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 CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASS OCIAZIONE ELE TTROTECNICA ED ELE TTRONICA ITALIANA  COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO  No rma I tal i ana Data Pubb licazi one  Edizione  N O R M A I T A L I A N A CEI  Classi fi cazi o ne Fasc i colo Titolo Title  CEI 7-6  1997-04  Terza 7- 6 2989  Norme per il controllo della zinc atura a caldo per imm ersione su elementi di materiale ferroso destinati a linee e impianti elettrici  Requirements for checking hot galvanizing by immersion on ferrous components used in lines and electrical installations  APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE      N     O     R     M     A     T     E     C     N     I     C     A

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CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA

COMITATO

ELETTROTECNICO

ITALIANO

Norma Italian a 

Data Pubblicazione  Edizione 

 N O R M A I T A L I A N A C E I

 

Classi ficazione Fascicolo  

Titolo 

Title 

 

CEI 7-6

 

1997-04

 

Terza

7- 6 2989

 

Norme per i l controllo della zincatura a caldo per immersione su elem enti

di materiale ferroso destinati a linee e impianti elettrici

 

Requirements for checking hot galvanizing by immersion on ferrous componentsused in lines and electrical installations

 

APPARECCHIATURE ELETTRICHE PER SISTEMI DI ENERGIA E PER TRAZIONE

 

    N    O    R    M

    A

    T    E

    C    N    I    C    A

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© CEI - M ilano 1997. R iproduzione vietata.Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.

 

SOMMARIO

La presente Norma fornisce le prescrizioni sulle caratteristiche principali e le modalità di controllo dellazincatura, effettuata mediante immersione in zinco fuso, su elementi di materiale ferroso per linee ed im-pianti elettrici, escluse le cappe per isolatori.Agli effetti della presente Norma non si considera efficace la zincatura, a scopo protettivo, eseguita su

 

elementi riuniti in modo discontinuo (chiodatura, saldatura a punti ecc.).

 

DESCRITTORI

Zincatura a caldo per immersione; Zinco; Strato; Qualità; Massa; Aderenza; Uniformità; Spessore;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI

Nazionali 

 

Europei 

 

Internazionali 

 

Legislativi 

 

INFORMAZIONI EDITORIALI

Norm a Italiana 

 

CEI 7-6

 

Pubblicazione 

 

Norma Tecnica

 

Carat tere Doc.

 

Stato Edi zion e 

 

In vigore

 

Data validità 

 

1997-6-1

 

Ambito validità 

 

Nazionale

Varianti 

 

Nessuna

Ed. Prec. Fasc.

 

Fasc. 239:1968-01

 

Comi tato Tecnico 

 

7-Materiali conduttori

 

Approvata dal 

 

Presidente del CEI

 

in Data 

 

1997-4-8

 

in Data 

 

Sottoposta a 

 

inchiesta pubblica come Progetto C.621

 

Chiusa in data 

 

1995-7-15

 

Gru ppo Abb.

 

3

 

Sezioni Abb.

 

B

 

ICS 

 

CDU 

 

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NORMA TECNICACEI 7-6:1997-04

 

Pagina iii

 

INDICE GENERALE

 

Ri f. Argomento Pag  

 

.

C A P I T O L O

 

1

 

GENERALITÀ

 

1

 

1.1.01

 

O ggetto e scopo della Norma

 

........................................................................................................................................ 1

C A P I T O L O

 

2

 

CARATTERISTICHE DELLA ZINCATURA

 

1

 

2.1.01

 

Zinco

 

............................................................................................................................................................................................... 1

 

2.1.02

 

Strato di zinco

 

............................................................................................................................................................................ 1

 

2.1.03

 

M ateriale su cui si applica la zincatura

 

.................................................................................................................... 1

 

2.1.04

 

O ggetti zincati

 

............................................................................................................................................................................ 1

 

2.1.05

 

Valori prescritti per le caratteristiche della zincatura a caldo per immersione

 

.......................... 2

C A P I T O L O

 

3

 

PROVE

 

2

 

3.1.01

 

Elenco delle prove

 

.................................................................................................................................................................. 2

 

3.1.02

 

Q ualità dello zinco

 

................................................................................................................................................................. 3

 

3.1.03

 

M assa dello strato di zinco — Controllo del materiale in corso di lavorazione

 

........................ 3

 

3.1.04

 

M assa dello strato di zinco — Controllo del materiale già zincato

 

.................................................... 4

 

3.1.05

 

Spessore dello strato di zinco

 

......................................................................................................................................... 4

