Centro Studi C.N.I. - 15 luglio 2015...No dei Beni culturali Il Consiglio boccia il silenzio-assenso...

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

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Pagina I

RPT

Sotto attacco il Ddl concorrenzaSole 24 Ore 15/07/15 P. 41 1

DDL CONCORRENZA

I mille emendamenti anti-concorrenzaCorriere Della Sera 15/07/15 P. 37 Isidoro Trovato 2

CODICE APPALTI

«Spazio alle Pmi negli appalti»Sole 24 Ore 15/07/15 P. 19 Giorgio Santilli 3

SILENZIO ASSENSO

No dei Beni culturali Il Consiglio boccia il silenzio-assensoCorriere Della Sera 15/07/15 P. 25 Mariolina Lossa 4

SICUREZZA ICT

"Mail, cellulari e tablet rischio Hacking team può spiarci sempre"Repubblica 15/07/15 P. 21 Liana Milella 5

Il fondatore di Hacking Team: «Nessun problema di sicurezza»Corriere Della Sera 15/07/15 P. 27 7

INNOVAZIONE

SERVE UNA PATENTE A PUNTI PER PREMIARE L'INNOVAZIONECorriere Della Sera 15/07/15 P. 35 Gustavo Ghidini 8

PROGETTAZIONE

Oice: a giugno mercato a +67, 3%Sole 24 Ore 15/07/15 P. 19 9

OPERE PUBBLICHE

Piccole opere in crescita nel 2015Sole 24 Ore 15/07/15 P. 19 10

INFRASTRUTTURE

Prysmian, è italiano il cavo sottomarino più lungo del mondoRepubblica 15/07/15 P. 26 Luca Pagni 11

SALINI-IMPREGILO

Salini Impregilo, Giovannini presidenteCorriere Della Sera 15/07/15 P. 37 12

FONDI EUROPEI

Fondi Ue, al via piani per 3,5 miliardiSole 24 Ore 15/07/15 P. 13 Giuseppe Chiellino 13

AGENZIA PER LA COESIONE

Qualcuno dia notizie dell'Agenzia per la coesioneSole 24 Ore 15/07/15 P. 13 Giuseppe Chiellino 15

RIQUALIFICAZIONE URBANA

Per le città metropolitane Pon sperimentaleSole 24 Ore 15/07/15 P. 13 16

ANTICORRUZIONE

"Appalto Metro C progetto carente e poca trasparenza"Repubblica Roma 15/07/15 P. IV Mauro Favale 17

"Olimpiadi, servono anticorpi per batterla corruzione"Repubblica Roma 15/07/15 P. V 18

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INDICE RASSEGNA STAMPA

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Pagina II

EXPORT ITALIANO

Acciaio, edilizia e moda riparte l'export italiano "Tre miliardi in più"Repubblica 15/07/15 P. 9 Eugenio Occorsio 19

INGEGNERI

Felice Mortillaro, ingegnere d'anime e sindacalista d'impresaSole 24 Ore 15/07/15 P. 24 Andrea Marini 21

ANTITRUST

Imprese contro l'obolo AntitrustSole 24 Ore 15/07/15 P. 17 Natascia Ronchetti 22

RIFORMA PA

Authority, stretta sugli stipendiSole 24 Ore 15/07/15 P. 21 Davide ColomboMarco Rogari

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MERCATO DEL LAVORO

Campagna acquisti di Accentare Cerca 2.400 ingegneri e fisiciCorriere Della Sera 15/07/15 P. 39 Fabio Savelli 25

ILVA

«E contrario alla Costituzione» Il gip blocca il decreto per l'uvaCorriere Della Sera 15/07/15 P. 25 Michelangelo Borrillo 26

MEDIAZIONE

Mediazione, «stretta» per i legaliSole 24 Ore 15/07/15 P. 42 Giovanni Negri 27

AVVOCATI

Avvocatura nel legislativo del ministeroSole 24 Ore 15/07/15 P. 42 28

INARCASSA

Inarcassa, agire sui creditiItalia Oggi 15/07/15 P. 33 Beatrice Migliorini 29

COMMERCIALISTI

Gli ordini a rischio si aggreganoItalia Oggi 15/07/15 P. 33 Benedetta Pacelli 30

GEOLOGI

Oggi la convention in ricordo di StavaSole 24 Ore 15/07/15 P. 41 31

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M _ __ "1

Sotto attaccoil Ddl concorrenzaIn merito all'articolo 31 del Ddlconcorrenza relativo allesocietà di ingegneria è in attoun acceso dibattitointerpretativo tra favorevoli econtrari. Tra i primi l'Oice,l'Associazione delleorganizzazioni di ingegneria,di architettura e di consulenzatecnico-economica, che in unanota dichiara: «Falso estrumentale sostenere chel'articolo 31 costituisca uncondono perle società diingegneria, che invecelegalmente operano nelprivato». Per l'Oice l'articolo31 è una norma di

interpretazione autentica diuna legge del 1997 fatta perevitare che insorganocontenziosi sui vecchicontratti. Opposta l'opinionedella Rete delle professionitecniche, secondo cuil'articolo 31 viola i principi diconcorrenza e della leggeuguale per tutti e va abrogato,e della Commissione giustiziadella Camera: «...nessunasocietà commerciale, al difuori di quelle previste dallalegge 183/ 2011, può svolgereattività professionali riservateai professionisti iscritti aglialbi». Favorevoli e contraricitano a sostegno della propriaposizione la sentenza 103/2015del Consiglio di Stato,dandone un'opposta lettura.

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I milleemendamentianti-concorrenzadi Isidoro Trovato

n parere e milleemendamenti.Contro. Il disegno di

legge sulla concorrenzanon è passato indenneall'esame dellacommissione giustizia erischia di subire unarivoluzione in Parlamento acausa degli emendamentiannunciati dalleopposizioni . Il testo haalcuni punti controversidiventati terreno di scontro.Il più noto è forse quelloche prevederebbe unoscardinamento dellaposizione di esclusiva deinotai in tema dicompravenditeimmobiliari. Secondo ilprogetto di legge, infatti,per gli immobili di unvalore inferiore a loo milaeuro e non destinati a usoabitativo , non sarebbe piùindispensabile rivolgersiesclusivamente ai notai masi potrebbe ricorrere adavvocati o altre categorieprofessionali autorizzate. Iltema ha fatto scattare laprotesta dei notai chehanno paventato rischi ditenuta per i pubbliciregistri, pericoli diinfiltrazioni malavitose epossibili distorsioni delsistema immobiliareitaliano. Adesso laCommissione giustiziachiede la cancellazione diquell'articolo e lo stralcio diquelli sulle società dicapitali e sulle Re auto(anche quelli moltocontestati). Il tutto al nettodei circa milleemendamenti previsti inaula. Una sorta di tentativodi ritorno allo start. Lasensazione è che l'unicaconcorrenza in atto è quellatra i demolitori del disegnodi legge.

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DDL Concorrenza Pagina 2

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i _ Angelo Camini (Unindustria) propone le misure da inserire nel Ddl all'esame della Camera

«Spazio alle Pmi negli appalti »Un garante per applicate le norme, requisiti equilibrati, no a maxilotti

Giorgio SantilliROMA

La riforma del codice degli ap-palti, con il recepimento delle di-rettive Ue sui contratti di lavori,forniture e servizi, è l'occasioneper facilitare l'accesso delle Pmi aun mercato pubblico che, secondol'Anac, negli ultimi cinque anni havisto crescere del33°io la dimensio-ne media dei lotti messi in gara. Neè convinto Angelo Camilli, presi-dente della Piccola industria diUnindustria e responsabile del ta-volo sugliappaltidella «Piccola» diConfindustria. «Il disegno di leggeapprovato dal Senato- dice Camifli- contiene già alcun e novitàimpor-tanti,mutuate dalle direttive euro-pee, che tuttavia è necessario raf-forzare, s e sivuole ampliare la quo-ta di mercato delle Pini oggi moltoesigua». C'è un problema di«bilan-ciamento» anche per contrastarela tendenza all'aumento delle di-mensioni dei lotti: c'è un aspetto ditutela della concorrenza ma anchedi difesa occupazionale. Un «bi-lanciamento» necessario anche inun mercato estremamente fram-mentato come quello italiano.«Siamo favorevoli alla razionaliz-zazione che può riguardare sia lestazioni appaltanti chele imprese-diceCamilli -mal'importanteè che

proposta integrativa dell'attualetesto all'esame della Camera ri-guardail «monitoraggio sull'appli-cazione effettiva delle norme» chedovrebbe portare all'istituzione diuna figura di garanzia. «Potrebbeessere un potenziamento dell'at-tuale "mister Pmi" oppure una fi-gura amministrativa che sia collo-cata in un ruolo indipendente ri-spetto alle amministrazioni appal-tanti - dice Camilli - ma dovrebbecomunque avere i poteri per bloc-care procedimenti e bandi dove cisia una violazione delle norme po-ste atuteladelle Prni». Un'altraipo-tesi di scuola (statunitense) è laprevisione di quote riservate allePini. «Si potrebbero applicare spe-rimentalmente partendo da mer-cati e settori specifici in cui le pic-cole e medie imprese hanno unatradizione di forte innovazione,come per esempio nell'informa-tiontechnology. Maquello che ser-ve davvero, aldilà della soluzionespecifica, è un'indicazione di tipo

politico generale che spinga le am-ministrazioni appaltantiaun atteg-giamento di attenzione verso lePmi che ogginon c'è».

C'è poi il tema dei requisiti perl'accesso alle gare. A differenza deidue precedenti punti, questo è sta-to già dibattuto in sede di legge de-lega al Senato. «La formulazione -dice Camilli - è ancora generica ecapisco che una legge delega nonpossa entrare troppo nel dettaglio.Ci sono però due correttivi che anostro avviso sono necessari perrisolvere gravidi storsionipresentioggi nel mercato degli appalti. Ilprimo è quell o di introdurre un li-mite alfatturatogeneralerichiesto.Questo parametro deve essereproporzionato al valore dell'appal-to e non può essere, come accadespesso, determinato arbitraria-mente con l'obiettivo di escludereun'ampia fetta di possibili offeren-ti. La nostra proposta è un fatturatogenerale p ari al massimo a due vol-te l'importo dell'oggetto dell'ap-

palto». L'altro paletto per evitarediscriminazioni delle Pmi nella de-finizione dei requisiti di fatturatoriguardai cosiddetti «requisiti spe-cifici» fmanziariotecnici:larichie-sta cioè di un fatturato di settore ol'importo minimo di un singolo la-voro realizzato. «Anche qui an-drebbe introdotto un principio ge-nerale per cui i requisiti specificidevono comunque essere coerenticon l'appalto messo in gara».

