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La presente pubblicazione è stata curata da:

Maria Elisabetta Luciani (1) e Giovanni Sacchini (2)

I singoli capitoli sono stati redatti da:

Angelo di Francia (3) (Cap. 6)

Maria Elisabetta Luciani (1) (Capp. 3 e 8)

Maria Giuseppina Muratore (4) (Appendice B)

Luciana Quattrociocchi (4) (Appendice A)

Marco Ricci (5) (Cap. 1)

Giovanni Sacchini (2) (Introduzione, capp. 2, 4, 7 e 9)

Rossella Selmini (2) (Capp. 5 e 10)

Silvano Vitaletti (4) (Appendice C)

Maria Elisabetta Luciani (1) ha realizzato (in SAS) le tavole statistiche.

Giorgio Luppi (1) ha curato il coordinamento dell’attività editoriale.

(1) Regione Emilia-Romagna, Direzione generale Sistemi informativi e telematica, Ufficio sistemi statistici

(2) Regione Emilia-Romagna, Direzione generale Presidenza della Giunta, Ufficio progetti e documentazione sui temi

della sicurezza (“Progetto Città sicure”)

(3) Università di Bologna

(4) Istat, Servizio Struttura e dinamica sociale

(5) Istat, Ufficio regionale per l’Emilia-Romagna

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INDICE Presentazione

Prefazione

Introduzione

Risultati dell’indagine

1. L’Emilia-Romagna

2. La provincia di Piacenza

3. La provincia di Parma

4. La provincia di Reggio Emilia

5. La provincia di Modena

6. La provincia di Bologna

7. La provincia di Ferrara

8. La provincia di Ravenna

9. La provincia di Forlì-Cesena

10. La provincia di Rimini

Appendici

A. Fasi dell’indagine e indicatori della sua qualità B. La formazione degli intervistatori: una scelta strategica per la qualità dell’indagine C. Strategia di campionamento e valutazione degli errori campionari D. Definizioni, classificazioni e note alle tavole E. Il questionario utilizzato

Indice delle tavole statistiche

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INTRODUZIONE L’indagine sulla sicurezza dei cittadini – la prima che l’Istat ha svolto su questi temi – ha avuto luogo nel periodo che va dal settembre 1997 al gennaio 1998, coinvolgendo 2.801 famiglie della nostra regione. Successivamente, dando corso alla convenzione sottoscritta tra l’Istat e la Regione Emilia-Romagna, nel periodo tra il marzo e l’aprile del 1998 sono state condotte altre 8.925 interviste che hanno portato a 11.726 il totale delle persone in-tervistate. Tale numero, decisamente elevato, si è reso necessario poiché si voleva disporre per tutti i capoluoghi e per tutte le pro-vince di uno strumento che consentisse facili ed efficaci raffronti, anche tenuto conto che molti dei fenomeni oggetto dell’indagine, quale, ad esempio, l’esposizione dei cittadini a varie forme di reato, hanno (per fortuna!) una bassa nume-rosità e necessitano perciò di un’elevata numerosità campionaria allorché si tenti di stimarli. Le tre Appendici che chiudono questo volume danno un sintetico quadro delle operazioni e delle scelte messe in atto per ottenere i dati, ovvero di come sia stata “costruita” questa indagine. Ad esempio, la scelta di privilegiare l’intervista telefonica assistita tramite computer (definita anche con l’acronimo di CATI: Computer Assisted Telefonic Interview) e il lavoro di formazione svolto con le intervistatrici, sono descritti nelle prime due delle tre Appendici metodologiche. Alla terza Appendice – quella C – è invece demandato il compito di descrivere qual è stato il disegno campionario mes-so in atto e qual è il margine di errore che accompagna, anche a livello locale, le stime scaturite da questa indagine. Il quadro delle Appendici si completa poi con altri due utili strumenti di lavoro: il repertorio di definizioni e di classifi-cazioni utilizzate a cui fa seguito il testo del questionario usato, lo ripetiamo, tramite CATI. L’ampio spazio dedicato alle Appendici e i qualificati contributi che a queste hanno apportato i ricercatori dell’Istat, sottolineano già la forte caratterizzazione «di lavoro» che questa pubblicazione vuole avere. Si vorrebbe infatti che strumenti come questa indagine, ancorché complessi, venissero sempre più utilizzati per indivi-duare, anche e soprattutto in sede locale, gli elementi che caratterizzano un territorio o una parte della popolazione. Certo, la particolarità di ogni situazione locale e la specificità di singole problematiche mal si prestano a venir conosciu-te attraverso strumenti pensati per una scala più ampia, ma va pur detto che sono numerosi gli indicatori che vanno bene per entrambe le scale e che possono consentire utili confronti e aiutare, in prospettiva, chi debba valutare se questo o quell’intervento hanno dato i risultati sperati. Ma oltre ad elencare alcune delle aspettative che accompagnano questa iniziativa editoriale, varrà la pena di soffermarsi un attimo su come è stata costruita nelle parti che precedono le Appendici. In questo volume il lettore troverà infatti, per ognuna delle nove province dell’Emilia-Romagna, un sintetico quadro dell’andamento della sicurezza in quel determinato territorio, distinguendo sempre i valori registrati complessivamente a livello provinciale da quelli registrati nel singolo capoluogo. Dovendo operare in maniera sintetica ci si è posti l’interrogativo su quali informazioni privilegiare tra tutte quelle rica-vabili dall’indagine, ferma restando la disponibilità a consentire che i dati possano essere riutilizzati anche per altre, più mirate, analisi. La scelta, fatta sulla scorta dell’esperienza derivata dal lavoro svolto su questi temi all’interno del «Progetto Città sicu-re», è caduta sul ricorso ad un numero limitato di indicatori, che fornissero però un quadro dei diversi aspetti che com-pongono la sicurezza. In tale quadro vengono dunque posti in rilievo i seguenti aspetti:

• gli stili di vita delle persone;

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• la percezione che esse hanno: della propria sicurezza personale; degli elementi di disordine sociale;

• il ricorso ai dispositivi di sicurezza per proteggere i propri beni; • l’essere rimasti coinvolti o no in episodi di vittimizzazione.

Dietro questa schematica sintesi stanno analisi e teorie che qui non si riprenderanno, se non in maniera molto succinta, mentre si passeranno in rassegna gli indicatori scelti per descrivere le varie dimensioni del fenomeno «sicurezza». Gli stili di vita Lo stile di vita che una persona conduce ha inevitabili conseguenze sia sulla diversa esposizione ai fenomeni in questio-ne sia sulla sua percezione della sicurezza e ad esso fa riferimento uno degli approcci più diffusi allo studio dei feno-meni di vittimizzazione. In questa ricerca, alcune informazioni sullo stile di vita sono ricavabili dai comportamenti messi in atto nel tempo libe-ro, ovvero nel tempo trascorso fuori casa. Gli aspetti toccati riguardano le uscite per “necessità” (la spesa) o per svago e tengono conto del ricorso ai diversi mezzi di trasporto, sia privati (auto) che pubblici. Avendo dunque sintetizzato lo stile di vita in un numero forse troppo ristretto di comportamenti, si è pensato di richia-mare questo fatto anche nel nome dato al gruppo di indicatori, lasciando dunque cadere il riferimento agli stili di vita e parlando sempre di «comportamenti fuori casa». Anche in comportamenti così diffusi e così “scontati” sono comunque rintracciabili delle differenze – anche sensibili – tra i diversi territori regionali, differenze che riguardano soprattutto i capoluoghi.

Prospetto 1 – Indicatori relativi ai comportamenti fuori casa

Indicatori utilizzati Modalità considerate N. domanda

Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa tutti i giorni 2.1 Frequenza con cui le persone usano l’auto (sia come passeggero che come

conducente) tutti i giorni 2.4

Frequenza con cui le persone escono la sera più volte a settimana (compreso tutti i giorni)

2.2

Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici più volte a settimana (compreso tutti i giorni)

2.3

La percezione della sicurezza personale I cinque indicatori utilizzati per descrivere questa dimensione della sicurezza, qui riportati nel Prospetto 2, sono suddi-visibili in almeno tre gruppi. Due domande – la 3.1 e la 3.11 – hanno a che fare proprio con l’aspetto della «paura personale», ovvero della paura di restare personalmente vittime di qualche reato e in particolare la domanda che riguarda il «camminare al buio» (la 3.1) è un indicatore molto utilizzato negli USA e in Gran Bretagna in questo tipo di indagini. La domanda 3.11, invece, descrive il grado di rassicurazione che le forze dell’ordine, complessivamente intese, sono in grado di esercitare sui cittadini di una zona. Il lettore troverà che entrambe queste domande sono fortemente correlate e troverà per entrambe un ampio campo di va-riazione nei valori allorché si passino in rassegna le varie città capoluogo. Pur legate ad un aspetto della sicurezza personale, le dimensioni evocate dalle domande 3.7 e 3.8 relative all’abitudine a chiudersi a chiave quando si è soli in casa, tendono a dar conto anche di aspetti abbastanza non problematici della vita quotidiana. In genere, infatti, le variazioni territoriali riscontrate sono abbastanza contenute e, soprattutto, indipendenti dagli altri fenomeni esaminati.

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Piacenza, sia come città che come provincia, costituisce, sotto questo punto di vista, una singolare eccezione che merita di essere segnalata. L’ultimo indicatore di questa dimensione, ovvero l’essere stati fermati (in auto o a piedi) dalle forze dell’ordine, per un normale controllo, costituisce, in un certo senso, un gruppo a sé poiché non riguarda una percezione – di fatto “soggetti-va” – ma è un elemento che si impone ad una persona dall’esterno e dunque, secondo uno schema che verrà ripreso più sotto, si tratterebbe di un aspetto “oggettivo”, in questo caso riferito alla presenza delle forze dell’ordine nella vita quo-tidiana degli intervistati. Tale aspetto è stato inserito in questo gruppo poiché si è valutato, anche sulla scorta di un discreto valore del coefficien-te di correlazione (r=0,7), che incontrare de visu le forze dell’ordine, nonostante l’ambito di un ordinario controllo, è comunque collegato al grado di fiducia che le persone attribuiscono alle stesse forze dell’ordine, così come rilevato con la domanda 3.11.

Prospetto 2 – Indicatori di percezione della sicurezza personale

Indicatori utilizzati Modalità considerate N. domanda

«Quanto si sente sicuro/a a camminando per strada, quando è buio ed è da solo/a, nella zona in cui vive?»

molto e abbastanza sicuri 3.1

«Di giorno, quando è sola/o in casa, Le capita di chiudere la porta di casa?» sempre 3.7 «Di notte, quando è sola/o in casa, Le capita di chiudere la porta di casa?» sempre 3.8 «Tutto considerato, Lei pensa che le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri,

ecc.) riescano a controllare la criminalità nella zona in cui vive?» molto e abbastanza 3.11

E’ stato fermato (in auto o a piedi) nell’ultimo anno? sì 17.10 La percezione di elementi del disordine sociale Se quella precedente era una dimensione in qualche modo interna alle persone, quest’altro gruppo di indicatori viene in-vece utilizzato per dar conto di una dimensione per così dire “esterna” e legata proprio al fatto di vedere, nella zona di residenza, elementi del «disordine urbano». Secondo alcuni orientamenti di ricerca, il disordine urbano giocherebbe un ruolo fondamentale nei confronti della «pau-ra personale» della criminalità, sia agendo direttamente sulle persone, sia venendo da esse identificato come una “condi-zione favorevole” per una sua oggettiva diffusione. Gli elementi di questa dimensione sono qui rappresentati dalla percezione che i cittadini hanno di alcune figure, di solito più collegate al disordine «sociale» che non a quello urbano e ci si riferisce alle persone che hanno a che fare con il con-sumo e lo spaccio di droga e alle prostitute in cerca di clienti. Senz’altro più legato alla dimensione del «disordine urbano» è invece il quarto indicatore utilizzato, ovvero la presenza o meno di vandalismi contro il bene pubblico. Tutti questi quattro aspetti sono presentati nelle tavole e nei prospetti dei vari capitoli nella loro forma più estrema, di-stinguendo cioè gli intervistati tra chi vede e chi non vede i fenomeni richiamati, indipendentemente dalla frequenza con cui i fenomeni sono visti. Il quadro delle percezioni “esterne” è completato dalla valutazione complessiva che gli intervistati danno della zona in cui vivono, rispetto al «rischio di criminalità». Mentre si mantiene abbastanza stazionario nei vari territori il numero di persone che dichiara di vedere dei vandalismi, l’andamento degli altri quattro indicatori è fortemente differenziato e anche in questo caso le variazioni più forti riguar-dano proprio le città capoluogo.

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Prospetto 3 – Indicatori della percezione di elementi del disordine sociale

Indicatori utilizzati Modalità considerate N. domanda

Nella zona in cui abita le capita di vedere persone che si drogano? sì 17.6 Nella zona in cui abita le capita di vedere persone che spacciano droga? sì 17.6 Nella zona in cui abita le capita di vedere prostitute in cerca di clienti? sì 17.6

Nella zona in cui abita le capita di vedere vandalismi contro il bene pubblico?

sì 17.6

«Come definirebbe la zona in cui abita la sua famiglia? Molto, abbastanza, poco o per niente a rischio di criminalità?»

molto e abbastanza 17.6

I dispositivi di sicurezza Con quest’ultimo gruppo di indicatori si esaurisce la sequenza del versante soggettivo della sicurezza, ovvero di quegli aspetti che sono legati sia a percezioni che a comportamenti messi in atto da una persona e che si contrappongono agli aspetti «oggettivi» in quanto questi ultimi sono esterni alla volontà e alle capacità percettive delle persone, imponendosi ad esse. Un altro aspetto che caratterizza questo gruppo di indicatori è che essi sono stati rilevati non sugli individui stessi, ma si sono rilevate le presenze di questi dispositivi nelle famiglie e i valori presentati sono riferiti, diversamente dai preceden-ti, al totale delle famiglie. Degli otto dispositivi considerati, sei hanno a che fare con la casa e due con l’auto. In generale si può dire che alcuni di questi – le inferriate, i custodi e gli allarme per le case - manifestano una scarsa va-riabilità territoriale mentre gli altri tendono a variare molto di più, soprattutto passando, di nuovo, da una città all’altra.

Prospetto 4 – Indicatori relativi alla presenza dei dispositivi di sicurezza

Indicatori utilizzati (% sul totale famiglie) Modalità considerate N. domanda

dispositivi elettronici sui veicoli sì 17.7 dispositivi meccanici sui veicoli sì 17.7

porta blindata sì 17.9 blocco finestre sì 17.9

inferriate sì 17.9 portiere/custode sì 17.9

allarme sì 17.9 cassaforte sì 17.9

Gli indicatori di vittimizzazione L’aspetto più oggettivo del grado di sicurezza di un territorio presentato nel volume è, ovviamente, il numero di persone rimaste vittime di uno o più reati in un dato periodo di tempo. Questi reati, a loro volta, sono stati suddivisi tra quanti colpiscono:

• gli individui; • le famiglie; • le donne.

Tale distinzione è senz’altro utile per capire le caratteristiche di un territorio, visto che i reati a danno delle famiglie sen-z’altro si verificano in quello specifico luogo, mentre diversa può essere la localizzazione degli altri reati. Fermo restando che anche gli altri reati hanno un grado di localizzazione che supera sempre, per i reati contro gli indivi-dui, i 2/3 e che oltretutto non ci sono motivi per ritenere più esposto un territorio di un altro al restante terzo, li si è co-munque considerati nella loro globalità e dunque in questo caso si avrà a che fare con il numero di persone residenti in un territorio rimaste coinvolte in quel determinato reato negli ultimi tre anni.

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Anche il riferimento temporale merita un cenno. Il lettore noterà infatti che il riferimento più ricorrente per descrivere l’andamento della vittimizzazione è l’anno che precede l’intervista, un aspetto disponibile, naturalmente anche per i nostri dati. La scelta di ampliare l’arco temporale considerato nasce soprattutto dalla necessità di poter disporre di cifre più consi-stenti al momento di fare dei confronti su base territoriale e dopo aver valutato che la bassa numerosità dei fenomeni su base annuale (accolta peraltro con una certa soddisfazione) rendeva molto meno evidenti le variazioni su base territoria-le si è scelto di passare a quest’altra, più ampia, articolazione temporale. Prospetto 5 – Indicatori di vittimizzazione.

Tipo di vittimizzazione reati considerati (*) periodo di riferimento

sezione del questionario

contro gli individui scippi, borseggi, furto di oggetti personali, rapine, aggressioni violente

tre anni precedenti l’intervista

sezz. 4-10

contro le famiglie

furto esterno e furto interno alla prima casa, furto di auto, di moto, di bicicletta e di oggetti dai veicoli; vandalismi contro la casa e l’auto;

reati contro gli animali

idem sezz. 11-15

contro le donne

molestie sessuali, atti di esibizionismo, telefonate oscene

idem + nel corso della

vita sez. 16

(*) Per tutti i reati, si veda la definizione di ognuno riportata nell’Appendice D.

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1. EMILIA-ROMAGNA: LE PROBLEMATICHE DELLA VITTIMIZZAZIONE NEI DIVERSI

GRUPPI DELLA POPOLAZIONE EMILIANO-ROMAGNOLA

di Marco Ricci ISTAT, Ufficio regionale per l’Emilia-Romagna

Il campione allargato per l’Emilia-Romagna dell’indagine ISTAT sulla sicurezza dei cittadini ha interessato complessivamente 11.726 persone, 4.590 delle quali residenti nei capoluoghi di provincia (39,1%). Tale dimensione campionaria consente una disaggregazione abbastanza dettagliata secondo le principali carat-teristiche socio-demografiche degli intervistati, relativamente ai diversi aspetti rilevati dall’indagine. Ne risulta, pertanto, la possibilità di fornire qualche indicazione - almeno di carattere descrittivo - circa le principali linee di differen-ziazione della popolazione emiliano-romagnola quanto a comportamenti, percezioni ed esperienze in tema di sicurezza e vittimizzazione 1. La frequenza, i motivi e le modalità con cui le persone escono di casa rappresen-tano aspetti significativi dell’organizzazione quotidiana degli stili di vita, dalle molteplici implicazioni per le problematiche della sicurezza. Infatti, i comporta-menti fuori casa rappresentano indubbi fattori di esposizione al rischio di restare vittime di quei reati che vengono commessi generalmente in luoghi pubblici e per la strada; inoltre, essi contribuiscono alla percezione degli elementi di disordine sociale, e possono anche alimentare i sentimenti di insicurezza nel proprio ambiente di vita. D’altra parte, sembra ragionevole ipotizzare che questi stessi comportamenti possano venire influenzati in senso restrittivo dalla crescita di questo senso di insicurezza. Le diverse tipologie di comportamenti fuori casa prese in esame dall’indagine, pur interessando tutte le categorie della popolazione, riflettono in buona misura i caratteri specifici della divisione sociale dei ruoli e dei compiti, variabili a secon-da del tipo di attività. Così, le differenziazioni di genere evidenziano una maggio-

1 Le disaggregazioni presentate nelle tavole non contengono l’incrocio tra le di-verse variabili socio-demografiche, e quindi non consentono di formulare ipotesi esplicative più precise circa l’interazione dei diversi fattori. In linea generale, emerge comunque che le differenze tra gruppi della popolazione secondo il titolo di studio appaiono strettamente correlate con il diverso grado di scolarità delle varie generazioni; in quanto tali, esse non verranno ulteriormante approfondite.

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re incidenza relativa di donne che escono per fare la spesa tutti i giorni (40,5% contro il 31 % degli uomini) e di donne che usano i mezzi pubblici tutti i giorni (8,4% contro il 6,2% degli uomini). Viceversa, è maggiore la percentuale di uomini che usano l’auto tutti i giorni (60,1% contro il 40,8% delle donne) e di quelli che escono la sera tutti i giorni (10,4% contro il 3,1% delle donne). Altrettanto composite risultano le differenziazioni nei comportamenti fuori casa secondo l’età. La percentuale di persone che fanno la spesa tutti i giorni risulta particolarmente elevata nella fascia d‘età che va dai 45 ai 74 anni, raggiungendo il valore massimo per i 60-64enni, i quali fanno la spesa tutti i giorni nel 42% dei casi (la media regionale è pari al 36%). L’auto viene usata tutti i giorni soprattut-to nella fascia tra i 20 ed i 54 anni; in particolare, tra i 25 ed i 44 anni 3 persone su 4 usano l’auto tutti i giorni, contro un’incidenza media regionale pari al 50,1%. Uscire la sera è un’abitudine quotidiana soprattutto per i giovani compre-si tra i 18 ed i 34 anni, con un valore massimo per i 20-24enni: il 23,9% di questi esce tutte le sere, contro una media complessiva pari al 6,6%. Infine, l’utilizzo quotidiano del mezzo pubblico interessa in misura preponderante i ragazzi in età scolare (uno su due fino ai 19 anni di età) e in misura molto più ridotta tutte le altri classi d’età (con una certa accentuazione per un utilizzo non saltuario da parte degli anziani). L’associazione delle differenze per sesso ed età nei comportamenti fuori casa con quelle legate alla condizione professionale risulta abbastanza evidente in molti casi. La percentuale di persone che escono tutti i giorni per fare la spesa è parti-colarmente elevata tra le casalinghe (50,6%), le persone in cerca di nuova occu-pazione (44,7%) ed i ritirati dal lavoro (40,4%). D’altra parte, l’auto viene usata tutti i giorni dagli occupati in tre casi su quattro con una particolare accentuazio-ne per i dirigenti e liberi professionisti (79,6%). Le persone che escono tutte le sere sono più frequenti tra gli inoccupati (13,8%), presumibilmente giovani; ma anche tra gli operai (11,7% dei casi, da attribuirsi forse alla vitalità dell’istituzione “bar” come punto di ritrovo serale). Infine va segnalato che ben il 43,2% degli studenti (con più di 14 anni) utilizza quotidianamente i mezzi pubblici. Nella determinazione della frequenza dei comportamenti fuori casa, non va tra-scurata inoltre la rilevanza dei fattori territoriali, e soprattutto alla dimensione ur-bana o meno del contesto di vita. In questo senso, risultano particolarmente signi-ficative le differenze tra Comuni capoluogo e altri Comuni, soprattutto per quan-to riguarda l’utilizzo dei mezzi di trasporto: così, nei primi si rileva una maggiore diffusione dell’utilizzo quotidiano dei mezzi pubblici (8,4% contro il 6,7% degli altri Comuni); viceversa, nei secondi l’auto viene usata tutti i giorni dal 53,6% delle persone, contro il 44,3% nei capoluoghi. Meno rilevanti risultano invece le

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differenze territoriali per quanto riguarda la frequenza con cui le persone fanno la spesa o escono la sera. Se i comportamenti fuori casa interessano le diverse categorie della popolazione in forma estremamente differenziata, le percezioni di sicurezza personale, esa-minate sotto più aspetti, mettono in evidenza un profilo socio-demografico com-plessivamente più omogeneo. Infatti, si può constatare, in linea generale, che i sentimenti di insicurezza e paura sono comunemente più diffusi tra le donne, gli anziani e le categorie in condizione non professionale dei ritirati dal lavoro e delle casalinghe; evidenti anche in questo caso sono i legami tra le variabili demografiche e quella professionale. Il più diffuso senso di insicurezza nella popolazione femminile emerge, in primo luogo, considerando che nell’11,4% dei casi le donne emiliano-romagnole non si sentono per niente sicure nel camminare da sole la sera nella zona in cui vivono, a fronte di una corrispondente percentuale tra gli uomini pari all’1,9%; né va trascurato, inoltre, che il 15,1 % delle donne non esce mai la sera da sola (contro il 4,9% degli uomini), comportamento questo che può essere influenzato proprio dal più diffuso senso di insicurezza personale, oltre che da una struttura demogra-fica più sbilanciata verso le classi di età più anziane. Inoltre, il 46% delle donne della regione si chiude sempre a chiave in casa di giorno e l’86% sempre di notte; le corrispondenti percentuali per la popolazione maschile ammontano al 29,3% ed al 74,7%. Questa maggiore insicurezza femminile sembra riflettersi in qualche misura anche sul giudizio dato circa il controllo esercitato dalle forze dell’ordine nella zona in cui si abita: per il 34,4% delle donne (contro il 31,9% degli uomini) le forze dell’ordine riescono a controllare poco o affatto la criminalità nella zona in cui esse vivono. Anche le classi d’età più avanzate evidenziano, a partire dai 55 anni, un certo svantaggio in termini di senso di sicurezza, se si tratta di camminare da soli la se-ra; esso si riscontra sia nella percentuale di quelli che dichiarano di non sentirsi per niente sicuri, sia anche nell’incidenza – essa pure influenzata dallo stile di vita più “casalingo” – di quelli che non escono mai. Inoltre, l’incidenza di coloro i quali si chiudono a chiave in casa sempre di giorno e di notte aumenta conside-revolmente dopo i 60 anni d’età, raggiungendo i valori massimi per gli ultra74enni: 60,9% dei casi di giorno e 91,1% di notte, a fronte di una media re-gionale pari rispettivamente al 38% e all’80,5%. D’altra parte, però, la percezio-ne degli anziani circa l’operato delle forze dell’ordine nella zona in cui vivono non è particolarmente allarmata, ponendosi in linea con i valori medi regionali, secondo i quali per il 33,2% della popolazione le forze dell’ordine non controlla-no abbastanza la criminalità. Nel contesto di una forte omogeneità tra le diverse classi d’età riguardo a questo aspetto, l’atteggiamento più critico si può invece

