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B U o N N A T A L E E F E L I C E A N N O N U O V O UNA SCUOLA IN FERMENTO Un nuovo anno scolastico si è aperto, i bambini hanno ricominciato a scorraz- zare in giro per il giardino e nei vari am- bienti della Scuola. I pianti, il chiasso, le risate a gran voce, i salti e i "bernoc- coli", le preghiere e le baruffe, tutto ha ripreso vita. Tutto sempre con molto en- tusiasmo. In primis il corpo docente ha, coraggiosamente, scelto di intrapren- dere una nuova metodologia didattica, molto più attenta all'osservazione del- le reali necessità e alla continua ricer- ca di un approccio sempre migliore nei confronti dell'universo infantile. Duran- te il mese di ottobre e novembre, poi, i bambini grandi, ormai provetti nuotato- ri, hanno partecipato al corso "Acqua Sicura" organizzato dall'Associazione Polisportiva di San Vito; e sempre i bam- bini grandi fanno sfoggio delle loro abi- lità linguistiche grazie al corso di ingle- se tenuto dall'insegnante Caroll Bull. Non sia mai che in una scuola per l'in- fanzia non si canti, ecco, infatti, gli in- segnanti Gianni e Cristina Fassetta che, armati di fisarmoniche, triangoli, legnetti e tutto ciò che produce suono fanno rim- bombare le mura del nostro vecchio edi- ficio, cantando a squarciagola. Ma non dal catnpanile di Azzano Decitno Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Dicembre 2002 NATALE: GIOIA E IMPEGNO L.:Avvento ci ha accompagnato e preparato al 25 dicembre: NATALE. Un avveni- mento rivoluzionario: non dei che se ne stanno a banchettare e a divertirsi las- sù, ma il Figlio del Dio vivo e vero che scende, si fa uomo per vivere con gli uo- mini, immerso nelle loro stesse esperienze, fino ad essere rifiutato con una mor- te atroce, e tutto per la loro salvezza. Un avvenimento che ci riguarda. Datato duemila anni fa, continua a interessare: Gesù con la sua parola offre la luce per vedere il vero, il giusto, il bene e il bello secondo Dio; assicura la misericordia del Padre che sa di che siamo plasmati, sempre deboli e limitati; non fa mancare l'aiuto dello Spirito che irrobustisce e permette di realizzare la propria missione; alimenta la speranza che il male sarà vinto e alla fine anche la morte non regnerà più, perché lui è risorto. Veramente c'è motivo di godere e cantare: Gloria a Dio nell'alto dei cieli. Dio SI è fatto dono a noi. Il Natale è impegno: Pace agli uomini che Dio ama. La pace, dono natalizio e pa- squale, richiede accoglienza. Apertura quindi a Dio salvatore, che esige richie- sta di perdono e volontà di conversione. Apertura all'altro, al prossimo in ogni si- tuazione di bisogno: fame, sete, nudità, migrazione, malattia, carcere, solitudine, devianza ... Il Signore accoglie noi; il cristiano deve fare altrettanto: Amatevi co- me io ho amato voi. Il Natale sia per tutti Gioia, gioia grande perché il Dio della pace è con noi. I parroci don Dino e don Raffaello è finita qui: ad ottobre i bambini hanno scongiurato le paure di mostri e fan- tasmi, prima partecipando alla tradi- zionale manifestazione in piazza, poi organizzando la festa di Halloween a scuola e girando per i negozi del cen- tro all'urlo di "DOLCETTO O SCHER- ZETTO". I mesi di novembre e dicem- bre ci hanno visto impegnati ad organiz- zare la biblioteca scolastica, con attività di scambio e archiviazione di libri e ... con due bellissime uscite a Sarmede dove abbiamo assistito ad alcuni spet- tacoli teatrali di favole tradizionali. Infi- ne, per festeggiare il Santo Natale, noi bambini stiamo preparando dei, buo- nissimi, cioccolatini da vendere a tutte le persone che vorranno contribuire ad aiutare i bambini della Bolivia e ci scam- bieremo gli auguri domenica 22 dicem- bre. La nostra Scuola dell'Infanzia è, dunque, ricca di idee e progetti che, ci piacerebbe vedere attuati. È certo che tutto ciò che il corpo docente pro- pone sarebbe vano se non ci fosse un contributo così forte e attivo da parte di mamme, papà, nonni e tante altre persone che ci aiutano in ogni modo. Un grazie, quindi, a tutti costoro e tan- ti auguri di un felice Natale e di un se- reno anno nuovo. A tutti. Ne abbiamo bisogno. Cristina Fornelli - coordinatrice

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B U o N

N A T A L E

E

F E L I C E

A N N O

N U O V O

UNA SCUOLA IN FERMENTO

Un nuovo anno scolastico si è aperto, i bambini hanno ricominciato a scorraz­zare in giro per il giardino e nei vari am­bienti della Scuola. I pianti, il chiasso, le risate a gran voce, i salti e i "bernoc­coli", le preghiere e le baruffe, tutto ha ripreso vita. Tutto sempre con molto en­tusiasmo. In primis il corpo docente ha, coraggiosamente, scelto di intrapren­dere una nuova metodologia didattica, molto più attenta all'osservazione del­le reali necessità e alla continua ricer­ca di un approccio sempre migliore nei confronti dell'universo infantile. Duran­te il mese di ottobre e novembre, poi, i bambini grandi, ormai provetti nuotato­ri, hanno partecipato al corso "Acqua Sicura" organizzato dall'Associazione Polisportiva di San Vito; e sempre i bam­bini grandi fanno sfoggio delle loro abi­lità linguistiche grazie al corso di ingle­se tenuto dall'insegnante Caroll Bull. Non sia mai che in una scuola per l'in­fanzia non si canti, ecco, infatti, gli in­segnanti Gianni e Cristina Fassetta che, armati di fisarmoniche, triangoli, legnetti e tutto ciò che produce suono fanno rim­bombare le mura del nostro vecchio edi­ficio, cantando a squarciagola. Ma non

dal catnpanile di Azzano Decitno Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Dicembre 2002

NATALE: GIOIA E IMPEGNO L.:Avvento ci ha accompagnato e preparato al 25 dicembre: NATALE. Un avveni­mento rivoluzionario: non dei che se ne stanno a banchettare e a divertirsi las­sù, ma il Figlio del Dio vivo e vero che scende, si fa uomo per vivere con gli uo­mini, immerso nelle loro stesse esperienze, fino ad essere rifiutato con una mor­te atroce, e tutto per la loro salvezza. Un avvenimento che ci riguarda. Datato duemila anni fa, continua a interessare: Gesù con la sua parola offre la luce per vedere il vero, il giusto, il bene e il bello secondo Dio; assicura la misericordia del Padre che sa di che siamo plasmati, sempre deboli e limitati; non fa mancare l'aiuto dello Spirito che irrobustisce e permette di realizzare la propria missione; alimenta la speranza che il male sarà vinto e alla fine anche la morte non regnerà più, perché lui è risorto. Veramente c'è motivo di godere e cantare: Gloria a Dio nell'alto dei cieli. Dio SI è fatto dono a noi. Il Natale è impegno: Pace agli uomini che Dio ama. La pace, dono natalizio e pa­squale, richiede accoglienza. Apertura quindi a Dio salvatore, che esige richie­sta di perdono e volontà di conversione. Apertura all'altro, al prossimo in ogni si­tuazione di bisogno: fame, sete, nudità, migrazione, malattia, carcere, solitudine, devianza ... Il Signore accoglie noi; il cristiano deve fare altrettanto: Amatevi co­me io ho amato voi. Il Natale sia per tutti Gioia, gioia grande perché il Dio della pace è con noi. I parroci don Dino e don Raffaello

è finita qui: ad ottobre i bambini hanno scongiurato le paure di mostri e fan­tasmi, prima partecipando alla tradi­zionale manifestazione in piazza, poi organizzando la festa di Halloween a scuola e girando per i negozi del cen­tro all'urlo di "DOLCETTO O SCHER­ZETTO". I mesi di novembre e dicem­bre ci hanno visto impegnati ad organiz­zare la biblioteca scolastica, con attività di scambio e archiviazione di libri e ... con due bellissime uscite a Sarmede dove abbiamo assistito ad alcuni spet­tacoli teatrali di favole tradizionali. Infi­ne, per festeggiare il Santo Natale, noi bambini stiamo preparando dei, buo-

nissimi, cioccolatini da vendere a tutte le persone che vorranno contribuire ad aiutare i bambini della Bolivia e ci scam­bieremo gli auguri domenica 22 dicem­bre. La nostra Scuola dell'Infanzia è, dunque, ricca di idee e progetti che, ci piacerebbe vedere attuati. È certo che tutto ciò che il corpo docente pro­pone sarebbe vano se non ci fosse un contributo così forte e attivo da parte di mamme, papà, nonni e tante altre persone che ci aiutano in ogni modo. Un grazie, quindi, a tutti costoro e tan­ti auguri di un felice Natale e di un se­reno anno nuovo. A tutti. Ne abbiamo bisogno. Cristina Fornelli - coordinatrice

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A:t:tIV I"FÀ PAR ROCC H lA LI

PASTORALE FAMILIARE ANNO 2002/2003 Anche quest'anno si rinnova l'iniziati­va di promozione, nelle parrocchie del­la Unità Pastorale di Azzano Decimo, di un ciclo di quattro incontri aperti al­le coppie sposi e fidanzati per riflette­re sulla nostra identità di coppia e di fam iglia cristiana, per aiutarci a matu­rare la convinzione che la famiglia ed il suo ruolo guida nel sostenere e svi­luppare relazioni improntate all'amo­re, al rispetto, all'accoglienza di se e degli altri, vanno difesi. Il nostro oratore sarà ancora una vol­ta Don Sergio Deison, molto prepara­to sui temi della famiglia, in quanto da molti anni impegnato nella pastorale familiare e nel Consultorio Fondaco di

Portogruaro; quanti di noi hanno par­tecipato alla scorsa edizione saranno lieti di averlo di nuovo come guida e speriamo che altre coppie vogliano scoprire la gioia dell'ascolto e del con­fronto per crescere e rafforzare la lo­ro unione. Gli incontri si svolgeranno sempre al­la domenica mattina dalle 10.00 alle 12.30 e saranno articolati in una pre­sentazione dell'argomento da parte del relatore, seguiti da un approfondimento tra i presenti e termineranno con la ce­lebrazione dell'Eucaristia. Il primo degli incontri si svolgerà nella parrocchia di Azzano Decimo il 10 di­cembre e avrà come tema: "Realiz-

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zando il servizio reciproco". Il secon­do incontro si terrà a Tiezzo il 19 gen­naio e l'argomento trattato sarà: "Fa­cendosi come i piccoli". Il terzo incontro si svolgerà presso la parrocchia di Corva il 16 marzo sul te­ma: "Ascoltando Dio e il proprio co­niuge". Il ciclo di incontri si concluderà il 4 maggio e, come è ormai tradizione, ci sarà un pellegrinaggio ad un santua­rio mariano, questa volta andremo al santuario di Madonna di Strada nella Parrocchia di Fanna, dove potremo ri­flettere e pregare sostenuti dall 'amo­re della Madonna. Anche in questa oc­casione ci sarà un tema specifico: "Vi­

gilando sul loro amore". Accogliamo questa occa­sione di incontro, consci che può essere di grande aiuto alla coppia fermarsi nella lunga e frenetica cor­sa che è diventata la no­stra vita e pensare chi sia­mo, cosa ci unisce, quali sono gli obiettivi che ci piacerebbe raggiungere insieme e quali sono le aspirazioni che condivi­diamo: perché uniti siamo forti, mentre da soli non siamo nulla. E in questo progetto Dio è colui che ci dona la ca­pacità di amare e di es­sere coppia nel senso cri­stiano del termine, e ci in­segna che solo attraver­so la condivisione si co­struisce giorno dopo gior­no un amore più saldo e duraturo. Patrizia e Francesco Ragogna