C'è poi il tema dei lotti, già af-frontato dal Ddl approvato da Pa-lazzo Madama con l'introduzionedi un divieto di accentramento ar-tificioso dei lotti. «Non c'è solo unproblema di importo dei singolilotti ma anche di durata degli ap-palti perché in certi settori un ap-palto della durata di cinque annipuò significare escludere dal mer-cato le imprese che non riescono amaturarci requisitinecessari». Piùin generale la lunga durata dei con-tratti riduce la concorrenza.

0 RIPRODD ZIO NE RISERVATA

L'obiettivo è garanti reun «bilncimento» dei mercatoperfavorire l'accessodelle pmi evitando esclusioniriduttive della concorrenza

non siano favoriti sempre i soliti edesclusi altri e che la selezione av-venga su criteri trasparenti ed effi-cienti». Si aggiunga che a gravarepiù pesantemente sulle Pini ci so-no patologie generali del sistema,come i ritardi dei pagamenti Pa.

Come rimediare? Una prima

Codice appalti Pagina 3

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No dei Beni culturaliIl Consiglio bocciail silenzio-assensodi Mariolina lossa

sempre forte la«preoccupazione» e la«decisa contrarietà»

del Consiglio dei beniculturali e del suopresidente Giuliano Volpe,riguardo alla norma delsilenzio-assenso contenutanel ddl Madia di riformadella Pubblica amministra-zione in discussione allaCamera. Con una mozioneapprovata ieri all'unanimi-tà, il Consiglio superiore,che è un organo consultivodel ministero ma che ha unpeso non trascurabile, l'habocciata. Lo stesso ministroFranceschini più volte nellescorse settimane ne hainvocato la cancellazione. Ilsilenzio-assenso, dice difatto il ministero, «rischiadi compromettere profon-damente le procedure ditutela e quindi la missionestessa del Mibact». Se, peripotesi, un sovrintendentenon dà risposte a un'ammi-nistrazione che attende unparere per procedere conuna concessione in un'areache andrebbe tutelata,l'amministrazione può dareil via libera e permetterequindi la cementificazionedi un territorio o latrasformazione di un benemonumental e. 11 tentativodi semplificare la buro-crazia con la norma delsilenzio-assenso tra leamministrazioni, sottolineaVolpe, potrebbe avere effettidevastanti in ambiti cosìdelicati. «Il silenzio-assenso si legge nellamozione è unostrumento rozzo epericoloso, rappresentauna risposta sbagliata aduna esigenza giusta erisulta inefficace percontrastare pratichecorruttive». Secondo ilConsiglio, l'Italia deve darerisposte alle giuste esigenzedi tempi rapidi nelleprocedure amministrative,con «l'adozione di moderni

sistemi informativi, ladiffusione dell'accessolibero ai dati e, soprattutto,maggiori investimenti perdotare le soprintendenze egli uffici di personaletecnico-scientifico e dimezzi adeguati». Intanto ilgoverno tende una mano eallunga i tempi del silenzio-assenso: verrà esteso anovanta giorni (dagliiniziali sessanta) il termineper far scattare ilmeccanismo del silenzioassenso nelle questioni checoinvolgono amministra-zioni pubbliche in materiadi ambiente e beniculturali. 11 Mibact tornacomunque a chiedere unripensamento, e di«rendere obbligatoria» larapida adozione da parte ditutte le Regioni dei Pianipaesaggistici territoriali.

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Silenzio assenso Pagina 4

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Il garante della privacy denuncia il sistema di intercettazioni"Abbiamo fatto un'indagine, è incostituzionale. Serve una legge"

"Mail, cellulari e tabletrischio Hacking teampuò spiarci sempre

LIANA MILELLA

ROMA. Ha "una grande preoc-cupazione" il Garante della pri-vacy Antonello Soro sul soft-ware spia Galileo di Hackingteam, "vittima" a sua volta diun clamoroso hackeraggio. Te-me che "un sistema simile siponga al di fuori del perimetrocostituzionale". Perché, in uncolpo solo, può entrare nei tele-foni e nei pc, copiare tutto ecreare nuovi file, attivare unatelecamera e un microfono perspiare la vita della "vittima". Eregistrare tutto, anche dentrocasa.

Il Garante ha in corso accerta-menti a Milano. Cosa avetescoperto?«Premesso che nei 400 giga

pubblicati, cioè l'equivalente di400 film ad alta definizione del-la durata di un'ora e mezzo, cipossono essere molte cose inte-ressanti, già ora abbiamo ele-menti per più di un allarme.Non solo perché sono evidenticarenze rilevanti nelle misuredi sicurezza usate dalla società.Ma soprattutto per le caratteri-stiche di Galileo che, se "inocula-to" in uno smartphone, in un'u-nica soluzione consente opera-zioni possibili con sistemi diver-si. Invece qui si fanno insiemeintercettazioni telefoniche, am-bientali e del traffico dati, "cat-tura" dei documenti memoriz-zati, pedinamento elettronico».

Normalmente ciò necessitadi singole autorizzazioni?«E il primo aspetto preoccu-

pante. Perché le modalità tradi-zionali di intercettazione com-portano procedure determina-te e limitate nel tempo, proroga-bili solo dal magistrato, sottopo-ste a misure severe previste dalcodice penale.L'intera operazio-

ne è tracciata. Invece Galileopuò essere cancellato dall'ope-ratore che lo controlla a distan-za senza lasciare tracce rilevabi-li neppure con tecniche sofisti-cate. Senza contare che le inter-cettazioni possono durare perun tempo infinito».

Un sistema simile è compati-bile con le nostre leggi?«Il Parlamento a febbraio, an-

che su nostra indicazione, ave-va soppresso l'emendamento aldecreto antiterrorismo cheavrebbe consentito le intercet-tazioni da remoto, sfruttandosoftware difficilmente control-labili. Sorprende che ora si am-metta che simili software sianousati in un quadro di garanzie

Le normaliintercettazioni devonoessere autorizzate e sonolimitate nel tempo

Il Garante contesta uno stru-mento potente che sfugge al-le leggi?«Il quadro di garanzie del no-

stro ordinamento è stato pensa-to per tecnologie in cui il confi-ne tra uso lecito e illecito era evi-dente. Ora il limite è sfumato,per cui un simile prodotto tecno-logico mi fa una grande paura».

Teme che Galileo inquini an-che le indagini?«È un rischio che va contem-

plato, come quello di pregiudi-care il valore delle prove raccol-te. Così rischia di saltare il prin-cipio della certezza oltre ogni ra-gionevole dubbio come regoladi giudizio».

Non è pericoloso che questosoftware sia usato pure dastati stranieri e società priva-te?«È certo che Hacking team

ha venduto Galileo a molti clien-ti privati, italiani e non. Non èdifficile immaginare come que-sto abbia incoraggiato e possa

pensato per strumenti diversi».Mentre la politica si preoccu-pa delle normali intercetta-zioni , 007, polizie e pm sfrut-tano un sistema ai limiti del-le regole?«Naturalmente esprimo solo

delle preoccupazioni che vannoin questa direzione e ne aggiun-go un'altra. Sembrerebbe chealcune istituzioni che hanno ac-quisito Galileo per le indaginiabbiano coinvolto alcune socie-tà private. Mi chiedo: quali ga-ranzie sono state offerte dallesocietà? Quale soggetto ha con-servato le informazioni? Le stes-se erano immodificabili? Nel pe-rimetro della nostra Costituzio-ne possiamo delegare un poterecosì grande e delicato a una si-mile tecnologia?».

Il Parlamento a febbraioaveva escluso proprioquesti ascolti pure nellalegge antiterrorismo

incoraggiare forme di spionag-gio privato "fai da te", ma so-

prattutto forme ancora più pre-occupanti di spionaggio econo-mico industriale».

Che farà il Garante?«Completerà gli accertamen-

ti per avere una visione più com-piuta. Manifesterà una fortepreoccupazione che sarà rivoltaa governo e Parlamento».

Non crede che la prima cosada fare sia disciplinare l'usodi questi nuovi sistemi?«Assolutamente sì. Servono

regole per un'arma così potenteche le tengano nel perimetrodella Costituzione».

Se un sistema così servisseper sconfiggere l'Isis si fareb-be questi scrupoli?«Sì, perché per difendere la si-

curezza dei cittadini e il valoredella loro libertà non si può com-primere la libertà stessa. E poil'uso di questi strumenti, fuoridall'Italia, non ha impedito leazioni eclatanti dell'Isis».

Sicurezza ICT Pagina 5

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E un pedinamentoelettronico conintercettazionitelefoniche,ambientali e dei dati

Hacking team havenduto Galileo amolti clienti privati. Siincoraggiano formedi spionaggio fai da te

Servono regole perun'arma così potenteche la tengano nelperimetro dellaCostituzione

L'ATTACCO NACKERII 5 luglio l'accountTwitter della societàfu violato da unosconosciuto chepubblicò l'annunciodi una fuga di datipatita dai sistemiinformatici diHacking Team

LA FUGA Di NOTIZIEL'attacco ha svelatoche Hacking Teamaveva fatturatoall'esercito libanese eal Sudane che avevavenduto strumenti dispionaggio alBahrein e alKaza kista n

I PI RATI INFORMATICILa paternitàdell'attacco furivendicata dall'hacker PhineasFisherln che avevagià preso di mira lasocietà produttricedi spyware GammaInternational

Sicurezza ICT Pagina 6

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Sentito

tl fondatoreHacl ' g Te :

«Nessun problemadi sicurezza»

MILANO Ha negato che cisaranno «problemi perlasicurezza», ma solo se i clienti«hanno seguito le indicazioni»fornite da Hacking Team dopol'attacco informatico subito neigiorni scorsi. E ha sottolineatoche la società fornitrice diprogrammi di sorveglianza agoverni di tutto il mondo inpassato ha già «interrotto ilsupporto» del software-spiaGalileo messo a disposizionedi Paesi, come il Sudan el'Etiopia, consideratiresponsabili di violazioni deidiritti umani. Il fondatore eamministratore delegato diHacking Team, DavidVincenzetti, è stato ascoltatoper circa cinque ore dal pm diMilano Alessandro Gobbis. Ilpm coordina l'inchiesta sullaviolazione di email edocumenti riservati, pubblicationline, e l'indagine parallelasu presunti abusi compiutil'anno scorso da ex dipendentied ex consulenti della societàcon sede nel capoluogolombardo. Al terminedell'audizione il fondatore si èlimitato però a ridimensionarel'entità dei danni subiti (anchese un sito asiatico denunciache alcuni hacker cinesistanno usando il softwareviolato), in quanto «le partirubate tra una settimanasaranno obsolete». Secondol'ad, quindi, è «improbabile»che Galileo «diventi un'arma»a disposizione dei terroristi.

