Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

download Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

of 36

Transcript of Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    1/36

    SANTASCatalogo della mostra itinerante

    Tredici quadri d’arte sacra messicanapresentati in una mostra itinerante

    dal Progetto 7LUNE  

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    2/36

     

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    3/36

     

    SANTASCatalogo della mostra itinerante di arte sacra messicana 

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    4/36

     

    CC Creative Commonscopyright di ogni singola opera e dei testi diproprietà di ogni artista

    In copertina: opera dell’artista messicanaCarmen Parada, Sor Juana Contemporánea,olio su tela, 30 x 50 cm

    Foto dei quadri all’interno del catalogo di

     Ana Gabriela Pérez

    Prima edizione, 2016

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    5/36

    I

    PROLOGOdi Silvia Favaretto

    Tredici tele dai colori intensi e dalle raffigurazioni vivide ci sono giunte in regalo daaltrettanti validi artisti messicani, via posta, alla nostra sede veneziana. Interessanti nel

    tratto e nei colori, altamente simbolici e di piccolo formato: è stata una tentazioneirresistibile l’idea di esporli in una mostra itinerante che illustrasse ai possibili spettatori veneziani cosa sta producendo l’arte sacra messicana in questo momento. Esiti originali, di inaspettato vigore e forza, luminosi e allo stesso tempo densi di cupapassione, i corpi e i volti delle “SANTAS” raffigurate, sono rappresentazioni dell’energiafemminile, della forza nascosta dietro al sacrificio, la capacità di queste donne di andareoltre il primitivo impulso di salvaguardia della propria sopravvivenza per affrontare inveceil martirio e la morte.Si pensa forse che l’arte sacra non sia più così all’avanguardia, la si è spesso consideratacome espressione di un mondo e di ideali sorpassati e conservatori. Noi del Progetto7LUNE invece crediamo che le religiose rappresentate da questi interessanti pittori

    messicani riescano ad esprimere sentimenti e riflessioni profondamente attuali enecessarie nella società odierna: le figure femminili sono ritratte come simbolo di forzanell’offrirsi ad un ideale religioso diventando prefigurazione del sacrificio umano per unacausa, uno scopo trascendente e sublime, il cui valore è assoluto ed eterno.Le SANTAS che proponiamo sono donne che sanno comunicare da dentro i canoni dellatradizione, pur non scendendo nella banalità della sfrontata rottura con larappresentazione iconica, o ancor peggio con la blasfemia, in un’urlata antitesi al religioso. Composte, nel loro richiamo all’arte sacra dei secoli scorsi, tuttavia giace in loroun’intensità che sa essere rivoluzionaria e dirompente: sono bambine che disobbedisconoai genitori nel nome di un volere più alto (Santa Inocencia), sono donne autoritarie chegovernano famiglie e città con grande fede ma anche con potenti armi da fuoco (Virgen de

    Zapopán), sono vergini autorevoli dalla pirotecnica forza onirica (Virgen de San Juan delos lagos), vessilli innalzati con sacrificio dai penitenti (Virgen de Guadalupe), sono giovanicatechiste che vanno sorridenti incontro alla morte col loro miglior vestito (María CireniaCamacho), sono anziane determinate a farsi carico del dolore degli indigenti (Beata LauraEvangelista Alvarado Cardozo), sono fanciulle che si autoflagellano per conoscere lesofferenze del Cristo (Santa Rosa da Lima), sono madonne incorporee dal poteretaumaturgico che attirano orde di penitenti devoti (Virgen de Talpa), sono madri livide macapaci di sopportare lo strazio della sofferenza dei loro figli (Virgen de los dolores), donneassetate di conoscenza, indipendenti ed in lotta contro gli stereotipi del femminile (SorJuana Inés de la Cruz), bimbe coraggiose che hanno saputo sottrarsi ai soprusi (Laurita

     Vicuña), fanciulle che accettano la sofferenza del parto e il destino di perdere i loro figli

    (Virgen de Altagracia), giovani ragazze che fanno scelte diverse, in antitesi con quelle deicoetanei (Santa Teresa de los Andes) e che per loro diventano esempi di forza e luminosità.Queste SANTAS illustrano, insomma, la vera forza del femminile, la combattività delledonne di tutti i tempi contro le difficoltà, le violenze, le ingiustizie. Sì, molte di loro sonomartiri, ma non è la sofferenza che si sottolinea, e nemmeno la sottomissione: è unmessaggio di forza e di speranza quello che prorompe da queste tele. Ve le offriamo,sapendo che faranno bene non solo agli occhi, anche al cuore.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    6/36

    II

    Perchè delle “Santas” 

    di Lucia Guidorizzi

    Qual è il contrassegno della santità?Quali aspetti del femminile si esprimono in termini di santità?

