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Cassataro Giuseppe Cassataro Giuseppe Muratore Vincenzo Muratore Vincenzo Pedroni Silvia Pedroni Silvia Roccasalvo Marco Roccasalvo Marco PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE & & PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE IL CASO SPECIFICO DEL POR E DEL PSR REGIONE SICILIA IL CASO SPECIFICO DEL POR E DEL PSR REGIONE SICILIA Programmazione 2007/2013 Programmazione 2007/2013 anuwuaneue i

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Cassataro GiuseppeCassataro Giuseppe

Muratore VincenzoMuratore Vincenzo

Pedroni SilviaPedroni Silvia

Roccasalvo MarcoRoccasalvo Marco

PROGRAMMA OPERATIVO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALEREGIONALE

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALEPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALEIL CASO SPECIFICO DEL POR E DEL PSR REGIONE SICILIAIL CASO SPECIFICO DEL POR E DEL PSR REGIONE SICILIA

Programmazione 2007/2013Programmazione 2007/2013

anuwuaneuei

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INTRODUZIONE AI PORINTRODUZIONE AI POR

PONPON Programmi Operativi Nazionali Programmi Operativi Nazionali PORPOR Programmi Operativi Regionali Programmi Operativi Regionali POINPOIN Programmi Operativi Interregionali Programmi Operativi Interregionali

I.I. situazione di partenza situazione di partenza II.II. strategia di sviluppo strategia di sviluppo III.III. descrizione specifica della strategia perseguita e degli descrizione specifica della strategia perseguita e degli Assi Assi

PrioritariPrioritari di intervento così come individuate dal QCS di intervento così come individuate dal QCS IV.IV. la descrizione sintetica delle misure che attuano gli assi prioritari la descrizione sintetica delle misure che attuano gli assi prioritari V.V. un piano finanziario che, per ciascun asse prioritario e per ogni un piano finanziario che, per ciascun asse prioritario e per ogni

anno, indica la ripartizione dei anno, indica la ripartizione dei Fondi StrutturaliFondi Strutturali (collegati a (collegati a specifici specifici ObiettiviObiettivi) e degli altri fondi impiegati ) e degli altri fondi impiegati

VI.VI. le disposizioni di attuazione del Programma Operativole disposizioni di attuazione del Programma Operativo

I Programmi Operativi (PO) sono documenti approvati dalla Commissione ai fini dell'attuazione del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS è un documento che definisce priorità e strategie d’intervento in merito all’uso dei fondi strutturali europei che vedano il coinvolgimento di altre risorse finanziarie come, ad esempio, quelle delle Regioni o di privati). I PO si dividono in:

Tutti i POR (ognuno dei quali ha come Autorità di Gestione la rispettiva Amministrazione regionale) hanno un'impostazione uniforme e si dividono in sei capitoli:

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ASSI PRIORITARI, FONDI STRUTTURALI ED OBIETTIVI: ASSI PRIORITARI, FONDI STRUTTURALI ED OBIETTIVI: ANALOGIE E DIFFERENZE NELLE PROGRAMMAZIONI ANALOGIE E DIFFERENZE NELLE PROGRAMMAZIONI 2000/2006 E 2007/20132000/2006 E 2007/2013La programmazione 2007/2013 (basata sull’agenda di Lisbona) introduce alcune variazioni rispetto alla programmazione del periodo precedente nella definizione degli obiettivi e dei fondi strutturali. Gli assi prioritari , invece, restano inalterati.

PROGRAMMAZIONE 2000/2006PROGRAMMAZIONE 2000/2006 PROGRAMMAZIONE 2007/2013PROGRAMMAZIONE 2007/2013OBIETTIVIOBIETTIVI FONDIFONDI OBIETTIVIOBIETTIVI FONDIFONDI

N°1N°1 : promozione dello sviluppo e : promozione dello sviluppo e dell’adeguamento strutturale delle dell’adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di svilupporegioni in ritardo di sviluppo

FESR,FSFESR,FSEFEOGA EFEOGA SFOPSFOP

N°1N°1: miglioramento delle condizioni : miglioramento delle condizioni di crescita e di occupazione al fine di di crescita e di occupazione al fine di accelerare la convergenza tra Stati accelerare la convergenza tra Stati membri e regioni in ritardomembri e regioni in ritardo

FESR,FSEFESR,FSE

FdCFdC

N°2N°2: sostegno alla riconversione : sostegno alla riconversione socioeconomica delle zone con socioeconomica delle zone con difficoltà strutturali difficoltà strutturali

FESRFESR

FSEFSEN°2N°2: rafforzamento della : rafforzamento della competitività, dell’occupazione e competitività, dell’occupazione e dell’attrazione delle regioni dell’attrazione delle regioni

FESRFESR

FSEFSE

N°3N°3: sostegno, per le regioni non : sostegno, per le regioni non incluse nell’obiettivo N°1, incluse nell’obiettivo N°1, all’ammodernamento dei sistemi di all’ammodernamento dei sistemi di istruzione, formazione ed istruzione, formazione ed occupazione occupazione

FSEFSE N°3N°3: rafforzamento della : rafforzamento della cooperazione transfrontaliera, cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale al transnazionale ed interregionale al fine di individuare soluzioni fine di individuare soluzioni congiunte a problemi tra autorità congiunte a problemi tra autorità confinanti confinanti

