due incontri delle pattuglie con-giunte, che hanno affrontato i seguenti temi:• LA CORPOREITÀ• IL MIO SI DI OGGI E DI TUTTI I GIORNICon le pattuglie dei Campi scuola si è parlatoinvece di• IL CARATTERE, LA DONNA, LA CAPO• RELAZIONI EDUCATIVE, L’ACCOGLIENZA AL CAM-

POSCUOLA.

Per quanto riguarda i campi scuola, è stato datospazio soprattutto alla condivisione del tema dispiritualità del secondo tempo e, durante icampi scuola delle branche coccinelle e guide,sono aumentate le occasioni di confronto, attra-verso attività comuni tra i primi e secondi tempi.

Durante il triennio si è fatta sempre più evidente lanecessità di rendere sempre più concreta una con-tinuità metodologica in sede di campo scuola,perché le allieve vedano esemplificata una moda-lità di lavoro e uno stile da riportare nei gruppi

Il Commissariato femminile si è fatto promotoredi una verifica in molte regioni (6 su 11) sull’ap-plicazione del GUIDISMO valorizzando le figuredelle vici commissarie, dove sono presenti, cer-cando di diffondere la conoscenza del documen-to Il guidismo realizzato dalla sezione femminilenel triennio precedente. In particolare sono stateaffrontate le seguenti tematiche:• SICILIA � La donna della Partenza (la scelta e

la testimonianza)• PUGLIA � La continuità del metodo• LAZIO � Essere donna, donna di fede, e capo• FRIULI � La sfida dell’ essere Capo• CAMPANIA � la continuità del metodo e la sua

applicazione• ABRUZZO � Educarsi per educare. Il ruolo della

Capo nell’educare un’altra donna.

Si è lavorato sempre con stima, sincerità e chia-rezza, in una costante condivisione delle sceltemetodologiche e pedagogiche e delle attivitàproposte.

Le chiacchierate sono state curate dalla incarica-ta alla formazione capi, Nicoletta Orzes, parten-do dalle necessità individuate dal Commissaria-to, e con lo scopo d offrire alle capo occasioni diricarica e di verifica del proprio servizio.

È stato costante il coinvolgimento degli assistentidi branca nella scelta della tematica e nellacostruzione di un percorso in relazione agliaspetti critici individuati (scelte di fede, sceltemorali e appartenenza ecclesiale.

Le pattuglie hanno lavorato armonicamente,condividendo lo stesso progetto, ponendocostante attenzione alla condivisione e al con-fronto.

L’atteggiamento è stato di prossimità alle realtàlocali (regioni); è stato importante affiancarsialle capo per conoscere da vicino le ricchezze e lecriticità delle realtà locali, per supportare e inco-raggiare.

CHE COSA È STATO FATTO CON QUALE STILE

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Si sono tenuti incontri specifici di sezione a varilivelli:• Commissariati nazionali• Incontri congiunti delle pattuglie nazionali• Incontri congiunti delle staff dei campi scuola• Concentrazione dei c.s. nello stesso luogo e nel-

lo stesso periodo.

Ogni anno, a giugno si è tenuta un’uscita diformazione tecnica comune a tutte tre le bran-che, aperta a scolte, capo e RS

È iniziato un cammino di conoscenza, riflessionee confronto sul guidismo in ambito UIGSE conle capo francesi. In particolare si è dato spazioalla conoscenza delle diverse metodologie di IIIbrancaSi è sentito la necessità di ritrovare nelle altre as-sociazioni una base comune nell’applicazione delmetodo. pur riconoscendone le caratteristichespecifiche dovute al diversità culturali e sociali.

A tutti i livelli si è puntato a valorizzare la figuradella vice, con un duplice scopo:• dare massima espressione alle due sezioni nei

gruppi, nei distretti e nelle regioni• offrire supporto e occasione di confronto,

negli incarichi nazionali, rendendo così piùaccettabile e sereno un servizio, altrimentimolto gravoso.

I momenti di incontro di sezione sono diventatiuna prassi: hanno arricchito e reso più fecondo illavoro associativo nella sua complessità.

Si è lavorato nella direzione di formare una pat-tuglia di capo tecnicamente esperte, indipenden-te dalle branche, che gestisse operativamentel’attività con le indicazioni del commissariato.

Si è ricercato, per quel che è stato possibile, dicreare occasioni di incontro per favorire la cono-scenza personale tra commissarie, continuandoun cammino già iniziato nel triennio precedente

È stato favorito il lavoro in pattuglia attraversocostanti occasioni di confronto, ma prima di tut-to di condivisione e di amicizia.

IMPORTANTE PER IL FUTURO

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• Mantenere lo stile delle relazioni personali nei ruoli della struttura associativa, per rendere la strut-tura associativa più umana e più accessibile.

• Creare occasioni per un maggior confronto con la sezione maschile, per rendere più armonico euniforme il modo di lavorare nelle due sezioni

• Porre maggior cura ed attenzione al delicato rapporto di equilibrio/autonomia, che deve esisteretra le due sezioni

• Dare continuità nella formazione delle capo all’ approfondimento della scelta dell’ intereducazio-ne, affinché sia vissuta in modo sempre più consapevole e concreto.

• Progettare in modo più puntuale il piano redazionale di Azimuth per rendere la rivista più fruibileda parte delle capo. A tal proposito può essere utile offrire una maggior presenza della sezionefemminile nella redazione.

• Sviluppare e ampliare la parte della sezione femminile nel sito associativo per un maggiore utilizzoda parte delle branche, delle capo e delle ragazze.

• Coinvolgere un maggior numero di capo nella Pattuglia Comunicazione.• Puntare ad una maggior partecipazione di Capo Gruppo o Vice Capo Gruppo agli Incontri di for-

mazione per CG e Assistenti, ampliando anche la presenza femminile all’interno della PattugliaCarpegna

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È con grande gioia che annunciamo che indata 7 MAGGIO 2009 il Santo Padre hanominato Segretario della Congregazio-ne per le Chiese Orientali il Rev.do P.Cyril Vasil’, S.I., Rettore del Pontifi-cio Istituto Orientale e Assistentedel nostro Distretto Roma Ovest, ele-vandolo in pari tempo alla sedetitolare di Tolemaide di Libia, condignita di Arcivescovo.

ORDINAZIONE EPISCOPALE

Si è svolta il 14 giugno, nella Basilica Papa-le di S. Maria Maggiore in Roma, la solen-ne Chirotonia Episcopale di P. Cyril Vasil’ SJ.La cerimonia, con la quale P. Cirillo è statoordinato Arcivescovo titolare di Tolemaide

di Libia e Segretario della Congregazionedelle Chiede Orientali, si è svolta se-

condo l’antico rito orientale: unacerimonia lunga ma ricca di

simbologie e di profondo si-gnificato. Al termine dellacerimonia il neo Arcivescovosi è intrattenuto sul sagratodella Basilica con la foltarappresentanza dell’Asso-ciazione, guidata dal Presi-

dente Nevio Saracco (che anome dell’Associazione gli ha

donato la croce pettorale e unatenda per la nascente Associazio-

ne FSE slovacca), unendosi ai cantiscout intonati in suo onore. Sul sito delRoma 65 (www.roma65.it) e possibile leg-gere il testo integrale dell’omelia di P. Ciril-lo e vedere le foto dell’evento.

