C'è Proprio! - numero Maggio 2011

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Periodico del Liceo Scientifico “F. Severi” a diffusione gratuita C/mare di Stabia, Napoli EDITORIALE www.facebook.com/ceproprio Anno XIV - N. 2 Maggio 2011 Questo numero è stato finanziato da www.liceo-severi.it Siamo ormai in dirittura d’arrivo, ultimi gior- ni, ultimi faticosi impegni, ultimo numero di c’è Proprio con una rassegna delle attività svolte, concluse o agli sgoccioli. Come sempre il Severi non si è fatto mancare nulla: viaggi, spettacoli, video, teatro, sport, scacchi, certamina, PON e olimpiadi di ogni tipo, dalla filosofia alla fisica alla matematica. Che vi siano stati o meno successi, non cam- bia, negli articoli si respira il piacere di essersi impegnati e di essersi divertiti, ed è davvero molto. Non tutti i protagonisti hanno fatto sentire la loro voce tramite il giornale della scuola (troppo impegnati?), ma la testimo- nianza di uno vale anche per gli altri. Così è per la partecipazione ai certamen di latino: l’articolo su quello di Rieti vale anche per gli altri di Taranto, Formia e Terni. Così è per il PON: si parla di “Diritti negati” e dell’evento in bici e carrozzella, ma il lavoro è stato mol- to più ampio. Impossibile anche citare tutti i convegni e le manifestazioni a cui la scuola ha partecipato; uno per tutti: quello organizza- to da MAREVIVO sul problema dei rifiuti e sullo “Stato ecologico delle acque costiere del golfo di Napoli”. Comunque tutto e tutti sa- ranno ricordati di sicuro nelle manifestazioni finali del 27-30 e 31 Maggio, quando insieme alla premiazione per gli ormai storici Concorsi del Severi: SCRITTURA CREATIVA e PIT- TURA E GRAFICA, saranno presentati uno spettacolo di aerobica, una ‘Scarpettiana’ e una esibizione musicale. Come sempre l’audi- torium accoglierà anche gli studenti del terri- torio: quelli che partecipano ai nostri concorsi e gli alunni del classico che concludono con noi alcune attività. Questo giornale sarà presente con le sue te- stimonianze, non solo su quanto è stato fatto, ma sugli interessi più vasti dei nostri studenti: verso la realtà esterna – spazzatura e referen- dum - e sulla loro realtà interiore piena di ri- flessioni e di attese. AMALIA DEMA Domenica 12 e lunedì 13 giugno, gli Italiani dovranno pronunciarsi su ben quattro quesiti referen- dari che riguardano privatizzazione dell’acqua, nucleare e legittimo impedimento Referendum 12 e 13 giugno, work in progress Dopo il dietrofront del Governo, in forse il nucleare, ma a decidere sarà la Corte Supre- ma. Polemica sulla scarsa informazione INTERVISTA DOPO LA PROVA INVALSI ROBERTA APREA 2 a A ANNA MARIA NOCERA 2 a I Come vi è sembrata la prova di matematica? E quella di Italiano? «La prova di Matematica è stata abbastanza facile anche se ci aspettavamo più esercizi di algebra e meno di statistica. Quella di italiano ci è sembrata più complicata del previsto». Qual è stata la prova più difficile? «Anche se in quella di Matematica c’era bi- sogno più di ragionamento, quella di Italiano è stata più complicata da capire, infatti ci ha spiazzato perché l’avevamo sottovalutata ... non ci aspettavamo domande così ben artico- late sulla comprensione». Avete avuto bisogno di tutti i 90 minuti in en- trambe le prove? «Si, abbiamo avuto bisogno di tempo per ri- controllare tutte le risposte, soprattutto, appun- to, con la prova di Italiano». Vi eravate esercitati in classe sulle prove In- valsi? «Per quanto riguarda Matematica, eccome! Il professore addirittura ci ha fatto comprare un libro proprio sulle prove Invalsi per farci eserci- tare fino allo sfinimento! Invece per le prove di Italiano non abbiamo ripetuto niente». Come vi è sembrata la prova personale? «È stata alquanto invadente, chiedeva nei mi- nimi particolari, però è stata divertente compi- lare un test sulla propria vita». Come pensate siano andate le prove? Pensate di aver rappresentato al meglio il Sud? «Beh, noi ce l’abbiamo messa tutta, pensiamo di aver raggiunto un risultato più che soddisfa- cente e speriamo di essere riusciti a fare rivalu- tare completamente il nostro territorio». CARLO MUCCIO 5 a E Tra pochi giorni, esattamen- te domenica 12 e lunedì 13 giugno, gli Italiani saranno chiamati alle urne per votare quattro quesiti referendari. Si tratta di abrogare due leggi sulla gestione e la redistribu- zione delle risorse idriche, la legge che permette al governo di riprendere a costruire cen- trali nucleari nel nostro paese e quella sul legittimo impedi- mento. Dopo lo stop del Go- verno, non è ancora chiaro se saranno presenti all’appello tutti e quattro i quesiti refe- rendari. La Corte Suprema dovrà pronunciarsi entro fine maggio. Intanto è polemica sulla scarsa informazione. SERVIZIO A PAGINA 2 Io mi differenzio, differenziando ANNA MARIA NOCERA 2 a H Perché le nostre strade sono piene di rifiuti? Eppure i citta- dini effettuano la raccolta differenziata!! SERVIZIO A PAGINA 2 Il mondo trema e in un istante intorno a me non vi è più una città ma solo fango stagnante poi vi è un lontano boato la società perde la sua civiltà e io son costretto a star in casa barricato sono momenti di paura e follia vorrei scappare e andar via ma la morte attanaglia tutta nazione oh mio caro giappone non posso scappare sarebbe viltà resto qui aspettando ciò che sarà. DANIELE SANTORO 3 a E Tamara de Lempika in mostra a Roma PAGINA 3 Cultura Youtube e Web Celebrities PAGINA 6 Società Nanni Moretti e il suo Papa PAGINA 7 Spettacoli Trovi questa e la prima parte di Black Trench nella pagina Facebook C’è Proprio! www.facebook.com/ceproprio

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Secondo numero per l'anno 2011 del periodico del Liceo Scientifico "F. Severi", C/mare di Stabia

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Periodico del Liceo Scientifico “F. Severi” a diffusione gratuita C/mare di Stabia, Napoli

EDITORIALE

www.facebook.com/ceproprio Anno XIV - N. 2 Maggio 2011

Questo numero è stato finanziato da

www.liceo-severi.it

Siamo ormai in dirittura d’arrivo, ultimi gior-ni, ultimi faticosi impegni, ultimo numero di c’è Proprio con una rassegna delle attività svolte, concluse o agli sgoccioli. Come sempre il Severi non si è fatto mancare nulla: viaggi, spettacoli, video, teatro, sport, scacchi, certamina, PON e olimpiadi di ogni tipo, dalla filosofia alla fisica alla matematica. Che vi siano stati o meno successi, non cam-bia, negli articoli si respira il piacere di essersi impegnati e di essersi divertiti, ed è davvero molto. Non tutti i protagonisti hanno fatto sentire la loro voce tramite il giornale della scuola (troppo impegnati?), ma la testimo-nianza di uno vale anche per gli altri. Così è per la partecipazione ai certamen di latino: l’articolo su quello di Rieti vale anche per gli altri di Taranto, Formia e Terni. Così è per il PON: si parla di “Diritti negati” e dell’evento in bici e carrozzella, ma il lavoro è stato mol-to più ampio. Impossibile anche citare tutti i convegni e le manifestazioni a cui la scuola ha partecipato; uno per tutti: quello organizza-to da MAREVIVO sul problema dei rifiuti e sullo “Stato ecologico delle acque costiere del golfo di Napoli”. Comunque tutto e tutti sa-ranno ricordati di sicuro nelle manifestazioni finali del 27-30 e 31 Maggio, quando insieme alla premiazione per gli ormai storici Concorsi del Severi: SCRITTURA CREATIVA e PIT-TURA E GRAFICA, saranno presentati uno spettacolo di aerobica, una ‘Scarpettiana’ e una esibizione musicale. Come sempre l’audi-torium accoglierà anche gli studenti del terri-torio: quelli che partecipano ai nostri concorsi e gli alunni del classico che concludono con noi alcune attività.Questo giornale sarà presente con le sue te-stimonianze, non solo su quanto è stato fatto, ma sugli interessi più vasti dei nostri studenti: verso la realtà esterna – spazzatura e referen-dum - e sulla loro realtà interiore piena di ri-flessioni e di attese.

