Chi va in finale? Iniziamo a scoDrirlo da domenica con la Drima di … · in seconda linea il...

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YbomcVvIley SFTTTMANAI FDTPAI I A\/DI D La Gazzetta dello Sport Chi va in finale? Iniziamo a scoDrirlo da domenica con la Drima gara di una seri SEMIFINAI Da destra in senso orario i numeri 9 delle semifinali: Ivan Zaytsev (Perugia), Simone Giannelli (Trento), Earvin Ngapeth (Modena), Jiri Kovar (Civitanova) TARANTINI IL PENSIERO di MATTEO PIANO CENTRALE DI MODENA MEDAGLIEAL COLLO MEDAGLIE NELL'ANIMA E ro un po' preoccupato di questa bella opportunità e responsabilità di aprire V come Volley, ringrazio la Gazzetta e i giornalisti che sentendomi un po' dubbioso ini hanno concesso libertà di scrittura. Qualcosa da dire sulle semifinali ce l'ho. Sono belle e sono veramente molto felice di esserci arrivato con la mia squadra. A me questa V di volley ha fatto venire in mente un'altra parola, anzi LA parola. La vita è meravigliosa. La mia vita è meravigliosa. Questa è la mia risposta in questo 2017 iniziato ormai già da qualche mese. Ogni tanto ci capita di scordarlo perché viviamo emozioni contrastanti, smarriamo temporaneamente l'ordine delle nostre priorità o siamo semplicemente concentrati sulla metà del bicchiere mezza vuota; e tutto questo ci porta ad avere una visione globale del nostro momento più offuscata. Quando vinci o hai successo in quello che fai, è tutto bellissimo e anche se non lo fosse, così appare. Quando perdi è difficile non farsi condizionare dalle emozioni che stai provando. Ognuno celebra la vittoria e accetta la sconfitta a modo suo. La parte stimolante è cosa riusciamo a trarre dalla vittoria o dalla sconfìtta per il giorno dopo, per non rimanere seduti su quello che è stato. Noi ora siamo uomini e giocatori, e ognuno vorrebbe raccogliere il più possibile; ed è sacrosanto che sia così. Un giorno in un futuro, per qualcuno più lontano per qualcun altro più imminente, saremo degli uomini che avranno l'opportunità di portare il loro percorso da giocatori nel loro bagaglio di uomini. Non saremo giocatori per sempre, allenatori, né qualsiasi cosa stiamo facendo, ma siamo costantemente e lo saremo per sempre esseri umani; e in qualsiasi parte del mondo saremo riconosciuti come tali. Vincere è importante per tutti, è il finale che tutti vorremo ogni qualvolta c'è in palio qualcosa. Il cammino che ti porta verso la meta è la vittoria che porteremo nel nostro futuro. Tutto quello che abbiamo vinto, ma vinto dentro di noi, lo avremo sempre a disposizione nella vita, mi auguro; e queste sono le medaglie più autentiche. Se poi a queste medaglie interne facciamo corrispondere anche quelle da tenere appese al collo la gioia sarà ancora più grande. L'importante è che si punti sempre a tenere lucide e vive le nostre medaglie interne, che potremo sempre condividere con tutti. JSERIE Al Vi vii « IfflNEIMLM Ti ile Sponsor UnipolSai I it-iieu» i situi Domenica 19 marzo Semifinali Play Off ore ^CUCINE LUBE CIVITANOVA -AZIMUT MODENA ore 18.30: DIATEC TRENTINO - SIR SAFETYCONAD PERUGIA Programma completo su www.legavolley.it Gold Sponsi MlKASA l?jyM»l ÌTALTELO sportube f¥tmZRtt> PAGINE INTERE

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YbomcVvIley SFTTTMANAI FDTPAI I A\/DI D

La Gazzetta dello Sport

Chi va in finale? Iniziamo a scoDrirlo da domenica con la Drima gara di una seri

SEMIFINAI

Da destra in senso orario i numeri 9 delle semifinali: Ivan Zaytsev (Perugia), Simone Giannelli (Trento), Earvin Ngapeth (Modena), Jiri Kovar (Civitanova) TARANTINI

IL PENSIERO di MATTEO PIANO CENTRALE DI MODENA

MEDAGLIEAL COLLO MEDAGLIE NELL'ANIMA

E ro un po' preoccupato di questa bella opportunità e responsabilità di aprire V come Volley, ringrazio la

Gazzetta e i giornalisti che sentendomi un po' dubbioso ini hanno concesso libertà di scrittura. Qualcosa da dire sulle semifinali ce l'ho. Sono belle e sono veramente molto felice di esserci arrivato con la mia squadra. A me questa V di volley ha fatto venire in mente un'altra parola, anzi LA parola. La vita è meravigliosa. La mia vita è meravigliosa. Questa è la mia risposta in questo 2017 iniziato ormai già da qualche mese.

