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Centro Studi C.N.I. 28 marzo 2018

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Centro Studi C.N.I. 28 marzo 2018

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 28 marzo 2018

Pagina I

FORMAZIONE CONTINUA

Fpc, nuovi obblighi senza dubbiItalia Oggi 28/03/18 P. 39 Mario Valle 1

INDUSTRIA 4.0

Al via il piano sui Centri 4.0 in ogni RegioneSole 24 Ore 28/03/18 P. 1-2 Carmine Fotina 3

MERCATO DEL LAVORO

Ingegneri elettrici per la Cool Projects SrlCorriere Della Sera 28/03/18 P. 25 6

L'avanzata delle basse qualificheSole 24 Ore 28/03/18 P. 7 Francesco Seghezzi 7

Brennero, a Condotte e Itinera affidati lavori per un miliardoSole 24 Ore 28/03/18 P. 15 Marco Morino 8

SEMPLIFICAZIONE

Far partire un'azienda in Italia resta un'impresa disperataItalia Oggi 28/03/18 P. 10 Antonino D'Anna 9

NORMATIVA ANTISISMICA

Norme antisismiche, per i produttori la partenza è gradualeSole 24 Ore 28/03/18 P. 20 Giuseppe Latour 10

PRIVACY

La privacy «perde» le sanzioni penaliSole 24 Ore 28/03/18 P. 17 Antonello Cherchi 11

PROFESSIONISTI E PA

Per i professionisti tornano le corvèeItalia Oggi 28/03/18 P. 2 Marino Longoni 12

SICUREZZA INFORMATICA

Attacchi informatici in chiaro per le p.a.Italia Oggi 28/03/18 P. 32 Cristina Bartelli 13

GEOMETRI

Cat, scelta giusta per i giovaniItalia Oggi 28/03/18 P. 37 14

L'Ocec di Rorrla ha realizzato delle schede sinottiche per spiegare tutte le novità

Fpc, nuovi obblighi senza dubbiSchemi ragionati per capire la formazione professionale

DI MARIO VALLE*

obiettivo è fugare ognidubbio agli Iscrittinegli Albi tenuti da-gli Ordini dei Dottori

Commercialisti e degli Esper-ti Contabili sull'applicazionedel nuovo Regolamento per laformazione professionale con-tinua.

Con questo scopo l'Odcec diRoma ha messo a punto delletavole sinottiche dettagliateed esaustive in cui sono indi-cati gli obblighi ai quali ognicollega è tenuto ad adempierenel triennio formativo in corso(2017-2019).

Schemi ragionati realizzatisulla base del testo in vigore(pubblicato sul Bollettino uffi-ciale del Ministero della Giusti-zia n.2 del 31 gennaio 2018) chepuntano oltre a fare chiarezzasulle novità introdotte anche aevidenziare le varie fattispe-cie che consentono l'esonero

parziale o totale dell'attivitàformativa. Sarà dunque facilee immediato per gli Iscritti co-noscere, in base alla propria si-tuazione, quanti e quali creditiè necessario maturare per evi-tare conseguenze disciplinari.

Tra le diverse tavole sinot-tiche realizzate dall'Odcec diRoma, scaricabili gratuita-mente dal sito istituzionaledell'Ordine (www.odcec.roma.it), quella inerente la suddivi-sione delle attività formativeapprovate dal Consiglio Na-zionale e i relativi crediti at-tribuiti; quella riguardante gliobblighi a carico degli iscrittinel Registro dei revisori lega-li, nell'elenco dei revisori deglienti locali e dei Gestori dellacrisi da sovraindebitamento; equella illustrativa delle sanzio-ni disciplinari applicate in casodi mancato conseguimento deicrediti formativi.

*Direttore dell'Odcecdi Roma

Formazione continua Pagina 1

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Formazione continua Pagina 2

INNOVAZIONEDIGITALE

Al via il piano

sui Centri 4.0in ogniRegioneLa Commissione europea

progetta di coprire ogni

Regione dell'Europa, oltre

300, con un Digital inno-

vation hub entro il 2020.

Gli «hub» forniranno

servizi alle imprese impe-gnate nella digitalizzazio-

ne di Industria 4.0. Sono

disponibili 300 mili oni.

Allo studio anche unFondo di investimento

europeo per la digitalizza-zione. Lucilla Sioli, a capo

della direzione europea

per l'Industria digitale,annuncia inoltre che entro

aprile sarà lanciata un'ini-ziativa della Commissione

sullo sviluppo dell'intelli-

genza artificiale per

rispondere a Cina e Usa.

Industria 4.0 Pagina 3

Rete Ue via, centri 4.0 in ogni regioneIl progetto europeo: una mappa di Digital innovation hub, allo studio un Fondo sul digitale

Carmine FotinaROMA

Nella competizione tra i si-stemi economici di Europa, Cinae Stati Uniti la trasformazionedigitale dell'industria sta diven-tando l'asso vincente. Ne è certaanche la Commissione europeache sulla digitalizzazione dellamanifattura mette ora in campouninsieme di iniziative, conil co-ordinamento dellaDirezionege-nerale Connect e della personacheinseno allaDghaassunto allafine dello scorso anno larespon-sabilità dell'Industria digita-le: un'italiana, Lucilla Sioli.