P. Cirillo Vasil sj, Segretario Congregazione Chiese Orientali

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Dichiarazione dei Vescovidella COMECE in vista

delle Elezioni per il Parlamento Europeo

del 17 giugno 2009

Le elezioni europee: un’opportunità per costruire un’Europa migliore

Dopo 64 anni di sviluppo pacifico e avent’anni dalla caduta della Cortina di fer-ro, che ha posto fine alla divisione del con-tinente, il processo d’integrazione europeamerita di essere apprezzato nonostantealcune sue lacune. È per questo motivo chenoi, vescovi della Comece, sosteniamo epromuoviamo l’Unione europea come pro-getto di speranza per tutti i suoi cittadini.Anche in questo periodo d’incertezza dovu-ta alla crisi economica e finanziaria, l’Unio-ne europea ha dimostrato di essere una casasicura che si sforza di preservare la stabilitàe la solidarietà tra i suoi membri. Oggi, nel2009, l’Unione europea reca in sé la capacitàe i mezzi per rispondere alle sfide piùurgenti e più pressanti del nostro tempo.Partecipando all’elezione del Parlamentoeuropeo, tutti i cittadini hanno la possibi-lità di contribuire allo sviluppo e al miglio-ramento dell’Unione europea.

La partecipazione alle elezioni: un diritto e una responsabilità

La Chiesa cattolica ha sostenuto fin dall’i-nizio il progetto d’integrazione europea econtinua a sostenerlo ancora oggi. Tutti icristiani hanno non solamente il diritto maanche la responsabilità d’impegnarsi atti-vamente in questo progetto, esercitando ilproprio diritto di voto.La partecipazione dei cristiani è essenzialeper riscoprire l’anima dell’Europa, che è cru-ciale per rispondere ai bisogni fondamen-tali della persona umana e per il serviziodel bene comune.Il Parlamento europeo, attraverso i suoipoteri e le sue competenze (che uscirebbe-ro ulteriormente rafforzati dalla conclusio-ne del processo di ratifica del Trattato diLisbona), deve contribuire a rispondere aqueste aspirazioni e a questi obiettivi.

Che cosa si aspettano i cristiani dal Parlamento europeo

I principi fondamentali di ogni società sonola dignità umana e la promozione del benecomune. È per questo motivo che questiprincipi devono trovarsi al cuore stesso ditutte le politiche dell’Unione europea.Tenuto conto del notevole ruolo ricopertodel Parlamento europeo, ci aspettiamo chei membri del Parlamento europeo parteci-pino e contribuiscano attivamente a:• rispettare la vita umana, dal concepi-

mento fino alla morte naturale come par-te integrante delle legislazioni, dei pro-

Costruire una migliorecasa Europea

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grammi e delle politiche dell’Unione eu-ropea nel loro insieme;

• sostenere la famiglia fondata sul matri-monio – inteso come unione tra un uomoe una donna – come unità di base dellasocietà;

• promuovere i diritti sociali dei lavorato-ri, procurando loro condizioni di lavoroche ne rispettino la salute, la sicurezza ela dignità;

• sostenere una governance economicafondata su valori etici mirati a un dura-turo sviluppo umano sia in seno all’U-nione europea che a livello globale;

• promuovere la giustizia nelle relazionitra l’Unione europea e i Paesi in via disviluppo tramite assistenza finanziaria epartnership innovative;

• dimostrare solidarietà tramite l’elabora-zione di politiche di assistenza nei con-fronti dei membri più deboli e più biso-

gnosi nelle nostre società (in particolaredisabili, richiedenti asilo, immigrati);

• proteggere il Creato tramite la lotta aicambiamenti climatici e l’incoraggia-mento di uno stile di vita basato sullamoderazione;

• promuovere la pace nel mondo tramiteuna politica estera dell’Unione europeache sia coordinata e coerente.

Illuminati e guidati dall’insegnamento delCristo, i cristiani sono disponibili e deside-rosi di contribuire alla soddisfazione di taliaspirazioni, nello spirito della dichiarazionedi Sua Santità Papa Giovanni Paolo II: «L’i-spirazione cristiana può trasformare l’aggrega-zione politica, culturale ed economica in unaconvivenza nella quale tutti gli europei si senta-no a casa propria» (Ecclesia in Europa, 121).

Bruxelles, 20 marzo 2009

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Il Santissimo era sempre presente

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Il lunedì di pasquetta sono andato a L’Aqui-la; volevo esprimere la mia vicinanza a tut-ti i fratelli e le sorelle che hanno subito latragedia del terremoto ma in particolaredesideravo incontrare don Dante, l’incari-cato diocesano di pastorale giovanile fino asettembre 2008, e don Dino, il nuovo sacer-dote responsabile.Don Dante è parroco di Pettino, una perife-ria de L’Aquila; la sua parrocchia è diven-tata un centro operativo importante.Don Dino mi ha portato nel campo allestitodalla Protezione Civile dove attualmentevive, a Collefracido, una delle sue tre par-rocchie; nel campo vivono circa 140 perso-ne divise in tende da 8 posti.A cena ero seduto a fianco di una signoradi 82 anni. Mi ha raccontato di aver tra-scorso in macchina le prime notti dopo lagrande scossa; ora dorme in tenda.Mentre ero al campo sono arrivate le bran-dine; di notte fa freddo perché il paese è a800 metri sul livello del mare ed il GranSasso e il monte Velino sono ancora copertidi neve.Le famiglie con i bambini sono state tra-sferite negli alberghi del litorale adriatico.Mentre mangiavamo la minestra è arriva-ta una scossa, breve ma intensa. La signo-ra mi ha detto che lei prega Sant’Emidio,protettore della popolazione contro il ter-remoto; aveva imparato a farlo da suamadre.Prima di cena abbiamo celebrato la SantaMessa, sotto un grande tendone biancodella Caritas; non tutti hanno partecipatoalla liturgia ma è stato un momento moltobello; mi sono accorto di quanto sia vera lafrase «La comunità cristiana fà l’Eucarestia

e l’Eucarestia fà la comunità cristiana»;adulti, anziani e giovani, preti e laici, uo-mini e donne, tutti eravamo stretti intornoa Gesù.Una giovane, al termine della Santa Messami ha detto: «Siamo contenti che don Dinosia in mezzo a noi». Poco prima della cele-brazione una signora mi ha accompagnatoa vedere le case crollate fra le quali la sua equella del parroco.Nel tempo fra la Messa e la cena, chi nonera impegnato a cucinare o a fare altrecose, si è raccolto intorno al fuoco, sedutisulle panchine di ferro prese dalla piazzadel paese; da sette giorni il fuoco ardevaininterrottamente.Alla luce delle fiamme alcuni raccontavanostorie, altri parlavano della situazione deipropri familiari che erano altrove.C’erano anche dei giovani in quella piccolatendopoli; sono stato bene fra quelle perso-ne semplici, silenziose, provate dalla stan-chezza di una settimana vissuta fuori casae dal lutto per parenti, amici o solo cono-scenti, ma disponibili a stare insieme. Èquesto il vero grande desiderio di ogniuomo e di ogni donna: non essere soli nelledifficoltà e quindi in tutta la vita.Ai 295 angeli che il sisma ha portato incielo, chiediamo di aiutarci a capire chevivere con uno spirito comunitario è belloperché profondamente umano e quindicristiano.

