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Documentazione progetto n. 159:
Istituto Comprensivo di Castelfiorentino
“Cambiamenti climatici” Regione ToscanaEta Beta onlus
A.S 2014 – 2015 - Classi 4° e 5°
Descrizione della genesi del percorso didattico:
Il percorso è nato dalla Co-progettazione di insegnanti ed esperti dell'Associazione Eta Beta Onlus che hanno partecipato sia al corso di formazione sui Corso per la costruzione di unità di competenza sui Cambiamenti climatici e la risorsa acqua con metodi innovativi -DGR 962/2012 – che al Corso per la costruzione di unità di competenza sui Cambiamenti climatici con metodi Innovativi -azione 2 della DGRT 352/2014 e ai relativi lavori di gruppo.
Descrizione della genesi del percorso didattico
Per le classi IV, e V le Unità di Competenza affrontano il tema dei cambiamenti climatici da differenti angolazioni, mettendo però sempre al centro il raggiungimento di competenze riguardanti il saper essere, saper fare e saper apprendere.
Le metodologie adottate saranno quelle innovative che si sono già sperimentate con successo negli ultimi 2-3 anni, tutte volte a favorire il coinvolgimento attivo degli studenti, in una logica di superamento della metodica della didassi frontale tradizionale.
Descrizione della genesi del percorso didattico
Il tema dei cambiamenti climatici sarà declinato selezionando alcuni punti nodali collegabili all'esperienzadiretta dei bambini e delle bambine. Essi sono: Clima e acqua - Clima e orto - Impronta idrica - Mobilità quotidiana casa – scuola Produzione e percezione del cibo consumato;
argomento più che mai attuale dell' EXPO 2015: Nutrire il Pianeta: Energia per la Vita. Cambiamenti climatici
e cambiamenti alimentari: confronti. Comportamenti e stili di vita responsabili individuali,nella famiglia, nella comunità ed a livello globale.
Immagini
Cambiamenti climatici
Immagini... concetti...
Immagini
...e mappe
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Cambiamenti climatici e acqua
L’acqua sulla Terra
Il volume totale d'acqua sulla Terra è di 1.4 miliardi di Km³.
La superficie della Terra è ricoperta per il 71% da acqua e solo il 29% da terre emerse.
L’acqua sulla Terra
Troviamo l’acqua sulla Terra:
allo stato solido : ghiaccio, neveallo stato liquido: fiumi, laghi, mari, oceani e negli esseri viventi.allo stato aereo : vapor acqueo.
L’acqua salata è il 97,5 % dell’acqua sulla Terra.
L’acqua dolce è il 2,5 % suddivisa tra: fiumi, laghi, ghiacciai, acque sotterranee e vapor acqueo.
L’acqua sulla TerraTutti gli esseri viventi hanno bisogno di acqua.
Il corpo umano è composto d’acqua al 60-70 %
Il ciclo dell’acqua
Parte dell’acqua che arriva sulla Terra scivola sul terreno e si dirige verso i fiumi e il mare.
Parte viene assorbita dal terreno, filtra attraverso gli strati di roccia e si raccoglie in falde, che contengono le maggiori riserve di acqua dolce del pianeta.
Cambiamenti climatici e cibo
Cambiamenti climatici e cibo
Il ciclo dell’acqua
Parte dell’acqua contenuta nel terreno è assorbita dalla radici delle piante che la restituiscono all’aria attraverso le foglie come umidità.
Cambiamenti climatici ed orto
L’acqua nel terreno
L’acqua delle precipitazioni, filtra attraverso gli strati di roccia ma, ad un certo momento, incontra strati di rocce impermeabili e allora si raccoglie nelle falde acquifere.
L’acqua nel terrenoLe falde acquifere sono molto importanti, sono enormi riserve d’acqua da cui si attinge mediante i pozzi e gli impianti degli acquedotti.
Cambiamenti climatici e salute
Diversi colori, stesso alimento...
Cambiamenti climatici e Mobilità sostenibile
Cambiamenti climatici e Mobilità sostenibile
Cambiamenti climatici e Biodiversità
Stesso colore, diversi alimenti...
Impariamo i colori dei cibi …
… e la loro biodiversità...
Cambiamenti climatici e Biodiversità
La Piramide idrica
L’impronta idrica, vale a dire il costo in acqua diretto e indiretto di ogni cibo, è la somma di diverse componenti. La prima è l’impronta idrica “verde”, cioè l’acqua piovana traspirata durante la coltivazione. Poi, c’è l’impronta idrica “blu”, ossia l’acqua sottratta al ciclo naturale e impiegata nelle produzioni. Infine l’impronta idrica “grigia” che è il volume di acqua che necessita di un trattamento prima di essere restituita all’ambiente.
L’impronta idricaDimmi come mangi e cosa usi e Ti dirò quanto inquini cioè quanta acqua utilizzi:
L’impronta idrica
...proviamo a calcolarla...
L’impronta idrica
...proviamo a calcolarla...
Le Buone Pratiche
COSA FARE IN CASA PER RISPARMIARE E NON SPRECARE L'ACQUA
Chiudi il rubinetto mentre ti insaponi, mentre ti spazzoli i denti, lavi i piatti; fai lo stesso mentre usi il rasoio per raderti e aprilo solo per sciacquarlo. In una famiglia di tre persone questo consente di risparmiare fino a circa 8.000 litri l'anno.
Fai la doccia (breve) invece che il bagno, perché per ogni doccia si utilizzano 30-35 litri d'acqua invece di 150-180.