Ogni tanto ci capita di scordarlo perché viviamo emozioni contrastanti, smarriamo temporaneamente l'ordine delle nostre priorità o siamo semplicemente concentrati sulla metà del bicchiere mezza vuota; e tutto questo ci porta ad avere una visione globale del nostro momento più offuscata. Quando vinci o hai successo in quello che fai, è tutto bellissimo e anche se non lo fosse, così appare. Quando perdi è difficile non farsi condizionare dalle emozioni che stai provando. Ognuno celebra la vittoria e accetta la sconfitta a modo suo. La parte stimolante è cosa riusciamo a trarre dalla vittoria o dalla sconfìtta per il giorno dopo, per non rimanere seduti su quello che è stato. Noi ora siamo uomini e giocatori, e ognuno vorrebbe raccogliere il più possibile; ed è sacrosanto che sia così. Un giorno in un futuro, per qualcuno più lontano per qualcun altro più imminente, saremo degli uomini che avranno l'opportunità di portare il loro percorso da giocatori nel loro bagaglio di uomini.

Non saremo giocatori per sempre, né allenatori, né qualsiasi cosa stiamo facendo, ma siamo costantemente e lo saremo per sempre esseri umani; e in qualsiasi parte del mondo saremo riconosciuti come tali. Vincere è importante per tutti, è il finale che tutti vorremo ogni qualvolta c'è in palio qualcosa. Il cammino che ti porta verso la meta è la vittoria che porteremo nel nostro futuro. Tutto quello che abbiamo vinto, ma vinto dentro di noi, lo avremo sempre a disposizione nella vita, mi auguro; e queste sono le medaglie più autentiche. Se poi a queste medaglie interne facciamo corrispondere anche quelle da tenere appese al collo la gioia sarà ancora più grande. L'importante è che si punti sempre a tenere lucide e vive le nostre medaglie interne, che potremo sempre condividere con tutti.

JSERIE Al Vi vii « I f f l N E I M L M

Ti ile Sponsor

UnipolSai I it-iieu» i situi

— Domenica 19 marzo Semifinali Play Off

ore ̂ CUCINE LUBE CIVITANOVA -AZIMUT MODENA

ore 18.30: DIATEC TRENTINO - SIR SAFETYCONAD PERUGIA

Programma completo su www.legavolley.it Gold Sponsi

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O V come Volley > Superlega: playoff

LA RADIOGRAFIA

Le quattro regine QUI CIVITANOVA ]

Equilibrio e affiatamento In più cTe Juantorena

LA SFIDA

Micah Christenson e Dragan Stankovic a muro per la Lube SPALVIERI

U

• La capolista conta su un meccanismo di squadra solido e sull'italocubano in forma strepitosa

Valeria Benedetti

I na sola sconfitta nel gi­rone di ritorno (a giochi ormai farti con Mollet­

ta), In Europa non perde dalla gara d'esordio con Berlino a di­cembre. I quarti di playoff pas­sati senza neanche un patema. Civitanova arriva alla semifi­nale da favorita inutile nascon­derlo, ma i risultati a questo punto sono tutt'altro che scon­tati.

L'ARMA VINCENTE La solidità di un gruppo che, dall'innesto di i n i Kovar, ha trovato u n equilibrio di gioco e una conti­nuità impressionante. Siste­mata la ricezione e reinserito in seconda linea il fenomeno Jenia Grebennikov (anche s e

Pesaresi ha fatto un ottimo la­voro durante la stagione), So-kolov e compagni sono andati sempre in crescendo, trovando un livello medio di gioco alto. Due soli tiebreak in tutto il gi­rone di ritorno (uno vinto con Verona e poi quello perso con Molletta quando il primato in classifica era già sicuro). Botti­no pieno sempre in Europa, compresa la gara d'andata dei quarti giocata mercoledì in Po­lonia.

IL LEADER Non c'è dubbio che Osmany Juantorena stia viven­do una stagione strepitosa, do­po i problemi fisici dello scorso anno, che ne avevano messo a rischio anche l'utilizzo in Na­zionale, l'italocubano ha ritro­vato lo smalto delle stagioni trentine ed è l'indiscutibile tra­

scinatore della Lube. È Pace-man della squadra con 41 pun­ti e i punti pesanti arr ivano spesso a lui. Gli fa compagnia Tsveian Sokolov. anche lui pro­tagonista di una grande stagio­ne . 452 punti nella stagione re-olare che l 'hanno classificato quinto fra i marcatori, 58 muri punto che raccontante di LUI giocatore decisivo in molti fon­damental i . Con Q bulgaro la Lube ha ritrovato finalmente l 'opposto che mancava dai tempi di Zaytsev

IL PUNTO DEBOLE Difficile in questo momento trovarne uno. Sicuramente se Modena riesce a sfruttare il suo potenziale a servizio, la ricezione marchi­giana deve tenere più che bene e la squadra di Blengini deve mantenere il sangue freddo anche di fronte a eventuali lun­ghi break . Limitare Earvin Ngapeth sarà l'altra grande sfi­da per i biancorossi. 11 francese è in crescita e si esalta nelle sfi­de decisive.

IL TECNICO Ciucco Blengini sfodera la sua consueta prag-maticità: «Modena ha superato la fase critica culmhiata in gara -1 dei quarti e ora sta progres­sivamente trovando il suo livel-lo migliore. La qualità della squadra c'è, non lo scopro io». Quindi? -«Quindi sarà una se­mifinale molto difficile e anche imprevedibile nel suo svilup­po. Hanno nel servizio un'ar­ma importante che ha aiutato la loro fase break in molti mo­menti . I loro giocatori hanno un potenziale unico». La sicu­rezza dell 'allenatore piemon­tese è nel livedo espresso dalla sua squadra: «Noi dobbiamo puntare a giocare al livello a cui siamo arrivati negli ultimi tempi. È la continuità di certe prestazioni quello su cui dob­biamo fai' conto, i risultati pre­cedenti invece n o n contano nulla quindi inutile pensarci".

