CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE B O R G O BORGO... · 1 “INDUSTRIALE E ARTIGIANATO” che...

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

B O R G O

PPRROOGGEETTTTOO AANNNNUUAALLEE

DDII CCEENNTTRROO

aannnnoo ff oo rrmm aatt ii vvoo 22 00 1188 –– 22 0011 99

SSVVIILLUUPPPPOO DDEELL ““PPRROOGGEETTTTOO AANNNNUUAALLEE ddii CCEENNTTRROO””

ddeell CC..FF..PP.. EENNAAIIPP ddii BBOORRGGOO

Sezione 1 Premessa generale

Presentazione del «mondo Enaip Trentino»

I l centro di formazione professionale di Borgo Valsugana

Contesto territoriale in cui opera i l C.F.P.

Contesto scolastico territoriale del C.F.P.

Sezione 2 Offerta Formativa – Articolazione Didattica

Percorsi formativi di qualif ica professionale pr esenti nel centro

Percorsi formativi di 4° anno per i l diploma professionale di

tecnico presenti nel centro

Sezione 3 Azioni di priorità

Attività e azioni di priorità nel sistema formativo del centro

Orientamento scolastico

Innovazione – r icerca – sviluppo _ didattica laboratoriale

Attuazione del piano del «tri l inguismo»

Placement e orientamento in uscita - accompagnamento nelle

transizioni

Eccellenze e valorizzazione delle diversità - verso una scuola

inclusiva

Nuove competenze e contenuti specif ici - all ievi come innovatori

del domani

Sezione 4 Piano di miglioramento

C.F.P. ENAIP – Borgo PROGETTO di CENTRO

2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15

38051 Borgo Valsugana (Tn) PREMESSA GENERALE

PROGETTO DI CENTRO – a.f. 2018-2019 C.F.P. ENAIP BORGO - [email protected] note:

rev. 10_2018 m01-PdC_Premessa generale 2018 rev.doc m&m

PPRREEMMEESSSSAA GGEENNEERRAALLEE

PPRREESSEENNTTAAZZIIOONNEE DDEELL ««MMOONNDDOO EENNAAIIPP TTRREENNTTIINNOO»»

Il nostro Centro di Formazione di Borgo Valsugana è una delle nove Sedi Operative in cui l’Ente ENAIP

Trentino è strutturato.

ENAIP Trentino è un “Istituto Paritario” di Istruzione e Formazione Professionale ed è un Ente Accreditato

presso la Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione di attività a cofinanziamento comunitario e ha

adottato un Sistema di gestione per la Qualità essendo Ente certificato ai sensi della Norma ISO 9001-2015.

L’attività che viene svolta nella Sede di Borgo risulta coerente con quanto programmato e dichiarato da

ENAIP Trentino e pubblicato, in termini di scopi e momenti essenziali, sul sito istituzionale

www.enaiptrentino.it

Anche la “vita didattica”, il livello di progettazione e di proposte si muove seguendo alcuni capisaldi di

riferimento (si rimanda sempre al sito ufficiale):

o lo STATUTO ENAIP

o la Carta della Qualità dei Servizi Formativi

L'ENAIP Trentino ha adottato un Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma UNI EN ISO

9001-2015 ed è Ente Accreditato per la gestione di attività a cofinanziamento comunitario FSE.

L'Ente ha conseguito la Certificazione UNI EN ISO 9001:2008 per la progettazione ed erogazione dei

servizi formativi

o il PROGETTO EDUCATIVO DI ENTE

Il Progetto Educativo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 26 maggio 2009

mailto:[email protected]

http://www.enaiptrentino.it/


2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




A sua volta ogni Centro di Formazione fa riferimento in forma comune e condivisa una serie di Regolamenti

e Linee guida indispensabili per la vita della comunità scolastica:

o Organi Collegiali del CFP Enaip

o Regolamento del CFP Enaip

o Regolamento di disciplina del CFP Enaip

o Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri

o Linee guida per la progettazione inclusiva: InclusivamEnte

Tutto il materiale a disposizione nel Centro e sempre scaricabile dal sito Internet.

Sede ENAIP Trentino

Via Madruzzo, 41 - 38122 - Trento

Tel. 0461-235186 _ Fax 0461-238382

Email: [email protected]




2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




IILL CCEENNTTRROO DDII FFOORRMMAAZZIIOONNEE PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE DDII BBOORRGGOO VVAALLSSUUGGAANNAA

Il nostro Centro di Formazione inizia la sua attività già negli anni ’50 in piccole officine e locali dislocati in

paese e dati in utilizzo dagli artigiani locali alla scuola.

Nel 1966 (anno della grande alluvione) venne realizzata

da parte della Provincia Autonoma di Trento l’attuale

sede di via Giamaolle, sempre all’interno della cerchia

urbana della cittadina valsuganotta.

Strutturalmente il Centro è articolato in una

Palazzina uffici, in un’ala Aule strutturata su

due piani, ognuno dei quali con otto aule e i

Reparti di lavorazione che ospitano due

grandi officine (una elettrica e una

meccanica) con annessi spogliatoi e un

reparto specifico per le macchine (un tornio e

una fresa) a controllo numerico (CNC).

Attigua ai reparti di lavorazione elettrico e meccanico

trova sede l’ala esclusivamente destinata al Settore

Termoidraulici (l’unico in ambito ENAIP e anche il solo

presente sul territorio provinciale).



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SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




È costituita da un primo grande reparto destinato al

rilascio dei patentini PE, essendo una sede certificata e

accreditata dall'Istituto Italiano della Saldatura di

Genova come “Centro di Addestramento Saldatura

Materie Plastiche”.

In aderenza a questo sorge una costruzione multipiano

nella quale è dislocata l’aula didattica, i vari laboratori

di prova e le officine di lavorazione del settore.

Il Centro di Borgo ospita attualmente due Settori formativi:

1 “INDUSTRIALE E ARTIGIANATO” che offre tre tipologie di Qualifica Professionale

Operatore Elettrico – Operatore Meccanico – Operatore di Impianti termoidraulici

2 “SERVIZI”

Operatore/rice ai Servizi di vendita

Annualmente ospita circa 200 allievi nella formazione di base, distribuiti su 12/14 classi.

OORRAARRIIOO DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTÀÀ DDIIDDAATTTTIICCHHEE AADDOOTTTTAATTOO NNEELL CC..FF..PP.. DDII BBOORRGGOO VVAALLSSUUGGAANNAA

mattina pausa pranzo pomeriggio

lunedì - giovedì 08.20 – 11.05 intervallo 15’ 11.20 – 13.10 13.10 – 14.15 14.15 – 16.05

venerdì 08.20 – 11.05 intervallo 15’ 11.20 – 12.15

Per complessive 32 ore settimanali.

C.F.P. ENAIP Borgo

Via Giamaolle, 17 - 38051 – Borgo V.

Tel. 0461-753037 _ Fax 0461-752070

Email: [email protected]




2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




IILL CCAALLEENNDDAARRIIOO DDEELLLL’’AANNNNOO FFOORRMMAATTIIVVOO 22001188 -- 22001199 AADDOOTTTTAATTOO DDAALL

CCEENNTTRROO DDII FFOORRMMAAZZIIOONNEE PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE DDII BBOORRGGOO VVAALLSSUUGGAANNAA

Nella seduta del 29 giugno 2018, il Consiglio di Centro ha visionato e approvato la proposta di calendario dell’anno formativo 2018 - 2019, redatto in base alla Delibera della Giunta Provinciale n. 559 del 9 aprile 2018, elaborato e personalizzato dallo Staff di Direzione e condiviso quindi dal Collegio Docenti del 26 giugno 2018. Di seguito si riporta tale calendario:

