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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 18 maggio 2012

Pagina I

CNI

Professioni tecniche pronte alla riformaItalia Oggi 18/05/12 P. 27 1

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Le Casse: urgente un confronto con il ministroSole 24 Ore 18/05/12 P. 11 Maria Carla DeCesari

2

TRIBUTARISTI

Tributaristi ammessi alle piattaforme UeSole 24 Ore 18/05/12 P. 25 Francesca Milano 3

Tributaristi, arriva il bollino bluItalia Oggi 18/05/12 P. 26 Ignazio Marino 4

LEGGE PROTEZIONE CIVILE

Una calamità distrugge la casa? Da oggi lo Stato non paga i danniCorriere Della Sera 18/05/12 P. 22 Giovanna Cavalli 5

POLIZZA CASA

Polizza casa contro le calamitàSole 24 Ore 18/05/12 P. 24 Saverio Fossati 6

L'Ania: coperta solo una parte del rischioSole 24 Ore 18/05/12 P. 24 7

La garanzia sulle abitazioni pesa 3,5 miliardi all'annoSole 24 Ore 18/05/12 P. 24 8

POLIZZA ANTISISMA

Parte zoppicando la polizza anti-sismaSole 24 Ore 18/05/12 P. 14 9

SICUREZZA SUL LAVORO

Per le imprese sotto 10 dipendenti valutazione rischi autocertificataSole 24 Ore 18/05/12 P. 25 Luigi Caiazza 10

RIFORMA DEL LAVORO

Pacchetto merito agli studenti migliori I premi? Denaro o aiuti all'assunzioneCorriere Della Sera 18/05/12 P. 8 Lorenzo Salvia 11

INFRASTRUTTURE

L'aeroporto "italiano" di BerlinoStampa 18/05/12 P. 1 Alessandro Alitami 12

BENI CONFISCATI

Beni sottratti alla mafia, commercialisti in campoSole 24 Ore 18/05/12 P. 25 Giorgio Costa 15

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® pronte alla riformaLe categorie tecniche vanno avanti con

la propria riforma delle professioni. E nonsi fanno trovare impreparate all'appun-tamento previsto per la prossima setti-mana quando consegneranno all'ufficiolegislativo del mini-stero della giustiziala loro proposta ri-formatrice. Un pac-chetto già pronto daalcuni mesi che, se-condo quanto spiegail presidente del Pat(Professioni di areatecnica) ArmandoZambrano «dovrà soloessere asciugato neicontenuti, così comerichiesto dall'ufficiodal ministero». Il tut-to affinché i tecnici di

mo consegnato al ministero, sul quale c'ètotale accordo tra le 11 professioni. Enon è poco. A questo aggiungo che an-che in virtù del rapporto costruito coni tecnici dell'ufficio legislativo saremo

certamente convocati se lemodifiche dovessero esse-re sostanziali. Ora ci han-no chiesto di semplificarloancora di più ma l'ossaturarimarrà questa: si tratteràdi un provvedimento strut-turato in modo tale che unaparte delle norme potrà piùfacilmente e, anche più logi-camente, essere inserita neivari regolamenti attuatividei rispettivi consigli na-zionali.

D. Si ipotizzava uno slit-tamento dei tempi magari

Armando Zambrano

Via Arenula possano, entro il prossimo 24maggio, costruire l'ossatura del dpr, a par-tire dal quale i vari consigli emaneranno isingoli provvedimenti di au-toregolamentazione. E guaia parlare di slittamento deitempi previsti (13/08/12) perl'attuazione della delega,perché il numero uno degliingegneri non vuole propriosentirne parlare.

Domanda. Presidentecosa pensa delle indiscre-zioni circolate sulla riformadelle professioni?

Risposta . Penso che lastrada per la riforma è or-mai definitivamente trac-ciata. Come area tecnicadelle professioni abbiamoelaborato un testo unitariomolto articolato che abbia-

prevedendo un testo unico sulle profes-sioni. Lei sarebbe d'accordo?

R. Assolutamente no. La riforma la vo-

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ora, non abbiamo intenzione di per-gliamodere altro tempo, per questo deve esserepronta entro il 13 agosto, così come stabili-sce la legge delega. Noi stiamo già lavoran-do ai regolamenti, quindi, di slittamentonon vogliamo proprio sentire parlare.

D. Cosa dice, invece, dei profili di inco-stituzionalità sollevati dalla giurispru-denza?

R. Che non sono un giurista, ma possosolo dire che come categoria non solleve-remo alcun profilo di illegittimità. Se altriintendono andare per questa strada sonoliberi di farlo senza, però, tirare dentrotutti.

D. Il ministero sta anche ultimando ilregolamento sulle società tra professioni-sti. Il coinvolgimento però delle categoriesu una materia che vi riguardava e parti-colarmente delicata è stato pressoché ine-sistente. Nulla da dire in questo senso?

R. Effettivamente sarebbe stata auspi-cabile una maggiore concertazione su untema tanto delicato e che modificherà il

La competenza del ministeroIn merito all'articolo «Riforma delle professioni al buio»,

pubblicato su ItaliaOggi dello scorso 16 maggio, vorrei chia-rire che il giudizio sulla competenza dei «tecnici ministeriali»attribuito a «un'impressione diffusa» non rispecchia il miopensiero.

Al contrario, il lavoro svolto in questi mesi con i rappresen-tanti del ministero ha evidenziato piena condivisione sulleproblematiche emerse e proficua collaborazione nella indivi-duazione di possibili soluzioni.

Sono convinto che solo grazie al competente apporto degliuffici tecnici del ministero della giustizia si potranno tradurrein provvedimenti operativi i principi della riforma.

CordialmenteClaudio Skiliolli, presidente del Cndcedc

mondo del lavoro professio-nale. Però credo che ci pos-sano essere ancora dei mar-gini di miglioramento ancheperché a quanto pare non c'èancora un testo definitivo.

D. Il decreto sui parametrisi dice sia in dirittura di ar-rivo. Soddisfatto o si potevafare meglio?

R. Abbiamo fatto le nostreproposte così come ci è statorichiesto. Siamo convinti cheil lavoro definitivo sarà asso-lutamente positivo e si trat-terà davvero di parametriper le liquidazioni giudizialie non di tariffe mascheratecome qualche crede.