Ieri e oggi, nel corso del "Digi-tising European Industry" Fo-rum organizzato a Parigi, si di-scute del piano d'azione euro-peo. «Entro il2020 - anticipa Sio-li - ogni Regione dovrà averealmeno un Digital innovationhub (Dih), ovvero un centro disupporto per le Pmi impegnatenella trasformazione digitale».Si lavora poi amigliorare l'acces-so ai finanziamenti con un Fon-do di investimento europeo perla digitalizzazione, davarare for-se nell'ambito del piano Juncker.«Su questo punto è allo studiouno strumento di supporto alleimprese che hanno progetti nelcampo del digitale, tradizional-mente più "rischiosi" e quindicon maggiori difficoltà nell'in-tercettare finanziamenti banca-ri». Alla formazione di nuovecompetenze digitali, invece, mi-ra l'iniziativa dei tirocini dei gio-vani ingrandi aziende tecnologi-che con un progetto pilota di iomilioni di euro fino al 2020 per 5-6mila studenti. E c'è ovviamenteil delicatissimo fronte delle re-gole. Nella cornice del Mercatounico digitale la Commissioneha già proposto diverse misureper aggiornare laregolazione, adesempio nel campo della cyber-security (con un ruolo rafforza-to dell'agenzia Enisa) e della li-bera circolazione dei dati nonpersonali per facilitare un veromercato competitivo dei servizi

cloud. «Ma la nuova frontiera -dice Sioli - è l'intelligenza artifi-ciale - e alla fine di aprile la Com-missione presenterà un'iniziati-va su questo tema, per creare unecosistema forte e capace dicompetere con Cina e Stati Uni-ti. Tutelando i principi etici e ge-stendo in modo efficace gli im-patti sul mercato del lavoro».

Ciò di cui è certa la Commis-sione è che l'industria digitale sicostruisce dal basso, dalle com-petenze e dagli strumenti acces-sibili alle piccole imprese. Perquesto i Dih sono stati messi alcentro del piano. Oggi ne sonogià operativi circa 210 in unatrentina di paesi -11 in Italia - maci sono grandi sproporzioni trauno Stato e l'altro, soprattutto cisono territori scoperti e altri conun'elevata concentrazione. Nontutti hanno le caratteristiche chela Commissione vorrebbe con-solidare, quindi la mappa va ag-giornata, e c'è da estendere la re-te geografica perché l'obiettivo èla capillarità nelle oltre 30o Re-gioni europee: gli Hub devonoessere vicini alle aziende. « È es-

A CAPO 0K,,Tt_AM EUROPEOLucilla Sioli: «Servizi diconsulenza , formazione,trasferimento tecnologico.Ad aprile un'iniziativa Uesull'intelligenza artificiale»

Centri già operativiin Europa

O S lo JS 20

senziale che in ogni Regione unapiccola impresa possa rivolgersia un centro in grado di fornireservizi per la formazione, per iltrasferimento tecnologico eilte-sting delle soluzioni digitali. Infuturo anche per l'accesso ai fi-nanziamenti. Molti Dih hannouna loro specializzazione - dallamicroelettronica alla fotonica aisupercomputer - vogliamo checi sia uno scambio continuo dibest practice e che ogni centroindirizzi gli imprenditori versoaltri Hub nel caso di progetti svi-luppati in ambiti diversi dal pro-prio». L'idea sullo sfondo è con-solidare una rete che faciliti an-che progetti transfrontalieri nelcampo diIndustria4.o einsettoridi altissima tecnologia come i su-percomputer e i semiconduttori.

Per i Dih la Commissione mo-biliterà 300 milioni tra il 2o18 e il2020. L'Italia è traipaesi che han-no ideato un sistema misto, con iCompetence center (ancora dacostituire) che dovranno affian-care gli Hub. Finora, iDihitalianihanno ricevuto finanziamentiUe da "Horizon 2020" per circa 9milioni: circa il 5o% è destinatoallo sviluppo e alla fornitura diservizi dei centri alle Pmi mentrel'altra metà va direttamente alleaziende, che testano tecnologiedigitali nei processi o per lo svi-luppo di nuovi prodotti.

@CFotina

Finlandia

10

Industria 4.0 Pagina 4

O Germania 28 t•............................................................................................................4) Olanda .....................................25 ...........© Francia 22 t•4 Spagna..........................................s Belgio 17. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6 Austria 16-

O Italia8 Regno Unito.........................................................9 Polonia.........................................................

io Finlandia

il Danimarca....................................................12 Estonia....................................................13 Svezia

14 Irlanda........................................................................is Grecia.....................................................................16 Ungheria......................................................................17 Lituania......................................................................

11

87...........................................6

54...........4

318 Lussemburgo 3......................................................................................i9 Slovenia 3.......................................................................................zo Repubblica C. 221 Lettonia 2......................................................................................22 Portogallo................................................................23 Malta................................................................24 Croazia................................................................zs Albania...............................................................26 Bosnia Erz.................................................................27 Bulgaria.....................................................................28 Slovacchia.....................................................................29 Romania.....................................................................30 Kosovo

2

11

1

1

1

Industria 4.0 Pagina 5

L'offerta dì lavoro

Ingegneri elettrici per la Cool Projects SrlLa Cool Projects è una società italiana specializzata in

attività di project & facility management a livello nazionalee internazionale nell'ambito delle più importanti corporationdel settore. Il nostro punto di forza è la capacità di offriremetodologie e strumenti di gestione e controllo avanzati,grazie a uno staff tecnico di alto livello e a un gruppo internodi ricerca e sviluppo nell'information technology, domoticabuilding automation, Cafm (computer aided facilitymanagement) e Cmms (computerized maintenancemanagement system). Rappresentiamo un valido partnertecnico per costruire con la committenza l'opportunità dicreare un rapporto duraturo tramite il consolidamento di

obiettivi e strategie condivise e l'ottimizzazione delle risorse; eoffriamo servizi ad alto valore aggiunto, coniugandol'efficienza gestionale all'innovazione e al continuomiglioramento delle metodologie e degli strumenti messi adisposizione della committenza. La nostra società, giovane edinamica, garantisce a ogni nuova risorsa un ambiente dilavoro ideale per approfondire diverse discipline e iniziare unabrillante carriera ricca di prospettive. La Cool Projects è allaricerca di ingegneri elettrici, anche di media esperienza.Invito i giovani professionisti interessati a presentare ilcurriculum a: [email protected]

