Città «Expo, pannello parlante per la Domus...
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L’ECO DI BERGAMOCittà 13LUNEDÌ 26 GENNAIO 2015
L’allestimento all’Urban Center
«Bg public space»Le idee dei cittadinisul rilancio della città
Cittadinanza partecipativa
col primo gruppo di studio aperto ai citta
dini per riqualificare il centro di Bergamo.
«Bg public space» è il nome del progetto cofinanziato dall’Amministrazione comunale e dall’Università di Bergamo per creare unprocesso partecipativo. Le opinioni dei cittadini verranno tenute inconsiderazione nella redazione del bando di concorso internazionale rivolto agli urbanisti, al finedi rivitalizzare il centro città.
Il primo focus group si è svoltoall’Urban Center in piazzale Alpini, presieduto dalla docente del dipartimento di Lingue, letterature straniere e comunicazione dell’Unibg, Federica Burini, membrodel laboratorio cartografico Diathesis. Alla presentazione dell’iniziativa ha preso parte anche la professoressa Emanuela Casti, trai coordinatori del progetto con Federica Burini e altri collaboratori.«Sono 4 le fasi di cui si compone ilprocesso partecipativo – ha spiegato Burini –: una di consultazione preliminare, per coinvolgere icittadini nell’iniziativa; la secondadi sensibilizzazione, diffondendosui media i temi dei focus group;la terza di comunicazione diretta,in cui si svolgeranno gli incontri con la cittadinanza a cadenza settimanale, per esporre le tematicheaffrontate; l’ultima di consultazione online, in cui gli utenti, registrandosi al sito www.bgpublicspace.it o dalla pagina Facebook
“Bg public space”, potranno compilare questionari per esprimerela propria opinione riguardo a trecontesti: il sistema Piacentiniano,il centro urbano e gli spazi critici».
È possibile inviare domandealla pagina Facebook o mandaremessaggi tramite twitter. Inoltre,gli utenti potranno inviare foto della città, le migliori delle quali verranno selezionate per poi essere pubblicate. Nel sito è possibileconsultare le date dei prossimi focus group o le statistiche sul numero di utenti che hanno compilato il questionario.
Interessanti alcuni interventidei cittadini presenti al primo focus group: Dante Goffetti, rappresentante del Comitato pendolaribergamaschi, ha ribadito l’importanza di rivedere i flussi di mobilità in città; Fabio Fracassi, presidente del Comitato di quartiere Malpensata e consigliere comunale ha sottolineato l’importanzadi migliorare i collegamenti in città. Tra gli altri problemi evidenziati, le piccole botteghe costrettea chiudere o la mancanza di luoghiin cui le persone possano riunirsila sera, ripopolando il centro cittadino. Alessandro Riva (distretto del Commercio Bergamo Centro)ha messo in rilievo l’importanzadel confronto e della partecipazione ai gruppi di studio, incrementando la partecipazione tramite ilpassaparola.n Daniela Picciolo
ALBERTO CAMPOLEONI
«Mi sono impressionatanel vedere vicolo Aquila Nera completamente invaso dalle persone che aspettavano di entrare nell’area archeologica. Evidentemente c’è grande interesse versola storia antica della nostra città.Adesso bisogna pensare sul serioa come rendere fruibile pienamente un “tesoro” come quello dietro la Biblioteca Mai».
L’assessore a Cultura e turismo,Nadia Ghisalberti reagisce così (anche con un post sul proprio profilo Facebook) all’inatteso pienone, in Città Alta, per l’aperturaal pubblico, con visita guidata. degli scavi della Domus romana. Quella di ieri era una «apertura straordinaria», gratuita, decisa daCivico museo Museo Archeologico e Centro didattico. Iniziativa cui è previsto che ne seguano altredurante l’anno, nell’ultima domenica dei prossimi quattro mesi (22febbraio, 29 marzo, 26 aprile, 31 maggio) e poi per tutta l’estate finoal mese di settembre.
«Straordinaria» è stata anchela risposta della gente, che si è affollata all’apertura degli scavi. «Davvero si tratta di un segnale importante, di interesse per la nostra storia – continua l’assessoreGhisalberti – che merita di essereraccolto e di avere risposte adeguate». Ciò significa anzitutto valorizzare in modo sistematico il sito archeologico, rendendolo pienamente fruibile al pubblico, magari – aggiunge l’assessore – cominciando «dall’attrezzare un pannello parlante, illustrato, chespieghi l’articolazione del sito archeologico e i suoi contenuti». Piùancora, sarebbe necessario «inserire il sito di vicolo Aquila Nera inun percorso archeologico complessivo che attraversa Città Altae che comprende gli scavi sotto il
Palazzo del Podestà e il museo della Cattedrale». Percorso archeologico che lancia interessanti sprazzi di luce sullo sviluppo della cittàantica.
