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SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER IL COMUNE E LA PROVINCIA DI NAPOLI I Cerimoniali della Corte di Napoli /4 Cerimoniale dei Borbone di Napoli 1734-1801 a cura di ATTILIO ANTONELLI Antonio Joli (1700-1777), Corteo a Largo di Palazzo, olio su tela, Roma, Galleria Cesare Lampronti NAPOLI 2016

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SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER IL COMUNE E LA PROVINCIA DI NAPOLI

I Cerimoniali della Corte di Napoli /4

Cerimoniale dei Borbone di Napoli 1734-1801

a cura di ATTILIO ANTONELLI

Antonio Joli (1700-1777), Corteo a Largo di Palazzo, olio su tela, Roma, Galleria Cesare Lampronti

NAPOLI 2016

collana I Cerimoniali della corte di Napoli

I precedenti volumi della collana

I Cerimoniali della Corte di Napoli, volume 4

Cerimoniale dei Borbone di Napoli 1734-1801

a cura di ATTILIO ANTONELLI

Il "Progetto Cerimoniali" prevede la pubblicazione a stampa di inedite fonti d'archivio

contenenti i diari del maestro di cerimonie del Palazzo Reale di Napoli nei secoli XVI-XVIII. La collana è promossa dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la città e la provincia di Napoli. Sono già stati pubblicati tre volumi: il Cerimoniale del viceregno spagnolo e austriaco di Napoli 1650-1707 (ed. Rubbettino, 2012), Cerimoniale del viceregno austriaco di Napoli 1707-1734 (ed. Artem, 2014) ed il Cerimoniale del viceregno spagnolo di Napoli, 1503-1622 (ed. Artem, 2015).

Il quarto volume - Cerimoniale dei Borbone di Napoli 1734-1801 - pubblicherà due

manoscritti inediti dell'ASN con i cerimoniali degli anni di Carlo (1716-1788), re di Napoli e Sicilia dal 1734 al 1759 e di suo figlio Ferdinando IV (1751-1851), fino al 1801.

All'inizio vi è la descrizione dell’ingresso trionfale a Napoli di re Carlo e dei cerimoniali che ad

esso seguirono (visite di personalità eminenti, giuramenti al re e altre funzioni previste). Vengono, inoltre, descritte le modalità con cui si celebravano festività religiose importanti e care al popolo napoletano (come la Settimana Santa, il Corpus Domini, la festa della Madonna di Piedigrotta e di San Gennaro), le cerimonie che si tenevano in particolari occasioni (arrivo di personalità importanti, udienze, nascite e battesimi, funerali, compleanni e onomastici di reali, conferimento del titolo di ‘Grande di Spagna’ o della Rosa d’Oro) e descrizioni delle sale di Palazzo Reale con notizie sulle commedie e le feste da ballo che ivi si tenevano, nonché delle cuccagne in piazza a cui si assisteva dai balconi.

Vengono riportati alcuni avvenimenti particolarmente significativi per la storia del Regno di

Napoli di quegli anni, a cominciare dalla partenza di re Carlo per la Sicilia nel 1735, passando per il suo matrimonio con Maria Amalia di Sassonia, l’istituzione il 3 luglio 1738 del real ordine di San Gennaro, le dimostrazioni di giubilo in occasione delle nozze tra l’Infante di Spagna Filippo e Luisa Elisabetta di Borbone, per finire con la pubblicazione del trattato di pace e commercio con gli ottomani.

Seguono indice del volume ed estratti dei manoscritti

INDICE

INDICE del VOLUME

Sommario

000 Presentazione

000 Prefazione

000 Introduzione

Saggi

000 Le «consuete formalità». Corte e cerimoniali a Napoli da Filippo V e Carlo di Borbone alla Repubblica del 1799 di ANNA MARIA RAO 000 Cerimoniale e cerimonie di corte nel Settecento napoletano di ELENA PAPAGNA 000 Politica culturale ed istituzioni a Napoli nel XVIII secolo di ELVIRA CHIOSI 000 La fondazione del sistema rituale della monarchia delle Due Sicilie (1734-1738). Storia ed Epistemologia. di PABLO VÁZQUEZ GESTAL 000 Carlo di Borbone a Napoli: passioni archeologiche e promozione delle arti di PAOLA D’ALCONZO Testi 000 Note alla trascrizione 000 Sommario 1490 e 1493 000 Cerimoniale 1490 e 1493