Maurizio La Motta, general manager Cool Projects Srl

Mercato del lavoro Pagina 6

L'avanzata delle basse qualifichePer l'Istat l'occupazione migliora ma diminuisce quella più professionalizzata

di Francesco Seghezzi

Da settimane ormai ci interroghiamosulle cause che hanno portato al risul-tato elettorale che ci ha consegnatoun'Italia diversa da quella che molti

immaginavano. Untassello inpiù nelcompren-dere quella che è spesso è una distanza tra datomacroeconomico e risultati elettorali viene daalcuni dati Istat appena diffusi. Si tratta di datirelativi agli anni 2015 e 2016 che approfondisco-no l'andamento dell'occupazione suddividen-dolo per qualifica professionale e per propen-sione al cambiamento digitale.

L'indicatoreSappiamo da molte ricerche che sia la qualificache il livello di competenze digitali è oggi pro-fondamente connesso da un lato al salario e,dall'altro, al rischio o della scomparsa di quelladeterminata professione o di una profondamutazione e trasformazione delle sue mansio-ni. Due elementi che possono facilmente esse-re messiinrelazione conquel sentimento di di-sagio sociale, di esclusione e di paura per il fu-turo che potrebbe aver condotto aunvoto anti-sistema. Secondo le elaborazioni dell'Istattrail2015 eil2o16 in Italia il flusso di occupati ha por-tato a 17mila posizioni lavorative in meno conqualifica alta, mentre ne abbiamo guadagnate137mila con qualifica media e 170mila con qua-

Il confronto

Saldo occupazionale

2016-2015

(imprese con

almeno 10

addetti)Per settore

Saldo occupazionale

2016-2015

(imprese con

almeno 10 addetti)

Per qualifica

ALTO

Conduttoridi impianti

Manifattura Costruzioni Commercio Manifattura Costruzioni Commercio Manifattura

si ai primi posti delle catene globali del valore,attraverso sviluppo di capitale umano e inve-stimenti che attirino talenti e la crescita dellecompetenze dei lavoratori.

Anche in questi Paesi emerge con forza il te-ma delle disuguaglianze, e non si può pensareche una mano invisibile possa risolvere tuttocon la sola spinta degli investimenti, ma il casoitaliano sembra avere problemi sia sul fronte al-to (in calo) che su quello basso (in crescita).L'obiettivo principale di un Paese moderno do-vrebbe invece essere quello di generare il piùpossibile lavoro di qualità, e oggi la qualità passainevitabilmente dalle competenze e dall'inno-vazione tecnologica. Ma lo scenario che questidati ci mostrano non è questo.

Lo spostamento delle posizioni lavorativeverso i livelli più bassi, e parallelamente menodigitalizzati, ci pone a un bivio trai Paesi in gra-do di cavalcare l'onda della trasformazione equelli chepossono esserne spazzati via per ada-giarsisu altri lidi in compagnia di queiPaesi cheabbiamo sempre considerato dietro di noi, ri-trovandoceli a fianco. La sfida resta quindi quel-la di creare valore, valore che oggi passa da unainnovazione che abbia al centro la persona, per-ché l'innovazione che volontariamente di-strugge lavoro ha già di per sé una visione a bre-ve termine, senza futuro.

Direttore generale della FondazioneAdapt

RIPRODUZIONE RISERVATA

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Costruzioni Commercio

-68.538 -7 .515 +15.241 -13.116 +11 .200 +47.754 +86.815 -3 .756 -13.485

(T)

Legislatori, Professionidirigenti intellettuali,

ed imprenditori scientifiche e dielevata

specializzazione

Professionitecniche

lifica bassa. Una forte crescita complessivaquindi del dato di flusso, ma concentrata inte-ramente nella fascia media e in particolare bas-sa. L'aumento di quest'ultima (+86mila) è loca-lizzato in particolare nel settore manifatturie-ro nel quale si sono perse in un anno oltre68mila posizioni lavorative con alta qualifica e13mila con media qualifica. Scenario simile neiservizi di mercato, settore nel quale però cre-scono anche, in misura inferiore alle altre, an-che le posizioni a elevata qualifica.

Mentre questo non avviene nel commercio,in cui si nota una diminuzione proprio dellabas-sa qualifica a vantaggio della media e della alta.Una buona parte del calo dell'occupazione adalta qualifica è data da una diminuzione delle fi-gure dirigenziali, mentre l'aumento è determi-nato da quelle professioni tecniche che hannouna elevatapropensione alla trasformazione di-gitale, a conferma del fatto che l'occupazione adalta qualifica viene oggi valorizzata da processidi innovazione delle proprie competenze nelladirezione della complementarietà con le nuovetecnologie. Al contrario, se analizziamo le posi-zioni lavorative a bassa qualifica quelle che cre-scono maggiormente sono proprio quelle nellequali la componente digitale è assente.

