Centoventunesima Fieradi Santa Caterina · Fiera di Santa Caterina La Fiera tra le due guerre ......

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Centoventunesima Fieradi Santa Caterina 25novembre2014 Città di Besana in Brianza

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FieradiSantaCaterina25novembre2014

Città diBesana in Brianza

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Per informazioni

Comune di Besana in BrianzaUfficio CulturaSig.ra Rosy PiseràTel. 0362.922058

Testi diDario Redaelli

Si ringrazianoAssociazione Culturale OnlusAmici dell’Arte di Aligi SassuAssociazione Lombarda AvicoltoriAssociazione ProLocodi Besana in BrianzaAzienda Agricola Besana s.s.Ballabio MarcoBassani Massimo Centro Anziani “Settecolli”Centro Equestre del GuidinoColombo GianluigiComunità Pastorale S. CaterinaCorpo Musicale S. Ceciliadi Besana in BrianzaCorpo Polizia LocaleFamiglia dott. Corti Francesco EOS Cooperativa SocialeGalbiati GigiLanfranchi Lorenza Maggioni CarloMazzotti Marcello - VeterinarioOliva ClaudiaPasticceri e panificatoridi Besana in BrianzaPerego LucaPiserà RosyProtezione Civiledi Besana in BrianzaServizio ManutenzioniSironi FrancoTolotta Tonino

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Indice

Fiera di Santa CaterinaLa Fiera tra le due guerreDal Comitato privato alla collaborazione con il Comune

Festa Religiosa e poi FiereUn sogno per la vitaLa pecora e i suoi prodottiLa razza “Brianzola” dal Monte di Brianza alla Fiera

Gli animali del cortileConigli e bipediIl battesimo della sella sul PonyIn giro per Villa Filippini al piccolo trotto

Macchine agricoleLaboratoriCartinaCon legenda dei luoghi e degli eventi

Il medioevo in VillaRiviviamo i tempi di Lucrezia Bonaccossa

Mestieri di una voltaIllustrazioni visive e scritte dei mestieri di un tempo

PromemoriaLe opere di tredici artisti besanesi in mostra

Botteghe e mestieriMostra di cartoline storiche

Ul Tacuin 2015Artisti di stradaLe bancarelleBanda in FieraUl TurtumI sapori della Brianza contadina in fieraPer ritrovare piatti che ricordanoun passato povero legato alla terra

Sapori Besanesi tra le bancarelleUn percorso gastronomico attraverso la fiera

Il Gelso“La più buona torta paesana”Ventinovesimo concorso e serata finale

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La Fiera di Santa Caterina rappresenta da 121anni un momento fondamentale di memoria edi condivisione, nel quale il ricordo e la valoriz-zazione delle nostre tradizioni popolari si rinno-va e si perpetua, ma al tempo stesso anche siapre e si arricchisce attraverso il confronto conaltre e differenti esperienze e con i problemilegati all’attualità. Non è solo un passato daricordare, ma anche un presente da vivere ed unfuturo da (ri)pensare.Proprio in virtù di tale apertura sui temi dellamodernità, quest’anno abbiamo ritenuto oppor-tuno inserire la Fiera di Santa Caterina all’in-terno di bandi regionali legati alla realizzazio-ne di EXPO 2015. Riteniamo infatti che lanostra Fiera locale, tanto legata alle tradizioniagricole e culinarie della Brianza, possa diven-

tare anche un’utile occasione per avviarci alleprofonde riflessioni che costituiscono il temacentrale dell’esposizione internazionale: il dirit-to a un’alimentazione sana, sicura e sufficienteper tutti gli abitanti della Terra.Il nostro augurio è che tutti coloro che interver-ranno alla Fiera, condividendo la gioia chederiva dalla convivialità, possano al tempo stes-so riflettere su alcuni valori fondamentali –come il diritto all’alimentazione – che solo l’in-contro tra i popoli e la cooperazione tra gli Statipossono concretizzare. Ed è con questo auspicioche ringraziamo tutti coloro che hanno collabo-rato per organizzare e rendere così ricca questamanifestazione.

Sergio CazzanigaSindaco di Besana in Brianza

Fiera di Santa CaterinaUn passato da ricordare, un presente da vivere e un futuro da (ri)pensare

