Ciclo mestruale, ormoni...

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DIETA CICLICA – CICLICITÀ DIETETICA (CYCLICITY DIET) Ciclo mestruale, ormoni sessuali: Metabolismo dei macronutrienti Intake e bilancio energetico Differenza di sesso nella Composizione corporea Ciclicità dietetica nelle diverse fasi della vita della donna Ciclicità dietetica nella PCOS

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  • DIETA CICLICA – CICLICITÀ DIETETICA (CYCLICITY DIET)

    Ciclo mestruale, ormoni sessuali: Metabolismo dei macronutrienti Intake e bilancio energetico

    Differenza di sesso nella Composizione corporea Ciclicità dietetica nelle diverse fasi della vita della donna

    Ciclicità dietetica nella PCOS

  • Come nasce la CICLICITÀ DIETETICA – CYCLICITY DIET

  • I PILASTRI DELLA PREVENZIONE

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  • I piani nutrizionali più concreti ed affidabili sono quelli che permettono una riduzione dei fattori infiammatori ed un

    mantenimento della massa magra, parametro importante per aumentare l’aspettativa di vita.

  • PREMESSA - DAL PUNTO DI VISTA DEL GENERE SESSUALE

    1. La nutrizione esercita un impatto importante sulla salute umana e l'interazionetra nutrizione e salute è nota da secoli.

    2. La letteratura recente ha suggerito che la nutrizione potrebbe influenzare inmodo diverso la salute degli uomini e delle donne (Collins et al., 2009).

    3. Tra le ben note differenze, la più “ovvia” è nella composizione corporea conconseguente diversa funzione (Franconi et al., 2007).

    4. Fino all'ultimo decennio del XX secolo, la ricerca sulle donne è statatrascurata e i risultati ottenuti negli uomini sono stati trasferiti direttamentesulle donne sia nel campo della medicina che in quello della nutrizione.

    5. Di conseguenza, la maggior parte delle linee guida moderne si basano su studiprevalentemente condotti su uomini. Tuttavia, ci sono molte differenze tragenere e sesso che sono il risultato di input multifattoriali, inclusi fattorigenetici, ormoni steroidei sessuali e fattori ambientali (ad es. Componentialimentari).

    6. Gli effetti di questi diversi input sulla fisiologia maschile e femminile sarannodiversi nei diversi periodi di sviluppo ontogenetico e durante la gravidanza e ilciclo ovarico nelle donne, che sono anche dipendenti dall'età.

    7. Di conseguenza, diverse strategie si sono evolute per mantenere l'omeostasi delcorpo maschile e femminile, il che, a sua volta, implica importanti differenze nellabiodisponibilità, nel metabolismo, nella distribuzione e nell'eliminazione di cibi,bevande e farmaci.

    Mol Aspects Med. 2011 Feb;32(1):1-70

  • 7www.cyclicitydiet.it

  • IL CICLO MESTRUALE

    Esistono da sempre meccanismispecifici nel nostro corpo, chehanno permesso l’evoluzione dellaspecie nel corso degli anni, uno diquesti è il ciclo mestruale.Questo affascinante processoormonale, che si sviluppa nelcorso di 28 giorni ogni mese, èregolato da differenti ormoni cheaumentano e diminuiscono in basealle diverse fasi del ciclomestruale.

    Il ciclo ovarico consiste nella fasefollicolare precoce (giorni 1-4), fasefollicolare tardiva (giorni 5-11), faseperiovulatoria (giorni 12-15) e faseluteale (giorni 16-28).

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  • Evoluzione della dieta ciclica e focus scientifici sulle patologie femminili legate all’infertilitá.

  • I professionisti dello sport dovrebbero essere consapevoli delladifferenza di genere nella letteratura attuale.

  • La ricerca più recente ha evidenziato le differenze di genere

    Ancora oggi la maggior parte delleraccomandazioni nutrizionalirelative all'esercizio si basano sudati studiati per il maschio edestrapolati per le femmine

  • PUNTI CHIAVE

    1. Le atlete riportano una minore disponibilità di energia (EA) rispetto agli atleti di sesso maschile.

    2. EA basso, a sua volta, può influenzare il ciclo mestruale, il rischio di lesioni e le prestazioni.

    3. Gli atleti di sesso femminile possono richiedere strategie individualizzate e tempi di assunzione di carboidrati e proteine con dosaggio basato su fluttuazioni ormonali. Tuttavia, la ricerca attuale sostiene l'individualizzazione e raccomandazioni basate sul peso corporeo, sull'intensità dell'allenamento e sulla durata.

    4. Gli atleti di sesso femminile mostrano bassi livelli di molti dei micronutrienti essenziali, suggerendo che i livelli di raccomandazione potrebbero essere troppo bassi per le donne attive.

    5. Altre preoccupazioni nutrizionali, come l'intestino, la celiachia, i disturbi alimentari, i supplementi,e il microbioma, tutti presentano intriganti aree di interesse per ulteriori ricerche in atleti di sesso femminile.

    6. Sebbene ci sia qualche ricerca focalizzata specificamente sull'atleta femminile sono necessarie ulteriori esplorazioni di genere in tutte le aree

    Kelly A. Rossi - Nutritional Aspects of the Female Athlete 2017

  • In generale, livelli più alti di disturbi del ciclo mestruale sono statiriscontrati negli sport con grandi componenti estetiche o dove un pesocorporeo ridotto e la magrezza sono criteri importanti ai fini prestativi.Questo include sport come ginnastica, ballo, pattinaggio artistico e molti sportdi resistenza come la corsa dove pesi inferiori del corpo migliorano leprestazioni.

    Nello specifico amenorrea primaria può verificarsi fino al 7,4% degli atleti con livelli del 22% in sport come la ginnastica. Amenorrea secondaria possono verificarsi fino al 60% nelle attività di resistenza con % che salgono al crescere del volume di allenamento (e del peso corporeo che diminuisce). L'oligomenorrea si ritrova anche nel 40% nelle attività di resistenza e nel 60% delle ginnaste ritmiche

  • o il primo fattore è una disponibilità di energia (EA) bassa cronica con una proposta soglia di EA critica esistente al di sotto della quale iniziano i problemi

    o La genetica e l'età riproduttiva svolgono ruoli indipendenti da EAo Dieta ed esercizio fisico, per definizione, possono rappresentare uno

    stato di basso EA

    Cause della disfunzione del ciclo mestruale

  • EA = Energy Intake (EI) – Energy Expenditure (EE) per kg FFMamount of energy available for the metabolic processes of the body after energy is used for exercise, and normalized for fat free mass (FFM)

    LOW EA< 30 kcal/kg FFM/d

    Disordered eatingIntentional efforts to decrease body weight Unintentional failure to meet energy requirementsTime management Food availabilityLack of nutritional knowledgeIncrease energy needs (environement factors, stress)Low Energy density diet

    American College of Sports Medicine Joint Position Statement. Nutrition and Athletic Performance 2016

    Optimal EA 45 kcal/kg FFM/dIOC consensus statement on relative energy deficiency in sport (RED-S): 2018 update.

  • 45% of recreational female athletes were classified as “at risk” for low EA

    injury menstrual dysfunctiondecreased performance

    female dancers consume less than 70% of recommended daily energy needs

    ENERGY NEED

    Kelly A. Rossi - Nutritional Aspects of the Female Athlete 2017

  • Cause della disfunzione del ciclo mestruale

    I ricercatori hanno proposto come una causa la bassa BF% (da solanon spiega l'alta incidenza di disfunzione del ciclo mestrualeosservata in donne attive o atleti) elevate quantità di muscoli,attenzione all'assunzione di cibo (o DCA), una grande quantità eintensità di esercizio erano altre cause.

    Anche se discussi come disfunzione o interruzione, potrebbe essere utilepensare in termini di adattamento. In un senso più generale, ci sipotrebbe aspettare che questi adattamenti si verifichino quando il corpodi una donna è sotto alti livelli di stress cronico.

  • Altri fattori dietetici che contribuiscono alla disfunzione del ciclo mestruale

    In particolare una dieta povera di grassi e ricca di fibre abbassa i livelli di estrogeni e progesterone rispetto ad una dieta ricca di grassi e povera di fibre . Dorgan JF et. al. Relation of energy, fat, and fiber intakes to plasma concentrations of estrogens and androgens inpremenopausal women. Am J Clin Nutr. (1996) 64(1):25-31.

    In quanto sono in genere a basso contenuto di grassi e ricchi di fibre, le diete vegetariane e vegane se non seguite dallo specialista hanno il potenziale causare disfunzione del ciclo mestruale . Remer T et. al.Short-term impact of a lactovegetarian diet on adrenocortical activity and adrenal androgens. J Clin Endocrinol Metab. (1998) 83(6):2132-7.Barr SI. Vegetarianism and menstrual cycle disturbances: is there an association? Am J Clin Nutr. (1999) 70(3411 Suppl):549S-54S.