 

3.1.06

 

Uniformi tà di spessore del rivestimento di zinco

 

............................................................................................ 4

 

3.1.07

 

Aderenza dello strato di zinco

 

....................................................................................................................................... 4

C A P I T O L O

 

4

 

COLLAUDO

 

5

 

4.1.01

 

G eneralità

 

...................................................................................................................................................................................... 5

 

4.1.02

 

Campioni da sottoporre al collaudo

 

.......................................................................................................................... 5

 

4.1.03

 

Prova per la determinazione della massa dello strato di zinco

 

............................................................. 5

 

4.1.04

 

Prova dello spessore

 

............................................................................................................................................................. 5

 

4.1.05

 

Prova di uniformità

 

................................................................................................................................................................ 5

 

4.1.06

 

Prova di aderenza

 

................................................................................................................................................................... 5

A PPEN D I C E

 

A

 

PROVE PER LA DETERMINAZIONE DELLA MASSA DELLO STRATO DI ZINCO

 

6

S E Z I O N E

 

1

 

METODO DI AUPPERLE

 

6

S E Z I O N E

 

2

 

M ETODO DI CUSHMAN

 

7

A PPEN D I C E

 

B

 

PROVA DI PREECE PER LA DETERMINAZIONE DELLA UNIFORMITÀ DELLO STRATO DI ZINCO

 

8

A PPEN D I C E

 

C

 

TIPO INDICATIVO DI ATTREZZO PER PRELEVARE CAMPIONI DI ZINCO DALLA VASCA

 

10

A PPEN D I C E

 

D

 

DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE MEDIO DELLO STRATO DI ZINCOCON LA BILANCIA IDROSTATICA

 

11

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Pagina iv

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NORMA TECNICACEI 7-6:1997-04

 

Pagina 1 di 12

C A P I T O L O

 

1

 

GENERALITÀ

 

1.1.01

 

Oggetto e scopo della Norma

 

La presente Norma dà prescrizioni sulle caratteristiche principali e le modalità dicontrollo della zincatura effettuata mediante immersione in zinco fuso ( zincaturadetta a caldo ed anche a fuoco) a scopo protettivo contro la corrosione su ele-

menti di materiale ferroso per linee e impianti elettrici. La presente Norma non ri-guarda le cappe per isolatori.

Agli effetti della presente Norma non si deve considerare come effi cace, dal pun-to di vista protettivo, la zincatura di elementi già riuniti in modo discontinuo ( adesempio mediante chiodatura, saldatura a punti ecc.) .

C A P I T O L O

 

2

 

CARATTERISTICHE DELLA ZINCATURA

 

2.1.01

 

Zinco

 

Lo zinco da impiegare nel bagno non deve contenere impurità superiori a quelledello zinco Zn A 99,90 UNI 2013

 

( 1)

 

.

 

2.1.02

 

Strato di zinco

 

Lo strato di zinco deve presentarsi uniforme e continuo e in particolare deve es-sere esente da macchie nere, incrinature, vaiolature, scaglie, grumi, scorie o altrianaloghi difetti. Lo strato di zinco deve corrispondere alle prescrizioni di cuiin 2.1.05 per quanto riguarda la massa e l’uniformità di spessore. Esso deve inol-tre aderire tenacemente alla superficie del metallo base (3.1.07) .

 

2.1.03

 

Materiale su cui si applica la zincatura

 

La qualità dei materiali ferrosi da zincare, unitamente agli eventuali trattamentitermici in precedenza subiti, deve essere specificata allo zincatore.

Il procedimento di zincatura a caldo può eventualmente provocare delle variazio-ni nelle caratteristiche meccaniche del materiale; é quindi opportuno che sianopresi al riguardo accordi preventivi fra committente e fornitore.

 

2.1.04

 

Oggetti zincati

 

D opo la zincatura gli oggetti zincati non devono subire alcun trattamento termi-co, se non specificatamente autorizzato dall’acquirente.

Salvo accordo preventivo tra le Parti , sugli oggetti fi lettati dopo la zincatura, aparte la centrifugazione, non si devono effettuare ulteriori operazioni con utensili

da taglio, rullatura, o comunque altre operazioni di finitura.D opo la zincatura gli oggetti fi lettati devono potersi agevolmente avvi tare ai pez-zi corrispondenti.

