Cenni operativi sulle forme di rappresentazione ... 30, intervento Andrea... · Centro Studi sul...
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GEOGRAFIA URBANA E REGIONALE
Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione
Corso di laurea triennale
LETTERE A.A. 2017/2018
Prof. Renato Ferlinghetti
Comunicazione a cura di Andrea Azzini Centro Studi sul Territorio "Lelio Pagani"
Cenni operativi sulle forme di rappresentazione cartografia
nell’era della suite Geo-Google
1972 The Blue Marble: la prima foto a figura intera della Terra dall’Apollo 17
Nasa
2017 Immagine della terra da Google Earth
Google Inc.
1688 Globo terracqueo di Vincenzo Maria Coronelli
Bergamo, biblioteca Angelo Mai
09/01/2018
…Il raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale, e viceversa, è agevolato dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali, lette e interpretate a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, di fotografie e immagini da satellite, del globo terrestre, di materiali prodotti dalle nuove tecnologie legate ai Sistemi Informativi Geografici (GIS)… …Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio…
Perché utilizzare la suite Geo-Google?
Strumento gratuito di facile utilizzo aggiornato ogni anno con immagini satellitari di tutto il globo, permette inoltre la
condivisione dei contenuti elaborati (carte tematiche, itinerari, fotografie, video ecc…)
Quali sono le alternative? Vi sono altri strumenti gratuiti (altrettanto validi) per la
creazione di mappe tematiche o la visualizzazione di immagini satellitari (geobrowser), ma la suite di Google è
forse la più completa e integrata
Google Maps/Earth è un GIS/webGIS? Con l’utilizzo delle API (Application Programming Interface) è possibile creare delle applicazioni molto complesse, ma non sono assimilabili ad un sistema GIS, semmai a delle
soluzioni di web mapping evolute
Piattaforma per la consultazione, la condivisione e la creazione di nuove mappe online. Elementi di base sono i dati (immagini satellitari, livelli cartografici, foto, video…) georeferenziati (dati collegati a un sistema di coordinate geografiche).
Suite GEO-GOOGLE
Maps My maps Earth (exe) Earth (geobrowser) Tour builder Fusion table Drive …
https://sites.google.com/site/geomedialab/home
Cambiamento epocale nel campo cartografico
ampia diffusione di nuovi strumenti che utilizzano/producono l’informazione geografica digitale
cambia il modo di produrre cartografia
In sintesi estrema possiamo riferirci al seguente paradosso: nella fase odierna, caratterizzata dalla più grande produzione di “dati” geografici (mappe, tracciati GPS, globi virtuali ecc..) che si
sia mai riscontrata, stiamo assistendo al declino della cartografia tradizionale e del ruolo del cartografo!
Ma è proprio così? Con la suite Geo-Google et similia possiamo diventare tutti “cartografi”?
In estrema sintesi potremmo rispondere che queste nuove tecnologie digitali agevolano notevolmente le procedure per elaborare prodotti cartografici, tanto da rendere alla portata di tutti gli utenti web la possibilità di mappare e
condividere dei contenuti. Ma questo non decreta di certo la fine della cartografia ufficiale e delle basi cartografiche di riferimento, che rimangono
essenziali per le elaborazioni in molti campi professionali (urbanistica, geologia, protezione civile, agricoltura, trasporti…)
Dunque va benissimo utilizzare Geo-Google per elaborare carte tematiche per scopo di ricerca o per la didattica, ma con senso critico e consapevolezza (per quanto gratuito è pur sempre un software commerciale, i geo-dati non
sono validati da enti preposti)
Possiamo avanzare una prima definizione “classicamente utilizzata”, ossia molto diffusa nella manualistica, che individua come carta geografica una
rappresentazione grafica ridotta, simbolica e approssimata della superficie terrestre su una superficie piana
cos’è una carta geografica?