don Nicolò Anselmi Direttore del Servizio Nazionale

di Pastorale Giovanile della CEI

da Agorà News

Nelle tendopoli, perché nessuno resti da solo

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Don Nunzio GandolfiNel pomeriggio del 21 Maggio 2009 DonAnnunzio Gandolfi è tornato alla Casa delPadre.I funerali sono stati celebrati sabato 23 daMonsignor Vecchi1, Vescovo ausiliario diBologna, nella Parrocchia della quale donNunzio fu per oltre trent’anni il Parroco.Alla funzione hanno partecipato tanti gio-vani ed adulti scout dell’FSE, dell’Agesci,del Masci, del Cngei e di altre asso-ciazioni scout, segno tangibiledell’affetto e della ricono-scenza di tanti.Don Annunzio era nato aBologna nel 1926, e dagiovane aveva parteci-pato alla resistenza.Era poi stato a Bolo-gna uno dei primi ca-pi della risorta ASCI.Fu tra l’altro Assisten-te nazionale per laBranca Esploratoridell’Asci, direttore del-la rivista L’Esploratore,autore di moltissimi rac-conti scout. Dopo il 1974aveva continuato a battersiper la qualità e fedeltà delloScautismo cattolico, scrivendoracconti e articoli anche sulle paginedella rivista Esperienze & Progetti del CentroStudi Scout Baden-Powell.

A qualcuno di voi il nome di don Annun-zio Gandolfi – Baffo 001- non suonerà sco-nosciuto.Qualcuno forse ricorderà i suoi affascinantiracconti scout raccolti nel libro Fuoco diBivacco; …qualcuno forse tanti anni fa liraccontava ai suoi ragazzi, al termine diun’uscita o di una giornata di campo.Qualcuno ricorderà i suoi scoppiettanti edi-toriali sull’Esploratore ASCI degli anni‘60/’70, quello con i disegni scout di Adria-no Perone.Qualcuno ricorderà i suoi articoli sulla rivi-

sta Esperienze & Progetti, di cui è sta-to tra i fondatori e per molti anni

Capo Redattore.Qualcuno immancabilmente

associerà al nome di donNunzio il sapore di unoscautismo d’altri tempi.Cavalleresco, romagnoloe guascone… se così sipuò dire.Uno scautismo rigoro-samente E/G.Uno scautismo cheadesso, insieme a lui, siinchina, saluta e abban-

dona definitivamente lascena.

…Tra gli applausi commos-si di chi lo ha conosciuto,

anche soltanto da lontano.

…Don Nunzio è stato un buon servitore.Oggi un Dio riconoscente lo solleva dalServizio e da ogni giogo, concedendogli ungiorno davvero speciale.

Sono tornati alla Casa del Padre

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Don Nunzio oggi ci saluta, con questeparole del Vangelo:

+ Dal Vangelo secondo Giovanni«In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepo-li: “Ancora un poco e non mi vedrete; unpo’ ancora e mi vedrete”. Dissero alloraalcuni dei suoi discepoli tra loro: “Checos’è questo che ci dice: Ancora un poco enon mi vedrete, e un po’ ancora e mivedrete, e questo: Perché vado al Padre?”.Dicevano perciò: “Che cos’è mai questo unpoco di cui parla? Non comprendiamoquello che vuol dire”.«Gesù capì che volevano interrogarlo e dis-se loro: “Andate indagando tra voi perchého detto: Ancora un poco e non mi vedretee un po’ ancora e mi vedrete? In verità, inverità vi dico: voi piangerete e vi rattriste-rete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sareteafflitti, ma la vostra afflizione si cambieràin gioia”».

Emanuele L.

Padre Paolino Beltrame

Martedì 30 dicembre 2008 ci ha lasciati Pa-dre Paolino Beltrame Quattrocchi GattoRosso, Monaco Benedettino Trappista. Erail più vecchio scout d’Italia, non soltantoperché aveva raggiunto in piena lucidità i99 anni, ma anche perché aveva fatto laPromessa nel 1917.

Molti scout di oggi non l’hanno conosciutoma padre Paolino è stato il fondatore del-l’AGI a Parma di cui è assistente scout dal1946 al 1962.

Da oltre vent’anni dopo la guerra e fino adoggi è rimasto censito in Agesci nella Zonadi Parma per continuare quel legame difraternità scout che sempre ha animato lasua vocazione sacerdotale.

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PAGINE RISERVATERicordiamo che tutti i Capi dell’Associa-zione che hanno un qualsiasi incarico As-sociativo (da Aiuto Capo a… Presidente)possono accedere alle pagine riservate delnostro sito internet (dal menù approfondire -> Capo e Capi) per scaricare la modulistica evisualizzare la campoteca semplicementeinserendo come utente il proprio nome dibattesimo e come password il proprio nu-mero di tessera.

DAI GRUPPIL’11 febbraio 2009 il gruppo scout Catania1 ha compiuto 30 anni. È un traguardo cer-tamente importante per tutti i componentidel Gruppo. La Direzione di Gruppo haorganizzato una serie di appuntamenti nelcorso della settimana. In particolare, pro-prio nel giorno della sua festa, è stata ricor-data la Madonna di Lourdes, a cui il grup-po è dedicato, con una veglia di preghiera.Sabato 13, è stato invece presentato il volu-me E lungo quella strada, un libro che rico-struisce con immagini, testimonianze e in-terviste i trent’ anni del gruppo. Nel corsodel pomeriggio, inoltre, sono state inaugu-rate le nuove sedi ed è stato possibile visio-nare la mostra fotografica e una mostrastorica sullo scautismo. All’evento hannopartecipo anche tutti gli scout del Catania 1che lungo questi 30 anni hanno indossato ilfazzoletto di Gruppo. La festa ha avuto il

suo culmine domenica 15 Febbraio, in cui iGruppi scout del Distretto Sicilia Orientalehanno partecipato al B.P. Day che, proprioper tale occasione, si è svolto a Catania nel-l’oratorio salesiano San Filippo Neri sededel Gruppo Catania 1.

Domenica 10 maggio il Gruppo Frosolone1 ha festeggiato il suo 25º anniversario. Ilnutrito programma di celebrazioni includeanche un momento in ricordo di Mons.Filippo Fracasso, primo Assistente Spiri-tuale del Gruppo e di Augusto Ruberto.

Il 5-6-7 si sono svolte le celebrazioni per ilventennale del Gruppo Roma 9. Aprirannoi Rovers e le Scolte con uno spettacolo tea-trale, cui seguirà una giornata di attivitàscout per tutte le età con tanto di cena, fuo-co di bivacco e veglia di preghiera. Il gran-de gioco del ventennale, il rinnovo dellapromessa e la Santa Messa concluderanno ifesteggiamenti.

Il 13 giugno il Gruppo Fano 1 ha festeggia-to il trentennale del Gruppo. Le celebrazio-ni inizieranno alle ore 10 con l’alzabandie-ra e l’apertura di mostra sulla storia delGruppo, cui seguirà una tavola rotondasulle Nuove sfide educative. La Santa Messa,celebrata dal Vescovo S. Ecc. Mons. Ar-mando Trasarti, concluderà la prima gior-nata. Il giorno successivo, si svolgerannouna serie di gare e di giochi scout cuiseguiranno le premiazioni e l’ammaiana-bandiera.