Per i dadi ( ai quali si possono assimi lare i fori fi lettati passanti) si può, alternati-vamente, in accordo fra le Parti, adottare uno dei tre procedimenti seguenti:

 

 

prima della zincatura eseguire le fi lettature per un diametro maggiorato almassimo di 0,8 mm; in questo caso, se necessario, l’altezza del dado deve es-sere aumentata in modo che alla prova di trazione la resistenza allo strappa-mento del dado non risulti diminuita;

 

(1) Massime impurità in % piombo 0,0600, ferro 0,0200; cadmio 0,0400, rame 0,0050, altre 0,0200, totale massimo impurità 0,1000.

 

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eseguita la filettatura normale e zincato il dado, ripassare il fi letto; alla proba-bile asportazione dello strato di zinco si può ovviare ingrassando accurata-mente ( con grasso confacente) la fi lettatura;

 

 

eseguita la zincatura del dado non fi lettato, si procede alla lavorazione mec-canica per la fi lettatura; per la protezione contro la corrosione la fi lettaturadeve essere ingrassata accuratamente.

 

2.1.05

 

Valori prescritti per le caratteristiche della zincatura a caldo per immersione

 

(1 )

C A P I T O L O

 

3

 

PROVE

3.1.01 Elenco dell e proveLe prove da eseguire in ogni caso sono:

a) determinazione della massa dello strato di zinco sul materiale già zincato (3.1.04)e/o sul materiale in corso di lavorazione ( 3.1.03) , ovvero spessore (3.1.05) ;

b) determinazione dell’uniformità dello strato di zinco (3.1.06) ;

c) determinazione dell’aderenza dello strato di zinco ( 3.1.07) .

I l controllo della qualità dello zinco (3.1.02) è facoltativo, a richiesta del committente.

( 1) D ag li oggetti sono es cl usi i fi li di acc iai o zi nc at o e l e r el ati ve c orde.

Classi deglioggetti

Massa dello strato di zinco(art. 3. 1.03, 3. 1.04) g/m2

Spessore dello strato di zinco(art. 3.1.05) µm

Numerominimo delleimme rsioni di

1 min nellasoluzione di

Preece(3.1.06)

media suicampioniesaminati

minima sucampione

singolo

medio suicampioniesaminati

minimo sucampione

singolo

AG etti di ghisa normale, ghisamalleabile, acciaio, esclusigli oggetti assimilabili alle

Classi D ed E

550 500 78 71 6

BO ggetti di acciaio ottenutiper laminazione, trafilatura,stampaggio e forgiatura,aventi 3 mm o più dispessore, esclusi gli oggettiassimilabili alle Classi D ed E

600 550 86 78 7

CO ggetti di acciaio ottenutiper laminazione, trafilatura,stampaggio e forgiatura,aventi spessore inferiore a 3mm, esclusi gli oggettiassimilabili alle Classi D ed E

400 350 57 50 5

DG anci, pernotti, viti, dadi,ranelle ed altri oggettiassimilabili , di diametrouguale o superiore a 10 mm

400 350 57 50 6

EG anci, pernotti, viti, dadi,ranelle ed altri oggettiassimilabili , di diametroinferiore a 10 mm

300 250 43 36 4

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Q ualora il committente richieda altre prove particolari, deve precisarle all’attodell’ordinazione.

I metodi di prova e di verifi ca devono essere concordati in sede di ordinazionescegliendoli fra quelli della presente norma, che concordano con le vigenti nor-me UN I.

3.1.02 Qualità dello zinco

È in facoltà del committente di prelevare campioni dello zinco da impiegare perla zincatura (2.1.01) e di accertarne il grado di purezza mediante analisi chimica,secondo i metodi U NI ( tabella UNI 2013 (Norma ISO 752) sulla determinazionedelle impurità nello zinco e nelle leghe di zinco) .

Campioni di zinco fuso possono anche essere prelevati dalla vasca di zincatura;si ammette in questo caso che, al massimo, il piombo possa raggiungere 1,50% eil ferro 0,10% , e la somma delle altre impurità il 0,20% .

Per i l prelievo dello zinco dalla vasca si deve adottare un attrezzo adatto (adesempio del tipo indicato in A ppendice C) pescante a 30 cm sotto la superfi ciedel bagno, al termine di una pausa di lavorazione di durata compresa tra 10 e15 minuti.