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Come sappiamo la Fiera di Santa Caterinaebbe la sua prima edizione il 25 novembre1893, in seguito all’approvazione da partedella Prefettura di Milano avvenuta il 29novembre 1892, per le pressioni del Comunedi Besana. La proposta di istituire la fiera daparte di un gruppo di commercianti locali risa-le infatti al 1891, ma solo nel maggio dell’annosuccessivo il Consiglio comunale deliberò lasua istituzione, salvo la superiore approvazioneche, per l’inopportuna opposizione delComune di Seregno, avvenne, come abbiamovisto, a tempo scaduto nel 1892.I commercianti si costituirono fin dall’inizio inComitato organizzatore, incaricato di trovaregli spazi, raccogliere le adesioni e le offertenecessarie a sostenere le spese, redigere ilbilancio e pagare i fornitori, oltre ad organizza-re eventi collaterali come possiamo rilevare dauna nota spese, quali il concerto della Banda ela lotteria con numerosi premi, ovviamente innatura. In un documento di inizio ‘900 possia-mo annotare, tanto per fare nomi e cognomiconosciuti da tutti, che uno di questi comitatiera composto dal dottor Eli Crespolani, EnricoCaremi, Roberto Casati, Giovanni Viganò,Luigi Pizzoni, Francesco Redaelli, GaetanoSironi e Cesare Mariani ed era presieduto daPatti Senatore. Tra loro possiamo notare diver-si nomi residenti in via Santa Caterina o in viaBusa. Il Comune partecipava mettendo adisposizione il “cursore” (l’attuale messocomunale) per la consegna degli avvisi, ma nonentrava nel merito dell’organizzazione, chespettava al Comitato.La fiera ebbe subito successo, sia per la quan-tità delle merci esposte e vendute che per l’e-sposizione e il commercio degli animali. Aparte i greggi di pecore che nel periodo dellafiera stazionavano dalle nostre parti, le esposi-zioni degli animali riguardavano soprattutto ibovini, per i quali il Comitato aveva sin dall’i-nizio previsto premi ai capi migliori, per incen-tivare la partecipazione degli espositori.Un’apposita giuria composta da membri quali-

ficati provenienti da oltre il confine comunalesi incaricava di giudicare i capi esposti.Nel 1914 erano previste tre sezioni espositive,una riservata agli allevatori, una ai negoziantied una aperta a tutti. Le premiazioni avveniva-no nel cortile del Municipio e, in caso di piog-gia, nell’aula scolastica che si trovava all’inter-no dell’edificio comunale. Negli anni 20,accanto all’esposizione bovina fu istituitaanche quella dei cavalli con le sezioni riserva-ti ai cavalli e puledri di contadini, commer-cianti e della categoria cosiddetta “utilitaria”,ossia dei cavalli da tiro. I premi, oltre a meda-glie e diplomi (che venivano esposti nelle stal-le o nelle case dei contadini) consistevanoanche in somme di denaro.Dopo il 1922 l’Amministrazione comunaleentrò direttamente nell’organizzazione, inte-grando il comitato organizzatore che continua-va a svolgere alcune attività, come quella dellaraccolta di adesioni all’esposizione degli ani-mali, affidata, nel caso, al prestinaio Zoia. Ilgiudizio era affidato, anche per i cavalli, alcomitato di esperti di cui faceva parte anche ilveterinario. Si continuavano a raccogliereofferte presso negozianti e artigiani per soste-nere le spese dei premi per gli espositori, usan-za che continuò fino agli anni novanta.Negli anni trenta, in seguito alla costruzione invia Carlo Ferrario del nuovo mercato coperto,fu introdotta in questa sede, visto il luogodecentrato rispetto all’affollata via SantaCaterina, anche l’esposizione dei suini, senzapremi, (ricordiamo che Besana e Montesirocontavano alcuni rinomati salumifici) chequalche anno dopo fu sospesa per l’epidemiadi afta. I bovini rimasero sempre ai piedi dellamassicciata di Villa Volta, mentre gli equiniper un certo periodo si spostarono presso ilnuovo mercato coperto. Le pecore stazionava-no dalla parti del Dosso e sulla via Manzoni. Sia durante la prima che la seconda guerramondiale la Fiera non fu mai sospesa, puressendo organizzata in tono minore.

Dario Redaelli

La Fiera tra le due GuerreDal Comitato privato alla collaborazione con il Comune

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Dove&Quando25novembreAppuntamenti religiosiChiesa di Santa CaterinaOrari: 8.30 Recita delle Lodi

15.00 Recita dell’Ora media18.00 Recita dei Vespri e

benedizione con la ReliquiaBasilica Romana MinoreOrari: 10.00 S. Messa presieduta

da Sua Ecc. Mons. Dario DelpiniVicario Generale della Diocesi

Bacio della ReliquiaOrari: dalle 8.30 alle 18.00

Dove&Quando24novembreCineTeatro EdelweissOrari: 21.00

C’è più di un motivo per dedicare una dellenostre serate, quella che precede la fiera, ariflettere su un sogno grande, che continua tut-tora, ed è nato proprio ai piedi della chiesettadi Santa Caterina nella casa della famigliaCorti. È quello di Piero Corti e di sua moglieLucille che hanno speso la propria vita, percostruire, far funzionare e consegnare allagente del nord Uganda, un grande ospedale,capace di risolvere i problemi sanitari (e nonsolo) di quella popolazione africana.Il film che verrà proiettato risale a qualcheanno fa e racconta il romanzo della vita di que-sti due meravigliosi nostri concittadini, giàoggetto di un fortunato libro dallo stesso titolo.Il ricavato della serata, organizzata dallaFondazione Lucille e Piero Corti in collabora-zione della Comunità Pastorale e dell’Ammini-strazione comunale sarà devoluto al LacorHospital di Gulu (Uganda). Costo del bigliettoin prevendita € 5,00, con prenotazione pressoi numeri: 334.2655612  Pro Loco Besana;335.6818359 Federico Gatti; 02.8054728Fondazione Piero e Lucille Corti - Milano.