Notizie, notizie, notizie…

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CONVEGNO PASTORALEGIOVANILE

Si svolgerà a Matera, dal 22 al 25 ottobre2009, il Convegno Nazionale biennale de-gli Incaricati di Pastorale Giovanile dellediocesi, aggregazioni laicali, istituti di vitaconsacrata e loro collaboratori.

IN LIBRERIANelle principali librerie italiane è uscito Ilviaggio di Dante. Un’avventura infernalescritto da Virginia Jewiss, Ed. Mandragora,illustrazioni della nostra Aline Cantono diCeva. È un nuovo racconto in rima ispiratoai passi più celebri della Divina Commedia.Adatto ai bambini tra i 5 e gli 8 anni.

TORNATO A CASAÈ tornato alla casa del Padre Mons. LuigiCarletti, di anni 83. Parroco per molti anninella parrocchia di Santa Maria Assuntanel quartiere romano del Tufello, dovefondò il Gruppo Roma 53, fu uno dei pri-missimi Assistenti ad aderire alla nostraAssociazione.

Il 18 marzo è tornato alla Casa del Padre ilpapà di Stefano Mastantuono, Capo Clandel Roma 46. L’Associazione unisce inpreghiera al dolore di Stefano e della suafamiglia.

Il violento terremoto che ha sconvolto l’A-bruzzo la scorsa settimana ha colpito di-

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Cena delle regioni…

…i cannoli…

…danze popolari…

…la regione si presenta…

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rettamente anche la nostra Associazione.Un nostro Lupetto dell’Aquila 1, StefanoMarotta di 10 anni, ha perso entrambi i ge-nitori. Siamo vicini a Stefano con la nostrapreghiera e affidiamolo insieme ai suoipoveri genitori all’amore misericordiosodel Padre.

Silvia Gazzola, cooperatrice pastoraleprossima alla consacrazione e Capo in ser-vizio nel Fuoco del Treviso 11, è tornataalla Casa del Padre a seguito di un tragicoincidente stradale avvenuto domenica 19aprile; i funerali si sono svolti mercoledì 22aprile alla presenza del Vescovo di TrevisoS.E. Mons. Andrea Bruno Mazzoccato. Sil-via ha dato nella sua vita una testimonian-za di totale dedizione al prossimo ed alSignore, mostrandosi sempre pronta a dareuna mano con il sorriso sulle labbra. Fidu-ciosa nell’aiuto e nella tanta forza che Diovorrà donare in un momento così duro aiGruppi Treviso 11 e Treviso 3, tutta l’Asso-ciazione si stringe nella preghiera attornoalla famiglia di Silvia, alla comunità eccle-siastica della diocesi di Treviso ed a tutta lacomunità Parrocchiale di Santa Bona edImmacolata.

Sabato 2 maggio è tornato alla Casa delPadre il papà di Stefania Morganti, giàCommissaria Nazionale Coccinelle e attua-le Vice Commissaria della Regione Tosca-na. Siamo tutti affettuosamente vicini aStefania in questo momento di dolore e ciuniamo alle sue preghiere nell’affidare ilsuo papà alla Misericordia del Signore.

Il 13 maggio u.s. è mancata la mamma diLetizia (Aiuto Capo Cerchio del Genova 3º)e Federico Serra (Capo Gruppo del Genova1º e Incaricato Regionale Branca Lupetti).In questo momento di dolore, siamo vicinia Letizia e Federico con il nostro affetto e lanostra preghiera.

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Si entra nel ristorante pugliese

…come è buona la porchetta…

…e gli arrosticini…

…però, il risotto!

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stretto Branca Guide) e Maurizio Di Ve-glia (Bagheera). Ai novelli sposi gli auguripiù belli dall’Associazione intera

Sabato 25 Aprile nella chiesa parrocchialedi Polpet (BL) si sono sposati Fabio Mola-schi (Capo Clan) ed Elisa David (ex CapoFuoco ed ora cassiera di gruppo) del Grup-po Polpet 1 S. Andrea. Ai novelli sposi gliauguri affettuosi dell’Associazione.

Domenica 26 aprile 2009 nella Parrocchiadel Divino Amore di Jesi (An) si sono spo-sati Federica Cimarelli (ex Capo Riparto epoi ex Capo Fuoco del Gr. Jesi Iº) e MarioNovelli di Castelplanio (An). Domenica 24maggio presso la Concattedrale di Pergolasi uniranno in matrimonio Giacomo Gio-vanelli (ex Capo Clan del Gruppo Calcinel-li 1º) e Alessandra Massi (Capo Fuoco delGruppo Pergola 1º) . Ai novelli sposi gliauguri dell’Associazione intera.

Abbiamo avuto notizia (ma non sappiamoquando…) della nascita di Emma, figlia diElena e Federico Poianella, già Akela delVicenza 2 e attuale addetto alla logisticadel Gruppo Vicenza 3. Auguri alla futuraCoccinelle.

Sabato 16 maggio alle ore 18,30 presso laparrocchia SS. Guglielmo e Pellegrino aFoggia è stato ordinato sacerdote don Mi-chele Tutalo, membro Pattuglia Naziona-le Lupetti.Anche al neo sacerdote va l’abbraccioaffettuoso di tutta l’Associazione.

Il 20 maggio per la gioia di Marialaura Vo-na e Davide Di Sora, Capo Gruppo del Fro-sinone 1 e neo Consigliere Nazionale, ènata la dolce Agnese dal peso di kg.3,850(tutta suo padre…).

Il 21 Maggio 2009 è tornato alla Casa delPadre Don Annunzio Gandolfi. Autore dellibro Fuoco di Bivacco (raccolta di canti,bans e racconti scout), don Nunzio – aliasBaffo 001 – è stato Assistente Nazionaledella branca Esploratori dell’ASCI e redat-tore responsabile della rivista L’Esploratorenegli anni ’60/’70. Socio fondatore delCentro Studi ed Esperienze Scout BadenPowell ha diretto per molti anni la rivistaEsperienze & Progetti. L’Associazione, siunisce alla preghiera di tutto lo ScautismoCattolico italiano a cui don Nunzio hadato un notevole contributo, lasciandouna traccia indelebile.

NOTIZIE LIETELunedì 2 Marzo è arrivata la piccola Mar-gherita figlia di Piero Crosato e CaterinaBenella del Roncade 1. Pesava 2,410 kg edè bellissima! L’Associazione partecipa allagrande gioia dei genitori!

Domenica 8 febbraio è nato Matthias dalpeso di 3,38 kg, primogenito di MartinaGrassi Capo Fuoco del Senigallia 3 e diMassimo Moroni. Ai genitori e al nuovoLupetto, gli auguri dell’Associazione.

Domenica 15 Febbraio alle ore 16.24 dapapà Manuel Vendraminetto (RS del Fos-salta 1º) e mamma Agnese Zanchettin (ViceCapo gruppo Fossalta 1º) è nata Emma dikg. 3.640 cm. Alla nuova Coccinella e aigenitori strafelici, gli auguri più belli datutta l’Associazione.