    Quali sono le caratteristiche delle Sante che manifestano la forza e la bellezza misteriosadelle loro vite?Com’è vissuta ed espressa la santità nel mondo ispanoamericano? In che modo archetipi di carattere universale s’incarnano nella realtà localeispanoamericana, creando dei mitologemi che parlano alla mente e al cuore attraverso leimmagini?Questa raccolta d’immagini offre la possibilità di poter spaziare nella dimensione dellasantità femminile, presentando immagini di Madonne, Sante, Martiri religiose e laicheispanoamericane, realizzate da talentuosi artisti messicani, che hanno scelto di celebrarlecome degli exempla di valore, coraggio e forza muliebri, annoverate nelle agiografieufficiali e al tempo stesso riconosciute e venerate dalla devozione popolare.La loro forza e la loro bellezza sono state in grado di produrre miracoli, di creare possibilitàinaudite, di indicare nuove strade spirituali.Interessante è notare che le statuette originali di alcune delle Madonne a cui si sonoispirati gli artisti messicani sono state realizzate in pasta di mais, pianta sacra per i Maya,alla quale si riferiscono moltissime leggende, tra cui quella che afferma che il primo uomoe la prima donna siano stati appunto plasmati dalla pasta di mais, per cui l’umanità tut taderiverebbe da questo cereale.In questa raccolta gli artisti, con grande originalità creativa, hanno scelto di rappresentareeroine che hanno incarnato l’essenza indomita della femminilità, che sono state in grado dicontrastare la violenza e l’ingiustizia, la sofferenza e la morte.Gli artisti, in prevalenza donne, hanno creato immagini potenti e vittoriose che parlano alnostro inconscio, ponendoci in relazione con le radici profonde della nostra AnimaUniversale.

    Che significato ha per una donna essere “Santa”? La dimensione della santità comprende una sfera molto complessa ed articolata dimodalità che disegnano i tratti distintivi di qualcosa che va oltre il conformismo del vivere.Essere “Santa” significa abbracciare il proprio destino fino in fondo ed assecondarlo perriuscire a trasmutare la propria vita in una testimonianza di bellezza, in un dono offerto aquanti sono in grado di comprenderlo e di accoglierlo.Essere “Santa” significa risvegliare in se stessa gli archetipi delle Grandi Madri Universali

    che si prendono cura dei figli, ovvero dell’umanità tutta, nutrendoli, proteggendoli,difendendoli da ogni avversità, risanandoli e permettendo loro di riconoscersi in undestino, anche a costo di sacrificare la propria vita.Grazie alla profonda forza dell’amore che promana dalla Santità si può dare battaglia adogni limite, tramutandolo in una soglia da varcare per giungere a nuovi livelli diconsapevolezza.Grazie all’Amore si può diffondere intorno a sé un’energia in grado di compiere miracoli.E’ questa la potenza che irradiano le immagini presenti in questa raccolta. Sono immagini che vengono da lontano,che sono state in grado di attraversare oceani, pergiungere a raccontarci la loro verità.

     Accogliamole.

     Ascoltiamole.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    7/36

     

    OPERE SUDDIVISE IN ORDINE ALFABETICOPER ARTISTA

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    8/36

     

    SANTA INOCENCIA di REBECA ALCÁNTARA, bitume su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAFFIGURATA

    Santa Inocencia è conosciuta come bimba martirizzata sotto il dominio dei romani per nonaver voluto rinunciare al suo credo religioso. Tuttavia, in Messico, nella Cattedrale diGuadalajara, si conservano le reliquie di una “Santa Inocencia” messicana che ha dellecaratteristiche comuni con la Santa italiana. La bimba era emozionata al pensiero diricevere, come i suoi compagni, la Prima Comunione. Quando il padre glielo proibì leidecise di recarsi alla celebrazione comunque e, tornata a casa, comunicò al padrel’avvenuta disobbedienza nel nome di Cristo. Il genitore si adirò a tal punto da ucciderla efuggire. Il corpo della bambina fu riportato nella cattedrale in cui tuttora riposa in una tecadi cristallo, senza essere stato corrotto dal tempo. La martire raffigurata come un angelo daRebeca Alcantara, sottolinea la giovane età della santa, la freschezza dei suoi grandi occhi edei riccioli d’oro, che addolciscono una figura di una volontà ferrea e un convincimento

    religioso caparbio e persistente: Inocencia ha scelto di contravvenire al veto del padre purdi abbracciare la sua fede e, consapevole della sua volontà, l’ha dichiarata senza timore. Ilsuo martirio è simbolico per chiunque scelga una vocazione contrastante con il volere deigenitori e decida di portarla avanti accettandone le conseguenze.

    L’ARTISTA  Dopo aver seguito gli insegnamenti della maestra Pilar Coffeen, Rebeca Alcántara haparticipato a varie mostre collettive in luoghi come il Centro Culturale El Refugio aTlaquepaque, il Palacio Federal di Jalisco, alle gallerie delle Oficinas Administrativas de

     Yakult, DAIAM, nella dipendenze del Centro Storico della città di Guadalajara ecc. Attualmente forma parte del gruppo Pintoras Mexicanas e del gruppo Mujer & Arte.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIn un’atmosfera di candore surreale il piccolo angelo-Inocencia, assorto in attitudinemeditativa sembra esprimere la volontà inflessibile di appartenere alla Fede comunque enonostante tutto. La sua postura raccolta, la dolcezza malinconica del volto dai trattiinfantili c’invitano al Silenzio per ritrovare la nostra interiorità. La monocromia del quadro permette a chi lo guarda di focalizzarsi sulla figuretta diInocencia che si trova in primo piano sulla destra.