Ripara i rubinetti, lo sciacquone o il water che perdono o gocciolano. Ricordati che un rubinetto che perde 30 gocce al minuto spreca circa 200 litri d'acqua al mese e 2.400 all'anno. Uno sciacquone che perde acqua nel water (anche in maniera impercettibile), scarica in un giorno oltre 2.000 litri di acqua.
Lava frutta e verdura in un apposito contenitore, piuttosto che sotto l'acqua corrente.
Usa l'acqua del lavaggio di frutta e verdura per annaffiare le piante di casa.
Usa la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico (in questo modo puoi risparmiare tra gli 8.000 e gli 11.000 litri di acqua potabile all'anno per famiglia), altrimenti inserisci il programma economizzatore.
Usa l'acqua calda con cui hai cotto la pasta per lavare i piatti e le stoviglie. Avendo un rilevante potere sgrassante, essa ti permetterà di risparmiare non solo sul consumo di acqua ma anche dei detersivi.
Controlla periodicamente il contatore di consumo dell'acqua. Nel caso in cui, con tutti i rubinetti chiusi, il contatore continua a girare, chiama una ditta in grado di controllare e riparare eventuali guasti o perdite del tuo impianto.
Installa rubinetti con dispositivi che fanno risparmiare acqua (es. diffusore a basso flusso).
Nel bagno usa per lo scarico del water un sistema (cioè uno sciacquone) a leva a rubinetto o a manovella, invece di quello a pulsante.In questo modo si risparmiano così circa 26.000 litri di acqua all'anno.
Getta i fazzoletti di carta che usi per struccarti nel cestino della spazzatura e non nello scarico, per evitare un ulteriore uso dello sciacquone e un conseguente spreco di acqua (fino a 20 litri d'acqua ogni volta che lo si usa).
Risultati ottenuti
Risultati ottenuti
Risultati ottenuti
Istituto comprensivo Castelfiorentino
“I nostri primi passinell’ambiente”
Percorso riassuntivo Udc “Cambiamenti climatici”Percorso continuativo degli a.s. precedenti
IMPARIAMO A CONOSCERE UN ORTOScuola Primaria “TILLI
Destinatari:(Scuola Primaria – Classi 5° C - D)
Ore dedicate al percorso:6 ore per classe
Il percorso didattico è stato costruito integrando gli argomenti delle materie scolastiche relative
alle scienze. Affrontando da un lato gli aspetti della fisiologia
delle piante, e dall'altro il loro ruolo sia nella nostra alimentazione
che nell'equilibrio dell'ecosistema.
La coltivazione di un orto scolastico è un’attività adatta a sviluppare la
consapevolezza delle connessioni, dei principi di base dell’ecologia profonda e del
pensiero sistemico.
In un orto, coltivando la terra, cercando di ottenere da essa il nutrimento, siamo posti di fronte alla nostra realtà più profonda di
esseri che dipendono completamente dall’ecosistema di cui fanno parte e dalle sue
buone condizioni di salute.
Attraverso l'orto i bambini arrivano a comprendere, ma soprattutto a vivere, i
fenomeni legati alla rete della vita, al flusso dell’energia e ai cicli della natura: questa
comprensione è estremamente necessaria oggi, perchè mentre la natura è ciclica, i sistemi industriali-commerciali sono lineari.
Un sistema lineare genera l’ossessione per una crescita economica illimitata, al di là del
buon senso, ben oltre ogni bisogno. Si è indotti ad aggiungere sempre nuove unità, si
forma il pregiudizio che tutte le cose debbano crescere all’infinito. In un sistema ciclico, invece, si comprende che ogni cosa ha la sua stagione, che mentre alcune cose
crescono, altre devono di necessità decrescere: il pianeta è limitato, non tutto
può crescere simultaneamente. Un sistema lineare, come quello industriale, genera
rifiuti, un sistema ciclico reintegra ogni cosa all’interno del flusso energetico, senza mai
lasciarsi dietro rifiuti inquinanti
Ecco perchè è importante l’esperienza precoce di coltivare un orto: per avere una comprensione profonda dei flussi della vita in cui viene spontaneo riutilizzare ogni cosa
(le foglie cadute, le deiezioni animali, gli scarti alimentari per preparare nuovo
concime): in una comunità ecologica i rifiuti in quanto tali non ci sono perchè gli scarti di
una specie sono l’alimento di un’altra. Coltivare i frutti della terra riporta i bambini
non solo alle fonti del cibo, ma alle basi stesse della vita.
Nell’orto si apprende per esperienza diretta che la terra fertile non è materia inerte, ma un organismo vivo che contiene a sua volta
miliardi di esseri viventi; che questi organismi elaborano i cosiddetti rifiuti
trasformandoli in sostanze nutritive. Nell’orto si vede che qualcosa di piccolissimo, un seme, contiene tutto il necessario per
svilupparsi in una pianta capace a sua volta di produrre altri semi.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO, DOVE SIANO CHIARAMENTE INDIVIDUABILI
LO SVILUPPO CONCETTUALE E L’APPROCCIO METODOLOGICO
Risultati ottenuti
Nel percorso i bambini, creando l'orto, hanno potuto apprendere i principi fondamentali della vita:
1) un ecosistema naturale non genera rifiuti, dato che gli scarti di una specie sono il cibo di un’altra;
2) la materia circola continuamente attraverso la rete della vita
;3) l’energia che alimenta questi cicli ecologici deriva dal
sole;
4) la diversità garantisce la capacità di recupero;
5) la vita si è diffusa con la collaborazione, l’associazione e la formazione di reti in tutto il pianeta
Una Finestra sull’ambiente: il clima e le stagioni
Istituto scolastico:Scuola Primaria Roosvelt, Castelfiorentino
Destinatari:Classe Prima
Scuola Primaria
Ore dedicate al percorso:8 ore
Il Il percorso sul ciclo delle stagioni è nato dalla volontà di far conoscere ai bambini il processo di alternanza delle stagioni, sottolineando come questo processo sia purtroppo
alterato dalla presenza di importanti cambiamenti climatici.percorso sul ciclo delle stagioni è nato dalla volontà di far conoscere ai bambini il processo di alternanza delle
stagiOni
, Questo percorso didattico si è inserito in parallelo alla programmazione dell’istituto scolastico di riferimento.
