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G. Valitutti A.Tifi A.Gentile
Copyright © 2009 Zanichelli editore
Le idee della chimicaSeconda edizione
Copyright ©2009 Zanichelli editore Le idee della chimica
1. Lo studio dei gas nella storia
2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare
3. La pressione dei gas
4. La legge di Boyle o legge isoterma
5. La legge di Gay-Lussac o legge isocora
6. La legge di Charles o legge isobara
7. Il volume molare dei gas
8. L’equazione di stato dei gas ideali
9. Le miscele gassose
10. I gas reali
Capitolo 6 Le leggi dei gas
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1. Lo studio dei gas nella storia
Nel 1630 fu usato per la prima volta il termine gas: Van Helmont che lo inventò, pensava però che non fosse possibile contenere un gas in un recipiente, perché aveva una natura e una composizione diversa dai liquidi e dai solidi.
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1. Lo studio dei gas nella storia
Il primo scienziato a raccogliere una sostanza aeriforme fu Robert Boyle. Egli teorizzò che l’aria fosse costituita da microscopici corpuscoli in movimento capaci di legarsi tra loro per formare aggregati macroscopici.
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1. Lo studio dei gas nella storia
Nel Settecento si aprì un nuovo filone di ricerca, la chimica pneumatica, grazie alla scoperta di:
• aria infiammabile (idrogeno)
• aria flogisticata (ossigeno)
• aria deflogisticata (azoto)
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1. Lo studio dei gas nella storia
Nonostante per molti secoli si sia creduto che l’aria fosse una sostanza elementare, essa è in realtà una miscela di gas composta prevalentemente da ossigeno e azoto e da altri numerosi componenti.
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2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare
I gas dal punto di vista macroscopico hanno tutti lo stesso comportamento, che tuttavia risulta sensibile alle variazioni di temperatura e pressione.
La teoria cinetico-molecolare ne spiega la natura sulla base del modello dei gas ideali o perfetti.
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2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare
Nel modello del gas perfetto le particelle:
• sono puntiformi e il loro volume è trascurabile;
• non si attraggono reciprocamente;
• si muovono a grande velocità in tutte le direzioni con un movimento disordinato dovuto al fatto che il loro moto rettilineo è interrotto dagli urti (detti elastici) con le altre particelle e con le pareti del contenitore.
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2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare
Si può concludere che l’energia cinetica media delle particelle dei gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta.
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2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare
I gas non hanno forma propria, ma occupano quella del recipiente che li contiene: le particelle, quando sono lontane le une dalle altre, non risentono delle forze attrattive.
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3. La pressione dei gas
A livello macroscopico:
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3. La pressione dei gas
A livello microscopico, per le particelle dei gas la pressione è direttamente proporzionale alla loro energia cinetica media, cioè agli urti delle molecole contro le pareti del recipiente.
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3. La pressione dei gas
La pressione è l’effetto macroscopico complessivo degli urti delle particelle di gas sull’unità di superficie e nell’unità di tempo.
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3. La pressione dei gas
Oltre alla pressione, i fattori che influenzano il comportamento dei gas sono la temperatura, il volume e la quantità (espressa in moli).
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4. La legge di Boyle o legge isoterma
Sperimentalmente Boyle ha dimostrato che, a temperatura costante, la pressione di una data quantità di gas è inversamente proporzionale al suo volume.
p · V = k
con T costante
(trasformazione isoterma)
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4. La legge di Boyle o legge isoterma
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4. La legge di Boyle o legge isoterma
Riportando in un diagramma i valori di volume e pressione si ottiene un ramo di iperbole (curva isoterma).
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5. La legge di Gay-Lussac o legge isocora
Sperimentalmente Gay-Lussac ha dimostrato che, a volume costante, la pressione di una data quantità di gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta.
p/T = k
con V costante
(trasformazione isocora)
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5. La legge di Gay-Lussac o legge isocora
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5. La legge di Gay-Lussac o legge isocora
L’energia cinetica media delle particelle è direttamente proporzionale alla temperatura. All’aumentare della temperatura, aumenta quindi anche la velocità delle particelle: esse urtano maggiormente e in modo più violento le pareti del recipiente, facendo aumentare la pressione del gas.
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6. La legge di Charles o legge isobara
Charles dimostrò sperimentalmente che, a pressione costante, il volume di una data quantità di gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta.
V/T = k
con T temperatura assoluta e p costante
(trasformazione isobara)
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6. La legge di Charles o legge isobara
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6. La legge di Charles o legge isobara
–273,15 °C è lo zero assoluto (0 K), ovvero la temperatura alla quale si annulla il volume dei gas.
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7. Il volume molare dei gas
A STP (0 °C e 1 atm) il volume molare dei gas è 22,4 L , ovvero una mole di qualsiasi gas occupa 22,4 L di volume.
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8. L’equazione di stato dei gas ideali
Combinando le leggi di Boyle, Gay-Lussac e Charles si ottiene la formulazione del comportamento generale dei gas (equazione di stato dei gas ideali)
p · V = n · R · T
p = pressione (in atm) V = volume (in L) n = numero di moli T = temperatura assoluta (in K) R = costante universale dei gas = 0, 082 (in L · atm · mol-1 · K-1)
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9. Le miscele gassose
Data una miscela di gas in un recipiente, le particelle di ciascun gas urtano le pareti e producono una pressione identica a quella che generano quando si trovano da sole nel medesimo recipiente.
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9. Le miscele gassose
La pressione parziale è la pressione esercitata da ciascun gas costituente una miscela, in assenza degli altri.
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9. Le miscele gassose
La pressione totale esercitata da una miscela di gas è uguale alla somma delle pressioni parziali dei singoli componenti la miscela (legge di Dalton).
Ptotale = p1 + p2 + p3 + …
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9. Le miscele gassose
Una delle peculiarità dei gas è la loro capacità di diffondersi, cioè disperdono le loro molecole all’interno di un altro gas.
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9. Le miscele gassose
La velocità di diffusione di un gas in un altro è inversamente proporzionale alla radice quadrata della sua massa molecolare (legge di Graham).
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10. I gas reali
I gas reali non obbediscono perfettamente alle leggi dei gas, perché le loro particelle hanno un volume proprio, seppure piccolo, e presentano deboli forze attrattive.
I gas reali mostrano un comportamento simile a quello dei gas ideali solo a bassa pressione e ad alta temperatura.
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10. I gas reali
Il diagramma di Andrews è la rappresentazione del comportamento di un sistema gas-liquido (condensazione).
Per un gas ideale il diagramma, a temperatura costante, è formato da isoterme.
Per un gas reale si ottiene un grafico ad isoterme solo a temperature molto elevate e a basse pressioni.
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10. I gas reali
Si dice temperatura critica la temperatura dell’isoterma al di sotto della quale si può avere la condensazione del vapore.