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CITTA’ DI PAULLO REGIONE LOMBARDIA – PROVINCIA DI MILANO ELABORATO TECNICO RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE Luglio 2010

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CITTA’ DI PAULLO

REGIONE LOMBARDIA – PROVINCIA DI MILANO

ELABORATO TECNICO

RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE

Luglio 2010

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INDICE GENERALE DEL CONTENUTO

PREMESSA 3

1. METODO PER LA VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ TERRITORIALE 5

2. CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE DISTANZE DÌ DANNO 6

2.1 Categorizzazione degli effetti 6

2.1.1 Applicazione allo stabilimento Cambrex Profarmaco Milano di Paullo 7

2.2 Categorizzazione del territorio 13

2.2.1 Applicazione allo stabilimento Cambrex Profarmaco Milano 14

3. INDICE DÌ SICUREZZA DEL GESTORE 17

4. VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ TERRITORIALE 19

5. VALUTAZIONI FINALI 22

ANNESSO Rappresentazione cartografica delle aree di danno

ALLEGATO Rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:5000 del Comune di

Paullo

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PREMESSA

Il presente documento è stato elaborato dal Comune di Paullo in ottemperanza di quanto pre-

visto dal D.M. 9 Maggio 2001 al fine di valutare ed eventualmente disciplinare aree da sotto-

porre a specifica regolamentazione in relazione alla presenza di eventuali problematiche terri-

toriali ed infrastrutturali che potrebbero derivare dalla presenza sul territorio comunale di Paul-

lo dello Stabilimento chimco-farmaceutico sito in via Curiel 34, della Società Cambrex Profar-

maco Milano s.r.l., stabilimento soggetto alla normativa sui “rischi di incidente rilevante” ed in

particolare soggetto agli obblighi di cui agli Artt. 6, 7 ed 8 del Decreto Legislativo 17 agosto

1999, n. 334 (Sistema di Gestione della Sicurezza per la prevenzione dei rischi di incidente rile-

vante, Rapporto di Sicurezza etc.). Lo Stabilimento è pertanto considerato quale “azienda a ri-

schio di incidente rilevante”.

Il Decreto Ministeriale 09 Maggio 2001, emanato in attuazione dell'art. 14 del Decreto Legislati-

vo 17 agosto 1999, n. 334, stabilisce requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione ur-

banistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti soggetti agli obblighi di cui agli

artt. 6, 7 e 8 del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334, con riferimento alla destinazione ed

all'utilizzazione dei suoli, al fine di prevenire gli incidenti rilevanti connessi a determinate so-

stanze pericolose e a limitarne le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente in relazione alla ne-

cessità di mantenere opportune distanze di sicurezza tra gli stabilimenti e le zone residenziali

per:

insediamento di stabilimenti nuovi (che rientrino nella normativa sui rischi di incidente

rilevante ovvero soggetti agli obblighi degli artt. 6, 7o 8 D.Lgs. 334/99);

modifiche di stabilimenti esistenti che comportino “aggravio” del preesistente livello di

rischio , così come specificato dal Decreto Ministeriale 09 agosto 2000);

nuovi insediamenti od infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti a rischio di inci-

dente rilevante, quali per esempio, vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubbli-

co, zone residenziali, qualora l'ubicazione o l'insediamento o l'infrastruttura possono

aggravare il rischio o le conseguenze di un ipotetico incidente rilevante generato negli

stabilimenti a rischio.

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Il Suddetto D.M. 09 maggio 2001 ha inoltre come obiettivo la verifica e valutazione della “com-

patibilità” tra i criteri di urbanizzazione e la presenza degli stabilimenti a rischio di incidente ri-

levante, prevedendo tra l’altro l’introduzione, per i Comuni nei cui territori sono presenti stabi-

limenti a rischio di incidente rilevante, di un “Elaborato Tecnico Rischio di incidenti rilevanti

(ERIR)" da inserire tra gli strumenti urbanistici e pertanto collegato al Piano Territoriale di Co-

ordinamento, ai sensi dell'articolo 20 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 nell'ambito

della determinazione degli assetti generali del territorio.

Il presente documento costituisce il suddetto elaborato ERIR ed è pertanto strutturato tenendo

in debita considerazione quanto previsto dalle Linee guida di riferimento emesse dalla Regione

Lombardia con Delibera della Giunta Regionale del 10 Dicembre 2004 n. 7/19794.

L’elaborato ha pertanto l’obiettivo di valutare la compatibilità dello stabilimento di Paullo della

società Cambrex Profarmarco Milano s.r.l. in relazione all’assetto del territorio circostante.