RICEZIONE (%)

30 30 AC E

189 220 MURI

244 233

9 5

Santi Orduna in palleggio. Per il regista argentino una stagione sempre sotto stretta osservazione

QUI MODENA

Aggrappati alle battute sfruttando genio Ngapeth • I campioni d'Italia con un rendimento altalenante sognano il colpo

U n quarto dove hanno vi­sto il baratro, e ne sono usciti. Una vittoria in Po­

lonia in Champions che vale molte chance di qualificazione ai quarti. Modena ricomincia a pedalale e lo fa con fatica ma anche con molti sorrisi in più. Domenica c'è Civitanova in ga­ra-I di semifinale e ci vorrà il meglio da parte di Ngapeth e compagni per giocarsi le pro­prie chance.

L'ARMA VINCENTE U servizio, quando entra, diventa decisa­mente l 'arma in più. Modena ha fatto 30 ace in più di Civita-nova nella stagione regolare e Luca Vettori è il recordman con 47. Ma quello che può fare ve­ramente la differenza è lo spiri­to diverso con cui i modenesi hanno affrontato gli ultimi im­

pegni. La Modena del triplete giocava e sorrideva molto, for­te di un feeling interno eccezio­nale. Quella che arriva in semi­finale sembra aver ri trovato una parte di questo feeling e , insieme alle qualità dei singoli, può cambiare la stagione.

IL LEADER «Moriste ur Magi-que» alias Earvin Ngapeth, cro­ce e delizia degli appassionati modenesi . Il rendimento del francese è la cartina al tornaso­le delle ambizioni dell'Azimut che senza di lui sembra non avere forza sufficiente. Non è un caso che le vittorie delle ul­time gare abbiano coinciso con prestazioni notevoli de] cam­pione europeo. Ed è croce e de­lizia anche per gli avversari, quando è in forma fermarlo è onestamente molto difficile.

PUNTO DEBOLE La discontinui­tà nel gioco è uno degli aspetti di cui Tubertini dovrà preoccu­parsi di più. Modena va spesso in buca, la cosa buona è che ul­t imamente ne è venuta fuori. L'inserimento di Travica è un altro degli aspetd controversi. Tubertini l'ha quasi da subito

preferito a Orduna, oberato da troppe pressioni sin dall'inizio dell 'anno. In Polonia però il tecnico ha dovuto cambiare in corsa per ridare slancio a Mo­dena. Travica non giocava da un po 'di tempo e forse gli man­ca il ritmo partita con sfide così ravvicinate una all'altra. La ge­stione dei due palleggiatori può essere un aiuto, ma anche una trappola.

D. TECNICO Lorenzo Tubertini si sta destreggiando più d i e be­ne finora in questa prima espe­rienza da primo allenatore in cui è stato catapultata. Ma sa anche lui che il compito di Mo­dena è difficile e cerca il modo giusto per caricare i suoi ragaz­zi: «Non and iamo in campo pensando a quanto sia forte Ci­vitanova ma consapevoli del lavoro che sriamo facendo, che stiamo imparando a soffrire, che in campo si vedono cose belle e altre meno, l 'importan­te è non mollale . Rispetto a qualche tempo fa la squadra ha dimostrato di essere unita e riuscire a r imanere dentro le gare». Civitanova è una bella prova: "È una squadra forte in battuta - analizza Tubenini -, solida a muro, che con Kovar ha trovato un equilibrio ottimo e costanza nel cambio palla. Dovremo infilarci in qualun­que fessura possiamo trovare per indebolirli». Intanto la vit­toria in Polonia è un buon car­burante: «Sono contento per­ché abbiamo rischiato di uscire dalla gara. 11 gruppo sta dimo­strando che sa vincere. Tecni­camente c'è ancora da lavorare e purtroppo il tempo non c'è in palestra. Però la squadra sta di­mostrando di saper Stata den­tro questa pressione e quindi sono molto fiducioso».

v.b.

DOMENICA IL VIA CON GARA-1 QUARTI

1) Civitanova h FINALI

(25jìpic,4 ~mggici,7 "lagr ev.ga_a-410 maggio, cv,gfm-513nLi!:igi'j| d

QUARTI

2)Trento

CIFRE E CURIOSITÀ

SEMIFINALI SEMIFINALI Civitanova "Franto

Domenica, ore 17 Domenica, o"e 18.30 Modena Perugia

mrtmad.r.p' ev,ga-a-419asrie, [?/.gara-522aDrllo]

Modera Perugia

n I {Zfiiifirzo.^p'ln, I H N I ev.ga-a-419aorie, J — e.--, gara-522 aarilc) L

I PRECEDENTI

In regular season c'è un doppio 1-1 • Incertezza sulle semifinali playoff. Lo testimoniano i precedenti di regular season che in entrambi gli accoppiamenti raccontano del fattore campo rispettato. CiviLanova-Modena 1-1 (3-2 a Modena, 3-1 a Civitanova), Trento-Perugia 1-1 (3-1 a Trento, 3-0 a Perugia).