AMALIA DEMA

Domenica 12 e lunedì 13 giugno, gli Italiani dovranno pronunciarsi su ben quattro quesiti referen-dari che riguardano privatizzazione dell’acqua, nucleare e legittimo impedimento

Referendum 12 e 13 giugno, work in progressDopo il dietrofront del Governo, in forse il nucleare, ma a decidere sarà la Corte Supre-ma. Polemica sulla scarsa informazione

INTERVISTA DOPO LA PROVA INVALSI

ROBERTA APREA 2a AANNA MARIA NOCERA 2a I

Come vi è sembrata la prova di matematica? E quella di Italiano?«La prova di Matematica è stata abbastanza facile anche se ci aspettavamo più esercizi di algebra e meno di statistica. Quella di italiano ci è sembrata più complicata del previsto».

Qual è stata la prova più difficile?«Anche se in quella di Matematica c’era bi-sogno più di ragionamento, quella di Italiano è stata più complicata da capire, infatti ci ha spiazzato perché l’avevamo sottovalutata ... non ci aspettavamo domande così ben artico-late sulla comprensione».

Avete avuto bisogno di tutti i 90 minuti in en-trambe le prove?«Si, abbiamo avuto bisogno di tempo per ri-controllare tutte le risposte, soprattutto, appun-to, con la prova di Italiano».

Vi eravate esercitati in classe sulle prove In-valsi?«Per quanto riguarda Matematica, eccome! Il professore addirittura ci ha fatto comprare un libro proprio sulle prove Invalsi per farci eserci-tare fino allo sfinimento! Invece per le prove di Italiano non abbiamo ripetuto niente».

Come vi è sembrata la prova personale?«È stata alquanto invadente, chiedeva nei mi-nimi particolari, però è stata divertente compi-lare un test sulla propria vita».

Come pensate siano andate le prove? Pensate di aver rappresentato al meglio il Sud?«Beh, noi ce l’abbiamo messa tutta, pensiamo di aver raggiunto un risultato più che soddisfa-cente e speriamo di essere riusciti a fare rivalu-tare completamente il nostro territorio».

CARLO MUCCIO 5a E

Tra pochi giorni, esattamen-te domenica 12 e lunedì 13 giugno, gli Italiani saranno chiamati alle urne per votare quattro quesiti referendari. Si tratta di abrogare due leggi sulla gestione e la redistribu-zione delle risorse idriche, la legge che permette al governo di riprendere a costruire cen-

trali nucleari nel nostro paese e quella sul legittimo impedi-mento. Dopo lo stop del Go-verno, non è ancora chiaro se saranno presenti all’appello tutti e quattro i quesiti refe-rendari. La Corte Suprema dovrà pronunciarsi entro fine maggio. Intanto è polemica sulla scarsa informazione.

SERVIZIO A PAGINA 2

Io mi differenzio, differenziando

ANNA MARIA NOCERA 2a H

Perché le nostre strade sono piene di rifiuti? Eppure i citta-dini effettuano la raccolta differenziata!!

SERVIZIO A PAGINA 2

Il mondo trema e in un istante intorno a me non vi è più una città

ma solo fango stagnantepoi vi è un lontano boato

la società perde la sua civiltàe io son costretto a star in casa barricato

sono momenti di paura e folliavorrei scappare e andar via

ma la morte attanaglia tutta nazione oh mio caro giappone

non posso scappare sarebbe viltàresto qui aspettando ciò che sarà.

DANIELE SANTORO 3a E

Tamara deLempikain mostraa Roma

PAGINA 3

Cultura

Youtube eWebCelebrities

PAGINA 6

Società

NanniMoretti e il suo Papa

PAGINA 7

Spettacoli

Trovi questa e la prima parte di Black Trench nella pagina Facebook C’è Proprio! www.facebook.com/ceproprio

Page 2: C'è Proprio! - numero Maggio 2011

La regione campana è in grado di attuare una raccolta efficace ed effi-ciente e non solo di facciata??

Per conoscere l’opinione dei nostri concittadini riguardo la raccolta differenziata, è stato stilato un que-stionario di 24 domande da porre a persone di tre fasce d’età (20-35;35-50;>50).Dai risultati emersi si deduce che un gran numero di persone - il 76% ad-dirittura! - effettua la raccolta diffe-renziata, ritenuta quindi necessaria; a questi però si contrappone quel 24% che non la effettua affatto in cui sono

Lei svolge la raccolta differenziata?

La differenziataè necessaria?

Conosce altri metodi di smaltimento rifiuti?

Sa cosa sono i rifiutibiodegradabili?

CARLO MUCCIO 5a E

Privatizzazione dell’acqua, energia nucleare e legittimo impedimento. Sono questi i quesiti sui quali gli italiani dovrebbero esprimersi do-menica 12 e lunedì 13 giugno. Ma sembra che il Governo stia cercan-do di distogliere l’attenzione dal referendum.Votare SI significa essere favorevoli all’abrogazione delle legge già ap-provate dal Parlamento, quindi il cittadino deve decidere se far ca-dere o meno tali leggi. Votando SI, dichiariamo di non essere favore-voli al mantenimento delle leggi su acqua, nucleare e legittimo impedi-mento. Votando NO, dichiariamo di essere d’accordo con quanto già in essere.Dopo il tentativo del Governo di frenare la decisione sull’atomo, che

Io mi differenzio, differenziando

inclusi quanti - circa il 20% - la riten-gono ‘superflua’.C‘è da chiedersi allora, perché siamo costretti a vivere, rispetto ad altri ter-ritori, la “questione rifiuti” come un dramma. La realtà è che non solo non vi sono i mezzi per gestire il problema e mancano adeguate strutture di smal-timento, ma soprattutto sono state promesse bonifiche ed interventi compensatori mai avvenuti, in parti-colare ai comuni vesuviani. Un esempio lampante di inadem-pienza, da parte di chi di dovere, è proprio il comune vesuviano di

Terzigno. Qui Borrelli, il commissa-rio regionale dei Verdi e Servino, il responsabile dei giovani Verdi del comprensorio vesuviano, hanno ef-fettuato un dossier fotografico per far vedere alle autorità competenti lo stato di estremo degrado che vige nel loro comune, ma senza risultato. Ormai noi cittadini del sud vivia-mo all’ombra delle promesse delle autorità che ci illudono con le loro “parole” senza però mai arrivare ai “fatti”!! C’è sicuramente anche un alto tasso di disinformazione, ma se ci fosse una vera collaborazione tra istituzio-

ni e singolo cittadino, forse si potreb-be giungere ad una buona ed accet-tabile soluzione del problema, anche se non definitiva.

E il Governo disse: “Questo Referendum non s’ha da fare!”Prima il tentativo di bloccare il voto sul nucleare, poi la censura degli spot televisivi

potrebbe avere conseguenze rile-vanti, si attende il giudizio della Corte Suprema di Cassazione, che entro fine maggio – a pochi giorni dal voto – dovrà decidere se andare alle urne o meno. Ma la polemica coinvolge anche la Rai: mancano pochi giorni al Referendum, e gli spot per la diffusione e la pubbli-cizzazione del voto, solo dopo nu-merose discussioni sulla messa in onda, vengono trasmessi raramen-te. Cerchiamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza sui quesiti referendari.Sulla questione acqua i quesiti sono due e riguardano l’affidamento a privati dei servizi idrici. La norma-tiva, approvata dal Governo Ber-lusconi, stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti pri-vati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-

privato. Fino ad ora la gestione del servizio idrico era affidata a società a totale capita-le pubblico.Votando SI a questo quesito si contrasta il processo di privatizza-zione dei servizi idrici in Italia approvato dal Governo. Votando NO ci si dichiara d’accor-do con la normativa del Governo.Il secondo quesito

sull’acqua riguarda, invece, l’abro-gazione parziale della normativa che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazio-ne del capitale investito, senza al-cun collegamento a logiche di rein-vestimento per il miglioramento qualitativo del servizio stesso.Per quanto riguarda il terzo quesi-to, si decide se permettere il ritorno del nucleare in Italia.Sulla questione, il Presidente del Consiglio, qualche tempo fa :“Se fossimo andati oggi a quel referen-dum – ha dichiarato - il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire.A seguito del disastro nucleare di Fukushima, il Governo italiano ha infatti emanato il decreto legge che prevede una moratoria di un anno sull’avvio del programma nuclea-re italiano. Un emendamento al decreto omnibus 2011, poi, conce-de allo stesso governo di riaprire la questione nucleare in Italia una volta acquisite “nuove evidenze scientifiche mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nu-cleare, sui profili relativi alla sicu-rezza, tenendo conto dello svilup-po tecnologico e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea”. Proprio sul terzo quesito referendario si aspetta il giudizio della Cassazione.