3.1.03 Massa dello strato di zinco — Controllo del materiale in corso di lavorazionePer determinare la massa dello strato di zinco, quando il controllo sia eseguitonel corso della lavorazione, si procede nei modi seguenti:

a) se il lotto da controllare è composto da pezzi di eguale forma e dimensioni, icampioni da provare devono essere preparati e zincati nello stesso modo,nello stesso tempo e nella stessa vasca degli altri elementi del lotto.La massa dello strato di zinco va controllata sui campioni, pesandoli accurata-mente previo decapaggio ( da eseguirsi secondo i l procedimento usato dallozincatore) , lavaggio in acqua corrente ed accurato asciugamento o essicca-mento (salvo nel caso di preparazione con sabbiatura) , immediatamente pri-

ma dell’immersione nel bagno di zinco, e dopo la zincatura, previa elimina-zione delle sgocciolature, raffreddamento, lavaggio, asciugamento oessiccamento.La differenza tra le due masse dà la massa dello strato di zinco; dividendoquesta per la superfi cie calcolata del pezzo, si ottiene la massa per unità disuperfi cie.La precisione della pesata deve essere almeno dell’1% della massa di zincopresunta sul campione. L’area della superfi cie del pezzo deve essere determi-nata con una precisione del 0,5% ;

b) se i pezzi sono di sezione costante e rettili nei, ma di lunghezza eccessiva, icampioni possono essere formati da pezzi della stessa sezione, ma di 20 cm

di lunghezza;c) qualora sia diffi cile calcolare la superficie del pezzo, d’accordo tra le Parti, sipuò adottare un campione di forma semplificata, che agevoli il calcolo dellasuperfi cie, la cui area non deve risultare inferiore a 100 cm2;

d) per gli elementi tubolari si procede come sopra, ma per poter determinare ladifferenza tra la massa dello strato di zinco sulla superfi cie esterna e quello sul-la superfi cie interna, si determina su qualche campione la massa dello strato dizinco solo sulla superfi cie esterna chiudendo dopo la zincatura le estremità deltubo in modo ermetico ( ad esempio con tappo paraffinato o di gomma), e pro-cedendo alla asportazione dello zinco sullo strato esterno a mezzo della solu-zione di A upperle (vedi A ppendice A - Sezione 1) , e quindi alla pesata.

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3.1.04 Massa dello strato di zinco — Controllo del m ateria le già zincatoNel caso di controllo del materiale già zincato, la massa dello strato di zinco deveessere determinata asportando lo zinco col metodo della immersione del pezzo(o di parte di esso se il pezzo è rettilineo di eguale dimensione o forma su tuttala lunghezza) nella soluzione di Aupperle, come precisato in A ppendice A - Se-zione 1. In alternativa, previo accordo fra le parti, è ammesso l’impiego del meto-do di Cushman, determinando cioè la massa dello strato di zinco in base al volu-

me dell’idrogeno svi luppato per reazione con acido cloridrico (Appendice A -Sezione 2) .

3.1.05 Spessore dello strato di zincoLo spessore medio dello strato di zinco che riveste il ferro può essere calcolatoammettendo una massa volumica di circa 7 g/cm3 e in base ai risultati delle pesa-te (3.1.03 e 3.1.04) .

È possibile calcolare lo spessore medio con maggiore precisione pesando il cam-pione zincato alla bilancia idrostatica, che permette di ottenere nello stesso tem-po i l valore della massa volumica dello strato di zinco e la sua massa (vedi Ap-pendice D ) .

È inoltre possibile determinare lo spessore dello strato di zinco mediante l’uso diapparecchi a flusso magnetico conformemente alle N orme ISO 2178 e 2064.

3.1.06 Uniformità di spessore del rivestime nto di zincoLa prova viene eseguita su materiale zincato di recente e non conservato da tem-po in magazzino e viene effettuata con il metodo di Preece per immersioni suc-cessive della durata di un minuto in soluzione acquosa al 36% di solfato di rame,secondo le modalità indicate in Appendice B.

Il numero di immersioni a cui devono resistere i campioni è indicato in 2.1.05.

Per le parti fi lettate, qualora i l committente consenta una semplice ripassatura, siammette una immersione in meno.

Previ o accordo tra le Parti ( 2.1.04) è consentita la lavorazione meccanica delle fi-lettature interne dei dadi e dei fori passanti dopo la zincatura; su tali fi lettaturenon si deve tenere conto della prova di immersione.

3.1.07 Aderenza del lo strato di zincoPer controllare tale aderenza si possono adottare vari sistemi:

Ⅲ superfici piane: si incide lo strato di zinco mediante un bulino da incisore(con punta a 30°) , controllando l’aderenza con uno dei seguenti metodi:

a) eseguita una riga con i l buli no in una sola passata e con pressione suffi-ciente per tagliare completamente lo strato, si fa una seconda riga paralle-la ad una distanza di circa 10 volte lo spessore medio dello strato e co-munque a non meno di 1 mm.Incidendo la seconda riga, lo strato di zinco non deve rompersi o staccarsifra le due righe;

b) sempre con il bulino si i ncide, fi no a tagliare completamente lo strato dizinco, un reticolato di righe normali fra di loro distanti 3 mm. Non deveverificarsi distacco dello strato di zinco nei quadrati tra le righe.

