Cataratta? Con il laser si cura in meno di 1...

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Anno XXIII Numero 1 Gennaio 2019 Periodico di informazione di Humanitas Mater Domini Premio Qualità 2018 a Humanitas Mater Domini Medical Care: la qualità e il servizio di Humanitas anche a Varese Fast track in ortopedia, per un recupero più rapido Centro Fisioterapico: un team di specialisti al tuo servizio Le 9 cose da conoscere sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) Novità dal mondo Medical Care Arese: grande successo per la seconda edizione della Walk&Run Con il laser Con il laser Cataratta? Cataratta? si cura in meno si cura in meno di 1 minuto di 1 minuto Femtosecondi: il laser che cura la cataratta senza l’uso del bisturi

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Anno XXIII Numero 1

Gennaio 2019

Periodico di informazione di HumanitasMater Domini

Premio Qualità 2018 a Humanitas Mater Domini

Medical Care: la qualità e il servizio di Humanitas anche a Varese

Fast track in ortopedia, per unrecupero più rapido

Centro Fisioterapico: un team di specialisti al tuo servizio

Le 9 cose da conoscere suiDisturbi Specificidell’Apprendimento (DSA)

Novità dal mondo Medical Care

Arese: grande successo per la seconda edizione della Walk&Run

Con il laserCon il laserCataratta?Cataratta?

si cura in menosi cura in menodi 1 minutodi 1 minuto Femtosecondi:

il laser che cura la catarattasenza l’uso del bisturi

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sacchettino (sacco capsulare) che contienela cataratta. Preservare il sacco capsulare èimportantissimo perché, una volta tolto ilcristallino opaco, questo conterrà la lenteartificiale (IOL). E’ delicatissimo: basti pen-sare che anteriormente ha uno spessore di14-15 micron e posteriormente ne misurasolo 4! Per rimuovere il cristallino opaco, lospecialista inserisce, attraverso un’incisio-ne corneale principale e una speciale can-nula (Tip) attaccata ad un manico (manipo-lo), il Facoemulsificatore (collegato condue tubi ed un cavo elettrico alla macchinapricipale) che, generando ultrasuoni, fram-menta ed aspira il cristallino naturale. Ilsacco capsulare, così svuotato e pulito, èpronto per accogliere la lente intraoculareche sostituisce il cristallino stesso. La IOLviene caricata in una speciale siringa (inet-tore) in cui viene piegata e compressa einiettata all’interno dell’occhio, dove vieneguidata dal chirurgo ad aprirsi all’internodel sacco capsulare. Le incisioni per acce-dere all’interno dell’occhio sono così picco-le che non necessitano di punti di sutura”,spiega il dottor Destro.

i vantaggi del laser a FemtosecondiL’ultima evoluzione dell’intervento chirurgi-co della cataratta è il laser a Femtosecondi.Si tratta di una luce infrarossa con impulsidella grandezza di pochi micron e di brevis-

sima durata (fra i 290 e i 550 Femtosecondi),che viene focalizzata a diverse profonditànell’occhio per tagliare i tessuti nel puntodesiderato, rendendo così inutile l’utilizzodel bisturi e degli ultrasuoni. Il fascio di lucelaser, inoltre, per la sua elevatissima velocitàproduce bassa energia, non arrecando dan-ni all’interno dell’occhio.“La tecnica consente maggior precisione e

sicurezza rispetto alla mano del chirurgo.L’occhio viene preparato a bulbo chiuso:capsulotomia, frammentazione del cristalli-

no e incisioni corneali, così al chirurgo nonrimane altro che entrare nell’occhio, aspira-re il cristallino già frammentato e impianta-re la lente riducendo al minimo le manovrechirurgiche, con una procedura più sicura erispettosa delle strutture anatomiche inter-ne dell’occhio. La durata della procedura èmeno di un minuto”, precisa lo specialista.

come si svolge l’intervento?Il paziente, sdraiato su un apposito lettino,viene posizionato sotto la sorgente laser.Viene applicato sulla superficie dell’occhio,intorno alla cornea, un anello aperto con ilbordo a suzione provvisto di una clip dichiusura. L’anello di suzione, una volta cheha aderito saldamente all’occhio, accoglie al

suo interno l’interfaccia dellaser dove viene bloccata conla clip.Il tutto viene effettuato con laguida di un altro laser, la To-mografia Ottica a RadiazioneCoerente (O.C.T.), che forni-sce una spettacolare immagi-ne in “live” dell’occhio in se-zione, mentre viene posizio-nato e bloccato nel puntogiusto per essere poi trattato. Lo scopo di questa fase(“docking”) è creare un tut-t’uno fra la macchina e l’oc-

chio, per garantire la più completa assenzadi interferenze lungo il passaggio del laser,consentendone la più perfetta e precisaazione sui tessuti oculari e garantendonecosì la massima efficacia. Una volta eseguitoil docking, la macchina riconosce, rileva emisura automaticamente tutte le struttureoculari, definendo e mostrando a video laprofondità e i piani di taglio dei tessuti ocu-lari per l’intervento. Il tutto è eseguito straor-dinariamente in “live” mediante il sistemaOCT.Eseguiti i controlli di rito, il software dà il viaal trattamento. Il laser taglia prima la capsu-la anteriore aprendola circolarmente (cap-sulotomia), poi agisce sul cristallino fram-mentandolo secondo degli schemi decisidal chirurgo prima di cominciare la proce-dura. Immediatamente dopo il laser, lo spe-cialista esegue le incisioni corneali primariee secondarie per consentire poi l’accesso al-l’interno dell’occhio con una speciale can-nula detta ‘Faco Zero’, che aspira il cristalli-no già frammentato. In questo modo il sac-co oculare, svuotato e pulito, è pronto peraccogliere la lente intraoculare che sostitui-sce il cristallino. Inoltre, in questa fase, il la-ser può effettuare particolari incisioni ar-cuate sulla cornea per la correzione del-l’astigmatismo.

CATARATTA E PROBLEMI DI VISTA? CON LE LENTI INTRAOCULARI IOL PREMIUM PUOI DIRE ADDIO AGLI OCCHIALINegli ultimi 20 anni, le lenti intraoculari impiantate nell’occhio al posto del cristallinohanno subito una evoluzione straordinaria, sia nei materiali, chenelle caratteristiche refrattive. Oggi riescono a correggere ognidifetto refrattivo: astigmatismo, miopia, ipermetropia e presbiopia,tanto da non essere solo impiegate per la cura della cataratta, maanche per correggere i difetti in quei pazienti che voglionoabbandonare l’uso degli occhiali per vedere da lontano, vicino oentrambe. Le lenti intraoculari (IOL) Premium, dunque, sonopersonalizzate e calcolate con le migliori apparecchiature oggidisponibili in diagnostica oftalmologica e presenti presso la nostraClinica. Queste vengono inserite durante gli interventi di asportazione del cristallino,sia con tecnica ad Ultrasuoni che con quella modernissima a Femtosecondi.

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Femtosecondi: il laserche cura la catarattasenza l’uso del bisturi.

