Città di Grosseto - Maremma News · 2018-05-03 · Baratto Amministrativo è fissato in €...

Città di Grosseto

BARATTO AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO COMUNALE

PREMESSA

CAPO I - Riferimenti e definizione Articolo 1 Riferimenti legislativi

Articolo 2 Definizione

CAPO II - Disposizioni generali Articolo 3 Tributi ed importi

Articolo 4 Destinatari: requisiti di accesso

Articolo 5 Destinatari: indicatori sociali

Articolo 6 Aree d’intervento e finalità

CAPO III – Procedure amministrative

Articolo 7 Modalità di adesione e istruttoria

Articolo 8 Patto di Collaborazione

Articolo 9 Chiusura del Baratto Amministrativo

Articolo 10 Forme di riconoscimento per gli interventi realizzati

CAPO IV – Svolgimento Articolo 11 Strumenti e formazione

Articolo 12 Responsabilità e doveri dei cittadini

CAPO V – Tutela dei cittadini aderenti Articolo 13 Assicurazione

Articolo 14 Tutela della dignità e della privacy del cittadino

CAPO VI – Disposizioni transitorie e finali Articolo 15 Entrata in vigore e durata

Articolo 16 Clausole interpretative

ALLEGATO A – Domanda di Adesione

Regolamento comunale sul Baratto Amministrativo - pag. 1 di 24

PREMESSA

L'Amministrazione Comunale, nel tutelare il diritto di ciascun nucleo familiare di preservare le risorse economiche per i bisogni primari e volendo al tempo stesso garantire il rispetto delle regole nel pagamento dei tributi, ha individuato nell’istituto denominato “Baratto Amministrativo” un'idonea modalità che concilia l'obbligo del pagamento con le disponibilità economiche del nucleo familiare quale ulteriore strumento di politica sociale a favore di nuclei disagiati, oltre che una pratica in grado di radicare nella comunità locale forme di cooperazione attiva, rafforzando il rapporto di fiducia con l’istituzione locale e tra i cittadini stessi che diventano esempio per lo sviluppo della coscienza civica e attori dello sviluppo locale.

CAPO I - Riferimenti e definizione

Articolo 1 - Riferimenti legislativi

Comma 1 - L’articolo 24 del Decreto Legge n. 133 del 2014, come modificato dalla Legge di conversione n. 164 dell’11 Novembre 2014 “Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio” così recita:

“ I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute ” .


Comma 2 - La norma disciplina la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi in materia di tutela, decoro e valorizzazione del territorio direttamente legati alla partecipazione delle comunità locali. In particolare stabilisce che i Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati prioritariamente da comunità di cittadini ma anche da cittadini singoli, nell'ambito del territorio da riqualificare. In tal senso la norma è espressione del principio della sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118, comma 4 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto consente alle comunità di cittadini di partecipare alla gestione dei servizi relativi alla cura e alla valorizzazione del territorio. I soggetti amministrati possono diventare soggetti attivi nella cura dei beni comuni con il vantaggio per l’amministrazione locale di beneficiare di risorse, competenze, esperienze e valori di cui i soggetti privati si fanno portatori.

Articolo 2 - Definizione

Comma 1 - Con il termine “Baratto Amministrativo” si definisce il complesso delle norme e delle forme di collaborazione tra i cittadini e l’Amministrazione Comunale, disciplinate dal presente Regolamento, consistenti in interventi di pubblica utilità integranti in via sussidiaria i servizi già svolti dal Comune, per la cura, il recupero e lo sviluppo di aree ed immobili pubblici, in attuazione dell’articolo 118 comma 4 della Costituzione della Repubblica Italiana e dell’articolo 24 del Decreto Legge n. 133 del 2014 come modificato dalla Legge n. 164 dell’11 Novembre 2014 “Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, a fronte della definizione e del riconoscimento da parte dell’Amministrazione Comunale di riduzioni ed esenzioni di tributi comunali nei confronti dei cittadini aderenti.

Comma 2 - Elementi caratterizzanti del Baratto Amministrativo sono:

- modalità di accesso ben definite e circoscritte a cittadini o gruppi di cittadini ben identificati;

- identificazione dei requisiti di accesso;

- corretta identificazione dei servizi e degli interventi oggetto dell’istituto;

- corretta identificazione dei tributi oggetto dell’istituto correlati ai relativi interventi;


- identificazione del limite di spesa annua oggetto dell’istituto;

- tutela dell’incolumità, della privacy e della dignità dei cittadini.

Comma 3 - In relazione alla tipologia degli interventi oggetto del Baratto Amministrativo di cui al successivo articolo 6, vengono riconosciute riduzioni o esenzioni nell'applicazione dei tributi inerenti all'area di intervento oggetto del progetto proposto, così come identificati al successivo articolo 3 comma 1. La riduzione o esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi correlati alle attività e ai Progetti d’Intervento che annualmente l'Amministrazione Comunale individua e approva in funzione delle linee di intervento dalla stessa sempre annualmente determinate nell'ambito delle attività sussidiarie a quelle istituzionalmente rese sul territorio.

CAPO II - Disposizioni generali

Articolo 3 - Tributi ed importi

Comma 1 - L’Amministrazione Comunale individua annualmente, tramite apposita delibera di Giunta, i tributi oggetto di esenzione o riduzione inerenti al tipo di attività svolta e agli interventi realizzati nell’ambito del Baratto Amministrativo di cui al successivo articolo 6.

Comma 2 - L’Amministrazione Comunale fissa annualmente l’importo complessivo da destinare al Baratto Amministrativo in sede di predisposizione dello schema di Bilancio di Previsione per l’annualità interessata; tale importo è comprensivo dei costi assicurativi, degli oneri riflessi e degli strumenti, di cui ai successivi articolo 11 commi 1, 2 e 3 e articolo 13 comma 2 e può essere modificato in sede di variazione di Bilancio.


Comma 3 - In sede di prima applicazione, l’importo complessivo da destinare al Baratto Amministrativo è fissato in € 100.000,00 a valere per l’anno 2017.