Dunque emergono 3 caratteristiche specifiche della carta: ridotta - simbolica - approssimata
Le carte tematiche riducono la complessità della realtà, sono una semplificazione (modello) della realtà. Selezionare e semplificare sono passaggi fondamentali per la costruzione di mappe tematiche
(non esiste la mappa perfetta, ma vanno valutate in funzione degli scopi che si prefiggono)
È ridotta, ed è forse la cosa più
ovvia, in quanto non essendo possibile riprodurre sul foglio di carta la superficie della Terra nelle sue reali dimensioni, bisogna ricorrere ad un opportuno rimpicciolimento secondo un determinato rapporto detto SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
FIND IT…
È simbolica in quanto tutti gli elementi rappresentati (di natura naturale o
antropica) sono raffigurati da segni imitativi (simbologie soggettive attente all’aspetto reale degli oggetti ma difformi dalla metrica della carta) o convenzionali (simbologie codificate, difformi dall’aspetto reale degli oggetti ma attenti agli aspetti metrici della carta)
È approssimata in quanto, per le ragioni precedenti, non è possibile
rappresentare tutti gli oggetti reali esistenti (selezione) ed è necessaria una eliminazione dei particolari (semplificazione). La generalizzazione della rappresentazione è inoltre accompagnata da un’altra deformazione di “matematica” ragione che scopriremo più avanti…
Vediamo “l’ultima” definizione di map da parte dell’International Cartographic Association (ICA):
“A map is a symbolised representation of geographical
reality, representing selected features or characteristics, resulting from the creative effort of its author’s execution
of choices, and is designed for use when spatial relationships are of primary relevance”
Emergono elementi di discrezionalità e soggettività: la cartografia non è solo una branca tecnica delle scienze geografiche, è anche un’arte,
un’espressione della cultura e della società di un determinato periodo storico
IL PROBLEMA DELLA PROIEZIONE CARTOGRAFICA - UN CASO ESEMPLARE
Peters VS Mercatore
Carta (proiezione) di Peters 1973
Carta (proiezione) di Mercatore 1569
Per navigare fra due punti della Terra il percorso più breve è la curva ortodromica (che descrive un circolo massimo), ma questo implicava che bisognava cambiare continuamente
la rotta, per cui anche se il percorso si allungava era più comodo navigare seguendo la lossodromica che manteneva la rotta costante
Quindi il problema nel disegnare una mappa nautica come quella di Mercatore risiede nella
costruzione di una proiezione conforme che trasformi in rette sul piano le lossodromiche
La proiezione di Mercatore è stata quella più utilizzata per la progettazione di carte nautiche e di navigazione aerea, tanto da diventare una delle trasformazioni
cartografiche più impiegate negli atlanti del mondo fino al XX secolo, quando dal 1940 incominciò a declinare lasciando il posto ad altre trasformazioni
È tutt’ora utilizzata da applicazioni digitali, come per le cartografie (ma non per i globi ovviamente!) di Google Maps, Bing Maps o OpenStreetMap.
Su queste carte interattive si fanno spostamenti e zoomate su regioni piccole, e la carta di Mercatore essendo conforme garantisce che la deformazione delle forme
sia minima a livello locale (per aree di dimensioni ridotte)
La cosa migliore sarebbe quella di realizzare un moderno atlante del mondo in scale diverse, a partire dalla mappa del mondo, passando per continenti e paesi, fino a mappe di piccole regioni,
adottando per ognuna di esse la proiezione più adatta
Si veda interessante applicazione web the true size of https://goo.gl/f0f3RQ
Dalla cartografia cartacea alla geoinformazione digitale: BREVE PERCORSO VERSO LA CREAZIONE DI GEO-GOOGLE
Lo sviluppo delle reti di comunicazione porta alla nascita, alla fine del 1969 (in piena Guerra Fredda) di Arpanet, ovvero il prototipo di Internet
sviluppata dal dipartimento statunitense della Difesa come rete invulnerabile agli attacchi nucleari e indipendente da un centro di controllo
Tra il 1970 e il 1990, l’innovazione tecnologica
viene sfruttata per aumentare la produttività
e globalizzare la produzione economica