Domenica 24 maggio nella chiesa di SanLorenzo (Velletri) si sono sposati i Capidel gruppo Velletri 2 Emanuela Montella-nico (Capo Fuoco ed ex incaricata di Di-

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Il 14 maggio è nata Francesca! mamma Ele-na Bratti del Longarone 1 e papà Giuseppene sono felici mentre il fratellino TommasoPaolo, pare, ancora non troppo…Alle future Coccinelle, alle brave mamme eai fortunati papà, gli auguri più belli del-l’Associazione.

PORTALE EUROPEO PER I GIOVANI

Il Portale Europeo per i Giovani è un’inizia-tiva della Commissione Europea, suggeritadal Libro Bianco Un nuovo impulso per la Gio-ventù Europea. Lo scopo è offrire al maggiornumero di giovani possibile facile e rapidoaccesso all’informazione europea di loro

interesse. L’obiettivo finale del portale è diaccrescere la partecipazione dei giovani allavita pubblica e contribuire alla loro cittadi-nanza attiva. I destinatari sono giovani tra i15 e i 25 anni. Il portale, inoltre, intendeandare incontro alle esigenze di coloro chelavorano con i giovani. Visita il portale suhttp://europa.eu/youth/index.cfm?l_id=IT

NUOVI ORIZZONTIL’Associazione Nuovi Orizzonti, nel rin-graziare i Clans e i Fuochi che hanno parte-cipato alla campagna Accendi una Stella perCittadella Cielo ci informa che per la pros-sima estate sta organizzando a Medjugo-rie, in occasione dell’apertura della localeCittadella Cielo, degli esercizi spirituali,

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I cannoli son finiti, ma la Sicilia non si arrende

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che si svolgeranno dal 27 giugno al 3luglio, e delle attività durante tutta l’esta-te aperte a chi desideri parteciparvi a varilivelli: facendo un’esperienza vocaziona-le; facendo delle esperienze di servizio inCittadella Cielo (di durata variabile aseconda delle disponibilità); partecipan-do alle varie attività (corsi di formazionesu diverse tematiche, ma anche attivitàartistiche, sportive, partecipazione allediverse proposte che Medjugorie offre…);visitando la Cittadella per delle testimo-nianze. Maggiori informazioni sul sito http://www.nuoviorizzonti-onlus.com/

FOTO DELLA NOTTE BIANCADI PAOLO

Al seguente link è possibile visualizzare lefoto della Notte bianca con Paolo svoltasi aRoma nella notte tra il 28 febbraio e il 1marzo u.s.:http://picasaweb.google.com/topoluvi/NotteBiancaDiSanPaolo?

GIORNATE SOCIALI EUROPEE

La Commissione degli Episcopati dellaComunità Europea (COMECE), sta orga-nizzando le prime Giornate Sociali Cattoli-che per l’Europa. Quasi tutti gli abitanti delcontinente europeo sono oggi collegati dal-l’Unione Europea, che i propri paesi ne sia-no già membri o che siano nella prospetti-va di diventarlo. Ispirato dalla fede cristia-na e in particolare dall’insegnamentosociale della Chiesa Cattolica, l’incontroverterà principalmente sulla dimensionesociale della persona umana e sulla vita

comune in Europa. Questa prime GiornateSociali Cattoliche per l’Europa si svolge-ranno dall’8 all’11 ottobre 2009 aDanzica,in Polonia.Maggiori informazioni, anche in italiano,sul sito:http://www.comece.org/comece.taf?_function=pub_others&id=1&language=fr

TERRENO DA CAMPOA Senosecchia (Senožeče), in Slovenia, dal2009 l’Associazione (Distretto di Trieste) haa disposizione un grande terreno adatto acampi ed attività, situato in una zona ma-gnifica a soli 20 minuti da Trieste. La basePax Hill ha una superficie di 36.000 mq(quasi 4 ettari) e si trova a quota 620 slm inuna zona collinare al limite di una enormearea disabitata e selvaggia con concretapresenza di caprioli, cervi, linci, lupi, orsi,con enormi boschi cedui e di conifere e unarete di strade forestali. Possibilità di escur-sioni in quota e in rifugio (1300 m) entro 2-4ore di marcia (M. Nanos, M. Auremiano).La base si trova a 25 km da Opicina (sededel TS 1), 30 km da Trieste e 2 Km dal cen-tro di Senosecchia. Sorgente a 700 m, acque-dotto a 1300m, acqua di cisterna per lavarsie lavare. Per contatti e maggiori informa-zioni: [email protected]

CARPEGNA, PAESE DELLO SCAUTISMO

Carpegna (Pesaro Urbino), rinomata loca-lità montana, a 30 Km. da Pesaro e patriadella omonima famiglia dei principi diCarpegna che hanno dato alla Patria edalla Chiesa innumerevoli personalità digrande rilievo, dal 1999 è anche custode

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del monumento ad uno scout: il ConteMario (1856-1924) fondatore dell’ASCI.Questo monumento, forse il più grande almondo dedicato ad uno scout, è compostoda un busto in bronzo, la scultura dell’Ita-lia in travertino pesante 35 quintali, ed unmappamondo. Domenica 21 ottobre 2007il Consiglio Comunale di Carpegna, riuni-to in seduta pubblica, ha voluto celebrareil centesimo anno di vita dello scautismoimpegnandosi a dedicare una piazza alConte Mario e a dare ogni sostegno allavenuta degli scouts nel suo territorio.All’inizio della città ha fatto collocare uncartello molto significativo: Carpegna-paesedello scautismo. Agli scouts inoltre è data lapossibilità di campeggiare nel bosco (loca-lità S. Andrea), nelle case (Ostello Comu-nale, Pieve e Parrocchia) e presso privati.Ovviamente la visita al palazzo del Princi-pe è ampiamente prevedibile, stante ladichiarata simpatia della Famiglia verso loscautismo. L’aspetto più rilevante è cheuna intera cittadina, nella sua globalità, hadichiarato il suo «sì» allo scautismo, certa-mente in omaggio alla memoria del Conte,ma anche per dare un segno inequivocabi-le di simpatia verso una associazione chefiorisce nel mondo anche per merito di unillustre figlio della stupenda città d’origi-ne: Carpegna. (D. Romano Nicolini – Viadi Mezzo, 1 – 47 900 Rimini – Tel. 0541 7188 46 – Cell. 339 8412017 – [email protected] –www.nicoliniromano.com)

CAMPI DI SPECIALIZZAZIONE

NAUTICALa Pattuglia Nautica della Branca Esplorato-ri organizza due campi di specializzazionetecnica di secondo livello navigazione a vela. Icampi si terranno in due turni: 1º turno dal 9

al 14 agosto 2009, 2º turno dal 16 al 21 agosto2009. partenza da Monfalcone (TS) rotta ver-so Pola (Croazia) e ritorno. I campi sonoaperti a tutti i Capi maggiorenni dell’Asso-ciazione. Per maggiori informazioni e per icontatti, consultare il sito della pattuglianautica http://pattuglianautica.fse.it

XXXI PELLEGRINAGGIOMACERATA-LORETO

Dal Serv. Naz. della Pastorale Giovanileapprendiamo che si svolgerà il 13 giugno2009 il 31º pellegrinaggio a piedi da Mace-rata a Loreto, ideato nel 1978, anno dell’e-lezione di Giovanni Paolo II. Un insegnan-te di religione di Macerata, don GiancarloVecerrica, lo propose agli studenti comegesto di ringraziamento alla Madonna aconclusione dell’anno scolastico: vennecosì recuperata l’antica tradizione, che ten-deva sempre più a scomparire nell’attualeclima di secolarizzazione. La marcia not-turna, costantemente guidata, è scanditadalla recita del Santo Rosario, inframmez-zata da canti, testimonianze, meditazionedella Parola di Dio e del magistero delPapa. Tutte le informazioni sul sitowww.pellegrinaggio.org

USCITA NAZIONALE CAPI CLAN E CAPO FUOCO

L’uscita nazionale dei Capi Clan e delleCapo Fuoco si svolgerà nei giorni 26-27settembre prossimi alla Base Brownsea diSoriano. A breve sarà inviata una letteracon le modalità d’ iscrizione ad ogni Capo.Sono invitati a partecipare i Capo Clan, leCapo Fuoco e loro Aiuti.

