CD38 Giovanni Verga Dedicatoria a Salvatore Farina · PDF file1 L’amante di...

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Page 1: CD38 Giovanni Verga Dedicatoria a Salvatore Farina · PDF file1 L’amante di Gramignaè una novella di Vita dei campi, prima opera verista di Verga, uscita nel 1880. Contiene, all’inizio,

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L’amante di Gramigna è una novella di Vita dei campi, prima opera verista di Verga, uscita nel 1880.Contiene, all’inizio, una *dedicatoria a Salvatore Farina, scrittore e intellettuale vicino agli ambienti sca-pigliati milanesi. I punti principali della lettera costituiscono altrettanti princìpi teorici della *poetica ve-ristica verghiana riguardanti sia il linguaggio e lo stile, sia il contenuto, sia il metodo di analisi, sia, in-fine, l’impersonalità: 1) il linguaggio è stato raccolto dall’autore «pei viottoli dei campi» e dunque è sem-plice e pittoresco come quello delle «narrazioni popolari»; 2) il narratore si attiene al «fatto nudo e schiet-to», nella sua oggettività, senza filtrarlo attraverso «la lente dello scrittore»; 3) il metodo nella rappre-sentazione delle passioni umane deve ispirarsi allo «scrupolo scientifico» e mirare a fornire un «docu-mento umano» (altra espressione-chiave del Naturalismo); 4) la narrazione deve cogliere lo sviluppo lo-gico e necessario delle passioni, rivelando il «legame oscuro tra cause ed effetti» (ed è proprio per tale de-terminismo che la catastrofe apparirà «fatale»); 5) la mano dell’autore deve restare invisibile, in modoche l’opera non conservi «alcuna macchia del peccato d’origine» (è, questa, l’impersonalità).

Caro Farina, eccoti non un racconto, ma l’abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il merito di es-sere brevissimo, e di esser storico1 – un documento umano,2 come dicono oggi – interessante forseper te, e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore. Io te lo ripeterò così come l’ho raccol-to pei viottoli dei campi, press’a poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazionepopolare, e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a cer-carlo fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore. Il semplice fatto umano farà pensare sem-pre; avrà sempre l’efficacia dell’esser stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni che sonopassate per la carne; il misterioso processo per cui le passioni si annodano, si intrecciano, maturano,si svolgono nel loro cammino sotterraneo, nei loro andirivieni che spesso sembrano contradittorî, co-stituirà per lungo tempo ancora la possente attrattiva di quel fenomeno psicologico che forma l’ar-gomento di un racconto, e che l’analisi moderna si studia di seguire con scrupolo scientifico. Di que-sto che ti narro oggi, ti dirò soltanto il punto di partenza e quello d’arrivo, e per te basterà, – e un gior-no forse basterà per tutti.3

Noi rifacciamo il processo artistico al quale dobbiamo tanti monumenti gloriosi, con metodo di-verso, più minuzioso e più intimo. Sacrifichiamo volentieri l’effetto della catastrofe, allo sviluppo lo-gico, necessario delle passioni e dei fatti verso la catastrofe resa meno impreveduta, meno drammati-ca forse, ma non meno fatale.4 Siamo più modesti, se non più umili; ma la dimostrazione di cotestolegame oscuro tra cause ed effetti non sarà certo meno utile all’arte dell’avvenire. Si arriverà mai a talperfezionamento nello studio delle passioni, che diventerà inutile il proseguire in cotesto studio del-l’uomo interiore? La scienza del cuore umano, che sarà il frutto della nuova arte, svilupperà talmentee così generalmente tutte le virtù dell’immaginazione, che nell’avvenire i soli romanzi che si scrive-ranno saranno i fatti diversi?5

[Vita dei campi]

Giovanni VergaDedicatoria a Salvatore Farina

CD38

1 Caro…storico: la validità oggettiva della rappresentazio-ne artistica si fonda sul criterio della documentazione sto-rica (Esso almeno avrà il merito di essere…storico). Sal-vatore Farina (1846-1918) era allora direttore della «Ri-vista minima di scienze, lettere ed arti», sulla quale fupubblicata, nel febbraio 1880, la prima redazione di L’a-mante di Gramigna, con il titolo L’amante di Raya. La gra-migna è un’erba dannosa (in siciliano «raya») che infestale coltivazioni; il termine allude alla natura distruttiva delbrigante di cui si innamora la protagonista della novella.

