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Centro Studi C.N.I. 25 aprile 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 25 aprile 2016

Pagina I

ANTITRUST

Concorrenza vo cercandoItalia Oggi Sette 25/04/16 P. 23 Roberto Miliacca 1

FONDI EUROPEI

Sbloccati fondi fermi da anni ma manca un crono-programmaStampa 25/04/16 P. 8 Alessandro Barbera 2

AMBIENTE

Genova, rientra l'allarme ma in mare parte la caccia alle ultime chiazze di greggioRepubblica 25/04/16 P. 16 Giuseppe Filetto 3

INNOVAZIONE

Le quattro rivoluzioni industrialiStampa 25/04/16 P. 22 4

AVVOCATI

Futuri avvocati, strada in salitaItalia Oggi Sette 25/04/16 P. 45 Gabriele Ventura 5

BANDA LARGA

Banda ultralarga, il wireless fisso porta sul tavolo un milione di lineeRepubblica Affari Finanza 25/04/16 P. 21 Stefano Carli 7

CODICE APPALTI

Solo i mini-acquisti possono evitare la programmazioneSole 24 Ore 25/04/16 P. 26 Anna Guiducci,Patrizia Ruffini

9

Per le commissioni giudicatrici nomine trasparenti e a rotazioneSole 24 Ore 25/04/16 P. 26 Alberto Barbiero 10

COMMERCIALISTI

I commercialisti accettano la sfida dei "big data"Repubblica Affari Finanza 25/04/16 P. 24 11

DOTTORI COMMERCIALISTI

Tasse & Giustizia «Giudici a tempo pieno e più indipendenza»Corriere Della Sera -Corriereconomia

25/04/16 P. 23 Isidoro Trovato 12

EDILIZIA POPOLARE

Edilizia sociale il modello Fanfani e la retorica del fareRepubblica Affari Finanza 25/04/16 P. 10 Alberto Statera 14

EQUITALIA

Equitalia lancia «Sportello» per le partite Iva in difficoltàSole 24 Ore 25/04/16 P. 5 Marco Mobili 15

FERROVIE E ANAS

Anas & Fs Il piano di Stato per il polo delle infrastruttureCorriere Della Sera -Corriereconomia

25/04/16 P. 8 Daniela Polizzi,Alessandra Puato

16

GRANDI STAZIONI

Grandi Stazioni La Germania cala l'asso nel poker con l'ItaliaCorriere Della Sera -Corriereconomia

25/04/16 P. 9 Alessandra Puato 18

IDENTITÀ DIGITALE

Identità digitale, l'Italia passa all'avanguardiaCorriere Della Sera -Corriereconomia

25/04/16 P. 33 20

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Indice Rassegna Stampa

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Pagina II

MOBILITÀ

Record di espatri e la metà sono under 40Sole 24 Ore 25/04/16 P. 8 Sergio Nava 21

OCCUPAZIONE

Dramma "generazione perduta" una ferita che non si rimarginaRepubblica Affari Finanza 25/04/16 P. 30 Marco Frojo 22

RICERCA

La fisica popRepubblica 25/04/16 P. 24 Elena Dusi 24

TECNOLOGIA

I 20 mila sogni nel cassetto realizzati grazie a internetRepubblica 25/04/16 P. 21 Alessandro Longo 26

UNIVERSITÀ

"Boom di iscritti ai corsi online così la relatività diventa gioco"Repubblica 25/04/16 P. 25 29

CASSE PREVIDENZIALI

"Casse, no alle gare per i gestori degli investimenti"Repubblica Affari Finanza 25/04/16 P. 24 Adriano Bonafede 30

MANIFESTO 4.0

Industria, così la rivoluzione digitale può creare 200 mila posti di lavoroStampa 25/04/16 P. 22 32

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A 25 anni di distanza dalla legge istitutiva dell'Antitrust, molti ancora i temi aperti

DI ROBERTO MILIACCA

enticinque anni che valgono più di un secolo.V Almeno per l'Antitrust italiano, nato nel 1990

per opera dell 'articolo 10 della legge 287 (Normeper la tutela della concorrenza e del mercato),che in cinque lustri si è trovato a dover tracciarela strada del passaggio dai monopoli e dal cen-tralismo statale alla liberalizzazione deiprinci-pali settori economici e alla globalizzazione deimercati. La legge istitutiva ha voluto battezzarequesta authority «garante della concorrenza edel mercato», proprio per sottolineare la funzionedi pungolo al legislatore e al sistema economicoche ha dovuto svolgere. Ci è riuscita? Lo abbiamochiesto questa settimana ad alcuni tra i gloriesperti di regolamentazione in Italia ,prendendospunto dalle celebrazioni che si sono svolte qual-che settimana fa a Roma, in occasione del ven-ticinquennale della legge istitutiva dell'Agcm. Iprofessionisti hanno fatto capire che c'è ancoramolto da fare per far crescere la cultura dellaconcorrenza in Italia. E che su concentrazioni,cartelli e abusi di posizione dominante, l'auto-rità potrebbe fare di più e meglio. Certo, tuttopassa anche dall 'interesse che la politica mettesu questi temi: se è vero, come è vero, che il ddlconcorrenza (As 2085) arranca da oltre un annoin parlamento, si capisce bene come la concor-renza resti sempre uno dei temi marginali deldibattito e non venga invece percepito come unvalore da tutelare, soprattutto in tempo di crisi.Perché anche questo è un aspetto da non sottova-lutare: quando le aziende, anziché andare versomorte certa perché non ce la fanno più a stare dasole sul mercato, si mettono insieme tra di loro, eacquisiscono dimensioni tali da poter stare sulmercato in maniera più forte, hanno fatto forsequalcosa di anticoncorrenziale?

Antitrust Pagina 1

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Sbloccati fondi fermi dama manca un trono-progra

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Fino a pochi anni fa i governi italiani, Berlusconi in testa,non riuscivano a ottenere quei fondi europei

J n principio era un disastro.Quando l'allora governoBerlusconi decise di af-

frontare il problema, la quotadi fondi comunitari ai qualil'Italia era in grado di attinge-re non superava il dieci percento. L'illusorio federalismoall'italiana aveva concesso al-le Regioni più poteri di quantinon fossero in grado di gesti-re. Quel governo istituì una"cabina di regia" a PalazzoChigi, oggi i numeri diconoche la musica è cambiata: l'ul-tima polemica sull'effettivoutilizzo dei fondi per il periodo2007-2013 fa dire ai più pessi-misti che l'Italia avrebbe cer-tificato spese per l'ottanta percento. L'accordo firmato daRenzi e dal presidente campa-no De Luca è il primo tentati-vo di passare al passo succes-

sivo: spendere meglio fondi chefino a pochi anni fa non si riusci-va nemmeno ad ottenere.

Per capire il senso dell'accor-do occorre tornare indietro diqualche mese quando il gover-no - era novembre - lanciò il"Masterplan per il Sud". Si leg-ge a pagina cinque: «Le risorsenon mancano. Tra fondi strut-turali, cofinanziamento regio-nale e fondo sviluppo e coesio-ne, da qui al 2023 l'Italia ha a di-sposizione 95 miliardi». I solifondi strutturali 2014-2020 val-gono 56,2 miliardi, 32,2 dei qualieuropei, altri 24 nazionali. I cri-tici lamentano che l'Agenziaper la coesione - la regia gover-nativa di cui sopra - altro nonsarebbe che una replica della

vecchia Cassa per il Mezzogior-no. Il Masterplan la definisceun'esperienza tutta nuova, incui le spese vengono program-mate con finalità precise.

Il governo ha programmatosedici "patti" con otto Regioni(Abruzzo, Molise, Campania,Basilicata, Puglia, Calabria, Si-cilia, Sardegna) e altrettantegrandi città (Napoli, Bari, Ta-ranto, Reggio Calabria, Messi-na, Catania, Palermo e Caglia-ri). Renzi dice che sono tutti"quasi pronti" fatta eccezioneper quelli con Napoli e la Puglia.Il premier sul punto non ha insi-stito, ma a Palazzo Chigi sottoli-neano "la coincidenza" che vuo-le quelle due realtà governatedai due ex pubblici ministeriLuigi De Magistris e MicheleEmiliano. In ogni caso nell'at-tuazione del piano siamo già inritardo: il Masterplan promet-teva di sottoscrivere tutti i pattientro "entro la fine di dicem-bre" del 2015 "in modo da ren-dere operativo il piano dal pri-mo gennaio 2016".

La firma con De Luca valesulla carta 9,5 miliardi di inve-stimenti. Per evitare che riman-gano tali, l'accordo prevede"soggetti attuatori", "responsa-bili unici", la "sorveglianza peril rispetto di un cronoprogram-ma" e un rapporto annuale daparte della Regione ad un "co-mitato di valutazione" gestitodall'Agenzia per la Coesionesull'efficacia degli interventi.

Basterà? Fra qualche mese sa-rà utile avere fra le mani il foglioExcel apparso sul sito del go-verno che elenca tutte le operein via di finanziamento. Nel fo-glio non c'è però traccia di uncronoprogramma vero e pro-prio: l'ultima colonna si limita aindicare "l'obiettivo del Patto":si va dal "completamento o av-vio dell'intervento" ad "apertu-ra dei cantieri" o "completa-mento del progetto prelimina-re". La gran parte dei fondi èper le infrastrutture (3,5 miliar-di), interventi ambientali (2,2)come la rimozione delle noteecoballe, bonifiche ambientali.Altri tre miliardi sono dedicatialla realizzazione di "aree pro-duttive ecosostenibili ed effi-cienti". Sono previsti fondi perla riqualificazione di Bagnoli(150 milioni), i poli aerospaziali(leggi Finmeccanica), la cantie-ristica (leggi Fincantieri), la fi-liera alimentare, la moda e l'ab-bigliamento. Una lista qua e làin contraddizione con le finalitàdel Masterplan, che promettedi superare il concetto di "poliper lo sviluppo". Ma questa èun'altra storia.