Cataratta? Con il lasersi cura in meno di 1minutoAvverti un progressivo annebbiamen-

to della vista? Fari, lampade e lucesolare ti appaiono eccessivamente

luminosi? Hai la sensazione di uno sdop-piamento delle immagini o di una visionenotturna difficoltosa? La risposta potrebbeessere la cataratta.“Si tratta di una progressiva opacizzazionedel cristallino (la lente contenuta nel bulbooculare) che ostacola il passaggio della lucenell’occhio e influisce negativamente sullavista, che non riesce più a essere limpida an-che usando gli occhiali. La cataratta può in-teressare un solo occhio o entrambi. Se si

sviluppa per cause esterne, come un traumao a seguito di un intervento chirurgico, a es-sere coinvolto è il singolo occhio. Nel caso dicataratta da invecchiamento, invece, sonointeressati tutti e due gli occhi, nonnecessariamente però nello stes-so tempo”, spiega il dottor EttoreDestro, nuovo responsabile del-l’Unità Operativa di Oculistica diHumanitas Mater Domini.La prima causa della cataratta, co-me si sa, è l’invecchiamento. Prima o poiquasi tutti ne siamo colpiti, dai sessant’anniin poi, a volte anche prima, ma le cause pos-

sono anche essere diverse:diabete, terapie farmacologi-che, uso prolungato di corti-sone, cattive abitudini come ilfumo o l’eccessiva assunzionedi alcool, ecc.

un intervento senza bisturiL’unica soluzione per curarein modo definitivo la catarattaè l’intervento chirurgico. Nonesistono farmaci, colliri o oc-chiali in grado di bloccarne losviluppo o di ridare trasparen-za al cristallino opaco. L’inter-

vento consiste nella rimozione del cristalli-no opacizzato e nella sua sostituzione conuna speciale lente artificiale. Le attuali tecnologie per intervenire sul cri-

stallino sono due, la tradizionale Facoe-mulsificazione (intervento con ultra-

suoni) e la più innovativa con il lasera Femtosecondi, entrambe eseguitein Humanitas Mater Domini.

Ma quale la principale differenza?La Facoemulsificazione frantuma e

aspira la cataratta, mentre il laser a Femtose-condi evita totalmente l’uso di lame chirur-giche.

FacoemulsiFicazione vs lasera FemtosecondiFacoemulsificazione, l’intervento ad ul-trasuoniL’obiettivo dell’intervento chirurgico è ri-muovere il cristallino opacizzato (cataratta)e sostituirlo con una lente artificiale, IntraOcular Lens (I.O.L.). “Per raggiungere il cristallino occorre ese-guire piccole incisioni alla base della cor-nea (1.8 mm quella principale e 1.2 mmquella di servizio) attraverso le quali entra-re all’interno dell’occhio (nella sua cameraanteriore) e, con una speciale pinza, crearemanualmente un’apertura circolare nel

Fibre zonulari

Iride

Cornea

Umor acqueo

Umor vitreo

Cristallino

Muscolo ciliare Coroide

Nervo ottico

Retina

Sclera

Fovea

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perchè devono essere costantemente moni-torate e sostenute”, afferma Federica Negro-ni, Responsabile Qualità e Formazione diHumanitas Mater Domini. Dal 2006, il Forum Risk Management in Sa-nità si è sempre più affermato come la se-de per la presentazione e diffusione di buo-ne pratiche per la sicurezza del paziente. Si èandata così costituendo una vera e propria“comunità”  di operatori sanitari, societàscientifiche, esperti, che negli anni ha sti-molato la crescita della cultura e delle attivi-tà per la sicurezza delle cure, mettendo inrelazione tutto questo con le innovazioni dapromuovere in Sanità: rinnovamenti orga-nizzativi, clinici e tecnologici.

il Progetto “bundle Per laPrevenzione delle v.a.P.”“La V.A.P. è l’infezione più comune tra quel-le che si contraggono in Terapia Intensiva edetermina un prolungamento del tempo diventilazione e della durata della degenza. Èuna condizione complessa non solo da dia-gnosticare, ma da curare. Ecco perché laprevenzione diviene fondamentale. L’inci-denza della VAP interessa dal 10% al 20% deipazienti che ricevono la ventilazione mec-canica e questo tipo di polmoniti rappresen-ta circa l’86% delle polmoniti ospedaliere. Lamortalità attribuibile alla V.A.P. varia dal10% al 33%, quella dei pazienti intubati conV.A.P. è il doppio rispetto a quelli che non lacontraggono”, spiega il dottor Enrico Barba-ra, Responsabile dell’Unità Operativa diAnestesia e Rianimazione.L’incidenza della VAP negli Stati Uniti è di3,6 casi su 1000 giornate di ventilazionemeccanica, invece nei paesi sviluppati da10 a 41,7 casi”.

obiettivi del Progetto e stePGeneralmente, nei Servizi di Terapia Intensi-va si eseguono manovre e procedure per ri-durre l’incidenza delle VAP. Fondamentale eprimo passo per la prevenzione è il lavaggiodella mani. Altrettanto importanti, sono:

• Posizione supina del paziente con la testaa 30°• Igene del cavo orale• Sistemi di aspirazione sterili sia per quantoriguarda l’aspirazione continua sovraglotti-ca che endotracheale• Programmi di svezzamento precoce delpaziente dalla ventilazione meccanica• Programmi di controllo della sedazione interapia intensiva.

Perché?“Normalmente tutte queste procedure eprotocolli venivano applicati in Terapia In-tensiva, ma in momenti diversi, senza unmonitoraggio strutturato e senza un control-lo sulla effettiva esecuzione. In Humanitas

Mater Domini abbiamopensato che, attraversola creazione di un “bun-dle di prevenzione VAP”,ossia un raggruppa-mento di azioni “bestpractice” attuate collet-tivamente e in modo co-scienzioso, si sarebbepotuto ottenere un risul-tato migliore rispettoall’attuazione dei singoliinterventi”, spiega Davi-de Ghioldi, Coordinato-re Infermieristico Tera-

pia Intensiva.Il percorso è stato cosìstrutturato:• Didattica interattiva ba-sata su contenuti della let-teratura e sulle evidenzedisponibili (formazione onsite)• Creazione di moduli equestionari di rilevazione(bundle)• Utilizzo di una lavagna diindicatori (reminder estrumenti di osservazione)• Discussione e confrontodei dati della nostra Tera-pia Intensiva (audit e feed-back)

i nostri risultatiNel primo anno di applica-zione, gli interventi hannoportato ad una significativariduzione dell’incidenzadelle VAP nell’Unità Ope-rativa di Anestesia e Riani-mazione, da 7,4 casi ogni1000gg di ventilazionemeccanica a 0 casi (inci-denza italiana nel 2010 pari

a 9,3 casi su 1000 giornate di ventilazionemeccanica), dato ancora oggi confermato daidati in nostro possesso (anno 2017 * ricoveriin TI 378 con una degenza media di 956 gior-nate e una % di mortalità del 4,4% contro il15% dato nazionale).Particolare importanza alla terapia empiricaantibiotica e, nel caso di infezioni polmona-ri, alla stewardship antibiotica con una ri-cerca alla minore incidenza possibile dellamultiresistenza -> riduzione giorni terapiaantibiotica -> riduzione della resistenza an-tibiotica -> riduzione costi legati al consumodi farmaci.

le conclusioni“Il progetto ha raggiunto il suo obiettivo pri-mario e contemporaneamente ha migliora-to il lavoro di tutta l’equipe clinico/assisten-ziale grazie al coinvolgimento e miglior inte-grazione e condivisione degli obiettivi, cre-ando un metodo di lavoro che ha permessoe continua a garantire un approccio multidi-sciplinare ad ulteriori problematiche clini-che. Abbiamo dimostrato che, attraverso lacreazione di un “semplice pacchetto” dibuone pratiche cliniche attuate nello stessomomento, abbiamo migliorato l’outcomedel paziente. In questo caso, hanno permes-so di ridurre, fino alla scomparsa, le polmo-niti associate alla ventilazione meccanica”,conclude il dottor Barbara.