     A sinistra, sullo sfondo, immersa in un’atmosfera nebbiosa e lattescente, compare laCattedrale di Gauadalajiara, nella quale si conservano le reliquie della Santa bambina.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    9/36

    2

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    10/36

    3

     VIRGEN DE ZAPOPAN di ROSA ALICIA ARAUJO MUÑOZ,“La virgen de la expectación de Zapopan”, acrilico su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATALa vergine di Zapopan, patrona di Guadalajara e protettrice contro tempeste ed epidemie,arrivò sottoforma di statuina in pasta di mais nel 1530. Rappresenta la Madonna incinta, ela statua venerata in Messico che la rappresenta, è di circa 35 cm ed è stata intagliata damani indigene. Ha grandi occhi profondi e le sue scarpette, nella versione originale, sonopoggiate su di una mezzaluna dorata. Ha uno scettro da regina ma anche un bastone delcomando da generale e la spada, segno della sua forza e della sua autorità, un reliquiario ele chiavi della città di Guadalajara. Tutte queste caratteristiche sono mantenute nellarappresentazione pittorica di Rosa Alicia Araujo che la ritrae come viene adornata il 12 diottobre nelle processioni, con il cappello da pellegrina. L’artista di questo dipinto daidelicati colori pastello, ha scelto di aggiungere nella tela una seconda donna forte, inattitudine di battaglia: la donna indigena. Il quadro si definisce perciò come una sintesidella forza femminile nella storia messicana.

    L’ARTISTA  Rosa Alicia Araujo Muñoz ha studiato tecnica pittorica presso la Escuela de artes Plásticas

     Ángel Carranza di San Pedro Tlaquepaque; ha studiato al Centro Cultural Atlas deGuadalajara, approfondendo in particolare il disegno della figura umana. Da lezioni dipittura ad adulti e bambini ed ha esposto in oltre 40 mostre nazionali e internazionali. Faparte dei collettivi pittorici “Pintoras Mexicanas” e “Mujer & Arte”.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIL’immagine monumentale della Vergine, dallo sguardo fiero e ieratico, immersa inun’atmosfera pastello occupa quasi tutto il quadro, irradiando una grande potenza edautorità.La Vergine, incinta, reca le insegne della regalità, del potere e del comando e pare lievitaresospesa su una nuvola dorata. Sul lato destro compare, appena accennata, l’architettura diuna chiesa (cattedrale di Guadalajara) mentre sul lato sinistro, in secondo piano, si vedonole guglie della basilica di Zapopan e la figura di una donna vestita secondo l’antico costumeda guerriero maya, a sottolineare la continuità tra mondo precolombiano e mondocristiano nella forza e nella bellezza di una femminilità forte ed autorevole.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    11/36

    4

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    12/36

    5

     VIRGEN DE SAN JUAN DE LOS LAGOS di GABRIELL ARCE SIQUEIROS,“Estrella. El talisman. La virgen de San Juan de los Lagos protectora cuidadora de su

    entorno”, tecnica mista su tela, 50 x 60 cm, 2016 

    LA SANTA RAPPRESENTATAIl dipinto si riferisce ad una statuina di 34 cm in cui venne modellata in pasta di mais una

     vergine che si considera miracolosa. Il suo primo miracolo avvenne nel 1623 quando una bimba circense si ferì a morte durante uno spettacolo. Una donna indigena collocò sul suopetto la statuina della Vergine chiamata in lingua indigena Cihualpilli, e la bambina tornòin vita. La vergine stessa è spesso rappresentata come una bambina e la statuina originale èoggetto di devozione e pellegrinaggi. Nel dipinto l’artista evidenzia attraverso il colore lapotenza del suo operare come sorta di talismano sincretico.

    L’ARTISTA  Gabriell Arce Siqueiros è stata iniziata all’arte da maestri come Adriana Lara, Shahib e

    Pruneda. Nelle sue opere raffigura la rappresentazione astratta di elementi naturali,accadimenti e persone, interpretati con una forte carica emotiva. Ha esposto le sue operecon pittura astratta di alberi a Chihuahua, Città del Messico e New York. Altre sue tele sonostate esposte a Guadalajara e in Chiapas, negli Stati Uniti e in Europa.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIL’immagine della Vergine che spicca, azzurra su uno sfondo dorato e rosso, si presentacome un’esplosione pirotecnica e ricorda in un qualche modo la forma di una pannocchia. I

    colori vivaci e il disegno disinvolto e dai tratti rapidi allude al contesto circense in cuiavvenne il suo primo miracolo. Il disegno richiama le immagini della devozione popolare,ma al tempo stesso esprime una grande forza onirica, quasi surrealista. La piccolaimmagine della Vergine, trionfante in piedi su una Mezzaluna, governa il regno sublunare,soggetto al perpetuo mutamento ed emana una grande potenza, caratterizzata dalle suefacoltà taumaturgiche.Come le altre immagini delle Vergini, la statuetta originale a cui si ispira il quadro, è statarealizzata in pasta di mais.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    13/36

    6

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    14/36

    7

    BEATA MARÍA DE SAN JOSÉ di JULIA ÁVALOS,acquarello su foglio, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATA

    La venezuelana Laura Evangelista Alvarado Cardozo ha dedicato tutta la sua vita alla curadei malati assistendoli personalmente e fondando assieme alle sue consorelle case di curaed ospedali. Morì a 91 anni dopo aver soccorso un gran numero di bambine abbandonateed anziani indigenti. In Venezuela, alla sua salma, dopo 40 anni ancora non corrotta dallamorte, vengono imputati vari miracoli. Nel ritrarre la sua figura la pittrice simbolizza tuttele donne che hanno scelto di consacrarsi a Dio attraverso l’aiuto costante dei poveri e deimalati.