2 un documento umano: come in molti altri passi del testo,Verga riprende la terminologia delle prefazioni ai più ce-lebri romanzi naturalistici: Germinie Lacerteux (1865)

dei fratelli de Goncourt, La fortuna dei Rougon (1871) eL’ammazzatoio (1877) di Zola.

3 quel fenomeno psicologico… tutti: secondo le teorie de-terministiche la psicologia umana è regolata da un mec-canismo logico di causa-effetto che stabilisce una rela-zione diretta tra la causa materiale e l’effetto psicologi-co che ne deriva. Il verismo (l’analisi moderna), attra-verso il metodo impersonale (ti darò soltanto il puntodi partenza e quello d’arrivo), descriverà con scrupoloscientifico i criteri di funzionamento del fenomeno psi-cologico, fino al punto che in futuro non si avvertirà piùla mancanza dei commenti personali dell’autore (e ungiorno forse basterà per tutti).

4 Sacrifichiamo…fatale: alla letteratura tradizionale, che ri-cerca l’effetto di un finale tragico e di grande intensitàemotiva (la catastrofe), Verga preferisce uno studio og-gettivo che segua le leggi naturali e deterministiche del-l’agire umano.

5 i fatti diversi: è un *calco dell’espressione francese «faitsdivers» = fatti di cronaca, titolo di una rubrica giornali-stica. Si tratta, insomma, di fatti accaduti realmente enon immaginati. Per capire il significato del termine sipuò ricordare il giudizio di Luigi Capuana su La Lupa:«[…] La Lupa potrebbe dirsi un semplice fatto diverso. Inquelle otto pagine non c’è un particolare che non sia ve-ro, intendo dire che non sia accaduto realmente così».

PARTE UNDICESIMA Dal liberalismo all’imperialismo: Naturalismo e Simbolismo (1861-1903)CAPITOLO IV Giovanni Verga, § 4

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese Manuale di letteratura [G. B. PALUMBO EDITORE]

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da G. Verga, L’amante di Gramigna,Vita dei campi, in Id., Le novelle, acura di G. Tellini, Salerno, Roma1980, vol. I.

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Quando nel romanzo l’affinità e la coesione di ogni sua parte sarà così completa, che il processodella creazione rimarrà un mistero, come lo svolgersi delle passioni umane, e l’armonia delle sue for-me sarà così perfetta, la sincerità della sua realtà così evidente, il suo modo e la sua ragione di esserecosì necessari, che la mano dell’artista rimarrà assolutamente invisibile, allora avrà l’impronta del-l’avvenimento reale, l’opera sembrerà essersi fatta da sé, aver maturato ed esser sorta spontanea comeun fatto naturale, senza serbare alcun punto di contatto col suo autore, alcuna macchia del peccatod’origine.

PARTE UNDICESIMA Dal liberalismo all’imperialismo: Naturalismo e Simbolismo (1861-1903)CAPITOLO IV Giovanni Verga, § 4

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese Manuale di letteratura [G. B. PALUMBO EDITORE]

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Giovanni Verga ~ Dedicatoria a Salvatore FarinaCD38

eserciziAnalizzare e interpretare

Illustra il significato dell’espressione «documento uma-no».

Quale lingua viene impiegata dall’autore nel racconto?

Qual è l’oggetto della narrazione verista? Quale l’ambizione

del narratore?

Poni a confronto il brano con la prefazione al romanzo Eva,sottolineando analogie e differenze.

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