Circa il legittimo impedimento, infine, il voto si esprime sul prov-vedimento, di soli 2 articoli e 8 commi, che specifica le attività che danno luogo a “impedimento”, ri-mandando a diverse fonti norma-tive, tra cui anche il regolamento interno del Consiglio dei ministri. Si desume che il provvedimento intenda, come legittimamente osta-tivo, un novero di impegni piut-tosto ampio – quello di premier e ministri, appunto - . Ma, se è vero che la legge è uguale per tutti, quando smette di esserlo è segno che non c’è più democra-zia.La validità del referendum abro-gativo, uno dei pochi strumenti in mano ai cittadini per esprimere direttamente la propria volontà de-mocratica, dipende dal raggiungi-mento del quorum.

NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM: HABEMUS MORETTI Habemus Papam di Moretti, un film sull’inadeguatezza dell’essere, sulle re-sponsabilità e l’umiltà. Un autentico capolavoro del cinema italiano, tra i favoriti al Festival di Cannes.

EUGENIO MUCCIO 5a G

Spesso accade che guardando un film preventivamente travolto da una valanga di critiche, ci si accorge che queste, invero, si reggevano su giu-dizi arbitrari. Questo perché con la sua ultima pellicola Habemus Papam, Nanni Moretti ha voluto raccontare, in chiave di commedia, una storia sul-l’inadeguatezza, la riluttanza, temati-ca ben congeniale al regista. Il film si apre con le immagini di repertorio del funerale di Karol Wojtyla, unico rife-rimento storico del film. Fin da subito si nota la ricchezza registica e sceno-

grafica: una verosimile Cappella Sisti-na (ricostruita a Cinecittà) accoglie la processione dei cardinali elettori che si apprestano al Conclave. Vengono disseminati, con astuzia e ironia, i primi indizi che alludono all’ormai prossima rottura dell’equili-brio: un temporaneo blackout, i sus-surri timorosi dei cardinali, che inti-mamente pregano Dio di non essere scelti per il soglio di Pietro. Dopo le inevitabili fumate nere, la scelta ri-cade a sorpresa sul cardinale fran-cese Melville, fino ad allora rimasto nell’ombra. Stupito e commosso, egli accetta perplesso il mandato divino. Ma al momento della proclamazione, prorompe l’urlo lungo, lacerato del neoeletto che non regge al peso delle responsabilità e delle aspettative di un compito troppo gravoso, e va in cri-si, tra lo sconcerto dei cardinali tutti e del Vaticano. Questo Papa, che ha il viso stanco e gli occhi malinconi-ci di un grandissimo Michel Piccoli, non ha perduto la fede in Dio. Si sente bensì sperduto, schiacciato dalla con-sapevolezza di non essere all’altezza di un simile compito. Viene da chiedersi perché la rifles-sione profonda di questo Papa, le do-mande che si pone, le preoccupazioni che lo investono, siano state giudicate da parte del mondo cattolico (su tut-ti un vaticanista dell’Avvenire) come un’offesa alla Chiesa. E’ in realtà un personaggio molto vicino alla gente comune: un Papa è pur sempre un uomo con le sue difficoltà e le sue esitazioni. Perché quindi negare che possa provare simili sentimenti? E chi si aspettava che Moretti facesse inter-pretare al protagonista la parodia del-l’attuale Papa Ratzinger, alla maniera dell’interpretazione di Silvio Berlu-sconi da parte dello stesso regista ne Il Caimano, è restato con l’amaro in bocca. Per scongiurare la crisi, dun-que, i cardinali e il portavoce vatica-no decidono, seppur con riluttanza, di chiedere aiuto ad uno psicoanalista ateo, il migliore sulla piazza, interpre-tato con sapiente autoironia da Mo-retti, che questa volta ricopre un ruolo solo apparentemente secondario. Qui il regista imposta la pellicola

su due binari, che racchiudono tutto il senso del film: da un lato, il Papa che non sa fare il Papa, dall’altro un professionista troppo sicuro di se. I due si incontrano, sullo schermo, solo una volta, durante un’improbabile se-duta psicoanalitica. Poi le loro strade si separano: il Papa, uscito di nasco-sto dal Vaticano per un ulteriore inu-tile consulto, fugge, perdendosi per le strade di una Roma semisconosciuta e comincia un drammatico viaggio den-tro se stesso, alla ricerca della propria identità, di una singolarità perduta, rincorrendo il sogno giovanile del tea-tro: conosce una compagnia che por-

ta in scena la sua passione, Checov.Moretti invece, per ironia della sorte, resta prigioniero nella Santa Sede, in-sieme ai cardinali del Conclave, an-ziani uomini di Chiesa che abusano di ansiolitici, se la prendono per una sconfitta a carte, si interessano alle quotazioni dei bookmakers, vizi tutto sommato innocenti. Essi vengono de-scritti dal Moretti regista con sguardo affettuoso e rispettoso, mai critico. Con loro stringe un rapporto che sfocia nell’organizzazione di un esi-

larante torneo di pallavolo.Questo fino a quando il Papa viene ritrovato proprio durante una prima a teatro, mentre gli applausi dei cardinali e del pubblico in sala sono tutti rivolti a lui, e si mescolano a quelli di Piazza San Pietro, gremita di fedeli che ancora attendono di acclamare il nuovo Pon-tefice. A loro si rivolge con il cuore in mano, per la prima e ultima volta: «Se il Signore ha voluto che fossi scel-to non può aver sbagliato. Ma ciò mi schiaccia, mi confonde. [...] La guida di cui avete bisogno non posso essere io». Sebbene il finale giunga amaro e inaspettato, a poco a poco, risulta come l’unico possibile: l’unica verosi-mile coerenza si riflette nella rinuncia definitiva del ruolo. Pur nella rinuncia, egli vince, per-ché capisce da umile che ha dei limiti, che non può condurre ma deve essere condotto. Un gesto di grande coraggio,

in un mondo in cui l’attaccamento alla poltrona supera di gran lunga la capacità di osservare con spirito au-tocritico le proprie capacità. La folla comprende, si riconosce nelle parole del Pontefice e le applaude. Habemus Papam non è dunque un film sulla fede, né sulla politica, ma sulla comune difficoltà nell’ac-cettare se stessi, pregi, difetti e limiti. Capace di far ridere e di emozionare grazie ad una sceneggiatura efficace, una regia essenziale eppure rigorosa nella cura dei dettagli e ad un cast d’eccezione. Ciliegina sulla torta? La bellissima Todo cambia di Mercedes Sosa, co-lonna sonora e manifesto dell’ultima, magnifica pellicola del regista roma-no. Da vedere, anche se fosse soltan-to perché Moretti non sforna film di continuo. Uno ogni morte di Papa.

Beyoncé runs the worldPIA ASCIONE 3a L

Dopo il successo di I Am... Sasha Fierce, torna la diva dell’R&B con un nuovo brano musicale. Il singolo, pubblicato su iTunes il 21 Aprile, si intitola Run the World (Girls) e anticipa il quarto al-bum da studio della cantante, che si intitola “4”, in uscita a giugno. La canzone – un vero e proprio inno femminista - ricorda gli esordi di Beyoncé, ai tempi delle Destiny’s Child, e campiona la ritmica spezzata e aggressiva di Pon the floor, di Major Lazer: una scelta non convenzionale per un singolo apripista. Il nuovo album si prospetta uno nuovo salto di qualità nella carriera della cantante, e includerebbe collaborazioni con Sleigh Bells, Diplo e gli Odd Future.Beyoncé è in un periodo di rinnovamento che ben si sposa con l’annuncio di questa uscita: da poco si è sciolto il sodalizio professionale con il padre Matthew, storico manager della cantante. Inoltre è stata confermata la sua presenza come headliner al festival di Glastonbury, in programma dal 22 al 26 giugno.