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1. METODO PER LA VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ TERRITORIALE

L’applicazione del D.M. 9 maggio 2001 ha trovato applicazione nel territorio della Regione

Lombardia, ad integrazione dei criteri di cui alla norma nazionale, attraverso il D.g.r.

10/12/2004 n° 7/19794 “Linee guida per la predisposizione dell’Elaborato tecnico Rischio di

Incidenti Rilevanti (ERIR) nei comuni con stabilimenti a rischio di incidente rilevante” che sono

state sviluppate per fornire un metodo alternativo da adottare nella realtà lombarda basato e

sviluppato su due punti principali:

l’identificazione delle ipotesi incidentali di riferimento per lo stabilimento a rischio di

incidente rilevante cioè il più grave rilascio di sostanza pericolosa ragionevolmente

credibile e delle distanze di danno ad esse associate;

la valutazione della qualità impiantistica e gestionale dello stabilimento espressa

dall’ISG (Indice di sicurezza del gestore).

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2. CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE DISTANZE DÌ DANNO

In relazione alle finalità del presente elaborato ed alla documentazione predisposta e

presentata dal gestore dello Stabilimento di Paullo della società Cambrex Profarmaco

Milano s.r.l., la determinazione degli eventi incidentali di riferimento, delle classi di

probabilità degli stessi, delle sostanze pericolose coinvolte e dei relativi quantitativi

massimi coinvolgibili, delle conseguenti distanze di danno e delle altre informazioni alla

base delle valutazioni, sono state tratte dalla documentazione prodotta dallo stesso

gestore di Stabilimento in ottemperanza agli obblighi di cui all’Art. 8 del D.L.gs 334/99

ovvero dal Rapporto di Sicurezza dello Stabilimento, edizione dicembre 2006.

2.1 Categorizzazione degli effetti

Per quanto attiene alle possibili ripercussioni su elementi territoriali limitrofi, la

valutazione delle conseguenze degli eventi incidentali e dei conseguenti scenari di

riferimento ovvero l’individuazione delle distanze con effetti di danno, è stata basata sulle

indicazioni e sulle “soglie di riferimento” definite nella seguente tabella, di cui al D.M. 09

maggio 2001 e dal D.g.r. 10/12/2004 n° 7/19794:

Scenario Incidentale

Categoria Effetti

Elevata letalità

Inizio letalità

Lesioni irreversibili

Lesioni reversibili

Incendio

(radiazione termica stazionaria)12,5 kW/m2 7 kW/m2 5 kW/m2 3 kW/m2

BLEVE/Fireball

(radiazione termica variabile)Raggio fireball

350 kJ/m2 200 kJ/m2 125 kJ/m2

Flash-fire

(radiazione termica istantanea)LFL 1/2 LFL - -

VCE

(sovrapressione di picco)

0,3 bar

0,6 bar (spazi aperti)

0,14 bar 0,07 bar 0,03 bar

Rilascio tossico

(dose assorbita)LC50 (30 min, hm)

- IDLH -

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2.1.1 Applicazione allo stabilimento Cambrex Profarmaco Milano di Paullo

Determinazione aree di danno territoriali

L’analisi di rischio per la determinazione delle aree di danno, in relazione a quanto stabilito

dalla normativa di riferimento è stata effettuata per lo stabilimento in oggetto,

nell’ambito della predisposizione del Rapporto di Sicurezza di stabilimento redatto dal

gestore dello stabilimento stesso e trasmesso alle competenti Autorità (Comitato Tecnico

Regionale, Comando Provinciale V.V.F. etc.) in relazione a quanto previsto dall’Art.8 del

D.Lgs 334/99.

In particolare l’analisi di rischio è stata condotta sulla base di una serie di informazioni,

indicazioni e valutazioni ed ha tenuto conto di quanto nel seguito elencato:

- le sostanze pericolose sono state individuate e censite in base alle caratteristiche

intrinseche di pericolosità e conseguentemente sono stati individuati e definiti,

mediante opportune tecniche analitiche (Hazop, Check list etc.) gli eventi incidentali

di riferimento in relazione alle caratteristiche di pericolosità delle sostanze stesse

(tossicità ed infiammabilità) e della tipologia impiantistica dello stabilimento;

- le quantità in gioco sono state considerate pari al massimo del quantitativo

coinvolgibile nel singolo evento incidentale allo studio, in relazione alle dotazioni

impiantistiche e procedurali in essere presso lo stabilimento e le relative installazioni,

ove le ipotesi incidentali possono potenzialmente originarsi;

- l’ubicazione degli ipotetici punti di rilascio di sostanze pericolose coincide con le aree,

impianti, reparti etc. ove le sostanze pericolose sono utilizzate/detenute ed ove le

ipotesi incidentali possono generarsi;