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riscontrare tra i 20-24enni; è presumibile che ciò possa essere attribuito alla maggiore “contiguità” in termini di stile di vita con fenomeni fortemente problematici come lo spaccio ed il consumo di stupefacenti, su cui ci soffermere-mo in seguito. Come già accennato, la dimensione socio-professionale delle percezioni di sicu-rezza e insicurezza personale vede casalinghe e ritirati dal lavoro manifestare più diffusi sensi di paura nel camminare da soli la sera e adottare maggiori cautele anche nell’ambiente domestico, chiudendosi a chiave di notte ma anche di giorno più spesso degli altri gruppi. Sia le une che gli altri, però, dichiarano una perce-zione dell’operato delle forze dell’ordine nella zona in cui vivono più favorevole che non altre categorie di popolazione: infatti, la percentuale di persone insoddi-sfatte dell’azione di contrasto della criminalità ammonta al 33,2% tanto per le casalinghe quanto per i ritirati dal lavoro, mentre i più critici sono le persone in cerca di prima occupazione (39,1% di insoddisfatti), quelli in cerca di nuova occupazione (36,8%), i dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (37%) e i direttivi, quadri e impiegati (35,6%). A completamento dell’analisi delle percezioni di sicurezza e insicurezza perso-nale, va rilevato un certo svantaggio per le persone che vivono nei contesti tipica-mente urbani, evidenziato attraverso il confronto tra Comuni capoluogo e non ca-poluogo. Infatti, nei primi si rileva una maggiore incidenza di persone che non si sentono per niente sicure a camminare da sole la sera (9,3% contro il 5,4% degli altri Comuni) ed una percezione più diffusamente critica dell’operato delle forze dell’ordine (nel 35,6% dei casi, contro il 31,7% per gli altri Comuni). Non sussistono differenze apprezzabili tra le due tipologie territoriali, invece, quanto al fatto di chiudersi a chiave in casa. Naturalmente, le percezioni di sicurezza personale ed i comportamenti che da es-se derivano si intrecciano strettamente anche con elementi percettivi riferiti al contesto ambientale. Questi assumono la modalità di una valutazione di sicurez-za e di rischio della zona in cui si abita, come anche quella di osservare manife-stazioni specifiche di disordine sociale nel corso delle proprie attività abituali, o quella di venire sottoposti a controlli da parte delle forze dell’ordine. Sull’incidenza con la quale di presentano queste modalità di percezione del di-sordine sociale, influiscono evidentemente fattori oggettivi correlati allo stile di vita tipico dei diversi gruppi di popolazione; non va escluso però anche il possi-bile ruolo di componenti soggettive alimentate dai sentimenti di paura o dalla semplice sensibilità verso il tema così attuale della sicurezza. Sotto il profilo di genere, la percezione di vivere in una zona a rischio di crimina-lità viene manifestata in misura maggiore dalle donne (19,2% dei casi, contro il

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15,6 degli uomini). Tale differenza, pur contenuta, può forse essere giustificata dal maggior peso che hanno nella popolazione femminile i sintomi di insicurezza personale, già analizzati; del resto, infatti, quanto a percezione di fenomeni di disordine sociale nella zona di residenza, è la componente maschile a denotare una maggior frequenza di casi, per tutte le tipologie considerate. Il 29,5% degli uomini vede, anche solo raramente, drogati; il 15,1% vede spacciatori; il 20,8% vede prostitute; il 39,5% vede vandalismi contro il bene pubblico. Le percentuali femminili invece ammontano, rispettivamente, al 24,6%, 13,5%, 17,1% e 34,9%. I differenti stili di vita dei due sessi, in particolare per quanto riguarda la frequenza con cui si esce la sera e i tragitti casa-lavoro, sembrano un’utile chiave interpretativa di queste differenze, come anche del fatto che gli uomini subiscono molto più spesso i controlli da parte delle forze dell’ordine, quasi tutti legati all’uso dell’automobile. In termini di classi d’età, la percezione del disordine sociale sembra generalmen-te più marcata nella popolazione in età lavorativa, caratterizzata da un rapporto più intenso con il territorio. In particolare, la percentuale di coloro i quali riten-gono a rischio la zona in cui vivono risulta più elevata, seppure di poco, soprat-tutto nella fascia tra i 20 e i 44 anni, con un picco per i 25-34enni; all’estremo opposto, diversamente da quanto si potrebbe immaginare, è degno di nota il fatto che gli anziani oltre i 65 anni di età ritengono in misura inferiore alla media regionale di vivere in una zona a rischio. La popolazione in età lavorativa, so-prattutto se giovane, è anche quella che percepisce più diffusamente le manife-stazioni specifiche del disordine sociale. Così, la percentuale di coloro i quali ve-dono anche raramente drogati è massima tra i 35-44, pari al 31,6%; per gli spac-ciatori, tra i 18-19enni (20,6%); per le prostitute, tra i 25-34enni (23,8%); per i vandalismi, tra i 20-24enni (44,1%). E i controlli delle forze dell’ordine coin-volgono soprattutto le persone tra i 20 ed i 44 anni: una su due. A tale profilo differenziale per età corrisponde un maggiore coinvolgimento della popolazione occupata o in cerca di occupazione nella percezione del disordine sociale. La categoria socio-professionale con una maggiore quota di persone che avvertono come a rischio la zona in vivono è quella dei disoccupati (25,7%): una circostanza che lascia suggerire la concentrazione e l’interazione di più elementi di svantaggio sociale in alcuni ambiti micro-territoriali. Seguono, nel giudizio negativo circa la zona in cui vivono, i direttivi, quadri e impiegati (20,7%) e i dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (20,1%). Anche la percezione specifica delle diverse tipologie di disordine sociale interessa in vario modo soprattutto le categorie attive sul mercato del lavoro: i dirigenti e gli impiegati per tutte le tipologie; le persone in cerca di occupazione per spacciatori, prostitute e vandalismi; i lavoratori autonomi per le prostitute e i vandalismi. A questi gruppi va aggiunto quello degli studenti, i quali più di tutti vedono gli

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spacciatori. Infine, il quadro dei controlli subiti dalle forze dell’ordine nel-l’ultimo anno rispecchia, ancora una volta, la frequenza nell’uso dell’auto; per-tanto, ad essi sono particolarmente esposti, nell’ordine, dirigenti e affini, lavo-ratori in proprio, quadri intermedi e impiegati, disoccupati. Dal punto di vista territoriale, infine, la percezione del disordine sociale in tutta la regione penalizza in modo sensibile i Comuni capoluogo, nei quali il 24,8% dei residenti giudicano la zona in cui vivono a rischio di criminalità (13% negli altri Comuni). Molto sensibile è anche lo scarto sugli elementi di percezione specifica, soprattutto per l’incidenza delle persone che vedono anche raramente drogati, spacciatori e prostitute; una maggiore omogeneità tra Comuni capoluogo e non capoluogo si rileva invece quanto a percezione dei vandalismi. L’aspetto dei controlli subiti dalle forze dell’ordine, di cui è già stato richiamato il nesso con l’uso dell’auto, mette invece in primo piano i Comuni non capoluogo, dato che tali controlli si verificano prevalentemente presso i tratti stradali interurbani. Le strategie difensive messe in atto dalla popolazione per tutelarsi contro i rischi di vittimizzazione vengono rilevate dall’indagine sulla sicurezza del cittadino soprattutto a livello di comportamenti familiari. Pertanto, le analisi si riferiscono essenzialmente alle differenze tra i Comuni capoluogo e gli altri, senza con-siderare i caratteri individuali. Come era ragionevole prevedere, la situazione rilevata in Emilia-Romagna mette in rilievo una maggiore attitudine all’auto-protezione contro la criminalità nei contesti più urbanizzati; peraltro, le differen-ze con i Comuni non capoluogo non sono certo di entità tali da richiamare un dualismo tra città insicure e campagne tranquille, anzi vanno considerate nel-l’ambito di una sostanziale uniformità. In primo luogo, è leggermente più frequente nei Comuni capoluogo l’adozione di dispositivi di sicurezza per l’automobile, che interessa il 31,4% delle famiglie per i sistemi elettronici e il 20,6% per quelli meccanici; le corrispondenti percentuali per gli altri Comuni ammontano rispettivamente al 29,1% e al 16,8%. Quanto ai sistemi di protezione nella casa, l’unica soluzione che trova nei Comuni capoluogo un ricorso molto più frequente che negli altri Comuni riguarda l’in-stallazione di una porta blindata, effettuata dal 44,9% delle famiglie contro il 31,2% per quelle residenti nei non capoluoghi. Per le altre modalità di difesa del-l’abitazione, le differenze tra le due categorie di Comuni sono contenute, e legate anche alle diverse tipologie abitative: leggermente più frequenti nei capoluoghi sono il bloccaggio alle finestre (21,3% delle famiglie), il portiere o custode (5,5%), la cassaforte (11,7%); negli altri Comuni, invece, le inferriate a porte e/o finestre (24,9%) e i dispositivi di allarme (8,2%). Nell’ambito dei comportamenti di sicurezza, la sostanziale omogeneità tra Comuni capoluogo e altri Comuni trova due eccezioni (tra di esse evidentemente correlate) nel possesso di armi e di

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cani da guardia, entrambi molto più diffusi nei contesti non urbani. Gli altri tipi di accorgimenti adottati dalle famiglie vedono generalmente una lieve prevalenza nella diffusione rilevata nei Comuni non capoluogo, nei quali il 20,4% delle famiglie lascia accese le luci quando esce la sera, il 40,9% chiede ai vicini di sorvegliare la casa quando si assenta, il 3,6% è collegata ad un sistema di vigilanza, il 21,5% ha un’assicurazione contro i furti in casa. Si può dunque parlare di un quadro territoriale sostanzialmente omogeneo in Emilia-Romagna dal punto di vista delle precauzioni adottate dalle famiglie con-tro la criminalità, che va ad aggiungersi a risultanze dello stesso segno in termini di comportamenti individuali (ad es. riferiti al chiudersi a chiave in casa). Le differenze tra Comuni non capoluogo e gli altri rappresentano invece una costante per quanto riguarda i rischi oggettivi di restare vittima di un reato, di-chiarati dagli rispondenti nell’intervista telefonica. Lo svantaggio in termini di vittimizzazione rilevato nei centri più urbanizzati risulta peraltro in linea con quello già riscontrato dal lato della percezione degli elementi di disordine so-ciale. Considerando anzitutto la vittimizzazione individuale negli ultimi tre anni, tutti i reati considerati vedono una maggiore quota di persone colpite nei Comuni capo-luogo. Il confronto con i dati corrispondenti per gli altri Comuni mette in risalto uno scarto relativo particolarmente forte per quanto riguarda gli scippi, che hanno interessato 33 cittadini su mille nei capoluoghi e meno della metà (14 su mille) negli altri Comuni. Sensibile anche lo scarto relativo ai borseggi (68 per mille contro 36 per mille) e ai furti di oggetti personali (71 per mille contro 49 per mille). Altrettanto rilevanti, ma anche più articolate, sono le differenze per genere in tema di vittimizzazione individuale. Le donne risultano decisamente più esposte al rischio di subire uno scippo o un borseggio; infatti, negli ultimi tre anni, tali reati hanno interessato in Emilia-Romagna rispettivamente 32 e 69 donne su mille, contro solo 9 e 26 uomini per mille. Gli uomini risultano invece più spesso vittime di aggressioni e soprattutto di scene di violenza: quest’ultima tipologia ha interessato negli ultimi tre anni il 26% della popolazione maschile e solo il 14,9% di quella femminile. Quanto ai furti di oggetti personali, alle rapine e alle minacce, non sussistono variazioni apprezzabili tra i due sessi rispetto ai valori complessivi, pari rispettivamente a 5,8%, 0,4% e 2,2%. Considerando poi i reati che colpiscono le proprietà familiari, si riscontra anche in questo caso uno svantaggio generalizzato dei Comuni capoluogo rispetto agli altri Comuni, con l’eccezione abbastanza ovvia dei reati contro gli animali, più frequenti nei contesti rurali. Considerando l’entità di questo svantaggio per i di-versi reati subiti dalle famiglie negli ultimi tre anni, le tipologie delittuose più spiccatamente urbane sembrano essere il furto di biciclette e quello di moto e ci-

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clomotori: infatti, il primo ha interessato 121 famiglie su mille nelle città capo-luogo e 66 su mille negli altri Comuni; per le moto e i motorini, 29 famiglie su mille nei capoluoghi e 14 su mille negli altri Comuni. Comunque, anche il furto di auto e di oggetti nei veicoli, i furti interni ed esterni alla casa ed i vandalismi alla casa e all’auto evidenziano differenze non trascurabili che fotografano una realtà oggettivamente più critica nelle città capoluogo. Un aspetto specifico della criticità della sicurezza nei contesti urbani riguarda, in-fine, le molestie e violenze sessuali. Considerando i dati relativi alle molestie e/o violenze subite dalle donne tra i 14 e i 59 anni nel corso della vita, la maggiore insicurezza dei Comuni capoluogo emerge nettamente per tutte le fattispecie considerate: dalla molestia (29,4% nei Comuni capoluogo, 20,1% negli altri) al-l’esibizionismo sessuale (rispettivamente, 31% e 22,9%), dalle telefonate oscene (41,8% e 31,5%) alle avances sessuali per il lavoro (3% e 1,2%), dai tentativi di violenza sessuale (4,4 e 2,8%) alle violenze vere e proprie (0,8% e 0,3%). In ogni caso, l’entità di questi rischi di vittimizzazione è tale da costituire il più preciso fattore esplicativo della maggiore diffusione tra le donne di percezioni e sentimenti di insicurezza personale 2.

2 A conclusione di questa analisi, è forse utile precisare che le linee di differen-ziazione della popolazione emiliano-romagnola per le tematiche della sicurezza testé illustrate non rappresentano necessariamente un profilo specifico complessi-vamente originale rispetto alle caratteristiche rilevate sull’intero campione nazio-nale dell’indagine.

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Tav. 1.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e tipo di comune (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune)

Intervistati % Valori di riporto all'universo

%

Tipo di comune Capoluogo 4.590 39,1 1.322.338 37,6 Non capoluogo 7.136 60,9 2.191.959 62,4

Sesso Maschi 5.254 44,8 1.690.452 48,1 Femmine 6.472 55,2 1.823.845 51,9

Classi di età 14-17 395 3,4 147.460 4,2 18-19 207 1,8 70.398 2,0 20-24 655 5,6 219.875 6,3 25-34 2.194 18,7 625.854 17,8 35-44 2.183 18,6 562.827 16,0 45-54 1.676 14,3 530.531 15,1 55-59 842 7,2 249.756 7,1 60-64 908 7,7 272.031 7,7 65-74 1.612 13,7 529.953 15,1 75 e più 1.054 9,0 305.612 8,7

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 3.514.297 100,0

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Tav. 1.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professio-nale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale)

Intervistati % Valori di riporto all'universo

%

Condizione professionale Occupati : Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 420 3,6

124.723

3,5

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 949 8,1 373.460 10,6 Direttivi, quadri, impiegati 2.524 21,5 595.392 16,9 Operai 1.841 15,7 552.758 15,7 In cerca di nuova occupazione 164 1,4 58.901 1,7 In cerca di prima occupazione 117 1,0 46.707 1,3 Casalinghe 1.460 12,5 357.854 10,2 Studenti 900 7,7 277.121 7,9 Ritirati dal lavoro 2.932 25,0 993.009 28,3 Altra condizione 419 3,6 134.371 3,8

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 3.514.297 100,0 Tav. 1.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio)

Intervistati % Valori di riporto all'universo

%

Titolo di studio Laurea 875 7,5 201.027 5,7 Diploma superiore 3.565 30,4 810.476 23,1 Media inferiore 3.831 32,7 1.244.981 35,4 Licenza elementare 2.847 24,3 1.053.079 30,0 Nessun titolo 608 5,2 204.734 5,8

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 3.514.297 100,0

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Tav. 1.4 - Intervistati e valori di riporto all'universo per provincia e tipo di comune (dati in valori assoluti e percentuale per provincia e tipo di comune)

Intervistati % Valori di riporto all'universo

%

Province Piacenza 1.050 9,0 237.569 6,8 Parma 1.239 10,6 351.374 10,0 Reggio Emilia 1.298 11,1 384.970 11,0 Modena 1.563 13,3 543.148 15,5 Bologna 2.001 17,1 816.978 23,2 Ferrara 1.179 10,1 319.246 9,1 Ravenna 1.170 10,0 314.395 8,9 Forlì-Cesena 1.177 10,0 311.696 8,9 Rimini 1.049 8,9 234.921 6,7

Tipo di comuni Centro di area metropolitana 847 7,2 349.415 9,9 Limitrofi di area metropolitana 631 5,4 258.967 7,4 Con oltre 50.000 abitanti 4.485 38,2 1.210.565 34,4 Con 10.001-50.000 abitanti 2.558 21,8 764.668 21,8 Con 2.001-10.000 abitanti 2.952 25,2 870.044 24,8 Fino a 2.000 abitanti 253 2,2 60.638 1,7

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 3.514.297 100,0

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Tav. 1.5 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per numero di stanze (dati in valori assoluti e percentuale per numero di stanze)

Famiglie intervistate

% Valori di riporto all'universo

%

Numero di stanze Non indicato 44 0,4 6.115 0,4 1 stanza 50 0,4 8.620 0,6 2 stanze 554 4,7 88.920 5,8 3 stanze 1.842 15,7 273.698 17,9 4 stanze 3.372 28,8 448.820 29,3 5 stanze 2.714 23,1 329.099 21,5 6 stanze 1.394 11,9 168.095 11,0 7 stanze 654 5,6 76.104 5,0 8 stanze e più 925 7,9 104.513 6,8 Non risponde 177 1,5 25.649 1,7

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 1.529.633 100,0

Tav. 1.6 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per titolo di occupazione del-l'abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di occupazione)

Famiglie intervistate

% Valori di riporto all'universo

%

Titolo di occupazione Non indicato 58 0,5 8.235 0,5 Affitto o subaffitto 2.447 20,9 334.638 21,9 Proprietà 8.648 73,8 1.114.694 72,9 Usufrutto 207 1,8 26.831 1,8 Titolo gratuito (portierato) 320 2,7 38.298 2,5 Altro 6 0,1 820 0,1 Non risponde 40 0,3 6.117 0,4

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 1.529.633 100,0

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Tav. 1.7 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per tipo di abitazione)

Famiglie intervistate

% Valori di riporto all'universo

%

Tipo di abitazione Non indicato 96 0,8 14.186 0,9 Villa, villino 2.134 18,2 250.982 16,4 Signorile 519 4,4 59.930 3,9 Civile 6.836 58,3 896.580 58,6 Economica, popolare 1.162 9,9 168.740 11,0 Rurale 937 8,0 133.579 8,7 Impropria 33 0,3 4.202 0,3 Altro 9 0,1 1.434 0,1

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 1.529.633 100,0

Tav. 1.8 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per comune di abitazione)

Famiglie intervistate

% Valori di riporto all'universo

%

Comune di abitazione Capoluogo 4.590 39,1 605.955 39,6 Comuni non capoluogo 7.136 60,9 923.678 60,4

Totale Emilia-Romagna 11.726 100,0 1.529.633 100,0

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Tav. 1.9a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui fa la spesa

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Totale

Comune di abitazione Capoluogo 519 447 232 71 7 47 1.322Comuni non capoluogo 745 739 434 148 17 109 2.192

Sesso Maschi 525 541 364 151 17 93 1.690 Femmine 739 645 302 67 7 63 1.824

Classi di età 14-17 23 68 33 17 2 4 147 18-19 13 33 14 8 1 2 70 20-24 65 76 47 22 2 8 220 25-34 211 216 142 40 3 14 626 35-44 211 188 118 31 3 12 563 45-54 218 162 98 31 4 16 531 55-59 96 84 42 13 2 13 250 60-64 114 89 39 15 2 12 272 65-74 213 184 85 19 4 25 530 75 e più 98 86 47 23 3 49 306

Totale 1.264 1.186 666 219 24 155 3.514

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Tav. 1.9b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui fa la spesa

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Totale

Comune di abitazione Capoluogo 39,3 33,8 17,5 5,4 0,5 3,5 100,0Comuni non capoluogo 34,0 33,7 19,8 6,7 0,8 5,0 100,0

Sesso Maschi 31,0 32,0 21,5 9,0 1,0 5,5 100,0Femmine 40,5 35,4 16,6 3,7 0,4 3,4 100,0

Classi di età 14-17 15,8 46,3 22,3 11,8 1,0 2,8 100,018-19 18,6 47,0 19,7 11,3 0,9 2,5 100,020-24 29,6 34,4 21,6 10,1 0,7 3,6 100,025-34 33,7 34,4 22,8 6,5 0,4 2,2 100,035-44 37,5 33,5 20,9 5,4 0,5 2,1 100,045-54 41,2 30,5 18,6 5,9 0,7 3,1 100,055-59 38,5 33,6 16,9 5,1 0,6 5,3 100,060-64 42,0 32,8 14,4 5,4 0,9 4,5 100,065-74 40,2 34,7 16,0 3,5 0,7 4,7 100,075 e più 32,1 28,2 15,3 7,4 1,0 16,0 100,0

Totale 36,0 33,8 19,0 6,2 0,7 4,4 100,0

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Tav. 1.10a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui fa la spesa

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

39

39

29

11

2 4 125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 129 100 80 34 5 25 373 Direttivi, quadri, impiegati 208 220 128 27 2 11 595 Operai 161 182 146 43 3 18 553In cerca di nuova occupazione 26 21 7 3 1 1 59In cerca di prima occupazione 18 15 10 3 - 1 47Casalinghe 181 114 41 10 2 11 358Studenti 57 124 56 31 3 7 277Ritirati dal lavoro 401 323 146 50 7 67 993Altra condizione 43 50 22 8 0 12 134

Totale 1.264 1.186 666 219 24 155 3.514 Tav. 1.10b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui fa la spesa

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

31,6

31,0

23,6

8,7

1,8

3,3

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 34,7 26,7 21,5 9,2 1,3 6,7 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 35,0 36,9 21,5 4,5 0,3 1,8 100,0 Operai 29,1 33,0 26,4 7,8 0,5 3,2 100,0 In cerca di nuova occupazione 44,7 35,5 12,7 5,0 1,2 0,9 100,0 In cerca di prima occupazione 38,5 31,8 21,8 5,7 - 2,2 100,0 Casalinghe 50,6 31,9 11,3 2,7 0,4 3,0 100,0 Studenti 20,4 44,6 20,2 11,2 1,1 2,4 100,0 Ritirati dal lavoro 40,4 32,5 14,7 5,0 0,7 6,8 100,0 Altra condizione 31,7 37,3 16,6 5,6 0,2 8,6 100,0

