CITTÀ IM CIAM PINO PROVINCIA DL ROMAww2.gazzettaamministrativa.it/.../1412251897528_doc021.pdf ·...
Transcript of CITTÀ IM CIAM PINO PROVINCIA DL ROMAww2.gazzettaamministrativa.it/.../1412251897528_doc021.pdf ·...
CITTÀ IM CIAMPINOPROVINCIA DL ROMA
DELIBERAZIONE ORIGINALE DELLA GIUNTA COMUNALE
Allo N. 9b OGGETTO: Adozione Piano Triennale per la prevenzione della corruzione
2014 — 2016- Schede Mappatura del Rischio - Programma
dcl 16.05.2014 Triennale della Trasparenza e l’integrità — Codice di
Comportamento Integrato
Proi. atti 853
Si esprime parere FAVOREVOLE/.SFA.OREVObEdi regolarità tecnica, attestante la regolarità e lacorrettezza dell ‘azione amministrativa (ai sensidegli artt. 49, comma I, e 147 bis. comma I, D.Lgs. 267/2000)
,-{f’Responsabj1 del Servizio
9
1bUÌGENTrDEI4’SETFORE
vv. Gtanni GIÀ QUINTO
ABBONDATI Guglielmo Assessore
Parere sulla
pn)Post per la regolaiilà coniabile (ai sensi degli
ari(. 49. comma I. e 147 bis. conima I, I). I ,gs.
267/20(1(1)
Addì
Il Respo ziario
ECO OMICOFINA I I FQRftTà’Dòtt:Ra Luc4et./
Presiede il Vice-Sindaco Carlo Vermi
Partecipa il Segretario Generale dott. Fabrizio Rita con le funzioni
previste daIl’art. 97, comma 4, lett. a) del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
Il Resporile del Pròcedimento
U”lìciO Segreteria
L’istruttore DirettivoIrene Piras
Addi 6/.f
Città di Campino
L’anno duemilaquattordici il giorno SediCi del mese
di ..Jiaggip alle ore 11.,.0Pe seguenti nella Sede Comunale si
è riunita
LA GIUNTA COMUNALE
convocata nelle forme di legge.
Sono rispettivamente presenti ed assenti i sigg.:
VERINI Carlo Vice-Sindaco
IRAIOLI Anna Rita Assessore
(ìENl’ILE Emanuela Assessore
SlS’lI Gabriella Assessore
TERZULLI Giovanni Assessore
Addi . ?o14
NOTE:
Il Presidente, riconosciuto legale il numero degli intervenuti,
dichiara aperta la seduta e li invita a deliberare sul1’argomento
indicato in oggetto.
j
LA GIUNTA COMUNALE
Vista la Legge 6 novembre 2012 n. 190, recante” Disposizioni per la prevenzione e
la repressione della corruzione e dell’ illegali nella Pubblica
Amministrazione’
Visto 1’ articolo i, comma 8, della Legge 190/2012, il quale prevede che ogni anno
sia approvato il Piano Triennale di prevenzione della corruzione;
Considerato che detto Piano deve risultare coerente e possibilmente coordinato con i
contenuti del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA);
che il PNA, predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica, art. 1,
comma 4, lett. C, della Legge 190/2012 è stato approvato dall’ Autori
Nazionale Anticorruzione in data Il settembre 2013, delibera n.72;
che ai sensi dell’ articolo 1, commi 60 e 61, della Legge 190/2012, il 24 luglio
2013, in sede di Conferenza Unificata, Stato, Regioni ed Autonomie Locali
hanno precisato adempimenti e termine per gli Enti Locali;
che in via preliminare questa Amministrazione, con Deliberazione della
Giunta comunale n. 106/2013, ha approvato il Piano Triennale della
prevenzione della corruzione 2013 -2015;
che il Piano Triennale della prevenzione della corruzione a norma dell’ articolo
10, comma 2, del Decreto Legislativo n.33/2013, incorpora in il Programma
Triennale per la trasparenza e I’ integri
che il summenzionato art. 10 del Decreto Legislativo n. 33/20 13, sancisce che
gli obiettivi del Piano Triennale della prevenzione della corruzione e del
Programma Triennale della Trasparenza e 1’ integri sono formulati in
collegamento con la programmazione strategica ed operativa
dell’ Amministrazione, definita in via generale nel Piano della Performance e
negli strumenti di programmazione previsti per gli Enti Locali — PEG;
Visto il Programma Triennale per la trasparenza e l’ integri 2011 — 2013,
approvato con Deliberazione della Giunta comunale n. 27/2011;
Visto il Codice di comportamento Integrato, D.P.R. 62/2013, approvato con
Deliberazione della Giunta comunale n. 4/2014;
Dato atto che con Decreto sindacale n. 3, prot. 21837, del 19/06/20132, è stato
individuato il Segretario generale, Dott. Fabrizio Rita, quale Responsabile
della prevenzione della corruzione;
Dato atto che con Decreto sindacale n. 4, prot. 21839 del 19/06/20 13, è stato
individuato il Dirigente del E Settore, Avv. Giovanni Giaquinto quale
Responsabile della Trasparenza;
Vista la proposta di Piano Triennale di prevenzione della corruzione formulata dal
Segretario generale dell’Ente, Responsabile della prevenzione della
corruzione, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale:
- Le schede di Mappatura del Rischio;
- Il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014/2016;
- Il Codice di Comportamento integrato in attuazione del D.P.R. n. 62 del
2013, approvato con Deliberazione della Giunta comunale n. 4/20 14;
Visto l’Avviso pubblico, prot. 12487/14, pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente,
con il quale si invitavano le organizzazioni titolari di interessi diffusi a far
pervenire entro il 23/04/2014 eventuali proposte ed osservazioni in merito al
Piano Triennale della Prevenzione della corruzione ed ai sopracitati allegati;
Preso atto che non sono pervenute al Protocollo dell’Ente osservazioni in merito;
Visto il parere favorevole del Dirigente del I Settore in ordine alla regolarità
tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa (ai
sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis, comma 1, D. Lgs. 267/2000);
Visto il parere favorevole del Dirigente del Settore Economico Finanziario in
ordine alla regolarità contabile (ai sensi degli artt. 49, comma 1, e 147 bis,
comma 1, D. Lgs. 267/2000);
Vista la legge 07.08.1990, n. 241;
Visto lo Statuto Comunale;
Visto il Regolamento comunale di contabilità;
Visto il Regolamento dei controlli interni;
Visto il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi;
Riscontrata altresì la propria competenza, ai sensi dell’art. 48, comma 2, del T.U.E.L.;
Con voti unanimi espressi in forma palese
DELIBERA
1. Di approvare l’allegato Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016, del
quale costituiscono parte integrante e sostanziale:- Le schede di Mappatura del Rischio;- Il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014/2016;
- Il Codice di Comportamento integrato in attuazione del D.P.R. n. 62 del 2013, approvato
con Deliberazione della Giunta comunale n. 4/20 14;2. Di trasmettere copia del Piano così approvato a cura del Segretario generale, quale
Responsabile della prevenzione della corruzione, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri —
Dipartimento della I unzione Pubb Lica;
3. Di disporre la pubblicazione del Piano sul sito web dell’Amministrazione comunale e la
trasmissione a mezzo posta elettronica ai Dirigenti,, alle Posizioni organizzative ed aiResponsabili di ufficio.
Successivamente, stante l’urgenza di provvedere
LA GIUNTA COMUNALE
Con votazione unanime espressa in forma palese
DELIBERA
Di reiìiere il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi deIl’art. 134, comma 4, del D. Lgs.n. 267/2000.
La seduta termina alle ore 12.00.
—
—‘ A ..
- J-II
Città di CiampinoProvincia di Roma
PIANO TRIENNALEPER LA PREVENZIONEDELLA CORRUZIONE
2014-2016
PREM ESSA
In esecuzione delI’art. I, comma 7, della legge n. 190/2012, l’Amministrazione comunale, conDecreto n. 03 del 19.06.2013, ha individuato il Responsabile della Prevenzione della Corruzione
nella figura del Segretario generale del Comune di Ciampino, Dott. Fabrizio RITA, assegnando almedesimo un Ufficio di supporto così composto:
1. Dott. Roberto ANTONELLI, Dirigente del VI Settore. Comandante della Polizia Locale.2. Ag. Alessandra BARONCINI e Ag. Antonio D’AGOSTINO del Comando della Polizia
Locale.
Il Piano Triennale 2014/2016 contiene aggiornamento del Piano 2013-20l5approvato con Deliberadi Giunta Municipale n. 106 del 19.06.2013 ed è redatto ai sensi del comma 59 della Leggen°190/2012 e secondo le linee di indirizzo dettate dal Piano Nazionale Anticorruzione vigente.
Il presente Piano viene pubblicato sul sito web dell’Amministrazione comunale e trasmesso amezzo posta elettronica ai Dirigenti, alle Posizioni Organizzative ed ai Responsabili di uffici.
Il piano si divide in due Titoli, il primo denominato “parte fissa” composto dagli articoli che vannodal n. 1 al n. 5; il secondo denominato parte variabi1e composto dagli articoli che vanno dal n. 6 aln. 8.
TITOLO I - PARTE FISSA
Art. i — Norme di riferimento
- Decreto Legislativo 8 aprile 2013. n. 39, in materia di inconferibilità ed incompatibilità diincarichi presso le Pubbliche Amministrazioni e presso gli Enti privati in controllo pubblico.
- Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, in materia di trasparenza dell’attività dellaPubblica Amministrazione.
2
- Legge 6 novembre 2012, n. 190, “Disposizioni per la prevenzione e la repressione
dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.
- Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell’Amministrazione digitale”.
- Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, “Disciplina della responsabilità amministrativa
delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
giuridica, a nonna dell’articolo Il della legge 29 settembre 2000, n. 300”.
- Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli
Enti Locali”.
- Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) approvato dall’ANAC 11.09.2013 con ladeliberazione n°72.
- Codice di comportamento dei dipendenti in attuazione del D.P.R. 62/2013 approvato conatto di Giunta Comunale n°4 del 10.01.2014.
- Altre norme comunque non espressamente richiamate in grado di produrre effetti giuridicirispetto a quanto indicato nel presente Piano.
Art. 2 — Finalità
Obiettivo del Piano è quello di prevenire il rischio corruzione nell’attività amministrativa dell’Entecon azioni di prevenzione e di contrasto della illegalità.
Nel linguaggio giuridico italiano, il termine “corruzione” è stato finora un termine essenzialmentepenalistico, con il quale ci si è riferiti a specifiche figure di reato. Questa accezione, restrittiva, èstata coerente con la circostanza che la lotta alla corruzione si è svolta finora principalmente sulpiano della repressione penale. Esiste, tuttavia, anche nel linguaggio giuridico, un’accezione piùampia del termine, che è connessa alla prevenzione del malcostume politico e amministrativo, daoperare con gli strumenti propri del diritto amministrativo.
I nessi tra corruzione amministrativa e corruzione penale sono stati messi in risalto da una recentecircolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, DFP0004355 P- 4.17.1.7.5, del 25 gennaio 2013. Ivi si precisa che il concetto di corruzione va inteso insenso lato, che ricomprenda anche le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, unsoggetto, nell’esercizio dell’attività amministrativa, abusi del potere che gli è stato affidato al fine diottenere un vantaggio privato. Secondo la Presidenza del Consiglio le situazioni rilevanticircoscrivono sia l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati dalTitolo TI, Capo Il del codice penale, sia i casi di malfunzionamento dell’amministrazione a causadell’uso a fini privati delle funzioni attribuite. A ciò si aggiunga che illegalità non è solo utilizzare
3
le risorse pubbliche per perseguire un fine privato ma è anche utilizzare tinalità pubbliche per
perseguire illegittimarnente un fine proprio dell’Ente pubblico di riferimento.
Premesso quanto sopra sono da considerarsi finalità del presente Piano le seguenti attività:
1. Individuare i procedimenti/attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di
corruzione.
2. Prevedere per i procedimenti/attività sopra individuati azioni di formazione e adozione di
misure idonee volte a prevenire il rischio di corruzione.
3. Prevedere obblighi di informazione nei confronti del Responsabile della Prevenzione della
Corruzione, in capo ai Dirigenti, relativamente alle attività sopra individuate.
a. In questo ambito spetta ai Dirigenti l’obbligo di comunicare tempestivamente:
l’elenco dei procedimenti che si sono conclusi oltre il termine previsto dalla legge o dal
Regolamento;
l’elenco dei procedimenti conclusi con un diniego;
l’elenco dei contratti rinnovati o prorogati e le ragioni a giustificazione della proroga;
l’elenco dei contratti sopra soglia affidati con procedura negoziata e le ragioni a
giustificazione dell’affidamento;
la stipulazione di un contratto di qualsiasi tipologia redatto in forma di scrittura privata;
l’elenco dei contratti per i quali si sia provveduto a novazioni, addizioni, varianti,
applicazioni di penali o di risoluzione anticipata.
4. Monitorare i rapporti tra l’Amministrazione ed i soggetti che con la stessa stipulano contratti
o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di
vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela
o affinità sussistenti tra i titolari, gli Amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti
e i Dirigenti e i dipendenti dell’Amministrazione.
a. In tale ambito, ai sensi dell’art.l, comma 9, della L.190/2012 sono individuate le
seguenti misure:
Il Responsabile del procedimento ha l’obbligo di acquisire una specifica dichiarazione,
redatta nelle forme di cui all’art. 45 del DPR 445/2000, con la quale, chiunque si rivolga
all’Amministrazione comunale per proporre una proposta/progetto di partenariato
pubblico/privato, una proposta contrattuale, una proposta di sponsorizzazione, una proposta
di convenzione o di accordo procedimentale, una richiesta di contributo o comunque intenda
presentare un offerta relativa a contratti di qualsiasi tipo, dichiara l’insussistenza di rapporti
di parentela, entro il quarto grado, o di altri vincoli anche di lavoro o professionali, in corso
o riferibili ai due anni precedenti, con gli Amministratori e i Dirigenti dell’ente.
4
- Il Dirigente in sede di sottoscrizione degli accordi ex-art.ll Legge 241/1990, dei contratti e
delle convenzioni, ha cura di verificare la previsione all’interno del Regolamento
contrattuale di una clausola in ragione della quale è fatto divieto, durante l’esecuzione del
contratto, di intrattenere rapporti di servizio o fornitura o professionali in genere con gli
Amministratori e Dirigenti e i loro familiari stretti (coniuge e conviventi).
5. Individuare qualsiasi ulteriore attività volta ad una maggiore trasparenza anche oltre rispetto
a quanto previsto dalle disposizioni di legge.
Al fine di perseguire le finalità sopra indicate, le azioni che verranno intraprese possono essere così
sintetizzate:
1. censimento di tutti i procedimenti amministrativi di competenza di ogni singolo settore
dell’Ente, con attribuzione di un punteggio che individua il grado di potenziale rischio di
corruzione;
2. previsione da parte dei singoli dipendenti, per i procedimenti individuati ai sensi del punto
1), di meccanismi di fonrLazione, attuazione e controllo.
Resta inteso che i principi generali di organizzazione di funzionamento degli uffici dell’Ente
dovranno comunque rispettare i seguenti principi inderogabili:
a) Obbligo della doppia finiia, di cui una del Responsabile del procedimento e l’altra del
Dirigente del Settore, per i provvedimenti amministrativi (di concessione, di modifica, di
revoca) di seguito specificati:
- autorizzazione o concessione;
- scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento
alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici, relativi a lavori,
servizi e forniture, di cui al decreto legislativo n. 163/2006;
- concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché
attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed Enti pubblici e privati;
- concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera;
- altri incarichi a personale dipendente a tempo determinato;
b) Monitoraggio, da parte dei Dirigenti, dei tempi dei procedimenti segnalando al Responsabile
della Prevenzione della Corruzione qualsiasi situazione ritenuta anomala.
Il monitoraggio del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti sarà inserito nel
Piano della performance, ed oggetto del controllo di gestione di cui agli artt. 147, 196 e 198-
bis del D.Lgs. n.267/2000;
5
c) Esercizio di controllo di regolarità amministrativa e contabile, da parte del dirigente nella
fase preventiva della formazione dell’atto, attraverso il rilascio dcl parere di regolarità
tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, su ogni proposta
di provvedimento gestionale (proposte di determinazione, proposte di deliberazioni,disposizioni, permessi di costruire, autorizzazioni, concessioni, etc.). Esercizio del controllo
successivo da parte del Segretario Generale, con tecniche di campionamento con cadenzasemestrale;
d) Rotazione eventuale degli incarichi relativi ai Responsabili dei procedimenti degli uffici che
gestiscono procedimenti amministrativi, che a seguito del censimento di cui al presentePiano risultino con un alto potenziale di rischio corruzione. Per tutti i servizi individuati arischio corruzione a seguito della mappatura generale, ove compatibile con le relativequalifiche professionali, dovrà essere disposta la rotazione degli incarichi in modo chenessun dipendente sia titolare dell’ufficio per un periodo superiore ad un triennio. Talerotazione è volta ad evitare il consolidarsi di posizioni di privilegio” nella gestione direttadi determinate attività, affinché il Responsabile non si occupi personalmente per lungotempo del medesimo tipo di procedimenti. relazionandosi sempre con gli stessi utenti. Nelcaso di posizioni non apicali (Responsabili di ufficio) o di incaricati di PosizioneOrganizzativa la rotazione è disposta dal dirigente. Per le posizioni dirigenziali. è dispostadal Sindaco, in sede di assegnazione degli incarichi ai sensi delPart. 50, comma IO, TUEL.I provvedimenti di rotazione sono comunicati al Responsabile della prevenzione, cheprovvede alla pubblicazione sul sito dell’Ente. Ove l’organizzazione dell’Ente non consentala possibilità di rotazione, il Responsabile del Piano Anticorruzione congiuntamente con ilSindaco e con il Dirigente interessato, prenderà atto dell’impossibilità in un appositoverbale, prevedendo eventuali ed ulteriori maggiori azioni di controllo per prevenire ilfenomeno della corruzione:
e) Obbligo, da parte dei Dirigenti di Area e dei Responsabili del Procedimento, di osservarescrupolosamente il principio di separazione delle competenze fra organi politici e gestionalinella predisposizione degli atti da adottare e nella predisposizione delle proposte dideliberazione degli organi politici
f) Ottemperanza al codice di comportamento integrato dei dipendenti. approvato condeliberazione della Giunta Comunale n° 105 del 23/12/2013 che costituisce parte integrantedel presente Piano:
g) Obbligo di astensione da parte dei dipendenti comunali nel caso di conflitto di interessi;
6
h) Ottemperanza a quanto stabilito nel piano triennale della trasparenza e integrità 2014/2016
che indica le iniziative volte a garantire un adeguato livello di trasparenza, di legalità e
sviluppo dell’integrità, come previsto dal D.Lgs n° 33/2013 che costituisce parte integrante
del presente Piano Triennale della Prevenzione alla Corruzione.
i) Predisposizione di adeguate azioni di formazione in grado di coinvolgere quanto più
possibile tutto il personale dell’Ente. In questo ambito, i singoli Dirigenti provvederanno ad
effettuare attività di formazione a favore del personale dei singoli Settori, anche riguardo al
Regolamento sui Procedimenti Disciplinari ed al Codice di Comportamento dei Dipendenti
delle Pubbliche Amministrazioni.
j) Garanzia di adeguata formazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione
mediante la partecipazione a giornate tòrmative sul tema della corruzione, della trasparenza,
dei controlli interni e del regime delle incompatibilità. Il medesimo Responsabile garantirà,
secondo criteri da lui individuati, adeguata formazione al personale dell’ufficio di supporto
in merito alle medesime tematiche indicate nel presente comma.