1 Sa 1 Lu 7 1 Gi Ognissanti 1 Sa

2 DO 2 Ma 7 2 Ve 2 DO set-12

3 Lu 3 Me 7 3 Sa 3 Lu 7

4 Ma 4 Gi 7 4 DO set-08 4 Me 7

5 Me 5 Ve 4 5 Lu 7 5 Me 7

6 Gi 6 Sa 6 Ma 7 6 Gi 7

7 Ve 7 DO set-04 7 Me 7 7 Ve 4 Ud-Gen Ente 1

8 Sa 8 Lu 7 8 Gi 7 8 Sa Immaco lata

9 DO 9 Ma 7 9 Ve 4 9 DO set-13

10 Lu 10 Me 7 10 Sa 10 Lu 7

11 Ma 11 Gi 7 11 DO set-09 11 Ma 7

12 Me 7 Inizio a.f. 2018-2019 inizio mensa 12 Ve 4 12 Lu 7 12 Me 7

13 Gi 7 Inizio a.f. 2018-2019 3 i anni 13 Sa 13 Ma 7 13 Gi 7

14 Ve 4 14 DO set-05 14 Me 7 14 Ve 8 SC UOLA A P ER T A - pom in o rar io 4 h 2e

/ 3e

15 Sa 15 Lu 7 15 Gi 7 15 Sa

16 DO set-01 16 Ma 7 16 Ve 4 16 DO set-14

17 Lu 7 17 Me 7 17 Sa 17 Lu 7

18 Ma 7 18 Gi 7 18 DO set-10 18 Ma 7

19 Me 7 19 Ve 4 19 Lu 7 19 Me 7

20 Gi 7 20 Sa 20 Ma 7 20 Gi 7

21 Ve 4 21 DO set-06 21 Me 7 21 Ve 4

22 Sa 22 Lu 7 22 Gi 7 22 Sa

23 DO set-02 23 Ma 7 23 Ve 4 23 DO set-15

24 Lu 7 Inizio a.f. 2018-2019 4ª TCMIA 24 Me 7 24 Sa 24 Lu Inizio vacanze Natale

25 Ma 7 Inizio a.f. 2018-2019 4ª TIT 25 Gi 7 25 DO set-11 25 Ma Natale

26 Me 7 26 Ve 4 26 Lu 7 26 Me S. Stefano

27 Gi 7 27 Sa 27 Ma 7 27 Gi

28 Ve 4 28 DO set-07 28 Me 7 28 Ve

29 Sa 29 Lu 7 29 Gi 7 29 Sa

30 DO set-03 30 Ma 7 30 Ve 4 30 DO

31 Me 7 31 Lu

dic-18set-18 nov-18ott-18



2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




1 Ma 1 Ve 4 1 Ve 4 +1h (1e classi) 1 Lu 7

2 Me 2 Sa 2 Sa 2 Ma 7

3 Gi 3 DO set-19 3 DO set-23 3 Me 7

4 Ve 4 Lu 7 4 Lu ponte di Carnevale 4 Gi 7

5 Sa Epifania - Fine vacanze Natale 5 Ma 7 5 Ma Ultimo di Carnevale 5 Ve 4 Ud-Gen Ente 2

6 DO 6 Me 7 6 Me le Ceneri 6 Sa

7 Lu 7 7 Gi 7 7 Gi 7 DO set-27

8 Ma 7 8 Ve 4 +1h (1e classi) 8 Ve 8 Lu 7

9 Me 7 9 Sa 9 Sa 9 Ma 7

10 Gi 7 10 DO set-20 10 DO set-24 10 Me 7

11 Ve 4 11 Lu 7 11 Lu 7 11 Gi 7

12 Sa 12 Ma 7 12 Ma 7 12 Ve 4

13 DO set-16 13 Me 7 13 Me 7 13 Sa

14 Lu 7 14 Gi 7 14 Gi 7 14 DO set-29

15 Ma 7 15 Ve 4 +1h (1e classi) 15 Ve 4 15 Lu 7

16 Me 7 16 Sa 16 Sa 16 Ma 7

17 Gi 7 17 DO set-21 17 DO set-25 17 Me 7

18 Ve 4 18 Lu 7 18 Lu 7 18 Gi 7

19 Sa 19 Ma 7 19 Ma 7 19 Ve Inizio vacanza Pasqua

20 DO set-17 20 Me 7 20 Me 7 20 Sa

21 Lu 7 21 Gi 7 21 Gi 7 21 DO set-30 P asqua

22 Ma 7 22 Ve 4 +1h (1e classi) 22 Ve 4 22 Lu dell'Angelo

23 Me 7 23 Sa 23 Sa 23 Ma

24 Gi 7 24 DO set-22 24 DO set-26 24 Me

25 Ve 4 25 Lu 7 25 Lu 7 25 Gi Festa nazionale

26 Sa 26 Ma 7 26 Ma 7 26 Ve

27 DO set-18 27 Me 7 27 Me 7 27 Sa Fine vacanza Pasqua

28 Lu 7 28 Gi 7 28 Gi 7 28 DO set-31

29 Ma 7 29 Ve 4 29 Lu 7

30 Me 7 30 Sa 30 Ma 7

31 Gi 7 31 DO set-26

gen-19 feb-19 apr-19mar-19

1 Me Festa nazionale 1 Sa 1 Lu 1 Gi

2 Gi 7 2 DO set-36 Festa nazionale 2 Ma 2 Ve

3 Ve 4 3 Lu 5 3 Me 3 Sa

4 Sa 4 Ma 5 Fine a.f. 2018-2019 biennio (Borgo) 4 Gi 4 DO

5 DO set-32 5 Me 5 Ve 5 Lu

6 Lu 7 6 Gi 6 Sa 6 Ma

7 Ma 7 7 Ve 7 DO 7 Me

8 Me 7 8 Sa Fine a.f. 2018-2019 (PAT) 8 Lu 8 Gi

9 Gi 7 9 DO set-37 9 Ma 9 Ve

10 Ve 4 10 Lu 10 Me 10 Sa

11 Sa 11 Ma 11 Gi 11 DO

12 DO set-33 12 Me 12 Ve 12 Lu

13 Lu 7 13 Gi 13 Sa 13 Ma

14 Ma 7 14 Ve 14 DO 14 Me

15 Me 7 15 Sa 15 Lu 15 Gi Ferragosto

16 Gi 7 16 DO 16 Ma 16 Ve

17 Ve 4 17 Lu 17 Me 17 Sa

18 Sa 18 Ma 18 Gi 18 DO

19 DO set-34 19 Me 19 Ve 19 Lu

20 Lu 7 20 Gi 20 Sa 20 Ma

21 Ma 7 21 Ve 21 DO 21 Me

22 Me 7 22 Sa 22 Lu 22 Gi

23 Gi 7 23 DO 23 Ma 23 Ve

24 Ve 4 24 Lu 24 Me 24 Sa

25 Sa 25 Ma 25 Gi 25 DO

26 DO set-35 26 Me 26 Ve 26 Lu

27 Lu 7 27 Gi 27 Sa 27 Ma

28 Ma 7 28 Ve 28 DO 28 Me

29 Me 7 29 Sa 29 Lu 29 Gi

30 Gi 7 30 DO 30 Ma 30 Ve

31 Ve 4 Fine a.f. 2018-2019 3 i e 4i anni 31 Me 31 Sa

lug-19 ago-19giu-19mag-19

lezione f ino 13:10

pom. scrut ini



2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




CCOONNTTEESSTTOO TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE IINN CCUUII OOPPEERRAA IILL CC..FF..PP..

Il Centro di Borgo appartiene per sua naturale collocazione alla Comunità di Valle della Bassa Valsugana e

Tesino ma il bacino di utenza si estende per vicinanza geografica e per l’appartenenza ad uno stesso ambito

di valle anche ai paesi della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bernstol.

In questi ultimi anni il territorio d’insistenza del Centro si è spinto in maniera naturale fino ai comuni di

Civezzano, Fornace e Vigolo Vattaro, andando di fatto a lambire la Valle dell’Adige, oltreché ai comuni

transfrontalieri veneti delle province di Belluno e Vicenza.

Il micro-contesto economico delle nostre valli trentine è in continua evoluzione, proprio per la sua natura di

piccole imprese artigianali e/o industriali che inseguono costantemente l’evoluzione e il ridimensionamento

dei vari mercati.

Il nostro Centro in questo contesto ha un ruolo importante, proponendosi sia come tradizionale Centro di

Formazione Professionale sia come potenziale laboratorio di sviluppo di competenze “particolari” che i vari

attori territoriali possano ritenere strategiche. L’obiettivo generale è quello di contribuire a costruire, un

“Sistema Valsugana” che sappia valorizzare tutte le proprie risorse e opportunità in vista di una crescita

qualitativa e quantitativa, in un contesto di sviluppo “sostenibile” ed attraverso la co-formazione di figure

professionali, competenti e preparate ad operare in termini di innovazione di sistema. Per tale motivo è

fondamentale il costante dialogo e l’interazione che la scuola, anche attraverso la stipula di vari protocolli

d’intesa, sta sviluppando.

I soggetti della formazione sono interlocutori fondamentali in quel sistema di interrelazioni che è

presupposto per l’affermazione dell’identità e per la crescita complessiva del territorio.

La scuola in tutte le sue articolazioni, assieme agli agenti per il trasferimento delle competenze e delle

conoscenze tecnologiche e scientifiche, deve poter interloquire e creare forti alleanze sia con i soggetti

della governance politica locale che con gli imprenditori: solo così si potrà realizzare un efficace sistema

formativo e informativo orientato agli obiettivi di sviluppo tracciati dalla comunità locale.



2018/2019

SEZIONE

01

Via Giamaolle, 15




CCOONNTTEESSTTOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE DDEELL CC..FF..PP..

Il nostro Centro di Formazione interagisce territorialmente con vari Istituti di Istruzione secondaria di primo e secondo grado e con altri Centri di Formazione Professionale provinciali e paritari:

IISSTTIITTUUTTII DDII IISSTTRRUUZZIIOONNEE SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII PPRRIIMMOO GGRRAADDOO

BORGO VALSUGANA “Ora e Veglia” Borgo Valsugana “S. Fante” Grigno

CENTRO VALSUGANA “Marco Pola” Roncegno “Don L. Milani” Telve

LEVICO TERME "G.B. de Gasparis" Levico Terme

PERGINE 1 "C. Andreatta" Pergine Valsugana

PERGINE 2 “T. Garbari" Pergine Valsugana

STRIGNO e TESINO “O. Brentari" Strigno Castello Tesino

CIVEZZANO "G. Alessandrini" Civezzano

VIGOLO VATTARO Vigolo Vattaro

IISSTTIITTUUTTII DDII IISSTTRRUUZZIIOONNEE SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII SSEECCOONNDDOO GGRRAADDOO

Istituto di Istruzione “Alcide Degasperi” BORGO VALSUGANA

Istituto di Istruzione “Marie Curie” PERGINE VALSUGANA

I.P.S.C.T. “Marie Curie” sede staccata di LEVICO TERME

I.F.P. Prov. “Alberghiero” LEVICO TERME e sede staccata di RONCEGNO

C.F.P. paritario “Armida Barelli” LEVICO TERME



2018/2019

SEZIONE

02

Via Giamaolle, 15

38051 Borgo Valsugana (Tn) OFFERTA FORMATIVA – ARTICOLAZIONE DIDATTICA


rev. 10_2018 m02-PdC_Offerta Formativa-Articolazione didattica 2018

rev.doc m&m

OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

SSEETTTTOORRII EE QQUUAALLIIFFIICCHHEE PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE PPRREESSEENNTTII NNEELL CCEENNTTRROO

SETTORE «INDUSTRIA E ARTIGIANATO»

INDIRIZZO «PRODUZIONI - LAVORAZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI»

n. 3 prime classi 1066 ore docenza (cad)

classe 2ª Elettrico/Elettronica 1066 ore docenza

classe 2ª Meccanica 1066 ore docenza

classe 2ª Termoidraulica 1066 ore docenza

classe 3ª Operatore Elettrico sez. A 942 ore docenza + 136 ore stage in azienda

classe 3ª Operatore Elettrico sez. B 942 ore docenza + 136 ore stage in azienda

classe 3ª Operatore Meccanico 934 ore docenza + 152 ore stage in azienda

classe 3ª Operatore di Impianti Termoidraulici 941 ore docenza + 152 ore stage in azienda

SETTORE «SERVIZI»

INDIRIZZO «AMMINISTRATIVO E COMMERCIALE»

Classe “verticale” 1ª + 2ª servizi 862 ore docenza

classe 3ª Operatore/trice ai Servizi di Vendita 938 ore docenza + 140 ore stage in azienda

nota: Descrittivo delle Figure Professionali, Piani di Studio, documentazione relativa all’offerta formativa, reperibile sul sito istituzionale: www.enaiptrentino.it




2018/2019

SEZIONE

02

Via Giamaolle, 15




rev.doc m&m

Alla fine del corso biennale, ad ogni allievo/a viene rilasciata una Certificazione di Competenze

che comprova il raggiungimento (o meno) delle stesse in riferimento agli assi che caratterizzano il

percorso formativo: linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale.

Un/a allievo/a, a seguito del percorso triennale e avendo la Qualifica Professionale, ha la

possibilità di frequentare un Quarto anno di Istruzione e Formazione Professionale.

Si tratta di percorsi realizzati in alternanza formativa tra Centro ed Azienda. Sono progettati

attraverso un partenariato attivato con il mondo dell’impresa e mirano all’ottenimento del

Diploma di Tecnico, relativamente al settore d’interesse.

Sono realizzati in conformità con la legislazione provinciale specifica (L.P. 7 agosto 2006 n. 5) e in

coerenza con il recepimento da parte della Provincia Autonoma di Trento dell’Accordo del 26

aprile 2010 siglato nella Conferenza Stato-Regioni tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e

della ricerca, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di

Trento e Bolzano.

Successivamente al Diploma Professionale, esiste la possibilità di iscriversi ad un corso C.A.P.E.S.

(Corso Annuale Preparazione Esame di Stato) per il conseguimento del Diploma di maturità (le

sedi in cui vengono attivati questi corsi sono definite dalla Provincia Autonoma di Trento

attraverso l’adozione del Programma Triennale dell’offerta formativa).

Il percorso di Formazione Professionale personale può proseguire – dopo il conseguimento del

Diploma di stato – frequentando infine i corsi biennali di Alta Formazione Professionale.



2018/2019

SEZIONE

02

Via Giamaolle, 15




rev.doc m&m

PPEERRCCOORRSSII FFOORRMMAATTIIVVII ddii ““IIVV°° AANNNNOO””

ppeerr iill DDIIPPLLOOMMAA PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE ddii TTEECCNNIICCOO

PPRREESSEENNTTII NNEELL CCEENNTTRROO

SETTORE «INDUSTRIA E ARTIGIANATO»

INDIRIZZO «PRODUZIONI - LAVORAZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI»

n. 1 corso di Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati articolato in: 586 ore docenza al Centro + 480 ore alternanza in azienda (tot 1066 ore)

Questo percorso (proposto per il quinto anno consecutivo nel Centro di Borgo) mira a mettere l’allievo in grado di intervenire con autonomia al presidio del processo di produzione automatizzata, con assunzione di responsabilità relative alla sorveglianza di attività esecutive svolte da altri. Gli consente di svolgere attività relative al processo di riferimento, con competenze relative alla produzione di documentazione tecnica, alla conduzione, al controllo e alla manutenzione di impianti automatizzati.