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Totale 36,0 33,8 19,0 6,2 0,7 4,4 100,0

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Tav. 1.11a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per titolo di studio (dati in migliaia)

Frequenza con cui fa la spesa

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Totale

Titolo di studio Laurea 75 70 401 11 1 3 201 Diploma superiore 307 272 157 47 7 20 810 Media inferiore 433 430 249 91 5 37 1.245 Licenza elementare 393 355 178 56 9 62 1.053 Nessun titolo 56 59 41 13 2 33 205

Totale 1.264 1.186 666 219 24 155 3.514

Tav. 1.11b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui fa la spesa

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Totale

Titolo di studio Laurea 37,3 34,8 20,3 5,5 0,4 1,7 100,0Diploma superiore 37,9 33,6 19,4 5,8 0,9 2,4 100,0Media inferiore 34,8 34,5 20,0 7,3 0,4 3,0 100,0Licenza elementare 37,3 33,7 16,9 5,3 0,9 5,9 100,0Nessun titolo 27,3 29,0 20,2 6,6 0,9 16,0 100,0

Totale 36,0 33,8 19,0 6,2 0,7 4,4 100,0

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Tav. 1.12a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui usa l'auto

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Comune di abitazione Capoluogo 586 333 144 117 23 119 0 1.322Comuni non capoluogo 1.175 483 197 162 32 142 1 2.192

Sesso Maschi 1.017 371 116 91 13 83 1 1.690 Femmine 745 445 225 188 43 178 0 1.824

Classi di età 14-17 48 55 25 12 0 7 - 147 18-19 26 25 10 5 0 4 - 70 20-24 143 51 16 5 0 5 - 220 25-34 477 101 24 14 1 10 0 626 35-44 424 90 28 11 1 9 - 563 45-54 326 119 46 24 3 13 - 531 55-59 111 78 28 16 3 13 0 250 60-64 83 96 38 24 5 26 - 272 65-74 100 154 83 90 21 83 - 530 75 e più 23 47 45 77 22 91 0 306

Totale 1.761 816 341 279 56 261 1 3.514

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Tav. 1.12b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui usa l'auto

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Comune di abitazione Capoluogo 44,3 25,2 10,9 8,8 1,8 9,0 0,0 100,0Comuni non capoluogo 53,6 22,0 9,0 7,4 1,5 6,5 0,0 100,0

Sesso Maschi 60,1 21,9 6,8 5,4 0,8 4,9 0,0 100,0Femmine 40,8 24,4 12,3 10,3 2,3 9,7 0,0 100,0

Classi di età 14-17 32,7 37,5 16,6 8,4 0,2 4,7 - 100,018-19 37,3 35,6 14,1 7,0 0,4 5,6 - 100,020-24 65,1 23,2 7,2 2,2 0,1 2,2 - 100,025-34 76,2 16,1 3,8 2,2 0,1 1,6 0,1 100,035-44 75,3 15,9 4,9 2,0 0,2 1,6 - 100,045-54 61,4 22,4 8,6 4,5 0,5 2,5 - 100,055-59 44,6 31,3 11,2 6,5 1,1 5,2 0,1 100,060-64 30,5 35,4 13,8 9,0 1,8 9,6 - 100,065-74 18,8 29,0 15,6 17,0 3,9 15,6 - 100,075 e più 7,6 15,5 14,7 25,2 7,2 29,6 0,1 100,0

Totale 50,1 23,2 9,7 7,9 1,6 7,4 0,0 100,0

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Tav. 1.13a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui usa l'auto

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

99

18

4

2

0

1 - 125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 285 47 22 11 2 5 0 373 Direttivi, quadri, impiegati 447 93 31 14 1 10 - 595 Operai 425 70 27 18 2 11 - 553 In cerca di nuova occupazione 30 18 4 3 1 3 - 59 In cerca di prima occupazione 24 18 3 - 0 2 - 47 Casalinghe 95 117 59 39 8 40 - 358 Studenti 105 101 38 19 1 13 - 277 Ritirati dal lavoro 230 291 129 155 37 149 1 993 Altra condizione 21 41 24 18 4 26 - 134

Totale 1.761 816 341 279 56 261 1 3.514 Tav. 1.13b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui usa l'auto Tutti i

giorni Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

79,6 14,7

3,4

1,3

0,3

0,6 100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 76,4 12,6 5,8 3,0 0,6 1,5 0,1 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 75,0 15,7 5,2 2,3 0,2 1,6 - 100,0 Operai 76,9 12,7 4,9 3,2 0,3 2,0 - 100,0 In cerca di nuova occupazione 51,4 30,3 7,2 5,5 0,9 4,7 - 100,0 In cerca di prima occupazione 51,2 38,0 5,9 - 0,4 4,4 - 100,0 Casalinghe 26,5 32,7 16,4 10,9 2,2 11,3 - 100,0 Studenti 37,9 36,6 13,8 6,7 0,3 4,6 - 100,0 Ritirati dal lavoro 23,2 29,3 13,0 15,6 3,7 15,0 0,1 100,0 Altra condizione 15,3 30,8 17,6 13,6 3,1 19,6 - 100,0

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Totale 50,1 23,2 9,7 7,9 1,6 7,4 0,0 100,0

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Tav. 1.14a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per titolo di studio (dati in migliaia)

Frequenza con cui usa l'auto

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Titolo di studio Laurea 123 46 15 10 2 5 - 201 Diploma superiore 556 160 44 25 3 23 0 810 Media inferiore 745 274 104 63 7 52 - 1.245 Licenza elementare 324 299 138 141 27 123 0 1.053 Nessun titolo 13 37 40 41 16 58 0 205

Totale 1.761 816 341 279 56 261 1 3.514

Tav. 1.14b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui usa l'auto

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Titolo di studio Laurea 61,4 23,0 7,4 5,0 0,8 2,5 - 100,0 Diploma superiore 68,6 19,7 5,4 3,0 0,4 2,8 0,0 100,0 Media inferiore 59,8 22,0 8,4 5,0 0,6 4,2 - 100,0 Licenza elementare 30,7 28,4 13,2 13,3 2,6 11,7 0,0 100,0 Nessun titolo 6,4 18,0 19,4 19,9 8,0 28,2 0,1 100,0

Totale 50,1 23,2 9,7 7,9 1,6 7,4 0,0 100,0

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Tav. 1.15a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui esce la sera

Tutte le sere

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all'anno

Mai Non so Totale

Comune di abitazione Capoluogo 81 429 248 225 74 265 0 1.322 Comuni non capoluogo 152 670 396 393 129 453 0 2.192

Sesso Maschi 176 651 295 268 75 224 0 1.690 Femmine 57 447 348 349 127 494 0 1.824

Classi di età 14-17 8 55 54 20 2 8 - 147 18-19 11 42 14 2 0 1 - 70 20-24 53 131 24 9 0 3 - 220 25-34 64 310 116 95 15 25 - 626 35-44 27 204 139 132 22 37 - 563 45-54 21 158 139 122 37 53 - 531 55-59 15 57 52 62 23 40 0 250 60-64 12 57 41 64 24 73 0 272 65-74 18 65 49 92 53 253 - 530 75 e più 5 18 14 19 24 225 - 306

Totale 233 1.099 643 618 203 718 1 3.514

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Tav. 1.15b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui esce la sera

Tutte le sere

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all'anno

Mai Non so Totale

Comune di abitazione Capoluogo 6,2 32,4 18,7 17,0 5,6 20,1 0,0 100,0 Comuni non capoluogo 6,9 30,6 18,0 17,9 5,9 20,7 0,0 100,0

Sesso Maschi 10,4 38,5 17,5 15,9 4,4 13,3 0,0 100,0 Femmine 3,1 24,5 19,1 19,2 7,0 27,1 0,0 100,0

Classi di età 14-17 5,6 37,6 36,9 13,3 1,5 5,1 - 100,0 18-19 15,8 59,8 20,1 2,8 0,4 1,1 - 100,0 20-24 23,9 59,5 10,9 4,0 0,2 1,4 - 100,0 25-34 10,2 49,6 18,6 15,2 2,5 4,0 - 100,0 35-44 4,9 36,3 24,8 23,5 3,9 6,6 - 100,0 45-54 4,0 29,8 26,2 23,1 7,0 9,9 - 100,0 55-59 5,8 22,7 21,0 24,9 9,4 16,1 0,1 100,0 60-64 4,4 20,9 15,0 23,6 8,9 27,0 0,2 100,0 65-74 3,3 12,4 9,2 17,3 10,1 47,7 - 100,0 75 e più 1,5 6,0 4,6 6,4 7,8 73,7 - 100,0

Totale 6,6 31,3 18,3 17,6 5,8 20,4 0,0 100,0

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Tav. 1.16a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui esce la sera

Tutte le sere

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all'anno

Mai Non so Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

9 61 26 22

3

4 - 125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 34 137 81 73 23 25 - 373 Direttivi, quadri, impiegati 39 264 136 112 18 26 - 595 Operai 65 212 114 103 23 37 - 553 In cerca di nuova occupazione 5 29 9 6 3 6 - 59 In cerca di prima occupazione 6 24 6 6 0 4 - 47 Casalinghe 3 52 67 84 34 118 0 358 Studenti 25 146 73 23 3 8 - 277 Ritirati dal lavoro 43 157 117 170 87 418 0 993 Altra condizione 5 16 16 18 8 71 - 134

Totale 233 1.099 643 618 203 718 1 3.514 Tav. 1.16b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui esce la sera

Tutte le sere

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all'anno

Mai Non so Totale

Condizione professionale Occupati Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

6,9 48,6 20,9 17,5

2,6

3,5 - 100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 9,0 36,7 21,7 19,6 6,2 6,8 - 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 6,6 44,4 22,8 18,7 3,0 4,4 - 100,0 Operai 11,7 38,4 20,5 18,6 4,1 6,7 - 100,0 In cerca di nuova occupazione 8,7 49,4 15,2 11,0 5,3 10,4 - 100,0 In cerca di prima occupazione 13,8 51,1 11,9 13,8 0,8 8,5 - 100,0 Casalinghe 0,8 14,6 18,6 23,5 9,4 33,1 0,0 100,0 Studenti 8,9 52,8 26,2 8,4 1,0 2,8 - 100,0 Ritirati dal lavoro 4,3 15,8 11,8 17,1 8,8 42,1 0,1 100,0 Altra condizione 3,9 11,9 11,5 13,7 6,3 52,7 - 100,0

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Totale 6,6 31,3 18,3 17,6 5,8 20,4 0,0 100,0

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Tav. 1.17a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per titolo di studio (dati in mi-gliaia)

Frequenza con cui esce la sera

Tutte le sere

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all'anno

Mai Non so Totale

Titolo di studio Laurea 12 89 43 40 6 11 - 201 Diploma superiore 68 371 157 133 26 55 - 810 Media inferiore 104 454 275 226 61 124 0 1.245 Licenza elementare 48 172 154 202 94 383 0 1.053 Nessun titolo 3 12 13 17 15 146 - 205

Totale 233 1.099 643 618 203 718 1 3.514

Tav. 1.17b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui esce la sera

Tutte le sere

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all'anno

Mai Non so Totale

Titolo di studio Laurea 5,9 44,5 21,5 19,9 2,8 5,3 - 100,0 Diploma superiore 8,4 45,8 19,4 16,4 3,2 6,8 - 100,0 Media inferiore 8,3 36,5 22,1 18,2 4,9 9,9 0,0 100,0 Licenza elementare 4,5 16,3 14,7 19,2 8,9 36,3 0,0 100,0 Nessun titolo 1,2 5,7 6,2 8,1 7,5 71,3 - 100,0

Totale 6,6 31,3 18,3 17,6 5,8 20,4 0,0 100,0

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Tav. 1.18a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui usa i mezzi pubblici

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Comune di abitazione Capoluogo 111 147 60 182 195 627 - 1.322 Comuni non capoluogo 147 87 47 174 285 1.451 1 2.192

Sesso Maschi 104 84 35 160 252 1.056 - 1.690 Femmine 154 151 72 196 228 1.022 1 1.824

Classi di età 14-17 72 14 4 12 11 33 - 147 18-19 34 4 1 8 5 19 - 70 20-24 18 24 7 29 35 106 - 220 25-34 29 23 14 54 105 400 - 626 35-44 24 21 14 50 100 353 0 563 45-54 34 28 14 49 87 318 - 531 55-59 11 16 8 28 34 152 - 250 60-64 9 24 12 30 31 166 - 272 65-74 17 52 21 65 55 321 - 530 75 e più 10 27 12 30 17 208 1 306

Totale 258 234 107 356 480 2.078 1 3.514

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Tav. 1.18b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui usa i mezzi pubblici

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Comune di abitazione Capoluogo 8,4 11,1 4,6 13,8 14,7 47,4 - 100,0 Comuni non capoluogo 6,7 4,0 2,1 7,9 13,0 66,2 0,0 100,0

Sesso Maschi 6,2 4,9 2,1 9,4 14,9 62,5 - 100,0 Femmine 8,4 8,3 4,0 10,7 12,5 56,0 0,1 100,0

Classi di età 14-17 49,0 9,6 2,9 8,3 7,6 22,6 - 100,0 18-19 48,4 5,4 1,1 11,1 6,6 27,4 - 100,0 20-24 8,0 10,9 3,3 13,4 16,0 48,4 - 100,0 25-34 4,7 3,7 2,2 8,6 16,8 64,0 - 100,0 35-44 4,3 3,8 2,4 8,8 17,8 62,8 0,0 100,0 45-54 6,4 5,3 2,7 9,3 16,3 60,0 - 100,0 55-59 4,3 6,5 3,3 11,3 13,7 60,9 - 100,0 60-64 3,2 8,9 4,3 11,0 11,5 61,1 - 100,0 65-74 3,2 9,7 3,9 12,2 10,4 60,6 - 100,0 75 e più 3,3 9,0 4,1 9,8 5,6 67,9 0,3 100,0

Totale 7,3 6,7 3,1 10,1 13,7 59,1 0,0 100,0

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Tav. 1.19a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per condizione e posi-zione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui usa i mezzi pubblici

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

5 5 3 12

25

74 - 125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 9 6 3 23 67 265 - 373 Direttivi, quadri, impiegati 43 33 15 67 108 329 - 595 Operai 24 17 9 40 88 374 - 553 In cerca di nuova occupazione 2 2 3 7 10 35 - 59 In cerca di prima occupazione 3 4 2 6 7 25 - 47 Casalinghe 12 33 16 43 44 210 0 358 Studenti 120 35 9 31 23 60 - 277 Ritirati dal lavoro 35 89 38 114 99 618 1 993 Altra condizione 6 10 8 14 9 88 - 134

Totale 258 234 107 356 480 2.078 1 3.514 Tav. 1.19a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per condizione e posi-zione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui usa i mezzi pubblici

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

4,3 4,0 2,2 9,9

20,2

59,4 - 100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 2,4 1,7 0,8 6,1 17,9 71,1 - 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 7,3 5,5 2,6 11,2 18,2 55,3 - 100,0 Operai 4,4 3,1 1,7 7,1 16,0 67,7 - 100,0 In cerca di nuova occupazione 2,9 3,9 4,6 12,0 16,6 59,9 - 100,0 In cerca di prima occupazione 5,6 9,5 4,3 12,4 15,6 52,6 - 100,0 Casalinghe 3,2 9,3 4,5 11,9 12,4 58,7 0,1 100,0 Studenti 43,2 12,5 3,3 11,2 8,3 21,6 - 100,0 Ritirati dal lavoro 3,5 8,9 3,9 11,5 10,0 62,2 0,1 100,0 Altra condizione 4,2 7,5 6,2 10,1 6,4 65,6 - 100,0

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Totale 7,3 6,7 3,1 10,1 13,7 59,1 0,0 100,0

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Tav. 1.20a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per titolo di studio (dati in migliaia)

Frequenza con cui usa i mezzi pubblici

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Titolo di studio Laurea 17 18 8 31 41 86 - 201 Diploma superiore 52 56 24 99 142 438 0 810 Media inferiore 148 69 32 102 167 727 - 1.245 Licenza elementare 38 78 35 105 117 681 - 1.053 Nessun titolo 3 14 9 19 14 145 1 205

Totale 258 234 107 356 480 2.078 1 3.514

Tav. 1.20b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui usa i mezzi pubblici

Tutti i giorni

Più volte a settimana

Una volta a settimana

Almeno una volta al mese

Qualche volta all’anno

Mai Non so Totale

Titolo di studio Laurea 8,3 8,8 3,9 15,6 20,5 42,9 - 100,0 Diploma superiore 6,4 7,0 2,9 12,2 17,5 54,1 0,0 100,0 Media inferiore 11,9 5,5 2,6 8,2 13,4 58,4 - 100,0 Licenza elementare 3,6 7,4 3,3 9,9 11,1 64,7 - 100,0 Nessun titolo 1,5 6,7 4,2 9,3 6,9 70,9 0,4 100,0

Totale 7,3 6,7 3,1 10,1 13,7 59,1 0,0 100,0

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Tav. 1.21a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Sensazione provata nel camminare da soli/e la sera

Molto sicuro/a

Abbastanza sicuro/a

Poco sicuro/a

Per niente sicuro/a

Non esce mai

Totale

Comune di abitazione Capoluogo 267 519 257 123 137 1.322 Comuni non capoluogo 638 885 329 118 222 2.192

Sesso Maschi 692 723 160 32 83 1.690 Femmine 233 680 426 209 276 1.824

Classi di età 14-17 24 76 35 10 2 147 18-19 25 26 15 4 1 70 20-24 72 97 37 13 1 220 25-34 210 284 93 32 8 626 35-44 174 258 85 33 13 563 45-54 158 234 87 29 22 531 55-59 72 100 38 21 20 250 60-64 58 101 59 22 31 272 65-74 98 164 90 50 129 530 75 e più 35 64 47 28 132 306

Totale 925 1.403 586 241 359 3.514

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Tav. 1.21b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Sensazione provata nel camminare da soli/e la sera

Molto sicuro/a

Abbastanza sicuro/a

Poco sicuro/a

Per niente sicuro/a

Non esce mai

Totale

Comune di abitazione Capoluogo 21,7 39,2 19,4 9,3 10,3 100.0 Comuni non capoluogo 29,1 40,4 15,0 5,4 10,1 100,0

Sesso Maschi 40,9 42,8 9,5 1,9 4,9 100,0 Femmine 12,8 37,3 23,4 11,4 15,1 100,0

Classi di età 14-17 16,5 51,5 23,8 6,6 1,6 100,0 18-19 34,8 37,2 20,7 5,9 1,4 100,0 20-24 32,8 44,2 16,9 5,7 0,4 100,0 25-34 33,5 45,3 14,8 5,1 1,3 100,0 35-44 31,0 45,8 15,1 5,9 2,3 100,0 45-54 29,8 44,1 16,5 5,6 4,1 100,0 55-59 28,7 40,0 15,3 8,2 7,8 100,0 60-64 21,3 37,3 21,8 8,0 11,6 100,0 65-74 18,4 30,9 16,9 9,4 24,4 100,0 75 e più 11,3 20,8 15,4 9,3 43,2 100,0

Totale 26,3 39,9 16,7 6,9 10,2 100,0

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Tav. 1.22a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per condizione e posizione professiona-le (dati in migliaia)

Sensazione provata nel camminare da soli/e la sera Molto

sicuro/a Abbastanza

sicuro/a Poco

sicuro/a Per niente sicuro/a

Non esce mai

Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

52

53

13

4

2

125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 130 165 55 16 8 373 Direttivi, quadri, impiegati 184 285 87 32 7 595 Operai 180 257 79 27 10 553 In cerca di nuova occupazione 19 24 9 5 2 59 In cerca di prima occupazione 15 17 10 3 1 46 Casalinghe 48 119 79 50 62 358 Studenti 69 130 58 17 4 277 Ritirati dal lavoro 214 306 172 80 221 993 Altra condizione 15 46 24 7 42 134

Totale 925 1.403 586 241 359 3.514

Tav. 1.22b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per condizione e posizione professiona-le (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Sensazione provata nel camminare da soli/e la sera Molto

sicuro/a Abbastanza

sicuro/a Poco

sicuro/a Per niente sicuro/a

Non esce mai

Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

41,6

42,8

10,4

3,3

1,9

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 34,7 44,3 14,7 4,2 2,1 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 30,9 47,8 14,6 5,5 1,2 100,0 Operai 32,5 46,4 14,4 4,9 1,7 100,0 In cerca di nuova occupazione 31,5 41,4 14,7 8,7 3,7 100,0 In cerca di prima occupazione 32,2 37,3 21,5 6,3 2,7 100,0 Casalinghe 13,5 33,3 22,1 14,0 17,2 100,0 Studenti 24,7 47,1 20,9 6,0 1,3 100,0 Ritirati dal lavoro 21,5 30,8 17,3 8,0 22,3 100,0 Altra condizione 11,2 34,2 18,1 5,2 31,3 100,0

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Totale 26,3 39,9 16,7 6,9 10,2 100,0

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Tav. 1.23a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per titolo di studio (dati in migliaia)

Sensazione provata nel camminare da soli/e la sera

Molto sicuro/a

Abbastanza sicuro/a

Poco sicuro/a

Per niente sicuro/a

Non esce mai

Totale

Titolo di studio Laurea 66 94 26 9 5 201 Diploma superiore 260 357 121 51 21 810 Media inferiore 358 544 220 78 44 1.245 Licenza elementare 222 358 188 87 198 1.053 Nessun titolo 17 50 31 16 90 205

Totale 925 1.403 586 241 359 3.514

Tav. 1.23b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Sensazione provata nel camminare da soli/e la sera

Molto sicuro/a

Abbastanza sicuro/a

Poco sicuro/a

Per niente sicuro/a

Non esce mai

Totale

Titolo di studio Laurea 33,0 46,6 13,1 4,5 2,7 100,0 Diploma superiore 32,1 44,1 14,9 6,3 2,6 100,0 Media inferiore 28,8 43,7 17,7 6,3 3,6 100,0 Licenza elementare 21,1 34,0 17,8 8,2 18,8 100,0 Nessun titolo 8,5 24,6 15,4 7,7 43,8 100,0

Totale 26,3 39,9 16,7 6,9 10,2 100,0

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Tav. 1.24a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui chiude di giorno

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Comune di abitazione Capoluogo 695 78 53 496 1.322 Comuni non capoluogo 1.122 139 93 838 2.192

Sesso Maschi 1.031 108 56 496 1.690 Femmine 786 109 90 839 1.824

Classi di età 14-17 79 9 8 52 147 18-19 42 7 4 18 70 20-24 135 13 12 60 220 25-34 372 37 25 192 626 35-44 337 36 19 170 563 45-54 305 36 17 174 531 55-59 135 13 15 87 250 60-64 118 18 11 125 272 65-74 203 34 23 270 530 75 e più 91 14 14 186 306

Totale 1.817 217 146 1.335 3.514

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Tav. 1.24b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui chiude di giorno

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Comune di abitazione Capoluogo 52,5 5,9 4,0 37,5 100,0 Comuni non capoluogo 51,2 6,3 4,2 38,2 100,0

Sesso Maschi 61,0 6,4 3,3 29,3 100,0 Femmine 43,1 6,0 5,0 46,0 100,0

Classi di età 14-17 53,3 5,8 5,5 35,4 100,0 18-19 59,4 10,4 5,0 25,2 100,0 20-24 61,4 5,8 5,3 27,4 100,0 25-34 59,4 5,9 4,0 30,7 100,0 35-44 59,9 6,4 3,4 30,2 100,0 45-54 57,4 6,7 3,1 32,7 100,0 55-59 53,9 5,3 5,8 35,0 100,0 60-64 43,3 6,7 4,2 45,8 100,0 65-74 38,4 6,4 4,3 51,0 100,0 75 e più 29,9 4,7 4,4 60,9 100,0

Totale 51,7 6,2 4,2 38,0 100,0

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Tav. 1.25a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui chiude di giorno

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

74

8

5

38

125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 220 25 11 119 373 Direttivi, quadri, impiegati 353 44 23 176 595 Operai 339 31 18 164 553 In cerca di nuova occupazione 33 4 2 20 59 In cerca di prima occupazione 25 3 4 15 47 Casalinghe 141 26 19 172 358 Studenti 158 18 16 85 277 Ritirati dal lavoro 430 56 39 468 993 Altra condizione 44 4 8 79 134