Si tratta di dati che confermano un anda-mento dell'occupazione italiana divergente ri-spetto alla tendenza dei maggiori Paesi svilup-pati. Paesi in cui la gara è quella per posizionar-

Impiegati

MEDIO BASSO

Professioniqualificate nelle

attivitàcommercialie nei servizi

+86.597 +77.958

+20.830

@E i EEK -lo-21.047 -16.579

Artigiani,operai

specializzatie agricoltori

-26.772

Professioninon

qualificate

+77.247+93.088

Font, Ialal, Ruppoto aura wmpnllvità dci scitoi f piodultivi, ad'. zionc 2018

Mercato del lavoro Pagina 7

Ferrovie . La costruzione della galleria più lunga del mondo

Brennero, a Condotte e Itineraaffidati lavori per un miliardoMarco Morino

La costruzione della galleriadi base sotto il passo del Brenne-ro, tra Italia e Austria, compie unpasso in avanti decisivo. Stiamoparlando di quello che, tra circaio anni, diverrà il collegamentoferroviario più lungo del mondo:64 chilometri di galleria sotto leAlpi, tra l'Alto Adige e il Tirolo.Ieri la società di progetto Bbt(controllata pariteticamente daItalia e Austria) ha aggiudicato ilavori, per un importo paria circaun miliardo di euro, del più gran-de lotto di costruzione all'internodell'area di progetto austriaca,dove verranno scavati 50 chilo-metri di galleria. L'appalto è statoaffidato a un raggruppamentotemporaneo di imprese compo-sto dalle società italiane Condot-te e Itinera (grupo Gavio) e dallesocietà austriache Porr Bau e G.Hinteregger & Soehne Baugesel-lschaft. Il lotto si sviluppa dal co-mune di Pfons in Austria al co-mune di Brennero (confine distato italiano) e prevede l'esecu-zione delle opere civili dei tunnelprincipali, delnodo ferroviario di

Wolf, dei cunicoli esplorativi edei bypass di collegamento tra ledue canne ferroviarie. «Ora ilprogetto europeo del secolo -spiegano fonti di Bbt-si trovanel-la sua fase principale. Oltre l'8oo odei lavori di costruzione dellagalleria dibase del Brennero ègiàstato affidato. La realizzazione diquest'opera rappresenta una ne-

PROGETTO EUROPEOOltre l'80% dei lavoridel nuovo tunnel di basetra Italia e Austria è già statoassegnato; la consegnadell'opera è prevista ne12027........................................................................

cessità della politica dei trasportiaifini dello sviluppo dei corridoiferroviari europei di cui ne trar-ranno beneficio soprattutto legenerazioni future».

Il costo avita intera della galle-ria di base del Brennero è di 8,4miliardi di curo, finanziati inegual misura da Italia e Austria ecofinanziati in parte dell'Unione 0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Maxi tunnel . Attualmente, sotto il passo del Brennero si sta costruendo quello che un giorno diverrà ilcollegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo: 64 chilometri tra Fortezza e Innsbruck (Austria)

europea. La consegna rimane fis-sata al 2027. La galleria dibase co-stituisce la tratta centrale del cor-ridoio ferroviario Monaco di Ba-viera-Verona collocato all'inter-no del corridoio Scan-Med(Scandinavia-Mar Mediterra-neo). t uno dei nove corridoi, alpari della Torino-Lione e dellaGenova-Rotterdam, che costitu-iscono l'asse portante dell'insie-me delle infrastrutture di tra-sporto note come Trans Europe-an Network (Ten-T).

La galleria di base del Brenne-ro permetterà di incrementare lacapacità di traffico ferroviariocon l'obiettivo di arrivare a 400treni/giorno sul Valico del Bren-nero. Inoltre è previsto un au-mento del trasporto delle mercivia ferro e una gestione più effi-ciente del traffico transfrontalie-ro fra l'Italiael'Austria,grazieallanuova infrastruttura che elimi-nerà la necessità di incrociare itreni nell a stazione delBrennero,con conseguente riduzione deitempi di viaggio anche per il tra-sporto passeggeri.

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Mercato del lavoro Pagina 8

FILO DI NOTA

Far partire un'azienda in Italia resta un'impresa disperataCaro direttore,

ti voglio raccontare che cosavoglia dire fare impresa inItalia oggi. E questo valga per

tutti quegli scaldasedie della politicache si riempiono la bocca con i giovani.Bene, alla quasi veneranda età di 38anni, che trent'anni fa avrebbero si-gnificato un mutuo, tre figli, due auto,una tv a colori e una casa al mare sullaspiaggia in Calabria, ho deciso di fareun giornale. Un bimestrale dedicato alleAlfa Romeo.

Tutto bene: la testata è regolar-mente registrata , abbiamo un sacco difan e like (quasi 10 mila tra il post pub-blicitario e la pagina Facebook, conqui-stati in appena 10 giorni, e continuano acrescere), il giornale è pronto. Abbiamoi fondi per la stampa, la tipografia, ab-biamo anche la diffusione e potremmopersino chiedere alla societàapposita di gestire i nostriabbonamenti. Ma, e c'è unMA grosso come una casa...non abbiamo una casa edi-trice.

Eggià, perché i giorna-listi non possono essereeditori di loro stessi, siamai concentrassero il poteredell'uomo solo al comando suloro stessi. E così devi trova-re un'editore. Bene, l'editoreè mia moglie. Che però deveregistrarsi alla Camera dicommercio, alla quale ci siregistra dalle 9 alle 13 lu-nedì-venerdì proprio mentrelei ha altro da fare.

Ma c'è lo Spid, diretevoi, c'è la tecnologia. No:se vuoi iscriverti al Roc, ilregistro degli operatori del-la comunicazione, devi averela Carta Nazionale Servizi

rilasciata dalla Camera di Commercio(quella che riceve sempre e solo dalle9 alle 13) perché si accede con quellacarta, che dentro ha la firma digitale(almeno a sentire la media di tutti quel-li che abbiamo interpellato, tra Cameradi Commercio e commercialisti: ognunoha detto una cosa diversa dall'altra: enon è la stampa, bellezza!). Solo conquesto pezzo di plastica in mano potraiavere, dopo ovviamente aver ottenuto«in qualche giorno» la tua registrazionealla Camera di commercio, l'iscrizioneal Roc.