Comma 4 - Il limite individuale annuo massimo di agevolazioni tributarie riconoscibili per ogni nucleo familiare contribuente che realizza il Baratto Amministrativo viene inizialmente fissato in € 1.000,00 a valere per l’anno 2017; è nella discrezionalità dell'Amministrazione Comunale rivedere e stabilire, di anno in anno, tale importo attraverso apposita delibera di Giunta.

Comma 5 - E’ nella discrezionalità dell’Amministrazione Comunale rivedere e stabilire, di anno in anno, tramite apposita delibera di Giunta, il tetto massimo di indicatore ISEE per poter accedere al Baratto Amministrativo, di cui al successivo articolo 4 comma 4, ed il valore equivalente per ora di attività stimata di cui al successivo comma 8.

Comma 6 - Gli uffici di cui al successivo articolo 7 comma 10, in maniera analoga ai Progetti d’Intervento proposti dai cittadini aderenti attraverso le Domande di Adesione ai sensi del successivo articolo 7 comma 1, possono predisporre Progetti d’Intervento, di cui all’articolo 24 della Legge n. 164/2014, che devono essere approvati dall’Amministrazione Comunale attraverso apposita delibera di Giunta, come contropartita dell’importo fissato ai sensi del precedente comma 2, al fine di individuare un numero di moduli composto da n. 4 ore ciascuno per l’ammontare complessivo pari ad € 40,00 per ciascun modulo.

Comma 7 - Il cittadino aderente al Baratto Amministrativo offre la propria disponibilità per un monte ore determinato nel relativo Progetto d’Intervento approvato, e sottoscritto nel relativo Patto di Collaborazione di cui al successivo articolo 8, tale da coprire parzialmente o totalmente l’importo complessivo della pretesa tributaria annuale dell’Ente riferibile al soggetto aderente, nel rispetto del precedente comma 6.

Comma 8 - Il Comune di Grosseto riconosce n. 1 ora giornaliera di prestazione ogni € 10,00 lorde; tale importo comprende il tributo oggetto del Baratto Amministrativo per € 7,50 e ulteriori costi assicurativi, degli oneri riflessi e degli strumenti, di cui ai successivi articolo 11 commi 1, 2 e 3 e articolo 13 comma 2, per i restanti € 2,50, salvo diversa individuazione del valore massimo della prestazione prestata sulla


base della valutazione del servizio oggetto dell’attività da svolgere effettuata dai competenti uffici comunali.

Comma 9 - In considerazione del carattere sociale dell’iniziativa, il pacchetto ore approvate per la partecipazione al Baratto Amministrativo non può essere ripetuto nel corso dell’anno, né può essere frazionabile o compensabile in altra misura neppure qualora la somma dei moduli assegnati al richiedente superasse il valore del tributo.

Articolo 4 - Destinatari: requisiti di accesso

Comma 1 - L’adesione al Baratto Amministrativo è volontaria e la possibilità di usufruirne è concessa, con limitazione all'annualità di competenza in cui l’istituto viene proposto, a cittadini singoli o associati in comunità di cittadini costituite in forme stabili e giuridicamente riconosciute, titolari di una propria distinta posizione tributaria per un importo annuale non inferiore a € 300,00.

Comma 2 - E’ nella discrezionalità dell’Amministrazione Comunale rivedere e stabilire, di anno in anno, tramite apposita delibera di Giunta, l’importo annuale minimo della posizione tributaria individuale di cui al precedente comma 1.

Comma 3 - L’accesso al Baratto Amministrativo è concesso prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.

Comma 4 - Il cittadino che chiede di accedere al Baratto Amministrativo deve possedere all’atto della domanda di partecipazione i seguenti requisiti:

- residenza (o domicilio?) nel Comune di Grosseto;

- cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione Europea, ovvero il possesso di regolare titolo di soggiorno;

- età non inferiore ad anni 18;

- idoneità psico-fisica in relazione alle caratteristiche dell’attività da svolgere;


- Certificazione della situazione ISEE in corso di validità non superiore a € 9.000,00;

- assenza di condanna penale con sentenza passata in giudicato, o di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure di sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, per reati contro la persona, il patrimonio, l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica, la Pubblica Amministrazione, di tipo mafioso o terroristico;

- assenza di una situazione di contenzioso tributario con il Comune di Grosseto.

Comma 5 - Le associazioni e le altre organizzazioni di cittadini costituite in forme stabili e giuridicamente riconosciute che chiedono di accedere al Baratto Amministrativo devono possedere all’atto della domanda di adesione i seguenti requisiti:

- sede legale nel Comune di Grosseto;

- scopi perseguiti compatibili con le finalità istituzionali e gli obiettivi preminenti statutari del Comune di Grosseto;

- iscrizione nell’apposito Registro Regionale, laddove richiesto dalle normative vigenti, oppure riconoscimento legale a tale titolo.

Comma 6 - Il cittadino coinvolto nell’istituto del Baratto Amministrativo in nome e per conto di associazioni o altre organizzazioni di cittadini costituite in forme stabili e giuridicamente riconosciute deve possedere i requisiti di cui ai precedenti commi 1 e 4.

Articolo 5 - Destinatari: indicatori sociali

Comma 1 - Nel caso in cui l'importo totale lordo - comprensivo dei costi assicurativi, degli oneri riflessi e degli strumenti, di cui ai successivi articolo 11 commi1, 2 e 3 e articolo 13 comma 2 - delle richieste di accesso annuali fosse superiore all'importo complessivo del Baratto Amministrativo stanziato dal Comune, di cui al precedente articolo 3 comma 2 e 3, la graduatoria di accesso al Baratto Amministrativo deve privilegiare prioritariamente le associazioni di cittadini e i cittadini appartenenti alle fasce sociali più deboli, assegnando per questi ultimi un punteggio secondo i seguenti indicatori comunicati in occasione di pubblicazione del relativo bando:


CONDIZIONI PUNTEGGIO

Livello ISEE da € 8.000,01 a € 9.000,00 1

Livello ISEE da € 6.000,01 a € 8.000,00 3

Livello ISEE da € 4.000,01 a € 6.000,00 5

Livello ISEE da € 2000,01 a € 4.000,00 7

Livello ISEE fino a € 2.000,00 9

Stato di disoccupazione e assenza di forme di integrazione a sostegno al reddito previsti per legge (punteggio per ciascun membro maggiorenne della famiglia)