O RY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

passatoL'ultima pole-

mica sull'ef-fettivo utiliz-zo dei fondi

per il periodo2007-2013 fa

dire ai piùpessimisti chel'Italia avreb-be certificato

spese perl'ottanta per

cento

Ano al 2000I soli fondistrutturali

2014-2020valgono 56,2miliardi, 32,2

dei qualieuropei, altri24 nazionali

Fondi europei Pagina 2

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Recuperato il 95% dei petrolio. Ancora tracce al largo d i VarazzeResta critico lo stato dei torrenti: "D istrutto l'hab itat d i piante e an l alle'

GIUSEPPE FILETTO

GL NOVA, La caccia è aperta, alle chiazze di pe-trolio finite in mare dopo la rottura dell'oleo-dotto della raffineria di Busalla. Si teme che sispiaggino durante il 'ponte" del 25 Aprile,con le località liguri invase dai turisti. Tant'èche gli alberghi da sabato danno il tutto esau-rito, e l'Aquario di Genova ieri ha segnato unaltro record di visitatori. «Gli effetti negativipossono essere provocati da autolesionismo- afferma il governatore Giovani Toti -: daparte di associazioni di categoria o, peggio, diamministratori locali; le spiagge del ponentesono totalmente al sicuro, lo sono sempre sta-te». Rientra lo stato di emergenza in mare, di-chiarato dalla Capitaneria di Porto sabatoscorso e durato neppure 24 ore. Ritirata l'ordi-nanza del sindaco di Savona, che intimava al-la Iplom di intervenire per la rimozione di ca-trame spiaggiato. Secondo un comunicatodiffuso ieri sera dalla stessa Guardia Costierarimane una scia iridescente, "sfilacciata": inmattinata individuata al largo di Arenzano eCogoleto, nel pomeriggio spinta dalle corren-ti a Sud di Varazze, Riviera di Ponente.

li resto di greggio sarebbe stato recupera-to da 11 mezzi navali che da 7 giorni operanosotto costa e da 4 oceanici inviati dal Ministe-ro dell 'Ambiente, Si sarebbe dissolta la chiaz-za di 28 chilometri , segnalata venerdì tra Sa-vona e Loano dalle immagini satellitaridell'Emsa . La Capitaneria sarebbe stata in-gannata dal messaggio di allerta "green" (ilpiù basso ) diramato dall 'agenzia. Pare chefosse un branco di meduse . li resto lo ha fattoil crollo delle "dighe sifonate", alzate nel Pol-cevera per arginare il petrolio : sabato matti-na, al tavolo tecnico riunito in prefettura,l'ammiraglio Giovanni Pettorino ha dichiara-to lo stato di emergenza e tolto alla Iplom laregia della bonifica . Rientra la paura di un di-sastro ambientale , ma l'emergenza rimanesulla terraferma. I torrenti Pianego , Fegino ePolcevera sono stati avvelenati dal petrolio equi- dicono gli esperti- per un po' non si ve-drà alcun tipo di vita vegetale ed animale. L'o-leodotto avrebbe sputato 680mila litri digreggio, e finora i 49 autospurgo dalle 13 "di-ghe" ne hanno succhiato il95 per cento.

Ieri è iniziata la prima fase di rimozionedal "Fegino" di terra inquinata , uno strato di

ItE1T{UMTOom di Busalla fattura circa un miliardo

anli uUlmlannl SnnO statlinvestihdr to mllionldteum peril nuovo

10lCENUs niS.I. 2521 dipendentidella Iplon conYlndotto si arAva a Arca 500. Da oggi 240dípendentísono in cassa integralbne.nerestano al lavoro Soltanto 12

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LA QUOTA OI MERCATOtplom -q- "e mlllonl dl tonnellatedtl dori ro.1o1 —Nlo perc ar rY 11det1ene 11

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20 centimetri. In un solo giorno ne sono statiprelevati 225 metri cubi. Inoltre, 15 metri cu-bi di panne assorbenti ed 8 di vegetazionecontaminata. Materiale classificato pericolo-so, chiuso dentro i bags sigillati e inviato allaRicupoil di Milano. Si stima che dopo la puli-zia del Pianego e del Polcevera si arriverà a500 metri cubi.

La seconda fase prevede il lavaggio delleanse, il recupero dei residui; la verifica dellafalda acquifera e dei terreni circostanti, da av-viare con Protezione Civile nazionale, Ispraed Arpal. Si calcola che a fine bonifica, previ-sta in non meno di 6 settimane, i costi saran-

no intorno ai 5 milioni di euro. «E stato messoin campo un numero esorbitante di mezzi edi uomini», dice Gianfranco Peiretti, respon-sabile Sicurezza della raffineria.

Sul fronte giudiziario la Procura ha incari-cato due consulenti tecnici, per accertare sela conduttura si è rotta per vetustà (è statarealizzata negli anni Sessanta e mai sostitui-ta), e domani Iplom dovrà presentare un pia-no di intervento credibile, al fine di ottenereil dissequestro dell'oleodotto.

--DI >JONE RISENVAIl.

Ambiente Pagina 3

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Le quattro rivoluzioni industriali

P --I.° ONE C UsoMECCANICA DE _ L dell'elettronica

favorita da E e dei computermacchine nellaa vapore

e ad acqua

Industry 1.0

favoritadall'energia

elettrica

Industry 2.0 Industry 3.0

E gli otto driver tecnologici di Industry 4.0

3Big Datae Analytics

AdvancedRobotics

Cloud Additivee Cyber-Security Manufacturing

Industrial ` Industry RealtàInternet 4.0 Aumentata

Integrazioneorizzontale/verticale Simulazione

Molte di queste tecnologiesono già in uso

in certe applicazioni d'avanguardia

Innovazione Pagina 4

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Le regole in vigore dal prossimo anno rendono arduo /accesso alla professione forense

Futuri avv ati, " da ni safitaEsame di stato più difficile e simulato durante la pratica

Pagina a curaDI GABRIELE VENTURA

trada in salita per ifuturi avvocati. Dal2017 il nuovo esame distato sarà più difficile:

senza testi commentati, conmeno tempo per le prove scrit-te, più materie da preparareall'orale, criteri di valutazionepiù severi. Mentre la forma-zione obbligatoria, durantei 18 mesi di pratica, qualoravenisse approvato lo schemadi regolamento messo a puntodal ministero della giustizia eavallato dal Consiglio nazio-nale forense, sarà intervallatada verifiche e simulazioni diesame: il mancato superamen-to impedisce il rilascio del cer-tificato di compiuta pratica.Insomma, via Arenula e Cnf,nell'attuazione della legge n.247/2012, hanno preso unastrada ben precisa: limitare,ove possibile, l'accesso allaprofessione forense. D'altraparte, l'eccessivo numero diavvocati non è sostenibile or-mai da anni e la professioneha iniziato da tempo la suadiscesa verso una progressi-va proletarizzazione (si vedaItaliaOggi del 5 aprile scorso).Il nuovo esame di stato è disci-plinato dalla riforma forense(articoli 46-49 della legge n.247/2012) e dal regolamentodel ministero della giustiziasulle modalità e le procedu-re di svolgimento (decreto n.48/2016 pubblicato sulla G. U.n. 81 del 7 aprile scorso), invigore dal 22 aprile scorso. Perla nuova formazione obbliga-toria per i praticanti, invece,ci sarà più tempo: la bozza diregolamento messa a puntodal ministero della giustiziaha infatti recepito il pareredel Cnf ed è in attesa di quel-li del Consiglio di stato e delParlamento, comunque nonvincolanti.

lamento adottato da via Are-nula è infatti quello di ridurreal minimo il rischio "imbro-gli" allo scritto e le disparitàdi trattamento dei candidatiall'orale da città a città. Perevitare quindi che alla Corted'appello di Napoli oltre il 99%dei candidati all'orale diventiavvocato, mentre a Torino pas-si solo il 61,42% (dati Mingiu-stizia 2013), non saranno più icommissari a formulare le do-mande, ma un data base crea-to presso via Arenula da dovei quesiti verranno estratti asorte dal candidato. Il nuovomeccanismo dovrà essere rea-lizzato entro il 22 aprile 2017,e nel frattempo la raccolta el'estrazione delle domandeavverrà manualmente.

La nuova formazione.Anche arrivare a sostenere ilnuovo esame di stato potrebberivelarsi un percorso in salitaper i praticanti. Se infatti fos-se approvata la bozza di rego-lamento recante la disciplinadei corsi di formazione per laprofessione forense nella suaattuale sostanza, il praticante,nell'arco dei 18 mesi di tiroci-nio, sarà tenuto a seguire corsidi durata minima di 160 ore ea numero programmato. L'ac-

cesso avverrà infatti per meri-to o grazie al superamento diprove scritte e orali. Durantei 18 mesi di corsi, poi, sonopreviste almeno tre verificheperiodiche del profitto, che av-verrà sulla base di una prova

orale avente a oggetto gli ar-gomenti relativi agli insegna-menti svolti nel determinatoperiodo, e di tre prove scritte,svolte anche come simulazionidi esame di stato.

© Riproduzione riservata-

Il nuovo esame di stato.Il nuovo esame di stato nonsarà solo più difficile, maanche, nelle intenzioni dellegislatore, più trasparente.L'obiettivo dichiarato del rego-

Avvocati Pagina 5

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Prova scritta Tre prove scritte:

redazione di un parere motivato, da sce-gliersi tra due questioni in materia regolatadal codice civile;redazione di un parere motivato, da sce-gliersi tra due questioni in materia regolatadal codice penale;redazione di un atto giudiziario che postuliconoscenze di diritto sostanziale e di dirittoprocessuale, sii un quesito proposto, inmateria scelta dal candidato tra il dirittoprivato, il diritto penale ed il diritto ammi-nistrativo

Durata della Sette ore per ciascuna provaprova scrittaTesti am - ° Codici, anche commentati esclusivamentemessi alla con la giurisprudenza, leggi e decreti delloprova scritta Stato

I testi presentati sono verificati dalla com-missione

Prova orale Discussione di brevi questioni relative acinque materie, di cui almeno una di dirittoprocessuale, scelte preventivamente dalcandidato, tra le seguenti: diritto costitu-zionale, diritto civile, diritto commerciale,diritto del lavoro, diritto penale, dirittoamministrativo, diritto tributario, dirittoprocessuale civile, diritto processuale pe-nale, diritto internazionale privato, dirittoecclesiastico e diritto comunitario;dimostrazione di conoscenza dell'ordina-mento forense e dei diritti e doveri dell'av-vocato

N u m e r o 5+ordinamento e deontologia forensedi materied'esame allaprova orale

Non cambia

Sei ore per ciascuna prova

Testi di legge senza commenti e citazionigiurisprudenziali, stampati e pubblicati acura di un editoreSulla prima copertina di ogni testo è ap-posto il timbro di riconoscimento dellacommissione