FESRFESR

FONDI STRUTTURALIFONDI STRUTTURALIFESRFESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale: Fondo Europeo di Sviluppo RegionaleFSEFSE: Fondo Europeo di Sviluppo: Fondo Europeo di SviluppoFEOGAFEOGA: Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola (nella programmazione 2007/2013 : Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola (nella programmazione 2007/2013 si trasforma in FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale)si trasforma in FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale)SFOPSFOP: Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca (nella programmazione 2007/2013 si : Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca (nella programmazione 2007/2013 si trasforma in FEP Fondo Europeo per la Pescatrasforma in FEP Fondo Europeo per la PescaFdCFdC: Fondo di Coesione: Fondo di Coesione

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IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/20132007/2013

Assi prioritari dell’ UE per la programmazione 2007/2013:

1. Valorizzazione risorse naturali e ambientali

2. Valorizzazione risorse culturali e storiche

3. Valorizzazione risorse umane

4. Miglioramento della qualità della vita in città

5. Sistemi locali di sviluppo

6. Reti e nodi di sviluppo

7. Assistenza tecnica

Asse prioritario 5 del POR Regione Sicilia per la programmazione 2007/2013

Sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali e del turismo:

“Rafforzare la competitività del sistema produttivo e turistico regionale attraverso la promozione dell’imprenditorialità, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione”

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IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013

ANALISI SWOT ASSE 5ANALISI SWOT ASSE 5

PUNTI DI FORZAPUNTI DI FORZA PUNTI DI PUNTI DI DEBOLEZZADEBOLEZZA

OPPORTUNITA’OPPORTUNITA’ MINACCEMINACCE

Alta natalità delle Alta natalità delle impreseimprese Buona propensione Buona propensione all’esportazioneall’esportazione Dinamicità di alcuni Dinamicità di alcuni reparti manufatturierireparti manufatturieri Prodotti artigianali ed Prodotti artigianali ed agroalimentari di agroalimentari di qualitàqualità Discreta disponibilità Discreta disponibilità di infrastrutturazione di infrastrutturazione per la localizzazione per la localizzazione industrialeindustriale Dinamicità del Dinamicità del settore turisticosettore turistico Ampliamento della Ampliamento della recettività turisticarecettività turistica Crescita dei flussi Crescita dei flussi turistici nei centri turistici nei centri urbaniurbani

Dimensione ridotta Dimensione ridotta delle imprese di alcuni delle imprese di alcuni settorisettori Basso livello di Basso livello di cooperazione nella PMIcooperazione nella PMI Alta mortalità delle Alta mortalità delle giovani impresegiovani imprese EstorsioneEstorsione Difficoltà di accesso Difficoltà di accesso al credito per le PMIal credito per le PMI Mancanza di Mancanza di integrazione tra integrazione tra politiche per il lavoro ed politiche per il lavoro ed interventi di sviluppo interventi di sviluppo locale a sostegno delle locale a sostegno delle PMIPMI Mancanza di un Mancanza di un livello di livello di destagionalizzazione destagionalizzazione dei flussi turisticidei flussi turistici Basso livello di Basso livello di fruibilità turistica di fruibilità turistica di alcuni beni culturalialcuni beni culturali Basso livello di Basso livello di percezione della percezione della sicurezza come sicurezza come ostacolo al turismoostacolo al turismo

Crescita della Crescita della domanda di prodotti domanda di prodotti agroalimentari di agroalimentari di qualitàqualità Più attenzione alla Più attenzione alla sostenibilità sostenibilità ambientale dei ambientale dei prodotti e processi prodotti e processi produttiviproduttivi Presenza di distretti Presenza di distretti e filiere produttivee filiere produttive Ampliamento delle Ampliamento delle possibilità di possibilità di trasferimento trasferimento tecnologicotecnologico Crescita a livello Crescita a livello internazionale del internazionale del turismo culturaleturismo culturale Crescita dei flussi Crescita dei flussi turisticituristici Tradizioni popolari Tradizioni popolari e folkloristiche da e folkloristiche da valorizzarevalorizzare

Perdita di quote di Perdita di quote di mercato a causa della mercato a causa della competizione dei paesi competizione dei paesi asiatici e dell’Est asiatici e dell’Est Europa caratterizzati Europa caratterizzati da un alto vantaggio da un alto vantaggio competitivo in termini competitivo in termini di costo del lavorodi costo del lavoro Alta competitività dei Alta competitività dei paesi mediterranei nel paesi mediterranei nel settore turistico, settore turistico, agricolo e della pescaagricolo e della pesca Aumento del costo Aumento del costo dell’energia e dei dell’energia e dei trasportitrasporti Ampliamento dei Ampliamento dei processi di processi di concentrazione concentrazione industriale in ambito industriale in ambito europeoeuropeo Significativa Significativa dipendenza del dipendenza del sistema produttivo sistema produttivo dalla domanda dalla domanda pubblica pubblica

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IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/20132007/2013

Obiettivo 5.1 → consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale → consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano, incentivando la crescita dimensionale delle PMI, lo sviluppo siciliano, incentivando la crescita dimensionale delle PMI, lo sviluppo di distretti e la formazione di gruppi di imprese, facilitando l’accesso di distretti e la formazione di gruppi di imprese, facilitando l’accesso al credito e rafforzando le agglomerazioni esistenti con la al credito e rafforzando le agglomerazioni esistenti con la riqualificazione delle aree industriali e produttive, in un’ottica di riqualificazione delle aree industriali e produttive, in un’ottica di miglioramento della qualità e della competitività complessiva del miglioramento della qualità e della competitività complessiva del sistema impresesistema imprese

Obiettivo 5.2 → potenziare la capacità di espansione delle imprese → potenziare la capacità di espansione delle imprese siciliane in mercati extra-regionali ed internazionalisiciliane in mercati extra-regionali ed internazionali