- Sono state verificate le diverse possibili ubicazioni delle ipotesi di rilascio anche in

relazione ai massimi potenziali effetti in relazione al coinvolgimento di aree esterne ai

perimetri dello stabilimento stesso;

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- le dimensioni delle perdite ipotizzate per lo stabilimento e le relative sezioni di

efflusso sono state stimate in relazione a criteri del tutto cautelativi e rappresentativi

in relazione al tipo di impianto ed alla realtà propria dello stabilimento;

- la stima della durata massima dei rilasci e conseguentemente dei quantitativi

potenzialmente coinvolgibili in caso di evento incidentale sono state stimate e

definite in funzione delle misure preventive, protettive e gestionali presenti e messe

in atto dal gestore dello stabilimento ;

- le condizioni termodinamiche dei processi condotti in stabilimento sono state rilevate

e definite dal gestore in relazione ad analisi specifiche (calorimetrie etc.), prove di

laboratorio, studi e ricerche di letteratura etc.

- Le condizioni termodinamiche e termocinetiche dei processi condotti in stabilimento

ha evidenziato come non siano rilevabili particolari criticità connesse ad elevate

esotermie di reazione, ad andamenti potenzialmente incontrollabili etc.

La valutazione delle conseguenze degli scenari incidentali credibili è stata condotta con

l’ausilio di un package di modellazione matematica dei fenomeni, denominato Phast

Professional 6.14, prodotto dalla DNV Technica primaria società norvegese riconosciuta a

livello internazionale.

I codici di calcolo o modelli matematici permettono di valutare:

la quantità di sostanza pericolosa liquida e/o gassosa-vapore che fuoriesce da

un’apertura di un recipiente, di una linea etc.

i possibili scenari conseguenti al rilascio di sostanza pericolosa quali ad esempio le

dimensioni di una pozza di liquido al suolo, il getto fuoriuscente, etc. conseguente ad

un rilascio continuo o discontinuo;

le portate di sostanza che evaporano da pozze di liquido evaporanti, che vaporizzano

per flash adiabatico in fase di rilascio etc.;

gli effetti di incendi di pozze di liquido (pool fire), di getti in pressione incendiati (jet

fire) etc.;

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la dispersione di gas o vapori infiammabili e/o tossici, siano essi leggeri, neutri o

pesanti;

qualsiasi altra informazione che consente di definire le caratteristiche degli eventi

incidentali e delle loro conseguenze od effetti.

I modelli matematici consentono infatti di effettuare valutazioni molto dettagliate, che

tengono conto anche della dinamica dello sviluppo del rilascio e di eventuali sistemi per

l’intercettazione dell’efflusso etc.

La valutazione è stata condotta con la finalità di determinare distanze o aree circostanti il

punto origine del rilascio, all’interno delle quali sono attesi significativi effetti per le

strutture, l’ambiente o le persone.

Dalle analisi e valutazioni condotte è emerso che gli effetti di riferimento per gli ipotetici

eventi incidentali individuati per lo stabilimento Cambrex Profarmaco Milano sono

riconducibili a:

irraggiamento termico stazionario come conseguenza di un incendio di pozze di liquidi

infiammabili;

concentrazione di riferimento di sostanza tossica come conseguenza di dispersione di

gas o vapori.

Per ciascuno di tali effetti le valutazioni hanno tenuto conto e si sono basate

sull’applicazione delle specifiche soglie di cui alla tabella precedente. Ciò ha consentito di

determinare le “distanze di danno” ovvero le potenziali aree di “impatto”.

L’analisi del rischio contenuta nel Rapporto di Sicurezza elaborato per lo stabilimento

Cambrex Profarmaco Milano s.r.l. ha consentito di giungere alla conclusione che gli scenari

di riferimento tali da produrre effetti, seppure modesti e limitati, all’esterno del perimetro

di stabilimento e quindi da considerare per la “compatibilità” con le aree esterne

all’insediamento stesso sono le “dispersioni tossiche” e gli “irraggiamenti termici”

connessi a incendi modesti di liquidi infiammabili.