    In uno studio iniziale, il 25% delle donne amenorroiche era vegetariane e il 100% di loro non mangiavano carne rossa . Hanno anche consumato molto meno calorie quindi era presente anche un EA basso. Kaiserauer S et. alNutritional, physiological, and menstrual status of distance runners.Med Sci Sports Exerc. (1989) 21(2):120-5.

  • Stress correlato all'esercizio e alla dieta

    È logico supporre che lo stress intrinseco dell'esercizio, specialmentel'esercizio intenso, svolge un ruolo nella disfunzione del ciclo mestruale el'aggiunta di stress come la dieta e la perdita di peso peggiora il problema.

    C'è anche uno strano ritardo nel cambiamento della funzione del ciclomestruale e perdita di peso, mantenimento o recupero. Diversi studi hannorilevato che nella maggior parte delle interruzioni del ciclo mestruale ilrecupero dello stesso peso non garantisce il ripristino delle funzionifisiologiche negli stessi tempi.

  • Fattori psicologici

    Lo stress psicologico è altrettanto reale per il corpo quanto lostress fisiologico, generando spesso le stesse risposte ormonali. Ilcortisolo ha un ruolo chiave; non solo viene rilasciato in risposta allostress psicologico (anche salendo con bassi EA) ma livellicronicamente elevati possono inibire indipendentemente il ciclomestruale

  • bassa disponibilità di energia (EA)

  • Gender differences

    Appl. Physiol. Nutr. Metab. 44: 915–924 (2019) dx.doi.org/10.1139/apnm-2019-0063

  • Endocr Rev. 2016 Jun;37(3):278-316 24

  • SEX DIFFERENCES IN BODY COMPOSITION

    Sex and Gender Factors Affecting Metabolic Homeostasis, Diabetes and Obesity - 2017

    PRIMA DELLA MENOPAUSA, LE DONNE SONO PROTETTE

  • Goal BF% 10 12 15 18 20 25 30Divide

    LBM by0.9 0.88 0.85 0.82 0.8 0.75 0.7

    La donna che cerca di essere generalmente magra e in forma ("tonica")potrebbe avere come target il 22-24% circa come obiettivo BF%.Come regola generale, suggerirei un obiettivo del BF% non inferiore al 18%

    BF% 20 25 25 30 35 40 45 50RMR

    (cal/kg)22 21 20 19 217.5 16.5 15.5

    Durante la fase luteale, un aumento del 2,5-11% di RMR, pari a 100-300calorie. Userò un valore medio del 5% o circa 150 calorie. PCOS / obesità,il TEF è diminuito a causa dell'insulino-resistenza

    obiettivi specifici, misurabili, realizzabili, rilevanti e basati sul tempo

  • QUALI SONO LE DIFFERENZE NELLA DISTRIBUZIONE DEL GRASSO CORPOREO?

    • Le differenze ormonali e comportamentali, hanno sicuramente un ruolo importantenel determinare le differenze nella composizione corporea.

    • La maggior parte delle differenze nel metabolismo tra uomini e donne emerge ediventa evidente durante la pubertà (Loomba-Albrecht e Styne, 2009 ).

    • Allo stesso modo, la menopausa è associata a significativi cambiamenti nelmetabolismo energetico (Poehlman e Tchernof, 1998 ; Poehlman, 2002) che riduconole differenze tra i sessi.

    • Le riserve di grasso localizzate nelle donne possano essere necessarie perraggiungere le normali funzioni riproduttive e, d'altra parte, una variazionesignificativa dei range di deposito è associata all'insorgenza della pubertà e allacapacità riproduttiva (Frisch , 1984 ; de Ridder et al., 1990 ; Arslanian eSuprasongsin, 1997 ; Bray, 1997 ; Roemmich e Rogol, 1999 ; Kiess et al., 2000 ;Vizmanos e Marti-Henneberg, 2000 ; Klentrou e Plyley, 2003).

    • Pertanto, le ragazze con grasso localizzato prevalentemente sui fianchi avevano ipiù alti livelli di steroidi sessuali e gonadotropine a causa della loro elevata attivitàovarica (de Ridder et al., 1990).

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0087https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0115https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0113https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0046https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0033https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0007https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0019https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0127https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0070https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0160https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0073https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0033

  • EQUILIBRIO ENERGETICO – OMEOSTASI ( IN SENSO EVOLUTIVO)

    Horm Behav. 2017 Apr;90:8-14.

    “Le donne hanno maggiori probabilità di sopravvivere alle carestie”

  • QUALI SONO LE DIFFERENZE NELLA DISTRIBUZIONE DEL GRASSO CORPOREO?

    • Potrebbe essere interessante considerare la distribuzione del grasso specifico persesso anche in una prospettiva di genere storico-evolutivo. Nel corso della storia di H.sapiens, i periodi di carenza di cibo hanno privilegiato individui che potrebberoeffettivamente risparmiare e immagazzinare energia "extra" in tempi di eccedenza. Itratti genetici associati al grasso sono stati quindi selezionati perché migliorano lepossibilità di sopravvivenza quando il cibo è scarso. La capacità di contrastare consuccesso le restrizioni alimentari ha assunto un'importanza fondamentale ingravidanza e durante l'allattamento. Le femmine sembrano possedere un'attivitàlipolitica inferiore nel grasso corporeo periferico rispetto agli uomini.

    • Inoltre, il livello di grasso corporeo aumenta la capacità riproduttiva, a causadell'associazione di un "grasso ottimale" con un ciclo mestruale regolare e l'inizioprecoce della pubertà.

    • Mentre l'obesità inferiore o periferico si è sviluppata come un importante elemento disopravvivenza per l'accumulo di energia in quelle persone con stile di vita "sedentario"come la femmina preistorica per il parto e l'allattamento, i maschi preistorici avevanobisogno di grasso addominale. Questa localizzazione, caratterizzata da un elevatoturnover e, pertanto, costituendo un deposito di energia rapidamente disponibile,potrebbe aver assunto un ruolo importante soddisfacendo le esigenze di caccia.

  • CAMBIAMENTI E RIDISTRIBUZIONE DELLA BODY COMPOSITION

    Cartwright et al.2007

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  • Migliaccio et al, 2014

    FUNCTIONAL BODY COMPOSITION: THE «CROSS TALK»

    J Clin Invest. 2017; 127 (11) : 4104-4117.

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  • Rosa-Caldwell and Greene Biology of Sex Differences (2019) 10:43

    Ricerche recenti hanno iniziato a determinare che lepatologie muscolari si presentano e sviluppano in mododiverso tra maschi e femmine

    La salute dei muscoli scheletrici è un forte predittore di salute generale e longevità

  • In generale, le femmine sembrano essere più suscettibili alla perditadi massa muscolare indotta da disuso, ma allo stesso tempo protettadalla perdita di massa muscolare indotta da infiammazione (come lacachessia tumorale) rispetto ai maschi.

    Rosa-Caldwell and Greene Biology of Sex Differences (2019) 10:43

    Gli ormoni sessuali esercitano effetti benefici sul mantenimento e sullafunzione della massa muscolare

  • Il progesterone, è emerso recentemente come potenziale regolatore della salute mitocondriale,aumenta il dispendio energetico e la respirazione mitocondriale

    La qualità mitocondriale è stata recentemente proposta come mediatore delle dimensioni e della funzione dei muscoli

  • Sports Medicine (2019) 49 (Suppl 1):S69–S85

  • Carrasco-Marginet M, Castizo-Olier J, RodrõÂguez-Zamora L, Iglesias X, RodrõÂguez FA, Chaverri D, et al. (2017) Bioelectrical impedance vector analysis (BIVA) for measuring the hydration status in young elite synchronized swimmers.

    ↓ECW↓ICW

    Pre Vs. PostAll athletes

    ciclo ovarico tra il 5 ° e l'11 ° giorno

    doccia fredda per 10-15 minuti dopo l'allenamento, al fine di ridurre il flusso sanguigno cutaneo e la temperatura

  • 39

  • Welcome to the Microgenderome

    Science. 2013 March 1; 339(6123): 1044

    LA RICERCA APPLICATA DEVE CONSIDERARE LE INTERAZIONISESSUALI QUANDO SI ESAMINA LA COMPOSIZIONE E LAFUNZIONE DEL MICROBIOTA UMANO

    • alterazione dei ritmi del microbiomaoltre a influenzare i ritmi circadianidell’ospite hanno effetti profondi sullasua fisiologia e compromettere alcunefunzioni

    • (differenze di genere e il ruolofondamentale degli ormoni sessualiall'interno dell'asse cervello-intestino-enterico-microbico)

  • La stessa dieta influenza diversamente il microbiota nell’ uomo e nella donna

  • A tavola con il microbioma: il dimorfismo metabolico

    • La localizzazione del grasso è correlata alla situazione ormonale dell’ospite maanche alla composizione della flora batterica, legata in età fertile al sesso diappartenenza (Estroboloma versus Testrobioma).