REALIZZATORI

Sokolov bomber delle due sfide • Tra gli atleti delle semifinali è Sokolov il migliorrealizzatore.il bulgaro è a quota 481 (452 in regular season, 29 nei quarti}. Gli altri leader: Vettori (458 Modena). Lanza {292 Trento). Zaytsev (328 Perugia.} OGGI Playoff Challenge: 20.30 Revivre Milano-Latina (and. 3-1).

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VENERDÌ 17 MARZO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT Q

• Maxwell Holt nell'Azimut Modena e Aaron Russell nella Sir Safety Perugia sono, insieme a Micah Christenson della Lube Civitanova, i tre statunitensi bronzi olimpici presenti nelle semifinali italiane. Per tutti e tre non è la prima stagione in Italia. Maxwell Holt è il veterano: la sua prima esperienza in Italia risale al 2009 a Verona, poi 3 anni a Piacenza TARANTINI E BENDA

delle semifinali

Jan Stokr, 34 anni, rendimento un po' sotto le aspettative per l'opposto ceco spesso alternato con Nelli

QUI TRENTO

«Dovremo andare oltre i nostri limiti per la finale» • Lorenzetti traccia la strada per superare Perugia con le magie di Giannelli

Gian Luca Pasini

T rento è stata per molti la squadra rivelazione della stagione, la squadra che

non ti aspetti, almeno per il rendimento che ha evidenziato finora e per i risultati raggiunti sia nel Mondiale per Club (ter­za), che in Coppa Italia (finali­sta contro Civitanova) e quindi anche in Coppa Cev (semifina­le appena conquistata contro il Fenerbahce Istanbul), oltre che in stagione regolare, dove ha chiuso al secondo posto.

L'ASMA VINCENTE ii suo gioco è l'espressione del genio di Si­mone Giannelli. Il rendimento di questo ragazzo lascia vera­mente stupefatti tutti, per con­tinuità e per livello, dalla Na­

zionale fino anche al Club e co­me dice un esperto De Giorgi, «Attenzione che non è ancora al massimo del suo rendimen­to. State certi che può crescere ancora molto». A questo si può aggiungere uno zoccolo dura della Nazionale italiana che ha conquistato l'argento all'ultima olimpiade di Rio (la Diatec è la squadra più azzurra fra le quat­tro grandi del campionato). E un gruppo rodato che ormai si conosce a memoria. L'inseri­mento di Angelo Lorenzetti in panchina, pur cambiando in maniera radicale la filosofia che aveva portato Rado Stoytchev a vincere rutto, ha fatto fare un ulteriore passo avanti nel rendimento e nella crescita della squadra. Sembra essere un aspetto secondario, ma il fonino del PalaTrento po­trebbe essere una arma in più.

IL LEADER Come detto il capo branco di questa squadra a tra­zione italiana dovrebbe essere proprio Simone Giannelli pur essendo il più giovane fra i tito­lali. UH po' per il ruolo, un po' per attitudine. Anche se poi il regista di Bolzano non si atteg­

gia capo dall'esterno. Tutt'al­tro.

IL PUNTO DEBOLE Non c'è dub­bio che è il rendimento dell'op­posto. Il bomber della squadra, quello che in quasi tutte le altre formazioni porta un numero importante di punti. Per Trento il best scorer di una partita non sempre è Stokr o Nelli. Nelli o Stokr. Lorenzetti ha varato una staffetta per quasi tutta la sta­gione facendo partire ora l'esperto ceco, ora il giovane italiano che è stato limitato da un paio di lunghi infortuni. Ma non ha mai trovato la soluzione definitiva e quella che desse stabilmente un punto di riferi­mento alla squadra. Può cam­biare la storia ora?

IL TECNICO «Guardando i nu­meri fino ad ora diciamo che loro ci sono superiori sia nella fase break che nella fase di cambio palla. Il 3-0 che abbia­mo incassato nella gara di ri­torno, a Perugia, è ancora un ri­cordo molto vivo in noi. Per su­perarli dovremo giocare al massimo delle nostre possibili­tà e anche un po' oltre. Cosa è cambiato da quel giorno a Pe­rugia? Spero che sia cambiata un po' la convinzione nei nostri mezzi. Nelle cose che ci siamo detti all'inizio dell'anno e che poi ogni tanto ri devi ripetere. Non scopriamo certo noi che squadra sono loro e il valore dei Jl loro giocatori - racconta .Ange­lo Lorenzetti che è sbarcato in Trentino dopo la fantastica sta­gione modenese chiusa con il triplete -. Magari certi risul­tati ci hanno fatto credere qualcosa di diverso. Adesso speco che abbiamo resetta­to e ci possiamo presentare a questo appuntamento nel migliore dei modi».

LA SFIDA

POSIZIONE

2 a

STAGIONI I

17 5 PLAYOFF DISPUTATI

15 5 SCUDETTI VINTI

4 0 ATTACCO (%)

52,7 53,5 RICEZIONE (%)

28,7 29,8

159 180 MURI

232 251

di A.A.

IL NUMERO IL NUMERO

15 5 DIRETTA PERISC0PE

Su @Gazzetta_it alle 15.30: Piano, Vettori e Ngapeth

• Le volte in cui, su 35 edizioni di playoff, lo scudetto è stato vinto dalla squadra che ha chiuso al 1° posto la regular season; 11 volte alla 2°, 7 alla 3", mentre una volta sola alla 4" e alla 5" classificata.