Totale 1.817 217 146 1.335 3.514 Tav. 1.25b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui chiude di giorno

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

59,6

6,1

3,8

30,5

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 58,7 6,6 3,0 31,7 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 59,2 7,4 3,8 29,5 100,0 Operai 61,3 5,7 3,3 29,7 100,0 In cerca di nuova occupazione 56,7 6,0 3,7 33,6 100,0 In cerca di prima occupazione 53,8 6,5 7,9 31,7 100,0 Casalinghe 39,5 7,2 5,3 48,0 100,0 Studenti 57,1 6,5 5,8 30,6 100,0 Ritirati dal lavoro 43,3 5,6 4,0 47,1 100,0 Altra condizione 32,7 2,6 6,2 58,5 100,0

Totale 51,7 6,2 4,2 38,0 100,0

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Tav. 1.26a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per titolo di studio (dati in migliaia)

Frequenza con cui chiude di giorno

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Titolo di studio Laurea 120 12 7 62 201 Diploma superiore 465 59 34 253 810 Media inferiore 708 75 55 407 1.245 Licenza elementare 459 64 42 488 1.053 Nessun titolo 65 7 8 125 205

Totale 1.817 217 146 1.335 3.514

Tav. 1.26b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui chiude di giorno

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Titolo di studio Laurea 59,7 6,1 3,6 30,7 100,0 Diploma superiore 57,3 7,3 4,2 31,2 100,0 Media inferiore 56,9 6,0 4,4 32,7 100,0 Licenza elementare 43,6 6,1 4,0 46,3 100,0 Nessun titolo 31,7 3,3 4,1 60,9 100,0

Totale 51,7 6,2 4,2 38,0 100,0

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Tav. 1.27a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui chiude di notte

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Comune di abitazione Capoluogo 199 34 44 1.046 1.322 Comuni non capoluogo 282 52 74 1.784 2.192

Sesso Maschi 304 54 71 1.262 1.690 Femmine 177 33 46 1.568 1.824

Classi di età 14-17 20 3 5 119 147 18-19 7 1 4 59 70 20-24 46 6 8 159 220 25-34 109 15 19 484 626 35-44 96 18 21 428 563 45-54 89 19 17 405 531 55-59 37 9 11 193 250 60-64 25 6 10 232 272 65-74 36 7 16 472 530 75 e più 17 3 7 278 306

Totale 481 87 117 2.830 3.514

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Tav. 1.27b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui chiude di notte

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Comune di abitazione Capoluogo 15,0 2,6 3,3 79,1 100,0 Comuni non capoluogo 12,9 2,4 3,4 81,4 100,0

Sesso Maschi 18,0 3,2 4,2 74,7 100,0 Femmine 9,7 1,8 2,5 86,0 100,0

Classi di età 14-17 13,5 2,4 3,4 80,7 100,0 18-19 9,8 1,1 5,6 83,5 100,0 20-24 21,1 2,8 3,6 72,5 100,0 25-34 17,3 2,4 3,0 77,3 100,0 35-44 17,1 3,1 3,8 76,0 100,0 45-54 16,7 3,6 3,2 76,4 100,0 55-59 14,7 3,6 4,3 77,4 100,0 60-64 9,0 2,1 3,5 85,4 100,0 65-74 6,7 1,3 2,9 89,1 100,0 75 e più 5,6 1,1 2,2 91,1 100,0

Totale 13,7 2,5 3,3 80,5 100,0

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Tav. 1.28a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui chiude di notte

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

21

4

7

93

125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 65 9 9 291 373 Direttivi, quadri, impiegati 109 22 22 443 595 Operai 100 13 21 419 553 In cerca di nuova occupazione 10 2 3 44 59 In cerca di prima occupazione 8 1 1 37 47 Casalinghe 29 4 10 315 358 Studenti 38 8 10 220 277 Ritirati dal lavoro 87 23 32 852 993 Altra condizione 13 1 2 118 134

Totale 481 87 117 2.830 3.514

Tav. 1.28b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui chiude di notte

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

17,2

3,2

5,2

74,4

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 17,5 2,3 2,4 77,8 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 18,3 3,7 3,7 74,4 100,0 Operai 18,2 2,3 3,8 75,7 100,0 In cerca di nuova occupazione 16,6 4,1 5,1 74,2 100,0 In cerca di prima occupazione 16,6 2,1 3,0 78,3 100,0 Casalinghe 8,1 1,0 2,9 88,0 100,0 Studenti 13,8 2,9 3,7 79,6 100,0 Ritirati dal lavoro 8,7 2,3 3,2 85,8 100,0 Altra condizione 9,9 1,1 1,4 87,7 100,0

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Totale 13,7 2,5 3,3 80,5 100,0

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Tav. 1.29a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per titolo di studio (dati in migliaia)

Frequenza con cui chiude di notte

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Titolo di studio Laurea 40 7 7 148 201 Diploma superiore 129 28 28 626 810 Media inferiore 197 29 48 971 1.245 Licenza elementare 102 19 32 901 1.053 Nessun titolo 13 4 3 185 205

Totale 481 87 117 2.830 3.514

Tav. 1.29b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui chiude di notte

Mai Raramente Spesso Sempre Totale

Titolo di studio Laurea 19,8 3,5 3,2 73,5 100,0 Diploma superiore 15,9 3,4 3,5 77,2 100,0 Media inferiore 15,8 2,3 3,8 78,0 100,0 Licenza elementare 9,7 1,8 3,0 85,5 100,0 Nessun titolo 6,5 1,8 1,4 90,2 100,0

Totale 13,7 2,5 3,3 80,5 100,0

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Tav. 1.30a - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive ?

Molto Abbastanza Poco Per niente Totale

Comune di abitazione Capoluogo 136 715 356 116 1.322 Comuni non capoluogo 311 1.187 523 171 2.192

Sesso Maschi 246 906 400 138 1.690 Femmine 200 996 479 148 1.824

Classi di età 14-17 23 84 33 7 147 18-19 7 38 19 5 70 20-24 25 116 53 26 220 25-34 72 339 159 56 626 35-44 68 311 133 51 563 45-54 65 283 135 47 531 55-59 31 132 67 21 250 60-64 40 146 66 19 272 65-74 69 279 146 36 530 75 e più 47 172 67 19 306

Totale 447 1.902 879 286 3.514

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Tav. 1.30b - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive ?

Molto Abbastanza Poco Per niente Totale

Comune di abitazione

Capoluogo 10,3 54,1 26,9 8,7 100,0 Comuni non capoluogo 14,2 54,2 23,9 7,8 100,0

Sesso

Maschi 14,6 53,6 23,7 8,2 100,0 Femmine 11,0 54,6 26,3 8,1 100,0

Classi di età 14-17 15,4 57,3 22,6 4,7 100,0 18-19 10,5 54,2 27,7 7,7 100,0 20-24 11,4 52,7 24,0 11,9 100,0 25-34 11,4 54,1 25,5 8,9 100,0 35-44 12,0 55,3 23,7 9,0 100,0 45-54 12,3 53,4 25,5 8,8 100,0 55-59 12,3 52,9 26,6 8,2 100,0 60-64 14,9 53,7 24,3 7,2 100,0 65-74 13,0 52,7 27,5 6,8 100,0 75 e più 15,4 56,4 22,0 6,2 100,0

Totale 12,7 54,1 25,0 8,2 100,0

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Tav. 1.31a - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive ?

Molto Abbastanza Poco Per niente Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

15

64

31

15

125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 47 205 87 35 373 Direttivi, quadri, impiegati 68 315 158 54 595 Operai 70 313 128 42 553 In cerca di nuova occupazione 6 31 17 5 59 In cerca di prima occupazione 6 23 12 7 47 Casalinghe 41 198 91 28 358 Studenti 35 158 65 19 277 Ritirati dal lavoro 147 516 258 72 993 Altra condizione 12 80 33 10 134

Totale 447 1.902 879 286 3.514 Tav. 1.31b - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive ?

Molto Abbastanza Poco Per niente Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

11,6

51,2

25,2

12,0

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 12,6 54,8 23,2 9,4 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 11,4 53,0 26,5 9,1 100,0 Operai 12,6 56,6 23,2 7,6 100,0 In cerca di nuova occupazione 10,5 52,7 28,2 8,6 100,0 In cerca di prima occupazione 11,9 49,1 24,9 14,2 100,0 Casalinghe 11,5 55,2 25,5 7,7 100,0 Studenti 12,8 56,9 23,3 7,0 100,0 Ritirati dal lavoro 14,8 52,0 26,0 7,2 100,0 Altra condizione 9,0 59,4 24,2 7,4 100,0

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Totale 12,7 54,1 25,0 8,2 100,0

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Tav. 1.32a - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per titolo di studio (dati in migliaia)

Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive ?

Molto Abbastanza Poco Per niente Totale

Titolo di studio Laurea 25 108 47 20 201 Diploma superiore 98 422 212 79 810 Media inferiore 147 682 313 104 1.245 Licenza elementare 150 574 258 71 1.053 Nessun titolo 26 117 49 13 205

Totale 447 1.902 879 286 3.514

Tav. 1.32b - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive ?

Molto Abbastanza Poco Per niente Totale

Titolo di studio Laurea 12,7 53,7 23,6 10,0 100,0 Diploma superiore 12,1 52,0 26,1 9,8 100,0 Media inferiore 11,8 54,8 25,1 8,3 100,0 Licenza elementare 14,3 54,5 24,5 6,8 100,0 Nessun titolo 12,9 57,0 24,0 6,1 100,0

Totale 12,7 54,1 25,0 8,2 100,0

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Tav. 1.33a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Zona in cui vive

Non risponde Molto + abbastanza

a rischio

Poco + per niente a rischio

Totale

Comune di abitazione Capoluogo 5 328 989 1.322 Comuni non capoluogo 15 284 1.893 2.192

Sesso Maschi 10 263 1.417 1.690 Femmine 10 349 1.465 1.824

Classi di età 14-17 - 21 127 147 18-19 1 11 59 70 20-24 1 40 179 220 25-34 1 121 504 626 35-44 2 103 458 563 45-54 - 95 436 531 55-59 3 37 210 250 60-64 1 50 221 272 65-74 5 88 437 530 75 e più 8 47 251 306

Totale 20 613 2.881 3.514

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Tav. 1.33b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di co-mune)

Zona in cui vive

Non risponde Molto + abbastanza

a rischio

Poco + per niente a rischio

Totale

Comune di abitazione Capoluogo 0,4 24,8 74,8 100,0 Comuni non capoluogo 0,7 13,0 86,3 100,0

Sesso Maschi 0,6 15,6 83,8 100,0 Femmine 0,6 19,2 80,3 100,0

Classi di età 14-17 - 13,9 86,1 100,0 18-19 1,7 15,1 83,2 100,0 20-24 0,4 18,2 81,4 100,0 25-34 0,1 19,4 80,5 100,0 35-44 0,3 18,3 81,4 100,0 45-54 - 17,8 82,2 100,0 55-59 1,1 14,8 84,1 100,0 60-64 0,3 18,4 81,3 100,0 65-74 0,9 16,7 82,4 100,0 75 e più 2,5 15,4 82,1 100,0

Totale 0,6 17,4 82,0 100,0

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Tav. 1.34a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Zona in cui vive

Non risponde Molto + abbastanza

a rischio

Poco + per niente a rischio

Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof. - 25

100

125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 1 61 311 373 Direttivi, quadri, impiegati 1 123 471 595 Operai 3 86 464 553 In cerca di nuova occupazione 0 15 43 59 In cerca di prima occupazione 0 6 40 47 Casalinghe 2 67 289 358 Studenti 1 44 233 277 Ritirati dal lavoro 11 162 820 993 Altra condizione 1 23 110 134

Totale 20 613 2.881 3.514

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Tav. 1.34b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Zona in cui vive

Non risponde Molto + abbastanza

a rischio

Poco + per niente a rischio

Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

-

20,1

79,9

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 0,3 16,4 83,2 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 0,2 20,7 79,1 100,0 Operai 0,5 15,6 83,9 100,0 In cerca di nuova occupazione 0,6 25,7 73,7 100,0 In cerca di prima occupazione 0,7 13,9 85,4 100,0 Casalinghe 0,6 18,6 80,7 100,0 Studenti 0,3 15,7 84,0 100,0 Ritirati dal lavoro 1,1 16,3 82,6 100,0 Altra condizione 0,8 17,0 82,1 100,0

Totale 0,6 17,4 82,0 100,0

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Tav. 1.35a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per titolo di studio (dati in migliaia)

Zona in cui vive

Non risponde Molto + abbastanza

a rischio

Poco + per niente a rischio

Totale

Titolo di studio Laurea - 48 153 201 Diploma superiore 2 164 645 810 Media inferiore 5 222 1.018 1.245 Licenza elementare 10 155 888 1.053 Nessun titolo 4 24 178 205

Totale 20 613 2.881 3.514

Tav. 1.35b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Zona in cui vive

Non risponde Molto + abbastanza

a rischio

Poco + per niente a rischio

Totale

Titolo di studio Laurea - 23,7 76,3 100,0 Diploma superiore 0,2 20,2 79,6 100,0 Media inferiore 0,4 17,8 81,7 100,0 Licenza elementare 0,9 14,8 84,3 100,0 Nessun titolo 1,8 11,5 86,7 100,0

Totale 0,6 17,4 82,0 100,0

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Tav. 1.36a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni ele-menti di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Frequenza con cui si vedono, anche solo raramente,:

Drogati Spacciatori Prostitute Vandalismi contro il bene

pubblico

Comune di abitazione Capoluogo 477 259 374 530 Comuni non capoluogo 469 241 290 774

Sesso Maschi 498 254 352 668 Femmine 448 246 313 636

Classi di età 14-17 39 27 23 58 18-19 19 14 14 29 20-24 56 43 46 97 25-34 184 103 149 256 35-44 178 87 125 240 45-54 152 72 109 217 55-59 76 36 47 93 60-64 71 35 46 98 65-74 126 60 73 156 75 e più 46 23 31 60

Totale 946 500 664 1.304

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Tav. 1.36b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Frequenza con cui si vedono, anche solo raramente,:

Drogati Spacciatori Prostitute Vandalismi contro il bene

pubblico

Comune di abitazione Capoluogo 36,1 19,6 28,3 40,1 Comuni non capoluogo 21,4 11,0 13,2 35,3

Sesso Maschi 29,5 15,1 20,8 39,5 Femmine 24,6 13,5 17,1 34,9

Classi di età 14-17 26,3 18,0 15,4 39,4 18-19 26,6 20,6 20,4 40,6 20-24 25,5 19,4 20,8 44,1 25-34 29,5 16,4 23,8 40,9 35-44 31,6 15,5 22,2 42,6 45-54 28,6 13,6 20,6 40,8 55-59 30,3 14,3 18,9 37,3 60-64 26,1 12,9 17,0 35,9 65-74 23,7 11,3 13,8 29,5 75 e più 15,2 7,6 10,2 19,7

Totale 26,9 14,2 18,9 37,1

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Tav. 1.37a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Frequenza con cui si vedono, anche solo raramente,:

Drogati Spacciatori Prostitute Vandalismi contro il bene

pubblico

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

42

23

32

53

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 113 53 82 150 Direttivi, quadri, impiegati 195 105 143 268 Operai 151 78 105 215 In cerca di nuova occupazione 17 10 13 25 In cerca di prima occupazione 13 10 10 18 Casalinghe 80 36 54 110 Studenti 73 55 55 120 Ritirati dal lavoro 233 120 151 312 Altra condizione 27 12 18 33

Totale 946 500 664 1.304

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Tav. 1.37b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Frequenza con cui si vedono, anche solo raramente,:

Drogati Spacciatori Prostitute Vandalismi contro il bene

pubblico

Condizione professionale

Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

33,7

18,0

26,0

42,2

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 30,3 14,1 22,1 40,1 Direttivi, quadri, impiegati 32,8 17,6 24,0 44,9 Operai 27,4 14,1 19,0 39,0 In cerca di nuova occupazione 29,5 17,5 22,4 42,2 In cerca di prima occupazione 27,8 20,4 22,2 38,5 Casalinghe 22,4 10,0 15,1 30,9 Studenti 26,5 20,0 19,9 43,4 Ritirati dal lavoro 23,5 12,0 15,2 31,4 Altra condizione 20,2 8,8 13,5 24,4

Totale 26,9 14,2 18,9 37,1

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Tav. 1.38a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per titolo di studio (dati in migliaia)

Frequenza con cui si vedono, anche solo raramente,:

Drogati Spacciatori Prostitute Vandalismi contro il bene

pubblico

Titolo di studio Laurea 76 44 54 86 Diploma superiore 245 140 186 354 Media inferiore 365 189 259 508 Licenza elementare 234 112 151 324 Nessun titolo 26 15 14 32

Totale 946 500 664 1.304

Tav. 1.38b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Frequenza con cui si vedono, anche solo raramente,:

Drogati Spacciatori Prostitute Vandalismi contro il bene

pubblico

Titolo di studio Laurea 37,8 22,1 27,0 42,9 Diploma superiore 30,2 17,3 23,0 43,6 Media inferiore 29,3 15,1 20,8 40,8 Licenza elementare 22,2 10,6 14,3 30,8 Nessun titolo 12,9 7,2 6,7 15,4

Totale 26,9 14,2 18,9 37,1

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Tav. 1.39a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Controlli nell'ultimo anno

Non risponde

No, mai Sì, in automobile

Sì, a piedi Totale

Comune di abitazione Capoluogo 7 873 426 17 1.322 Comuni non capoluogo 24 1.258 889 20 2.192

Sesso Maschi 13 837 817 24 1.690 Femmine 19 1.294 498 13 1.824

Classi di età 14-17 - 108 29 10 147 18-19 1 40 24 6 70 20-24 1 86 127 5 220 25-34 1 280 342 3 626 35-44 2 267 292 3 563 45-54 1 306 220 4 531 55-59 3 161 83 2 250 60-64 4 193 73 1 272 65-74 9 420 99 2 530 75 e più 9 271 25 0 306

Totale 32 2.131 1.315 37 3.514

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Tav. 1.39b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Controlli nell'ultimo anno

Non risponde

No, mai Sì, in automobile

Sì, a piedi Totale

Comuni di abitazione Capoluogo 0,5 66,0 32,2 1,3 100,0 Comuni non capoluogo 1,1 57,4 40,6 0,9 100,0

Sesso Maschi 0,8 49,5 48,3 1,4 100,0 Femmine 1,0 70,9 27,3 0,7 100,0

Classi di età 14-17 - 73,5 20,0 6,5 100,0 18-19 1,7 56,2 34,1 8,0 100,0 20-24 0,6 39,1 57,9 2,5 100,0 25-34 0,1 44,7 54,7 0,5 100,0 35-44 0,3 47,4 51,8 0,5 100,0 45-54 0,2 57,6 41,4 0,8 100,0 55-59 1,3 64,5 33,3 0,9 100,0 60-64 1,5 71,1 26,9 0,4 100,0 65-74 1,7 79,2 18,7 0,4 100,0 75 e più 3,1 88,6 8,2 0,2 100,0

Totale 0,9 60,6 37,4 1,1 100,0

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Tav. 1.40a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per condizione e posi-zione professionale (dati in migliaia)

Controlli nell'ultimo anno Non

risponde No, mai Sì, in

automobile Sì, a piedi Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

-

49

76

0

125

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 2 169 200 3 373 Direttivi, quadri, impiegati 1 280 311 3 595 Operai 3 276 266 8 553 In cerca di nuova occupazione 1 28 30 1 59 In cerca di prima occupazione 0 20 24 3 47 Casalinghe 4 279 73 2 358 Studenti 1 172 91 13 277 Ritirati dal lavoro 17 753 219 4 993 Altra condizione 2 106 26 0 134

Totale 32 2.131 1.315 37 3.514 Tav. 1.40b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per condizione e posi-zione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Controlli nell'ultimo anno Non

risponde No, mai Sì, in

automobile Sì, a piedi Totale

Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof.

-

39,0

60,6

0,3

100,0

Lavoratori in proprio, coadiuvanti 0,5 45,3 53,6 0,7 100,0 Direttivi, quadri, impiegati 0,2 47,1 52,2 0,5 100,0 Operai 0,5 49,8 48,1 1,5 100,0 In cerca di nuova occupazione 1,3 47,3 50,4 0,9 100,0 In cerca di prima occupazione 0,7 41,9 51,9 5,5 100,0 Casalinghe 1,2 77,9 20,3 0,5 100,0 Studenti 0,3 62,2 32,8 4,7 100,0 Ritirati dal lavoro 1,7 75,8 22,0 0,4 100,0 Altra condizione 1,8 78,7 19,3 0,2 100,0

Totale 0,9 60,6 37,4 1,1 100,0

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Tav. 1.41a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per titolo di studio (dati in migliaia)

Controlli nell'ultimo anno

Non risponde

No, mai Sì, in automobile

Sì, a piedi Totale

Titolo di studio Laurea 0 104 96 1 201 Diploma superiore 3 382 419 7 810 Media inferiore 5 689 528 23 1.245 Licenza elementare 14 776 257 7 1.053 Nessun titolo 9 180 16 - 205

Totale 32 2.131 1.315 37 3.514

Tav. 1.41b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Controlli nell'ultimo anno

Non risponde

No, mai Sì, in automobile

Sì, a piedi Totale

Titolo di studio Laurea 0,1 51,9 47,5 0,5 100,0 Diploma superiore 0,4 47,1 51,7 0,8 100,0 Media inferiore 0,4 55,3 42,4 1,8 100,0 Licenza elementare 1,3 73,7 24,4 0,6 100,0 Nessun titolo 4,3 88,1 7,6 - 100,0

Totale 0,9 60,6 37,4 1,1 100,0

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Tav. 1.42a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

I/il veicolo/i posseduti dispongono di:

Dispositivi di sicurezza elettronici 190 269 459 Dispositivi di sicurezza meccanici 125 155 281

Tav. 1.42b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

I/il veicolo/i posseduti dispongono di:

Dispositivi di sicurezza elettronici 31,4 29,1 30,0 Dispositivi di sicurezza meccanici 20,6 16,8 18,3

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Tav. 1.43a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 272 289 561 Il bloccaggio alle finestre 129 186 315 Inferriate a porte e/o finestre 135 230 364 Un portiere o custode 33 24 57 Un dispositivo di allarme 49 77 126 Una cassaforte 71 100 171

Tav. 1.43b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 44,9 31,2 36,7 Il bloccaggio alle finestre 21,3 20,2 20,6 Inferriate a porte e/o finestre 22,2 24,9 23,8 Un portiere o custode 5,5 2,6 3,8 Un dispositivo di allarme 8,0 8,4 8,2 Una cassaforte 11,7 10,8 11,2

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Tav. 1.44a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di abitazione (dati in migliaia)

Tipo di abitazione

Non indicato

Signorile, villa, villino

Civile Economica, popolare

Rurale Impropria, altro

Totale

L'abitazione in cui vive ha:

La/e porte blindate 1 102 375 58 24 1 561 Il bloccaggio alle finestre 0 78 182 29 24 1 315 Inferriate a porte e/o finestre 0 100 185 31 47 1 364 Un portiere o custode - 6 43 7 0 0 57 Un dispositivo di allarme - 46 62 8 9 0 126 Una cassaforte - 52 95 11 12 1 171

Tav. 1.44b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di abitazione (per 100 famiglie di uguale tipo di abitazione)

Tipo di abitazione

Non indicato

Signorile, villa, villino

Civile Economica, popolare

Rurale Impropria, altro

Totale

L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 3,6 32,7 41,8 34,4 18,0 20,7 36,7 Il bloccaggio alle finestre 0,7 25,1 20,4 17,3 18,3 16,2 20,6 Inferriate a porte e/o finestre 1,1 32,1 20,6 18,3 35,5 16,0 23,8 Un portiere o custode - 2,1 4,8 4,3 0,3 4,1 3,8 Un dispositivo di allarme - 14,8 6,9 4,9 6,9 5,8 8,2 Una cassaforte - 16,8 10,6 6,6 8,8 12,6 11,2