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L’attenzione del paziente in Terapia Intensivapremiata da Joint CommissionItalian Network.

Premio Qualità 2018a Humanitas Mater Domini

Humanitas Mater Domini ha vinto ilPremio Qualità 2018, il riconosci-mento assegnato da Joint Commis-

sion Italian Network, all’interno del ForumRisk Management in Sanità, che si è svolto aFirenze il 27 novembre.Il Premio Qualità è un’occasione per valoriz-zare e far conoscere, a livello nazionale, iprogetti di miglioramento della qualità, rea-lizzati dalle organizzazioni sanitarie italianeche riconoscono negli standard Joint Com-mission International una possibilità con-creta di miglioramento delle performance,

di riduzione del rischio, crescita, soddisfa-zione e di motivazione tra i professionisti egli operatori.Sono state 40 le organizzazioni sanitarie chehanno concorso al “Premio Qualità 2018”,per un totale di 44 progetti presentati. Unprocesso di selezione ha poi definito 3 orga-nizzazioni accreditate da JCI (IRCSS Ospe-dale Pediatrico Bambino Gesù, HumanitasMater Domini, Fondazione PoliambulanzaIstituto Ospedaliero), quali finalisti. E que-sto importante riconoscimento è stato attri-buito al nostro Istituto.Un meritato successo del team di Anestesiae  Rianimazione e dell’Ufficio Qualità, chehanno presentato e vinto con il progettoBundle per la prevenzione delle V.A.P.(polmonite associata a ventilazione), concui è stato affrontato il tema della gestionedelle infezioni.“Questa partecipazione è stata per noi l’oc-casione di condividere e promuovere nuoveesperienze e valorizzare i risultati che abbia-mo raggiunto attraverso un lavoro di squa-dra, perché la prevenzione del rischio clini-co, la sicurezza delle cure e del paziente so-no per noi di primaria importanza. Ecco

Paul Chang, Vice presidente di JCI, premia Humanitas Mater Domini. Nella foto, Federica Negroni e Davide Ghioldi.

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Il Centro Diagnostico Varesino (CDV) èuno storico poliambulatorio specialisti-co situato nel cuore di Varese, a pochi

metri dalla centralissima Piazza Repubblica.Da oltre 40 anni, un punto di riferimento pertutti coloro che hanno a cuore il proprio be-nessere e salute, con professionisti qualifi-cati e percorsi personalizzati.Dal mese di Giugno, il Centro è entrato a farparte del Gruppo Humanitas, che si è cosìancor più avvicinato al territorio varesinocon la qualità ed il servizio che lo contraddi-stingue.“L’acquisizione del Centro Diagnostico Va-resino permette di unire le competenze e iservizi del Centro all’esperienza degli spe-cialisti di Humanitas Mater Domini, lastruttura ospedaliera del Gruppo Humani-

tas presente nella provincia di Varese, ar-ricchendo così l’offerta al servizio del cit-tadino. In un’ottica di continuità delle cu-re, inoltre, il paziente potrà essere seguitonell’Istituto di Castellanza” afferma Ales-sandro Liguori, Amministratore Delegatodi Humanitas Mater Domini e del nuovocentro.

il centroIl Centro Diagnostico Varesino si articola suuna superficie di circa 1.000 mq. Le specialità ed i servizi offerti sono:- Visite specialistiche ed esami - Diagnostica per Immagini - Chirurgia ambulatoriale- Centro Prelievi- Fisioterapia

Medical Care: la qualità e il servizio di Humanitasanche a Varese

I SERVIZI

Per prenotazioniTel. 0332 288638 Da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 19.00Sabato dalle 8.00 alle 12.00

Per informazioniTel. 0332 288638 Da lunedì a venerdì: 8.00 – 19.00Sabato: dalle 8.00 alle 12.00E.mail: [email protected]

ORARI DEL CENTROUNICO PRENOTAZIONI(CUP)

Visite specialiste ed esamiAllergologiaAndrologiaAngiologiaAudiovestibologiaBroncopneumologiaCardiologia Chirurgia generaleChirurgia plasticaChirurgia vascolareDietologia - Scienza dell’alimentazioneDermatologiaEndocrinologiaFisiatriaGastroenterologia Ginecologia ed ostetriciaMedicina internaMedicina legaleNeurochirurgiaNeurologiaNutrizioneOculisticaOrtopedia e traumatologia

OrtotticaOstetricia e ginecologia Otorinolaringoiatria PediatriaProctologiaPsichiatriaPsicologiaReumatologiaSenologiaTerapia antalgica (agopuntura) Urologia

Diagnostica per immagini *EcografieMammografieRadiografie Risonanze magneticheTAC

Chirurgia ambulatoriale Chirurgia endoscopicaChirurgia esteticaChirurgia generaleChirurgia oculisticaChirurgia ortopedicaChirurgia otorinolaringoiatrica

Centro PrelieviPrelievi ed analisi, anche inconvenzione con il Servizio SanitarioNazionale.

FisioterapiaIl servizio offre trattamenti difisiokinesiterapia e massoterapia,unitamente a trattamenti strumentaliquali Hidro temp, Inter X, Ionoforesi,Magnetoterapia, Onde d’urto, TecarTerapia, TENS, Ultrasuoni.

* indagini eseguite sia in regime accreditato con il SSN che in regime privato

L’esperienza di Humanitas e le competenze dei suoi medici, ora anche nella Città Giardino.

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sente una riduzione dello stress operatorio,della degenza a 2-3 giorni e già il giornostesso permette al pazientedi camminare e quellosuccessivo di fare le sca-le”, spiega il dottorFranco Baldo, respon-sabile Unità Ope rativaOrtopedia e Traumatologiadi Humanitas Mater Domini.Il Fast Track è un’opzione di trattamentoaggiuntiva al percorso tradizionale dellachirurgia protesica dell’anca e del ginoc-chio. Spetta sempre allo specialista valutarecaso per caso l’opportunità di applicare omeno il percorso, verificando con attenzio-ne la presenza di altre patologie associa-te, che potrebbero renderlo più complicato,di problematiche legate all’età e al grado diautonomia motoria del paziente prima del-l’intervento.

FAST TRACK: IL PERCORSO

il Paziente: ruoloattivo Il paziente ha un  ruolo attivo efondamentale  nel percorso assi-stenziale. Innanzitutto, si sottopo-ne agli esami di routine per verifi-care i fattori di rischio che posso-no influire sulla durata dell’ospe-dalizzazione e, soprattutto, sullecomplicazioni dell’intervento chi-rurgico. Sono organizzati incontricon gli specialisti coinvolti nel per-corso (anestesista, ortopedico, fi-sioterapista, psicologo e coordina-tore infermieristico) che provve-dono a illustrare le motivazioni ele finalità del “percorso chirurgicoveloce”, oltre alle tecniche aneste-siologiche e chirurgiche che lo ri-guarderanno. Il paziente, inoltre,viene informato sul come prepa-rarsi e gestire il dolore post-ope-ratorio, come  alimentarsi, qua- li esercizi eseguire per rinforzarela muscolatura, migliorare la postura e lapercezione dell’arto operato, al fine di arri-vare “preparato” a una mobilizzazione pre-coce (preabilitation).Grazie all’informazione e alla multidiscipli-narietà degli specialisti, alcuni fattori di fre-quente riscontro possono essere miglioratiprima dell’intervento:Fumo e consumo di alcolici. In unostudio danese, su oltre 3000 protesi di anca eginocchio sottoposte a protocollo “fast-track”, si è evidenziato un incremento del-l’incidenza di riammissione in ospedale per

complicazioni nei pazienti fumatori rispettoai non-fumatori;Ansia e depressione prima dell’in-tervento. In letteratura, si è messo in evi-denza che disturbi emotivi/psicologici pre-operatori condizionano il risultato dell’in-tervento chirurgico e che il dolore cronicoinfluenza lo stato emotivo. I pazienti che ri-

feriscono dolore cronico di grave intensità,possono trarre notevole beneficio da untrattamento antalgico prima dell’interventochirurgico stesso, così come da un approc-cio psicologico preliminare;Malnutrizione/obesità sono correlatia maggiore incidenza di complicazioni(infezione, riabilitazione più complessa,ospedalizzazione prolungata, peggioreguarigione dei tessuti, mortalità periope-ratoria);Anemia pre-operatoria. È molto fre-quente e spesso misconosciuta. È diretta-mente correlata ad ospedalizzazione pro-

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Protesi di anca e ginocchio,il recupero è più rapido conl’approccio fast track.