E non solo : con quella benedettaiscrizione (certificata, sia mai qualcu-no si autocertificasse), puoi chiedere auna banca l'apertura del conto per chie-dere alla gente di versarti gli abbona-menti (e sono tanti quelli che finora cihanno chiesto di abbonarsi e abbiamo

SCOVATI NELLA RETE

dovuto dire loro di aspettare).Ecco, allo stato dei fatti, dunque,

ci sono un bel po' di soldi che si po-trebbero prendere. E che non possia-mo prendere, ripagando il finanziatoredell'impresa, perché manca un pezzodi plastica. Dal quale dipende tutto ilresto.

Vorrei far sapere agli scaldasediedella politica che in Inghilterra, perfare impresa, basta solo iscriversi allaCompanies' House. Si tratta di un entepubblico che vi permette di registrare lavostra società a responsabilità limitata,partnership, partnership a responsabi-lità limitata, con precisi obblighi che senon rispetti ti fanno pentire di esserevenuto al mondo. Ma lì i controlli ci sonoe funzionano, e nessuno si permette dinarrare fregnacce.

Qui, invece, non so quante telefo-nate abbiamo dovuto fare equante altre ancora faremo,quanti giri tra commerciali-sta ed eventuali uffici dovre-mo fare prima di poter direalla tipografia: «Questo èl'editore, fattura a lui». Per-ché mica possono fatturarea me, sia mai decidessi difondare un partito, prende-re 35 seggi in Parlamento e,domani, marciare su Romaa prendermi il Governo.

Che bella nazione,questa. Ciliegina sulla tor-ta, offerta dalla Repubblicaitaliana: il sito sul quale do-vremmo registrarci al Rocsi chiama «impresainun-giorno». Simpatici umori-sti... Cordialmente, Il tuoquasi competitor (se danno'sto pezzo di plastica a miamoglie)

Antonino D'Anna

Semplificazione Pagina 9

Costruzioni . Indicazioni per imprese e professionisti

Norme antisismiche,per i produttorila partenza è gradualeGiuseppe Latour

Corsia veloce per alcune ti-pologie di acciaio. Tempi piùlenti in altri casi, come per il le-gno strutturale. E, ancora, nuoviadempimenti per i professioni-sti che lavorano sia nel pubblicoche nel privato. Dopo l'entratain vigore del 22 marzo scorso,arrivano in questi giorni le pri-me indicazioni pratiche sullapartenza delle nuove Normetecniche per le costruzioni (Dm17 gennaio 2018 del ministerodelle Infrastrutture).

Un documento del Consigliosuperiore dei lavori pubblici,l'organo tecnico consultivo delMit, fa il punto sull'entrata in vi-gore con la nota 3187/2018. Lenuove regole potranno essereapplicate «indipendentementedall'emanazione della relativacircolare riportante le istruzioniapplicative». In altre parole, ilMit emanerà nei prossimi mesiun documento esplicativo che,però, non terrà congelato tutto ilsistema, come temevano impre-se e professionisti. In attesa diquel testo, si potrà partire da su-bito, seguendo le indicazionidellavecchia circolare, «quandonon in contrasto con quanto ri-portato nel nuovo Dm».

L'impatto più immediato cisarà per le aziende attive nel set-tore dei materiali che, in qualchecaso, dovranno adeguare la qua-lificazione dei loro prodotti. Ac-cadrà, ad esempio, nel caso del-l'acciaio destinato al calcestruz-zo armato precompresso: dalmomento che le nuove Ntc han-no introdotto requisiti non pre-visti in passato, servirà un ade-guamento della qualificazione.Entro tre mesi andrà inviata unarichiesta di aggiornamento. Ne-gli altri casivale una regola gene-rale: al primo rinnovo, secondo itempi ordinari, saranno emessi

attestati allineati alle nuove nor-me. Succederà per gli elementiprefabbricati o per il legno strut-turale. I fabbricanti, comunque,hanno l'obbligo di allinearsi dasubito alle previsioni delle Ntcnelle proprie procedure.

Accanto a questo, c'è daconsi-derareil piano deiprofessionisti.Anche per loro l'applicazionedelle nuove regole sarà progres-siva. Come spiegato dal Consi-glio nazionale degli ingegneri inunacircolare (2o6/2o18), per ila-vori privati «la discriminantetra vecchio e nuovo regime»può essere individuata «nel-l'avere avviato il procedimentoamministrativo specifico previ-sto dalDpr38o/2001perle operestrutturali». Quindi, chi ha chie-sto l'autorizzazione prima del22marzo potrà applicare la vec-chia norma.

Per le opere pubbliche, inve-ce,tuttiiprogettipreliminari,an-che se già approvati sotto le vec-chie Ntc, dovranno essere riesa-minati e rifatti da capo,utilizzan-do le nuove regole tecniche.

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Cosa cambia

'0t I L'ENTRATA IN VIGORELe nuove Ntc sono i n vigore da l22 marzo scorso, a trenta giornidalla pubblicazione in Gazzetta

0211 MATERIALIPer l'adeguamento deimateriali il Mit ha previsto unregime differenziato, a secondadelle novità della norma

031 IPROFESSIONISTIAnche peri progetti c'è unadoppia corsia tra settorepubblico e settore privato

Soci di 5,11 ,, A-',

Normativa antisismica Pagina 10

Il regolamento Ue. Cancellate dal recente decreto che armonizza normativa europea e nazionaledo doLa privacy «perde» le sanzioni penaliAntonello CherchiROMA

La privacy perde le sanzionipenali. Nellabozza didecretolegi-slativo che deve armonizzare ilre-golamento europeo con l'attualelegislazione è stata lasciata caderela parte penale, ora contenuta nelcodice della riservatezza, che dal25maggio-quando leregoleUe di-venteranno efficaci - sarà abroga-to. Restano le sanzioni penali perfattispecie minori, come le falsedichiarazioni e notificazioni alGarante ( articolo 168 del codice),mentre sparisce l'articolo 167(trattamento illecito dei dati).