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Tav. 1.45a - Diffusione di comportamenti 'di sicurezza' da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

La sua famiglia ... Lascia le luci accese quando esce la sera 104 189 293 Chiede ai vicini di sorvegliare la casa quando si assenta 235 378 613 Possiede cani da guardia 56 157 213 E' collegata a un sistema di vigilanza 21 33 55 Possiede armi 53 128 182 Ha un'assicurazione contro i furti in casa 124 199 323

Tav. 1.45b - Diffusione di comportamenti 'di sicurezza' da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

La sua famiglia ... Lascia le luci accese quando esce la sera 17,2 20,4 19,2 Chiede ai vicini di sorvegliare la casa quando si assenta 38,8 40,9 40,1 Possiede cani da guardia 9,2 17,0 13,9 E' collegata a un sistema di vigilanza 3,5 3,6 3,6 Possiede armi 8,8 13,9 11,9 Ha un'assicurazione contro i furti in casa 20,5 21,5 21,1

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Tav. 1.46a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 44 31 74 Borseggi 90 80 170 Furti di oggetti personali 94 108 202 Rapine 6 7 13 Aggressioni 25 25 50

Tav. 1.46b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 3,3 1,4 2,1 Borseggi 6,8 3,6 4,8 Furti di oggetti personali 7,1 4,9 5,8 Rapine 0,5 0,3 0,4 Aggressioni 1,9 1,1 1,4

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Tav. 1.47a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per sesso (dati in migliaia)

Sesso

Maschi Femmine Totale

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 15 59 74 Borseggi 44 126 170 Furti di oggetti personali 98 105 202 Rapine 6 7 13 Aggressioni 28 22 50

Tav. 1.47b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per sesso (per 100 persone di uguale sesso)

Sesso

Maschi Femmine Totale

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 0,9 3,2 2,1 Borseggi 2,6 6,9 4,8 Furti di oggetti personali 5,8 5,7 5,8 Rapine 0,3 0,4 0,4 Aggressioni 1,6 1,2 1,4

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Tav. 1.48a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 12 mesi hanno subito: Scippi 14 8 22 Borseggi 32 30 62 Furti di oggetti personali 32 43 75 Rapine 3 2 6 Aggressioni 12 11 23

Tav. 1.48b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 12 mesi hanno subito: Scippi 1,1 0,3 0,6 Borseggi 2,4 1,4 1,8 Furti di oggetti personali 2,4 2,0 2,1 Rapine 0,2 0,1 0,2 Aggressioni 0,9 0,5 0,7

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Tav. 1.49a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per sesso (dati in migliaia)

Sesso

Maschi Femmine Totale

Negli ultimi 12 mesi hanno subito: Scippi 3 19 22 Borseggi 17 45 62 Furti di oggetti personali 34 41 75 Rapine 2 3 6 Aggressioni 13 10 23

Tav. 1.49b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per sesso (per 100 persone di uguale sesso)

Sesso

Maschi Femmine Totale

Negli ultimi 12 mesi hanno subito: Scippi 0,2 1,0 0,6 Borseggi 1,0 2,5 1,8 Furti di oggetti personali 2,0 2,3 2,1 Rapine 0,1 0,2 0,2 Aggressioni 0,8 0,6 0,7

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Tav. 1.50a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 37 43 80 Furti interni prima casa 45 60 105 Furti di auto 41 42 84 Furti di moto/ciclomotori 18 13 30 Furti di biciclette 73 61 134 Furti di oggetti nei veicoli 68 88 156 Vandalismi alla casa/auto 112 134 246 Reati contro gli animali 11 37 48

Tav. 1.50b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 6,0 4,7 5,2 Furti interni prima casa 7,4 6,5 6,8 Furti di auto 6,8 4,6 5,5 Furti di moto/ciclomotori 2,9 1,4 2,0 Furti di biciclette 12,1 6,6 8,8 Furti di oggetti nei veicoli 11,3 9,5 10,2 Vandalismi alla casa/auto 18,5 14,6 16,1 Reati contro gli animali 1,9 4,0 3,2

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Tav. 1.51a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 12 mesi hanno subito: Furti esterni alla casa 14 13 26 Furti interni prima casa 16 22 38 Furti di auto 15 14 29 Furti di moto/ciclomotori 6 5 11 Furti di biciclette 28 24 52 Furti di oggetti nei veicoli 23 27 50 Vandalismi alla casa/auto 54 56 110 Reati contro gli animali 6 19 25

Tav. 1.51b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Negli ultimi 12 mesi hanno subito: Furti esterni alla casa 2,2 1,4 1,7 Furti interni prima casa 2,6 2,4 2,5 Furti di auto 2,5 1,6 1,9 Furti di moto/ciclomotori 0,9 0,6 0,7 Furti di biciclette 4,6 2,6 3,4 Furti di oggetti nei veicoli 3,9 2,9 3,3 Vandalismi alla casa/auto 8,9 6,1 7,2 Reati contro gli animali 1,0 2,0 1,6

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Tav. 1.52a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze ses-suali nel corso della vita, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Nel corso della vita hanno subito: Molestie 130 150 280 Atti di esibizionismo 137 171 308 Telefonate oscene 184 235 420 Avances sessuali per trovare lavoro 13 9 22 Avances sessuali per la carriera 7 10 17 Tentativi di violenza sessuale 19 21 41 Violenze sessuali 4 2 6

Tav. 1.52b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze ses-suali nel corso della vita, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Nel corso della vita hanno subito: Molestie 29,4 20,1 23,6 Atti di esibizionismo 31,0 22,9 25,9 Telefonate oscene 41,8 31,5 35,3 Avances sessuali per trovare lavoro 3,0 1,2 1,9 Avances sessuali per la carriera 1,7 1,3 1,4 Tentativi di violenza sessuale 4,4 2,8 3,4 Violenze sessuali 0,8 0,3 0,5

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Tav. 1.53a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze ses-suali nel corso degli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 24 33 57 Atti di esibizionismo 27 27 53 Telefonate oscene 87 108 195 Avances sessuali per trovare lavoro 3 3 6 Avances sessuali per la carriera 2 2 5 Tentativi di violenza sessuale 2 5 7 Violenze sessuali 1 1 2

Tav. 1.53b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze ses-suali nel corso degli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione)

Comune di abitazione

Capoluogo Comuni non capoluogo

Totale

Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 5,5 4,4 4,8 Atti di esibizionismo 6,1 3,6 4,5 Telefonate oscene 19,7 14,5 16,4 Avances sessuali per trovare lavoro 0,7 0,4 0,5 Avances sessuali per la carriera 0,5 0,3 0,4 Tentativi di violenza sessuale 0,5 0,7 0,6 Violenze sessuali 0,2 0,1 0,1

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2. PIACENZA Con i suoi 266.106 residenti, Piacenza è, per numero di residenti, la più piccola delle nove province della regione e lo stesso può dirsi del suo capoluogo, dove risiedono 99mila persone, ovvero il 37% dell’intera provincia. Come sempre, ritroviamo il rapporto tra la città capoluogo e il resto della provincia nei valori di riporto all’universo, mentre il numero di interviste effettuate in città (445) è stato leggermente superiore a tale rapporto. In totale le interviste effettuate sono state 1.050 Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Piacenza.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Comune di residenza Piacenza 445 42.4 88.488 37.2 Altri comuni 605 57.6 149.081 62.8 Provincia di Piacenza 1.050 100 237.569 100

Negli anni ’90 la provincia si caratterizza, da un punto di vista demografico, per almeno un paio di aspetti: vi è una leggera, ma costante, diminuzione di residenti e vi è uno dei più elevati indici di vecchiaia (220,6): in entrambi i casi le tendenze sono rile-vabili sia nell’intera provincia sia nel capoluogo. Queste caratteristiche si rivelano utili quando si passa ad esaminare gli andamenti relativi ai comportamenti fuori casa: a Pia-cenza sono infatti più diffusi che altrove l’abitudine a fare la spesa tutti i giorni e ad uscire meno la sera ed entrambi questi comportamenti – riportati nel prospetto 2 – sono rilevati sia nel capoluogo che nell’intera provincia. Prospetto 2 - Comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Piacenza. Percentuali sulla popola-

zione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Comportamenti Emilia-

Romagna provincia di

Piacenza Emilia-

Romagna

Piacenza Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 39,6 39,3 43,1 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 49,0 44,3 44,1 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 33,5 38,6 32,8 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 14,2 19,5 19,8

Questa minor mobilità serale, a fronte peraltro di un ricorso ai mezzi di trasporto (auto e bus) decisamente simile alla media, non trova corrispondenza neanche con una maggior paura ad «uscire la sera, da soli». L’indicatore di questo tipo di paura, che dà conto del numero di persone che si sentono «molto o abbastanza sicuri a percorrere a piedi, tratti di strada nella zona in cui abitano», fa infatti segnare valori leggermente superiori alla media in provincia (+0,5) e valori, invece, molto superiori alla media dei capoluoghi, nella città (+3,7). Dello stesso gruppo di indicatori , ovvero di quelli che danno un quadro di come si distribuisce la sicurezza personale – qui ri-portati nel prospetto 3 – colpiscono invece i valori assunti dai comportamenti che riguardano l’abitudine a chiudere le porte a chiave, sia di giorno che di notte. I piacentini – di nuovo sia quelli di città che quelli di provincia – rivelano infatti una diffusissima abitudine a chiudersi in casa quando sono da soli, in particolare di giorno. I valori che si incontrano a livello provinciale coinvolgono in questo comportamento il 58% degli intervistati e in città tale quota sale fino a coinvolgere 2 persone su 3 (66%): il tutto a fronte di valori che su scala regionale sono intorno al 38%. Un andamento analogo lo si riscontra poi anche negli stessi comportamenti per quanto riguarda il periodo notturno, anche se in questo caso tale abitudine è ben più diffusa su base regionale, aggirandosi intorno all’80% e ciononostante venendo comunque superata di 9-10 punti a Piacenza (Prospetto 3).

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Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Piacenza. Per-

centuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Indicatori Emilia-

Romagna provincia di

Piacenza Emilia-

Romagna

Piacenza Camminare la sera soli (molto e abbastanza sicuri) 66,2 67,2 60,9 64,7 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 57,7 37,5 66,2 Chiudere di notte (sempre) 80,5 89,6 79,1 91,4 Controllo delle FFOO nella zona in cui si vive (molto + abb.) 66,8 66,7 64,3 66,2 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 39,6 33,5 33,9

Peraltro questa abitudine a “chiudersi in casa” trova una certa conferma anche in una maggior diffusione delle porte blindate (+ 4 punti in complesso e + 13 in città) nonché dei dispositivi di allarme (+ 3 punti) e, con minor rilievo, anche per i bloccaggi al-le finestre (Prospetto 5). A quali cause attribuire questi comportamenti? Purtroppo l’economia di questo lavoro ci consente di verificare solo un paio di ipotesi, ovvero quella che li lega ad una mag-gior diffusione nel territorio degli elementi che abbiamo definito come indicatori del «disordine sociale» e quella che invece li vorrebbe collegati ad una maggior diffusione del grado di vittimizzazione. Vediamo per primi gli elementi legati al disordine sociale, qui riportati nel prospetto 4, a fronte dei quali bisogna chiedersi se chi vive in questo territorio si imbatte, più che altrove, in persone che si drogano o che si prostituiscono oppure in vandalismi a danno di proprietà pubbliche. Scorrendo tutte le colonne del prospetto 4 si ha però l’impressione contraria: tutti questi incontri sono infatti qui diffusi in mo-do inferiore alla media regionale, con l’unica eccezione dei vandalismi in città, il cui valore si allinea alla media dei capoluo-ghi. Prospetto 4 - Indicatori di percezione di elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nella

provincia di Piacenza. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Indicatori Emilia-

Romagna provincia di

Piacenza Emilia-

Romagna

Piacenza Considerano a rischio la propria zona (molto + abbastanza) 17,4 16,1 24,8 23,0 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 20,9 36,1 29,3 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 10,0 19,6 14,3 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 17,1 28,3 26,8 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 34,2 40,1 40,2

Prospetto 5 - Diffusione di alcuni dispositivi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Piacenza. Percentua-

li sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi Dispositivi Emilia-

Romagna provincia di

Piacenza Emilia-

Romagna

Piacenza Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 27,7 31,4 29,5 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 15,7 20,6 18,5 Porta blindata 36,7 41,5 44,9 58,1 Blocco delle finestre 20,6 21,4 21,3 25,5 Inferriate 23,8 20,3 22,2 15,8 Portiere/custode 3,8 3,5 5,5 4,1 Dispositivo di allarme 8,2 11,8 8,0 11,4 Cassaforte 11,2 10,2 11,7 10,6

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Dunque questa prima verifica ci porta a respingere l’ipotesi di una maggior diffusione della percezione di fenomeni legati al di-sordine sociale e varrà forse la pena di verificare l’altra, che trattando di fenomeni forse più «oggettivi» consentirà di verificare se per caso non sia successo ai piacentini di rimanere, più spesso che altri, vittime di qualche reato. Sui reati che colpiscono gli individui e le famiglie (Prospetto 6), l’andamento degli indicatori considerati è però analogo a quello visto poc’anzi: tutti i valori riscontrati a livello provinciale sono inferiori a quelli rilevati sull’intero territorio regionale e allo stesso modo quelli registrati in città sono inferiori alle medie di tutti i nove capoluoghi. Andamento leggermente diverso hanno invece gli indicatori di vittimizzazione che coinvolgono in specifico le donne e in parti-colare si rileva che gli atti di esibizionismo sembrano leggermente più diffusi di quanto accade nel resto della regione (Prospet-to 7). Anche la quota di donne che nel corso della loro vita hanno subito almeno una molestia di tipo sessuale è leggermente più alta in città che non nella media dei capoluoghi (+1,9), ma questo indicatore torna al di sotto della media se si prendono in conside-razione le molestie subite negli ultimi tre anni (-1,3). Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Piacenza. Per-

centuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi Reati Emilia-

Romagna provincia di

Piacenza Emilia-

Romagna

Piacenza Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni)

Scippi 2,1 0,8 3,3 1,3 Borseggi 4,8 2,9 6,8 3,8 Furti di oggetti personali 5,8 4,3 7,1 4,8 Rapine 0,4 0,2 0,5 0,3 Aggressioni 1,4 0,9 1,9 1,3

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni) Furti esterni alla prima casa 5,2 3,4 6,0 4,6 Furti interni alla prima casa 6,8 6,1 7,4 6,6 Furti di auto 5,5 4,0 6,8 5,9 Furti di moto/ciclomotori 2,0 0,8 2,9 0,9 Furti di biciclette 8,8 6,3 12,1 11,7 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 6,6 11,3 8,8 Vandalismi alla casa 13,7 11,9 15,8 14,4 Vandalismi all’auto 2,5 1,8 2,9 2,0 Reati contro gli animali 3,2 2,4 1,9 1,7

Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Piacenza. Percentuali sulla

popolazione femminile stimata (dai 14 ai 59 anni).

In complesso Solo capoluoghi Reatii Emilia-

Romagna provincia di

Piacenza Emilia-

Romagna Piacenza

Nel corso della vita hanno subito: Molestie sessuali 23,6 22,2 29,4 31,3 Atti di esibizionismo 25,9 27,7 31,0 31,3 Telefonate oscene 35,3 27,8 41,8 36,8

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie sessuali 4,8 3,7 4,4 3,1 Atti di esibizionismo 4,5 5,4 6,1 7,4 Telefonate oscene 16,4 12,1 19,7 17,7

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Conclusioni Analizzando gli indicatori relativi a questo territorio, sia quelli oggettivi che quelli soggettivi, per la maggior parte si sono in-contrati dei valori inferiori alle medie regionali, sia per quanto riguarda l’intera provincia che il solo capoluogo. Ciononostante si sono anche rilevati i valori di alcuni indicatori che vanno nella direzione contraria e che portano con loro l’i-dea che qui, più che altrove, si tenda a chiudersi in casa. Venuta meno la spiegazione di questi comportamenti tramite il ricorso agli altri indicatori rilevati in quest’indagine, può essere utile ricorrere a ciò che lascia intravedere quel piccolo cenno iniziale alle caratteristiche demografiche del territorio, ma in ge-nerale le caratteristiche demografiche non sembrano così peculiari da dar conto di uno specifico comportamento. Restano dunque da chiamare in cause altre ipotesi esplicative, ipotesi che chiamino in causa le tradizioni e la cultura locale, due aspetti che però non è possibile affrontare con gli indicatori rilevati in questa indagine e che dunque vanno consegnati, co-me interrogativi di riflessione (o di ricerca) a qualche volenteroso lettore.

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CAPITOLO 2 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 2.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 445 42,4 88.488 37,2 Comuni non capoluogo 605 57,6 149.081 62,8 Sesso Maschi 444 42,3 114.201 48,1 Femmine 606 57,7 123.368 51,9 Classi di età 14-19 50 4,8 12.933 5,4 20-24 62 5,9 15.159 6,4 25-34 183 17,4 40.044 16,9 35-44 193 18,4 36.954 15,6 45-54 158 15,0 34.552 14,5 55-64 155 14,8 36.577 15,4 65-74 151 14,4 38.876 16,4 75 e più 98 9,3 22.474 9,5 Totale provincia 1.050 100,0 237.569 100,0 Tav. 2.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 42 4,0 8.709 3,7 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 85 8,1 26.378 11,1 Direttivi, quadri, impiegati 209 19,9 35.405 14,9 Operai 157 15,0 35.895 15,1 In cerca di nuova occupazione 15 1,4 4.424 1,9 In cerca di prima occupazione 7 0,7 2.281 1,0 Casalinghe 157 15,0 27.361 11,5 Studenti 73 7,0 15.278 6,4 Ritirati dal lavoro 265 25,2 70.379 29,6 Altra condizione 40 3,8 11.459 4,8 Totale provincia 1.050 100,0 237.569 100,0

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Tav. 2.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 82 7,8 15.191 6,4 Diploma superiore 348 33,1 58.778 24,7 Media inferiore 318 30,3 78.030 32,8 Licenza elementare 252 24,0 72.925 30,7 Nessun titolo 50 4,8 12.644 5,3 Totale provincia 1.050 100,0 237.569 100,0 Tav. 2.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 13 1,2 1.523 1,4 Villa, villino 182 17,3 17.132 16,1 Signorile 44 4,2 3.536 3,3 Civile 611 58,2 60.056 56,6 Economica, popolare 99 9,4 11.630 11,0 Rurale 97 9,2 11.768 11,1 Impropria 3 0,3 417 0,4 Altro 1 0,1 63 0,1 Totale provincia 1.050 100,0 106.125 100,0

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Tav. 2.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 38 26 17 4 4 88 Comuni non capoluogo 56 44 31 9 10 149 Sesso Maschi 38 32 28 10 7 114 Femmine 57 38 19 3 6 123 Classi di età 14-19 3 6 3 1 0 13 20-24 5 4 5 1 1 15 25-34 16 11 9 2 2 40 35-44 17 8 9 2 1 37 45-54 15 11 6 2 0 35 55-64 15 12 7 2 2 37 65-74 17 12 7 1 2 39 75 e più 7 6 3 1 5 22 Totale 94 69 47 13 14 238 Tav. 2.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 43,1 29,2 18,8 4,8 4,1 100,0 Comuni non capoluogo 37,5 29,3 20,6 5,9 6,8 100,0 Sesso Maschi 32,8 27,6 24,6 8,6 6,4 100,0 Femmine 45,8 30,8 15,7 2,5 5,2 100,0 Classi di età 14-19 20,7 44,2 22,3 10,6 2,2 100,0 20-24 34,8 23,6 30,2 6,9 4,4 100,0 25-34 40,4 27,1 22,7 5,6 4,2 100,0 35-44 45,6 22,3 23,2 5,1 3,8 100,0 45-54 42,5 32,8 17,0 6,3 1,4 100,0 55-64 40,6 31,6 18,1 5,2 4,4 100,0 65-74 42,7 31,4 16,8 3,3 5,9 100,0 75 e più 30,8 26,8 14,5 4,6 23,3 100,0 Totale 39,6 29,3 20,0 5,5 5,8 100,0

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Tav. 2.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 39 22 10 8 10 88 Comuni non capoluogo 77 32 10 12 17 149 Sesso Maschi 70 24 6 7 8 114 Femmine 46 30 14 13 20 123 Classi di età 14-19 6 4 1 1 1 13 20-24 11 3 1 0 - 15 25-34 32 5 2 1 0 40 35-44 26 7 2 1 1 37 45-54 19 8 4 2 1 35 55-64 12 14 4 3 3 37 65-74 7 12 4 5 11 39 75 e più 3 2 2 5 10 22 Totale 116 54 20 19 27 238 Tav. 2.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 44,1 24,6 11,3 8,6 11,4 100,0 Comuni non capoluogo 52,0 21,7 6,9 7,8 11,6 100,0 Sesso Maschi 61,4 20,8 5,1 5,9 6,8 100,0 Femmine 37,6 24,6 11,7 10,1 15,9 100,0 Classi di età 14-19 43,1 30,0 10,8 9,9 6,2 100,0 20-24 74,5 17,3 5,8 2,4 - 100,0 25-34 79,2 12,7 4,9 2,1 1,1 100,0 35-44 71,1 17,7 4,3 3,7 3,2 100,0 45-54 55,8 23,8 10,7 5,5 4,2 100,0 55-64 33,4 37,5 10,9 8,8 9,4 100,0 65-74 17,3 31,0 11,5 13,0 27,3 100,0 75 e più 15,2 9,0 10,3 23,3 42,3 100,0 Totale 49,0 22,8 8,5 8,1 11,5 100,0

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Tav. 2.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 5 24 17 19 2 21 0 88 Comuni non capoluogo 9 41 23 25 8 43 - 149 Sesso Maschi 11 40 21 18 4 20 - 114 Femmine 4 25 19 25 6 45 0 123 Classi di età 14-19 2 5 4 1 - 1 - 13 20-24 5 9 0 1 - - - 15 25-34 3 19 7 8 1 3 - 40 35-44 1 11 10 10 1 4 - 37 45-54 1 9 9 9 2 5 - 35 55-64 3 6 5 8 2 13 0 37 65-74 0 4 4 6 2 22 - 39 75 e più - 2 1 1 2 17 - 22 Totale 15 65 40 43 10 64 0 238 Tav. 2.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 6,0 26,8 19,7 21,0 2,5 23,9 0,2 100,0 Comuni non capoluogo 6,3 27,5 15,1 16,7 5,5 28,8 - 100,0 Sesso Maschi 9,5 35,1 18,2 16,1 3,9 17,2 - 100,0 Femmine 3,1 20,0 15,6 20,3 4,8 36,1 0,1 100,0 Classi di età 14-19 11,8 36,5 33,8 11,5 - 6,4 - 100,0 20-24 32,1 61,2 3,0 3,7 - - - 100,0 25-34 7,0 46,3 16,3 19,3 3,4 7,7 - 100,0 35-44 4,1 30,6 26,2 26,7 1,9 10,6 - 100,0 45-54 2,8 25,8 25,0 26,6 5,4 14,4 - 100,0 55-64 7,5 15,8 14,3 22,7 5,0 34,2 0,5 100,0 65-74 0,7 11,6 10,6 14,8 5,9 56,4 - 100,0 75 e più - 7,7 4,3 2,5 10,1 75,4 - 100,0 Totale 6,2 27,3 16,8 18,3 4,4 27,0 0,1 100,0