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Questo numero è stato finanziato daConsulta Provinciale

degli Studenti di Napoli

Redazione:ROBERTA APREA - PIA ASCIONE

DALILA DELL’AMURA

LUIGI ELEFANTE - CARLO MUCCIO CIRO NAPOLITANO - ANNAMARIA NOCERA

VALERIA SCARICA

MARIAROSARIA STANZIONE

Supervisori:PROF.SSA CARMEN MATARAZZO

PROF.SSA AMALIA DEMA

Stampa:TIPOGRAFIA COTTICELLI - C.MARE DI STABIA

TEL. E FAX 081 8715521

Page 3: C'è Proprio! - numero Maggio 2011

FACEBOOK o la vita reale?ROBERTA APREA 2A A

Che fine ha fatto il mondo di una volta? Il mondo in cui per par-larsi bisognava andare a trovare le persone direttamente a casa, per fare amicizia ci si doveva riunire nella piazzetta del quartie-re, per incontrare il proprio lui/lei c’era bisogno di mesi e mesi di chiacchierate? Ormai tutto questo non esiste più. Per ‘dichiararsi’ ad una persona basta taggarla in un link e sembra di essere già ottimi amici! Per darsi appuntamento si apre la chat e si contatta il diretto interessato anche se ci si trova a grande distanza ...manca però l’allegria di incontrarsi con gli amici e trascorrere un pomerig-gio insieme. Il ‘pro’ è che si sono accorciate le distanze di tempo e di spazio. Solo a pensarci qualche decina d’anni fa sarebbe sembrato im-possibile arrivare, con un semplice click, dall’Italia al Giappone o dall’Egitto alla Svizzera, come oggi ci permette il grandissimo Fa-cebook che salva amicizie e relazioni, che solo dieci anni fa sareb-bero andate perdute! Alcuni, però, riducono sentimenti forti come l’amore, alle solo ‘parole’ scritte sulle chat. Certo sono dei disperati, quelli che si fidanzano tramite Facebook senza mai aver visto di persona la propria metà! È talmente triste che quasi fa arrabbiare, perché l’amore non può essere ridotto a qualcosa di così banale. E non parliamo poi di chi ormai è chat-dipendente e trascorre le giornate a condividere link. Qualche genitore dovrebbe darsi una mossa a staccare la spina del computer per aiutare il proprio figlio a vivere con una vita sociale VERA. Facebook può essere utile, ma anche distruttivo. Io, preferisco vivere!

Esisterebbe oggi la poesia se non ci fossero stati Catullo, Ovidio, ma anche Coleridge, Manzoni, Neru-da... Se loro non fossero esistiti, noi oggi a che punto saremmo? E mi sono chiesta anche senza trovare una risposta soddisfacente, cosa è veramente ‘poesia’. Allora ho chiu-so gli occhi e ho immaginato... le stelle, la prima cosa che mi è venuta in mente. Si, le stelle! Quante vol-te avremo guardato il cielo in vita nostra come se potesse darci un segno, come se tra le stelle potes-simo trovare le risposte alle nostre domande insolute? E questa non è poesia? Non è forse poesia anche il disegnino che fa un bambino del-la sua famiglia? Allora dobbiamo pensare che l’arte, il bello, la poe-sia, è qualcosa di innato in noi. Noi siamo bombardati continuamente dalle notizie, dalla musica, dalle persone, da..... che non abbiamo il tempo materiale per amare l’arte. Se solo ognuno di noi riuscisse ad esprimere ciò che si cela nei nostri pensieri, aldilà dell’apparenza, del-la falsità degli esempi di vita che ci propongono, il mondo sarebbe migliore. Se ognuno di noi avesse sempre davvero il coraggio di dire ciò che pensa, penso non esistereb-bero antipatie. Se ognuno riuscis-se ad accettarsi così com’è, senza alcuna maschera, allora penso che riusciremmo ad accettare anche chi ci sta vicino. Se non si avesse paura dei giudizi degli altri, riusciremmo ad accettare ciò che ci circonda, for-se vedremmo il mondo con occhi più colorati. Ma paura di chi poi? Perché la paura di essere giudicati ci impedisce di esprimere davvero ciò che siamo, ciò che vogliamo? Ma chi può dire se un azione è giusta o sbagliata? Chi ha davvero il potere di giudicare il prossimo? Penso nessuno, penso che ognuno debba fare la propria strada senza farsi condizionare, dicendo ciò che pensa, amando ciò che lo circonda. L’amore è la prima cosa che ci in-segnano quando in fasce ci accudi-scono, l’amore è la prima cosa che

proviamo quando abbracciamo una persona a noi cara, l’amore è una bella poesia.... la poesia, come affer-mano anche molti grandi artisti, è tutto. Io sono sicura che le mie pa-role arriveranno nel cuore di chi mi ascolta in modo diverso dalle mie intenzioni, ma spero che almeno riusciate a capire l’essenza di que-sto messaggio. Io scriverò, anche se

mi chiuderanno qualche porta. Io scriverò , anche se dovrò sentirmi le prediche di chi è più bravo di me, o di chi mi odia o di chi mi ama. Scri-verò perché devo imparare tutto ciò che voglio, tutto ciò che posso. Vorrei che ognuno di noi prestasse i propri occhi a chi vede il mondo in bianco e nero, a chi non riesce a vedere oltre l’apparenza, oltre l’in-

ganno o ad una ferita che non si ri-margina. Vorrei che ognuno di noi percorresse la sua strada senza scor-ciatoie qualora ce le offrissero, per-ché è bello anche saper apprezzare il lavoro di chi si alza al mattino e vive il giorno come meglio può. La vita, se solo si vuole, può di-ventare una magnifica...poesia!

CARMEN LOGGIA 5a BL Poesia La vita è una

Come neveE cadi come neve,

come uno dei tanti, troppi, rumori.Nessuno ti sente, non ti dan pace falsi onori...di chi le guerre le vede, ma non le vive.Nasci libero e muori schiavo di un bisogno,prigioniero di promesse che mai vedranno natali.La tua vita strappata, come di un fiore i petali,

dapprima piegati dal vento,poi figli d’un lontano sogno.

GIUSEPPE FEDERICO 5a D

A Roma, il Vittoriano si tinge di colori forti: rosso, blu, grigio e ver-de. Tutto si colora di Tamara! La mostra purtroppo non molto frequentata, dedicata a Tamara De L’Empicka, pittrice polacca, è dav-vero ricca e molto interessante. I modelli di Tamara sono le sue don-ne o per meglio dire le sue amanti. La pittrice non ha mai negato la sua bisessualità. La sua donna, al tele-fono, in macchina, in barca, è eman-cipata, libera e proiettata verso il futuro. È virile, dai contorni definiti e squadrati ma sempre seducente e colta. La maggior parte dei dipinti raffigurano nudi che non sforano mai nel volgare, come per esempio i 3 dipinti dedicati alla bella Raf-faella, figura seducente con forme morbide e colori vivaci che confe-riscono al ritratto molta sensualità. Tamara è una donna di forte ca-rattere, che ben rappresenta l’in-

TAMARA e le sue donne

telligenza e la sensualità di una donna, amata da molti uomini tra i quali D’Annunzio, come testimo-nia un carteggio tra i due. È anche una gran menzognera: è polacca ma si presenta sempre come russa, ha un’unica figlia che però spaccia per sua sorella minore e ha sempre affermato di aver fatto un ritratto a D’annunzio che invece non glielo permise. Tamara rappresenta alla perfezione la donna di oggi, non a caso viene definita” la regina del moderno“. Ha creduto e sperato nella donna emancipata e lei stessa lo era. Un modello da seguire e a volte da condannare: nessuno è perfetto, tanto meno Tamara! La sua ricerca di perfezione, il suo motto “io non seguo la moda, la creo!” la presen-za stessa della moda nei suoi capo-lavori, la fanno diventare quasi pre-vedibile e falsa. Se nella sua prima

produzione, che va dagli anni 20-30, avevamo un corpo sproporzio-nato, seni non perfetti, boccoli mor-bidi, nella seconda dagli anni 30 in poi, ci troviamo di fronte un corpo perfetto quasi quello di un manichi-no, seni sferici che sembrano essere stati ritoccati da un chirurgo pla-stico, e boccoli rigidi; le sue figure che prima trasmettevano il calore, la sensualità anche solo attraverso gli occhi, adesso sembrano freddi e senza vita. Con il passar del tem-po cambia anche i suoi soggetti, si dedica alle nature morte, ma il suo stile rimane sempre inconfondibile. Scompaiono i suoi colori brillanti: il “blu lempicka”, il grigio che dona-va eleganza e il rosso delle unghie smaltate e delle labbra. Tutto sem-bra morto e freddo in quest’ultima fase che, non a caso, non ebbe suc-cesso. Così iniziò il declino della sua fama mentre era ancora in vita.