Il progetto ha previsto 3 incontri in classe e un incontro finale presso la Fattoria didattica dei bambini e delle bambine Sapori di Toscana (Brusciana, Empoli).
Si è occupata del progetto l’Associazione C.E.T.R.A. attraverso operatori qualificati.sottolineando come questo processo sia purtroppo alterato dalla presenza di
importanti cambiamenti climatici
Il progetto ha permesso di di lavorare sui seguenti temi:
- Il tempo;
- L’ordinamento di fatti e fenomeni;
- La periodizzazione.
Le fasi del percorso hanno seguito le azioni didattiche all’interno della classe, infatti questi concetti vengono affrontati anche dalle insegnanti nella programmazione curricolare.
Si sono stimolati concetti quali quelli di successione degli eventi, durata delle situazioni, organizzazione del tempo
attraverso i principali indicatori temporali, riconoscimento dei cambiamenti prodotti dal tempo anche legati all’esperienza personale.
I bambini sono anche stati guidati e supportati nella narrazione delle esperienze legate al vissuto personale sull’argomento proposto,
sottolineando l’importanza della condivisione di idee e del confronto con gli altri.
Il percorso multidisciplinare si è sviluppato attraverso vari ambiti, dall’ambiente naturale
alla musica, dalle immagini all’esperienza sensoriale, dalla didattica al laboratorio
esperienziale.
Il supporto visivo di quadri e immagini relative all’alternanza delle stagioni, insieme
all’ascolto di musiche legate alle stagioni, hanno favorito l’attenzione ai dettagli
attraverso una capacità attentiva diversa da quella utilizzata in ambito scolastico.
Le esperLe lL La visita alla Fattoria e le esperienze laboratoriali sono risultate importanti per sviluppare le capacità manuali dei bambini, per stimolare la capacità di osservazione sul campo e per osservare le capacità di lavorare in gruppo e di condividere con gli altri le esperienze fatte.
Inoltre questo tipo di lavoro è risultato importante per stimolare le capacità di rispettare i tempi, propri e degli altri, sia nel momento della discussione che in quello esperienziale
Lettura del brano
“Le sorelle Stagioni”.
La lettura è stata seguita con curiosità ed attenzione da parte della
classe con domande fatte alla fine di essa.
Finito il momento lettura si è svolto un brainstorming sulle stagioni,
mettendo in risalto l’alternanza di esse, le caratteristiche climatiche, gli elementi che le caratterizzano
(indumenti, cibi, ambiente ecc…).
Successivamente sono stati distribuiti dei ritagli con i colori tipici delle stagioni per ilriconoscimento di esse ed allestito un cartellone.
Dopo abbiamo proceduto alla costruzione di un orologio delle stagioni con i colori appropriati.
Poi è stata consegnata una scheda di riconoscimento delle stagioni attraverso il riconosci-mento di alcuni elementi caratteri-stici che è stata personalizzatacon l’uso del colore.
Durante la seconda parte di questo incontro si è fatto sperimentare ai bambini un modo diverso di agire: l’ascolto delle musiche di Antonio Vivaldi sulle stagioni e la visione di immagini evocative di queste.
I bambini hanno mostrato attenzione e coinvolgimento emotivo intervenendo nei momenti in cui certe immagini scorrevano in relazione
alla musica.
L’ultimo incontro del percorso ha visto la classe partecipare alla visita ad una Fattoria Didattica.
I bambini hanno sperimentato l’osservazione diretta di ciò di cui avevamo parlato in classe,per esempio quali sono i colori, gli elementi, com’è la natura, come sono piante e alberi durante una stagione, in questo caso la primavera.
Oltre all’osservazione dell’ambiente i bambini hanno fatto un percorso di osservazione degli animali presenti nella Fattoria con la descrizione di ciò che mangiano e come si comportano in una determinata stagione
Durante la visita alla Fattoria è stata fatta fare l’attività dell’Orto in bottiglia,
facendo loro seminare i piselli, verdura di stagione.
Il primo step è stata la lettura della favola
“Il piccolo pisello”;
successivamente, i bambini, supervisionati dall’operatore e dalle maestre, hanno piantato i semi del pisello mettendo prima il terriccio in una bottiglia, nel quale hanno poi
appoggiato dei semi di pisello e infine innaffiato il tutto.
Questo lavoro è stato pensato per sviluppare la manualità dei bambini e per stimolarli ad
osservare come si piantano dei semi da cui nascerà poi la piantina, qual è quindi il primo passaggio che viene effettuato in modo che le piante possano raggiungere la maturità
necessaria per poi essere colte.
Questo lavoro è stato pensato per sviluppare la manualità dei bambini e per stimolarli ad
osservare come si piantano dei semi da cui nascerà poi la piantina, qual è quindi il primo passaggio che viene effettuato in modo che le piante possano raggiungere la maturità
necessaria per poi essere colte.
Questo lavoro è stato pensato per sviluppare la manualità dei bambini e per stimolarli ad osservare come si piantano dei semi da cui nascerà poi la piantina, qual è quindi il primo passaggio che viene effettuato in
modo che le piante possano raggiungere la maturità necessaria per poi essere colte.