IL CAMPANILE AVRA LA QUARTA CAMPANA Le tre campane del campanile della chiesa parrocchiale del capoluogo di­venteranno in futuro quattro. Questo gra­zie all'aiuto degli azzanesi che vivono da anni a Toronto, uomini che si sono distinti nelle varie professioni, che non hanno però dimenticato il loro paese. La proposta di sovvenzionare la quarta campana era partita quest'estate, da un incontro tra il parroco don Raffaello Mar­tin e Tiberio Mascarin, quest'ultimo in vacanza nel suo paese natio. Lo stesso Mascarin al ritorno a Toronto si è fatto portavoce al presidente del Club Ri­creativo Azzanese di Toronto, Del Bel Belluz e all'ex, Frank Brunetta. Lo stes-

so Brunetta ha preso a cuore il proget­to e con alcuni soci del Club ha già in­viato una parte del contributo per il pro­getto della Quarta campana. Questi i nomi dei donatori azzanesi abitanti a Toronto che si sono impe­gnati con un sostanzioso contributo in dollari ($): Joe Zentil (5,000.00), Tibe­rio e Yvette Mascarin (3,000.00), Frank Brunetta (1,000.00), Angelo Breda (1,000.00), Adriano Breda (1,000.00), Bruno Bortolus (1,000.00), Ercole Fur­lan (1,250.00), Enzo Orlando (1,250.00), Gerry Guerra (1,000.00), Marino Ma­scarin (1,000.00) e Bruno Paki (500.00). Amerigo Gorizzan ha consegnato tra-

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mite il cognato Zannese ben 2000 eu­ro. Anche il Club Ricreativo Azzanese di Toronto, proprio mentre andiamo in stampa, tramite l'amico Frank, ha co­municato la somma di 1500 dollari ca­nadesi per la quarta campana. Queste persone hanno espresso la vo­lontà che i loro nomi siamo incisi sulla campana che diventerà così, la cam­pana degli Emigranti. Nel frattempo al­tri soci del Club Ricreativo hanno pro­mosso una raccolta di denaro che sarà devoluta a favore del progetto. È questa una felice occasione per au­gurare a tutti i nostri emigranti: Buon Natale e Buon 2003. Mi. Pio

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PELLEGRINI A FATIMA Il pellegrino che per la prima volta pog­gia i suoi passi sul suolo di Fatima, ser­bando in cuore preghiere, attese e spe­ranze, non può non sentirsi avvolto da un silenzioso profumo di pace. Anch'io in quei giorni di luglio in cui, con una cin­quantina di pellegrini, mi sono recata a Fatima ho awertito intorno a me un leg­gero soffio di serenità che, come una carezza, ha accompagnato il mio esse­re lì a rendere grazie a Maria. Un gra­zie colmo di gioia per un cammino im­pegnativo e meraviglioso cominciato qualche anno fa, durante le Missioni al Popolo, proprio dinanzi all'immagine ac­cogliente e materna della Madonna di Fatima. Di quel luogo, attraversato da un clima sottilmente fresco e un po' in­solito, affiorano alla memoria i momen­ti trascorsi nella semplicità raccolta del­la chiesa dedicata a Maria, dove l'es­senzialità della preghiera sembrava ar­monizzarsi dolcemente con la presen­za di persone provenienti dai paesi più diversi, con i loro volti talora segnati dal­Ia sofferenza, con la compostezza im­plorante dei loro sguardi, con la loro te­stimonianza di una fede intensamente vissuta. Non potrò mai scordare la figu­ra della Madonna impreziosita dal deli­cato candore di fiori bellissimi mentre, sollevata dalle braccia di centinaia di pellegrini, veniva condotta in proces­sione e illuminata da tante fiaccole ac­cese nella notte che intonavano, ad un'unica voce, una musica soave. Tan-

te fiammelle che, come granelli di polvere di stelle, sembravano salire al Cielo. Se penso all'impronta che Fatima mi ha lasciato non posso dimenticare il sorriso di un sacerdote salesiano proveniente dalla Polonia che con parole dal sapore eter­no ha asciugato le mie lacrime ed ha recitato assieme a me i versi del "Magnifi­cat". E così quel luogo sacro e semplicissimo, spoglio di tutto ma ricco di sconfi­nata speranza, è diventato per me preghiera di lode e gioia, inno alla vita, canto al Signore. Salutando Fatima mi è sembrato per un attimo di rivedere i tre pasto­relli che percorrevano lo stretto sentiero sassoso, lungo il quale ora è stata ripro­dotta la "Via Crucis", per non mancare all'incontro con la loro Mamma Celeste; mi è sembrato di vederli correre verso di Lei, di sentirli recitare le loro innocenti pre­ghiere. Una profonda commozione mi è salita al cuore, come se Qualcuno aves­se voluto ricordarmi che proprio nell'umiltà di gesti quotidiani, proprio nella sem­plicità di una Giovane Donna il Signore è venuto ad incontrare anche me. Fatima rappresenta una significativa testimonianza di come, sempre, l'inimmaginabile av­venga nell'ordinario, di come davvero "nulla sia impossibile a Dio". Greta Candido

LA MESSA DELL'IMPEGNO Domenica 2 giugno i ragazzi di V ele­mentare hanno ce­lebrato la Comunio­ne solenne. La gior­nata ha coinciso con la festa del Corpus Domini, e questo ha fatto in modo di raf­forzare maggiormen­te la consapevolez­za sul significato del­l'Eucaristia. Due sono stati gli incontri che hanno preceduto il giorno della Comunione so-lenne. La prima do-menica di maggio i bambini sono stati ospiti nel seminario diocesano. Il po­meriggio è iniziato con un incontro di ri­flessione su S. Tarcisio, il ragazzo mar­tire che ha difeso l'Eucaristia. La gior­nata si è conclusa con una preghiera al-

Azzano Decimo 2 giugno 2002

la Madonna, in cui i bambini hanno espresso le loro invocazioni. La dome­nica che ha preceduto il giorno della Co­munione solenne, è stata trascorsa presso il Villaggio del Fanciullo, a Por­denone. Significativa e numerosa è sta-

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ta la presenza dei genitori, che si sono dimostrati attenti sia all'incontro tenuto dalla prof. Flavia Sa­cilotto, sul tema del­la preadolescenza, sia alla messa ce­lebrata da don Raf­faello e sostenuta dai bambini con canti e preghiere di ringra­ziamento. Questi due incontri hanno avuto lo scopo di preparare i bam-bini al vero signifi­cato di questa nuo­

va festa con il Signore. Questi due in­contri hanno avuto lo scopo di far ca­pire ai ragazzi l'importanza dell'Euca­ristia e la bellezza di trovarci insieme alla domenica attorno all'Altare del Si-gnore. Anna Lovisutto e Elisa Pezzutti

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Anche quest'anno, in un periodo un po' insolito (dal 19 al 30 agosto), si è svol­to il GREST. Dopo molti dubbi e proble­mi, perché mancavano animatori, idee e, soprattutto loro, gli interessati, i ra­gazzi, è nato e cresciuto il GREST. Te­ma: "II libro della giungla". Mogli, un piccolo cucciolo d'uomo, solo nella giungla, accolto ed allevato da un branco di lupi, ci ha ac­compagnato in questa av­ventura estiva. Il protago­nista del bellissimo ro­manzo di Rudyard Kipling ci ha insegnato, in 10 gior­ni di GREST, cos'è l'ami­cizia, l'accoglienza, il valo­re delle regole, il saper ri­conoscere il bene dal ma­le, la bellezza del creato e delle sue creature ma soprattutto l'im­portanza di crescere e di maturare. La giornata, per noi del GREST, iniziava al­le 9.00 con un canto, la presentazione del tema della giornata, il racconto di un brano del romanzo, mimato dagli ani-

GREST 2002 matori che si trasformavano in lupi, ti­gri, scimmie, orsi, pantere e, natural­mente, nel mitico Mogli. Poi, divisi in gruppi, una piccola riflessione sul tema della giornata e quindi, tutti a fare le at­tività programmate e scritte sui cartel-

Ioni sparsi per l'oratorio. Le varie attività: teatro, ballo, sport, bricolage e pittura, hanno permesso a tutti di sviluppare, ampliare oppure scoprire le proprie at­titudini. La giornata conclusiva è stata un successo soprattutto il pomeriggio

NOTIZIE DAL CEDIS

La Casa di Emmaus ha vissuto una giornata di festa ricordando il primo an­no dalla sua apertura ufficiale alla pre­senza dei Nomadelfi venuti ad Azzano per una indimenticabile serata il 28 Agosto 2001. Sotto il tendone prepa­rato dagli alpini si sono raccolti più di 100 Amici della Casa. La festa si è aperta con la S. Messa celebrata da don Galiano, con don Dino e don Raf­faello e si è conclusa con la Cena fra­terna a base di porchetta, capretto e squisiti contorni tutto allestito e servi­to dalla bravura del gruppo alpini gui-

dati dal Capogruppo Celso Barnava. Lincontro ha voluto essere una occa­sione per rivivere con gratitudine tanti momenti di solidarietà che gli alpini del­la zona del Sile, e in particolare di Az­zano, hanno devoluto all'attività del Ce­dis partendo dalla Casa di S. Maria di Azzanello. Ora il Cedis si può dire a pie­no titolo di Azzano Decimo perché la sua vita si è concentrata nella Casa di Emmaus dopo aver espletato per qua­si 20 anni le proprie energie di mente e di cuore nelle case di Azzanello e di S. Giuseppe a Vallenoncello. ffi

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con il "tuffo" in piscina ed il lancio di ga­vettoni alle animatrici (che soddisfazio­ne!). Per concludere in bellezza con la serata dove, con entusiasmo e corag­gio, i giovani attori si sono esibiti nel tea­tro, in balletti, schek e alla fine, tutti in­

sieme, sul "palco" a balla­re New York New York so­gnando la prossima esta­te. Non è mancata la tra­sferta fuori casa "la gita!" al Castello di San Pelagio, vicino a Padova, ad am­mirare aerei ormai in pen­sione, scoprire qualcosa di più sulla storia del volo, at­traverso la visita al Museo dell'Aria, e soprattutto è stato entusiasmante per­correre il labirinto del Mi­notauro. Lesperienza, per

gli animatori, è stata intensa, bellissima anche se faticosa e a volte con qualche imprevisto. Si ringrazia tutti coloro che hanno collaborato, in qualsiasi modo, alla programmazione e realizzazione "dell'avventura" GREST. Gli animatori

In questo anno di grande prova mora­le e di grande fatica per ripartire il Si­gnore ci ha fatto trovare numerose per­sone sensibili e pronte a venirci in­contro qui ad Azzano. Emmaus ha or­mai tanti Amici di casa che vengono e sanno i bisogni che ci sono. Ringra­ziamo ancora per questo clima di ac­coglienza che ci incoraggia ad anda­re avanti e prepararci alle nuove sfide. Per questo abbiamo sentito il bisogno di trascorrere assieme alcuni giorni a Nomadelfia il 12-13-14 luglio scorso restituendo la visita che i Nomadelfi ci avevano fatto. Abbiamo potuto tocca­re con mano e sentirci ospiti graditi nei loro gruppi familiari respirando un'at­mosfera di vita familiare semplice e fra­terna come si viveva nelle nostre fa­miglie patriarcali. Un momento toc­cante è stata la visita al Cimitero per rendere omaggio a don Zeno e ai No­madelfi Defunti. Lì abbiamo sentito il bisogno di posare per la foto di grup­po che a fianco pubblichiamo. La gita pellegrinaggio a Nomadelfia ha per­messo ai nostri amici di capire più in profondità il sogno che il Cedis ha cul­lato fin dai suoi inizi: cambiare civiltà in se stessi guardando al Vangelo co­me codice del vivere nuovo. Colgo l'oc­casione per dire a tutti i fratelli della Comunità cristiana di Azzano Decimo che ad Emmaus siete sempre i ben­venuti e augurare buon Natale e felice anno nuovo. don Galiano

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"Vino nuovo in otri nuovi": è questo il messaggio centrale del nuovo piano pa­storale diocesano, che, come ben sug­gerisce la frase, è ispirato alla pagina evangelica delle noz­ze di Cana. Come mai proprio sulla ba­se di questo episodio il Vescovo ha steso un progetto pastora­le? Per comprender­ne bene il significato non è sufficiente una semplice lettura, ma