Art. 3 — Aggiornamento del Piano
Entro il 31 gennaio il responsabile della Prevenzione alla Corruzione propone ai tini dell’adesione
da parte dell’organo di indirizzo politico gli eventuali aggiornamenti al Piano Triennale della
Prevenzione alla Corruzione (art. I comma 8 legge 190/20 12).
Art. 4 — Trasmissione, Comunicazione ed Aggiornamento
Il Piano triennale della Prevenzione della Corruzione viene trasmesso al Dipartimento della
Funzione Pubblica, al Prefetto, all’Organo di Revisione ed al Presidente del Consiglio Comunale e
portato a conoscenza di tutti i Dipendenti e degli Organismi di rappresentanza dei dipendenti.
Il Piano per la Prevenzione della Corruzione è pubblicato sul sito internet istituzionale dell’Ente.
Entro il 31 dicembre di ogni anno, a partire dall’anno 2014, il Responsabile della Prevenzione della
Corruzione provvederà ad elaborare una relazione recante i risultati dell’attività svolta, che verrà
trasmessa alla Giunta comunale. La medesima relazione sarà pubblicata sul sito internet
istituzionale dell’ Ente.
7
Art. 5 - Attività di Controllo
Il personale dipendente dell’Ente, in funzione delle specifiche mansioni svolte, sarà tenuto alla
scrupolosa ed attenta osservanza delle regole previste dal presente Piano e di tutte le disposizioni
diramate dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione. Eventuali comportamenti difformi
SOflO considerati illeciti disciplinari e sanzionati in conformità alla normativa legislativa eregolamentare vigente.
Si prevede, inoltre, la tutela dei dipendenti che segnalino al Responsabile della Prevenzione dellaCorruzione gli illeciti, secondo le modalità stabilite dalle norme di legge e dal RegolamentoDisciplinare. Nello specifico l’identità del segnalante può essere rivelata solo ove la sua conoscenzasia assolutamente d’indispensabile per la difesa dell’incolpato. Come tale la denuncia è sottratta aldiritto d’accesso previsto dalla legge 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni.
TITOLO Il - PARTE VARIABILE
Art. 6 — Individuazione delle fasi essenziali
L’efficacia del presente piano di contrasto alla corruzione è subordinata alla corretta esecuzionedelle seguenti fasi:
a) La mappatura del rischio, così come previsto dal successivo articolo 7
b) La gestione del rischio, disciplinato dal successivo art. 8.
Secondo lo studio preliminare effettuato dal Responsabile della prevenzione del Pianoanticorruzione e dall’ufficio di staf’f le azioni concrete da intraprendere devono infatti esserecontestualizzate sulla realtà dei servizi comunali e sulle loro attività in grado di produrreprovvedimenti al termine dell’ iter procedirnentale.
Nelle successive descrizioni analitiche le due fasi avranno rispettivamente le seguenti finalità:a) Mappatura del rischio: DIAGNOSI.
b) Gestione del rischi: CURA.
8
Art. 7 — Mappatura del rischio (Diagnosi)
La mappatura del rischio, suddivisa in tre fasi come meglio di seguito specificate, consentirà
l’individuazione di quelle aree con un rischio elevato di corruzione.
Le fasi relative alla mappatura del rischio sono:
a) Censimento dei procedimenti amministrativi
Nel corso dell’anno N (individuato all’interno del presente piano nell’anno 2013) presso il
Segretario Generale e l’Ufficio di Supporto dovrà pervenire, da parte dei Dirigenti di ogni
Settore dell’Ente, l’elenco:
— di tutti i procedimenti amministrativi di propria competenza, con l’individuazione,
per ognuno di essi, del nominativo del Responsabile del procedimento:
— della descrizione del procedimento:
— della valutazione degli eventuali rischi in materia di corruzione;
— dell’assegnazione di un punteggio, compreso tra O e 4 (dove O indica assenza rischio,
i indica basso rischio. 2 indica moderato rischio. 3 indica alto rischio, 4 indica
rischio totale) ad ogni singolo procedimento.
Completata la fase di mappatura del rischio nel medesimo anno N (2013. nei successivi anno N+l eN+2, rispettivamente 2014-2015), verranno eseguite le seguenti successive fasi:
b) Identificazione e analisi delle aree a rischio.
Sulla base delle risultanze della mappatura sarà compito del Responsabile del Pianounitamente all’ufficio di staff di effettuare una rivisitazione generale al fine di determinarela mappa del rischio.
e) Valutazione del rischio.
E’ la fase finale della diagnosi con l’attribuzione di un indice di rischio il cui coefficiente ècompreso fra O e 4 ed è determinato secondo le modalità indicate alle precedenti fasi a) e b).Tale valutazione ha l’obiettivo di stabilire l’indice a cui ricollegare le azioni daintraprendere, necessarie per ridurre ovvero annullare il rischio e comunque controllarne leconseguenze.
9
Indipendentemente dalla valutazione preventiva che verrà effettuata dai Dirigenti, alcuni di
tali aree sono preidentificate dal comma 16 delFart.l della Legge 190/2012 istitutiva del
Piano: autorizzazioni; concessioni; gare: ausili pecuniari pubblici e. in genere, vantaggi a
soggetti pubblici e privati: concorsi pubblici.
A ben vedere, però, tali categorie sono così generiche da poter vanificare l’obiettivo del
Piano di riuscire a prevenire le azioni di corruzione penale ed amministrativa, individuando i
singoli procedimenti a rischio ed i principi generali richiamati nelle normative di cui all’art.l
del presente piano.
E’ quindi necessario individuare il valore aggiunto che si ottiene identificando quale area a
rischio quella ove ci sia il rischio di attribuzione di vantaggi non solo ai privati ma anche ai
soggetti pubblici.
A tal fine, sarà compito del Segretario generale e dell’Ufficio di supporto valutare,
autonomamente e nel complesso di tutte le procedure amministrative dell’Ente, l’eventuale
riassegnazione di un punteggio diverso delFindice di rischio, anche valutando e
confrontando i diversi settori.
Art. 8 — Gestione del rischio (Cura)
Una volta individuata la “diagnosi”, è possibile metter in pratica la “cura”, leggasi gestione del
rischio, più efficace, la quale si articola nelle seguenti fasi:
a) Formazione specifica
Fatto salvo quanto previsto dall’art. I commi 5, 7 e 9 della Legge 190/2012 istitutiva del
presente Piano, entro il trenta settembre di ogni anno il Responsabile della Prevenzione della
Corruzione predisporrà un piano di formazione per i dipendenti, anche sulla base delle
indicazioni dei Dirigenti, relativamente al tema della prevenzione e della repressione della
corruzione e della illegalità nella pubblica amministrazione. Il piano di formazione è
destinato a tutto il personale sulla base dell’ufficio dove presentano il proprio servizio ed in
funzione dl grado di rischio della corruzione negli stessi.
b) Procedure
Per ogni singola procedura, il Dirigente del Settore, proporrà al Responsabile della
Prevenzione della Corruzione, per il tramite dell’Ufficio di supporto, le azioni da
intraprendere per eliminare o contenere il rischio corruzione, sulla base dei seguenti
elementi:
— esame del processo;
— verifica del rischio;
— valutazione del rischio;
— ridefinizione delle procedure.
Le decisioni del Responsabile della Prevenzione della Corruzione dovranno essere
immediatamente recepite dal Dirigente di riferimento nell’ambito dell’organizzazione del
servizio, previa idonea informativa al personale interessato.
Il Dirigente provvederà successivamente ad informare il Responsabile della Prevenzione
della Corruzione in merito all’impatto delle modifiche apportate, monitorando
costantemente il livello di rischio di corruzione.
c) Trasparenza
La Trasparenza è assicurata, così come sancito dal D. Lgs. 33/20 13, secondo le indicazioni e
le modalità disciplinate nel Piano Triennale della Trasparenza e Integrità 2014/2016,
allegato al presente Piano per farne parte integrante e sostanziale.
d) Eliminazione del conflitto di interessi
Al fine di garantire l’inesistenza di conflitti di interesse, ai sensi dell’art. i. comma 46 dellaLegge 190/2012 istituiva del presente Piano, viene prevista la dichiarazione del
Responsabile del Procedimento, da apporre su ogni singolo atto, di non trovarsi in
condizioni di conflitto di interessi.
Viene prevista, inoltre, l’astensione del Responsabile del Procedimento e dei titolari degliuffici competenti dall’adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentalied il provvedimento finale, in caso di conflitto di interessi, segnalando al Responsabile delPiano anticorruzione, mediante l’Ufficio di Supporto, ogni situazione di conflitto anchepotenziale.
Non possono essere conferiti ai dipendenti incarichi non compresi nei compiti e nei doveri
d’ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da leggi o altre forme
normative o che non siano espressamente autorizzati. Il conferimento operato direttamentedall’Amministrazione, nonché l’autorizzazione all’esercizio di incarichi che provengano daAmministrazioni pubbliche diverse da quelle di appartenenza ovvero da altri Enti pubblici o
11
privati, o da persone tisiche che svolgano attività di impresa o commerciali, sono disposti
dal Dirigente della struttura presso cui opera il dipendente: per i Dirigenti sono disposti dal
Segretario generale. Nel procedimento di conferimento o autorizzazione dovrà darsi atto che
lo svolgimento dell’incarico non comporti alcuna incompatibilità sia di diritto che di fatto,
nell’interesse del buon andamento della Pubblica Amministrazione, né situazioni di
conflitto, anche potenziale. di interessi che pregiudichino l’esercizio imparziale delle
funzioni attribuite al Dirigente.
Nel caso in cui un dipendente svolga incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o
previamente autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza, salve le più gravi sanzioni e
ferma restando la responsabilità disciplinare, il compenso dovuto per le prestazioni
eventualmente svolte deve essere versato alliEnte per essere destinato ad incremento del
fondo del salario accessorio. L’omissione del versamento del compenso da parte del
dipendente pubblico indebito percettore, costituisce ipotesi di responsabilità erariale
soggetta alla giurisdizione della Corte dei Conti.
In sede di prima applicazione del presente Piano, entro trenta giorni dalla sua approvazione,
i dipendenti che svolgano incarichi precedentemente conferiti o autorizzati, devono dame
comunicazione al Responsabile della Prevenzione, che provvederà alla verifica delle
possibili incompatibilità ai sensi delle vigenti disposizioni. I dipendenti che cessano dal
servizio, nei tre anni successivi alla cessazione non possono svolgere attività lavorativa o
professionale presso i soggetti privati destinatari di provvedimenti emessi o di atti negoziali
assunti dall’ufficio cui è appartenuto il dipendente negli ultimi tre anni di servizio. In caso di
violazione di questa disposizione, i contratti conclusi e gli incarichi conferiti sono nulli ed i
soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti non potranno avere rapporti contrattuali né
affidamenti da parte dell’Ente per i successivi tre anni.
In esecuzione di quanto previsto dall’art. 1. commi 49 e 50, della Legge 190/2012, istitutiva
del presente Piano, viene previsto che coloro che sono stati condannati, anche con sentenza
non passata in giudicato per i reati previsti nel Cap. I — Titolo Il del Libro Secondo del
Codice Penale, non possono:
- far parte anche con compiti di segreteria. di commissioni per l’accesso o la selezione a
pubblici impieghi:
- essere assegnati, anche con funzioni istruttive. agli uffici preposti alla gestione delle risorse
finanziarie, all’acquisizione di beni, servizi e forniture nonché alla concessione od
erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi
economici a soggetti pubblici e privati:
12
- fare parte nelle commissioni per la scelta del contraente per l’affidamento di lavori,
forniture e servizi, per la concessione o l’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi,
ausili finanziari nonché per l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere.
A tal fine il Servizio Personale deve acquisire apposita dichiarazione attestante la non
sussistenza delle condizioni di impedimento.
e) Codice di comportamento dei dipendenti pubblici/responsabilità disciplinare
Nella G.U. n°129 del 4 giugno 2013 è stato pubblicato il D.P.R. n°62 del 16 aprile 2013
avente ad oggetto Codice di comportamento dei dipendenti pubblici’, come approvato dal
Consiglio dei Ministro l’8 marzo 2013, a norma dell’art. 54 del D.Lgs. n°165/2001 “Normegenerali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche”.
Il Nuovo Codice, in vigore dal 19 giugno 2013, sostituisce quello fino ad oggi operativo
emanato dal Ministero della Funzione Pubblica il 28 novembre 2000. Esso completa la
normativa anticorruzione nelle Pubbliche Amministrazioni prevista dalla Legge 190/2012
sulla base delle indicazioni fornite dall’OCSE in tema di integrità ed etica pubblica,definendo in 17 articoli i comportamenti dei dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche iquali dovranno rispettare i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta.Il campo di applicazione delle disposizioni contenute nel Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici si amplia: i destinatari della materia non sono più soltanto i dipendenti di
tutte le pubbliche amministrazioni di etti all’art. I comma 2 del D.Lgs. 165/2001, ovvero i
dipendenti a tempo indeterminato e determinato ivi compresi i dipendenti di diretta
collaborazione con gli organi politici, ma anche, per quanto compatibile, tutti i collaboratorio consulenti con qualsiasi tipo di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, i titolari di organi edi incarichi degli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche e tutti i collaboratoria qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi che realizzano opere in favore
dell’amministrazione.
Le disposizioni specificano le norme di condotta dei dipendenti da quelle dei dirigenti.
La violazione delle disposizioni del Codice, fermo restando la responsabilità penale, civile,amministrativa o contabile del dipendente, è fonte di responsabilità disciplinare accertataall’esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità eproporzionalità delle sanzioni.
Il Responsabile del Piano Anticorruzione cura che nell’Ente siano rispettate le disposizionidel Decreto Legislativo 8 aprile 2013. n. 39, sulla inconferibilità ed incompatibilità degliincarichi con riguardo ad Amministratori e Dirigenti.
13
A tal fine il Responsabile contesta all’interessato l’esistenza o l’insorgere delle situazioni di
inconferibilità o incompatibilità del decreto citato. All’atto del conlèrimento dell’incarico
l’interessato presenta una dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di
inconferibilità di cui al Decreto citato. Nel corso dell’incarico l’interessato presenta
annualmente una dichiarazione sulla insussistenza delle cause di incompatibilità. Le
dichiarazio0ni suddette sono pubblicate nel sito web comunale. La dichiarazione è
condizione per l’acquisizione del l’efficacia dell’incarico.
Il dirigente e/o l’organo responsabile dell’ufficio provvedimenti disciplinari a seconda della
competenza, provvederanno a perseguire i dipendenti che dovessero incorrere in violazioni
dei doveri di comportamento, ivi incluso il dovere di rispettare le prescrizioni contenuto nel
presente piano, attivando i relativi procedimenti disciplinari e dandone notizia al
responsabile della prevenzione.
L’amministrazione. contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in
mancanza, all’atto di conferimento dell’incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi
assunti, con rapporti comunque denominati, copia del Codice di comportamento.
Le previsioni del Codice sono state integrate e specificate dal Codice di comportamento
comunale adottato con delibera di Giunta Comunale n°4 del lO gennaio 2014 come stabilito
dal comma 44 dell’art. I della Legge 190 del 2012.
Il Comune di Ciampino (RM) ha pubblicato il Codice di comportamento dei dipendenti
pubblici sul proprio sito web istituzionale sulla rete intranet e lo ha altresì inviato a tutto il
personale dipendente, nonché ai consulenti e collaboratori, tramite posta elettronica con
conferma di presa visione da parte degli stessi.
Per ciò che riguarda i collaboratori delle imprese che svolgono servizi per
l’Amministrazione, il Comune di Ciampino si impegna a consegnare copia del Codice di
comportamento dei dipendenti pubblici a tutte le imprese Iòrnitrici di servizi in sede di
stipula del contratto con le medesime.
ALLEGATI che formano parte integrante e sostanziale del Piano Triennale della
Prevenzione alla Corruzione 2014/20 16:
ALLEGATO i - Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014/2016;ALLEGATO 2 - Schede di Mappatura del Rischio;ALLEGATO 3 - Codice di Comportamento integrato in attuazione del D.P.R. n°62 del
2013 approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n°4 del 14
gennaio 2014.