ANNAMARIA NOCERA 2a I

Sono venticinque gli anni che com-pirà quest’anno uno dei più accla-mati fumetti italiani, Dylan Dog. In un intervista al Corriere della Sera, il “padre”, Tiziano Sclavi, ricorda le parole di Umberto Eco: «Posso leggere la Bibbia, Omero e Dylan Dog per giorni e giorni». Poi, circa la pel-

Tanti auguri Old Boy!

licola sul suo personaggio, appro-data nelle sale italiane un mese fa circa, esclama: «Non l’ho visto e non mi piace». Troppe, in effetti, le differenze col fumetto.L’indagatore dell’incubo più famo-so al mondo si appresta a spegnere le candeline col numero 300.ouTube, oggi considerato il più

famoso sito web per la con-divisione di video, nasce nel febbraio del 2005 ad opera di

Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Ka-rim. Da allora, questa piattaforma vir-tuale non ha conosciuto ostacoli alla proprio diffusione, affermandosi come il terzo sito web più visitato al mondo, subito dopo Google - attuale proprie-tario del sito - e Facebook. Parallelamente al semplice video sharing, YouTube assiste di continuo alla diffusione incessante di nume-rosi fenomeni. Primo fra tutti quello delle “Web Celebrities”: persone co-muni, giovani o adulti, che, attraver-so i video caricati personalmente sul proprio canale, riescono ad arrivare alla fama, non solo sulla piattaforma di YouTube, ma anche oltre, ad esem-pio nel cinema, nello spettacolo o alla radio. Questo fenomeno è arrivato in Italia in tempi relativamente recenti, data la tardiva diffusione nel nostro paese di Internet a banda larga. Ma ciò ha quantomeno permesso ai nu-merosi “youtubers” italiani di prende-re spunto sia dalle idee dei loro colle-ghi americani, che li hanno preceduti di alcuni anni, sia di imparare dai loro errori. Fra i più famosi ed emulati you-tubers americani Nigahiga – il canale con più iscrizioni in assoluto (più di 3 milioni) - Shane Dawson, Ray William Johnson e Onision. In Italia le tipologie di youtubers sono varie e disparate: per lo più

semplici ragazzi che grazie alle loro qualità sono riusciti a dar vita a canali molto seguiti. Fra questi il recensore di B-Movies, Yotobi: con un tono scher-zoso, la sua acuta critica evidenzia gli aspetti paradossali dei film, gli errori grossolani o le gaffe più assurde. Più numerosi sono gli youtubers comici: fra i più famosi sicuramente Willwoo-sh, i cui video sono nient’altro che una allegra parodia degli aspetti quotidia-ni della vita; oppure Daniele Doesn’t Matter, che ogni venerdì rilascia una nuova puntata nel suo canale, il Doe-sntmatterPodcast. I suoi video presen-tano una struttura comune, basata sul-l’utilizzo di altri video presi dal web. E ancora iPantellas, Canesecco, Nona-pritequestotubo, The Jackal. Frank Matano, aka lamentecontor-ta, rappresenta invece un caso a parte: é stato il primo in Italia ad aver aperto un canale di scherzi telefonici. Un’altra categoria di youtubers è quella che si occupa di tutorial, e qui fra i più seguiti troviamo ShadowTuto-rials che si occupa di tutorial per Pho-toshop, ClioMakeUp, di Clio Zammat-teo, Make-up Artist, che fa tutorial sul trucco, come anche Makeup Delight di Giuliana Arcarese, o ancora Richar-

dHTT, esperto e divertente tutorialist del disegno artistico. Infine tra gli ar-tisti musicali, FabioIntiso e SistianaTu-be. Ma molti di questi hanno trovato fama anche oltre YouTube: Frank Ma-tano è apparso su Italia1 come Iena, ed ha recentemente condotto un pro-gramma su SkyUno: “Sky Scherzan-do”. Karim Musa del canale Yotobi sta partecipando ad un progetto chiamato “Videofotogramma”. Guglielmo Scilla del canale Willwoosh, ha un program-ma su Radio Deejay dal nome “A Tu per Gu”. Ha inoltre partecipato come attore secondario al film “Una canzo-ne per te” nel 2010, ed è stato invitato a visitare, insieme con altri youtubers europei, gli studi Disney Pixar a Los Angeles. Attualmente è impegnato nel cast della prima web series ideata, realiz-zata, e autoprodotta dai più conosciu-ti youtbers italiani: “Freaks!”. Grazie all’eccellente qualità del prodotto, ad una trama avvincente e alla fama dei suoi ideatori, il canale della serie ha totalizzato, in un mese o poco più, ol-tre 24000 iscrizioni. Da non perdere.

Molti cominciano quasi per scherzo o per semplice divertimento, ma len-tamente, con l’aumentare del feedback di utenti, di iscrizioni, sempre più numerose, con la crescita delle visualizzazioni e delle condivisioni, persone comuni raggiungono la fama e i loro video diventano i più cliccati della set-timana o del mese.

DANIELE DEL PIZZO 5a E

Le celebrities del futuro si chiamano YOUTUBERS

La connessione ad internet più veloce al mondo

CIRO NAPOLITANO 4a H

Alle volte anche ai novellini di internet capita di ascoltare in tele-visione pubblicità degli isp (inter-net service provider es. per l’italia telecom o Infostrada per intender-ci) che parlano della velocità della loro linea (in genere 7mbs, 20 mbs e 100mbs), questa “velocità di con-nessione” ci permette di scaricare dati dalla rete fino ad una soglia massima che è stabilita appunto dall’isp. Alcuni ricercatori francesi però hanno realizzato la più veloce connessione ad Internet al mondo: una velocità di 16.4 Tbps (Terabits al secondo), l’equivalente di 2,05 te-rabyte/s. Con questa velocità potrebbero trasferire l’equivalente di 100 film HD ogni secondo. Il record è stato registrato ad una distanza di 2550 km. In tale sede è stata realizzata an-che l’ethernet a 100Gbps con no-tevoli difficoltà. Questa velocità, infatti, è la soglia massima a cui la fibra può arrivare prima di incon-trare errori, collisioni ecc. Dovremo quindi attendere ancora prima di vedere il bel numero di 1 Tbps su Ethernet via fibra. Ma le meraviglie non finiscono qui... Quando ci lamentiamo dei disservizi del provider di banda larga, possiamo invidiare Sigbritt Lothberg. Questa settantacinquen-ne cittadina svedese di Karlstad è arrivata su Internet tardi, ma gode di di un collegamento in fibra ottica alla vertiginosa velocità di 40 giga-bit per secondo. Secondo le autorità di Karlstad, si tratta della connes-sione residenziale a Internet più ve-loce del mondo, in grado di scarica-re un film nel giro di due secondi e, teoricamente, ricevere 1.500 canali televisivi ad alta definizione simul-taneamente. Il segreto dietro la connessione ul-traveloce di Lothberg è una nuova tencica di modulazione dei dati che consente la trasmissione diretta tra due router, senza intermediari, an-che a duemila chilometri di distan-za.

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ESPEDITO POLITO V E

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Page 4: C'è Proprio! - numero Maggio 2011

Di raccontare giorno dopo giorno il mio viaggio di istruzione non mi va. Mi va invece di raccontarvi un episodio che difficilmente dimenticherò; appena par-titi, si è subito presentato un guaio, quello di MBB*** che si è accorto di aver di-menticato il documento di identità con il rischio-serio-della buona riuscita del viaggio a solo 15 mi-

nuti dalla partenza. Dalla preoccupazione siamo passati all’ilarità grazie ad una battuta ”felicemente ironica” (direbbe qualche “appassionata”di retorica) che, per farla breve, ci ha fatto capire che la nostra gita non si sarebbe rivelata un fiasco. E ora, dopo averne fatta esperienza, posso con-fermarlo...la prova? Eccola: mnièèééé! Sì, perché questa parola ha riecheg-giato sulla bocca di tutti i partecipanti, è diventato il tormentone-guida diurno e notturno, in Marienplatz come in albergo. Il massimo del “pariamento” si è avuto quando persino il prof. R***, stan-co di sentirci ripetere questo ritornello, si è abbandonato anche Lui al grido “mnièèèèèèèèèèèèèèèèèèè!” lasciandoci senza parole. Insomma tra visite, birra, insonnia e...mnièè, abbiamo trascorso 6 giorni in sano divertimento e spensierata allegria insieme ai proff.accompagna-tori; wagliù, a tutti voi....mnièèèèèèèèè!

5 Maggio 2011, Castellammare di Stabia - Un’inchiesta aperta dai sottoscritti rivela che, per almeno il 90% dei frequentanti, i “distri-butori automatici” rappresentano il punto di maggiore attrazione del Liceo F. Severi.La stessa indagine nasconde dati

ancora più allarmanti: 1 studen-te su 2 trova nella “macchinetta” un’amica, e consequenzialmente un tesoro, mentre per circa 150 alunni i distributori sono addirit-tura l’unico motivo valido per re-carsi a scuola.Nel lontano 2003, riportò scalpore la scioccante dichiarazione di un noto nutrizionista stabiese che de-finì “il profitto scolastico” inversa-mente proporzionale alla quantità di snack consumati durante gli orari di lezione.