Il corso è stato integrato con un modulo sulla robotica industriale, che spazia dai concetti di base fino alla programmazione pratica di applicazioni assistite da un robot a sei assi collocato all’interno di un’isola di produzione. Presso il Centro di Borgo verrà sviluppata tutta la parte teorica mentre le lezioni pratiche si terranno presso il nuovo laboratorio di meccatronica del C.F.P. di Villazzano.

n. 1 corso di Tecnico di Impianti Termici articolato in: 586 ore docenza al Centro + 480 ore alternanza in azienda (tot 1066 ore)

Il percorso (al suo 14° anno di effettuazione) mette l’allievo in grado di intervenire con autonomia al presidio del processo dell’impiantistica termica, con assunzione di responsabilità relative alla sorveglianza di attività esecutive svolte da altri. Gli consente inoltre di svolgere attività relative all’organizzazione delle attività di installazione e manutenzione degli impianti termici e degli approvvigionamenti, alla valutazione e documentazione di conformità/funzionalità generale degli impianti, con competenze di diagnosi tecnica e di rendicontazione tecnico/normativa ed economica delle attività svolte.

nota: Descrittivo delle Figure Professionali, Piani di Studio, documentazione relativa all’offerta formativa, reperibile sul sito istituzionale: www.enaiptrentino.it




2018/2019

SEZIONE

03

Via Giamaolle, 15

38051 Borgo Valsugana (Tn) AZIONI DI PRIORITÀ


rev. 10_2018 m03-PdC_Azioni di priorità 2018 rev.doc m&m

AATTTTIIVVIITTÀÀ ee AAZZIIOONNII ddii PPRRIIOORRIITTÀÀ nneell

SSIISSTTEEMMAA FFOORRMMAATTIIVVOO ddeell CCEENNTTRROO

SSVVIILLUUPPPPOO SSOOSSTTEENNIIBBIILLEE

All’interno del Centro di Formazione ENAIP di Borgo, è piaciuta l’idea di iniziare a provare a

mettere tutte le varie iniziative, proposte innovative, attività anche extra-curriculari, ecc. sotto un

“unico ombrello logico-strategico”, cercando di trovare, anno per anno, dei filoni di lavoro da

sviluppare con allievi/e, facendo nascere in loro anche alcune “curiosità” e “sensibilità”

relativamente al mondo che li circonda e che li aspetta e l’ottica di un tanto declamato “Sviluppo

sostenibile” ci è sembrata la più calzante nei loro confronti.

Lo sviluppo sostenibile è definito come uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza

compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni.

E’ un processo che ci permette di migliorare le nostre condizioni di vita senza distruggere o

danneggiare senza rimedio le risorse per chi verrà dopo di noi. Uno sviluppo NON si può definire

sostenibile se si utilizzano tutte le risorse subito, senza lasciare nulla alle generazioni future.

Lo sviluppo sostenibile significa condividere idee e conoscenze, unire le forze e lavorare insieme

per migliorare la vita di tutti rispettando e proteggendo il pianeta.

Per raggiungere questi obiettivi è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita

economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.

I «Global Goals» – conosciuti anche con il nome di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable

Development Goals) – sono 17 obiettivi contenuti in un grande piano d’azione su cui Paesi membri

dell’ONU hanno trovato un accordo. Tali Paesi si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla

povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico.

“Obiettivi comuni” significa che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso,

né deve essere lasciato indietro. Nemmeno la scuola!



2018/2019

SEZIONE

03

Via Giamaolle, 15




Ecco quindi che di anno in anno, da un’idea ad un’altra, da un’iniziativa a una successiva, si

proverà a “mirare” ad almeno uno degli obietti definiti dal Progetto dell’Unione Europea.

Di seguito l’elencazione di questi “obiettivi”, con alcune specifiche su quelli che riteniamo più

“vicini, importanti e perseguibili” nella nostra realtà scolastico-formativa:

OBIETTIVO 1

Eliminare la povertà in tutte le sue forme!

Dobbiamo garantire che i più poveri e deboli siano protetti da cose come la mancanza o la perdita del lavoro, e che

abbiano accesso alla terra da coltivare, ai servizi fondamentali come le cure mediche, al lavoro e alle tecnologie.

OBIETTIVO 2

La fame? Che diventi solo un ricordo!

OBIETTIVO 3

Una vita in salute per tutti, a tutte le età!

Educare i cittadini alla prevenzione delle malattie e contro l’abuso di alcol e droghe, e informarli sui problemi di salute

mentale. Poter godere del diritto alla salute e avere accesso a cure mediche, farmaci e vaccini di qualità. Dimezzare le

morti da incidenti stradali, e ridurre le morti e le malattie causate dalla contaminazione e dall’inquinamento dell’aria,

dell’acqua, del suolo.



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OBIETTIVO 4

Una buona istruzione per tutti!

Istruzione per tutti, senza discriminazioni! Eliminare le differenze tra ragazze e ragazzi nelle opportunità di

frequentare la scuola, e pari opportunità devono essere garantite ai ragazzi con disabilità, alle persone appartenenti a

minoranze indigene e a chi è vittima di conflitti. Migliorare gli edifici scolastici, le conoscenze e le capacità degli

insegnanti. I giovani devono avere la possibilità di continuare a imparare, così da poter ottenere un lavoro migliore.

Bisogna garantire l’opportunità di ricevere borse di studio per continuare ad apprendere capacità tecniche importanti,

nel proprio paese e all’estero.

OBIETTIVO 5

Uguali diritti per donne e uomini!

Donne, ragazze e bambine devono avere uguali diritti e opportunità di lavoro. Devono poter esprimere le proprie idee

e avere reali opportunità di partecipare alle decisioni nella famiglia, nella società e nell’economia.

OBIETTIVO 6

Proteggere la risorsa acqua, conservando e migliorando la sua qualità!

Garantire l’accesso di tutti ad acqua potabile, insieme all’accesso a sistemi sicuri di depurazione degli scarichi e di

gestione dei rifiuti. Favorire sistemi per il riutilizzo dell’acqua, ridurre e prevenire la sua contaminazione.

OBIETTIVO 7

Energia sicura, su cui si possa sempre contare e che rispetti l’ambiente!

Sviluppare infrastrutture e tecnologie migliori per creare sistemi di energia moderni, accessibili e affidabili e ridurre lo

spreco di energia. Tra gli impegni va incluso un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili e lo sviluppo di sistemi di

energia più pulita, cioè quella non derivante da combustibili fossili (gas, carbone, petrolio).

OBIETTIVO 8

Opportunità di lavoro per tutti, in sicurezza e dignità!

Offrire opportunità per attività lavorative creative, capaci di incoraggiare le persone a sviluppare il loro potenziale.

Nelle attività economiche, è necessario garantire il rispetto e la protezione delle risorse naturali e condizioni di lavoro

sicure e dignitose per tutti, inclusi donne, giovani, persone con disabilità e lavoratori migranti. Bisogna favorire

l’accesso alla formazione per ridurre il numero di giovani senza lavoro e migliorare la loro occupazione.

OBIETTIVO 9

Infrastrutture e tecnologie per migliorare la nostra vita!

Garantire accesso a internet e alle tecnologie avanzate, favorendo la ricerca soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

Sviluppare infrastrutture (come le telecomunicazioni) e produzioni industriali che siano in armonia con l’ambiente e

utilizzino le risorse in maniera sostenibile.



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OBIETTIVO 10

Non più disuguaglianze!

Sostegno alle persone vulnerabili, fondamentale per una crescita economica rapida e sostenibile.

OBIETTIVO 11

Rendere i luoghi dove viviamo sicuri, aperti e amici della natura!

Bisogna garantire abitazioni sicure e di qualità, assieme a sistemi di trasporto rispettosi dell’ambiente e rivolti alle

esigenze di bambini, donne e persone vulnerabili. Tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico. Qualità

di vita nelle città richiede anche speciale attenzione nella gestione dei rifiuti e nel controllo della qualità dell’aria.

OBIETTIVO 12

Produrre e consumare stando attenti alle risorse!

Gli individui e le imprese devono dimezzare la quantità di spreco alimentare globale per persona. Le parole chiave

sono le “tre R”: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. Informare i cittadini contro gli sprechi alimentari e fornire loro gli

strumenti per adottare stili di vita in armonia con la natura.

OBIETTIVO 13

Combattere il cambiamento climatico e i suoi effetti!

Combattere il cambiamento climatico e fare in modo che le persone siano preparate a fronteggiare i disastri legati al

clima e altri tipi di disastri. Imparare a conoscere gli effetti dei cambiamenti climatici già sui banchi di scuola.

OBIETTIVO 14

Proteggiamo la flora e la fauna marina!

OBIETTIVO 15

Protezione di piante, suoli e specie animali!

Proteggere e utilizzare in maniera sostenibile gli ecosistemi terrestri, combattendo la desertificazione e la perdita di

biodiversità.

OBIETTIVO 16

Pace e giustizia!

Combattere ogni forma di violenza e di sfruttamento verso i bambini e ragazzi. Garantire che tutti i cittadini possano

far valere i propri diritti e possano fidarsi della giustizia sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Avere libero

accesso da parte di tutti all’informazione.

OBIETTIVO 17

Uniti per raggiungere gli stessi obiettivi!

E’ necessario garantire il raggiungimento degli obiettivi da parte di tutti. A questo scopo, sono fondamentali le

alleanze con i cittadini e le organizzazioni. La misurazione dei progressi e dei risultati rispetto agli obiettivi deve poter

contare su informazioni e dati di qualità e sulla loro buona gestione!



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Obiettivo 4:

Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per

tutti

ORIENTAMENTO SCOLASTICO

Vari anni di attività orientativa, sia all’interno del Centro che in

collaborazione con istituzioni scolastiche ed enti vari – compresa

l’impresa privata – hanno portato alle seguenti riflessioni che, dopo

esser state condivise con le figure di staff e successivamente con il

Collegio dei Docenti, si confida portino ad una totale revisione del

processo orientativo in tutte le sue sfaccettature, sia contenutistiche

che in termini di tempi

L'orientamento scolastico per competenze è una sezione dell'orientamento formativo che si attua

all'interno del Centro, è rivolto direttamente ai nostri allievi, decisamente in età evolutiva ed è

realizzato da tutti gli insegnanti. In tal modo le attività didattiche permettono la conoscenza di sé e

del contesto di vita attraverso lo sviluppo di competenze generali curriculari e specifiche, come

risultato di una progettualità mirata.

Compito principale della scuola e di ogni docente, attraverso la sua disciplina, è quello di aiutare lo

studente nello sviluppo perché possa realizzare integralmente se stesso, potenziando le sue

capacità per inserirsi in modo attivo e creativo nella società in rapida trasformazione. Perciò è

riduttivo collocare le attività orientative solo nelle fasi di passaggio e transizione in relazione alle

scelte da affrontare. Esso, essendo collegato alla formazione globale della persona e allo sviluppo

dell'identità, deve attraversare ogni ordine e grado di scuola e ogni disciplina.