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Le Casse: urgenteun confrontocon il ministro

Maria Carla De Cesari

_ak: «Il ministro ci convochi».La richiesta dei vertici della Cas-se di previdenza private arrivaall'indomani delle risposte delministro del Lavoro Elsa Forne-ro alle domande dei lettori de «IlSole a4 Ore». Per la prima volta ilministro ha messo nero su bian-co i criteri per misurare la soste-nibilità degli enti di previdenza.Dai bilanci tecnici il saldo cor-rente deve risultare in pareggioo in attivo nell'intero arco dei 50anni Inoltre, il saldo previden-ziale a 5o anni «non deve esserenegativo». Il mancato rispetto diquesti"target" obbligheràleCas-se ad adottare, da quest'anno, ilcontributivo pro rata (non si sp e-cifica con quali variabili) e, perunbiennio, un contributo di soli-darietà dell'ido per i pensionatiFornero ha anche precisato checosa compone il saldo correntee quello previdenziale. Rispetti-vamente: entrate contributivepiù interessi reali sui patrimonialnetto dellaspesaperprestazio-ni; entrate contributive al nettodella spesaper prestazioni.

« È positivo - commenta An-dreaCamporese, alla guida del-l'Inpgi (giornalisti) e del-l'Adepp, l'associazione delleCasse -che il ministro abbiaregi-strato la necessità di conteggiareil rendimento dei patrimoninell'ambito della sostenibilità a5oanni, pur oss ervando ógni sin-golo anno. D'altro canto il Consi-glio nazionale degli attuari hapiùvolte ribadito conattiufficia-li la correttezza del metodo dicalcolo. Occorre anche sottoline-are che la legge stabilisce l'obbli-go di accantonare cinque annua-litàdelle pensiontinessere. Ren-dereintangibile ilpatrimonio ac-cumulato in assoluto appare in-congruo rispetto all'obiettivo disostenere la spesa previdenzialenei momenti di flessione dovuti

a regole pregresse o andamentinegativi dei ciclo economico».

Perle Casse ditrattadirende-re non solo trasparenti le regoledel gioco ma anche di fissarle inmodo coerente all'obiettivoche ci si propone. Se il fine è diverificare, nel medio-lungo pe-riodo, la sostenibilità delle Cas-se occorre definire quali sonogli strumenti ammessi a garan-zia delle pensioni degliiscritti, acopertura dei debiti. «Per met-tere a punto il passaggio al con-tributivo - dice Paola Murato-rio,presidente diInarcassa, l'en-te di ingegneri e architetti-stia-mo facendo proiezioni aioo an-ni,ben oltre quello che ci chiedelalegge. Il nostro saldo correnterisulta sempre positivo, ma ilsaldo previdenziale è negativoper qualche anno in coinciden-za con ilpensionamento deiba-by boomers. Si tratta di pochimilioni l'anno, circa70o, afron-te di un patrimonio che conti-nuerà a crescere. Passeremo,nel periodo considerato, da 6 a4o miliardi». Da qui la doman-da: che senso ha accumulare pa-trimoni e negare la sostenibilitàse c'è un temporaneo saldo pre-videnziale negativo?

Ancora: il ministro haannun-ciato «linee guida» p er interpre-tare e applicare le misure conte-nute, per le Casse, nel decretolegge 201/20u. «Attendiamo -afferma Camporese - convoca-zioni a brevissimo termine, vi-sto il limite del3o settembre peri bilanci tecnici. Il fatto che i pa-rametri di proiezione dei bilan-ci tecnici vengano annunciatiperfinegiugno complicail dove-roso confronto all'interno degliorgani di gestione delle singoleprofessioni».

«Le risposte del ministro -conclude Walter Anedda, presi-dente della Cassa dottori com-mercialisti - chiariscono solo inparte le questioni dubbie, peresempio non si capisce se i ren-dimenti, oltre l'equilibrio del sal-do corrente, possono essere ri-portati da un anno all'altro. Oc-corre un confronto».

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In cantiereil part-timeper i lavoratoripiu anzianiStittta5n11eGi,,seconeffetrirapid

.'Attenziqncañfli ewdi mn i, fenili wm: _

Sul Sole 24 Ore di giovedìsono state pubblicate quattropagine dedicate allo sportelloprevidenza, un focus sullepensioni in cui sono statianalizzati gli elementiessenziali delle riformaFornero, evidenziandonescopi e anche alcune criticità.Partendo dalla domandedeilettori, sono stati esaminaticasi particolari di lavoratori elavoratrici, scavando inprofondità nelle pieghe delnuovo sistema. Sono statepubblicate, infine, le rispostedate direttamente dalministro Elsa Fornero adalcuni quesiti che sono statiinviati al quotidianoall'[email protected]

Previdenza professionisti Pagina 2

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Giusttizia .Il ministero ha abilitato le associazioni

Tributaristi ammessialle piattaforme UeFrancesca MilanoMILANO

w,y > Le associazioni di tributa-risti sono state ammessenell'elenco dei soggetti chiama-ti a far parte delle conferenze diservizi per la predisposizionedelle piattaforme comuni eu-ropee. A stabilirlo è stato il mi-nistero della Giustizia con quat-tro decreti emanati di concertocon il ministero perle Politicheeuropee.

Adesso, in pratica, itributari-sti potranno partecipare allepiattaforme comuni sulle pro-fessioni e portare la propriaesperienza sul tavolo europeo.

Il ministero sottolinea che ildecreto «non è finalizzato a unriconoscimento o ad altra for-ma di regolamentazione», maper il presidente dell'Int, Riccar-do Alemanno, «è motivo di or-goglio per tutti gli iscritti per-ché è un riconoscimento impor-tante. Prima di tutto , l'ammis-sione nell'elenco permette fi-nalmente di rappresentare insede europea le esigente degliiscritti. E poi chiude un iter di

controllo che sancisce la serie-tà del nostro istituto, che ha ot-tenutoilvialiberadelCnele deidue ministeri».

Le piattaforme comuni euro-pee sono nate con lo scopo direndere omogenee le'differen-ze di regolazione e facilitare lalibera circolazione dei profes-sionisti: fmoral'esperienzanon

IL RISU1LTATO-I decreti non sono finalizzatial riconoscimentodelle professionima per la categoriaè comunque un passo avanti.........................................................................

ha dato, in realtà, frutti. «C'è chidice che le piattaforme nonpar-tiranno mai - commenta Ale-manno -, chi invece sostieneche sarà il ministero a fare daportavoce per le categorie.Quello che oggi conta per noi èche abbiamo il riconoscimentoaportare alivello europeo lavo-ce dei tributaristi».