3

Stato di disoccupazione e presenza di forme di integrazione a sostegno al reddito previsti per legge (punteggio per ciascun membro maggiorenne della famiglia)

1

Regime di Cassa Integrazione (punteggio per ciascun membro maggiorenne della famiglia)

1

Nuclei familiari con 3 o più figli minori a carico 4

Nuclei monogenitoriali con minori a carico 2

Persone che vivono sole e sono prive di una rete familiare di supporto

1

Nuclei familiari con persone a carico affette da disabilità, in possesso di certificazione handicap di cui alla L. 104/92 art. 3 comma 3 e/o in possesso di invalidità civile per grave stato di salute (punteggio per ciascun membro familiare)

3

Beneficiari di interventi di sostegno sociale 1

Malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato riduzione del reddito

1

Comma 2 - E' nella discrezionalità dell'Amministrazione Comunale stabilire e rivedere, di anno in anno, i criteri ed il punteggio da assegnare agli indicatori di cui al precedente comma 1, attraverso apposita delibera di Giunta.

Comma 3 - Qualora al termine della scadenza per la presentazione delle Domande di Adesione non fosse stato raggiunto il tetto massimo di spesa stabilito dall'Ente nel


proprio Bilancio di Previsione, la parte restante è assegnata alle eventuali domande che dovessero sopraggiungere successivamente allo spirare del termine stabilito e comunicato per la presentazione ma sempre entro l'annualità di competenza, nel rispetto dell'ordine temporale di consegna (fa fede la data del protocollo dell'Ente o di trasmissione via posta elettronica certificata o pec ).

Articolo 6 - Aree d’intervento e finalità

Comma 1 - L’Amministrazione Comunale individua annualmente, tramite apposita delibera di Giunta, con riferimento alle esigenze del territorio comunale e nel rispetto del principio di sussidiarietà con le attività istituzionalmente assicurate, le aree di intervento nell'ambito delle quali le associazioni di cittadini e/o i cittadini stessi potranno proporre, tramite presentazione di apposite Domande di Adesione all’istituto, i Progetti d’Intervento oggetto di Baratto Amministrativo.

Comma 2 - Gli interventi di pubblica utilità dei cittadini aderenti al Baratto Amministrativo su spazi ed immobili pubblici sono finalizzati a:

- integrarne o migliorarne gli standard manutentivi garantiti dal Comune;

- migliorarne la vivibilità e la qualità;

- assicurarne la fruibilità collettiva se non presenti nei programmi comunali di manutenzione;

- recuperare quelli in disuso e/o degradati.

Comma 3 - A titolo esemplificativo e non esaustivo gli interventi di cui al precedente comma 2 possono riguardare:

- pulizia, sfalcio, manutenzione e abbellimento di aree verdi, parchi pubblici, aiuole;

- pulizia e sfalcio di cigli di strade comunali;

- pulizia di strade, piazze, marciapiedi ed altre pertinenze stradali di proprietà dell’Ente;

- pulizia di locali di proprietà comunale;


- lavori di piccola manutenzione di immobili comunali con particolare riferimento ad edifici scolastici, centri civici, impianti sportivi;

- manutenzione delle aree gioco per bambini, e dell’arredo urbano.

- interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.

Comma 4 - Gli interventi di pubblica utilità svolti dai cittadini aderenti al Baratto Amministrativo, di cui ai precedenti commi 2 e 3 hanno carattere occasionale e non continuativo e vengono dagli stessi cittadini svolti secondo una logica di complementarietà ed integrazione e non di mera sostituzione dell’attività eventualmente già svolta dal Comune attraverso operatori pubblici o convenzionati con l’Ente.

Comma 5 - Le attività svolte tramite il Baratto Amministrativo di cui ai precedenti commi 2 e 3 non possono in alcun modo essere inquadrate o assimilate a lavoro subordinato o dipendente o a qualsiasi altra forma contrattuale di collaborazione e non determinano né possono dare luogo in alcun modo all’instaurazione di un rapporto di lavoro di alcuna tipologia con il Comune di Grosseto.

CAPO III - Procedure amministrative

Articolo 7 - Modalità di adesione e istruttoria

Comma 1 - Il cittadino che desidera aderire al Baratto Amministrativo deve presentare apposita Domanda di Adesione, comprensiva di eventuale Progetto d’Intervento proposto, compilando il modulo corrispondente all’Allegato A del presente Regolamento e reperibile presso il sito web del Comune di Grosseto o direttamente presso l’ U.R.P. o direttamente presso la sede del Servizio Tributi.


Comma 2 - Ai fini dell'ammissione della Domanda di Adesione è altresì stabilito che il cittadino presenti, contestualmente alla stessa, certificazione medica di buono stato di salute attestante l’idoneità psico-fisica in relazione alle caratteristiche dell’attività da svolgere.

Comma 3 - L'Amministrazione Comunale provvede a comunicare tramite l’indizione e la pubblicazione di apposito avviso o bando, i termini entro i quali i cittadini possono presentare le Domande di Adesione al Baratto Amministrativo di cui al precedente comma 1.

Comma 4 - Il Servizio Tributi, in qualità di struttura deputata a raccogliere le Domande di Adesione al Baratto Amministrativo, accoglie o respinge tali Domande, previa valutazione dei requisiti di accesso di cui al precedente articolo 4 e compila una graduatoria secondo gli indicatori sociali di cui al precedente articolo 5.

Comma 6 - Il Servizio tributi, qualora ritenga che non sussistano i requisiti di accesso di cui al precedente articolo 4 e al precedente comma 2 e respinga quindi la Domanda di Adesione, ne dà comunicazione al proponente illustrandone le motivazioni.

Comma 7 - La gestione dei Progetti d’Intervento si differenzia a seconda che:

1) la proposta sia formulata in risposta ad una sollecitazione dell’Amministrazione Comunale;

2) la proposta sia presentata dal cittadino negli ambiti previsti dal presente Regolamento.