Il candidato dimostra la conoscenza delleseguenti materie: ordinamento e deonto-logia forensi, diritto civile, diritto penale,processuale civile, diritto processualepenale;nonché di altre due materie, scelte preven-tivamente dal candidato, tra le seguenti:diritto costituzionale, diritto amministrati-vo, diritto del lavoro, diritto commerciale,comunitario ed internazionale privato,tributario, ecclesiastico, ordinamento giu-diziario e penitenziario

6 + ordinamento e deontologia forense

Durata della Non meno di 45 minuti e non più di 60 mi- Non cambiaprova orale nuti

Conmissio- Cinque membri titolari e cinque supplenti Non cambiane d'esame

Sistema di Ciascuno dei 5 commissari d'esame ha a di- Non cambiavalutazione sposizione dieci punti di merito per ogni prova

scritta e per ogni materia della prova orale

Punteggio 90 punti complessivi nelle tre prove e non 90 punti complessivi nelle tre proveminimo per meno di 30 punti per almeno due prove e non meno di 30 punti in ciascuna provaI ammissio-ne all'orale

Pu nteggio 180 punti complessivi e non meno di 30 punti 30 punti per ciascuna materiaminimo per per almeno cinque provel'idoneità

Avvocati Pagina 6

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Balda uftralarga, il wireless fissoporta sul tavolo ßu1 milione di Lee

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, Le conseguenze operative del nuovo Codice

Solo i mini-acquisti possonoevitare la programmazioneAnna GuiducciPatrizia Ruffini

m Le amministrazioni pubbli-che devono adottare il program-ma delle acquisizioni, che si com-pone del programma biennale de-gli acquisti di beni e servizi e delprogramma triennale dei lavoripubblici, da redigere in coerenzacon i documenti programmatorie con il bilancio. L'articolo 21 delnuovo Codice degli appalti rendeobbligatoria la programmazionebiennale degli acquisti di beni eservizi di importo unitario pari osuperiore a4omilaeuro, eilrelati-vo aggiornamento annuale. Nel-l'ambito del programma dei benie servizi le amministrazioni sonotenute aindividuare ibisogni chepossono essere soddisfatti concapitali privati. Inoltre, entro ilmese di ottobre gli enti devonocomunicare al tavolo dei soggettiaggregatori gli acquisti di valoresuperiore aunmilione di euro peri quali si prevede l'inserimentonel programmabiennale. Peri be-ni e servizi informatici, le ammi-nistrazioni devono tener contodel Piano triennale per l'informa-tica elaborato dall'Agid (comma513 della legge 208/2015).

La programmazione triennaledei lavori pubblici richiede l'in-serimento anche delle operepubbliche incompiute, ai fini del

loro completamento o per l'indi-viduazione di soluzioni alterna-tive quali il riutilizzo, anche ridi-mensionato, la cessione a titolodi corrispettivo per la realizza-zione di altra opera pubblica, lavendita o la demolizione.

Il programma triennale dei la-vori pubbli ci e i relativi aggiorna-menti annuali contengono i lavoriil cui valore stimato sia pari o su-periore aioomilaeuro c indicano,previa attribuzione del codiceunico diprogetto (articolo n dellalegge 3/2016), i lavori da avviarenella prima annualità, per i qualidevono essere riportatele fonti difinanziamento stanziate in bilan-cio (compresi i beni immobili chepossono essere oggetto di cessio-ne) o disponibili in base a contri-buti o risorse dello Stato, delle re-gioni a statuto ordinario odi altrienti pubblici. Sono, altresì, indica-ti nel programma dei lavori pub-blici ibeni immobili nella propriadisponibilità concessiin diritto digodimento, a titolo di contributo,la cui utilizzazione sia strumenta-le e tecnicamente connessa al-l'opera da affidare in concessione.

Il programma dei lavori com-prende anche gli interventicomplessi e quelli suscettibili diessere realizzati attraverso con-tratti di concessione o di parte-nariato pubblico privato.

Inbase all'articolo 21, comma 8del nuovo Codice, un decreto delministro delle Infrastrutture do-vrà definire entro 9o giorni le mo-dalità di aggiornamento dei pro-grammi e degli elenchi annuali, icriteri per la definizione degli or-dini di priorità, per l'eventualesuddivisione in lotti funzionali ele condizioni che consentano dimodificare la programmazione edi realizzare un intervento o pro-cedere aunacquisto non previstonell'elenco annuale.

Nel periodo transitorio, finoall'entrata in vigore del decreto,le amministrazioni fanno riferi-mento agli atti diprogrammazio-ne già adottati ed efficaci, all'in-terno dei quali individuano unordine di priorità degli interven-ti, tenendo comunque conto del-le opere non completate e già av-viate sulla base della program-mazione triennale precedente,dei progetti esecutivi già appro-vati e dei lavori di manutenzionee recupero del patrimonio esi-stente, nonché degli interventisuscettibili di essere realizzati at-traverso contratti di concessioneodi partenariato pubblico priva-to. Le stesse modalità valgonoper le nuove programmazioniche si rendano necessarie primadell'adozione del decreto.

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Le regole transitorie

ver le commissioni giuciicatricinomine trasparenti e a rotazioneAlberto Barbiero

Le stazioni appaltanti devo-no regolamentare alcuni aspettiorganizzativi e procedurali pri-ma di poter attuare il nuovo Co-dice dei contratti pubblici, in at-tesa dei provvedimenti attuativi.

L'articolo 216 del Dlgs 5o/2o16individua un'ampia serie di nor-me transitorie che, in alcuni casi,obbligano gli enti aporie in esse-re una specifica disciplina, desti-nata a valere fino al momento incui il ministero delle infrastrut-ture o l'Anac adotteranno decre-ti e linee-guidaregolative.

Il primo e più importanteadempimento è la definizione,da parte di ogni amministrazio-ne, di regole per la nomina dellacommissione giudicatrice, inattesa della disciplina Anac del-l'albo degli esperti.

La composizione dell'organodi valutazione nelle gare con ilmetodo dell'offerta economica-mente più vantaggiosa deve es-sere disciplinata secondo criteridi competenza (connessi al-l'esperienza nel settore dell'ap-palto davalutare) e di trasparen-za e, per quanto possibile, tenen-do conto del principio di rotazio-ne dei componenti (novitàportata dall'articolo 77). Le sta-zioni appaltanti che hanno nelproprio regolamento dei con-

tratti disposizioni compatibilicon questo sistema non hannonecessità di un ulteriore inter-vento, mentre quelle che nonnedispongono devono adottarenorme regolamentari ad hoc.

Il secondo punto critico sulquale le amministrazioni devo-no intervenire con una regola-mentazione-ponte è all'articolo216, comma 9 del Codice, nelquale si stabilisce che, fino al-l'adozione delle linee-guida sul-le indagini di mercato e laforma-zione degli elenchi degli opera-tori economici da invitare alleprocedure negoziate sottoso-glia,le amministrazioni possonoprocedere alla selezione preli-minare con due modalità.

La prima è la pubblicazionedi un avviso pubblico sul sitodella stazione appaltante (pro-filo del committente), che deverestare online per almeno 15giorni e deve contenere i requi-siti che gli operatori devono di-mostrare nella loro manifesta-zione d'interesse.

Più volte, in p as s a to, l'AAnac haprecisato che questa soluzionecomporta anche un altro obbli-go (non dettato, però, dalla nor-ma), che si sostanzia nella defi-nizione nell'avviso dei criteri inbase ai quali l'amministrazionesceglierà il numero prescelto di

soggetti da invitare. Le ammini-strazioni possono continuare autilizzare elenchi di operatorieconomici già formati, ma solo acondizione che siano stati pre-disposti nel rispetto di principicompatibili con il codice.

Anche in tal caso è necessa-rio fare riferimento a soluzionidelineate in passato dall'autori-tà di vigilanza per poter indivi-duare i parametri di compatibi-lità. In tal senso, gli elenchi dioperatori da invitare devonoessere costituiti sulla base di unavviso pubblico, dovendosiquindi escludere gli elenchi co-stituiti sulla base di rappresen-tazioni di disponibilità sponta-nee da parte degli operatori.

In secondo luogo, gli elenchidevono essere sempre aperti aiscrizioni di nuovi operatori edeve essere regolamentato ilmetodo con cui sono individuatigli operatori da invitare.

Sia nel caso delle indagini dimercato sia in quello deglielenchi, la selezione dei sog-getti da invitare dovrà avveni-re nel rispetto del principio dirotazione, rafforzato come re-gola di fondo dall'articolo 36del Codice per consentire unadeguato numero di chanceagli operatori economici.

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1 cül ùncrcialisti accettano la sfida dei "bi datall1

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1 a11 tt°1,ttt , l , , ' s o l t t _ i U i t 1 l t t t , ' u C i t ' tA;:i ili t t , i t , il + t ' t , , _ t i r 1 r il ' t , ; 3 t o d E t " , , C l , l l t t s t l + t _ l r r i i , t -1 I t . r l' ulti i i i 1 i ia i_: i d i l i s , ali ta t lirnilziuri , i u c''. .11ui(, ; i i l i„ I111 _, ' L L , tt, ° l , g L L L L I i 1i, s (i1 ' at-

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Commercialisti Pagina 11

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Fisco Le proposte dei dottori commercialisti sulla riforma

Tasse & Giustizia«Giudici a tempo pienoe più indipendenza»Longobardi: pronti a fare la nostra parte.Varatoil codice etico contro i furbetti delle sentenzeDI ISIDORO TROVATO

La riforma del proces-so tributario al cen-tro del dibattito. Èquesto, al momento

il tema più caro ai commer-cialisti così come è emersoqualche giorno fa durante ilconvegno promosso dalConsiglio nazionale deicommercialisti con il Consi-glio di presidenza della Giu-stizia tributaria.

«Un restyling è sicura-mente opportuno confer-ma Gerardo Longobardipresidente dei commerciali-sti a vent'anni dall'ultimaorganica riforma delle nor-me sul contenzioso avvenu-ta nel `92 e la cui operatività,fu differita al 1° aprile 1996.Il futuro possibile assetto dadare agli organi di giustiziatributaria è diventata ormaiuna priorità. Il suo approdofinale? Secondo i commer-cialisti, ma credo che sia or-mai un'opinione abbastanza

condivisa, dovrebbe esserequello di introdurre un giu-dice a tempo pieno, profes-sionale, in grado di assicura-re autonomia, terzietà e in-dipendenza della funzionegiudicante, oltre che, ovvia-mente, una maggiore suaproduttività >.