È molto soddisfatto ancheRoberto Falcone, presidentedella Lapet, che ricorda il «lun-go iter che è stato necessarioper arrivare a questo risultato:abbiamo presentato la doman-da di iscrizione nell'elenco nellontano dicembre 2007». Falco-ne sottolinea che l'elenco (pre-visto dall'articolo 26 del Dlgs206/2007) si sta ancora aggior-nando e che «noi riponiamo af-fidamento nelle piattaforme co-muni, che dovrebbero tra l'al-tro agevolare la mobilità dei ser-vizi professionali, così impor-tante in un mercato europeo».

La partecipazione ai tavolieuropei è un buon risultato an-che secondo Luigi Pessina, pre-sidente dell'Ancit, che non di-menticaperò che «d'obiettivo fi-nale è un altro. Ma essere rico-nosciuti dal ministero comesoggetto esistente e rappresen-tativo è comunque un bel passoin avanti».

Festeggia, infine, anche Arve-do Marinelli, presidentedell'Ancot, secondo cui questodecreto sancisce che «non sia-mo più degli illustri sconosciutima siamo un'associazione cheè stata valutata per due anni. sustatuto, deontologia, assicura-zione. Adesso finalmente pos-siamo guardare all'Europa».

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Tributaristi Pagina 3

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Dopo (irr(tsr,` Cr'rr(jrre (rrrrrí, r'1 r.r(cï dree i i 1i NO/(r Severino ha dato 10%. per° /1 rrCi[, T,cr[?F,d, ht1 e Ar'rf;n/

Trih ïtaristi, rr,. blu. . . . ® . ' ® ® . .ï" i ti i decreti per l 'iscriz ione ne elenco del Mìngiustiz ia

DI IGNAZIO MARINO

1 ministero della giustiziaha firmato i decreti ne-cessari per l'iscrizione diAncit, Int, Ancot e Lapet

(tributaristi) nell'elenco delleassociazioni rappresentative alivello nazionale delle profes-sioni non regolamentate. Cosìcome previsto dalla proceduradettata dall'articolo 26 del dlgs206/2007, i quattro provvedi-menti permetteranno ai rispet-tivi sindacati di partecipare aitavoli tecnici internazionaliper la definizione di parametricomuni sotto il profilo formati-vo. Il via libera ai decreti, dopoquasi cinque anni di attesa (laprima domanda è stata pre-sentata a dicembre del 2007),riapre così una partita fra chi,come gli ordini, da sempre ècontrario a questo iter di «rico-noscimento» e chi, come le asso-ciazioni, da cinque anni chiedel'applicazione di una legge.

Il cambio della guardia.Il ministro Paola Severi-no ha quindi sblocca-to le pratiche che ilsuo predecessore,Angelino Alfano,aveva chiuso nelcassetto permotivi mera-mente politi-ci. Vistoche or-

dini e associazioni, in mancanzadi una riforma delle professio-ni, hanno più volte polemizzatosul tema. Non a caso, la letterafirmata dal magistrato EnricoSigfrido Dedola, ancora oggi evi-denza che «il decreto non è fina-lizzato a un riconoscimento o adaltra forma di regolamentazione,ma è specificamente volto ad at-testare che codesta associazioneè stata ritenuta allo stato in pos-sesso dei requisiti strumentaliall'annotazione dell'elenco delleassociazioni rappresentative alivello nazionale delle profes-sioni non regolamentare. Per-tanto l'annotazione nell'elenconon consente l'uso dell'emblemadella Repubblica italiana e dellogo del ministero della giusti-zia». Precisazioni che sembranovoler far prendere al ministerole distanze dalle conseguenzeche i decreti avranno.

Il senso della legge. Per ca-pire il perché di un iter duratoquasi cinque anni, bisogna an-dare alle origini della legge.

stazione, succes-sivamente, pernulla condivi-

sa dal nuovogoverno dicentrodestrache, però,altro non hapotuto fareche metterein stand by lepratiche cheriguardano itributaristi.

Ritornandoalla legge originaria, sfruttan-do il recepimento della diretti-va qualifiche Ue (2005/36/Ce)fu quindi prevista la possibili-tà anche per le associazioni diprofessionisti senza un albo diriferimento di partecipare allepiattaforme internazionali peromogeneizzare i singoli profiliprofessionali. Una partecipa-

Il dlgs 206/2007 fu varatodall'allora governo dicentrosinistra proprioper dare una sorta diregolamentazione aun mondo non in-quadrato in ordinie collegi. Un'impo-

zione, però, vincolata alla do-cumentazione di una serie dicaratteristiche. È con questaistruttoria che implicitamentesi va a regolamentare il compar-to. Le associazioni infatti per ot-tenere l'iscrizione all'elenco delministero della giustizia devonodimostrare:

- l'avvenuta costituzione peratto pubblico o per scritturaprivata autenticata o per scrit-tura privata registrata pressol'ufficio del registro, da almenoquattro anni;

- l'adozione di uno statutoche sancisca un ordinamento abase democratica, senza scopo dilucro, la precisa identificazionedelle attività professionali cuil'associazione si riferisce e deititoli professionali o di studinecessari per farne parte, larappresentatività elettiva dellecariche interne e l'assenza di si-tuazioni di conflitto di interesseo di incompatibilità, la traspa-renza degli assetti organizzativie l'attività dei relativi organi, laesistenza di una struttura orga-nizzativa, e tecnico-scientificaadeguata all'effettivo raggiun-gimento delle finalità dell'asso-ciazione;

- la tenuta di un elenco degliiscritti, aggiornato annualmentecon l'indicazione delle quote ver-sate direttamente all'associazio-ne per gli scopi statutari;

- la presenza di un sistema dideontologia professionale conpossibilità di sanzioni;

- la previsione dell'obbligodella formazione permanente edella diffusione su tutto il terri-torio nazionale.

Insomma, se riconoscimentonon è, di sicuro è qualcosa checi assomiglia molto.