Rimanere in ospedale solo per il tem-po necessario, tornare rapidamentealla vita normale e iniziare il prima

possibile una riabilitazione personalizzata.Questi alcuni dei vantaggi del Fast Track, unnuovo approccio al paziente e alla cura giàmolto diffuso nel Nord Europa e che risultaparticolarmente adatto per alcune speciali-tà, come l’ortopedia. “Cosa si intende per ‘Fast Track’? Un per-corso di gestione e di assistenza multidisci-plinare del paziente. Accanto al chirurgoortopedico, è fondamentale il coinvolgi-

mento dell’anestesista, del fisiatra, dell’in-ternista, del fisioterapista, del personaleinfermieristico e tecnico e, ta-lora, dello psicologo. Per-corso nel quale anche ilpaziente viene coinvol-to direttamente in tuttele fasi”, spiega il dottorEnrico Barbara, respon-sabile Unità Operativa diAnestesia e Rianimazione di HumanitasMater Domini.Nel nostro Istituto, in chirurgia ortopedi-ca, è in fase di attivazione il percorso FastTrack che riguarderà soprattutto la prote-sica dell’anca e del ginocchio. Una rivolu-zione che interviene su tutto il processooperatorio: prima, durante e dopo.

Fast track e ortoPedia “L’ortopedia è una specialità perfetta per ilFast Track, perché spesso il paziente è inbuone condizioni generali. L’intervento diprotesi all’anca e al ginocchio, in particola-re, è una delle più frequenti operazioni chi-rurgiche. L’adozione del percorso FastTrack, per questo tipo di interventi, con-

Fast Track in ortopedia, per un recupero più rapido

I VANTAGGI • Riduzione dei giorni

di degenza• minor dolore

post-operatorio(nessun taglio delmuscolo)

• ridotta incisionechirurgica

• Riduzione delle infezioni• Minore necessità di

trasfusioni di sangue

FAST TRACK

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post operatorio con bassi dosaggi e, quin-di, con minori effetti collaterali”, spiega ildottor Barbara.“L’intervento chirurgico non differisce ne-cessariamente da quello standard. Il requi-sito fondamentale è il rispetto, per quantotecnicamente possibile, di muscoli, tendinied il risparmio del tessuto osseo - spiega ildottor Baldo. Per facilitare il percorso riabi-litativo, nell’intervento di artroprotesid’anca si privilegia un accesso chirurgicomini-invasivo (approccio anteriore all’arti-colazione coxo-femorale). Questa tecnica,evitando di distaccare strutture muscolari eriducendo l’impatto sui tessuti molli, asso-

lungata e, ovviamente, a maggiore necessitàdi trasfusioni dopo l’intervento chirurgico.

il ricovero, le tecnichechirurgiche eanestesiologicheL’intervento viene eseguito il giorno stes-so del ricovero. “Si esegue un’anestesiaperiferica, per consentire una più rapidaripresa della funzione, e una terapia cheallevia il dolore, la quale agisce a vari li-velli sulla trasmissione del dolore con tec-niche di analgesia loco regionale e confarmaci che, interagendo tra di loro, per-mettono un ottimo controllo del dolore

cia minore dolore post-operatorio, minorenecessità di trasfusioni ematiche (del san-gue) per ridurre il sanguinamento e miglio-rare la percezione articolare”. Si cerca, sepossibile, di evitare l’impiego di drenaggiodalla zona operata, così come di catetere ve-scicale o calze elastiche, per rendere piùagevole la fisioterapia precoce.Per la medesima finalità, viene privilegiatauna terapia farmacologica orale per il con-trollo del dolore, così da ridurre l’uso di ca-teteri venosi periferici.

il Post oPeratorioGli esercizi di contrazione muscolare deiglutei, del quadricipite e di mobilizzazionedella caviglia e del ginocchio, possono esse-re eseguiti il giorno stesso dell’intervento,appena ripresa la motricità dell’arto operato.Dal giorno successivo (prima giornata post-operatoria), il paziente viene assistito dai fi-sioterapisti, vengono eseguiti esercizi a letto(esempio mobilizzazione attiva e passivadell’anca e del ginocchio), deambulazioneper brevi tratti con incremento graduale edutilizzo di stampelle, in modo da ottenereautonomia negli spostamenti in camera/ba-gno ed in reparto. Il secondo giorno si incrementa l’autonomiafunzionale (deambulazione in corridoio pertratti maggiori) e, se le prime tappe sono ri-spettate, si può procedere a fare le scale.Alla dimissione, la fisioterapia deve pro-seguire seguendo i consigli dei fisioterapi-sti, le indicazioni sulla terapia farmacolo-gica e le medicazioni. Si prevede una riva-lutazione ambulatoriale a 30-40 giorni didistanza.

PROTESI D’ANCA: MATER DOMINI È “AL PASSO”NELLA CHIRURGIA PROTESICA

innovazioni nel segno della chirurgia protesica: l’artroprotesi d’anca per via anteriore.Humanitas Mater Domini, attualmente è l’unica struttura nella provincia di Varese adeseguire questo tipo di intervento chirurgico. In prima linea, il dottor Franco baldo,primario dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto, esperto di chirurgiaprotesica con oltre 4.000 interventi di chirurgia maggiore e minore, 700 dei quali sonoimpianto di protesi d’anca per via anteriore.

PASSATO VS FUTURO: UN CONFRONTO TRA TECNICHEIl reale vantaggio tra la nuova tecnica e quella tradizionale consistenell’eliminazione del rischio di lussazione, la complicanza più temibile. Questopericolo si attesta tra l’1% e l’8% nella tecnica postero-laterale (tradizionale): è invecequasi 0 nell’accesso per via anteriore. La preservazione della muscolatura gluteapermette di migliorare la stabilità dell’articolazione, scongiurando, inoltre,  ilrischio di zoppia. Non da ultimo, si attesta una riduzione delle calcificazioni chetalvolta, nelle tecniche classiche, si osservano a seguito delle necessarie sezionimuscolotendinee.

FAST TRACKUNA NOVITÀ, DALLEORIGINI STORICHE

Il Fast Track è un percorsoideato negli anni ‘90 dalDott. H. Kehlet, chirurgodanese che applicòinizialmente i criteri delprotocollo alla chirurgiaaddominale per ridurre lecomplicanze ed ottimizzare irisultati clinici. Successivamente generòprotocolli “fast-track” daapplicare a diverse specialitàchirurgiche, nonchéanestesiologiche e mediche.

Stop al dolore con la fisioterapia.