Obiettivo 5.3 → rafforzare la competitività del sistema turistico → rafforzare la competitività del sistema turistico siciliano attraverso l’ampliamento, la riqualificazione e la siciliano attraverso l’ampliamento, la riqualificazione e la diversificazione dell’offerta turistica ed il potenziamento di diversificazione dell’offerta turistica ed il potenziamento di investimenti produttivi delle filiere turistiche investimenti produttivi delle filiere turistiche

L’obiettivo globale dell’Asse viene declinato in tre obiettivi specifici, come previsto dalla programmazione dell’UE:

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IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE

AutoritàAutorità: ha il fine di garantire l’efficace e corretta attuazione del : ha il fine di garantire l’efficace e corretta attuazione del Programma Operativo ed il corretto funzionamento del sistema di Programma Operativo ed il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo. Sono individuate tre Autorità le cui specifiche gestione e controllo. Sono individuate tre Autorità le cui specifiche funzioni e modalità sono definite dal Regolamento CE del Consiglio funzioni e modalità sono definite dal Regolamento CE del Consiglio n.1083/2006 e 1828/2006:n.1083/2006 e 1828/2006: Autorità di GestioneAutorità di Gestione → responsabile della gestione ed attuazione → responsabile della gestione ed attuazione

del PO conformemente al principio di buona e sana gestione del PO conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziariaamministrativa e finanziaria

Autorità di CertificazioneAutorità di Certificazione → responsabile della corretta → responsabile della corretta certificazione delle spese erogate a valere sui fondi certificazione delle spese erogate a valere sui fondi comunitari/statali per l’attuazione del programma operativo comunitari/statali per l’attuazione del programma operativo

Autorità di AuditAutorità di Audit → responsabile della verifica dell’efficace → responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllofunzionamento del sistema di gestione e di controllo

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IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE

OrganismiOrganismi Organismo responsabile per la ricezione dei pagamenti → Organismo responsabile per la ricezione dei pagamenti →

provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al PO provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al PO sulla base della legislazione amministrativa e contabile sulla base della legislazione amministrativa e contabile comunitaria nazionale e regionale e dei criteri di buona gestione comunitaria nazionale e regionale e dei criteri di buona gestione finanziariafinanziaria

Organismo responsabile per l’esecuzione dei pagamentiOrganismo responsabile per l’esecuzione dei pagamenti Organismo nazionale di coordinamento in materia di Organismo nazionale di coordinamento in materia di

controllocontrollo Organismi intermedi Organismi intermedi →→ L’Amministrazione regionale può L’Amministrazione regionale può

designare un organismo o soggetto pubblico/privato per svolgere designare un organismo o soggetto pubblico/privato per svolgere una parte o la totalità dei compiti dell’Autorità di Gestione o una parte o la totalità dei compiti dell’Autorità di Gestione o dell’Autorità di Certificazione per svolgere mansioni per conto dell’Autorità di Certificazione per svolgere mansioni per conto dell’Autorità stessa nei confronti dei beneficiari che attuano le dell’Autorità stessa nei confronti dei beneficiari che attuano le operazionioperazioni

Comitato di sorveglianza Comitato di sorveglianza →→ ha la funzione di accertare ha la funzione di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del Programma Operativol’efficacia e la qualità dell’attuazione del Programma Operativo

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IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE

Disposizioni di applicazioni dei principi orizzontaliDisposizioni di applicazioni dei principi orizzontali: il PO : il PO garantisce il pieno rispetto di tali principi. A tale scopo l’Autorità di garantisce il pieno rispetto di tali principi. A tale scopo l’Autorità di Gestione attiva specifici approfondimenti della valutazione in itinere su Gestione attiva specifici approfondimenti della valutazione in itinere su questi aspetti che sono oggetti di commento nei Rapporti di esecuzione questi aspetti che sono oggetti di commento nei Rapporti di esecuzione annuali e di informativa al Comitato di Sorveglianzaannuali e di informativa al Comitato di Sorveglianza Pari opportunità e non discriminazione → Pari opportunità e non discriminazione → assicurata in tutte le assicurata in tutte le

fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del programmadel programma

Sviluppo sostenibile → Sviluppo sostenibile → vengono adottate tutte le misure vengono adottate tutte le misure necessarie ad assicurare l’integrazione orizzontale della sfera necessarie ad assicurare l’integrazione orizzontale della sfera ambientale nella strategia complessiva del POambientale nella strategia complessiva del PO

Partenariato → Partenariato → coinvolgimento delle parti economiche e sociali e coinvolgimento delle parti economiche e sociali e di altri portatori d’interesse in tutte le fasi del programmadi altri portatori d’interesse in tutte le fasi del programma

Diffusione delle buone pratiche → Diffusione delle buone pratiche → ricerca di casi di successo a ricerca di casi di successo a cui ispirarsi nell’azione amministrativacui ispirarsi nell’azione amministrativa

Cooperazione interregionaleCooperazione interregionale Modalità e procedure di coordinamentoModalità e procedure di coordinamento Progettazione integrataProgettazione integrata

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STRATEGIA

Quadro generale di coerenza strategica

•Con gli orientamenti strategici comunitari per la politica di coesione

•Tra il programma e il DSR e QSN

•Con la strategia di Lisbona ed il piano nazionale di riforma (PICO)

•Con obiettivi comunitari su occupazione, inclusione sociale , istruzione e formazione

•Con le politiche di sviluppo nazionale

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COERENZA CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI COERENZA CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI (OSC) PER LA POLITICA DI COESIONE(OSC) PER LA POLITICA DI COESIONE

LA combinazione degli obiettivi del PO risponde chiaramente a un disegno generale in linea con le tre priorità fissate negli OSC:

1. Rendere l’Europa e le sue regioni più attraenti per gli investimenti e l’occupazione ( orientamento 1);

2. Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita (O.2);

3. Posti di lavoro migliori e più numerosi.

(Es 1: in linea con l’orientamento 1, obiettivo 1.1 “potenziare le infrastrutture di trasporto”, il programma operativo nell’ambito dell’asse prioritario 1 (reti e collegamenti per la mobilità) - in continuità con la vecchia programmazione 2000-06 – contribuisce a garantire una maggiore integrazione con i mercati nazionali ed europei. (…) mediante interventi sulla viabilità primaria e sulla rete ferroviaria e sul sistema portuale .)