"VINO NUOVO IN OTRI NUOVI" vani del Gruppo del­la Carità sulle parole del Vescovo abbiamo impostato il nostro programma annuale: fondamentali sono l'ascolto e la medita­zione della Parola di Dio, la preghiera quo­tidiana sia a livello in­dividuale e persona­le che familiare e co­munitario, e la parte­cipazione liturgica che deve essere vis­suta come quanto di più prezioso è stato affidato alla Chiesa per realizzare la co-bisogna considerare Festa degli anziani 2002.

attentamente il pro-fondo significato simbolico che è racchiuso nei gesti e nei personaggi. A Cana di Galilea assistiamo al primo miracolo di Gesù: ad un banchetto di nozze viene improvvisamente a mancare il vino: Gesù allora dopo l'osservazione fattagli dal­Ia Madre, ordina ai servi di riempire le giare d'acqua, ed ec­co l'acqua si trasforma nel vino, quello più buono. Nella Bib­bia il vino è simbolo della gioia ed il banchetto rappresenta la vita: che cos'è la vita senza la gioia? Grazie all'intervento di Gesù il vino ritorna nel banchetto e con lui la felicità. Oltre a questo, l'episodio presenta anche comportamenti esem­plari: Maria quasi inconsciamente capisce che quello è lo spazio per un intervento del suo Figlio e intuisce la direzio­ne in cui si muove il progetto di Dio; i servitori agiscono sul­la spinta di una parola, secondo l'umiltà di chi sa di non es­sere il padrone ma sceglie di essere servo "inutile"; e infine Gesù, la cui preoccupazione non è quella di evitare una fi­guraccia agli sposi o di mettere in luce le proprie capacità, bensì quella di dimostrare che il progetto di Dio sugli uomini parte da una gioia nuova che il Vangelo è in grado di dare. Ma allora che cosa vuoi dire "Vino nuovo in otri nuovi"? Si­gnifica proprio che ciascuno di noi deve accogliere Cristo, vi­no nuovo, in un cuore nuovo, cioè limpido, puro, intuitivo, umi­le, libero dall'odio e dall'incapacità di amare, pronto a comu­nicare il Vangelo in un mondo che cambia e non accetta "otri vecchi". Il progetto di questo piano pastorale si basa sulla ne­cessità di promuovere tutto ciò che ci può aiutare a purifica­re ed elevare il nostro cuore per ritrovare, da una spiritualità evangelica, il coraggio e la gioia dei primi discepoli. Noi gio-

munione con Dio e con i fratelli. Siamo il "futuro del mondo" ed è impensabile cre­dere ad un futuro senza la presenza di Dio! Il mese di otto­bre lo abbiamo sempre prediligiato per la recita del rosario in onore di Maria, la nostra Mamma del Cielo che ci porta, come alle Nozze di Cana, il vino nuovo; ma quest'anno non abbiamo potuto restare inermi e inattivi di fronte al preciso invito del Vescovo di spalancare le porte del nostro cuore a Dio con la preghiera. Per questo siamo andati alla ricerca di gruppi comunitari dediti alla preghiera da cui poter imparare a lasciarci rapire dalla voce di Dio che ci parla durante la pre­ghiera. Siamo stati ospiti alla "Casa dell' Adorazione" di Tiez­zo dove la preghiera e l'adorazione sono il pane quotidiano da cui attingere forza e coraggio per affrontare la nostra quo­tidianità; alla comunità di "Frattina" dove la carità non rimane parola ma diventa braccia aperte all'aiuto di chi ha più biso­gno; al "Santuario di Madonna di Fatima" a Portogruaro do­ve altre realtà giovanili si riuniscono in preghiera e aprono lo spazio al confronto e all'impegno personale; gli incontri di preghiera diocesani ogni primo venerdì del mese "Signore insegnaci a pregare". Trovarci a contatto con queste realtà ci ha messo nel cuore la carica giusta per aprire un nuovo dia­logo con Dio o magari ripristinare una preghiera ormai di­menticata che ci ha lasciati lontano da un Padre che aspet­ta solo noi. Se Gesù che è il nostro vino nuovo, che è la no­stra gioia, decide ancora ogni giorno nonostante tutto di ve­nire a trasformare con il suo amore la nostra vita, vogliamo proprio presentargli un cuore colmo di rancori, di odio, di in­felicità simile ad un otre vecchio. 5ara Lovisa e Antonella Miot

LA CORALE COMUNALE AZZANESE Il canto come espressione di se stessi t ma soprattutto come momento di condivisione con gli altri. E questo, a nostro av­viso, il motivo di fondo che spinge un corista a dedicare una parte del proprio tempo alle prove settimanali, che sono nel­lo stesso momento impegno e piacere nel "fare musica" in­sieme. La Corale Comunale Azzanese, nata oltre vent'anni fa come corale parrocchiale con lo scopo di animare le fun­zioni liturgiche, si è dedicata negli ultimi anni ad ampliare il proprio repertorio rivolgendosi, oltre che alla musica sacra, anche alla musica profana con brani di carattere popolare della tradizione italiana ed estera. In questo lungo periodo di attività la corale ha partecipato a molte rassegne e concerti in Friuli, Veneto, Trentino e anche all'estero, in Austria e Fran­cia. Quest'ultima esperienza, nata in seguito ad un gemel­laggio con una corale francese, ha lasciato in noi coristi il pia-

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cevole ricordo di un'esperienza condivisa e la consapevo­lezza di come il canto sia uno strumento privilegiato per uni­re persone tanto diverse per cultura e lingua, ma tanto simi­li nel desiderio di conoscersi e di comunicare. Circa un anno fa la corale ha iniziato una collaborazione con il Coro Par­rocchiale di Praturlone, che ha portato presto ad una fusio­ne delle due corali sotto la direzione di Marcellino Del Col. Certi del fatto che, nel canto corale, ogni nuovo arrivo costi­tuisca un arricchimento, vogliamo invitare tutti coloro che ama­no la musica e il canto a provare questa esperienza, portan­do con sé soltanto la propria disponibilità e senza preoccu­parsi se non si conoscono le tecniche del canto; saranno poi il tempo e l'esercizio a fare da maestri. Le prove si tengono il martedì sera e il venerdì sera presso l'oratorio parrocchiale alle ore 20.45. Ciascuno di voi sarà il benvenuto! Martina

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2a e 3a media Anche quest'anno noi ragazzi di 21! e 3§ media abbiamo avu­to la possibilità di apprezzare una tra le settimane più in­tense che questo 2002 avrebbe potuto riservarci. Il soggior­no a Cugnan è stato come sempre all'insegna della rifles­sività e della meditazione (parola grossa), ma non sono mancati i giochi ed i momenti divertenti che caratterizzano ogni "campeggio" e lo rendono unico ed indimenticabile. Il tema di quest'anno è stato il nostro "guardaroba interiore", ovvero tutte le virtù che abbiamo nel cuore, ed aveva come obiettivo quello di completarci nelle virtù che ci mancavano. Si è rivelata una scelta azzeccata quella di attaccare dei pez­zetti di stoffa (ognuno rappresentava una virtù) al nostro fa­scicolo, caratterizzando ancora di più quest'edizione. I tor­nei e le serate passate a giocare a briscola, Monopoli e Dun­geons & Dragons si sono sprecate ... Non c'è niente di più emozionante e allo stesso tempo prezioso di una settimana a Cugnan! Santin "Master" Maurizio e Morettin Paolo

SCOUT: SI RICOMINCIA Dopo la pausa estiva, sabato 12 ottobre sono riprese le at­tività scout sia per i lupetti sia per i ragazzi del reparto. I campeggi, a Nonta di Socchieve per i lupetti e Raveo per il reparto, hanno impegnato molto i ragazzi sia sotto il profilo della preparazione del materiale, sia quello della spiritua­lità. La condivisione di queste esperienze è stata diverten­te. Lambientazione del campo lupetti era sulle favole; ogni giorno veniva raccontata una storia e per tutta la giornata i lupetti giocavano sulla fiaba attraverso canti, scenette e grandi giochi. Mentre il reparto tra una magia ed una po­zione vivevano la loro vita da campo in balìa del mistero. Per noi capi scout i campeggi rappresentano un valido stru­mento di verifica attraverso il quale viene valutato l'anda­mento di ogni singolo lupetto, esploratore e guida durante tutto l'anno di attività. Quest'anno lupetti e reparto li vedre­mo impegnati in molte attività collaborando anche con altri gruppi presenti all'interno della parrocchia (raccolta del fer­ro). Lattività che ha visto e reso primi protagonisti lupetti e reparto sono stati i passaggi avvenuti a Rorai Piccolo il 9-10 novembre. I lupetti, nove per la precisione, hanno lasciato il branco intraprendendo un nuovo cammino che li porterà a vivere nuove ed entusiasmanti avventure. C'è stato un cambiamento tra i Vecchi Lupi (capi scout); Akela-Tharim e

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... e si riposa.

Kaa-Alfonso hanno salutato il branco per dedicarsi a tempo pieno alla propria famiglia. Ora a guidare il branco ci sono Akela-Alessandra, Kaa-Christian e Bagheera-Cristina. In occasione del Natale lupetti e reparto costruiranno insie­me il Santo Presepe. Se tutto ciò vi ha incuriosito e volete vivere con noi quest'avventura, ci troverete ogni sabato in oratorio dalle 14.30 alle 16.30. La comunità capi

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5a elementare e l a media Cugnan è un'esperienza meravigliosa per tutti. Si impara a vi­vere la vita diversamente, si impara ad aiutarsi, a vivere in­sieme, ad esporsi, a confrontarsi, tutto questo in una settima­na d'estate. Ogni anno a Cugnan ci si diverte, ma non solo, ci si dedica anche alla preghiera, al canto, si vivono sempre av­venture diverse, nei boschi, nei prati, si fanno lunghe passeg­giate e si gioca in un mondo tutto da scoprire. Quest'anno sia­mo andati a Cugnan, noi di quinta e prima media dal 14 al 21 luglio; è stato bellissimo e come ogni anno abbiamo fatto dei progetti. Questa volta il tema proposto da Don Raffaello era "II Guardaroba". Perché il guardaroba? Perché lì c'è· l'abito giu­sto per ogni situazione. Per abito si intende capacità, virtù, bel­le qualità che ognuno di noi deve possedere. Ogni sera ci re­cavamo in cappella dove ognuno di noi aveva un fascicoletto con la scritta: "Fatti il Guardaroba" e alla fine del fascicolo c'e­ra una tabella dove si doveva attaccare se avevamo rispetta­to il tema del giorno stesso, per esempio: sincerità, genero­sità, ecc ... , un pezzetto di stoffa; così se alla fine della setti­mana la tabella era completa voleva dire che l'esperienza di Cugnan era veramente servita. Una sera abbiamo fatto la pro­cessione con le lanterne che è stata bellissima, il buio della notte si è acceso di luci, di desideri, di sentimenti. Ogni sera poi si andava a prendere il gelato in paese. Alla fine della set­timana abbiamo fatto la caccia al tesoro e l'ultimo giorno, Do­menica siamo andati in chiesetta per la Messa. Lì abbiamo cantato e abbiamo letto le nostre riflessioni, le lettere o le pre­ghiere che avevamo scritto durante i sette giorni. Cugnan è un'esperienza che non si può dimenticare, io che ne sono en­tusiasta aspetto tutti il prossimo anno, per passare il tempo in­sieme e per riflettere sulla vita di ogni giorno. Jessica Rota

I CHIERICHETTI IN FESTA

Il 10 Maggio di ogni anno, in Seminario, si svolge "la festa dei chierichetti". A questa festa sono invitati tutti i chierichetti della diocesi di Concordia-Pordenone. Durante questo gior­no i partecipanti al ritrovo si divertono giocando insieme ai seminaristi, i ragazzi frequentanti il Seminario, e prossimi al­la sacra ordinazione: il Sacerdozio. I seminaristi ci sorpren­dono sempre perché ci accolgono con nuovi giochi e prove da superare. Normalmente alle ore 11.00 di questa festività si celebra la S. Messa. Terminata la funzione si "scatta" la tradizionale foto ricordo, anche qui i seminaristi ci sorpren­dono proponendoci pose diverse. Stefano Lovisa