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Sicurezza ICT Pagina 7

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SE LNA PATENTE A PUNTIPER PREM

ondi perla ricerca: maie 1 più «a pioggia», si ri-

pete da anni. Illusioniperdute? Forse no: un

® raggio di sole ispira ilnuovo Piano nazionale ricerca,Pnr. Gli stanziamenti (5,8 mi-liardi entro il 2016, 20 miliardientro il 2020) dovrebbero con-centrarsi quanto possibile supochi grandi interventi, in 12aree tecnologiche ed economi-che precisamente individuate(e da rivedere ciclicamente:sembra ovvio). E nell'allocazio-ne, il programma privilegia lacooperazione fra imprese e fraqueste ed enti di ricerca.

Guai se la imminente di-scussione nel Cipe aprisse de-roghe significative cavalli diTroia di politiche clientelaritroppo note in questa sanaimpostazione generale. Occor-re anzi che essa venga garanti-ta rispetto ad una attuazionerigorosa. A tal fine, i finanzia-menti potrebbero essere asse-gnati secondo un sistema di«patente a punti» a progres-sione inversa rispetto a quellaautomobilistica. Li si dovrebbecioè proporzionare a due para-

L'INNOVAZIONE

metri principali. Anzitutto, algrado di cooperazione fra im-prese e fra queste e mondodella ricerca scientifica, anchea livello internazionale. E poi,per i progetti tecnologici, algrado di effettiva innovatività,attestato da referee autorevolie/o dall'ottenimento di brevet-ti a serio esame preventivo. Piùalti quei gradi, più «punti» difinanziamento.

L'adozione di questo criterio(da articolare con saggia pon-derazione, sì, ma non per elu-derne la ratio!) prenderebbe,con la fava dei finanziamentialla ricerca, due piccioni pre-ziosi. Il primo, la maggiore aggregazione del tessuto produt-tivo: obbiettivo storico, rispet-to al quale si è già fatto non po-co (distretti, filiere..) ma nonabbastanza. Il secondo, la piùintensa selettività delle politi-che dell'innovazione: postula-to irrinunciabile della capacitàdella nostra economia diemergere nella concorrenzainternazionale.

Gustavo GhidiniUniversità di Milano

e Luiss Guido Carli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Innovazione Pagina 8

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Oice: a giugno

mercato a +67,3%

Secondo mese con segnopiù per il mercato dellaprogettazione, che a giugnoregistra un + 67,3% in valorerispetto a giugno 2014. Sonoi dati di dell'osservatorioOice Informatel, secondo ilquale le gare per servizi diingegneria e architetturasono state 358 (di cui 32sopra soglia) per unimporto di 45,1 milioni dieuro (33,9 sopra soglia).Rispetto al 2014, il numerodei bandi rimane invariatoma il loro valore cresce. Intotale, nel primo semestredel 2015 sono state indette1.921 gare (di cui 162 soprasoglia) per un valore di 231milioni di curo (153,1 soprasoglia). Nel confronto con iprimi sei mesi 2014 ilnumero delle gare sale del2,5% (+11,0% sopra soglia e+1,7% sottosoglia), e ilvalore sale del 4,6% (+o,6%sopra soglia e +13,4% sottosoglia).

Progettazione Pagina 9

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tura. Il bilancio dei primi 6 mesi

Piccole operein crescita nel 2015

Boom dei piccoli cantieriflop delle grandi opere. Si puòriassumere tra questi dueestremi il mercato degli ap-palti nel 2015. L'andamentodei primi sei mesi dell'anno,fotografato dal Cresme, mo-stra un settore a due velocità,ma analizzando i dati in ma-niera approfondita emergeche la ripresa dell'edilizia nonsi è arrestata nonostante il-28,6% complessivo degli im-porti (8.645 bandi per 10,5 mi-liardi di valore).

A fare la differenza nel con-

fronto con l'anno scorso sono i

bandi Consip di facility mana-

gement del marzo 2014, un

pacchetto da 2,7 miliardi che

copre quasi tutto il saldo nega-

tivo delle amministrazioni

centrali (4,2 miliardi nel primo

semestre 2014 contro 1,lmiliar-

di di questa prima metà del

2015). Per il resto, tranne qual-

che eccezione, il comparto

continua a produrre numeri

positivi all'insegna delle pic-

cole e medie opere.

In particolare hanno ripresoa marciare a ritmi sostenuti lepiccole opere. La crescita piùconsistente riguarda i bandi diimporto compreso tra 15omilae un milione di euro. In questafascia gli avvisi sono cresciutidel6,8°i°, gli importi messi aga-ra addirittura dell'11,3% (1,4 mi-lairdi, contro gli 1,2 dell'annoscorso). Positivo anche l'anda-mento dei bandi di importomedio (tra 5oomila euro e 15milioni) che fanno segnare unaumento del lo% tanto nel nu-mero delle occasioni di garache degli importi messi all'astadalle stazioni appaltanti.

I numeri negativi arrivano

solo dallafasciapiù alta, quella

superiore ai 5o milioni, dove

sono state pubblicate 23 gare

(-54%) per 2,558 miliardi

(-66%).A dare un impulso alle

maxiopere sarà il bando da 1,9

miliardi per il tunnel del Bren-

nero da 1,9 miliardi, prossimoalla pubblicazione

Enti appaltanti . Le ammi-nistrazioni comunali, stabilirispetto al 2014, si conferma-no al primo posto con 5.123 ap-palti (-o,6 %) per 3,077 miliar-di (-2,9%). Il boom arriva dal-le aziende speciali che hannopubblicato 671 avvisi(+16,9%) per 2,247 miliardi(+82%) e che siposizionano alsecondo posto nella gradua-toria degli enti.

Seguono le Ferrovie, cherallentano del 39,5% per laquantità di appalti (89) edell'11,3°i° per il valore delleopere (1,173 miliardi). Mentrel'Anas, con 326 bandi (+34°1°)

ITCorrono (+11,3%) gli appaltifino a un milione. Soffrono(-66%) le opere oltre 50milioni. In complesso ilmercato scende del28,6%

per 295 milioni (-56%), si con-centra maggiormente sullemanutenzioni e sui lavori dipiccolo e medio taglio.

Aree geografiche. Sonoquattro le regioni che hannosuperato il miliardo di lavoripubblici nella prima metàdell'anno. In Campania sonostati pubblicati 1.095 bandi(-5,8°1°) per 1,586 miliardi(-6%), nel Lazio 389 avvisi(+15%) per 1,246 miliardi(-45%), in Lombardia 1.022appalti (+13,1%) per 1,165 mi-liardi (-1,7%) e in Puglia 698lavori (+7,9%) per 1,114 mi-liardi (+77%). L'incrementopiù consistente lo mette a se-gno l'Umbria (129 milioni,+203%) mentre il risultatopeggiore è quello della Cala-bria (359 milioni, -66%).

A.Le-Mau.S.RI PRO DO ZIO NE RISERVATA

Opere pubbliche Pagina 10

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Piysmian, è italianoil cavo sottomarinopiù lungo del mondoLUCA PAGHI

MILANO. Da Pozzuoli, alle porte

di Napoli alla Norvegia passan-do per la Gran Bretagna. Unpezzo importante della futurarete elettrica europea parla ita-liano. Perché i 770 chilometri di

cavi che saranno posati sotto ilMare del Nord (nuovo recordmondiale per una infrastrtturasottomarina) e che metteran-no in collegamento l'isola ingle-

se con la penisola scandinava,saranno realizzati dal gruppoitaliano Prysmian. Il quale si èaggiudicato la commessa da550 milioni assegnata da Natio-nal Grid, il gestore della reteelettrica britannica e dalla nor-vegese Stattnet.

In realtà, la fabbrica nonchèil centro ricerche del gruppo sitrovano in Italia, mentre un ve-ro proprietario non c'è. Pry-smian nasce da Pirelli Cavi,azienda venduta dalla societàmilanese ai tempi in cui MarcoTronchetti Provera controllavaTelecom. In cerca di fondi per lasua avventura nelle tic, Pirelliha venduto a un fondo di inve-stimento di Goldman Sachs,che poi li ha quotati in Borsa.Morale: la banca americana hafatto una ricca plusvalenza eora Prysmian è l'unica publiccompany di Piazza Affari.Nell'azionariato, il primo socioè il fondo BlackRock (con il5%) ma compare - guarda caso -anche Norske Bank con unaquota del 2% Nonostante ilcambio di proprietàtà, Pry-smian è rimasto leader di mer-cato nella realizzazione di cavi

IL MANAGERValerio Battista, ad di Prysmian

L'aziendasi aggiudical'appalto da 550 milioniper collegare le reti diNorvegia e Inghilterra

per le telecomunicazioni, l'e-nergia elettrica e il supporto al-le attività di esplorazione diidrocarburi.

Con la commessa annuncia-ta ieri, la società dispone di unportagoglio ordini di 3,5 miliar-di; inoltre, il fatto che uno deidue affidatari sia National Gridpotrebbe mettere fine al con-tenzioso nato dopo l'assegna-zione di un appalto per il cavoche dovrebbe collegare l'areaovest delle penisola britannica.La società italiana conferma ilsuo ruolo di protagonista nellacostruzione della rete elettricaeuropea, se si tiene conto cheassieme a Siemens sta realiz-zando i collegamenti tra la Ger-mania e gli impianti eolici delMare del Nord.

l9NIPNODU>JONE NIíERJATA

Infrastrutture Pagina 11

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S a 'I pre ' o,Giovanninipresidente

Iherlo Giorannini, il nuoro Presidenle

di Salini ImPregilo.l'o ha deciso il eda dellasocicl<i in seguilo allanomina dell'ez Presi lenle,Claudio alrerlice della Cassa llePosilie Preslili. (;iorannini sidimesso dalla carica diPresidenle del comilaloPer le oPeraiioni con palliCorrelale, in cui , enlralaGiuseppina CaPaldoe di cuimarco I3olgiani , il nuoroPresi lenle. Il hoard haanche ridolloa quallromembri da cinque laCO) 01 01/1 0)0 C del comilaloescculiro C ha rinrialo«ogni delerminaiioncinmer lo alla cooPlaiionedi un nuoro consigliere».

Salini-Impregilo Pagina 12

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Bruxelles approva un nuovo pacchetto di programmi operativi italiani per la spesa dei finanziamenti europei

piani miliardiFon•

Ué, á6 via per 3,5Resta l'incognita della Campania: causa elezioni non è ancora scattato il negoziato

Giuseppe Chiellino

Un nuovo pacchetto diprogrammi operativi italianiper la spesa dei fondi europeiper lo sviluppo regionale (Fe-sr) è stato approvato ieri dallaCommissione Ue. Riguardatre programmi regionali (Sar-degna, Molise e Friuli VeneziaGiulia) e due programmi na-zionali, Città metropolitane eRicerca e innovazione per lecinque regioni meridionali:Campania, Puglia, Basilicata,Calabria e Sicilia.

La commissaria alle Politi-che regionali, Corina Cretu, hafirmato ieri i cinque program-mi, alla presenza del sottose-gretario alla presidenza delConsiglio, Claudio De Vincen-ti. La decisione attiva 3,5 miliar-di di euro, di cui circa la met à fi-nanziati dall'Europa.