Ⅲ superfi ci non piane: quando si abbiano elementi zincati di forte spessore con su-perfici non piane, si può controllare l’aderenza assoggettando la superficie ad uncolpo secco di martello avente una massa di circa 1 kg senza punta e a spigoli ar-rotondati. Lo strato di zinco non deve fendersi o scagliarsi sotto tale prova.

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NORMA TECNICACEI 7-6:1997-04

Pagina 5 di 12

C A P I T O L O

4 COLLAUDO

4.1.01 GeneralitàLe prescrizioni della presente Norma si applicano a tutta la superfi cie del materia-le zincato ovvero solo a quelle parti che siano state concordate tra fornitore ecommittente.

Agli effetti del collaudo il materiale deve essere suddiviso in lotti di circa 500 pez-zi di uguale tipo e della stessa classe (2.1.05). Le frazioni restanti costituisconolotto a sé.

4.1.02 Campioni da sottoporre al collaudoSalvo diversi accordi tra le parti, per ciascun lotto presentato al collaudo i cam-pioni devono essere tre per ciascuna prova, qualunque sia il numero degli ele-menti del lotto. La scelta dei campioni va fatta dal committente.

I campioni vanno sottoposti alle prove indicate in 3.1.01.

4.1.03 Prova per la determinazione della massa dello strato di zinco

Per detta prova, qualora non si raggiunga sui tre campioni il valore medio pre-scritto in 2.1.05 (secondo le modali tà descritte in 3.1.03 e/o 3.1.04) , oppure il va-lore minimo su ciascuno di essi, vanno scelti altri tre campioni, e su di essi va ri-petuta la prova.

Il valore medio ricavato dai sei campioni non deve risultare inferiore alla mediaprescritta in 2.1.05 della massa dello strato di zinco; è ammesso che un solo cam-pione abbia una massa dello strato di zinco inferiore al minimo di tabella, e inogni caso non inferiore all’85% di tale valore.

In caso contrario i l lotto presentato al collaudo è dichiarato non conforme allapresente Norma.

4.1.04 Prova dello spessorePer determinare lo spessore medio dello strato di zinco ( 3.1.05) si deve tenereconto normalmente della massa media dei tre (o sei) campioni, risultante dallaprova descritta in 4.1.03. Q ualora la misura dello spessore venga effettuata conapparecchi a flusso magnetico, il numero di campioni da sottoporre alla provapuò essere esteso secondo accordo tra le Parti.

4.1.05 Prova di uniformitàPer detta prova ( art. 3.1.06) viene tollerato che uno dei tre campioni raggiungaun numero di immersioni inferiore di 1 unità a quelle prescritte in 2.1.05; in que-sto caso però la prova deve essere ripetuta su altri tre campioni che devono tutti

raggiungere il numero di immersioni prescritte.In caso contrario i l lotto presentato al collaudo è dichiarato non conforme allapresente Norma.

4.1.06 Prova di aderenzaD etta prova (art. 3.1.07) si esegue su tre campioni tenendo conto, nella valuta-

zione dei risultati, dell’imprecisione delle modalità di esecuzione.

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A P P E N D I C E

A PROVE PER LA DETERM INAZIONE DELLA MASSA DELLO STRATO DI ZINCO

S E Z I O N E

1 METODO DI AUPPERLE

A.1.01 Material i occorrentiPer effettuare la prova occorrono:

a) triossido di antimonio o cloruro di antimonio;

b) acido cloridrico puro concentrato ( densità 1,18 ÷ 1,19) ;

c) bilancia di precisione con relative masse campioni ( comunemente detti pesidella bilancia) dal grammo al mi lligrammo;

d) bilancia a piatti della portata di almeno 5 kg, in relazione al peso dei campio-ni;

e) termometro con scala sino a 100 °C;

f) metro di precisione e micrometro per misurare le dimensioni e gli spessori;

g) recipienti di vetro per preparare la soluzione;

h) recipienti di vetro o altro materiale non metallico resistente agli acidi , di con-venienti dimensioni per l’immersione dei campioni;

i) recipienti per lavare i campioni;

l) cotone o stracci per l’asciugatura;

m) stufetta per essiccare i campioni;

n) acqua corrente per il lavaggio dei campioni ;

o) alcool e solventi organici volatili per la sgrassatura dei campioni ( come trieli-na, miscele alcool-etere, benzina rettifi cata) ed alcool per la pulizia;

p) contasecondi;

q) bacchetta di vetro per rimuovere i pezzi.