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Nella tabella che segue sono sintetizzati gli esiti delle analisi condotte, inclusi i valori delle

distanze di danno stimate a seguito dell’accadimento degli eventi incidentali ipotizzati nel

Rapporto di Sicurezza dello Stabilimento:

Evento Frequenza rilascio

(ev./anno)

Scenario Frequenza scenario

(ev./anno)

Conseguenze

1) RILASCIO DI LIQUIDO

FACILMENTE INFIAMMABILE NEL REPARTO

DI SINTESI

1.210-3

(MEDIA)

POOLFIRE 2.410-5

(BASSA)

Acetonitrile

37.5 kW/m2 a 13 m

12.5 kW/m2 a 19 m

7 kW/m2 a 24 M

5 kW/m2 a 26 m

3 kW/m2 a 34 m

Cicloesano

37.5 kW/m2 a 5 m

12.5 kW/m2 a 15 m

7 kW/m2 a 21 m

5 kW/m2 a 25 m

3 kW/m2 a 31 m

Metanolo

37.5 kW/m2 a 10 m

12.5 kW/m2 a 16 m

7 kW/m2 a 19 m

5 kW/m2 a 22 m

3 kW/m2 a 28 m

MIBK

37.5 kW/m2 a 12 m

12.5 kW/m2 a 23 m

7 kW/m2 a 29 m

5 kW/m2 a 33 m

3 kW/m2 a 41 m

Toluene

37.5 kW/m2 a 5 m

12.5 kW/m2 a 15 m

7 kW/m2 a 21 m

5 kW/m2 a 24 m

3 kW/m2 a 30 m

2) FORMAZIONE

ED INNESCO DI MISCELA

INFIAMMABILE DURANTE IL

CARICAMENTO DI POLVERI

MEDIA INCENDIO IN CORRISPON-DENZA DEL

BOCCA-PORTO

MEDIA Ustioni al volto

3) RILASCIO DI GAS TOSSICO IN REPARTO DI

SINTESI

410-3

(MEDIA)

DISPERSIONE TOSSICA

410-3

(MEDIA)

HCl

LC50 5 min a 1 m

IDLH 5 min a 13 m

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Evento Frequenza rilascio

(ev./anno)

Scenario Frequenza scenario

(ev./anno)

Conseguenze

4) RILASCIO DILIQUIDO

FACILMENTE INFIAMMABILE E/O TOSSICO

NEL BACINO DI CONTENIMEN-

TO DI UN SERBATOIO

FUORI TERRA

110-5

(BASSA)

POOLFIRE 210-7

(BASSA)

Toluene

37.5 kW/m2 a 5 m

12.5 kW/m2 a 16 m

7 kW/m2 a 22 m

5 kW/m2 a 25 m

3 kW/m2 a 32 m

Metanolo

37.5 kW/m2 a 11 m

12.5 kW/m2 a 16 m

7 kW/m2 a 20 m

5 kW/m2 a 22 m

3 kW/m2 a 28 m

Isopropanolo

37.5 kW/m2 a 13 m

12.5 kW/m2 a 16 m

7 kW/m2 a 26 m

5 kW/m2 a 28 m

3 kW/m2 a 35 m

Acetone

37.5 kW/m2 a 14 m

12.5 kW/m2 a 23 m

7 kW/m2 a 28 m

5 kW/m2 a 31 m

3 kW/m2 a 39 m

MIBK

37.5 kW/m2 a 7 m

12.5 kW/m2 a 12 m

7 kW/m2 a 17 m

5 kW/m2 a 25 m

3 kW/m2 a 28 m

FLASHFIRE 110-7

(BASSA)

Toluene

LFL a 8 m

LFL/2 a 10 m

Metanolo

LFL a 2 m

LFL/2 a 12 m

Acetone

LFL a 11 m

LFL/2 a 16 m

DISPERSIONE TOSSICA

1 * 10-5

(BASSA)

Metanolo

LC50 a 12 m

IDLH a 19 m

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Evento Frequenza rilascio

(ev./anno)

Scenario Frequenza scenario

(ev./anno)

Conseguenze

5) RILASCIO DI LIQUIDO

FACILMENTE INFIAMMABILE E/O TOSSICO DA UN FUSTO NELL’AREA DI

TRAVASO

MEDIA

Per :

Etile acetato

Acetonitrile

Sodio Metilato in metanolo

Acetilcloruro

POOLFIRE BASSA Etile acetato

37.5 kW/m2 a 2 m

12.5 kW/m2 a 5 m

7 kW/m2 a 7 m

5 kW/m2 a 8 m

3 kW/m2 a 10 m

Acetonitrile

37.5 kW/m2 a 2 m

12.5 kW/m2 a 5 m

7 kW/m2 a 6 m

5 kW/m2 a 7 m

3 kW/m2 a 9 m

Sodio metilato in metanolo

37.5 kW/m2 a bordo pozza

12.5 kW/m2 a 3 m

7 kW/m2 a 4 m

5 kW/m2 a 5 m

3 kW/m2 a 6 m

DISPERSIONE TOSSICA

MEDIA Acetil cloruro

LC50 10 min 6 m

IDLH 10 min a 73 m

BASSA

Per :

Dimetilsolfato

DISPERSIONE TOSSICA

BASSA Dimetilsolfato

LC50 15 m

IDLH a 25 m

Tabella: Risultanze dell’analisi di rischio

In base ai risultati sintetizzati in tabella, ai punti origine dei rilasci ed infine alle

rappresentazioni cartografiche degli effetti o conseguenze degli scenari incidentali,

emerge che:

- gli eventi incidentali che potenzialmente comportano degli effetti molto limitati al di

fuori dello stabilimento: Top Event 4i, Top Event 4ii e Top Event 5ii.