Centro Fisioterapico: un team di specialisti al tuo servizio

Il  Centro Fisioterapico di HumanitasMedical Care Arese si pone l’obiettivo diaccogliere ed assistere persone che ne-

cessitano un percorso diagnostico e riabi-litativo, con il supporto di professionistispecializzati e tecnologie sicure.

centro FisioteraPico:quando e PerchéRidurre o eliminare il dolore, recuperare lamobilità articolare, la forza muscolare,l’equilibrio e la coordinazione, sono le mo-tivazioni per le quali rivolgersi ad un centro

specializzato. Quando? Dopo un trauma,per un problema muscolare/articolare, unamalattia neurologica o reumatica o a segui-to di un intervento chirurgico.

a chi rivolgersi?Nel Centro Medico di Arese, il percorso dicura e riabilitazione è personalizzato, fruttodi sinergie mediche e di esigenze specifichedei pazienti, che possono prevedere l’inter-vento di diverse figure.In genere, nella diagnosi intervengono spe-cialisti in Fisiatria, Neurologia, Ortopedia

o Reumatologia, mentrela maggior parte delle te-rapie sono affidate ai fi-sioterapisti.A completamento delpercorso di diagnosi e cu-ra, può essere utile l’inter-vento di agopunturisti,ecografisti, osteopati eradiologi.

i nostri serviziPresso la sede di Arese èpossibile eseguire  visite

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specialistiche di Fisiatria (anche per valuta-re la postura),  Neurologia, Ortopedia e Reu-matologia.trattamenti• Drenaggio linfatico• Elettroterapia antalgica tens• Elettroterapia di muscoli• Esercizi posturali-propriocettivi• Fisiokinesiterapia• Iniezioni di sostanze terapeutiche articola-ri/endoarticolari• Ionoforesi• Massoterapia• Ozonoterapia• Rieducazione neuromotoria• Sedute di agopuntura• Sedute di osteopatia• Tecarterapia• Ultrasuonoterapia (anche in acqua)

il Percorso di cura continua in…

HUMANITAS MATER DOMINIQualora sia necessario proseguire le cure inospedale oppure eseguire approfondimentidiagnostici, come ad esempio TAC o riso-nanze magnetiche, si può contare sull’espe-rienza di Humanitas Mater Domini (Castel-lanza – VA) e dei suoi specialisti.

LA POSTURA Osservare il proprio corpo è fondamentaleper svolgere al meglio ogni attività, special-mente se sportiva e con l’obiettivo di trarnebenefici.Nella corsa, la postura ha una notevole im-portanza: può amplificare gli squilibri po-sturali, ma, se eseguita correttamente, puòmigliorarli. Qual è dunque la postura più corretta du-rante la corsa? La parola a CarmenScarabeo, fisiatra di Humanitas Medi-cal Care Arese.Esperienza e chilometri percorsi aiuta-no a sviluppare la postura più idonea alproprio passo e fisico, ma vi sono alcuniaccorgimenti per correre meglio e conuna minore probabilità di imbattersi inun infortunio.Avere un corretto allineamento, infatti,aiuta ad ottenere una migliore perfor-mance. Un esempio sono i velocisti dei100 mt che partono da un’inclinazione di45° e, con l’aumentare dell’accelerazione,incrementano l’allineamento, spostandogradualmente il baricentro in avanti.Riuscire a bilanciare in maniera corret-ta orecchie, spalle, anche e caviglie è ilsegreto per una performance soddisfa-cente e per mantenere una buona respi-razione e avere più energia. Un correttoallineamento, inoltre, favorisce l’esten-sione dei muscoli del rachide e quindi il loroallungamento verso una migliore postura.

come correre nel modocorretto“Il modo più efficace di correre consiste nelpoggiare il metatarso, cercando di minimiz-zare il contatto tra i piedi e il suolo. Il consi-glio è di provarci per dieci minuti ad ogni

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RADIOLOGIA“FUORI ORARIO”

Il servizio di radiologia dellasede di Arese offre lapossibilità di eseguireecografie e radiografie 6giorni su 7 (dal lunedì alsabato) ed in alcune giornateanche di sera!Oltre agli orari a cui siamoabituati, è possibileeseguire un’indaginediagnostica il mercoledì finoalle ore 20:00, il venerdì finoalle ore 19:30 o il sabato.Per conoscere le disponibilità e l’offerta radiologica:tel. 02 83456777.

sessione, così da modificare gradualmentela postura”, afferma la fisiatra.Quando il piede lascia il terreno e nella fasedi spinta si contraggono gli hamstring (grup-po di muscoli della parte posteriore della co-scia detti ischiocrurali) e il grande gluteo, sicrea un ciclo di movimento. Minore è il ciclo,maggiore è la lunghezza del passo. Inoltre, lacoordinazione tra braccia e gambe elimina ilrimbalzo e consente al movimento di essere

più fluido e efficiente. Per tale motivo, lebraccia dovrebbero essere piegate all’altezzadel gomito a 90° e muoversi coordinate al re-sto del corpo.“La chiave per una corretta postura è permet-tere al corpo di protendersi in avanti e man-tenere l’allungamento dei muscoli della co-lonna, fino a che il peso del corpo è sotto ledita e l’avampiede”, conclude la specialista.

L’IMPORTANZA DI UN CORRETTO APPOGGIODEL PIEDE. CONOSCI L’ESAMEBAROPODOMETRICO?Un corretto appoggio del piede duranteil cammino o la corsa è fondamentaleper l’efficienza, il coordinamento e ladistribuzione del carico.che cos’è e a cosa serve l’esamebaropodometrico?L’esame baropodometrico permette divalutare la qualità dell’appoggio aterra dei piedi, valutando in modoapprofondito la modalità di esecuzionedel passo ed eventuali alterazioni delladeambulazione.

È utile per fornire indicazioniterapeutiche sulla correzionedell’appoggio eventualmente tramite unplantare correttivo/contenitivo. In etàdello sviluppo, si esegue a scopodiagnostico e preventivo.È possibile eseguire l’esame con la nuova pedana baropodometricapresente in Humanitas Medical CareArese. Per maggiori informazioni: tel 02 83456777.

SPECIALE CORSA: CONSIGLI PER SPORTIVIAMATORIALI E NON

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Pre gara“Il massaggio che viene eseguito negli atti-mi antistanti la gara è composto da sfiora-menti leggeri e veloci per vascolarizzare ilmuscolo, attivando il microcircolo. Ha ilsolo scopo di scaldare muscoli e articola-zioni e completare, in modo passivo, il ri-scaldamento attivo dell’atleta”, spiega la fi-sioterapista.

Post garaIl massaggio consigliato nelle ore successivealla prestazione è più lento e composto dasfioramenti e frizioni. Lo scopo è di favorire ildrenaggio venoso e l’eliminazione delle tos-sine accumulate durante la corsa nei musco-li, che, se non vengono rimosse nel brevetempo, provocano senso di affaticamento epesantezza generale.

durante l’annoPer chi corre con regolarità, anche in mo-do amatoriale, sarebbe utile inserire nelproprio programma di allenamento mas-saggi di scarico, nei periodi di intensa atti-vità (1 alla settimana), e massaggi pre gara,almeno 3 giorni prima della stessa, al finedi eliminare contratture e distendere le fi-bre muscolari.Essendo un massaggio molto più profondo eintenso, il corpo necessita di un periodo direcupero. Per questo dev’essere eseguito conun certo anticipo, in modo da evitare la sen-sazione di gambe “vuote” e prive di energia.Per informazioni sull’offerta massoterapicachiama il nr. 02 83456777.