I programmi italiani, rimastiindietro lo scorso anno nellafase di presentazione a Bru-xelles, avranno un'ulterioreaccelerazione nelle prossimesettimane. Entro il 24 lugliosalvo sorprese dovrebbe esse-re approvato il Pon Infrastrut-ture e reti che ha una dotazio-ne europea di quasi i,4miliardidi euro. Entro la fine del mese,poi, saràlavoltadi altriquattroprogrammi regionali: Puglia,Basilicata, Veneto e Abruzzo.Restano indietro il Pon Legali-tà (che ha preso il posto delPon Sicurezza) e soprattuttole tre regioni del Sud, quelleche, insieme alla Puglia e allaBasilicata, hanno la dote di ri-sorse maggiore essendo regio-ni che nelle vecchie program-mazioni venivano definite

"obiettivo 1", poi "convergen-za" e infine , per quello che so-no: in ritardo di sviluppo.L'adozione del Por Sicilia (3,4miliardi di euro dalla Ue) do-vrebbe avvenire a fine agostoo nei primi giorni di settem-bre. Verso fine settembre po-trebbe essere approvato ilprogramma della Calabria (1,5miliardi i fondi europei).

La vera incognita riguarda ilPor Campania . La commissaria

Entro i[24 luglio dovrebbeessere approvatoanche il Pon « infrastrutture ereti» con una dotazionedi circa 1,4 miliardi.............................................................................

Cretu è stata chiarissima: que-sto programma è quello che dàle «le maggiori preoccupazionialla Commissione. È la situa-zionepiù arischioperché accu-sa delle elezioni non è ancoracominciato un negoziato so-stanziale » tra la regione e laCommissione. I funzionari re-gionali non hanno avuto finoracopertura politica e non siespongono nelle trattative. Diconseguenza alla Dg Affari re-gionali della Ue manca l'inter-locutore con cui discutere. Co-rina Cretu ha invocato dunqueun intervento di assistenza daparte delle «autorità naziona-li» chiamando in causa l'Agen-zia per la coesione territoria-le: «E molto importante che ilgoverno pensi a come l'Agen-zia per la coesione territoriale

possa prendere in mano i nego-ziati e iniziarli».

Ma l'Agenzia è ancora in at-tesa di diventare pienamenteoperativa (si veda il commentoa fianco). De Vincenti parla di«un'accelerazione che non va-da a scapito della qualità delprogramma», ma a Bruxellesl'ipotesi è che il via libera per laCampania non possa arrivareprima di novembre.

L'approvazione dei pro-grammi da parte della Com-missione europeapermette al-le regioni e ai ministeri re-sponsabili dei programmi na-zionali di attivare i bandi sullabase degli obiettivi condivisicon Bruxelles e quindi di co-minciare a spendere le risorse.Il sottosegretario De Vincentiha ricordato che l'Italia, con 44miliardi di fondi europei di cui32 per la coesione, è il secondoprincipale beneficiario tra i 28Stati membri dopo la Polonia.«Questo - ha aggiunto - com-porta una responsabilità nellaloro amministrazione». Lacommissaria ha sollecitato ilsottosegretario italiano a mi-gliorare l'utilizzo dei fondi co-munitari da parte dell'Italia. «Ipiani sono buoni sulla carta,cerchiamo di renderli tali an-che nella loro attuazione» hadetto la commissaria rumenaribadendo l'invito al governodi migliorare la capacità am-ministrativa di regioni e mini-steri attraverso i Piani di raf-forzamento amministrativocontenuti in ciascun program-ma operativo.

@chigiu

RI PRO D UZION E RISERVATA

Fondi europei Pagina 13

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La geografia dei fondi europei

Il contributo europeo del fondo di sviluppo regionale (Fesr) per ciascun programma operativo regionale (Por).In milioni di euro

i . Por approvato Por in dirittura d'arrivo Por in ritardo

V. d'Aosta Lombardia32,2 485,2

I

Bolzano168,3

Trento

1 54,3

Piemonte482,9

Friuli V. G.

1 115

Veneto1372,2

Emilia Romagna1240,9

Liguria Marche

t 196,2 1168,7

Umbria AbruzzoI178,1 1 130

Toscana Molise396,2 52

Laziol 456,5

Campania3.085I

Basilicata413

Calabria Puglia1.529 2.718

Sardegna L

465 3.418

Sicilia

Fonte: Accordo di partenariato 2014-2020 e Commissione Ue

Fondi europei Pagina 14

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GiuseppeChiellino

Qualcunodia notiziedellAgenziaper la coesione

a commissaria europeaalle Politiche regionali,Corina Cretu - di fronte

alla situazione dellaCampania che, dopo esserearrivata ultima tra tutte leregioni europee a presentareil programma operativo 2014-2020 ora non riesca ad aprire ilnegoziato per l'approvazione- ha chiesto l'intervento delle«autorità nazionali». Ilriferimento esplicito èall'Agenzia per la coesioneterritoriale. Ma forse non sa,la signora, che nonostantesiano passati 3 anni da quandol'allora ministro Barca deciseche bisognava istituired'urgenza un "organod'indirizzo e di presidiodell'attuazione dellaprogrammazione dei fondistrutturali", l'Agenzia «deve

ancora dare la prova diesistenza in vita». Alla finesaranno necessari ben 13Dpcm. E per chiuderel'assunzione di 30 esperti nonbasterà un anno e bisogneràaspettare l'estate prossima.Nel frattempo sono giàcambiati quattro responsabilidi governo per i fondi europei.

Non stiamo parlandodell'ennesimo carrozzonepubblico: l'Agenzia dovrebberendere più efficiente la spesadi 44 miliardi di curo di fondieuropee entro il 2020, più altri20-25 di cofinanziamentonazionale. Il cattivo utilizzo diqueste risorse, perammissione di tutti, èun'emergenza del Paese. I treanni persi in passaggiburocratico-amministrativinei meandri di svariati palazzidell'apparato pubblico, dovechi vuole trova il modo diintralciare a suo piacimentoqualsiasi passaggio, sono laprova di quanto siainefficiente questo apparato,a cominciare dal modo in cuiscrive le leggi. La colpa deipolitici, molto spesso, è "solo"quella di non essere in gradodi neutralizzarlo e, dove ènecessario, azzerarlo.

Che futuro può avere unPaese che per dare vita aduno strumento tecnicoconsiderato "strategico" habisogno di emanare 13decreti?

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Agenzia per la coesione Pagina 15

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Destinati a 14 grandi realtà 892 milioni di risorse europee per interventi nel digitale, di risparmio energetico e nel sociale

Per le città metropolitane Pon sperimentalefraiprogrammiapprovati ie-

ri dalla Commissione europea, ilPon Metro, dedicato alle Cittàmetropolitane rappresenta unanovità assoluta, come nuovo èl'ordinamento sui grandi agglo-merati urbani.

Con una dotazione finanziariapari a oltre 892 milioni di curo, at-tinge per 588 milioni alle risorsecomunitarie, di cui 446 sul Fondodi Sviluppo Regionale e 142 sulFondo Sociale Europeo. Il resto ècofinanziamento nazionale. Lagestione del programma è del-l'Agenzia per la coesione. Le cittàmetropolitane interessate sono14: Torino, Genova, Milano, Bolo-gna,Venezia,Firenze,Roma,Bari,Napoli, Reggio Calabria, Cagliari,Catania, Messina e Palermo.

Il programma prevedeprogetti per assicurare unacasa a chi è in difficoltà e nellostesso tempo riqualificareallogi e spazi urbani

Il Pon Metro , definito "speri-

mentale", è stato pensato perveicolare risorse sugli obiettividell'Agenda urbana nazionale,

secondo le strategie di sviluppourbano sostenibile delineatenell'Accordo di Partenariato

2014-2020.Tra gli obiettivi concreti del

programma c'è l'offerta ai cittadi-ni del 70%i" dei comuni delle areemetropolitane di servizi digitaliinterattivi . Inoltre i sistemi infor-mativi di 678 comuni dovrannodiventareinteroperabili . Sulfron-

te della sostenibilità si punta a ri-durre i consumi di 18GWh perKmq in ogni comune. Le emissio-ni di Cot dovrebbero ridursi di 1,9milioni di tonnellate equivalenticonvertendo 92.000 punti di illu-minazione pubblica alla tecnolo-gia LED. Con le ristrutturazioni ele riconversioni energetiche di38mila metri quadrati di edificipubblici finanziate dal program-ma il consumo di energia dovreb-be ridursi di 2,2 GWhl'anno

Nel sociale, il Ponvuole assicu-rare a circa 1.8oo persone senzafissa dimora servizi di accoglien-za attraverso la riqualific azione dispazi urbani. Inoltre 2.270 alloggisaranno riabilitati per famiglie incondizioni di disagio abitativo;circa 3900 persone di famiglie abasso reddito e 58oo persone col-pite da forme elevate di disagioavranno un accompagnamentoalla casa e un inserimento lavora-tivo, sociale ed educativo. Circa500 persone appartenenti a co-munità emarginate, quali i Rom,verranno sostenute con progettidi inclusione sociale.

«L'Italia crede molto in questoprogramma che consentirà dipromuovere interventi integratie policentrici capaci di riqualifi-care i nostri insediamenti urbaniaffinché diventino luoghi di vita edi lavoro innovativo, attrattivi,inclusivi e sostenibili» ha spiega-to il sottosegretario Claudio DeVincenti. Secondo MarianneThyssen, commissaria per l'Oc-cupazione, ha spiegato gli inter-venti finanziati da questo pro-gramma «permetteranno di raf-forzare la coesione sociale nellegrandi città, contribuendo so-stanzialmente agli obiettivi dellastrategia UE 2020».

Gi. Ch.

Riqualificazione urbana Pagina 16

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cNon ci sono

elementi per direche ci fu corruzione

ma emergonocriticità sulla

tipologia di garae 11

.....i Cantone, presidentedell'Anac, invia alla Corte dei conti leconclusioni della sua istruttoria

MAURO FAVALE

U

NA lunga sequenza di er-rori a partire dall'inizio,da quella gara del 2006

che, attraverso lavori condotticon una lentezza ormai concla-mata, ha portato la Metro C amuovere i primi passi solo loscorso autunno e ancora soltan-to per un primissimo tratto.

Sono severi i giudizi dell'Au-torità nazionale anticorruzioneguidata da Raffaele Cantoneche 15 giorni fa ha concluso lasua istruttoria consegnandouna relazione di 44 pagine alla

Corte dei conti «Il nostro lavo-ro è finito - ha detto ieri il ma-gistrato - abbiamo trasmessogli atti a Metropolitane di Ro-

ma che ci ha annunciato che en-tro 30 giorni, che è il termine, cidarà spiegazioni».