    • Il microbioma intestinale facilità l’eliminazione del colesterolo con le feci o necontrolla l’eccesso di neosintesi

    • Il colesterolo di origine alimentare può essere catturato e intrappolato nellamembrana batterica o essere metabolizzato da alcuni Lactobacilli che lotrasformano in Coprostanolo che sua volta viene eliminato con le feci:maggiore è la quantità di coprostanolo nelle feci, minore è la quantità dicolesterolo che si assorbe.

  • Il microbioma femminile

    • Una ulteriore complicazione è rappresentata dalla distribuzione che, oltre avariare nei singoli soggetti, è diversa nelle differenti parti del corpo (cute,vagina, apparato respiratorio, apparato gastroenterico, etc).

    • La riduzione della diversità e della ricchezza non sono buoni indicatori disalute!

    • Estrogeni e testosterone hanno un pesante influsso sulla selezione dellespecie batteriche commensali e quindi su ciò che i batteri producono creando ipresupposti per un metabolismo diverso tra uomini e donne: il DimorfismoMetabolico Sessuale.

    • Raggiunta l’età adulta, le donne hanno una flora batterica con maggiorediversità di quella degli uomini. Inoltre, il microbioma femminile è anche piùnumeroso: il rapporto numerico tra cellule batteriche e cellule dell’ospite è di1,3:1 nel sesso maschile e 2,2:1 in quello femminile.

    • Oggi sappiamo che la longevità si accompagna ad una buona diversità delmicrobioma e che la maggior parte dei centenari appartiene al sesso femminile

  • L’intestino “rosa”

    • Gli estrogeni hanno un effetto protettivo sull’integrità della barrieraintestinale, che impedisce ai batteri di entrare in circolo: un effetto simile aquello osservato sull’epitelio della vagina. In menopausa, con la riduzione degliestrogeni, la permeabilità della mucosa intestinale aumenta creando unasituazione infiammatoria che riduce la sensibilità all’insulina e predisponeall’obesità.

    • L’intestino nella donna è caratterizzato da una velocità di transito più lentarispetto all’uomo..In molte donne si assiste una riduzione della velocità ditransito nella fase luteale e nel secondo-terzo trimestre di gravidanza,quando i livelli di estrogeno e progesterone sono entrambi elevati. Ladifferente velocità di transito tra uomo e donna scompare nella donna conl’avvento della menopausa.

  • Le fonti

    • Baars A, Oosting A et al.sex differences in lipid metabolism are affected by presence of the gut microbiota. Biology Medicine Published in Scientific Reports 2018

    • Baker JM, Al-Nakkash L, Herbst-Kralovetz MM. Estrogen-gut microbiome axis: Physiological and clinical implications. Maturitas. 2017 Sep;103:45-53.

    • Cross TL, Kasahara K, Rey FE. Sexual dimorphism of cardiometabolic dysfunction: Gut microbiome in the play? Mol Metab. 2018 Sep;15:70-81.

    • Kim YS, Unno T, Kim BY, Park MS Sex Differences in Gut Microbiota. World J Mens Health. 2019 Mar 25.

    • Ma B, Forney LJ, Ravel J. Vaginal microbiome: rethinking health and disease. Annu Rev Microbiol. 2012;66:371-89.

    • Venturi R, Gundamaraju R, Shastri MD, Shukla SD, Kalpurath K, Ball M, Tristram S, Shankar EM, Ahuja K, Eri R. Gut Microbial Changes, Interactions, and Their Implications on Human Lifecycle: An Ageing Perspective. Biomed Res Int. 2018 Feb 26; 2018:417.

    • Xu Z, Knight R. Dietary effects on human gut microbiome diversity. Br J Nutr. 2015 Jan;113 Suppl:S1-5.

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  • 46

  • Alcune delle differenze più rilevanti nel metabolismo umano associate al sesso

    Femmina vs. maschio Riferimenti

    Maggiore risposta postprandiale associata al grasso viscerale (Kuk et al., 2005 )

    Maggiore accumulo di grasso postprandiale nel tessuto adiposo

    sottocutaneo

    (Romanski et al., 2000 )

    Ossidazione del grasso basale inferiore (Toth et al., 1998 ); (Nagy et

    al., 1996 )

    Bassa epinefrina e noradrenalina durante l'esercizio (Horton et al., 1998 )

    Maggiore contributo di energia dal grasso durante l'esercizio (Horton et al., 1998 )

    Maggiore flusso sanguigno e accumulo di grasso nella BC inferiore (Nguyen et al., 1996 )

    Maggiore utilizzo di grassi e minor utilizzo di carboidrati durante

    l'esercizio

    (Carter et al., 2001 )

    Minore reattività del Sistema nervoso, risposta cardiovascolare eossidazione dei carboidrati durante l'esercizio

    (Davis et al., 2000 )

    Maggiore risposta lipolitica e chetogenica (Davis et al., 2000 )

    Livelli di glucosio a digiuno più bassi e glucosio post carico più elevato (Poehlman et al., 1993 )

    Riduzione della concentrazione plasmatica di aminoacidi (Caballero et al., 1991 )

    Maggiore turnover proteico (Luiking et al., 2004 )

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0077https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0128https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0156https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0100https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0061https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0061https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0102https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0023https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0031https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0031https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0114https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0022https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151815/#cit0089

  • • La principale differenza di genere era che le donne immagazzinavano una percentuale maggiore di grasso nel tessuto adiposo sottocutaneo rispetto agli uomini.

    • significative differenze di genere sul flusso sanguigno del tessuto adiposo regionale dopo l'ingestione del pasto, che potrebbe indicare una relazione con la conservazione del grasso regionale.

  • 31 sedentary adults (18 men), with obesity (BMI 37 ± 4.5 kg m− 2) underwent 8 weeks of a VLED followed by 4 weeks of weight maintenance

    NYMO S ET AL, INT J OBESITY, 41: 1224-1231, 2017

    LE DONNE TENDONO AD AVERE LIVELLI MAGGIORI DI β-OHB

    49

  • Am J Clin Nutr. (2004) 80(5):1167-74.

    LE CONCENTRAZIONI DI ACIDO DOCOSAESAENOICO DHA SONO PIÙ ELEVATE NELLE DONNE RISPETTO AGLI UOMINI A CAUSA DEGLI EFFETTI ESTROGENICI

  • Journal of Applied Physiology 1999, 87, 1326-1332.

    in risposta a uno sprint di 30 secondi, le donneriducono il glicogeno muscolare in misuraminore rispetto agli uomini con conseguenze sulmetabolismo dei nutrienti durante il giorno, ledonne generano meno fatica e recuperano piùrapidamente in risposta ad alcuni tipi diesercizio

    lattato nel sangueera del 22% piùbasso

  • Hackney (1990) ha riportato che il contenuto di glicogeno muscolare a riposo nel vasto laterale è più alto a metà LP rispetto a metà FP, suggerendo un effetto risparmiatore di glicogeno durante LP.

    Alla fine degli anni '80, Nicklas et al. Aveva riportato un maggiore contenuto di glicogeno muscolare in LP rispetto a FP dopo esercizio ad esaurimento (Nicklas et al. 1989).

    Allo stesso modo, un effetto di risparmio di glicogeno muscolare sono stati osservati 60 minuti dopo esercizio al 70% di VO 2max durante LP rispetto con FP (Hackney 1999).

  • Alcuni autori hanno sottolineato che gli estrogeni inibiscono la gluconeogenesi (Matute e Kalkhoff 1973), favoriscono la conservazione di glicogeno, aumento della lipolisi e ossidazione dei grassi (Constantini et al. 2005).

    Il progesterone antagonizza gli effetti pro-lipolitici degli estrogeni, ma sposta anche il substrato metabolico verso l'utilizzo dei grassi attraverso i suoi effetti risparmiatori di CHO (Constantini et al. 2005). Anzi, nel 2002, D’Eon et al. Ha proposto che il rapporto estrogeno-progesterone debba essere sufficientemente elevato per portare a cambiamenti metabolici. Jacobs et al. (2005) e Horton et al.(2006) hanno sottolineato che l'entità della sovraregolazione degli estrogeni e in particolare l 'aumento del rapporto estrogeno-progesterone è un fattore importante nel determinare l'effetto finale di questi ormoni ovarici sul metabolismo dei grassi.