Un approccio di tipo laboratoriale ed esperienziale ha permesso poi al gruppo di sviluppare la capacità di ascoltare e
rispettare gli altri aspettando il proprio turno, modalità che non sempre si è verificata, ma che è stata comunque
affrontata con i bambini.
Alla fine del percorso possiamo dire che è emersa una buona collaborazione di classe e una buona capacità di lavorare in gruppo e di porsi obiettivi comuni e il lavoro in piccoli gruppi ha fatto emergere ulteriormente le caratteristiche individuali
che ogni bambino ha messo a disposizione di tutti.
Documentazione dell'Unità di competenza:
«IL pane»Istituto scolastico:
Scuola dell’Infanzia di Castelfiorentino
Destinatari: (sezioni A-B-C)
Ore dedicate al percorso:18 ORE
La presente unità di competenza è nata dalla volontà di far conoscere ai bambini il processo della filiera corta dedicata a uno dei prodotti più importanti della Toscana: il pane. Il percorso è partito dalla trasmissione di informazioni sui prodotti tipici del nostro territorio e su come questi sono cambiati. Tali modifiche sono strettamente collegate ai cambiamenti climatici e a come questi hanno caratterizzato le coltivazioni nel tempo. La scelta di questo percorso didattico è inserita nella programmazione che le insegnanti si erano prefissate.
Si tratta di un percorso multidisciplinare che va a spaziare dall’ambiente naturale a quello artistico e narrativo, così da implementare la capacità di osservazione e di ascolto dei bambini, sia in ambiente naturale che non.
La scelta di svolgere gli incontri in fattoria, dove i bambini hanno svolto l’attività che prevedeva di fare il pane, ha favorito l’attenzione ai dettagli e ha stimolato ulteriormente la capacità di ascolto e di osservazione, permettendo così di far elaborare ai bambini un confronto su tutte le diversità a cui l’ambiente e le sue colture sono stati sottoposti nel tempo.
I momenti di discussione e di laboratorio hanno aiutato i bambini nella gestione dei momenti comuni (rispetto dei turni e delle opinioni altrui) e nella socializzazione
Si tratta di un percorso multidisciplinare che va a spaziare dall’ambiente naturale a quello artistico e narrativo, così da implementare la capacità di osservazione e di ascolto dei bambini, sia in ambiente naturale che non.
La scelta di svolgere gli incontri in fattoria, dove i bambini hanno svolto l’attività che prevedeva di fare il pane, ha favorito l’attenzione ai dettagli e ha stimolato ulteriormente la capacità di ascolto e di osservazione, permettendo così di far elaborare ai bambini un confronto su tutte le diversità a cui l’ambiente e le sue colture sono stati sottoposti nel tempo.
I momenti di discussione e di laboratorio hanno aiutato i bambini nella gestione dei momenti comuni (rispetto dei turni e delle opinioni altrui) e nella socializzazione
L’esperto ha iniziato il gioco raccontando di quanto il serpente Serafino fosse goloso di frutta e verdura e presentandolo ad ogni bambino. Successivamente ogni bambino ha ricevuto un frutto e una verdura ciascuno e piano piano il serpente passava a mangiare da loro.
Terminato il gioco è stata intrapresa una discussione sulle sensazioni che l’attività ha evocato nei bambini.
Sicuramente stupore ed entusiasmo nel vedere come il serpente davvero riuscisse a mangiare gli alimenti che i bambini gli davano, il tutto finiva in un sacchetto che simulava la pancia del serpente, e questo ha incuriosito moltissimo i bambini.
In un’altra occasione, per preparare i bambini all’uscita successiva in fattoria, le maestre hanno presentato loro la storia del «Chiccolino di grano» ed hanno fatto seminare il chicco di grano nel cotone, per mostrare ai bambini il processo della crescita del grano e per introdurre il tema del pane e degli ingredienti che servono per ottenerlo.
La novellina del granoUn giorno un chiccolinogiocava a nascondino;nessuno lo cercòed ei s’addormentò.Dormì sotto la neveun sonno lungo e greve;alfine si destòe pianta diventò,La pianta era sottile,flessibile, gentile,la spiga mise fuord’un esile color.Il sole la baciava,il vento la cullava:di chicchi allor s’empìpel pane di ogni dì. (A. Cuman Pertile)
L’incontro successivo è stato svolto in fattoria.Inizialmente c’è stata la passeggiata in fattoria per osservare l’ambiente circostante e farlo conoscere ai bambini. Guardandosi in giro, i bambini, si sono potuti rendere conto del lavoro che viene svolto dai fattori; hanno osservato gli alberi da frutto, le piante messe a coltura o in fase di germinazione; hanno appreso nuove informazioni sui processi lavorativi dell’ambiente rurale e della strumentazione utilizzata.Hanno conosciuto gli animali della fattoria, con osservazione dei processi stagionali di cui sono oggetto: muta, tosatura e comportamento generico.Una volta visitata la fattoria i bambini hanno potuto sperimentare l’antica tecnica della macinazione del grano per ottenere la farina e successivamente il pane.
Ad ogni bambino, per l’attività, è stata data una macina in pietra, un sasso e dei chicchi di grano, facendo loro sperimentare l'uso della tecnica di macinazione manuale rotatoria. I bambini hanno esplorato direttamente, attraverso i loro sensi, la polvere ottenuta scoprendo così la farina e la sua diversità da quella che di solito viene comprata.Ottenuta la farina sulla macina è stata fatta setacciare in modo da togliere la crusca e farla diventare bianca. I bambini hanno risposto positivamente e con curiosità verso un’attività per loro nuova e scoperto tutti gli utilizzi della farina.Una volta procurati tutti gli ingredienti, i bambini sono stati divisi in piccoli gruppi (3-4 alunni per tavolo) e sono stati consegnati loro gli ingredienti necessari per realizzare l'impasto, lasciando che ognuno manipolasse il proprio pezzetto ottenendo una piccola pagnotta da lasciare lievitare per almeno mezz'ora.