- Le uniche aree esterne potenzialmente coinvolte sono il Canale Muzza e la riva Sud

(sinistra) dello stesso.

Le valutazioni condotte nel Rapporto di Sicurezza hanno inoltre consentito di appurare

che, in relazione ai sistemi ed impianti di trattamento, abbattimento, neutralizzazione

etc. in essere presso lo stabilimento ed alla configurazione del lay out delle varie aree,

reparti, impianti e stoccaggi dello stabilimento, NON SONO da attendersi effetti

sull’ecosistema ambiente ovvero impatti negativi su corsi d’acqua, falde acquifere etc.

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2.2 Categorizzazione del territorio

In linea con quanto previsto dal D.M. 09 maggio 2001 e dalla Delibera della Giunta

Regionale precedentemente citata, il territorio viene suddiviso in categorie da A

(densamente abitata) ad F (entro i confini dello stabilimento) in funzione dell’indice di

edificazione esistente, della presenza di luoghi con concentrazione di persone con limitata

capacità motoria, di locali di pubblico spettacolo, marcati, centri commerciali, stazioni

ferroviarie, aree con insediamenti industriali, artigianali ed agricoli, riportando, a

differenza della normativa nazionale, l’indicazione di alcuni elementi infrastrutturali

all’interno della griglia di compatibilità (in corsivo).

A

1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia superiore o uguale a 4,5 m3 /m2.

2. Luoghi di concentrazione di persone con limitata capacita di mobilità – ad esempio ospedali, case di cura, ospizi, asili, scuole inferiori, ecc. (oltre 25 posti letto o 100 persone presenti).

3. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante all’aperto ad esempio mercati stabili o altre destinazioni commerciali (oltre 500 persone presenti).

4. Luoghi di pubblico spettacolo, destinata ad attività ricreative, sportive, culturali, religiose, strutture fieristiche con oltre 5000 posti, con utilizzo della struttura almeno mensile.

B

1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia compreso tra 4,5 e 1,5 m3 /m2.

2. Luoghi di concentrazione di persone con limitata capacita di mobilità – ad esempio ospedali, case di cura, ospizi, asili, scuole inferiori, ecc. (fino a 25 posti letto o 100 persone presenti).

3. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante all’aperto ad esempio mercati stabili o altre destinazioni commerciali (fino a 500 persone presenti).

4. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante al chiuso – ad esempio centri commerciali, terziari e direzionali, per servizi, strutture ricettive, scuole superiori, università (oltre 500 persone presenti).

5. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante con limitati periodi di esposizione al rischio – ad esempio luoghi di pubblico spettacolo, destinati ad attività ricreative, culturali, religiose, ecc. (oltre 100 persone presenti se si tratta di luogo all’aperto, oltre 1000 al chiuso) e cinema multisala.

6. Stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto (movimento passeggeri superiore a 1000 persone/giorno).

C

1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia compreso tra 1,5 e 1 m3 /m2.

2. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante al chiuso – ad esempio centri commerciali, terziari e direzionali, per servizi, strutture ricettive, scuole superiori, università (fino a 500 persone presenti).

3. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante con limitati periodi di esposizione al rischio – ad esempio luoghi di pubblico spettacolo, destinati ad attività ricreative, culturali, religiose, ecc. (fino a 100 persone presenti se si tratta di luogo all’aperto, fino a 1000 al chiuso; di qualunque dimensione se la frequentazione è al massimo settimanale).

4. Stazioni ferroviarie ed altri nodi di trasporto (movimento passeggeri fino a 1000 persone/giorno).5. Autostrade e tangenziali in assenza di sistemi di allertamento e deviazione del traffico in caso di incidente.6. Aeroporti.

D

1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia compreso tra 1 e 0,5 m3 /m2.

2. Luoghi soggetti ad affollamento rilevante, con frequentazione al massimo mensile – ad esempio fiere, mercatini o altri eventi periodici, cimiteri, ecc.