La vostra proposta con-tiene anche delle altre modi-

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fiche all'attuale sistema.«Inevitabilmente confer-ma il presidente dei com-mercialisti . Rendere le at-tuali commissioni tributariesempre più indipendenti, as-sicurandone ancor meglioqualità, dedizione, equidi-stanza dalle parti. Questodovrebbe indurre il legisla-tore a spezzare definitiva-mente il cordone ombelicaleche lega le commissioni e i

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relativi uffici di segreteria alministero dell'Economia edelle Finanze. Siamo del pa-rere che la giurisdizione do-vrebbe aprirsi di più all'ap-porto delle categorie profes-sionali, mantenendo l'attua-le sistema plurale, formatada giudici togati e giudici"laici", che consente un ap-proccio multidisciplinare eun apprezzabile livello dicompetenze specifiche. I fu-turi organi giudicanti, qualesia la denominazione o la"collocazione" che si vogliadare agli stessi, dovrebberoquindi continuare ad esserecomposti da giudici "togati"e giudici "laici", tutti insie-me, indistintamente, inclusinel ruolo dei "magistrati tri-butari" a tempo pieno».

Meno condivisa è l'esten-

sione del reclamo e dellamediazione a tutti gli attiimpositivi a prescindere dal-l'ente che lo ha emesso edunque non solo a quelli cheriguardano l'Agenzia delleEntrate. «Le perplessità so-no dovute principalmentealle difficoltà, per gli enti lo-cali, di garantire quel mini-mo di alterità rispetto all'uf-ficio che ha emanato l'atto.Le carenze di risorse siaumane che finanziarie in cuiversano la maggior partedegli enti locali italiani ri-schiano di tramutare la no-vità in arrivo in un inutilerallentamento procedura-le>.

Il tema tributario intro-duce anche la questione eti-

ca: dopo lo scoppio delloscandalo relativo all'inchie-sta della procura di Roma supresunte sentenze tributariepilotate da funzionari pub-blici, giudici e commerciali-sti. «Appena poche settima-ne fa - ricorda Longobardi -è entrato in vigore il nostronuovo codice deontologico.Regole molto stringenti allequali affiancheremo a breveanche nuove norme sullesanzioni disciplinari. Avve-nimenti come quelli chestanno emergendo sono unaffronto anche a questo im-pegno della categoria neldotarsi di punti di riferimen-to etici sempre aggiornati.Tutto ciò è inaccettabile».

Anche con atti estremi.«È arrivato il momento - af-ferma ancora Longobardi -di difendere con forza l'ope-rato posto al servizio del Pa-ese dalla stragrande mag-gioranza dei commercialistiitaliani. Fermo restando ilnostro approccio garantista,sono convinto che sia giuntoil momento, anche attraver-so la costituzione di parte ci-vile nei casi di comprovataresponsabilità di colleghi, difar comprendere all'opinio-ne pubblica quanto determi-nante sia il nostro ruolo nel-la intermediazione costantetra imprese, cittadini e pub-blica amministrazione, sem-pre finalizzata alla tenuta ealla crescita del tessuto im-prenditoriale e al buon fun-zionamento della macchinadello Stato. Un ruolo troppospesso misconosciuto».

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Edilizia Popolare Pagina 14

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. L'iniziativa al debutto in 30 città, da Torino a Bari, con 'obiettivo di offrire a imprenditori, rtigïani, commercianti e professionisti servizi mirati di assistenza e consulenza

Equital i,ci lancia «Sportello» per leMarco Mobili

Arriva lo «Sportello impre-sa» di Equitalia.In circa3o città ilconcessionario pubblico dellariscossione metterà a disposi-zione di imprenditori, artigiani,cornmercianti una "corsiaprefe-renziale" per le partite Iva. Nonsolo. La rivoluzione allo sportel-lo, avviata dall'amministratoredelegato Ernesto Maria Ruffinila scorsa settimana con l'invio alfront office dei 94 dirigenti delgruppo, riguarderà anche gliorari di apertura nelle grandi cit-tà e l'assistenza mirata alle per-sone in situazioni di oggettivadifficoltà economica. L'obietti-vo è di andare incontro alle esi-genze specifiche di chi vive unacongiuntura negativa: «Esseredalla parte dei cittadini - sottoli-neaRuffini- e aiutare chi è finitoin ginocchio a causa di una crisiaziendale e quindi economica».

Il progetto «Sportello impre-sa» cercherà di offrire un servi-zio di assistenzamirato e consu-lenza specifiche. Si parte da cit-tàcome Torino, Bologna, Firen-ze, Roma, Bari (l'elencocompleto è nella scheda a fian-co). E già nei prossimi mesi losportello per le imprese apriràanche nelle sedi di Equitalia diMilano, Genova e Napoli.

«Dobbiamo semplificare,rendere facile pagare o avere in-formazioni»: in questa direzio-ne, spiega Ruffini, va vista la ri-duzione al minimo dei moduliagli sportelli, così come «la vo-lontà di limitare il peso dellabu-rocrazia». Un processo avviatocon le stesse comunicazioni cheEquitalia recapita ai contribuen-ti: «Abbiamo avviato una pro-fonda revisione delle cartelle,del linguaggio, dello schema chedeve consentire a tutti, sottoli-nea l'ad di Equitalia, di potercomprendere subito qual è lapretesa dell'agente, senza obbli-gare il cittadino o l'impresa a do-

versi rivolgere per forza a unprofessionista».

La rete degli sportelli dedicatialle imprese va, dunque in que-sta direzione, così come il pro-lungamento degli orari deglisportelli in alcune grandi centri.Informazioni, rateizzazioni, in-dividuazione dellapropriaposi-zione, sono i servizi più richiestidachifaimpresa così come dagliartigiani. Nei 203 sportelli il te-ma dominate del concessiona-rio pubblico della riscossionedovrà essere il "servizio ai citta-dini". E per migliorare il rappor-to con il cittadino il piano di Ruf-fini prevede orari più lunghi agli

L'Ad Ernesto Maria Ruffini:«Dobbiamo essere dalla partedei cittadini e aiutarechi è finito in ginocchioa causa della lunga crisi»

At debutto

ite Iva in difficoltàsportelli ad alta affluenza, so-prattutto nelle città di Roma,Napoli, Milano e Torino. Nel-l'ultimo anno i contribuenti e icittadini che si sono messi in co-da agli sportelli di Equitalia sonostati ben 5 milioni. A partire dadomani negli sportelli dellequattro città italiane più grandi,l'orario di chiusura sarà alle 15,15e quindi prolungato di due ore,mentre l'orario di apertura ri-marrà invariato alle 8,15. Glisportelli interessati sono quellidi Roma (via Colombo, via To-gliatti, via Aurelia), Napoli(Corso Meridionale), Milano(viale dell'Innovazione, via SanGregorio) e a quello di via Alfie-ri a Torino. L'iniziativa, spiega-no da Equitalia, sarà estesa pre-sto ad altre sedi ad alta affluenzasul territorio nazionale.

Il servizio ai cittadini e soprat-tutto il rapporto con i contri-buenti va comunque oltre l'atti-vità allo sportello. E questo Ruf-

finilo sa, tanto daavergiàannun-ciato in audizione alla Camera lascorsa settimana, ad esempio, lapausa estiva per la notifica degliatti. In questo modo saranno eli-minati del tutto o quasi fenome-ni come quelli delle cartelle mainotificate a migliaia di contri-buenti romani la scorsa estate.

C'è poi da ricordare sul frontedelle misure esecutive la so-spensione degli effetti del fer-mo amministrativo automobili-stico. Il "biglietto da visita" diRuffini che, come primo inter-vento daAd di Equitalia, hapre-visto che le ganasce fiscali -spesso causa di blocco al Pra deiveicoli usati da piccole impreseper lavorare e che purtropponon erano stati segnalati comebeni strumentali - si applicanonel momento in cui il contri-buente debitore chiede la ra-teizzazione del debito e rispettapoi il piano dei pagamenti.

0 RI PRO D D ZIO N E RISERVATA

Le città già coinvolte dal progetto «Sportello impresa» di Equitalia e e quelle che lo saranno prossimamente.In nero i capoluoghi di regione e di provincia autonoma-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

i iN o rd Centro Sud e isole

Efo orsi

Modena

Padova I

Pordenone

Reggio Emilia I

Savona

Tori 5193

Treviso

Varese

Verbania

Genova

Milano

Pirr'S4z.e

Frosinone

Lucca

f :ïS3; 3C isa S

PioI'o10z.a

SassariTaranto

Napoli

Equitalia Pagina 15

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Reti Le 10tappe per l'unione con Piazza della Croce Rossa. Il presidenteArmani vuole chiudere in fretta. Via 40 dirigenti su 198

Il plano di Statoper il polo delleIl gestore delle strade può decuplicare i margini fino 1,5 miliardiE diventare la terza gamba di Ferrovie. Contenziosi permettendo

DI DANIELA POLIZZIE ALESSANDRA PUATO

G

ianni Vittorio Arma-ni ha aperto un can-tiere in più sui suoi25.568 chilometri di

strade gestite: quello per lanuova Anas. Il nipote del pio-niere dell'aviazione GiovanniCaproni è presidente delgruppo da un anno. Segna ladiscontinuità con la gestionedi Pietro Ciucci. E impegnatoa togliere l'Anas dall'alveodella pubblica amministra-zione (Pa), trainandola versoil mercato. L'obiettivo è confe-rirla a Fs, attribuendole auto-nomia fit inziaria.

I vertici, il governo e lebanche sono al lavoro. Ecco i10 passaggi e le criticità.

1) L'integrazione . L'ipote-

L'idea : andare conRfi e Italferr allegare internazionali.Per esempio in Iran

si più accreditata per ora èconferire Anas come terzagamba a Fs holding, affian-candola a Rfi e Italferr (la so-cietà della rete ferroviaria equella d'ingegneria). L'appro-do è costituire il polo naziona-le delle infrastrutture, un bigplayer dei lavori anche al-l'estero. Arias, Rfi e Italferrsono spesso in contempora-nea sui mercati internaziona-li: Iran, Algeria, Qatar. Si trat-ta di unire le forze, per pre-sentarsi più competitivi allegare. Ma senza appesantire Fsche deve quotarsi in Borsa.

2) La crescita . Se l'opera-zione di distacco dalla Pa riu-

scirà, il margine operativolordo di Anas potrebbe quasidecuplicare dai 170 milionistimati per il 2015 a 1,5 miliar-di e il valore dell'impresa arri-vare a 20 miliardi, in base aimultipli attribuiti in Europaalle infrastrutture redditizie.E una cifra vicina ai 30 miliar-di stimati per Rfi e la sua rete.Si tratta di trasformare Anasda organismo di diritto pub-blico a ente concessionarioche si finanzia con tariffe re-golate (il governo ne sta par-lando con Eurostat e Istat).Armani vuole chiudere l'ope-razione entro la scadenza dimandato, il 2017 Per le ban-che il dossier dovrà esserepronto in 6 mesi. Non è facile.