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Con l'aggettivo "scolastico" si pone il processo di orientamento all'Interno dell’ambiente formativo

della scuola, in grado di sviluppare due funzioni precise: una implicita, legata alla propria finalità

istituzionale che si pone di portare lo studente alla maturazione di competenze orientative di base

attraverso una didattica orientativa, e quella esplicita, che prevede azioni concrete didattiche e

formative finalizzate a migliorare l'esperienza scolastica volta all'orientamento e al ri-

orientamento nei momenti di passaggio.

In base a tali prospettive il Centro ha il dovere di gestire e rispondere in primo luogo ai bisogni

formativi degli allievi, soprattutto in questa fase (dai 14 ai 18 anni), soggetti quindi in età evolutiva

che devono affrontare degli step di scelta che prevedono il possesso di competenze orientative

specifiche.

Presupposti culturali e metodologici per una concreta azione orientante sono avere l’allievo come

centro, prevedere il coinvolgimento dei genitori, essere inseriti in una rete di sviluppo di un

sistema territoriale di orientamento. A ciò si uniscono altri elementi importanti, quali il

superamento di un'ottica puramente informativa dell'orientamento e una collaborazione costante

e sistematica tra scuola, centri di formazione, mondo del lavoro e delle professioni.

Vi sono determinate condizioni indispensabili per sviluppare questo ambito operativo:

una formazione iniziale e in itinere degli insegnanti che possano progettare e sperimentare

percorsi personalizzati, collaborando anche con professionisti dell'ambito orientativo;

l'utilizzo di modalità educative permanenti e trasversali attraverso le varie discipline.

In quest'ottica quindi viene superata l'episodicità e la straordinarietà dell'intervento orientativo

mirando al successo formativo che si dovrebbe concretizzare in un processo globale di crescita

dell’allievo, durante tutto l'arco della vita.

L'attività didattica, quindi, oltre a trasmettere e far apprendere contenuti, mira all'incremento

della crescita di sé all'interno della realtà sociale in cui il ragazzo è inserito, potenziando le abilità

possedute per leggere e fronteggiare la realtà complessa del mondo odierno, grazie allo sviluppo

dei processi di conoscenza, crescita e apprendimento. In questo quadro si inseriscono le

competenze orientative, ovvero l'insieme di risorse, caratteristiche, abilità, atteggiamenti e

motivazioni che permettono al/la ragazzo/a di affrontare consapevolmente l'esperienza formativa.

Nel nostro Centro andremo a predisporre attività specifiche per sviluppare tali competenze, che si

concretizzeranno in:



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Interventi indiretti, non strutturati, specifici:

Visite guidate, programmi di conoscenza del mondo per mezzo delle discipline;

Laboratori sulla conoscenza di sé e del contesto di vita;

Programmi informativi;

Progetti e stage;

Valutazione e accertamenti di interessi, motivazioni e capacità.

Tali competenze dovranno consentire il raggiungimento di una pluralità di obiettivi, quali:

L'analisi delle proprie risorse;

L'esame delle opportunità offerte dal contesto locale;

La previsione dello sviluppo della propria esperienza;

L'assunzione di decisioni;

L'individuazione di traguardi, mète, desideri;

La progettazione del proprio sviluppo;

Il monitoraggio e la valutazione delle scelte operate.

L'orientamento scolastico prevede quindi un cambiamento anche per quanto riguarda la figura del

docente (non più “l’Orientatore”, ma tutti i docenti), che da guida diviene sperimentatore ma

anche “alleato” e consigliere, assumendo una funzione tutoriale che orienta in modo diretto

l’allievo/a mediante azioni mirate alla riflessione sul fare.

Per giungere a ciò, risulta necessario operare da parte di ogni docente un’auto analisi/discussione

sulla propria professionalità, al fine di comprendere l'importanza della funzione esercitata,

adottando la prospettiva dell'orientarsi per orientare.

Sulla base di tale premessa, deve essere in grado di esercitare una mediazione tra i ragazzi e il

contesto territoriale attraverso azioni di sostegno, monitoraggio, facilitazione, messa a confronto,

rafforzamento e aiuto nell'esercitare una costante riflessività, al fine di ricostruire in modo

significativo il vissuto e il portfolio, mettendo in comunicazione i percorsi realizzati dall’allievo/a.



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Obiettivo 4:


tutti

PROGETTO DI LINGUA COMUNITARIA INGLESE

CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE

Da anni il CFP è impegnato nel potenziamento della lingua inglese,

per quanto non siano possibili uscite formative nei Paesi anglofoni

per questioni numeriche di partecipazione.

Negli ultimi 3 anni si è fortificata la preparazione e partecipazione ai

percorsi di approfondimento extrascolastico previsto nei pomeriggi

del mercoledì/giovedì dopo le 16, per circa 30 ore annuali con

intervento in alcune ore di docente madrelingua specializzato del

British Institute di Trento con cui collaboriamo da anni: considerando

che i costi relativi all’esame di certificazione sono completamente a

carico delle famiglie degli allievi, il numero medio di partecipanti è

sicuramente molto interessante e soddisfacente - circa un 25% degli

studenti di terzo e quarto anno di entrambi i settori.

Consolidata la tipologia di esame, JetSet Level 4, corrispondente al livello B1 del CEF, competenze

ed abilità di soglia che normalmente vengono raggiunte da almeno 1/5 degli studenti già nel corso

del terzo anno, con ampie percentuali di successo sia nei risultati che nelle percentuali di

superamento dell’esame.



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Il livello raggiunto viene definito chiaramente dal documento di riferimento:

B1 - Livello intermedio o "di soglia"

Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa

muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel Paese di cui parla

la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di

interesse personale. È in grado di esprimere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni,

e anche di spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.

Le Certificazioni Internazionali LCCI sono riconosciute da EDI (Education Development

International), una compagnia del gruppo Pearson, e sono accreditate dalle autorità del Regno

Unito e da molti altri enti e Ministeri dell'Educazione nel mondo (anche MIUR).

La certificazione JETSET è disponibile in 7 livelli, ogni livello consiste in 3 prove obbligatorie

(Listening comprehension test, Reading test and Writing tests) ed una prova opzionale (Speaking

test).

Ogni certificazione JETSET è free-standing, ed ogni abilità è valutata e certificata separatamente.

JETSET 2, 3 4, 5 and 6, hanno un'equiparazione al Common European Framework of Reference for

Languages (CEF) rispettivamente ai livelli A1, A2, B1 and B2. Sono ulteriormente accreditati dal UK

Qualifications and Curriculum Authority (QCA) come ESOL International Qualifications. JETSET

Foundation and JETSET level 1 sono considerati "below scale".

Le Certificazioni JETSET sono state approvate per il UK Border Agency Points Based System per il

conseguimento dei punti necessari ad ottenere il permesso di soggiorno in Inghilterra.



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Esami JETSET - Composizione e durata

CEF Reading Writing Listening Speaking

A1 60 min. 60 min. 20 min. 10-12 min.

A2 75 min. 75 min. 20 min. 10-12 min.

B1 80 min. 80 min. 30 min. 12-14 min.

B2 90 min. 90 min. 40 min. 16-20 min.

C1 90 min. 105 min. 45 min. 20-24 min.

C2 120 min. 120 min. 50 min. 20-24 min.

*in giallo il livello sostenuto dagli allievi del C.F.P. e relative abilità sviluppate.

Fondamentale ricordare quali sono le competenze previste in uscita dal terzo anno, per cui i Piani

di Studio Provinciale prevedono un livello corrispondente ad un A2+ (poichè relativo ad un

approccio alla microlingua tecnica di settore) ed il raggiungimento del livello B1 in uscita dal

Quarto Anno di Diploma: il raggiungimento quindi della certificazione JetSet Level 4 nel corso del

terzo anno valorizza ulteriormente il forte impegno sia da parte degli allievi e delle famiglie che dei

docenti impegnati nello sviluppo quotidiano delle competenze ed abilità linguistiche.

Nei pomeriggi di potenziamento, che normalmente si svolgono da ottobre a fine marzo, in

concomitanza con il sostenimento dell’esame, si sviluppano ed approfondiscono soprattutto le

abilità di listening (ascolto) e speaking (parlato) - nelle ore con il lettore madrelingua di British

Institute (5/10 all’anno, garantite dal C.F.P. e gratuite per gli allievi) invece si focalizza l’attenzione

su tecniche di scrittura e simulazione dell’orale.

Ai ragazzi vengono forniti materiali di supporto e di lavoro, sotto forma di dispense cartacee con

test ed esercitazioni di lettura e comprensione, attività di scrittura guidata e di esercizi

grammaticali corrispondenti alla tipologia dell’esame: la correzione è periodica e condivisa, con

scadenze precise e stabilite.



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Dopo anni di lavoro è possibile dichiarare con assoluta certezza che gli allievi che frequentano con

assiduità e impegno le ore extrascolastiche e che si cimentano con attività ulteriori di

potenziamento consigliate dai docenti raggiungono risultati positivi e superano l’esame con

percentuali molto alte.

Al termine dell’anno formativo è consolidata l’assegnazione di punti di credito e relativa

valorizzazione nelle valutazioni; la certificazione permette inoltre di essere esonerati dalla seconda

giornata d’esame di quarto anno, con un credito riconosciuto di 8 punti su 8 previsti dalla

normativa.

Il credito è riconosciuto inoltre dagli Istituti superiori di secondo grado nei percorsi successivi in

caso di proseguimento degli studi.

Il progetto quindi è sicuramente definibile come percorso a regime da alcuni anni, con ampi spazi

promozionali dedicati sia sul sito del Centro che molto spesso anche da parte della stampa locale.



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Obiettivo 4:


tutti

LA LINGUA INGLESE IN AULA

BIENNIO

Nel corso del biennio i docenti rivedono e approfondiscono gli argomenti di base, sviluppando con

cura e attenzione le competenze previste dai Piani di Studio Provinciali nelle varie abilità previste

di lettura, comprensione, grammatica, scritto, orale, ascolto e lessico generale, con supporti come

libri di testo e materiali predisposti.

Le lezioni si svolgono sempre con l’obiettivo primario di inclusione e motivazione

all’apprendimento.

TERZO ANNO DI QUALIFICA

Già nella seconda parte del secondo anno si approccia il linguaggio di settore, con attività di

comprensione ed utilizzo del lessico specifico, che trova la sua massima espressione nel corso del

terzo anno di qualifica in cui le ore del modulo prevedono approfondimenti di calibro nelle

competenze di General English oltre che un percorso mirato di microlingua tecnica inerente al

percorso di qualifica con dispense strutturate dai docenti. Nello specifico, per il settore:

- elettrico: storia ed invenzioni, l’impianto elettrico ed i simboli, sicurezza, accenno alla domotica

e alle energie alternative

- meccanico: materiali e proprietà, macchine utensili, CNC, saldatura, lavorazioni e sicurezza

- termoidraulico: materiali e proprietà, saldatura, energie rinnovabili, sistemi di riscaldamento e

di raffrescamento, impianti sanitari, sicurezza

- vendite: trattative con il cliente, prodotti, conversazioni e comunicazione di base.



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QUARTO ANNO DI DIPLOMA

Nei quarti anni di Diploma di Tecnico per la Conduzione e Manutenzione di Impianti Automatizzati

e Tecnico Impianti Termici si amplifica sia la revisione degli argomenti grammaticali che la

microlingua di settore:

- 4ª TCMIA: automazione, robotica, sistema qualità, focus sulle lavorazioni meccaniche e

impiantistica, analisi della figura professionale, preparazione al sostenimento dell’esame con

approfondimenti tematici relativi ai tirocini ed ambizioni future

- 4ª TIT: energie alternative, sistemi di riscaldamento e di raffrescamento, focus sulla figura

professionale artigianale ed imprenditoria, preparazione al sostenimento dell’esame con

approfondimenti tematici relativi ai tirocini ed ambizioni future.