Comma 8 - Nel caso di cui al primo punto del precedente comma 7, l’iter procedurale è definito dall’avviso o bando di cui al precedente comma 3, nel rispetto di quanto disposto dal presente Regolamento.

Comma 9 - Nel caso di cui al secondo punto del precedente comma 7, la struttura deputata alla gestione del Progetto d’Intervento, di cui al successivo comma 10, comunica al proponente il tempo necessario alla conclusione dell’iter istruttorio in relazione alla complessità dell’intervento ed alla completezza degli elementi forniti.


Comma 10 - Il Servizio Tributi inoltra i Progetti d’Intervento - proposti dai cittadini attraverso le Domande di Adesione - alla competente struttura comunale, che li sottopone a valutazione ed eventuale revisione sotto il profilo tecnico e finanziario e, se approvati, li pone in esecuzione attraverso la struttura comunale individuata quale responsabile del seguimento dell'intervento e pertanto deputata al controllo della corretta esecuzione dell’attività progettuale.

Comma 11 - La competente struttura comunale, di cui al precedente comma 10, qualora ritenga che non sussistano le condizioni tecniche o finanziarie per procedere e respinga quindi il Progetto d’Intervento, ne dà comunicazione al proponente illustrandone le motivazioni.

Comma 12 - La struttura comunale responsabile del seguimento dell’intervento, di cui al precedente comma 10, predispone tutti gli atti necessari a rendere operativa la collaborazione indicata nel Progetto d’Intervento da ella approvato, incluso il Patto di Collaborazione di cui al successivo articolo 8, ed assolve tutti gli obblighi legati a garantire la sicurezza sul luogo del servizio svolto e l'assicurazione per infortuni di cui al successivo articolo 13 comma 2; in tale attività il Servizio Risorse Umane e Organizzazione fornisce il necessario supporto.

Comma 13 - Per i Progetti d’Intervento definitivamente approvati vengono disposte adeguate forme di pubblicità, anche attraverso il sito istituzionale dell’Ente, al fine di acquisire, da parte di tutti i soggetti interessati ed entro i termini indicati, le Domande di Adesione al Baratto Amministrativo.

Comma 14 - La struttura comunale individuata per la tipologia di intervento proposto, di cui al precedente comma 10, individua un proprio dipendente responsabile come coordinatore e controllore dell'attività resa dall'associazione di cittadini e dai singolo cittadini aderenti al Baratto Amministrativo.

Comma 15 - La medesima struttura di cui al precedente comma 10 ha cura di riportare in apposito registro i giorni in cui le attività di intervento vengono realizzate, al fine di conteggiare il monte ore destinato al Baratto Amministrativo. Considerato il carattere anche sociale dell’iniziativa, l’espletamento del monte ore può avvenire anche nei giorni festivi, previa autorizzazione della struttura comunale responsabile del seguimento dell’intervento.


Articolo 8 - Patto di Collaborazione

Comma 1 - Il “Patto di Collaborazione” è l’atto attraverso il quale il Comune e i cittadini aderenti al Baratto Amministrativo concordano e sottoscrivono tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione del Progetto d’Intervento approvato e al quale si attengono.

Comma 2 - Il contenuto del Patto di Collaborazione varia in relazione alla complessità degli interventi concordati e della durata delle attività, ma deve comunque contenere tutti gli elementi utili ad individuare gli obblighi di entrambe le parti e definire in particolare:

a) gli obiettivi perseguiti e le azioni di cura condivisa;

b) la durata della collaborazione, le cause di sospensione o di conclusione anticipata della stessa;

c) le modalità di azione, il ruolo ed i reciproci impegni dei soggetti coinvolti, i requisiti ed i limiti di intervento;

d) le modalità di fruizione collettiva dei beni comuni urbani oggetto del Patto di Collaborazione;

e) le conseguenze di eventuali danni occorsi a persone o cose in occasione o a causa degli interventi di cura e recupero dei beni urbani, la necessità e le caratteristiche delle coperture assicurative e l'assunzione di responsabilità secondo quanto previsto dal presente regolamento nonché le misure utili ad eliminare o ridurre le interferenze con altre attività;

f) le modalità di documentazione delle azioni realizzate, di monitoraggio periodico dell’andamento, di rendicontazione delle risorse utilizzate e di misurazione dei risultati prodotti dalla collaborazione fra cittadini e Amministrazione Comunale;

g) l’eventuale affiancamento del personale comunale nei confronti dei cittadini, la vigilanza sull’andamento della collaborazione, la gestione delle controversie che possano insorgere durante la collaborazione stessa e l’irrogazione delle sanzioni per inosservanza del presente regolamento o delle clausole del Patto di Collaborazione;

h) le cause di esclusione di singoli cittadini per inosservanza del presente regolamento o delle clausole del Patto di Collaborazione, gli assetti conseguenti alla conclusione della collaborazione, i diritti riservati agli autori delle opere dell’ingegno, la riconsegna dei beni e ogni altro effetto rilevante.


Comma 3 - Ai Patti di Collaborazione sottoscritti viene data idonea pubblicità sul sito istituzionale del Comune al fine di favorire la diffusione delle buone pratiche e la valutazione diffusa dei risultati ottenuti.

Articolo 9 - Chiusura del Baratto Amministrativo

Comma 1 - Sulla base delle relazioni presentate dagli uffici comunali e dai responsabili deputati al controllo sul territorio della corretta esecuzione delle attività oggetto di Baratto Amministrativo da parte dei cittadini aderenti, il Servizio Tributi adotta atto amministrativo finale con il quale si provvede alla correlata sistemazione contabile delle partite tributarie compensabili con l'importo progettuale previsto annualmente nel Bilancio di Previsione.

Articolo 10 - Forme di riconoscimento per gli interventi realizzati

Comma 1 - L’Amministrazione Comunale, al fine di fornire visibilità agli interventi realizzati dai cittadini aderenti al Baratto Amministrativo nell'interesse generale, può prevedere e disciplinare forme di pubblicità quali, ad esempio, l'installazione di targhe informative e spazi dedicati negli strumenti informativi dell’Ente.