Naturalmente l’Expo in arrivo(con turisti al seguito) pone la questione dei tempi. «Sono prudentemente ottimista – dice ancora Ghisalberti, decisa a farsi carico della problematica – sulla possibilità di avere per Expo almeno il “pannello parlante”, anche sesi tratta di interloquire con la Sovrintendenza, per avere a disposizione i contenuti scientifici da rendere fruibili al pubblico. L’operazione ha una certa complessità.Tuttavia ci proveremo. Naturalmente intanto va seguita la stradadelle aperture guidate, già previste. Immaginando poi sviluppi fu
turi... Forse il rammarico è che questo luogo, con i resti della Domus romana, non sia stato pensato, in passato, in vista della sua fruibilità. Ci arriviamo in ritardo».
I resti di vicolo Aquila Nera sono venuti alla luce nella secondametà degli anni Ottanta durantei lavori di ampliamento della biblioteca Mai e dal 1996 sono protetti da un’ampia struttura in vetro e cemento. Dell’abitazione rimangono parte dei muri e dei pavimenti e il pozzo, reperti risalentia un periodo compreso tra il I secolo avanti Cristo e il II dopo Cristo, sui quali, in epoca medievale,venne edificata un’altra abitazione, in parte ancora visibile. Finital’opera di copertura il sito è rimasto chiuso per 18 anni, salvo aperture straordinarie.n
La gente in coda ieri per vedere gli scavi della Domus romana in vicolo Aquila Nera
«Expo, pannello parlanteper la Domus romana»Ieri l’assalto della folla al sito archeologico di vicolo Aquila NeraL’assessore Ghisalberti: «Ci attrezzeremo per spiegare gli scavi»
Il profilo Facebook dell’assessore
alla Cultura Nadia Ghisalberti
Kiwanis, i 100 annicon quattro progettidi solidarietà
Sono quattro i services ap
provati per l’anno sociale 2014/2015 da
Kiwanis club Bergamo Orobico, l’orga
nizzazione internazionale a servizio del
la comunità e dell’infanzia che quest’an
no festeggia cento anni dalla fondazione.
I progetti sono stati presentati alle autorità cittadine all’Hotel Excelsior San Marco, presente ilconsigliere comunale Romina Russo. Ma oltre a questi, il Kiwanis supporta anche il progetto mondiale «Eliminate» a fianco diUnicef, finalizzato a debellare iltetano materno e neonatale nei Paesi meno sviluppati, sotto la guida dell’ex presidente del clubOrobico Francesco Tassoni.
Tra i nuovi services, il primoselezionato è il progetto Sono tuoamico dell’Associazione Futura Onlus che, come illustra il presidente del Kiwanis club Bergamo
Orobico, Luigi Famoso, «si occupadella salute mentale in età evolutiva di ragazzi in disagio neuropsichiatrico e di disabilità». Il progetto, di Caterina Dall’Olmo e Stefania Colnaghi Pezzotta, è attivopresso l’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda ospedaliera di Treviglio. Si prende a cuore bambini e ragazzidiversamente abili anche il progetto Animazione musicale di Alberto Carapella, dell’Associazionegenitori Presolana Acca Onlus.
Come spiega il presidente, «Il progetto, attraverso la musica, offre esperienze inedite e crea presupposti per creare innovative forme di comunicazione non verbale». Spazio anche all’esperienzadidattica e formativa con il Certamen dantesco di Enzo Noris, vicepresidente della Società Dante Alighieri che si occupa di culturadantesca: «È un concorso su argomenti della Divina Commedia–spiega Famoso rivolto a studentidegli istituti superiori con premiin denaro ai primi tre classificati».Quarto service approvato è Il mondo tra le mani, di Flavia Fabiani e della Selene Carboni: unlaboratorio tattile per bambini non vedenti istituito dall’Associazione Arlino Onlus presso il Centro di Ipovisione e Riabilitazionevisiva di Azzano San Paolo: «Tramite questo progetto – spiega Famoso – si aiutano i bambini ipovedenti a sviluppare il senso tattile».Soddisfatti delle scelte anche la past president Anna Scarpellini,il Luogotenente Governatore della Divisione Lombardia 2 e sociodel Club Egidio Genise e il Luogotenente Governatore eletto Marco Orefice.n Veronica Cuni
La serata al Kiwanis Orobico