3) I contenziosi . Il proble-ma è la gestione dei 9 miliardidi contenziosi: 5 effettivi e 4da adeguamenti del costo deilavori chiesti dai fornitori.Finché non è risolto, non sipuò approvare il bilancio2015. Armani ne sta parlandocon Tesoro (socio al 100%) eTrasporti. Il guaio è che fino-ra non ci sono stati accanto-namenti per coprire il rischio.

4) Il modello. Il secondonodo è che strada seguire perauto-finanziarsi. Due le possi-bilità: a) un contratto di servi-zio cori corrispettivo pagatoogni anno dallo Stato (fisso,in anticipo e non più a rim-borso, come per Poste o Fs),legato a variabili come il traf-fico (vedi l'Enav) e obiettivi diqualità, con penali se non so-no raggiunti; b) la remmiera-zione tariffaria, pagata dagliutenti. Anas gestisce le stradenon a pedaggio: potrebbe in-trodurre una tariffa indirettacon uno storno dalle accisesulla benzina (se i petrolierine versano una quota diretta-mente all'Anas, anziché alloStato, il costo per gli utenti è

zero ) o dal bollo auto . E la viapreferita dalle banche.

5) Il valore. Il lavoro cru-ciale è attribuire un valore al-l'Anas . La via più trasparenteè ottenere una Rab, la regula-ted asset base: il valore del ca-pitale investito netto ricono-sciuto dall'ente regolatore disettore (nel caso, Anas può fi-nire sotto l'Autorità dei Tra-sporti ) per la determinazionedelle tariffe applicabili.

6) La newco. Un passo ègià agli atti. Il 18 aprile è statadeliberata dal consiglio la co-stituzione di una nuova socie-tà che conterrà le partecipa-zioni nelle autostrade a pe-daggio. Si chiama Anas Con-cessioni Autostradali , include5 asse( : Anas InternationalEnterprise (100%), per gli in-vestimenti all'estero: la Sitafdel Frejus (511V,, con Ativa,cioè Provincia e Comune diTorino ); la Cav (50% con laRegione Veneto );l'Asti Cuneo(35% con la Salt di Gavio); ilTraforo del Monte Bianco(con Autostrade ). Partirebbecon un patrimonio netto di

841 milioni . È al vaglio dei mi-nisteri, varo atteso in maggio.«Sarebbe un bel risultato: unattore nuovo sul mercato del-le autostrade», dice Massimi-liano Battisti, capo infrastrut-ture Italia di SocGen.

7) I1 debito . L'altra neces-sità è fare leva finanziaria. Ildebito netto dell'Anas (al 20aprile ) è di 542 milioni, scesodopo il rimborso di 447 milio-ni del project bond della Cav,il Passante di Mestre (orga-nizzato da SocGen con Imi,Unicredit e Bnp. Anas è incredito con lo Stato per 1,7 mi-liardi, soldi anticipati dallebanche . Con meccanismi diremunerazione chiari, la ca-pacità di finanziarsi può sali-re: con bond o linee bancarie.

8) Gli investimenti. Conun business fuori dalla Pa, lanuova Anas conta di avere piùin fretta i fondi deliberati daTesoro e Regioni. Ci sono 20miliardi stanziati per il 2015-2019 (8,2 per manutenzione epotenziamento strade), risul-tano , scora al sr 'ondo pas-

iggio della Corte dei Conti.

9) Gli appalti. L'altro in-tervento previo è l'àbolizio-

La neonata AnasConcessioniAutostradali partecon 841 milioni

ne del general contractor, cheabbatte costi e corruzione. Sisomma all'avvenuta separa-zione della direzione acquistida quella legale: chi controllanon è più chi gestisce i lavori.Perciò Armani ha già fattouscire 40 dirigenti su 198 e av-viato per gli altri la rotazionecon 100 ordini di servizio. Lasettimana scorsa, per esem-pio, il responsabile di Cataniaè stato trasferito a Genova.

10) I lavori in corso. Lascommessa è dimostrare aicittadini che le strade sono inordine, le gare trasparenti el'Anas non è più un carrozzo-ne. La Salerno-Reggio Cala-bria è il punto di partenza con21 gare avviate: esito entrol'estate. Fra i lavori della nuo-va Anas c'è anche la raccoltadei rifiuti: è attesa il 26 aprilela firma del primo contratto,con il Comune di Fiumicino.

Ferrovie e Anas Pagina 16

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Ferrovie e Anas Pagina 17

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Privatizzazioni Le cordate rimaste in gara. Fuori Poste, Terra Firma, Carlyle. L'esito slitta a giugno. Proposta media: 745 milioni

0

La Germania cala l'assonel poker con l'ItaliaE di Deutsche Bank l'offerta (informale) più altaQuattro i finalisti. Ecco chi sono e quanto pagano

DI ALESSANDRA PUATO

L

a maggiore banca te-desca, Deutsche Bank.Tre fondi pensione:francese (Previca),

olandese ( Abp) e danese(Atp). Un fondo sovrano (Gic,Singapore ). Un fondo infra-strutturale (Antin) e una so-cietà immobiliare ( Icamap)francesi. Un fondo di privateequity americano (Lone Star).Imprenditori della distribuzio-ne (i Borletti ) e dei centri com-merciali (Altarea ). E composi-to e internazionale il gruppo ditesta rimasto in corsa perGrandi Stazioni, la prima pri-vatizzazione del 2016 : vengonoda finanza, industria, mattone.

Sono quattro le cordate ingara per rilevare da Ferroviedello Stato (55%) ed Eurosta-zioni (45%) la società guidatae rilanciata da Paolo Gallo, cheraccoglie gli esercizi commer-ciali in 15 scali ferroviari daMilano Centrale a Roma Ter-mini (erano 17 gli aspiranti ini-ziali singoli). Vedranno gliazionisti questa settimana, il28 e 29, per approfondire alcu-ni temi e confrontarsi sullanuova documentazione prepa-rata dal consulente Pwc. Poipartiranno le offerte vincolanti(consegna prevista il 20-25maggio ) e la selezione.

im, 2,-^ di FsL'esito è atteso a fine mag-

gio-inizio giugno, in ritardo di

un mese sulle previsioni (30aprile). A oggi, le proposte nonvincolanti risultano inferiori almiliardo di euro, cifra circolataultimamente come valore pos-sibile di Gs, ma sopra i 600 mi-lioni, valore attribuito dal mer-cato inizialmente alla società.La media delle quattro offertefinaliste non vincolanti è infat-ti di 745 milioni per valored'impresa (debiti compresi) e573 milioni di equity (il capita-le puro iniettato). Il massimo è805 milioni. Se le cifre restanoqueste, l'introito per Fs sarà fi-no a mezzo miliardo. «Auspicoche si venda al miglior prezzopossibile», ha detto il 22 mar-co Francesco Gaetano Caltagi-rone, azionista di Eurostazioni.

In testa, comunque, ci sonoi tedeschi. Nella prima cordatac'è la Deutsche Bank con la suasocietà di gestione DeutscheAsset Management, insiemecon Atp che è il fondo pensio-ne danese equiparato all'Inps(sostiene le foreste del piane-ta): hanno avanzato l'offertamaggiore, valutando Grandi

Stazioni 805 milioni (629 diequity). Secondo in lizza è ilfondo americano Lone Star,che corre da solo e ha messosul piatto 750 milioni (574 diequity). Terza è la cordata del-la famiglia Borletti (ex Rina-scente) alleata con Antin, ilfondo infrastrutturale france-se nato da una costola di BnpParibas, e con Icamap, il gesto-re di fondi immobiliari del re

del mattone francese Guillau-me Poitrinal: hanno offerto727 milioni (543 di equity).

Il quarto posto, infine, è del

gruppo guidato da Altarea Co-gedim, la società francese deicentri commerciali (ne ha an-che due in Lombardia e uno invia di sviluppo a Genova).Comprende il fondo sovranodi Singapore Gic, oltre a Previ-ca (fondo pensioni del CréditAgricole) e Abp (fondo pen-sione olandese). Ha proposto700 milioni (544 di equity).

Sono rimasti fuori parecchigrandi nomi, le cui offerte era-no troppo inferiori a quella di

Deutsche Bank o perché si so-no sfilati. Sono uscite di parti-ta le Poste, innanzitutto, chepartecipavano con Poste Vita.«Nel merito di Grandi Stazioniabbiamo ritenuto di non pro-seguire nella due diligence», fasapere il gruppo. Poi Terrafer-ma, il fondo europeo azionistadei cinema Uci, che valutavaGrandi Stazioni 681 milioni(511 di equity). Fuori anche ifondi Bc Partners e Pamplona,già socio di Unicredit. Ideml'asse fra Allianz e il gruppoEce della famiglia Otto. Il fon-do italiano pubblico-privatoF2i ha guardato il dossier, poiha soprasseduto. Ed è soprat-tutto uscito Carlyle, guidato inItalia da Marco De Benedettiche aveva dichiarato interesse:ha offerto 630 milioni (448 di

equity), valutando che il con-trollo di flussi di traffico e si-curezza nelle stazioni è sotto ilcontrollo di altri: Ferrovie (concui Gs lavora d'intesa, però).

Le offerte vincolanti nonpotranno essere ridotte di piùdel 15% rispetto ai valori giàproposti. Che, però, possonoanche essere rivisti al rialzo.

Intanto Gallo prosegue conl'a riqualificazione delle stazio-ne e l'apertura dei negozi.«L'obiettivo è 150 nel 2016 -dice -. Ora anche di grandidimensioni . A giugno a RomaTermini metà della piastra ser-vizi sarà aperta al pubblico connuovi punti di ristorazione enell'ala della galleria Mazzo-niana s'inaugurerà su 3 milametri quadri il Mercato di SanLorenzo». Lo stesso che haavuto successo a Firenze.

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Grandi stazioni Pagina 18

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Grandi stazioni Pagina 19

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Identità digitale,l'Italia passaall'avanguardia

Accedere a tutti i servizi suinternet, da quelli della

pubblica amministrazione aiprivati, con un 'unica identitàdigitale. E questa la promessadel Sistema pubblico di iden-tità digitale (Spid), infrastrut-tura ideata dall 'Agenzia perl'Italia digitale (AgID) per ren-dere meno complicata la vitaontine di imprese e cittadini,riconducendo le moltepliciidentità che si hanno sul webin una sola.