  • le donne mostrano una dipendenza inferiore dall’ossidazione CHO per supportare le esigenze energetiche (Tarnopolsky et al. 1990; Tarnopolsky et al. 1995; Romijn et al. 2000; Carter et al. 2001b; Devries et al. 2006; Tremblay et al. 2010).

    Per la stessa intensità di esercizio relativa, le donne mostrano una maggiore dipendenza dal grasso rispetto agli uomini come indicato dal loro RER inferiore (Tarnopolsky 2008). La reattività lipolitica è migliore nei soggetti con bassa massa grassa (Klein et al. 1994) e diminuita nelle persone con obesità (Wolfe et al. 1987).

  • A causa dei dati limitati che esistono sui fabbisogni di aminoacidi nelledonne e nessuna chiara evidenza delle differenze nei fabbisogni diaminoacidi tra i sessi, attualmente l'assunzione dietetica di riferimento(DRI) per i fabbisogni di aminoacidi nelle donne è impostata come quelladegli uomini. Inoltre, non è stata presa in considerazione la fase del ciclomestruale .

    Food and Nutrition Board I.O.M. Dietary Reference Intakes for Energy, Carbohydrate, Fiber, Fat,Fatty Acids, Cholesterol, Protein and Amino Acid. Washington, DC: National Academy, 2002

  • Nelle donne nella fase luteale rispetto alla fase follicolare del ciclo mestruale sonostati riportati un aumento del metabolismo basale ( Solomon SJ, Kurzer MS, andCalloway DH. Menstrual cycle and basal metabolic rate in women. Am J Clin Nutr 36:611–616, 1982) e del dispendio energetico nelle 24 ore (Webb P. 24-hour energyexpenditure and the menstrual cycle. Am J Clin Nutr 44: 614–619, 1986.),

    Una maggiore escrezione di azoto (Calloway DH and Kurzer M. Menstrual cycle andprotein requirements of women. J Nutr 112: 356–366, 1982.) e concentrazioniplasmatiche inferiori di aminoacidi rispetto alla fase follicolare (Moller SE, Maach-Moller B, Olesen M, and Fjalland B. Effects of oral contraceptives on plasma neutralamino acids and cholesterol during a menstrual cycle. Eur J Clin Pharmacol 50: 179–184, 1996.).

    [Lariviere et al. (Lariviere F, Moussalli R, and Garrel DR. Increased leucine flux andleucine oxidation during the luteal phase of the menstrual cycle in women. Am J PhysiolEndocrinol Metab 267: E422–E428, 1994.)] hanno riferito che il turnover di leucinadurante lo stato di digiuno nella fase follicolare era inferiore rispetto alla faseluteale. Inoltre, che l'ossidazione della leucina e il catabolismo del triptofano sonoaumentati durante la fase luteale. (Hrboticky N, Leiter LA, and AndersonGH. Menstrual cycle effects on the metabolism of tryptophan. Am J Clin Nutr 50: 46–52, 1989)

    Le fluttuazioni degli ormoni sessuali forniscono una spiegazione accattivante per ledifferenze metaboliche osservate tra le due fasi del ciclo mestruale.

    ESISTONO EVIDENZE SU CAMBIAMENTI METABOLICI ASSOCIATI AL CICLO MESTRUALE

  • 1. Interazioni tra ormoni sessuali e fattori neuroendocrini asse ipotalamo-ipofisi-ovaio;

    2. Influenza degli ormoni sessuali sulla regolazione del comportamento alimentare nelle diverse fasi del ciclo mestruale, menopausa;

    3. Ruolo potenziale degli ormoni sessuali nell'obesità

    l'assunzione di cibo è strettamente legata alla funzione riproduttiva

    58

  • Come l’apparato genitale femminile comunica con il cervello: funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio

    CyclicityDiet, 2018

    Il mantenimento della salute ipotalamica risulta fondamentale sianel mantenimento del peso sia nella regolazione del ciclo e delrilascio di GnRH.

  • MECCANISMI NEL CONTROLLO DELL’OMEOSTASI DELL’APPETITO E DELL’ENERGIA

    Gli estrogeni possono ridurre l'assunzione di cibo direttamente dagli effettinel cervello. La stretta interazione di leptina, insulina, neuropeptide y (npy) egrelina sembrano svolgere un ruolo vitale

  • Jais A e Bruning JC, J Clin Invest, 2017

    HYPOTHALAMIC CONTROL OF ENERGY HOMEOSTASIS CELLULAR NETWORK OF HYPOTHALAMIC INFLAMMATION

    61

  • Cervello e obesità: per le donne sovrappeso potrebbe essere più difficile controllare la

    fame rispetto agli uomini

  • • Studiando il metabolismo cerebrale di 222 soggettianziani tramite tomografia (PET) e incrociando i dati raccolticon i valori di Body Mass Index (BMI), è emersa l’esistenza diun forte legame tra BMI elevato, alterato metabolismocerebrale e connettività neurale nelle donne, indicando unadifferenza di genere nei meccanismi legati a sovrappeso eobesità.

    • Infatti, soltanto nelle donne è stata osservata una connettivitàaumentata nelle regioni legate al piacere di alimentarsi,quelle coinvolte nella regolazione della cosiddetta “fameedonica”, e una connettività ridotta nelle regioni cerebralideputate al controllo e alla decisione. “

  • TRANSIZIONE ALLA MENOPAUSA

    CyclicityDiet, 2018

    65

  • 66

  • 1. Quando una donna dovrebbe iniziare una dieta dimagrante

    2. Fase di pre-dieta

    3. Programmi di gestione del peso a lungo termine

    La reattività dell'insulina è modificatadagli ormoni sessuali, la sensibilitàall'insulina è più bassa nella fase lutealerispetto alla fase follicolare.

  • Quando una donna dovrebbe iniziare una dieta dimagrante

    Diet Phase Follicular Phase Luteal Phase Follicular Phase2-week Pre-Diet

    Begin Diet

    4-Week Pre Diet Phase Begin Diet

    Int J Obes (Lond). (2007) (12):1777-85.

  • l'assunzione di cibo medio è più bassa durantela fase periovulatoria del ciclo mestruale,quando i livelli di estradiolo sono elevati

    Al contrario, un picco nell'assunzione di cibo siverifica durante il periodo premestruale,quando i livelli di progesterone sono alti.

    Buffenstein R, Poppitt SD, McDevitt RM, Prentice AM. Food intake and themenstrual cycle: a retrospective analysis, with implications for appetite research.Physiol & Behav 1995;58:1067–77.

    69

  • Quando il progesterone è alto nella fase luteale, esso promuove il deposito di grasso diminuendol’attività della lipoproteina lipasi nel tessuto adiposo. Questi risultati sono correlati a un calo deitrigliceridi plasmatici, e a un aumento del desiderio concomitante di cibi ricchi di grassi.

    70

  • La panoramica attuale del ruolo degliormoni sessuali nel controllodell'appetito e della regolazione delnormale comportamento alimentarepatologico nelle donne si concentrasulle recenti scoperte sull’interazionitra ormoni sessuali e fattorineuroendocrinologici e la regolazionedel comportamento alimentare daparte degli ormoni sessuali durantele varie fasi del ciclo mestruale.

    In risposta alla fame o al desiderio diun determinato prodotto o cibo,normalmente qualsiasi soggetto chesia maschio o femmina tende amangiare fino a saziarsi. A questoproposito, diversi fattori quali ladimensione dei pasti e la frequenza diassunzione di cibo possono variarenotevolmente in risposta a varieinfluenze ambientali, psicologiche,sociali.

    71

  • (circa 300 mg al giorno nell’adulto)

  • Studi recenti suggeriscono che l'integrazione di creatina può essere molto utile per le donne in diverse condizioni fisiopatologiche. Alcuni di questi studi hanno

    identificato risposte sesso specifiche alla supplementazione di creatina

  • Molto dipende dallo stimolospecifico esaminato, le donnemostrano una migliorerisposta e si pensa cheesista per proteggere il fetoin via di sviluppo da eccessivilivelli alti di cortisolo.Tuttavia, la risposta HPAAè più elevata nella faseluteale, quando ad esempioi livelli di cortisolo post-stress si avvicinano a quellidegli uomini.

  • Nature and Science of Sleep 2018:10 73–95

    ANCHE SE NON FREQUENTEMENTE MENZIONATO, IL SONNO ÈSPESSO INTERROTTO ANCHE DURANTE LA FASE LUTEALE (diminuzionedel sonno rapido REM).