Perdita "compensata" da unsensibile inasprimento delle san-zioni amministrative voluto dalregolamento e giustificata dallafrequente prescrizione che colpi-sce gli illeciti penali. A favore hagiocato anche la sentenza Grande

Stevens della Corte europea deidiritti dell'uomo, che ha escluso ilpenale in presenza di una sanzio-ne amministrativa pesante.

Ragionamento che non con-vince il garante europeo, Giovan-ni Buttarelli, che ieri, nel corso diun convegno sul regolamento eu-ropeo organizzato a Roma da As-sonime, si è detto profondamentedeluso dal "colpo di spugna".

Cancellazione che non è, co-munque, definitiva: il decreto de-ve, infatti, ricevere il parere dellecommissioniparlamentari e quel-lo del Garante, per poi ritornare aPalazzo Chigi per l'approvazionedefinitiva. Un iter che, se tutto valiscio, si concluderà proprio a ri-dosso de125 maggio.

E questononaiuta, comeha sot-tolineato il Garante nostrano nelcorso di un incontro organizzatosempre ieri a Roma alla Sogei.

Non avere un quadro legislativochiaro rende ancora più compli-cata la gestione dei ritardi di partedell a Pa e dei privati. Il Garante haperò assicurato che il 25 maggiononsipresenterà conilfucilespia-nato. Cisaràunperiodo digrazia,acondizione che non si registrinogravi inadempienze. Lo ha accor-dato anche l'Autorità della pri-vacyfrancese (ilCnil), chehacon-cesso una "moratoria" di sei mesi.

La pubblica amministrazionedeve però cambiare passo. L'effi-cienza dell ebanche dati-ha sotto-lineato il presidente del Garante,Antonello Soro-va sempre coniu-gata conla sicurezza: «Ne va dellatutela dei cittadini, ma anche dellasicurezza dello Stato». Tanto piùse si tratta dellaSogei, che gestisceuna mole enorme di informazio-ni: basti pensare che ogni anno ri-ceveioo milioni didatirelativialle

dichiarazioni dei redditi e 25 mi-lioni di certificati sanitari.

Tra le righe del monito di Sorosi poteva leggeva - anche se nonesplicitamente citato - il riferi-mento alla verifica che portò nel2008 l'Autorità a richiamare al-l'ordine proprio l'Anagrafe tribu-taria per vistosi buchi nella prote-zione dei dati personali . Il regola-mento europeo può, però, rappre-sentare uno spartiacque.«Comporta oneri per tutti, ma èanche una grande opportunità»,ha commentato Soro.

Sogei ha recepito il messaggio.Sia ilpresidente, Biagio Mazzotta,che l'amministratore delegato,Andrea Quacivi, hanno assicura-to chela società siè messa alpassoconleregoleUe e orarappresentaunmodello di riferimentoperl'in-teraamministrazione finanziaria.

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Privacy Pagina 11

Per i professionistitornano le corvèe

Tornano lecorvèe. Nonsi tratta più,

DI MARINO LONGONIlavoratori autonomi,che già hanno i lorobei problemi a far

come nel Medioevo, di gior-nate di lavoro non retribuite per lacoltivazione dei terreni o la manu-tenzione delle strade. Si tratta que-sta volta di prestazioni intellettualiche determinate categorie di personedevono effettuare, gratuitamente osemigratuitamente, a favore delloStato.

Le richieste di corvèe si fannosempre più numerose e articolate.Medici, dentisti, farmacisti devonotrasmettere i dati relativi alle spesesanitarie detraibili nelle dichiarazio-ni dei redditi (730 pre-compilato). Banche eistituzioni finanziariedevono trasmettereall'anagrafe tributa-ria i dati relativi allemovimentazioni deiconti dei contribuenti. Gli interme-diari immobiliari sono costretti acompilare e trasmettere una schedadi valutazione del rischio dei clienti.E così via.

Si tratta di funzioni di interes-se pubblico, spesso assai delicate, chela pubblica amministrazione non è ingrado o non vuole svolgere e quindidelega ai professionisti o alle impre-se. Siccome però non è nemmeno ingrado o non vuole pagare il valoredi questi servizi la delega è semprepiù spesso gratis et amore dei. Così i

quadrare i conti dei propri studi,sono gravati da adempimenti fasti-diosi e non retribuiti che svolgeran-no, necessariamente, senza troppoentusiasmo, nel migliore dei casi.

I risultati si possono facilmen-te immaginare: i dati trasmessisaranno pieni zeppi di errori datoche nessuno avrà tempo e voglia diricontrollare con cura il lavoro fat-to. Perché un semplice impiegatodi un'agenzia immobiliare dovreb-be assumersi delle responsabilitàogni volta che avvia una transazio-

Lo Stato infattili obbliga a

lavorare gratis

ne commerciale percompilare la schedadi valutazione cherichiede capacità dianalisi e sensibilitàche metterebbero indifficoltà pure un no-

taio? E perché un commercialistadovrebbe trasmettere all'Agenziadelle entrate tutti i dati relativi allemigliaia o centinaia di migliaia difatture emesse dai suoi clienti conla cura necessaria per evitare errori?Nessuno lo paga per questo.

Infatti le comunicazioni anti-riciclaggio sono poche e spesso inu-tilizzabile e l'anagrafe tributaria èpiena zeppa di dati errati, tanto dadestare il sospetto di essere quasi in-servibile agli scopi cui era destinata.Quousque tandem?

Professionisti e PA Pagina 12

Attacchi informaticiin chiaro per le p. a.