Identità univoche certifica-te - con le quali si può farepraticamente di tutto: dalla di-chiarazione dei redditi fino al-l'apertura di un conto in banca- rilasciate da provider diidentificazione accreditati co-me InfoCert società dei grup-po Tecnoinvestimenti e Certifi-cation Authority specializzatanei servizi di digitatizzazione edematerializzazione cartacea.«Siamo l 'unico provider italia-no - spiega Danilo Cattaneo,amministratore delegato diInfoCert - basato esclusiva-mente sulla digitalizzazione,per questo abbiamo presoparte fin dall'inizio, insieme adAgID e ad altre realtà pubbli-che e private, al percorso pro-gettuale per definire le regoletecniche per l'attuazione deisistema Spid, investendo su li-cenze e brevetti».

Un sistema che dovrebberendere più semplice la vita ditutti grazie, appunto, a unasola identità per il web, certifi-cata sul modello della postaelettronica (Pec) e della firmadigitale. E che, tra l'altro, fa ri-salire l'Italia nella classificaeuropea della digitatizzazione.«Spesso - conclude Cattaneo-si sottovaluta quanto il no-stro Paese sia all'avanguardiain Europa su queste tematichee che nei contesti internazio-nali i nostri sistemi di digitaltrust sono considerati modellid'eccellenza, con ottimi indica-tori sia in termini di sicurezzache di usabilità». Per richiede-re il rilascio dell'identità digi-tale: identitadigitale.infocertit.

CARLOTTA CLERICIE RIPRCWZICNERISERVATA

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Ne[ 2015 partiti complessivamente in 108mila soprattutto verso Regno Unito e Germania: dalla Lombardia un quinto delle fuoriuscite

Record di espatri e la metà sono under 40ïergio Nava ni emigrati, poi Stati Uniti, Ar- Lombardia, che nel 2015 ha su- all'estero degli uomini (58% sul

Accumula record l'emigra- gentina, Spagna, Belgio e la lon- perato i 2omila espatri annui, totale), mentre sul fronte fem-

zione italiana, tornata prepo- tana Australia. Risalta il14° PO- posizionandosi a 20.088. Il Ve- minilelapalmaselaaggiudicail

tentemente a crescere a partire sto in classifica degli Emirati neto si riappropria della secon- Friuli-Venezia Giulia (47%).

dal 2012: dopo aver sfondato Arabi Uniti, con oltre 1.200 con- daposizione, con1o.374parten- Anche nella fascia 2o-4oenni

quota loomila espatri ufficiali nazionali espatriati. ze, staccando la Sicilia, a 9.823 la Lombardia resta in testa tra

complessivi nel 2014, lo scorso Se restringiamo la visuale al- emigrati. È sintomatico come - le regioni di espatrio. Interes-anno la fascia dei 2o-4oenni ha la fascia più giovane, notiamo fra le prime tre regioni italiane sante però notare come fra i 30-

-perla primavolta- varcato la so- però come sia la Gran Bretagna di espatrio- ben due siano del 4oenni siano Veneto e Lazio a

glia simbolica del5o°s sultotale la vera "terra promessa" dei 20- Nord, confermando e consoli- completare la il podio, mentre

degli emigrati. Ciò significa che 40enni italiani: sorpassa la Ger- dando un trend che disegna or- tra i 20-3oenni la Siciliarappre-

la fascia più giovane e produtti- maniasianellafascia2o-3oanni mai i movimenti migratori in senti la seconda regione di

va della popolazione espatriata (5.421 emigrati contro 5.025), sia due fasi: dal Sud verso il Centro emigrazione, staccando netta-

è ora formalmente maggioran- nella fascia 30-4o anni (4.892 Nord Italia, e dal Centro Nord mente il Veneto.

za.Acertificarlosonoinuovida- contro 4.111). Da segnalare an- verso l'estero. Non è un caso SullabasedeidatiAireèinli-

tidell'Anagrafedellapopolazio- che, rispetto alla classifica ge- che al quarto posto figuri il La- ne possibile quantificare in

ne italiana residente all'estero nerale di espatrio, l'ottimo po- zio (8.436 espatri), seguito dal 817.000 il numero di italiani

(Aire) in esclusiva per il Sole 24 sizionamento degli Stati Uniti Piemonte e dall'Emilia-Roma- complessivamente espatriati

Ore: ne12015sono statil07.529gli nella fascia 30-4oenni: sono il gna. Per trovare un'altra regio- inundecennio, dal 20o6 a12o15.

italiani emigrati, in aumento di quinto Paese di approdo, con ne del sud dobbiamo attendere Mentre i connazionali ufficial-oltre 6mila unità in un anno. I1 1.647 italiani. Quasi tre "under il settimo posto, con la Campa- mente residenti all'estero al 31

56% sono uomini, il 44% donne. 40" su quattro restano in Euro- nia (6.827 emigrati). Completa- dicembre 2015 erano 4.811.163,La vera novità è però rap- pa:untassopiùalto,rispettoal- nola"topten"Toscana,Pugliae in crescita di quasi duecento-

presentata dagli espatriati lamediagenerale. Calabria. Per curiosità statisti- mila unità in un anno.

nella fascia di età tra i 20 e i 40 Per quanto riguardalaprove- ca, è l'Umbria la regione dove seryio.navo0ic rodio24.it

anni: nel 2015 ne sono ufficial- nienza regionale, è boom per la tocca l'apice l'emigrazione © RIPRODUZIONE RISERVATA

mente emigrati 54.540, ren-dendo questo segmento mag-gioranza assoluta.

Le mete più gettonateSul fronte più generale del-

l'emigrazione, l'Europa conti-nuaafarelapartedelleone negli le prime destinazioni dei giovani italiani che si sono trasferiti nel 2015

espatri, con 74.531 italiani che Espatri totali di cui 20 -40 annihanno scelto - anche nel 2015 - ilVecchio Continente, quale me- Regno Unito ............ 16.500tadi approdo. Il Paese predilettoresta la Germania (16.569 emi- Germania 16.569grati), tallonata a un'incollaturadalla Gran Bretagna (16.500).Terza la Svizzera (11.451), segui-ta dalla Francia (10.707). Piùstaccati gli altri Paesi: quinto ilBrasile, poco sopra i 6mila italia-

Brasile

Secondo i dati dell'Aire usada12006 a12015 emigrati817mita connazionali ¿ Spagna

e quelli stabilmente residentiall'estero sono 4,8 milioni Argentina

Australia

Belgio

Fo , te: Aire

Mobilità Pagina 21

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one perdutaa ferita che non si

l 'LP, DRA(,I1I1 TROPPI GIOVANID-,;O(i I iI'1 I'I DNC?°IST:.IJITI'

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'kl.trco l'rdïl0

mïl'arrclTnLtmeri noti l 1 1a11o più1 da soli (. 11I 11 _ a1 4' il d I.Im-

nla della disl F cc LI 1 i,1._it; [ 1e giava-nïlc'. Tanto (:• `.4I(1 chc MarioI). l,lli, ll (t(1 L I 11.u.llo a aifron-I ttl' 1,l dis(u;5ï4[rle dei ternil 4( in( iIl'ICl ct!ndatiPer(1,llu.-li 11 111a1 )1, di r'd c1ntP 1 a par-1.1.4ï d i , c'I11:'rlzJone114"duta",('tL'.`a CndetU i q dc' tLal,ii 11t[-Illefl_:'. Chc' Iï11L.ü d"r t'.11I; d'. It1 il!rt-

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. i "mattoni" della realtà

e il premier canadesespiegando gli atomi e le loro applic ioni.

Uzzata, per esempio,

UN PO' come in Alicenel paese delle me-raviglie. Più si di-venta piccoli, più lamateria si compor-

ta in maniera bizzarra. Con ladifferenza che l'Unione Euro-pea ha deciso di stanziare un mi-liardo di euro per quelle buffeleggi della meccanica quantisti-ca secondo cui un elettrone puòtrovarsi contemporaneamentein due luoghi , un fotone è insie-me onda e particella , un atomosa essere "bianco" e "nero" allostesso momento . I minuscolimattoni della realtà , governatida queste teorie della fisica, rie-scono a saltare barriere e ad at-traversare tunnel di energia. Avolte si legano ai loro simili, an-che lontanissimi , fino al puntodi diventare indistinguibili. Eoggi tra un'acrobazia e una pi-roetta , quasi senza farsene ac-corgere, le particelle danzantisono atterrate al centro del no-stro mondo.

La Commissione Europea il19 aprile ha deciso di staccarel'assegno per la ricerca scientifi-ca più grande che ha - un mi-liardo di euro in dieci anni perun progetto "flagship" che parti-

rà nel 2018 - per le applicazio-ni delle tecnologie quantisti-che. «Il nostro appello è stato ac-colto. Quando lo abbiamo sapu-to siamo rimasti estasiati» rac-

conta Tommaso Calarco, diret-tore del Centro per le scienze ele tecnologie quantistichedell'università di Ulm e Stoccar-da, autore a marzo con alcunicolleghi del "Quantum Manife-sto". L'appello firmato da 3milascienziati chiedeva proprio alla

Commissione di impegnarsi

per mantenere l'Europa - ilcontinente in cui la meccanicaquantistica è stata teorizzataun secolo fa - all'avanguardiaanche nelle sue applicazioni tec-nologiche.

Microsoft, Google, Intel, laNasa, Ibm, Lockheed Martin -solo per citare le più grandi frale realtà americane - investo-no da anni per cercare di taglia-re per prime il traguardo dellacostruzione di un computerquantistico. La Cina, interessa-ta al fatto che le comunicazioniquantistiche sono impossibilida intercettare, sta completan-do una linea di trasmissione si-cura di 2mila chilometri tra Pe-chino e Shanghai. «Stessa cosahanno fatto gli Stati Uniti attor-no a Washington» aggiunge Ca-larco. «Mentre l'Italia ha giàpronto un collegamento fra To-rino e Novara».

Il premier canadese JustinTrudeau, domenica scorsa, sta-

C'è un Videogame in cuisi suggerisce agli esperticome realizzare circuitipiù efficienti

va annunciando un analogo fi-nanziamento governativo quan-do un reporter spiritoso gli hachiesto se sapesse di cosa si par-lava. Il giovane primo ministro,tutt'altro che imbarazzato, si èesibito in una spiegazione di co-me funziona un computer quan-tistico da manuale, invadendola rete con il suo video.