Una nuova vigilanza . Per ef-fetto dell'iscrizione nell'elencodel ministero della giustizia, an-che se le piattaforme internazio-nali non sono mai state istituitein nessun settore, le associazioni(anche quelle dei traduttori cheerano già state riconosciute) do-vranno sottostare alla vigilanzadel ministero della giustizia. Esempre la missiva del diparti-mento per gli affari di giustiziaa spiegare che «il ministero siriserva di verificare il manteni-mento dei requisiti, con la pre-cisazione che l'accertamentodell'assenza o del venire menodei requisiti e delle condizionidi cui al terzo comma del digs206/2007 comporterà la cancel-lazione d'ufficio dall'elenco. L'as-sociazione è pertanto obbligata,oltre che a comunicare immedia-tamente le vicende modificativedei requisiti e dei dati comuni-cati ai fini dell'annotazione, atrasmettere al ministero copiaautentica dell'atto costitutivoe dello statuto eventualmentemodificati».

Riproduzione

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_ ima La legge sulla Protezione civile

ROMA - La calamità natu-rale sarà a carico del cittadi-no. In caso di terremoto, allu-vione, tsunami e qualsivogliaaltra catastrofe, non sarà piùlo Stato a pagare i danni. A ri-costruire l'edificio crollato opieno di crepe, casa o aziendache sia, dovrà provvedere ilproprietario. A sue spese. Ostipulando, previdente, unarelativa polizza di assicurazio-ne.

La novità, enunciata chiara-mente, si trova nel decretolegge n.59 sulla riforma dellaProtezione Civile pubblicatoieri sulla Gazzetta Ufficiale. Incui si afferma che «al fine diconsentire l'avvio di un regi-me assicurativo per la coper-tura dei rischi derivanti da ca-lamità naturali sui fabbricatia qualunque uso destinati,possono essere estese tutte lepolizze assicurative controqualsiasi tipo di fabbricato ap-partenente a privati». E que-sto per poter «garantire ade-guati, tempestivi ed uniformilivelli di soddisfacimento del-le esigenze di riparazione e ri-costruzione». Cosa che lo Sta-to non può più permettersi

Una calamitàdistrugge la casa?Da oggi lo Statonon paga i danni

per cronica carenza di fondi.La normativa non ha effet-

to immediato: il decreto leg-ge prevede infatti «un regimetransitorio anche a fini speri-mentali». Entro go giorni do-vrà essere emanato un regola-mento che stabilisca modali-tà a termini per l'avvio del re-gime assicurativo. Ed è poiprobabile che i tempi si allun-ghino. O che si trovino deicorrettivi. Ma la tendenza èquella.

Confermata dalle parole diFranco Gabriella, capo dellaProtezione Civile: «Quella sul-l'Aquila è stata l'ultima azio-ne di intervento sulla popola-zione» ha detto ieri ai Giova-ni imprenditori di Confindu-stria. «Purtroppo per il futurodovremo pensare alle assicu-razioni perché lo Stato non èpiù in grado di fare investi-

L'assicurazioneSarà necessario stipulareuna polizza diassicurazione per coprirei rischi di eventi naturali

menti sulle calamità: gli aqui-lani sono stati gli ultimi a rice-vere assistenza». Su questa li-nea procede anche la normache riduce la durata dello sta-to di emergenza, ossia del pe-riodo in cui lo Stato si accollale spese: 6o giorni, conun'unica proroga di altri 40.Fine delle emergenze plurien-nali.

Per adesso l'assicurazionesarà soltanto di tipo volonta-rio (con agevolazioni fiscali).E già questo principio potreb-be porre dei problemi giuridi-ci in quanto sancisce la dispa-rità tra cittadini che vivono

TrainslizilonePrevisto un «regimetransitorio». Entro 90giorni sarà emanato ilregolamento

Terremoto La prefettura dell'Aquila distrutta dal sisma nel 2009

in zone a rischio e quelli chehanno la fortuna di abitare inaree sismiche o soggette a pe-ricoli idrogeologici. Senzacontare che le compagnie diassicurazioni, nel primo caso,pretenderebbero premi mol-to costosi. La soluzione po-trebbe essere rendere l'assicu-razione obbligatoria per tutti.Con un costo calcolato in cir-ca loo euro per abitazione.

Secondo Adolfo Bertani,presidente del Cineas (Con-sorzio universitario specializ-zato nella cultura del ri-schio), questa «è una svoltaepocale perché si introduceanche in Italia la responsabili-tà diretta del cittadino nellatutela dei propri beni e di unanuova cultura di rispetto delterritorio. Si passa da welfarestate alla welfare communi-ty».

Giovanna Cavalli.J RIPRODUZIONE RISERVATA

Legge protezione civile Pagina 5

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Assicurazioni . Facilitata la copertura da terremoti e alluvioni - Dubbi sulla permanenza dell'intervento pubblico generale

Polizza casa contro le calNel Dl sulla protezione civile prevista una tutela volontaria ma agevolata

' Saverio Fossati

Alla fine arriverà la polizzaanticalamità, volontaria maagevolata. Sono nove anni chenelle Finanziarie maggioranzevariamente composte provanoa lanciare l'idea di una copertu-ra assicurativa (privata o pub-blica) contro il rischio terremo-ti e alluvioni. Ma sinora le prote-ste dei proprietari immobiliari,timorosi più del premio che deidisastri, hanno fatto fare mar-cia indietro. Nel D159/2012 sul-la riforma della protezione civi-le ha trovato posto, all'articolo2, la «copertura assicurativa subase volontaria contro i rischidi danni derivanti da calamitànaturali». Nella norma nonmancano le imprecisioni, chepotranno essere corrette in se-de di conversione in legge, manel complesso il messaggio èchiaro: chi vorrà potrà dotarsidi polizza anticalamità per fab-bricati posseduti da privati. Inrealtà lo può fare benissimo già

La classifica

adesso (siveda l'articolo qui sot-to) ma la differenza è nel secon-do comma: unDpcm di concer-to con Sviluppo economico edEconomia, da emanare entro il15 agosto 2oi2, detterà regolespeciali per questo tipo di poliz-ze, rendendole più appetibili.NelDpcm dovranno essere con-tenute queste previsioni:si estensione delle copertura an-ticalamità nella «globale fabbri-cati» (cosa che del resto si puògià fare); nella formulazionedella legge, però, sembra chequestaprevisione dovrebbe es-sere obbligatoria: chi stipulauna polizza «contro qualsiasidanno» dovrebbe vedersi inclu-dere in automatico anche i dan-ni da calamità naturali;r in caso di polizza anticalami-tà lo Stato non verserà alcuncontributo; la norma è scritta inmodo talmente impreciso dasuggerire l'idea che chi non lastipulasse non potrebbe conta-re sull'aiuto pubblico;

a incentivi fiscali Irpef con de-ducibilità parziale dall'Irpef(la norma parla anche di Iresmasi tratta di un evidente erro-re) o di riduzione delle tassesul premio; sempre a invarian-za di gettito;

regime transitorio e di speri-mentazione per i primi periodi.

