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Che si dice al Delfinoni 22° uscita Dicembre 2017

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Che si dice al Delfinoni

22° uscita – Dicembre 2017

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I nostri principali appuntamenti sono:

Ogni martedì alle ore 16:00 si celebra la

Santa Messa,

Ogni mercoledì alle ore 10:00 si recita

il S. Rosario,

Ogni ultimo giovedì del mese dalle ore

15:00 si festeggiano i compleanni dei

nostri cari Ospiti con l’orchestra.

Appuntamenti speciali:

SABATO 16 DICEMBRE ORE 15.30: esibizione di ballo dell’associazione Evidentia Danza.

DOMENICA 17 DICEMBRE ORE 10:30: esibizione canora dei ragazzi della Chiesa Evangelica.

DOMENICA 17 DICEMBRE ORE 15:30: esibizione del coro Trivium di Trovo.

GIOVEDì 21 DICEMBRE ORE 15: festa di Natale dei nostri Ospiti con l’orchestra.

Il Comitato Pro-Ospiti organizza, in occasione delle feste di Natale, le bancarelle all’interno della ns. Casa di Riposo al fine di raccogliere fondi destinati agli Ospiti. Potrete trovare le nostre bancarelle per le vostre piccole idee regalo nei seguenti giorni: SABATO 25 NOVEMBRE DOMENICA 26 NOVEMBRE SABATO 2 DICEMBRE DOMENICA 3 DICEMBRE VENERDI 8 DICEMBRE SABATO 9 DICEMBRE DOMENICA 10 DICEMBRE SABATO 16 DICEMBRE DOMENICA 17 DICEMBRE

Venite a trovarci, vi aspettiamo!!

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LA TOMBOLA DEL “FINE SETTIMANA”

È diventata ormai una piacevole consuetudine: ogni sabato pomeriggio io e Doretta bandiam

“TOMBOLA”!

Che dire… Le nostre “ragazze”, è’ così che noi le chiamiamo affettuosamente, ci aspettano con

trepidante attesa, anzi, alcune volte ci mettono in riga facendoci notare che siamo addirittura in ritardo!!!

È bellissimo vedere e toccare con mano l’entusiasmo, non solo delle nostre mamme, ma anche

delle altre ospiti nell’accoglierci. La voglia di stare insieme condividendo questo momento è grande, per

non parlare di quando viene assegnato il “premio”!

Il loro sorriso, la loro, a volte, esuberanza ripaga di quei momenti per noi figlie difficili da accettare.

Vederle ridere, scherzare, fare battute varie sui vari numeri estratti della serie: “3 ciapal chel ghe!” Ci fa

dimenticare che anche se loro non sono più con noi nella nostra vita quotidiana vederle felici ci rincuora e

fa accantonare per un momento quel “distacco” purtroppo forzato.

Ma cosa sarebbe una tombola senza premi? E allora ecco

qua: collane, bracciali, sciarpette, foulard, di tutto e di più’, uno

sfavillio di colori per una grande emozione!!!

Ringrazio tutte quelle persone (colleghe, amiche, zie etc.)

che hanno contribuito. A tal proposito voglio ricordare che siam ben

felici di raccogliere oggetti, quindi confidiamo di avere per un

prossimo futuro una sempre più crescente adesione.

Voglio inoltre esprimere, e penso di fare cosa gradita a tutti,

un ringraziamento particolare alla Sig.ra Doretta, mia compagna di

avventura (io mi sono aggiunta da poco) che da qualche anno a

questa parte, quando non è presente il personale dell’animazione,

durante le giornate festive, fa trascorrere qualche ora “diversa” alle nostre ragazze.

Si ringrazia anche tutto il personale della struttura per la loro collaborazione nell’accompagnare le

ospiti al tavolo per il gioco.

Quindi il giorno 9 dicembre 2017 nel pomeriggio in occasione delle Festività Natalizie ci sarà

“SUPER TOMBOLA NATALIZIA” con ricchi premi per un Natale da URLOO!!

E per finire in allegria

con la Lori e la Doretta

qui la tombola è PERFETTA...!

Auguri a Tutti!

Loredana F.

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Come ogni anno mi stavo accingendo a formulare gli auguri per il Santo

Natale quando mi è giunta questa lettera che voglio condividere con tutti voi:

QUANDO RICOVERI TUO PAPA’ IN UNA CASA DI RIPOSO, ANCHE SE NECESSARIO,

NON È MAI FACILE DA ACCETTARE.