Attacchi informatici da comunicare per le pubblicheamministrazioni . I data breach, le falle di sistemaintese in senso ampissimo , anche l'incendio di unserver, ad esempio , dovranno essere segnalate conl'applicazione di sanzioni amministrative nel casoin cui l 'autorità garante sulla privacy riscontri lamancata messa in atto delle procedure idonee adevitare le violazioni . È questo uno dei punti messoin evidenza da Fabio Lazzini, responsabile SecurityGovernance e Data Protection di Sogei , partner tec-nologico del Ministero dell'economia alla giornatadi studio , ieri a Roma con il Garante privacy sulnuovo regolamentlo di protezione dati che entreràin vigore il prossimo maggio. «Sogei» ha spiegatoLazizni, «sta pertanto provvedendo a formalizzareinsieme con le Amministrazioni Titolari strumentie processi condivisi , che supportano una efficaceintroduzione del Regolamento al proprio interno,senza i quali l 'attività di controllo dei rispettiviDpo potrebbe risultare difficoltosa e inefficiente,operando principalmente in quattro direzioni: for-malizzazione del registro dei trattamenti, centro digoverno delle attività legate alla protezione dei datipersonali ; introduzione pervasiva nelle attività dibusiness dei concetti di privacy by design e privacyby default , in particolare come elemento abilitantee distintivo nei processi di sviluppo dei servizi Ict;definizione di una metodologia di Data ProtectionImpact Assessment (Dpia ), che consente di adotta-re un approccio condiviso e omogeneo per l'analisidel rischio privacy e per la definizione delle conse-guenti misure di sicurezza ; integrazione dei processidi cyber-incident handling con le AmministrazioniTitolari , per una efficace gestione di possibili databreach volta a limitare prontamente impatti sull'or-ganizzazione e sugli interessati». Il garante dellaprotezione dei dati personali Antonello Soro hasottolineato: «Il Regolamento Ue rappresenta unastraordinaria occasione per l'innovazione, lo svilup-po, la funzionalità di imprese e amministrazioni»ha ricordato Soro . «L'azione dell 'amministrazioneeconomico -finanziaria , in particolare , sarà tanto piùefficace e apprezzata dai cittadini quanto più potràgarantire standard elevati di protezione dei dati per-sonali, concorrendo al contempo a salvaguardare lasicurezza cibernetica rafforzando la tutela di banchedati strategiche per il Paese».

Cristina Bartelli-© Riproduzione riservata--A

Sicurezza informatica Pagina 13

Savoucc lli illustra Gcorieulianroci, il pr•ogì arrrrna di oricnlanrerrlo didallico della c,czl.cg oria

Cat, scelta giusta per i giovaniCostruzione ambiente e territorio , la via per la professione

Georientiamoci.Una rotta perl'orientamentoȏ il progetto di

orientamento didattico pro-mosso dalla categoria dei ge-ometri e sostenuto dal Miur; èrivolto agli studenti delle se-conde e terze classi delle scuolesecondarie di primo grado e incinque edizioni (ha debutta-to nell'anno scolastico 2014-2015) ha raccolto l'adesionedi circa 3.700 istituti, 14.900classi, 341.00 studenti: nume-ri importanti, che giustificanol'apprezzamento della scuola edelle famiglie per un progettoche si inserisce in un più ampioprocesso didattico-formativo, ilcui obiettivo è consentire aglistudenti di individuare percor-si e strumenti idonei a realiz-zare le proprie aspirazioni.

Domanda. PresidenteSavoncelli , i geometri sonostati tra le prime categorieprofessionali a proporreal mondo scolastico unpercorso di orientamentostrutturato su base nazio-nale, che mette a sistematutti gli attori coinvolti:dirigenti , docenti, studenti,famiglie. Da quali premessesiete partiti e quali obietti-vi intendete raggiungere?

Risposta . La mission di«Georientiamoci» è chiara:svolgere un'azione di contra-sto al fenomeno della disper-sione scolastica che in Italia èdel 13,8, ancora troppo elevata

nonostante il calo degli ultimianni (l'obiettivo Europa 2020è un tasso inferiore al 10%).La dispersione, in particolare,«esplode» nel primo bienniodelle superiori, come confer-mano i dati della «Cabina diregia contro l'abbandono sco-lastico e la povertà educativa»istituita lo scorso maggio dallaMinistra Valeria Fedeli: 4,3%(oltre 112.000 ragazzi), conpunte del 7% nel primo annoin corso. Dati che indicanol'importanza di guidare gli stu-denti delle scuole secondarie diprimo grado a una scelta con-sapevole dell'indirizzo di studisuccessivo, offrendo loro validipercorsi di orientamento. Inquesto compito delicatissimo lescuole e gli insegnanti (interlo-cutori privilegiati di studentie famiglie) non possono esserelasciati soli.

D. Qual è il ruolo dellacategoria nello scenarioorientativo?

R. Siamo al servizio di unprogetto nazionale che, sedavvero vuole essere efficacenella lotta alla dispersionescolastica, non può prescinderedal fattore occupabilità, che sitraduce nella maggiore atten-zione allo sviluppo delle com-petenze e all'apprendimentoattraverso il fare.