'" a/lavoro per preparare i/ "campo da ca/cio",

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A~;r;rIV I;rÀ PAR RO CC H lA L I ~

BREVE CRONISTORIA DEL CORO "QUATTRO MOLINI" DELL'ANNO 2002

L.:anno 2002, dopo la bella conclusione dell'anno pre­cedente , ha continuato a darci delle belle soddisfa­zioni. Il coro è cresciuto mu­sicalmente e professional­mente, consci di affrontare gli impegni presi. Per questo, abbiamo ottenuto ottimi ri­sultati nelle nostre esibizio­ni, iniziando con il nostro concerto di maggio, invitan­do il coro Greco di Naupak­

Quattro Molini si è prodigato nel gestire i cori provenienti dall'Italia e dall'Estero in oc­casione del 3° Festival della Musica organizzato dal Co­mune di Azzano Decimo, e nello stesso tempo, prepa­randosi meticolosamente per i programmi stabiliti. Un'e­sperienza, a dir poco esal­tante, è stata l'idea di trovar­ci su un rifugio a 2000 metri di altitudine al Pian dei Buoi

tos raccogliendo non pochi applausi; subito dopo il coro si è esibito in quel di Firenze a Incisa Val d'Arno con una tournée di tre giorni riscoprendo vecchie pieve e dipinti, non sono mancate di cer­to le cantine. In occasione dell'estate Az­zanese, abbiamo ripetuto i concerti nel­le borgate, che oramai la gente ci aspet­ta come se fosse un appuntamento fis-

so per passare una sera diversa dal so­lito. I nostri impegni estivi si sono con­clusi con un bel pic-nic a Cimolais, do­ve si è messa in moto tutta una orga­nizzazione per la bella riuscita, per cui desidero ringraziare anche quei Signo­ri della pro loco di Cesena che ci han­no aiutati con il lavoro e l'attrezzatura. Ricaricati dopo la pausa estiva il coro

a Lozzo di Cadore perché sicuramente rafforza l'amicizia e la voglia di cantare insieme. Il coro si sta preparando per i prossimi concerti in occasione del santo Natale e per Azzano Decimo l'appunta­mento è nella Chiesa Arcipretale il21 di­cembre 2002 alle ore 21.00, assieme al­la Corale Azzanese e il coro dei Giova­ni Cantori della Parrocchia. Franco Carli

Raccolta ferro vecchio Il giorno 26 ottobre, com'è tradizione è stata effettuata la rac­colta del "ferro vecchio", patrocinata dalla parrocchia. Tale raccolta è stata realizzata grazie alla disponibilità della Ge­nerai Beton ed in particolare del Sig. Lionello Facca, che hanno messo a disposizione l'area per il deposito del ferro, dei giovani del gruppo della carità e delle varie "Pro Loco", coadiuvati da molti volontari. In totale il ferro raccolto è sta­to di 46 tonnellate, vendute ad un prezzo di 54 euro la ton­nellata. Il ricavato è di euro 2.484. Si ringrazia la comunità di Azzano Decimo per il ferro donato e tutti coloro che han­no partecipato alla raccolta. Andrea e Marco Zagolin

I giovani ...

... e anche i meno giovani, sono riusciti a trasportare 46 tonnellate di ferro.

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NEL 2003 PARTIRANNO I LAVORI DI RESTAURO DEL CAMPANILE DELLA PARROCCHIA

Partiranno nel 2003 i lavori di restauro del campanile del­la chiesa di San Pietro Apostolo del capoluogo. Il progetto è stato redatto dall'ingegner Arturo Busetto di Pordeno­ne. L.:attuale campanile alto 70 metri, fu costruito agli ini­zi del secolo scorso in sostituzione del precedente. Il cam­panile di stile neoclassico, imponente, ma nello stesso tempo snello e elegante, costituito da tre campane, oggi è ammalato. Soffre di vari problemi dovuti soprattutto al naturale degrado strutturale dovuto agli anni, nonché a una congenita debolezza di alcuni elementi costituenti. Si parte dallo zoccolo di base (in pietra squadrata) che risulta essere aggredito dalla muffa e dalla salsedine. La cella campanaria risulta pesantemente esposta ad in­temperie, a causa del complesso assetto architettonico dei vari elementi, quali: colonne, archi, capitelli, cornici e altro ancora. Vi sono inoltre, come si evince dalla rela­zione del progettista Busetto, copiose infiltrazioni d'acqua dal ballatoio sovrastante. Mancano le grate di protezione sulle monofore, e sui fori le reti per impedire l'accesso dei volatili che con il tempo hanno devastato l'ambiente con gli escrementi. E ancora, l'apparato campanario oltre ai problemi del castello, manifesta evidenti segni di degra­do negli organi di sostegno, oscillazione e movimento. Da ultimo le scale interne in pietra mancano di alcuni scali­ni, e i quadranti dell'orologio ed il portone di accesso van­no restaurati. Il progetto propone vari interventi, dalla pu­lizia totale ad una revisione locale, al ripristino della par­te muraria con relativo intonaco. Saranno rifatti i gradini mancanti, installato un nuovo impianto di protezione del­le scariche atmosferiche e realizzato un nuovo impianto elettrico. Tutti i fori della cella campanaria saranno coperti con delle grate di protezione e il portone ligneo sarà re­staurato. Il restauro si farà grazie ai contributi regionali ed alla generosità degli azzanesi. Mirella Piccin

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ATTIVITÀ PARROCCHIALI

MANTENERE LE TRADIZIONI AIUTA NOI STESSI E GLI ALTRI

28 anni fa un gruppo di giovani mosso da uno spirito d'aggre­gazione e dalla vo­lontà di riportare nel tempo le tradizioni popolari più genuine, iniziarono un percor­so insieme, che si ri­pete fino ad oggi con lo stesso entusiasmo. Dalla tradizionale sa­gra di fine Agosto, si sono sviluppate altre attività quali, la ricor­renza dell'Epifania con la classica "Ca­sera" e la recita, du­rante la serata, delle Litanie, la benedizio­ne dei trattori, auto­mezzi e lavoratori del-

la terra nel mese di Marzo all'inizio dell'attività agricola ed infine la scampagnata del 25 Aprile, in occasione del­la festa di S. Marco. La festa viene rallegrata da giochi del passato riservati ai bambini e durante essa viene de­gustata, nel segno della tradizione, la "fortaja" con il sa­lame. Il gruppo grazie a tali attività, oltre che all'autofi­nanziamento, anno dopo anno devolve i propri proventi in beneficenza a vari enti della zona. G.S.C. Cesena

La PRO LOCO CESENA: associazione piccola, ma ... La Pro Loco Cesena, nata circa sei an­ni fa, è un'Associazione no profit, nel senso che opera nel sociale senza fi­ni di lucro. Fra i suoi numerosi obietti­vi (elencati nello Statuto) ce n'è uno al quale la Pro Loco crede in modo par­ticolare e cioè: "sviluppare nei cittadini il reciproco senso di collaborazione e di fraternità, che li leghi e li associ al di sopra di ogni ideologia e nel vicende­vole rispetto" (art. 2). È per questo che, ormai a scadenze fisse, dà vita a sva­riate iniziative per la borgata e per chi desidera partecipare: dalla Festa dei Giovani d'Altri Tempi alla Pedalata Eco­logica, dalla Fiera di S. Antonio alla Pe­sca al Cornino, dalla Castagnata ai fe­steggiamenti di Natale, dal Calendario al Carnevale, dall'Adozione a distanza alla raccolta tappi. È in uscita in questi giorni il Giornalino della Pro Loco Ce­sena che illustra una parte delle atti­vità di questa Associazione, piccola, ma molto vitale. Dal momento che il bollettino parrocchiale viene pubblica­to nel periodo natalizio, riteniamo op­portuno anticipare alcune iniziative che la Pro Loco organizzerà in occasione di questa grande festa. Innanzitutto spediremo a tutte le famiglie della bor­gata e ai nostri soci un bigliettino au­gurale; sulla prima facciata è riprodot­to un dipinto, opera originale degli an­ziani che frequentano il Laboratorio di Pittura del Centro Sociale di Azzano Decimo, e sulla terza un pensiero dei

bambini di Cesena. Ai Giovani d'Altri Tem­pi gli auguri verranno portati a mano dai vo­lontari della Pro Lo­co, assieme al pa­nettone, ad una bot­tiglia di vino o ad un fiore. Inoltre, all 'ester­no della struttura del­l'ex latteria, i bambi­ni della frazione e al­cuni adulti disponibi­li allestiranno un Pre­sepio. Il 24 dicem­bre, Vigilia di Natale, Gesù Bambino verrà deposto nella sua cul-la, Babbo Natale ar- La Pro Loco di Cesena sta crescendo ... Serena, che rappresenta i suoi riverà portando i re- giovani coetanei, è espressione di speranza e continuità nel fare il bene. gali ai bambini e da-remo continuità ad un'iniziativa di soli­darietà avviata l'anno scorso. Racco­glieremo cioè dei fondi a favore del­l'Associazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, Medici Senza Frontiere, - Pre­mio Nobel per la pace anno 1999 - che opera tra mille difficoltà per portare aiu­ti sanitari alle vittime di conflitti, epide­mie, catastrofi naturali. La Pro Loco ri­tiene che l'impegno verso chi è meno fortunato debba essere un quotidiano stile di vita e che il Natale sia una fe­sta anche per concretizzare questa idea. Sappiamo che il nostro aiuto è una goccia nel mare delle enormi ne-

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cessità mondiali, ma la sensazione di inadeguatezza non deve essere una scusa per rimanere chiusi in noi stes­si. I nostri amici pittori hanno messo generosamente a disposizione i dipin­ti originali dai quali abbiamo ricavato i biglietti augurali; nella giornata della Vi­gilia è possibile acquistarli ed anche questi fondi saranno destinati a Medi­ci Senza Frontiere. La Pro Loco si au­gura che il 24 dicembre diventi un'oc­casione di festa e di riflessione e che la partecipazione sia numerosa. Non avete il desiderio di venire in Cesena anche voi? Nida Moretti

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... DA CAPO DI SOTTO ... Il Gruppo Sportivo Cultura­le Capo di Sotto, è un'asso­ciazione legalmente costi­tuita, da quasi vent'anni, ma la nascita di questo gruppo è da far risalire a qualche decennio prima, quando al­cuni abitanti della zona Ca­po di Sotto, organizzavano alcuni intrattenimenti come "il tiro al gallo" o "la cucca­gna" per far festa attorno al­la chiesetta del Bembo. Difatti a tutt'oggi vengono organizzati ogni anno i "Fe­steggiamenti Madonna del Bembo" per ricordare la fe­sta della natività della Bea­ta Vergine Maria che ricor­re 1'8 di settembre. Il gruppo ha il proprio mag­gior fervore proprio in que­sta occasione, coinvolgen­do parecchie persone, gio­vani o anziane che hanno modo di confrontarsi e di aiutarsi e di contribuire a procurare dei ricavi che par­zialmente vengono devolu-

ti in beneficenza. Oltre a questa attività il gruppo or­ganizza la tradizionale "Ca­sera" e la "Fortaia di S. Mar­co", oltre a collaborare a va­rie manifestazioni promos­se dalla Parrocchia o dal Comune. Claudio Piccinin

DONATA ALLA PARROCCHIA LA CHIESETTA "MADONNA DEL BEMBO"

La Chiesetta "Madonna del Bembo" ri­saie al tardo '600 o primo '700. La co­struzione era di proprietà dei Conti e Principi di Porcia e Brugnera Dott. Ghe­rardo e Paolo. La forma dell'edificio è regolare e contigua alla parete Nord del­la Casa Bembo ristrutturata recente­mente da parte dell'attuale ATER (ex Case Popolari). Lingresso è sulla pare­te Ovest e la porta è rettangolare con semplice inquadratura. Sui prospetti Nord ed Ovest sottogronda esiste una cornice mistilinea. Laltare, con pala a tutto sesto appli­cata sul muro, è ubicato sul­la parete Nord con un pic­colo avancorpo. La sacre­stia è verso Sud e la porta di comunicazione è posta di fronte all'altare. La struttura in elevazione è prevalente­mente in muratura e il tetto è in buono stato di manu­tenzione e conservazione grazie alle opere eseguite, solo due anni fa, a proprie spese della comunità di Ca­po di Sotto molto devota al­la Natività di Maria Vergine.