Un sogno per la vitaIn un film la storiadi Piero e Lucille Corti

Festa religiosa e poi fiereLa celebrazione di messein suffragio il giorno 25 novembre

LUNEDÌ 24 NOVEMBRE 2014ORE 21,00 - CINETEATRO EDELWEISS - BESANA IN BRIANZA

Ingresso: CONTRIBUTO MINIMO EURO 5,00Per Informazioni e Prevendita:FEDERICO GATTI 335-6818359 - PRO LOCO BESANA 334-2655612

La Fiera di Santa Caterina è nata a Besanasulla base di una festa religiosa. Infatti il gior-no 25 novembre, a partire dal 1436, il sacer-dote titolare della cappellania, era tenuto, incambio alla cospicua dote avuta dalla fonda-trice Lucrezia Bonaccossa de’ Pirovano, acelebrare 5 messe, di cui una in canto e con lecandele in uso, in suffragio delle anime deisuoi parenti e familiari. Così infatti stava scrit-to sull’atto di fondazione della cappellania cheMadonna Lucrezia aveva stipulato con la curiadi Milano. Da allora, fatto salvo qualche perio-do di “inosservanza” che San Carlo, nella suavisita pastorale, aveva fatto prontamente rien-trare, ogni 25 novembre nella chiesetta diBesana “inferiore” si celebrava una specie difesta patronale. Questo motivo spinse i com-mercianti che esercitavano nei pressi dellachiesetta, ad organizzare una fiera. Il bacio della reliquia di Santa Caterina, pro-tettrice di filosofi, studenti, nutrici, sarte,mugnai e carrettieri, è sempre un momentoreligioso molto sentito oltre che tradizionale.

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La pecora e i suoi prodottiLa razza “Brianzola” dal Monte di Brianza alla Fiera

La caratteristica della fiera di Santa Caterinasono le pecore, presenti sulle vie di Besanacon greggi a volte molto numerosi. In questoperiodo infatti dalle colline del Monte diBrianza i pastori conducevano a valle le lorobestie in cerca di erba che potevano trovareancora nei nostri prati. Quelle pecore, appa-rentemente uguali a tante altre in realtà eranodi una razza precisa: la brianzola.In una conferenza tenuta a Milano nel 1942, sisosteneva che “la nostra Brianzola meritereb-be di essere diffusa in quelle regioni dove si pra-tica l’allevamento semi-stallino per avere latteda fare formaggi freschi , come si pratica nelleLanghe dove si alleva una razza analoga mameno nobile della nostra. In fatto di nobiltà laBrianzola viene subito dopo la Frisona. Carat-teristiche principali l’alta statura, il profilodella testa convesso e l’estensione della lanalimitata alle parti del corpo che danno lanamigliore. Poi grande fecondità, precocità eduna purezza di vello quasi assoluta che ne rendela lana assai apprezzata”.Quest’anno sarà presente con i propri esem-plari “l’Associazione della pecora brianzola”che ha come obiettivo più importante quello disalvaguardare e valorizzare questa razza emettere al sicuro una risorsa genetica unica eirripetibile legata al territorio della Brianza ealle sue genti.Oltre all’esposizione delle pecore e dei pro-dotti ottenuti con la loro lana, sarà possibileassistere ad una dimostrazione di tosatura.

Dove&Quando25novembreVia ViaranaOrari:dalle 10.00 alle 18.00

Dove&Quando25novembreVia ViaranaOrari: dalle 08.00 alle 18.00

Gli animali del cortileUn’occasione per conoscere unaspetto dell’agricoltura di inizio 900A cura dell’azienda agricola Colombo Gianluigie Ballabio Marco di Besana in Brianza

Nei primi decenni della fiera di Santa Caterinagli animali erano importanti per la vita agrico-la dei nostri paesi, sia come aiuto per i lavoriche per come fornitori di generi alimentari(latte, uova, carne) per cui la fiera di SantaCaterina era l’occasione per mettere in mostrae commerciare bovini, equini e ovini ed anchegli animali da cortile come pollame e conigli.Nell’economia dei nostri giorni l’agricoltura haun ruolo più marginale (anche se tra i giovanista ritornando la passione per la terra) per cuil’esposizione di Santa Caterina ha ormai uncarattere più storico e didattico, nei confrontidelle nuove generazioni. Soprattutto per i piùpiccoli la curiosità di vedere gli animali concui i loro nonni vivevano ogni giorno fianco afianco in cortili e cascine.

Conigli e bipediAnimali che scorazzavano nell’aiaA cura dell’Associazione Lombarda Avicoltori

Da qualche anno la mostra di animali da cor-tile si è arricchita della presenza della catego-ria cosiddetta “avicola”, ossia, galli, galline,“mericanelle”, ma anche oche, anatre, farao-ne, tacchini, che un tempo scorazzavano nelleaie senza dar fastidio a nessuno.Magari qualche banda di ragazzi le prendevadi mira ogni tanto facendoli correre spaventa-ti, tranne il tacchino che incuteva sempre uncerto timore con la sua tipica ruota.Anche nell’edizione della fiera n. 121 ci saràposto anche per loro, con un’esposizione dicapi davvero interessante.