3. Autostrade e tangenziali in assenza di sistemi di allertamento e deviazione del traffico in caso di incidente.5. Strade statali ad altro transito veicolare.

E 1. Aree con destinazione prevalentemente residenziale, per le quali l'indice fondiario di edificazione sia inferiore a 0,5 m3 /m2. 2. Insediamenti industriali, artigianali, agricoli e zootecnici, aree tecnico produttive.

F1. Area entro i confini dello stabilimento;2. Area limitrofa allo stabilimento entro la quale non sono presenti manufatti o strutture in cui sia prevista l'ordinaria presenza di

gruppi di persone.

In allegato si riporta il rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:5000 del Comune di Paullo.

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2.2.1 Applicazione allo stabilimento Cambrex Profarmaco Milano

Lo stabilimento di Paullo della Cambrex Profarmaco Milano è situato nella zona ovest del

Comune di Paullo; dista circa 1 Km dalla strada statale Paullese n.145 e circa 500 metri dal

più vicino degli altri elementi sensibili quali scuole, chiese e centri vari di aggregazione.

Nel raggio di 5 km i comuni confinanti interessati sono:

Zelo Buon Persico: centro abitato con circa 5000 persone; 3 sono i complessi

scolastici e 2 le chiese.

Settala: rientrano nella zona interessata la frazione Caleppio, con la zona

industriale; il centro abitato ha come unico luogo pubblico una chiesa.

Tribiano: oltre la zona industriale di questo comune, a circa 3 km, è situato il

centro, con circa 1300 abitanti, 2 scuole e 1 chiesa.

In prossimità dei confini di stabilimento scorre il canale Muzza, unico elemento

ambientale di un certo rilievo nelle vicinanze dell’attività.

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Dal punto di vista del pericolo di inquinamento di questo corso d’acqua, come

precedentemente riportato, lo stabilimento è dotato dei necessari impianti di trattamento

e depurazione dei reflui liquidi e gassosi.

In particolare:

Impianti di trattamento termico;

Impianti di trattamento e depurazione reflui, quali trattamento chimico-fisico e

biologico etc.;

consentono una efficace distruzione del carico inquinante fino all’ottenimento di

parametri chimico fisici con valori in linea a quanto previsto dalla norma .

Analogamente per quanto attiene alla prevenzione dell’inquinamento dell’aria lo

stabilimento Cambrex Profarmaco Milano opera il trattamento degli sfiati di qualsiasi

natura prima della loro immissione in atmosfera.

Tutti gli scarichi di emergenza dei reparti come pure quelli delle PSV sono in prima battuta

convogliati a blow down quindi sottoposti a specifici trattamenti tra i quali:

sistemi di lavaggio specifici;

torri di abbattimento-neutralizzazione ;

termo combustione;

sistema di lavaggio finale dei fumi di combustione.

Per quanto riguarda la zonizzazione, il Piano Regolatore della Città di Paullo (MI) classifica

il territorio in diverse categorie denominate zone.

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Lo stabilimento CPM, in particolare, si trova nella zona Db e confina a:

Nord e Ovest: Canale Muzza (zona: nessuna);

Sud e Sud-Est: aree abitative (zone: B3 e B4);

Est e Nord-Est: area libera (zone: E e Af);

Nord-Est: nuova strada di attraversamento del Canale Muzza, Via A. Moro (zona:

nessuna).

Nel seguito la descrizione delle zone:

la zona D comprende le parti del territorio destinate a insediamenti produttivi e

attività terziarie. La zona D si distingue nelle tre sottozone, Db e Dc produttiva e Dd

attività terziarie;

la zona B comprende aree edificate. La zona B si suddivide in 4 sottozone;

la zona E comprende le parti del territorio destinate ad uso agricolo;

la zona Af comprende la fascia di rispetto fluviale.

Confrontando le zone definite nel Piano Regolatore del Comune di Paullo con le categorie

del D.g.r. 10/12/2004 n° 7/19794 si può concludere che:

la zona D si può far coincidere con la categoria F,

la zona E si può far coincidere con la categoria E,

la zona B, può essere compresa nella categoria B;

la zona Af e il Canale Muzza possono essere compresi nella categoria E;

la nuova strada di attraversamento del Canale Muzza può essere

conservativamente compresa nella categoria D.

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3. INDICE DÌ SICUREZZA DEL GESTORE

L’individuazione dell’Indice di Sicurezza del Gestore (ISG) viene effettuato con riferimento

a quanto disposto dal paragrafo 4 dell’Allegato al D.g.r. 10/12/2004 n° 7/19794 e relative

tabelle.