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COERENZA TRA IL PROGRAMMA , IL DSR E IL QSNCOERENZA TRA IL PROGRAMMA , IL DSR E IL QSN

La programmazione regionale del FESR nella regione Sicilia è stata definita sulla base degli indirizzi strategici delineati dal Documento Strategico Regionale (DSR) approvato dal Governo nel 2005. Esso si configura, pertanto, come La fonte dell’indirizzo strategico per la programmazione delle politiche si sviluppo soprattutto in relazione alle priorità relative ai fattori di ATTRATTIVITA’ e allo sviluppo della società della CONOSCENZA.

ATTRATTIVITA’ : infrastrutture dei trasporti, energia e risorse naturali

CONOSCENZA : ricerca e innovazione , società dell’informazione e i sistemi produttivi

IL POR è stato altresì definito seguendo le priorità del Quadro Strategico Nazionale (QSN).

Si punta pertanto a potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza, agendo su fattori di contesto quali il Rafforzamento della rete TRASPORTISTICA (priorità 6 del QSN) e i sistemi urbani (priorità 8).

Valorizzazione dei sistemi ambientali (priorità 5) ecc…

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La programmazione regionale del FESR assume a riferimento gli obiettivi e la strategia comunitaria di Lisbona – società della conoscenza, coesione sociale e pari opportunità, sviluppo ambientale, sociale ed economica allo sviluppo regionale.

L’obiettivo indicato dal consiglio di Lisbona di rendere L’Europa, entro il 2010, “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo , in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggioe coesione sociale” rappresenta, pertanto, il punto di riferimento dell’azione regionale per il periodo 2007/2013, che si ispira a due principi cardine:

crescita economica e occupazione

COERENZA CON LA STRATEGIA DI LISBONA E IL PIANO COERENZA CON LA STRATEGIA DI LISBONA E IL PIANO NAZIONALE DI RIFORMA (PICO)NAZIONALE DI RIFORMA (PICO)

Sulla base di questi principi vengono così stilati degli orientamenti generali (es: rendere attraente il contesto in cui operano le imprese)

Sulla base degli orientamenti ogni paese membro stila un piano nazionale di riforma su base triennale ( in Italia esiste un Piano di Innovazione , crescita e occupazione : PICO)

Il POR , operativamente cerca di rispondere con contributi specifici al raggiungimento degli obiettivi prioritari del PICO (es: rafforzare la capacità amministrativa della PA per rispondere alle esigenze del sistema produttivo regionale)

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COERENZA CON GLI OBIETTIVI DELLA COMUNITA’ RELATIVI COERENZA CON GLI OBIETTIVI DELLA COMUNITA’ RELATIVI ALL’OCCUPAZIONE, IN MATERIA DI INCLUSIONE SOCIALE , ALL’OCCUPAZIONE, IN MATERIA DI INCLUSIONE SOCIALE ,

ISTRUZIONE E FORMAZIONEISTRUZIONE E FORMAZIONEIl PO assume come riferimento le strategia indicate dall’agenda sociale

2005/2010 del Processo di Bologna in materia di istruzione superiore e ricerca .

(Il processo di Bologna è un processo di armonizzazione dei sistemi di istruzione superiore, nato nel 1999quando 29 ministri dell'istruzione europei si incontrarono per sottoscrivere un accordonoto come la Dichiarazione di Bologna

Gli obiettivi sono in breve:

• la creazione di un'Area Europea dell'Istruzione Superiore • la promozione nel mondo del sistema di istruzione superiore europeo • l'armonizzazione dei sistemi universitari europei )

COERENZA CON LE POLITICHE DI SVILUPPO NAZIONALECOERENZA CON LE POLITICHE DI SVILUPPO NAZIONALE

Il programma infatti mira anche a rilancaire con forza il principio dell’integrazione tra le politiche di sviluppo attuate tramite i diversi strumenti di finanziamento regionali, nazionali e comunitari .

(es:politiche per lo sviluppo del settore culturale ; l’asse 3 del PO sviluppa un piano per la privatizzazione dell’offerta dei servizi , collegandosi anche alle priorità nazionali di valorizzazioni delle attività economiche.)

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•Con gli orientamenti strategici comunitari per la politica di coesione

•Tra il programma e il DSR e QSN

•Con la strategia di Lisbona ed il piano nazionale di riforma (PICO)

•Con obiettivi comunitari su occupazione, inclusione sociale , istruzione e formazione

•Con le politiche di sviluppo nazionale

OBIETTIVO GENERALE DEL POR

“Innalzare e stabilizzare il tasso di crescita medio dell’economia regionale attraverso il rafforzamento dei fattori di attrattività di contesto e della competitività di sistema delle attività produttive in un quadro di sostenibilità ambientale e territoriale di coesione sociale”

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Asse 5: sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi Asse 5: sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali e del turismoproduttivi locali e del turismo

- Consiste nel Consiste nel ““rafforzare la competitività del sistema produttivo e turistico regionale rafforzare la competitività del sistema produttivo e turistico regionale attraverso la promozione dell’imprenditorialità, dell’innovazione e attraverso la promozione dell’imprenditorialità, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione”.dell’internazionalizzazione”.