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ASSEMBLEA GENERALE DEI VESCOVI ITALIANI

La 59ª Assemblea Generale dei Vescovi ita-liani si è svolta nell’Aula del Sinodo inVaticano dal 25 al 29 maggio 2009. Molti itemi affrontati, di cui alcuni assumono par-ticolare interesse per la nostra Associazio-ne. In particolare:L’Assemblea ha individuato nell’educa-zione il tema degli Orientamenti pastoraliper il prossimo decennio. Distinte comu-nicazioni hanno poi riguardato l’UnioneEuropea e l’impegno delle Chiese, conparticolare riferimento all’azione delCCEE e della COMECE, la 46ª SettimanaSociale dei Cattolici Italiani, in program-ma a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre2010, e il 25º Congresso EucaristicoNazionale, che si terrà ad Ancona dal 4

all’11 settembre 2011. È stata presentata econsegnata la Lettera ai cercatori di Dio,recentemente pubblicata dalla Commis-sione Episcopale per la dottrina dellafede, l’annuncio e la catechesi. Il comuni-cato finale dei lavori è accessibile dal sito:http://www.chiesacattolica.it/cci_new/news_images/2009-06/09/ComunicatoFinale.doc

DALL’ANGOLO DEL KRAALCarissimi, dopo alcuni anni di silenziotorna a farsi sentire la Collana Le Fonti,l’iniziativa editoriale inter nos che giungeal suo terzo titolo, dopo la fortunataripubblicazione de La Spiritualità dellaStrada di J. Folliet (600 copie andate esau-rite, ora si sta pensando alla riedizione) ealla pubblicazione medita de Il Bel Gioco

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Votando

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della mia Vita di G. De Larigaudie (500 co-pie, pochissime ancora in circolazione).Il nuovo titolo che sottoponiamoalla vostra attenzione è La meravi-gliosa Leggenda di San Giorgio, Pa-trono degli Scout traduzione del li-bro scritto da Jacques Michel e ap-parso in Francia negli anni trenta,e tuttora pubblicato oltralpe.Il libro, qui a destra la copertina(provvisoria), ha circa 150 pagine,è scritto come racconto, e narra laleggenda della vita del nostro san-to Patrono, ricostruita sulla basedi un’attenta ricerca storica ed ico-nografica dell’autore.Il testo è di facile lettura, ed è cor-redato da 15 immagini bellissimedi Pierre Joubert in bianco e nero cheaccompagnano i vari capitoli.Il libretto, che avrà il solito formato 11,5 x16,5, rilegato in brossura con copertina acolori, è a nostro avviso un bellissimoricordo da donare alle Squadriglie al termi-ne degli incontri di San Giorgio di Zona oDistretto di quest’anno: la stampa infattisarà pronta per metà aprile.

L’operazione le Fonti 3 funziona come al soli-to: vi chiediamo di anticipare un minimo di

50 euro per ricevere 18libretti, spese di spedi-zione comprese, oppure,per un numero superio-re di libri, di considerareun costo di euro 2,50 alibretto, praticamenteniente, come ricordinoper il San Giorgio! Que-sto vale se riusciamo astampare almeno 500libri; essi potranno esse-re utilizzati anche permolti altri scopi, ovvio,ma l’intenzione è quelladi approfittare degli

eventi per Guide ed Esploratori e proporrequalcosa di qualificato, e sicuramente man-cante nel panorama editoriale scout italiano.Che dire di più? Mettetevi in contatto conAndrea Padoin ([email protected]) en-tro pochi giorni per concordare le quan-tità… i tempi sono stretti e c’è bisogno del-la partecipazione di tutti!Buona Strada!

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Un Vescovo nostro amico

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L’angolo della ScoutingSCOUTING Soc.Coop.Fornitore ufficiale della

Associazione Italiana Guidee Scouts d’Europa Cattolici

Per le tue ATTIVITÀ puoi acquistare questi libricon il prossimo ordine del tuo Gruppo

STATUTO E NORME DIRETTIVEPagg. 120, cm 15x21, cod. 300001È l’insieme delle norme che garantiscono il funzionamento della strut-tura associativa. Sono, in poche parole, le regole per giocare il giocodello Scoutismo. In appendice, cerimoniale, Uniformi, Carta dei Princi-pi dello Scoutismo Europeo e Direttorio Religioso.

STATUTO E DIRETTORIO RELIGIOSO F.S.E.Pagg. 24, cm 15x21, cod. 300002Lo Statuto e il Direttorio Religioso dell’Associazione Italiana Guide e Scoutsd’Europa Cattolici.

NORME DIRETTIVE E CERIMONIALE DELLA BRANCA COCCINELLEPagg. 91, cm 15x21, cod. 300010

Indicano le linee fondamentali che ogni Capo Cerchio deve seguire per

essere sicura di applicare fedelmente il Metodo.

NORME DIRETTIVE DELLA BRANCA LUPETTIPagg. 92, cm 15x21, cod. 300040È importante essere “d’uno stesso sangue” e vivere tutti “sotto il segnodi una stessa Legge”. In appendice Cerimoniale, Ciclo Martin, il Branconel Gruppo.

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NORME DIRETTIVE E CERIMONIALE DELLA BRANCA GUIDEPagg. 112, cm 15x21, cod. 300020Impostate non solo per dare le linee fondamentali per condurre unRiparto, ma anche per invitare ciascuna Capo alla riscoperta delMetodo. In appendice Note psicologiche sull’età, schemi, spunti di pro-gramma, ecc.

NORME DIRETTIVE E CERIMONIALE DELLA BRANCA ESPLORATORIPagg. 192, cm 15x21, cod. 300050Si rivolgono ai Capi ed agli Assistenti per indicare le linee ed il giustospirito da seguire nella guida di un Riparto.

NORME DIRETTIVE E CERIMONIALE DELLA BRANCA SCOLTEPagg. 80, cm 15x21, cod. 300030Per aiutare le Capo Fuoco nel loro delicato compito di educatrici. Voglio-no indicare la strada per poter “meglio servire”, secondo scopi, mezzi eattività tipiche della Branca Scolte.