Pochi giorni prima - per uni-re l'utile al dilettevole -Natu-re aveva pubblicato i risultati diun videogioco (Quantum Mo-ves) programmato per seguirele regole della meccanica quan-tistica. Nel cercare di ottenere ilpunteggio più alto, i giocatorihanno contemporaneamentesuggerito a un gruppo di scien-ziati danesi come realizzare cir-cuiti più efficienti. «Rendere il

gioco divertente per i giocatorie utile per gli scienziati è un'im-presa tutt'altro che banale»spiega Sabrina Maniscalco, radi-

ci a Mazara del Vallo e un lavorocome direttrice dell'Istituto di fi-sica teorica presso il Centro di fi-sica quantistica dell'universitàdi Turku in Finlandia. «Ma gli

appassionati di videogame so-no abituati a calarsi in mondi ir-reali e per loro le regole contro-intuitive della meccanica quan-tistica non rappresentano unproblema. Sanno trovare solu-zioni più originali di molti scien-ziati».

Che la meccanica quantisticaabbia le carte in regola per di-ventare una materia popolare èdimostrato anche dal successodei corsi online organizzati dal-la Sapienza di Roma, raccontatinell'intervista qui accanto e na-ti per spiegare ai non addetti ailavori un mondo così inconcilia-bile con la nostra esperienzaquotidiana.

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"Tutti quelli che non restanoshockati dalle teorie quantisti-che non le hanno capite"» dice-va in effetti uno dei padri fonda-tori, il fisico danese Niels Bohrcirca un secolo fa. Ma è anche ve-ro, sostiene oggi il premio No-bel per la fisica americano Wil-liam Phillips, che domare que-ste teorie bizzarre per ricavar-ne computer, sensori o strumen-ti per le telecomunicazioni per-metterà di fare un salto di quali-tà incommensurabile: "Moltopiù del passaggio dall'abaco alcomputer".

Dopo telefonini, lasere fibre ottiche oradobbiamo aspettarciuna nuova rivoluzione

«Irrealizzabile? No che non loè» sostiene Calarco. «I frutti del-la prima rivoluzione quantisti-

ca li abbiamo già in tasca. Sono itelefonini, i laser, le fibre otti-

che con cui carichiamo in un at-timo le nostre foto su Facebook.Ma ora è la seconda rivoluzione

che ci attende. Sappiamo tra-smettere informazioni invian-

do miliardi di elettroni odi foto-ni. Dobbiamo imparare a farlo

inviandone uno alla volta. Lostesso Schroedinger, uno dei pa-dri della teoria quantistica, pen-sava che fosse più facile alleva-re dinosauri in uno zoo. Oggi in-vece abbiamo dimostrato che èpossibile».

La sicurezza è uno dei vantag-gi. «Per fare una telefonata ven-gono inviati miliardi di miliardidi fotoni» continua Calarco. «Seun'agenzia di spionaggio ne cat-tura un miliardo per intercetta-re il messaggio, nessuno se neaccorge. Ma se comunichiamousando un solo fotone alla volta,ci accorgeremmo subito di un'e-ventuale interferenza».

Le singole particelle, capovol-gendo il concetto, sarebberoabilissime nello "spiare" l'am-biente in cui si muovono. Per-mettendo di creare orologi ato-mici ancora più precisi o sensori

che misurano difetti nella mate-ria o minuscole variazioni delcampo magnetico o gravitazio-nale, «In medicina - prosegueCalarco - potremmo ad esem-pio captare il campo magneticodi un singolo neurone». I compu-ter quantistici, da parte loro,

funzionano "intrappolando"atomi e sfruttando la loro facol-tà di essere "zero", "uno" (e cen-

tomila) allo stesso istante. «Lebarriere nella capacità di calco-lo che abbiamo oggi verrebberopolverizzate» spiega Maniscal-co. «E qualsiasi settore che usa icomputer sarebbe rivoluziona-to. Pensiamo alla possibilità disimulare le proprietà di nuovimateriali o nuove medicine pri-ma ancora che vengano realiz-zati».

Al momento però gli atomi so-no abilissimi a sfuggire alle no-

Le barriere nellacapacità di calcoloche abbiamo oggiverranno polverizzate

stre trappole. I prototipi deicomputer quantistici realizzatifino a oggi non sono mai riuscitia usare più di 10-15 atomi allavolta. Per questo è essenzialeche le loro operazioni si svolga-no il più rapidamente possibile.L'Unione Europea ha concesso ifinanziamenti. E i campioni diQuantum Moves hanno suggeri-to quali strade seguire.

CO. .ITEROggi ogni bit corrisponde a zero" o "uno".

Nei computer quantisticii "qubits"possonoessere "zero", "uno "o entrambi allo stesso

tempo, moltiplicando le capacitàdi calcolo

1Si SSIONINelle comunicazioni quantistiche vengono

inviai i singoli fotoni. Il ricevente, al loroarrivo, si può accorgere se qualcuno di questi

è stato intercettato e "spiato"

SF<NSORILe singole particelle usate nella meccanica

quantistica sono in grado di funzionare comesensoriprecisissimi. Cosìsipotranno esplorare

il sottosuolo o le cellule del nostro corpo

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ttoalizzati grazie a interrt

Dai dischi rock alla rassegna di teatro fino alla ricerca sul cancroNel 2015 in Italia la raccolta con il cr fu ing e cresciuta dell'85%

ALESSANDRO LONGO

I 1 festival di teatro contempo-raneo e il disco rock, la mo-stra fotografica della donna

guarita dal cancro e il progettodi ricerca scientifica in un ex mo-nastero. In Italia decolla il crowd-funding, la raccolta sul web di fi-nanziamenti per realizzare so-gni che, altrimenti, resterebbe-ro nel cassetto. Nel 2015 i milio-ni raccolti sono stati quasi 57:l'85 per cento in più dell'annoprecedente.

«Nonostante i numeri del fe-nomeno siano ancora piccoli inItalia rispetto ad altri Paesi euro-pei, possiamo parlare finalmen-te di un cambio di passo per que-sta forma innovativa di finanzia-mento», dice Ivana Pais, docen-

L'esperto: "Nel nostroPaese i progettidi successo hannouna forte carica sociale"

te dell'università Cattolica delSacro Cuore di Milano. Secondoun rapporto dell'ateneo, curatodalla stessa Pais, nel 2015 sonoraddoppiati i progetti presenta-ti, arrivati a quota 101 mila. Diquesti, ne sono stati realizzaticirca 20 mila, che hanno raccol-to, appunto, 56,8 milioni di euro.

Le piattaforme italiane dov'èpossibile donare erano 69 alla fi-ne del 2015, 13 quelle in parten-za. La prima è stata Produzioni-dalbasso, nel 2005, seguita daBuonaCausa e Prestiamoci. Lepiattaforme sono le realtà chegestiscono le donazioni, vere eproprie imprese, spesso realizza-te dal basso, ma in alcuni casi col-legate a grandi gruppi (come Wi-

thYouWeDo, di Tim). Ogni piat-taforma è un piccolo universo disogni affissi in bacheca. Chiun-que vi si può affacciare e sceglie-re quale di questi sostenere, avolte anche con pochi euro. Unavolta raggiunta la cifra minimaindicata, il sogno può diventarerealtà. «Il crowdfunding italianoha una peculiarità: finanzia so-prattutto campagne sociali e cul-turali. Oppure prodotti dotati diuna forte sensibilità sociale»,spiega Pais. Per esempio, unodei progetti più ricchi (1,464 mi-lioni di euro raccolti) è una cam-pagna per ricostruire la Città del-la Scienza di Napoli (con riaper-tura prevista nel 2018), distrut-ta da un incendio doloso nel2013. C'è poi il Festival del Gior-nalismo di Perugia (115 mila eu-

a • •

ro ). O il Danae Festival di teatrocontemporaneo, a Milano (10mila euro). O Pink Project, diFrancesca Tilio diJesi, nelle Mar-che, rassegna fotografica di sen-sibilizzazione sulla lotta al tumo-re al seno.

In molti casi partecipare auna campagna di crowdfundingè semplicemente un nuovo mo-do di fare beneficenza. L'aspettoinnovativo è la possibilità di sele-zionare il progetto preferito dauna pletora di alternative e ve-derlo crescere fino alla realizza-zione, seguendone gli sviluppisu internet. «Se ne ricava ungrande senso di partecipazioneall'impresa», dice Pais. In altri ca-si, il finanziatore ha anche un be-neficio personale. Succede, peresempio, con la piattaforma Mu-

sicRaiser creata da Giovanni Gu-lino, cantante dei Marta sui Tu-bi. Qui è possibile finanziare l'u-scita di album o concerti di arti-sti emergenti e poi ottenere il cdo il biglietto. Il prodotto è spessoarricchito da contenuti specialiper chi ha contribuito, con lacampagna, a farlo nascere.

Allo stesso modo, su BeArt (in-glese, ma dell'italiana JessicaTanghetti) possiamo finanziaremostre o pubblicazioni artisti-che. Su Produzionidalbasso tro-viamo molti progetti di docu-mentari (come uno sul Ruanda)o inchieste. Più particolare Slow-funding, per il recupero di immo-bili di pregio malridotti: In cam-bio, se ne otteniamo una quotadi proprietà.

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conventoa centroper scíenza "

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n ex convento deiCappuccini chediventa casa dei

saperi e laboratorio per losviluppo scientifico eculturale del territorio. Ela storiadell'organizzazione noprofit Isbem (Istitutoscientifico biomedicoeuromediterraneo) diMesagne, in provincia diBrindisi. Per la primavolta, l'istituto si avvalequest'anno anche deifinanziamenti raccolti conil crowdfunding, sullapiattaformaWithYouWeDo di Tiro. Loracconta il presidente diIsbem, AlessandroDistante.Come state utilizzandoi fondi ricevuti?«Gran parte delfinanziamento ècostituito dalla donazionedi un parco, che a nostravolta abbiamo offerto allescuole per diverse attività.Poi abbiamo avuto altri 20mila euro. Ma ilcrowdfunding serve

IL PRESIDIBITEAlessandro Distante,numero uno di Isbem

anche a sviluppare laconsapevolezza chechiunque possadirettamente migliorare ilsistema a cui appartiene».Nel concreto qualiprogetti avete realizzato,anche con altri fondi?«Sfruttando il 5 per mille,abbiamo finanziato ildottorato di ricerca dialcuni studenti in materieutili al territorio, peresempio per trovare curea cancro e osteoporosi. Orealizzato corsi cheinsegnano alle aziendelocali a presentareprogetti europei. Unol'abbiamo creato noistessi, con altri entieuropei: Crediti per laSalute, per promuovereun sano stile di vita tra lapopolazione». (a.l.)