I MASSAGGI

“Massaggio” non solo è sinonimo di relax,ma per sportivi e soprattutto runner, è unottimo metodo di recupero, prevenzionedegli infortuni e maggior flessibilità mu-scolare.Abbiamo chiesto ad Alice Dorisi, fisiotera-pista di Humanitas Medical Care Arese, qua-li tipologie sono consigliate ai corridori eperché è così importante inserire il massag-gio nel programma di allenamento.Correndo, i muscoli sono soggetti a ripetutecontrazioni, le fibre muscolari tendono adaccorciarsi e i muscoli diventano semprepiù rigidi. Questo comporta una minorepossibilità di movimento delle articolazioni,fibre muscolari più compresse a discapitodella circolazione del sangue.Avendo chiaro questo quadro, viene da sé la

necessità di normalizzare la condizione deimuscoli sottoposti a tale “stress” e di favorirela circolazione sanguigna, responsabile deltrasferimento di ossigeno che aiuta ad elimi-nare gli scarti cellulari. Come?

AMBULATORIO DI OCULISTICA: LA TECNOLOGIA STRIZZA L’OCCHIO ALLA SALUTE

Nell’ambulatorio di oculistica dihumanitas medical care aresecollaborano oculisti e ortottisti. Questiultimi, in particolare, eseguono gli esamistrumentali necessari ad inquadraretutte le principali problematiche cheinteressano l’occhio e l’apparatovisivo, indicando le cure piùadeguate sia per gli adulti che per ipiccoli pazienti. Il tutto, sempre incollaborazione con il medico oculista.“In Humanitas Medical Care Arese sieseguono esami e accertamenti perla valutazione del visus, laprescrizione di occhiali e la cura dipatologie oculari. In particolare, cioccupiamo della malattia dell’occhiosecco, un disturbo che stadiventando estremamente comune”,spiega l’oculista claudio lucchini.

quali sono le PrinciPalistrumentazioni disPonibili?L’Ambulatorio di Oculistica dispone distrumentazioni di ultima generazioneche permettono di diagnosticare malattiedella cornea e patologie a livello retinico.

“Un macchinario sofisticato come l’oct(tomografia coerenza ottica), cipermette una valutazione estremamenteaccurata della retina e delle fibre delnervo ottico, consentendo la diagnosiprecoce di alcune gravi patologie come il

glaucoma o la maculopatia retinica.Un altro strumento indispensabile per ladiagnosi e il monitoraggio del glaucomae di molte altre malattie oculari è ilcampo visivo computerizzato”,spiega lo specialista.Molto importante è anche il topografocorneale, che consente di scoprire lealterazioni della cornea, come ilcheratocono, una malattia che colpiscecon più frequenza i giovani e simanifesta in modo subdolo, a volte conun iniziale problema di astigmatismo,per poi degenerare nel tempo.

HUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 2019

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• Difficoltà grafiche e motorie nella scrittura,caratterizzate da segni poco riconoscibili,cattiva postura della mano e/o del resto delcorpo, tempi di esecuzione prolungati;• Difficoltà nell’esprimere verbalmente e periscritto ciò che si pensa. Le produzioni oralie scritte sono sempre molto brevi.

3 i bambini con diFFicoltàscolastiche sono tutti

dislessici?No. In base alla difficoltà specifica che com-portano, i DSA si dividono in:• Dislessia, il disturbo più conosciuto. Lalettura di un bambino dislessico è più lentae/o meno corretta rispetto ai bambini dellastessa età o classe frequentata.

• Disortografia, un disturbo specifico dellascrittura di natura linguistica, caratterizzatodalla presenza di un elevato numero di erro-ri di ortografia.• Disgrafia, un disturbo specifico della scrit-tura, di natura grafo-motoria. Il bambino di-sgrafico presenta una scrittura molto lenta epoco leggibile.• Discalculia, un disturbo peculiare delleabilità di apprendimento, relativo al sistemadei numeri e al calcolo.Una caratteristica rilevante nei DSA è lacomorbilità, ossia che disles-sia, disgrafia, disortografia ediscalculia possono comparireinsieme, oltre che isolatamen-te. Talvolta, si possono associa-re a questi anche disturbi spe-cifici del linguaggio e dell’at-tenzione.

4un bambino con dsa è Poco

intelligente?No, i DSA non sono causati da undeficit di intelligenza, né da pro-blemi ambientali, psicologici oinsufficienze sensoriali.

5a chi mi devo rivolgerePer la valutazione?

chi è lo sPecialista?La Valutazione Diagnostica, indicata perun sospetto DSA, è una stima multidimen-sionale di un’équipe di specialisti esperti. Ilpercorso include: visita specialistica delmedico neuropsichiatra infantile, completavalutazione neuropsicologica e valutazionelogopedica. Alla conclusione della valuta-zione viene rilasciata la Certificazione Dia-gnostica.

6come si esaminano le diverse Funzioni

cognitive del bambino?La valutazione neuropsicologica permettedi capire che cosa sta succedendo al bambi-no, quali le difficoltà cognitive e i disturbispecifici presenti. Al bambino verranno sot-toposti diversi test neuropsicologici atti a va-lutare le seguenti aree cognitive: livello co-gnitivo generale, abilità scolastiche stru-mentali (lettura, scrittura, calcolo), linguag-gio e funzioni cognitive di base (attenzione,memoria, prassie).

7cosa Fare doPo la certiFicazione

diagnostica?Dopo la Valutazione e la Certificazione Dia-gnostica, è possibile fornire indicazioni spe-cifiche alla famiglia e alla scuola per la stesu-ra di un piano didattico personalizzato(PDP), che permette al bambino di proce-dere con più serenità nel percorso scolasti-co, ottenendo risultati migliori.

8a che età Posso Farvalutare il bambino?

I disturbi si manifestano solitamente al-l’inizio della scuola primaria. Non è peròpossibile fare una diagnosi certa di disles-sia, disortografia, disgrafia prima della finedella seconda classe primaria e di discalcu-lia non prima della fine della terza classeprimaria. Prima di questi periodi, è peròpossibile fare una relazione clinica che di-chiari l’eventuale sospetto di DSA o la pre-senza di altri disturbi associati alle difficol-tà nell’apprendimento. Questo permette diattivare tempestivamente gli interventi piùidonei per rispondere alle difficoltà delbambino.

9chi Fa il trattamento riabilitativo al bambino

doPo la certiFicazione?Esistono specifici trattamenti riabilitativiche permettono di ottenere miglioramen-ti, sfruttando le buone risorse intellettiveper il massimo sviluppo delle capacità delbambino. Solitamente, ad essi si associanoanche colloqui con i genitori e con gli in-segnanti, volti a dare specifiche indicazio-ni. Il trattamento viene effettuato da per-sonale esperto, psicologo o logopedistacon specifica conoscenza e formazionenel settore.

HUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 201914

Disturbi dell’apprendimento?Impariamo a conoscere i disturbi che si possonoriscontrare nei bambinidurante il periodo scolastico.

Secondo l’ultimo rapporto pubblicatodal MIUR (Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca), nel-

l’anno scolastico 2016-2017, i bambini conDisturbi Specifici dell’Apprendimento(DSA) sono oltre 250.000, il 2,9% degli

alunni italiani.Ma quante persone sanno cosa sono

i DSA e come riconoscerli?Ne parliamo con la dottoressa Lu-cia Spinazzola, Ambulatorio dei

Disturbi Specifici dell’Apprendi-mento di Humanitas Mater Domini.

1cosa sono i dsa?