• Sconfitte interne dei 4 club impegnati nelle semifinali: 0 per Civitanova e Trento, 2 per Perugia (entrambe in regular season) e 3 per Modena (2 in regular season e 1 nei playoff).

B IL? ̂ h

• V come Volley è sempre più social. Dopo il successo del take over con Juantorena sul nostro profilo Instagram, oggi è la volta di Modena in diretta su Periscope. Piano, Ngapeth e Vettori si collegheranno alle 15.30 dal profilo @Gazzetta_it per rispondere a tutte le vostre domande. Piano e Vettori sui social network sono conosciuti anche per BrodoDiBecchi e La Sorellanza. Tra le domande già arrivate, per Vettori: «Ti piacerebbe avere dei figli?»; per Ngapeth: «Come è cambiata la vita da quando sei papà?»; per Piano e Vettori: «Se un giorno vi dividete, che ne sarà di BrodoDiBecchi?».

QUI PERUGIA

«La ricezione e le battute faranno la differenza»

Luciano De Cecco. 28 anni, palleggiatore a Perugia da tre stagioni

• Il tecnico Bernardi fa una analisi tecnica sui temi della sfida con i trentini

A d affrontare Trento sarà il Perugia di Lorenzo Bernardi che è finito

quarto in stagione regolare.

L'ARMA VINCENTE Non ce dubbio che sia la batteria di schiacciatoli di palla alta che possono risolvere qualsiasi si­tuazione anche la più comples­sa, da Aianasijevic, a Zaytsev, per firme all'americano Rus­sell. E su questo la Su ha co­struito la rimonta in campiona­to oltre che il primo posto nel girone di Champions League. Anche in battuta, fra salto e jtunp float, i perugini possono fare disastri in campo avversa­

li. LEADER Non c'è dubbio che il simbolo di Perugia, almeno all'esterno sia per tutti Ivan Zaytsev con la sua grande po­polarità. Anche se la tifoseria umbra ha eletto Aranasijevic (anche per lunghezza del con­tratto) come «volto» della squadra del presidente Gino Sud. Entrambi fondamentali in realtà entrambi dipendono dalla giornata di Luciano De Cecco. Visto che presumibil­mente la ricezione perugina potrebbe andare in sofferenza il rendimento del regista ar­gentino può essere fondamen­tale per puntare a giocare la terza finale della storia.

IL PUNTO DEBOLE La ricezione è dall'inizio dell'anno il tassel­lo die fa traballare la squadra di Bernardi. E in alcuni casi an­che la discontinuità di rendi­mento della squadra. Molto di­penderà come Perugia riesce a

superare gli inevitabili mo­menti di stallo che Trento sa­prà di certo evidenziate so­prattutto in una serie che po­trebbe anche essere molto lun­ga. Altra criticità la pausa senza partite uffidali fra ga-ra-2 dei q uarti e gara-I di semi-finaJe.

IL TECNICO «Che partita sa-ràTDura e diffidle. Sembra ba­nale, ma molto dipenderà dal­la battuta e della ricezione. Lo­ro con Giannelli hanno un gio­co molto veloce, se riescono ad innescarlo può diventare mol­to complicato per noi riuscire a giocarci contro. Trento è una squadra abituata a queste par­tite e certamenie sa che a che cosa andrà incontro. Noi do­vremo essere bravi a fare vale­re i nostri punti di forza e gio­carcela nel migliore dei modi. L'interruzione? Sapevamo che era così e non possiamo farci nulla. Certo che sapere die una semifinale dura quasi un mese (gara-5 della semifinale è in programma il 22 aprile, ndr), dopo che in campionaio hai giocato spesso mercoledì e do­menica o che la finale è radu­nata in un tempo infinitamente più breve, ti fa capire subito che qualcosa non va. Ma come elicevo non è una cosa die pos­siamo né cambiare, né control­lare: quùidi dobbiamo solo sa­perla gestire. Nel migliore dei modi - spiega Lorenzo Bernar­di, il coach della Sir Safety Pe­rugia che nell'occasione torna nella sua dttà natale per la pri­ma volta in questa stagione, una delle squadre in cui ha mi­litato nella seconda parte della sua carriera di giocatore -. Non è un mistero che questo proble­ma si farà senrire, ma da parte nostra dovremo minimizzare l'impatto della partita e trovare subito il giusto ritmo contro una formazione che, invece, è rimasta "rodata" anche con l'impegno di Coppa Cev».

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VENERDÌ 17 MARZO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT I

)

• La stagione entra nel vivo con la fase più delicata ed esaltante con la fase finale delle Coppe Europee e del campionato, ma già si inizia a fantasticare sulla prossima annata. Perché è proprio in queste settimane che si inizia a pianificare il futuro. E' qui che si fanno i primi affari di mercato che poi verranno annunciati solo fra qualche settimana...