Di criticità ne vengono evi-denziate diverse. A partire pro-prio dall'operato della stazione

appaltante, Roma metropolita-ne, giudicato «non coerente coiprincipi di trasparenza e di effi-cienza per aver messo a gara

un progetto di tale rilevanza, incarenza di adeguate indaginipreventive, per una parte mol-to estesa del tracciato, senza te-ner in debito conto i pareri

espressi dalla Soprintendeza ar-cheologica».

È il progetto originario, dun-que, a finire sul banco degli im-putati, causa principale di ben45 varianti, «per un incremen-

to - scrive ancora Cantone -di 315,911 milioni di euro». Va-rianti che, per altro, «non esau-riscono la totalità dell'incre-mento contrattuale» di un ap-palto passato dal valore inizialedi poco più 3 miliardi di euro a 3miliardi e 739 milioni,

Certo, prosegue Cantone,«non abbiamo elementi per di-re che c'è corruzione» però que-sta «è una vicenda emblemati-ca. Perché se come imprendito-re mi assumo il rischio di fareun'opera dopo non posso direche no, il rischio non lo vogliopiù. Chi si assume la responsabi-lita' di fare un appalto in pienocentro a Roma senza che sianostati fatti scavi archeologicinon si può meravigliare che sitrovino i resti di Roma antica»,

E, come viene specificato nel-la relazione, «il ritrovamento direperto archeologici nelle attivi-tà di indagine/esecuzione nonpuò qualificarsi come evento diforza maggiore, ma costiuiscecircostanza insita nelle attivitàrimesse al Contraente genera-le», il consorzio di imprese Me-tro C. Secondo Cantone, anchele modifiche introdotte in sedecontrattuale vengono giudica-te «a favore del Contraente ge-nerale con anticipazione di ope-

re meno complesse di contro a

una mancata accelerazione del-le attività di competenza di Me-tro C». Sotto esame finisce an-che l'atto attuativo, firmatonell'autunno 2013 per permet-

tere di sbloccare una protestadelle imprese che aveva blocca-to i lavori, Secondo Anac, sonomancate «valutazioni delle ri-serve in termini di ammissibili-

tà, fondatezza e quantificazio-

ne economica».Infine, Cantone richiama tut-

ti i soggetti coinvolti «ad assu-mere ponderate decisioni circail prosieguo dell'opera, attesoche per la tratta T2 (piazza Ve-

nezia-piazzale Clodio, ndr) allostato sono ancora concretamen-te da valutare tempi e costi diesecuzione nonché la stessapossibilità di realizzazione».

"Chi vinceil bando deveassumersìil rischiodi impresa"

anticorruzione Pagina 17

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44 • •

ulìmpìadì, servono anticorpi• 9

per battere laiNUNCIARE alla candidatu-ra di Roma alle Olimpiadiper il rischio di corruzione

sarebbe una sconfitta per il Paese».Raffaele Cantone ne è convinto, no-nostante il marcio emerso in questimesi con l'inchiesta su Mafia capita-le.

Il magistrato alla guida dell'Auto-rità nazionale anticorruzione sotto-linea che «ovviamente non possia-mo sottostimare i rischi» legatiall'organizzazione di un simile gran-de evento. Per questo, aggiunge, bi-sogna pensare ai «meccanismi di tu-tela, anche perché oggi non ci sonopiù scuse». Il riferimento è a quantoaccaduto con Expo a Milano, finitosotto inchiesta nei mesi precedentialla sua inaugurazione.

«Uno Stato serio mette in funzio-ne gli anticorpi - prosegue Canto-ne-perché si può rinunciare ai Gio-chi per motivi economici ma rinun-

ciare per il rischio di corruzione sa-rebbe una sconfitta». E nonostantei tempi per l'eventuale aggiudica-

zione delle Olimpiadi del 2024 a Ro-ma siano molto dilatati (il verdettofinale da parte del Cio è previsto perl'autunno del 2017), nella capitalec'è una criticità in più: quell'ipotesidi scioglimento del Comune per ma-fia ancora sul tavolo, nonostante larelazione del prefetto Franco Ga-brielli tenda a escluderla. Così, Can-tone rispondendo a una domanda

specifica sull'argomento, ricordache «la legge può prevedere che lastazione appaltante sia un'altra».Non, insomma, il Comune di Roma.«Non è obbligatorio», ricorda Canto-ne. Un discorso generale che perògetta un'ombra sulla capitale e sul-

la sua macchina politico-ammini-strativa presente e futura alla vigi-lia anche di un Giubileo che potreb-be vedere proprio il Campidoglio ce-dere poteri a favore di una sorta distruttura commissariale.

Cantone, poi, nel suo discorso amargine di un incontro a Bankita-lia, parla della relazione di Gabriel-li: «Tecnicamente il prefetto ha pre-visto di non fare nulla nei confrontidel Comune di Roma ma di interve-nire sulla burocrazia, una novitàprevista dal Testo unico degli enti lo-cali. Non sono in grado di valutareperché non ho letto gli atti ma lascelta di Gabrielli ha una sua legitti-mità e linearità, non è riduttiva. Do-po la riforma Bassanini, gli ufficispesso sono molto più importantidelle stesse amministrazioni. Inter-venire lì non è una scelta di secondopiano». Infine, il magistrato tornasull'attività ispettiva di Anac inCampidoglio dopo Mafia capitale:«Abbiamo evidenziato numeroseanomalie nella gestione degli appal-ti. Anomalie che non significano ne-cessariamente corruzione ma un si-stema che certamente non funzio-na in modo preciso. Spero che subi-to dopo l'estate concluderemo la no-stra attività e daremo conto dellepatologie rilevanti che abbiamo in-dividuato».

(m.fv.)3 RICft000LIGNERISENVAIA

anticorruzione Pagina 18

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Con la fine delle sanzioni all'Iran, le nostreaziende torneranno a investire. Ma dopol'accordo, sale il prezzo del petrolio

Acciaio, edilizia e modariparte l'export itali

00ano

"Tr° miliardi in più"ROMA. Tre miliardi nei prossimiquattro anni. E l'export italianoaggiuntivo che verrà dalla finedelle sanzioni contro l'Iran, pre-visto dalla Sace. «Dagli 1,2 mi-liardi del 2014 si salirà nel 2018a 2,5 miliardi, poi la crescita pro-seguirà man mano che sarà libe-ralizzata l'economia», spiegaAlessandro Terzulli, che della Sa-ce è capo economista. Altre fontiindicano cifre ancora superiori.

Mobili, luce, accessori da bagno,rivestimenti invetro e poi mecca-nica strumentale, infrastrutturecome le dighe di Salini o Astaldi,attrezzature petrolifere: sono isettori in cui l'Italia può riappro-priarsi di una posizione storica-mente molto buona. Nel 2010, al-la vigilia delle sanzioni europee,erano mille le aziende italiane

Le previsioni della Sace:"Si aprono prospettivein settori dove primaeravamo assenti"

presenti in Iran: molte sono tor-nate a casa, ma parecchie sono ri-maste in silenzio ad aspettareche passasse la tempesta. E l'Ita-lia, malgrado l'inasprimento del-le sanzioni, rimane uno dei prin-cipali partner commerciali di Te-heran. «Nel 2014 abbiamo porta-to in Iran cento nuove aziende»,dice Luca Miraglia, capo della so-cietà di consulenza QuarkUp.«In molti settori si continua a fa-re business, l'importante è noncadere nella trappola del dualuse: una valvola può essere usa-ta per il rubinetto di casa o perun gasdotto, e allora scatta lasanzione dell'Europa». Gli ameri-cani invece hanno la clausolaOfac che permette l'export diprodotti con una valenza sanita-ria, ma ben altro business si apri-rà, tanto che Israele non si aspet-ta grandi aiuti dai congressmenrepubblicani.

Quella che si apre sarà unacompetizione dura, dove l'Italiapotrà però giocare la sua parte.«In questi anni difficili ci siamoimpegnati a tenere aperti i corri-doi di collegamento per le impre-se italiane perché sappiamo chel'approccio verso i prodotti italia-ni e il nostro Paese è positivo»,conferma Pier Luigi D'Agata, se-gretario generale della Cameradi Commercio italo-iraniana.«Ora si aprono prospettive in set-tori finora assenti come la mo-da». Ma tutti i comparti sono inmobilitazione. Le immatricola-zioni di auto raddoppieranno a 2milioni perché c'è da rinnovareun parco circolante di 14 milionidi macchine: la Fca potrebberiavviare il progetto Siena del2005 che prevedeva la costruzio-ne di una fabbrica da 100mila au-to l'anno in accordo con la Pars.La siderurgia potrà conoscereuna nuova stagione di gloria do-

po le acciaierie costruite negli an-ni 70 da Danieli e Italimpianti,entrambe pronte a nuove inizia-tive. E appena si riaprirà il merca-to del petrolio l'Iran vuole tripli-care l'export, oggi 1,4 milioni dibarili al giorno, puntando sul rial-zo che è cominciato ieri (+81 cen-tesimi a NewYork fino a 53 dolla-ri): nel deserto ci sono 150 miliar-di di barili di riserve (terzo forzie-re al mondo dopo Arabia Sauditae Iraq), più 28 trilioni di metri cu-bi di gas (secondo dopo la Rus-sia). Non tutto sarà facile: l'Eni,che lavora a Teheran dai tempidi Mattei e adesso ha le operazio-ni ferme, ha sempre denunciatoi bizantinismi dei contratti ira-

niani. Ieri nel gruppo petroliferosi diceva solo che «l'accordo èuna tappa incoraggiante, se il go-verno iraniano proporrà un qua-dro contrattuale più allineatoagli standard internazionali po-tremmo considerare nuovi inve-stimenti nel Paese».

RIPROCUZIONERISERVFTA

Export italiano Pagina 19

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Farmaceutica Apparecchielettrici

con le attuali sanzionisenza sanzioni

201,

201:

201

201:

201t

L'export italiano in Iran

57,9 8,4Meccanica Prodottistrumentale chimici

Le perdite dell'exportitaliano con le sanzioni

Mezzi di trai r,or;-90 M

Prodotti agricoli-591

Metalli-56 M

Moda-56 w

Apparecchi elettrici

Legno e carta-46

Computer e apparecchi ottici-38 N

Chimica-36

F ffinati-30

Meccanica strumentale

Mobili e gioielli

-29

-27

FONTE ISTAT, ELABORAZIONE SACE

10,9Altro

1 5,3 7,7Gomma, Metallurgieplastica, e prodotticostruzioni in metallo

4,0 5,8

Export italiano Pagina 20

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L 1-

Felice Mortillaro,ingegnere d'animee sindacalistad'impresadi Andrea Marini

n personaggio fondamentale peril progresso della contrattazionesindacale e delle relazioniindustriali. Che già 3o anni fa

affermava la necessità di contratti piùleggeri con al centro la persona e la crescitadelle imprese con politiche di merito, coninvestimenti in formazione e allineando isalari alla produttività. Tutti temi oggi alcentro del dibattito sulla riforma delmercato del lavoro. La figura di FeliceMortillaro, ex direttore di Federmeccanica,scomparso a 64 anni nel 1995, è stata alcentro di un incontro organizzato a Romada Unindustria e Federmeccanica. Unevento che è stato anche l'occasione perpresentare un lato inedito di Mortillaro,quello di prolifico autore di saggi emonografie di diritto sindacale e del lavoro:al centro della discussione è stato anche ilromanzo "L'ingegnere di anime", scritto trail1992 ed il 1995, un'opera a metà strada traromanzo di formazione e saggio sulla storiasindacale. Sono intervenuti Luigi Abete,presidente Bnl gruppo BNP Paribas,Maurizio Stirpe, presidente diUnindustria,Carlo Mazzolenivice presidente diFedermeccanica, l'expresidente dellaCamera Fausto Bertinotti, e l'ex senatoreTiziano Treu.