A.1.02 Preparazione dei cam pioniI campioni per la prova devono essere accuratamente sgrassati con convenientisolventi organici volatili ( come trielina, benzina rettifi cata, miscele alcool-etereecc.) , puliti con alcool, lavati con acqua corrente ed in seguito accuratamente es-siccati od asciugati; quindi vanno pesati e la precisione della pesata deve esserealmeno dell’1% della massa dello strato di zinco presente sul campione.

Le bilance usualmente impiegate per tali pesate danno una precisione di 1/100000.

A.1.03 Preparazione della soluzione di AupperleSi prepara dapprima una soluzione di 20 g di triossido di antimonio ( Sb2O 3) o

32 g di tricloruro di antimonio (SbCl3) in un litro di acido cloridrico puro concen-trato (circa 37% ; densità 1,18 ÷ 1,19) .

La soluzione per le prove è costituita da acido cloridrico puro concentrato addi-zionato con la soluzione come sopra ottenuta, nella proporzione di 5 cm3 di so-luzione per ogni 100 cm3 di acido puro.

La soluzione va travasata per la prova in un recipiente di dimensioni convenientiaffinché l’elemento in prova sia tutto immerso e restino almeno 2 cm di distanzatra l’elemento stesso, le pareti e il livello della soluzione.

La stessa soluzione può essere ripetutamente usata, senza aggiunte, finché il tem-po di reazione non diventi troppo lungo (non superiore ai 5 min) .

La temperatura della soluzione, all’inizio della prova, non deve superare 30 °C.

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NORMA TECNICACEI 7-6:1997-04

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A.1.04 Esecuzione della provaL’elemento in prova va immerso nella soluzione; si sviluppa una violenta reazioneche richiede meno di un minuto in soluzione fresca. Non appena la reazione è ces-sata, l’elemento va estratto dalla soluzione acida, risciacquato accuratamente, lavatocon alcool, asciugato od essiccato e pesato con la stessa precisione di prima.

La differenza fra le due masse, divisa per la superficie, dà la massa dello strato dizinco per unità di superficie.

S E Z I O N E

2 METODO DI CUSHMAN

A.2.01 Metodo di CushmanCon tale metodo si fa reagire acido cloridrico di luito (eventualmente con un ini-bitore come SbCl2, SbO 3, AS2O 3 ecc.) sulla superfi cie zincata e si misura il volu-me dell’idrogeno sviluppato. Un centimetro cubo d’idrogeno a 0 °C a 760 mm H gdi pressione barometrica corrisponde a 2,91 mg di zinco disciolto; a 20 °C e760 mm H g corrisponde a 2,72 mg di zinco.

Sono stati studiati apparecchi di rapido impiego per realizzare praticamente taleprova, che riesce agevole solo per un limitato numero di forme dei pezzi soggettia prova.

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A P P E N D I C E

B PROVA DI PREECE PER LA DETERM INAZIONE DELLA UNIFORM ITÀ DELLOSTRATO DI ZINCO

B.1.01 Material i occorrentiPer effettuare la prova occorrono:

a) solfato di rame in cristalli chimicamente puro;

b) ossido di rame (CuO ) tecnicamente puro;c) acqua distillata per preparare la soluzione;

d) acqua corrente per il lavaggio dei campioni ;

e) termometro a larga scala ben leggibi le tra 15 °C e 20 °C;

f) densimetro con scala conveniente per poter leggere accuratamente la densitàdi 1,186;

g) carta da fi ltro; stracci o cascame di cotone puliti; spazzole non metalliche;

h) solventi organici volatili ( benzina rettificata, trielina, miscele alcool-etere) edalcool per la pulizia;

i) recipienti convenienti per conservare la soluzione preparata, nonché quella

fi ltrata e pronta per la prova e recipienti di capacità conveniente per le provedi immersione;

l) recipienti per il lavaggio dei campioni;

m) acqua calda e fredda per l’eventuale bisogno di scaldare o raffreddare la solu-zione;

n) pinze e attrezzi per immergere i campioni e per mantenerli fi ssi nel recipientecontenente la soluzione;

o) contasecondi per determinare il tempo di immersione;

p) mortaio di porcellana, bronzo o acciaio;

q) stufetta per essiccare i campioni;

r) comune fornello per riscaldare la soluzione.