Comma 2 - La visibilità concessa di cui al precedente comma 1 non può costituire in alcun modo una forma di corrispettivo degli interventi realizzati dai cittadini aderenti al Baratto Amministrativo, rappresentando una semplice manifestazione di riconoscimento pubblico dell’impegno dimostrato e uno strumento di stimolo alla diffusione delle pratiche di cura condivisa dei beni comuni.


CAPO IV - Svolgimento

Articolo 11 - Strumenti e formazione

Comma 1 - Il Comune può fornire al cittadino che aderisce al Baratto Amministrativo, sulla base delle valutazioni effettuate, informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui egli opera per l’attività oggetto dell’istituto e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate o da adottare.

Comma 2 - La struttura comunale deputata al controllo dell'attività , di cui al precedente articolo 7 comma 10, ha cura di consegnare i dispositivi di protezione individuali, se necessari, ai sensi della vigente normativa sulla sicurezza sul lavoro e provvede, se previsto dal progetto, a fornire gli strumenti, le attrezzature ed i materiali necessari allo svolgimento delle attività stesse.

Comma 3 - Qualora le attività oggetto del Baratto Amministrativo richiedano competenze particolari e specifiche diverse da quelle possedute dai cittadini beneficiari dello stesso, purché dichiarate nell’apposita Domanda di Adesione, la struttura comunale deputata al controllo dell’attività provvede ad organizzare e fornire la formazione e l’aggiornamento necessari, con modalità da concordare con i richiedenti stessi, che sono tenuti a partecipare.

Comma 4 - Il costo degli strumenti e della formazione di cui ai precedenti commi 1, 2 e 3 è recuperato attraverso l’esecuzione della prestazione, come da precedente articolo 3 commi 2 e 8.

Articolo 12 - Responsabilità e doveri dei cittadini

Comma 1 - L'attività assegnata al cittadino aderente al Baratto Amministrativo non può essere svolta se non dal richiedente stesso o da un componente del nucleo familiare, in accordo con il richiedente, se questo non è idoneo allo svolgimento


dell’attività e non può essere in alcun modo da egli conferita in parte o totalmente a terzi.

Comma 2 - Il cittadino aderente al Baratto Amministrativo è tenuto a svolgere le proprie funzioni con la diligenza del “buon padre di famiglia” e a mantenere un comportamento corretto ed idoneo al buon svolgimento delle mansioni affidategli.

Comma 3 - Il cittadino aderente al Baratto Amministrativo deve assicurarsi di effettuare le attività previste e concordate con il Comune nel rispetto di quanto disposto dalla normativa antinfortunistica vigente, utilizzando correttamente eventuali materiali, attrezzature e dispositivi di protezione adeguati.

Comma 4 - I materiali, le attrezzature ed i dispositivi di cui al precedente articolo 11 comma 2 vengono forniti in comodato d’uso al cittadino utilizzatore, devono essere da egli utilizzati e custoditi con cura e, salvo il normale deterioramento dovuto all’uso, devono essere restituiti in buone condizioni nei modi ed entro i termini concordati con il coordinatore responsabile di cui al precedente articolo 7 comma 14. In caso di danneggiamento e/o smarrimento il cittadino utilizzatore ne risponde direttamente.

Comma 5 - Il cittadino aderente risponde personalmente di eventuali danni a cose e/o a persone non coperti da polizze assicurative ordinarie obbligatorie per legge.

Comma 6 - Il cittadino aderente al Baratto Amministrativo deve comunicare tempestivamente al coordinatore comunale responsabile, di cui al precedente articolo 7 comma 14, eventuali modifiche di orario, assenze o impedimenti a svolgere la propria mansione.

Comma 7 - Il mancato rispetto per 3 (tre) volte del calendario delle attività stabilito dagli uffici comunali, senza giustificato motivo o autorizzazione preventiva da parte degli stessi uffici competenti alla verifica dell'espletamento delle attività progettuali, è causa di decadenza della partecipazione al Baratto Amministrativo senza che l'intervento compiuto sino a quella data possa essere riconosciuto come titolo di credito tributario ai fini dello stesso istituto.


Comma 8 - Qualora si riscontrassero negligenze da parte del cittadino che aderisce al Baratto Amministrativo, il coordinatore e controllore di cui al precedente articolo 7 comma 14 può provvedere all’allontanamento, anche immediato, dal servizio e alla cancellazione dal Baratto Amministrativo. Resta salva l’applicazione di eventuali sanzioni, laddove previste dalle normative vigenti.

CAPO V - Tutela dei cittadini aderenti

Articolo 13 - Assicurazione

Comma 1 - Le associazioni e le altre formazioni sociali partecipanti ai progetti devono provvedere a proprie cura agli adempimenti assicurativi necessari ai sensi della normativa vigente in materia.

Comma 2 - Il Comune di Grosseto assicura con polizza per la responsabilità civile verso terzi i singoli cittadini aderenti al Baratto Amministrativo, e con polizza per gli infortuni che gli stessi dovessero subire durante lo svolgimento delle attività di cui al presente regolamento.

Comma 3 - Il costo della copertura assicurativa di cui al comma 2 è recuperato attraverso l'esecuzione della prestazione, come da precedente articolo 3 commi 2 e 8.

Articolo 14 - Tutela della dignità e della privacy del cittadino

Comma 1 - Il Comune di Grosseto è tenuto a tutelare la dignità di ogni cittadino durante la fornitura del servizio, il quale ha diritto di svolgere l’attività richiesta in


forma privata e quindi non identificabile e/o discriminabile per l’attività che sta svolgendo.

Comma 2 - Il Comune di Grosseto, ai fini di cui al precedente comma 1, può attivare modalità di interscambio di Baratto Amministrativo tra Comuni limitrofi per garantire ai cittadini che ne facessero richiesta di poter accedere a tale istituto senza pregiudicare la dignità personale.