In pochi sanno che il premio no-bel per la fisica Riccardo Giacconi, nel novembre del 2002, descrisse la capacità di un distributore di attirare verso sè potenziali clienti, reinventando il concetto di “attra-zione gravitazionale”.Tuttavia c’è chi, pur davanti a un

meccanismo così ben oleato, presenta le proprie perples-sità, e si domanda cosa si na-sconda dietro al business del cibo spazzatura. Tra le ipotesi più accreditate spiccano il pericolo delle me-rendine radioattive, il traffico illecito di grassi e zuccheri, fino ad arrivare allo spietato sfruttamento di omini “Oom-

pa Loompa”.I più scettici, non soddisfatti, pun-tano poi il dito contro i giganti della produzione alimentare, ac-cusando la “Nestlè” e la “Kraft Foods” di eccesso di golosità. (cit. necessaria).In conclusione, parafrasando i Pooh, una sola domanda riecheg-gia nelle nostre menti: Chi ferme-rà i distributori?Una mela al giorno? L’alimenta-zione biologica? La preside?Lo scoprireremo solo vivendo.

IL CULTO DELLE MACCHINETTE

DARIO DI MAIO IV E

Vi risulta che le feste di Pasqua fi-niscono con la solita travagliata escursione del Lunedì di Pasquet-ta? Sicuramente sì. E vi risulta che il Martedi è per lo più una “mazzata in fronte”?Ebbene noi della IV E ci siamo riu-niti, insieme a qualche componen-te extra, per impastare e infornare pizze stra-e-ordinarie. Sperimentati gusti e accostamenti più arditi, (W la pizza con la nutella), strabiliati dai fantastici goal della prof. al cal-cio balilla, bevuta birra alla manie-ra (quasi!) di Monaco e assaggiato il “succo di frutta” alla maniera di “Benvenuti al Sud”, possiamo così

Pasqua, Pasquetta e... Pasquettina

concludere: ci siamo sentiti così soddisfatti della scampagnata (=pa-squettina) che abbiamo partorito questa “riflessione”: chi ha amici e un fazzoletto di terra... puo’ prolun-gare, in modo sano e poco dispen-dioso, le festività del calendario. Provare per credere.

ERIKA ELEFANTE - JULIEN FIORENTINO - ALESSANDRA SBACCHI 3 F

Leggere, che p****! Con questo “umore” abbiamo iniziato il Cor-so di Lettura aspettandoci...la virgola una sofferenza, la parola una tortura, insomma, “’na botta ‘n front’”! Però, come si fa al nostro Lic...è un’altra cosa! Innanzitutto è un fatto di libro, per-ché non è semplice scegliere quello giusto. Il nostro (“Bianco come

il latte, rosso come il sangue”) non è male perché parla di noi! L’abbiamo verificato l’altro giorno, giovedì 5 maggio, quando ci siamo recati a Gragna-no per la manifestazio-ne finale del Progetto Lettura del Don Mila-

ni: bambinelli leggevano “multietnico” alla loro maniera , tre-dicenni leggevano testi sull’Apartheid, liceali leggevano poeti del novecento...poi tocca a noi e leggiamo qualche brano a no-stra scelta: Gandalf, un professore di religione, tiene una lezio-ne a dir poco stravagante; Leo, il sedicenne liceale protagonista, manda “a quel paese” Dante...perché lo ha capito a fondo; ancora Leo poichè non ha trovato ascoltatore degno, racconta pensieri e sentimenti a Terminator, il suo cane. La nostra lettura, agile, coinvolgente nel tema è stata apprezzata dai presenti, giovani ed adulti. Merito di Pupa e Gisella, le nostre prof, felici nell’orga-nizzare questo progetto. Conclusioni? Quei bimbi della scuola materna, con la loro ge-nuina serietà, hanno reso allegra l’atmosfera e ci hanno catturati con il tema dell’amicizia in tutte le lingue, comprese giapponese e russo.Due ore, tanti complimenti e...un bel gelato gelato a conferma che leggere può essere anche dolce e rinfrescante!

Leggere:

‘na botta ‘n front’!

Squaqqquaraqquà!/Qua?

ENZO BARDI 4a E

“E’ QUI GLI SQUAQQUI?”. Con questo invito “onomatopeico” il prof. Di Somma dà il via al corso. Apriamo il forziere “ingrappa-to” (ex-contenitore delle ‘Grappe di Beniamino Maschio’). Balza-no fuori alfieri a cavallo, pedoni mulatti e re rinchiusi in alte torri. Tutto è in ordine per iniziare a giocare. Due eserciti si scontrano, due generali si sfidano; pari le forze, solo un’astuta strategia con-durrà alla vittoria...Alle donne del nostro liceo scientifico.... Una ”benaugurante mos-sa” in vista delle nazionali.

Sabato 7 maggio studenti e professori del liceo scientifico “F. Severi” abbia-mo manifestato “ecologicamente” in carrozza e bicicletta,perché “in bici e in carrozzella la città si fa più bella.”

Ci siamo raccolti alle ore 8.30 nel cor-tile della scuola. Preside e alunni in bici e cappellini, le proff. (Matarazzo, D’Alessio, Sorrentino) in “Carrozza” e cappellini; la prof. Buonanno, ”a cas-setta” con frusta e cappellino. Partiti alle 9.15, superati i picco-li ostacoli al passaggio a livello della zona Cirio,abbiamo percorso ordinatamente (hihihi!) via A.De Gasperi, corso Garibaldi, piazza Matteotti, via Roma, piazza Monumento fino ad arrivare al Municipio alle 10. Da-vanti al Palazzo Farnese nell’attesa di essere “accolti” dal sindaco, abbiamo impegnato al-legramente il tempo per allestire un coro del tipo: “pedala Oooo...respira Ooooo...nel blu dipinto di blu...” dopo un po’, consegnata la targa non al sindaco Luigi Bobbio ma a un suo rappresentante, la felice-compagnia-ecologica si è sciolta, nel senso che ha ripetuto lo stesso percorso per ritornare al punto di partenza.

LUIGI CIRILLO 4a E

Che noi della IV E ci siamo avventurati in quattro e quattr’otto nella realizzazione di un video dal tito-lo “Scuola SupErba”, che ci siamo avven-turati a partecipare a concorso bandito dall’associazione “Il Gabbiano Jonathan” e che ci siamo “piaz-zati”... già lo sapete. Quello che non sape-te è come è andata a finire.

Il 24/04/2011, con ansiosa curiosità, ci siamo recati a Napoli presso la sala Vincen-zio Gemito per la cerimonia di premiazione. Ci siamo trovati di fronte a una doppia giuria, una di studenti di altri istituti campani (non partecipanti al concorso) e una di esperti cinematografici ingaggiati dall’Associazione. In conclusione abbiamo avuto una doppia valutazione: Siamo risultati sesti dalle “palette” degli studenti, ma primi, dalla giuria degli adulti. Quando il Proff. Riccardo Taccogni, presidente dell’Associazione “Il Gab-biano Jonathan” ha illustrato la motivazione per cui siamo risultati “medag liati” niente di meno che dal nostro presidente della Repubblica Giorgio Napoletano la nostra soddisfazione è diventata “alta e sonora”! Alto premio al nostro orgoglio creativo! - Una nota “divertente”? Alla lettura dell’attestato la povera Proff. Adalgisa Buo-nanno si è sorpresa alla trasformazione del suo nome in....Adelaide!! - Una nota “riflessiva”? Perché non siamo stati compresi dalla giuria degli stu-denti? In ogni caso potrete esprimere il vostro parere su questo gran-micro-film quando sarà proiettato alla fine del mese durante la festa di chiusura delle attività del no-stro liceo.

Avventura Gabbiano Jonathan

PEnSIAMOCI!!! GISELLA BUONANNO

Pensiamoci! Argomento: possibile Concorso...L’anno prossimo:- gli alunni del II piano, come già fanno, porterebbero i tappi a Mim-

mo; - gli alunni del I piano potrebbero portarli per esempio a Nicola; - gli alunni del piano terra alla sig. Maria (già dettasi disponibile).Alla fine dell’anno (prossimo naturalmente) dovrebbe essere nominata una giuria di “pesatori” per attribuire l’ambito premio. Potremmo mettere in palio un tappetto d’oro vero, con tanto di targa e credito ECO-LOGICO.

PEnSIAMOCI!!!