B.1.02 Preparazione dei cam pioniI campioni da sottoporre a questa prova devono essere zincati di recente e nonavere trascorso troppo lungo tempo in magazzino.

La prova fornisce risultati diversi se viene effettuata su materiale che abbia subitoun trattamento termico dopo la zincatura.

I campioni prelevati per la prova ( 2.1.05) devono essere accuratamente sgrassaticon convenienti solventi organici volatili ( come trielina, benzina rettifi cata, misce-le alcool-etere) , puliti con alcool e quindi accuratamente lavati con acqua corren-te ed asciugati con stracci o cascame di cotone puliti.

B.1.03 Preparazione del la soluzione di PreeceLa soluzione di Preece si prepara sciogliendo 36 grammi di solfato di rame purocristallino per ogni 100 cm3 di acqua distillata; se è necessario, per completare loscioglimento del solfato di rame, si può scaldare la soluzione che si deve poi la-sciare raffreddare.

La soluzione deve essere neutralizzata con aggiunta di un eccesso di ossido dirame (si consigliano circa 0,8 ÷ 1 g di CuO per litro di soluzione), che deve de-positarsi al fondo del recipiente.

La soluzione così preparata va lasciata in riposo per almeno 24 ore e poi vienefi ltrata o decantata.

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NORMA TECNICACEI 7-6:1997-04

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La soluzione fi ltrata pronta per la prova deve avere densità 1,186 a 18 °C all’iniziodi ogni prova. Q uesto valore va ottenuto con l’aggiunta di acqua distillata o disoluzione fi ltrata di peso specifi co superiore, secondo i l bisogno.

La quantità della soluzione richiesta per ogni prova deve essere di almeno 40 cm3

per ogni grammo di zinco di rivestimento, e comunque deve essere sufficiente per-ché gli elementi in prova siano ben immersi in essa e il livello della soluzione risul-ti almeno 2,5 cm più alto dell’estremità superiore degli elementi in prova.

B.1.04 Esecuzione della provaD urante la prova la soluzione ed i campioni vanno mantenuti a temperaturacompresa tra 16 °C e 20 °C.

I campi oni vanno sottoposti a successive immersioni ciascuna della durata di unminuto. D urante il periodo di immersione la soluzione non va agitata, i campioninon devono toccarsi tra loro e devono essere mantenuti in posizione fissa.

D opo ogni immersione i campioni devono essere immediatamente lavati con acquacorrente e attentamente esaminati. G li eventuali depositi di rame che possono essersiformati sullo strato di zinco si devono rimuovere con spazzola non metallica.

Prima della nuova immersione i campioni vanno ancora lavati in acqua pura e

asciugati con stracci o cascame di cotone ben puliti.Le successive immersioni di un minuto vanno eseguite di seguito lavando easciugando i campioni dopo ogni immersione, come detto prima.

La prova termina quando i campioni abbiano sopportato il prescritto numero diimmersioni oppure quando compaia un deposito di rame lucido aderente nonasportabile con spazzola non metallica di almeno 7 mm2 di superficie ( pari aquello di un cerchio di 3 mm di diametro) il quale indica che in quel punto lostrato di zinco è stato completamente rimosso e che il metallo base è rimasto di-rettamente esposto alla soluzione. L’immersione in cui si ha la comparsa del de-posito di rame non va considerata nel numero utile delle immersioni sopportate.

La comparsa di un deposito di rame sui bordi tagliati del campione, o in strettaprossimi tà di essi, o lungo gli spigoli acuti o sul bordo delle fi lettature, ovveroaderente a eventuali abrasioni esistenti sui campioni, non deve essere presa inconsiderazione. In caso di dubbio per distinguere se un deposito di rame è avve-nuto sul metallo base o su zinco ancora aderente a esso, si procede come segue:si asporta con un raschietto o una lama lo strato di rame e si immerge nella solu-zione il campione ritraendolo immediatamente; un deposito di rame aderente di-mostra che il metallo base era stato messo allo scoperto.

B.1.05 Preparazione preventiva per i pezzi conservati in magazzinoPer condizioni particolari della superficie dello zinco, la soluzione di Preece puònon fornire risultati attendibili. Ciò può, in modo particolare, avvenire per cam-

pioni conservati lungo tempo in magazzino o comunque invecchiati, a causa del-la pellicola protettiva già formatasi.