Apparati 000 Appendice I Indice dei re Borbone di Napoli (albero genealogico) 000 Appendice II Tavola cronologica comparata 000 Appendice III Documenti d’archivio 000 Appendice IV Siti Reali 000 Appendice V Vigletti 000 Bibliografia 000 Glossario 000 Indice onomastico 000 Indice dei luoghi 000 Indice analitico 000 Indice delle illustrazioni 000 Referenze fotografiche

[c. 1r] Arrivo di Sua Altezza Reale don Carlo Borbone infante di Spagna generalissimo dell’armi della maestà del re Filippo V

A dì 9 aprile 1734 giunse Sua Altezza Reale, seguito dall’esercito, nella terra di Maddaloni, ove si portarono gl’ambasciatori della città di Napoli e fecero la solita funzione. Poco dopo vi si portarono ancora gl’Eletti della medesima e presentarono a Sua Altezza Reale le chiavi e i privilegij che furono nella medesima ricevute e giurati. Sabato 10 aprile, verso la sera, Sua Altezza Reale entrò nella città di Aversa, dove dal clero fu ricevuta nella porta della città, sotto il pallio, e condotta nella chiesa cattedrale, ed ivi, cantatosi il Te Deum, fu accompagnata, nel ritornarsene, sino alla porta della detta chiesa, sotto del pallio, e di poi si ritirò nella casa ivi preparatali. Mercoledì 14 detto pigliò possesso di luogotenente e viceré di questo regno il conte di Charni don Emmanuele Orleans y Borbone. La funzione seguì della seguente maniera. Il suddetto conte, la mattina del suddetto dì mercoledì, diede all’Eletto del Popolo il suo dispaccio, acciò l’avesse presentato in Città, dicendoli che nel dopo pranzo, alle quattro di Spagna, voleva prendere il possesso. Il detto Eletto portò in Città il dispaccio, il quale fu ivi letto e dagli Eletti si stabilì il dopo pranzo, alla detta ora, si facesse la funzione; là onde la Città, in forma pubblica, si portò al Ponte della Maddalena in una casetta attaccata alla regia cavallerizza, nella quale /[c. 1v] il signor conte Chiarni era alloggiato, ed ivi giunta fu ricevuta da un portiero di camera nella prima tesa delle scale e dall’usciero maggiore al primo scalino vicino la porta della sala, e fu introdotta nella prima stanza immediatamente dopo la sala dove fu ricevuta dal signor viceré. Il quale, sedutosi, fece ancora sedere gli Eletti e, covertosi, fece segno che ancora essi si coprissero. Dopo queste cerimonie uno degli Eletti recitò una orazione in lode della Maestà Cattolica di Filippo V, la quale finita, Sua Eccellenza cortesemente rispose. E dopo di ciò, l’usciero maggiore chiese se Sua Eccellenza si compiacesse di far leggere la cedola, ed ella dicendo di sì l’istesso usciero maggiore disse al segretario della Città che leggessela, e dal medesimo fu letta. Letta che fu detta cedola, Sua Eccellenza si alzò in piedi, ed assieme con lei gli Eletti, de’ quali uno chiese la medesima di prestare il giuramento, di osservare le grazie, capitoli e privilegij conceduti a questa città e Regno da’ serenissimi re predecessori, ed ella giurò sopra il santo Cristo, siccome è solito, e finita la funzione gl’Eletti della Città si partirono. Il giorno 15 Sua Eccellenza ricevé il giuramento dal principe di Francavilla imperiale di vicario generale e mariscial di campo della provincia di Lecce, e dal duca di Andria Carrafa, dell’istesso grado, per le provincie di Lucera e Trani. A 22 detto, diedero in mano di Sua Eccellenza il giuramento di vicario generale e marescial /[c. 2r] di campo il principe di Montemiletto, per la provincia di Principato Ultra, ed il duca di Sora per la provincia di Abruzzo Citra. A 24 detto, il principe della Roccella diede il giuramento di vicario generale e marescial di campo per la provincia di Cosenza. A 25 detto, il duca di Lorenzano diede il giuramento di vicario generale e marescial di campo per la provincia di Principato Citra. A 3 maggio, il principe di Scanno diede il giuramento di vicario generale e marescial di campo della provincia di Abruzzo Ultra. A 9 maggio, il principe di Cassano diede il giuramento di vicario generale e marescial di campo della provincia di Lecce. A 29 detto, diedero il giuramento di vicarij generali e marescial di campo il principe di Centola per la provincia di Salerno, il marchese Fuscaldo per la provincia di Catanzaro, il duca di Senisi per la provincia di Matera.

