Catalogo "Sembrano tracce, sono invece... sapori"

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10 giugno - 30 luglio 2011 TRATTORIA alla FONTANA Magenta mostra personale 5 Sara Montani l’artista Sara Montani con il patron Gianni e lo chef Delfina sembrano tracce, sono invece ... sapori Piccola frittata alla erbe fini Insalata pungente di riso allo zafferano su salsa di pomodoro all’arancia e di frutto esotico con una composizione di “Tartare” : - di salmone all’erba cipollina e sentore di limone - di pollo all’uvetta, crema di sedano ed aceto balsamico - di olive, funghi e pomodoro al basilico Pennette ai crostacei con piselli e spugnole in uno zabaione di cipolle dolci su un passato di asparagi Pasticcio di anitra arrosto con fegato grasso e verdure glassate in una salsa di ciliege Sfogliata di mele con crema di mirtillo Caffe’ 10 giugno - 30 luglio 2011

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10 giugno - 30 luglio 2011TRATTORIA alla FONTANA

Magenta

mostra personale

5Sara Montani

l’artista Sara Montani con il patron Gianni e lo chef Delfina

“sembrano tracce, sono invece ... sapori ”Piccola frittata alla erbe fini

Insalata pungente di riso allo zafferano su salsa di pomodoro all’arancia e

di frutto esoticocon una composizione di “Tartare” :

- di salmone all’erba cipollina e sentore di limone

- di pollo all’uvetta, crema di sedano ed aceto balsamico

- di olive, funghi e pomodoro al basilico

Pennette ai crostacei con

piselli e spugnole in uno zabaione di cipolle dolci su un passato di asparagi

Pasticcio di anitra arrosto con fegato grasso e verdure glassate in

una salsa di ciliege

Sfogliata di mele con crema di mirtillo

Caffe’

10 giugno - 30 luglio 2011

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memorie d’azzuro,1994 tecnica mista 60x60 cm

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in copertina foto dell’artista nel suo studio a Milano

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ambiti,1998 tecnica mista 62x62 cm

mondo ... e poi...,1998 tecnica mista 60x60 cm

mondo ... e ... poi,1997 tecnica mista 60x60 cm

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testimonianza,1994 tecnica mista 100x60 cm

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verso ..., 2001 tecnica mista 60x80 cm

sussurri, 1995 tecnica mista 40x50 cmalba, 1995 tecnica mista 40x50 cm

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Vi e’ mai venuta l’idea di stare in silenzio, fermi, senza piu’ nulla dire, non perché vuoti di idee ma perché sazi delle troppe idee che il mondo di oggi propone? Cosi’ m’e’ capi-tato, giorni or sono, e me ne stavo a «pensare il silenzio», quando Sara Montani - cui mi lega anche l’ammirazione per le sue qualita’ d’umanesimo sociale - mi ha chiesto queste poche righe.Cosi’ ho visto, di suo, piu’ di quanto avevo gustato alle mostre, che sono solo la punta dell’iceberg.. Addentrandomi nelle sue molte ricerche mi sono accorto che - e’ vero - oggi c’e’ troppo di tutto, oggi viviamo un Manierismo (con le medesime decadenze socio-economico-politiche del Cinquecento in Italia) in cui tutti esprimo-no se stessi, e le correnti dell’ Arte sono tante quanti sono gli esseri umani sulla terra; pero’ c’e’ qualcuno che lo e’ meglio degli altri, o degli altri lo sa meglio dire, ed allora egli mi riconcilia con i troppi ismi, i troppi lavori, i troppi pittori, i troppi di tutto!Perché non basta dipingere, occorre che nella pittura si esprima, che quella pittura non sia la ripetizione poco piu’ a destra o poco piu’ a sinistra di quanto e’ stato gia’ detto dieci minuti prima. Oc-corre che in quella pittura ci si senta l’essere umano, i suoi sogni, le sue speranze, ecco: il compito dell’artista oggi e’ di darci sogni e speranze, perché la tecnologia, il consumismo e gli egoismi politi-coidi proprio questo ci hanno tolto. Oggi i bambini non hanno piu’ fantasia. Ben pochi sono in grado di mantenere in loro l’amore per la favola e per le favole dell’ Arte.Sara Montani conosce i bambini, ama i bambini lavora per i bam-bini, ed e’ riuscita - oggi questo e’ un miracolo - a mantenere in-tatta quella sua anima di bambino che e’ la nostra parte psichica dell’inconscio libero-positivo-creativo.Ecco allora il suo ridire di tessiture astratte in cui tuttavia e’ dato largo spazio alle possibilita’ del sogno, alla visione individuale, alla costruzione d’una parte di noi come specchio in cui ci si specchia. Ed ecco, insieme alla superficie-specchio, la delicatezza sognante e fragrante d’un colore-linea-conduzione-memoria su cui adagia-re le nostre fantasie. Ed ecco i temi-guida: Fede, Speranza, Carita’, oppure sogni e immaginifico e il divino, di la’ dai limiti, di la’ delle barriere, di la’ delle convenzioni codificate. Il preconcetto e’ bandi-to, cosi’ come e’ bandito il ruolo termine di una scuola d’arte che rinserri, codifichi e imprigioni. Ci troviamo di fronte all’espressione in assoluta liberta’ di quanto e’ sensibile, validamente sentito, senza infingimenti tecnici o richiami orecchianti ad altri che il se stesso.Ed ecco: questo e’ il segno che se i momenti socio-economici-politici ci hanno spento i sogni e le speranze, pittori che ricuciono lo strappo, ricollegano le radici, risveglino il senso del bello e la spiritualita’ del vero sono ancora li’ sulla breccia, a lottare per noi.