In questi casi ( e per un eventuale confronto dei ri sultati della prova di Preece sumateriale conservato in magazzino e su materiale fresco di zincatura) si consigliadi far precedere alla prova di Preece il seguente trattamento: il campione previa-mente pulito, sgrassato e asciugato, va immerso, per circa 3 min, in una soluzio-ne formata da una parte in volume di idrato ammonico NH 4O H di densità 0,9(28% in peso di NH 3) e da nove parti di acqua distillata. D opo l’i mmersione ilprovino viene lavato in acqua corrente e asciugato accuratamente. A questo pun-to si può eseguire la prova con la soluzione di Preece descritta come sopra.

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A P P E N D I C E

C TIPO INDICATIVO DI ATTREZZO PER PRELEVARE CAMPIONI DI ZINCODALLA VASCA

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A P P E N D I C E

D DETERM INAZIONE DELLO SPESSORE MEDIO DELLO STRATO DI ZINCOCON LA BILANCIA IDROSTATICA

D.1.01 M aterial i occorrentiPer effettuare la prova occorrono:

a) bilancia idrostatica di precisione con relative masse campione e tare;

b) termometro;c) acqua distillata;

d) soluzione di Aupperle ( vedi Appendice A) ;

e) recipienti adatti.

D.1.02 GeneralitàLa prova consiste nel pesare alla bilancia idrostatica prima nell’aria e poi nell’ac-qua il campione zincato e quindi lo stesso campione dopo averlo spogliato dellazincatura mediante immersione nella soluzione di A upperle ( vedi A ppendice A) .

La superficie del campione non deve essere inferiore a 100 cm2 e deve essere mi-surata con un errore massimo di 0,5 cm2.

La pesata del campione non deve essere affetta da un errore superiore ad 1/100 di grammo.

D urante la pesatura nell’acqua distillata, la temperatura di quest’ultima deve rima-nere praticamente costante ( variazione ammessa ±1 °C) .

D.1.03 Esecuzione della provaEquilibrare sulla bilancia idrostatica una tara di massa T con il campione (zincatoe spogliato) nell’aria e nell’acqua (dopo un tempo di immersione di tre minuti) ecioè nelle varie condizioni sotto indicate:

Tara T  = campione zincato (nell’aria) + m1 (massa equilibratrice)

= campione zincato (nell’acqua) + m2 (massa equilibratrice)

= campione spogliato (nell’aria) + m3 (massa equilibratrice)= campione spogliato (nell’acqua) + m4 (massa equilibratrice)

Il volume (cm3) del rivestimento risulta dalla formula:

dove:

m  = massa volumica (g/cm3) dell’acqua distillata alla temperatura di prova.

La massa del rivestimento ( g) è: M = m 3 – m 1.

La massa volumica (g/cm3) del rivestimento è:

Lo spessore medio ( cm) del rivestimento ( essendoS la superficie del provino) , risulta:

V m 2 m 1–( ) m 4 m 3–( )–

m ----------------------------------------------------------=

V ----

m 3 m 1–( ) m ⋅

m 2 m 1–( ) m 4 m 3–( )–

----------------------------------------------------------=

S V 

S ---

m 2 m 1–( ) m 4 m 3–( )–

S m ⋅----------------------------------------------------------= =

Fine Documento 

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NORMA TECNICACEI 7-6:1997-04

La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico I talianoe beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º M arzo 1968, n. 186.

Editore CEI , Comitato Elettrotecnico Italiano, M ilano - Stampa in proprio

Autorizzazione del Tribunale di M ilano N. 4093 del 24 luglio 1956Responsabile: Ing. E. Camagni

Sede del Punto di Vendita e di Consultazione20126 Milano Viale Monza 261

Lire 38.000

7 - Materiali conduttori

CEI 7- 1 Conduttori di rame e di leghe di rame per linee elettriche aeree

CEI 7- 2 Conduttori di alluminio, alluminio-acciaio, lega d’alluminio elega di alluminio-acciaio per linee elettriche aeree

CEI 7- 4 Conduttori elettrici per connessioni di rame, di alluminio e dileghe di alluminio

CEI 7- 9 Morsetteria per linee elettriche aeree per trasporto d’energiacon conduttori nudi

CEI 7-10 Conduttori di acciaio rivestito di rame a filo unico ovvero cor-dati destinati a linee aeree di telecomunicazione ed a linee di

trasporto di energiaCEI 7-11 Conduttori di acciaio rivestito di alluminio a filo unico o a cordaper linee elettriche aeree

CEI 7-12 Filo d’alluminio trafilato crudo per conduttori di linee elettricheaeree