Per poter emanare il Dpcm laProtezione civile, entro il 16 giu-gno 2012, trasmetterà ai ministe-

ri interessati la mappa d'Italiacon il rischio sismico, la stimadei soggetti interessati e una si-mulazione dei premi. Nella ta-bella qui a fianco si può già ave-re, a grandi linee, un'idea dei co-sti di una polizza del genere: ilva-lore indicato, ineuro, rappresen-ta il costo annuo per ogni loomi-la euro divalore assicurato. È ov-vio che in Lombardia o in Sarde-gna, dove a memoria d'uomonon si ricordano terremoti, l'of-ferta è ottima, mentre a L'Aquilai costi sono elevatissimi.

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Gli importiindicano il «danno annuo atteso ponderato » per ognilOomila euro di somma assicurata . Media regionale in euro

110 CAPOLUOGHI A RISCHIO......................................................

L'Aquila

Reggio Calabria...................................................Ravenna .

...................................................Forlì-Cesena

...................................................

Isernia...................................................

Rieti

Terni

Catanzaro

Messina

Firenze

161,26

160,72

...Ei1flPIlISICURI..........................................................................Como

Vercelli...................................................Brindisi

...................................................Asti

...................................................Varese

...................................................

Novara

Sassari

Oristano

Nuoro

Cagliari'

7,87.....................

6,97

6,14

3,84

0,47

0,38

Polizza casa Pagina 6

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L'Anice copertasolo una partedel rischio

«Un sistema volontariodi copertura assicurativa puòcoprire una parte del rischiolegato alle calamità naturalima certamente non tutto». Iprimi commenti degli assicu-ratori al decreto legge del go-verno, affidati a Roberto Man-zato, direttore Ania per il set-tore vita e danni non auto, so-no di grande cautela. «Certa-mente qualora si volesse ren-dere più esteso il meccani-smo - sottolinea Manzato evi-tando però di pronunciare laparola "tabù" di polizza "ob-bligatoria" - anche lo stato do-vrebbe intervenire come assi-curatore di ultimaistanzaperfronteggiare le conseguenzedegli eventi più estremi chepotrebbero verificarsi. Tuttoquesto aumenterebbe la capa-cità di intervento del settoreassicurativo e indurrebbe lecompagnie a porre in esserepolitiche di prezzo piùmutua-listiche, abbassando il costomedio delle coperture. Diver-samente l'onere della polizzasarà giocoforza proporziona-le al rischio». L'ultima osser-vazione riguarda la portatadegli incentivi che, per il de-creto, dovranno essere «a in-varianzadigettito» .«Èunadi-sponibilità assai limitata, sipuò fare molto di più conside-rando soprattutto i risparmieffettivi che deriverebbero al-le casse pubbliche daltrasferi-mento del rischio sul sistemaassicurativo».

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Polizza casa Pagina 7

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Dallo Stato ai privati. Per ciascuna unità costo medio a 75 euro

La garanzia sulle abitazionipesa 3,5 miliardi all'anno

w, È una bolletta da 3,5 miliardil'anno che non trova posto, senon ex post, nel bilancio delloStato. Finora il costo delle calami-tà naturali è stato sempre soppor-tato dalle cassepubbliche conin-terventi a pie' di lista, decisi do-po un'inondazione o unterremo-to per finanziare piani di ricostru-zione.Lanovità contenuta nel de-creto legge di riforma della pro-tezione civile sta nell'annuncioche, d'ora in poi, l'intervento sta-tale verrà escluso per risarcire idanni dei fabbricati, quanto mne-no quelli coperti da polizza. È uncambiamento rilevante conside-rando che, inmedial'amministra-zione pubblica, siapure senza un

AZIENDE GARANTITEFino a oggiil contratto sui danniviene stipulatoquasi esclusivamente

peri fabbricati industriali

disegno organico e con frequen-ti ritardi, è sempre intervenutaper coprire il 70-8o% dei dannisubiti dai cittadini. Una percen-tuale che, nelle promesse (nonmantenute) dell'allora governoBerlusconi, fu addirittura porta-ta alloo% in seguito al terremotoabruzzese del zoo9.

Nella copertura dei rischi lega-ti alle calamitànaturali le compa-gnie d'assicurazione finora han-no giocato un ruolo limitato so-stanzialmente allaprotezione de-

gli stabilimenti industriali (quasisempre provvisti di polizze).Sporadica è invece l'offerta diprotezione per le abitazioni pri-vate che tuttavia è in aumento.Sono invece più di dieci anni chesi discute un sistema di copertu-ra misto pubblico-privato, sul ti-po di quelli assai diffusi all'este-ro, con la costituzione di pool as-sicurativi e l'intervento dello sta-to per coprire gli eventi estreminon risarcibili dai privati. Loscorso anno l'Ania (associazio-ne delle compagnie) assieme albroker assicurativo GuyCarpen-ter ha censito il rischio calamitàper il patrimonio abitativo dellapenisola (3.500 miliardi di eurointutto), individuando unaperdi-ta potenziale annua di 2,5 miliar-di. E una cifra che è pur sempre

inferiore al costo effettivo sop-portato nell'ultimo decennio(soltanto i danni del terremotoaquilano sono stati stimati in iomiliardi).

Lo studio ipotizza un sistemaobbligatorio o semi obbligatoriodi copertura. Il costo medio delpremio puro assicurativo (senzaoneri di distribuzione) è stato sti-mato in 75 euro l'anno per un va-lore di ricostruzione unitario diioomila euro. Finora, però, tuttelepropostesisono scontratopro-prio sul "muro" della polizza ob-bligatoria considerata alla stre-gua di una nuova tassa. E della fi-ducia, che ora sta venendo me-no, sull'intervento in ultimaistanza dello Stato.