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V come Volley > I segreti dei giocatori

SCARAMANZIA ,9 VENERDÌ 17 MARZO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

• La scaramanzia non è una prerogativa solo della pallavolo. Nel calcio celebre l'ex presidente del Pisa Romeo Anconetani che spargeva sale in campo

Cabala e schiacciate

Mutande, pullman e riti propiziatori • Ogni atleta ha i suoi talismani e di solito sono segreti. Marcon: «Con il tempo spesso si lasciano perdere»

Matteo Marchetti

E U una sorta di «non è ve­ro, ma ci credo». Anche perché, come diceva De

Crescenzo, «Non bisogna esse­re superstiziosi. Oltretutto por­ta male». Il capitolo sulla scara­manzia ha sempre avuto un ruolo centraie nel libro degli sportivi: partendo dal sale ver­sato in campo da Romeo Anco­netani, presidente del Pisa, per arrivare a giocatori di baseball che si lavano i denti fra un in-ning e l'altro o a cestisti sobri dormire alla vigilia della para­ta con i pantaloncini della squadra avversaria.

MANIE Saranno anche manie di cui sorridere, ma visto che crederci a volte porta anche ri-

ALL'INIZIO TENEVO UN BATUFFOLO

DI COTONE NELLE MUTANDE

ANDREA GIANI CT DELLA GERMANIA

sultati importanti pure molti pallavolisti sono colpiti dal vi­rus della superstizione. A Pia­cenza qualche anno fa arriva­rono a odiare le maglie verdi utilizzate pei- le gare in trasfer­ta. Con quelle casalinghe, di colore rosso, la squadra vince­va quasi sempre, mentre cam­biando divisa la formazione emiliana perdeva tutte le for­ze. Inizia a girare la voce che il verde porri male e nello spo­gliatoio la convinzione si raf­forza quando a Trento, per un lavaggio non andato a buon fi­ne, Piacenza gioca con la ca­sacca rossa ed esce vittoriosa. Passano pochi giorni e la muta incriminata sparisce per sem­pre. La versione ufficiale? Il borsone, appena ritirato dalla lavanderia e lasciato in mac­china da un dirigente, viene rubato nel parcheggio. Chissà se al "ladro" le magliette verdi avranno portato fortuna.

PASSATO «La scaramanzia -spiega Andrea Giani, record-man di presenze con l'Italia e et della Germania - è un modo che ha ognuno per prepararsi alla gara, un rituale sempre identico che ti avvicina alla ga­ra. Io avevo un cerimoniale

preciso: entravo nello spoglia­toio, mi sedevo, tiravo fuori dalla borsa prima le ginocchie­re e poi le scarpe, le allacciavo sempre allo stesso modo, en­travo in campo e ripetevo gli esercizi del riscaldamento in modo automatico^-. Ci sono an­che gesti che un pallavolista inizia a fare a inizio carriera e poi perde nel tempo. «I primi anni mia zia mi dava un batuffo­lo di cotone da mettere nelle mutande. L'ho fatto per poco, poi ho smesso».

A LE CURIOSITÀ' Stoytchev a Trento pretendeva che il pullman partisse sempre in avanti

INTIMI Nel vol­ley la supersti­zione più getto­nata è lega^ agli indumenti inti­mi. C'è chi da anni (sì dice an­che più di 20J indossa lo stesso costume sotto i pantaloncini, chi ha quello per le partite di regular season e la versione "lusso" da conservare per le fi­nali. Francesca Marcon porta sempre lo stesso top. «Quando ero più giovane - spiega la schiaccia tri ce di Modena - ci credevo molto di più. Nel gior-

Christenson prima della gara sta in mezzo al campo col pallone sotto la testa

no della partita dovevo ripete­re una serie di riti sempre uguali che comprendeva an­che la telefonata a un amico. Adesso mi limito a pranzate con pasta in bianco, sempre la stessa in occasione delle gare casalinghe, indossando il mio intimo portafortuna».

GRUPPO Ci sono riti individuali e riti di gruppo: Micah Christen son prima che l'allenatore parli alla squadra si piazza in mezzo al campo, sdra­iato e con il pal­lone sotto alla te­sta, eseguendo esercizi di allun­gamento e pal­leggiando a lun­

go, mentre in casa Club Italia la schiacciatrice Giulia Melli deve sistemarsi il ciuffo prima di en­trare in campo, Marina Lubian e Alessia Arciprete mettono in ordine i capelli sempre con lo stesso elastico e Vittoria Piani sia in partita sia in allenameli to inserisce l'orologio nella scarpa che lascia negli spoglia-

COACH A volte le abitudini dei singoli influiscono su tutta la squadra e si inseriscono anche in un discorso psicologico. Stoytchev nei tempi di Trento pretendeva che il pullman par­tisse sempre in avanti. Dovun­que si trovasse Nerone, questo il nome dato all'autobus per il colore, non poteva mai iniziare da una retromarcia.

SEGRETO Le scaramanzie en­trano nel curriculum di ogni adeta. C'è chi lo dichiara aper­tamente e chi invece preferisce non svelare i segreti -«Perché -raccontano - se si conoscono non hanno effetto». Ma poi c'è anche chi fa eccezione come Marco Volpato, centrale di Pa­dova, uno che recita il ruolo di guastafeste. «Mi diverto a ve­derci miei compagni che si sie­dono sempre nello stesso po­sto: non appena posso cerco di sparigliare le carte. Lo faccio per scherzale, ma qualcuno si arrabbia di brutto e mi è capi­tato anche che mi dicessero: se non la smetti ti do un pugno. Ci sono giocatori che indossano sempre le stesse scarpe, io a volte mi avvicino e dico: guar­da che con queste domenica scorsa hai tirato sottorete».