- L’obiettivo verrà perseguito puntando a consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale L’obiettivo verrà perseguito puntando a consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano maggiormente competitivo e di qualità nei settori manifatturieri, dei servizi alle siciliano maggiormente competitivo e di qualità nei settori manifatturieri, dei servizi alle imprese e dell’energia.imprese e dell’energia.

- Gli indicatori sono: incremento occupazionale delle imprese, aumento della percentuale di Gli indicatori sono: incremento occupazionale delle imprese, aumento della percentuale di esportazioni ad elevato valore aggiunto e stimolare interventi diretti all’ estero delle imprese esportazioni ad elevato valore aggiunto e stimolare interventi diretti all’ estero delle imprese siciliane.siciliane.

- Per quanto riguarda il turismo invece si punta sulla promozione dell’immagine e sulla Per quanto riguarda il turismo invece si punta sulla promozione dell’immagine e sulla realizzazione di eventi di richiamo per ridurre la stagionalità della domanda e allargare il realizzazione di eventi di richiamo per ridurre la stagionalità della domanda e allargare il bacino numerico dei possibili turisti.bacino numerico dei possibili turisti.

- l’obiettivo è innalzare la permanenza dei turisti portandola su valori prossimi al livello l’obiettivo è innalzare la permanenza dei turisti portandola su valori prossimi al livello nazionale e destagionalizzare i flussi attraverso il potenziamento dell’offerta e lo sviluppo di nazionale e destagionalizzare i flussi attraverso il potenziamento dell’offerta e lo sviluppo di diverse tipologie di turismo.diverse tipologie di turismo.

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Asse 5:sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi Asse 5:sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali e del turismoproduttivi locali e del turismo

- L’obiettivo globale dell’asse viene declinato in tre obiettivi specifici:L’obiettivo globale dell’asse viene declinato in tre obiettivi specifici:

- 1: consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano, incentivando la crescite 1: consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano, incentivando la crescite dimensionale delle PMI, lo sviluppo di distretti e la formazione di gruppi di imprese dimensionale delle PMI, lo sviluppo di distretti e la formazione di gruppi di imprese facilitando l’accesso al credito e rafforzando le agglomerazioni esistenti con la facilitando l’accesso al credito e rafforzando le agglomerazioni esistenti con la riqualificazione delle aree industriali e produttive, in un’ottica di miglioramento della riqualificazione delle aree industriali e produttive, in un’ottica di miglioramento della qualità e della competitività complessiva del sistema delle imprese.qualità e della competitività complessiva del sistema delle imprese.

- 2: potenziare la capacità di espansione delle imprese siciliane in mercati extra-regionali 2: potenziare la capacità di espansione delle imprese siciliane in mercati extra-regionali ed internazionalied internazionali

- 3: rafforzare la competitività del sistema turistico siciliano attraverso l’ampliamento, la 3: rafforzare la competitività del sistema turistico siciliano attraverso l’ampliamento, la riqualificazione e la diversificazione dell’offerta turistica ed il potenziamento di riqualificazione e la diversificazione dell’offerta turistica ed il potenziamento di investimenti produttivi delle filiere turistiche.investimenti produttivi delle filiere turistiche.

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Modalità di attuazioneModalità di attuazione

Ci sono tre Autorità: Ci sono tre Autorità: Autorità di GestioneAutorità di Gestione, , Autorità di Certificazione Autorità di Certificazione e e Autorità Autorità di Audit di Audit (nel rispetto del principio della separazione delle funzioni)(nel rispetto del principio della separazione delle funzioni)

Autorità di Gestione: - Autorità di Gestione: - è responsabile della gestione e attuazione del Programma è responsabile della gestione e attuazione del Programma operativo conformemente al principio di buona e sana operativo conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria. gestione amministrativa e finanziaria.

- è composta da tutti i Dipartimenti e Strutture regionali - è composta da tutti i Dipartimenti e Strutture regionali competenti per settore, responsabili dell’Attuazione competenti per settore, responsabili dell’Attuazione

delle delle operazioni. operazioni. - È rappresentata dal dirigente pro-tempore della - È rappresentata dal dirigente pro-tempore della

Presidenza della Regione Sicilia- Dipartimento Presidenza della Regione Sicilia- Dipartimento regionale regionale della Programmazione. della Programmazione.

- I rapporti tra il Dipartimento Regionale e le altre - I rapporti tra il Dipartimento Regionale e le altre strutture strutture dell’amministrazione regionale coinvolte sono dell’amministrazione regionale coinvolte sono regolati da regolati da atti e procedure interne. atti e procedure interne.

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Modalità di attuazioneModalità di attuazione

Autorità di Certificazione: - Autorità di Certificazione: - è responsabile della certificazione corretta delle è responsabile della certificazione corretta delle spese spese erogate a valere sui fondi comunitari statali per erogate a valere sui fondi comunitari statali per

l’attuazione del programma. l’attuazione del programma.

- la funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della - la funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della Presidenza della Regione Sicilia- Ufficio Speciale Presidenza della Regione Sicilia- Ufficio Speciale dell’Autorità di Certificazione. dell’Autorità di Certificazione.

