CHE COSA DEVI FARE? - … · breve di massimo 300 parole (circa due fogli di quaderno) sul tema...

14
CHE COSA DEVI FARE? Usando i documenti a disposizione in questo “dossier” (raccolta di interventi esperti), scrivi un saggio breve di massimo 300 parole (circa due fogli di quaderno) sul tema dell’inquinamento. Nel tuo saggio breve, DOVRAI RISPONDERE a queste domande: 1. CHE COS’è L’INQUINAMENTO? SINTETIZZA IL CASO DEL DELTA DEL NIGER. 2. CHE COS’è L’EROSIONE (O CONSUMO) DEL SUOLO? QUALI EFFETTI PROVOCA? 3. COME VIENE USATA L’ACQUA, NEL MONDO? 4. CHE COS’è L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO? 5. perché I RIFIUTI SONO UN PROBLEMA? COME SI PUÒ RISOVERE? 6. SECONDO TE COME SI PUÒ RISOLVERE, IN GENERALE, IL PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO? CHE COSA PUOI FARE TU, IN PRIMA PERSONA? “Armati” di matite colorate e preparati, innanzitutto, a sottolineare nei documenti tutte le frasi che forniscono delle risposte a ciascuna delle domande qui sopra. Evidenzia con un pennarello giallo tutte le parole che non conosci e cercane la definizione sul dizio- nario (oppure chiedi all’insegnante). A CHE COSA SERVE UN SAGGIO BREVE? Il tuo saggio serve a esporre un problema , cioè un argomento , sul quale ti è richiesto di e‐ sprimere una tua opinione . REGOLE UTILI PER SCRIVERE UN SAGGIO BREVE: 1. Leggi e analizza con attenzione la documentazione , per capire meglio l’argomento che dovrai esporre. 2. Che opinione ti sei fatto dell’argomento? Sei d’accordo con quanto hai letto oppure no? spiega perché. Cerca di convincere il tuo lettore attraverso prove ed esempi . 3. Ricorda che le prove migliori sono costituite da dati scientifici, statistici, possibil‐ mente riportati su testi o siti autorevoli (... e Wikipedia a volte non lo è). 4. Puoi fare anche degli esempi tratti dalla tua vita quotidiana ... ma attento a non genera‐ lizzare (ciò che vale per una persona, non per forza vale per tutte). 5. Se ti è possibile, prova a esporre anche un’opinione avversa alla tua... dimostrando che è sbagliata . 6. Fa’ attenzione a scrivere frasi ben collegate fra loro, che aiutino chi ti legge a seguire i tuoi ragionamenti.

Transcript of CHE COSA DEVI FARE? - … · breve di massimo 300 parole (circa due fogli di quaderno) sul tema...

CHE COSA DEVI FARE?

Usando i documenti a disposizione in questo “dossier” (raccolta di interventi esperti), scrivi un saggio breve di massimo 300 parole (circa due fogli di quaderno) sul tema dell’inquinamento.

Nel tuo saggio breve, DOVRAI RISPONDERE a queste domande: 1. CHE COS’è L’INQUINAMENTO? SINTETIZZA IL CASO DEL DELTA DEL NIGER.

2. CHE COS’è L’EROSIONE (O CONSUMO) DEL SUOLO? QUALI EFFETTI PROVOCA?

3. COME VIENE USATA L’ACQUA, NEL MONDO?

4. CHE COS’è L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO?

5. perché I RIFIUTI SONO UN PROBLEMA? COME SI PUÒ RISOVERE?

6. SECONDO TE COME SI PUÒ RISOLVERE, IN GENERALE, IL PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO?

CHE COSA PUOI FARE TU, IN PRIMA PERSONA?

“Armati” di matite colorate e preparati, innanzitutto, a sottolineare nei documenti tutte le frasi che forniscono delle risposte a ciascuna delle domande qui sopra.

Evidenzia con un pennarello giallo tutte le parole che non conosci e cercane la definizione sul dizio-nario (oppure chiedi all’insegnante).

ACHECOSASERVEUNSAGGIOBREVE?Iltuosaggioserveaesporreunproblema,cioèunargomento,sulqualetièrichiestodie‐sprimereunatuaopinione.REGOLEUTILIPERSCRIVEREUNSAGGIOBREVE:1. Leggi e analizza con attenzione la documentazione, per capire meglio l’argomento che

dovraiesporre.

2. Che opinione ti sei fatto dell’argomento? Sei d’accordo con quanto hai letto oppure no?spiegaperché.Cercadiconvincereiltuolettoreattraversoproveedesempi.