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Il cavallo è stato per lungo tempo l’animaleprincipe della fiera, per la sua bellezza maanche per la sua utilità per il mondo agricolo,soprattutto quando non esistevano i trattori e leautomobili. Una delle sezioni espositive riser-vate ai cavalli era quella cosiddetta “utilitaria”ovvero degli animali da traino, che venivanoimpiegati davanti ai carretti o agli aratri e alleseminatrici.Nella fiera di oggi c’è poco spazio per ospitaregli equini di razza e portamento più maestosi,ma la categoria verrà rappresentata degnamen-te dai pony, una razza dalla taglia più piccolama dalla sicura mansuetudine, che si adattanobenissimo ai bambini.Per la fiera 2014 spazio dunque ai pony cheverranno messi a disposizione da due delleaziende di allevamento equino e maneggio cheda alcuni anni rappresentano una buona eccel-lenza dell’allevamento locale.Nella cornice del parco di Villa Filippini leaziende agricole besanesi propongono nei duemomenti della giornata, il “battesimo dellasella”, un’opportunità rivolta ai ragazzi chepotranno per la prima volta provare il piaceredi cavalcare, facendo un giretto nel parcoimmerso nei colori dell’autunno. Un’occasioneda non perdere!

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Macchine agricoleI motori e gli ingranagginell’agricolturaA cura della ditta “Perego Luca”di Besana in Brianza

Insieme agli animali la fiera di un tempo met-teva in mostra anche gli attrezzi che agli inizierano soprattutto quelli di uso comune (van-ghe, rastrelli, seghe). Con l’andare del tempol’agricoltura si è evoluta e in fiera sono com-parsi anche i primi attrezzi meccanici, com-presi i trattori che negli anni del dopoguerrainteressavano le numerose aziende agricole inattività. Oggi l’esposizione è meno vasta rispet-to a qualche decennio fa, ma continua a man-tenere viva l’attenzione dei besanesi che negliorti di casa o nei piccoli appezzamenti di ter-reno coltivano la terra con lo stesso amore deiloro predecessori.

LaboratoriAnimali nel cortile eantichi mestieri della Besana che fuA cura di EOS Cooperativa Sociale

EOS propone ai ragazzi che vogliono vivere lafiera con un’esperienza di riflessione, di mani-polazione di gioco due laboratori: il primo sitiene al mattino e avrà come obiettivo quello direalizzare dei manufatti artistici sugli animaliesposti in fiera, mentre al pomeriggio, dopouna visita guidata alla mostra sugli antichimestieri, i ragazzi potranno esprimersi grafica-mente proprio su questa tematica, sempre conla supervisione di un animatore specializzato.Un’occasione per vivere la fiera in modo diver-so e interattivo.

Il battesimo della sella sul PonyIn giro per Villa Filippini al piccolo trottoA cura delle aziende agricole Besana s.s. di Calò e Centro Equestre del Guidino

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Dove&Quando25novembreSottotetto di Villa FilippiniOrario: 9 - 12 e 14.30 -17.30

Dove&Quando25novembreParco di Villa FilippiniOrari: dalle 9.00 alle 18.00

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SantaCaterina Chiesa di Santa CaterinaBacio della Reliquia

Sale espositive di Villa Filippini,Serra e sottotettoPromemoria opere di 13 artisti besanesiMestee e lavorà in BrianzaCartoline storiche di botteghee mestieri besanesiI laboratori per l’infanzia

Parco di Villa FilippiniIl medioevo in VillaIl battesimo della sella sul ponyMacchine agricole

Cortile di Villa FilippiniUl Turtum,Esibizione musicale della Banda

Via ViaranaAnimali da cortile e pecore, buröj

Centro SettecolliBusèca, salam cott e murtadela

Basilica Romana MinoreSanta Messa

Cine-teatro EdelweissProiezione del filmUn sogno per la vitaSerata finale 29° concorsoLa più buona torta paesana

Percorso gastronomicoLa via dei sapori

Artisti di strada

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La storia della chiesetta di Santa Caterina risa-le alla tarda epoca medievale, un secolo primadel viaggio di Cristoforo Colombo. Niente dimeglio perciò rievocare con costumi e anima-zione il periodo in cui Lucrezia Bonaccossadecise di far costruire l’edificio sacro.Perciò, per gli amanti del medioevo e della rie-vocazione storica, “Brianza Medioevale” unapiccola Associazione culturale che vuole pro-muovere con la sua attività le radici medioeva-li della Brianza e della Lombardia, propone aivisitatori nel parco di Villa Filippini un vero eproprio accampamento con personaggi incostume e la ricostruzione di alcuni tipici lavo-ri e attività dell’epoca. L’associazione è costi-tuita da un gruppo di amici che per passioneoccupano parte del loro tempo a “rivivere lastoria”. In Brianza Medievale c’è infatti anchela “Compagnia del Corvo” - gruppo di rievoca-zione storica che può animare sagre e festedella nostra terra.

Uno degli aspetti più significativi della cultu-ra della Brianza è quello del lavoro, che rap-presenta insieme alla religiosità e alla famigliauno dei valori più importanti. Rispetto a qual-che decennio or sono anche in Brianza è moltocambiato il modo di lavorare, da prevalente-mente artigianale a intellettuale e industriale.Con questa mostra, collegata ad una pubblica-zione edita dal Circolo culturale don RinaldoBeretta di Giussano, si intende mostrare,soprattutto alle nuove generazioni, non solo leimmagini di mestieri che oggi non esistonopiù, ma anche far rilevare un modo di lavora-re diverso, forse meno produttivo, ma certa-mente più umano e più rispettoso del tempo edella natura.Verranno esposte illustrazioni di mestieri ese-guite con tecniche diverse da pittori professio-nisti. Sono mestieri della Brianza... ma nonsolo, scelti tra i più popolari, tra le centinaiapossibili. Ai quadri si accompagnano brevitesti, alcuni con spunti in dialetto, attraverso iquali ricongiungere le rappresentazioni al con-testo sociale da cui sono state generate.