Luigi Abete, presidente Bnl gruppo BNPParibas, che ha conosciuto Mortillaro davicino, ha ricordato Il «caratterecomplesso» dell'ex direttore diFedermeccanica, sottolineando checomunque era «uno che i contrattilifaceva. Cosa avrebbe detto oggi delleattuali problematiche del lavoro? Non lo so,perché i tempi sono molto cambiati». Suicontratti, per Abete, è importante oggi«accelerare su un modello che consenta divalorizzare di più Il livello aziendale».L'unico modo per garantire gli aumentisalariali è quello di «legarli alla produttività

e redditività». Abete ha aggiunto che iltema della defiscalizzazione degli accordidi produttività è andato avanti un po' «amacchia di leopardo» e con «stop and go».Per il presidente di Bnl si dovrebbegiungere a una contrattazione dove la partenormativa viene decisa a livell o nazionale euna parte economica a livell o aziendale.«Speriamo si possa aprire questapossibilità», ha concluso.

«Sono tre i principali insegnamenti chericordo di Mortillaro», ha detto Stirpe:«Prima di tutto quando disse che l'accordosulla scala mobile fu uno dei più gravi erroricompiuti in Italia. Secondo, quandosottolineò la necessità di legare i rapporticontrattuali alle prestazioni di lavoro.Terzo - ha sottolineato Stirpe - ricordoquando affermò che nel nostro paese non sitorna indietro dai diritti acquisiti. Noi nonsiamo elastici, ci adattiamo con difficoltà aicambiamenti della società. Mi sarebbepiaciuto - ha concluso Stirpe - avere ilparere di Mortillaro sulle tematiche oggi diattualità: dal salario d'ingresso alle nuoveregole sulla contrattazione e più ingenerale sul Jobs act».

Mazzoleni havoluto ricordare alcuni deitemi, irrisolti ancora oggi, che Mortillaroaveva posto all'attenzione già 30 anni fa, apartire dalla «rappresentatività sindacale,la non sovrapponibilità dei livellicontrattuali e il rilancio delle relazionipersonali tra imprenditore e lavoratori»che ha anticipato istituzioni come ilwelfare aziendale. Bertinotti, comerappresentante del mondo che stava«dall'altra parte» rispetto a Mortillaro, hacomunque definito l'ex direttore diFedermeccancia un «protagonista del suotempo. Non so oggi come si collegherebbealle tematiche attuali - ha aggiunto-. Lodico con nostalgia: ormai quel tempo si èconcluso».

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Ingegneri Pagina 21

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Nel mirino la tassa peri I funzionamento dell'authority - Ricorso di 21 aziende emiliane alla Commissione tributaria

Imprese contro l'obolo AntitrustIl 31 luglio la scadenza per il pagamento - Coinvolte le Spa con ricavi da 50 milioni

Natascia RonchettiSASSU0LO(M0)

w- Sul contributo al funziona-mento dell'Antitrust la lentezzadella giustizia tributaria rischiadi aggiungere al danno (il paga-mento di un obolo consideratoiniquo dalle imprese) anche labeffa.Il311uglio, infatti, le societàdi capitali con un fatturato supe-riore ai 5o milioni di euro do-vranno pagare il tributo, per laquale sono state fissate due so-glie, una minima e una massima,rispettivamente di tremila etrentamila euro. Ma la primaudienza della Commissione tri-butaria di Roma, a nove mesi didistanza dalla presentazione delricorso da parte di 21 aziendeemiliane, non è ancora stata fis-sata. Con la conseguenza che leaziende dovranno comunque ot-temperare con puntualità al ver-samento del balzello, sperandopoi in un rimborso che, visti itempi della discussione inudien-za, potrebbe arrivare solo fraqualche anno.

A sollevare per prima il pro-blema dell'incostituzionalità delcontributo, previsto a partiredall'anno di imposta 2013, è stataun anno e mezzo fa Confindu-stria Ceramica, alla quale fa capol'industria delle piastrelle italia-na, concentrata nel distretto mo-denese di Sassuolo e costituita in

larga maggioranza da aziende dimedie o grandi dimensioni. Bendieci delle imprese che hannofatto ricorso appartengono in-fatti al cluster. Alla protesta si so-no unite successivamente le or-ganizzazioni confindustriali diBologna, Parma e Reggio Emilia,per sostenere gli associati chehanno intrapreso le vie legali inuna battaglia che è considerataprima di tutto l'occasione per il

INCOSTITUZIONALITASecondo leimpreseilcontributoprevisto a partire da [l'annodii mposta 2013 è incostituzionale.Dopo il ricorso, nove mesi fa,nessuna udienza è stata fissata

riconoscimento dell'incostitu-zionalità dell'obolo e richiamarel'attenzione sulla pressione fi-scale che grava sul sistema pro-duttivo. Il contributo, secondo iricorrenti (che rappresentanovari settori produttivi) non si li-mitaaviolare laCostituzione perquanto riguarda le norme a ga-ranzia dell'iniziativa economicaprivata: pregiudica il principiodell'uguaglianza e con esso quel-lo della progressività delle impo-ste, due cardini della Carta. Unabattaglia che potrebbe estender-

si c indurre altre aziende a segui-re la strada del contenzioso im-boccata dagli emiliani. AncheConfindustria Bergamo sta in-fatti valutando l'opportunità diavviare un'azione legale.

Le imprese del distretto di Sas-suolo, che ha fatto da apripista,generano l'8ooio del fatturato delsettore: quasi 5 miliardi. E traqueste -in tutto sono 78 - ci sonoquelle dieci aziende (spa con fat-turati superiori ai 5o milioni) perle qualiiltributo èdaconsiderarefuorilegge anche rispetto allenormative comunitarie. Il ricor-so si basa sulla considerazioneche il tributo per il funzionamen-to della Authority dovrebbe ri-cadere sulla fiscalità generale enon solo sulle spalle di unafasciacircoscritta di contribuenti: ri-guardauntema- quello dellalot-ta ai monopoli e alle concentra-zioni-di interesse collettivo. Einattesa del pronunciamento dellaCommissione tributaria le im-prese soggette al tributo dovran-no comunque pagare ogni anno.

Inizialmente il contributo erastato fissato allo 0,08 per milledel fatturato, oggi è sceso allo0,06, mantenendo le caratteri-stiche di un prelievo con sogliaminima e una massima che ri-guarda le imprese di maggioridimensioni.

CRIPRODDZIONERISERVATA

Antitrust Pagina 22

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Al viale votazioni alla Camera - Arrivano un nuovo pacchetto di ritocchi e le osservazioni della Rgs sulle coperture

Authorityj stretta sugli stipendi«Criteri omogenei» per il finanziamento - Ai Vigili del fuoco le funzioni antincendio dei forestali

Davide ColomboMarco Rogari

ROMA

Un livellamento degli stipendidei componenti dellavarieAutho-rity facendo leva sull'adozione di«criteri omogenei» anche per av-vicinare maggiormente le retribu-zioni a quelle del resto della pubbli-ca amministrazione. Ma anche unsistema di autofinanziamento piùsimili per tutte le Autorità garanti,sempre attraverso ilricorso a «cri-teri omogenei» e comunque con lapartecipazione delle imprese re-golate o vigilate. Con l'obiettivo dievitare procedure difinanziamen-to specifiche come quella attual-mente prevista per l'Autorità dellaPrivacy e, in ogni caso, senza oneriaggiuntivi per la finanza pubblica.A prevedere queste novità è unemendamento del nuovo pacchet-to di ritocchi alla delega Pa inviatodalla commissione Affari costitu-zionali della Camera, su input delrelatore Ernesto Carbone (Pd), al-l'Aula di Montecitorio, dove ieripomeriggio sono cominciate levo-tazioni sulla riforma Madia. Chesono arrivate all'articolo 6. Tra gliultimi correttivi anche quello chedà Il via all'assorbimento del Cor-po forestale in un'altra forza di po-lizia ma non in toto: funzioni, ris or-se e mezzi utilizzati peril contrastoagli incendi boschivi dovrannopassare ai Vigili del fuoco.

Lo stesso pacchetto di ritocchiprevede, rispetto al testo licenzia-to dalla stessa commissione Affaricostituzionali, l'estensione da ses-santa a novanta giorni del termine

dopo il quale scatta il silenzio-as-senso oilnullaostaperle questioniche coinvolgono le amministra-zioniin materia ditutela ambienta-le, beni culturali e salute deicittadi-ni. Ma questa norma sul silenzio-assenso, approvata dalla Camera,n on pi ac e affatto al Consiglio supe-riore dei beni culturali, che ieri l'haseccamente bocciata. E dure criti-che sono arrivate anche dal M5S. Isindacati dei forestali hanno inve-ce protestato in piazza Montecito-rio control'accorpamento delCor-

NODO SILENZIO-ASSENSOSale da 60 a 90 giorni perlatutela ambientale con il «no»del consiglio superiore delMibact. 0k al taglio del 50%dei tempi per le grandi opere.............................................................................

po forestale in gran parte in un'al-tra forza di polizia e per una fetta,come detto, nei Vigili del fuoco.

Ieri è stato approvato dalla Ca-mera anche la norma che riducede15o per cento i "tempi burocrati-ci" perle grandi opere. Con un leg-gero ritocco surichiesta della coni-missione Bilancio: il premier e iprefetti, nell'esercizio dei poterisostitutivi collegati alla riduzionedei tempi, potranno avvalersi dipersonale specializzato ma senzaoneri aggiuntivi per le casse delloStato. Semprel'AuladiMontecito-rio ha dato l'ok a un emendamentoPd che peri processi di digitalizza-zione fa saltare l'automatico utiliz-

zo dei software open source in tut-tele amministrazioni.