3. Ricordacheleprovemigliorisonocostituitedadatiscientifici,statistici,possibil‐menteriportatisutestiositiautorevoli(...eWikipediaavoltenonloè).

4. Puoifareanchedegliesempitrattidallatuavitaquotidiana...maattentoanongenera‐lizzare(ciòchevaleperunapersona,nonperforzavalepertutte).

5. Setièpossibile,provaaesporreancheun’opinioneavversaallatua...dimostrandocheèsbagliata.

6. Fa’attenzioneascriverefrasibencollegatefraloro,cheaiutinochitileggeaseguireituoiragionamenti.

DOCUMENTO N. 1: Che cos’è l’inquinamento

L’Agenzia Europea per l’Ambiente definisce l’inquinamento come l’alterazione,causata direttamente o indirettamente dall’uomo, delle proprietà biologiche,fisiche, chimiche o radioattive dell’ambiente (dell'acqua, del suoloo dell'a‐ria), quando essa crea un rischio o un potenziale rischio per la salutedell’uomoolasicurezzaeilbenesserediognispecievivente.Gliinquinanti,dunque,sonosostanzeofattorifisici(adesempiocaloreoru‐more)cheinterferisconoconilnaturalefunzionamentodegliecosistemi:posso‐noesseregiàpresentiinnatura,oesserederivaredalleattivitàdell’uomo.Possiamodistinguerediversitipid’inquinamento,inbaseall’oggettocontami‐nato,allemodalitàoallafontedellacontaminazione:principalmenteinquina‐mentodell'aria,dell’acqua,delsuolo,maancheinquinamentochimico,acusti‐co, elettromagnetico(dovuto a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti:quelle delle emittenti radiofoniche, degli elettrodotti, dei ripetitori, deitelefonicellulari),luminoso(alterazionedeilivellidilucenotturnanatu‐rale,legataaglieccessidiilluminazionealdifuoridelleareeallequalièdirettamente indirizzata), termico (l’aumento innaturale della temperatura inunecosistema,comeavvieneneifiumineiqualivienescaricatal’acquadiraf‐freddamentodellecentralielettriche),genetico(ladiffusioneincontrollata,dovutaall’ingegneriagenetica,digenineigenomidispeciediversedaquellenellequalisonopresentiinnatura),nucleare(dovutoaincidenti,esperimenti,smaltimento di materiali radioattivi o contaminati nel processo di produzionedienergia),urbano,agricolo(dairifiutisolidioliquididelleattivitàa‐gricole‐daipesticidiaifertilizzanti‐all’erosionedelsuolo),industria‐le,biologico.http://www.legambiente.it/temi/inquinamento

UnvigileurbanoperlestradediHarbin,inCina.

DOCUMENTO N. 2: basta cementificazione “Là dove c’era l’erba ora c’èuna città,e quella casain mezzo al verde ormai,dovesarà?”.LacanzonediCelentanobensiaddiceaintrodurreiltemadelconsumodisuo‐lo.(…)Cominciamocolraccontaredichecosasitrattaechecosadiconoinumeriaessorelativi.Ilsuolovieneconsumatoquandoun’areanaturale,seminaturaleoagricoladi‐ventaurbanizzata[=assumelecaratteristichediunacittà].PeresempioinEuropa,solopergliannicompresitrail2000eil2006,sonostatiur‐banizzati intorno 100 mila ettari all’anno (l’equivalente di una città come Berlino,sostengonoaLegambiente).Unatendenzainlineaconquelladeglianniprecedenti:trail 1990 e il 2000 sono stati mangiati circa 275 ettari al giorno, oltre i 100 milal’anno.Questosignificachedal1990al2006ognicittadinoeuropeosièritrovato15mqinpiùditerritoriourbanizzato.Intotalequestositraduce–insedicianni–inun2,3%inpiùdisuoloimpermeabilizzato(concementooasfalto):èunterrenosucuil’acquascorre,senzamaiessereassorbita.El’Italiacomesta?Il Belpaese, secondo l’Agenzia, “vanta” il 2,8% di suolo cementificato in più; perl’Ispra(IstitutoSuperioreperlaRicercaelaProtezioneAmbientale)vengonoconsuma‐ti8mqalsecondo,ecomplessivamentedal1956al2010ilconsumodisuoloècresciutodal2,8%al6,9%.Tradottovuoldirecheognianno,inItalia,“nascono”unanuovaMi‐lanoeunanuovaFirenze.Etuttoquestononpuòchefarmaleall’ambiente,rappresen‐tandounrischiostessoperlasalutedeipaesaggiedellepersone.L’impermeabilizzazione(attraversoilcementoel’asfalto)delsuolo,infatti,ostacolal’assorbimento di acqua da parte del terreno, modificando il microclima e mettendo arischiol’ambiente.AvverteLegambiente:“Perdirebastaallevittimedellealluvioni,deglieffettideicambiamenticlimaticiedeldissestoidrogeologicodobbiamoprendereatto che non è possibile continuare a cementificare il territorio.L’impermeabilizzazionedeiterreniimpedisceilnaturaledefluiredelleacqueeaumentasignificativamenteirischieipericolilegatiallealluvioni.Affinchénonsiripeta‐notragicieventi,comequelliavvenutirecentementeinSardegnaoaPescaraepersal‐vareilpaesaggioitaliano,diciamobastaalconsumodisuolo”.Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, aggiunge: “Il suolo è un benecomuneeunarisorsalimitataenonrinnovabile.C’èbisognodiunaleggeperfermareilconsumodisuolointervenendosullecausechelodeterminano,apartiredallaspecu‐lazioneedilizia.Sevogliamofermareilconsumodisuolo,èobbligatoriofavorirelarigenerazione[=rinascita]urbana:occorreinterveniresulpatrimonioesistente,tra‐sformareleperiferieinecoquartieri,ripensarelamobilitàurbanaeperiurbana[=in‐tornoallacittà]migliorandoitrasportipubblici.Losipuòfaresviluppandounnuovoequilibrioeconomicobasatosuincentivi(vantaggi)cherendanoattraente,appetibile,il restauro e lil recupero di vecchie case e vecchie aree, e impedendo di costruirenuoviedificiepiastrecommercialiaidannidicampagne,costemarineespaziaperti.http://www.wired.it/attualita/ambiente/2013/12/05/giornata‐mondiale‐dei‐suoli‐cemento/