Una volta lievitato, il pane è stato cotto nel forno e consegnato uno per ogni partecipante.
Infine, come ultimo incontro, è stata fatta una rielaborazione conclusiva del percorso.
È stato chiesto ai bambini di rappresentare quello che per loro è stato significativo: il risultato è stata la rappresentazione degli animali della fattoria.
I bambini hanno condiviso con l’operatore e l’insegnante il percorso effettuato con giochi di gruppo che li hanno aiutati a ripercorre tutta l’esperienza svolta.
Risultati ottenuti(analisi critica in relazione agli apprendimenti degli alunni)
Alla fine di questo percorso didattico i bambini si sono mostrati davvero interessati all’argomento trattato.
Tutti gli incontri sono stati recepiti positivamente da tutti i bambini. In classe hanno conosciuto il mondo della verdura e della frutta attraverso
un’esperienza ludica; mentre in fattoria hanno appreso direttamente i mutamenti che un ambiente, un albero, un campo o anche un animale,
possono subire con il cambiamento climatico delle stagioni.La cosa che maggiormente ha colpito i ragazzi è stata sicuramente la
macinatura del grano che ha condotto all’ottenimento del proprio panino, per loro una grande scoperta.
Altro aspetto interessante, e che riguarda appieno la tematica dei cambiamenti climatici, è
stato il ritardo della fioritura degli alberi da frutto, che ancora a fine maggio ne erano privi. I
bambini hanno notato fin da subito questo dettaglio nel corso del terzo incontro in fattoria.
Gli strumenti che sono stati utilizzati si inseriscono in una metodologia di didattica attiva realizzata tramite giochi di gruppo e
scambi di competenze in cui i partecipanti sono stati coinvolti come attori principali. In questa occasione i bambini hanno esposto anche le loro emozioni provate durante l’attività e le
hanno condivise con gli altri compagni in modo ludico e divertente
Documentazione dell'Unità di competenza:
Percorso sulle pianteIstituto scolastico:
De Gasperi, Castelfiorentino
Destinatari:Scuola dell’Infanzia
Ore dedicate al percorso:6
Il progetto è stato pensato per sviluppare la capacità dei bambini nel riconoscimento delle piante in relazione alle stagioni in cui si collocano e ai
cambiamenti climatici che le influenzano.
Il percorso didattico è stato costruito integrando le attività che vengono svolte in sezione dalle
insegnanti curriculari.
Le attività sono state guidate da operatori qualificati dell’Associazione C.E.T.R.A. che opera sul
territorio.
Il percorso si è articolato in 3 incontri:
- Il primo è stato condiviso con altre sezioni della scuola ed ha riguardato l’intervento di un operatore che ha narrato una storia;
- Il secondo si è svolto all’interno della sezione dove è stata fatta un’attività laboratoriale guidata da un operatore;
- Il terzo ha visto la partecipazione della sezione alla visita alla Fattoria Didattica dei bambini e delle bambine di Brusciana (Empoli).
La proposta di attività laboratoriali ed esperienziali oltre ad una visita guidata, è stata pensata per coinvolgere i bambini in prima persona sull’argomento e di stimolare le loro capacità di sperimentare sul campo certi concetti.
Un percorso di questo genere appoggia i lavori svolti in sezione e rafforza le capacità individuali e di gruppo nella conoscenza, in questo specifico contesto, delle piante e delle loro caratteristiche.
Durante il primo incontro i bambini hanno condiviso con altre sezioni un momento di narrazione.
Nel salone, un esperto ha narrato e rappresentato un personaggio proveniente da lontano che ha
sperimentato con i bambini ciò che aveva in valigia, piante e cibi.
Nell’incontro laboratoriale i bambini sono stati chiamati a costruire un orto all’interno di una
bottiglia.Guidati dall’operatore, hanno seguito le fasi di
semina di una piantina.
!1° fase: si inseriscono i semini All’interno del terriccio.
2° fase:
Si annaffia il “nostro terreno”
3° fase: “decoriamo la nostra bottiglia!!!”
Ed ecco…
il nostro Orto
I bambini hanno seminato la loro piantina di pisello e poi hanno decorato la loro bottiglia…l’Orto era pronto!!!
Con questa metodologia, i bambini sono stati in grado di seguire dal vivo come si pianta un seme e hanno potuto sperimentare in prima persona quali sono gli elementi necessari per la semina, dal
terriccio, al seme all’acqua necessaria per la crescita della piantina.
La visita in fattoria ha dato la possibilità ai bambini di vivere un’esperienza diretta di conoscenza degli animali
presenti come galline, tacchini, asini, cavalli, pecore…
In questo contesto sono state illustrate le abitudini comportamentali di ciascuna specie legate all’alternarsi delle stagioni e i prodotti che ciascun animale fornisce all’uomo
Data la natura del progetto si è effettuato un percorso negli spazi della Fattoria dedicati alle piante da frutto e all’orto in cui sono presenti i prodotti tipici di
stagione.
Nella zona dedicata agli alberi da frutto i bambini hanno potuto vedere come sono fatti gli alberi che danno i frutti che trovano poi sulle loro tavole.
Nella stessa zona i bambini hanno potuto vedere cosa si coltiva (cipolle, patate, cavolo ecc..) e si raccoglie nel grande spazio in un periodo preciso dell’anno. Inoltre, attraverso il tatto e l’olfatto sono state fatte sperimentare alcune piante di uso comune (salvia e rosmarino nello specifico).