  • IL PROTOCOLLO DIETETICO CYCLICITY DIET

    METODI

    Giorno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

    Fase Follicolare Precoce Follicolare Tardiva Luteale Precoce Luteale Tardiva

    Note Mestr (3-5 days) Ovulazione PMS (4-7 days)

    Ormone Dominante Estrogeni Estrogeni Progesterone Progesterone

    Sensibilità Insulinica Alta Alta Diminuita Diminuita

    Consumo a riposo Carboidrati Carboidrati Grassi Grassi

    Consumo Durante esercizio Grassi Grassi Grassi (aumenta) Grassi (aumenta)

    Accumulo di Grasso Diminuito Diminuito Aumentato Aumentato

    Metabolismo Normale Normale Aumentato Aumentato

    Fame Diminuita Diminuita Aumentata Aumentata

    Glicemia Stabile Stabile Instabile Instabile

    Ritenzione Idrica Diminuita Aumentata Diminuita Aumentata (più alta)

    Crescita Muscolare Aumentata Aumentata Diminuita Diminuita

    Cyclicity Diet, 2018

  • PROTEINE NELLA DIETA DI UNA DONNA

    L'attuale dose giornaliera raccomandata per le proteine è di circa (0,8 g / kg peso ideale) nonostante vi siano prove crescenti che fino a raddoppiare questa quantità (1,2-1,6 g / kg di massa magra) può essere un valore più appropriato per la salute generale (2). Questo è potenzialmente ancora più vero per gli anziani e le donne che si avvicinano o sono in menopausa per allontanare il rischio di perdita muscolare (3).

    2. Phillips SM et al. Protein "requirements" beyond the RDA: implications for optimizing health. Appl Physiol Nutr Metab. (2016) 9:1-8.3.Paddon-Jones D. and H. Leidy. Dietary protein and muscle in older persons Curr Opin Clin Nutr Metab Care. (2014) 17(1): 5–11.

    il fabbisogno proteico

    femminile può essere solo del 15% in meno (non 25 %)

  • IL FABBISOGNO PROTEICO NELLA CYCLICITY DIET

    METODI

    I Soggetti possono essere suddivisi in tre gruppi (categorie):•GRUPPO/CATEGORIA 1: individui con FM superiore al 22%• GRUPPO/CATEGORIA 2: individui con FM superiore al 35%•GRUPPO/CATEGORIA 3: individui con FM superiore al 45%

    In base al livello di attività sportiva del soggetto (I e A) la FFM si ottiene utilizzando valori diversi.

    DIETA

    I A

    MANTENIMENTO

    I ACATEGORIA 1

    (>22% FM)

    1.98 2.2 1.54 1.76

    CATEGORIA 2

    (>35% FM)

    1.76 1.98 1,32 1.54

    CATEGORIA 3

    (>45% FM)

    1.54 1.76 1.1 1.32

    *Tutti i valori sono espressi in g di proteine / Kg di (FFM)

    Tarnopolsky M. Protein requirements for endurance athletes Nutrition. 2004 Jul-Aug;20(7-8):662-8.

    Houltham SD and DS Rowlands. A snapshot of nitrogen balance in endurance-trained women. Appl Physiol Nutr Metab. (2014) 39(2):219-25.

    Volek JS et. al. Nutritional aspects of women strength athletes. Br J Sports Med. (2006) 40(9):742-

    The Women's Book: A Guide to Nutrition,Fat Loss, and Muscle Gain.Lyle McDonald (2017)

    78

  • 4 gg FFP

    7 gg FFT

    1-4 5-11 12-15 16-28

    28 giorni

    Il protocollo dietetico elaborato ha la durata complessiva di 28 giorni e si ripete ciclicamente

    I 4 schemi che si ripetono ciclicamente differiscono per il contenutodi carboidrati (

  • Follicular Phase Luteal PhaseFat 56 g/day 78 g/dayEFA 1.8 g/day (6 g fat) 1.8 g/day (6 g fat)SFA 16 g/day 24 g/dayMUFA 34 g/day 48 g/day

    Dietary Fat: Raccomandazioni sull'assunzione dei grassi

    Data l'importanza dei grassi nella dieta di una donna, può essereutile determinare la quantità dopo le proteine e questo significache l'assunzione dei carboidrati sarà determinata per ultima.

    Assunzione di grassi fase follicolare2000 calorie * 0,25 = 500 calorie al giorno da grassi

    500 calorie / 9 calorie / grammo = 56 grammi di grassi al giorno

    Assunzione di grassi in fase luteale2000 calorie * 0,35 = 700 calorie al giorno da grassi

    700 calorie / 9 calorie / grammo = 78 grammi di grassi al giorno

  • pubblicazioni su EVOO

    APPARATO DIGERENTE PRESSIONE ARTERIOSA

    OBESITA’ INFIAMMAZIONI

    1 2

    5 6

    INVECCHIAMENTO STRESS OSSIDATIVO

    SVEZZAMENTO DIABETE

    3 4

    7 8

  • Endocrine, Metabolic & Immune Disorders - Drug Targets, 2018, 18, 14-2282

    Grafico1

    Acido oleico

    Acido palmitico

    Acido linoleico

    Acido stearico

    Acido palmitoleico

    Altri

    Componenti minori

    Regione 1

    75

    12

    7

    2

    1

    1

    1

    Sheet1

    Acido oleicoAcido palmiticoAcido linoleicoAcido stearicoAcido palmitoleicoAltriComponenti minori

    Regione 1751272111

  • “voglia di cioccolato”

    VARIAZIONI ORMONALI CORRELATE ADIVERSE FUNZIONI DEL CERVELLO, CHEVANNO AD AGIRE SUI COMPORTAMENTIALIMENTARI DELLA DONNA

    83

  • CIRCOLAZIONE CEREBRALE, EFFETTI COGNITIVI, MEMORIA, STATO DELL’UMORE

    • flavanoli del cacao – grazie all’azione sulla eNOS e sulla produzione di NO nei vasi sanguigni - sono in grado di aumentare, sia acutamente, sia cronicamente, oltre che il flusso ematico periferico, anche quello cerebrale (Fisher et al., 2006; Sorond et al., 2008).

    • il flusso ematico cerebrale risulta raggiungere il massimo livello circa 2 ore dopo l’assunzione di cacao e ritorna al livello basale dopo 4 ore (Francis et al., 2006).

    • Secondo Smith (2013), ad ogni modo, i vantaggi psicologici e cognitive determinati dal cacao potrebbero essere derivati, oltre che dalla vasodilatazione cerebrale, anche dall’azione antinfiammatoria e antiossidante dei flavanoli.

    • Secondo Scholey et al. (2010), l’assunzione di cioccolato fondente è in grado di migliorare acutamente lo stato dell’umore.

    • 40g di cioccolato fondente migliora la salute dei batteri intestinali e riduce i livelli di cortisolo J Proteome Res.( 2009)

    84

  • Brain regions in men Brain regions in women Am J Clin Nutr 2006;83:1297–305

    Differenze dipendenti dal sessonell'effetto del cioccolato alivello centrale

    85

  • Negli ultimi anni si è sempre di più affermatoil concetto che mangiare poco allunghi la vitae faccia stare soprattutto meglio. Il problemaprincipale, però, è quanto poco mangiare e,soprattutto per la donna, quando. In base allevariazioni ormonali che vedremo a breve, nelnostro piano nutrizionale abbiamo previstouna restrizione calorica ovvero un digiuno di16 ore nella fase follicolare ovvero dalquinto all’undicesimo giorno e un giorno asettimana durante la menopausa. Questascelta è correlata al grado maggiore diinfiammazione connesso a queste dueparticolari fasi del ciclo della donna che,mediante la restrizione calorica e il digiuno di16 ore, viene tenuta sotto controllo.

    Il Digiuno Terapeuticoadattamento biochimico fondamentale perassicurare una lunga sopravvivenza 86

  • Int J Obes (Lond). 2018 Feb;42(2):129-138.

    Diet Breaks improve fatt loss

    Nel presente studio (16 settimane) è statoipotizzato che la termogenesi adattativa potesseessere ridotta al minimo usando "pause" durante ilperiodo di dieta

    87

  • Le esigenze fisiologiche del corpo sonoaumentate nel periodo premestruale dovec’è bisogno di maggiore energia e tuttoquesto porta a un aumento dell’appetito edell’intake energetico. In questa fase delciclo, il nostro cervello tenderebbe a farcimangiare maggiormente cibi calorici e adalto contenuto di grassi e, appunto perquesto motivo, una strategia potrebbeessere proprio quella di iniziare la dieta ilprimo giorno del ciclo ovarico (giorno 1), onella seconda fase (giorni 5-11), quando ildesiderio di cibo sembra essere menointenso, rendendo così più facile per ladonna adattarsi a una restrizioneenergetica e stabilire una buona base perl’aderenza alla dieta.

    88

  • Questo orologio spiega come assumere ilcibo nei giorni 5-11 del ciclo ovvero unospuntino veloce a metà mattina, un pranzoleggero e di seguito uno spuntino a metàpomeriggio ed infine un pasto normalepoco più abbondante per cena. Si consigliadi terminare la cena entro le 20:00 ediniziare lo spuntino del giorno dopo nonprima delle 12:00 in modo da rispettare undigiuno intermittente di 16 ore.