DOCUMENTO N. 3: Il Delta del Niger, dove il petrolio inquina la natura e calpesta i diritti umani

Finoal1956lungoilDeltadelfiumeNigersiestendevaun’oasiincontaminata.Lefo‐reste di mangrovie formavano intricati labirinti nei quali si sviluppava un delicatoecosistemaincuilepopolazionilocalivivevanoinequilibrioconlanatura,traendodaessaillorosostentamento[=risorsepersopravvivere]quotidiano.Inquell’anno,nelDeltavenneroscopertiiprimigiacimentipetroliferichehannotra‐sformato quell’oasi in un inferno che ancora oggi continua a bruciare. Da allora lecompagniepetrolifere,inparticolarelaShellchecontrollacircalametàdelgreggio[=petrolio]complessivo,laTotal,laChevronel’italianaEni,hannocolonizzato[=occupato]ilterritorio,appoggiatedagovernimilitarideboliecorrotti,chenelcor‐sodegliultimi50annihannosvendutolerisorsenaturalidelloropaeseincambiodimazzette[=tangenti,denaroscambiatoperinteressidivariogenere]eprofittiille‐citi[=guadagniillegali],edhannomessoatacereleingiustiziechelepopolazionilocalisonocostretteasubiregiornalmente.NelDeltadelNiger(unaregionedicirca70.000kmq,con27milionidiabitanti),siproducelamaggiorpartedelpetrolionige‐riano:circa2,4milionidibarilialgiorno.L’inquinamentocriminalevienecausatodallaperditadelgreggiochefuoriescedatuba‐turevecchieeusuratedaltempochesiestendononelterritoriopercentinaiadichi‐lometri, riversando così il petrolio nell’acqua del fiume e lungo le sue sponde. Lepersonechevivonoinquestoluogorespiranoariainquinata,mangianopescecontaminatoebevonoacquamistaapetrolio.Sono36milaikm²dimangrovie,corsid’acquaelagu‐neinvasidallamelmanera;perrifornirsidiacquapotabile,lepopolazionilocaliso‐nocostretteascavarenelsottosuolofinoa50metridiprofondità,causandoinstabi‐litàdelterrenoeponendolazonaarischiodifrane.IlrecenterapportodelPNUE,cioèilProgrammadelleNazioniUniteperl’Ambiente,de‐nunciaapertamentequestacatastrofeambientale.Sonostatiesaminatipiùdi4milacam‐pioni estratti dai 780 pozzi della zona. Il risultato è sconcertante: le popolazionibevono,cucinanoesilavanoconacquaprovenientedapozzicontaminatidalbenzene,incui i livelli di tossicità sono 900 volte superiori a quanto consentitodall’OrganizzazioneMondialedellaSanità(OMS).Anchel’ariavienecontaminatadaigas,sottoprodottidelleestrazionipetrolifere,chevengonobruciatiacieloapertodal1985,praticadefinita“gasflaring”(gasesplosi‐vo)chefasprecareogniannounaquantitàdigasparial30%delfabbisognoeuropeo.Questogaspotrebbeesserereinseritonelsottosuolooppureutilizzatoperifabbisognienergetici della Nigeria. Invece viene bruciato dalle multinazionali perchéciò rendel’estrazionedelpetroliomoltopiùveloce,abbassandocosìicostidigestioneediproduzione.Ilsoloinquinamentoambientaleprodottodal“gasflaring”nelmondo,di‐ventaparialleemissionidi77milionidiautoodi125centraliacarbone.Lefiam‐mate ardono continuamente di giorno ed illuminano la notte, rendendo irrespirabilel’aria,facendoaumentareconsiderevolmentelatemperaturaattornoalletrivellazioniecausandoproblemirespiratori,malattiedellapelleedegliocchi,disturbigastrointe‐stinali,leucemieecancro.Laleggenigerianavietalapraticadel“gasflaring”per‐chévieneritenutapericolosaperl’ambienteeperlasaluteumana,maigoverninonsonomairiuscitiadimporrelasoluzionedelproblema.Iverticidellostatonigerianodovrebberorafforzarelaregolamentazionecircal’estrazionedelpetrolio,inmododaobbligareleaziendepetroliferearisponderedell’inquinamentoambientale,prevenendocosìulterioriabusi.Oltre ai problemi di salute e quelli ambientali, la popolazione deve anche subirel’ingiustiziasociale:nonostantel’immensovaloreeconomicodei606pozzipetroliferi,dopocirca50annidiestrazionicheogniannocreanol’80%delPilnazionale,laNige‐riarestaunotraipiùpoveripaesiafricani.L’aspettativadivitadei27milionidipersonecheabitanoildeltadelNiger–dellequaliil60%sopravvivegraziealleat‐tivitàdirettamentecollegateall’ecosistema–arrivaapocopiùdi40anni.Ladistri‐buzionedellerisorse[=ricchezze]nonèequa.Iltassodidisoccupazionevariatrail75eil95%,perchéalavorareneipozzipetroliferièsoprattuttomanodoperaspecia‐lizzataprovenientedall’estero.Gliuniciadarricchirsiconilpetroliosonolemul‐