14
CL
ASS
IFIC
AZ
ION
EM
APP
AD
EL
RIS
CH
IO
N.
Set
tore
NO
ME
DE
LPR
OC
ED
IME
NT
OR
esponsa
bil
ede
lR
esponsa
bil
eP
unte
ggio
attr
ibui
to
iI
Rila
scio
cert
ific
azio
niM
irel
laC
asin
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
ii
21.
Rila
scio
cert
ific
azio
nico
nco
nsul
tazi
one
arch
ivi
cart
acei
Mir
ella
Cas
ini
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toO
i
31
Rila
scio
cart
edi
dent
ità
Mir
ella
Cas
ini
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
2
4i
Rila
scio
cart
ed
iden
tita
non
resi
dent
iM
irel
laC
asin
iA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to0
3
5I
Aut
enti
che
firm
eM
irel
laC
asin
iA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toi
2
6t
Leg
aliz
zazi
one
difo
togr
afia
Mir
ella
Cas
ini
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
O
&
7A
uten
tich
eco
pie
conf
orm
ipe
rre
side
nti
eno
nM
irel
laC
asin
iA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toi
i
8A
uten
tich
efo
glio
dipr
opri
eta
auto
vett
ura
Mir
ella
Cas
ini
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
ii
91.
Can
cell
azio
nean
agra
fica
per
altri
com
uni
Mir
ella
Cas
ini
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
02
101
Can
cell
azio
nean
agra
fica
per
irre
penb
ilita
acce
rtat
adi
uffic
ioM
irel
laC
asin
iA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to1
2
11i
Can
cell
azio
nean
agra
fica
per
irre
peri
bilit
aal
cens
imen
toM
irel
laC
asin
iA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toi
2
121
Rila
scio
cert
ific
ati
apr
ivat
iM
irel
laC
asin
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Oi
131
Rila
scio
cert
ific
ati
aen
tipu
bblic
ie
forz
ede
llor
dine
Mir
ella
Cas
ini
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toO
141
Iscr
izio
nean
agra
fica
Mir
ella
Cas
ini
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toO
i
151
Air
eL
ucia
Can
epon
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
O
16f
Nas
cite
Luc
iaC
anep
oni
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toO
j7
IP
ubbl
icaz
ioni
dim
atri
mon
ioL
ucia
Can
epon
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
02
.181
Mat
rim
oni
Luc
iaC
anep
oni
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to1
2
:--
1M
orte
Luc
iaC
anep
oni
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
20A
nnot
azio
niL
ucia
Can
epon
iA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toi
i
;..—
-
.21
1.R
ilasc
ioce
rtif
icat
iL
ucia
Can
epon
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
12
.-_-
1C
itta
dina
nza
Luc
iaC
anep
oni
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
23-
-I
Em
issi
one
tess
ere
elet
tora
liA
nton
ella
Det
tori
Av’v
.G
iova
nni
Gia
quin
to0
2
24-
iR
ilasc
iodu
plic
ato
tess
ere
elet
tora
liA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
%.
25
1R
icezio
ne
dom
ande
iscri
zio
ne
Alb
oP
resi
denti
dise
ggio
Anto
nell
aD
etto
riA
vv.
Gio
vanni
Gia
quin
to0
3
26
1R
icezio
ne
dom
ande
iscri
zio
ne
Alb
osc
ruta
tori
dise
ggio
ele
ttora
leA
nto
nell
aD
etto
riA
vv.
Gio
vanni
Gia
quin
to0
3
27
1A
lbo
Giu
dic
iP
opola
riA
nto
nell
aD
etto
riA
vv.
Gio
vanni
Gia
quin
toO
28
1R
ilasc
iocert
ific
azio
ne
diis
cri
zio
ne
nell
eli
ste
ele
ttora
liA
nto
nell
aD
etto
riA
w.
Gio
vanni
Gia
quin
toi
i
-29
1E
vasi
one
Access
oat
ticit
tadin
iD
oti
.D
om
enic
aN
ate
lla
Avv.
Gio
vanni
Gia
quin
toO
30
1A
ttest
azio
ni
ISE
ED
ott
.D
om
enic
aN
ate
lla
Avv.
Gio
vanni
Gia
quin
toi
2
:
31f
Bonus
luce
egas
Dott
.D
om
enic
aN
ate
lla
Avv.
Gio
vanni
Gia
quin
toi
i
32
1R
egis
tazio
ne
inentr
ata
dell
apost
aD
ott.
Dom
enic
aN
ate
lla
Av
v.
Gio
vanni
Gia
quin
toi
i
3-
Nom
ina
rappre
senta
nti
Com
uni
pre
sso
enti
,azie
nde,
isti
tuzio
ni
Avv.
Gio
vanni
Gia
quin
toS
indaco
OO
•?-
34--
IP
atr
ocin
idi
com
pete
nza
del
Sin
daco
Avv.
Gio
vanni
Gia
quin
toS
indaco
ii
351
Patr
ocin
isu
pare
redei
singoli
Ass
ess
ora
ticom
pete
nti
inm
ate
ria
Avv
Gio
vanni
Gia
quin
toA
vv
Gio
vanni
Gia
quin
toi
i
S3-
1R
ecla
mi,
ista
nze
epeti
zio
ni
Aw
.G
iovanni
Gia
quin
toA
vv
.G
iovanni
Gia
quin
toi
i
ai’
iD
ecre
tidi
nom
ina
Avv.
Gio
vanni
Gia
quin
toS
indaco
ii
Ord
inan
zadi
dero
gaal
l’ob
blig
odi
chiu
sura
degl
ies
erci
zi38
1co
mm
erci
ali
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toS
inda
co2
2
391
Ord
inan
zeco
ntig
ibili
eur
gent
i(e
xar
t.50
e54
TU
EL
)A
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Sin
daco
22
401
Aut
enti
cazi
one
firm
ee
docu
men
tiIr
ene
Pir
asD
ott.
Fabr
izio
Rita
i
411
Nul
laos
taut
ilizz
osa
laco
nsil
iare
Iren
eP
iras
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
i
42.1
Rac
colt
afi
rme
Ref
eren
dum
—pr
opos
tedi
Leg
geIr
ene
Pir
asA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
ii
431
Cos
titu
zion
eC
omm
issi
oni
cons
iliar
ipe
rman
enti
Iren
eP
iras
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
OO
44t
Sos
titu
zion
em
embr
iC
omm
issi
oni
cons
iliar
ipe
rman
enti
Iren
eP
iras
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
OO
451
Des
ignaz
ne
rapp
rese
ntan
tide
lC
omun
edi
com
pete
nza
della
Iren
eP
iras
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
OO
46(
Deg
naz
ion
era
ppre
sent
anti
del
Com
une
dico
mpe
tenz
ade
lIr
ene
P,r
asA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toO
O
47i-
Rila
scio
copi
eat
tiC
onsi
glie
rico
mun
ali
Iren
eP
iras
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
ii
481
Rila
scio
copi
eat
tici
ttadi
niIr
ene
Pir
asA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toi
i
49‘t
Vid
imaz
ione
regi
stri
Ass
ocia
zion
iIr
ene
Pir
asD
ott
Fabr
izio
Rita
ii
.
501
Sur
roga
zion
eco
mpo
nent
iC
onsi
glio
com
unal
eIr
ene
Pir
asA
vvG
iova
nni
Gia
quin
toO
O
Esa
me
edis
trut
tori
ape
rl’
appr
ovaz
ione
degl
ist
atut
ide
lle
soci
età
part
ecip
ate
Rep
ort
annu
ale
sulle
part
ecip
azio
ni(a
rt.
6,c.
3le
tte)
Del
C.C
.n.
1O/1
2)
Pro
cedu
redi
cont
rollo
degl
iad
empi
men
tiin
form
ativ
ide
Ne
soci
età
(art
.5D
el.
CC
.n.
1O/1
2)
i i
Stip
ula
scri
ttur
epr
ivat
eau
tent
icat
e
511
Stip
ula
cont
ratti
beni
assu
nti
oda
tiin
affi
ttoA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
521
Stip
ula
cont
ratti
dive
rsi
daqu
elli
diaf
fitto
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
Aw
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
Esa
me
edis
trut
tori
ape
rl’
appr
ovaz
ione
dei
bila
nci
delle
soci
età
part
ecip
ate
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
i
Ste
fani
aC
ecca
rell
iA
w.
Gio
vann
iG
iaqu
into
2
Ste
fani
aC
ecca
rell
i
i
Aw
.G
iova
nni
Gia
quin
to
1
Ste
fani
aC
ecca
rell
i
i
Aw
.G
iova
nni
Gia
quin
to
Ste
fani
aC
ecca
rell
i
i
i
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to
i
22
roce
dure
dira
ccol
tae
pubb
lica
zion
eda
tire
lativ
ial
leso
ciet
àS
tefa
nia
Cec
care
lli
Aw
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
iir
teci
pate
sul
port
ale
Min
iste
rode
lte
soro
(L.1
9110
9ar
t.2
c.22
2)
ffid
amen
tose
rviz
ipu
bblic
ilo
cali
Ste
fani
aC
ecca
rell
iA
w.
Gio
vann
iG
iaqu
into
34
lam
ento
ege
stio
nese
rviz
iopu
lizie
loca
lico
mun
ali
Ste
fani
aC
ecca
rell
iA
w.
Gio
vann
iG
iaqu
into
34
roce
dure
dico
ntro
llosu
ll’o
sser
vanz
ade
lle
norm
edi
gest
ione
dart
ede
lleso
ciet
àpa
rtec
ipat
e(s
pese
pers
onal
e,in
cari
chi,
Ste
fani
aC
ecca
rell
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
34
acqu
isto
beni
ese
rviz
i,tr
aspa
renz
a)
?roc
edur
adi
dism
issi
one
part
ecip
azio
niso
ciet
arie
(D.L
.n.
78/1
0—
Ste
fani
aC
ecca
rell
iA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
34
conv
.L.
22/1
0-
art.
14,
c.32
)
Pat
roci
nio
lega
lede
idi
pend
enti
Aw
.G
iova
nni
Gia
quin
toA
w.
Gio
vann
iG
iaqu
into
ii
641
Inca
rico
lega
leai
prof
essi
onis
ties
tern
iin
cari
cati
dall’
ente
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
14
651
Ape
rtur
alo
cale
ditr
atte
nim
ento
aise
nsi
degl
iar
tt.68
e80
del
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to3
2
T.U
.L.P
S.
Rom
anel
li
Aut
oriz
zazi
one
per
man
ifes
tazi
oni
tem
pora
nee
exar
t.68
e69
DG
i66
1t.
u.Ip
.s.
(int
ratt
enim
enti
danz
anti
,ra
ppre
sent
azio
nite
atra
li,O
.ssa
iUse
PPna
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to3
3
man
ifes
tazi
oni
spor
tive,
etc.
)om
ane
i
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàpe
rso
mm
inis
traz
ione
diD
Gi
em
a67
1al
imen
tie
beva
nde
tem
pora
nea
inoc
casi
one
disa
gre,
fier
e,O
oam
a11
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to3
3
man
ifes
tazi
oni
ne
681
Seg
nala
zion
ece
rtif
ica
iniz
ioat
tività
(Sci
a)pe
res
erci
zio
diD
ott.s
saG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
,co
mm
erci
oal
dett
agli
oco
nsu
perf
icie
dive
ndit
ain
feri
ore
a25
0m
qR
oman
elli
Seg
nala
zion
ece
rtif
ica
iniz
ioat
tività
(Sci
a)pe
res
erci
zio
diD
tts
Gi
em
a89
1co
mm
erci
oal
dett
agli
oin
segu
ito
asu
bing
ress
one
llatit
olar
ità°
mai
Aw
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
nella
gest
ione
dell
azie
nda
70*
Aut
oriz
zazi
one
per
eser
cizi
oco
mm
erci
ale
dim
edia
stru
ttur
adi
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to3
3
vend
ita
(supecie
dive
ndit
aco
mpr
esa
tra
mq.
251
em
q.2.
500)
Rom
anel
li
Aut
oriz
zazi
one
per
eser
cizi
oco
mer
cial
edi
gran
dest
rutt
ura
diD
Gm
a71
1ve
ndit
a(s
uper
fici
edi
vend
ita
supe
rior
ea
2500
mq)
art
9d
lgs
°A
vvG
iova
nni
Gia
quin
to3
3
114/
98
72S
cia
dice
ssaz
ione
dies
erci
zio
dico
mm
erci
odi
vici
nato
dim
edia
Dot
tss
aG
iuse
ppin
aA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to2
2
egr
ande
stru
ttur
adi
vend
ita
form
esp
ecia
lidi
vend
ita
Rom
anel
li
73S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
(S.C
.I.A
.)pe
res
erci
zio
diD
ott.s
saG
iuse
ppin
aA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to2
2
punt
oes
clus
ivo
diqu
otid
iani
epe
riod
ici
Rom
anel
li
741
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itaal
tras
feri
men
todi
vend
ita
Dot
tss
aG
iuse
ppin
aA
wG
iova
nni
Gia
quin
to2
2
quot
ifia
nie
peri
odic
iR
oman
elli
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
ita(S
CIA
>pe
res
erci
zio
diD
ttG
ia
751
punt
oes
clus
ivo
diqu
otid
iani
epe
riod
ici
ase
guit
odi
subi
ngre
sso
On
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
nella
titol
arità
one
llage
stio
nede
ll’a
zien
da
761
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
ita(S
CIA
)pe
res
erci
zio
Dot
tss
aG
iuse
ppin
aA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to2
2
attiv
itadi
acco
ncia
tore
e/o
este
tist
aR
oman
elli
77S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
(S.C
.l.A
.)pe
rnu
ova
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
w.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
aper
tura
dies
erci
zio
diso
mm
inis
traz
ione
dial
imen
tie
beva
nde
Rom
anel
li
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
ità(S
.C.l.
A.)
per
l’es
erci
zio
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
278
1de
ll’at
tività
diso
mm
inis
traz
ione
dial
imen
tie
beva
nde
ase
guit
odi
Rom
anel
lisu
bing
ress
one
llatit
olar
itào
nella
gest
ione
dell
’azi
enda
.
79S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
(S.C
.l.A
.)pe
rva
riaz
ione
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2so
gget
tiin
attiv
itàdi
som
min
istr
azio
neal
imen
tie
beva
nde
Rom
anel
li
801
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
ità(S
.C.l.
A.)
per
vari
azio
neD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2so
gget
tiin
eser
cizi
odi
com
mer
cio
alde
ttag
lio
Rom
anel
li
•S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
(S.C
.l.A
.)pe
rpr
oduz
ione
eD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
281
1im
port
azio
ne(a
rt.
86co
mm
a3/
aT
.U.L
.P.S
.)di
stri
buzi
one
eR
oman
elli
gest
ione
(art
.86
com
ma
3/b
T.U
.L.P
.S.)
nuov
aap
ertu
ra.
82.1
-S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
(S.C
.I.A
.)pe
rsa
lagi
ochi
aiD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
:,se
nsi
art.
86de
lT
.U.L
.P.S
.R
oman
elli
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàis
tall
azio
nedi
appa
recc
hie
.co
ngeg
niau
tom
atic
i,se
mia
utom
atic
ied
elet
tron
ici
dicu
ial
l’ar
t.11
0,co
mm
i6
e7
e/o
altri
gioc
hile
citi
(art
.86
com
ma
ie
com
ma
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
3.
3le
tter
ac
del
T.U
.L.P
.S.)
ines
erci
zico
mm
erci
ali
dive
rsi
daqu
elli
Rom
anel
li
.gi
a’in
po
sses
sodi
altr
eli
cenz
edi
cui
alpr
imo
ose
cond
oco
mm
a...
dell’
art.
86o
inal
tre
aree
apet
eal
pubb
lico
—‘---
-
‘,
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàdi
som
min
istr
azio
neal
imen
tiD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
284
-e
beva
nde
effe
ttua
taco
ngiu
ntam
ente
adat
tività
ditr
atte
nim
ento
eR
oman
elli
svag
o
-
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàdi
som
min
istr
azio
nene
gli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
32
,..
spac
cian
ness
iai
circ
oli
—nu
ova
aper
tura
Rom
anel
li
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàpe
rve
ndit
aal
dett
agli
oin
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
spac
cio
inte
rno
Rom
anel
li
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàpe
rla
vend
ita
alde
ttag
lio
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
‘-
.pr
esso
ildo
mic
ilio
dei
cons
umat
ori
Rom
anel
li
Aut
oriz
zazi
one
per
ilsu
bing
ress
one
llatit
olar
itào
nella
gest
ione
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
32
88’
1de
ll’a
zien
dadi
vend
ita
alde
ttag
lio
suar
eapu
bbli
caco
npo
steg
gio
Rom
anel
li
IKV0\
f1\)
‘o‘‘
\)S
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàpe
rnu
ova
aper
tura
agen
zia
d’af
fari
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàdi
vend
ita
dico
sean
tich
ee
usat
eai
sens
ide
gli
artt.
126
e12
7de
lT
.U.L
.P.S
.
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàpe
rve
ndit
aal
dett
agli
o
med
iant
eap
pare
cchi
auto
mat
ici
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izo
attiv
itàpe
rve
ndit
aal
dett
agli
ope
r
corr
ispo
nden
za,
tele
visi
one
oal
trisi
stem
idi
com
unic
azio
ne
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
w.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Rom
anel
li
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Rom
anel
li
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toR
oman
elli
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toR
oman
elli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Rom
anel
li
89S
cia
per
nuov
aat
tività
vend
ita
alde
ttag
lio
info
rma
itin
eran
tesu
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
area
pubb
lica
dapa
rte
dipr
odut
tori
agri
coli
Rom
anel
li
901
Aut
oriz
zazi
one
per
l’at
tivita
àdi
vend
ita
suar
eapu
bbli
cain
form
aD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
itin
eran
te—
tipo
bR
oman
elli
911
Nuo
vaau
tori
zzaz
ione
per
l’atti
vità
dive
ndit
asu
area
pubb
lica
suD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
post
eggi
ofi
sso
del
mer
cato
Rom
anel
li
Aut
oriz
zazi
one
per
ilsu
bing
ress
one
llatit
olar
itào
nella
gest
ione
DtI
ssa
Gu
em
a‘I
dell
’azi
enda
dive
ndit
aal
dett
agli
osu
area
pubb
lica
info
rma
°
Rom
anel
liA
w.