Gabriele Mandel, ottobre 1997

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Le particolarita’ dell’opera di Sara Montani si collocano all’antitesi di una certa deriva individualista e nichilista dell’arte contemporanea.La sua poetica si radica in una fiducia nel lavoro collettivo e pluridisciplinare che e’ la diretta eredita’ di esperienze importanti, come scenografa e come insegnante. Quindi la pratica simultanea della pittura, della scultura e dell’in-cisione non si risolve in un vuoto eclettismo ma si traduce in immagini ricche di tracce e rimandi, in uno scambio reciproco di materie e processi.In decenni di attivita’ artistica e didattica, Sara Montani ha sempre posto co-raggiosamente in discussione se stessa, le convenzioni dell’insegnamento e le norme delle tecniche. Ha sperimentato sui vari linguaggi spingendoli ai limiti. Mediante incessanti sovrapposizioni e colte contaminazioni, ha accolto nelle sue opere sia il proprio vissuto che oggetti reali, ma ha anche saputo astrarne ritmiche trame, incantevoli cromie e magiche visioni.Nel difficile equilibrio tra un’attitudine estroversa e comunicativa e un registro introverso e intimista, ha sempre perseguito un metodo chiaro eppure parados-sale: una necessaria sfida al caso e una sorta di gioco degli elementi che infine si ricompongono come in un puzzle. E ancora oggi procede lungo questo cam-mino di conoscenza di sé e dell’altro, alimentato dall’emozione e dallo stupore di fronte ad avventure e scoperte sempre nuove.

Sara Fontana, novembre 2007

pianura, 2002 olio 9,5x13,5 cm

neve, 2002 olio 13,5x9,5 cm

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salita, 1993 tecnica mista 50x35 cm

le tre porte Fede Speranza Carita’, 1993 tecnica mista 90x60 cm

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conchiglia rosa, 1992 tecnica mista 70x70 cm

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nasce nel 1951 a Milano, dove vive e lavora. E’ coniugata, ha tre figli ed una nipotina. Si e’ formata al Liceo Artistico e all’ Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di Scenogra-fia, diplomandosi nel 1973.Terminata l’ Accademia consegue l’abili-tazione per Discipline pittoriche e successivamente per Educazione artistica, quindi dal 1970 al 1991 decide di dedicarsi all’insegnamen-to di Educazione artistica nella scuola media, svolgendo la tradizio-nale programmazione didattica attraverso la messa in scena di spet-tacoli teatrali, dei quali cura testi, regia, sceneggiatura e scenografie. La regia di “Ignazio, sempre!” rivisitazione della vita di Sant’ Ignazio con 209 ragazzi, voluta voluta dal Centro Culturale San Fedele, vede la scuola media statale Arcadia quale compagnia teatrale nel ca-talogo Milano Teatro Ragazzi 1991- 92 Spettacoli per ragazzi: sara’ questa esperienza nel 1991 a porre termine all’insegnamento. Tutta-via continua a svolgere attivita’ di formazione, in particolare rivolta al mondo giovanile; prende parte a convegni e tavole rotonde che avvalorano arte e creativitàa’tra questi nel 1997, partecipa al labora-torio filosofico-artistico, curato da Trivioquadrivio, Pensare l’arte Verita’ Figura Visione con J. Derrida’, C. Sini e Studio Azzurro.