    89

  • Nel periodo di ovulazione, ovvero 12°-15°giorno invece, l’intake energetico èridotto e di conseguenza in questa fase èpossibile inserire un piano specifico perperdere peso rispetto agli ultimi giorni(chetogenica o VLCD).

    90

  • Nei giorni 16-28, dove in genere la donnaaumenta quella che è l’assunzione di cibo.Carboidrati, proteine, grassi e intakeenergetico (circa 100 kcal in più al giorno)potrebbero essere moderatamente egradualmente aumentati nei 5-8 giorni primadelle mestruazioni per soddisfare le esigenzedel corpo che richiede un aumento dellerichieste energetiche, anziché aderirerigidamente a una riduzione calorica. Si ènotato, infatti, che in questa fase le donnedesiderano maggiormente il cioccolatorispetto a qualsiasi altro cibo perché, inquesta fase, la donna sembra aver bisogno dimaggiore energia. Proprio in questa fase, ildesiderio di carboidrati dovrebbe esserealleviato principalmente da alimenti come lafrutta che, oltre agli zuccheri, contienealcuni elementi nutritivi funzionali.

    91

  • Attivita’ fisica ciclica 92

    "Esercizio e ciclo mestruale"I giorni 1-13 Durante questo periodo,le donne hanno un maggiore accesso aicarboidrati, una maggiore forza epotenza contrattile muscolare, possonoallenarsi a intensità e frequenza piùelevate e sperimentare menoaffaticamento del sistema nervosocentrale durante questo periodo.Quindi, questa è una finestra ideale perallenarsi per forza, potenza, ipertrofiae test.Giorni 14-28, Questo periodo del ciclovede progressivamente meno accesso aicarboidrati e maggiore affaticamentodel sistema nervoso centrale,rendendolo quindi un momento miglioreper fare esercizio fisico stabile,acquisizione di abilità e allenamento diresistenza leggera.

  • Attivita’ fisica ciclica

    Fase Follicolare giorni 1-4Vista la ridotta capacità prestativadella donna in questa fase sonoconsigliate delle attività leggere dafare ogni giorno con esercizi del tipo,camminare a piedi, yoga, walking ostretching e tecniche dirilassamento.

    Fase Follicolare Tardiva giorni 5-11In questi giorni si consiglia un allenamentogradualmente più intenso con circuitispecifici e allenamenti con i pesi 2 giornialternati, attività cardio fitness 2-3 giorni(ad es. aerobico anaerobico alternato tipocircuito) visto il graduale miglioramentodelle capacità prestative prevalentementedi tipo aerobico con la presenza di più acidigrassi circolanti e un minor catabolismoproteico.

    93

  • Attivita’ fisica ciclica

    Fase Periovulatoria giorni 12-15Si consiglia di proseguire con unallenamento di controresistenzamoderatamente pesante (ad es. pesi).

    Fase Luteale giorni 16-28L’alta capacità prestativa si prolunga peruna settimana circa in questa fase in cui siconsiglia di proseguire con allenamenti dicontroresistenza moderatamente pesanti finoal giorno 21 circa. Il consiglio è di alternareallenamenti con i pesi con allenamentocardiovascolare con l'obiettivo di ottimizzareil dispendio energetico già fisiologicamente piùalto in questa fase soprattutto se finalizzatoal dimagrimento. Dal giorno 22 inizia unagraduale diminuzione delle capacitàprestative fino alla fase mestruale dove siconsiglia la riduzione progressiva dei carichi dilavoro.

    94

  • 96

    In particolare, gli ormoni sessuali femminili sembrano avere uninfluenza sull'assorbimento del glucosio stimolato dall'insulina estimolato dalla contrazione (Hansen et al. 1996; Latour et al. 2001;Campbell 2002; Van Pelt et al. 2003), conservazione del glicogeno(Nicklas et al. 1989; Hackney 1990; McLay et al. 2007), disponibilità diglucosio durante l'esercizio (Campbell et al. 2001; Zderic et al. 2001;Devries et al. 2006), cinetica del glucosio (D’Eon et al. 2002), lipolisi(Casazza et al. 2004), capacità cellulare di ossidazione degli acidigrassi (Campbell e Febbraio 2001) e catabolismo proteico (Lamont etal. 1987; Lariviere et al. 1994; Kriengsinyos et al. 2004).

    Inoltre, è intuibile che l'assunzione di nutrienti specifici prima,durante e dopo l'esercizio fisico ha il potenziale di influenzarel‘effetto degli ormoni ovarici sul metabolismo, aumentando lapossibilità che il sesso specifico possa giustificare specifiche lineeguida dietetiche per l'esercizio delle donne.

    Sports Med 2010; 40 (3): 207-227

  • 97

    1. Metabolismo del sonno è del 6.1-7.7 % più alto in fase di luteale rispetto a quella follicolare.

    2. La spesa energetica giornaliera totale è del 2.5-11.25 % più alta durante la fase luteale

    3. aumento del progesterone durante la fase luteale – aumento del set point di termoregolazione del corpo e aumento della temperatura corporea può aumentare il fabbisogno energetico

    4. Un piccolo aumento dell'assunzione calorica (5 %) è consigliato durante la fase luteale poiché l'apporto calorico inadeguato può portare a disfunzione mestruale

    5. Altre cose:

    6. Meno reattiva alla supercompensazione - può richiedere un più alto consumo di carboidrati atlete di forza (8 g / kg di peso / giorno)

    [atlete femminili]

    Strength and Conditioning Journal. 41(5):69–78, OCTOBER 2019DOI: 10.1519/SSC.0000000000000488

  • 100

    September 30, 2018, IP: 5.170.105.134Kg?

  • contraccettivo ormonale

    • Studi condotti negli Stati Uniti e Norvegia indicano che l'uso del contraccettivo ormonale è particolarmente comune tra gli atleti, fino al 57% donne atleti che usano OC e il 9% usando uno IUD (Verrilli LE, et al, Fertil Steril.2017)

    • Lo IUD ormonale (un dispositivo solo progestinico) è stato dimostrato ridurre la massa muscolare dopo 12 mesi (Dal’Ava N, et al, Contraception. 2012)

  • Il confronto tra il tipo, la composizione o generazione di OC ènecessaria per comprendere in modo affidabile i risultati. Pertanto,potrebbe esserci una grande variazione ormonale tra individui cheassumono la pillola OC potrebbe influenzare la forza, l'ipertrofiae metabolismo delle proteine.

  • Possibili Meccanismi delvantaggio femminile nellaresistenza alla fatica.

    Le frecce intere indicanomeccanismi che hannouna notevole evidenza asupporto;

    le frecce punteggiaterappresentanomeccanismi che hannosolo un supporto limitatoin letteratura.

    105

    Sex Differences in Human Skeletal Muscle Fatigue

    Hicks, Audrey L.; Kent-Braun, Jane; Ditor, David S. Exercise and Sport Sciences Reviews29(3):109-112, July 2001.

    https://journals.lww.com/acsm-essr/Fulltext/2001/07000/Sex_Differences_in_Human_Skeletal_Muscle_Fatigue.4.aspx

  • L'effetto dell'intensità dellacontrazione sull'entità delvantaggio femminile nellaresistenza alla fatica.

    L'entità di questo vantaggiofemminile sembra diminuireall'aumentare dell'intensitàdella contrazione.

    106

    Sex Differences in Human Skeletal Muscle Fatigue

    Hicks, Audrey L.; Kent-Braun, Jane; Ditor, David S. Exercise and Sport Sciences Reviews29(3):109-112, July 2001.

    https://journals.lww.com/acsm-essr/Fulltext/2001/07000/Sex_Differences_in_Human_Skeletal_Muscle_Fatigue.4.aspx

  • Esercizio Sport Sci Rev. 2010 Apr; 38 (2): 61–67.

    ESTRADIOLO E FORZA MUSCOLARE

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&retmode=ref&cmd=prlinks&id=20335737

  • Esercizio Sport Sci Rev. 2010 Apr; 38 (2): 61–67.