Autorità di Audit:- Autorità di Audit:- è responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del è responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del sistema di gestione e controllo. sistema di gestione e controllo.

- questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della - questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della Presidenza della Regione Sicilia- Ufficio Speciale per i Presidenza della Regione Sicilia- Ufficio Speciale per i controlli di Secondo Livello sulla gestione dei fondi controlli di Secondo Livello sulla gestione dei fondi

strutturali strutturali in Sicilia. in Sicilia.

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organismiorganismi

Organismo di valutazione della conformitàOrganismo di valutazione della conformità Organismo responsabile per la ricezione dei pagamentiOrganismo responsabile per la ricezione dei pagamenti Organismo responsabile per l’esecuzione dei pagamentiOrganismo responsabile per l’esecuzione dei pagamenti Organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di Organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di

pagamentopagamento Organismo nazionale di coordinamento in materia di controlloOrganismo nazionale di coordinamento in materia di controllo Organismi intermediOrganismi intermedi (l’ amministrazione regionale può designare un organismo o (l’ amministrazione regionale può designare un organismo o

un soggetto pubblico per svolgere una parte dei compiti dell’Autorità di Gestione o un soggetto pubblico per svolgere una parte dei compiti dell’Autorità di Gestione o di Certificazione sotto la responsabilità delle Autorità)di Certificazione sotto la responsabilità delle Autorità)

Comitato di sorveglianza (Comitato di sorveglianza (deve accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione deve accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del programma operativo)del programma operativo)

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Sistemi di attuazioneSistemi di attuazione

Selezione delle operazioni: Selezione delle operazioni: l’Autorità di gestione può valutare l’opportunità di l’Autorità di gestione può valutare l’opportunità di avviare operazioni a valere sul Programma avviare operazioni a valere sul Programma

Operativo Operativo che devono essere conformi ai criteri di che devono essere conformi ai criteri di selezione selezione approvati dal comitato di sorveglianza e che approvati dal comitato di sorveglianza e che devono devono rispettare la normativa comunitaria in materia di rispettare la normativa comunitaria in materia di

pubblicità e comunicazione. pubblicità e comunicazione. Modalità e procedure di monitoraggio: Modalità e procedure di monitoraggio: l’AdG garantisce l’attivazione e il l’AdG garantisce l’attivazione e il

corretto funzionamento del sistema corretto funzionamento del sistema informatizzato di monitoraggio e verifica informatizzato di monitoraggio e verifica i dati forniti dagli organismi intermedi. i dati forniti dagli organismi intermedi.

Valutazione: Valutazione: volta a migliorare la qualità, l’efficacia e la coerenza del programma volta a migliorare la qualità, l’efficacia e la coerenza del programma operativo. operativo.

Meccanismi di incentivazione: Meccanismi di incentivazione: volti a sostenere la qualità dell’azione volti a sostenere la qualità dell’azione amministrativa e l’efficienza dell’attuazione amministrativa e l’efficienza dell’attuazione

della della programmazione operativa programmazione operativa

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Disposizione di applicazione dei principi orizzontaliDisposizione di applicazione dei principi orizzontali

Il POR garantisce il pieno rispetto dei principi orizzontali comunitari:Il POR garantisce il pieno rispetto dei principi orizzontali comunitari:

- - Pari opportunità e non discriminazione: Pari opportunità e non discriminazione: l’AdG assicura la parità di genere e le l’AdG assicura la parità di genere e le pari opportunità in tutte le fasi del programma. La Regione definisce gli indicatori e i pari opportunità in tutte le fasi del programma. La Regione definisce gli indicatori e i criteri di verifica del rispetto di questo principio e il comitato di sorveglianza viene criteri di verifica del rispetto di questo principio e il comitato di sorveglianza viene informato periodicamente, almeno annualmente.informato periodicamente, almeno annualmente.

- Sviluppo sostenibile: - Sviluppo sostenibile: l’AdG assicura le funzioni di integramento e sorveglianza per l’AdG assicura le funzioni di integramento e sorveglianza per l’integrazione della componente ambientale nel programma mentre l’amministrazione l’integrazione della componente ambientale nel programma mentre l’amministrazione regionale adotta le misure necessarie per assicurare l’integrazione orizzontale della regionale adotta le misure necessarie per assicurare l’integrazione orizzontale della sfera ambientale. Anche in quasto caso la regione informa periodicamente il Comitato sfera ambientale. Anche in quasto caso la regione informa periodicamente il Comitato di Sorveglianza.di Sorveglianza.

- Partenariato: - Partenariato: l’AdG assicura il coinvolgimento delle parti economiche e sociali e l’AdG assicura il coinvolgimento delle parti economiche e sociali e degli altri portatori di interessi in tutte le fasi del POR. Il nuovo ciclo di degli altri portatori di interessi in tutte le fasi del POR. Il nuovo ciclo di programmazione prevede già a livello politico il riconoscimento pieno del ruolo del programmazione prevede già a livello politico il riconoscimento pieno del ruolo del partenariato attraverso un protocollo d’intesa più un eventuale codice di partenariato attraverso un protocollo d’intesa più un eventuale codice di comportamento.comportamento.

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Disposizione di applicazione dei principi orizzontaliDisposizione di applicazione dei principi orizzontali

- Diffusione delle buone pratiche: - Diffusione delle buone pratiche: per migliorare le condizioni di efficienza ed per migliorare le condizioni di efficienza ed efficacia nell’attuazione delle politiche di coesione, l’amministrazione promuove la efficacia nell’attuazione delle politiche di coesione, l’amministrazione promuove la ricerca di casi di successo, sia a livello di tipologie di intervento che di procedure di ricerca di casi di successo, sia a livello di tipologie di intervento che di procedure di attuazione, a cui ispirarsi nell’azione amministrativa.attuazione, a cui ispirarsi nell’azione amministrativa.