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Tav. 2.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 8 10 3 13 15 40 88 Comuni non capoluogo 8 8 4 11 18 100 149 Sesso Maschi 6 5 2 12 18 71 114 Femmine 10 13 4 13 15 69 123 Classi di età 14-19 7 1 0 1 1 3 13 20-24 1 2 - 3 2 7 15 25-34 2 1 1 3 7 26 40 35-44 1 2 1 3 7 24 37 45-54 3 2 1 4 7 18 35 55-64 1 4 1 3 5 23 37 65-74 1 5 2 4 4 23 39 75 e più 0 1 1 3 1 17 22 Totale 16 18 6 24 33 140 238 Tav. 2.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 8,7 11,1 2,9 15,0 16,9 45,4 100,0 Comuni non capoluogo 5,3 5,6 2,4 7,4 12,2 67,1 100,0 Sesso Maschi 4,8 4,8 1,6 10,2 16,1 62,5 100,0 Femmine 8,2 10,3 3,5 10,2 12,0 55,8 100,0 Classi di età 14-19 51,2 8,3 2,2 7,5 6,1 24,8 100,0 20-24 7,5 11,0 - 17,1 16,2 48,2 100,0 25-34 5,2 2,7 1,8 8,1 17,6 64,6 100,0 35-44 3,2 4,3 1,6 8,0 19,0 63,8 100,0 45-54 8,7 6,7 3,0 11,5 19,3 50,7 100,0 55-64 1,5 10,3 3,4 8,3 12,9 63,5 100,0 65-74 2,3 14,0 4,1 11,3 9,6 58,7 100,0 75 e più 0,7 5,4 3,1 13,8 3,1 73,9 100,0 Totale 6,6 7,6 2,6 10,2 14,0 59,0 100,0

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Tav. 2.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quan-do la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 19 38 14 8 9 88 Comuni non capoluogo 41 61 19 6 23 149 Sesso Maschi 46 52 7 2 7 114 Femmine 14 48 25 12 24 123 Classi di età 14-19 4 6 3 0 0 13 20-24 7 5 3 1 0 15 25-34 12 21 4 2 1 40 35-44 12 17 5 2 2 37 45-54 9 18 3 2 2 35 55-64 9 14 7 2 4 37 65-74 6 13 5 3 13 39 75 e più 3 6 2 2 10 22 Totale 60 99 32 14 32 238 Tav. 2.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quan-do la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 21,6 43,0 15,3 9,5 10,5 100,0 Comuni non capoluogo 27,6 41,1 12,5 3,7 15,1 100,0 Sesso Maschi 40,3 45,2 6,3 1,8 6,4 100,0 Femmine 11,6 38,7 20,2 9,6 19,9 100,0 Classi di età 14-19 27,1 46,2 23,1 1,6 2,0 100,0 20-24 43,5 33,0 17,4 4,7 1,5 100,0 25-34 29,6 52,3 11,2 4,6 2,4 100,0 35-44 32,1 45,3 12,5 5,2 5,0 100,0 45-54 26,7 53,5 9,3 5,2 5,3 100,0 55-64 24,3 38,5 19,8 6,7 10,7 100,0 65-74 14,7 32,5 12,1 8,4 32,4 100,0 75 e più 11,6 24,8 10,3 7,8 45,4 100,0 Totale 25,4 41,8 13,5 5,9 13,4 100,0

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Tav. 2.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 21 5 4 59 88 Comuni non capoluogo 49 12 10 78 149 Sesso Maschi 46 9 6 53 114 Femmine 24 7 8 84 123 Classi di età 14-19 4 1 0 8 13 20-24 5 0 1 9 15 25-34 12 4 2 22 40 35-44 14 3 3 17 37 45-54 11 3 1 20 35 55-64 11 2 3 20 37 65-74 9 3 2 25 39 75 e più 4 0 1 16 22 Totale 70 16 14 137 238 Tav. 2.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 23,6 5,5 4,7 66,2 100,0 Comuni non capoluogo 33,1 7,7 6,5 52,6 100,0 Sesso Maschi 40,6 7,8 4,9 46,6 100,0 Femmine 19,3 6,0 6,7 68,0 100,0 Classi di età 14-19 32,7 4,1 2,7 60,5 100,0 20-24 30,3 3,1 5,8 60,8 100,0 25-34 30,1 9,2 6,2 54,5 100,0 35-44 38,2 9,2 6,9 45,7 100,0 45-54 31,5 8,4 2,8 57,3 100,0 55-64 29,6 5,4 9,2 55,8 100,0 65-74 24,1 7,6 4,6 63,7 100,0 75 e più 18,6 2,2 6,5 72,7 100,0 Totale 29,6 6,9 5,8 57,7 100,0

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Tav. 2.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 4 2 2 81 88 Comuni non capoluogo 10 2 5 132 149 Sesso Maschi 11 2 5 96 114 Femmine 3 2 2 117 123 Classi di età 14-19 0 - 0 12 13 20-24 1 0 0 14 15 25-34 3 0 1 36 40 35-44 3 2 2 30 37 45-54 2 1 2 30 35 55-64 2 0 1 33 37 65-74 1 0 1 36 39 75 e più 1 - 0 21 22 Totale 14 3 8 213 238 Tav. 2.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 4,2 1,9 2,5 91,4 100,0 Comuni non capoluogo 6,8 1,0 3,6 88,6 100,0 Sesso Maschi 9,9 1,5 4,6 84,1 100,0 Femmine 2,1 1,2 2,0 94,7 100,0 Classi di età 14-19 2,1 - 2,0 95,9 100,0 20-24 5,3 0,7 2,1 91,9 100,0 25-34 7,5 0,7 2,6 89,2 100,0 35-44 9,4 4,1 5,0 81,6 100,0 45-54 5,4 1,5 6,2 87,0 100,0 55-64 6,2 1,0 2,3 90,6 100,0 65-74 2,9 1,1 2,3 93,6 100,0 75 e più 4,4 - 1,4 94,1 100,0 Totale 5,8 1,3 3,2 89,6 100,0

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Tav. 2.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 6 52 23 7 88 Comuni non capoluogo 20 80 39 10 149 Sesso Maschi 13 66 28 8 114 Femmine 13 67 34 9 123 Classi di età 14-19 2 7 4 1 13 20-24 2 7 4 2 15 25-34 3 24 10 3 40 35-44 5 21 9 3 37 45-54 3 21 7 3 35 55-64 4 19 10 3 37 65-74 4 19 15 2 39 75 e più 2 14 5 1 22 Totale 26 132 62 17 238 Tav. 2.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 7,2 59,0 25,6 8,2 100,0 Comuni non capoluogo 13,2 53,8 26,5 6,6 100,0 Sesso Maschi 11,1 57,4 24,3 7,2 100,0 Femmine 10,8 54,2 27,8 7,2 100,0 Classi di età 14-19 12,6 52,7 27,2 7,5 100,0 20-24 14,3 48,5 23,8 13,4 100,0 25-34 8,3 60,9 24,2 6,5 100,0 35-44 13,8 55,7 23,2 7,3 100,0 45-54 10,0 61,2 21,0 7,8 100,0 55-64 11,6 52,7 27,1 8,6 100,0 65-74 9,7 48,4 37,8 4,1 100,0 75 e più 10,6 62,1 21,6 5,7 100,0 Totale 11,0 55,7 26,1 7,2 100,0

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Tav. 2.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 1 20 67 88 Comuni non capoluogo 1 18 130 149 Sesso Maschi 1 17 97 114 Femmine 1 21 101 123 Classi di età 14-19 0 2 11 13 20-24 0 2 13 15 25-34 - 8 32 40 35-44 1 6 31 37 45-54 - 5 29 35 55-64 0 5 31 37 65-74 0 6 32 39 75 e più 0 4 19 22 Totale 2 38 197 238 Tav. 2.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 1,3 23,0 75,7 100,0 Comuni non capoluogo 0,5 12,0 87,4 100,0 Sesso Maschi 0,6 14,7 84,7 100,0 Femmine 1,0 17,4 81,5 100,0 Classi di età 14-19 2,8 14,6 82,6 100,0 20-24 1,0 15,5 83,5 100,0 25-34 - 20,7 79,3 100,0 35-44 1,6 15,0 83,4 100,0 45-54 - 14,9 85,1 100,0 55-64 0,5 13,4 86,1 100,0 65-74 1,1 16,7 82,2 100,0 75 e più 1,0 16,6 82,4 100,0 Totale 0,8 16,1 83,1 100,0

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Tav. 2.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 26 13 24 36 Comuni non capoluogo 24 11 17 46 Sesso Maschi 29 13 21 43 Femmine 21 11 20 38 Classi di età 14-19 3 2 3 5 20-24 3 1 4 6 25-34 10 5 11 16 35-44 8 4 7 15 45-54 10 5 6 13 55-64 6 2 5 12 65-74 8 2 4 10 75 e più 3 2 2 4 Totale 50 24 41 81 Tav. 2.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 29,3 14,3 26,8 40,2 Comuni non capoluogo 15,9 7,5 11,4 30,6 Sesso Maschi 25,4 11,4 18,2 37,9 Femmine 16,8 8,8 16,1 30,7 Classi di età 14-19 21,2 14,3 20,0 42,0 20-24 19,6 8,4 23,3 42,0 25-34 25,2 13,2 27,0 38,9 35-44 22,0 9,6 18,4 39,6 45-54 28,0 15,3 16,1 38,4 55-64 15,6 6,1 13,4 33,7 65-74 19,3 6,4 10,9 24,6 75 e più 12,8 8,5 10,0 17,8 Totale 20,9 10,0 17,1 34,2

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Tav. 2.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 57 30 0 88 Comuni non capoluogo 2 83 62 2 149 Sesso Maschi 1 53 58 2 114 Femmine 2 87 34 1 123 Classi di età 14-19 0 9 3 1 13 20-24 0 5 10 - 15 25-34 - 18 22 - 40 35-44 1 18 18 0 37 45-54 - 17 17 - 35 55-64 0 25 11 0 37 65-74 1 31 6 0 39 75 e più 0 18 5 - 22 Totale 3 141 92 2 238 Tav. 2.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1,3 64,9 33,5 0,4 100,0 Comuni non capoluogo 1,2 55,8 41,6 1,3 100,0 Sesso Maschi 1,1 46,8 50,6 1,6 100,0 Femmine 1,4 70,7 27,5 0,4 100,0 Classi di età 14-19 2,8 66,7 19,4 11,1 100,0 20-24 1,0 29,9 69,1 - 100,0 25-34 - 46,0 54,0 - 100,0 35-44 1,6 48,1 49,2 1,2 100,0 45-54 - 50,5 49,5 - 100,0 55-64 0,5 69,4 29,7 0,4 100,0 65-74 3,6 79,4 16,2 0,8 100,0 75 e più 1,0 78,2 20,8 - 100,0 Totale 1,2 59,2 38,6 1,0 100,0

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Tav. 2.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 12 17 29 Dispositivi di sicurezza meccanici 8 9 17 Tav. 2.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 29,5 26,5 27,7 Dispositivi di sicurezza meccanici 18,5 13,9 15,7

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Tav. 2.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 24 20 44 Il bloccaggio alle finestre 10 12 23 Inferriate a porte e/o finestre 6 15 22 Un portiere o custode 2 2 4 Un dispositivo di allarme 5 8 13 Una cassaforte 4 6 11 Tav. 2.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 58,1 31,0 41,5 Il bloccaggio alle finestre 25,5 18,8 21,4 Inferriate a porte e/o finestre 15,8 23,2 20,3 Un portiere o custode 4,1 3,1 3,5 Un dispositivo di allarme 11,4 12,0 11,8 Una cassaforte 10,6 9,9 10,2

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Tav. 2.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 1 1 2 Borseggi 3 4 7 Furti di oggetti personali 4 6 10 Rapine 0 0 1 Aggressioni 1 1 2 Tav. 2.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 1,3 0,5 0,8 Borseggi 3,8 2,4 2,9 Furti di oggetti personali 4,8 4,0 4,3 Rapine 0,3 0,2 0,2 Aggressioni 1,3 0,7 0,9

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Tav. 2.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 2 2 4 Furti interni prima casa 3 4 6 Furti di auto 2 2 4 Furti di moto/ciclomotori 0 0 1 Furti di biciclette 5 2 7 Furti di oggetti nei veicoli 4 3 7 Vandalismi alla casa/auto 7 8 15 Reati contro gli animali 1 2 3 Tav. 2.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abi-tazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 4,6 2,6 3,4 Furti interni prima casa 6,6 5,7 6,1 Furti di auto 5,9 2,8 4,0 Furti di moto/ciclomotori 0,9 0,7 0,8 Furti di biciclette 11,7 2,9 6,3 Furti di oggetti nei veicoli 8,8 5,2 6,6 Vandalismi alla casa/auto 16,1 12,2 13,7 Reati contro gli animali 1,7 2,8 2,4

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Tav. 2.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 9 8 17 Atti di esibizionismo 9 12 21 Telefonate oscene 11 10 21 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 1 2 3 Atti di esibizionismo 2 2 4 Telefonate oscene 5 4 9 Tav. 2.20b (PC)- Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie ses-suali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 31,3 16,5 22,2 Atti di esibizionismo 31,3 25,5 27,7 Telefonate oscene 36,8 22,1 27,8 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 3,1 4,1 3,7 Atti di esibizionismo 7,4 4,1 5,4 Telefonate oscene 17,7 8,6 12,1

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3. PARMA La popolazione della provincia di Parma ammonta al 31.XII.’97 a 393.963 abitanti, di cui 167.165 residenti nel capoluogo; il quadro demografico si caratterizza per un elevato indice di vecchiaia (212,5), superiore al valore regionale (197,2) che pure esprime un livello piuttosto alto in campo nazionale. Bisogna notare che il territorio parmigiano registra, a partire dagli anni ’80, un lento ma costante calo della popolazione, particolarmente sensibile nel capoluogo. In quindici anni, dal 1982, la provincia ha perduto circa 5.000 residenti, mentre nella sola Parma il decremento è stato di quasi 10.000 unità. Le interviste effettuate nella provincia di Parma sono 1.239, 526 (42,5%) delle quali nel capoluogo; il Prospetto 1 presenta il numero di intervistati ed i valori di riporto all’universo ripartiti per tipo di comune di abitazione. Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Parma.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Comune di abitazione

Parma 526 42,5 150.050 42,7 Altri comuni 713 57,5 201.324 57,3

Provincia di Parma 1.239 100,0 351.374 100,0 Si rimanda alle tavole 3.1-3.4 per maggiori dettagli sulle caratteristiche demografiche del campione e del rispettivo universo. Gli aspetti riguardanti la sicurezza approfonditi dall’indagine possono essere suddivisi in due grandi gruppi diversamente articolati al loro interno:

• la situazione della provincia nella percezione e nei comportamenti di coloro che ci vivono: • i comportamenti fuori casa, • la percezione della propria sicurezza, • gli elementi di disordine sociale, • i sistemi di sicurezza;

• il quadro della stessa da un punto di vista “oggettivo”, come emerge dagli indicatori di vittimizzazione. • la vittimizzazione

• degli individui, • delle famiglie e

• i reati subiti dalle donne. Esamineremo nell’ordine entrambe le prospettive cercando di far emergere in questo modo le caratteristiche che distinguono Parma e il suo territorio rispetto al resto dell’Emilia-Romagna. 3.1 I comportamenti fuori casa. I comportamenti fuori casa sono illustrati dagli indicatori del Prospetto 2. Se nelle uscite per fare la spesa le abitudini nella provincia di Parma non si discostano molto dalla media regionale, al contrario i parmigiani si fanno notare per la scarsa propensione alla vita notturna. La provincia nel suo complesso si colloca infatti al penultimo posto (seguita da Piacenza) in regione per uscite serali e i comuni non capoluogo addirittura all’ultimo (solo il 32,4% di residenti afferma di uscire la sera più volte in settimana, a fronte di un 37,5% regionale). Al modesto uso dell’auto sia in provincia (ultimo posto insieme a Bologna) che nel capoluogo (penultimo posto seguito ancora da Bologna), fa riscontro un elevato uso dei mezzi pubblici (secondo posto in regione, dietro a Bologna).

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Prospetto 2 - Indicatori di comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Parma. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori

Emilia-Romagna

provincia di Parma

Emilia-Romagna

Parma

Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 36,7 39,3 42,5 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 47,7 44,3 41,0 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 33,9 38,6 35,8 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 16,8 19,5 23,2

3.2 La percezione della propria sicurezza. Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Parma.

Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Parma

Emilia-Romagna

Parma

Camminare la sera soli (molto + abbastanza sicuro/a) 66,2 66,7 60,9 63,9 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 39,7 37,5 33,4 Chiudere di notte (sempre) 80,5 82,6 79,1 77,9 Controllo delle FFOO nella zona in cui si vive (molto + abbast.) 66,8 74,1 64,3 74,2 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 37,9 33,5 32,2

Dal prospetto 3 emerge come i parmigiani, nonostante la loro provincia sia al primo posto in regione nella percezione del controllo che le Forze dell’Ordine hanno sul territorio, manifestino dei comportamenti piuttosto prudenti. Le cautele inoltre sembrano aumentare fuori dal capoluogo: ci si chiude a chiave di più che nella media regionale sia di giorno che di notte nei comuni minori, mentre a Parma tutto sommato ci si chiude meno e si cammina più sicuri la sera. 3.3 Gli elementi di disordine sociale. Nel Prospetto 4 sono raccolti gli indicatori utilizzati per illustrare come i cittadini percepiscono alcuni elementi di disordine sociale presenti nella propria zona. Prospetto 4 - Indicatori di percezione di elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nella

provincia di Parma. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Parma

Emilia-Romagna

Parma

Considerano a rischio la propria zona (molto + abbastanza) 17,4 14,3 24,8 17,5 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 23,4 36,1 32,5 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 10,1 19,6 13,0 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 16,1 28,3 21,6 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 32,7 40,1 32,2

Come si può notare tutti i valori registrati nella provincia e nella città di Parma sono inferiori alla media regionale; in alcuni casi lo scostamento è di notevole entità: la provincia si colloca infatti al penultimo posto per frequenza con cui si vedono sia drogati (seguita solo da Piacenza), sia spacciatori (segue ancora Piacenza) e addirittura all’ultimo posto, insieme al capoluogo, per ciò che riguarda i vandalismi contro il bene pubblico. 3.4 I dispositivi di sicurezza. Per quel che riguarda i sistemi di sicurezza, i parmigiani sembrano più preoccupati di proteggere l’abitazione che l’automobile e mostrano una predilezione per i dispositivi tecnologicamente più evoluti.

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Il ricorso a misure di sicurezza appare infatti meno elevato della media regionale per ciò che riguarda l’auto, con il minimo assoluto sia in città che in provincia per i dispositivi meccanici. Al contrario, come mostra il Prospetto 5, l’abitazione è generalmente più presidiata che nella media regionale, con l’eccezione del penultimo posto per l’uso di inferriate e l’ultimo per il possesso di casseforti. Prospetto 5 - Indicatori di diffusione di alcuni dispositivi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Parma.

Percentuali sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Parma

Emilia-Romagna

Parma

Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 27,2 31,4 28,7 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 15,4 20,6 17,1 Porta blindata 36,7 41,3 44,9 53,6 Blocco delle finestre 20,6 21,9 21,3 22,1 Inferriate 23,8 19,8 22,2 16,9 Portiere/custode 3,8 4,1 5,5 6,2 Dispositivo di allarme 8,2 8,3 8,0 7,2 Cassaforte 11,2 9 11,7 8,0

3.5 La vittimizzazione degli individui e delle famiglie. Gli indicatori che vengono esaminati qui e nel prossimo paragrafo cercano di verificare, a differenza di quelli dei paragrafi precedenti che registravano l’opinione degli intervistati, alcuni dati di fatto; viene infatti richiesto di indicare se negli ultimi tre anni si è stati vittime si una serie di comportamenti criminali. Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Parma.

Percentuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Parma

Emilia-Romagna

Parma

Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni)

Scippi 2,1 1,5 3,3 2,1 Borseggi 4,8 4,5 6,8 6,3 Furti di oggetti personali 5,8 4,7 7,1 5,8 Rapine 0,4 0,1 0,5 0,1 Aggressioni 1,4 1,1 1,9 1,4

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni)

Furti esterni alla prima casa 5,2 4,4 6,0 5,5 Furti interni alla prima casa 6,8 5,8 7,4 5,9 Furti di auto 5,5 3,5 6,8 5,4 Furti di moto/ciclomotori 2,0 1,7 2,9 2,8 Furti di biciclette 8,8 8,9 12,1 14,2 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 7,2 11,3 8,0 Vandalismi alla casa 2,5 1,9 2,9 2,6 Vandalismi all’auto 13,7 12,8 15,8 15,1 Reati contro gli animali 3,2 3,3 1,9 1,7

Gli indicatori del Prospetto 6 confermano la vocazione di Parma a provincia tranquilla: ad eccezione infatti dei furti di biciclette e dei reati contro gli animali, tutti gli altri indicatori sono inferiori ai valori medi regionali; addirittura per ciò che riguarda le rapine in provincia e i furti di oggetti da veicoli nel capoluogo, si registra l’ultimo posto in Emilia-Romagna.

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3.6 I reati subiti dalle donne. Il Prospetto 7 descrive un curioso andamento della vittimizzazione femminile: le donne parmigiane dichiarano di avere subito nel corso della vita comportamenti mediamente più scorretti che nel resto della regione, al contrario negli ultimi 3 anni sembra che i rapporti fra i sessi siano improntati ad un maggiore rispetto per le donne. Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Parma. Percentuali sulla

popolazione femminile stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Parma

Emilia-Romagna

Parma

Nel corso della vita hanno subito:

Molestie sessuali 23,6 23,7 29,4 30,8 Atti di esibizionismo 25,9 26,1 31,0 34,6 Telefonate oscene 35,3 38,2 41,8 44,4

Negli ultimi 3 anni hanno subito:

Molestie sessuali 4,8 4,5 4,4 5,3 Atti di esibizionismo 4,5 2,6 6,1 2,9 Telefonate oscene 16,4 15,5 19,7 15,3

3.7 Conclusioni Dagli indicatori esaminati emerge l’immagine di una provincia piuttosto tranquilla nella quale, nonostante il buon livello di soddisfazione per la situazione della sicurezza, il comportamento è però improntato ad una certa cautela. Se infatti gli indicatori di vittimizzazione sia individuale che familiare risultano generalmente più bassi che nel resto della regione, si nota di contro una maggiore diffusione di comportamenti prudenti (scarse uscite serali, abitudine a chiudersi a chiave sia di giorno che di notte e utilizzo di dispositivi di sicurezza a difesa dell’abitazione più frequenti che nel resto della regione). Ciò può forse in parte essere spiegato con la maggiore incidenza della popolazione anziana rispetto alla media regionale: l’alto tasso di vecchiaia può infatti non essere estraneo al radicarsi di abitudini di vita più guardinghe.