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&retmode=ref&cmd=prlinks&id=20335737

  • “ OVAIO POLICISTICO E CICLICITA’ DIETETICA: SUDIO PILOTA”

    109

  • 110

  • BACKGROUND

    SINDROME METABOLICA NELLA PCOS

    Più del 50% delle donne con PCOS presenta obesità (≈60% obesità addominale) Il 60% delle donne con PCOS è insulino-resistente, indipendentemente dal peso

    Resistenza insulinica

    Eccesso di androgeni PCOS

    Obesità

    Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi

    ↓SHBG

    Conversione periferica

    Infiammazione cronica

    111

  • LA SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO (PCOS)

    è il disordine endocrino più comune nelle donne in età fertile ed ècaratterizzata da:

    BACKGROUND

    Oligo/anovulazione

    Iperandrogenismo clinico e/o biochimico

    Aspetto policistico delle ovaie all’ecografia

    Anomalie metaboliche

    12 follicoli di 2-9 mm di diametro in almeno un ovaio e/o volume

    ovarico >10 mL

    acne, irsutismo; aumento androgeni

    siericiCRITERI DI

    ROTTERDAM(2003)

    almeno 2 su 3=

    112

  • BACKGROUND

    TERAPIA DELLA PCOS

    ESTROPROGESTINICI ANTIANDROGENI METFORMINA INDUZIONE DELL’OVULAZIONE

    DIETA ESERCIZIO FISICO

    NON FARMACOLOGICA

    FARMACOLOGICA

    Basso contenuto di grassi Alto contenuto di carboidrati

    113

  • BACKGROUND

    LA DIETA CHETOGENICA

    65%

    25%

    10%

    gr…

    USI CLINICI- Epilessia - Altre patologie

    neurologiche (cefalea, malattie di Parkinson e di Alzheimer)

    - Disordini metabolici (obesità, diabete)

    Alto contenuto di grassi Basso contenuto di

    carboidrati

    High Fat – Low Carb

    114

  • USO DELLA DIETA CHETOGENICA NEL TRATTAMENTO DELLA PCOS

    BACKGROUND

    Dimagrimento – Maggiore effetto saziante– Possibile azione diretta dei corpi

    chetonici con effetto di soppressione dell’appetito

    – Riduzione della lipogenesi e aumento della lipolisi Riduzione della resistenza insulinica

    Riduzione dell’infiammazione115

  • BMI Massa grassa

    Ciclo mestruale Morfologia ovarica all’ecografia

    Insulinemia Glicemia Indice HOMA Profilo lipidico VES Omocisteina Vitamina D

    OBIETTIVI

    NUTRIZIONALI

    GINECOLOGICI

    EMATOCHIMICI

    Elaborazione di un protocollo dietetico con cicli di dieta chetogenica alternati a cicli di dieta low carb, che possa avere un’efficacia nel

    trattamento della PCOS, misurabile tramite parametri nutrizionali, ginecologici ed ematochimici.

    116

  • 21 gg 20 gg

    KD LCD KD LCD LCD LCDKD KD KD

    6 mesi

    Il protocollo dietetico elaborato ha la durata complessiva di 6 mesi, con alternanza di 21 giorni di dieta chetogenica (KD) a 20 giorni di dieta low carb (LCD).

    Le due diete differiscono per il contenuto di carboidrati (

  • CRITERI DI INCLUSIONE Diagnosi di PCOS; Età compresa tra i 18 ed i 35 anni; 19 ≤ BMI ≤ 45 Kg/m².

    CRITERI DI ESCLUSIONE Patologie endocrine, metaboliche,

    gastroenteriche, epatiche, renali o cardiovascolari concomitanti, HIV, cancro;

    Terapia contraccettiva orale, cortisonica, anti-infiammatoria, antibiotica;

    Gravidanza o allattamento.

    Pazienti eleggibili

    N=60

    Pazienti esaminate

    N= 57

    Pazienti perse nel follow up

    N= 3

    METODI

    118

  • VALUTAZIONE NUTRIZIONALE Misure

    antropometriche Calcolo BMI Bioimpedenziometria

    VALUTAZIONE GINECOLOGICA Valutazione presenza

    o assenza del ciclo Ecografia

    transvaginale

    ESAMI EMATOCHIMICI Emocromo con formula, profilo lipidico, GOT/GPT, glicemia, insulina, indice HOMA, VES, vitamina D, omocisteina

    LA VALUTAZIONE

    METODI

    119

  • N=57 MEDIA ± DS

    Età (aa) 28,52±5,38

    Peso (kg) 81,52±13,56

    BMI (kg/m2) 26,84±5,85

    N (%)

    Ciclo assente 56 (96,20%)

    Ciclo presente 1 (3,80%)

    DESCRITTIVA DEL CAMPIONE

    RISULTATI (1)

    120

  • MACRONUTRIENTIProteine (%±DS) 25,96±1,19Carboidrati (%±DS) 10,83±1,37Grassi (%±DS) 63,20±2,32

    Grassi saturi (g±DS) 25,54±4,29Grassi insaturi (g±DS) 19,81±9,02Grassi monoinsaturi (g±DS) 57,03±6,71

    INDICATORI DI QUALITÀ NUTRIZIONALEMAI (Mediterranean AdequacyIndex)

    5,18±0,92

    ORAC (Oxygen Radical AbsorbanceCapacity)

    14799,26±7586,27

    Indice glicemico 267,57±61,85Carico glicemico 11,25±2,12

    RISULTATI (2)

    CARATTERISTICHE DELLA DIETA CHETOGENICA

    121

  • * *#

    MASSA GRASSA

    RISULTATI (3)

    N=57 Media ± DS*: T1-T2; T2-T1

    #: T2-T0P

  • RISULTATI (3)

    Donna 28,52±5 anni, 160 cm , 81,52±13,56 Kg, BMI= 26,84±5,85FM%= 36% (rif. Donna 25%)

    Morfologia soggetto: mesomorfo, arti sup esili e inf muscolosi; BMR= 1520 Kcal

    BiaVector suggerisce un vettore di impedenza di un soggetto normoidratato conuna buona massa e struttura

    Calo ponderale a T2 5,5 Kg

    123

  • ASPETTO ECOGRAFICO DELLE OVAIE CICLO MESTRUALE

    T028

    follicoli

    T125

    follicoli

    T27 follicoli

    RISULTATI (4)

    * *#

    N=57 Media ± DS*: T1-T2; T2-T1

    #: T2-T0P

  • INSULINO RESISTENZA

    N=57 Media ± DS*: T1-T2; T2-T1

    #: T2-T0P

  • COLESTEROLO TOTALE/HDL LDL/HDL

    RISULTATI (6)

    PROFILO LIPIDICO

    * *# * *#

    N=57 Media ± DS*: T1-T2; T2-T1

    #: T2-T0P

  • VES OMOCISTEINA VITAMINA D

    * *#

    * *#

    0,00

    10,00

    20,00

    30,00

    40,00

    T0 T2

    Vita

    min

    a D

    * *#

    RISULTATI (7)

    N=57 Media ± DS*: T1-T2; T2-T1

    #: T2-T0P

  • RISULTATI (8)

    128

    Relazione tra massa grassa e vitamina D, omocisteina e VES

  • • 147 soggetti sovrappeso e obesi (106 F, 41 M) tra 18 e 69 anni

    • Il presente studio dimostra per la prima volta un’associazione negativa tra i livelli circolanti divitamina D e massa grassa in pazienti in eccesso ponderale ed apparentemente sani,indipendentemente da età, sesso, parametri antropometrici e della composizione corporea,insulina, pressione arteriosa e fattori metabolici

    • Questi dati suggeriscono che l’accumulo di tessuto adiposo per se è il principale fattoreresponsabile dei bassi valori circolanti di vitamina D nei soggetti obesi.

    • Per quanto attiene specificatamente alla vitamina D, la normalizzazione del deficit associatoalla obesità è favorita dalla perdita di massa grassa, mentre non è influenzata dallemodificazioni della massa magra e delle sue componenti

    129

  • 0

    25

    30

    35

    40

    45

    0 10 20 30 40 50

    25(OH)D (ng/ml)

    BMI (

    Kg/m

    ²)r:-0.303, P < 0.001

    130

  • 0

    75

    85

    95

    105

    115

    125

    135

    145

    155

    0 10 20 30 40 50 60

    WAI

    ST (c

    m)

    25(OH)D (ng/ml)

    r:-0.112, P < 0.01

    131

  • 0

    10

    20

    30

    40

    50

    60

    70

    80

    0 10 20 30 40 50 60

    FM (K

    g)

    25(OH)D (ng/ml)

    r:-0.188, P < 0.001

    132

  • 0

    30

    40

    50

    60

    70

    80

    0 10 20 30 40 50 60

    TBW

    (Lt)

    25(OH)D (ng/ml)

    NS

    133

  • 0

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    0 10 20 30 40 50 60

    FFM

    (Kg)

    25(OH)D (ng/ml)

    NS

    134

  • 0

    15

    20

    25

    30

    35

    40

    45

    50

    55

    60

    0 10 20 30 40 50 60

    BCM

    (Kg)

    25(OH)D (ng/ml)

    NS

    135

  • La terapia dietetica chetogenica ciclica sembra avere degli effetti positivi sulle donne con PCOS nel periodo considerato.