NORME DIRETTIVE E CERIMONIALE DELLA BRANCA ROVERPagg. 80, cm 15x21, cod. 300060Fissano le direttrici di marcia e le indicazioni a cui attenersi con sicu-rezza nel proporre il Roverismo ai ragazzi.

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Atti Ufficiali

Il Consiglio Direttivo, nella riunione del 14 marzo 2009, ha nominato

Capo CerchioCantoro Stella Pescara 9º

Capo BrancoIalongo Luca Campoleone 1ºPaolini Pasqualino Pescara 3ºGallo Fabio Palermo 9ºDi Giulio Alessandro Spoltore 2ºFerri Domenico Spoltore 1ºGatti Michele Mortara 1ºLa Marca Salvatore San Cataldo 1ºAliotta Giovanni Palermo 12ºBorri Gabriele Roma 46ºIsabella Giulio Roma 68ºGiorgi Francesco Ancona 3ºMannarelli Leonardo Busnago 1º

Capo Riparto GuideGatto Maria Chiara Crotone 1ºFarinaccia Fabiola Spoltore 2ºPizzimenti Francesca Reggio Calabria 1ºCreatti Chiara Lucinico 1ºPieroni Cinzia Ancona 2ºBruscoli Laura Calcinelli 1ºBortolami Elena Padova 4º

Capo Riparto EsploratoriDiodati Beniamino Spoltore 2º

Francesconi Fabio Calcinelli 1ºMamola Salvatore Palermo 9ºPortello Jacopo Treviso 2ºPreti Geremia Ancona 3ºDorighet Nicola Treviso 2º

Capo FuocoRech Alessandra Montebelluna 1ºPodgornik Elisa Fossalta 1ºMarinelli Bianca Montesilvano 1ºScrofani Elisa Ragusa 3ºParenzan Ketty Trieste 1º

Capo ClanBottan Giuseppe Treviso 12ºPozzobon Nicola Treviso 7ºCesari Luigi Enzo Busnago 1º

Aiuto Capo Campo F.C. (ACC) Branca EsploratoriFabio SommacalDavide Di Sora

Il Consiglio ha inoltre Riconosciuto e regi-strato il Gruppo Palermo 2º S. MassimilianoKolbe autorizzando lo stesso Gruppo all’usodi uno speciale fazzoletto in occasione delsuo 25º anniversario.

Il Consiglio Direttivo, nella riunione del 18 aprile 2009, ha nominato

Capo Riparto Guide:Motta Astrid Vimercate 1º

Capo Riparto EsploratoriRomagnoli Eros Cupramontana 1º

Capo ClanLula Piotr Perugia 1º

Ha inoltre concesso l’IPISE aPalmira Boschi in Smaniotto Vicenza 3º

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Brevetti Aiuto Capo del 10 aprile 2009

Aiuto Capo CerchioAmendolia Alessia Catania 1ºBordignon Maria Antonietta Montebelluna 1ºBorgia Daniela Salerno 1ºBreda Giulia Treviso 2ºCarchitto Alessia Pontinia 2ºCilona Anna Busnago 1ºColline Roma Maria Misilmeri 1ºCorti Cristiana Roma 46ºDellai Marianna Pergine 1ºDi Lello Maria Chiara Perugia 1ºForgione Paola Pomezia 1ºFormisano Maria Gabriella Montebelluna 1ºGalvagni Anna Trento 1ºGreco Chiara Trieste 1ºGretter Fabiola Pergine 1ºIannota Ursula Pomezia 1ºManzella Francesca Casteldaccia 1ºMarchioni Federica Roma 15ºMoro Elena Treviso 2ºPace Arianna Udine 1ºPrestipino Laura Salerno 1ºRomani Alessandra Roma 46ºRossi Michela Pescara 3ºTonon Maria Elena Treviso 2º

Aiuto Capo Riparto GuideAmore Fabiola Palermo 8ºArcaro Marika Roma 15ºBandiera Melania Montebelluna 1ºBregant Barbara Lucinico 1ºCambria Sara Palermo 12ºCibin Sara Treviso 2ºColasante Fabrizia Pescara 9ºFantasia Flavia Roma 64ºFava Marta Treviso 2ºFerraro Stefania Pomezia 1ºFioranti Diana Trieste 1ºFranzone Maria Valentina Catania 1ºFrateloreto Martina Pontinia 2ºGalvagni Silvia Trento 1ºGiacomini Eleonora Meolo 1ºLugoboni Silvia Pergine 1ºMedico Martina San Cataldo 1ºMerlicco Maria Antonietta Cerignola 2ºPagana Marta Acicastello 1ºPanzanini Silvia Pergine 1ºPennacchioni Silvia Busnago 1º

Potente Carolina Roncade 1ºScampinato Alessia Acicastello 1ºSimonini Maria Udine 1ºStucchi Carolina Busnago 1ºTondini Elena Pergine 1ºTringali Chiara Trieste 1ºVitrano Annandrea Misilmeri 1ºZanocco Marilena Roncade 1º

Aiuto Capo FuocoBenvenuti Silvia Meolo 1ºGonzales Mirian Perugia 1ºMussinelli Roberta Busnago 1ºZappalà Noeba Roma 15º

Aiuto Capo BrancoAccardo Giampiero Roma 68ºAiello Rosario Reggio Calabria 1ºAnella Stefano Pontinia 2ºAnghelone Antonio Reggio Calabria 1ºBaccetti Francesco Grosseto 1ºBarone Fabrizio Nichelino 1ºBuchicchio Nicola Cerignola 2ºCarraro Fabio Fossalta 1ºCarruba Rosario Villabate 1ºCoglitore Fabrizio Palermo 12ºColombo Michele Busnago 1ºCongestri Francesco Roma 64ºD’Alba Gianluca Villabate 1ºDi Battista Paolo Roma 15ºGentile Simone Roma 15ºGnecchi Umberto Busnago 1ºGrilli Federico Calcinelli 1ºMacchia Matteo Busnago 1ºMangaoil Romvincent Reggio Calabria 1ºMazzon Luca Meolo 1ºM’Passi Maboudi Jock Kevin Udine 1ºNeri Daniele Perugia 1ºPaolillo Pierluigi Cerignola 2ºPastro Oscar Villorba 1ºPetrolati Davide Ripe 1ºRadaelli Simone Busnago 1ºSaitta Valerio Acicastello 1ºScapolan Matteo Nichelino 1ºTarsi Enrico Maria Ripe 1ºTonietti Simone Roncade 1ºZimone Andrea Catania 2º

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Aiuto Capo Riparto EsploratoriBassiato Tomas Treviso 3ºBenvenuti Daniele Meolo 1ºBisso Andrea Genova 1ºBoscarato Federico Treviso 3ºBusato Nicola Roncade 1ºBuso Alessandro Treviso 3ºCilli Lorenzo Pescara 3ºCovolan Andrea Montebelluna 1ºD’Alessandro Daniele Pescara 3ºDanieli Andrea Fossalta 1ºDe Ritis Valerio Roma 25ºDellolio Giuseppe Pergine 1ºFavaro Riccardo Villorba 1ºFazzotta Salvatore San Cataldo 1ºFiore Iacopo Roma 65ºFontolan Marco Ripe 1ºGallinaro Paolo Treviso 3º