Gia’ dal 1973 aveva avviato la carriera artistica, esponendo in numerose mostre, collettive, rassegne e personali, in Italia e all’estero: da sempre privilegia presentare progetti tematici, spesso con atti-nenza al sociale, utilizzando tecniche espressive varie, dalla pittura alla fotografia, all’incisione, alla scultura e alle installazioni. Consegue svariate segnalazioni e premi, tra cui il Premio Arte Mondatori per la Pittura nel 1994 e nel 2001 il Premio Nazionale di Scultura, a Spinetoli (Ascoli Piceno).Non ab-bandona mai, nel trascorrere degli anni, l’attività di curatela di molte manifestazioni, mostre ed eventi a carattere socio-culturale.Dal 1997 ad oggi e’ direttore artistico dell’ Associazione Roberto Boccafogli e nello stesso 1997 da’ forma alla mostra con Convegno Non stiamo seduti - Percorsi e fatti creativi, piu’ realta’ a confronto. Nel 2000 per l’ Associazione Roberto Boccafogli idea e cura un progetto formativo di incisione calco-grafica che, testato in istituzioni e scuole di ogni ordine e grado, diviene dal 2003 la Stamperia Boc-cafogli: una realta’ voluta all’interno della Fabbrica del Talento, Centro di attivita’ espressive e socia-lizzanti dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Prende quindi avvio il gruppo dei Giovani Incisori, quindici giovani artisti che collaboreranno in Stamperia e nelle scuole, impegnato a promuo-vere ed approfondire l’incisione nella sua valenza creativo/formativa. Nel 2010, consolidato progetto e obiettivo, la Stamperia si colloca all’interno della Scuola elementare di via Brunacci, nell’Istituto Comprensivo Thouar & Gonzaga, dove a tutt’oggi Sara Montani, con Togo dal 2002/3, e’ docente di Incisione e responsabile del laboratorio, progetta e cura laboratori didattico espressivi ed esposizioni.Sono questi gli anni di un’appassionata ricerca nell’ambito della creativita’ e dell’arte, quali elemen-ti di notevole importanza nella formazione dell’individuo, indipendentemente dall’eta’, dal conte-sto sociale e dal linguaggio artistico. L’ intera carriera artistica e’ connotata dall’incessante ricerca sperimentale. In tutte le attivita’ e nelle sue opere si avvale del medium ideale e piu’ funzionale per esprimere contenuti e definire progetti, sia che appartengano al mondo dei segni, della fantasia o del reale o siano, indifferentemente, a due o a tre dimensioni. Dal 1997 si interessa al concetto di monostampa e monotipo: mettendo in relazione gli effetti delle tecniche di stampa, crea opere uniche per inchiostrazione e cromia. Si dedica inoltre alla realizza-zione di collografie con matrici insolite, partendo da oggetti reali, per raccogliere impronte di vissuto attraverso le quali ribadire il concetto di differenza offerto dalla creativita’.Nel 2006/2007 viene eletta membro della Commissione Artistica della Societa’ di Belle Arti e Museo della Permanente di Milano, compito che conduce dando ampio spazio ad attivita’ di formazione e lettura dell’opera d’arte per le scuole, anche mediante il coinvolgimento dei Soci artisti della Per-manente. Dal 2007 al 2010 la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA) propone un corso di incisione che la vede docente nei Corsi liberi.Dal 2001 al 2010, conduce laboratori espressivi di Tecniche Pittoriche per il progetto La dimensione creativa della Fondazione Carcano di Mandello Lario (Lecco) e nel 2011 con Alex Bombardieri guida il laboratorio di Tecniche Espressive per la Biblioteca Civica di Tirano (Sondrio), seguito dalla mostra alla Civica Sala Mostre di Palazzo Foppoli.Ancora oggi coordina e tiene percorsi formativi di educazione all’arte per insegnanti/educatori e laboratori didattico espressivi in scuole e istituzioni.Questi ultimi sono anni di intesa attivita’ di riordino e recupero del fil rouge del proprio operato. Questo avviene attraverso la progettazione di mostre, presentazioni multimediali in pubblico, non-ché mediante la realizzazione del proprio sito web: una vetrina in costante divenire.Sue opere sono presenti in diverse istituzioni museali, in collezioni pubbliche e vate in Italia, Francia, Belgio, Romania, Svizzera, Germania, Giappone, USA, Polonia.

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Le fotografie dell’artista e dei suoi quadri sono di Terenzio Baronchelli, progetto grafico e impaginazione Marcella Carminati

Sara Montani

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girotondo, 1999 acrilico e collage 70x70 cm

scaglie di luce nel vento come sogni dispersi, 2006 tecnica mista su tela 50x70 cm