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento nonsono malattie, ma disturbi di origine neuro-biologica che riguardano la capacità delbambino di leggere e scrivere in maniera ac-curata, veloce e di eseguire correttamentecalcoli matematici. Ad essi, si possono ag-giungere anche difficoltà nella comprensio-ne di testi scritti, deficit dell’attenzione e del-la memoria di lavoro.

2quali sono i ‘camPanelli di allarme’?

• Difficoltà nell’imparare a leggere e scrivere;• Inversione e sostituzione di alcune lettere(m/n; v/f; b/d, a/e) durante la lettura e lascrittura;

• Fatica a produrre brevi testi scritti;• Difficoltà nell’apprendere le tabelline,nell’eseguire calcoli orali e scritti. Fatica nelrisolvere i problemi, con presenza di moltierrori e un eccessivo rallentamento;• Fatica nello studio, con tempi di apprendi-mento molto lunghi e ridotta capacità dimemorizzazione;

Le 9 cose da conosceresui Disturbi Specificidell’Apprendimento (DSA)

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ma il 5% dei pazienti può presentare una for-ma ad esordio precoce prima dei 50 anni(Fonte: Ministero della Salute).Dai campanelli di allarme all’approccio di cu-ra, fondamentale è la conoscenza della malat-tia ed essere seguiti da medici specialisti.Oltre che in Humanitas Mater Domini, anchea Lainate è stato attivato l’Ambulatorio dellemalattie neurodegenerative: Parkinson eAlzheimer. Non solo indicazioni terapeuti-che farmacologiche, ma un supporto multi-disciplinare: sostegno psicologico, alimen-tare, riabilitativo motorio e cognitivo.

maPPatura dei nei? eccol’ultima novitàPossono essere presenti fin dalla nascita ocomparire in ogni momento della nostra vi-ta. Ruvidi o lisci, con forme irregolari o ton-deggianti. In qualunque modo essi si pre-sentino, i nei possono celare un pericolo etrasformarsi in un melanoma, tumore mali-gno della pelle e terzo tipo più comune negliunder 50.L’importante è la prevenzione. Si chiama

Videodermatoscopia digitale computeriz-zata ed è l’esame non invasivo che permettela diagnosi differenziale tra neo e melano-ma, ingrandendo ed esaminando le struttu-re della cute non visibili a occhio nudo.La mappatura dei nei, che viene eseguitatramite una videocamera digitale, è consi-gliabile venga effettuata almeno una voltal’anno sui soggetti a ‘rischio’, per monitorarel’evoluzione delle macchie sospette.Oltre che in Humanitas Mater Domini, l’esa-me può essere eseguito, in Humanitas Medi-cal Care a Lainate, Arese e Busto Arsizio.

breath test: soFFia sulleintolleranzeIl tuo intestino ti lancia dei segnali di soffe-renza come flatulenza, gonfiore e crampiaddominali? Potresti avere intolleranze ali-mentari? Non preoccuparti, a tutto questoc’è una soluzione. Si chiama Breath Test oTest del Respiro, il test indolore e rapidoche può dirti cosa non va!Possono essere eseguiti:• Breath Test al lattosio. In modo semplicee rapido, permette di scoprire se si è intolle-ranti al latte e ai suoi derivati.

• Breath Test al lattulosio. Rivolto a coloroche soffrono di alitosi, digestione lenta, gon-fiore, stipsi, coliche addominali e meteori-smo, questo esame è in grado di determina-re il transito intestinale.• Breath Test al glucosio. Può smascherareun’eventuale colonizzazione batterica ano-mala nell’intestino tenue, causa principaledi vari disturbi gastrointestinali.Il Breath Test può essere eseguito in Huma-nitas Mater Domini, Humanitas MedicalCare Lainate e Arese.

HUMANITAS MEDICAL CARE LAINATEcellulite? si combatte con l’ozonoteraPiaNota come “buccia d’arancia”, la cellulite èun inestetismo tipicamente femminile chesi localizza soprattutto su fianchi, glutei, ad-dome, cosce, ginocchio.Come combatterla? Sicuramente correg-gendo abitudini scorrette (alimentazionesregolata, stress, calzature troppo alte o bas-se, abiti troppo stretti), curando problemicircolatori e ormonali. Ma lo sapevi che unaiuto arriva anche dall’ozonoterapia?Riconosciuta per le sue capacità antinfiam-matorie, antidolorifiche e rigenerative, par-ticolarmente efficace nella cura delle pato-logie dell’apparato osteo-articolare (tendi-niti, stiramenti, contratture muscolari, epi-condilite, fascite plantare, ecc.), è ormai no-to il suo utilizzo anche in ambito estetico.

Pratica medica sicura ed indolore, il numerodelle sedute non è standard, ma varia a se-conda della situazione: in genere, si eseguo-no cicli di una/due sedute a settimane per8/10 settimane. Nella maggior parte dei casi,si assiste velocemente a  una prima riduzio-ne del volume della parte trattata. L’ozonoterapia si esegue in Humanitas Ma-ter Domini, Humanitas Medical Care Laina-te e Arese.

malattie neurodegenerative:Parkinson e alzheimerIl manifestarsi delle malattie neurodegene-rative è subdolo perché all’inizio e, nellamaggior parte dei casi, sono asintomatiche.Dopo l’Alzheimer, il Parkinson è la secondamalattia neurodegenerativa più diffusa. Sistima che in Italia le persone affette sianocirca 230.000. La prevalenza della malattiaè pari all’1-2% della popolazione sopra i 60anni e al 3-5% sopra gli 85. L’età media dicomparsa dei sintomi è intorno ai 60 anni,

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HUMANITAS MEDICAL CARE BUSTO ARSIZIO

HUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 2019 17

un’attenzione tutta al FemminileUn ambulatorio, quello di Ginecologia, at-tento alle diverse esigenze di salute delladonna, dall’adolescenza fino alla menopau-sa, per la diagnosi e il trattamento delle prin-cipali patologie ginecologiche.Per te, la possibilità di eseguire visite specia-listiche ed ecografie.

stoP al dolore con la FisioteraPia!I movimenti sono spesso difficili, dolorosi oa volte quasi impossibili da eseguire a causadi un trauma o per dolori muscolari e artico-lari ricorrenti?Per poter svolgere o riprendere le normaliattività quotidiane, senza dolore, un aiutodalla fisioterapia che permette di  recupera-re  mobilità articolare, forza muscolare,equilibrio e coordinazione.Con i fisioterapisti del Centro ambulatorialedi Busto Arsizio, si può eseguire: Tecartera-pia, Fisiochinesiterapia, Massoterapia,Rieducazione motoria ed Esercizi postu-rali.

osteoPatia. quando e Perché?Cefalee, emicranie, vertigini e tanti altri di-sturbi, possono essere trattati con l’Osteopa-tia, un sistema affermato e riconosciuto diprevenzione sanitaria che si basa sul contat-to manuale per la diagnosi e per il tratta-mento” (World Osteopatich Health Organi-zation –WOHO).