Guerrera Giuseppe Acicastello 1ºMarciello Fabrizio Foggia 1ºMiccichè Alessandro Palermo 8ºMongiovi Piero Villabate 1ºPizzimenti Bruno Reggio Calabria 1ºPregnolato Tommaso Treviso 3ºRocchetti Paolo Ripe 1ºSalamone Daniele Catania 1ºSanguedolce Giuseppe Casteldaccia 1ºScuto Salvatore Acicastello 1ºSebastiani Marco Roma 32ºSoldano Lapo Busnago 1ºTosatto Fabio Montebelluna 1º

Aiuto Capi ClanAmato Vincenzo Roma 64ºSchiera Massimo Palermo 12ºSemino Paolo Genova 1ºVassallo Antonino Villabate 1º

Brevetti Aiuto Capo del 6 maggio 2009

Aiuto Capo CerchioNardini Cecilia Calcinelli 1ºMirenda Giorgia Treviso 6º

Aiuto Capo Riparto GuideCaccamo Stefania Firenze 26ºPagini Glenda Calcinelli 1º

Aiuto Capo BrancoBiscaro Carlo Treviso 3ºBiscaro Massimo Treviso 3ºPolo Matteo Treviso 3ºZanon Jacopo Treviso 3º

Aiuto Capo Riparto EsploratoriAmadio Diego Roma 5º

Un

voto

med

itato

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UNIONE INTERNAZIONALE DELLE GUIDE E SCOUTS D’EUROPAFEDERAZIONE DELLO SCOUTISMO EUROPEO

Riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici il 26 agosto2003 come associazione privata di fedeli di diritto pontificio.

Riconosciuta dal Consiglio d’Europa il 12 marzo 1980 constatuto partecipativo.

COMMISSARIATO FEDERALE: Le Relais de poste – B.P. 17 F - 77570 CHATEAU-LANDON (Francia) http://www.uigse.org

ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE

AUSTRIAKATHOLISCHE PFADFINDERSCHAFT EUROPAS F. Jonasstr. 13 A – 9500 VILLACH (Austria)

BELGIOGUIDES ET SCOUTS D’EUROPE – BELGIQUE Chemin Saint-Pierre, 20 7030 Saint Symphorien (Belgio)http://www.scouts-europe.be – http://www.europascouts.be

FRANCIAGUIDES ET SCOUTS D’EUROPE Le Relais de poste – B.P. 17 F – 77570 CHATEAU-LANDON (Francia) http://www.scouts-europe.org

GERMANIAKATHOLISCHE PFADFINDERSCHAFT EUROPAS Im Ginsterbusch 21 D – 63225 LANGEN (Germania) http://www.kpe.deEVANGELISCHE PFADFINDERSCHAFT EUROPASPlaßweg 1, D – 32816 SCHIEDER-SCHWALENBERG (Germania) http://www.europapfadfinder.de

ITALIAGUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLICIVia Anicia, 10 I – 00153 ROMA (Italia) http://www.fse.it

POLONIASTOWARZYSZENIE HACERSTWA KATOLICKIEGO“ZAWISZA” FSEul. Bitwy Warszawskiej 1920r. nr 14 02-366 WARSZAWA (Polonia) http://www.fse.pl

PORTOGALLO ASSOCIAÇAO DAS GUIAS E ESCUTEIROS DA EUROPA-PORTUGALAv. D. sa Carneiro, 44 – 1° izq. Apartado 7 P – 3620-304 MOIMENTA DA BEIRA (Portogallo)

ROMANIACERCETASII CRESTINI ROMANI DIN FEDERATIASCOUTISMU-LUI EUROPEAN

bd. Transilvaniei nr. 9 bl. 20 ap. 19 R – 2500 ALBA IULIA (Romania) http://www.fse.ro

SPAGNAGUIAS Y SCOUTS DE EUROPASan Vidal 7 E – 28017 MADRID (Spagna) http://www.scouts-de-europa.org

SVIZZERASCHWEIZERISCHE PFADFINDERSCHAFT EUROPAS SCOUTISME EUROPEEN SUISSE SCAUTISMO EUROPEO SVIZZERO10, Prévost-Martin CH 1205 GINEVRA (Svizzera) http://www.scouts-europe.ch

ASSOCIAZIONI ASPIRANTI

LETTONIAKATOLU GAIDU UN SKAUTU ORGANIZACIJA LTVIJAKlostera iela 4 LV –1050 RIGA (Lettonia)

LITUANIALIETUVOS NACIONALINĖ EUROPOS SCAUTŲ ASOCIACIJAVilniaus 2 LT -5700 KRETINGA (Lituania) http://www.lnesa.projektas.lt

RUSSIAORJURul. Dushinskaja 7 RUS – 111024 MOSCA (Russia) http://www.scouts.ru

UNGHERIAMAGYARORSZAGI EUROPAI CSERKESZEKBerzsenyi U. 5/a H – 2120 DUNAKESZI (Ungheria) http://www.fse.hu

ASSOCIAZIONI OSSERVATRICI

CANADAFEDERATION OF NORTH-AMERICAN EXPLORERSc/o 43 Bluesky Cres Richmond Hill, ON L4C 8J2 (Canada) http://www.fourarrows.ca

CONTATTI

ALBANIAUDHËHEQUSET DHE SKAUTISTET E EUROPESc/o Claire de Plaen Avenue d’Août 10 B – 1200 BRUXELLES (Belgio)

REPUBBLICA CECAASOCIACE SKAUTEK A SKAUTÒ EVROPY c/o Stepan Bohac Hradešinská 1 CZ – 10100 PRAHA 10 (Repubblica Ceca)

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L’antidotoprincipale contro un cattivo ambiente consiste, naturalmente, nel

sostituirlo con uno buono, ed il modo migliore di farlo è di utilizzare la sede di

Riparto e il campo scout. Per sede intendo, non una

grande aula scolastica prestata per l’occasione in

cui, una volta alla settimana, si tiene mezz’ora

d’istruzione – ché questo molto spesso sembra

essere tutto lo scopo di chi si occupa di ragazzi –

ma un posto che veramente i ragazzisentano

come proprio, anche se si tratta solo di una

cantina o di una soffitta; un posto dove essi

possano recarsi, se necessario, ogni sera, e trova-

re lavoro e divertimenti interessanti, molte e sva-

riate attività ed un’atmosfera limpida e gioio-

sa. Se un Capo non può organizzare che que-

sto, avrà già fatto un’opera magnifica, perché

avrà procurato ad alcuni dei suoi ragazzi un

ambiente sano, che funzionerà come il migliore

antidoto contro il veleno che altrimenti potrebbe

penetrare nella loro mente e nel loro carattere.

Il campo poi (che dovrebbe essere organizzato il più spesso possibile) è un

ulteriore ed ancora più potente antidoto rispetto alla sede di Reparto.

L’atmosfera aperta e vivace ed il cameratismo della vita comunitaria sotto

tenda, in mezzo alla natura ed attorno al fuoco di bivacco, ispirano al

ragazzo lo spirito migliore, ed offrono al Capo l’occasione più favorevole

per entrare in contatto diretto coi suoi ragazzi ed imprimere loro la sua

personalità.

(B.P., Il Libro dei Capi, Ed. Scout Fiordaliso, Roma, 2006, pagg. 32-33)

La sede di Reparto e il campo estivo