Tutti i materiali sono strutturati annualmente, in modo da fornire la massima corrispondenza con

la realtà professionale di riferimento oltre che per ovvi motivi di inclusione, per garantire all’intero

gruppo classe di poter apprendere in modo proficuo e soddisfacente.

Non esistono infatti nello specifico dei settori di Industria e Artigianato libri di testo ad hoc: per

questa ragione da anni i docenti di riferimento predispongono materiali su dispense che vengono

consegnate ai ragazzi e che permettono di valorizzare competenze di lavoro di gruppo, gestione

del tempo e autonomia individuale. Normalmente suddivise in moduli, si prevedono Workbook di

revisione degli argomenti di base con metodologia dello spiralling, considerato un metodo

funzionale poiché basa i propri principi sul concetto che piuttosto che cercare di imparare un

nuovo argomento in una sola volta, si insegna un concetto gradualmente e ripetutamente,

riprendendolo più volte nel tempo. L’idea è che ogni volta che uno studente incontra

quell’argomento espanda la sua conoscenza o migliori la propria capacità di utilizzarlo.

E’ un processo molto naturale, inclusivo e che consente di lavorare su più livelli; in realtà gli

approcci sono diversificati, e mixati in giusta percentuale per coinvolgere costantemente gli allievi,

utilizzando dalla più classica lezione frontale per le spiegazioni più complesse al cooperative

Learning, a lavori di coppia o gruppo e condivisione in plenaria.



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Obiettivo 4:


tutti

Obiettivo 9:

Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione

equa, responsabile e sostenibile

INNOVAZIONE - RICERCA – SVILUPPO

DIDATTICA LABORATORIALE

a supporto dell'Azione Formativa

Per definizione la didattica laboratoriale consiste in un metodo, adottato nell'intero arco del

curricolo ed in momenti definiti, che chiede di passare dall'informazione alla formazione,

incoraggiando un atteggiamento attivo degli allievi nei confronti della conoscenza sulla base della

curiosità e della sfida piuttosto che un atteggiamento passivo tramite il ricorso alla mera autorità.

Tale metodo richiede agli insegnanti di reperire nella realtà, in modo selettivo, il materiale su cui

svolgere l'azione educativa (nuova situazioni di apprendimento).



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Abbiamo sintetizzato nei seguenti punti le varie modalità di "acquisizione del sapere":

Lezione: il sapere viene acquisito dagli studenti tramite ascolto, studio personale ed

esercizi e lo riproducono nelle verifiche (imparare a ripetere)

Osservazione: il sapere viene proposto dall'insegnante tramite esercitazioni reali; gli studenti lo

acquisiscono osservando, investigando, utilizzando la stessa logica della disciplina

(imparare a pensare)

Laboratorio: il sapere viene conquistato dagli studenti sulla base di compiti e problemi

finalizzati a prodotti significativi ed utili, la cui realizzazione richiede scoperta e

conquista, rinforzata dalla simpatia e dall'apprezzamento (imparare ad agire)

È necessaria la creazione di un determinato equilibrio tra queste tre modalità.

Gli studenti imparano meglio se vengono sollecitati per mezzo di tutte le diverse possibilità di

apprendimento; ciò richiede un piano formativo razionale che procede secondo un cammino di

conquista progressiva del sapere dove si alternano lezioni, osservazioni e laboratori.

Noi pensiamo che il laboratorio dovrà occupare Indicativamente un terzo del tempo scuola;

occorrerà collocarlo strategicamente all'inizio dei percorsi, nei punti decisivi dell'acquisizione delle

competenze, in corrispondenza delle esperienze forti che connotano il curricolo (visite, scambi,

progetti, eventi...).



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Andando ad attingere a esperienze pregresse, ci si è accorti che vi sono delle regole da rispettare

nello sviluppo della "didattica laboratoriale":

Non premettere le lezioni, ma fornire compiti ragionevolmente più alti dei livelli di

partenza

Finalizzare il lavoro a prodotti reali riferiti a destinatari concreti che li possano apprezzare o

definire un piano di lavoro incalzante che non lasci tempi vuoti

Alternare il lavoro di gruppo al lavoro individuale

Inserirsi per incoraggiare, indirizzare e rispondere a specifiche domande

Rispondere alle richieste di sapere, fornire lezioni puntuali, ordinare e sedimentare il

materiale mobilitato per mezzo delle discipline

Valutare tramite prodotti, processi e linguaggi

Le attività laboratoriali di seguito elencate fanno ovviamente riferimento trasversalmente a varie

aree disciplinari, ognuna con le proprie caratteristiche di proposta.

per I'AREA SCIENTIFICA:

l'attività laboratoriale e la ricerca rappresentano la dimensione costitutiva e irrinunciabile

del sapere scientifico, sia in relazione all'obiettivo di mantenere alta la motivazione ad

apprendere sia in relazione allo sviluppo di specifiche abilità e attitudini connesse all'attività

sperimentale

L'elaborazione dei dati sperimentali, l'individuazione di relazioni tra le variabili, la verifica

delle ipotesi, dovranno essere sempre compito degli studenti e presentate in documenti

scritti.



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per I'AREA MATEMATICA:

Superare la riduzione della matematica a "scienza dei numeri" (aritmetica, algebra),

preferendo una prospettiva centrata sul ragionamento e quindi sulla logica

Evitare l'estrema formalizzazione propria della matematica pura, trovando una via di

comunicazione con gli ambiti che consentono un utilizzo reale della matematica (geometria,

statistica, fisica, calcolo delle probabilità, progettazione, amministrazione...).

per I'AREA TECNICA:

Gestire i laboratori tecnici secondo un quadruplice codice: la conquista di una maestria

professionale la conquista di un linguaggio tecnico appropriato e corretto la conquista del

sapere teorico sottostante le attività

la conquista della responsabilità etica circa l'impatto della tecnica sull'uomo e la società.



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PROPOSTE DI ATTIVITÀ PRATICHE PER LO SVILUPPO DELLA

DIDATTICA LABORATORIALE ALL'INTERNO DEL CENTRO

STAMPANTE 3D

Obiettivo/finalità: Progettare e realizzare un oggetto in tre dimensioni, dimostrando

all’allievo come un’attività possa trasversalmente mettere in

“contatto” concreto tutte le discipline tecnico-scientifiche

Discipline coinvolte:

DISEGNO TECNICO: disegno dell'oggetto: attraverso un software di CAD 3D come

solidworks, solid edge, inventor in versione student

MATEMATICA: calcolo del volume grazie alle formule di geometria solida analisi dei

costi tenendo conto del materiale e del tempo di stampa

SCIENZE APPLICATE: legame con i concetti di densità, volume, massa, peso

LABORATORIO: realizzazione dell'oggetto mediante stampante 3D



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MINI CNC

Obiettivo/finalità: Progettare una scritta da incidere su una targa in legno, materiale

plastico o alluminio, dimostrando all’allievo come un’attività possa

mettere in “contatto” concreto tutte le discipline tecnico-scientifiche


MATEMATICA: coordinate cartesiane: posizione di un punto, distanza tra due punti

DISEGNO TECNICO: disegno della scritta attraverso un software di CAD 2D come autocad

in versione student

INFORMATICA: scrittura del programma in linguaggio ISO del percorso utensile

SCIENZE MECC.: velocità di taglio e numero di giri del mandrino, velocità di

avanzamento, caratteristiche meccaniche dei materiali (alluminio)

LABORATORIO: realizzazione dell'oggetto mediante mini cnc



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REALIZZAZIONE DI UN MODELLINO DI CANCELLO AUTOMATICO

Obiettivo/finalità: Applicare le conoscenze e le varie competenze acquisite durante il

percorso scolastico - delle 2e e 3e classi - ad un ipotetico impianto

reale (seppur in scala ridotta), simulando le varie fasi di

preparazione e realizzazione.

Concorrere al miglioramento dell'applicazione pratica delle varie

competenze, anche collaborando con allievi di altre classi

Fasi di realizzazione: L'attività prevede di realizzare un modello di impianto con cancello ad

apertura elettrica, realizzato in scala, con le varie funzioni di

automazione e sicurezza.

Le parti di cui si compone dovrebbero essere di tipo meccanico

(supporti, cancello, perni, trasmissione e riduzione), di tipo elettrico

(motore elettrico, fotocellule, cablaggio, protezioni) e di automazione

(PLC con relativa programmazione).

La parte meccanica potrà essere realizzato in metallo con le macchine

utensili disponibili in officina meccanica o in alternativa con il mini

CNC, coinvolgendo anche altre classi e insegnanti.

La parte elettrica sarà realizzata con motore elettrico comandato da

relè con protezione dal sovraccarico, cablaggio, sensori di posizione

(finecorsa), fotocellule realizzate tramite emettitore/ricevitore a raggi

infrarossi o in alternativa con apparati reperibili in commercio.

Per la gestione si farà uso di un PLC di dimensioni ridotte,

programmato dagli allievi, in base alle richieste di un ipotetico cliente,

ai possibili problemi di funzionamento rilevati ed alle normative di

settore



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DISEGNO TECNICO: per i disegni in scala dei pezzi, schema elettrico, programmazione

PLC;

SCIENZE APPLICATE: per parametri motore elettrico, elementi di trasmissione meccanica e

riduttori giri

MATEMATICA: calcolo dei costi materiali

INFORMATICA: utilizzo di software per disegno, calcolo, relazione scritta

LABORATORIO: realizzazione delle varie parti dell'impianto in oggetto



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VERIFICA SPERIMENTALE DI ARGOMENTI SU SCIENZE E DISEGNO ELETTRICO

Obiettivo/finalità: Verificare in laboratorio alcune conoscenze e legami tra grandezze

elettriche studiate in aula, per rafforzarne la memorizzazione.

Concorrere al miglioramento dell'attività di gruppo, utile per il

futuro lavorativo

Classi coinvolte: 2e e 3e Settore Industria e Artigianato

Fasi di realizzazione:

o studio teorico in aula

o preparazione di una scheda di lavoro, con tabella dati e risultati verificati

o allestimento del circuito per le misure, con collegamenti e strumentazione

o esecuzione della esercitazione con riporto dei risultati in tabella

o analisi dei risultati ottenuti e relazione scritta su quanto appreso

"Conoscenze" tecniche da verificare:

o caduta di tensione e dissipazione di potenza su una linea di alimentazione in cavo

o valori elettrici a vuoto e a carico parziale di un motore asincrono

o effetto del "rifasamento" sulle grandezze elettriche interessate



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MODALITÀ DI AZIONE RELATIVA AI “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”

Nell'ambito dello sviluppo della varie azioni/attività di Didattica

Laboratoriale, per gli allievi con Bisogni Educativi Speciali si prevede di

concentrare la maggior parte dell’attività sugli aspetti più operativi e

pratici, sempre mirando alle competenze da perseguire.

Questo tipo di attività (dispensativa ma direttamente rafforzativa), a

differenza della lezione teorica, permette di differenziare molto le varie

operatività rendendo molto più “adattabili” i contenuti proposti.