Funzione che si fece nel ponersi l’abito del real ordine di San Gennaro di cui la Maestà del re si è gran maestro (estratti del ms. 1490)

Nella mattina de 3 agosto 1738, essendosi portate le Maestà del re e della regina in pubblica forma nella chiesa dell’Arcivescovato, ove dalla nobiltà e regio ministero che a tale effetto erano stati avvisati e dal cardinale arcivescovo furono ricevute e, dateli l’acqua santa, ed essendo stati accompagnati dal detto cardinale sino allo strato che stava situato in mezzo la nave maggiore, ivi le Maestà Loro si posero ad orare il Venerabile, ed il cardinale, fatta loro riverenza, si portò nella Cappella del Tesoro, ove eravi esposta la sagra Testa del glorioso san Gennaro, per vestirsi colli abiti sagri per celebrare la messa bassa. Finito di orare, la Maestà delli nostri regnanti passarono nella detta Cappella del Tesoro ove il /[c. 111v] re si portò nel trono che ivi li era stato preparato in cornu Evangelij e la regina andò in un gran palio con tutte le dame di suo corteggio, situato in cornu epistolae, dirimpetto al trono ove stava il re, il quale era alto palmi sei da terra, tutto apparato di damaschi guarniti d’oro nel quale non vi era dosello. Postesi le di Loro Maestà in atto di orare ne' respettivi loro luoghi, il cardinale incominciò a dire la messa, la quale finita che fu si levò il cardinale la pianeta e si pose il piviale e mitra, e da' preti se li situó il faltisterio sopra la pradella del detto altare, e dall’appresentatore maggiore e tappezziero maggiore fu portata una sedia che ivi a tale effetto si era portata, la quale era guarnita di galloni e francie d’oro, la quale fu situata dirimpetto al faldisterio, con che il cardinale con il faldisterio occupava tutto il luogo e la sedia del re veniva a stare colla spalliera alla porta del Tesoro e si portò sopra l’altare, e sedutesi ambedue, il cardinale cominciò a leggere le orazioni confacenti a tale funzioni, e di poi alzatosi e Sua Maestà inginocchiatasi sopra di un guanciale, fece alcune benedizioni, dopo si portò l’abito il quale era di color bianco ed il manto con cappuccio e strascio all’uso di una cappa magna di cardinali, di color cremesi, fregiato di gigli di oro, e /[c. 112r] questi, dopo di essere stati benedetti dal cardinale, Sua Eccellenza il signor conte di Santo Stefano et il signor capitano della guardia lo posero a Sua Maestà. Dopo se li presentò la collana, la quale anche si benedisse dal cardinale, e da' suddetti li fu posta, e di poi se li pose una banda di color scarlatto, con croce pendente, con l’insegna dell’Ordine; finito di vestirsi la Maestà Sua si portò di nuovo sopra del suo trono e da Sua Eminenza s’intonò un inno che da' musici della Real Cappella fu cantato, e di poi il cardinale intonò il Te Deum che da' medesimi fu anche cantato, nel qual tempo vi fu salva reale di queste fortezze. Finito il Te Deum, Sua Maestà e Sua Eminenza si spogliorono e dall’Eminenza Sua furono accompagnati sin dove l’aveva ricevuti e si riportorono in Palazzo.

1490, c. 3r

Indice delle materie del ms. 1490 (estratti)

[c. 1 r] Arrivo di Sua Altezza Reale don Carlo Borbone, infante di Spagna, generalissimo dell’armi della Maestà del re Filippo V [9 aprile 1734].