Gio
vann
iG
aqui
nto
22
itin
eran
te
Rei
ntes
tazi
one
diau
tori
zzaz
ione
amm
inis
trat
iva
per
Iese
rciz
ioD
ttss
aG
ue
ma
931
dell
attiv
itadi
vend
ita
alde
ttag
lio
suar
eapu
bbli
caal
term
ine
della
OR
om
an:l
lA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to2
2
:7ge
stio
nepr
o-te
mpo
re
Aut
oriz
zazi
one
per
iocc
upaz
ione
tem
pora
nea
disu
olo
pubb
lico
inD
ttss
aG
ue
ma
4I
occa
sion
edi
una
riun
ione
stra
ordi
nari
adi
pers
one
(fes
tesa
gre
Rom
anel
liA
vvG
iova
nni
Gia
quin
to2
3
fier
eecc
.)
95A
utor
izza
zion
epe
rsu
bing
ress
oin
auto
rizz
azio
neno
legg
ioco
nD
ott
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
cond
ucen
tepe
rat
totr
avi
viR
omar
mel
li
96i I i
‘.1ul
Iaos
tape
rso
stit
uzio
neau
tove
ttur
ano
legg
ioco
nco
nduc
ente
22
22
22
22
22
er
l’es
erci
zio
dell’
attiv
itàdi
nole
ggio
auto
bus
con
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aR
oman
elli
Avv
.G
iova
nni
Gia
qum
nto
32
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
210
21
NuU
aos
tape
rso
stit
uzio
neau
tobu
sno
legg
ioco
nco
nduc
ente
Rom
anel
li
Dott
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
210
31
Nuo
vali
cenz
adi
foch
ino
Rom
anei
li
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
104
1R
inno
voli
cenz
adi
foch
ino
Rom
anel
li
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
210
51
Nuo
vali
cenz
apu
nta
eta
glio
Rom
anel
li
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
106
1R
inno
voli
cenz
apu
nta
eta
glio
Rom
anel
li
107
Sci
adi
svol
gim
ento
della
man
ifes
tazi
one
diso
rte
loca
le“L
otte
ria,
Dott
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
pesc
a/ba
nco
dibe
nfic
ienz
a”R
oman
elli
Aut
oriz
zazi
one
per
ista
llaz
ione
/mod
ific
aim
pian
todi
dist
ribu
tozi
one
Dof
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to3
21f8
:1ca
rbur
anti
Rom
anel
li
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
210
91
Impi
anto
didi
stri
buzi
one
carb
uran
ti:
coll
audo
afi
nela
vori
Rom
anel
li
Impi
anto
didi
stri
buzi
one
carb
uran
ti:
tras
feri
men
tode
llatit
olar
itàD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
.
dell’
impi
anto
Rom
anel
li
yD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
311
11
Aut
oriz
zazi
one
per
spet
taco
lite
mpo
rane
ial
l’ap
erto
Rom
anel
li
‘D
ott.s
saG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
112
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tivita
’di
rim
essa
veic
oli
Rom
anel
li
Reg
istr
azio
nee
asse
gnaz
ione
codi
ceid
entif
icat
ivo
per
attr
azio
neD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
disp
etta
colo
viag
gian
teR
oman
elli
Aut
oriz
zazi
one
per
eser
cizi
odi
spet
taco
livi
aggi
enti
(leg
gen.
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
32
114.
.133
7/68
ear
t.69
TU
.L.P
.S.)
Rom
anel
li
Com
unic
azio
nedi
mes
sain
eser
cizi
oas
cens
ore/
mon
taca
rico
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
211
51
D.P
.R.
162/
99R
oman
elli
116
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
oat
tività
per
aper
tura
/mod
ific
adi
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
stru
ttura
rice
ttiva
(alb
ergh
i,st
rutt
ure
turi
stic
oal
berg
hier
e)R
oman
elli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
117
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
per
eser
cizi
odi
affi
ttac
amer
eR
oman
elli
118
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
per
eser
cizi
odi
bed
and
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
brea
kfas
tR
oman
elli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
119
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
per
aper
tura
casa
per
feri
eR
oman
elli
120
1se
gnal
azio
nece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàpe
rap
ertu
radi
azie
nda
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
agri
turi
stic
aR
oman
elli
121
-
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izo
attiv
itàdi
subi
ngre
sso
nella
titol
arità
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
dist
rutt
ure
rice
ttive
Rom
anel
li
Com
unic
azio
nepe
rlo
svol
gim
ento
vend
ite
stra
ordi
nari
eD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
21221:
(pro
moz
iona
li—
liqui
dazi
oni)
Rom
anel
li
123
1--
Occ
upaz
ione
tem
pora
nea
disu
olo
pubb
lico
(del
ib.n
en.
52de
lD
ott.
ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
3
12/0
7/2
002es
mi.
)R
oman
elli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
34
1.24
:1C
irch
ieq
uest
riR
oman
elli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
33
125
1S
pett
acol
ovi
aggi
ante
—lic
enza
com
unal
eR
oman
elli
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
33
126
1S
pett
acol
ovi
aggi
ante
—li
cenz
ate
mpo
rane
aR
oman
elli
127
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
dino
legg
iove
icol
ise
nza
Dot
t.ss
aG
iuse
ppin
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
cond
ucen
teR
oman
elli
128
1S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
iniz
ioat
tività
per
l’atti
vita
’di
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
2
mec
cani
co/c
arro
zzie
reR
oman
elli
Dot
t.ssa
Giu
sepp
ina
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
212
91
Seg
nala
zion
ece
rtif
icat
ain
izio
attiv
itàla
bora
tori
odi
pani
fica
zion
eR
oman
elli
130
1A
cces
soag
liat
tide
lse
ttor
eA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to1
1
Atti
vazi
oni
tiroc
ini
dist
uden
tifr
eque
ntan
tiis
titut
isu
peri
ori
-A
nton
ella
Det
tori
Avv
Gio
vann
iG
iaqu
into
11
131
1.
Uni
veri
tà-
Scu
ole
form
azio
nepr
ofes
sion
ale
Aut
oriz
zazi
oni
allo
svol
gim
kent
odi
inca
rich
idi
coll
abor
azio
neA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
213
21
occa
sion
ale
pers
onal
edi
pend
ente
-an
agra
fede
llepr
esta
zion
i
133
1D
imis
sion
i-
dec
esso
-co
lloc
amen
toa
ripo
sode
ldi
pend
ente
Ant
onel
laD
etto
riA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
OO
Con
cess
ione
dico
nged
i:pa
rent
ale
-pe
rm
ater
nità
-st
raor
dina
rio
134
1as
pett
ativ
epe
rm
otiv
isi
ndac
ali
eno
nre
trib
uite
eal
tre
prev
iste
daA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
norm
edi
legg
ee
cont
ratt
o
Pro
cedu
repe
ras
sunz
ioni
-co
ncor
sie
sele
zion
ipu
bbli
che
tem
poA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to3
313
5:1 .
dete
rmin
ato
ein
dete
rmin
ato
136..
Ges
tion
ede
lle
form
efl
essi
bili
diim
pieg
oA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
i
Com
unic
azio
neon
me
all’i
nail
degl
iin
fort
uni
occo
rsi
alpe
rson
ale
Ant
onel
laD
etto
riA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
ii
137
1di
pend
ente
138
1P
roce
dura
dim
obili
tàvo
lont
aria
este
rna
Ant
onel
laD
etto
riA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
23
139
1P
roce
dura
dim
obili
tàin
tern
ain
tras
etto
rial
ee
inte
rset
tori
ale
Ant
onel
laD
etto
riA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
22
140
1P
erm
essi
stud
ioA
nton
ella
Det
tori
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toO
O
Ril
evazio
ne
presenze
-assenze
del
personale
att
ravreso
14
11
acq
uis
izio
ne
tim
bra
ture
badge
ereg
istr
azio
ne
dei
giu
sti
ficati
vi
di
Anto
neil
aD
ett
ori
Avv.
Gio
vanni
Gia
qu
into
34
assenza
142
1P
rocedure
dis
cip
lin
ari
An
ton
ell
aD
ett
ori
Avv.
Gio
vanni
Gia
qu
into
22
14
31
Ril
ascio
cert
ific
azio
ni
di
serv
izio
Anto
nell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
i
-
:ed
all
aco
nta
bil
ità
Anto
nell
aD
ett
ori
Avv.
Gio
vanni
Gia
qu
into
ii
145
1C
.C.D
.l.
econom
ico
An
ton
ell
aD
ett
ori
Avv.
Gio
vanni
Gia
qu
into
22
146
-1G
esti
one
bu
on
ipasto
An
ton
ell
aD
ett
ori
Aw
.G
iovanni
Gia
qu
into
33
147
1G
esti
oni
cessio
ni
ep
resti
tiA
nto
nell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
22
14
8C
onto
annuale
An
ton
ell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
OO
149
1G
esti
one
co
ntr
ibu
tie
rite
nute
fiscali
An
ton
ell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
OO
:.
r;4
I5O
-G
esti
one
paghe
ela
bo
razio
ni
An
ton
ell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
i
—i-
-
151
1P
erm
essi
sin
dacali
An
ton
ell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
OO
152
1R
endic
onta
zio
ne
per
gesti
one
daagente
conta
bil
eA
nto
nell
aD
ett
ori
Av
v.
Gio
vanni
Gia
quin
to3
3
153
2A
ttes
tazi
one
diserv
izio
personale
docente
non
diru
olo
per
laD
ott
.ssa
Ale
ssandra
Av
v.
Gio
vanni
Gia
qu
into
OO
•scuola
diin
fanzia
C.
Col
lodi
Tro
valu
sci
Ges
tion
epe
rson
ale
doce
nte
non
diru
olo
per
lasc
uola
com
unal
eD
ott.s
saA
less
andr
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
i15
42
diin
fanz
iaC
.C
ollo
diT
rova
lusc
i
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
215
52
Con
cess
ione
oner
osa
e/o
grat
uita
dell
eS
ale
com
unal
iT
rova
lusc
i
Pro
cedu
read
avid
enza
pubb
lica
per
l’ac
quis
toe/
ofo
rnitu
radi
beni
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
Aw
.G
iova
nni
Gia
quin
to3
315
62
e/o
serv
izi
Tro
valu
sci
Serv
izio
ado
man
dain
divi
dual
e-
asse
gnaz
ione
bien
nale
dell
eD
ott
ssa
Ale
ssan
dra
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
315
72
pale
stre
annes
seai
ples
sisc
olas
tici
Tro
valu
sci
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
158
2C
once
ssio
neco
ntri
buti
diri
ttoal
lost
udio
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
2T
rova
lusc
i
159
Liq
uida
zion
eco
ntri
buto
per
forn
itura
grat
uita
ose
mig
ratu
ita
libri
diD
ott.s
saA
less
andr
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
1i
-.
test
oT
rova
lusc
i
-
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
toi
160
Liq
uida
zion
eco
ntri
buto
per
bors
edi
stud
ioT
rova
lusc
i
“-
Serv
izio
ado
man
dain
divi
dual
e.R
efez
ione
scol
asti
ca-
rice
zion
eD
ott.s
saA
less
andr
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
33
161
2-do
man
de-
gest
ione
recl
ami
Tro
valu
sci
-
-Se
rviz
ioa
dom
anda
indi
vidu
ale
.A
sili
nido
com
unal
i-
rice
zion
eD
ott.s
saA
less
andr
aA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
33
162
-
-
dom
ande
-ge
stio
negr
adua
tori
eT
rova
lusc
i
Serv
izio
ado
man
dain
divi
dual
e-
tras
port
osc
olas
tico
-ri
cezi
one
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
216
32.-
.-
-do
man
deT
rova
lusc
i
;..-
-
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
216
42
Serv
izio
ado
man
dain
divi
dual
e-
pre
scuo
lae
rice
zion
edo
man
deT
rova
lusc
i
2’
Dot
t.ssa
Ale
ssan
dra
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to2
216
52
Serv
izio
ado
man
dain
divi
dual
e-
post
scuo
lae
rice
zion
edo
man
deT
rova
lusc
i
166
2.A
ffid
amen
todi
retto
inec
onom
iaA
vv.
Gio
vann
iG
iaqu
into
Avv
.G
iova
nni
Gia
quin
to4
4
ll
fi
167
2C
ontr
ibut
oec
onom
ico
per
lare
tta
RSA
Dot
t.ssa
Fra
nces
caD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
OO
Gre
mig
ni
168
2A
ssis
tenz
asc
olas
tica
alla
uton
omia
eco
mun
icaz
ione
AE
CD
ott.s
saF
abia
naC
iotti
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
lii
i
169
2Se
rviz
ioas
sist
enza
dom
icili
are
dire
tta
Dot
t.ssa
Fra
nces
caD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
12
Gre
mig
ni
170
2C
entr
iri
crea
tivi
estiv
iS
imon
aZe
lliD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
ii
171
2P
roge
tto
dias
sist
enza
dom
icili
are
per
min
ori
disa
bili
Dot
t.ssa
Fra
nes
caD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
ii
Gre
mig
ni
172
2C
entr
odi
urno
anzi
ani
frag
ilica
saso
lida
leD
ott
ssa
Fra
nces
caD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
i1
‘-
Gre
mig
ni
17S
-2
Serv
izio
dim
issi
oni
prot
ette
Dot
t.ss
aF
ranc
esca
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
liO
OG
rem
igni
174
2Se
rviz
iotr
aspo
rto
anzi
ani
edi
sabi
liD
ott
ssa
Fra
nces
caD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
i1
Gre
mig
ni
175
2Se
rviz
iodi
volo
ntar
iato
nonn
ici
vici
Dot
tss
aR
ober
tall
eana
Itzi
Dot
tR
aim
ondo
Luc
arel
li2
2
176
2B
orse
dist
udio
per
gli
stud
enti
univ
ersi
tari
Dot
tss
aR
ober
tale
ana
Itzi
Dot
tR
aim
ondo
Luc
arel
lii
i
177
2D
ott
ssa
Rob
erta
Ilea
naltz
iD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
ii
178
2t1
mnt
ode
lle
barr
iere
Dot
tss
aR
ober
taIl
eana
ltzi
Dot
tR
aim
ondo
Luc
arel
lii
i
179
2A
sseg
nodi
mat
erni
tade
ico
mun
iM
aria
Pis
atur
oM
aria
Pis
atur
oi
i
180
2A
sseg
noa
nucl
eofa
mili
are
con
tre
figli
min
ori
Mar
iaP
isat
uro
Mar
iaP
isat
uro
OO
181
2co
ntri
buto
econ
omic
ost
raor
dina
rio
e/o
cont
inua
tivo
afa
vori
diM
aria
Pis
atur
oD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
22
sing
oli
edi
nucl
eiin
diff
icol
taso
cio
econ
omic
a
Ass
iste
nza
dom
icili
are
per
pers
one
affe
tte
dapa
tolo
gie
182
2on
colo
gich
ee
pato
logi
eco
mpl
esse
,gr
avem
ente
inva
lidan
tie/
oM
aria
Pis
atur
oD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
i
prog
ress
ive
183
2In
terv
enti
afa
vore
dipe
rson
eaf
fett
eda
scle
rosi
late
rale
Mar
iaP
isat
uro
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
lii
amio
trof
ica
(SLA
)
184
2In
terv
enti
afa
vore
dell
epe
rson
eco
ndi
sabi
lità
grav
e-
L.1
6219
8M
aria
Pis
atur
oD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
ii
185
2In
terv
ento
infa
vore
dim
inor
iad
ulti
edan
zian
ino
nau
tosu
ffic
ient
iM
aria
Pis
atur
oD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
i
186
2C
onve
nzio
nico
nst
rutt
ure
sem
ire
side
nzia
lipe
rin
terv
enti
nel
Mar
iaP
isat
uro
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
li2
2
sett
ore
dell
Han
dica
p
187
2In
form
azio
nie
orie
ntam
ento
sui
serv
izi
soci
ali
esa
nita
riM
aria
Pis
atur
oD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
OO
(seg
reta
riat
oso
cial
ee
PU
A)
188
2In
seri
men
todi
pers
one
disa
bile
ince
ntri
sem
ires
iden
zial
iM
aria
Pis
atur
oD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
12
Con
venz
iona
ti
189
2P
roge
tto
assi
sten
zado
mic
iliar
eed
ucat
iva
aim
inor
ie
alle
loro
Mar
iaP
isat
uro
Dot
tR
aim
ondo
Luc
arel
lii
-:fa
mig
lie
2E
roga
zion
esu
ssid
iin
tegr
ativ
eal
lefa
mig
liein
rim
bors
ode
lle
spes
eM
aria
Pis
atur
oD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
12
sani
tari
ee
scol
asti
che
sost
enut
e
191
2E
roga
zion
edi
cont
ribu
tial
lefa
mig
lieaf
fida
tari
eL
184/
83M
aria
Pis
atur
oD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
i
2P
roge
tto
sost
egno
alla
bita
reer
ogaz
ione
cont
ribu
tope
rM
aria
Pis
atur
oD
ott
Rai
mon
doL
ucar
elli
ii
pers
one
con
disa
gio
psic
hico
193
3R
ichie
sta
di
rim
bors
o1C
l-
IMP
/IM
Uli
quid
azio
ne
rim
bors
oim
posta
Ste
fano
Bid
ini
Dott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
22
Ric
hie
sta
di
cert
ific
azio
ne
di
congru
ità
dei
vers
am
enti
aseguit
odi
Ste
fano
Bid
ini
Dott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
34
194
3condono
edil
izio
-veri
fica
congru
ità
imposta
rila
scio
cert
ific
azio
ne
Ric
hie
sta
di
rate
izzazio
ne
imposta
aseguit
odi
accerta
mento
-S
tefano
Bid
ini
Dott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
i
195
3pro
vvedim
ento
di
rate
izzazio
ne
imposta
Ric
hie
sta
di
sgra
vio
di
imposta
accerta
ta-
Pro
vvedim
ento
di
196
3S
tefano
Bid
ini
Dott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
22
sgra
vio
197
3R
imbors
iti
a-ta
res
Lucia
na
Barb
agall
oD
ott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
22
198
::-
Accert
am
enti
tia-ta
res
Lucia
na
Barb
agall
oD
ott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
34
199
3R
ate
izzazio
ne
boll
ett
azio
ne
ed
ingiu
nzio
ni
TIA
TA
RE
SL
ucia
na
Barb
agall
oD
ott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
ii
200
3A
utot
utel
ati
a-ta
res
Luc
iana
Bar
baga
llo
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
li3
3
..