ALESSANDRA SBACCHI - ERIKA ELEFANTE - JULIEN FIORENTINO 3a F

FRANCESCO MARIA VILLANI - MARA GRAZIOSO 3A F

Pigotte:un aiuto per l’UNICEFROBERTA APREA 2a A

È arrivata anche nella nostra scuola la grande organizzazione mondiale che difende i diritti dei bambini e degli adolescenti: UNICEF. È stato organiz-zato un corso dalla professoressa Cascone che rende concreta la felicità di aiutare chi ne ha bisogno: mentre si riflette sui diritti negati ai bimbi dei paesi sottosviluppati, si creano le famose bambole di pezza, le Pigotte. Se ne adotta una con 20 euro e si assicurano cinque vaccini per salvare cin-que bambini. Il corso è anche un modo per stare in compagnia e respirare un’aria felice e divertente, perché nella stanza si vedono volare ago, cotone, lana, pennarelli, filo e qualsiasi materiale utile per far nascere le Pigotte. Sono davvero splendide! Compratele!! Compratele per sostenere l’UNI-CEF e perché sono frutto di felicità e di voglia di rendersi utili!

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IL MASSIMO DEL PARIAMIENTOALDO DI MARTINO 4A E

Page 5: C'è Proprio! - numero Maggio 2011

Sveglia. Valigia pronta. Si esce di casa e il viag-gio ha inizio. È mattina presto e siamo tutti lì, davanti a quel-la scuola dove ogni giorno si consuma una parte della no-stra vita. Ma ora tutto è diverso, ci sono emozioni, adre-nalina, aspetta-tive. In quell’8 Aprile

2011 c’era un mix perfetto di energia e felicità... Il viaggio poteva avere inizio. Una città da scoprire,situazioni da vivere,gioie da provare: questo era Praga. Ma per noi il bello non era arrivare, era viaggiare. Dopo cinque giorni, però, il viaggio era terminato, e siamo ritornati nella monotona routine. Le emozioni, però, non sono svanite, fanno ancora parte di noi. E ai nostri ricordi rispon-diamo con un sorriso velato di malinconia. Ed è con questa specie di gioia malinconica che ricordiamo le tante situazioni vissute, ce ne ricorderemo per sempre. Ci ricorderemo ad esempio di quando ci siamo imbattuti in un corteo di gente che indossa un pigiama, solo perché quel giorno era la festa del pigiama; delle notti insonni e delle intere giornate passate a camminare, usando raramente la me-tro e arrivando all’hotel stanchissimi; del persi-stente “odore” di cipolle e della tentata imitazione della cucina italiana; ci ricorderemo del mini-market del “cinese” (che in realtà era vietnamita); dell’utilizzo del nostro mediocre “inglese”, e del-la repentina scoperta che capivano anche l’italiano; della difficoltà ad adattar-ci alla moneta; di piazza Venceslao, che abbiamo percorso e sentito nominare una marea di volte; ci ricorderemo di quando siamo ritornati in hotel dalla discoteca alle 3 del mat-tino; ci ricorderemo del viaggio in aereo, che per alcuni è risultato un vero trauma e una paura da affrontare. E ci ricorderemo di tutto perché grazie a questo viaggio si sono strette nuove amicizie. E ognuno di noi, poi, ricorderà qualcosa di suo,un piccolo tassello personale da inserire nel mosaico generale di questo viaggio. Tutti i nostri ricordi, ora, sono legati lì, a quell’albergo, a quelle strade, a quella città dove ogni mattina bastava un soffio di vento e un

raggio di sole e tutto ac-quistava una tonalità di-versa, particolare, unica. Si ci alzava il mattino con la consapevolezza che anche quella giornata non pote-vi prevederla, che la tua vita era affidata al caso, e ci piaceva quell’idea di avventura, quell’idea di scoperta.Tutto questo, però, come ogni sogno, come ogni favole è svanito presto, anche se sarà impossibile dimenticarsi di quei gior-

ni e quelle notti, perché “Certe notti assomigliano a un vizio, e tu non vuoi smettere, smettere mai”. I viaggi sono così, consistono nel ricordo e mai nel presente, ti fanno sentire in Paradiso ma quando finiscono ti fanno ripiomba-re nella malinconia dei giorni passati e ti riportano alla noiosa e conosciuta routine. In quei 5 giorni l’avventura e la scoperta, i sogni e i piani, il diver-timento e la pazzia, ci hanno accompagnati come non mai...Grazie Praga, grazie a Voi: III L – IV BL – V G !!!

Praga 4ver...

esterna nella nostra stessa sostanza. Man-giare è una dimensio-ne sociale, una forma di comunicazione; spesso infatti l’ezio-logia dei disturbi è multifattoriale e può dipendere da com-ponenti psicologiche, evolutive, biologiche o socio-culturali. La gentile partecipa-zione della nutrizio-

nista Vittoria Criniti ha permesso a noi alunni di approfondire argo-menti di chimica e di biologia at-traverso chiari esempi provenienti dalla quotidianità: ora possiamo davvero conoscere cosa contiene ciascun cibo che ingeriamo e quali sono le sue funzioni all’ interno del nostro organismo. Inoltre, il 2 Aprile 2011 a Vara-no, alcuni studenti hanno ascoltato partecipando alla Conferenza sulla “Diabesità”: una patologia conside-rata la vera epidemia dei nostri tem-pi poiché sono in sovrappeso 21 mi-lioni di Italiani, obesi 6 milioni, con diabete 3 milioni e “veri diabesi”, ossia contemporaneamente obesi e con diabete, 2 milioni. Alla validità del corso contribuirà la neuropsi-chiatra Maria Teresa Martello che ci aiuterà a comprendere quanto è ne-cessario avere un equilibrato lega-me col cibo, che per noi deve essere fonte di gratificazione e benessere, poiché anche decisioni, sensazioni, comportamenti e stati fisici ed emo-tivi dipendono da quello che man-giamo.

SABRINA SORRENTINO 4a L

Anche quest’anno si è tenuto presso il nostro Liceo il consueto corso “Mangiare bene, mangiare sano”, coordinato dalla professores-sa Aurora Riccardi, al quale nume-rosi alunni delle classi IV L, IV I, IV D, III I, III L, V I hanno partecipato. Il fine di questi incontri è informa-re noi adolescenti riguardo le sane abitudini alimentari correggendo tendenze e credenze sbagliate con precisazioni e approfondimenti su tematiche interessanti ed attuali e sfatando falsi miti che sempre più vengono divulgati da riviste e mass-media. Lo scopo non è dunque quello di promuovere diete dimagranti, ma quello di invitarci a seguire una cor-retta alimentazione per sentirsi bene con se stessi e con gli altri. Un rap-porto sano, distaccato e bilanciato col cibo indica un armonia anche col mondo, poichè, attraverso il nutri-mento, trasformiamo parti di realtà

mangiare buono,mangiare sano.....

.....e in allegria FIORELLA POCOBELLI 4a E

Il 14 aprile si è tenuta a Rie-ti la nona edizione del Certa-men Varronianum Reatinum. E perciò il 13 aprile io e Vito Gallo di VA insieme alla Prof. Filippi, valigie in mano e bi-glietto Freccia Rossa in tasca, abbiamo raggiunto la cittadi-na romana, patria di Varrone. Il soggiorno è durato 3 giorni, e ovviamente il 14 è stato il più denso di attività: perchè io e Vito, tra circa 80 concorrenti provenienti da licei cientifici e classici di tut-t’Italia, siamo stati concentra-ti a tradurre una “simpatica” pagina sul miele tratta dal “Naturalis Historia” di Plinio il Vecchio. Dopo 5 ore di vocabola-rio, verbi passivi, gerundivi, ablativi assoluti e interpreta-zioni varie, abbiamo conclu-so il “dovere” e siamo passati al “piacere”. Così guidati da studenti

NUNZIA RUSSO 3a A

Tutti invitati la mattina del 30 Maggio presso l’auditorium del nostro liceo a visionare il no-stro lavoro =) “Scarpettiana”. Finalmente siamo giunti agli sgoccioli! E’ stata una esperienza bella e anche diver-tente, perché la veste d’attore non è quella che indossiamo tutti i giorni. Le ore del laboratorio non sono state affatto noiose, anzi è stata per alcuni un’opportunità: abbiamo potuto scoprire qualcosa che ci appar-teneva ma che sino ad ora non avevamo ancora preso in considerazione. Nei primi appuntamenti abbiamo appreso qualcosa della vita di Eduardo Scarpetta e del-le sue commedie, nelle fasi successive ci sono state assegnate le parti, abbiamo cominciato a recitare con i copioni, poi mettendo in funzio-ne la nostra memoria, pian piano ci siamo calati ciascuno nella parte assegnata. Le commedie in cui ci siamo impegnati sono: “Na Santarella”,”Miseria e Nobiltà” e “O Scar-falietto”. Siamo stati seguiti dall’esperto Gene-roso Coraggio e dalla prof.ssa Silvana Amodio, che ha proposto l’iniziativa del laboratorio tea-trale, una delle attività extracurriculari del no-stro liceo. Un’attività che consiste nel mettersi in gioco, sfidando le proprie capacità. Infatti chiunque può partecipare perché non si va alla ricerca di grandi attori, bensì alla ricerca di per-

sone che siano dotate di volontà, di costan-za e soprattutto siano capaci di conciliare lo studio con gli appuntamenti pomeridiani richiesti dall’attività teatrale. Ed ora che siamo alla fine? Ora non ci resta che divenire i protagonisti del palcoscenico per un solo giorno, non ci resta che spera-re che andrà tutto per il meglio... è la prima volta che ci cimentiamo in un attività del ge-nere...! Dunque, VENITE A VEDERCI. VI ASPETTIAMO!!!!