    Le pazienti alla fine del trattamento stanno continuando con terapie dietetiche personalizzate al fine di ottenere un controllo ottimale della PCOS.

    CONCLUSIONI

    In particolare sono stati ottenuti risultati positivi per quanto riguarda la massa grassa, il ciclo mestruale, la resistenza insulinica, il profilo lipidico, la VES, l’omocisteina e la vitamina D. Abbiamo avuto risultati significativi per quanto riguarda l’aspetto ecografico solo al tempo T2.

    136

  • Il peso e la composizione corporea delle donne sono significativamenteinfluenzati dagli ormoni steroidei femminili. I livelli di questi ormoni fluttuano inmaniera definita durante il ciclo mestruale e interagiscono per modularel'omeostasi energetica.

    Nella fase luteale del ciclo mestruale (quindi nei 14 giorni tra l’ovulazione e lamestruazione), l'apporto e la spesa energetica delle donne aumentano ed inoltre,sembra aumentare il desiderio di alcuni alimenti, in particolare quelli ad altocontenuto di grassi e carboidrati, rispetto alla fase follicolare (quel periodo dicirca 14 giorni tra l’inizio della mestruazione e l’ovulazione). Invece nella fase ditransizione verso la menopausa (Climaterio) e nel periodo post-menopausa, levoglie di cibi grassi e carboidrati aumentano e il peso corporeo tende ad avere unpicco verso l’alto per i cambiamenti ormonali fisiologici e per quellicomportamentali.

    La ricerca andrà sempre più incontro a quella che è la differenza di genere; Siamo ancora all’inizio dello studio sulla dieta ciclica ed attualmente stiamo

    testando questo protocollo nutrizionale su un campione di donna con patologiequali endometriosi e sindrome dell’ovaio policistico.

    137

  • 138

    Diapositiva numero 1Diapositiva numero 2Diapositiva numero 3Diapositiva numero 4Diapositiva numero 5PREMESSA - DAL PUNTO DI VISTA DEL GENERE SESSUALEDiapositiva numero 7Diapositiva numero 8IL CICLO MESTRUALE�Diapositiva numero 10Diapositiva numero 11Diapositiva numero 12Diapositiva numero 13Diapositiva numero 14Cause della disfunzione del ciclo mestrualeDiapositiva numero 16Diapositiva numero 17Cause della disfunzione del ciclo mestrualeAltri fattori dietetici che contribuiscono alla disfunzione del ciclo mestruale�Stress correlato all'esercizio e alla dieta�Fattori psicologici Diapositiva numero 22Gender differencesDiapositiva numero 24Diapositiva numero 25obiettivi specifici, misurabili, realizzabili, rilevanti e basati sul tempo �Diapositiva numero 27EQUILIBRIO ENERGETICO – OMEOSTASI ( IN SENSO EVOLUTIVO)Diapositiva numero 29CAMBIAMENTI E RIDISTRIBUZIONE DELLA BODY COMPOSITION FUNCTIONAL BODY COMPOSITION: THE «CROSS TALK»Ricerche recenti hanno iniziato a determinare che le patologie muscolari si presentano e sviluppano in modo diverso tra maschi e femmineIn generale, le femmine sembrano essere più suscettibili alla perdita di massa muscolare indotta da disuso, ma allo stesso tempo protetta dalla perdita di massa muscolare indotta da infiammazione (come la cachessia tumorale) rispetto ai maschi.Il progesterone, è emerso recentemente come potenziale regolatore della salute mitocondriale, aumenta il dispendio energetico e la respirazione mitocondriale Diapositiva numero 35Diapositiva numero 36Diapositiva numero 37Diapositiva numero 38Diapositiva numero 39Welcome to the MicrogenderomeLa stessa dieta influenza diversamente il microbiota nell’ uomo e nella donna A tavola con il microbioma: �il dimorfismo metabolico�Il microbioma femminile�L’intestino “rosa”��Diapositiva numero 45Diapositiva numero 46Alcune delle differenze più rilevanti nel metabolismo umano associate al sesso�Diapositiva numero 48Diapositiva numero 49Diapositiva numero 50Diapositiva numero 51Hackney (1990) ha riportato che il contenuto di glicogeno muscolare a riposo nel vasto laterale è più alto a metà LP rispetto a metà FP, suggerendo un effetto risparmiatore di glicogeno durante LP. ��Alla fine degli anni '80, Nicklas et al. Aveva riportato un maggiore contenuto di glicogeno muscolare in LP rispetto a FP dopo esercizio ad esaurimento (Nicklas et al. 1989). ��Allo stesso modo, un effetto di risparmio di glicogeno muscolare sono stati osservati 60 minuti dopo esercizio al 70% di VO 2max durante LP rispetto con FP (Hackney 1999).Alcuni autori hanno sottolineato che gli estrogeni inibiscono la gluconeogenesi (Matute e Kalkhoff 1973), favoriscono la conservazione di glicogeno, aumento della lipolisi e ossidazione dei grassi (Constantini et al. 2005).��Il progesterone antagonizza gli effetti pro-lipolitici degli estrogeni, ma sposta anche il substrato metabolico verso l'utilizzo dei grassi attraverso i suoi effetti risparmiatori di CHO (Constantini et al. 2005). Anzi, nel 2002, D’Eon et al. Ha proposto che il rapporto estrogeno-progesterone debba essere sufficientemente elevato per portare a cambiamenti metabolici. Jacobs et al. (2005) e Horton et al.�(2006) hanno sottolineato che l'entità della sovraregolazione degli estrogeni e in particolare l 'aumento del rapporto estrogeno-progesterone è un fattore importante nel determinare l'effetto finale di questi ormoni ovarici sul metabolismo dei grassi. le donne mostrano una dipendenza inferiore dall’ossidazione CHO per supportare le esigenze energetiche (Tarnopolsky et al. 1990; Tarnopolsky et al. 1995; Romijn et al. 2000; Carter et al. 2001b; Devries et al. 2006; Tremblay et al. 2010). ��Per la stessa intensità di esercizio relativa, le donne mostrano una maggiore dipendenza dal grasso rispetto agli uomini come indicato dal loro RER inferiore (Tarnopolsky 2008). La reattività lipolitica è migliore nei soggetti con bassa massa grassa (Klein et al. 1994) e diminuita nelle persone con obesità (Wolfe et al. 1987).�Diapositiva numero 55Diapositiva numero 56Diapositiva numero 57Diapositiva numero 58�Come l’apparato genitale femminile comunica con il cervello: funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio�MECCANISMI NEL CONTROLLO DELL’OMEOSTASI DELL’APPETITO E DELL’ENERGIADiapositiva numero 61Cervello e obesità: per le donne sovrappeso potrebbe essere più difficile controllare la fame rispetto agli uomini�Diapositiva numero 63Diapositiva numero 64TRANSIZIONE ALLA MENOPAUSA Diapositiva numero 66Diapositiva numero 67Quando una donna dovrebbe iniziare una dieta dimagrante�Diapositiva numero 69Diapositiva numero 70Diapositiva numero 71Diapositiva numero 72Diapositiva numero 73Diapositiva numero 74Diapositiva numero 75Diapositiva numero 76PROTEINE NELLA DIETA DI UNA DONNADiapositiva numero 78Diapositiva numero 79Diapositiva numero 80Diapositiva numero 81Diapositiva numero 82Diapositiva numero 83Diapositiva numero 84Diapositiva numero 85Diapositiva numero 86Diapositiva numero 87Diapositiva numero 88Diapositiva numero 89Diapositiva numero 90Diapositiva numero 91Diapositiva numero 92Diapositiva numero 93Diapositiva numero 94Diapositiva numero 95Diapositiva numero 96Diapositiva numero 97Diapositiva numero 98Diapositiva numero 99Diapositiva numero 100Diapositiva numero 101Diapositiva numero 102contraccettivo ormonaleDiapositiva numero 104Diapositiva numero 105Diapositiva numero 106Diapositiva numero 107Diapositiva numero 108Diapositiva numero 109Diapositiva numero 110Diapositiva numero 111Diapositiva numero 112Diapositiva numero 113Diapositiva numero 114Diapositiva numero 115Diapositiva numero 116Diapositiva numero 117Diapositiva numero 118Diapositiva numero 119Diapositiva numero 120Diapositiva numero 121Diapositiva numero 122Diapositiva numero 123Diapositiva numero 124Diapositiva numero 125Diapositiva numero 126Diapositiva numero 127Diapositiva numero 128Diapositiva numero 129Diapositiva numero 130Diapositiva numero 131Diapositiva numero 132Diapositiva numero 133Diapositiva numero 134Diapositiva numero 135Diapositiva numero 136Diapositiva numero 137Diapositiva numero 138