Un ringraziamento particolare a Silva­no Vaccher, l'animatore della Pro Loco di Capo di Sotto. La partecipazione del­la popolazione alla festa che si celebra in quella chiesetta 1'8 settembre di ogni anno è notevole. In quei giorni avviene anche la sagra con tiro alla fune, cuc­cagna, gare di pastasciutta, corse con i sacchi, fuochi d'artificio, chioschi eno­gastronomici ed altre manifestazioni che si rifanno alle tradizioni popolari. La Chiesa è aperta al culto anche in altre

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occasioni e nei mesi di maggio ed otto­bre per la recita del Rosario. I Conti e Principi di Porcia e Brugnera hanno de­siderato, per loro volontà, di cedere gra­tuitamente alla Parrocchia di Azzano Decimo la proprietà di questa chieset­ta senza alcun onere per la Parrocchia. Il Consiglio Diocesano degli Affari Eco­nomici ha espresso il 25/05/2002 pare­re favorevole all'acquisizione della pro­prietà da parte della Parrocchia me­diante donazione. Il Decreto Vescovile

che autorizza la donazione è del 20 novembre 2002. La Chiesetta del Bembo sarà conservata dalla Parrocchia "S. Pietro Apostolo" in Azza­no Decimo sempre per fini religiosi e di culto. Il Consi­glio Pastorale, il Consiglio Parrocchiale degli Affari Eco­nomici, i parroci e la comu­nità intera ringraziano i Con­ti e Principi di Porcia e Bru­gnera Dott. Gherardo e Pao­lo per la loro generosità e so­no certi che Iddio saprà ri­compensarli per questo ge­sto. Fregonese Renzo

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IL CONDOR ... VERSO I 40 ANNI!!

I 150 atleti del Condor.

Nel calcio, con il mese di settembre ha inizio una nuova stagione sportiva, quel­la del 2002/2003 rappresenta per il Gruppo Sportivo Condor il raggiungi­mento di un importante traguardo: il 40° anniversario della Fondazione. Infatti nel 1963, su iniziativa del dott. Gi­no Innocente, che tuttora ricopre la ca­rica di Presidente onorario, fu fondata la Società che in questi 40 anni ha man­tenuto fede a due fondamentali obietti­vi: l'esclusiva dedizione ed interesse al settore giovanile e la piena condivisio­ne dei principi e degli ideali che carat­terizzano l'ambiente oratoriale. Questa "speciale" stagione sportiva è iniziata, con la presentazione ufficiale di tutte le squadre e della struttura tec­nica alle famiglie, alle autorità, agli spon­sor e agli sportivi; la manifestazione che si è svolta il 21 settembre è stata ospi­tata nella bellissima cornice dall'Azien­da Agricola Principi di Porcia e Brugne­ra. Erano ben 150 i ragazzi presenti, di età compresa tra i 6 ed i 16 anni, il nu­mero che è poi cresciuto nelle settima­ne successive raggiungendo un record assoluto nella storia della società, ac­compagnati da 15 tecnici ed istruttori ed

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Il Presidente del Condor Eddo Del Bel Belluz e le autorità danno il via ufficiale alla stagione sportiva 2002-2003.

altrettanti dirigenti che seguono i ragazzi durante i dieci mesi di attività sportiva. Alla cerimonia erano presenti oltre che al Presidente del G.S. Condor Eddo Del Bel Belluz, l'Assessore comunale allo Sport Angelo Bortolus, il Direttore re­gionale dell'Assessorato allo sport dott.

dizione ed il comportamento dentro e fuori il campo di gioco, i Premi in me­moria di Mons. Domenico Cadore giun­ti quest'anno alla quinta edizione, isti­tuiti con l'intenzione di mantenere viva nel tempo la sua figura ed il significato della sua attività pastorale. Nei giorni

Gli organizzatori del 4 ° Torneo Internazionale "Città di Azzano Decimo". Un grazie riconoscente!

Luciano Forte, il Presidente provinciale del Coni dott. Lorenzo Cella, Giancarlo Caliman della F.I.G.C., il Direttore del­l'Istituto Comprensivo scolastico Do­nato Dal Giorno e Don Raffaello Martin. Le Autorità nei brevi indirizzi di saluto hanno sottolineato il ruolo fondamenta­le che ricoprono Società come il G.S. Condor nel percorso educativo di cre­scita dei ragazzi. Oltre quindi alla nor­male attività agonistica con la parteci­pazione delle nove squadre iscritte ai diversi campionati federali, durante il pe­riodo natalizio vengono rinnovati altri due significativi momenti. Per il 21 di­cembre in occasione della Messa dello sportivo verranno consegnati, a due ra-

. gazzi del G.S. Condor che si sono mag­giormente distinti per l'impegno, la de-

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successivi e più precisamente il 28 di­cembre verrà organizzato il 5° Triango­lare della Solidarietà, un appuntamento calcistico che quest'anno vedrà la par­tecipazione oltre che dell'A.S. Azzanese anche del Portosummaga e del Porde­none, manifestazione nata per soste­nere un progetto o una associazione di volontariato che opera nel campo della solidarietà e dell'aiuto alle persone in difficoltà. Con gli inizi dell'anno 2003, il Consiglio Direttivo sarà quindi impe­gnato nell'organizzazione del 5° Torneo Internazionale "Città di Azzano Decimo" riservato alla categoria pulcini (bambi­ni di 10-11 anni) e del Raduno Provin­ciale della categoria Piccoli Amici (bam­bini di 6-8 anni) che si svolgeranno nel mese di maggio. Giancarlo Migliorini

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VITA IN ORATORIO

l° TORNEO DI CALCETTO FESTA DELLO GNOCCO Sotto l'ombra benevola del "campani! de Azzan" (i lo sa tut­ti che le el pì bel che ghe sia), si è svolta a giugno la prima "Festa dello Gnocco". Vorremmo, ringraziando per la possi­bilità offertaci, riferire sulla nostra personale esperienza dei fatti che si svolsero in quei giorni. La manifestazione ci è sembrata davvero ben riuscita, gra­zie soprattutto ai ragazzi dell'organizzazione che, con il gran­de lavoro svolto, hanno saputo dar vita ad un appuntamen­to che ci piacerebbe diventasse una tradizione annuale. All'interno di questa cornice non è mancato neppure il tor­neo di calcetto, che ha visto la partecipazione di numerose ed agguerrite squadre, tra cui la nostra (Bar Orchidea). Le aspettative, quindi, per una competizione divertente e com­battuta non sono andate deluse e alla fine dei giochi il tabel-

La squadra vincente: Bar Orchidea ... Nella foto dal basso a destra in senso orario: Daniele Bernardi (Raboso); Luca Caldo (Gaucio); il preparatore tecnico Roberto Mio (Robin); Andrea Gregoris (Mazzacolla); Andrea Sala (Stanzia); Cristiano Viel (el sabor del Si/); Denis Buttignol (el Butti); Raffaele Lopreiato (Macina); Ovidio Monticco (Skizzo); Marco Gregoris (Dab); Michele Facca (TirH); il preparatore atletico Francesco Stefanutto (Grinta).

I principianti cuochi della "Festa dello Gnocco".

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Ione registrava alla prima posizione il Bar Orchidea, squadra sfavorita dal pronostico. Infatti, nonostante caldamente osteg­giati da più parti (familiari ed amici non vedevano più nelle nostre terrene membra la necessaria agilità richiesta per la prova sportiva) la nostra squadra, consapevole, reagì ina­spettatamente e, caparbia, trovò la forza di iscriversi. Tutto quel che successe di lì sino al triplice fischio finale che ci incoronò "campeao do mundo" ha dell'incredibile ed in­spiegabile - soprattutto agli occhi di familiari ed amici - ma ci consente di uscire dalla scena calcistica in modo onore­vole. Ripensandoci, però, come detentori del primo trofeo festa dello gnocco ci corre l'obbligo di onorare anche la fu­tura edizione; ... ecco trovata una giustificazione plausibile par continuar a sogar a balanI ffi

"Squadra muscolare": si accontentano d'aver partecipato.

"UNITA DI SOCCORSO": Quando l'Oratorio diventa musica!

Gli anni passano e le mode cambiano ma l'Oratorio può ancora vantarsi del ruolo fondamentale che svolge nel­l'aggregazione giovanile di Azzano. Un ringraziamento speciale va, quin­di, al don Raffaello, che continua ad

ospitare i giovani e a concedere loro un prezioso spazio in cui poter colti­vare e realizzare i propri progetti mu­sicali e le proprie idee. Segnale lam­pante di tutto questo è la continua rea­lizzazione di gruppi musicali autonomi

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al suo interno, uno su tutti quello degli "UNITÀ DI SOCCORSO", gruppo az­zanese "Punk-Rock" per eccellenza. Tre anni fa i fondatori del gruppo furo­no Mirko Gatta (voce e chitarra), Al­berto Santi n (batteria) e Pietro Cec-

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... ALTRO CHE GNOCCHI! I n occasione del patrono San Pietro Apostolo il gruppo di giovani e fervide menti rappresentato dall'oratorio band, ovvero tantissimi giovani ragazzi che dell'oratorio hanno fatto il punto di ri­trovo più originale di Azzano, ha pen­sato bene di riqualificare quella festa che tanti anni fa, e gli adulti lo sanno bene, era una tradizione consolidata. Per farlo ci è voluto l'aiuto di tutta la co­munità, partendo dall'impegno perso­nale dei ragazzi e con il grandissimo aiuto avuto dalla parrocchia, dalle as­sociazioni presenti in oratorio (da A.S. Condor agli Scout, al corpo di ballo del maestro Stelvio Martin con lo spetta­colo "Mille Luci" ai ragazzi dell'asso­ciazione cattolica) e da tantissimi com­mercianti che hanno contribuito come sponsor per rendere la sagra un ap­puntamento d'obbligo per chi si e tro­vato ad Azzano Decimo in quei giorni. La sagra in sé ha preso vita nei giorni 28/29/30 giugno, anche se la prepa­razione ha richiesto settimane di im­pegno costante da parte di tutti: que­sto ha però dato buoni frutti, tanto che si spera che non rimanga un episodio isolato di questo 2002, ma possa in­grandirsi e protrarsi negli anni avveni­re, così da arricchire quell'offerta turi­stica che finalmente ad Azzano Deci­mo sta acquistando importanza sem­pre crescente sia per i residenti nei co­muni limitrofi, sia per i visitatori ester­ni, che arrivando nel nostro piccolo ma interessantissimo paese si vedono pro­porre durante la bella stagione mani­festazioni ed eventi degni di una gran­de città. Ritornando alla sagra ecco che cosa è stato proposto: oltre ad una cucina di alto livello, apprezzata da tutti i buon gustai, che spaziava da varietà parti­colari di gnocchi a seppioline con po­lenta, funghi trifolati, formaggi, dolci, degli ottimi vini e una buona birra, il concerto rock dei Bang! Raevolution di venerdì sera, il Torneo di Calcio a sei, Radio Fantasy il sabato sera, 1'0-

cone (basso). Ma da un anno a questa parte il gruppo si è completamente rin­novato con l'inserimento di un nuovo bassista e cantante (Emanuele Missi­nato, detto Babu) e un secondo chitar­rista (Andrea De Bortoli, detto Fischio). La band ha all'attivo una cinquantina di concerti dal vivo effettuati in vari comuni della provincia pordenonese e del Friu­li e ha registrato un primo mini-album dal titolo "Come ogni giorno". Attual­mente i quattro componenti si stanno

Giovani contenti e soddisfatti ... dopo aver degustato gli gnocchi.

riginalissimo spettacolo del corpo di ballo operante all'oratorio ... insomma, tantissime proposte per ogni tipo di preferenza personale, così da soddi­sfare le esigenze di un gran numero di visitatori. Per essere il primo anno tutti i ragazzi, il cui lavoro di coopera­zione è stato il fulcro di quest'evento, si sono visti riconoscere il merito di aver avuto una bellissima idea e di es­sere stati in grado di portarla a termi­ne in modo eccellente. Sono stati momenti indimenticabili, mossi dal desiderio di dimostrare che anche qui da noi, proprio sotto casa, c'è la potenziale possibilità di ritrovarsi e stare insieme, senza per forza pren­dere la macchina per fare chilometri su chilometri: magari ci si rende con­to che i giovani, demonizzati dagli adulti, presunti peccatori di svoglia­tezza e noncuranza, non sono poi tut­ti così, anzi! Proprio l'oratorio è stato protagonista del rovescio di questi pensieri, testimone del grande poten­ziale presente nelle nuove generazio­ni: e tutti i nostri giovani figli, fratelli, sorelle, amici, hanno dimostrato a tut-

preparando alla registrazione di un nuo­vo CD che uscirà nella Primavera del 2003. Negli ultimi mesi l'attività della band ha risentito del grave incidente che ha coinvolto il suo cantante Mirko Gatta e a questo proposito gli "UNITÀ DI SOCCORSO" vogliono salutare e augurare una buona guarigione anche a Ruggero Buttignol, amico e assiduo fan del gruppo, che in quella sfortuna­ta occasione era assieme a Mirko.