La Camera dovrebbe dare il suovia libera alla riforma Pa tra doma-ni sera e venerdì mattina, anche senon è del tutto escluso un prolun-gamento dei lavori all'inizio dellaprossima settimana. Il testo dovràpoi tornare al Senato per l'appro-vazione definitiva che il Governoconta di incassare prima dellapau-sa estiva. Ma non mancano gli ulti-mi sussultinell alungapartita che sista giocando sulla delega Madia eche siconcluderàsolo dopoilvaro-previsto quasi in tutti i casi in untempo massimo di 12 mesi - dei de-creti attuativi delle 13 deleghe. Ieriad esempio alla commissione Bi-lancio della Camera sono arrivatediverse osservazioni della Ragio-neria generale dello Stato sul testoapprovato in sede referente dalla"Affari costituzionali". A comin-ciare da quella riguardante i58 mi-lioni necessari per coprire la misu-ra che prevede l'attivazione delnu-mero 112 unificato per le emergen-ze. LaBilancio, sullabase deirilievidella Rgs, ha espress o p arere nega-tivo sull'accorpamento delle strut-ture concorsuali per Pa centraleprovince e regioni e all'aumentodegli stipendi della Sna (Scuolana-zionale di amministrazione) chedevono restare in linea con quellicon docenti universitari). È statapoi richiesta la relazione tecnicaperilpassaggio delPra alministerodei Trasporti e sono state espresseosservazioni sulla soppressionedelle qualifiche dei Vigili fuoco.

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Riforma PA Pagina 23

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Le novità

Con un emencamento, che avevagià fatto capolino inCommissione, è previsto illivella mento degli stipendi deidipendenti ci ellevarieAuthority,di fatto anche per renderli pi ùvicini a quelli degli altridipendenti della Pa, e l'adozioneeli «criteri omogenei» perilfinanziamento delle stesseAutorità garanti.Iltutto darendere operativo con i decretiattuativi della delega Madia e conl'obiettivo eli evitare maggiorioneri perla finanza pubblica

Viene esteso a novanta giorni(dagli iniziali sessanta) iltermine perfarscattare ilmeccanismo delsilenzioassenso nelle questioni checoinvolgono le amministrazionipubbliche in materia diambiente e beni culturali.Contro questa misura ieri sonoarrivati i rilievi del Consigliosuperiore dei beni culturalipresieduto da Giuliano Volpe,che ha espresso «grandepreoccupazione e decisacontrarietà»

Via libera dell'Aula diMontecitorio alla normariguardante iltaglio del50%dei tempi burocratici per legrandi opere. La misura è stataleggermente modificataprevedendo la possibilità per ilpremier e i prefetti,nell'esercizio del poteresostitutivo relativoall'obiettivo del taglio deitempi, di avvalersi dipersonale specializzato masenza oneri aggiuntivi per lecasse dello Stato

In sede referente laCommissione Affaricostituzionali della Cameraha previsto la riforma delCorpo nazionale dei Vigilidel Fuoco. Unemendamento prevede poiche, nell'ambito delprevisto assorbimento delCorpo forestale dello Statoin un'altra forza di polizia, icontingenti dedicati alcontrasto degli incendiboschivi verrà trasferitainvece ai Vigili del Fuoco

In luogo dell'accorpamentotra Pubblico registroautomobilistico e direzionegenerale dellamotorizzazione civile, unemendamento dellaCommissione ha previsto ilpossibile trasferimento dellefunzioni svolte dagli uffici delPra al ministero delleInfrastrutture e del Trasporti.Su questa correzione aiprincipi di delega è statorichiesto un approfondimentotecnico

Viene istituito il numerounico europeo su tutto ilterritorio nazionale concentrali operative regionali.Si tratta di un numerotelefonico di emergenzaunico per tutta l'Ue che l'Italianon aveva ancora attuato finoa subire una procedura diinfrazione Ue nel 2006.Secondo i rilievi sollevati ieridalla Bilancio perl'attivazione di questoservizio andranno reperiterisorse per 58 milioni

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Campagna acquisti di AccentureCerca 2.400 ingegneri e 40

e fisiciBenasso: «In Italia molti talenti, trampolino per crescere all'estero»

MILANO Ci sono segnali che co-minciano a rafforzarsi. In unafase intermittente dell'econo-mia come questa la ricerca ditalenti si fa sempre più eviden-te. E le società di consulenza,da sempre le più leste a fiutareil cambiamento, si stanno at-trezzando. Accenture ha giàfatto (e ha in programma di fa-re) entro la fine dell'anno:2.400 solo in Italia. Qui la mul-tinazionale quotata a Wall Stre-et (con filiali in tutto del mon-do dotate di una grande auto-nomia) in solo tre mesi (damarzo a giugno) ha inserito

di ognuno di loro e il potenzia-le che hanno espresso in fase diselezione». Già, la selezione.Accenture utilizza un modellodi recruiting comune alle altreprincipali società di consulen-za: quasi nessuna ricerca affi-data a terzi, il processo viene

gestito internamente attraver-so interviste di gruppo, testpsico-attitudinali e incontri in-dividuali con i capi diparti-mento.

«Stiamo inserendo soprat-tutto profili digital», rileva Be-nasso. Data scientist (espertinella gestione e nella lettura digrandi quantità di dati), consu

riicercatiiTra i profili più ricercatici sono informatici,matematici e laureatiin Economia

350 persone con il Jobs Act. Aben vedere non un ampiamen-to «una tantum», ma una poli-tica di accrescimento di tagliache in Italia prosegue da alme-no tre anni, visti i 3.500 nuoviingressi dal 2012 nelle sedi diMilano, Roma, Verona, Torinoe Napoli.

Informatici, matematici, fi-sici, ingegneri (i laureati cosid-detti «Stem», l'acronimo chesta per science, technology, en-gineering and mathematics).Ma anche in economia azien-dale, finanza. Circa 1.8oo a tem-po indeterminato (con le nuo-ve tutele post-riforma del lavo-ro), altri 6oo in stage con unrimborso spese finalizzati al-

l'inserimento successivo. So-prattutto 700 posizioni per al-trettanti professionisti esperti,dotati cioè di una certa «senio-rity». La cifra - per dirla con leparole di Fabio Benasso, am-ministratore delegato di Ac-centure Italia- «è l'alta scolarità

lenti, strategist in informationtechnology, esperti di cloudcomputing, specialisti inmarketing digitale e commercio elettronico. «Circa 150 di lo-ro sono proiettati verso posi-zioni di primissimo piano»,

®ientì

I nuovi ingressidestinati soprattuttoalla consulenzain ambito digitale

aggiunge Benasso. Perché so-no stati inseriti per cosi direnell'alta consulenza (quellastrategica) per le aziende clien-ti. Per gli altri la crescita internaè comunque dietro l'angolo.Circa un terzo dei dipendentiAccenture (4mila su umila) haavuto una promozione. Per tut-ti l'immediato coinvolgimentoin una dimensione internazio-nale, con opportunità di lavoroall'estero in altre filiali Accenture o su progetti specifici trapiù Paesi. Precondizione: la co-noscenza fluente della linguainglese.

Fabio Savelll@fabiosavelli

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Mercato del lavoro Pagina 25

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lk.

«E contrario alla Costituzione»Ilgip blocca il decreto per l'Ilva«Negato il diritto alla salute, violati dieci articoli della Carta»

MILANO Prima il sequestro del-l'altoforno da parte della magi-stratura. Poi il decreto del go-verno Ilva-Fincantieri l'otta-vo per salvare l'acciaieria di Ta-ranto che ha garantito lacontinuità produttiva dello sta-bilimento. Quindi la nuovamossa, di ieri, della magistra-tura, come in una partita ascacchi: il gip di Taranto, Mar-tino Rosati accogliendo unarichiesta della procura hasollevato la questione di legitti-mità costituzionale del decretolegge dello scorso 4 luglio. Ecosì gli atti, adesso, sarannotrasmessi alla Corte Costituzio-nale.

L'altoforno 2 era stato seque-strato a causa di un incidenteavvenuto l'8 giugno scorso co-stato la vita a un operaio di 35anni, Alessandro Morricella,investito da un getto di ariabollente mentre misurava latemperatura della ghisa e mor-

to dopo quattro giorni a causadelle ustioni (sono dieci le per-sone iscritte nel registro degliindagati per cooperazione nelreato di omicidio colposo).

Con il rischio di spegnimen-to dell'altoforno a partire dalliluglio, il decreto del governosuperò il sequestro stabilendoche, nei casi di aziende di rile-vanza strategica nazionale sot-toposte a norme cautelare daparte della magistratura, ilprovvedimento non possa im-pedire la prosecuzione dell'at-tività d'impresa. A patto chel'azienda presenti in termini«stringenti» un piano di misu-re aggiuntive sulla sicurezza.

E questo è uno dei nodi cheemerge dall'ultimo botta e ri-sposta tra la magistratura diTaranto e il governo. Il gip, in-fatti, contesta l'articolo 3 deldecreto legge che sarebbe incontrasto con dieci articoli del-la Costituzione (2, 3, 4, 9, 32,

35, 41, 77, 104 e 112) che tutela-no, tra le altre cose, la garanziadei diritti inviolabili, la pari di-gnità sociale e la salute. Neldettaglio la procura di Tarantoritiene che il decreto, «ricono-scendo solo all'impresa il conipito di predisporre unilateral-mente un piano di misure ag-

giuntive, senza la possibilità disindacato alcuno, di fatto nonrealizzerebbe un bilanciamen-to ragionevole tra il diritto allasalute ed all'ambiente salu-bre». In pratica si legge nel-l'ordinanza il decreto con-sente all'impresa «pur a frontedi un perpetrarsi di attività ille-cita, di continuare la propriaattività per dodici mesi sul pre-supposto della predisposizio-ne unilaterale e insindacabiledi un piano di intervento, senzapossibilità per gli organi dicontrollo e per l'autorità giudi-ziaria di sindacare o sollecitaremisure di sicurezza ulteriori».

L'altra contestazione dei ma-gistrati riguarda un'antica dia-triba sui decreti legge. Ovverola mancanza del «presuppostodella straordinaria necessità eurgenza che giustifica l'eserci-zio del potere legislativo daparte del governo». Sebbene,nel caso specifico dell'Ilva, lospegnimento dell'altoforno 2avrebbe comportato a catena lostop della più grande acciaieriad'Europa e, come sottolineò inun tweet contestato dagli am-bientalisti il ministro dell'Am-biente Gian Luca Galletti, «laperdita del lavoro per 15 milapersone».

Michelangelo Borrillo@MicBorrillo

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ILVA Pagina 26

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Circolare del ministero della Giustizia fa chiarezza sulle questioni più controverse legate alle incompatibilità

Mediazione, «stretta» per 1 legaliIl difensore non può avere il doppio ruolo - Impossibili accordi in deroga al divieto

Giovanni NegriMILANO

Incompatibilità rafforzatetra l'incarico di avvocato e lafunzione di mediatore. A irri-gidire la risposta del ministerodella Giustizia sui conflitti d'in-teresse è la circolare 14 luglio2015 della Direzione della giu-stizia civile. Il provvedimentoprende atto delle richieste dichiarimenti arrivate al ministe-ro e dei maggiori profili di in-certezza applicativa venutisi acreare con la nuova versionedel decreto ministeriale n. 18odel 2010, nella quale è stato in-serito unnuovo articolo (4bis)sulle incompatibilità, nellaconsapevolezza di dovere ren-dere ancora più evidente nonsolo la sostanza ma anche l'ap-parenza di indipendenza e ter-zietà del mediatore.