Dove&Quando25novembreParco di Villa FilippiniOrario: dalle 10.00 alle 18.00

Mestieri di una voltaIllustrazioni visive e scrittedei mestieri di un tempoA cura della ProLoco di Besana in Brianza

Dove&Quando22novembre - 30novembreInaugurazione 22 novembre Ore 16.0025novembreSale Espositive di Villa FilippiniOrario: dalle 10.00 alle 18.00

Il medioevo in VillaRiviviamo i tempidi Lucrezia BonaccossaA cura dell’Associazione Brianza Medioevale

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PromemoriaLe opere di tredici artisti besanesi in mostraA cura dell’Associazione Culturale Onlus Amici dell’Arte di Aligi Sassuin collaborazione con la ProLoco di Besana in Brianza

Le sale di Villa Filippini offrono ai visitatoridella fiera una interessante mostra di opere di13 artisti locali ormai scomparsi, alcuni deiquali conosciuti per la loro diversa professione,altri meno conosciuti, ma tutti accomunati dal-l’amore per l’arte e per la nostra terra: GianniBrambilla, Bruno Buffetti, Alberto Cappellini,Giannino Cazzaniga, Iginio Gatti, Franca Gill-meister, Giancarlo Meroni, Paolo Messina,Giuseppe Mottadelli, Bruna Pagani, Teresa Pa-gani, Francesco Perego, Giuseppe Quario.Così ne parla il curatore prof. Silvano Valenti-ni: “Si tratta di tredici veri e propri personaggi...che hanno avuto qualche tipo di rapporto conBesana in Brianza... A loro, giustamente,hanno pensato di dedicare un importante

momento di gloria, con una rassegna delle loroopere... e con un catalogo dei loro lavori piùsignificativi... E veniamo adesso a conoscere gliartisti della nostra selezione. Si tratta in gene-rale, come più che ovvio in autori popolari, perquanto di alto valore, di paesaggisti e vedutistidi matrice classica o impressionista, con alcunidelicati ritrattisti, altri notevoli autori di origi-nalissime nature morte e qualche tentativo difuga in avanti verso una pittura di maggiorricerca tematica e tecnico-formale”.Il Presidente dell’Associazione organizzatriceRodolfo Massey ricorda: “... L’idea, che da

tempo coltivavo di rendere un doveroso omaggioa quei concittadini che, accanto alla loro abi-tuale professione, avevano esercitato un’attivitàpittorica continua e di qualità, diventa oggirealtà. Al di là dell’intrinseco valore artistico,mi preme sottolineare l’aspetto sentimentale eaffettivo che mi ha legato e mi lega tuttora adalcuni di questi artisti per averli conosciuti per-sonalmente, e agli altri per la stima e l’amicizianei confronti delle loro famiglie. La mostra, pernecessità contingenti, non ha un carattere esau-stivo del panorama artistico besanese; sonoinfatti convinto che diversi sono gli artisti trala-sciati. Me ne scuso e ringrazio anticipatamentecoloro che mi forniranno altri nomi, con l’au-gurio di poter in futuro colmare questa lacuna”.Conclude Angelo Viganò della ProLoco diBesana: “Un’iniziativa importante per la risco-perta di una pagina della storia della nostracittà... Una nuova testimonianza si aggiungecosì alla bi-bliografia di Besana in Brianza,una raccolta di immagini che rimanda ai pen-sieri e ai ricordi di parenti, amici e conoscentidegli artisti”.

Dove&Quando25ottobre - 25novembreSale Espositive di Villa Filippini25novembre Orario: dalle 10.00 alle 18.00

Dove&Quando25novembreCasa ParrocchialeOre: 18.30

Lotteria di S. Caterinaa cura della Comunità Pastorale Santa Caterina

Un appuntamento per coprire le necessitàdi manutenzione della chiesetta.

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Dove&Quando22novembre - 14dicembreInaugurazione 22 novembre Ore 16.30Serra di Villa Filippini25novembre Orario: 10 -12 e 15 -18