.
ZO
t:‘
ista
nze-c
om
unic
azio
ni-
richie
ste
info
rmazio
ni
eopposiz
ioni
Lucia
na
Barb
agall
oD
ott
.R
aim
ondo
Lucare
lli
i
202
3.C
erti
fica
zion
etia
per
cond
oni
edili
ziL
ucia
naB
arba
gall
oD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
34
Ric
hies
tedi
vari
azio
ni,
canc
ella
zion
ie
nuov
eis
criz
ioni
e20
33
Arc
h.Si
lvio
Sini
bald
iD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
i3
aggi
orna
men
tode
ll’e
lenc
ode
ico
ntri
buen
tiT
osap
Pre
disp
osiz
ione
edin
vio
aico
ntri
buen
tide
ll’in
vito
alpa
gam
ento
204
3an
nual
epe
rla
Tos
appe
rpa
ssi
carr
abili
,ca
ppot
tine
eA
rch.
Silv
ioSi
niba
ldi
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
lii
i
occupazio
ne
dica
rtel
lipu
bblic
itari
205
3S
opra
lluo
gine
lte
rrito
rio
com
unal
epe
rle
veri
fich
ede
lleA
rch.
Silv
ioSi
niba
ldi
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
li2
4
inco
ngru
enze
per
leau
tori
zzaz
ioni
,va
riaz
ioni
,ca
ncel
lazi
oni
Tos
ap
-P
arer
epe
rco
ndon
oed
ilizi
oar
t.32
L.n.
47/1
985(
oper
ees
egui
te
suim
mob
iliso
ttop
osti
avi
ncol
opa
esag
gist
ico)
206
3R
ilasc
iodi
cert
ific
ati
eat
test
ati
dagl
iat
tico
nri
cerc
ad’
arch
ivio
Giu
sepp
ina
Mar
inuc
ciD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
207
3R
ilasc
iodi
cert
ific
ati
eat
test
ati
con
assu
nzio
nedi
info
rmaz
ioni
Giu
sepp
ina
Mar
inuc
ciD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
208
3R
ilasc
iodi
copi
aat
tian
noco
rren
tee
anno
prec
eden
teG
iuse
ppin
aM
arin
ucci
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
li
209
3A
ffid
amen
todi
retto
inec
onom
iaD
ott.
Rai
mon
doL
ucar
elli
Dot
t.R
aim
ondo
Luc
arel
li
Gar
aP
roce
dura
Ape
rta
aise
nsi
degl
iar
t.81
e82
del
D.lg
.n°
210
416
3/06
es.
m.i,
med
iant
eri
bass
osu
ll’im
port
ode
ila
vori
abas
eA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co
d’as
ta.
Gar
aP
roce
dure
Ape
rta
con
ilcr
iteri
ode
ll’of
fert
aec
onom
icam
ente
211
4pi
ùva
ntag
gios
a,ai
sens
ide
gli
art.8
1,83
,86
e87
crite
ridi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
coA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
.in
divi
duaz
ione
edi
veri
fica
dell
eof
fert
ean
orm
alm
ente
bas
seD
.Lgs
n.16
3/20
06e
s.m
.i;
212
4R
ilasc
ioce
rtif
icat
ial
lost
ato
attu
ale
dei
proc
edim
enti
espr
opri
ativ
iA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co
213
4-A
cces
soat
tide
lse
ttor
e4
214
4P
rogr
amm
atr
ienn
ale
dei
LL
.PP.
Geo
m.
Fra
nces
coDi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co
215
4R
eali
zzaz
ione
diO
pere
Pub
blic
heG
eom
.F
ranc
esco
Di
216
4A
utor
izza
zion
epa
esag
gist
ica
ordi
nari
aA
rch.
Mar
iaP
elel
laA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
217
4A
utor
izza
zion
epa
esag
gist
ica
sem
plif
icat
aA
rch.
Mar
iaP
elel
laA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
218
Arc
h.M
aria
Pel
ella
/Arc
h.A
rch.
Mar
iaP
elel
la
Par
ere
favo
revo
leal
lade
roga
stab
ilita
dall’
art.
7co
mm
a7.
5de
l21
94
Arc
h.M
aria
Pel
ella
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i1
D.M
.LL
.PP.
n.23
6/19
89
Aut
oriz
zazi
oni
rela
tive
alle
infr
astr
uttu
redi
com
unic
azio
ne22
04
Arc
h.M
aria
Pel
ella
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i1
1
elet
tron
ica
per
impi
anti
radi
oele
ttric
i
Inst
alla
zion
edi
appa
rati
con
tecn
olog
iaU
MT
S,su
eev
oluz
ioni
o
221
4al
tre
tecn
olog
iesu
infr
astr
uttu
repe
rim
pian
tira
dioe
lettr
ici
Arc
h.M
aria
Pel
ella
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i1
1
pree
sist
enti
odi
mod
ific
ade
lleca
ratt
eris
tich
etr
asm
issi
ve(S
CIA
)
222
4In
stal
lazi
one
impi
anti
dist
ribu
zion
eca
rbur
anti
Arc
h.M
aria
Pel
ella
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i2
2
Rea
lizz
azio
nedi
oper
eci
vili
esc
avi
con
occu
pazi
one
disu
olo
223
4pu
bbli
cope
rin
stal
lazi
one
diin
fras
trut
ture
dico
mun
icaz
ione
Arc
h.M
aria
Pel
ella
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i1
1
elet
tron
ica
Per
mes
sidi
cost
ruir
e-
vari
anti
alpe
rmes
sodi
cost
ruir
e-
224
4G
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co4
4
acce
rtam
ento
dico
nfor
mit
à(a
rtt.
20e
36D
.p.r.
380/
01)
Per
mes
sidi
cost
ruir
ee
rela
tive
vari
anti
per
inte
rven
tidi
cui
ai
225
4co
mm
ii
e2
dell
art.
22de
ld.
p.R
.38
0/01
(art
.22
com
ma
7D
.p.R
.G
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co4
380/
01)
226
4.D
enun
cia
diin
izio
attiv
ità(a
rt.2
2d.
p.R
.38
0/20
01)
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iA
rch.
Gia
nlul
giN
occo
33
227
4S
egna
lazi
one
cert
ific
ata
diin
izio
attiv
ità(a
rt.
19L.
241/
90)
-G
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co3
3
..
.ri
chie
sta
inte
graz
ione
(art
.19
c.6b
isL.
241/
90)
228
..4
Com
unic
azio
nein
izio
lavo
rias
sever
ata
(art
.6c.
2d.
p.R
.38
0/01
)G
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co2
2
e
229
4.C
ertif
icat
odi
agib
ilità
(art
.24
d.p.
R.
380/
01)
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
22
.D
efin
izio
neis
tanz
edi
cond
oni
edili
zio
L.47
/85
es.
m.i.
(art
.3c.
1723
G4.
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
33
-.
L.47
/85)
Def
iniz
ione
ista
nze
dico
ndon
oed
ilizi
oL
724/
94e
s.m
.i.(a
rt.
39C
.G
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co3
3
231
4..
4L.
724/
94)
,.
/\
\
Def
iniz
ione
ista
nze
dico
ndon
oed
ilizi
oL.
326/
03e
L.R
.12
/04
232
4G
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co3
3
(art
.6c.
3de
llaL.
R.
12/0
4)
233
4V
erif
ica
della
rego
lari
tàde
lleop
ere
edili
(edi
lizia
priv
ata)
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
44
234
4O
rdin
anza
diso
spen
sion
ela
vori
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
22
235
4O
rdin
anza
dide
mol
izio
nee
ripr
istin
ode
llost
ato
dei
luog
hiG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i3
3
236
-4
San
zion
epe
cuni
aria
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
33
237
.r-4
Ver
ific
adi
otte
mpe
ranz
aal
lord
ine
dide
mol
izio
neG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i3
3
—..
Pro
vved
imen
todi
acqu
isiz
ione
alpa
trim
onio
com
unal
ede
lleop
ere
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
33
238,
abus
ive
239
4O
rdin
anza
diso
spen
sion
ela
vori
per
lott
izza
zion
eab
usiv
aG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i3
3
-—
24G
1-4
-D
emol
izio
nede
lleop
ere
abus
ive
rile
vate
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
44
241
.4E
lenc
ode
ipr
ovve
dim
enti
repr
essi
vie
sanz
iona
tori
adot
tati
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
iG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
11
242
-4
-A
cces
soag
liat
tiG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i3
3
.f
243
--4
Rila
scio
cert
ific
ati
dide
stin
azio
neur
bani
stic
aA
rch.
Rob
erto
Del
Duc
aG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
11
244
4R
ilasc
iodi
atte
staz
ione
dei
tipi
difr
azio
nam
ento
Arc
h.R
ober
toD
elD
uca
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i2
2
144f
245
4R
edaz
ione
peri
zie
diliq
uida
zion
eus
ici
vici
Arc
h.R
ober
toD
elD
uca
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
ii
Arch.
Gia
nlui
giN
occo
/24
64
Det
erm
inaz
ione
diva
lida
zion
epe
rizi
eliq
uida
zion
eus
ici
vici
Arc
h.R
ober
toD
elD
uca
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
ii
..
..
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
coI
247
4D
eter
min
azio
nedi
affr
anca
zion
edi
ritti
dius
ici
vici
Arc
h.R
ober
toD
elD
uca
Geo
m.
Gia
ncar
loR
inch
i
248
4A
ppro
vazi
one
diP.
U.A
.di
iniz
iativ
apr
ivat
aco
nfor
mi
alP.
R.G
.A
hR
obrt
DID
uca
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co”
22
vige
nte
rc.
eo
eG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
..
..
...
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co/
224
94
App
rova
zion
edi
Pro
gram
mi
inte
grat
idi
inte
rven
toA
rch.
Rob
erto
Del
Duc
aG
eom
.G
ianc
arlo
Rin
chi
2
25O
4A
ffid
amen
todi
retto
inec
onom
iaA
rch.
Gia
nlui
giN
occo
Arc
h.G
ianl
uigi
Noc
co4
4
251
5C
ertif
icat
idi
Idon
eità
Allo
ggia
tiva
Geo
m.
Fra
nco
Esp
osit
oln
g.M
arco
Von
a1
2
25
5O
pere
inec
onom
iaes
egui
tein
amm
inis
traz
ione
dire
ttaG
eom
Fra
nco
Esp
osit
oIn
gM
arco
Van
a2
3
253
5In
terv
enti
dim
anut
enzi
one
am
ezzo
diim
pres
eG
eom
Fra
nco
Esp
osit
oln
gM
arco
Van
a2
3
254
5S
post
amen
toel
emen
tidi
arre
dour
bano
con
oner
ia
cari
code
lG
eom
Fra
nco
Esp
osit
oln
gM
arco
Van
a0
2
255
5A
ggio
rn:m
ento
del
Doc
umen
tode
lla
Sic
urez
zae
attu
azio
nede
lle
Dot
tF
ranc
oZ
anno
niln
gM
arco
Von
a0
1
Coo
rdin
amen
toco
nM
edic
oC
ompe
tent
eat
tipe
rla
Sor
vegl
ianz
a
256
5S
anit
aria
eR
iuni
one
annu
ale
con
RR
LLS
SM
edic
oD
ott
Fra
nco
Zan
noni
lng
Mar
coV
ana
03
Com
pete
nte
RS
PP
5E
sple
tam
ento
prov
aev
acua
zion
ean
tinc
endi
oD
ott
Fra
nco
Zan
noni
lng
Mar
coV
ana
Oi
258
5S
ub-
proc
edim
ento
per
conc
essi
oni
dioc
cupa
zion
esu
olo
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Von
a1
3
pubb
lico
per
man
ifes
tazi
oni
259
5S
ub-
proc
edim
ento
per
conc
essi
oni
dioc
cupa
zion
esu
olo
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Von
a1
3
pubb
lico
per
chio
schi
eded
icol
e
260
5S
ub-
proc
edim
ento
per
conc
essi
oni
dioc
cupa
zion
esu
olo
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Van
a1
2
pubb
lico
per
tavo
lie
sedi
e
Sub
-pr
oced
imen
tope
rco
nces
sion
idi
occu
pazi
one
suol
o
261
5pu
bblic
ope
rco
nces
sion
ipe
rri
vend
itafio
ripr
esso
ilci
mite
roA
rch.
Lua
naC
ontu
Ing.
Mar
coV
ona
13
com
unal
eV
iaS
uper
ga
263
5C
once
ssio
nege
stio
neim
pian
tisp
ortiv
iA
rch.
Lua
naC
ontu
lng.
Mar
coV
ona
14
264
5C
once
ssio
nege
stio
neos
tello
della
giov
entù
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Von
a1
3
Con
cess
ione
suol
opu
bblic
ope
rin
stal
lazi
one
staz
ioni
radi
oA
rch.
Lua
naC
ontu
/Arc
h.In
g.M
arco
Von
aIA
rch.
426
65
tele
foni
ace
llul
are
Gia
nlui
giN
occo
Gia
nlui
giN
occo
267
5-
Con
cess
ione
lotti
dite
rren
ope
rsc
opi
agri
coli
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Von
a1
3
268
-5
Con
cess
ione
loca
liin
com
odat
oduso
grat
uito
Arc
h.L
uana
Con
tuIn
g.M
arco
Von
a2
3
Rea
lizz
azio
nedi
lavo
ried
ilizi
dim
anut
enzi
one
stra
ordi
nari
adi
269
5.m
igli
oram
ento
odi
ampl
iam
ento
ere
aliz
zazi
one
dinu
ovi
volu
mi
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Von
a3
4
.ed
ilizi
sulo
ttidi
terr
eno
com
unal
iaf
fida
tiin
conc
essi
one
270
5In
giun
zion
ipe
rm
oros
ità
sui
paga
men
tide
lleco
nces
sion
ie
Arc
h.L
uana
Con
tuln
g.M
arco
Von
a0
3
rate
izza
zion
ide
bito
Con
cess
ioni
loca
lisc
olas
tici
per
fina
lità
dive
rse
dall
adi
datt
ica
271
5A
rch.
Lua
naC
ontu
lng.
Mar
coV
ona
03
.
pubb
lica
ovve
rodi
datt
ica
priv
ata
oat
tività
com
mer
cial
i
272
5D
oman
dein
seri
men
togr
adua
tori
aca
seE
RP
Mau
rizi
oM
elch
iori
lng.
Mar
coV
ana
02
273
5D
oman
deri
sarc
imen
toda
nni
Mau
rizi
oM
eich
iori
lng.
Mar
coV
ona
02
274
5R
ichi
esta
sana
tori
aca
seE
RP
Mau
rizi
oM
elch
iori
lng.
Mar
coV
ona
03
275
5A
utor
izza
zion
eca
rtel
lipu
bblic
itari
.M
ina
Cia
nlan
tini
lng.
Mar
coV
ona
02
Aut
oriz
zazi
one
alla
cci
sure
tipu
bbli
che
(pro
cedi
men
toco
ndiv
iso
276
5M
ina
Cia
nlan
tini
lng.
Mar
coV
ona
Oi
con
i ges
tori
delle
reti)
277
5V
erif
iche
coll
etta
men
tore
tefo
gnar
iae
loau
tori
zzaz
ione
scar
ico
Min
aC
iarl
antin
iln
g.M
arco
Von
a1
2
‘
Dot
t.ss
aE
leon
ora
278
5A
utor
izza
zion
ico
ntra
sseg
nodi
sabi
liP
acia
roni
/C
olel
laE
nric
oln
g.M
arco
Von
ai
i
279
5as
segn
azio
nenu
mer
ici
vici
Dot
t.ssa
Ele
onor
aP
acia
roni
/C
olel
laE
nric
oln
g.M
arco
Von
aO
O
280
5A
utor
izza
zion
ist
alli
diso
sta
disa
bili
Dot
t.ssa
Ele
onor
aP
acia
roni
/C
olel
laE
nric
oln
g.M
arco
Von
a4
3
—
Dot
t.ssa
Ele
onor
aln
g.M
arco
Von
a4
326
15
rila
scio
pass
oca
rrab
iliP
acia
roni
/C
olel
laE
nric
o
28?
5at
test
azio
neto
pono
mas
tica
Dot
t.ss
aE
leon
ora
.-
Pac
iaro
niI
Col
ella
Enr
ico
Ing.
Mar
coV
ona
OO
.R
ilasc
ioau
tori
zzaz
ione
per
l’oc
cupa
zion
edi
spaz
ied
aree
Dot
t.ss
aE
leon
ora
lng.