    L’ARTISTA  Julia Ávalos Sepúlveda si è laureata in arte all’università di Guadalajara specializzandosi in

    pittura e scultura. É la direttrice dell’associazione “En Contacto con el Arte” che si proponedi promuovere la pittura anche attraverso canali digitali come Youtube. In particolare sidedica alla diffusione dell’arte come beneficio in contesti familiari problematici, o nei casidi bullismo a scuola. Ha esposto le sue opere in varie gallerie, sia con mostre personali checollettive.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIL’artista raffigura il  volto della Beata, già segnato dagli anni (Laura Evangelista AlvaradoCardozo muore a 91 anni), in primo piano.Il suo sguardo è dolce e mite, ma al tempo stesso determinato, ed è vestita con l’abito delle

    monache agostiniane. Sul petto della Beata spicca un Crocifisso, in segno del suo farsicarico del dolore di ogni individuo solo, malato o indigente.L’immagine è dipinta in bianco e nero, per dar maggior risalto alla forza che promana dallasua figura.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    15/36

    8

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    16/36

    9

    LA VIRGEN DE GUADALUPE di CONCEPCIÓN GARCÍA SÁNCHEZ,“El peregrino”, acquarello su tela, 30 x 40 cm, 2016 

    CHI É LA SANTA RAPPRESENTATA

    Il 12 dicembre si festeggia la Madonna di Guadalupe. In Messico e all'estero, ovunque cisiano messicani, questo giorno non passa inosservato. Ci si mette in viaggio per cercare ilsantuario più vicino e c’è chi persino cerca di arrivare fino alla basilica di Guadalupe,percorrendo kilometri, camminando, in bicicletta, moto o autobus. I messicani spessomanifestano la propria fede in maniera vistosa attraverso la sofferenza inflitta al corpo,arrivano alla basilica camminando con le ginocchia, oppure caricandosi sulle spalle pesiche avvicinino la loro sofferenza a quella del Cristo che porta la croce.La Madonna di Guadalupe é una madonna indigena, porta alla luce il rapporto con le deeoriginarie legate ai ritmi cosmici e alla Madre Terra, però il suo attributo principale éd’essere il rifugio degli indifesi, degli orfani. Il pellegrino ha un rapporto di fede con la  Madrecita e ne riceve consolazione. La Vergine

    invocata calma i dolori, asciuga le lacrime, tranquillizza.

    L’ARTISTA  Concepción García Sánchez è una pittrice messicana residente in Italia, esperta di arteterapia e muralista. Partecipa attivamente alla richiesta di giustizia per i crimini perpetratiin Messico nei confronti dei 43 normalistas desaparecidos e nella diffusione di altre istanzesociali e civili legate al suo paese. Ha eseguito murales in Messico e in Italia e ha esposto isuoi dipinti e i suoi collage in Europa e America Latina.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIl quadro esprime mirabilmente l’amore e l’attaccamento che il popolo messicano nutre nei

    confronti della Virgen de Guadalupe. L’artista riesce a raccontare con efficacia la profonda

    devozione che circonda la Madrecita e la continuità che questa sacra immagine ha con ilsimbolismo precristiano. Rappresenta la figura di un pellegrino che, caricatosi con rispettosacrale l’immagine della Vergine sulle spalle, intraprende il viaggio verso il Santuario in

    occasione della sua festa, che si celebra il 12 dicembre. Le tonalità del quadro nella partesuperiore sono verdeazzurre e richiamano il colore del mantello della Vergine. La parte

    inferiore del dipinto è rossa e marrone e crea un contrasto vivace che sottolinea laprofonda determinazione di chi intraprende questo cammino spirituale. Il pellegrino tienegli occhi bassi, fissi a terra, concentrato nello sforzo e nella volontà di compiere il suo voto.Sullo sfondo s’intravvedono, appena accennate, delle montagne che evocano il lungopercorso che deve compiere.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    17/36

    10

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    18/36

    11

    M. DE LA LUZ CIRENIA CAMACHO GONZALEZ di MARÍA ESTHER GÓMEZ ARREOLA,acrilico su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATAMaría de la Luz Cirenia Camacho Gonzalez fu una catechista messicana che rimase orfanadi madre in tenera età. Si dedicò con passione ad insegnare catechismo e, nel 1934, difesecol suo corpo l’entrata di una chiesa che veniva presa d’assalto da un gruppo anti-cattolico,dopo essere riuscita a mettere in salvo dei bambini. Fu ferita al petto da dei colpi di pistolache causarono la sua morte. Si dice che quando seppe dell’avanzata verso la chiesa delletruppe anticattoliche mise il suo vestito più bello sapendo di andare incontro alla morte. Ilsuo martirio, rappresentato nel quadro di Maria Esther Gómez Arreola dai fori rossi disangue a contrasto col vestito di velluto verde, rappresenta tutte le donne morte perdifendere la fede: con il volto sorridente e le braccia aperte coi polsi segnati dal pizzo,María de la Luz sembra dare il benvenuto alla morte, consapevole che l’attende il regno deicieli. Dopo la sua morte una marcia moltitudinaria chiese il castigo dei colpevoli.