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Polizza casa Pagina 8

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Parte zoppicandola polizza anti-sisma.COPERTURA DANNI CONTRO LE CALAMITA

n Paese devastato da dissesto idrogeologico, al-r,luvioni i e terremoti dovrebbe suggerire una gran-

de prudenza ai proprietari immobiliari. Invecela logica degli aiuti di Stato, per anni sempre disordi-nati ma abbondanti, ha sconsigliato i cittadinidall'investire anche solo piccole somme per preve-nire i disastri. Ora, però, le cose stanno cambiando elo prova il decreto legge 59/2o12, istituendo una pos-sibilità che già esiste, quella di allargare le polizze dicopertura danni dei fabbricati alle calamità natura-li, dopo nove anni di tentativi bloccati dall'opposi-zione dei proprietari immobiliari. La norma sembre-rebbe pleonastica, dato che la polizza resta assoluta-mente volontaria. Ma prevede un Dpcm che regola-menterà agevolazioni fiscali ed esclusione degli aiutipubblici «peri danni subiti da fabbricati». Sembrereb-be quasi che chi non stipula la polizza non ha dirittoagliaiuti di Stato, ma da una lettura attenta della norma(redatta in modo decisamente approssimativo) sem-bra che la limitazione sia riferita solo all'estensione del-la copertura danni agli eventi calamitosi. In ogni caso,l'esperienza dell'Abruzzo insegna che'forse è meglioarrangiarsi da soli.

Polizza antisisma Pagina 9

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5icur zza Lx._ ® Rinviate le nuove procedure zarle con quelle contenute nel-lo stesso Tu. Decorso tale ter-mine avrebbero trovato appli-cazione, inognicaso,tutte le di-sposizioni del Tu senza alcunaeccezione. Ora, atteso che il de-creto ministeriale non è statoemanato ed al fine di evitare ilvuoto normativo scaturentedall'abrogazione della norma-tiva speciale in materia di sicu-rezza nel settore in esame, l'ur-genza di scongiurare il rischiodella sospensione dell'operati-vità di tale attività, determina-ta dalla espressa esclusionedell'applicabilità di alcune mi-sure di sicurezza riguardanti i"luoghi di lavoro", nonché l'im-possibilità di applicare le di-sposizioni tecniche previstenel Tu, incompatibili con glistandard tecnici di esercizioapplicati, il decreto legge inesame ha procrastinato la de-roga in questione fino alla ema-nazione del decreto ministeria-le ma escludendo il termine fi-nale precedentemente stabili-to. In tal modo continuano adapplicarsi le disposizioni dero-gatorie previste dal citato arti-colo 3, comma 3, del Tu.

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Per le imprese sotto 10 dipendentivalutazione rischi autocertificataLuigi Caiazza

€- Più tempo alle piccole im-prese per gli adempimenti inmateria di sicurezza sui luo-ghi di lavoro. Con il decretolegge n. 57 del 12 maggio scorso(Gazzetta ufficiale del 14 mag-gio scorso), sono state pubbli-cate due proroghe delle attualidisposizioni contenute nel Dl-gs n. 81/2oo8 (Tu sulla salute esicurezza nei luoghi di lavoro)riguardanti i datori di lavoroche occupano fino a io lavora-tori, e la prevenzione degli in-fortuni sul lavoro nei servizi enegli impianti già gestiti dalleferrovie dello Stato.

L'articolo 29, comma 5, delTu stabilisce che i datori di la-voro che occupano fino a 1o la-voratori effettuano la valuta-zione dei rischi sulla base delleprocedure standardizzate daindividuare con apposito de-

creto ministeriale. Nelle moredell'emanazione di tale decre-to e, comunque, fino al 30 giu-gno 2012, gli stessi datori di la-voro avrebbero potuto auto-certificare l'effettuazione del-la valutazione dei rischi, sen-za dover elaborare il relativodocumento.

Poiché si avvicinava tale ter-mine ed il decreto ministerialenon è stato ancora emanato, èvenuto in soccorso il citato de-creto legge il quale, modifican-do il contenuto del comma 5,ha ora stabilito che i datori dilavoro in questione possonocontinuare ad autocertificarel'avvenuta valutazione dei ri-schi, che comunque ai sensi de-gli articolo 17/a e 28 del Tu de-ve essere sempre effettuata,pur senza elaborare il docu-mento della sicurezza di cui alrichiamato articolo 28. Tale de-

roga, che non si applica alleaziende che svolgono attivitàinparticolari settori individua-ti nell'articolo 31, comma 6 delTu, opererà fino alla scadenzadel terzo mese successivo alladata di entrata in vigoredell'emanando decreto mini-steriale e, comunque, non oltreil nuovo termine fissato á131di-cembre 2012.

Diversa invece è la prorogariguardante gli impianti ferro-viari, le cui norme di sicurezzasono disciplinate dalla legge n.191/1974 che, a sua volta, per al-cune misure, si riporta ad altredisposizioni superate dal Tu.Tuttavia, p er tali impianti, l'ar-ticolo 3, comma 3, del Tu avevafatto salve tali disposizioni fi-no all'emanazione di un appo-sito decreto ministeriale, an-ch'esso non ancora emesso,che avrebbe dovuto armoniz-

Sicurezza sul lavoro Pagina 10

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Riforma lavoro, stop sull'agricoltura