tinazionali e i politici locali corrotti. Negli ultimi decenni però queste disugua‐glianzehannoesasperatolapopolazioneche,attraversoprotesteemobilitazioni,su‐bendorepressioniviolentedapartedelloStatoedagliagentidellasicurezzaprivatadelle multinazionali,è arrivata a rivendicare [= pretendere] la fine del saccheggioindiscriminatodelterritorio,chiedendolabonifica[=risanamento,pulizia]deicorsid’acquaedeiterreni,unapiùequadistribuzionedeiproventi[=guadagni]delpetro‐lio,nonchéilrisarcimentodeldebitoecologico[=restituzioneindenarooinbeniambientali].Nel2005èstatoanchecostituitoungruppoarmato,ilMEND(MovimentodiEmancipazionedelDeltadelNiger)chehacompiutonumeroseoperazionidisabotaggio[=rottura]deipozziodellecondutture,esièresoresponsabiledelrapimentodialcunilavoratoridellemultinazionali.Ilmovimentodichiaradicombattereperilcontrollodelpetrolioin tutto il Delta del Niger e per consentire alle persone di trarre dei benefici [=vantaggi,guadagni]dalleestrazioni.Lapopolazionecercadisopravvivereriprendendosiilproprioterritoriosaccheggiatoedevastatodallelogicheeconomichedel“norddelmondo”[=Paesidell’emisferoboreale,anorddell’Equatore],chemietonovittimeesacrificanogliequilibrinaturaliintut‐toilglobo:nonsoloinAfricaenonsoloinquellocheuntempoeraunparadisoedoggièsolol’opacoricordodiunanaturaviolentata. LaNigeriacercadirialzarsi,mal’opinionepubblicainternazionalesembranonappog‐giareconcretamentequestalotta,acuinonconcedeneppureilgiustorisaltomediatico[=notiziasuimass‐media,comeTV,radioecc.].http://www.scienze‐naturali.it/ambiente‐natura/il‐delta‐del‐niger‐dove‐il‐petrolio‐inquina‐la‐natura‐e‐calpesta‐i‐diritti‐umani