CAPO VI - Disposizioni transitorie e finali

Articolo 15 - Entrata in vigore e durata

Comma 1 - Il presente regolamento, se approvato entro il termine di approvazione del Bilancio di Previsione 2017, espleta immediatamente i propri effetti già a partire dall'annualità 2017. Nel caso in cui l'approvazione del presente regolamento dovesse avvenire successivamente, l'entrata in vigore sarà invece posticipata al 1° Gennaio dell’anno successivo quello di intervenuta esecutività della delibera di approvazione del Bilancio di Previsione 2017.

Comma 2 - Le previsioni del presente regolamento sono sottoposte ad un periodo di sperimentazione della durata di un anno. Durante il periodo di sperimentazione il Comune verifica, con il coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini che svolgono gli interventi e le attività progettuali, l’attuazione del presente regolamento al fine di valutare la necessità di adottare interventi correttivi dello stesso.

Articolo 16 - Clausole interpretative

Comma 1 - Allo scopo di agevolare la collaborazione tra Amministrazione Comunale e cittadini, le disposizioni del presente Regolamento devono essere interpretate ed


applicate nel senso più favorevole alla possibilità per i cittadini di aderire al Baratto Amministrativo.

Comma 2 - La Giunta comunale, con proprio provvedimento, può fornire interpretazioni autentiche alle norme del presente Regolamento.

Comma 3 - Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento alla normativa vigente.

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segue

ALLEGATO A - Domanda di Adesione


Modulo di Domanda di Adesione al Baratto Amministrativo

Al Comune di Grosseto Servizio Tributi Via Colombo 5 58100 Grosseto

Il/La sottoscritto/a …………………………………………………………………. ,

nato/a a …………………………………………… (Prov. ……..) il ………….. ,

residente a ……………………. in via/piazza …………………………… n. .… ,

C.F. …………………………………………………………. ,

telefono .................................................................... ,

email …………………………………………………………….. ,

DICHIARA

● di essere residente/domiciliato nel Comune di Grosseto; ● di avere la cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione

Europea, ovvero il possesso di regolare titolo di soggiorno; ● di avere un’età non inferiore ad anni 18; ● di avere un’idoneità psico-fisica in relazione alle caratteristiche

dell’attività o del servizio da svolgersi; ● l’assenza di condanne penali ai sensi dell’art. 4 comma 4 del vigente

Regolamento comunale sul Baratto Amministrativo; ● l’assenza di contenzioso tributario con il Comune di Grosseto;

CHIEDE

ai sensi dell’articolo 24 del DL 133/2014 (conv. in Legge n. 164/2014) e del vigente regolamento comunale, di poter partecipare al Baratto Amministrativo per la copertura del tributo ……………………… per l'importo pari ad Euro ………………………… allegando copia della dichiarazione ISEE 2016 (non superiore ad Euro 9.000,00), del documento di identità, dell’eventuale titolo di soggiorno, del certificato di idoneità psico-fisica e a compilare, ai fini della graduatoria, la tabella seguente:


CONDIZIONI PUNTEGGIO

COMPILARE

Livello ISEE da € 8.000,01 a € 9.000,00 1

Livello ISEE da € 6.000,01 a € 8.000,00 3

Livello ISEE da € 4.000,01 a € 6.000,00 5

Livello ISEE da € 2.000,01 a € 4.000,00 7

Livello ISEE fino a € 2.000,00 9

Stato di disoccupazione e assenza di forme di integrazione a sostegno al reddito previsti per legge (punteggio da moltiplicare per ciascun membro maggiorenne della famiglia)

3

Stato di disoccupazione e presenza di forme di integrazione a sostegno al reddito previsti per legge (punteggio da moltiplicare per ciascun membro maggiorenne della famiglia)

1

Regime di Cassa Integrazione (punteggio da moltiplicare per ciascun membro maggiorenne della famiglia)

1

Nuclei familiari con 3 o più figli minori a carico 4

Nuclei monogenitoriali con minori a carico 2

Persone che vivono sole e sono prive di una rete familiare di supporto

1

Nuclei familiari con persone a carico affette da disabilità, in possesso di certificazione handicap di cui alla L. 104/92 art. 3 comma 3 e/o in possesso di invalidità civile per grave stato di salute (punteggio da moltiplicare per ciascun membro familiare)

3

Beneficiari di interventi di sostegno sociale 1

Malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato riduzione del reddito

1

Contributi di solidarietà eventualmente ricevuti ad oggi


A tal fine, dichiara di aver preso visione del vigente Regolamento comunale sul Baratto Amministrativo, che conosce ad accetta, precisando che (barrare la risposta con una x) : 1 - è disponibile ad operare:

❏ al mattino dalle ore …………… alle ore …………… ❏ al pomeriggio dalle ore …………… alle ore ……………

2 - si ritiene:

❏ Idoneo e formato a svolgere la seguente attività: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. di cui all’art. 6 del vigente Regolamento sul Baratto Amministrativo.

❏ Non idoneo e non informato a svolgere le attività di cui all’art. 6 del vigente Regolamento per il Baratto Amministrativo e di autorizzare il sig. …………………………………………………………………………………….. nato a .……………………………………… il .………………………….. codice fiscale ..……..…………………………………………….. telefono ………………………………… email …………………………………… , in qualità di:

❏ componente del proprio nucleo familiare, in possesso dei requisiti

previsti, a svolgere le attività sopra dichiarate (ovvero soggetti che risultano nello stato famiglia del richiedente), allegandone copia del documento d’identità

❏ parente e affine in linea retta e collaterale di primo e secondo grado, in

possesso dei requisiti previsti, a svolgere le attività dichiarate, allegandone copia del documento d’identità, ovvero:


Gradi Parenti in linea retta

Parenti in linea collaterale

Affini

I ● Genitori ● Figli

● Suoceri ● Generi e nuore

II ● Nonni ● Nipoti (figli dei figli)

- Fratelli e sorelle - Cognati

❏ Allega eventuale Progetto d’Intervento rientrante tra le attività previste dall’art. 6 del vigente Regolamento sul Baratto Amministrativo con l’indicazione della disponibilità in termini di tempo e di eventuali materiali e attrezzature da mettere a disposizione.