Non si avvale di farmaci, tecniche chirurgi-che o di alcuno strumento particolare, ben-sì di manipolazioni e manovre specifiche suogni distretto anatomico del corpo. Si è di-mostrata efficace per la valutazione ed iltrattamento di disturbi che non interes-sano solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (le-game tra cranio, colonna e osso sacro) e vi-scerale (azioni sulla mobilità degli organiviscerali). A Busto, il nuovo Ambulatorio diOsteopatia.

senologia: Prevenzione, la Parola d’ordineEsegui con regolarità una visita senologica?Ricorda l’importanza della prevenzione edei controlli periodici. La diagnosi precoce,infatti, rimane la strategia più efficace perbattere sul tempo questo tumore, che puòessere guarito in un numero sempre mag-giore di casi. Un regalo alla nostra femmini-lità, al nostro corpo, alla nostra salute.

allena il Pavimento Pelvico!Il pavimento pelvico è una zona muscolaremolto importante per il benessere delladonna e, per questo motivo, è fondamentaleprendersene cura nel modo corretto. L’Am-bulatorio di Ginnastica del Pavimento Pelvi-co si rivolge a tutte le donne, dall’adole-scenza alla menopausa, in gravidanza (in-dicato sia in preparazione al parto che nelpost partum) e non. La ginnastica pelvica èrivolta, in particolare, alle donne che soffro-

no di: incontinenza urinaria e/o fecale, pro-lasso, dolore durante i rapporti sessuali, do-lore pelvico cronico, emorroidi.

Pneumologia Per la salutedel resPiroVisita specialistica per la diagnosi e tratta-mento di tutte le malattie respiratorie ine-renti il polmone, in particolare di asma, tos-se, bronchite cronica e acuta, ecc. è la spiro-metria, un semplice esame non invasivo edella durata di pochi minuti per controllarela salute dell’apparato respiratorio.

chirurgia vascolareSpecialisti per la diagnosi e trattamento dellemalattie dell’apparato circolatorio, da quellevenose (varici o vene varicose, flebiti superfi-ciali, trombosi venose profonde, ulcere degliarti inferiori) a quelle linfatiche (linfedemi,linfangiti). Completa la diagnosi, la possibili-tà di eseguire ecocolordoppler agli arti infe-riori, superiori, tronchi sovraortici.

HUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 201916

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HUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 2019 19

TUMORE AL SENO, SE CORRI NON TI PRENDEPraticare regolarmente attività sportiva ri-duce in modo significativo la probabilità disviluppare il tumore al seno in donne sane edi incorrere in recidive. È da preferire l’attivi-tà aerobica: correre, camminare, andare inbicicletta, nuotare. Il consiglio dei senologidi Humanitas Medical Care Arese. Perchè?• Potenzia il sistema immunitario• Contrasta gli stati infiammatori cronici• Favorisce l’eliminazione delle sostanze tu-morali• Diminuisce la resistenza all’insulina, permet-tendo un più rapido utilizzo degli zuccheri• Riduce il sovrappeso e la concentrazione diormoni

LA SALUTE DEL RESPIRO… IN UN SOFFIOCome riconoscere un respiro in salute? Uti-li consigli e un test non invasivo, indolore edella durata di qualche minuto: la spiro-metria, un esame che fornisce informazio-ni sullo stato di salute del nostro apparatorespiratorio.Così gli pneumologi di Humanitas MedicalCare Arese hanno coinvolto i partecipantidella Walk&Run.

MASSAGGI SPORTIVI E VALUTAZIONE POSTURALEGli sportivi sanno quanto i massaggi sianoun ottimo metodo di recupero, ma servanoanche come prevenzione degli infortuni eper dare maggior flessibilità ai muscoli. Inoccasione dell’iniziativa, i fisioterapistihanno proposto massaggi sportivi prima edopo la competizione.Ortopedici e fisiatri erano invece a dispo-sizione per rispondere ai tanti dubbi re-lativi alla corsa, agli infortuni e ai vizi chepregiudicano la corretta postura.

LA BARRETTA ENERGETICA“FAI DA TE”Le  barrette energetiche  sonouno snack completo, sano e pratico dapoter consumare in svariati momentidella giornata e possono essere ilgiusto carburante per l’attività fisica,in particolar modo per la corsa. Co-mode come spuntino da mettere inborsa, nella sacca della palestra onello zainetto della scuola comemerenda genuina e nutriente per i bambini,semplici e veloci da preparare. Una sempliceversione è la proposta della nutrizionista diHumanitas Medical Care Arese.

HUMANITASMATERDOMINI - GENNAIO 201918

Oltre 650 partecipanti,prevenzione, divertimenti...e non solo!

Grande successo per la seconda edi-zione della Walk & Run – Traguar-do Salute, l’evento sportivo non

competitivo organizzato da Humanitas Me-dical Care Arese, in collaborazione con ilCentro Commerciale IL CENTRO.Oltre 650 le persone che vi hanno parteci-pato: non solo runner professionisti, ma an-che numerosi amanti delle camminate e delnordic walking, così come tante famiglie conbambini al seguito.Unico obiettivo comune: correre verso il tra-guardo della salute.

Sport, musica, divertimento, ma non solo! Incampo è scesa anche la prevenzione, graziealla presenza degli specialisti di HumanitasMedical Care Arese con aree mediche dedi-cate dove, runner e non, hanno avuto l’op-portunità di consulti e attività di prevenzio-ne gratuite, con gli specialisti di Fisioterapia,Fisiatria, Ortopedia, Senologia, Pneumolo-gia, Nutrizione ed Odontoiatria. Ma le sorprese non sono finite! Madrinadell’edizione 2018 è stata Ilaria d’Amico,volto noto degli schermi televisivi, impegna-ta al fianco della Scuola Italiana di Senologia

ONLUS in attività di informazione esensibilizzazione per una semprepiù diffusa prevenzione al femmini-le. Le quote di iscrizione sono state inte-ramente devolute alla FondazioneHumanitas, a supporto di progettivolti a migliorare la qualità della vitadei pazienti e delle loro famiglie.…Ed ora scaldate i motori per leprossime tante altre iniziative targa-te Humanitas.

Arese: grande successo per la seconda edizione della Walk&Run

VILLAGGIO DELLA SALUTE: LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2018

A cura di Elisabetta Macorsini, Biologa Nutrizionista e Diet Coach

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

⅓½

¼

½

Trita i semi, aggiungi il cocco grattugiato, la farina di canapa e mescola bene il tutto. Riponi in una ciotola la granella così ottenuta e, sempre con l’aiuto del

vanillina fino a quando non saranno ben amalgamati. Se necessario, stempera con dell’acqua. Mixa insieme i datteri e i semi precedentemente

dovrà essere modellato su una teglia foderata con

CONSIGLI Puoi conservare fuori dal frigo le barrette avvolte nella pellicola fino 2 settimane.

IL TRAGUARDO SALUTE È STATO RAGGIUNTOGRAZIE AI CONSIGLI DEINOSTRI PROFESSIONISTI:Andreoli Claudio - SenologoCapobianco Francesco - FisioterapistaDorisi Alice - FisioterapistaHerrera Diaz Awilda - PneumologaIzzo Cristina - Igienista DentaleMacorsini Elisabetta - BiologaNutrizionistaMantoan Pietro - FisioterapistaNaddeo Angelo - PneumologoScarabeo Carmen - FisiatraTornese Deborah - SenologaZerbinati Fabio - Ortopedico

Via Gerenzano, 2 - 21053 CastellanzaUfficio Stampa: Marta Galbiati - 0331 476343Anno XXIII - numero 1 - Gennaio 2019Autorizzazione del Tribunale di Busto Arsizio N.9/96 del 28 settembre 1996Direttore responsabile e direttore della comunicazione: Walter BrunoRedazione: Marta GalbiatiGrafica: Pierluigi Nava, G&R AssociatiImmagini: Archivio Humanitas Mater Domini,ICP, ShutterstockStampa: Tipo-Lito Candiani sas

Humanitas Mater Dominiè una struttura ospedalieraaccreditata Joint CommissionInternational.

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