IL PRIMISSIMO APPROCCIO L’HO AVUTO CON IL PERSONALE AMMINISTRATIVO

CHE SI È DIMOSTRATO SEMPRE GENTILE E DISPONIBILE.

POI INCONTRI IL MEDICO, IL DOTT. HASSAN NAVIDFAR, CREDO, NON HO ANCORA

IMPARATO IL NOME CORRETTO. GRANDE PROFESSIONISTA CHE SVOLGE IL SUO

LAVORO CON PASSIONE E INFINITA UMANITA’.

LO HA ASSISTITO SEMPRE IN MODO IMPECCABILE E PIACEVA MOLTO A MIO PAPA’.

MI RACCOMANDO DOTT. HASSAN... LE FESTE NAZIONALI…

IL PERSONALE INFERMIERISTICO, ANCHE LORO SEMPRE PRESENTE E DISPONIBILI

ANCHE PER UNA CHIACCHIERATA.

IL PERSONALE OSS E ASA E SE ESISTONO ALTRE SIGLE. A LORO GRAZIE DI CUORE.

Stima, rispetto, comprensione e sensibilità sono alla base del nostro rapporto con gli ospiti. Il nostro personale, con il suo

impegno e la sua competenza, garantisce un clima di calore umano e di fiducia.

QUESTO È QUELLO CHE VIENE DESCRITTO NEL SITO DELLA RSA ED È LA REALTA’ E

NON SEMPLICE PUBBLICITA’.

UN GRAZIE ANCHE ALL’ANIMATRICE E ALLA PSICOLOGA CHE HANNO SEMPRE

CERCATO DI COINVOLGERLO NELLE ATTIVITA’.

GRAZIE ALLA FISIOTERAPISTA CHE: “È BRAVISSIMA A FARMI I MASSAGGI ALLE

GAMBE”.

UN GRAZIE AL PERSONALE DELLA CUCINA, NONOSTANTE MIO PAPA’ FOSSE UN

BUONGUSTAIO, APPREZZAVA TUTTO… TRANNE LE POLPETTE, QUELLE PROPRIO

NON GLI PIACEVANO…

CREDO CHE TUTTO QUESTO FUNZIONI GRAZIE A CHI LAVORA “DIETRO ALLE

QUINTE” PERCIO’ GRAZIE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.

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E ADESSO DEVO RINGRAZIARE LE OSPITI: GIANNA, ROSETTA, RITA, CRISTINA,

ERNESTA CHE MI DICEVANO SEMPRE: “NON TI PREOCCUPARE TE LO CURIAMO NOI

IL TUO PAPA’” E OGNI TANTO FINIVANO PER BISTICCIARSELO.

ANNA CHE LO INVITAVA SEMPRE IN BIRRERIA A BESATE E ALLA SIMPATICA E

RIPETITIVA ANGELICA. GRAZIE A VOI PER AVERLO ACCOMPAGNATO E DIVERTITO

IN QUESTI MESI.

L’ULTIMO RINGRAZIAMENTO VA A QUELLO CHE IN RSA VENIVA DEFINITO

“IL COMPAGNO DI MERENDE” ROBERTO, GRAZIE PER AVER CONDIVISO CON MIO

PAPA’ CHIACCHIERE, TEMPO LIBERO E CIBO.

SE HO DIMENTICATO QUALCUNO NON ERA MIA INTENZIONE E MI SCUSO.

QUANDO RICOVERI TUO PAPA’ IN CASA DI RIPOSO NON È MAI FACILE MA SE

INCONTRI PERSONE COSI’ DIVENTA A VOLTE ANCHE DIVERTENTE E PIACEVOLE.

GIUSEPPINA SALA

P.S. Lo sapevo che dimenticavo qualcuno.

Il manutentore che appena poteva passava da mio papà a scambiare due parole.

Ma soprattutto ho dimenticato Sherif, il barbiere d'eccellenza del Delfinoni… a lui il mio augurio di

pronta e completa guarigione.

Non nascondo la mia commozione dopo la lettura di queste belle parole.

Sono felice che l’impegno e le fatiche di tutti, chi “dietro le quinte” e chi con il

suo lavoro, svolto quotidianamente con costanza ed attenzione per il

prossimo, vengano riconosciuti ed apprezzati da chi ci affida i propri cari.