Dove&Quando22novembrePresentazione Ore 16.30Serra di Villa Filippini

Quali erano i nomi dei mestieri nella vecchiaBrianza? Ciascuno aveva il suo e ogni bottegacontribuiva a costruire una toponomasticaalternativa che prendeva il posto di quellaufficiale. “In de te ste?” (Dove abiti?) – rispo-sta “visin ai tulè” (che in questo caso erano,inconfutabilmente i “Romerio” di via PietroPonti. Qui di seguito un glossario che indicarel’attività delle botteghe dei nostri Paesi.Cominciamo dagli artigiani: Ul feré il fabbro -Ul legnamé il falegname - Ul tulé il lattoniere- Ul trumbé l’idraulico - Ul marmurin il mar-mista - Ul sbianchin l’imbianchino - Ul sulin ilpiastrellista - Ul vedrié il vetraio - Ul picapréalo scalpellino. Poi i mestieri legati alla costru-zione dei carretti e ai cavalli: La butéga dibirocc e di cavaj con ul careté, ul fera-cavaj e ulselé la bottega dei carretti e dei cavalli con ilcarrettaio, il maniscalco e il sellaio.Immaginiamo ora una vecchia contrada perscoprire i piccoli venditori di oggetti quotidia-ni: la butéga del pusté, che aveva un po’ di tut-to, come un odierno supermercato e anche sela carne era un lusso e la frutta si raccoglievanell’orto, c’erano la butega del becché il macel-laio e del fruttiroeu il fruttivendolo.Zucchero, caffè, caramelle, cioccolato, artico-li coloniali si trovavano nella butéga del fon-deghé il droghiere, ma la più frequentata erala butega del prestiné il prestinaio.C’erano poi le botteghe di artigiani addetti allapersona come la butéga del barbé il barbiere eul spizié il farmacista, dell’abbigliamento labutéga del mercant de stoff, ul sart de omm e lasarta, la camisera e la butéga del cazular chevendeva e riparava scarpe e il suo concorren-te Ul zacuré costruttore e venditore di zoccolie l’umbrelé l’ombrellaio. Per ultime, ma non ultime le osterie o gés daicaratteristici soprannomi tra cui a Besana Pu-

“Ul Tacuìn”, il tradizionale calendario-noti-ziario della Pro Loco di Besana in Brianza, conil numero 18 ha raggiunto la maggiore età.Tema per il 2015 sarà “Vecchie botteghe besa-nesi”, ovvero la descrizione delle attività com-merciali ed artigianali che dalla fine dell’otto-cento e sino ai nostri giorni, hanno caratteriz-zato i centri storici di Besana e frazioni. Mese dopo mese, grazie anche alle antichecartoline su Besana, sarà una nostalgica pas-seggiata lungo le antiche vie besanesi perricordare botteghe e laboratori artigianali e glistorici titolari. Un lavoro di ricerca, basatosulle testimonianze dei besanesi. Completanoil calendario, i proverbi brianzoli, le ricettetipiche del territorio, l’oroscopo e l’elenco deiprincipali appuntamenti con il folclore besa-nese. “Ul Tacuìn” è anche un utile vademe-cum per vivere la città.

Botteghe e mestieriMostra di cartoline storicheA cura dell’Associazione Pro Locodi Besana in Brianza

“Ul Tacuin” 2015Vecchie botteghe besanesiA cura dell’Associazione Pro Locodi Besana in Brianza

ceta, Carini, Scepada, Camilin, a Valle Gui-dino Talin, Carletu, eccetera.C’erano poi i venditori ambulanti che anima-vano a turno i cortili: ul pessé il pescivendolo,ul strascé o straccivendolo, ul segiuné che ven-deva suppellettili per la casa, ul mulèta l’arro-tino, ul cadregatt il seggiolaio, ul spazzacamin,l’anciuatt e ul pularoeu.

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Anche in tempi di crisi economica la fiera con-serva sempre il suo fascino e le merci esposteattirano i visitatori, soprattutto di sesso femmi-nile. In Fiera a Santa Caterina troviamo, oltrealle merci “da supermercato” anche articolispeciali, come callifughi, brevetti per la casa,ecc. ma la parte del leone la fanno da tempoimmemorabile il torrone e i firòm, i famosimarroni di Cuneo infilati a collana con delbuon spago e le specialità gastronomiche chearrivano a Besana da tutta Italia. Non ci stupi-remmo di trovare le spezie di un famoso “suk”arabo. Un giro tra le bancarelle è sempre inte-ressante, soprattutto perché nel fiume di gentepuoi ritrovare facce che non vedevi da un seco-lo o vecchi amici scomparsi dopo la maturità,distinte signore che un tempo erano signorinebesanesi e che il matrimonio ha portato in altrilidi. Una volta l’anno è bello abbandonarsi inquesto fiume colorato e ricco di umanità.

Banda in FieraLa Banda tra tradizione e futuroA cura del Corpo MusicaleSanta Cecilia di Besana in Brianza

Ritorna la banda, come usava fare all’inizio del’900 per allietare la fiera. Quest’anno in modoparticolare si ripropone all’attenzione dei besa-nesi in vista del grande appuntamento con ilFestival Bandistico Internazionale 2015 chesarà di altissimo livello essendo in concomi-tanza con l’EXPO realizzato nel capoluogomeneghino. Le note serviranno a ricordare aBesana e alla Brianza l’importanza della musi-ca bandistica ma anche i rapporti di fraternitàamicizia e pace tra i popoli che il rapporto conle bande straniere ha sempre saputo suscitare.

Dove&Quando25novembrePer le vie della FieraOrario: 10 - 12 e 14.30 -16.30

Dove&Quando25novembreCortile di Villa FilippiniOre 15.30

Tutte le fiere che si rispettano riservano ai par-tecipanti le divertenti trovate degli artisti distrada, una razza che, per fortuna, non si estin-gue mai e dal medioevo in su rallegra le festedi popolo di borghi piccoli e grandi.