Nella zona della Fattoria dedicata all’orto poi i bambini hanno visto i prodotti di stagione che poi vengono utilizzati nella cucina delle loro case e della scuola.
All’incontro con l’apicoltore
Insieme agli incontri specifici del percorso suddetto, è stata inserita un’ulteriore attività con un esperto di api.
I bambini hanno potuto vedere la “casa” delle api e ciò che producono.
L’apicoltore ha spiegato ai bambini il comportamento di questi animali e come questo si è modificato nel tempo influenzato
dai cambiamenti climatici.
“La rappresentazione sul cartellone dell’attività fatta con
l’apicoltore”
Risultati ottenuti
I
Il laboratorio manuale è stato seguito con entusiasmo e i bambini hanno potuto
sperimentare in modo diretto le fasi che ci sono prima di arrivare al prodotto finale.
Laboratori esperienziali di questo tipo aiutano a comprendere e conoscere l’ambiente, la natura,
le piante in modo chiaro e anche divertente.
Nelle varie fasi del percorso sono state anche stimolate la capacità di osservazione e quella di ascolto in ambiente naturale.
Nonostante i bambini fossero piccoli è stata incoraggiata e incentivata la capacità di fare collegamenti e mettere in relazione elementi diversi; i bambini hanno risposto positivamente in relazione a questi obiettivi.
Nelle varie fasi del percorso sono state anche stimolate la capacità di osservazione e quella di ascolto in ambiente naturale.
Nonostante i bambini fossero piccoli è stata incoraggiata e incentivata la capacità di fare collegamenti e mettere in relazione elementi diversi; i bambini hanno risposto positivamente in relazione a questi obiettivi.
Animali e prodottiIstituto scolastico:Scuola dell’infanzia De Gasperi sezioni A, B, E
Destinatari:Bambini di 3, 4, 5 anni
Ore dedicate al percorso:6
Il percorso si è articolato in 3 incontri:
- Il primo condiviso con altre sezioni dell’istituto;
- Il secondo in sezione;
- Il terzo incontro ha previsto una visita alla Fattoria Didattica dei bambini e delle bambine Sapori di Toscana (Brusciana, Empoli).
Si è occupata del progetto l’Associazione C.E.T.R.A. attraverso operatori qualificati.
Obiettivi di apprendimento:
- capacità di mettere in relazione gli animali con i prodotti della nostra cucina e con prodotti comunemente utilizzati;
- capacità di conoscere le varie fasi di trasformazione dei prodotti primari sviluppando la capacità di individuare collegamenti e
relazioni.
I bambini sono stati stimolati inoltre nella capacità di mettere in relazione il comportamento animale con il fenomeno dei cambiamenti climatici
e la collocazione di ogni animale nello spazio adeguato.
Nello specifico, la presente unità di competenza ha
previsto quindi un percorso di conoscenza degli animali appartenenti alla fattoria e
dei cibi da loro derivati che sono comunemente presenti
sulle tavole di tutti.
Il percorso si è articolato in 2 incontri, uno in sezione e l’altro in visita ad una Fattoria Didattica. Questi 2 incontri sono stati precedIl uti da un ulteriore incontro di narrazione e partecipazione attiva dei bambini di varie sezioni insieme, avvenuto in uno spazio comune.
Intervallato tra quelli programmati, si è svolto un incontro con un apicoltore.
Esperienza laboratoriale:“Gli animali e i loro derivati”.
L’esperienza laboratoriale prevede la condivisione delle conoscenze
sugli animali della Fattoria e i loro derivati.
Attraverso il gioco i bambini sperimenteranno il loro grado di
conoscenza.
in classe, è stato suddiviso in 2 fasi.La prima fase ha previsto la realizzazione
grafica di un cartellone con la ricostruzione della Fattoria attraverso i suoi principali
elementi (casa del contadino, pollaio, scuderia, porcilaia ecc…) e gli attori di essa, dal
contadino agli animali che vi appartengono.
Il primo incontro, in classe, è stato suddiviso in 2 fasi.
La prima fase ha previsto la realizzazione grafica di un
cartellone con la ricostruzione della Fattoria attraverso i suoi principali elementi (casa del contadino, pollaio, scuderia, porcilaia ecc…) e gli attori di
essa, dal contadino agli animali che vi appartengono
L’attività si è svolta sotto forma di gioco: i bambini hanno pescato da una borsa alcune immagini
raffiguranti sia gli spazi componenti una Fattoria che gli animali presenti in essa. In un secondo momento i bambini hanno colorato le immagini
pescate e le hanno attaccate sul cartellone creando la loro
Fattoria.
In Fattoria
La nostra Fattoria
LaFattoria
La seconda parte, strutturata in modo da incentivare la capacità dei bambini di
creare relazione tra l’animale e i suoi derivati, ha
visto la creazione di un secondo cartellone.
Anche questa seconda parte si è sviluppata sotto forma di gioco data l’età dei bambini e il loro grado di attenzione.
I bambini hanno attaccato oggetti di uso quotidiano (cartone del latte, busta
delle mozzarelle, busta degli affettati, gomitolo di lana, contenitore delle uova,
immagini di alimenti ecc…) su un cartellone scegliendoli
da 2 ceste.
Le ceLste degli oggettiLe ceste degli oggetti
I cartelloni
La realizzazione dei cartelloni è avvenuta attraverso l’ordinamento degli oggetti
riferiti agli alimenti derivati con l’immagine dell’animale a cui erano
collegati.