documento n. 4: L’acqua che sfruttiamo Ognianno,circa247.000milionidimetricubidiacquasonoestrattidalleri‐serve idriche superficiali e sotterranee dell’Unione Europea, e si stima chetrail20%eil40%diquest’acquavengasprecata(perperditadelleretii‐driche,mancanzadiimpiantiperilrisparmiodell’acqua,irrigazioneeccessi‐va,datidel2010).Oltrelametàdegliottocentomilionidiabitantidell’Africasub‐sahariana[=a sud del deserto del Sahara], invece, ha a disposizione meno di mille metricubidiacquaatesta.InEuropagranpartedell’acquaestratta(44%)èdestinataaiprocessidiraf‐freddamentonegliimpiantiperlaproduzionedienergia,mentreun’altrapor‐zione (che varia dal 24 % all’80 % in alcune regioni meridionali) è usatanell’agricolturaeperlaproduzionealimentare.Perprodurreunchilodicarnebovinaservonocirca16.000litridiacqua,perunatazzadicaffé140litrieperununchilodigranoturco900litri.http://www.internazionale.it/portfolio/lacqua‐che‐sfruttiamo/

LadigaXiaolangdisulfiumeGiallo,nellaprovinciadiHenan,Cina,2011.

documento n. 5: L’”IMPRONTA IDRICA” DEGLI ALIMENTI, OVVERO QUANTA ACQUA SERVE PER PRODURRE UN CHILO DI...

DOCUMENTO N. 6: L’INQUINAMENTO DELL’ARIA

DOCUMENTO N. 7: L’aria che respiriamo Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel 2010 circa 223.000personenelmondosonomorteperuncancroaipolmonicausatodall’inquinamentoatmosferico[=dell’aria].OltrelametàdilorovivevainAsia,diconogliul‐timidatifornitidall’Omsperisingolipaesi.La qualità dell’aria si misura in PM10 [= micro‐particelle il cui diametro èinferiorea10millesimidimillimetro;sonoformatedapolvere,fumoealtrielementi nocivi prodotti soprattutto dalle combustioni effettuate nelle fab‐briche, o per i riscaldamenti domestici, o nei motori delle automobili; sonoritenuteparticolarmentepericolosequandosuperanoi50microgrammipermetrocubod’aria],Lepiùinquinatenonsonosemprelegrandicapitali.Ad Ahvaz, nel sudovest dell’Iran, il PM10 è pari a 372 microgrammi per metrocubo, mentre la media mondiale è di 71 microgrammi per metro cubo. Ahvaz èl’unicocentrourbanodoveillivellomediodiPM10superalasogliadi300mi‐crogrammipermetrocubo,eisuoi1,2milionidiabitantihannol’aspettativadivitapiùbassadelpaese(sonoiranianequattrodelleprimediecicittàconilmaggioreinquinamentoatmosfericoalmondo).La cattiva qualità dell’aria di Ahvaz è dovuta alle fabbriche petrolchimici,metallurgiche,perlalavorazionedellozuccheroedellacartapresentinellazona, ma anche alla desertificazione provocata dalla deviazione dei corsid’acquaealprosciugamentodellepaludi.IlProgrammadelleNazioniUniteperl’ambiente ha dichiarato che il sudovest iraniano sta vivendo una catastrofeambientalesimileaquellachehacolpitoillagod’AralinAsiacentraleelaforestaamazzonica.Il21ottobre2013,inCina,leautoritàhannoordinatolachiusuradiscuole,autostrade e dell’aeroporto internazionale di Harbin, nel nordest del paese,per l’ariairrespirabile. La causa della nube di smog, secondo mezzid’informazionelocali,èilprimogiornodiaccensionedeiriscaldamentinellecase.InEuropaleemissioniinquinantisonodiminuite,mal’88percentodichiviveincittàèespostoalivellid’inquinamentodell’ariachel’Omsconsideradan‐nosi.Secondol’ultimorapportosullaqualitàdell’ariainEuropadell’Agenziaeuropeadell’ambiente(Aea),Italia,Polonia,Slovacchia,TurchiaelaregionedeiBalcanisonoleareepiùcriticheperl’altaconcentrazionediPM10ePM2,5[=micro‐particelleancorapiùfini,condiametroinferiorea2,5microgrammipermetrocubo,ingradodipenetrareprofondamenteneipolmoni,specialmentedurantelarespirazionedallabocca].Nel2011Monzahasuperatoper121giorniilimiticonsentitiperlePM10,ladodicesimacittàpeggioreinEuropa.Supe‐ranoicentogiorniancheCremona,Vicenza,TorinoeTreviso.Ancheleconcentrazionidiozonodibassaquota[=l’ozonoèungasformatodatreatomid’ossigenoanzichédadue,comequellochenormalmenterespiriamo;ènaturalmente presente negli strati più alti dell’atmosfera terrestre], quellopiùpericoloso,inEuropaoltrepassanolasogliadatadall’Omseriguardanoil98percentodeicasi.Quil’Italiaèlapeggiore,convalorioltretrevoltepiùelevatirispettoallasoglialimite.Padovaèlacittàeuropeacheharegi‐stratopiùemissioniinquinantidaozono:nel2011per104giornihasuperatoilimiti raccomandati dall’Oms (nelle prime 30 città dell’Unione europea chesfioranoillimiteperl’ozono,23sonoitaliane;ingenerale,lapianurapada‐naètraleareemaggiormentecolpitedelcontinente,anchenellezonerurali).Perl’Omsl’inquinamentoatmosfericoèl’agenteambientalepiùcancerogenoedèpiùpericoloso,peresempio,delfumopassivo.http://www.internazionale.it/news/ambiente/2013/10/22/laria‐che‐respiriamo/