    L’ARTISTA  María Esther Gómez Arreola è una pittrice nata nel 1957, diplomata in Artes Visualespresso l’UNAM nel 1987. Si dedica all’insegnamento dell’arte e della pittura. Si esprimeutilizzano varie tecniche, come: incisioni in metallo a Mezzatinta e Punta Secca, Linografia,Xilografía, Monotipos, Pittura ad olio, Acrilico, Acquarello, Pastello, e mista, scultura in

     bronzo e gesso.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIl quadro ci presenta Maria trionfante e vittoriosa, che va incontro al suo destino a bracciaaperte. La figura, ritta su di una nicchia, dipinta in un modo apparentemente ingenuo chericorda lo stile naif degli ex- voto dell’arte popolare, è in realtà molto studiata nella gammadi sfumature dello sfondo che vanno dal marrone al giallo e che inducono lo sguardo dellospettatore a focalizzarsi sul verde dell’abito, colore della speranza. Le macchie del sangueche sgorga dalle ferite sul petto, spiccano sul verde dell’abito, come dei fiori in un prato. La martire esibisce gloriosamente e con fierezza le sue ferite, sua insegna di gloria.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    19/36

    12

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    20/36

    13

    SANTA ROSA DA LIMA di ROCÍO HERNÁNDEZ,olio su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATAIsabel Flores de Oliva è stata una suora dominicana peruviana nel 1600. Si dedicò adassistere gli indigeni bisognosi. A poco più di vent’anni si ritirò in un'angusta cella, ubicatanel giardino di casa, fredda d'inverno e afosa d'estate; assediata dalle zanzare,autoflagellandosi e sacrificandosi in veglie e digiuni, mentre la sua vita ascetica eracostellata di visioni. Morì a trentun anni consumata dalle penitenze, offerte per la salvezzadei peccatori e per la conversione delle popolazioni indigene. É la santa che più di tutte

     viene identificata con la ricerca della sofferenza per l’avvicinamento a Dio.

    L’ARTISTA  

    Rocío Hernández ha esposto le sue opere nel centro culturale Las Águilas ed altre gallerie aGuadalajara e Tlaquepaque. Oltre alla pittura si dedica alla musica (violino) e allapsicologia. Fa parte dei collettivi “Pintoras mexicanas” e “Mujer y arte”. 

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZILa Santa, dallo sguardo liquido perduto in una luminosa estasi, compare incoronata dirose. Le forme affusolate ed eleganti della sua figura ne rivelano la nobiltà e l’intensaspiritualità e ricordano un po’ lo stile pittorico di El Greco. Tutto nel suo volto in primopiano esprime la ricchezza della sua vita interiore che la rende una delle Santemaggiormente celebrate e provvista di ricche e molteplici agiografie (ne esistono circa

    quattrocento). E’ stata la prima ad essere canonizzata tra i santi americani ed è la patronadel Nuovo Mondo e delle Filippine. È invocata in caso di ferite, protegge dalle eruzioni

     vulcaniche e ristabilisce l’armonia domestica in caso di litigi familiari. Il quadro ne valorizza la sua grande bellezza ed intensità.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    21/36

    14

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    22/36

    15

    LA VIRGEN DE TALPA di LAURA ESTHER HERRERA,“Camino de fe”, olio su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATALa Virgen de Talpa raffigurata riproduce nel dipinto la figura scultorea custodita nella cittàdi Talpa, Jalisco, Messico. La statuina alta circa 40 cm, che si crede scolpita da un indioPerupeche, è oggetto di profonda devozione tra i messicani che intraprendono un lungopellegrinaggio per raggiungerla, a oltre 1200 km sopra il livello del mare. Il sacrificio dicamminare su un terreno impervio per lunghe ore prima di raggiungerla rende più fervidoe gratificante il momento dell’arrivo al santuario: la sofferenza del corpo trova sollie vonello sguardo dolce della Madonna con in braccio il Santo Bambino. Alla statua,originariamente intagliata nel 1500, si attribuiscono vari miracoli da quando, nel XVIIsecolo, dopo la decisione di sotterrarla poiché era molto rovinata dal tempo,improvvisamente tornò intatta e solida come se fosse stata appena scolpita.

    L’ARTISTA  Laura Esther Herrera è nata a Guadalajara nel 1956. Ha frequentato gli studi pittoricipresso la Escuela de Artes y Oficios Angel Carranza a Tlaquepaque Jalisco. Ha avutomaestri come Consuelo Montero e Jesús Carrillo Tornero. Predilige la pittura figurativa edha participato ad oltre venti mostre collettive oltre ad aver illustrato due libri. Harealizzato inoltre murales nel Museo Pantaleón Panduro e nel Centro Cultural Atlas.

     Appartiene al gruppo “Pintoras Mexicanas” e al collettivo “Mujer Y Arte”.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIL’Immagine della Vergine, quasi di cristallo trasparente, promana una grande forzaattrattiva ed un potere taumaturgico.Sospesa tra le montagne ed il verde di una vegetazione esuberante, risplendente, eppure altempo stesso incorporea, costituisce un grande richiamo per una moltitudine di personeche si recano in pellegrinaggio verso di lei, fluendo come una sorta di serpente umano.La sua immagine, potente e fragile al tempo stesso, sembra innalzarsi dalla terra come un

     vapore celeste ed emana una energia risanatrice.Tutto nel quadro ci fa pensare alla vitalità della linfa che scorre negli alberi e ci fa rifletteresu misteri di morte e di rigenerazione.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    23/36

    16

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    24/36

    17

    LA DOLOROSA di NERY MUÑOZ,“No es dolor, es convicción”, tecnica mista, 30 x 50 cm, 2015

    LA SANTA RAPPRESENTATALa “Virgen de los dolores” è conosciuta anche come la Vergine della pietà o la Verginedell’Amarezza ed in America Latina viene adorata come “La Dolorosa”. Il suo culto èparticolarmente presente in Colombia, Ecuador, Guatemala e Panama. Rappresenta ildolore delle madri di fronte alla sofferenza dei figli. Viene associata ai sette dolori di GesùCristo. Nell’opera proposta, la Dolorosa viene raffigurata nel suo abbigliamento scuro(normalmente nero o viola), con lacrime a segnarne la costante sofferenza, e un cuoretrafitto, altro emblema che nell’arte le si associa.