Mar
coV
ona
13
283
5.
pubb
lich
eP
acia
roni
IC
olel
laE
nric
o
284
-5
Ado
zion
ear
eeve
rdi
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
a1
i
285
5A
utor
izza
zion
epe
rab
batt
imen
toes
senze
arbo
ree
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
ai
1
286
5A
utor
izza
zion
iac
usti
che;
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
a1
2
287
5A
utor
izza
zion
epo
zzi
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
a1
2
Aut
oriz
zazi
one
/ri
nnov
o/
null
a-os
taal
losc
aric
o—
288
5G
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
1ev
apot
rasp
iraz
ione
,su
birr
igaz
ione
(ute
nze
dom
esti
che)
Aut
oriz
zazi
one
/ri
nnov
oal
losc
aric
oin
fogn
atur
apu
bblic
a(d
.p.r
.28
95
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
a1
1
227/
2011
art.
5)
Rila
scio
nulla
osta
scar
ico
inpu
bblic
afo
gnat
ura
aise
nsi
del
d.lg
s.29
05
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
a1
2
152/
2006
291
5P
arer
epe
rin
stal
lazi
one
ante
nne
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a0
3
292
5C
ertif
icat
iar
eepe
rcor
seda
lfu
oco
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a1
1
Par
ere
suV
IA.
—va
luta
zion
eim
patt
oam
bien
tale
eV
.A.S
.—
293
5G
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
13
valu
tazi
one
ambi
enta
lest
rate
gica
.294
5R
ichi
esta
com
post
iera
inco
mod
ato
d’us
ogr
atui
toG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
Oi
..I 295
5S
egna
lazi
one
cani
rand
agi,
reat
ico
ntro
gli
anim
ali
epr
esen
zaG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
Oi
caro
gne
susp
azi
pubb
lici
296
5R
icon
osci
men
toco
loni
efe
line
com
unal
iG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
OO
297
5Se
rviz
iodi
igie
neur
bana
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a1
2
298
5Se
rviz
iodi
disi
nfes
tazi
one
ede
ratt
izza
zion
eG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
11
f’A
L—\4
\?\C
O\\
t(
Serv
izio
dìri
cezi
one,
cust
odia
em
ante
nim
ento
“ad
vìta
m”
dei
cani
i29
9ra
ndag
ica
ttur
ati
nel
terr
itori
ode
lco
mun
edi
ciam
pino
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
aO
300
5M
onito
ragg
ioin
quin
amen
toac
usti
coae
ropo
rtua
leG
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
i
301
5M
onito
ragg
iopo
lver
iso
ttili
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
ai
302
5Se
rviz
iodi
gest
ione
depu
rato
rico
mun
ali
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
ai
i
303
5C
once
ssio
nedi
locu
lo/o
ssar
ioG
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
12
304
5-C
once
ssio
nedi
area
cim
iteri
ale
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a1
2
305
-5
Rin
unci
aal
laco
nces
sion
edi
area
cim
iteri
ale
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
aO
i
306
5R
inun
cia
ase
polc
rire
aliz
zati
suar
eeci
mite
rial
iin
conc
essi
one
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
aO
i
307
5:
Rin
unci
aal
laco
nces
sion
edi
locu
lo/o
ssar
ioG
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
Oi
3Q
--5
Rim
bors
olo
culo
retr
oces
soG
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
Oi
309
5T
rasl
azio
nesa
lme
all’
inte
rno
del
cim
itero
/es
tum
ulaz
ione
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
aO
i
310
‘5T
umul
azio
ne/
inum
azio
neG
eom
.A
do’f
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
Oi
311
5T
umul
azio
nere
sti
mor
tali
/cen
eri
inlo
culo
/oss
ario
già
occu
pato
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
aO
i
312
5E
sum
azio
neG
eom
.A
dolf
oA
ceti
lng.
Mar
coV
ona
Oi
313
5A
ppos
izio
nela
pide
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
aO
314
5A
utor
izza
zion
epe
rap
posi
zion
ese
gno
fune
rari
oG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
Oi
Aut
oriz
zazi
one
per
esec
uzio
nedi
lavo
rial
l’in
tern
ode
lci
mite
ro31
55
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiln
g.M
arco
Von
a0
3co
mun
ale
per
cont
ode
ico
nces
sion
ari
S16
5R
ilasc
iope
rmes
sodi
ingr
esso
con
auto
veic
oli
nelle
aree
diG
eom
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
aO
sepo
ltur
apr
ivat
a
:31
75
Ispe
zion
elo
culo
per
veri
fica
anom
alie
del
fere
tro
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a0
1
Aut
oriz
zazi
one
per
edif
icaz
ione
sepo
lcro
priv
ato,
succ
essi
veG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
13
318
5va
rian
tied
even
tual
eco
nces
sion
epr
orog
a
-C
once
ssio
nepe
rco
mpl
etam
ento
dica
ppel
laco
stru
ita
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a0
331
9.5
.da
ll’a
mm
inis
traz
ione
com
unal
e
-R
ichi
esta
sost
adi
tran
sito
disa
lma
datr
aspo
rtar
epr
esso
altr
osi
toG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
01
320
-:::
5•
fune
rari
odi
altr
oco
mun
e
‘
-N
ulla
osta
acce
sso
salm
a/re
sti
mor
tali
prov
enie
nte
daal
tro
Geo
m.
Ado
lfo
Ace
tiIn
g.M
arco
Von
a0
132
1-
5ci
mite
ro
322
5Se
rviz
iodi
luce
votiv
aG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
13
Dom
anda
diis
criz
ione
/can
cell
azio
neal
grup
poco
mun
ale
diG
eom
.A
dolf
oA
ceti
Ing.
Mar
coV
ona
Oi
323
5pr
otez
ione
civi
le
324
5.-A
ffid
amen
todi
rett
oin
econ
omia
Ing.
Mar
coV
ona
Ing.
Mar
coV
ona
44
\cg
9
325
6P
rogr
amm
azio
ne,
defi
nizi
one
stra
tegi
a,or
gani
zzaz
ione
eco
ntro
lloA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
liA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li1
1
326
6G
esti
one
prog
etti
spec
ific
ie
stra
tegi
ciA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
liA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li1
327
6T
ratt
amen
tiSa
nita
riO
bblig
ator
ie
Acc
erta
men
tiS
anit
ari
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
1
328
6Si
toin
tern
ete
tras
pare
nza
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
11
329
6F
orm
azio
nede
lpe
rson
ale
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
ii
330
6A
cces
soat
tiL.
241/
90R
DP
diri
feri
men
toA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li2
2
331
6A
dem
pim
enti
nm
ater
iadi
codi
cede
llapr
ivac
yB
asili
oB
rusc
hiA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li1
1
332
6G
esti
one
denu
nce
difa
bbri
cato
Car
loG
ioio
siA
vvR
ober
toA
nton
elli
i1
333
6G
esti
one
denu
nce
diin
fort
unio
sul
lavo
roC
arlo
Gio
iosi
Avv
Rob
erto
Ant
onel
h1
1
334
6Im
pegn
oe
liqu
idaz
ione
della
spes
aC
arlo
Gio
iosi
Avv
Rob
erto
Ant
onel
li3
3
6ed
offe
rte
pubb
hche
)(iv
ico
mpr
esi
ipr
oced
imen
tire
lativ
ia
gare
Car
loG
ioio
siA
vvR
ober
toA
nton
elli
44
336
6S
icur
ezza
dei
lavo
rato
riC
arlo
Gio
iosi
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
01
337
6A
ccer
tam
ento
eri
scos
sion
ede
lle
entr
ate
Bas
ilio
Bru
schi
Avv
Rob
erto
Ant
onel
li4
4
338
6F
orm
azio
nede
gli
acce
rtam
enti
inm
ater
iadi
CD
SB
asili
oB
rusc
hiA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li4
4
339
6F
orm
azio
nede
gli
atti
ingi
untiv
iB
asili
oB
rusc
hiA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li4
4
340
6G
esti
one
sist
ema
SIV
ES
Bas
ilio
Bru
schi
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
33
341
6G
esti
one
del
cont
enzi
oso
Bas
ilio
Bru
schi
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
44
342
6A
ccer
tam
enti
Ana
graf
ici
Car
loG
ioio
siA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li2
2
343
6V
erif
iche
edac
cert
amen
tiin
mat
eria
dipo
lizia
amm
inis
trat
iva
Car
loG
ioio
siA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li4
34
6V
erif
iche
edac
cert
amen
tiin
mat
eria
dipo
lizia
edili
zia
edG
iann
ibr
ioA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li3
345
6V
erif
iche
edac
cert
amen
tiin
mat
eria
dipo
lizia
stra
dale
Ald
oF
anto
zzi
Avv
.R
ober
toA
nton
elli
4
346.
6A
ffid
amen
todi
retto
inec
onom
iaA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
liA
vv.
Rob
erto
Ant
onel
li4
t:?j
‘:
-.r T. :.r
‘: .IJav(!-I
.
Città di CiampinoProvincia di Roma
PROGRAMMA
TRIENNALE PER LA
TRASPARENZA E
L’INTEGRITA’
2014-2016
A rt. I — Finalità
Con la redazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità il Comune
di Ciampino intende dare attuazione al principio di trasparenza, intesa come
“accessibilità totale delle infòrmazioni concernenti l’organizzazione e / ‘attività delle
pubbliche amministrazioni, al/o scopo di fàvorire forme diffìise di controllo sul
perseguimento delle funzioni istituzionali e sull ‘utilizzo delle risorse pubbliche “.
il pieno rispetto degli obblighi di trasparenza, infatti, oltre che costituire livello
essenziale delle prestazioni erogate, rappresenta un valido strumento di dffiisione e
affermazione della cultura delle regole, nonché di prevenzione e di lotta a fenomeni
corruttivi. Il programma definisce le misure, i modi, e le iniziative per l’adempimento
degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le
misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi
informativijàcenti capo ai dirigenti responsabili degli uffici dell ‘amministrazione.
Le misure del Programma triennale sono coordinate con le misure e gli interventi
previsti dal Piano di prevenzione della corruzione, del quale il Programma ne
costituisce una sezione.
Gli obiettivi ivi contenuti sono, altresì, formulati in collegamento con la
programmazione strategica e operativa dell ‘ente, definita nel Piano Esecutivo di
Gestione.
In considerazione della futura adozione da parte della Commissione per la
valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (‘C’i VI7)
delle linee guida sui Programmi triennali per la trasparenza e l’integrità, anche alla
luce del recente D.Lgs. n. 33/20 13 sul “Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle
pubbliche anministrazioni” il programma è adottato in via provvisoria.
Art. 2- Il Responsabile per la trasparenza
Il Responsabile per la trasparenza per il Comune di Ciampino è individuato nel
Dirigente del I Settore, Avv. Giovanni Giaquinto, giusto Decreto sindacale n. 4, prot.
21839, del 19.06.2013.
Compiti del responsabile per la trasparenza:
Svolge stabilmente un’attività di controllo sull’adempimento da parte
dell’Amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa
vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l’aggiornamento delle
informazioni pubblicate, nonchè segnalando allrgano di indirizzo politico, al
Nucleo di Valutazione, all’Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi,
all’Ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di
pubblicazione.
• Provvede all’aggiornamento del Progranima triennale per la trasparenza e
/ ‘integrità.
• Controlla e assicura la regolare attuazione dell’accesso civico.
• In relazione alla loro gravità, segnala i casi di inadempimento o di adempimento
parziale degli obblighi in materia di pubblicazione previsti dalla normativa vigente,
all’Ufficio di disciplina, per l’eventuale attivazione del procedimento disciplinare. Il
Responsabile segnala altresì gli inadempimenti al vertice politico
dell’Amministrazione, ai /ìni dell’attivazione delle altre forme di responsabilità e
all ‘Autorità nazionale an ticorruzione.
Ai fini di garantire assistenza al Responsabile della Trasparenza in merito al
controllo sull’adempimento da parte dell’Amministrazione degli obblighi di
pubblicazione previsti dalla normativa vigente, si è determinato di assegnare al
medesimo un Ufficio di supporto così composto:
- Sig.ra Irene Piras, Funzionario Responsabile dell ‘Ufficio Segreteria generale,
- Sig. ra Cristina lenne, Webmaster ufficio Stampa e Comunicazione.
Ari. 3 - Misure organizzative
L ‘inserimento dei documenti e dei dati nell ‘apposita sezione del sito istituzionale
dell ‘Ente avverrà con modalità il più possibile decentrata.
Ai Responsabili degli Uffici dell ‘Ente, o ai propri collaboratori, sono state attribuite
apposite credenziali per / ‘accesso e / ‘utilizzo degli strumenti di pubblicazione e
successivo aggiornamento/monitoraggio.
L ‘attività riguarderà infàtti tutti i Dirigenti, ciascuno per competenza e secondo le
tipologie di atti o documenti la cui pubblicazione è obbligatoria per legge.
Ari. 4 - Caratteristiche delle informazioni
L ‘Ente è tenuto ad assicurare la qualità delle informazioni riportate nel sito
istituzionale nel rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge,
assicurandone l’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività,
la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l’omogeneità, la facile
accessibilità, nonché la confòrmità ai documenti originali in possesso
dell’amministrazione, l’indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità.
I Dirigenti quindi garantiranno che i documenti e gli atti oggetto di pubblicazione
obbligatoria siano quindi pubblicati:
• in forma chiara e semplice, tali da essere facilmente comprensibili al soggetto che
ne prende visione,
• completi nel loro contenuto, e degli allegati costituenti parte integrante e
sostanziale dell ‘atto;
• con l’indicazione della loro provenienza, e previa attestazione di conformità
all ‘originale in possesso dell ‘amministrazione;
• tempestivamente e comunque non oltre 3 giorni dalla loro efficacia;
• per un periodo di 5 anni, decorrenti dal I gennaio dell ‘anno successivo a quello
da cui decorre l’obbligo di pubblicazione.
Gli atti che producono i loro effetti oltre i 5 anni, andranno comunque pubblicatifino
alla data di efficacia. Allo scadere del termine sono comunque conservati e resi
disponibili all ‘interno di distinte sezioni di archivio.
• informato di tipo aperto, ai sensi dell ‘articolo 68 del Codice dell ‘amministrazione
digitale, di cui al D.Lgs. 82/2005 e saranno riutilizzabili ai sensi del D.Lgs.
196/2003, senza ulteriori restrizioni diverse dall ‘obbligo di citare la fonte e di
rispettarne 1 ‘integrità.
Ari. 5- Amministrazione Trasparente
Alfine di dare attuazione alla disciplina della trasparenza e nel rispetto di quanto
previsto dall’art. 51 del D.Lgs. n. 33/13,’ Invarianza flnanziaria’, è stata inserita
nella home page del sito istituzionale dell ‘Ente un ‘apposita sezione denominata
“Amministrazione trasparente “, che sostituisce la precedente sezione denominata
“Trasparenza, valutazione e merito “, utilizzando l’apposito applicativo fornito a
titolo non oneroso dai portale ‘Gazzetta Amministrativa’.
Al suo interno, organizzati in sotto-sezioni, saranno contenuti i seguenti dati,
informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria:
• gli atti di carattere normativo e amministrativo generale
• l’organizzazione dell’ente
• i componenti degli organi di indirizzo politico
• i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza
• la dotazione organica e il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato
• il personale non a tempo indeterminato
• gli incarichi conferiti ai dipendenti pubblici
• bandi di concorso
• la valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale
• la contrattazione collettiva
• gli enti pubblici vigilati, gli enti di diritto privato in controllo pubblico, le
partecipazioni in società di diritto privato
• i provvedimenti amministrativi
• i dati aggregati relativi ali ‘attività amministrativa
• i controlli sulle imprese
• gli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi
economici a personefisiche ed enti pubblici e privati
• 1 ‘elenco dei soggetti beneficiari
• i ‘uso delle risorse pubbliche
• il bilancio preventivo e consuntivo, il Piano degli indicatori e risultati attesi di
bilancio nonché il monitoraggio degli obiettivi
• i beni immobili e la gestione del patrimonio
• i servizi erogati
• i tempi di pagamento dell ‘amministrazione
• i procedimenti amministrativi, e i controlli sulle dichiarazioni sostitutive e
l’acquisizione d ‘ufficio dei dati
• ipagamenti informatici
• i contratti pubblici di lavori, servizi eforniture
• i processi di pianjflcazione, realizzazione e valutazione delle opere pubbliche
• l’attività dipianjflcazione e governo del territorio
• le informazioni ambientali
AH. 6— Dati ulteriori
In ottemperanza a quanto previsto dall’an. 4, comma 3, del D. Lgs. n. 33/2013, in
unttica di massima apertura della Pubblica Amministrazione nei confronti della
cittadinanza, il sito istituzionale verrà regolarmente aggiornato ed arricchito
attraverso la pubblicazione di tutte le Deliberazioni e gli atti adottati dall’Ente, fenni
restando i limiti e le condizioni espressamente previsti da disposizioni di legge, e
procedendo alla anonimizzazione dei dati personali eventualmentepresentL
AH. 7- Popolamento informazioni
Tra gli obiettivi primari che l’Ente si pone è quello del popolamento delle
informazioni da pubblicare nella sezione “Amministrazione Trasparente”, con
particolare attenzione alle pubblicazioni:
1. Personale
L Incarichi amministrativi di vertice: con gli estremi atto conferimento
incarico-curriculum- dati relativi allo svolgimento di incarichi o la
titolarità finanziati dalla RA.-! compensi relativi al rapporto di
consulenza;
I!. Dirigenti . con gli estremi atto conferimento incarico- curriculum-dati
relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità finanziati dalla P A.