Sono orgogliosa di essere il presidente di questa Fondazione.

Buone feste a tutti da me e da tutto il Consiglio di Amministrazione.

Il Presidente - Paola Repossi

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I PREPARATIVI PER IL NATALE

I NOSTRI LAVORETTI Nei mesi passati ci siamo dati da fare coi preparativi per il Natale. Innanzitutto, abbiamo

dovuto raccogliere il materiale necessario prima di poter cominciare: i tappi bianchi delle

bottiglie di plastica dell’acqua e i tappi degli omogeneizzati. Per far ciò abbiamo affisso

annunci nella nostra casa di riposo rivolti ai parenti e al personale.

Il lavoretto natalizio coi tappi bianchi delle bottiglie consiste nella creazione di fiocchi di

neve da appendere alle porte e alle finestre nella nostra struttura, mentre il lavoretto con i

tappi degli omogeneizzati consiste nella creazione di addobbi da appendere al nostro grande

albero di Natale che troneggia nell’ingresso della casa di riposo.

Di tappi di bottiglia ne sono arrivati un’infinità e li abbiamo divisi per somiglianza in base a

colore, grandezza e altezza perché ogni marca di acqua ha i suoi tappi che differiscono dalle

altre marche. Ogni fiocco di neve è composto di 13 tappi

assemblati con la colla a caldo. Ad ogni fiocco Gennaro e

Alberto hanno fatto un buchino con il cacciavite da dove

passa il nastrino blu che serve per appenderli. Di fiocchi ne

abbiamo fatti circa 120 ma non è

stato per nulla faticoso!

Per quanto riguarda il secondo lavoretto coi tappi degli

omogeneizzati, abbiamo cominciato col dipingerli con lo

smalto utilizzando due colori natalizi: rosso e oro. Per dare

uniformità al colore abbiamo dovuto stendere almeno due mani

di smalto. Li abbiamo lasciati asciugare per poi disegnarvi sopra

vari tipi di fiocchi di neve col pennarello indelebile bianco. Nel

frattempo abbiamo tagliato a pezzetti il nastro di raso bianco da

attaccare con la colla a caldo al tappo in modo da poterlo appendere all’albero di Natale. E

voilà anche questo lavoretto è fatto!

Inoltre, per finire, abbiamo tagliato il cartoncino rosso a forma palla

di Natale da usare per i biglietti di auguri.

VOGLIAMO AUGURARE UN NATALE INCANTEVOLE AI LETTORI DEL

NOSTRO GIORNALINO.

BUON NATALE!!

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LABORATORIO DI LETTURA ALTERNATIVO CON LA 1B

Il 27 ottobre sono venuti a trovarci i ragazzi della 1B della scuola media Emanuele Filiberto di

Savoia di Casorate Primo accompagnati dalla professoressa Mazza, insegnante di italiano. I

ragazzi hanno letto per noi degli articoli di quotidiani relativi a cronaca locale e attualità che

poi tutti insieme abbiamo argomentato. Siamo stati contenti di aver fatto un laboratorio di

lettura del quotidiano in questo modo un po’ alternativo.

Per ringraziare i ragazzi di questa visita, abbiamo offerto loro una piccola merenda che è

stata apprezzata perché, si sa, ai giovani le patatine piacciono un sacco.

Vi mostriamo alcune foto di questa piacevolissima mattinata per le quali dobbiamo ringraziare

Concetta.

Vogliamo ringraziare tutti voi, cari ragazzi, e la professoressa Mazza per averci regalato

questa mattinata speciale.

Per concludere ringraziamo anche chi ha portato dei buonissimi biscotti con i quali noi ospiti

abbiamo fatto merenda nel pomeriggio, ricordando la vostra visita!

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L’intervista a “uno di noi”: Gennaro In questo numero conosceremo Gennaro M., un’Ospite della Casa di Riposo G. Delfinoni, che abbiamo

intervistato il 2 novembre. Nel prossimo numero le interviste continuano!!

Quando sei nato?

Il 24 novembre 1937.

Dove sei nato?

Ad Amalfi in provincia di Salerno.

Sei sposato?

MAI!

Hai avuto una compagna fissa per tutta la vita?

No, ho avuto varie relazioni.

Che scuole hai fatto?