Sono stati individuati due insiemi di parametri per la categorizzazione dello stabilimento,

in relazione alla presenza di:

sostanze infiammabili;

sostanze tossiche.

Dato che nello stabilimento Cambrex Profarmaco Milano sono detenute entrambe le

categorie di sostanze, il metodo è applicato separatamente per ogni categoria.

L’applicazione del metodo è riportata nella seguente tabella: si verifica che la Classe del

gestore è pari alla Classe I, essendo l’ISG per entrambe le categorie di sostanze maggiore

di 70.

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Descrizione Max Valutazione Motivazionei) In presenza di

sostanze tossiche

ii) In presenza di sostanze

infiammabili

i) In presenza di sostanze

tossiche

ii) In presenza di sostanze

infiammabiliSistema di gestione 15 15 15 SGS conforme ai requisiti di legge, soggetto ad

audit interni.Audit periodici da parte ente terzo (soc. Icaro).

Squadra di emergenza 10 10 10 Mezzi antincendio propri (automezzo antincendio, pompe carrellate).Personale in gran parte certificato tramite corso VV.F.

Mezzi antincendio 7 4 4 Automezzo antincendio proprioCaserma VV.F. più vicina è a Piazzale Cuoco, Milano; il tempo di arrivo è circa 20-30 minuti (circa 15 km dallo stabilimento).

Piano di emergenza interno 10 7 7 Esercitazioni antincendio mensili con registrazione, con programma annuale.Nel passato sono stati invitati i VV.F. esterni e nel 2003 un funzionario dell’Arpa ha assistito alla nostra esercitazione di allarme ed evacuazione.

Piano di emergenza esterno 3 0 0 Il piano di emergenza esterno non è stato predisposto, in quanto non richiesto per gli stabilimenti ex art. 6 e 7 del D.Lgs. 334/99.

Presidio dello stabilimento 5 5 5 Presidio 24h in portineria, personale turnista ecologia sempre presente.

Ispezioni programmate 5 5 5 Piano di manutenzione programmata di apparecchiature e strumenti.

Sistemi di controllo 15 6 6 PLC controlla idrogenatore reparto R6Reparti ecologia controllo automaticoSistemi di regolazione del vapore di riscaldamento ai reattori

Protezione tubazioni 5 5 5 Tubazioni corrono su rack ad altezza superiore a 4 m o lungo il perimetro

Protezione depositi sostanze pericolose

5 5 5 Serbatoi alloggiati in appositi bacini di contenimento

Sistemi rilevamento gas tossici

10 8 Copertura sostanziale delle aree in cui sono detenuti gas tossici

Sistemi rilevamento gas infiammabili

10 10 Copertura sostanziale delle aree in cui sono detenuti gas infiammabili

Sistemi di abbattimento gas tossici

10 10 Sistemi di lavaggio fumane a valle di ogni impianto / stoccaggio e termocombustore finale

Capacità antincendio e riserve schiumogeno

10 2 pozzi acqua con pompa su alimentazione preferenzialeProssimo completamento prelievo acqua dal canale Muzza. Abbiamo riserve di schiumogeno sia in veicolo IVECO (già miscelato con acqua) che fusti a scorta (minimo 3x200lt.)

Totale 80 82Classe Gestore I I

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4. VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ TERRITORIALE

La valutazione della compatibilità è stata effettuata per i tre eventi incidentali che possono

determinare effetti all’esterno dello stabilimento.

Per tali eventi sono stati analizzate le seguenti informazioni:

eventi incidentali iniziali e loro frequenza o probabilità di accadimento;

scenari incidentale conseguenti e loro frequenza o probabilità di accadimento;

distanza massima alla quale possono determinarsi effetti di riferimento in relazione

al punto di rilascio;

categoria di territorio compatibile all’interno di tale distanza, in relazione alla

caratteristica ISG, alla classe di probabilità ed alla severità degli effetti stessi.

Su tale base emerge che:

Sono soltanto tre gli eventi incidentali che potenzialmente comportano degli effetti

molto limitati al di fuori del perimetro di stabilimento : Top Event 4i, Top Event 4ii

e Top Event 5ii;

Gli scenari incidentali conseguenti agli eventi suddetti e di riferimento per la

compatibilità con le aree esterne sono le dispersioni tossiche e gli irraggiamenti

termici connessi a incendi di pozza di liquidi infiammabili.

Le uniche aree esterne al perimetro dello stabilimento e potenzialmente coinvolte

dagli effetti degi scenari di riferimento sono il Canale Muzza e la riva Sud (sinistra)

dello stesso.

Nelle seguenti tabelle sono rappresentate le valutazioni di compatibilità per gli scenari

incidentali che possono determinare effetti all’esterno dello stabilimento.