Tra le bancarelle si esi-birà un duo

che dalle pre-messe hatutta l’a-ria di es-

sere dav-vero diver-

tente e dal nome unpo’ imbarazzante:

“Due teste zero cer-vello”. Sentite comesi presenta: “Cosa

succede nel buio dellevaligie vecchie? Chi sinasconde nelle scatoleda scarpe o nei cappel-li abbandonati? Qualimagie, quante storie equali battaglie nei bi-doni del pattume?DueaZero, FantArti-sti giocologici, man-giacuoco, trampolabilirintronati provano asiegarlo, in uno spet-

tacolo tutto da ridere e rici-clare. Consigliato da 0 a 100 anni”In contemporanea si esibirà un altro artista distrada, che per ora, per aumentare la suspen-se, è una sorpresa, che riserverà comunque ildivertimento per tutti.Allora un consiglio ai ragazzi che partecipe-ranno alla fiera: portate con voi anche i vostrinonni ed anche i bisnonni, oltre a ricordare illoro passato, si divertiranno un mondo.

Artisti di StradaSono tre e tra le bancarelleci sorprenderanno divertendociA cura dell’Amministrazione Comunale

Le BancarelleTra incontri e curiosità, in cercadi facce conosciute e cose belleA cura dell’Amministrazione Comunale

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I sapori della Brianzacontadina in fieraPer ritrovare piatti che ricordanoun passato povero legato alla terra

Dove&Quando25novembreCineTeatro EdelweissPiazza Cuzzi - Besana in BrianzaPremiazione durante la serata“La più buona Torta Paesana”Ore: 21.00

Dove&Quando25novembreBusèca, salame cotto, mortadellaCentro Anziani “Settecolli”a cura del Corpo Musicale S. CeciliaCaldarrosteVia Viarana (presso la chiesa di S. Caterina)a cura dei pensionati CISL

La Torta PaesanaNei paesi della Brianza è ancora il dolce tipicoper eccellenza. Nata come “torta povera”, per-ché all’epoca si doveva tenere da conto tuttoquel poco che c’era, oggi ha aggiunto qualchepiccolo tocco in più, ma la sostanza è quella diallora, soprattutto se a confezionarla sono lemani amorose di mamme e nonne.

Busèca, Salam cott, e MurtadelaIl maiale, dalle nostre parti, veni-va allevato e utilizzato peruso alimentare da tempoimmemorabile. È statoscritto, per esempio,che maestri degli in-saccati erano i Lon-gobardi, nostri antichiprogenitori. Macellato,veniva interamente utiliz-zato: pelle, grasso, carne, einteriora. Con queste ultime si prepa-rava la trippa, che in occasione della fiera, siconsumava in famiglia e nelle osterie besane-si, insieme ad un salume cotto (salame o mor-tadella di fegato).

CaldarrosteNella stagione autunnale i “buroei”, ovvero lecaldarroste per i bambini brianzoli erano unavera festa. Cotte sulla stufa o sul caminodiffondevano un profumo dolce e tipico tra lemura domestiche. La sera, dopo il rosario reci-tato in famiglia, erano un bel finale di giorna-ta. Ma... attenzione a dir bene l’Ave Maria, pernon trovare castagne marce...

Ul Turtum 15a edizioneI prestinai e i pasticceri besanesi, con i colleghidella Brianza, sono quelli che più di tutti glialtri sono riusciti a fare della “torta paesana”un dolce da pasticceria. Merito della loro espe-rienza, ma anche dei buoni consigli della non-na, che non era certo una professionista masicuramente una che ci sapeva fare, come tuttele nonne che si rispettano. Per mostrare a tuttiquanto ci sappiano fare, sono presenti con UlTurtum, una lunga torta paesana (circa 15metri) destinata all’assaggio dei visitatori dellafiera e un omaggio al dolce tipico brianzolo,alla fiera e a Santa Caterina.

Con la partecipazione di:Casa del pane di Riva Corrado Montesiro,Panificio Cavaleri Besana,Panificio Duca Zoccorino,Panificio Maggioni Villa Raverio,Pasticceria Castano Besana,Pasticceria Ghezzi Vergo Zoccorino.

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Sapori Besanesi tra le bancarelleUn percorso gastronomico attraverso la fiera

Dove&Quando25novembrePer le vie della Fiera

Dove&Quando25novembreRotonda di Piazza Corti

Come ormai da qualche anno la Fiera di SantaCaterina ripropone il percorso gastronomico,un’occasione per conoscere i sapori dellaBrianza e per valorizzare le attività economi-che legate al cosiddetto “food” che fortunata-mente resistono sul nostro territorio. Quindi, tra una bancarella e l’altra, vi sarà lapossibilità di fare tappa in 6 punti diversi neiquali il visitatore potrà fermarsi ad assaggiare iprodotti proposti dalle attività artigianali ecommerciali locali. Per poter partecipare al“percorso gastronomico” e quindi aver dirittoad effettuare tutti gli assaggi è necessarioacquistare un buono di 5,00 Euro. Con l’acquisto del buono sarà consegnato un“dolce omaggio” offerto dall’Apicoltura Dell’Or-to Giuliano di Besana in Brianza.Sei i punti del percorso gastronomico, dove fer-marsi ad assaggiare i prodotti tipici e le specia-lità del luogo.