    L’ARTISTA  Nery Muñoz, artista del Chiapas, dal 2007 realizza laboratori per bambini delle classiindigenti e si dedica alla pittura avendo ricevuto anche prestigiosi premi. Ha esposto le sueopere in mostre personali e collettive, in Messico e fuori dal suo paese.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIl quadro, di gusto surrealista, accentua drammaticamente il tema, già ricco di pathos, conl’uso di colori lividi. I gialli, i neri, i rossi scuri, il violetto, rendono drammaticamente vivala pena della Virgen de los Dolores. La Vergine, vestita di nero, come nella tradizionaleiconografia, con gli occhi inondati di lacrime, sembra antivedere tutte le pene che learrecherà la morte del Figlio, L’immagine del cuore, simile ad un melograno, trafitto da un

    pugnale, sintetizza le trafitture che Maria dovrà provare nel vivere la Passione e la Morte diCristo, divenendo così il simbolo di ogni Madre che soffre per i propri figli. Gli uccellini checompaiono nel quadro sembrano angeli messaggeri delle sofferenze che l’attendono. 

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    25/36

    18

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    26/36

    19

    SOR JUANA INÉS DE LA CRUZ di CARMEN PARADA,“Sor Juana contemporánea”, olio su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA RELIGIOSA RAPPRESENTATA Amante dello studio e del sapere, Juana preferisce una vita solitaria dedicata allo studiopiuttosto che la vita matrimoniale e la crescita di numerosi figli che l’epoca imponeva alledonne. Apprezzata come dama di corte per la sua avvenenza, tuttavia lei preferisce una vitaschiva e decide di farsi suora creando in convento una sorta di salotto letterario. Su di leialeggia una condanna d’eresia quando muore nel 1695 poco dopo i quarantaquattro anni,assistendo le sue consorelle malate di peste. La sua produzione letteraria coltissima edironica esprime quelli che sono stati considerati dei temi precursori dell’ autonomia edindipendenza femminile. Per questo la pittrice messicana Carmen Parada la ritrae inmezzo agli adorati libri dei quali si possono anche riconoscere titoli dei futuri capisaldi delpensiero femminile come Virginia Woolf o Clarissa Pinkola Estés. Il computer laptopaperto sulla sua scrivania sta ad indicare un sovrapporsi di piani temporali che riportanoJuana ai nostri giorni, vestita del suo abito religioso e contemplativo ma impugnando unostrumento di conoscenza scientifica come un’arma, la sua attenzione rivolta al Regno deiCieli, ma soprattutto all’astronomia, il suo corpo inginocchiato in preghiera ma la suamente attratta dall’apprendimento e dalla speculazione filosofica e scientifica. Il messaggioche si legge a chiare lettere, sul foglio della scrivania, conferma la sua vocazioneall’appoggio solidale alle donne: Assieme ci riusciremo. Pur non essendo santa etantomeno martire è emblema di quelle donne che hanno dedicato la loro vita alla ricercascientifica e letteraria e all’appoggio incondizionato alla questione femminile.

    L’ARTISTA  Carmen Parada ha realizzato studi artistici presso l’Instituto Cultural Cabañas, El CentroCultural Casa Colomos, El Museo del Periodismo y de las Artes Gráficas e oggi è lei stessainsegnante d’arte. Ha partecipato ad oltre 70 mostre collettive e personali nel suo paese,negli Stati Uniti e in Europa. Gestisce inoltre eventi culturali ed è responsabile del settorearte e socio onorario dell’A ssociazione Culturale Progetto 7LUNE.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIl quadro rappresenta Suor Juana, intenta ai suoi studi e alle sue ricerche, mentre con uncannocchiale scruta la luna piena che splende fuori dalla finestra.

    Circondata da strumenti di conoscenza del passato e del presente, la sua figura energica ein tensione, ne rivela la forte personalità e lo spirito intraprendente.Juana è una donna che non si è mai adattata alle convenzioni della sua epoca e che perquesto è collocabile fuori dal tempo, in un eterno presente.Suor Juana Ines de la Cruz, pur non essendo né una Beata, una Santa e tantomeno unamartire, è comunque un luminoso esempio ed una guida per tutte le donne che come leisono assetate di conoscenza e vogliono realizzare se stesse al di fuori dei luoghi comuni edegli stereotipi che in passato hanno limitato le donne. Questo quadro la celebra nella suaoriginalità e indipendenza di pensiero che la fanno rassomigliare ad un’Ipazia del mondo cristiano.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    27/36

    20

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    28/36

    21

    LAURITA VICUÑA di DIANA ROMERO,“Cuerda de vida”, acrilico su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA BEATA RAPPRESENTATA

    La Beata Laurita Vicuña nasce in Cile nel 1891 e rimane presto orfana di padretrasferendosi in Argentina con le sorelle e la madre. Quest’ultima cominciò a frequentareun uomo ricco e spregevole di cui divenne l’amante. Di fronte al cedimento della donna,l’uomo mantiene agli studi religiosi le figlie. Laura cerca di far ravvedere sua madre edavvicinarla alla fede allontanandola dal facoltoso imprenditore, senza riuscirci. In formaprivata fa voto di povertà, castità ed obbedienza e riesce a resistere a svariati tentativi di

     violenza sessuale da parte dell’amante di sua madre. Muore a dodici anni chiedendo allamamma di abbandonare quell’uomo e le sue prevaricazioni. É venerata in Cile e Argentinacome la protettrice delle vittime di incesti e abusi sessuali.