Il primo dubbio interpretati-vo riguarda l'efficacia del divie-to anche per l'avvocato di fidu-

cia della parte chiamata in me-diazione, iscritto come media-tore presso l'organismo sceltodalla parte che ha presentatol'istanza. Perla circolare «appa-re evidente che la previsionenormativa trovi applicazionenel caso in cui il difensore delchiamato in mediazione sia me-diatore presso quell'organismoperché, diversamente, le parti sitroverebbero inposizioni ingiu-stificatamente differenziate enon si darebbe lagiustagaranziaallaparte istante, circa lo svolgi-mento imparziale del procedi-mento di mediazione». Di con-seguenza, il divieto di cui all'ar-ticolo 4bis opera anche nei con-fronti del difensore di fiduciadella parte chiamata in media-zione, che riveste nello stessotempo la qualifica di mediatorepresso l'organismo di concilia-zione chiamato in causa.

Incertezza poi era stataespressa sull'operatività del di-

vieto, anche quando l'organi-smo si avvale delle strutture, delpersonale e dei mediatori di altriorganismi coni quali haraggiun-to un accordo, anche per singoliaffari di mediazione. Appareevidente che in tali casi l'organi-smo ha in coabitazione, tra l'al-tro, i mediatori di un altro orga-nismo di mediazione che si tro-vano, pertanto, nella medesimaposizione formale deimediatoriiscritti presso l'organismo "de-legante". «Di conseguenza- sot-tolinea la circolare -, anche al fi-ne di evitare una facile elusionedella norma, l'incompatibilitànon può che estendersi anche aimediatori dell'organismo concui si è concluso un accordo».

Un'altra questione contro-versa riguarda la possibilità ri-messa alle parti chiamate in me-diazione di derogare consen-sualmente all'incompatibilità. Ilministero chiarisce invece chela materia è sottratta alla libera

disponibilità delle parti. Di con-seguenza, non è possibile sotto-scrivere tra le parti in mediazio-ne accordi derogatori del divie-to di cui all'articolo 14 bis.

Infine, l'ultimo dubbio presoin considerazione riguarda ilpotere dell'organismo di rifiu-tare eventuali istanze di media-zione, quando gli avvocati delleparti sono iscritti, come media-tori, presso l'organismo mede-simo. Consideratalafunzione divigilanza e controllo che la nor-mativa attribuisce all'organi-smo, la circolare ritiene che,trattandosi di una domandaproposta in evidente violazionedi-norma, all'organismo va rico-nosciuto il potere-dovere di ri-fiutare tali istanze. Di conse-guenza, l'organismo di media-zione deve rifiutare di riceverele istanze di mediazioni nellequali si profilano ipotesi di in-compatibilità.

In sintesi

01 1 DIFENSORE DI FIDUCIAIl divieto dell'articolo 14 bis Dm180/2010 opera anche neiconfronti del difensore di fiduciadelta parte chiamata inmediazione che riveste anchenello stesso tempo la qualifica dimediatore presso l'organismo diconciliazione chiamato in causa

021 ORGANISMO MEDIAZIONEAnche al fine di evitare unafacile elusione della norma,l'incompatibilità è estesaanche ai mediatoridell'organismo con cui si èconcluso un accordo

03 1 NO PATTI IN DEROGANon è possibile sottoscriveretra le parti in mediazioneaccordi derogatori del divietodi cui all'articolo 14 bis

Mediazione Pagina 27

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Cnf-Orlando. Da settembre

Avvocaturanel legislativodel ministeroNE- Da settembre l'avvocaturasarà inserita nell'Ufficio legisla-tivo del ministero della Giusti-zia, per dare il suo apporto alleriforme. Il ministro dell a Giusti-zia Andrea Orlando accogliecosì una proposta avanzata apiù riprese dagli avvocati. L'im-pegno è stato assunto nel corsodi un incontro che si è tenuto ie-ri tra il presidente del Consiglionazionale forense Andrea Ma-scherin e il ministro Orlando,che sempre ieri ha incontratoanche l'Organismo unitariodell'avvocatura.

Il Guardasigill, ha assicurato Ilsuo impegno anche per affronta-re la delicata evariegata situazio-ne in cui si sono trovati i Consiglidegli Ordini dopo l'annullamen-to da parte del Tar del Regola-mento elettorale in relazione al"voto limitato". Entro la prossi-ma settimana Via Arenula scio-glierà la riserva sul da farsi, senzaescludere Il ricorso ad un inter-vento normativo mirato.

Mascherin ha messo sul ta-volo anche il problema delleconvenzioni "vessatorie" im-poste dallebanche ai loro legali.

Confermata anche la vo-lontà di prevedere incentiviper la negoziazione assistitadagli avvocati.

Un incontro operativo- spiegaMascherin - nel quale il ministroha dato «risposte concrete chesarà facile riscontrare nei fatti».

Avvocati Pagina 28

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La Corte conti sullo stato dell'Ente

Inarcasse,agire sui creditiDI BEATRICE MIGLIORINI

Jconti di Inarcassa (l'ente diprevidenza degli ingegnerie degli architetti) sono inordine. La sostenibilità a

50 anni non è in discussione.E anche sulla gestione degliinvestimenti non c'è nulla dadire. La situazione creditoria,però deve essere tenuta sottocontrollo. Negli ultimi tre anni,infatti, è aumentato il tempomedio di incasso dei creditidell'ente nei confronti dei de-bitori (286 giorni nel 2013). Asottolinearlo attraverso la re-lazione annuale sulla gestio-ne finanziaria della Cassa diprevidenza la Corte dei conti.Nel dettaglio, la magistraturacontabile, ha messo in eviden-za il complessivo buono statodell'ente sia dal punto di vi-sta contabile, sia dal punto divista finanziario. La Cassa diprevidenza degli ingegneri edegli architetti, infatti, nonsolo garantisce la sostenibilitàa 50 anni così come richiestodal decreto Salva Italia, ma hamostrato anche una complessi-va solida e affidabile gestionedel patrimonio. Sul fi onte del-la morosità contributiva, però,l'ente dovrà tenere, ancora piùdi ora, gli occhi aperti. Nellarelazione della Corte dei contisi legge, infatti, che nel 2013 la

situazione creditoria ha subitoun incremento rispetto al 2012del 13,70% pari a 76,1 min digiuro. Non solo. A seguito dellemodifiche dei criteri in base aiquali selezionare le posizionida affidare alle società esternedi recupero crediti, nel 2013 siè assistito ad una crescita deicrediti che è passata da 707,7min di euro nel 2012 a 791, 5min di euro. «Una situazione»,ha spiegato la Corte dei conti,«dovuta anche all'aumento del-le aliquote contributive: quelladel contributo soggettivo è pas-sata dall'11,5 al 12,5% mentrequella del contributo integra-tivo dal 2 al 4%». L'analisi ha,inoltre, mostrato l'aumento deitempi medi per la riscossione.Nel 2011 il tempo medio di in-casso era di 277 giorni, mentrenel 2012 era di 273 giorni. Nel2013, invece, è stata raggiun-ta quota 286 giorni. Il tutto, afronte di un decremento neltasso di crescita dei contributi(15% nel 2013 contro il 24% nel2012). Dati che hanno portatola Corte a sottolineare come«sia necessario studiare nuovesoluzioni per definire procedu-re di recupero crediti dirette aottimizzare i risultati. Le azio-ni poste in essere dalla Cassa,infatti, fino ad ora non hannoportato alla riduzione speratadel monte crediti».

Inarcassa Pagina 29

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COMMERCIALISTUI

Gli ordinia rischio

.si aggregano

DI BENEDETTA PACELLI

117 ordini dei dottori com-mercialisti che, a seguitodella nuova geografia gludiziaria (diga 155112), han-no visto sopprimere il lorotribunale di riferimento,non hanno intenzione dichiudere. E con la crea-zione di un Comitato «Lepriorità dei territorio»(che ha sede presso il Cn)tentano di trovare la via difugga, giuridicamente inec-cepibile, al disposto legi-slativo (dlgs 155112) cheha previsto la soppressio-ne di 31 tribunali facendovenire meno uno dei pre-supposti per la costitu-zione dell'ordine locale: ilcircondario del tribunale.Dunque non sono bastatele parole del presidentedi categoria Gerardo Lon-gobardi che ha dichiaratodi voler salvare le sorti diquesti organismi. Perché ipresidenti, che comunqueprecisano di non volersiporre in una posizione diantagonismo con il Cn,vogliono solo contrastareuna norma ritenuta inu-tile anche rispetto allecasse dello stato. «Ci po-niamo come un organismoautonomo», ha spiegato ilpresidente del ComitatoCarlo Alberto Mangiante,alla guida dell'ordine diChiavari, «che può agirecon il Consiglio, ma anchein via autonoma se a Romanon si assumono iniziati-ve. Certo è che noi a esseresoppressi non ci pensiamoproprio», per questo, comesi legge nello statuto, il ne-onato comitato lavoreràper «la tutela dei presiditerritoriali e per lo svilup-po delle tematiche utili alnuovo assetto circoscri-zionale». Il principio gui-da della norma potrebbeessere lo stesso di quelloadottato per gli avvocatiquando, a settembre 2013,sollevarono il problemadelle conseguenze dellariduzione dei tribunalisull'assetto degli ordini, edebbero poi dal ministerol'interpretazione giuridi-

ca che, nell'immediato, neescludeva un'automaticacancellazione. Per i com-mercialisti, però, nessundispositivo è mai arrivatodalla giustizia tranne larichiesta ai 54 ordini (sultotale di 143) interessatidalla normativa di inviare«con urgenza il numeroesatto dei professionisti»,che avrebbero mutato,«l'ordine di iscrizione inconseguenza della rior-ganizzazione». Da quelmomento però sulla cosaè caduto il silenzio nono-stante le sollecitazioni.

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Page 34: Centro Studi C.N.I. - 15 luglio 2015...No dei Beni culturali Il Consiglio boccia il silenzio-assenso di Mariolina lossa sempre forte la «preoccupazione» e la «decisa contrarietà»

GEOLOGIOggi la conventionin ricordo di StavaOggi, per ricordare il disastrodi Stava, il collasso dei bacinidi decantazione della minieraavvenuto il 19 luglio 1985 cheprovocò la morte di 268persone, è stata organizzatadal Consiglio nazionale deigeologi e dalla Fondazionecentro studi del Cng laConvention nazionale perStava con geologi da tuttaItalia, familiari delle vittime e iprotagonisti dei processipenali che seguirono.L'appuntamento è alle 1o alPalafiemme di Cavalese.Domani trekking a 2mila metrisul sentiero della memoria.

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