DICHIARA INOLTRE Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 Giugno 2003, n. 196, dichiara di essere informato che:

● i dati dichiarati saranno utilizzati dagli uffici esclusivamente per le istruttorie dell’istanza presentata e per le finalità ad essa strettamente connesse;

● il trattamento viene effettuato sia con strumenti cartacei che informatici a disposizione degli uffici;

● i dati potranno essere comunicati a concessionari o altri soggetti pubblici che, in base a norme di legge o di regolamento, possono essere portati a conoscenza dei dati;

● il conferimento dei dati è obbligatorio; ● il responsabile del trattamento dei dati è

………………………………………………………………………………… ; ● in ogni momento può essere esercitato il diritto di accesso, rettifica,

aggiornamento e integrazione, cancellazione dei dati, come previsto dall’art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003, rivolgendosi all’indirizzo specificato.


Allega alla presente:

● ISEE in corso di validità; ● fotocopia di documento d’identità; ● fotocopia dell’eventuale titolo di soggiorno; ● certificato medico attestante l’idoneità a svolgere qualsiasi mansione

lavorativa e assenza di patologie invalidanti. …………………………. , lì ………………………

In fede;

Firma del richiedente …………………………………………….

Firma dell’eventuale incaricato …………………………………………….


Elenco dei Comuni i cui regolamenti sono stati confrontati per la stesura della bozza di regolamento per il Comune di Grosseto:

Bari

Barzana (BG)

Bergamo

Busnago (MB)

Carloforte (CI)

Civitella Paganico (GR)

Desenzano del Garda (BS)

Follonica (GR)

Leggiuno (VA)

Marano Vicentino (VI)

Nembro (BG)

Oristano

Ospedaletti (IM)

Palazzolo Acreide (SR)

Palma di Montechiaro (AG)

Roccastrada (GR)

Sona (VR)

Spoleto (PU)

Tradate (VA)

Ventimiglia (IM)


Importanti osservazioni sul Baratto Amministrativo:

L’art. 24 del c.d. “Sblocca Italia” è “espressione del principio della sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118, comma 4, Costituzione, in quanto consente alle comunità di cittadini di partecipare alla gestione dei servizi relativi alla cura e alla valorizzazione del territorio. I soggetti amministrati possono diventare soggetti attivi nella cura dei beni comuni con il vantaggio per l’amministrazione locale di beneficiare di risorse, competenze ed esperienze di cui si fanno portatori i soggetti privati”. Corte dei Conti: con la deliberazione n. 27 del 23 Marzo 2016 la Sezione Regionale di Controllo per l'Emilia Romagna ha escluso la possibilità di consentire attraverso tale istituto l'adempimento di tributi locali pregressi in quanto mancherebbe il requisito dell'inerenza tra agevolazione tributaria e tipologia di attività svolta dai soggetti amministrati e si potrebbero determinare effetti pregiudizievoli sugli equilibri di bilancio. La possibilità di deliberare riduzioni e/o esenzioni riguarda esclusivamente tributi strettamente riferibili all'attività sussidiaria posta in essere dai cittadini e non sarebbe possibile estendere l'ambito delle agevolazioni anche ai debiti pregressi. Ad avviso del giudice contabile "non si ritiene, viceversa, ammissibile la possibilità di consentire che l'adempimento di tributi locali, anche di esercizi finanziari passati confluiti nella massa dei residui attivi dell'ente medesimo, possa avvenire attraverso una sorta di datio in solutum ex art. 1197 c.c. da parte del cittadino debitore che, invece di effettuare il pagamento del tributo dovuto, ponga in essere una delle attività previste dalla norma e relative alla cura e/o valorizzazione del territorio comunale . Tale ipotesi non solo non rientrerebbe nell'ambito di applicazione della norma in quanto difetterebbe il requisito dell'inerenza tra agevolazione tributaria e tipologia di attività svolta dai soggetti amministrati, elementi che, peraltro, devono essere preventivamente individuati nell'atto regolamentare del Comune, ma potrebbe determinare effetti pregiudizievoli sugli equilibri di bilancio considerato che i debiti tributari del cittadino sono iscritti tra i residui attivi dell'ente ". E' necessario che sussista un rapporto di stretta inerenza tra le esenzioni e/o le riduzioni di tributi che il comune può deliberare e le attività di cura e valorizzazione del territorio sopra indicate che i cittadini possono realizzare.


L’esenzione dal pagamento dei tributi locali può essere concessa per un periodo limitato e definito di tempo, per tributi specifici e per tipologie di attività individuate dai comuni in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Secondo la Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna della Corte dei Conti il c.d. “baratto amministrativo” potrebbe determinare “effetti pregiudizievoli sugli equilibri di bilancio, considerato che i debiti tributari del cittadino sono iscritti tra i residui attivi dell’ente”. Detto in altri termini, gli amministratori che usano il c.d. “baratto amministrativo” potrebbero provocare un danno erariale al proprio comune. La Corte dei Conti ha dichiarato che non è “ammissibile la possibilità di consentire che l’adempimento di tributi locali, anche di esercizi finanziari passati confluiti nella massa dei residui attivi dell’ente medesimo, possa avvenire attraverso una sorta di datio in solutum ex art. 1197 c.c. da parte del cittadino debitore che, invece di effettuare il pagamento del tributo dovuto, ponga in essere una delle attività previste dalla norma (art. 24, cit.) e relative alla cura e/o valorizzazione del territorio comunale. La Sezione ritiene che tale ipotesi non solo non rientrerebbe nell’ambito di applicazione della norma in quanto difetterebbe il requisito dell’inerenza tra agevolazione tributaria e tipologia di attività svolta dai soggetti amministrati, elementi che, peraltro, devono essere preventivamente individuati nell’atto regolamentare del Comune, ma potrebbe determinare effetti pregiudizievoli sugli equilibri di bilancio considerato che i debiti tributari del cittadino sono iscritti tra i residui attivi dell’ente”.