Pacchetto meritoagli studenti miglioriI premi? Denaroo aiuti all'assunzione

ROMA - Un premio allo studente piùbravo di ogni scuola. Un riconoscimentoche potrebbe essere in denaro, ma pren-dere anche altre forme come, ad esem-pio, un corso estivo gratuito e scelto di-rettamente dai ragazzi. Il governo sta stu-diando un «pacchetto merito» ed è que-sta una delle misure sul tavolo degliesperti del ministero dell'Istruzione. Lostesso meccanismo dovrebbe essere ap-plicato anche alle università, dove peròil premio potrebbe essere un accesso age-volato al lavoro. Siamo ancora ai primipassi, comunque, e non è chiaro qualesarà la formulazione precisa della nor-ma. L'intenzione è quella di portare undisegno di legge al Consiglio dei mini-stri della prossima settimana. Conl'obiettivo - più volte tentato e mai real-mente riuscito - di introdurre qualcheelemento di competizione anche tra glistudenti. Nello stesso pacchetto ci do-vrebbero essere anche le nuove normeper scoraggiare la cosiddetta fuga dei cer-velli, il trasferimento all'estero dei no-stri giovani più brillanti. Senza per que-sto tornare ad un'autarchia degli studi edella ricerca che sarebbe controprodu-cente. E infatti nello stesso disegno dilegge si dovrebbero introdurre degli in-centivi per favorire le esperienze all'este-ro di studio e di lavoro. Qualche modifi-ca ci dovrebbe essere anche per i concor-si universitari, potenziando le norme giàpreviste dall'ultima riforma, quella targa-ta Gelmini, che aveva eliminato i concor-si locali proprio per rendere più compli-cati gli accordi sotto banco. Anche inquesto caso l'idea è di valorizzare la me-ritocrazia e introdurre qualche elementodi concorrenza, nella convinzione cheun sistema costruito così possa aiutarela crescita dell'economia. Lo stesso obiet-tivo che il governo ha dichiarato di ave-re per la riforma del lavoro che ieri hasubito un altro stop in Parlamento.

Il nodo resta sempre lo stesso, l'appli-cazione in agricoltura dei cosiddetti vou-cher, il micro precariato che consente diessere per un giorno barista, commessoe anche braccia nei campi. La riformaFornero arrivata in Parlamento estende-

va la sua applicazione dalle «prestazionimeramente occasionali» alle «attivitàstagionali». Ma i due relatori - Mauri-zio Castro (Pdl) e Tiziano Treu (Pd) -hanno cambiato rotta con un emenda-mento che ne rende più severe le regole.Il voucher sarebbe utilizzabile solo dalleaziende che hanno un fatturato inferioreai 7 mila euro l'anno e ogni buono sareb-be legato ad un numero preciso di orelavorate, in modo da evitare gli abusiche in qualche caso ci sono stati. Nem-meno l'incontro di ieri sera tra il mini-stro delle Politiche agricole, Mario Cata-nia, le associazioni degli imprenditori e isindacati è riuscito a trovare una via Welfared'uscita. Le parti si rivedranno stamatti- IIna e sul tavolo restano diverse ipotesi. ministroCatania propone di lasciare le cose come Elsastanno, cancellando la parte delle rifor- Forneroma Fornero che modifica l'utilizzo deivoucher in agricoltura. Una soluzioneche andrebbe bene alle imprese ma nonai sindacati perché così l'agricoltura sa-rebbe l'unico settore in cui i buoni nonhanno un rigido valore orario. Per man-tenere questa novità contenuta nel-l'emendamento dei relatori i sindacati of-frono in cambio di rendere più flessibileil meccanismo per gli studenti al di sottodei 25 anni e i pensionati, per i quali ilvoucher era stato originariamente pensa-to. Coldiretti ricorda che senza i voucher«non ci sarebbero gli studenti in campa-gna», la Confederazione italiana agricol-tori chiede una «soluzione condivisa».Ma il clima non è dei migliori, per capir-lo basta sentire le parole di Stefano Man-tegazza, segretario della Uila: «Chi nonaccetta il valore orario del voucher vuoleimbrogliare».

Dal Messico il ministro Fornero invitaa «fare presto». Il presidente del Senato,Renato Schifani, dice di «non augurarsi»che sulla riforma il governo metta la fi-ducia. Anche se l'ipotesi di tre voti di fi-ducia separati viene considerata semprepiù probabile.

Lorenzo [email protected]

La

t

coli ' ttroppo Stretti

Riforma del lavoro Pagina 11

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IL CASO

L`aeroporto"italiano"di Berlino

ALESSANDRO ALITAMI

L a patria dell'«Inge-nïeurskunstN, quell'ar-te ingegneristica che

da decenni è il vanto dellaGermania, si scopre all'im-provviso vulnerabile. Sem-pre più spesso nella Repub-blica federale le grandi ope-re non vengono completatenei tempi o nei costi preven-tivati. L'ultima conferma èarrivata ieri: l'aeroporto diBerlino aprirà i battenti sol-tanto il 17 marzo 2013, conun anno e mezzo di ritardo.

CONTINUAA PAGINA 18

Infrastrutture Pagina 12

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Berlino non decolla(quando a fare flop

è l'efficienza tedescaL'aeroporto aprica nel 2013 con 17 mesi di ritardo

ALESSANDRO ALVIANIBERLIN1O

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

aeroporto di Berlino, ilpiù moderno d'Europa,aprirà i battenti soltan-to il 17 marzo 2013, conun anno e mezzo di ri-

tardo rispetto a quanto previsto ini-zialmente. L'annuncio è arrivato dalsindaco della capitale tedesca KlausWowereit, che presiede anche ilconsiglio di sorveglianza della so-cietà di gestione dello scalo.

Il nuovo aeroporto, che sostituirài due oggi in funzione (Tegel e Schö-nefeld) e potrà ospitare all'inizio 27milioni di passeggeri all'anno,avrebbe dovuto essere inauguratonell'ottobre 2011. L'appuntamentoera stato però spostato al 3 giugno2012. Poi, la scorsa settimana, cioèneanche un mese prima del grandeevento, quando ormai le compagnie

cc I LL T»

Lo scalo doveva essereinaugurato il 3 giugno

ma funziona solo per mete

avevano già iniziato a vendere i bi-glietti per i voli in arrivo e in parten-za dal nuovo «Willy Brandt», l'im-provvisa decisione dell'ennesimorinvio. Ufficialmente per problemicon l'impianto anti-incendio, in real-tà per una lunga lista di carenze: so-lo il 52% dello scalo sarebbe funzio-nante e una delle ultime simulazionifatte con centinaia di comparse si èconclusa nel caos. A pagare è ora ilcapo progettista, Manfred Körtgen,che dovrà lasciare il suo posto.

Per Berlino la vicenda rappresen-ta un danno d'immagine pesante esalato: ogni mese di ritardo costa 15milioni di euro. Non solo: i ritardi

cancellano tutti i cliché sulla Ger-mania puntuale ed efficiente. L'ae-roporto è l'ultimo di una serie digrandi opere in difficoltà. A Wilhel-mshaven stanno costruendo il primoporto in acque profonde della Germa-nia. Sulla palancolata di sostegno sisono aperte però 175 crepe, di cui nes-suno conosce la causa.