L’attività pratica e la presenza di allievi che a volte sono organizzati in

gruppi non troppo numerosi e composti anche da vari studenti della classe,

permette una migliore gestione sia di contenimento dei comportamenti,

che di valorizzazione delle positività, sfruttando le caratteristiche virtuose

del gruppo stesso.



2018/2019

SEZIONE

03

Via Giamaolle, 15




MODALITÀ DI AZIONE RELATIVA AGLI “ALLIEVI STRANIERI”

Per gli studenti stranieri, con scarsa conoscenza della lingua italiana

relativa alla quotidianità, grandi difficoltà si riscontrano con i termini

scientifici e legati all’ambito tecnico.

Il partecipare alle attività laboratoriali permette agli allievi di sfruttare il più

possibile le immagini, il provare “sul campo” le teorie e i concetti

difficilmente comprensibili solo con lezioni teoriche.

Tale didattica, sicuramente più inclusiva, rende possibile differenziare la

richiesta di “prestazioni” specifiche, soffermandosi e approfondendo aspetti

che parallelamente possono diventare bagaglio generale del/la ragazzo/a

nella vita di tutti i giorni, anche sotto il profilo linguistico.



2018/2019

SEZIONE

03

Via Giamaolle, 15




ATTUAZIONE DEL PIANO DEL «TRILINGUISMO»

Del G.P. n. 2055 -29/11/2014

Il Piano di legislatura per l'apprendimento delle lingue comunitarie (Trentino Trilingue) è stato

pensato per creare un sistema progressivo che dovrà accompagnare i ragazzi trentini verso l'età

adulta e il mondo del lavoro, con un approccio interculturale che dovrà favorire, assieme

all'apprendimento delle lingue straniere, anche lo sviluppo di un'attitudine all'apertura e al

confronto.

Ecco pertanto l'importanza di creare un ambiente in cui comunicare in tre lingue - italiano, inglese

e tedesco - sia il più possibile naturale, e questo nella scuola di ogni ordine e grado, formazione

professionale compresa.

Nel nostro Centro si vuole realizzare un'esperienza di "Laboratorio Vendite" in lingua comunitaria

(inglese e tedesco) con gli allievi del Settore Servizi nell'Indirizzo Amministrativo e Commerciale.

Si renderanno operativi i nostri allievi sia durante l'esperienza di stage (che quest'anno sarà un

continuum settimanale con particolare riguardo alle località con afflusso di ospiti stranieri) che

sfruttando tutte le occasioni possibili offerte dallo sviluppo del gemellaggio tra i paesi di Borgo

Valsugana e Bludenz in Austria.



2018/2019

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Nello specifico, per la lingua tedesca (nel settore Servizi - Qualifica Vendite):

Shüleraustauch/scambio linguistico con studenti della Berufsschule di Bludenz;

"Wir spielen Verkäufer": visita della città per sperimentare la lingua del venditore-

commesso

moduli di storia (il nazionalsocialismo) in lingua tedesca (lessico e approfondimento di

alcune tematiche : KZ - HJ - Nazipropaganda)

Cultura civica in lingua; Trentino: Die Sonderautonomie zum dritten Autonomiestatut

Laboratorio in Lingua della comunicazione (simulazione di dialoghi nei negozi e

accoglimento dei clienti con implementazione delle tecniche di acquisizione

cliente/Kundenakquise)

Si prevede inoltre, nel corso dell'Anno formativo, di svolgere dei moduli di scienze e contabilità

nella classe 2ª del Settore Servizi utilizzando la lingua inglese come veicolo per il raggiungimento di

competenze di base.

Il progetto parte dal presupposto di offrire agli allievi la possibilità di apprendere in

interdisciplinarietà conoscenze ed abilità legate sia ovviamente alla lingua comunitaria di

riferimento che alle discipline sopracitate.

Per quanto concerne le scienze i moduli di interesse riguarderanno la sicurezza, l'inquinamento e

l'eco-sostenibilità, mentre nell'area amministrativa la possibilità di approccio interdisciplinare si

ricollega al lessico utile e all'approfondimento di tematiche ad essa collegata.



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SEZIONE

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Nello specifico, per la lingua tedesca (nel settore Industria - Artigianato):

Prime classi PLIA: Vocabolario del professionista: "Wir spielen den idealen Fachberuf"

Mechaniker - Elektriker - Heizungsinstallateur (da sviluppare con docente di materia)

2ª classe Elettrica: la casa degli elettrici (vocabolario e diverse risoluzioni di problemi

elettrici: Was gibt's hier zu reparieren?) - Problem solving - (da sviluppare con docente di

materia)

2ª classe Meccanica: l’officina dei meccanici (vocabolario e diverse risoluzioni di problemi

meccanici: Was gibt's hier zu reparieren?) - Problem solving - (da sviluppare con docente di

materia)

2ª classe Termoidraulica: il bagno dei termoidraulici (vocabolario e diverse risoluzioni di

problemi idraulici: Was gibt's hier zu reparieren?) - Problem solving - (da sviluppare con

docente di materia)

Nell'ambito dell'attuazione del "Piani del Trilinguismo", per gli allievi con

Bisogni Educativi Speciali, ottimizzando al massimo le risorse a

disposizione in termini di sostegno, si prevede di attivare anche dei

laboratori (non necessariamente in forma esclusiva, ma anche

trasversalmente al gruppo classe) nei quali, attraverso simulazioni,

immagini, filmati, giochi diretti e di ruolo, l’allievo/a possa mirare ad abilità

e competenze seppur minimali ma “essenziali”.

Discorso parallelo e analogo lo si effettuerà anche per gli allievi stranieri,

magari già con una discreta padronanza della lingua inglese (o francese…)

ma scarsa italiana e nulla tedesca.



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PLACEMENT E ORIENTAMENTO IN USCITA

ACCOMPAGNAMENTO NELLE TRANSIZIONI

SCUOLA - LAVORO

Le attività di orientamento in itinere e post Qualifica o post Diploma sono rivolte ai ragazzi per

guidarli nell’acquisizione di una sempre maggior consapevolezza della realtà produttiva

commerciale, artigianale e industriale del territorio, e nella stesura del curriculum, per facilitarli

nell'inserimento del mondo del lavoro.

Oltre a questo presso il Centro, coerentemente con quanto previsto dalle procedure specifiche, è

stata istituita una bacheca apposita nella quale vengono affissi tutti gli annunci relativi alla ricerca

di personale – relativamente ai titoli rilasciati dalla scuola – e anche questa attività è volta a un

avvicinamento progressivo tra domanda e offerta.

Verrà pure istituito un “posto fisico riconoscibile”/ufficio per fornire indicazioni aggiornate e con

un ruolo di intermediazione nel mercato del lavoro promuovendo anche stage, tirocini e

apprendistato. Questo potrà e dovrà essere anche potenziale momento di incontro in cui le

aziende possano avere la possibilità di presentare offerte di lavoro o di stage particolari,

stabilendo un contatto diretto con i potenziali candidati.

Nell’ambito del Sistema “scuola-impresa” che sta aprendo nuove e importanti opportunità per i

ragazzi, il nostro Centro ha dato notevole sviluppo alla parte riguardante i tirocini estivi,

organizzati durante i mesi scorsi in maniera corposa e concreta e che hanno dato la possibilità a

diversi/e allievi/e di realizzare delle esperienze lavorative – nei loro ambiti di studio - altrimenti

non possibili.



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ECCELLENZE E VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSITÀ

VERSO UNA SCUOLA INCLUSIVA

Cos’è successo e come si sono evoluti alcuni concetti specifici negli ultimi 50 anni?

Pre anni ‘60: dall’esclusione alla medicalizzazione

Anni ‘60/’75: dalla medicalizzazione all’ inserimento

Anni ‘70/’90: dall’ inserimento all’ integrazione

Post anni ’90: dall’ integrazione all’ inclusione

IINNTTEEGGRRAAZZIIOONNEE SSCCOOLLAASSTTIICCAA

Legge(104/92)

Nasceva dalla visione della disabilità fondata su un approccio bio- medico focalizzato sulla diagnosi

medica della malattia:

«È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale,

stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione di integrazione

lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione».

INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

È un processo di crescita per gli alunni con disabilità e per i loro compagni che trovano

nell’educazione il momento prioritario del proprio sviluppo e della propria maturazione. Una

scuola non solo per sapere ma anche per crescere attraverso l’acquisizione di conoscenze,

competenze, abilità, autonomia nei margini delle capacità individuali, mediante interventi

specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione.



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Obiettivo dell’integrazione scolastica è ampliare l’accesso all’istruzione, promuovere la piena

partecipazione e le opportunità educative di tutti gli studenti suscettibili di esclusione al fine di

realizzare il loro potenziale.

ELEMENTI DI CRITICITÀ NELL’AMBITO DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA:

benefici riservati solo agli alunni certificati e non a tutti quelli a rischio di insuccesso

scolastico

mancato coordinamento tra istituzioni e enti che si occupano di disabilità

complessa progettazione educativa e didattica che la scuola deve attivare attraverso

documentazione specifica (pdf – pei – pep – pdp – ecc.); questa spesso risulta

discrepante tra le dichiarazioni di intento, la praticabilità e l’applicazione delle

procedure.

CONSEGUENZE:

leggendo alcune statistiche, negli ultimi 10/15 anni consistente aumento (nell’ordine

quasi del 90%) degli allievi con certificazione (fonte MIUR)

aumento pari a circa 3 volte di ragazzi stranieri con disabilità (fonte MIUR)

In pratica, per dare risposte adeguate alla complessità delle classi si cercano risorse aggiuntive

nel canale sostegno lavorando sulle famiglie e sull’équipe degli specialisti clinici.



2018/2019

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IINNCCLLUUSSIIOONNEE SSCCOOLLAASSTTIICCAA

Si basa non sulla misurazione della distanza da un preteso standard di adeguatezza, ma sul

riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i

soggetti.

“Inclusione” è ciò che avviene quando ognuno sente di essere apprezzato e che la sua

partecipazione è gradita.

All’interno del Centro andremo a lavorare su tre principi di base:

1. Impostare processi di apprendimento realizzabili, seppur armonizzati con i Piani di Studio

vigenti

2. Rispondere ai diversi bisogni/attese/predisposizioni di apprendimento degli allievi

3. Superare le potenziali barriere all’apprendimento e alla valutazione per il singolo ma anche

per la classe

Il nostro Centro attua le “Linee guida” indicate dalla Provincia Autonoma di Trento, che danno

precise indicazioni per la progettazione e la documentazione di percorsi di integrazione e di

inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali.

Da qualche anno, vista la particolare situazione dei ragazzi con bisogni educativi speciali l'elevato

numero di ragazzi certificati ai sensi della legge 104/92, di ragazzi con disturbi specifici di

apprendimento e di ragazzi in situazione di svantaggio si è pensato di garantire per almeno una

prima classe la totalità delle ore di sostegno. Questo permette di flessibilizzare la composizione del

gruppo classe in base alle diverse necessità e di creare gruppi variabili con un numero minore di

allievi. Questa scelta consente ai docenti di attuare una didattica inclusiva: il gruppo di dimensioni

ridotte permette ai singoli docenti di seguire con attenzione tutti gli allievi e ad avere una

relazione sinergica con la maggior parte di loro.

Permette inoltre una miglior gestione generale del gruppo classe e la valorizzazione delle positività

sfruttando le caratteristiche virtuose del gruppo.



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In corso d'anno è comunque possibile apportare delle modifiche a questi percorsi.