Due anni di avviamento

professionale.

Qual era la tua materia preferita?

Geografia.

Che lavoro facevi?

Il primo lavoro è stato in tipografia, poi all’Omino di Ferro di

Casorate come addetto alle spedizioni e per ultimo il meccanico a

Pavia.

Come ti trovi qua?

Non mi lamento! Sono costretto a stare qui perché se avevo due

gambe, non stavo qua!

Perché hai una sola gamba?

Da bambino, durante il periodo della guerra, io con altri bambini della mia età (6/7 anni)

andavamo in giro per racimolare qualcosa da mangiare. Quel giorno passava una jeep con

militari ubriachi alla guida che mi hanno investito. Sono stato ricoverato all’ospedale di

Salerno. Durante la degenza venne a trovarmi mia mamma e si

accorse che ero a letto denutrito e dolorante perché una gamba

era già andata in cancrena e fu così che me l’amputarono. Tutto

questo è successo nel maggio 1944.

Come hai preso emotivamente l’amputazione della gamba?

L’ho presa bene, anche perché mia mamma inizialmente mi diceva

che sarebbe ricresciuta. Io continuavo a misurare ma non vedevo

cambiamenti e ho chiesto altre spiegazioni alla mia mamma che

mi ha preso in disparte e mi ha spiegato tutto…

Hai richiesto una protesi?

Prima di utilizzare la protesi, utilizzavo delle stampelle di legno. La

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prima protesi l’ho fatta in collegio a Castellamare di Stabia.

Perché sei andato in collegio?

Tutti gli invalidi erano destinati a queste strutture.

Quanti fratelli hai?

Avevo 6 fratelli e 2 sorelle, ad oggi sono morti 1 fratello e 1 sorella.

Dove abitano i tuoi fratelli?

Uno a Torino e gli altri 5 a Casorate.

Che rapporto hai con i tuoi fratelli?

Siamo molto uniti. Capita che organizzo un pranzo al ristorante

Ninnella di Papiago per stare tutti insieme.

Hai avuto animali?

Un gatto quando ero piccolo.

Ti piacciono gli animali?

Così così…

Guidi? Hai la patente?

Non ho la patente, l’unica cosa che guido

è uno scooter elettrico a 4 ruote.

Ti piace mangiare?

Eh si! Specialmente al mattino a pancia vuota!

Ti piace questa compagnia?

Si.

Giochi a carte?

Si, mi piace infatti giocavo sempre al bar con il nonno

della Valentina e con altri amici. Anche qui ho trovato

una compagna perfetta per giocare.

Quali sport hai praticato?

Nuoto! Nuotavo nel mare di Amalfi, facevamo le gare di

nuoto tra amici; io, il più delle volte arrivavo primo! Mi piaceva anche stare in apnea, il mio

record è di 1 minuto e 15 secondi.

Alcuni commenti degli altri ospiti:

“È una brava personae ed è molto gentile con tutti.” Ernesta

“Giochiamo a carte insieme quando si può, è un bravo giocatore!” Maria C.

“È una persona brava e tranquilla, sempre sorridente” Teresina

“È un gran mangione!” Piera

“Gennaro è stato un po’ sfortunato però ha tanto coraggio e va avanti forte di sé.” Irene

“È un brav’uomo che vuole bene alle sue amiche” Carolina

“È una persona a modo, sa comportarsi da vero signore.” Caterina S.

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VI PRESENTO.... SOFIA!! Intervista dell’8 novembre

Di dove sei?

Abito a Cassolnovo (Pavia).

Dove sei nata?

Sono nata a Milano il 21 novembre 1990 alla Mangiagalli.

Quanti anni hai?

Quasi 27 anni.

Sei sposata?

No, ma sono fidanzata. Sono fidanzata con Mattia, un fisioterapista che voi conoscete perché anche lui ha lavorato qui. Conviviamo e siamo fidanzati da 9 anni.

Hai intenzione di avere figli o sei felice così?

Si, per adesso è presto ma in futuro vorrei almeno un figlio.

Ti piace cucinare?

Si, sono anche brava!

Ti piace mangiare?

Ancora di più, peccato che nessuno mi cucina mai niente e devo sempre farlo io!

Che scuola hai fatto?

Ho studiato al liceo scientifico a Mortara e poi ho frequentato l’università a Pavia.

Che indirizzo di studi all’università?