DOCUMENTO N. 8: le dieci cittÀ CON L’ARIA Più INQUINATA

DOCUMENTO N. 9/A (da leggere in alternativa al doc. n. 9/b): Rifiuti Zero, illusione o realtà?

Oggilafilieradellagestionedeirifiuti[=percorsodeirifiuti]èquesta:

• il30%èriciclato,comeplastica,vetro,metalliesimilarioppuretrattatoinimpiantidicompostaggio,comeperlafrazioneumidadeirifiutiurbani,concuiprodurrefertilizzantenaturaleobiogas;

• il15%èincenerito,comesolitamenteavvieneperlafrazioneseccaoindiffe‐renziata;conessosiproduceenergiaelettricae,ovepossibile,calore(15%)

• il55%èmandatoindiscarica.

Certamentegliitalianinonamanopiùditantogliinceneritoriotermovalorizzatori.(…)L’opinionepubblicaitalianaharigettatol’avviodinuoviinceneritoriperdiversimotivi,traiquali:

• ilrilasciodiceneri,scorieeemissioniinquinanti,diossinasoprattutto.Esi‐ste una legislazione che ne regola le emissioni ma secondo alcune associazionitalilimitisonoancoratroppopermissivi;

• lapotenzialediminuzionedellaraccoltadifferenziata,afavoredellacombustio‐nedeirifiuti,chefornisceancheenergia;

• gliimpiantitroppocostosi.Gli inceneritori non si sono diffusi eccessivamente sul territorio italiano: 50 impiantieranoattivinel2003,53nel2010.InItaliacertamenteesistonoenormimarginidimiglioramentodellaraccoltadifferenziata.Ladifferenzatra Nord(49%)e Sud(22%)èancoradavveromarcata.VisonoalcuniesempivirtuosicomeTreviso(74%),Pordenone(70%),Rovigo(63%)mentrealtrigrandicentriurbanicomePalermoeCataniasonofermisottoil7%.AlcunipaesicomeGermania,AustriaePaesiBassihannoeliminatoilconferimento[=conse‐gna] dei rifiuti nelle discariche, che sono invece utilizzate soltanto per le ceneri deitermovalorizzatorioperiresiduidegliimpiantidicompostaggio.Inquestipaesiilrici‐claggioocompostaggiodeirifiutiraggiungeunaquotamediadel60%,mentreilrestante40%viene trasformato in energia e/o calore, comunque tramite inceneritori. (…) La componenteseccadeirifiutiindifferenziati,quellacheoggiviene“incenerita”neiPaesiEuropeipiù“virtuosi”,ècomunquelapiùdelicataedèquellasucuilaricercascientificastacondu‐cendonumeroseindagini.Sipuòdunquedirenoallediscaricheeagliinceneritori,comesostenutodaicomitatidicittadini?Perquelcheconcernelariduzionedellaquantitàdirifiutiprodottigliultimidatidisponibiliindicanocheogniitalianooggiproduceproduceinmedia536kgdirifiutiall’anno,quindiparecchi!Purtroppo,dal2006ildatosièridottosolamentedel2,5%,inlineaconlatendenzaeuropea.Sulfrontedellaraccoltadifferenziatailmiglioramentodel‐lepoliticheedellenormativecomunitariechefavorisconolariduzionedeirifiuti,inpar‐ticolaredeirifiutibiodegradabili,hannodatofrutticonsiderevoli.AlivellodiUE27[=dei27Paesimembridell’UnioneEuropea],trail2006eil2010sièregistratounmigliora‐mentodel14%.Qualisonolepossibili“mosse”perunfuturopiù“verde”,dunque?