    L’ARTISTA  Diana Romero ha studiato pittura in Messico e Argentina, dove oltre ad esprimersiartisticamente ha anche insegnato in laboratori d’arte per le classi sociali disagiate. Artistaeclettica, si è dedicata inoltre all’arte “efímero” (arte temporanea, allo stile dei madonnari)e al body paint oltre alla fotografia d’arte. 

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIl quadro emana una luce blu che illumina il volto della piccola Beata dall’espressioneintensa che irradia la luce di una visione interiore. Gli emblemi di Laurita, morta nonancora tredicenne, sono un nastro azzurro e la medaglietta delle figlie di Maria. Ungrappolo di mani la circonda in forma di corona. Il suo nome significa alloro, la piantausata per incoronare i vincitori. E infatti la bambina trionfò sulle attenzioni morbose che ilconvivente della madre, un uomo violento ed arrogante, aveva nei suoi confronti,conservando intatta la sua purezza.Il suo corpo è venerato in Argentina, nella cappella di Maria Ausiliatrice a Bahia Blanca.L’immagine dell’artista sottolinea la forza e il candore della Bambina Beata, che rivolge losguardo al Cielo.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    29/36

    22

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    30/36

    23

     VIRGEN DE ALTAGRACIA di SANDRA VALENZUELA,acrilico su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATALa Virgen de Altagracia è la madre spirituale del popolo dominicano, la sua immagine

     viene considerata miracolosa. La sua raffigurazione, qui riprodotta, è stata incoronata nel1992 da Papa Giovanni Paolo II. Immagine principale della devozione mariana inRepubblica Dominicana, la Vergine è rappresentata poco dopo aver dato alla luce il

     bambin Gesù. La sua vicinanza al Salvatore la identifica come figura fondamentale delpresepe cristiano e del Regno dei Cieli. San Giuseppe è presente come figura più piccola,nello sfondo, ma lei si staglia, incoronata come regina dei cieli, con le mani in attitudine dipreghiera e di protezione verso la sua piccola creatura. La Madonna viene quirappresentata come emblema della maternità: del privilegio e sacrificio che comporta ildare alla luce una vita umana tra le doglie. Maria sorride, tuttavia, serena, consapevole direalizzare il volere di Dio: sa che soffrirà, sa che suo figlio dovrà morire per il benedell’umanità. Accetta il supplizio che è, per una madre, perdere il frutto del suo senopoiché sa che il suo dolore è veicolo di salvezza per l’umanità. 

    L’ARTISTA  Sandra Valenzuela ha studiato arte all’Università di Guadalajara, realizzando ancheincisioni col maestro Gutiérrez ed approfondendo la teoria del colore con la MaestraGuerra. Ha realizzato numerose mostre collettive e personali come quella presso la galleriaCultura Siteur a Guadalajara. Alcune sue opere hanno ottenuto posizioni di rilievo inconcorsi internazionali come quello indetto dal Church History Museum di Salt Lake City,

    negli Stati Uniti.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIntenso e luminoso, il quadro di Sandra Valenzuela rappresenta la Vergine assorta nellacontemplazione della sua Creatura, circonfusa da una mistica atmosfera in cui sonopresenti anche San Giuseppe, il padre putativo di Gesù e il simbolo della Croce, che neprefigura il martirio. L’immagine, dai contorni nitidi e dai colori limpidi, è immersa inun’atmosfera di mistica contemplazione che fa ricordare le parole che Dante fapronunciare a San Bernardo di Chiaravalle rivolgendo la sua preghiera alla Vergine nella

    Divina Commedia (Paradiso, Canto XXXIII). Il quadro è caratterizzato da un tratto nitido ei colori degli abiti della Vergine e San Giuseppe ricordano la tradizione della grandepittura italiana del Rinascimento.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    31/36

    24

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    32/36

    25

    SANTA TERESA DE LOS ANDES di MARICELA ZARATE,olio su tela, 30 x 50 cm, 2016

    LA SANTA RAPPRESENTATAJuana Fernández Solar nacque in Cile, nel 1900 e decise fino dalla tenera età di dedicare lasua vita a Cristo affermando che sarebbe divenuta carmelitana scalza a quattordici anni.Orgogliosa e testarda per natura decise tuttavia di abbandonare qualsiasi sentimento chenon fosse d’amore. Aveva frequenti apparizioni di Cristo ed egli stesso le disse che sarebbemorta giovane e sarebbe divenuta Santa. Le si attribuiscono silenzio e vita di clausura maallo stesso tempo l’allegria della sua giovane età. Morí di tifo a 19 anni, accettando conallegria e fervore la decisione di Dio di condurla nel Regno dei Cieli. In ottobre di ognianno i giovani cileni camminano un percorso di 27 kilometri pregando e cantando perarrivare al suo santuario.