Ho studiato da fisioterapista.

Quanti anni sono?

Tre anni di università. Esattamente 1 anno fa mi sono laureata.

Quando hai iniziato a lavorare?

Il giorno dopo la laurea ho iniziato a lavorare a Vigevano in una struttura dove venivano trattati i bambini con paralisi cerebrali. A gennaio, invece, ho iniziato a lavorare qui.

Ti piace lavorare a Casorate?

Si, mi piace.

Vorresti continuare a studiare?

Si, vorrei fare dei corsi per migliorare la mia figura professionale.

Hai fratelli?

Ho un fratello e una sorella che sono gemelli, si chiamano Lidia e Tommaso e hanno 2 anni meno di me.

Hai ancora i genitori?

Mia mamma c’è ancora, mio papà è morto a marzo.

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Che lavoro fa tua mamma?

Mia mamma faceva i mercati, vendeva le scarpe. Adesso però è in pensione e portano avanti l’attività i miei fratelli.

Come si chiama tua mamma?

Patrizia.

Quanti anni ha?

Ha 63 anni.

Ti piacciono gli animali?

Si, mi piacciono tanto gli animali. Ho 2 cani (un boxer e un cane da caccia).

Come si chiamano?

Tao e Delizia.

Come passi le domeniche?

Mi piace andare a fare dei giri con il mio fidanzato e uscire con le mie amiche.

Dove andate con Mattia?

Andiamo al lago o in montagna a camminare che mi piace tanto. Fin da piccola andavo in montagna a camminare con i miei genitori.

Quali sono le mete delle vostre vacanze?

In estate ci piace andare al mare, siamo andati in Sardegna e in Sicilia.

Pratichi qualche sport?

Faccio pugilato da 4 anni.

Ma perché proprio questo sport??

In questo modo sfogo la rabbia e lo stress.

Non hai mai praticato altri sport?

Facevo pallavolo e nuoto da piccola.

Alcuni commenti dei nostri ospiti:

“Mi piace come persona e come lavora” Renata

“È una brava ragazza che sa fare bene il suo lavoro” Gennaro

“È una signora che mi piace” Rosetta

“È brava e bella” Cristina

“Sofia è brava e gentile. Sa fare bene il suo lavoro” Gianna

“È gentile e simpatica” Ernesta

“È brava e ci vuole bene a tutti” Rita

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Abbiamo chiesto ai nostri ospiti quali dolci erano soliti mangiare nelle loro case durante il periodo delle feste natalizie ed è emersa una netta differenza in base al loro luogo d’origine: pandoro, panettone, torrone e datteri, per gli ospiti delle provincie di Pavia e Milano, mentre zeppole, fichi secchi, pastiera, sfogliatelle, babà, struffoli, turdilli, per gli ospiti “del sud”.

Di seguito condividiamo i ricordi di Teresina legati al panettone e la ricetta dei turdilli che ci spiega Clara.

“Il panettone lo facevamo in casa. Ricordo mia mamma che metteva a bagno le uvette e impastava farina di frumento, uova, zucchero e frutta candita. È passato tanto tempo e non ricordo tutti gli ingredienti della ricetta ma so che l’ultimo ingrediente che metteva era il lievito. L’impasto veniva infornato in un contenitore apposta per dargli la classica forma del panettone. Quando era cotto mia mamma metteva sopra lo zucchero a velo.” Teresina

“Per il periodo delle feste i turdilli calabresi al miele non possono mancare, si inizia a farli per l’Immacolata e

si continua fino all’Epifania. Vi sono tante e tante ricette, dipende dalla zona in cui ci si trova.” Clara

Ingredienti

1 bicchiere di zucchero

1 bicchiere di latte

1/2 bicchiere di olio extravergine

3 uova

Farina 0 q.b.

1/2 bustina di lievito per dolci

Buccia di arancia

1 pizzichino di sale

Olio per friggere

200 gr di miele

Confettini colorati

Procedimento

Lavare ed asciugare l’arancia e grattugiare la buccia. Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il latte e

l’olio, la buccia d’arancia, il sale e il lievito, poi un po’ per volta aggiungere la farina. Lavorare con le mani

l’impasto che deve risultare morbido ma non appiccicoso, dividerlo a pezzi e fare dei bastoncini, da questi

fare dei grossi gnocchi tagliandoli della misura che vi piace. Passarli con una forchetta o sulla tavoletta di

legno per gnocchi, facendo un incavo con le dita, questo serve a farli cuocere prima.