Nella Silicon Valley crescono le aziende di computer graphics che hanno iniziato a sviluppare sistemi di grafica intuitivi che avrebbero caratterizzato il futuro dell’esperienza dell’utente online
Cosa succede nel frattempo:
Con il documentario Power of Ten (1977) la Silicon Graphics (Sgi) dimostra la sua nuova tecnologia attraverso una
visualizzazione geografica
Video in lingua originale (inglese): https://youtu.be/0fKBhvDjuy0 Video in lingua italiana: https://youtu.be/cUMf9nu-NiM
Si unificano immagini satellitari e grafica attraverso il calcolatore per zoomare senza soluzione di continuità fra la terra e lo spazio con grande rapidità al fine di simulare l’esperienza di volo sopra la terra e nelle profondità del cosmo
Un’esperienza del tutto simile a quella che sarà offerta dall’applicazione geospaziale Google Earth…
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Sviluppo tecnologico La grafica digitale
Silicon Graphics (Sgi) - Potenze di dieci (1977)
Sviluppo tecnologico Arpanet
Primi computer in rete (1969)
La Terra Digitale: capire il nostro pianeta nel XXI secolo
discorso tenuto nel 1998 dal vicepresidente statunitense Al Gore al California Science Center di Los Angeles: diede un enorme impulso alle tecnologie che hanno consentito lo sviluppo delle attuali applicazioni geospaziali “Una nuova ondata di innovazione tecnologica ci permette di catturare, memorizzare elaborare e visualizzare una quantità senza precedenti di informazioni sul nostro pianeta e su un’ampia gamma di fenomeni ambientali e culturali. Gran parte di queste informazioni sarà georeferenziata, cioè sarà associata ad un luogo specifico sulla superficie della terra”
OBIETTIVO: Imbrigliare le geo-informazioni all’interno di
un’applicazione chiamata Digital Earth, ovvero una “rappresentazione a molte risoluzioni, tridimensionale del pianeta, in cui si possano inserire enormi quantità di dati
georeferenziati”
Al Gore ammetteva che il progetto potesse sembrare fantascienza, in quanto all’epoca non esisteva nessuna organizzazione che potesse intraprendere un progetto del genere…
L’amministrazione Clinton aveva colto la necessità di aprire anche altre informazioni
GPS
Il Sistema Globale di Posizionamento viene sviluppato in campo militare negli Anni ’60 per consentire ai ricevitori di identificare qualsiasi posizione nel mondo con un margine inferiore ai 10 metri
Per questioni di sicurezza nazionale il segnale veniva filtrato per il consumo pubblico mediante un programma (Selective Availability – SA). Il segnale così degradato permetteva di identificare una
posizione con un margine di imprecisione di qualche centinaio di metri, rendendolo praticamente inutile
Il 1 maggio 2000 viene eliminata la distorsione al segnale GPS per uso civile
impulso allo sviluppo di nuove applicazioni legate
al settore cartografico
Nel giugno 2001 nasce Earthviewer 1.0 (Keyhole), il precursore di Google Earth
- applicazione legata al mercato immobiliare
- distribuzione a pagamento (completa) e gratuita (limitata)
- consentiva di volare in un modello digitale 3D della terra
- risoluzione velocità mai raggiunte prima
- informazioni di dettaglio limitate agli USA
Risulta chiara l’utilità
dell’applicazione anche al di fuori
del mercato immobiliare
Comunicazione
Guerra in Iraq - 2003:
i media statunitensi utilizzano Earthviewer per visualizzare i
bersagli dei bombardamenti su Bagdad
Nell’ottobre 2004 Google acquista la Keyhole, acquisendo così la tecnologia necessaria per lo sviluppo delle proprie future applicazioni geospaziali
Per organizzare le informazioni del mondo
(mission di Google)
era necessario raffigurarne la
distribuzione geografica
Giugno 2005 nasce Google Earth
Inizialmente è un aggiornamento di Earthviewer, liberamente scaricabile,
con una quantità di informazioni molto superiore
Febbraio 2005 nasce Google Maps
Michael T. Jones (2007) Google inverte i ruoli del browser web come applicazione e della mappa come contenuto
Nel giugno 2001
Nasce Earthviewer 1.0 di Keyhole
il precursone di Google Earth
Google Maps, febbraio 2005 Google Earth, giugno 2005 nascono le prime applicazioni geospaziali di Google
Oggigiorno Google Maps e sono Google Earth sono praticamente diventati sinonimi di cartografia online