Ad Amburgo la spettacolare Filar-monica dell'Elba avrebbe dovuto esse-re inaugurata due anni fa. I primi con-certi si terranno invece nel 2014 o nel2015: da novembre la società edile habloccato i lavori di costruzione del tet-to della sala principale, perché ha fortidubbi sulla statica. Intanto i costi sonoesplosi dagli iniziali 77 milioni ad al-meno 323. A Colonia nel 2009 è crolla-to l'archivio cittadino per i lavori allanuova metropolitana. A Stoccarda unreferendum ha finalmente dato l'ok al-la nuova stazione, progettata negli An-ni 90 e molto avversata, ma nessunosa quanto costerà, né quando saràpronta. Quella centrale di Berlino è co-stata 1,2 miliardi, il quadruplo del pre-ventivo. Otto mesi dopo l'apertura -nel maggio 2006 - una tempesta hascardinato una trave d'acciaio di duetonnellate, che è precipitata al suoloda 40 metri di altezza. Per puro casonessuno passava di lì. Tra la stazione ela Porta di Brandeburgo sarebbe do-vuto entrare in funzione per i Mondialidi calcio del 2006 un nuovo tratto dellametro. L'hanno inaugurato nel 2009.

Infrastrutture Pagina 13

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Il progetto pes- la stazione risale agli Anni 90 L:ar¢:fllvlLJ crollato Per i lavori alla metropolitana Problensi di statica per la FilarrtI=.3nia sull'Elba

Nel 2007 crolla una trave della nuova stazione

CancellatoLa segnaletica

del nuovoaeroportodi Berlino

è esplicita:nessun

accessoal terminalné all'area

partenzené ai

parcheggi

Infrastrutture Pagina 14

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Professionisti. Firmato il protocollo con l'Agenzia

Beni sottratti alla mafia,commercialisti in campoGiorgio CostaMILANO

ti >- Operativo il protocollo diintesa tra Ordine dei dottoricommercialisti e degli esperticontabili e Agenzia nazionaleper l'amministrazione e la de-stinazione deibenisequestra-ti e confiscati alla criminali tàorganizzata in fatto di gestio-ne dei beni sottratti al crimine.I professionisti che si candida-no a questo compito potrannoiscriversi su un apposito webforra pubblicato sul sito ht-tp://www.commercialisti.it/Portal/AnagraficheCM/In-carichi/Login.aspx) ed entro il20 giugno i nominativi saran-no forniti dal Consiglio nazio-nale all'Agenzia. Si deve tratta-re di iscritti in possesso dei re-quisiti richiesti per l'iscrizioneall'elenco, tra i quali lo svolgi-mento, certificato; dell'attivitàdi amministratore giudiziario.

Secondo quando previstodal protocollo, i professionistiiscritti all'elenco potrannosvolgere l'incarico di coadiuto-re di beni confiscati alla crimi-nalità organizzata (12.083 traimmobili e aziende al 1° aprilescorso), nonché l'attività di re-visione di bilanci di aziendeconfiscate, divalutazione, dili-quidazione d'aziende confisca-te e di delegato alla vendita dibeni mobili.

L'accordo sottoscritto ieri,in attesa che diventi piena-mente operativo l'Albo degliamministratori giudiziari isti-tuito con il decreto legislati-vo 4 febbraio 2010, n. 14, rap-presenta un ulteriore passoin avanti sulla strada della col-laborazione tra l'Agenzia e icommercialisti, avviata, con

un primo protocollo d'intesa,nel marzo 2011.

«L'impegno dei commercia-listi italiani sul fronte dell'am-ministrazione dei beni confi-scati alle mafie - ha affermatoil presidente nazionale della ca-tegoria, Claudio Siciliotti -compie oggi un salto di qualitàestremamente significativo.La nascita di-un apposito elen-co di commercialisti pronti amettere a disposizione le pro-prie competenzeperun compi-to cosìutile per la collettività, èla dimostrazione concreta dicome la nostra categoria possa

Agenzia beni sequ

o L'Agenzia nazionale perl'amministrazione e ladestinazione dei benisequestrati e confiscati allacriminalità organizzata è stataistituita con decreto legge n.4del4 febbraio 2010, convertitodalla legge n. 50, il31 marzo2010. L'Agenzia ha personalitàgiuridica di diritto pubblico ed èdotata di autonomiaorganizzativa e contabile ed èposta sotto la vigilanza delministro dell' Interno. Allastruttura è assegnato uncontingente di trenta unità dipersonale . L'Agenzia ha sede aReggio Calabria e Roma. A Capodell'Agenzia nazionale ènominato un prefetto

essere determinante per il ri-scatto di intere aree del Pae-se». Il protocollo d'intesa sot-toscritto coni dottori commer-cialisti, ha dichiarato il diretto-re dell'Anbsc, prefetto Giusep-pe Caruso, «costituisce un'ul-teriore, grande opportunitàda parte dell'Anbsc nella lottaalla criminalità organizzatamediante l'aggressione ai be-ni patrimoniali illecitamenteacquisiti e 'il loro utilizzo ai fi-ni sociali. La professionalitàdei commercialisti e degliesperti contabili potrà esseredi fondamentale supporto siaper le risorse disponibilidell'Agenzia nazionale siapertutti i Nuclei di supporto ope-ranti presso le Prefetture».

Molto stringenti i requisitiper potere accedere all'elenco.In particolare, occorre: essereiscritti alla sezione A dell'Alboda almeno cinque anni; nonaver subito condanne penali oessere sottoposto a procedi-menti penali o disciplinari daparte dell'Ordine; non aver rap-porti di parentela o affinità consoggetti sottoposti a misure diprevenzione ex articolo 12sexies legge 356/1992 né di svol-gere per loro alcuna consulen-za; nontrovarsinelle condizio-ni ex articolo 2382 codice civile(per esempio interdetto o falli-to). D'altra parte occorre esse-re un perito iscritto all'Albodei Ctu e aver svolto l'attivitàdi amministratore giudiziario.Le attività professionali previ-ste per le aziende sono le se-guenti: revisione, coadiutore,valutazione e liquidazioned'azienda, delegato alla vendi-ta di beni mobili.

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Beni confiscati Pagina 15