[c. 2 r] Notizia de lo que doverà observar el uxier mayor, y porteros en entrando Sua Altezza Reale en Palacio.

[c. 3 r] Entrata di Sua Altezza Reale Il prìncipe don Carlo Borbone. Cerimoniale seguito nell’arcivescovato [10-12-13 maggio 1734].

[c. 8 v] Funzione seguita per la dichiarazione di Re [16-17 maggio 1734]. [c. 11 v] Funzione fatta nella chiesa di san Lorenzo da questa nostra Città per essere stata la Maestà Sua

dichiarata dalle potenze collegate Re di Napoli [23 maggio 1734]. [c. 14 r] Comedia recitata in Palazzo in presenza de Re Nostro Signore [10 giugno 1734]. [c. 17 r] Cerimonie pratticate nella processione del Corpus Domini in tempo de Vicerè. [c. 21 v] Presa della piazza di Gaeta [6-7-8 agosto 1734]. [c. 22 v] Festività di Nostra Signora di Piedigrotta [8 settembre 1734]. [c. 23 r] Festività del Glorioso san Gennaro. [c. 23 v] Compleaños di Sua Altezza Reale il prìncipe d’Asturias [23 settembre 1734]. [c. 25 r] Nome di Sua Maestà solennizato a 4 Novembre 1734 [25 settembre 1734]. [c. 26 v] Processione del patrocinio di san Gennaro [16 dicembre 1734]. [c. 38 r] Ritorno di Sua Maestà trionfante dalla Sicilia [12-13 luglio 1735]. [c. 70 v] Lettera scritta à Sua Maestà dal re d’Inghilterra [20 settembre 1737]. [c. 74 r] Publicazione del matrimonio contratto da Sua Maestà, con la serenissima principessa Maria Amalia,

figlia del re Augusto di Polonia [1° gennaio 1738]. [c. 103 r] Funzioni che Sua Maestà fece in ponere li tosoni al conte di Fuenclara et a don Nicolo’ di Sangro in

nome della Maestà Cattolica [14 luglio 1738]. [c. 103 v] Altro festino di ballo in Palazzo [13 luglio 1738]. [c. 103 v] Saccheggio della Coccagna [15 luglio 1738]. [c. 117 r] Festini di balli stabiliti farsi nel Real Palazzo, e delle dame e cavalieri a quali se li permise l’entrata. [c. 148 v] Battesimo della Real Infanta [19 novembre 1740]. [c. 160 r] Funzione per la notizia della elezzione dell’imperatore sortita in persona del duca di Baviera,

parente, amico ed allegato della Maestà del re nostro signore. [c. 184 v] Morte del re Filippo V: padre del re nostro signore. [c. 207 v] Arrivo di Sua Maestà l’imperatore in Napoli Giuseppe II. [c. 208v] Fuochi nel mercato. [c. 219r] Ordine di Sua Maestà con dispaccio de 10 febbraio 1771 del primo marchese Tanucci al

maggiordomo maggiore di presentare a Sua Maestà il prìncipe di Galliezin ed il prìncipe Sibirski ed altri cavalieri moscoviti.

Elenco delle cerimonie della Real Corte di Napoli estratto dalle tavole disegnate ad inchiostro nell’appendice del ms. 1493

1. Cappella Reale: entra in santo fatta da Sua Maestà la regina il dì 10 ottobre 1740 dopo il primo parto. 2. Sala della regina: pubblica udienza data all’ambasciatore turco Hagi Helseim effendi il dì 22 settembre

1741. 3. Stanza del trono: coprimento di Grande di Spagna di seconda classe del duca di Mondragone nel dì 26

novembre 1741. 4. Stanza del trono: coprimento di Grande di Spagna di seconda classe fatto dal duca di Mondragone il dì