Lunedì 30 Maggio: ’protagonisti per un giorno’!

Successi sportiviPallacanestro maschile: 2° posto provinciale

Pallamano maschile: 1° posto provinciale (partecipazione alla fase regionale il 20 maggio)

Scacchi juniores femminile: 3 ° posto provinciale 17° posto nazionale

Vania Mennella: al 4° posto nella classifica generale e premio nazionale “Terza scacchiera”

Scacchi juniores maschili: 4° posto provinciale

Il 21 maggio, fase nazionale per due equipaggi di canottaggio ... Anche que-st’anno campioni nazionali ?!

Il Severi e l’associazione Libera insieme nel PON “LE(g)ALI AL SUD

MARIA CRISTINA RUOCCODARIA PASSARO 3a I

UN PROGETTO PER LA LEGALITÀ IN OGNI SCUO-LA: questo il fine dell’iniziativa programmata con i Fondi Strutturali Europei, a cui abbiamo partecipato seguendo un corso sui “Diritti negati”. Negli incontri con gli esperti è stato posto l’accento su come sostenere e aiutare chi è impegnato nella lotta contro la mafia e l’illegalità. L’associazione “LIBERA” ha infatti il fine di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e di promuovere legalità e giustizia non solo nelle comunità sociali, ma anche e soprattutto nei cuori dei giovani, in modo che le loro coscienze possano diventare sveglie e vigili. Così ci siamo resi conto che anche noi ragazzi possia-mo contribuire, per esempio evitando di comprare pro-dotti contraffatti e vivendo nel rispetto della legalità. Per conoscere più da vicino questa realtà, con la guida delle proff. Fiorenza e Somma abbiamo visitato i beni confi-scati alla camorra a Caserta, Napoli e Castellammare e abbiamo discusso su come riutilizzarli per scopi sociali. Siamo andati anche a Potenza il 19/03/2011, per parte-cipare alla manifestazione in cui è intervenuto il fonda-tore di “LIBERA“ Don Luigi Ciotti. Il corso si è concluso con uno spettacolo preparato da noi, seguito dall’inter-vento del magistrato De Angelis e dell’assessore comu-nale Mamone sull’importanza non solo dei diritti umani non sempre garantiti, ma anche dei doveri di ogni singo-lo cittadino, che è necessario rispettare perché libertà e giustizia possano essere obbiettivi e non utopie. La vera conclusione è che LA LEGALITÀ VA VISSUTA...

Iconografia e dintorniL’immagine della Madonna Incoronata nel territorio stabieseGIOVANNI CESARANO 4a BL

CERCATE GENI? Gli studenti del Severi!VALERIA SCARICA 3a LROBERTA APREA 2a A

Il gruppo di redazione ha svolto un’indagine sulla Autovalutazione degli studenti, in 6 clas-si... ‘campione’ (in tutti i sensi!): ll A, ll H, lll L, lll Al, IV E, IV H.I risultati sono interessanti, anzi sembra quasi che nel nostro liceo ci siano dei geni! A parte gli scherzi, di ogni classe è venuto fuori il suo ‘’profilo’’ con at-titudini e difficoltà, che non sono le stesse in ogni classe; in qualcuna il disa-gio maggiore viene dalla matematica e in genere dalle materie scientifiche; in quasi tutte le classi, invece, italiano, storia dell’arte e storia vanno alla grande. Nell’insieme pochissimi alunni si sono valutati con il minimo e solo per qual-che domanda; forse, nonostante le schede siano anonime, non sono stati molto auto-critici! Può anche darsi, però, che davvero qualcuno ottenga risultati ec-cezionali con sforzi minimi... non lo possiamo escludere! Comunque in molti dichiarano di avere qualche difficoltà ad impegnarsi quan-do hanno altre cose interessanti da fare ed anche di incontrare qualche proble-ma a concentrarsi senza distrarsi, oppure a trovare un posto dove studiare senza essere disturbati. Qualche nota dolente, ma non eccessiva, è presente anche per lo studio del latino e c’era da aspettarselo. Tutti o quasi, invece, sembrano bravi a prende-re appunti durante le spiegazioni degli insegnanti. Per conferma dovremmo chiedere agli insegnanti? Mah !? Certo è che, nonostante tutto, che gli studenti del Severi si ...AUTOSTIMANO!!!

Il progetto che ci ha visto coinvolti, intitolato Le Madonne Incoronate nel territorio stabiese, è scaturito dalla visita a uno dei siti di maggiore interesse artistico di Ca-stellammare, il Santuario di Pozzano, dove, grazie alla guida dell’esperto Eugenio Valcaccia e ai testi da lui pubblicati, ci siamo inoltrati all’interno di un mondo mistico e iconografico a noi sconosciuto. Negli incontri pomeridiani, che hanno avuto luogo nel nostro Liceo e che hanno coinvolto studenti della seconda I, quarta F e quarta

BL, sotto la guida delle docenti Liliana Longobardi e Agata Sorrentino, abbiamo avuto modo di approfondire la cono-scenza delle diverse declinazioni della iconografia mariana, molto presente nelle chiese della città, e attraverso di essa, di recuperare memorie, tradizioni e senso dell’antropologia e della toponomastica della città. Abbiamo così scoperto che Castellammare è una vera e propria città mariana, l’icona del-la Madonna della Vittoria, a cui erano devoti i Farnese, com-pare al di sopra del castello, sullo sfondo giallo e blu dello stemma della famiglia, di cui Castellammare era feudo; che l’unico culto mariano che unisce tutta Castellammare è quello verso la “Vergine Immacolata”, che viene festeggiata nei vari rioni nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, anche se c’è da dire che ogni contrada vanta la “sua” icona dell’Immacolata; che nella toponomastica cittadina compare ben sette volte un titolo mariano; senza contare che la denomi-nazione della più celebre sorgente cittadina è “L’acqua della Madonna”, in onore alla “Madonna di Porto Salvo”.

Latino, miele e dintorni

del Liceo Classico abbiamo perlustrato le stradine di Rieti, visitato le cascate delle Marmore e Greccio. Poco mi è rimasto della conferenza su “Petrarca che legge Il de bello Gallico”, molto di più dell’atmosfera serena e cor-diale tra partecipanti e organizzatori. La mattina del 16 aprile si è tenuta la premiazione, a cui abbiamo assistito solo per una mezz’oretta, causa treno in par-tenza. In conclusione, affidando ad un po’ di pioggia la leggera delusione di una man-cata vittoria, il piacevole soggiorno è di-ventato un’ottima occasione per conosce-re altri luoghi, altre scuole, altre persone. Il latino, visto da questa prospettiva, non è poi così malvagio...!

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AUTOEFFICACIA SCOLASTICA PERCEPITAQuestionario per gli alunni e le alunne della classe III

M F

Segna con una crocetta la casella da te prescelta

Quanto sei bravo ... Nell’imparare la matematica Nell’imparare la storia Nell’imparare la filosofia Nell’imparare le lingue straniere Nell’imparare la storia dell’arte

Quanto sei capace di ... Finire in tempo i compiti che ti sono stati assegnati x casa Impegnati nello studio quando hai altre cose interessanti da fare Concentrarti nello studio senza farti distrarre Prendere appunti nelle spiegazioni dell’insegnante Fare le ricerche che ti vengono assegnate utilizzando altri libri e/o strumenti Organizzarti quotidianamente nello svolgimento delle attività scolastiche Programmare le tue attività scolastiche Ricordare ciò che l’insegnante ha spiegato in classe e ciò che hai letto Trovarti un posto dove studiare senza essere distratto Interessarti alle materie scolastiche Soddisfare i desideri dei tuoi genitori su quello che si aspettano da te Soddisfare le richieste dei tuoi insegnanti

1 = Per nulla capace 2 = Poco capace 4 = Abbastanza capace 5 = Molto capace REVISIONE 0