Emanuele Missinato

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ta la comunità che con un impegno preso nel modo giusto, con un duro la­voro ma anche e soprattutto con tan­ta gioia di vivere trasmessa a tutti gli ospiti si può fare tanto. Non servono mezzi impossibili, sforzi sovrumani, rabbia e avidità: e questo insegnamento è rivolto a tutte quelle persone che tanto dicono sull'altrui­smo e la collaborazione, ma in so­stanza non fanno niente, pensando che il guadagno materiale sia il primo obiettivo perseguibile. Spero personalmente che tutto que­sto non finisca in una bolla di sapone: so che tutti i ragazzi che hanno par­tecipato hanno tanta voglia di fare non per il successo personale, ma per la realizzazione collettiva, e spero che nel prossimo futuro tanti azzanesi si rendano disponibili per aiutare la cre­scita di manifestazioni come questa, perché senza il reciproco aiuto nien­te può portare a qualcosa di buono, quel qualcosa che invece si è dimo­strato esistere ed essere presente e vivo nel cuore di tante persone: la fe­licità! Martina Gregoris

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TORNEO DELUAMICIZIA 2002 Il "Torneo dell'Amicizia" si sta trasfor­mando in una vera e propria festa del­lo sport! Domenica 8 Settembre ver­so le 8.30 si sono radunati sul campo di calcio illuminato dell'oratorio circa 300 persone: atleti, presunti tali, ami­ci, fidanzate, allenatori, curiosi e, se­condo un programma dettagliato stu­diato dagli organizzatori e gestito ma­gistralmente da Matteo Piccinin, alle 9 sono cominciate le partite. Qualcuno ha evidenziato subito una condizione di forma smagliante, ma la maggior parte risentiva ancora dei postumi del sabato sera in discoteca e del poco sonno. Le partite erano costituite di due tempi di 13 minuti e strutturate in

Havana Bar - squadra vincente.

Gli organizzatori.

modo che nessuno dovesse giocarne due di fila e ciò ha contribuito a non far lavorare troppo il buon Anthony che reggeva da solo l'onere dello staff me­dico. La mattina è volata, fra l'esibi­zione delle Civette del Pordenone Rugby, i match di calcio arbitrati dagli stessi giocatori (delle altre squadre!) coadiuvati da Mauro Guerra e Miche­le Nerlati. Nelle pause di gioco i cal­ciatori e gli amici presenti si sono la­sciati andare ai piaceri del palato ab­buffandosi dei panini con la salsiccia di Loris ed Agostino e intrattenendosi in piacevoli conversazioni da bar con Alessandra, Caterina, Erika ed Arian­na sorseggiando una buona birra. Ver-

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so Mezzogiorno, ora sacra dell'aperi­tivo, l'Havana Bar non ci ha lasciati a secco offrendoci la possibilità di ono­rare anche questa tradizione (grazie Mauro e Laura). Sono le 13.30, è giun­ta l'ora di andare a mangiare; tutti si muovono, a piedi o in macchina, ver­so la sagra di Madonna del Bembo per divorare letteralmente gli gnocchi e la costa. Grazie a Super Silvano Vaccher, coordinatore del gruppo di Capo di Sotto, che anche quest'anno si è su­perato nel fornirci un pranzo ottimo stando bene attento a non far aspet­tare la combriccola degli affamati ... Du­rante il pomeriggio il gioco si fa duro: il sole batte forte, le forze cominciano a scarseggiare, si intravede la meta delle semifinali e delle finali, ma l'at­mosfera di festa non ne risente nean­che un po' e la musica continua a scandire le note di una splendida Do­menica. Verso le 17.00 si svolge la or­mai famosa gara delle punizioni: dalli­mite dell'area, senza barriera, ogni concorrente deve tirare dentro un qua­drato posizionato all'incrocio dei pali. Partecipano una trentina di giocatori, ognuno dei quali fa 3 tiri. Risultato: nessun centro. Passiamo allora alle semifinali, una delle quali, per onor di cronaca, è arbitrata da Andrea Bottos; le due partite si risolvono decretando i finalisti, che rispondono ai nomi di Havana Bar e Maschietto Team. Pro­viamo nuovamente a fare la gara del­le punizioni e questa volta ne esce vin­citore Patrick Carli, con due centri su dieci tiri. La finale si è svolta in un con­testo di grande correttezza e simpa­tia, anche se entrambe le squadre am­bivano a conquistare il titolo. Per la cro­naca, ha vinto l'Havana Bar ai rigori. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di quella che sta a ragione diventando una manifestazione di grande impor­tanza nel panorama delle manifesta­zioni dell'oratorio, in primis, ma anche del comune tutto; grazie al contributo dei vari commercianti di Azzano Deci­mo per i prodotti che ci hanno donato, grazie al Gruppo Sportivo Condor per il sostegno fornitoci, grazie soprattut­to a Don Raffaello per le strutture ora­toriali e per le sempre belle parole di incoraggiamento. Vogliamo crescere ancora. Desideriamo portare, con que­sto torneo, un numero sempre mag­giore di persone in oratorio e per que­sto chiediamo il sostegno, anche mo­rale, di tutti i cittadini azzanesi, a par­tire dal 5 di Gennaio 2003 quando bru­ceremo la casera come vuole la tradi­zione entro i confini del nostro amato oratorio. Andrea Del Rizzo

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VIVA LA FIERA DELLA MUSICA!!! Anche quest'anno, dal 13 al 15 set­tembre, è stata organizzata la spetta­colare Fiera della Musica. Concerti, concorsi per gruppi emergenti, cori, mo­stre del vinile l'hanno resa famosa nel­l'ambiente musicale italiano, tanto che quest'anno ha potuto annoverare tra i suoi ospiti anche Francesco De G re­gori, Max Gazzè, Subsonica, numero­sissimi gruppi emergenti (da tutta Ita­lia!), cori di notevoli capacità anche in ambito internazionale. Questa manife­stazione ha un'importanza fondamen­tale per Azzano, e per tutti i suoi citta­dini: più in particolare, è stato bello ve­dere come tantissimi giovani, di qua­lunque età, abbiano collaborato con il

/I cantante Max Gazzè con un gruppo di fans!

Comune e con iniziative proprie per la riuscita dell'evento. C'erano due chio­schi, all'interno dell'area del Palaverde, gestiti interamente da ragazzi, rappre­sentando il Progetto Giovani del nostro Comune. Ma di grande richiamo è sta­to l'Oratorio Don Bosco, interamente trasformato sia all'esterno che all'inter­no, dove tantissimi giovani hanno po­tuto stare insieme durante tutto il week­end. Infatti dentro l'oratorio era stato al­lestito un grande dormitorio con salot­tino, e un'aula come stanza piccola; inoltre c'era la reception dove due per­sone, a turno, ricevevano ed aiutavano i giovani provenienti da tutta Italia, arri­vati fin lì per suonare al concorso. Die-

NEO LAUREATI

tro era stato organizzato un bar dove potersi rilassare e far colazione le mat­tine successive, il quale apriva alla fine delle manifestazioni nell'area Palaver­de, e rimaneva aperto tutta la notte per qualsiasi bisogno. Tutti i ragazzi ospita­ti si sono sentiti trattati come a casa, e tutti hanno espresso la loro positiva opi­nione sull'organizzazione e sulla colla­borazione dei ragazzi dell'oratorio. Inol­tre, sabato 14 settembre, dopo il con­certo GRATUITO! di Max Gazzè, que­sti si è visto proporre una puntatina in oratorio prima di andare in albergo. Con felice sorpresa lui, i suoi musicisti, e il suo staff tecnico hanno accettato vo­lentieri l'invito: in oratorio si è radunata una folla di giovani come mai succes­so, tutti contentissimi di trovarsi proprio lì, quel giorno, con la musica giusta sempre in testa. È stato bellissimo po­ter partecipare a questo brulichio di mi­croculture l'una assieme all'altra, e tut­te in ambito musicale: sono stati tre gior­ni indimenticabili, caldi ricordi di cui po­ter parlare ancora con partecipazione, nonostante stia arrivando già l'inverno! Per questo vorrei ringraziare: Giobba, Laura, Andrea, Claudia del Progetto Giovani, Don Raffaello, Francesco, Fa­bio, Cicci, Babu, Giulia, Betta, Vera, Cin­zia, Miriam, Katia, Sasà, Giorgio, Me­mo, Michele, Margherita, Elisa, Miche­la, Pippi, Matteo, Nicolas, Lara, Stefa­no, Ronni, Mirko, Ermes, Alessio, Lisi, Kristel, Alessandra, Alberto, Elena, Na­ski, Sandro e tutti coloro che hanno par­tecipato alla Fiera della Musica 2002!

Martina Gregoris

si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione

PAOLON MAURA - Università degli Studi di Venezia, facoltà di Architettura

SACILOTTO MATTEO - Università degli Studi di Udine, facoltà di Economia e Commercio

PASCOT FRANCESCA - Università degli Studi di Trieste, facoltà di Farmacia

FAVOT ROBERTO - Università degli Studi di Udine, facoltà di Ingegneria

CARLI RAFFAELE - Università degli Studi di Trieste, facoltà di Ingegneria

MASCHERIN IVAN - Università degli Studi di Udine, facoltà di Informatica

MASCARIN ELEONORA - Università degli Studi di Bologna, facoltà di Giurisprudenza

PIERETTI DONATELLA - Università degli Studi di Padova, facoltà di Giurisprudenza

GOZ PAOLA - Università degli Studi di Trieste, facoltà di Giurisprudenza

BUSO SONIA - Università degli Studi di Udine, facoltà di Economia Aziendale

CUCCAGNA ALBERTO - Università degli Studi di Padova, facoltà di Ingegneria

GASPARET GIULIANO - Università degli Studi di Trieste, facoltà di Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari (110/11 O.Lode)

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I ·100 ANNI DI GIOVANNA PELLEGRINI BORNIA Venerdì 23 Agosto Giovanna Pellegrini vedova Bor­nia ha compiuto 100 anni. Nata a Barco di Pravi­sdomini è andata sposa di Bornia Giuseppe. Non avendo figli propri si è fatta mamma dei nipo­ti che ha fatto crescere con rigore e la rettitudine. È stata ricambiata, in particolare, dalle amorevoli cure dei nipoti Toni e Tarcisia che l'hanno portata a varcare il secolo. La S. Messa di ringraziamento, celebrata dal parro­co don Raffaello e don Galiano, è stato il momento più atteso per lei che nella fede ha sempre trovato la forza per andare avanti. La numerosa presenza di parenti, amici, vicinanti, una significativa rappresentanza del Comune e un pranzo "da nozze", sotto il tendone predisposto da­gli alpini di Azzano, ha contribuito a creare una at­mosfera di vera festa paesana che non ha messo in confusione la nonna Giovanna che tranquilla ha tagliato la grande torta del traguardo centenario. Rinnoviamo il compiacimento e l'augurio di tutta la Comunità di Azzano perché continui ad essere amata e possa continuare a vivere in serenità fin­ché a Dio piace! don Galiano