D. Come traducete que-sto ruolo in operatività?

R. Il nostro impegno vain due direzioni: proporre ai

dirigenti scolastici e agli in-segnanti referenti strumentiinnovativi e tecnologicamenteavanzati, utili a fare emergerele abilità e le attitudini auten-tiche del singolo studente; por-tare a conoscenza dei ragazzi edelle famiglie la professione digeometra, il percorso di studioproposto dagli istituti tecniciindirizzo Costruzioni, Ambien-te e Territorio (Cat), le opportu-nità professionali e formativeal termine del quinquennio.In entrambi i casi, l'obiettivoè il medesimo: contribuire alsuperamento della dicotomiatra orientamento scolastico eorientamento professionale,resa obsoleta dall'affermarsidel modello della formazionepermanente (lifelong lear-

ning) che si sviluppa lungotutto l'arco della vita e checolloca la scelta della scuolasecondaria di primo grado inuna prospettiva più ampia. Farsì che gli studenti si accostinoal mondo delle professionigià nell'adolescenza significa,a nostro avviso, assegnaremaggiore efficacia a un'azioneorientativa finalizzata a col-mare il gap tra formazionee lavoro: quello che serve aigiovani per stare sul mercatoe al Paese per ritrovare la viadello sviluppo.

Pagina a cura

DEL CONSIGLIO NAZIONALE

GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI

Geometri Pagina 14

Strumenti, metodologia e squadraper implementare il progetto

Sono tre i pilastri su cui poggia il progetto «Georientiamoci . Una rottaper l 'orientamento», che nell 'anno scolastico 2018-2019 raggiunge laquinta edizione : il laboratorio didattico BaM, il sito di progetto e lasquadra dei referenti territoriali . Il Laboratorio BaM, acronimo di Bu-ilding and Modeling (e in assonanza con la metodologia Bim - Buildingand Information Modeling ), è uno strumento didattico a elevato conte-nuto tecnologico : è basato su una Web app (appositamente sviluppatada Geoweb) che consente agli studenti delle seconde classi della scuolasecondaria di primo grado di sperimentare la progettazione della pro-pria classe in 3D . L'obiettivo è il miglioramento delle competenze digi-tali , un primo orientamento al mondo del lavoro e l'approfondimentodel principio delle 3R (Riduci , Riusa , Ricicla), ossia i parametri dellasostenibilità ambientale . Portata avanti con entusiasmo da referentiprovinciali adeguatamente formati, l'iniziativa ha coinvolto circa 10mila studenti e attivato circa 500 laboratori didattici in tutta Italia. Ilsito di progetto (wwwgeorientiamoci .cng.it) è un ausilio prezioso pertutti gli attori coinvolti nelle politiche di orientamento : qui trovanoposto le informazioni sui contenuti, gli eventi e le attività del pro-getto; un blog su temi di interesse per studenti , famiglie e docenti; larassegna stampa , le gallerie fotografiche e i social : pagina Fb e canaleYouTube. E ancora , un'opzione innovativa e a misura di famiglia: lageolocalizzazione nazionale degli istituti tecnici Cat. Infine, la squadradei referenti : oltre 300 geometri ( liberi professionisti iscritti all'albodel Collegio provinciale di riferimento ) che hanno assunto il compitodi avviare e consolidare i rapporti con la dirigenza scolastica , il corpodei docenti , le famiglie e gli studenti ; svolgere attività di orientamentoe formazione , in armonia con i Piani dell 'offerta formativa scolastica;organizzare open day presso gli istituti tecnici Cat del territorio. Tuttele attività sono svolte con il sostegno organizzativo della FondazioneGeometri Italiani , che ai referenti territoriali garantisce anche corsidi formazione , Web meeting e video tutorial focalizzati sullo sviluppodi competenze trasversali : dalle tecniche di comunicazione alle cono-scenze informatiche per lo svolgimento pratico dei laboratori BaM.

Antonio Benvenuti

Geometri Pagina 15

Gli attori principali sarannoi collegi territoriali

A partire dall 'edizione 2017-2018, il progetto «Georientiamoci. Unarotta per l'orientamento » è caratterizzato da un modello organizza-tivo che vede come attori principali (oltre ai geometri liberi profes-sionisti nel ruolo dei referenti) i collegi territoriali, istituzioni diriferimento locali e interne alla categoria. Dando forma e sostanza aun concetto ricorrente nella società moderna , la categoria ha svilup-pato una vera e propria «rete» radicata sul territorio e coordinata dalcentro ( la Fondazione geometri italiani ), capace di mettere a sistemale buone pratiche e le migliori professionalità delle esperienze pas-sate, ampliandole e attualizzandole . L'obiettivo principale del nuovoassetto progettuale è la volontà dei responsabili , e della categoriatutta, di migliorare e ottimizzare i rapporti con gli attori coinvoltinel processo scolastico e orientativo (dai giovani alle famiglie, daidirigenti scolastici al corpo docente e al personale amministrativo) af-fidando agli interlocutori locali la responsabilità di superare criticitàdi varia natura connesse all'eterogeneità della platea , alle oggettivedifficoltà di relazioni esistenti fra il mondo della scuola e quello dellavoro , all'esigenza di riuscire a fornire informazioni aggiornate ecomplete nei contenuti . Gli stessi professionisti che, già apprezzatiprotagonisti nelle attività laboratoriali , rappresentano il collega-mento ideale per dialogare direttamente con gli operatori scolasticie dare, nello stesso tempo , garanzia di continuità nei riferimenti. Lesegreterie dei collegi , coadiuvate dai rappresentanti di categoria ecoordinate dai responsabili del progetto a livello centrale , sono daritenersi il «veicolo » ideale per la diffusione delle informazioni cheriguardano il mondo della libera professione e per assistere i giovani,le famiglie e il personale scolastico nel suo complesso . Un ruolo disostegno svolto con spirito di servizio , nella consapevolezza di essereun punto di riferimento per il territorio e la società ; una disponibi-lità che si traduce nella capacità di offrire alla collettività, senzaalcun onere per la stessa , un'organizzazione capillare costituita dapersonale qualificato e strutture tecnologicamente avanzate, che fadell 'efficienza e dell 'efficacia il proprio modus operandi.

Pasquale Salvatore

Geometri Pagina 16