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Evento n° 4i Rilascio di liquido facilmente infiammabile nel bacino di contenimento di un serbatoio fuori terra

Scenario Pool fire

VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ

Categoria di effetti

Elevata letalità

Inizio letalitàLesioni

irreversibiliLesioni

reversibili

Categoria territoriale

compatibileDEF CDEF BCDEF ABCDEF

Distanze di danno massime

23

da origine evento

28

da origine evento

31

da origine evento

39

da origine evento

Categoria del territorio

compresoE E E E

Compatibilità SI SI SI SI

Tabella 1 – Matrice di compatibilità Evento 4i, pool fire

Evento n° 4i Rilascio di liquido facilmente infiammabile nel bacino di contenimento di un serbatoio fuori terra

Scenario Flash fire

VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ

Categoria di effetti

Elevata letalità

Inizio letalitàLesioni

irreversibiliLesioni

reversibili

Categoria territoriale

compatibileDEF CDEF BCDEF ABCDEF

Distanze di danno massime

11

da origine evento

16

da origine evento

Categoria del territorio

compresoF E

Compatibilità SI SI -- --

Tabella 2 – Matrice di compatibilità Evento 4i, flash fire

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File:ERIR-Compatibilita_Comune Paullo 2010_CAMBREX.doc Foglio 21

Evento n° 4ii Rilascio di liquido tossico nel bacino di contenimento di un serbatoio fuori terra

Scenario Dispersione tossica

VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ

Categoria di effetti

Elevata letalità

Inizio letalitàLesioni

irreversibiliLesioni

reversibili

Categoria territoriale

compatibileDEF CDEF BCDEF ABCDEF

Distanze di danno massime

12

da origine evento

--19

da origine evento

--

Categoria del territorio

compresoF -- E --

Compatibilità SI -- SI --

Tabella 3 – Matrice di compatibilità Evento 4ii

Evento n° 5ii Rilascio di liquido tossico da un fusto nell’area di travaso

Scenario Dispersione tossica

VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ

Categoria di effetti

Elevata letalità

Inizio letalitàLesioni

irreversibiliLesioni

reversibili

Categoria territoriale

compatibileDEF CDEF BCDEF ABCDEF

Distanze di danno massime

6

da origine evento senza

--73

da origine evento

--

Categoria del territorio

compresoF -- E --

Compatibilità SI -- SI --

Tabella 4 – Matrice di compatibilità Evento 5ii, condizione meteo F2

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5. VALUTAZIONI FINALI

Le valutazioni condotte in relazione alle considerazioni effettuate bel presente

documento, basate sugli elementi estrapolati dalle analisi e valutazioni alla base del

Rapporto di Sicurezza dello Stabilimento di Paullo della Cambrex Profarmaco Milano,

hanno condotto ai seguenti risultati:

Sono soltanto tre gli eventi incidentali di riferimento che potenzialmente generano

scenari in grado di provocare effetti, seppure molto limitati al di fuori del perimetro

di stabilimento; in particolare gli eventi suddetti sono:

Top Event 4i: Rilascio di liquido facilmente infiammabile nel bacino di

contenimento di un serbatoio fuori terra;

Top Event 4ii Rilascio di liquido tossico e facilmente infiammabile nel

bacino di contenimento di un serbatoio fuori terra

e Top Event 5ii: Rilascio di liquido tossico da un fusto nell’area di travaso

Gli scenari incidentali conseguenti agli eventi suddetti e di riferimento per la

compatibilità con le aree esterne sono le dispersioni tossiche e gli irraggiamenti

termici stazionari connessi a incendi di pozza di liquidi infiammabili.

Le uniche aree esterne al perimetro dello stabilimento e potenzialmente coinvolte

dagli effetti degi scenari di riferimento sono il Canale Muzza e la riva Sud (sinistra)

dello stesso.

In virtù di quanto esposto nel presente elaborato è possibile attribuire allo

Stabilimento di Paullo della società Cambrex Profarmaco Milano Srl una

valutazione di piena compatibilità con il territorio circostante.

In Annesso al presente documento si riportano le mappature con l’indicazione delle aree

di danno relativamente agli scenari incidentali oggetto del presente documento.

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File:ERIR-Compatibilita_Comune Paullo 2010_CAMBREX.doc ANNESSO

ANNESSO

“MAPPATURE” DELLE ARREE DI DANNO

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File:ERIR-Compatibilita_Comune Paullo 2010_CAMBREX.doc ANNESSO

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File:ERIR-Compatibilita_Comune Paullo 2010_CAMBREX.doc ALLEGATO

ALLEGATO

Rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:5000

del Comune di Paullo