In base alle esigenze emerse dei singoli allievi, delle famiglie, dai consigli di classe e dall'equipe

sanitaria è possibile transitare da un PEI semplificato ad uno differenziato, riducendo se necessario

l'orario di permanenza a scuola (su richiesta della stessa equipe sanitaria) e puntando

maggiormente sulle materie più congeniali alle caratteristiche e agli interessi dei ragazzi.

Sarà mantenuta con attenzione la relazione con il gruppo classe, per facilitare l’inclusione e la

relazione tra pari.

Vengono poi attivate anche delle collaborazioni con strutture esterne (cooperative sociali o

aziende private) per occasioni di pre-inserimento lavorativo (stage) al fine di migliorare le

competenze relazionali o fornire i minimi prerequisiti lavorativi o di consentire un confronto

realistico con le problematiche del mondo del lavoro.



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EDUCAZIONE AL CONSUMO

Progetto di educazione al consumo, organizzato in collaborazione con il Centro Tutela

Consumatori di Trento, che prevede l'intervento nelle scuole di esperti che trattano argomenti

come:

Tutela del consumatore in Italia e nell’Unione Europea

Cellulari e smartphones

Social networks, Internet ed e-commerce.

(progetto completo redatto dai Prof. Sandra Franceschini e Stefano Pinzi e giacente in sede)



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NUOVE COMPETENZE E CONTENUTI SPECIFICI

ALLIEVI COME INNOVATORI DEL DOMANI

In un contesto complesso e in continua evoluzione come quello che sperimentiamo ogni giorno

anche i nostri allievi si trovano a dover affrontare il loro futuro in condizioni di grande incertezza.

Molte analisi della condizione giovanile mettono in luce la sempre maggiore importanza

dell’azione formativa scolastica, diretta a favorire nei giovani lo sviluppo di competenze adeguate

per gestire se stessi, non solo nell’attuale situazione, ma soprattutto in quella futura.

Che la scuola non possa essere più considerata come unica depositaria e responsabile del processo

formativo e neppure come unico elemento imprescindibile di questo sistema scolastico che va ben

oltre i suoi cortili, che il docente sia un elemento fondamentale di un processo la cui centralità è

innegabilmente da attribuire a chi apprende, che la scuola e i docenti non possano limitarsi a

trasmettere contenuti e conoscenze, ma debbano confrontarsi con nuove forme di

apprendimento e nuove occasioni di formazione è ormai consapevolezza diffusa. Come è avvertita

imprescindibile la necessità che gli studenti acquisiscano competenze chiave che favoriscano il loro

imparare nell’ottica di un apprendimento permanente.

Diventano così coordinate di riferimento, per chi opera nel mondo della scuola, concetti come

centralità del soggetto che apprende, apprendimento cooperativo, lavoro di gruppo, problem

based learning, didattica laboratoriale che avremo modo di sperimentare anche attraverso

l’adozione in alcuni contesti didattici dell’approccio “flipped class”.

Tutto ciò non è però sufficiente se non si inserisce in un framwork operativo che consenta il

realizzarsi di quanto dichiarato e che proprio per la dimensione di complessità nella quale viviamo

deve prevedere il coinvolgimento di tutta una serie di stakeholder che fino a poco tempo fa poco o

per nulla interagivano con la scuola.



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L’operare in un contesto simile di condivisione degli interessi si inserisce in due progetti che vede

attualmente impegnata la nostra scuola:

FIxO: Formazione e Innovazione per l’Occupazione è uno dei programma che Italia Lavoro

(oggi ANPAL) mette in campo per combattere la disoccupazione giovanile.

L4L: Leading for Learning promosso da IPRASE, con l’obiettivo di sostenere le istituzioni

scolastiche nella creazione di comunità di apprendimento supportate da dinamiche di

leadership orientate a risultati degli studenti e volte a trasformare la cultura della scuola.

Si procederà per step successivi:

o attenta e puntuale analisi del contesto economico e sociale nel quale il C.F.P. insiste come

territorialità; questo permette di valutare i punti di forza e di debolezza degli attori in gioco;

per identificare possibili vantaggi competitivi e complementarità onde evitare duplicazioni.

Una componente essenziale di questa fase è l’effettivo coinvolgimento di tutti gli

stakeholder, autorità pubbliche, imprese, rappresentanti della società civile e di altre

organizzazioni, nell’analisi del contesto operativo locale al fine di evidenziarne le potenzialità

di sviluppo;

o elaborazione di un sistema di governance che permetta l’effettiva partecipazione degli

stakeholder non solo durante la fase di sviluppo, ma anche in quella di implementazione

della strategia. Esso dovrebbe basarsi sul principio della leadership collaborativa,

caratterizzato da una struttura gerarchica flessibile che permetta a ciascun attore di svolgere

un ruolo e, se appropriato, di guidare alcune fasi del processo;

o lo sviluppo di una visione condivisa sul futuro del territorio che rappresenti l’obiettivo al

quale tendere e che sia ambiziosa ma, allo stesso tempo, credibile;

o l’identificazione di un numero limitato di priorità di ricerca e innovazione sulle quali

concentrare le azioni e il sostegno al fine di evitare la dispersione delle risorse ed aumentare

l’impatto sull’economia del territorio;

o la definizione di una combinazione di politiche coerente, di una roadmap e di un piano di

azione che siano sufficientemente flessibili da permettere un certo livello di sperimentazione

tramite progetti pilota;

o l’integrazione, fin dal principio, dei meccanismi di monitoraggio e valutazione nella

strategia.



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UNA NUOVA SFIDA ANCHE PER LA SCUOLA:

«INDUSTRY 4.0»

SIGNIFICATO, OPPORTUNITÀ ED ESEMPI CONCRETI DELLO SMART MANUFACTURING

Grazie alla digitalizzazione del settore manifatturiero si sta rinnovando profondamente la catena

del valore, sta cambiando il modo di lavorare ma sta cambiando anche la natura delle

organizzazioni grazie anche a un forte impegno da parte delle Istituzioni.

Per le imprese sfruttare gli incentivi ma anche nuove e più “dinamiche” risorse umane diventa

un'occasione strategica per innovare.

Il termine Industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove

tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità

degli impianti.

È quel processo di digitalizzazione del settore manifatturiero che, rinnovando la catena del valore,

cambia il modo di lavorare ma anche la natura delle organizzazioni.

Il livello di innovazione è tale per cui il sinonimo di Industria 4.0 è smart manufacturing, dove il

suffisso “smart” diventa il denominatore comune di una gestione integrata delle informazioni,

associata all’uso della tecnologia digitale.



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LEGAME FRA SCUOLA DIGITALE E INDUSTRIA 4.0

La scuola si troverà prossimamente a lavorare sempre più nell’ambito dell’innovazione digitale,

proprio per perseguire determinati obiettivi - praticamente obbligati - di aggiornamento.

Ma come si può fare per rafforzare la connessione fra innovazione digitale e il mondo del lavoro?

Gli obiettivi specifici relativi a queste tematiche sono:

colmare il divario digitale, sia in termini di competenze che di potenziale occupazione, che

caratterizza particolarmente il nostro Territorio;

valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro;

coinvolgere gli studenti come leva di digitalizzazione delle imprese e come traino per le

vocazioni della nostra zona;

promuovere la creatività, l'imprenditorialità e il protagonismo degli studenti nel quadro

della valorizzazione delle competenze chiave (e per la vita) all'interno dei curriculum

scolastici.

Questa connessione fra Scuola e Lavoro è efficace solo se si trasforma in una sinergia bilaterale.

Scuola e lavoro devono trovare un terreno comune e costante di dialogo per permettere una

transizione dall'una all'altro che sia soddisfacente sia per i datori di lavoro sia per i nuovi

lavoratori.

Per questo motivo all'interno del Piano Industria 4.0 è stata elaborata una delle direttrici chiave

proprio sul rapporto sinergico tra questi due mondi, intitolata “Diffondere la cultura Industria 4.0

attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro”.



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SEZIONE

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Sono previste indicazioni per alcune implementazioni specifiche all'interno del Piano Nazionale

della Scuola Digitale:

formazione sulla manifattura: creatività, corsi di tecnologia e laboratori sull'Industria 4.0;

laboratori per lo sviluppo delle competenze digitali;

sviluppo di curriculum scolastici con focus digitale;

Questi sono solo alcuni degli strumenti pensati dal mondo del lavoro per favorire l'accesso alle

competenze che gli studenti devono sviluppare per essere maggiormente “appetibili” per le

aziende.

IL DIGITALE: PUNTO DI CONTATTO FRA SCUOLA E LAVORO

Il digitale è il terreno migliore e più produttivo su cui costruire la casa comune di scuola e lavoro, e

il mezzo più efficace attualmente a disposizione per far dialogare i due mondi è sicuramente

l’Alternanza scuola lavoro.

Questo strumento è di importanza strategica e la Scuola stessa – e gli Operatori – devono

comprendere fino in fondo le sue potenzialità.

Attraverso il contatto con le imprese, creando dei percorsi di Alternanza che siano veramente utili

agli studenti, la scuola riuscirà a identificare le competenze necessarie da fornire agli studenti.

Questa può e deve essere anche la base da cui partire per un percorso di Orientamento in cui il/la

ragazzo/a riesca a comprendere meglio se stesso/a e, conseguentemente, a comprendere come

adattarsi e avere successo nel momento dell'ingresso nel mondo del lavoro.



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SEZIONE

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PROPOSTE DI ATTIVITÀ

PER LO SVILUPPO DI NUOVE COMPETENZE DIGITALI

TRASVERSALMENTE A TUTTI I SETTORI PRESENTI NEL

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BORGO

Coerentemente con quanto previsto dagli artt. 3 e 5 della L.p. 14 febbraio 2007, n. 5, anche per

quest’anno formativo il nostro Centro ha aderito al progetto

“E-ducare alla Rete per la cittadinanza digitale e per contrastare il Cyberbullismo”

Di seguito alcune attività che si intendono organizzare, promuovere e gestire in relazione a detta

proposta di percorsi formativi-informativi.



2018/2019

SEZIONE

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CITTADINANZA DIGITALE NELLA SCUOLA: ESPERIENZE E MODELLI

Obiettivo/finalità: Si tratta di un percorso operativo nella socialità del web – da proporre a

ragazzi/e di 2ª e 3ª classe – che si sviluppa dalla coscienza della propria

identità alla sperimentazione delle diverse forme di community

L’attività seguirà delle fasi di sviluppo che possono essere riassunte nel modo seguente:

1ª fase L'identità

L'acquisizione di una casella di posta elettronica come primo momento di entrata nella

socialità del web

2ª fase La comunità classe

L'utilizzo di web application per l'organizzazione e la gestione dei risultati delle ricerche on line

della classe per lo sviluppo di competenze di cooperazione e di gestione di relazioni in gruppi di

scopo di entità limitata, che agiscono soprattutto in presenza

3ª fase La comunità ampia

Utilizzo dei social media e costruzione di canali di distribuzione di materiali multimediali per

sviluppare competenze di relazione in ambienti on line di dimensione mondiale

4ª fase La comunità professionale

Costruzione di una redazione giornalistica in una piattaforma di blogging e progettazione e

gestione di un piano editoriale come costruzione di una comunità di scopo come simulazione

di una realtà professionale

5ª fase La comunità che propone

Realizzazione di sondaggi e analisi on line per la definizione di proposte da porre in votazione

nella scuola e da produrre a Enti e Amministrazioni locali e altri soggetti istituzionali.