1) La riduzione “a monte” della produzione di rifiuti deve coinvolgere le fabbrichestesse(peresempioeliminandogliimballaggi);

2) L’aumentodellaraccoltadifferenziata;3) Lacreazionediimpianti(eventualmenteanchetermovalorizzatori)dinuovagenerazio‐

neperiltrattamentodell’immondiziaindifferenziata(cioèquellachenonsipuòri‐ciclare),ilpiùpossibileprividirischiperl’ambiente.

4) Lariduzionedeiconsumidapartedituttigliabitantidelpianeta.Certamentelapoliticadovràtrattareiltema“rifiuti”conminoresuperficialità.Riadattamentodihttp://www.ilpost.it/filippozuliani/2013/05/27/rifiuti‐zero‐illusione‐o‐realta/

documento n. 9/b (da leggere in alternativa al doc. n. 9/a): è giusto riciclare?

Prendetevelapureconlaciviltàminoica.Sonostatigliantichicretesiadaverelabrillanteideadiscavaregrandifosse,fuoridaicentriabitati,perpoiriempirledirifiutiericoprirlediterra.Daallorasonopassatitremilaanni,mailnostrosistemadismaltimentodeirifiutinonècam‐biatomolto.L’unicadifferenzaècheiminoicihannolasciatoaiposterirepertiarcheologicipreziosi,mentrenoisaremoricordatiperinostricumulidipneumatici,sacchettidiplasticaeconfezionivuotedicereali.C’èvolutoparecchiotempo,mafinalmenteabbiamocominciatoainterrogarcisulnostroatteggia‐mentoversolaspazzatura,cheèstatosempreispiratoalprincipio“lontanodagliocchi,lontanodalcuore”.Inrealtàsiamostaticostrettiafarlo,perchélospazioperlediscarichesistaesaurendorapidamente.Noncirestanochetrealternative:ridurreiconsumieprodurremenori‐fiuti,cercarediriciclareilpiùpossibileoppuresguazzarenellanostraimmondizia.Purtroppo,consideratalanostrapropensioneaiconsumiealloshopping,laprimastradaappareimpraticabile.Èunpo’deprimente:nelgirodiseimesil’80percentodiquellochecompriamofinisceinunadiscaricae,nelRegnoUnito,ogniannosiproducono26milioniditonnellatedirifiuti(entroil2020siarriveràa40milioniditonnellateall’anno).Vistochenessunovorràoptareperlaterzaalternativa,noncirestachetentareconlasecondasoluzione:ilriciclag‐gio.Perfortunacistiamoabituandoariciclarelaspazzaturainmodocoscienzioso,siaperché,comeconsumatori,vogliamoassumercilenostreresponsabilitàsiaperchéleamministrazionilocalicistanno costringendo a farlo (anche loro devono rispettare le nuove normative che impongono ilraggiungimentodideterminatequotediraccoltadifferenziata).Nel 2005 il governo britannico si è congratulato con i cittadini per gli sforzi compiuti: daidatiufficialièemersoche,trail2001eil2005,laquantitàdirifiutidomesticiriciclatinelRegnoUnitoèraddoppiata.Sarebbeavventato,però,correreabrindare:soloil17percentodeirifiutibritannicivienericiclatoocompostato,unapercentualebassarispettoadaltripae‐si.Glisvizzeri,peresempio,riciclanoil53percentodellaspazzatura.Ilriciclaggioèdavverolarispostagiusta?Eseinvece,comesostengonoalcuni,l’energiacon‐sumataperseparare,raccogliereericiclarealcunimaterialifossesuperioreaquellarichiestaperprodurli?Echediredialcuneleggendemetropolitane,secondocuiirifiutichecisforziamodiseparareinsacchidestinatiagliimpiantidiriciclaggiofinisconopoiinunadiscaricain‐differenziata?Sonoandatoavedereilmioimpiantodiriciclaggiolocale,soprattuttoperchiarirealcunidubbichemieranovenuti.Orapossodireconcertezzachelaspazzaturaraccoltaperilriciclaggioèdavveroselezionataestoccataseparatamente.Monitorandoleoperazioni,hovistochelemiebot‐tigliediplastica(insiemeadaltre40tonnellatedibottiglie)venivanocaricatesuuncamionperpoiesserericiclate.Ilriciclodeirifiutisarebbeconvenienteanchedalpuntodivistadelconsumoenergetico.Se‐condoWasteWatch,l’osservatoriobritannicochesioccupadiincentivarelariduzioneeilrici‐claggio della spazzatura, l’energia usata per riciclare le bottiglie di plastica è otto volteinferioreaquellacheserveperprodurrelostessopolimerovergine.Perognibottigliadivetroriciclatasirisparmiaunaquantitàdienergiasufficienteadalimentareuntelevisoreperventiminuti.Manonèorotuttociòcheluccica.Iltrasportodeirifiutidaunpaeseall’altrostadiventandounproblema.Moltissimaspazzaturavienespeditaall’esteroperchéinEuropalamaggiorpartedeimaterialinonhamercato.Lametàdellebottigliediplasticacheraccogliamoincontenitorise‐paratifinisceinCina,dov’èvendutaper75euroatonnellata.Neipaesidell’UnioneEuropea,invece,noncisipotrebbeguadagnareneancheuneuro.LaCinaèdiventatailrigattierepiùgrandedelmondo.Tuttavia,quellacheperalcunièunasoluzionerazionaleepratica,cherispondeallesollecitazionidelmercato,potrebberivelarsiunasceltamiope:bisognainfatticonsiderareleemissioniprodotteduranteiltrasportoeidan‐nisullasalutedeilavoratori,chespessomanipolanoirifiutitossicisenzaguanti.Sarebbemeglioscegliereun’altrasoluzione,chesperiamovengaimpostaabreveanchedalleauto‐rità.Lamaggiorpartedeiprodottichecompriamodovrebbeessereprogettatapensandoalsuopos‐sibileriusooriciclaggio.Eiconsumatoridovrebberofarelosforzodicomprare,quandoèpos‐sibile,prodottirealizzaticonmaterialiriciclati.Riciclarenonbasta:èsolol’ultimarisorsadaprendereinconsiderazione.http://www.internazionale.it/e‐giusto‐riciclare/