I compensi relativi al rapporto di consulenza;
III. Posizioni organizzative: curricula dei titolari posizioni organizzative
redatti in conformità del vigente modello europeo;
IV Dotazione Organica conto annuale per le spese sostenute a tempo
indeterminato - Costo complessivo del personale a tempo indeterminato
in servizio, articolato per flisce professionali;
V Personale non a tempo determinato : dati relativi al personale non a
tempo indeterminato, con l’indicazione delle diverse tipologie di
rapporto, della distribuzione tra le diverse mansioni;
VI. Tassi di assenza Dati relativi ai tassi conferiti o autorizzati a ciascuno
dei dipendenti pubblici;
VII. Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti . Elenco degli incarichi
conferiti ai dipendenti,•
2. Bandi di concorso
I. Bandi di concorso per il reclutamento presso l’amministrazione-Elenco
dei bandi di concorso-Elenco dei bandi di concorso negli ultimi 3 anni e
le relative spese sostenute;
3. Insieme delle attività e procedimenti, composti sia dai dati aggregati
dell ‘attività amministrativa e dalle tipologie dei procedimenti di tutte le
aree funzionali cui si compone la struttura organizzativa dell ‘Ente
comunale. Per ciascuna tipologia di procedimento saranno pubblicate le
seguenti informazioni:
I. una breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i
riferimenti normativi;
Il. l’unita’ organizzativa responsabile dell’istruttoria;
III. il nome del responsabile del proc dimento, unitamente ai recapitio’ 4
c O•1
‘0v.
telefonici e a/la casella di posta elettronica istituzionale:
IV. per i procedimenti ad istanza di parte, gli atti e i documenti da allegare
all’istanza e la modulistica necessaria, compresi i fric-simile per le
autocertificazioni;
v. il termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per
la conclusione con l’adozione di un provvedimento espresso e ogni altro
termine procedimentale rilevante;
VI. gli strumenti di tutela, amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti
dalla legge in favore dell ‘interessato:
VII. il iink di accesso al servizio on line, ove sia gia’ disponibile in rete, o i
tempi previsti per la sua attivazione:
VIII. le modalita’ per l’ef/ttuazione dei pagamenti eventualmente necessari.
4. Bandi di gara e contratti 1 ‘aggiornamento tempestivo di tutto l ‘elenco per
la pubblicazione delle informazioni relative alle procedure per
I ‘ciffidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture di
cui ari’ 37 del decreto legislativo n. 33/2013:
I. CIG
Il. Struttura Proponente
III. Oggetto del bando
IV Procedura di scelta del contraente
V Elenco degli operatori invitati a presentare offerte
Vi. Aggiudicatario
VII. Importo di aggiudicazione
VIII. Tempi di completamento dell’opera, servizio ofornitura
IX Importo delle somme liquidate
X Avviso di preinformazione (da pubblicare secondo le modalità e le
specifiche previste dal d.lgs n. 163/2006)
XI. Delibere a contrarre, nell ‘ipotesi di procedura negoziata senza previa
(da pubblicare secondo le modalità e le specche previste dal d. lgs n.
163/2006)
XII. pubblicazione di un bando di gara (da pubblicare secondo le modalità
e le specjflche previste dal d.lgs n. 163/2006)
XIII Avvisi, bandi ed inviti per contratti di lavoro sottosoglia comunitaria,
per contratti di servizi e forniture sottosoglia comunitaria, per
contratti di lavoro soprasoglia comunitaria, per contratti di servizi e
forniture soprasoglia comunitaria (da pubblicare secondo le modalità
e le specjflche previste dal ctlgs n. 163/2006)
i Sovvenzioni,contributi, sussidi, vantaggi economici, con l’aggiornamento
tempestivo di tutto 1 ¶e.lenco per la pubblicazione dei soggetti beneficiari di
sovvenzioni e contributi,sussidi, vantaggi economici di cui all ¶art.27 del
decreto legislativo n. 33/2013;
I Nome del soggetto ben ficiario (solo per i possessori di Partita IVA)
IL Codicefiscale /Partita Iva (se impresa o ente)
III Tipo di rapporto: contributo, o incarico di collaborazione
IV Importo
V. Norma o titolo a base dell’assegnazione
VI Provvedimento di attribuzione o concessione
VII Settore
VIII Servizio
ixua
i Dirigente
XI. Responsabile delprocedimento
X1L Modalità utilizzata per individuare il beneficiano
XIII link alprogetto selezionato
XIV Curriculum del soggetto incaricato
6. Opere Pubbliche
I Documenti di programmazione delle operepubbliche
IL Le relazioni annuali
IIL Informazioni relative ai tempi, ai costi unitari e agli indicatori di
realizzazione delle opere pubbliche completate
7. Pianjflcazione e governo del territorio
li Atti di governo del territorio (Piani territoriali, piani di
coordinamento, pianipaesaggistici, strumenti urbanistici, generali e di
attuazione)
IL Schemi di provvedimento,delibere di adozione o approvazione e
relativi allegati tecnici
8. Informazioni ambientali
L Informazioni ambientali che 1 ‘Amministrazione detiene se rilevanti
sullo:
a) Stato degli elementi dell’ambiente,quali l’ariq, l’atmosfera,
l’acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali;
b) Fattori inquinanti quali le sostanze 1 ‘ene,giq, il rumore, le
radiazioni od i rjfiuti anche radioattivi, le emissioni, gli scarichi
ed altri rilasci nell’ambiente nell’ ambiente, che incidono o
possono incidere sugli elementi dell ‘ambiente;
c) Misure incidenti sull ‘ambiente e relative analisi di impatto, anche
amministrative, quali politiche, le disposizioni legislative, i piani,
i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto anche di
natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono
incidere sugli elementi e suifattori dell ‘ambiente ed analisi costi-
benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell’ambito
delle stesse;
d) Misure aprotezione dell’ambiente e relative analisi di impatto;
e) Stato della salute e della sicurezza umana
9. Pagamenti de/i ‘amministrazione. Indicatore dei tempi medi di pagamento
relativi agli acquisti di beni e servizi e forniture
10. Contro//i sulle Imprese
I. Elenco de/le tipologie di contro//o a cui sono assoggettate le imprese
in ragione dei/a dimensione e del settore di attività con l’indicazione
per ciascuna di esse dei criteri e delle relative modalità di svolgimento
11. Obblighi e adempimenti oggetto dell ‘attività di controllo che le
imprese sono tenute a rispettare per ottemperare alle disposizioni
normative
Ari. 8— Accesso Civico
L’istituto dell’Accesso Civico è stato introdotto dall’an’. 5 dei D. Lgs. n. 33/2013 e
prevede prevede l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di rendere noti i
documenti, le informazioni o i dati, attribuendo allo stesso tempo il diritto a
chiunque di richiedere i medesimi, nei casi jn cui sia stata omessa la loro
pubblicazione.
La richiesta di accesso civico non necessita di alcuna limitazione e la legittimazione
soggettiva del richiedente non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al
Responsabile della trasparenza de/l’Amministrazione, che dovrà pronunciarsi sulla
stessa istanza.
Nell’ipotesi di mancata pubblicazione dell’atto, documento o altra informazione,
nella specifica sezione Trasparenza, l’Amministrazione, entro trenta giorni, deve
procedere alla pubblicazione del documento, dell’informazione o del dato richiesto e,
contestualmente, dovrà trasmetterlo al richiedente o in alternativa potrà comunicare
al medesimo l’ovvenuta pubblicazione e indicare il collegamento ipertestuale a
quanto richiesto.
Se il documento, l’informazione o il dato richiesti risultassero già pubblicati, nel
rispetto della normativa vigente. l’Amm trazione indicherà al richiedente il
4c O
‘rQv 8\
relativo collegamento ipertestua/e.
Nei casi di ritardo o mancata risposta, il cittadino potrà rivolgersi a/titolare del
potere sostitutivo di cui all’art. 2, comma 9-bis de/la legge 7 agosto 1990, n. 241.
Ari. 9 - Responsabilità della Dirigenza
In merito a/la trasparenza, queste le responsabilità dei Dirigenti:
• adempiono agli obblighi di pubblicazione, di cui a/la normativa vigente ed al
presente Programma;
• garantiscono il tempestivo e regolare/lusso delle informazioni da pubblicare aifini
del rispetto dei termini stabiliti dalla legge:
• garantiscono l’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività,
la semplicità di consultazione, la comprensibilità;
l’omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità ai documenti originali in
possesso dell’omministrazione, l’indicazione della loro provenienza e la
riutilizzabilità delle informazioni pubblicate.
Ari. 10- Collegamenti con il Piano della performance
Il Piano della Performance determina gli indicatori, i livelli attesi e realizzati di
prestazione, i criteri di monitoraggio e consente ai cittadini di conoscere, comparare
e valutare in modo oggettivo e semplice i ‘operato dell ‘Ente.
La sua integrazione con il Programma Triennale della Trasparenza ed integrità è
volta a garantire la piena ed effettiva conoscibilità e comparabilità dell’agire
dell ‘Ente.
A tal fine nei Piano della Performance vengono inoltre inseriti appositi indicatori,
validi per tutti le Settori, con i quali si valuta i ‘operato dei Dirigenti anche in base al
rispetto di quanto previsto dalle normative sulla trasparenza e l’integrità.
Ari. 11 - Responsabilità del Nucleo di Valutazione
Il Nucleo di valutazione:
• provvede agli adempimenti di controllo così come previsti dalla normativa
vigente;
• verjflca la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma triennale per la
trasparenza e l’integrità di cui all’articolo 10 del D.Lgs 33/2013 e quelli
indicati nel Piano Esecutivo di Gestione;
• utilizza le informazioni e i dati relativi all’attuazione degli obblighi di
trasparenza ai finì della misurazione e valutazione delle performance sia
organizzativa, sia individuale del Responsabile e dei Dirigenti dei singoli uffici
responsabili della trasmissione dei dati.
Ari. 12 - Obblighi dei titolari di incarichi politici
I titolari di incarichi politici, hanno i ‘obbligo di trasmettere ai fini della
pubblicazione sul sito web istituzionale, al Responsabile per la Trasparenza:
a) i compensi di qualsiasi natura connessi ali ‘assunzione della
carica, gli importi di viaggio di servizio e missione pagati con
fondi pubblici;
b) i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o
privati ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
c) il curriculum;
d) le dichiarazione di cui all ‘art. 2, della legge 441/1982, nonché le
attestazioni e dichiarazioni di ciii agli art. 3 e 4 della medesima
legge, come modWcata dai decreto legge 33/2013, limitatamente
al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo
grado, ove gli stessi vi consentano. Tali informazioni vengono
pubblicate entro tre mesi dalla elezjojo dalla nomina e per i tre
anni successivi dal/a cessazione del mandato o de/I ‘incarico dei
soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione
patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non
separato e dei parenti entro il secondo grado che vengono
pubblicate fino alla cessazione dell’incarico o del mandato.
Decorso il termine di pubblicazione le informazioni e i dati
concernenti la situazione patrimoniale non vengono trasferiti
nel/e sezioni di archivio. Viene in ogni caso data evidenza al
mancato consenso.
L ‘Ente pubblica altresì sul sito web istituzionale, / ‘atto di nomina o di
proclamazione con 1 ‘indicazione della durata dell ‘incarico o del mandato elettivo.
ArI. 13 - SIakeI,o!der
Verranno tempestivamente individuate dall’Ufficio di supporto, figure di Stakeholder
comprese tra le seguenti categorie:
• Associazioni di categoria
• Imprese
• Cittadini
• Associazioni Culturali
• Associazioni del terzo settore
• Mezzi di Iiformazione
• Dirigenti Scolastici
Il presente Programma sarò trasmesso agli Stakeholder individuati come sopra e, ai
sensi dell’art.44 del dlgs 33/2013, al Nucleo di Valutazione.
AH. 14 - Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione
dei contenuti del Programma e dei (lati pubblicati
Oltre alla trasmissione del Programma agli Stakehoider individuati è prevista la
pubblicazione nel sito web istituzionale del Programma Triennale per la
Trasparenza e i ‘integrità 20 14-2016 nell’apposita sezione, “Amministrazione
Dasparente
Si prevede, inoltre, la creazione di un calendario di incontri con gli Stakeholder in
merito alla applicazione pratica della normativa in materia di trasparenza.
Art. 15- Sisten,a di monitoraggio
In coordinamento con il Piano Triennale anticorruzione, il Responsabile per la
Trasparenza, semestralmente monitorerà il regolare flusso informativo dei dati da
pubblicare ovvero dello stato di attuazione dei popolamento degli obblighi di
pubblicazione nella sezione “A ministrazione 7asparente “.
Si prevederà, di contro, in riferimento al sito istituzionale dell’Ente un periodico
inonitoraggio di:
1. Frequenza di navigazione (visite nel sito).
2. Sezioni più visitate.
3. Tempi di permanenza dei visitatori nel sito.
Tabella scadenze
Attività Termine massimoAdozione Programma Triennale per la trasparenza cd 28.02.2014integrità - 2014-2016
Nuovo Sito Web istituzionale 30.06.20 14
Sezione Amministrazione Trasparente OperativaMappatura dei procedimenti 30.06.20 14
Primo incontro Stakeholder 30.09.20 14
..
c
Ari. 16 - Sanzioni
L ‘inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente
costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa
di responsabilità per danno all’immagine dell’Amministrazione ed è comunque
valutato aifini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento
accessorio collegato alla peiforinance individuale dei responsabili.
Si riporta di seguito il quadro relativo alle sanzioni previste dal D.Lgs. 33/2013:
- ArI. 22. Obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti pubblici vigilati
e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché alle partecipazioni
in società di diritto privato:
FATTISPECIE DI iNADEMPIMENTO
Mancata o incompleta pubblicazione sul sito della p. a. vigilante dei dati
relativi a:
• ragione sociale;
• misura della partecipazione della p.a., durata dell’impegno e onere
gravante sul bilancio della p. a.;
• numero dei rappresentanti della p. a. negli organi di governo e trattamento
economico complessivo spettante ad essi;
• risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi;
• incarichi di amministratore dell ‘ente e relativo trattamento economico.
SANZIONE
Divieto di erogare a favore degli enti somme a qualsivoglia titolo da parte
della p.a. vigilante.
FATTISPE(’IE DI INADEMPIMENTO
Mancata o incompleta pubblicazione dei dati da parte degli enti pubblici o
privati vigilati relativamente a quanto previsto dagli artt. 14 e 15 per:
• componenti degli organi di indirizzo
• soggetti titolari di incarico
SANZIONE
Divieto di erogare a favore ditali enti somme a qualsivoglia titolo da parte
della p. a. Vigilante.
- Ar!. 15. Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi
dirigenzia/i e di collaborazione o consulenza.
FA TTISPECIE DI INADEMPIMENTO
Omessa pubblicazione dei dati di cui all ‘art. 15, comma 2:
• estremi degli atti di confi?rimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei
alla p. a., con indicazione della ragione dell ‘incarico e dell ‘ammontare
erogato;
• incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni per i quali è
previsto un compenso, con indicazione della ragione dell’incarico e
dell ‘ammontare erogato.
SANZIONE
In caso di pagamento del corrispettivo:
• responsabilità disciplinare;
• applicazione di una sanzione pari alla somma corrisposta.
- Ar!. 46. Violazione degli obblighi di trasparenza — Sanzioni
FA TTISPEUE DI INADEMPIMENTO
Inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti da/la normativa.
SANZIONE
• Elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale;
• Eventuale causa di responsabilità per danno all ‘immagine della p.a.;
• Valutazione aifini della corresponsione:
- della retribuzione accessorio di risultato;
- della retribuzione accessorio collegata al/a performance individuale del
Responsab i/e.
FATTISPE€1E Dl INADEMPiMENTO
Mancata predisposizione del Programma Triennale per la Trasparenza e
/ ‘Integrità
SANZIONE
• Elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale:
• Eventuale causa di responsabilità per danno all ‘immagine della p.a.;
• Valutazione aifini della corresponsione:
- della retribuzione accessoria di risultato:
- della retribuzione accessoria collegata alla performance individuale del
responsabile.
- Ar!. 47. Sanzioni per casi specflci
FA TTISPEUE DI INADEMPIMENTO
Violazione degli obblighi di comunicazione dei dati di cui all ‘art. 14
riguardanti i componenti degli organi di indirizzo politico, con riferimento a:
• situazione patrimoniale complessiva del titolare dell ‘incarico;
• titolarità di imprese;
• partecipazioni azionarie, proprie, del coniuge e parenti entro il
secondo grado di parentela;
• compensi ciii dà diritto la carica.
SANZIONE
• Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del
responsabile della mancata comunicazione;
•Pubblicazione del provvedimento sanzionatorio sul sito internet
del? ‘amministrazione o degli organismi interessati.
FA TTISPECIE DI INADEMPIMENTO
Violazione degli obblighi di pubblicazione di cui all ‘art. 22, comma 2, relativi
agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblico e
alle società con riferimento a:
• ragione sociale:
• misura della partecipazione della PA., durata dell ‘impegno e onere
complessivo gravante sul bilancio della PA.;
• numero dei rappresentanti della PA. negli organi di governo e trattamento
economico complessivo spettante ad essi;
• risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi;
• incarichi di amministratore dell ‘ente e relativo trattamento economico
complessivo.
SANZIONE
Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del
responsabile della violazione.
FA TTISPECJE DI INADEMPIMENTO
Mancata comunicazione da parte degli amministratori societari ai propri soci
pubblici dei dati relativi al proprio incarico, al relativo compenso e alle
indennitò di risultato percepite.
SANZIONE
Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico degli
amministratori societari.
CITTA’ DI CIAMPINO
CODICE DI COMPOR TA MENTO ADOTTA TO
DAL COMUNE DI CIAMPINO IN
ATTUAZIONE ED INTEGRAZIONE A QUANTO
PREVISTO DAL D.PR. 62/2013
( iti’ì (Il ( lflIVIj)ifl()
Adottato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 4 del 10 gennaio 2014
COI)ICE DI COMPORTAMENTo DEI DIPENDENTI
Pubblicato ai sensi (Iella delibera,ione IL 75/2013 deII’Autoriù Naiona1e 4nticørruzione’
Art. IDisposizioni di carattere generale - ambito di applicazione
11 Codice di comportamento si applica a dipendenti, a titolari di Organi e di incarichiegIi uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché ai collaboratori oconsulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico.