Ad ogni fase corrispondono specifiche funzionalità e web application che verranno illustrate anche

mediante specifici tutorial.



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SEZIONE

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INTRAPPOLATI NELLA RETE

CYBERBULLISMO- SEXTING E DIPENDENZA DA INTERNET

Attività aperta anche alle famiglie, ma ovviamente rivolta a tutti gli

allievi che nel frattempo sono già stati sensibilizzati sul tema con altre

iniziative specifiche svolte nelle classi

Obiettivo/finalità: Dotarsi e avere a disposizione strumenti idonei per sviluppare nei

giovani le competenze emotive, cognitive e sociali indispensabili per

costruire relazioni significative sia on-line che off-line, con la

collaborazione attiva tra scuola e famiglia

Situazione di partenza: Le “necessità”/compiti che spettano all’adolescente nel suo passaggio

dall’infanzia all’età adulta possono essere riassunti in:

• Ribellione: per poter diventare adulti i ragazzi hanno bisogno di

differenziarsi dai propri genitori e fare esperienze al di fuori della

famiglia.

• Caduta degli dei: distacco dai genitori. In questo periodo viene meno

l’immagine idealizzata dei genitori che il bambino si era costruito

durante l’infanzia, così come cade anche l’immagine di sé come “essere

perfetto”.

• Segreto: i ragazzi durante l’adolescenza hanno bisogno di fare

esperienze al di fuori del controllo dei genitori.



2018/2019

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Analisi del bisogno: Il gioco in cui è impegnato l’adolescente è tra il non sapere chi si è e la

paura di non riuscire ad essere ciò che si sogna, ciò richiede da parte

dell’adulto un’attenzione costante.

La società odierna, in cui i meccanismi di autorità sono evidentemente

deboli, crea confusione e arbitrarietà.

Le scelte sono sempre più parziali, individualizzate e a volte rischiose.

I comportamenti a rischio rappresentano quindi una possibile risposta di

fronte alla crisi. Danno la sensazione di affermarsi sulle paure che

attanagliano l’adolescente; sono un modo per trovare una posizione

riconosciuta.

Il mondo virtuale diventa quindi un terreno fertile per coloro che hanno

difficoltà a livello identitario fisico, in quanto consente di fornire

un’immagine positiva e vincente di sé.

Temi da trattare: Il bullismo può essere definito come un insieme di azioni ripetute che

mirano a denigrare e/o colpire fisicamente un coetaneo percepito come

più debole:

• Bullismo e Cyberbullismo

• Caratteristiche del cyberbullo

• Caratteristiche della vittima

• Predittori

• Segnali a cui fare attenzione

• Come fare per non diventare un cyberbullo

• Sexting

• Rischi – Cosa fare se accade

• Dipendenza da Internet

• Campanelli d’allarme – Consigli pratici

(progetto completo giacente in sede)



2018/2019

SEZIONE

03

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LA DEMOCRAZIA DELL'INFORMAZIONE (progetto riproposto per richiesta di approfondimenti specifici)

Obiettivo/finalità: Sono passati 10 anni da quando la rivista Time annunciava:

"Il personaggio dell'anno sei tu!"

Il popolo del web esultava entusiasta, autocelebrandosi e fermentando soddisfazione all'annuncio

del Time di assegnare il premio "personaggio dell'anno" a tutti i cittadini della rete.

Un'ode al collettivo che popola il web e che attraverso la sua passione e il suo impegno nella

creazione di contenuti, ingrandisce e rende migliore l'informazione globale.

Nasceva così dieci anni fa il cosiddetto Web 2.0, quello dove non è più possibile distinguere chi

produce l'informazione da chi la "consuma" e ne usufruisce.

Un concetto quanto mai democratico che ancora oggi è al centro delle attenzioni di chi popola, vive

e si muove nel web.

A distanza di dieci anni, cosa è cambiato? Sono davvero le persone comuni con la loro

partecipazione planetaria le vere protagoniste di Internet?

Da Wikipedia a Youtube, dai social-network al Peer To Peer e al pericolo Digital Divide

Verranno proposti una serie di lezioni/incontri – rivolti ai nostri

studenti, sviluppati e realizzati da docenti di area storico-sociale

interni in orario scolastico - sul grande potere della conoscenza

generata dalle persone: una conoscenza che non solo ha contribuito

a cambiare il mondo ma anche a cambiare il modo in cui il mondo è

stato stravolto.



2018/2019

SEZIONE

03

Via Giamaolle, 15




CULTURA DELLA LEGALITÀ E VITA COMUNE

Obiettivo/finalità: Una serie di incontri – nella loro struttura ormai concretamente

consolidati – riguardanti l’ambito della “legalità a 360°”:

CARABINIERI

temi trattati: Bullismo – Sostanze stupefacenti

POLIZIA FERROVIARIA

temi trattati: Buone prassi per chi utilizza i mezze di trasporto su rotaia

POLIZIA POSTALE

temi trattati: Uso corretto dei Social - Cyberbullismo

GUARDIA DI FINANZA

temi trattati: Contraffazioni e sofisticazioni



2018/2019

SEZIONE

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38051 Borgo Valsugana (Tn) PIANO DI MIGLIORAMENTO


rev. 10_2018 m04-PdC_Piano di miglioramento 2018 rev.doc m&m

PPIIAANNOO DDII MMIIGGLLIIOORRAAMMEENNTTOO ddeell

CCEENNTTRROO DDII FFOORRMMAAZZIIOONNEE PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE

Il precedente “Piano di Centro” si proponeva di verificare e, ove possibile, migliorare il

posizionamento del Centro rispetto agli indicatori previsti dal Piano di Miglioramento di Ente, con

particolare attenzione agli indicatori che l’anno scorso avevano scostamenti significativi.

Il ritiro di allievi in corso d’anno è significativamente diminuito, mentre è continuato a essere

elevato il numero di inserimenti da altre scuole.

A riguardo di varie proposte emerse nell’anno formativo scorso:

non è stata intensificata l’attività extracurricolare per l’acquisizione di patentini e

abilitazioni;

la collaborazione con associazioni di categoria e soggetti del territorio è stata inserita in un

progetto più ampio che riguarda la riorganizzazione della gestione delle attività di tirocinio.

È stato avviato un impegnativo progetto pluriennale per gestire le attività di tirocinio degli allievi,

con i seguenti obiettivi:

creare degli strumenti per costruire un sistema di gestione dei tirocini: database aziende,

fascicolo dello stage dello studente, monitoraggio delle attività, formazione insegnanti e

tutor.

rendere più efficiente ed efficace il collocamento degli allievi in tirocinio;

intensificare i rapporti con le aziende e i soggetti attivi sul territorio (creazione di una rete);

rendere la rete indipendente dal singolo insegnante coordinatore di stage;

migliorare l’immagine della scuola.



2018/2019

SEZIONE

04

Via Giamaolle, 15




Nell’ambito del piano di miglioramento è stata adottata la seguente tabella di monitoraggio:

INDICATORI e OBIETTIVI

PROCESSO STRUMENTI UTILIZZATI

(/BILI)

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO

DI MIGLIORAMENTO

DESCRIZIONE DELL’INDICATORE/I

MODALITÀ DI CALCOLO

RISULTATO 2018 [2017]

(OBIETTIVO di ENTE 2016)

EROGAZIONE DEL SERVIZIO

Schede di classe

Monitoraggio costante dell’erogazione del servizio

Livello di ritirati

Totale ritirati / iscritti totale a luglio 5.4% [10.1%]

(6,5%)

Totale ritirati/ iscritti tot (a luglio + iscritti in corso d’anno) 5.8% [9.8%]

(6,5%)

Livello di ritirati <18 anni

Totale ritirati/ iscritti tot (a luglio + iscritti in corso d’anno) 2.9% [5.1%]

(4,5%)

Ritiri esclusi l’orientamento scolastico, il cambio di residenza e l’avviamento al lavoro

0% [0%] (1%)

Livello di successo formativo (Biennio)

Totale promossi / presenti al 31 maggio 87% [90%]

(80%)

Livello di successo formativo (Anno di qualifica)

Totale promossi / presenti fine anno 85% [88%]

(91%)

Livello di successo formativo (Complessivo del triennio di qualifica)

Totale promossi + qualificati / presenti fine anno 82% [89,3%]

(84,4%)

Livello di successo formativo nel IV anno Totale Diplomati/ totale iscritti a inizio anno 92% [80%]

(95%)

Questionari di soddisfazione

Miglioramento del servizio erogato

Grado di soddisfazione della attività del consulente/docente (che opera in qualsiasi corso pianificato dall’Ente)

Valutazioni positive sul totale dei consulenti incaricati

100%

MISURA DEL LIVELLO DI

PARTECIPAZIONE DEL BENEFICIARIO NELLE ATTIVITA’ DI MISURAZIONE DI SODDISFAZIONE

PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO


Aumentare il numero dei

partecipanti alla rilevazione

Livello di partecipazione alle rilevazioni statistiche dei BENEFICIARI DEI CORSI (studenti terminali del 3° anno)

Totale questionari compilati/Totale studenti 3° anno Dati gestiti da Alma-diploma [91%] (90%)

Livello di partecipazione alle rilevazioni statistiche delle FAMIGLIE dei beneficiari dei corsi (3° anno)

Totale questionari compilati/Totale studenti 3° anno 61% [88%]

(60%)

Livello di partecipazione alle rilevazioni statistiche dei FORMATORI INTERNI (docenti interni)

Totale questionari compilati/Totale docenti interni 80%

MISURA DEL LIVELLO DI

SODDISFAZIONE PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO DEI

BENEFICIARIO NELLE ATTIVITA’


Accrescere il valore della

soddisfazione “complessiva per il servizio erogato

Livello di soddisfazione dei BENEFICIARI DEI CORSI (studenti terminali del 3° anno)

Totale risposte Buono o Ottimo alla domanda

Soddisfazione per la scelta scolastica /Totale studenti 3° anno

Dati gestiti da Alma-diploma [46%] (70%)

Livello di soddisfazione delle FAMIGLIE dei beneficiari dei corsi (3° anno)


Soddisfazione per l’offerta formativa

/Totale FAMIGLIE monitorate

94% [93%] (95%)

Livello di soddisfazione dei FORMATORI INTERNI dei beneficiari dei corsi (3° anno)


Soddisfazione per l’efficacia del dialogo Professionale tra insegnanti

/Totale DOCENTI INTERNI monitorati

63%



2018/2019

SEZIONE

04

Via Giamaolle, 15




I questionari e i monitoraggi hanno evidenziato alcuni problemi già rilevati l’anno formativo

scorso:

l’orientamento rivolto alle seconde e alle terze medie della zona non è efficace. Nessun

allievo dell’Istituto Comprensivo di Borgo Valsugana si iscrive e un significativo numero di

ragazzi si iscrive in altre scuole per poi trasferirsi in corso d’anno nel nostro Centro;

le iscrizioni sono in calo negli ultimi anni, con una riduzione media annua dell’8% negli

ultimi tre anni.

È urgente investire risorse – in termini di nuove idee, relazioni e contatti e qualità dell’offerta – per

migliorare l’orientamento in ingresso ed evitare così un’emergenza per l’insufficienza delle

iscrizioni.

Sarà opportuno intensificare i rapporti con gli istituti che indirizzano pochi allievi al Centro, in

modo da superare anche eventuali pregiudizi.


CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE B O R G O BORGO... · 1 “INDUSTRIALE E ARTIGIANATO” che...

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