Friggere in olio profondo e caldo fino a che non siano dorati, metterli su carta da cucina per assorbire l’olio in

eccesso, aspettare che siano freddi.

In una pentola larga fare riscaldare il miele e tuffarci i turdilli, sistemarli su un piatto da portata, cospargere

con il miele che resta in fondo alla pentola e decorare con confettini colorati.

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ANALISI DI UN PROBLEMA: il medico risponde

LA DISFAGIA NELL’ANZIANO

(Parte II)

Quale dieta seguire?

Per poter aiutare una persona con disfagia

ad alimentarsi in modo il più possibile

“normale” occorre fare un vero e proprio

svezzamento che deve prevedere una

progressione di cibi basata sulla capacità di

masticazione e di deglutizione del singolo. Il

trattamento dietetico della disfagia prevede

l’uso di alimenti e bevande a densità

modificata.

Quando si parla di alimenti e bevande a

densità modificata si intende l’utilizzo di

alcune sostanze che servono per

“addensare”

gli alimenti

liquidi quali

per esempio:

gelatine;

farina;

fecola;

fiocchi di

patate;

alcuni preparati commerciali come

l’amido di mais modificato, che

permette di mantenere la stessa

consistenza nel tempo, mantiene le

caratteristiche organolettiche

dell’alimento e può essere utilizzato sia

nei cibi caldi sia nei cibi freddi.

Quando si usano gli addensanti è sempre

bene aggiungerli gradualmente perché

alcuni agenti addensanti hanno un effetto

quasi istantaneo, mentre altri possono

avere un effetto graduale che dura vari

minuti, nel qual caso il cibo rischia di

diventare troppo denso nel qual caso si può

ricorrere a brodo vegetale, brodo di carne, latte.

La consistenza semisolida (passati e

frullati densi, omogeneizzati di carne e

pesce, purea, uova strapazzate, formaggi

morbidi e cremosi, budini) e semiliquida

(gelati, creme, passati di verdure, frullati e

omogeneizzati di frutta) consente di

ottenere una giusta scorrevolezza,

eliminando il lavoro di masticazione e

riducendo il rischio di soffocamento causato

dall’ingestione di porzioni voluminose di cibo.

In linea generale i principali alimenti da

evitare in quanto particolarmente pericolosi

per il rischio di polmonite da ingestione

sono, alimenti a doppia consistenza, come

per esempio la zuppa di latte, la pastina in

brodo, il minestrone con verdure a pezzi

che hanno tutti una consistenza

disomogenea e in bocca si scindono con

facilità, sfuggendo facilmente al controllo;

alimenti filanti come i formaggi cotti, la

mozzarella; alimenti solidi di difficile

gestione in bocca come caramelle, confetti

(di qualsiasi formato e consistenza), riso,

fette biscottate, legumi interi (piselli,

fagioli, fave, lenticchie), carne filacciosa o

asciutta. Sono ancora da evitare alcolici,

pane, cracker e grissini, la frutta secca, i

frutti di bosco (mirtilli, ribes, melagrane,

more, lamponi) e i gelati con pezzi di nocciole, scaglie di cioccolato, canditi.

La temperatura dei cibi deve essere a

temperatura più alta o più bassa di quella

corporea: in particolare i cibi freddi

aumentano la forza e la velocità della deglutizione.

Dopo i pasti è importante provvedere

all’igiene orale per eliminare eventuali

residui di cibo. Nel soggetto con disfagia è

importante detergere la lingua perché una

deglutizione meno efficace facilita la

comparsa di funghi e infezioni del cavo orale.

Infine, dopo il pasto il soggetto deve

rimanere seduto almeno 15-20 minuti.

Non potendo utilizzare dentifrici e colluttori

in quanto il soggetto potrebbe ingerirli o,

inalarli, può essere utilizzata in sostituzione

una garza sterile o uno spazzolino per

bambini a setole morbide, imbevuti con

piccole quantità di bicarbonato di sodio.

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GIORNALINO REALIZZATO DALLE ANIMATRICI

CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE “G. DELFINONI”

E LA COLLABORAZIONE DEL PERSONALE

È POSSIBILE SCARICARE IL GIORNALINO DAL SITO:

www.delfinoni.it