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CAPITOLO 3 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 3.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 526 42,5 150.050 42,7 Comuni non capoluogo 713 57,5 201.324 57,3 Sesso Maschi 520 42,0 168.607 48,0 Femmine 719 58,0 182.767 52,0 Classi di età 14-19 61 4,9 22.780 6,5 20-24 61 4,9 19.870 5,7 25-34 257 20,7 62.718 17,8 35-44 217 17,5 54.277 15,4 45-54 167 13,5 51.304 14,6 55-64 183 14,8 52.057 14,8 65-74 161 13,0 51.431 14,6 75 e più 132 10,7 36.937 10,5 Totale provincia 1.239 100,0 351.374 100,0 Tav. 3.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 39 3,1 10.874 3,1 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 83 6,7 32.543 9,3 Direttivi, quadri, impiegati 292 23,6 66.540 18,9 Operai 207 16,7 59.033 16,8 In cerca di nuova occupazione 9 0,7 3.191 0,9 In cerca di prima occupazione 8 0,6 2.777 0,8 Casalinghe 168 13,6 36.619 10,4 Studenti 93 7,5 28.650 8,2 Ritirati dal lavoro 299 24,1 99.016 28,2 Altra condizione 41 3,3 12.130 3,5 Totale provincia 1.239 100,0 351.374 100,0

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Tav. 3.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 114 9,2 25.824 7,3 Diploma superiore 369 29,8 79.318 22,6 Media inferiore 399 32,2 126.273 35,9 Licenza elementare 294 23,7 101.203 28,8 Nessun titolo 63 5,1 18.756 5,3 Totale provincia 1.239 100,0 351.374 100,0 Tav. 3.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 7 0,6 1.033 0,7 Villa, villino 184 14,9 22.081 14,2 Signorile 61 4,9 6.713 4,3 Civile 773 62,4 95.947 61,6 Economica, popolare 111 9,0 15.751 10,1 Rurale 101 8,2 14.104 9,0 Impropria 2 0,2 241 0,2 Totale provincia 1.239 100,0 155.869 100,0

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Tav. 3.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 64 47 22 12 5 150 Comuni non capoluogo 65 70 37 19 10 201 Sesso Maschi 54 53 33 22 7 169 Femmine 75 64 27 9 8 183 Classi di età 14-19 6 10 3 3 0 23 20-24 5 6 4 4 1 20 25-34 21 20 14 7 1 63 35-44 20 19 10 5 1 54 45-54 21 17 8 4 2 51 55-64 23 16 6 4 3 52 65-74 23 19 6 1 3 51 75 e più 9 11 9 4 4 37 Totale 129 117 60 31 15 351 Tav. 3.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 42,5 31,3 15,0 8,2 3,0 100,0 Comuni non capoluogo 32,3 34,9 18,5 9,3 5,0 100,0 Sesso Maschi 32,0 31,6 19,6 12,9 4,0 100,0 Femmine 41,0 35,0 14,6 5,2 4,3 100,0 Classi di età 14-19 27,1 44,4 13,9 12,5 2,1 100,0 20-24 23,0 31,5 22,2 20,7 2,7 100,0 25-34 33,9 31,7 21,9 10,4 2,0 100,0 35-44 37,5 34,2 18,2 8,7 1,5 100,0 45-54 40,9 33,7 14,7 7,5 3,2 100,0 55-64 45,1 30,0 12,2 6,9 5,8 100,0 65-74 45,3 36,3 10,9 2,3 5,2 100,0 75 e più 23,5 29,3 24,4 11,8 11,0 100,0 Totale 36,7 33,3 17,0 8,9 4,1 100,0

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Tav. 3.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 61 32 24 14 18 - 150 Comuni non capoluogo 106 44 17 20 14 1 201 Sesso Maschi 99 32 13 13 10 0 169 Femmine 68 44 28 20 22 0 183 Classi di età 14-19 5 9 6 2 1 - 23 20-24 11 4 3 1 0 - 20 25-34 46 10 2 3 2 - 63 35-44 40 8 3 1 1 - 54 45-54 30 12 6 1 2 - 51 55-64 22 15 5 5 5 0 52 65-74 12 13 8 11 7 - 51 75 e più 1 6 6 10 14 0 37 Totale 168 76 41 34 33 1 351 Tav. 3.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 41,0 21,6 15,9 9,4 12,1 - 100,0 Comuni non capoluogo 52,7 21,9 8,3 9,7 7,1 0,4 100,0 Sesso Maschi 58,9 19,1 7,7 8,0 6,0 0,3 100,0 Femmine 37,3 24,2 15,1 11,0 12,3 0,2 100,0 Classi di età 14-19 20,2 40,2 27,5 7,1 5,0 - 100,0 20-24 57,8 18,5 15,6 6,2 2,0 - 100,0 25-34 73,2 15,6 3,9 4,0 3,2 - 100,0 35-44 74,6 14,8 6,0 2,6 2,0 - 100,0 45-54 58,9 23,0 11,7 2,7 3,6 - 100,0 55-64 41,7 29,3 9,6 9,7 9,1 0,5 100,0 65-74 24,0 25,5 16,5 20,6 13,5 - 100,0 75 e più 2,2 15,1 16,2 26,5 38,9 1,2 100,0 Totale 47,7 21,8 11,5 9,6 9,3 0,2 100,0

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Tav. 3.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 7 47 29 24 9 33 0 150 Comuni non capoluogo 10 56 35 40 13 48 0 201 Sesso Maschi 11 61 34 29 10 24 0 169 Femmine 5 42 30 36 13 58 0 183 Classi di età 14-19 2 9 8 3 1 0 - 23 20-24 3 14 1 0 0 0 - 20 25-34 5 29 12 13 1 3 - 63 35-44 4 17 13 13 3 4 - 54 45-54 2 14 14 12 3 7 - 51 55-64 0 11 9 12 6 13 0 52 65-74 1 7 2 10 6 25 - 51 75 e più 0 1 2 1 3 29 - 37 Totale 16 103 63 65 22 81 0 351 Tav. 3.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 4,3 31,5 19,3 16,3 6,3 22,1 0,2 100,0 Comuni non capoluogo 4,8 27,6 17,1 20,0 6,4 23,9 0,1 100,0 Sesso Maschi 6,7 36,1 19,9 17,3 5,7 14,0 0,2 100,0 Femmine 2,7 22,9 16,3 19,5 6,9 31,6 0,1 100,0 Classi di età 14-19 8,5 40,6 35,5 11,9 2,3 1,1 - 100,0 20-24 16,5 71,2 7,0 1,2 2,1 2,1 - 100,0 25-34 7,3 46,2 19,8 20,9 1,6 4,1 - 100,0 35-44 6,6 31,9 24,1 23,3 6,2 7,7 - 100,0 45-54 3,0 26,6 27,9 24,2 5,6 12,7 - 100,0 55-64 0,5 20,7 17,9 23,7 10,7 25,5 1,0 100,0 65-74 1,6 14,6 4,8 19,1 11,6 48,4 - 100,0 75 e più 0,6 3,1 6,6 3,9 6,9 79,0 - 100,0 Totale 4,6 29,3 18,1 18,4 6,3 23,1 0,1 100,0

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Tav. 3.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 14 21 8 24 22 61 150 Comuni non capoluogo 13 12 5 21 26 125 201 Sesso Maschi 7 11 3 21 23 103 169 Femmine 19 22 10 24 25 83 183 Classi di età 14-19 12 3 0 2 1 5 23 20-24 1 3 1 4 2 8 20 25-34 3 3 2 5 12 38 63 35-44 3 4 1 7 10 30 54 45-54 2 5 1 8 10 26 51 55-64 2 5 2 5 8 30 52 65-74 2 6 3 10 4 26 51 75 e più 1 4 3 4 1 24 37 Totale 26 33 13 45 48 186 351 Tav. 3.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 9,1 14,2 5,3 15,8 14,7 40,9 100,0 Comuni non capoluogo 6,3 5,8 2,4 10,5 12,9 62,1 100,0 Sesso Maschi 4,3 6,4 1,9 12,5 13,8 61,1 100,0 Femmine 10,4 12,1 5,2 13,1 13,6 45,6 100,0 Classi di età 14-19 50,9 14,3 0,5 6,9 6,3 21,1 100,0 20-24 5,9 15,4 4,3 22,2 11,2 41,0 100,0 25-34 4,0 4,5 3,2 8,5 18,9 60,7 100,0 35-44 5,2 7,0 2,1 12,7 18,3 54,6 100,0 45-54 4,6 9,7 1,1 15,2 19,4 50,0 100,0 55-64 4,5 9,7 4,4 9,5 14,7 57,2 100,0 65-74 4,6 11,5 6,1 20,0 7,3 50,6 100,0 75 e più 2,8 10,7 7,3 9,9 3,5 65,8 100,0 Totale 7,5 9,4 3,6 12,8 13,7 53,0 100,0

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Tav. 3.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 35 60 32 10 14 150 Comuni non capoluogo 58 82 29 11 21 201 Sesso Maschi 68 75 16 3 7 169 Femmine 25 66 44 18 29 183 Classi di età 14-19 5 9 7 1 1 23 20-24 6 10 3 0 - 20 25-34 20 30 8 3 1 63 35-44 16 26 10 3 1 54 45-54 19 19 8 3 2 51 55-64 11 23 12 3 3 52 65-74 11 17 7 5 11 51 75 e più 4 7 5 3 17 37 Totale 93 141 61 21 36 351 Tav. 3.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 23,2 39,7 21,3 6,5 9,4 100,0 Comuni non capoluogo 29,0 40,6 14,2 5,6 10,7 100,0 Sesso Maschi 40,5 44,4 9,6 1,6 3,9 100,0 Femmine 13,6 36,3 24,3 10,0 15,8 100,0 Classi di età 14-19 20,3 40,6 31,6 4,8 2,7 100,0 20-24 32,1 50,5 16,6 0,8 - 100,0 25-34 32,4 48,5 12,2 4,5 2,3 100,0 35-44 28,8 47,2 17,8 4,8 1,4 100,0 45-54 37,2 37,5 16,0 5,4 3,9 100,0 55-64 21,8 44,1 23,8 5,2 5,2 100,0 65-74 22,2 32,8 13,3 10,7 21,1 100,0 75 e più 11,6 18,5 14,5 8,7 46,7 100,0 Totale 26,5 40,2 17,2 5,9 10,1 100,0

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Tav. 3.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 84 9 7 50 150 Comuni non capoluogo 85 14 13 89 201 Sesso Maschi 99 14 7 48 169 Femmine 70 9 13 91 183 Classi di età 14-19 10 1 2 10 23 20-24 9 3 1 6 20 25-34 35 4 3 21 63 35-44 32 2 3 17 54 45-54 29 4 2 16 51 55-64 23 4 2 23 52 65-74 18 5 5 24 51 75 e più 11 1 2 23 37 Totale 169 23 20 139 351 Tav. 3.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 56,1 6,1 4,4 33,4 100,0 Comuni non capoluogo 42,0 7,1 6,5 44,4 100,0 Sesso Maschi 58,8 8,3 4,1 28,8 100,0 Femmine 38,1 5,1 7,0 49,8 100,0 Classi di età 14-19 45,5 2,7 8,8 43,0 100,0 20-24 47,8 16,5 4,7 31,0 100,0 25-34 55,9 5,7 5,0 33,5 100,0 35-44 59,0 3,8 5,4 31,8 100,0 45-54 56,7 7,9 3,7 31,7 100,0 55-64 44,9 7,2 4,2 43,6 100,0 65-74 34,8 10,2 8,9 46,1 100,0 75 e più 31,0 2,2 5,8 60,9 100,0 Totale 48,0 6,7 5,6 39,7 100,0

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Tav. 3.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 20 5 8 117 150 Comuni non capoluogo 16 5 7 174 201 Sesso Maschi 23 7 10 130 169 Femmine 14 3 5 160 183 Classi di età 14-19 2 - 2 19 23 20-24 2 1 0 17 20 25-34 10 1 2 50 63 35-44 6 2 4 43 54 45-54 8 2 1 40 51 55-64 3 2 3 44 52 65-74 3 2 2 44 51 75 e più 2 1 1 33 37 Totale 36 10 15 290 351 Tav. 3.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 13,3 3,4 5,4 77,9 100,0 Comuni non capoluogo 8,0 2,4 3,4 86,2 100,0 Sesso Maschi 13,3 3,9 5,7 77,1 100,0 Femmine 7,4 1,9 2,9 87,8 100,0 Classi di età 14-19 9,8 - 7,0 83,3 100,0 20-24 7,7 3,1 1,3 87,9 100,0 25-34 16,4 1,5 2,9 79,2 100,0 35-44 10,4 3,2 7,9 78,5 100,0 45-54 15,4 3,5 2,7 78,4 100,0 55-64 5,8 4,4 5,2 84,5 100,0 65-74 6,2 3,4 3,9 86,4 100,0 75 e più 6,1 2,1 2,5 89,3 100,0 Totale 10,3 2,8 4,3 82,6 100,0

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Tav. 3.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 21 90 31 8 150 Comuni non capoluogo 34 114 40 12 201 Sesso Maschi 33 96 34 6 169 Femmine 22 109 38 14 183 Classi di età 14-19 3 13 5 2 23 20-24 1 13 5 1 20 25-34 11 34 13 4 63 35-44 8 35 9 2 54 45-54 9 30 10 2 51 55-64 8 29 12 2 52 65-74 8 29 11 4 51 75 e più 6 23 7 1 37 Totale 55 205 71 20 351 Tav. 3.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 13,9 60,3 20,7 5,0 100,0 Comuni non capoluogo 17,1 56,8 20,1 6,0 100,0 Sesso Maschi 19,7 56,8 20,1 3,4 100,0 Femmine 12,1 59,7 20,6 7,7 100,0 Classi di età 14-19 14,0 55,4 22,0 8,6 100,0 20-24 3,3 64,0 25,8 6,9 100,0 25-34 18,2 53,8 21,2 6,8 100,0 35-44 15,6 63,6 16,3 4,4 100,0 45-54 17,5 59,0 19,2 4,3 100,0 55-64 16,1 56,6 23,2 4,1 100,0 65-74 15,4 55,9 20,5 8,2 100,0 75 e più 16,9 61,7 18,3 3,1 100,0 Totale 15,7 58,3 20,3 5,6 100,0

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Tav. 3.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0 26 124 150 Comuni non capoluogo 1 24 176 201 Sesso Maschi 1 21 147 169 Femmine 1 30 152 183 Classi di età 14-19 - 5 18 23 20-24 - 2 17 20 25-34 - 9 54 63 35-44 - 6 48 54 45-54 - 8 44 51 55-64 0 7 45 52 65-74 0 7 44 51 75 e più 1 7 29 37 Totale 2 50 299 351 Tav. 3.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,1 17,5 82,4 100,0 Comuni non capoluogo 0,7 12,0 87,3 100,0 Sesso Maschi 0,4 12,2 87,4 100,0 Femmine 0,4 16,3 83,2 100,0 Classi di età 14-19 - 20,2 79,8 100,0 20-24 - 12,5 87,5 100,0 25-34 - 14,6 85,4 100,0 35-44 - 11,4 88,6 100,0 45-54 - 14,7 85,3 100,0 55-64 0,3 12,8 86,8 100,0 65-74 0,6 13,9 85,5 100,0 75 e più 2,8 17,9 79,4 100,0 Totale 0,4 14,3 85,2 100,0

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Tav. 3.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 49 20 32 48 Comuni non capoluogo 33 16 24 66 Sesso Maschi 41 17 32 56 Femmine 42 19 25 59 Classi di età 14-19 6 5 5 9 20-24 4 2 5 9 25-34 17 6 12 22 35-44 15 8 11 19 45-54 13 5 7 17 55-64 10 3 6 17 65-74 12 4 6 15 75 e più 5 3 4 8 Totale 82 36 57 115 Tav. 3.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 32,5 13,0 21,6 32,2 Comuni non capoluogo 16,6 7,9 12,1 33,0 Sesso Maschi 24,1 9,9 19,0 33,1 Femmine 22,8 10,3 13,5 32,2 Classi di età 14-19 27,5 20,8 22,0 38,4 20-24 22,5 9,6 27,4 42,8 25-34 27,1 10,3 18,3 35,7 35-44 27,0 13,9 19,8 34,5 45-54 24,5 9,4 14,1 33,8 55-64 20,1 6,0 12,1 32,2 65-74 23,7 7,2 12,6 28,3 75 e più 12,7 8,8 10,8 21,0 Totale 23,4 10,1 16,1 32,7

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Tav. 3.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0 102 45 3 150 Comuni non capoluogo 2 115 83 2 201 Sesso Maschi 1 82 82 3 169 Femmine 1 134 46 2 183 Classi di età 14-19 - 19 3 1 23 20-24 - 8 11 1 20 25-34 - 28 33 1 63 35-44 - 23 30 0 54 45-54 - 28 22 1 51 55-64 0 34 17 1 52 65-74 1 40 11 - 51 75 e più 1 35 1 - 37 Totale 2 216 129 5 351 Tav. 3.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,1 67,7 30,3 1,9 100,0 Comuni non capoluogo 0,8 57,0 41,4 0,8 100,0 Sesso Maschi 0,6 48,7 48,9 1,8 100,0 Femmine 0,4 73,4 25,3 0,8 100,0 Classi di età 14-19 - 82,7 13,1 4,3 100,0 20-24 - 39,3 56,7 3,9 100,0 25-34 - 45,2 53,2 1,6 100,0 35-44 - 43,2 56,0 0,8 100,0 45-54 - 55,5 43,1 1,5 100,0 55-64 0,3 65,9 32,7 1,1 100,0 65-74 1,0 78,4 20,6 - 100,0 75 e più 2,8 94,3 2,9 - 100,0 Totale 0,5 61,6 36,7 1,3 100,0

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Tav. 3.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 20 23 42 Dispositivi di sicurezza meccanici 12 12 24 Tav. 3.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 28,7 25,9 27,2 Dispositivi di sicurezza meccanici 17,1 14,0 15,4

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Tav. 3.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 37 27 64 Il bloccaggio alle finestre 15 19 34 Inferriate a porte e/o finestre 12 19 31 Un portiere o custode 4 2 6 Un dispositivo di allarme 5 8 13 Una cassaforte 6 6 12 Tav. 3.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 53,6 31,6 41,3 Il bloccaggio alle finestre 22,1 21,7 21,9 Inferriate a porte e/o finestre 16,9 22,2 19,8 Un portiere o custode 6,2 2,5 4,1 Un dispositivo di allarme 7,2 9,2 8,3 Una cassaforte 8,0 7,1 7,5

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Tav. 3.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 3 2 5 Borseggi 9 6 16 Furti di oggetti personali 9 8 17 Rapine 0 0 0 Aggressioni 2 2 4 Tav. 3.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 2,1 1,0 1,5 Borseggi 6,3 3,1 4,5 Furti di oggetti personali 5,8 3,9 4,7 Rapine 0,1 0,1 0,1 Aggressioni 1,4 0,8 1,1

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Tav. 3.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 4 3 7 Furti interni prima casa 4 5 9 Furti di auto 4 2 5 Furti di moto/ciclomotori 2 1 3 Furti di biciclette 10 4 14 Furti di oggetti nei veicoli 6 6 11 Vandalismi alla casa/auto 12 11 22 Reati contro gli animali 1 4 5 Tav. 3.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 5,5 3,6 4,4 Furti interni prima casa 5,9 5,6 5,8 Furti di auto 5,4 2,0 3,5 Furti di moto/ciclomotori 2,8 0,9 1,7 Furti di biciclette 14,2 4,8 8,9 Furti di oggetti nei veicoli 8,0 6,5 7,2 Vandalismi alla casa/auto 16,9 12,4 14,4 Reati contro gli animali 1,7 4,6 3,3

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Tav. 3.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 15 12 28 Atti di esibizionismo 17 13 31 Telefonate oscene 22 22 45 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 3 3 5 Atti di esibizionismo 1 2 3 Telefonate oscene 8 10 18 Tav. 3.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 30,8 18,4 23,7 Atti di esibizionismo 34,6 19,8 26,1 Telefonate oscene 44,4 33,5 38,2 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 5,3 3,8 4,5 Atti di esibizionismo 2,9 2,3 2,6 Telefonate oscene 15,3 15,6 15,5

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4. REGGIO EMILIA In provincia di Reggio Emilia sono state coinvolte nell’indagine telefonica 1.298 persone, 450 delle quali (35%) residenti nel capoluogo. Queste interviste sono poi state utilizzate per stimare i valori relativi alla popolazione residente con più di 14 anni che, complessivamente, ammonta a circa 385mila persone, il 32% delle quali (122mila) residenti nel capoluogo. Il quadro complessivo è riassunto nel prospetto 1 e descritto in dettaglio nelle tavole 4.1-4.4. Prospetto 1 – Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Reggio Emilia e per l’intera regione.

Ambito di riferimento numero di interviste popolazione stimata

Provincia di Reggio Emilia 1.298 384.970 (di cui) Reggio Emilia capoluogo 450 122.305 Emilia-Romagna 11.726 3.514.297 (di cui) capoluoghi dell’Emilia-Romagna 4.590 1.322.338

Quali sono le peculiarità dei reggiani rispetto all’insieme degli emiliano-romagnoli? In generale le differenze sono minime, ma scorrendo le tavole statistiche riportate in appendice a questo capitolo e da cui abbiamo estratto gli indicatori riportati nel Prospetto 2, alcuni elementi sono rintracciabili e si tenterà, velocemente, di metterli in risalto. Innanzitutto va segnalato un maggior peso della popolazione residente in provincia rispetto alla media regionale – 68 vs 62% - un aspetto che non mancherà di influenzare alcuni comportamenti. Tra questi, quelli più caratterizzati territorialmente sono il maggior uso quotidiano dell’auto (51,5 vs 50%) e un corrispondente minor uso di mezzi pubblici (11 contro il 14%): entrambi questi aspetti hanno un andamento simile anche nel capoluogo, oltre che a livello dell’intera provincia. I residenti nel capoluogo si caratterizzano invece per uscire più volte nell’arco della settimana in misura superiore a quella dell’insieme dei capoluoghi: 40,5 vs 38,6%. A questo dinamismo, tra i reggiani, corrisponde anche una certa cautela nelle condotte individuali: la percezione della propria sicurezza fa registrare – nell’intera provincia – due valori sopra la media per quanto riguarda l’abitudine a chiudere la porta (quando si è soli in casa), sia di giorno che di notte, anche se per il capoluogo questi valori risultano pari alla media degli altri capoluoghi (notte) o addirittura sotto (giorno). Quantunque i reggiani sperimentino un po’ più della media l’esperienza di essere fermati dalle forze dell’ordine per gli ordinari controlli (1,5 punti in più, sia a livello generale che nel capoluogo), questa maggior “visibilità” non porta ad attribuire alle stesse forze dell’ordine la capacità di controllare la criminalità nella zona in cui risiedono gli intervistati. Lo scarto dalla media regionale, per ciò che riguarda il riconoscimento alle forze dell’ordine la capacità di controllare “molto” la criminalità è decisamente contenuto ed è, di nuovo, uguale sia per l’intera provincia che per il capoluogo (-0,3). Superiore alla media è invece il ricorso dei reggiani ai sistemi di sicurezza, siano essi relativi ai veicoli o alle abitazioni, con un valore quasi da record per quanto riguarda le porte blindate, diffuse nel capoluogo in ben il 52% del capoluogo, a fronte di un 45% riscontrabile nell’insieme dei capoluoghi. Da questa veloce “carrellata” su comportamenti e percezioni dei reggiani, emerge il quadro di una maggiore sicurezza rispetto ai valori regionali, affiancato però ad un altro di una maggiore accortezza, sintomatico, forse, di un timore (crescente?) che riguarda i beni di maggior valore: auto e casa.

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Prospetto 2 – Indicatori di comportamenti e percezioni rilevati in Emilia-Romagna e in provincia di Reggio Emilia. Tutti i

valori sono percentuali calcolate sul totale della popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Reggio

Emilia

Emilia-Romagna

Reggio Emilia

Comportamenti fuori casa

uscire per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 30,2 39,3 30,9 uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 51,5 44,3 47,9 uscite serali (più volte a settimana) 37,9 37,1 38,6 40,5 uso mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 11,1 19,5 14,1

Percezione della propria sicurezza

camminare al buio (molto + abbast. sicuro/a) 66,2 66,8 60,9 63,9 chiude di giorno (sempre) 38,0 41,3 37,5 36,5 chiude di notte (sempre) 80,5 81,6 79,1 79,1 le FF.OO. controllano la zona? (molto + abbast.) 66,8 66,9 64,3 71,4 è stato fermato nell’ultimo anno? (sì) 38,5 40,1 33,5 35,3

Elementi di disordine sociale

la sua zona è a rischio criminalità? (molto + abb.) 17,4 15,1 24,8 19,6 nella zona in cui abita vede drogati (sì) 26,9 24,1 36,1 26,3 nella zona in cui abita vede spacciatori (sì) 14,2 12,3 19,6 11,9 nella zona in cui abita vede prostitute (sì) 18,9 15,4 28,3 21,9 nella zona in cui abita vede vandalismi (sì) 37,1 37,1 40,1 36,5

Sistemi di sicurezza (% sul totale famiglie)

dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 32,2 31,4 34,4 dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 18,5 20,6 22,0 porta blindata 36,7 40,3 44,9 51,9 blocco finestre 20,6 19,9 21,3 21,6 inferriate 23,8 25,1 22,2 23,2 portiere/custode 3,8 4,2 5,5 5,8 allarme 8,2 11,1 8,0 10,6 cassaforte 11,2 12,1 11,7 13,1

Dopo aver visto questo quadro – soggettivo – bisogna ora volgersi a considerare l’andamento “oggettivo” dei fenomeni di criminalità, ovvero la diffusione degli indici di vittimizzazione tra la popolazione, indici qui riassunti nel Prospetto 3. Per quanto riguarda gli individui, tutti gli indicatori di vittimizzazione segnano valori sotto la media regionale, tranne il furto di oggetti personali. Quest’ultimo, a volte definito anche come furto “senza contatto”, fa registrare valori sopra la media sia nell’intera provincia (7,2 vs 5,8%) che nel capoluogo (7,8 vs 7,1%). Per quanto riguarda invece i reati a danno delle famiglie, di nuovo l’andamento complessivo degli indicatori è sotto i valori medi regionali, con alcune eccezioni: i furti interni alla prima casa (7,5 vs 6,8%) e quelli di oggetti dai veicoli (11,7 vs 10,2%). Meno diffusi che altrove sembrano i reati contro le donne, soprattutto nel capoluogo: 22 vs 29% per quanto riguarda le molestie e 26 vs 31% per quanto riguarda gli atti di esibizionismo. Prospetto 3 – Andamento della vittimizzazione individuale, familiare e femminile in Emilia-Romagna e in provincia di Reggio

Emilia. Tutti i valori sono percentuali calcolate sul totale della popolazione stimata.