, HOFER INVITATO ALL'UNIVERSITA DEI SAGGI

"II libro di Rodolfo Hofer "Quando i ri­cordi. .. " alla sua quarta edizione offre spunti per un'attenta meditazione su un periodo fra i più drammatici della storia italiana, di quella europea e di quella mondiale". Così scrive il Presidente del­l'Associazione Nazionale Carabinieri, Gen. Giuseppe Richero, nella recen­sione scritta sulla rivista "Fiamme d'Ar­gento". Prima che tutto finisca nell'o­blio è importante analizzare quest'o­pera di interesse storico. Hofer in ogni pagina del suo pregevole libro offre

spunti di particolare attenzione stori­ca. Per questo è stato invitato per ben due volte quest'anno a Merano e a Chianciano all'Università dei Saggi, per commentare con i docenti la tragica Campagna di Russia. Scrive così l'Associazione Culturale Amicizia Sarda nella Marca Trevigia­na: «A qualcuno "Quando i ricordi. .. " ha riportato in mente il libro "All'Ove­st niente di nuovo" di Erich Maria Re­marque, combattente tedesco in Fran­cia nel corso della prima guerra mon-

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diale. Un uomo moriva e un uomo mor­to era nulla ecco perché non succe­deva mai nulla di nuovo nel fronte oc­cidentale; altrettanto, scorrendo le pa­gine Hofer, si può dire per i 95 mila soldati italiani scomparsi nei campi di battaglia, nelle steppe e nei gulag del­l'Unione Sovietica. Ma rivisitando le pagine di Remarque, quel messaggio, a quanto pare, non insegnò proprio nulla: a distanza di vent'anni venne combattuta un'altra guerra, a conclu­sione della quale a nessuno sarebbe mai importato dei soldati italiani rima­sti in terra russa, se non ai congiunti. Ma l'immane tragedia che colpì l'AR­M I R in terra russa, deve ancora ap­parire sui testi scolastici e sui libri di storia. Il nostro auspicio è che in pri­mis il libro di Hofer finalmente insegni qualcosa e che tanti lo imitino rac­contando le loro esperienze vissute direttamente» . Dice di Hofer il giornalista Umberto Sarcinelli: «II non essere creduti al ri­torno da quell'esperienza terribile è un'ulteriore sofferenza per uomini che hanno vissuto l'inumano. Hofer rac­conta la sua esperienza, non è un sol­dato Svejk, non è un rambo. È un uo­mo, un cittadino che obbedisce al ri­chiamo della Patria, cercando di ser­virla con onore, lealtà e sacrificio. Senza pensare che sia giusto o in­giusto. E un italiano di origine asbur­gica. Il senso del dovere è sacro. La verità anche». Mirella Piccin

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PERSONAGGI E AVVENIMENTI

CORSO MURATORI DEL C.F.P. I.N.A.P.L.I. La grotta della Madonna, che c'è nel cortile della Scuola Materna Parroc­chiale, è stata costruita all'inizio del­l'anno scolastico 1968/69 dagli allievi del secondo anno del Corso per Mura­tori, che si svolgeva presso il Centro di Formazione Professionale I.N.A.P.L.I. È stata per loro un'ottima esercitazione pratica, ma soprattutto un atto di fede, di amore per la Madonna. lo ricordo la loro commozione, il loro entusiasmo. Erano felici al pensiero che, a diffe­renza delle altre esercitazioni, questa sarebbe rimasta per sempre, ammira­ta da tanti fedeli. Qualche tempo fa ho incontrato uno degli allievi, ora sposa­to con figli, che mi ha detto: Quando ho qualche problema, qualche preoc­cupazione, vengo a trovare e a prega­re la mia Madonnina. Loriginale della pergamena, con i nomi di tutte le per­sone coinvolte nella costruzione, è sta­to murato nella grotta il giorno della inaugurazione. Paolo Polpatelli

Festa per i 50 ANNI DI LAUREA di GINO INNOCENTE Per i 50 anni di laurea in farmacia di Gi­no Innocente, gli amici del Centro So­ciale hanno organizzato una grande fe­sta, con tanto di pergamena e un enor­me tabellone che riportava, poesie scrit­te per il festeggiato, e diverse fotogra­fie scattate nei momenti delle diverse attività al Centro dove Innocente opera da volontario. Gli "amici" del Centro pen­sano di lui: "È una persona intrapren­dente, puntuale e efficiente". Gino si è laureato in farmacia il 13 novembre del

1952 all'università di Padova a soli 22 anni. Lo stesso ci confida che avrebbe voluto fare il medico, più che il farmaci­sta. Ma dopo l'iscrizione all'università si appassiona alla facoltà di farmacia, gra­zie anche all'aiuto dei genitori, Attilio e Irma, e in meno di quattro anni si lau­rea. Il primo maggio del 1953 inizia la sua professione ad Azzano Decimo, e oggi a 72 anni continua l'attività con i fi­gli, Francesco e Attilio e le sue colla­boratrici, Elena e Giovanna. Mi: Pio

50 ANNI IN ARGENTINA Domenica 28 luglio 2002, a Morsano al Tagliamento si è tenuto il 25° Convegno degli Italiani all'estero organizzato dal­l'EFASCE. La festa ha radunato un mi­gliaio di emigranti, amici e familiari. I pro­tagonisti di questa festa sono stati gli emigranti, è stata la festa dedicata a quanti sono stati costretti a lasciare la loro patria, è stata una festa che ci ha regalato commozione e rimpianti per il passato, che ha ricordato i sacrifici dei nostri compaesani emigrati a diversi paesi in tutto il mondo. Un vero prota­gonista di una vita fatta all'estero, pre­cisamente in Argentina, è stato senza dubbi il Signor Dionisio Dalla Nora na­to a Mansuè il 26 aprile del 1930 ed emigrato a Buenos Aires a soli 20 anni

nel lontano 1950. Partì con la valigia di cartone e i pochi oggetti personali che custodì come tesori, con tante illusioni, speranze, ma anche con il cuore spez­zato e un groppo in gola perché si la­sciava alle spalle gli affetti, il proprio pae­se, le proprie abitudini. Da subito si die­de da fare e grazie all'impegno e al la­voro costante dimostrati riuscì ad aprir­si una strada in un paese che in quegli anni fu la meta preferita di tantissimi ita­liani. Sposò una conterranea della pro­vincia di Treviso la Signora Elda Zamu­ner con la quale formò una felice fami­glia (45 anni di matrimonio) assieme ai figli Claudio e Alessandra. Dionisio è rientrato in Italia nel 1998 ad Azzano Decimo dove attualmente risiede con la

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moglie, i figli e i nipoti. Il Vescovo Mons. Ovidio Poletto gli ha consegnato un di­ploma di benemerenza per i 50 anni di emigrazione e di riconoscimento per la sua attività lavorativa nel rispetto dei va­lori semplici e fondamentali della vita. AUGURI E COMPLIMENTI VIVISSIMI NISIO! I tuoi familiari

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16 giugno, Mons. Ovidio Poletto, Vescovo della Diocesi, conferisce i/ Sacramento della Cresima a 30 giovani di Seconda Superiore. Auguriamo loro di non arrendersi nel cammino di fede!

In occasione della Cresima, il Vescovo saluta anche i ragazzi e giovani del coro.

Il Vescovo ritornerà tra noi a celebrare la S. Messa nella festa dell'ERifania"lunedì,6 gennaio 2003, alle ore 11.00 ~ :; 00 =;;~ ",,' ~y ;,/,," r<;",,"" :; 0 ~,/' l] ",1" ",," WMl=oo ii "'@;@fJf!ln; "'''''NW'"", = wis;;8' ~

Viaggio turistico itinerante della Sardegna - 25 Apri/el1 mag- Perugia - Assisi 19-20 Ottobre 2002. gio 2002 - foto Porto Cervo.

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BATTESIMI

Facchin Alberto di Aldo e di Billuz Dona­tella, nato a Pordenone il 26/01/02, battez­zato il 12/05; Alò Adele, di Carlo e di Mo­ro Simonetta, nata a Pordenone il 25/01/02, battezzata il 26/05; Nero Aurora di Miche­langelo e di Musso Lauretta, nata a Porde­none il 14/01/02, battezzata il 26/05; No­cente Francesco di Alessandro e di Bom­ben Claudia, nato a Portogruaro il 12/12/01, battezzato il 26/05; Pedot Elisa di Ugo e di Mascarin Nathalie, nata a S. Vito al Tag. il 22/02102, battezzata il 26/05; Reginato Glo­ria di Riccardo e di Bellese Catia, nata a Pordenone il 19/10/01, battezzata il 26/05; Sarri Filippo di Giampietro e di Furlan Lui­sa, nato a Motta di Liv. il 09/03/02, battez­zato il 26/05; Urbanetto Mattia di Ilario e di Velo Daniela, nato a Pordenone il 04/02/02, battezzato il 26/05; Venier Elena di Fran­cesco e di Bottosset Antonella, nata a S. Vi­to al Tag. il 12/10/01, battezzata il 26/05; Celon Thomas di Federico e di Mascherin Paola, nato a S. Vito al Tag. il 24/10/01, bat­tezzato il 01/06; Gabbana Lisa di Paolo e di Pillon Antonella, nata a Pordenone il 28/12/01, battezzata il 09/06; Loisotto Ire­ne di Giovanni e di Candita Silvana, nata a Pordenone il 13/03/02, battezzata il 23/06; Segato Federico di Mauro e di Facca Ema­nuela, nato a Pordenone il 25/03/02, bat­tezzato il 23/06; Visintin Giorgia di Clau­dio e di Colombera Carla, nata a Pordeno­ne il 08/03/02, battezzata il 23/06; Ballar­din Elisa di Tiziano e di Gobbo Maura, na­ta a Pordenone il 24/03/02, battezzata il 07/07; Miotto Giorgia di Paolo e di Vioto Oliana, nata a S. Vito al Tag. il 21/01/02, bat­tezzata il 07/07; Cortese Tania di Giusep­pe e di Vaccari Monica, nata a S. Vito al Tag. il 26/03/02, battezzata il 14/07; Meduri Sil­via Margot di Demetrio e di Tatarczak, na­ta a S. Vito al Tag. il 30/07/00, battezzata il 14/07; Rizzo Elisa di Davide e di Ci gana Sonia, nata a Pordenone il 07/01/02, bat­tezzata il 14/07; Romano Arianna di Mar­cello e di Pessa Milena, nata a Pordenone il 05/04/02, battezzata il 14/07; Nonis Eli­sa di Mauro e di Stefanutto Gabriella, nata a S. Vito al Tag. il 08/03/02, battezzata il 04/08; Pigat Irene di Christian e di Bravin Elena, nata a Pordenone il 08/05/02, bat­tezzata il 04/08; Tonello Mirco di Stefano e di Mercante Lucia, nato a Pordenone il 30/04/02, battezzato il 04/08; Turchet Mar­co di Renzo e di Chiarot Renata, nato a Por­denone il 03/04/02, battezzato il 04/08; Bon­di Rebecca di Massimiliano e di Bravin Mo­nica, nata a Motta di Liv. il 05/05/02, bat­tezzata il 01/09; Fantuz Massimiliano di Manuel e di Pigat Paola, nato a Pordenone il 22/05/02, battezzato il 01/09; Mascarin Giada di Massimo e di Amaduzzi Rita, na­ta a S. Vito al Tag. il 09/01/02, battezzata il 01/09; Regini Suami di Ferruccio e di Ka­skatiyska Tsvetana, nata a Meyriez (Fri­burgo) il 13/05/02, battezzata il 01/09; Muz­zin Alessia di Luca e di Ruggieri Ketty, na-

ta a Pordenone il 01/02/02, battezzata il 15/09; Moretto Christian Paolo di Giulia­no e di Zaina Rosanna, nato a Pordenone il 04/05/02, battezzato il 15/09; Pasut Va­lentina di Fabio e di Zanette Sonia, nata a Pordenone il 28/04/02, battezzata il 15/09; Forlin Arianna di Cristiano e di Miot Fran­cesca, nata a Pordenone il 02/01/02, bat­tezzata il 15/09; Favret Marta di Matteo e di Russo Elena, nata a S. Vito al Tag. il 23/07/02, battezzata il 21/09; Moro Manlio di Claudio e di Bellotto Barbara, nato a Por­denone il 17/03/02, battezzato il 28/09; Fa­delli Manuel di Francesco e di Tonus Ta­mara, nato a Pordenone il 30/03/02, bat­tezzato il 06/10; Bertoldo Alessia di Mario e di Galazka Yadwiga, nata a S. Vito al Tag. il 21/03/02, battezzata il 06/10; Bertoldo Matteo di Mario e di Galazka Yadwiga, na­to a S. Vito al Tag. il 21/03/02, battezzato il 06/10; Scroccaro Erica di Michele e di No­nis Emanuela, nata a S. Vito al Tag. il 28/06/02, battezzata il 06/10; Peduto Sa­brina di Roberto e di Tantulli Paola, nata a S. Vito al Tag. il 22/02101, battezzata il 06/10; Innocente Mattia di Denis e di Buttignol Luisa, nato a S. Vito al Tag. il 01/05/02, bat­tezzato il 19/10; Biasotto Daniel di Ivan e di Del Negro Paola, nato a Pordenone il 26/07/02, battezzato il 27/10; Sacco n Eli­sa di Roberto e di Biasotto Vania, nata a Pordenone il 29/06/02, battezzata il 27/10; Mascarin Francesco di Alessandro e di Bardelli Emanuela, nato a S. Vito al Tag. il 10/08/02, battezzato il 03/11; Pezzutti Alessia di Stefano e di Del Pup Adriana, nata a Pordenone il 17/07/02, battezzata il 17/11/02.