26 novembre 1741. 5. Stanza appresso la gallaria lunga: Udienza del re a cardinali 6. Stanza dell’alcova della regina: Udienza della regina a cardinali 7. Stanza del trono: baciamano che fa la Città al re nostro signore 8. Stanza del trono: Baciamano della Città alla regina 9. Stanza dell’alcova della regina: Baciamano delle dame che si fa al re ed alla regina il giorno 10. Stanza del trono: Baciamano della Piazza del Popolo che si fa al re 11. Stanza dell’alcova della regina: Baciamano della Piazza del Popolo che si fa alla regina 12. Stanza del trono: Ricevimento fatto dal re a monsignore Perellis che porta la berretta cardinalizia al

duca di Gravina 13. Stanza dell’alcova della regina: Ricevimento fatto dalla regina di monsignore Perellis mandato da

Benedetto XIV a portare la berretta 14. Stanza del toccatore di Sua Maestà il re. Visita pubblica fatta dalli due cardinali arcivescovo Spinelli e

cardinale Orsini il dì 19 dicembre 1743 15. Stanza dell’alcova della regina: Visita pubblica delli due cardinali arcivescovo Spinelli e cardinale

Orsini il dì 19 dicembre 1743 alla Maestà della regina 16. Stanza del toccatore di Sua Maestà il re. Visita del cardinale arcivescovo che viene in privato la sera

da Sua Maestà il re, che lo riceve all’impiede 17. Stanza dell’alcova della regina: Visita privata del cardinali che fa alla Maestà della regina che lo

riceve all’impiedi 18. Stanza del trono. Ricevimento dell’inviato della Repubblica di Lucca 19. Stanza del trono: Ricevimento dell’inviato della Repubblica di Lucca fatto da Sua Maestà la regina il

dì 26 giugno 1745 20. Stanza del trono. Coprimento di Grande di Spagna di prima classe 21. Stanza del trono. Coprimento di Grande di Spagna di prima classe del principe di Palagonia avanti la

regina il dì 3 luglio 1745 22. Stanza del trono. Ricevimento fatto dal re all’inviato di Olande 23. Stanza del trono. Ricevimento fatto dalla regina all’inviato di Olanda 24. Stanza del trono. Ricevimento del moscovito vicecancelliere 25. Stanza dell’alcova della regina. Ricevimento del moscovito fatta dalla regina il dì 19 gennaro 1746 26. Stanza del trono. Ricevimento fatto dal re alli deputati di Sicilia 27. Stanza del trono. Ricevimento fatto dalla regina alli due deputati di Sicilia venuti il dì 10 dicembre

1747 28. Stanza del trono. Ricevimento del ambasciatore estraordinario di Malta 29. Stanza del trono. Ricevimento fatto dalla regina all’ambasciatore estraordinario di Malta venuto per la

nascita del primogenito reale infanto il dì 7 gennajo 1748 30. Stanza del trono. Ricevimento fatto dal re all’ambasciatore di Sardegna 31. Stanza del trono. Ricevimento fatto dalla regina all’ambasciatore di Sardegna 32. Stanza del trono. Ricevimento del nunzio fatto da Sua Maestà il re 33. Stanza del trono. Ricevimento del nunzio fatto da Sua Maestà la regina 34. Stanza del trono. Ricevimento e pubblica udienza data dal re all’ambasciatore regio cesario principe

Estarati

35. Stanza del trono. Udienza data dalla regina all’ambasciatore regio cesareo principe Estarasi il dì 22 luglio 1752

36. Stanza del trono. Coprimento di Grandi di Spagna di prima classe del duca di Monteleone nel dì 12 g.io 1761

37. Stanza del trono. Udienza di congedo data da Sua Maestà al conte di Rubison, inviato del re di Sardegna, il dì 30 giugno 1762

38. Stanza del trono. Pubbli<c>a udienza data dal re al principe Ruspoli 39. Stanza del trono. Pubblica udienza data dalla regina al principe Ruspoli, ambasciatore straordinario

dell’imperatore, per la richiesta di matrimonio della real principessa primogenita Maria Teresa e della real principessa Maria Amalia il dì 14 agosto 1790

40. Stanza del trono. Tavola pubblica

Ms. 1493, c. 36r Figura 1. Entra in Santo fatta da S.M. la Regina il dì 10 ottobre 1740 dopo il primo parto

Ms. 1493, c. 75r, Figura 39. Stanza del trono. Tavola publica.