- Cooperazione interregionale- Cooperazione interregionale

- Modalità e procedure di coordinamento: - Modalità e procedure di coordinamento: l’AdG assicura il coordinamento l’AdG assicura il coordinamento dell’intervento del POR con altri strumenti di intervento della politica regionale dell’intervento del POR con altri strumenti di intervento della politica regionale comunitaria e ne riferisce al Comitato di Sorveglianza attraverso periodiche comunitaria e ne riferisce al Comitato di Sorveglianza attraverso periodiche relazioni. Verrà coinvolto anche il partenariato.relazioni. Verrà coinvolto anche il partenariato.

- Progettazione integrata: - Progettazione integrata: nel POR non si intende ricorrere alla progettazione nel POR non si intende ricorrere alla progettazione integrata, così come previsto nel precedente ciclo di programmazione 2000/2006. integrata, così come previsto nel precedente ciclo di programmazione 2000/2006. nell’ambito degli assi a maggiore connotazione territoriale progetti integrati nell’ambito degli assi a maggiore connotazione territoriale progetti integrati potranno contribuire al perseguimento dell’integrazione e della complementarietà potranno contribuire al perseguimento dell’integrazione e della complementarietà tra i fondi FESR, FSE ed il FEASR. tra i fondi FESR, FSE ed il FEASR.

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Struttura del PSRStruttura del PSR

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Le fasi del processo di Le fasi del processo di programmazioneprogrammazione

2007/20132007/2013

ObiettiviObiettivi Strumenti di Strumenti di finanziamentofinanziamento

ConvergenzaConvergenza Fondo di Coesione, Fondo di Coesione, FERS, FSEFERS, FSE

Competitività regionale Competitività regionale e occupazionee occupazione

FERS, FSEFERS, FSE

Cooperazione territoriale Cooperazione territoriale europeaeuropea

FESRFESR

Sostegno allo sviluppo Sostegno allo sviluppo ruralerurale

FEASRFEASR

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Le Politiche di Le Politiche di Sviluppo RuraleSviluppo Rurale

La principale novità è rappresentata La principale novità è rappresentata dall’introduzione del Fondo Europeo dall’introduzione del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che sarà l’unico strumento (FEASR), che sarà l’unico strumento per il finanziamento delle politiche di per il finanziamento delle politiche di sviluppo rurale.sviluppo rurale.

In Italia le risorse per il FEASR vengono In Italia le risorse per il FEASR vengono utilizzate esclusivamente attraverso utilizzate esclusivamente attraverso Programmi Regionali di Sviluppo Rurale Programmi Regionali di Sviluppo Rurale conformemente al Piano Strategico conformemente al Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale (PSN)Nazionale per lo Sviluppo Rurale (PSN)

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IL CONTESTO REGIONALE: LE IL CONTESTO REGIONALE: LE CARATTERIZZAZIONI DELL’AGRICOLTURA E CARATTERIZZAZIONI DELL’AGRICOLTURA E

DEI SISTEMI RURALI DELLA REGIONE DEI SISTEMI RURALI DELLA REGIONE IL SETTORE PRIMARIOIL SETTORE PRIMARIO Il contributo del settore agricolo alla Il contributo del settore agricolo alla formazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) regionale è superiore formazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) regionale è superiore alla media nazionale (4,9%), attestandosi intorno al 6%. Il numero alla media nazionale (4,9%), attestandosi intorno al 6%. Il numero delle aziende agricole, circa 246.000, ha fatto registrare una delle aziende agricole, circa 246.000, ha fatto registrare una contrazione nel periodo 2000 - 2005 del 15,5% e la Superficie contrazione nel periodo 2000 - 2005 del 15,5% e la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è pari a 1.250.703 ettari, circa il 10% di Agricola Utilizzata (SAU) è pari a 1.250.703 ettari, circa il 10% di quella nazionale.quella nazionale.

LE PRODUZIONI DI QUALITÀ LE PRODUZIONI DI QUALITÀ Il sistema agroalimentare Il sistema agroalimentare regionale è caratterizzato da un ricco patrimonio di specificità e regionale è caratterizzato da un ricco patrimonio di specificità e vocazionalità territoriali che, anche grazie a particolari vocazionalità territoriali che, anche grazie a particolari caratteristiche climatiche ed ambientali, contribuiscono alla caratteristiche climatiche ed ambientali, contribuiscono alla spiccata diversificazione dell’offerta agricola. Accanto alle spiccata diversificazione dell’offerta agricola. Accanto alle numerose produzioni tradizionali, la Sicilia annovera diversi numerose produzioni tradizionali, la Sicilia annovera diversi prodotti di qualità. Si conta, infatti un elevato numero di prodotti prodotti di qualità. Si conta, infatti un elevato numero di prodotti riconosciuti a livello europeo: in particolare, la regione annovera riconosciuti a livello europeo: in particolare, la regione annovera 10 DOP, 5 IGP e 30 vini a denominazione (1 DOCG, 22 DOC, 7 10 DOP, 5 IGP e 30 vini a denominazione (1 DOCG, 22 DOC, 7 IGT). Accanto a questi, vanno richia- mati anche i 239 “Prodotti IGT). Accanto a questi, vanno richia- mati anche i 239 “Prodotti Tradizionali” riconosciuti a livello nazionale. Tradizionali” riconosciuti a livello nazionale.