La sua applicazione viene estesa a tutti coloro che, anche se estranei al Comune diCiampino, sono titolari di un rapporto di lavoro professionale di qualsiasi tipo e aqualsiasi titolo con il medesimo, ovvero coloro che collaborano, a qualsiasi titolo conimprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favoredell’amministrazione.Le previsioni del presente Codice si estendono, altresì, per quanto compatibili, aidipendenti, delle Società partecipate Asp Spa ed Arnhi.en.te Spa.Per quanto non previsto nel presente atto trovano diretta applicazione normecontenute nel D.P.R. 62/2013.
Art. 2Principi generali
Il dipendente nello svolgimento della propria attività lavorativa e nei rapporti conl’utenza rispetta i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità,obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenzae imparzialità, astenendosi in caso dì conflitto di interessi.Inoltre il dipendente non usa a fini privati le informazioni e le dotazioni messe a suadisposizione per ragioni di ufficio, ed evita situazioni e comportamenti che possanoostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all’immaginedel Comune di Ciampino.
Il dipendente manifesta massima disponibilità e collaborazione nei rapporti concittadini e utenti e nei rapporti tra pubbliche amministrazioni assicura lo scambio e latrasmissione delle informazioni e dei dati nel rispetto della normativa vigente.
Art. 3conoscenza e diffusione de! Codice di comportamento
L’Amministrazione darà la più ampia diffusione al codice di comportamentopubblicandolo sul proprio sito internet istituzionale e nella rete intranet, nonchetrasmettendolo tramite e-mail a tutti i propri dipendenti. Si provvederà inoltre, allatrasmissione del codice in forma cartacea a tutti i dipendenti non dotati di strumentiinformatici.
Art. 4Regali, compensi e altre utili/i
Per quanto riguarda regali, compensi o altre utilità, i principi sono i seguenti:1) Divieto per il dipendente di richiesta o sollecitazione, per sè o per altri, a terzi
o a colleghi di lavoro, sovraordinati o subordinati.2) Divieto di accettazione, per sé o per altri, salvo quelli duso di modico valore
(indicativamente di valore non superiore a IO €) effettuati occasionalmentenell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudiniinternazionali.
3) Divieto di richiesta a soggetti che possano trarre benefici dall’attivitàlavorativa del dipendente per compiere o per aver compiuto un atto del proprioufficio.
Viene ribadita l’impossibilità di accettare incarichi di collaborazione conferiti dasoggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel triennio precedente, un interesseeconomico significativo in decisioni o attività inerenti all’ Ufficio di appartenenza deldipendente o nel quale lo stesso abbia prestato servizio nel triennio precedente.
Art. 5Partecipazione ad associazioni e organizzazioni
Il principio, già contenuto nel Codice Nazionale, prevede un obbligo di tempestivacomunicazione in capo al dipendente circa la propria adesione o appartenenza adassociazioni od organizzazioni (esclusi partiti politici e sindacati) i cui ambiti diinteressi possano interferire con lo svolgimento dell’attività dell’Ufficio diappartenenza o più specificatamente nei casi in cui le mansioni svolte nell’ambitodell’Amministrazione siano assimilabil i a quel le relative all’incarico esterno rivestito.
4rt. 6comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse
Viene sancita la necessità di inCormare per iscritto l’Amministrazione, all’ attodell’assunzione, circa la sussistenza di rapporti retribuiti, diretti o indiretti, che ildipendente abbia in essere o abbia avuto negli ultimi tre anni, con soggetti privati.
Il dirigente avrà il compito di valutare se le circostanze indicate siano idonee arealizzare un conflitto di interessi, provvedendo ad adottare i conseguentiprovvedimenti (ad esempio avocando a sé le attività relative all’incarico in conflitto).
Art. 7Obbligo di astensione ed attribuzione di incarichi extraufficio
Il Dipendente, se incaricato della Responsabilità di un settore/servizio o diprocedimento ed inquadrato nella categoria non inferiore alla C, comunica per iscrittoal proprio dirigente, con congruo anticipo, la necessità di astenersi dal partecipareall’adozione di decisioni e procedimenti che possano coinvolgere interessi propri,ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi,oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero, disoggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o graveinimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti odorganizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti,associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui siaamministratore o gerente o dirigente. li dipendente si astiene in ogni altro caso in cuiesistano gravi ragioni di convenienza. Sull’astensione del dipendente decide ildirigente del servizio di appartenenza.Inoltre, viene ribadito il divieto, per i dipendenti, di svolgere incarichi retribuiti nonconferiti o previamente autorizzati dall’Amministrazione, fatti salvi quelli per cui levigenti disposizioni di Legge non richiedono la preventiva autorizzazione.L’autorizzazione verrà rilasciata previa accurata valutazione di inesistenza di conflittidi interesse anche potenziali.Per quanto concerne l’attribuzione di incarichi gratuiti conferiti in considerazionedella professionalità che caratterizza il dipendente all’interno del Comune diCiampino, vige l’obbligo di comunicazione affinché l’Amministrazione possavalutare eventuali situazioni di conflitto di interesse anche potenziale.Si è inoltre disciplinato in maniera specifica, tenuto conto della particolareesposizione al rischio, alcuni particolari ambiti di attività, enucleando ulteriori ipotesidi conflitto di interesse.In particolare:1) al tecnico che presta servizio in uffici dedicati alla realizzazione di opere pubbliche
o comunque i cui compiti attengono sostanzialmente anche ad una delle fasinecessarie per la realizzazione delle opere pubbliche, non può essere autorizzato losvolgimento di un incarico extra ufficio:• se l’impresa conferente ha in corso un appalto con il Comune di Ciampino o se nonsono trascorsi due anni dalla fine dei lavori;• in ogni caso se l’incarico riguarda beni immobili ubicati nel territorio del Comune
di Ciampino;2) il tecnico che presta servizio in uffici dedicati alla pianificazione urbarnsticao adinterventi edilizi, non può accettare incarichi extra ufTicio riguardanti attività ointerventi da realizzarsi nel territorio del Comune di Ciampino:3) i dipendenti del Settore Finanziario e Tributi, non possono svolgere, avuto riguardoal ruolo svolto o alla posizione rivestita, incarichi riguardanti attività, interventi,autorizzazioni, concessioni, da svolgersi nel territorio del Comune di Ciampino.
Art. 8Disposizioni particolari per i dirigenti
In particolare per quanto concerne il personale dirigente si prevede:
• 1’ obbligo di comunicare le proprie partecipazioni azionarie ed altri interessifinanziari che possano porre il dirigente in conflitto di interessi con la propriafunzione pubblica, nonché di fornire le informazioni sulla propria situazionepatrimoniale e sulle dichiarazioni annuali dei redditi;
1’ obbligo di dichiarare se parenti o affini esercitano attività attraverso le qualipotrebbero venire in contatti frequenti con l’ufficio di cui è responsabile il dirigente.
Vengono altresì individuati canoni comportarnentali cui informare lo svolgimento deipropri compiti:• assumendo atteggiamenti leali e trasparenti;• adottando comportamenti esemplari ed imparziali nei rapporti con colleghi,collaboratori e destinatari dell’azione amministrativa;• curando che le risorse anche strumentali assegnate al suo ufficio siano utilizzate perfinalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali;• ponendo attenzione, compatibilmente con le risorse disponibili, al benessereorganizzativo nella struttura a cui è preposto;• favorendo l’instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori;
: assumendo iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, allaformazione e all’aggiornamento del personale, all’inclusione e alla valorizzazionedelle differenze di genere, di età e di condizioni personali;• assegnando attività e compiti sulla base di un’equa ripartizione del carico di lavoro,sulla base delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a sua
4
disposizione, valutandone le prestazioni con imparzialità;• evitando la diffusione di notizie non vere riguardanti l’organizzazione, l’attivita e i
dipendenti del Comune di Ciampino;• favorendo la diffusione di buone prassi ed esempi al fine di rafforzare il senso di
fiducia nei confronti dell’ Amministrazione.
Art. 9Disposizioniparticolari per i titolari di posizione organizzativa eper coloro che
operano negli uffici di diretta collaborazione delle autori?i politiche
Con riferimento al personale titolare di posizione organizzativa si prevede che lostesso svolga con diligenza le funzioni relative all’incarico conferito, perseguendo gliobbiettivi assegnati.Analogamente a quanto stabilito per i dirigenti, è previsto che i titolari di posizioneorganizzativa e coloro che operano negli uffici di diretta collaborazione delle autoritàpolitiche dichiarino se parenti o affini esercitano attività attraverso le quali potrebberovenire in contatti frequenti con l’ufficio di appartenenza.Il personale titolare di posizione organizzativa è tenuto:• a curare che le risorse anche strumentali assegnate al suo ufficio siano utilizzate perfinalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali;• a contribuire, nei limiti delle risorse assegnate, al benessere organizzativo dellastruttura cui è preposto;• a favorire l’instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, lacircolazione delle informazioni, la formazione e l’aggiornamento del personale;
ad assegnare le attività e i compiti sulla base di un’equa ripartizione del carico dilavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità delpersonale a sua disposizione;• evitando la diffusione di notizie non vere riguardanti l’organizzazione, l’attività e idipendenti del Comune di Ciampino;• favorendo la diffusione di buone prassi ed esempi al fine di rafforzare il senso difiducia nei confronti dell’ Amministrazione.
Art. 10Rapporti con il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e con il Piano
Triennale della Trasparenza
Al fine di coordinare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione ed il PianoTriennale della Trasparenza, con il Codice di Comportamento dei dipendenti pubbliciapprovato con D.p.r. 16 aprile 2013, n. 62 viene espressamente confermato l’obbligoper tutti i dipendenti di uniformarsi - nello svolgimento delle attività di competenza -
ai contenuti del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.Viene altresì ribadito che le violazioni delle misure previste dal Piano Triennale di
Prevenzione della Corruzione costituiscono illecito disciplinare, con la conseguente
applicazione delle vigenti disposizioni di Legge e contrattuali in materia.
Art. liSegnalazione di condotte illecite
Fermi restando gli obblighi e le responsabilità previste dagli art. 55-bis comma 7 e
55-sexies commi 3 e 4 del d.lgs. 165/2001 in tema, rispettivamente, di testimonianzanel procedimento disciplinare e di esercizio dell’azione disciplinare, vengono
enucleati i seguenti principi in tema di segnalazione di condotte illecite:• obbligo di segnalare condotte illecite al superiore gerarchico. che riceve e verificale segnalazioni al fine di avviare indagini interne.
• diritto ad essere tutelato e a non essere sanzionato, licenziato, trasferito,dernansionato, per motivi collegati direttamente o indirettamente alla segnalazione,fuori dai casi di diffamazione e calunnia.
Art. 12Comportamento nei rapporti privati
Nei rapporti privati (compresi le relazioni extralavorative con pubblici ufficialinell’esercizio delle loro funzioni) vige il divieto:
• di sfruttare, anche solo menzionando, la posizione che il dipendente ricopre nelComune di Ciampino al fine di ottenere utilità indebite.• di assumere ogni altro comportamento che possa nuocere all’immaginedell’Amministrazione.
Viene inoltre sancito l’obbligo di non dar seguito a richieste volte ad ottenere indebitefacilitazioni nelle modalità di disbrigo delle pratiche o indebiti contatti diretti conaltri uffici del Comune di Ciampino, anche al fine di evitare inopportune interferenzenell’attività degli altri uffici.
Art. 13Comportamento in servizio
Sono specificati alcuni comportamenti da tenere in servizio, e in particolare:Fermo restando il rispetto dei termini e dei principi del procedimento
amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda il compimento diattwità o l’adozione di decisioni di propria spettanza, nè adotta comportamenti tali da
6
farne ricadere la responsabilità su altri dipendenti;• Obbligo di utilizzare i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nelrispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi;• Obbligo di utilizzare il materiale, le attrezzature di cui il dipendente dispone perragioni di ufficio, i servizi telematici e telefonici dell’ufficio nel rispetto dei vincoliposti dall’Amministrazione;• Obbligo di utilizzare i mezzi di trasporto dell’Amministrazione soltanto per losvolgimento dei compiti d’ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivid’uflicio.
Art. 14Rapporti con il pubblico
Viene ribadito che i rapporti con il pubblico devono essere improntati allo spirito diservizio, alla correttezza, cortesia e disponibilità, in particolare:• riscontrando le richieste dell’utenza in maniera completa e accurata,• indicando, ove il dipendente non sia competente, il funzionario o l’ufficiocompetente all’interno del Comune di Ciampino o, se individuabile, anche di altraPubblica Amministrazione.Nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche vengono sanciti:• l’obbligo di rispettare l’ordine cronologico (salvo diverse esigenze di servizio odiverso ordine di priorità stabilito dall ‘Amministrazione);
• il divieto di rifiutare prestazioni a cui il dipendente sia tenuto con motivazionigeneriche;• l’obbligo di rispettare gli appuntamenti con i cittadini;• l’obbligo di rispondere senza ritardo ai reclami attenendosi al sistema di gestionereclami approntato dal Comune di Ciampino;• l’obbligo di astenersi da dichiarazioni pubbliche offensive per il Comune diCiampino,fatto salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni nell’esercizioe a tutela dei diritti sindacali;• l’obbligo di fornire informazioni e notizie relative ad atti od operazioniamministrative, in corso o conclusi, in ottemperanza alle disposizioni di legge eregolamentari in materia di diritto di accesso, ferma restando la disciplina sul segretod’ufficio e sulla tutela e trattamento dei dati personali.E’ fatto, altresì, divieto di assumere atteggiamenti di discriminazione diretta edindiretta relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origineetnica, alla disabilità, alla religione, alla lingua.Vige infine il divieto di intrattenere rapporti a titolo personale con gli organi diintormazione circa l’attività dell’ufficio di appartenenza. Al servizio competente sonodernandate le attività volte a fornire eventuali riscontri richiesti da detti organi.
7
Art. 15Contratti ed altri atti negoziali
Il dirigente non conclude, per conto dell’Amministrazione, contratti di appalto,fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione con imprese con le quali abbiastipulato contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente. Nelcaso in cui l’Amministrazione concluda contratti di appalto, fornitura, servizio,finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia conclusocontratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, questi siastiene dal partecipare all’adozione delle decisioni o alle attività relativeall’esecuzione del contratto demandando il procedimento al dirigente con poteresostituti vo.
Art. 16Vigilanza e Monitoraggio
I dirigenti vigileranno sull’applicazione del Codice di Comportamento nelle strutturedi cui sono responsabili.Inoltre, per garantire un eftèttivo monitoraggio da parte del Responsabile dellaprevenzione della corruzione circa L’applicazione del Codice è previsto che lo stessosi avvalga della collaborazione dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari.Si evidenzia che l’applicazione del codice assumerà rilevanza anche nell’ambito delSistema di Misurazione e Valutazione della performance individuale e organizzativa,con riguardo particolare alle attività di diretto impatto sulle unità organizzative.
Art. 17Attivià formative
Al personale saranno rivolte attività formative, anche nell’ambito delle iniziative diformazione previste dal Piano Triennale dì Prevenzione della corruzione e dalProgramma Triennale della Trasparenza, al fine di consentire una maggioreconoscenza dei contenuti del Codice di Comportamento Aziendale.Inoltre, allo scopo di garantire la più ampia divulgazione dei contenuti e dei risultatidell’applicazione del presente codice (ivi compresi gli esiti dell’attività dimonitoraggio svolta dal Responsabile della prevenzione della corruzione) sarannopromosse anche iniziative formative partecipate.
An. 18Responsabiliù conseguente alla violazione dei doveri del codice
Viene ribadito il principio per cui la violazione degli obblighi del Codice diComportamento Aziendale costituisce illecito disciplinare oltre a comportarel’eventuale responsabilità civile, penale e/o amministrativa.Viene altresì specificato che, ai fìni della determinazione della sanzione disciplinareconcretamente applicabile (tra quelle previste dalla legge, dai regolamenti, dal D.P.R.n. 62/20 13 “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, nonché dai contratticollettivi), la violazione è valutata tenendo conto:
della gravità del comportamento;• dell’entità del pregiudizio, anche morale, arrecato al decoro o al prestigio delComune di Ciampino.
Ciampino,
11 Responsabile UfficioProcedimeiti disciplinari
Dir. I SettoreAvv. Giovanni Giaqiinto
/
/
Il Responsabile della Prevenzion4la Corruzione
S.4 taro generaleRita
9
VICE-SINDACO - PRESIDENTE IL SEGRET GENERALE
Certifico che copia di questa deliberazione della Giunta Comunale, ai sensi dell’art. 32” della lgge n. 69 del
18 giugno 2009, è stata pubblicata all’albo pretorio on line del Comune oggi 2...O IIÀL.2.ctI.4 e vi rimarrà per
quindici giorni consecutivi ai sensi deIl’art. 124, primo comma, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
iContestualmente, gli estremi di questa deliberazione sono stati inclusi nell’elenco n
trasmesso ai consiglieri Capi Gruppo in conformità all’art. 125 del D.Lgs. 18agosto2000, n. 267.
LCertifico che questa deliberazione è divenuta esecutiva ad ogni effetto, decorsi 10 giorni dalla pubblicazione ai
sensi Art.134, comma terzo, del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267;
Certifico che questa deliberazione è divenuta esecutiva il giorno MAC 201.4 perché dichiarata
immediatamente eseguibile (art. 134, comma quarto, del D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267);
CERTIFICATO Dl PUBBLICAZIONE E COMUNICAZIONE Al CAPI GRUI
Addl....2.M HÀG ?.n14 /CERTIFICATO EPCUTI’
Addi....2..O
ORIGINALE della Deliberazione
COPIA CONFORME della Deliberazione, per uso amministrativo
Data Il Funzionario/Responsabile