L’attività ha coinvolto i bambini individualmente con una discussione di
gruppo di verifica dei risultati
La visita in fattoria mira ad offrire ai bambini un’esperienza di conoscenza degli animali presenti in fattorie come galline, tacchini, asini, cavalli, pecore…In questo contesto sono state illustrate le abitudini comportamentali di ciascuna specie legate all’alternarsi delle stagioni e i prodotti che ciascun animale fornisce all’uomo
Incontro con l’apicoltore.
Tra gli incontri strutturati è stata inserita un’ulteriore attività con un esperto di api.
I bambini hanno potuto vedere la “casa” delle api e ciò che producono.
L’apicoltore ha spiegato ai bambini il comportamento delle api e come questo è
cambiato nel tempo influenzato dai cambiamenti climatici.
Dopo la visita a scuola dell’ apicoltore i bambini hanno costruito un cartellone
Risultati ottenuti
I bambini hanno mostrato una buona capacità di osservazione e di ascolto
in ambiente naturale, riuscendo a pensare e, successivamente,
incentivare la capacità di fare collegamenti e mettere in relazione
elementi diversi.
Hanno mostrato la capacità di lavorare in gruppo e, trattandosi di classi
miste, la capacità di creare sinergie tra fasce di età diverse e la capacità
di aiuto tra loro.
La Natura a regola d’arteScuola “Don Minzoni” di Castelfiorentino
Destinatari:Scuola dell’infanzia, sezione D Le Chiocciole
Ore dedicate al percorso: nr. 9 ore
Il progetto “La Natura a regola d’arte” è stato realizzato da Associazione culturale C.E.T.R.A. di Castelfiorentino, in collaborazione con Michele Neri, operatore della Biblioteca comunale “Vallesiana” di Castelfiorentino e la Fattoria dei bambini e delle bambine “Sapori di Toscana” di Brusciana, nei pressi di Empoli
Il progetto ha incontrato il consenso delle insegnanti della
sezione D Le Chiocciole, Giulietta Brogi e Vanna Giorgi,
in quanto si poneva come summa di un lavoro inerente
arte e natura iniziato negli anni precedenti.
In passato le classi hanno lavorato suddivise per fasce
d’età, facendo sì che le attività fossero ben calibrate su classi di 3, 4 e 5 anni. Il percorso era quindi ciclico e di anno in anno i bimbi potevano approcciarsi
alle attività secondo l’evoluzione delle proprie
capacità.
I bambini e le bambine sono entrati in contatto con il mondo dell’arte attraverso la visione di opere d’arte appartenenti a
vari pittori e della natura mediante la realizzazione e la
cura di un piccolo orto all’interno del giardino
scolastico.
La risposta e la rielaborazione personale era direttamente
proporzionale all’età e le competenze dei bimbi.
Al termine dell’anno scolastico 2013/2014, come esempio di buona rielaborazione da parte dei bambini del percorso intrapreso, la scuola dell’infanzia “Don Minzoni” ha preso parte alla festa organizzata per l’occasione a Castelfiorentino dal Comitato Genitori locale.
Le insegnanti e i bimbi hanno curato uno stand a tema con l’evento – il tema prescelto era quello del corpo – dove si andavano a privilegiare due sensi molto importanti, il gusto e l’olfatto.Lo stand è stato allestito con il materiale realizzato nell’ambito dei vari laboratori, sia artistici che di tipo naturalistico, e la bocca ed il naso hanno avuto la funzione di leitmotiv per quanto presentato.
Al termine dell’esperienza i soggetti proponenti il progetto e le insegnanti coinvolte hanno individuato un momento di confronto, per parlare e confrontarsi su punti di forza ed eventuali criticità nell’operato.
Quanto emerso è stato molto positivo. Le insegnanti hanno apprezzato il carattere multidisciplinare della proposta didattica, costruita su attività che sono riuscite a soddisfare le esigenze delle diverse fasce d’età dei bambini, oltre alla trasversalità del tema, che è riuscito a toccare vari ambiti – narrativa, teatro, arte, natura – senza perdere mordente sul suo giovane pubblico.
Le insegnanti hanno oltretutto apprezzato la modalità con cui è stata condotta l’analisi sia delle immagini pittoriche sia del percorso sensoriale intrapreso in fattoria, in quanto i bambini hanno potuto mettere all’opera le capacità e le competenze pregresse –
acquisite negli anni precedenti grazie ai due percorsi affrontati sul mondo dell’arte e sulla natura mediante
la realizzazione e cura dell’orto scolastico – ed allo stesso tempo sono stati stimolati ad andare oltre, guidati dall’istinto cosi come dal proprio bagaglio culturale, dalle esperienze extrascolastiche e dal
gusto personale.
Importante il contributo dato da alcuni bambini provenienti da famiglie di origine straniera, che hanno permesso di creare una pietra di paragone tra realtà
tra loro diverse, parlando e spiegando ai loro compagni di frutti e ortaggi dai sapori, colori e forme
meno conosciuti.
Il primo incontro è stato effettuato presso la sede scolastica ed è stato curato da Michele Neri, trascinante cantastorie e operatore presso la Biblioteca comunale “Vallesiana” del paese, dove si occupa di letture animate dedicate ai più piccoli.
La lettura proposta ha individuato in frutta e verdura i suoi protagonisti, drammatizzando le loro vicende e spiegando poco a poco la diversità di questi da paese a paese e la varietà del loro utilizzo.
Soprattutto, in virtù dei cambiamenti climatici in atto, è stato possibile fornire in modalità divertente alcune nozioni sull’incidenza del clima nella crescita di frutta e ortaggi e sul conseguente cambiamento delle abitudini alimentari delle persone.