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LE TIPOLOGIE TERRITORIALI DELLA REGIONE LE TIPOLOGIE TERRITORIALI DELLA REGIONE

Sulla base della classificazione adottata dal Sulla base della classificazione adottata dal Piano Strategico Nazionale (PSN) il territorio Piano Strategico Nazionale (PSN) il territorio siciliano risulta ripartito in quattro tipologie siciliano risulta ripartito in quattro tipologie territoriali.territoriali.

A.A.Aree urbane.Aree urbane.

B.B.Aree rurali ad agricoltura intensiva e Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata.specializzata.

C.C.Aree rurali intermedie.Aree rurali intermedie.

D.D.Aree rurali con problemi complessivi di Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo. sviluppo.

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ASSE IASSE IMIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITA’ MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITA’

DEI SETTORI AGRICOLO FORESTALIDEI SETTORI AGRICOLO FORESTALI

ll primo Asse, ha l’obiettivo di favorire la realizzazione di ll primo Asse, ha l’obiettivo di favorire la realizzazione di interventi per accrescereinterventi per accrescere

la competitività del settore agricolo e forestale. Le priorità la competitività del settore agricolo e forestale. Le priorità individuate sono le seguenti:individuate sono le seguenti:

• • Miglioramento della capacità imprenditoriale e Miglioramento della capacità imprenditoriale e ringiovanimento del tessuto imprenditoriale.ringiovanimento del tessuto imprenditoriale.

• • Ammodernamento e sviluppo di un sistema di imprese Ammodernamento e sviluppo di un sistema di imprese competitivo.competitivo.

• • Potenziamento ed ampliamento delle reti infrastrutturali Potenziamento ed ampliamento delle reti infrastrutturali stradali, irrigue ed energetichestradali, irrigue ed energetiche

• • Promozione e sviluppo delle produzioni agricole di qualità Promozione e sviluppo delle produzioni agricole di qualità riconosciute, compreso il biologicoriconosciute, compreso il biologico

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ll secondo Asse, ha l’obiettivo di valorizzare il ll secondo Asse, ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo che l’agricoltura svolge per l’ambiente e lo ruolo che l’agricoltura svolge per l’ambiente e lo spazio naturale.spazio naturale.

Le priorità individuate sono:Le priorità individuate sono:

• • Conservazione della biodiversità e tutela e Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalisticonaturalistico

• • Tutela e gestione sostenibile del territoriTutela e gestione sostenibile del territori

• • Tutela del suolo e delle risorse idricheTutela del suolo e delle risorse idriche

• • Aumento della produzione di biomassa e Aumento della produzione di biomassa e l’adozione e diffusione di pratiche per la l’adozione e diffusione di pratiche per la riduzione dei gas serra.riduzione dei gas serra.

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Gli interventi previsti nel terzo Asse, sono diretti a migliorare la qualità di vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche, per creare e consolidare l’occupazione. Vengono individuate tre priorità:• Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e le popolazioni locali• Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e di reddito nelle aree rurali• Promozione della formazione, acquisizione di competenze e animazione dei territori.

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Asse quarto, “Attuazione dell’approccio Leader”, è un asse metodologico, attraverso il quale la Regione punta a favorire la maggiore integrazione delle iniziative, sia a livello territoriale che di filiera. In particolare l’Asse è volto a rafforzare le capacità progettuali e gestionali locali e a valorizzare le risorse interne dei territori. Le azioni sono realizzate da Gruppi di Azione locale (GAL) costituiti da un partenariato pubblico-privato rappresentativo che attraverso il Piano di Sviluppo Locale (PSL) esprime strategie di sviluppo integrato locale per il proprio territorio.

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I beneficiari del Programma sono gli agricoltori, gli operatori del sistema agroalimentare e forestale, gli imprenditori e aspiranti imprenditori che operano nei territori rurali, sia in forma singola che associata, gli enti e le istituzioni pubbliche, i soggetti prestatori di servizi di formazione, di consulenza e assistenza alle imprese, i partenariati locali. A livello finanziario, il PSR Sicilia 2007-2013 avrà a disposizione per la realizzazione degli interventi 2 miliardi e 100 milioni di euro di risorse pubbliche.La ripartizione delle risorse tra gli Assi di intervento è la seguente:

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Progettazione Integrata

La realizzazione degli obiettivi prioritari del Programma prevede la possibilità di attivare misure e strumenti in maniera trasversale ai singoli Assi per favorire l’organicità e l’efficacia degli interventi. Il PSR della Regione Siciliana promuove l’approccio integrato, favorendo progettualità e interventi che siano coerenti con i fabbisogni del contesto regionale.

L’approccio integrato sarà realizzato attraverso le seguenti modalità attuative: • Progetti integrati aziendali, attivabili da singoli beneficiari (Pacchetto giovani).

• Progetti integrati collettivi, che prevedono il coinvolgimento di una pluralità di soggetti pubblici e privati (Pacchetto di filiera e Progetti integrati).

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Pacchetto Giovani

Il Pacchetto giovani prevede un insieme di misure di sostegno all’avvio dell’attività dei giovani agricoltori, di età inferiore a 40 anni. Il Pacchetto sostanzialmente garantisce all’impresa la possibilità di pianificare una serie di interventi tra loro complementari, attivando contemporaneamente e in una visione organica diverse misure del PSR.

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Quale sarà il futuro Quale sarà il futuro della politica di della politica di

coesione?coesione?Quale è lo strumento Quale è lo strumento più appropriato per più appropriato per

portare avanti la portare avanti la politica di coesione? politica di coesione?

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