RTITRiti che si ripetono princi­palmente al chiuso degli spo­gliatoi, ma non solo: «Una vol­ta in albergo eravamo in un corridoio, un mio compagno ha visto in lontananza un palo di ferro e ha fatto un giro infi­nito per andare a toccarlo. In un'altra occasione a tavola, prima di una finale di Coppa Italia di A-2, non era possibile passarsi il sale direttamente, bisognava prima posarlo sul ta­volo. Così io, fra sguardi di ter­rore, ho iniziato a rovesciarlo. Come è andata la tinaie? Quel­la Coppa Italia l'abbiamo vinta nonostante il rito del sale inter­rotto». Ma allora ha ragione chi dice che la scaramanzia non serve? Chissà, però non costa nulla e magati non essere sca­ramantici porta male...

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FRANCESCA MARCON SCHIACCIATRICE DI MODENA

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V come Volley > A-1 donne

L'ANALISI $P" £ ^ ^ VENERDÌ 17 MARZO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT ^ )

m'V%£~m'i~& ì y «Mancano 2 turni al termine della regular season. 'Pi C m* ^V\ fef lV Conegliano sicura del f posto. Montichiari e I I ' i " '^JWiES' Mnn7af

I và « aio-ir. Monza (17 punti) si giocano l'ultimo posto salvezza

Sette novità italiane Da Mancini a Papa

Quanta gioventù tra le rivelazioni

Davide Romani

L a bellezza di Parrocchiale, l'irriverenza di Cambi e la millenials Battista, la ri­

pescata Fiorin e la forza di Pa­pa, l'eleganza di Mancini e la conferma di Bonifacio. A due giornate dal termine della re­gular season è tempo di bilanci per l'A-1 donne. Scorrendo il film del campionato si intrave­de all'orizzonte un arcobaleno di giocatici italiane che, ognu­na per motivi diversi, hanno sorpreso in positivo. Sette ri­sposte nostrane — in questo elenco sono però escluse le già consacrate Orro ed Egonu — alla vigilia dell'incontro tra Fe­derazione e Lega Pallavolo Femminile per decidere il nu­mero massimo di giocatrici straniere per squadra tessera-bili per la prossima sragione. La Lega vorrebbe mantenere l'attuale limite di 4. la Federa­zione spinge per scendere a 3.

iti REGIA Dopo una stagione all'ombra di Carli Lloyd a Ca-salmaggiore, Carlotta Cambi a Novara passo dopo passo è riu­scita a ritagliarsi uno spazio importante a Novara ineLtendo in discussione il posto della re­gista della nazionale olandese Laura Dijkema. Una risorsa im­portante, una possibile alter­nativa ad Alessia Orro per il fu­turo azzurro. Nella formazione

delle rivelazioni, in diagonale con la 20emie palleggiatrice toscana, c'è la sorpresa delle ultime giornate: Valeria Batti­sta. Catapultata dal settore giovanile bergamasco in prima squadra nell'ultima settimana, la lòenne (anni compiuti Q 23 gennaio) ha fatto il suo esordio con Bergamo in diagonale con Leo Lo Bianco contro le cam­pionesse d'Europa di Casal-maggiore. Senza paura ha chiuso con 16 punti (44% in at- A

tacco con un ace Am\ LACH. e immuro). 21 ATTACCA PAPA In questa fanta-squadra il peso dell'attacco da posto 4 si appog­gia su Valentina Fiorin e Valeria Papa. La prima è stata l'ultimo tassello pre cam­pionato di Busto Arsìzio. Arri­vata in sordina, la 32enne di Dolo si è dimostrata fonda­mentale nello scacchiere di Mencarelli: l'equilibratore ide­ale con le altre due bocche da fuoco Dioui'e Martinez. Accan­to a lei la numero di 9 capace a forza di buone prestazioni di scalzare dalle gerarchie - poi passata al Fenerbahce - Maret Grò thties-Balken Stein, capita­no dell'Olanda argento all'Eu­ropeo 2015 e 4" ai Giochi di

l'età media delle sette giocatrici rivelazione: dai 32 di Fiorin ai 16 di Battista e Mancini

Rio. La schiacciatrice della squadra di Salvagni viaggia al­la media di 10 punti a partita 1200 in 20 partite) ed è una delle protagoniste della salvez­za raggiunta con ampio antici­po che permetterà ora alla Ne-rLida di giocarsi senza assilli la finestra playoff (è ancora in corsa per il 6° posto che la cata­pulterebbe direttamente ai quarti di finale).