    L’ARTISTA  Maricela Zarate è nata a Xalapa Veracruz, in Messico, il 17 luglio 1963. Vive 24 anni dellasua vita al porto di Veracruz, dove studia arte e declamazione e si laurea in Architettura,trasferendosi, dopo essersi sposata, a Cuernavaca Morelos prima e in Italia poi. Halavorato come insegnante della scuola pubblica e privata ed ha participato a mostrecollettive e personali in Messico e in Italia.

    CRITICA DI LUCIA GUIDORIZZIIn questo quadro la figura di Teresa, (al secolo Juana, proclamata Santa da Papa Giovanni

    Paolo nel 1993), prima Santa carmelitana scalza fuori dall’Europa e prima Santa cilena inassoluto, è raffigurata intenta in un profondo e silenzioso dialogo con Dio. Sul lato sinistrodella tela compare il Crocifisso, sul quale Teresa medita, raccolta in preghiera. Dall’altrolato, in primo piano, spicca una bianca colomba dalle ali spiegate, che rappresenta lapotenza dello Spirito Santo nel percorso spirituale di Teresa, che fu monaca nel conventodell’Espíritu Santo di Los A ndes. I colori caldi del quadro e il velo della carmelitanaemanano una calda luce dorata ed esprimono un senso di calmo e sereno raccoglimento,mentre l’azzurro del cielo si confonde col bianco delle nubi ricordando la bellezza dei cielidelle altitudini andine.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    33/36

    26

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    34/36

    27

    Postfazione

    di Inessa Baldin

    Consacrate da una legge morale o religiosa, una commistione affascinante tracristianesimo, culti, tradizioni popolari e politica. Tredici tele di artisti messicanidiventano il documento d’identità della santità ispanoamericana che sembra andare benoltre le effigi, ben note ai più, della Vergine di Guadalupe. Questa serie di dipinti rivelatutta la bellezza della personalità sfaccettata della donna e di tutto il potere e la forza che lapuò animare in nome di una causa, una fede, un amore.L’aspetto della maternità viene sublimato dalla rappresentazione della Madonna nellaraffigurazione dipinta dalle artiste Sandra Valenzuela, Laura Esther Herrera, Rosa Alicia

     Araujo, Nery Muñoz e Gabriell Arce Siquiros. La fede religiosa e la completa dedizione, vengono rappresentate da religiose dalla forza immensa: Sor Juana Inés de la Cruz che fecedella letteratura e della scienza un’arma per l’indipendenza femminile, Laura Evangelista

     Alvarado Cardozo che consacrò la sua vita ai poveri e ai malati, la catechista Maria de laLuz Camacho, morta difendendo con il proprio corpo l’entrata di un tempio cattolico da un

    assalto salvando la vita a dei bambini, e Santa Rosa da Lima, simbolo della penitenzacorporale fino alla consunzione. Ancor più potente l’iconografia laica, donne comuni chehanno lottato per una volontà ben più grande del mondo nel quale vivevano: SantaInocencia, bambina dalla grande vocazione e martirizzata per il proprio credo religioso,Laurita Vicuña che resistette alle violenze subite dall’amante della madre. Tutte le operesono diversissime tra loro ma rivelatrici di una potenza e una vitalità creativa, positiva, chesi alimenta delle tradizioni popolari attraverso colori molto vivi e tratti decisi.Raffigurazioni dal grande valore esattamente per la propria capacità di essere veicolo diun’identità. Gli stessi colori diventano interlocutori chiari e capaci della partecipazionesociale dell’artista.Ogni tonalità, ogni parte pittorica è connessa al tutto. Aspetti narrativi, iconici, didattici edevozionali si uniscono corali in un tutto che ci narra un humus  intellettuale, sociale epolitico apparentemente lontano dal nostro Paese, ma in realtà molto più vicino di quantosi pensi.Citando Belting, sarebbe un errore vedere in queste immagini solo un oggetto dicontemplazione religiosa, proprio perché esse attestano l’esistenza storica di questipersonaggi e anche la loro presenza sovratemporale. Sono tutte figure femminili che benrispecchiano l’ardore che ogni donna racchiude dentro sé, tutte possono riconoscersi edispirarsi, benché ognuna di queste SANTAS risulti completamente diversa l’una dall’altra:è la diversità ciò che ci rende umani e, in questo specifico esempio, l’arte crea un ambienteaccogliente dove amore e cultura sono parti integranti.

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    35/36

     

    INDICE DEGLI ARTISTI E DELLE RELIGIOSE RAPPRESENTATE

    Rebeca Alcantara “Santa inocencia” Rosa Alicia Araujo “ Virgen de Zapopan” Gabriell Arce Siqueiros “ Virgen de San Juan de los lagos” Julia Ávalos “Beata María de San José” Concepción García Sánchez “ Virgen de Guadalupe” María Esther Gómez Arreola “María de la Luz Camacho” Rocío Hernández “Santa Rosa de Lima” Nery Muñoz “La Dolorosa” 

    Carmen Parada “Sor Juana Inés de la Cruz” Diana Romero “Laurita Vicuña” Sandra Valenzuela “ Virgen de Altagracia” Maricela Zarate “Santa Teresa de los Andes” 

  • 8/17/2019 Catalogo Della Mostra Itinerante Di Arte Messicana SANTAS

    36/36

    Il presente catalogo è stato realizzato dall’associazione Culturale Progetto 7LUNE al solo scopo di diffonderele opere in esso contenute e lasciare testimonianza del percorso compiuto dalla Mostra Itinerante.Per contattare l’associazione: 

    info7lune@gmail com

    mailto:[email protected]:[email protected]