L’obbligazione tributaria è derogabile solo da una legge

Aggiunge poi la Corte che “Ai fini dell’interpretazione della disposizione in esame, si deve richiamare il principio dell’indisponibilità dell’obbligazione tributaria, corollario dei principi costituzionali contenuti negli articoli 23, 53, 97 Costituzione, che risulta derogabile nel nostro ordinamento solo in forza di disposizioni di legge che, operando un bilanciamento tra differenti interessi, sacrificano gli interessi tutelati dai citati articoli 23 e 53 in favore di altri interessi costituzionalmente garantiti di rango pari o superiore. Nel caso in esame la disposizione di legge sulla cui base i Comuni possono deliberare l’esenzione e/o la riduzione di tributi comunali è costituita dall’articolo 24 d.l. 133/2014”.


Ma per ridurre i tributi comunali ci vuole un regolamento

La possibilità di ridurre i tributi comunali a vantaggio dei cittadini attivi può essere esercitata solo entro limiti ben circoscritti: “In primo luogo è necessaria l’adozione di un’apposita delibera da parte dell’ente che decida di utilizzare il suddetto istituto. Si ritiene che il predetto atto, in base alla previsione contenuta nell’articolo 52 d.lgs. 446/1997 che attribuisce ai Comuni la potestà regolamentare per la disciplina dei tributi locali, fatti salvi gli aspetti riservati alla fonte legislativa statale, debba rivestire la forma regolamentare”.

Il regolamento deve fissare i criteri e le condizioni per la cura dei beni comuni

Continua poi la Corte dicendo che “Dal punto di vista sostanziale, ossia del suo contenuto, è necessario che l’atto deliberativo comunale fissi/individui ‘criteri’ e ‘condizioni’ in base ai quali i cittadini, singoli o associati, possano presentare progetti relativi ad interventi di riqualificazione del territorio. Tali interventi possono riguardare, come prevede espressamente la disposizione in esame, ‘la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade, ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano ed extraurbano’. E’ altresì necessario che sussista un rapporto di stretta inerenza tra le esenzioni e/o le riduzioni di tributi che il comune può deliberare e le attività di cura e valorizzazione del territorio sopra indicate che i cittadini possono realizzare”. E infatti tutto questo (criteri, condizioni, rapporto di stretta inerenza e così via) è regolato minuziosamente dai patti di collaborazione che costituiscono il cuore del nostro Regolamento.

Non solo associazioni, anche cittadini singoli

Infine, la Corte ricorda che l’art. 24 citato “prevede che l’esenzione dal pagamento dei tributi locali può essere concessa per un periodo limitato e definito di tempo, per tributi specifici e per tipologie di attività individuate dai comuni in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Infine, è previsto che le agevolazioni fiscali sono concesse ‘prioritariamente’ a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute. La presenza dell’avverbio ‘prioritariamente’ e l’espressa previsione contenuta nel primo periodo della disposizione in esame che i cittadini possono essere singoli ed associati conduce a ritenere che anche cittadini singoli possono


http://www.labsus.org/2016/02/cosa-sono-e-come-funzionano-i-patti-per-la-cura-dei-beni-comuni/

presentare progetti relativi ad interventi di cura e valorizzazione del territorio cui possono conseguire benefici collegati ad agevolazioni tributarie”.

Deve esserci un rapporto diretto fra riduzione dei tributi e attività dei cittadini

In sostanza, la Corte dei Conti riconosce invece la piena legittimità della riduzione delle imposte locali a vantaggio dei cittadini attivi, anche singoli, purché le “agevolazioni tributarie, consistenti nella temporanea esenzione e/o riduzione di tributi locali” siano “collegate ad interventi relativi alla cura e/o valorizzazione del territorio che i cittadini, in forma singola o associata, propongono all’ente locale”.

Le risorse aggiunte al bilancio del comune dai cittadini attivi

Il ragionamento alla base è che i cittadini che si attivano per prendersi cura della città mettono il proprio tempo, i propri strumenti di lavoro, la conoscenza del territorio, le competenze, le relazioni, etc. a disposizione dell’intera comunità per rendere la città più bella e vivibile. Poiché tutto ciò ha valore non soltanto sul piano sociale, ma anche su quello economico, è come se i cittadini attivi, oltre a pagare le imposte locali come gli altri contribuenti, aggiungessero virtualmente al bilancio del comune preziose risorse aggiuntive non sotto forma di denaro ma sotto forma appunto di tempo, competenze, relazioni, etc.

Ridurre le imposte per riequilibrare gli oneri

Ma se i cittadini attivi “regalano” al Comune (inteso come istituzione) ed alla comunità in cui vivono risorse preziose che hanno un valore anche economico, allora si spiega perché il Comune possa disporre esenzioni ed agevolazioni, in materia di entrate e tributi. Ridurre le imposte locali che i cittadini attivi devono pagare è un modo per riequilibrare, per così dire, gli oneri che gravano su di loro, tenendo conto del valore delle risorse che essi mettono a disposizione di tutti.

Una misura di equità

E’ una misura di equità riconoscere il valore anche economico delle risorse “introdotte” nel sistema locale dai cittadini attivi quando si prendono cura dei beni comuni della propria città e scomputare, per così dire, tale valore dal totale delle imposte locali che questi ultimi pagano.

L’immenso valore aggiunto che non si vede


Notiamo comunque come la riduzione delle imposte locali a vantaggio dei cittadini attivi sia una misura di equità minima, perché tiene conto di una parte soltanto del “valore aggiunto” prodotto dai cittadini attivi, la parte visibile e, sia pure non facilmente, in qualche modo misurabile.C’è poi tutta la parte importantissima ma impalpabile e quasi impossibile da misurare rappresentata dal capitale sociale prodotto dai cittadini attivi, dagli effetti positivi che la cura condivisa dei beni comuni produce in termini di miglioramento della coesione sociale, della ricostruzione dei legami di comunità, della produzione di fiducia reciproca, tutti beni relazionali fondamentali per il benessere di una comunità, che i cittadini attivi producono in abbondanza quando si prendono cura dei beni comuni.

https://www.cliclavoro.gov.it/Normative/Decreto_Legge%20_24%20giugno_2014_n.90.pdf

(Art. 12)




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