Pasticceria Castano snc di Cazzaniga S. & CPiazza CuzziPanettone artigianale di propria produzionee panettoni vari gustiLa Pasticceria di Ghezzi Italo e C. sncVia Ferrario presso baita degli AlpiniProdotti di pasticceria dolce e salataAgricola Brusignone s.s.Via Viarana incrocio Via della BusaAffettati Il Gusto di Crippa Maria Grazia e C. sasVia Roma porticoPasta al fornoLa Gramigna di Nuti ElisaVia Roma vicinanze erboristeria1 Infuso di analcolic brulè, 1 Infusodi meringa a fiocchi e n. 1 tisana omaggioI lucente srl – Clair Restaurant BistrotVia Roma incrocio Via Viaranalato Palazzo ComunalePasta e Fagioli

La vendita del buono avverrà nei giorni 17, 18,19, 20, 21 e 24 novembre presso il Comune diBesana, via Roma 1, negli uffici:

Polizia Locale, SUAP e URPorario dalle 9 alle 12.30

Anche i produttori agricoli locali avranno unospazio appositamente dedicato per valorizzarela propria attività, lungo la via Alighieri difronte all’incrocio di via Verdi, all’interno delparcheggio. Un’opportunità per farsi conosceree rilanciare un’attività importante come quellaagricola, ma anche commerciale, che presentaindubbi vantaggi di qualità per il consumatore.

Per informazioni è possibile contattarel’ufficio Suap, telefono 0362.922067oppure all’indirizzo [email protected]

Il GelsoSimbolo dei colli brianzoliDa qualche giorno, proprio per Santa Caterina,

festa dalle antiche radici brianzole, alcentro della rotonda di piaz-

za Corti è stato collo-cato, dalla societàArca, un gelso ovve-ro l’albero che più

di tutti caratterizza ilnostro ambiente agri-colo.

Il gelso infatti rappre-senta la terra, ma anche l’operosità

della Brianza; grazie adesso ha potuto coltivare il

baco da seta e lavorare nelle filande il filato perla produzione del prezioso tessuto. Come albe-ro delle nostre colline il gelso richiama a tuttil’ambiente di Besana, che in quest’epoca fa delnostro Comune, oltre che una “città della musi-ca”, anche una “città del camminare”.

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Il concorsoLa notizia bella è che anche quest’anno il con-corso per la più buona torta paesana c’è. La notizia brutta è che quest’anno non c’è piùil suo ideatore e sponsor.Francesco Corti infatti, nelle prime ore di unamattina di agosto, ci ha lasciato, in punta dipiedi com’era nel suo stile di uomo d’azionelontano da fanfare e riflettori.Prima di parlare del concorso vorremmo inqueste poche righe ricordarlo e non certo perdovere, perché sia per chi organizza il concor-so che per chi partecipa Corti è sempre statouna figura di riferimento per competenza,bontà d’animo e disponibilità.Nella sua vita di imprenditore illuminato,almeno quattro passioni: la famiglia, la Brianzae la sua cultura popolare, il cinema, la caccia.La sua famiglia è sempre stata un valoreimportante, sia quella di origine, che i besane-si ben conoscono, che quella che avevacostruito con l’inseparabile moglie Ida. La pas-sione per il cinema, come amava raccontare,era nata all’oratorio, tra le pellicole da prende-re o portare con la lambretta al distributore, ilsuo sogno, la regia, era poi sfociato nella pro-duzione (suo uno degli ultimi film del neorea-lismo con una giovane Carla Gravina), finoall’attuale attività imprenditoriale nel campodelle produzioni televisive: ricordate “Caro-sello”? Gli spot venivano girati nei suoi studi.La caccia era un’altra delle sue passioni, vis-suta da giovane con i campioni locali di Vallee Besana. Infine la sua terra: la Brianza, convalori, cultura e tradizione. In questo filone la“torta paesana” occupava un posto, anche sen-timentalmente, importante. Da qui l’idea, fattapropria nel 1986 dal Sindaco Giovanni Riva,di organizzare un concorso, ormai quasi arriva-

Dove&Quando25novembreCineTeatro EdelweissPiazza Cuzzi - Besana in BrianzaOrari:Consegna Torte 9.00 -12.00 e 14.30 -16.00Giudizio e Premiazione 20.45

“La più buona torta paesana”Ventinovesimo concorso

to al numero trenta, con l’assicurazione dellafamiglia che la Icet Studios, la società diFrancesco Corti, continuerà ad esserci.Ricordiamo brevemente il regolamento: ledonne presentano la loro torta il 25 novembrepresso l’oratorio di Besana e nella serata con-clusiva della fiera il dolce viene assaggiato da15 pre giurie che scelgono le 15 torte finaliste.Tra queste la Gran Giuria sceglie la più buona.Alla prima classificata e alle 15 finaliste va unpremio in denaro, mentre a tutte le partecipan-ti un simpatico omaggio.Per la serata finale è prevista la presenza deltrio “AMIS DE L’OSTERIA”.

La serata finaleCon la collaborazione diGigi GalbiatiCon la partecipazione del poeta besaneseFranco Sironie il trio

Amis de l’Osteria

Nel corso della serata:-Giudizio delle pre-giuriee premiazione delle 15 torte finaliste

-Giudizio della Gran Giuriae premiazione della Torta più buona

-Distribuzione delle torte ai presenti-Estrazione dei premi di consolazione

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