Qualche numero… 70% del mercato mondiale Sui 2 miliardi di persone che si stima abbiano accesso alla rete, oltre mezzo miliardo hanno scaricato Google Earth 10 PB (1 petabyte = 1 milione di gigabyte)
di informazioni geografiche
Un successo dovuto…
all’elevato grado di interazione utente-terra non paragonabile con le carte e gli atlanti a stampa alla straordinaria quantità di informazioni geografiche distribuite sulla superficie del globo
Google Earth ha imposto lo standard per le applicazioni geospaziali portando alla rivalutazione completa dello status delle carte cartografiche, facendo apparire le mappe più democratiche e partecipative che mai
Jerry Brotton, La storia della terra in dodici mappe, Feltrinelli, Milano 2012
Sembra che qualsiasi punto sulla terra possa essere visto e rappresentato da chiunque online, senza gli inevitabili pregiudizi oggettivi del cartografo
L’applicazione genera un realismo fotografico privo dei soliti segni e simboli grafici che definiscono le carte moderne
I suoi creatori non hanno nemmeno più una formazione formale in geografia o cartografia… sono tecnologi geospaziali e non cartografi
Molti che lavorano nel campo accademico della geografia guardano Google Earth con sospetto… per qualcuno segna la fine dell’industria delle carte geografiche tradizionali a stampa… per altri è un passo indietro nella qualità della creazione di carte
Alcune questioni aperte…
Waldo Tobler (1970): prima legge della Geografia
Ogni cosa è in relazione con ogni altra cosa, ma le cose vicine sono in relazione più stretta delle cose distanti
Per Google è un modello di Business
Aspetto fondamentale se un’azienda vuole far arrivare la sua pubblicità a
persone vicine
Google Earth fa parte di una lunga storia e blasonata tradizione cartografica di proiezione della geografia sul commercio
Carte regionali di Muhammad al-Idrisi (XII sec) – merci del Mediterraneo
Mappamondi di Ribeiro (XVI sec) – accesso ricchezza commerciale Indonesia
Proiezione di Mercatore (XVI sec) – per i naviganti
Atlanti di Blaeu (XVII sec) – per mercanti e cittadini d’Olanda
Mappamondo di Halford Mackinder (inizio XX sec) – conflitti imperiali per mercati sempre più competitivi
WEB 2.0
è una nuova filosofia di utilizzo di internet, che si sostanzia sullo sviluppo collaborativo (“wiki”) del web tramite comunità, servizi di social networking, condivisione video ecc..
si caratterizza per la creazione di contenuti
geografici/cartografici da parte degli utenti della rete
Per meglio evidenziare la tendenza ad assumere
indistintamente il doppio ruolo di fruitore/produttore, è stato
coniato il neologismo
“produser”
Uno degli esiti fondamentali di questa rivoluzione (geotecnologie+web) fa si che gli utenti non siano solo fruitori di cartografia
fenomeno di “democratizzazione” dell’informazione geografica che apre ai concetti di “nuova geografia” (neogeography)
e di “nuovi geografi” (neogeographers)
col concetto di neogeography si intende “un diverso insieme di pratiche che operano al di fuori, o parallelamente o similmente a quelle dei geografi professionisti… le metodologie della neogeography si dirigono verso l’intuitivo, l’espressivo, il personale, l’assurdo e/o l’artistico…ciò non significa che tali pratiche non siano anche in uso alle scienze geografiche e cartografiche, ma che di solito non si conformano ai protocolli della pratica professionale” (Eisnor, 2006)
Alcuni autori (Goodchild, 2007) preferiscono distinguere dalla geografia, intesa come disciplina consolidata, le nuove manifestazioni
(es. geotagging su Google) della neogeography, da intendersi come un’applicazione geografica del più ampio fenomeno del web
collaborativo (collaborative mapping).
Tali o similari realizzazioni cartografiche sono meglio specificate dal concetto di Informazione Geografica Volontaria
(Volunteered Geographic Information – VGI)
http://www.ncgia.ucsb.edu/projects/vgi/docs/position/Goodchild_VGI2007.pdf
Citizens as sensors
Google maps: utilizzato tramite il browser web (no installazione), gli strumenti di disegno sono accessibili nella modalità My Maps (tramite login)
https://www.google.com/intl/it/maps/about/mymaps/
Google Tour Builder: possibilità di creare tour virtuali da condividere arricchiti da immagini, video…
https://tourbuilder.withgoogle.com/