documento n. 10: Come stanno i mari europei? Imarieuropeinongodonoaffattodibuonasalute:èquantorisultadaduediversirap‐portiappenapubblicati,ilprimodallaCommissioneeuropea,ilsecondodall'Agenziaeuropeaperl'ambiente(EEA),chesarannopresentatiallaConferenza"HealthyOceans–ProductiveEcosystems"(HOPE),chesiterràaBruxellesil3e4marzo2014.Ilmarerappresentadamillenniunarisorsaimportanteperilsostentamentoeilbenes‐seredellepopolazionieuropee,malapossibilitàdisfruttarequestarisorsaèsemprepiùminacciatadaldegrado,dovutosoprattuttoallapressioneesercitatadelleattivitàumane(…)ilcuiprodottolordo[=ricchezzaottenuta]vienevalutatoattualmentetra330e485miliardidieuro,con5,4‐7milionidilavoratoriimpiegatidirettamente.ImotividipreoccupazioneevidenziatinelrapportodellaCommissioneeuropeasononu‐merosi.

1) Inprimoluogo,ilivellididiversiinquinantihannosuperatoilimitiaccetta‐bili,coneffettimoltoevidentinelprocessodieutrofizzazione,cioèdiecces‐sivosviluppodegliorganismivegetali[=alghe]nelleacqueedellaconseguentediminuzionedell'ossigenodisponibileperglianimaliacquatici,chesiosservanonelMarBalticoenelMarNero.

2) Ilsecondoproblemarilevanteècheil39percentodelleriserveittiche[=dipesce]dell'Atlanticonordorientaleel'88percentodiquelledelMediterraneosonoancorasfruttateinmodoeccessivo[=sipescatroppo].

3) Ilterzograndecapitoloriguardairifiutisolidi,soprattuttomaterieplasti‐che,chevengonodispersiinmareingrandequantità.Perdareun'ideadellagra‐vitàdelproblema,inuntrattodispiaggialungolacostaatlanticasitrovanoinmedia712frammentisolidiogni100metri.

4) Altrettantopreoccupantileconclusionidelrapportodell'Agenziaeuropeaper

l'ambiente,cheriportadatiraccoltitrail2001eil2006.Lostatodiconser‐vazionedeglihabitat[=luoghiincuivivonolespecieanimali]ègiudicatocat‐tivooinadeguatonel50percentocircadeicasi,mentreperquantoriguardalafaunaelafloramarine,soloil3percentodellespecieèconsideratoinbuonecondizioni,eperoltreil70percentononsipuòneppureformulareunavaluta‐zioneperlamancanzadidatiattendibili.

(…)“Ilmessaggioèchiaro:imarieglioceanidell'Europanonsonoinbuonostato”,hacommentatoJanezPotonik,commissarioeuropeoperl'Ambiente.“Ciòsignificacheoc‐corretrovareunmodopersfruttarneilpotenzialeeconomicosenzaaumentarelapres‐sionesuunambientegiàfragile,creandocrescitaelavorochesianosicurianchealungotermine[=intempilunghienonsolointempibrevi].