MATRIMONI

Michieli Luca e Savani Ilaria il 4 maggio 2002; Spagnol Lauro e Bidinot Stefania il 18 maggio 2002; Celon Federico e Ma­scherin Paola 1'1 giugno 2002; Ballardin Edoardo Paolo e Santa rossa Merssia il 22 giugno 2002; Vendrame Andrea e Be­din Sonia 1'1 settembre 2002; Zorzutti Ste­fano Giorgio e Mascarin Diana il 21 set­tembre 2002; Riga Marco e Corrado Ele­na il 29 settembre 2002; Fregolent Luigi e Andreatta Micaela il 12 ottobre 2002; Tavella Mauro e Moro Tamara il 13 ottobre 2002.

MORTI

Vitale Sebastiano, marito di Rondone Te­resa, il 01/05/02 di anni 88. Barbieri lolanda, vedova di Zennaro Pier­giulio, il 19/05/02 di anni 81. Praturlon Anna, nubile, il 01/06/02 di anni 61. Del Bianco Denis, marito di Conforto Su­sanna, il 15/06/02 di anni 43. Tesolin Antonietta, vedova di Del Ben Pie­tro, il 22/06/02 di anni 89.

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Tesori Christian, celibe, il 22/06/02 di an­ni 26. Mattiuz Margherita, vedova di Rambaldini Guglielmo, il 23/06/02 di anni 98. Piccinin Giuseppina, vedova di Fedrigo Giovanni, il 23/06/02 di anni 98. Crozzoli Elda, vedova di Travani Giovanni, il 08/07/02 di anni 87. Moret Giacomo, marito di Nervo Pierina Giulia, il 09/07/02 di anni 80. Zorzit Marcello, marito di Corazza Cateri­na, il 14/07/02 di anni 81. Frosio Santina, vedova di Mio Bertolo Lui­gi, il 15/07/02 di anni 79. Boz Maria, vedova di Buttignol Gino, il 07/08/02 di anni 96. Gerolami Antonia Angela, vedova di Mon­ticco Ernesto, il 18/08/02 di anni 89. Bornia Angelo, celibe, il 19/08/02 di anni 68. Mocellin Mirilla, vedova di Francescon An­tigio, il 24/08/02 di anni 76. Favot Regina Rosalia, vedova di Taiariol Luigi, il 28/08/02 di anni 89. Carolo Ettore, marito di Celant Evelina, il 04/09/02 di anni 73. Mio Antonio, marito di Edda Oliva Ma­scherin, il 04/09/02 di anni 76. Favot Giuseppe, marito di Da Re Anna, il 12/09/02 di anni 56. Del Rizzo Agostino, marito di Giacomaz­zi Tranquilla, il 15/09/02 di anni 75 . . Massarut Elena Adelia, vedova Della Ro­sa, il 17/09/02 di anni 92. Zanetti Anna Elsa, moglie di Trevisan Fran­cesco, il 26/10/02 di anni 72. Rossit Riccardo, marito di Pegorer Maria, il 05/11/02 di anni 79. Bianco Adolfo, marito di Ceolin Elvira, il 11/11/02 di anni 61. Schincariol Luigia, moglie di Belluz Gio­vanni, il 17/11/02 di anni 69. Facca Maria, vedova di Dall'Acqua, il 30/11/02 di anni 94. Botteon Teresa, moglie di Paoletto Ugo Sante, il 30/11/02 di anni 82.

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ALCOLISTI ANONIMI

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ANAGRAFE & OFFERTE (maggio-novembre 2002)

PRO CHIESA

(lire): In memoria Bier Marcello le fam. Guerra e Fabrici 200.000; (euro): Sforzin Silvio 40; matrimonio Angeli Paolo e Em­polini Fabiana 150; Zucchet Adelino e Lui­gia 40; matrimonio di Bidinot Stefania e Spagnol Lauro 100; battesimo N.N. 100; battesimo N.N. 20; battesimo Adele Alò 50; battesimo Venier Elena 30; unione soci "Val Sile" 30; bambini 3g elem. C-D 30; battesi­mo Nocente Francesco 70; Iseppi Cle­mentina ed Emanuela 40; battesimo Sarri Filippo 50; matrimonio di Mascherin Pao­la e Celon Federico 100; Hofer Rodolfo 40; in memoria Facca Rinaldo 50; in memoria Sforzin Caterina 50; 25° matrimonio N.N. 50; matrimonio di Plateo Alberto e Tonon Federica 400; in memoria Del Bianco De­nis fam. Lovisotto Carlo e Bernarda 50; fam. Lovisotto Carlo e Bernarda 70; in me­moria Rambaldini Rita 300; in memoria Te­sori Christian 50; battesimo Romano Arian­na 50; battesimo Turchet Marco 50; batte­simo Tonello Mirco 50; N.N. 25; in memo­ria Boz Maria 500; matrimonio Ballardin Edoardo e Santa rossa Merssia 100; G.S.C. Cesena 50; in memoria Montico Antonia 100; in memoria Martin Eleonora 45 dolla­ri canadesi; in memoria Martin Riccardo Bruno 45 dollari canadesi; matrimonio Mi­lanese Anna Lara e Ahodri Moseley 250, matrimonio di Bedin Sonia e Vendrame An­drea 50; battesimo Regini Suami 80; bat­tesimo N.N. 20; battesimo N.N. 50; in me­moria Bornia Angelo 150; battesimo di Fan­tuz Massimiliano 50; matrimonio Minuz Eva e Hubbel Jason 120; matrimonio Mascarin Diana e Zorzutti Stefano 100; in memoria Carolo Ettore 50; N.N. 50; N.N. 100; in me­moria Francescon Mirilla 100; matrimonio di Corrado Elena e Riga Marco 50; Muci­gnat Bruno 50; matrimonio Trevisan Luca e Colussi Sabrina 100; battesimo Fadelli

Manias Emilio Tesori Christian

Zorzit Marcello Favot Giuseppe

Manuel 50; matrimonio Moro Tamara e Ta­velia Mauro 100; battesimo Pigat Irene 50; Taiariol Adalgisa 10; Luccon Ugo 20; bat­tesimo di Innocente Mattia 50; battesimo Bertoldo Matteo e Alessia 250; in memo­ria Trevisan Anna 50; classe 3g media E (anno 1972) 11; Sposi Savani Ilaria e Mi­chieli Luca 70; cognate in mem. Pio Sem­proni 85; N.N. in mem. Pio Semproni 100; Facchin Alberto 20; Di Biase Berenice 50; N.N. 50; N.N.50; N.N.25; N.N. 50; N.N. 100; N.N. 40; N.N. 20; N.N. 200; N.N. 10; N.N.10;N.N.50;N.N.50;N.N.70;N.N. 50; N.N.20;N.N.30;N.N.5;N.N.150;N.N.20; N.N. 50; N.N. 10; fam. Miotto per batto Gior­gia 50; fam. Balardin batto Elisa 100; N.N. 5; N.N. 100; fam. Moret in mem. Giacomo 70; N.N. 80; fam. Mio Bertolo in mem. San­tina 200; Bailot Aldo in mem. Chiarot Ma­ria 50; N.N. 10; fam. Comin 10; batto Elisa Nonis 25; batto Alessia Muzzin 40; fam. Fa­vot in mem. Giuseppe 100; classe 1946 60; fam. Del Rizzo in mem. Agostino 100; pa­renti in mem. Fogale Innocente 150; N.N. 20; N.N. 10; N.N. 100; N.N. 15; Augusto, Bruno, Celso e Francesco Del Rizzo in mem. Boz Maria 100; N.N. 50; fam. Mez­zarobba in mem. Giovanni 150; sorella Li­eia Chiarot in mem. Maria vedo Astolfo 100; fam. in mem. Nardo Antonio 50; N.N. per batto 50; N.N. 10; N.N. 80; N.N. 90; batto Eli­sa e Daniel 100; classe 1932 20; Alessan­dro ed Emanuela batto Francesco 100; N.N. 30; N.N. 30; fam. in mem. Favot Regina 100; Buffalon Antonietta 50; N.N. 20; N.N. 20; N.N. 40; batto Alessia Pezzutti 60; N.N. 50; fam. Belluz in mem. Gina 60; fam. Del Bel Belluz in mem . Antonia 40.

PRO BOLLETTINO

Sorgi Alfio e Alida (Canada) 50 dollari; Ho­fer Rodolfo e lole 80; Di Luca Thomas 20;

Favot Regina

Chiarot Luciano e Musso Gioconda (Ca­nada) 25; Farinella Fabio e Rosanna 25; Brunetta Frank (Canada) 100 dollari; Ma­scarin Tiberio (Canada) 200; Gregoris Li­dia 20; Mascarin Maria (Francia) 40; Anna Trevisan Bregolin (Australia) 25; Pasut Bru­na e Giacomo (Toronto) 20; Del Bel Belluz Celestina (Toronto) 50 dollari; Mascarin Alfonso e Caterina (Toronto) 50; Battiston Fernando e Vittorina (Toronto) 50 dollari; Da Dalt Carla e Mario (Canada) 50 dolla­ri; Carretta Arnaldo e Rita 50; Zentil Ma­nias Teresina (Australia) 20 dollari; N.N. 15; Zorzes Alda Del Bianco 100; Del Rizzo Au­gusto 50; fam. Mezzarobba in mem. Gio­vanni 50; Onorina Del Col 20 dollari; Zor­zit Caterina 20; Belluz Lepido 15; Nervo Giuseppe 35; Morettin Angelo ed Evelina 30.

PRO CAMPANILE

N.N. 15; N.N. 400; N.N. 2400; Doimo Nadia 30; Consolaro Francesco ed Elda 200; N.N. 300; N.N. 80; Boz Paolina 50; N.N. 50; N.N. 100; Borgo Saccon 80.

GRAZIE

Noi giovani e ragazzi del Coro Parrocchia­le vogliamo ringraziare con affetto e rico­noscenza coloro che hanno accolto la pro­posta di contribuire alle spese per l'acqui­sto degli strumenti musicali e di amplifica­zione che saranno usati durante i concerti, nelle recite natalizie e pasquali, e durante le liturgie. In modo particolare: G.S.C. Ce­sena 500 €; gli amici di Via Cesena Scorz 300 € ; don Raffaello 250 €; Festa degli An­ziani 260 €; Pro Loco Cesena 100 €; Da Ros Lorenzo 20 €; Mazzonetto Ivano 40 €; N.N.20€.

Franceschinis Genoveffa

Chiarat Maria (Venezuela)

Del Rizzo Agostino Santarassa Eleonora Duratil Arduino

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