Anche il secondo incontro si è tenuto presso la sede scolastica, a cura di un’operatrice dell’Associazione culturale C.E.T.R.A..
Dopo un primo momento di introduzione al tema in aula, i bambini e le insegnanti sono stati condotti nella sala destinata ai laboratori dove, in precedenza, l’operatrice aveva provveduto a distribuire sui tavoli in maniera del tutto casuale una serie di immagini di opere d’arte costellate di frutta e verdura.
Le immagini sono state desunte da vari periodi storici e varie correnti artistiche, per offrire una panoramica il più possibile ampia.
Gli autori scelti sono i seguenti: Frida Kahlo, Paul Cezanne, Giovanni Segantini, Giuseppe Arcimboldo, Fede Galizia, Salvador Dalì, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Vincenzo Campi, Pyotr Konchalovsky, Cristoforo Munari, Caravaggio e Tiziano.
Le immagini sono state osservate e analizzate in gruppo dai bambini, i più grandi alla luce del percorso già intrapreso negli anni precedenti. Importante il contributo dei bimbi di origine straniera nella descrizione di colori e sapori di frutta e verdura tipica dei paesi di origine.
È seguito un laboratorio creativo in cui i colori sono stati sostituiti da frutta, verdura e legumi sagomati grazie a stampini per biscotti, scavini da cucina, strumento riga-limoni, pelapatate …., e la tela da una tavoletta di legno.
Anche la frutta e la verdura hanno ispirato i più grandi artisti!
Il terzo incontro è stato effettuato presso la Fattoria dei bambini e delle bambine “Sapori di Toscana” a Brusciana, vicino ad Empoli. Sempre accompagnata dall’operatrice C.E.T.R.A., la classe è stata condotta attraverso l’orto, il frutteto, la serra e l’area dedicata agli animali, prima lungo un percorso sensoriale dove è stato possibile toccare ed annusare ortaggi, frutti e piante aromatiche, provare ad immaginare gusto e utilizzo di questi, poi alla scoperta degli animali più importanti della fattoria.La classe ha toccato con mano il lavoro di Madre Natura ed ha potuto creare grazie al supporto mnemonico delle insegnanti un ponte con l’orto realizzato nel giardino della scuola.Inoltre è stato significativo seguire gli animali nella loro routine quotidiana, osservare il loro habitat e dar da mangiare a cavalli ed asinelli.
Toccare con mano la frutta e gli ortaggiLe fragole
I limoni Il pero
Il fico
I ravanelli
Il sedano Le carote
EE adesso ….gli animali della fattoria …Yuri e Spokane , i cavalli …
Le oche Le galline australiane
Teddy
Penelope e Carlotta
Risultati ottenuti
Alla base del progetto “La Natura a regola d’arte” non era richiesta una conoscenza specifica pregressa nel campo artistico e agrario. Gli unici prerequisiti richiesti alla classe erano: saper individuare le tipologie di frutta e verdura più comuni, semplici abilità grafiche e la predisposizione all’ascolto.Il tutto tenendo in considerazione la composizione eterogenea della classe, costituita da un pubblico di età compresa dai 3 ai 5 anni.
Gli operatori hanno condotto i loro interventi cercando di creare un punto di incontro tra i membri della classe e privilegiando la differenza di età e di punti di vista, per favorire un’analisi dell’operato il più completa possibile.
Sulla base di un confronto a posteriori con le insegnanti è emerso che il progetto è riuscito nel proprio intento di creare un ponte tra le varie discipline che vanno a formare il bagaglio di conoscenze dei bimbi, oltre a gettare le basi per un confronto con i percorsi proposti alla classe in passato, relativi al mondo dell’arte e della natura, e attualmente non più proponibili per i motivi palesati in precedenza.
Alla classe è stata data la possibilità di guardare al cibo in modalità caleidoscopica; non solo ciò che quotidianamente troviamo sulle nostre tavole, a casa così come alla mensa della scuola, nel nostro orto oppure al supermercato, ma frutta e verdura che riescono ad imporsi come protagonisti assoluti di testi narrativi, letture animate e quadri di autori affermati sul panorama internazionale.
Senza dimenticare la possibilità di andare ad osservare il cibo direttamente là dove nasce, in un frutteto o in un orto, alla scoperta e riscoperta di forme, odori e colori, utilizzando i cinque sensi. Magari scoprendo l’esistenza di piante che riescono a crescere anche nelle nostre terre, ad esempio la pianta del kiwi in fattoria, che invece pensavamo poter arrivare solo da paesi lontani (i frutti esotici erano stati proposti nei dipinti della messicana Frida Kahlo – papaya, noce di cocco, ananas, frutto della passione – e del periodo polinesiano di Paul Gauguin – mango -).
I bambini sono riusciti a mettere in relazione colore e forma con ogni tipologia di frutta e verdura proposto, alcune volte, in particolare i più grandi, anche provando a descriverne il sapore.
La classe si è mostrata inoltre entusiasta nel lavorare con il cibo così come l’artista lavora con i colori, scoprendo un suo ulteriore utilizzo.
Frutta e verdura sono diventate qualcosa da trasformare; utilizzare la parte verde del finocchio per ricavare le fronde di un albero e una pallina di polpa di kiwi per realizzare l’erba attorno alle radici. Oppure rappresentare una persona con braccia e gambe realizzare con fette di carota, il corpo con una fetta di kiwi e mani e piedi con fagioli di Spagna secchi.
Frutta e verdura sono diventate qualcosa da ascoltare; i personaggi principali della lettura animata hanno permesso infatti di conoscere il cibo anche mediante …. l’udito.
Il progetto ha pienamente soddisfatto il proprio intento multidisciplinare