@RIPROOUZIONERISER-

Tecnologia Pagina 27

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Tecnologia Pagina 28

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RVIST,k)

Toocm di iscritti. . .

ai corsi online® • • wosi la relat

diventa gioco"

aa I MECCANICA quantistica sentire-mo parlare sempre più spesso. In-tuendolo, l'università La Sapien-za di Roma ha fatto partire su

Coursera - una piattaforma di educazioneoniine nata dall'università di Stanford - uncorso su "Relatività e meccanica quantistica,concetti e idee" dedicato a persone che di fisi-ca e matematica non sanno nulla. Risultato:oltre 8mila studenti nella prima esperienzadel 2014, già 3mila nelle prime settimane diiscrizione del 2016. A tenere le lezioni è CarloCosmelli, 65 anni, professore di fisica della Sa-pienza e dell'Istituto nazionale di fisica nu-cleare con l'istinto della chiarezza, attore eautore di testi teatrali su temi irrappresenta-bili («ma solo all'apparenza» corregge).

Come le è venuto in mente di insegnarematerie così astruse a persone che parto-no da zero?«Da anni insegno relatività e meccanica

quantistica al corso di laurea in filosofia e hoimparato a farmi capire anche tagliando laparte di matematica. In fondo si tratta di fe-nomeni che abbiamo sotto gli occhi tutti igiorni: pensiamo ai telefonini. Farci su i calco-li è complicato, ma spiegarlo a parole non èimpossibile. Per il corso online uso al massi-

mo la matematica del primo anno di liceo. Ecome lingua ho scelto l'italiano: l'unico corsoCoursera in tutto il mondo, anche se ci sono isottotitoli in inglese. Il linguaggio infatti è im-portante per intendersi su fenomeni così par-ticolari. Heidenberg spiegò il suo Principio di

Indeterminazione intedesco ma moltetraduzioni hanno sfu-mature differentidall'originale».

Che reazioni han-no i suoi studentidi filosofia?«Anche senza ma-

tematica, studiandoquesti fenomeni ledomande difficili re-stano. È la nostra vi-sione del mondo a es-sere tanto comples-

rioLosrneüa saoilmondoèdavve-ro così, mi chiedonospesso i ragazzi».

, te

e eosi

Chi sono invecegli studenti onli-ne?«C'è di tutto. Gli

italiani sono la stra-grande maggioran-za, ma ci sono iscrittianche da Stati Uniti,Messico, Brasile,

Francia e Spagna."Grazzie di tutti" miha scritto un ragazzodi lingua spagnola ni-

pote di italiani. La metà ha un lavoro a tempopieno. In genere si tratta di insegnanti dellesuperiori o di persone con competenze tecni-che come ingegneri, programmatori, addettialle telecomunicazioni, che hanno voglia dicolmare una lacuna in questo settore della fi-sica. I laureati sono la maggioranza, ma c'èun 14% che non ha nemmeno un diploma discuola superiore. Nel 2014 abbiamo avuto an-che una ragazza di 12 anni, Rebecca, che haottenuto un bel "distinto" sul diploma».

Il successo del suo corso si aggiunge a quel-lo del libro di Carlo Rovelli . In Italia c'è unadomanda insoddisfatta di cultura scientifi-ca?«Sì. Uno studente mi ha scritto: pensavo si

trattasse di cose incomprensibili, ora ho sco-perto che non è così».

Il corso è gratuito?«Sì, solo se si vuole ottenere un certificato

con l'autenticazione dell'identità bisogna pa-gare una quota di 40 euro».

Insegnando su Internet non sente distantii suoi studenti?«Con tutte le mail cui ho risposto... Mi sono

accorto di ricevere messaggi anche da ragaz-zi dell'università troppo timidi per fare le do-mande a voce, in aula. Alla fine del corso del2014 abbiamo organizzato una festa alla Sa-pienza. C'era anche Rebecca e un gruppo distudenti di Torino si è organizzato per fare ilviaggio insieme, poi mi ha invitato per unweekend enogastronomico nelle Langhe.No, non ho sofferto la distanza».

(e. d.)(dNIPNOOLL>JONE NISFR ATA

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`Casse, no alle gare per i gestori degli investimentiIN`--T1\ ',.'Y;11 .1LP1-1f2ïi7T,1\'i"Tl pl, l fl l_;\l1i

DE[;I I`: [ i l'1i i17P 1ZL4LIDEI f("IL(;(ìl 11,2\ H DF\bCORRI t'+,I Rf- T i ' +I-C'PTTC?,Ét.`I 1-1 I;(iI;I ( IIGt;Ili\`;\Ii;(. r ,\nI\(l\` 1i,1!OtJ<\-\ 1'1, \\ i. i. L)LLLr`1 I3 's,"'

Adriano Bonafede

Roma, ti , t nirrIL eoin[ific..iir

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Nel decreto si legge che larluut,a di intestinlCriti in inFr:i-strutttrre ptro I'ag„;ItaIraeI'e al

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troppe a? Non vete ululi pensa-tu che siano necessari nicnniticcurpanrcnti, íilrucnu per le

cidc5•se a tavolino de.ici ' i p mi`1itÏ noi nf:isa renimo c1',uccordoz'F

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Stiatum pensandocome creare delle siner-

i {ge. Ad esempio, nclcampii dei <'i ir t ii,t-mii e,[l t ardo ta pr s >t

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Ltittii fondi messi t di [i+i-°,irione dell'Unione, maa portare la nostra vo'-u iti'IIccentrali do\ i' A prendono lt° dc-cisioni tiull,t [li it idenza t' ilïprofes,Iioni,t[ .

.lnche tr a le ca':,:e privatectlminci.a a vedersi un certoconflitto generazionale tra glianziani c. i giuvani, che avr.ui-nu pe.nioni più li:15i;c. [;urnepensate di affrontare questoproblema?

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zion:pa'itiisiiill 'ra;aliLiali', 1l,r i'rlclrrpoi-,c.lri i il,ui' lirti, iiini Ilü"t altealmcrr+ ,loLrc'rno dare a clttellïche I1! ',rí Sono giovani un aiutocon i -i, Lenri di welfare. Penso

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Casse previdenziali Pagina 30

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Le eílsse si ií3n7entíltYq perche, pa gano tra)}ihe. 1 tls5e: il 20per cento ,m rendimenti annuuli.

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Industria, così la rivoluzione digitalepub creare 200 mila posti cil lavoro

Dalla m `fattura al turismo, arriva il "manifesto 4.0" per il futuro dell'Italia__ ndustry 4.0 genera po-sti di lavoro nelle eco-

`. 4 .. nomie industriali e perl'Italia è un fattore strategico acui ci dobbiamo preparare pernon essere travolti. Non è solouna sfida da cogliere, ma un'op-portunità per il sistema italia-no. Ad essere coinvolta, infatti,non sarà solo la manifattura,ma anche il settore agroali-mentare, il turismo e la moda:tutti comparti strategici per ilnostro Paese». A parlare così èGiuseppe Falco, amministrato-re delegato di Boston consul-ting group (Beg) Italia, Greciae Turchia, società che ha stila-to un vero e proprio manifesto,oltre che l'agenda, di quello chedobbiamo fare per cogliere lenuove opportunità. Il termineIndustry 4.0 rappresenta laquarta rivoluzione industriale,provocata dagli impatti che lenuove tecnologie, in primis ildigitale, avranno nei prossimi10-15 anni sulla produzione. Laprima rivoluzione industrialerisale al tardo diciottesimo se-colo e fu dovuta all'invenzionedella macchina a vapore e allameccanizzazione; la secondaavvenne all'inizio del ventesi-mo secolo e fu determinata dal-la divisione del lavoro e dallaproduzione di massa (taylori-smo e fordismo); mentre la ter-za ha avuto luogo negli Anni 70del secolo scorso ed è stata le-gata alla prima fase della robo-tizzazione e all'avvento del-l'elettronica e dei computer.

ParadigmiOgni rivoluzione industriale hatrainato giganteschi incremen-ti di produttività e il ripensa-mento dei paradigmi mentali,dei modelli operativi e di busi-ness di interi settori industria-li. Industry 4.0 si appresta acambiare radicalmente il mododi produrre delle aziende nelprossimo futuro. In particola-re, il digitale farà da driver per

le opportunità offerte da Inter-net of thing e Big data; si innal-zerà il livello dell'intero proces-so produttivo attraverso le tec-niche di additive manufactu-ring (stampa in 3D) e la roboti-ca avanzata (robot intelligenticapaci di interagire diretta-mente con gli esseri umani); sa-rà possibile progettare e testa-re prodotti senza dovere realiz-zare prototipi. Beg ha studiatoin particolare il modello tede-sco, dove nasce il termine Indu-stry 4.0. La Germania si propo-ne di assumere un ruolo di lea-dership nello sviluppo di unavisione per l'industria del futu-ro e ha già stanziato più di 300milioni di euro per il suo svilup-po. Gli incrementi di produtti-vità sul costo di trasformazioneper il comparto manifatturierotedesco sono stimati tra il 15% eil 25%, equivalenti a 90-150 mi-liardi di euro. Industry 4.0 ge-nererà una crescita dell'1,1%annuo del pil tedesco, pari a

circa 40 miliardi di euro annuidi ricavi aggiuntivi. La crescitadell'economia tedesca porteràalla creazione nell'industria dicirca 400 mila nuovi posti di la-voro. I settori più coinvolti dal-la rivoluzione digitale sarannol'automobilistico, l'alimentare,la componentistica meccanicaed elettrica, la costruzione dimacchinari e l'automazione in-dustriale. L'esempio tedesco dàsicuramente un'idea dei bene-fici che potrebbe avere una lar-ga applicazione di Industry 4.0sulla nostra economia, per laquale si stima la creazione dicirca 200 mila posti di lavoro.«Per evitare che la tradizionequalitativa italiana possa di-sperdersi in futuro - concludeJacopo Brunelli, responsabileoperation di BCcg - bisogna in-vestire in educazione e trainingper formare risorse altamentequalificate». La rivoluzione di-gitale è cominciata . ]w.P.]

9 BV NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

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Fonte: Boston Consuiting Group

Manifesto 4.0 Pagina 32

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AdvancedRobotics

azjustky Realt ,4.0 Auirentata

orizzontalei'verticale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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L'aumentoannuodei Pii

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Industria 4.0

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