BELLE ED ELE­GANTI La con-

WE clusione con le centraU e il libe­ro. Partendo da Giulia Mancini, la 16enne gioca-trice del Volley Ro' che quest'an­no ha ottima­mente figurato al Club Italia. Delle tre azzurri­ne nel ruolo (con lei Lubian e Bo-

tezat) è stata la più continua e nella prossima stagione è pos­sibile U suo passaggio alla Savi­no del Bene Scandicci, club to­scano che ha una proficua col­laborazione con la società ro­mana. Per lei 87 punti in 20 giornate (4,35 di media a par­tita) è tanta esperienza messa nel proprio bagaglio sportivo in attesa di spiccare il volo in un club ambizioso. Con lei Sa ra Bonifacio. La centrale di No­vara ha defmitivame nte spic-

I Giulia Mancini, 16 anni, centrale del Club Italia alla sua ? stagione in A-1 2 Valeria Battista. 16. opposta della Foppapedretti Bergamo che ha esordito sabato in campionato 3 Beatrice Parrocchiale. 21, libero de II Bisonte Firenze: la giocatrice è alla sua 4" stagione con il club allenato da Marco Bracci RUBIN/LVF

• Subito 16 punti per Battista, 16enne opposto che ha esordito nell'ultimo turno con Bergamo

cato U volo. Alla 3" stagione a Novara è ormai titolare inamo­vibile. 11 cambio in seconda li­nea di Mancini e Bonifacio è Parrocchiale. Il libero di Firen­ze sta cluudendo una stagione senza dubbio positiva. Iniziata con la convocazione di settem­bre nella Nazionale sperimen­tale guidata da Lucchi che do­veva mettere in cassaforte la qualificazione all'Europeo di Georgia e Azerbaigian, la sta­gione della numero 10 di Fi­renze è continuata con le buo­ne prova sue e della squadra

toscana guidata da Marco Bracci. E le opzioni dalla pan­china virtuale non mancano. Al centro si p uò pescare Beatri­ce Berti. La 21enne centrale al­la prima stagione a Busto Arsi-zio dopo il praricantato nel Club Italia è l'alternativa nel ruolo nella squadra di Menca­relli alle più navigate Stufi e Pi­sani. Come schiacciatrice inve­ce non va dimenticata Laura Partenio. Classe 1991, a Berga­mo ha trovato spazio ripagan­do con discrete prestazioni.

COPPE EUROPEE (a.a) Si è chiuso il programma dell'andata degli ottavi di Champions League maschile. Ieri Smirne (Tur)-Mosca (Rus) 0-3 (23-25.13-25,17-25). GII altri risultati: Istanbul {Turi-Berlino (Ger) 3-2: Resovia (Pol)-AzimuL Modena 2-3, Belchatnw (Pol)-Lube Civitanova 1-3; Belgorod (Rus)-Kendzierzyn Kozle (Poi) 3-1. Roeselare (Bel)-Kazan(Hus)0-3. Coppa Cev donne Semifinale per II Galatasaray di Nadia Centoni in semifinale. Ieri: Loriz (Pol)-Galatasaray (Tur) 0-3 (20-25,17-25.16-25; a. 1-3).

©ONLINE Serena e Davide alla «Sandra e Raimondo» Elena Sanare

E autoironica la coppia del volley femminile italiano composta da Serena Orto­

lani e Davide Mazzanti, en­trambi in forza alla Imoco Co­negliano. I due azzurri- è pro­prio il caso di chiamarli in que­sto modo, dopo la nomina a et della nazionale seniores fem­minile del tecnico - hanno una bimba e un prafUo comune su instagram sul quale qualche giorno fa è stata pubblicata questa foto divertente in cui Mazzanti sembra non mandar­le a dire a sua moglie. Curiosa, poi, passando a Facebook, la sfida lanciata dalla pagina "Problemi di volley" (123.537 mi piace), community che - ol­tre a prendere in giro i centrali, sport nazionale tra i pallavolisti - lancia contest particolari. Marzo è il mese del palleggio creativo: basta mandare un vi­deo con le alzate più strane [di piede, con la testa, in acroba­zia! e la pubblicazione è assicu­rata. Tra coloro che ne diffon­dono U verbo, il regista della Sir Perugia. Luciano De Cecco.

• Dai selfie di Parrocchiale alla lettura di Papa con le fusa. "Problemi di volley" lancia il contest per le alzate più strane

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V Q V v marlinagulggr?, psolaegonue olwc 1.329 persone serwiaortolanidavide Grazie a @dantele_mora £ ~ - - 'poi facciamo i conti a casa!!'

#minaccefamìallarl#lhocomt>lnataarossa

n u o i w !<•->"

1. Una foto alla «Sandra e Raimondo» postata da Serena Ortolani su instagram non il marito allenatore Davide Mazzanti (Ph. Daniele Mora) 2. Un collage capolavoro 3. Il neo et della nazionale Mazzanti, ha già richieste dai tifosi su twitter: la Picei in Nazionale 4. Beatrice Parrocchiale, di San Casciano, si fa i selfie con i nonni 5. Il relax di Valeria Papa, del Neruda Volley: un libro di Joél Dicker e le fusa di un gatto rosso fl. Volley è anche sospirare a una doppia dell'avveda rio 7. Quando anche il volley entra negli armadi del collezionisti di magliette 8. Iniziativa della pagina "Problemi di volley" che De Cecco sostiene con simpatia

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VEN ERD117 MARZO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUBE. LA STESSA PASSIONE CHE MEDIAMO IN CUCINA, LA MEDIAMO ANCHE IN CAMPO.

Da 50 anni noi di Lube mettiamo passione in quello che ci riesce meglio: realizzare cucine belle e funzionali progettate per durare nel tempo. Un impegno che oggi si vede anche sul campo di pallavolo e che oltre a entusiasmarci, ci rende incredibilmente orgogliosi dei nostri ragazzi e di questa squadra.

CREO

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