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In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Reggio Emilia

Emilia-Romagna

Reggio Emilia

Vittimizzazione individui (3 anni)

scippi 2,1 2,3 3,3 4,3 borseggi 4,8 3,5 6,8 4,7 furto oggetti personali 5,8 7,2 7,1 7,8 rapine 0,4 0,2 0,5 0,5 aggressioni 1,4 1,0 1,9 1,4

Vittimizzazione famiglie (3 anni)

furto esterno alla prima casa 5,2 3,8 6,0 5,2 furto interno alla prima casa 6,8 7,5 7,4 6,7 furto di auto 5,5 4,9 6,8 5,2 furto moto/ciclomotori 2,0 1,5 2,9 1,7 furto biciclette 8,8 8,1 12,1 10,7 furto oggetti dai veicoli 10,2 11,7 11,3 13,4 vandalismi contro lacasa 2,5 2,8 2,9 4,0 vandalismi contro l’auto 13,7 13,2 15,8 15,8 reati contro gli animali 3,2 3,2 1,9 1,4

Reati e comportamenti subiti dalle donne (% sul totale delle donne da 14 a 59 anni)

molestie sessuali (nel corso della vita) 23,6 21,7 29,4 22,1 atti di esibizionismo (nel corso della vita) 25,9 34,3 31,0 25,6 telefonate oscene (nel corso della vita) 35,3 29,5 41,8 32,4 molestie sessuali (ultimi tre anni) 4,8 4,6 5,5 3,5 atti di esibizionismo (ultimi tre anni) 4,5 2,5 6,1 2,1 telefonate oscene (ultimi tre anni) 16,4 15,5 19,7 15,3

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CAPITOLO 4 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 4.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 450 34,7 122.305 31,8 Comuni non capoluogo 848 65,3 262.665 68,2 Sesso Maschi 619 47,7 186.867 48,5 Femmine 679 52,3 198.103 51,5 Classi di età 14-19 79 6,1 28.242 7,3 20-24 73 5,6 23.779 6,2 25-34 260 20,0 71.387 18,5 35-44 235 18,1 62.472 16,2 45-54 191 14,7 56.811 14,8 55-64 184 14,2 53.814 14,0 65-74 163 12,6 54.019 14,0 75 e più 113 8,7 34.446 8,9 Totale provincia 1.298 100,0 384.970 100,0 Tav. 4.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 45 3,5 12.435 3,2 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 102 7,9 39.284 10,2 Direttivi, quadri, impiegati 295 22,7 67.383 17,5 Operai 225 17,3 65.343 17,0 In cerca di nuova occupazione 11 0,8 4.127 1,1 In cerca di prima occupazione 6 0,5 2.823 0,7 Casalinghe 139 10,7 37.093 9,6 Studenti 106 8,2 33.393 8,7 Ritirati dal lavoro 318 24,5 106.562 27,7 Altra condizione 51 3,9 16.527 4,3 Totale provincia 1.298 100,0 384.970 100,0

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Tav. 4.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 89 6,9 18.557 4,8 Diploma superiore 392 30,2 88.280 22,9 Media inferiore 432 33,3 137.084 35,6 Licenza elementare 313 24,1 116.019 30,1 Nessun titolo 72 5,5 25.030 6,5 Totale provincia 1.298 100,0 384.970 100,0 Tav. 4.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 9 0,7 1.312 0,8 Villa, villino 272 21,0 32.933 20,4 Signorile 61 4,7 6.552 4,1 Civile 713 54,9 88.148 54,5 Economica, popolare 122 9,4 16.515 10,2 Rurale 117 9,0 15.689 9,7 Impropria 3 0,2 371 0,2 Altro 1 0,1 107 0,1 Totale provincia 1.298 100,0 161.626 100,0

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Tav. 4.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 38 46 28 7 4 122 Comuni non capoluogo 79 90 62 19 13 263 Sesso Maschi 51 61 44 20 11 187 Femmine 65 75 46 6 6 198 Classi di età 14-19 3 11 9 5 0 28 20-24 6 10 5 1 1 24 25-34 23 23 19 5 1 71 35-44 18 25 15 3 1 62 45-54 16 20 15 4 1 57 55-64 23 15 11 2 3 54 65-74 17 21 10 3 3 54 75 e più 10 9 5 3 7 34 Totale 116 136 90 26 17 385 Tav. 4.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 30,9 37,4 22,9 5,5 3,3 100,0 Comuni non capoluogo 29,9 34,3 23,5 7,3 5,0 100,0 Sesso Maschi 27,5 32,5 23,3 10,8 5,8 100,0 Femmine 32,8 37,9 23,2 2,8 3,2 100,0 Classi di età 14-19 11,7 40,3 31,0 16,3 0,6 100,0 20-24 26,1 43,9 21,1 3,9 5,0 100,0 25-34 32,1 32,4 27,0 6,6 1,9 100,0 35-44 29,1 39,6 24,8 4,7 1,7 100,0 45-54 28,2 35,7 26,0 7,9 2,3 100,0 55-64 42,3 28,6 19,8 4,5 4,8 100,0 65-74 30,8 39,4 19,2 5,7 4,9 100,0 75 e più 30,0 26,6 15,3 7,9 20,2 100,0 Totale 30,2 35,3 23,3 6,7 4,5 100,0

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Tav. 4.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 59 30 11 12 11 122 Comuni non capoluogo 140 58 25 21 18 263 Sesso Maschi 115 43 13 9 7 187 Femmine 83 45 23 24 22 198 Classi di età 14-19 9 9 5 4 1 28 20-24 15 6 2 0 - 24 25-34 56 10 3 2 0 71 35-44 48 9 4 1 1 62 45-54 37 13 4 3 1 57 55-64 23 16 7 4 5 54 65-74 10 20 6 8 10 54 75 e più 1 7 4 11 12 34 Totale 198 88 36 34 29 385 Tav. 4.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 47,9 24,6 8,8 10,0 8,8 100,0 Comuni non capoluogo 53,2 22,0 9,6 8,1 7,0 100,0 Sesso Maschi 61,7 22,8 6,9 4,9 3,8 100,0 Femmine 41,9 22,9 11,7 12,3 11,2 100,0 Classi di età 14-19 33,3 30,7 19,1 13,4 3,4 100,0 20-24 64,6 24,1 10,4 1,0 - 100,0 25-34 78,4 13,8 4,9 2,7 0,2 100,0 35-44 76,1 14,9 5,6 2,2 1,2 100,0 45-54 64,8 22,0 6,6 4,9 1,7 100,0 55-64 42,0 28,9 12,4 7,4 9,3 100,0 65-74 17,8 36,6 12,0 15,2 18,3 100,0 75 e più 3,1 19,0 12,0 32,4 33,4 100,0 Totale 51,5 22,8 9,3 8,7 7,6 100,0

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Tav. 4.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 7 42 23 25 8 17 122 Comuni non capoluogo 14 79 54 47 19 50 263 Sesso Maschi 18 73 36 31 8 21 187 Femmine 3 48 41 41 19 45 198 Classi di età 14-19 1 13 11 2 0 1 28 20-24 6 14 2 2 - - 24 25-34 6 31 16 13 2 2 71 35-44 2 20 18 15 3 4 62 45-54 2 20 16 11 4 4 57 55-64 3 11 8 14 6 11 54 65-74 1 7 6 12 8 20 54 75 e più - 4 1 1 4 24 34 Totale 21 121 77 72 27 66 385 Tav. 4.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5,9 34,6 18,6 20,2 6,9 13,8 100,0 Comuni non capoluogo 5,4 30,0 20,7 17,9 7,2 18,9 100,0 Sesso Maschi 9,7 38,9 19,2 16,6 4,2 11,4 100,0 Femmine 1,6 24,4 20,8 20,5 9,8 22,8 100,0 Classi di età 14-19 4,5 46,2 38,2 7,9 1,0 2,3 100,0 20-24 25,2 59,3 7,8 7,7 - - 100,0 25-34 9,1 43,7 21,9 18,7 3,4 3,1 100,0 35-44 2,5 32,7 28,3 24,7 4,6 7,2 100,0 45-54 2,8 35,0 27,8 19,6 7,3 7,5 100,0 55-64 6,5 21,3 15,4 26,3 10,3 20,2 100,0 65-74 1,9 12,5 11,1 22,9 15,4 36,1 100,0 75 e più - 12,3 3,1 3,1 10,6 70,9 100,0 Totale 5,6 31,5 20,0 18,6 7,1 17,2 100,0

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Tav. 4.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 8 9 8 16 21 60 122 Comuni non capoluogo 21 5 7 15 33 182 263 Sesso Maschi 14 4 3 14 30 121 187 Femmine 15 10 11 17 24 122 198 Classi di età 14-19 17 1 2 2 2 4 28 20-24 2 2 0 4 5 11 24 25-34 2 2 2 5 14 48 71 35-44 2 2 1 4 9 45 62 45-54 2 2 2 5 9 37 57 55-64 1 3 1 6 8 35 54 65-74 2 2 3 5 5 37 54 75 e più 1 0 3 2 3 25 34 Totale 29 14 15 31 54 242 385 Tav. 4.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 6,7 7,4 6,3 13,3 17,2 49,1 100,0 Comuni non capoluogo 7,9 1,9 2,6 5,7 12,6 69,3 100,0 Sesso Maschi 7,6 2,4 1,7 7,7 16,1 64,5 100,0 Femmine 7,4 4,8 5,7 8,5 12,2 61,4 100,0 Classi di età 14-19 59,1 3,3 8,2 8,2 7,8 13,4 100,0 20-24 7,5 9,9 1,0 15,3 20,4 45,9 100,0 25-34 2,9 2,6 2,1 6,4 19,1 66,9 100,0 35-44 3,4 3,8 1,8 5,7 13,7 71,5 100,0 45-54 3,8 3,1 3,9 8,1 15,4 65,8 100,0 55-64 1,8 4,8 1,9 10,6 15,3 65,7 100,0 65-74 4,2 3,7 4,9 9,8 9,0 68,5 100,0 75 e più 2,5 0,4 10,0 4,5 9,3 73,4 100,0 Totale 7,5 3,6 3,8 8,1 14,1 62,9 100,0

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Tav. 4.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 26 53 21 12 10 122 Comuni non capoluogo 79 99 41 17 25 263 Sesso Maschi 80 76 18 5 8 187 Femmine 25 76 45 25 27 198 Classi di età 14-19 7 15 3 3 0 28 20-24 9 10 3 2 0 24 25-34 23 32 12 4 0 71 35-44 17 28 12 3 2 62 45-54 16 25 11 3 2 57 55-64 19 16 8 4 6 54 65-74 9 19 8 6 12 54 75 e più 4 9 6 3 12 34 Totale 105 152 63 30 35 385 Tav. 4.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 20,9 43,0 17,6 10,0 8,5 100,0 Comuni non capoluogo 30,3 37,8 15,8 6,6 9,5 100,0 Sesso Maschi 42,6 40,9 9,6 2,7 4,3 100,0 Femmine 12,9 38,1 22,7 12,5 13,9 100,0 Classi di età 14-19 24,2 51,5 12,1 11,4 0,8 100,0 20-24 39,4 40,2 11,6 7,7 1,0 100,0 25-34 32,2 44,8 16,6 6,0 0,4 100,0 35-44 28,0 44,7 18,6 5,1 3,6 100,0 45-54 27,7 43,2 19,6 5,7 3,7 100,0 55-64 35,0 29,9 15,6 8,2 11,3 100,0 65-74 17,5 34,6 14,4 11,2 22,2 100,0 75 e più 12,4 24,7 17,1 10,0 35,9 100,0 Totale 27,3 39,5 16,3 7,7 9,2 100,0

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Tav. 4.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 65 9 4 45 122 Comuni non capoluogo 125 12 11 114 263 Sesso Maschi 106 11 6 63 187 Femmine 83 9 9 96 198 Classi di età 14-19 14 3 1 11 28 20-24 16 1 1 7 24 25-34 41 2 4 24 71 35-44 33 4 2 23 62 45-54 34 3 3 17 57 55-64 25 3 2 23 54 65-74 20 3 2 30 54 75 e più 8 1 1 24 34 Totale 190 21 16 159 385 Tav. 4.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 52,9 7,0 3,6 36,5 100,0 Comuni non capoluogo 47,6 4,6 4,3 43,5 100,0 Sesso Maschi 56,9 6,1 3,4 33,7 100,0 Femmine 42,1 4,7 4,8 48,4 100,0 Classi di età 14-19 48,4 10,6 2,2 38,9 100,0 20-24 65,4 3,8 3,0 27,8 100,0 25-34 57,5 3,2 5,8 33,5 100,0 35-44 52,5 6,8 3,4 37,3 100,0 45-54 59,5 4,5 5,4 30,6 100,0 55-64 47,0 6,2 4,3 42,5 100,0 65-74 36,4 5,9 2,8 54,9 100,0 75 e più 23,1 3,3 3,7 70,0 100,0 Totale 49,3 5,4 4,1 41,3 100,0

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Tav. 4.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 16 3 6 97 122 Comuni non capoluogo 35 6 5 217 263 Sesso Maschi 33 5 6 143 187 Femmine 18 4 5 171 198 Classi di età 14-19 4 1 1 23 28 20-24 4 0 1 18 24 25-34 13 2 2 55 71 35-44 8 2 1 51 62 45-54 9 1 1 46 57 55-64 6 1 4 43 54 65-74 3 1 2 48 54 75 e più 3 0 - 31 34 Totale 51 9 11 314 385 Tav. 4.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 13,4 2,7 4,8 79,1 100,0 Comuni non capoluogo 13,2 2,1 2,0 82,8 100,0 Sesso Maschi 17,5 2,5 3,5 76,5 100,0 Femmine 9,2 2,1 2,3 86,4 100,0 Classi di età 14-19 14,0 2,4 1,8 81,8 100,0 20-24 18,9 1,5 3,6 76,0 100,0 25-34 18,3 2,4 2,8 76,5 100,0 35-44 12,7 3,6 1,7 82,1 100,0 45-54 15,7 2,2 1,9 80,3 100,0 55-64 11,7 1,6 7,3 79,3 100,0 65-74 6,0 2,5 3,1 88,4 100,0 75 e più 8,8 1,0 - 90,2 100,0 Totale 13,2 2,3 2,9 81,6 100,0

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Tav. 4.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 12 75 26 9 122 Comuni non capoluogo 36 135 67 25 263 Sesso Maschi 25 100 42 20 187 Femmine 23 110 51 14 198 Classi di età 14-19 4 16 6 2 28 20-24 4 12 6 2 24 25-34 10 38 16 8 71 35-44 6 33 17 7 62 45-54 7 30 15 5 57 55-64 8 29 12 5 54 65-74 5 32 14 3 54 75 e più 5 20 7 3 34 Totale 48 210 93 34 385 Tav. 4.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 10,0 61,4 20,9 7,6 100,0 Comuni non capoluogo 13,6 51,3 25,6 9,5 100,0 Sesso Maschi 13,2 53,4 22,7 10,6 100,0 Femmine 11,7 55,5 25,5 7,3 100,0 Classi di età 14-19 14,3 57,2 22,5 6,0 100,0 20-24 14,8 51,6 25,6 7,9 100,0 25-34 13,4 53,5 22,4 10,6 100,0 35-44 9,3 52,6 27,0 11,2 100,0 45-54 12,4 52,5 25,8 9,4 100,0 55-64 14,8 53,6 22,0 9,7 100,0 65-74 9,9 58,8 25,5 5,8 100,0 75 e più 13,4 57,8 21,5 7,3 100,0 Totale 12,4 54,5 24,1 8,9 100,0

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Tav. 4.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0 24 98 122 Comuni non capoluogo 1 34 227 263 Sesso Maschi 0 26 160 187 Femmine 1 32 165 198 Classi di età 14-19 - 3 26 28 20-24 - 4 20 24 25-34 - 13 58 71 35-44 0 12 50 62 45-54 - 7 49 57 55-64 - 7 47 54 65-74 0 6 48 54 75 e più 1 6 28 34 Totale 2 58 325 385 Tav. 4.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,4 19,6 80,0 100,0 Comuni non capoluogo 0,5 13,0 86,5 100,0 Sesso Maschi 0,2 13,9 85,9 100,0 Femmine 0,6 16,3 83,1 100,0 Classi di età 14-19 - 8,9 91,1 100,0 20-24 - 17,9 82,1 100,0 25-34 - 18,8 81,2 100,0 35-44 0,5 18,8 80,7 100,0 45-54 - 13,0 87,0 100,0 55-64 - 13,4 86,6 100,0 65-74 0,8 10,9 88,3 100,0 75 e più 2,7 17,1 80,3 100,0 Totale 0,4 15,1 84,4 100,0

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Tav. 4.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 32 15 27 45 Comuni non capoluogo 60 33 33 98 Sesso Maschi 48 23 30 73 Femmine 45 24 29 70 Classi di età 14-19 5 3 3 11 20-24 6 4 4 12 25-34 16 9 16 33 35-44 20 10 10 28 45-54 14 6 9 19 55-64 10 4 9 22 65-74 15 7 5 14 75 e più 6 4 3 4 Totale 93 47 59 143 Tav. 4.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 26,3 11,9 21,9 36,5 Comuni non capoluogo 23,0 12,4 12,4 37,4 Sesso Maschi 25,6 12,3 16,1 38,8 Femmine 22,6 12,2 14,8 35,5 Classi di età 14-19 19,1 11,2 10,9 37,6 20-24 26,3 15,7 15,8 51,4 25-34 22,0 13,2 22,6 45,5 35-44 32,5 15,8 16,6 44,2 45-54 23,9 11,1 15,2 34,0 55-64 18,7 7,1 15,8 40,5 65-74 28,1 13,6 10,1 26,5 75 e più 17,8 10,2 10,1 12,8 Totale 24,1 12,3 15,4 37,1

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Tav. 4.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 78 42 1 122 Comuni non capoluogo 3 148 110 2 263 Sesso Maschi 1 89 96 2 187 Femmine 3 138 56 1 198 Classi di età 14-19 - 19 7 2 28 20-24 - 8 16 0 24 25-34 - 29 42 - 71 35-44 0 32 30 0 62 45-54 0 30 26 0 57 55-64 1 37 16 0 54 65-74 1 43 10 0 54 75 e più 2 29 3 - 34 Totale 4 227 151 3 385 Tav. 4.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,6 64,1 34,2 1,1 100,0 Comuni non capoluogo 1,2 56,4 41,7 0,7 100,0 Sesso Maschi 0,5 47,5 51,1 0,9 100,0 Femmine 1,5 69,6 28,3 0,7 100,0 Classi di età 14-19 - 67,6 26,1 6,3 100,0 20-24 - 31,5 67,4 1,1 100,0 25-34 - 40,9 59,1 - 100,0 35-44 0,5 51,0 48,2 0,2 100,0 45-54 0,5 52,9 46,3 0,4 100,0 55-64 1,6 68,6 29,1 0,7 100,0 65-74 1,3 78,9 19,0 0,8 100,0 75 e più 5,0 84,9 10,1 - 100,0 Totale 1,0 58,8 39,3 0,8 100,0

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Tav. 4.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 18 34 52 Dispositivi di sicurezza meccanici 12 18 30 Tav. 4.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 34,4 31,0 32,2 Dispositivi di sicurezza meccanici 22,0 16,9 18,5

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Tav. 4.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 28 38 65 Il bloccaggio alle finestre 11 21 32 Inferriate a porte e/o finestre 12 28 41 Un portiere o custode 3 4 7 Un dispositivo di allarme 6 12 18 Una cassaforte 7 13 19 Tav. 4.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 51,9 34,7 40,3 Il bloccaggio alle finestre 21,6 19,1 19,9 Inferriate a porte e/o finestre 23,2 26,1 25,1 Un portiere o custode 5,8 3,3 4,2 Un dispositivo di allarme 10,6 11,3 11,1 Una cassaforte 13,1 11,5 12,1

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Tav. 4.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 5 4 9 Borseggi 6 8 13 Furti di oggetti personali 10 18 28 Rapine 1 - 1 Aggressioni 2 2 4 Tav. 4.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 4,3 1,4 2,3 Borseggi 4,7 2,9 3,5 Furti di oggetti personali 7,8 6,9 7,2 Rapine 0,5 - 0,2 Aggressioni 1,4 0,8 1,0

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Tav. 4.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 3 3 6 Furti interni prima Furti di auto 3 5 8 Furti di moto/ciclomotori 1 2 2 Furti di biciclette 6 7 13 Furti di oggetti nei veicoli 7 12 19 Vandalismi alla casa/auto 10 15 25 Reati contro gli animali 1 4 5 Tav. 4.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 5,2 3,2 3,8 Furti interni prima casa 6,7 7,8 7,5 Furti di auto 5,2 4,8 4,9 Furti di moto/ciclomotori 1,7 1,4 1,5 Furti di biciclette 10,7 6,9 8,1 Furti di oggetti nei veicoli 13,4 10,8 11,7 Vandalismi alla casa/auto 19,1 14,0 15,7 Reati contro gli animali 1,4 4,0 3,2

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Tav. 4.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 9 19 28 Atti di esibizionismo 11 21 32 Telefonate oscene 13 25 38 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 1 5 6 Atti di esibizionismo 1 2 3 Telefonate oscene 6 14 20 Tav. 4.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 22,1 21,5 21,7 Atti di esibizionismo 25,6 23,8 24,3 Telefonate oscene 32,4 28,1 29,5 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 3,5 5,2 4,6 Atti di esibizionismo 2,1 2,7 2,5 Telefonate oscene 15,3 15,7 15,5

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5. MODENA

Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Modena.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Comune di residenza

Modena 451 28,9 155.372 28,6 Altri comuni 1.112 71,1 387.776 71,4

Provincia di Modena 1.563 100 543.148 100 5.1 I comportamenti fuori casa. Il quadro che emerge dall’analisi del prospetto 2 sembra rappresentare, nel caso della città capoluogo, una realtà in cui si tende ad uscire mediamente meno che altrove, sia di giorno, per fare la spesa, sia la sera. In quest’ultimo caso, i modenesi che ri-siedono in città escono di frequente per 5 punti percentuali in meno rispetto alla media degli altri capoluoghi, mentre per gli abitanti della provincia – rispetto alla media degli abitanti delle altre province - non vi è praticamente differenza. I modenesi, poi, oltre ad uscire la sera meno di altri cittadini dell’Emilia – Romagna, utilizzano in misura considerevolmente minore i mezzi pubblici, mentre ricorrono all’automobile con una frequenza assai più elevata che negli altri capoluoghi (11 punti percentuali in più). Anche gli abitanti della provincia tendono a non utilizzare il mezzo pubblico e a privilegiare quello privato, ma lo scarto con la media regionale è meno forte. Prospetto 2 - Comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena. Percentuali sulla popolazio-

ne stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Comportamenti Emilia-Romagna

provincia di Modena

Emilia-Romagna

Modena

Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 33,2 39,3 35,1 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 53,7 44,3 51,7 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 37,1 38,6 33,9 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 9,8 19,5 11,6

5.2 La percezione della propria sicurezza. Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena. Per-

centuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Modena

Emilia-Romagna

Modena

Camminare la sera soli (molto e abbastanza sicuri) 66,2 63,6 60,9 56,4 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 39,9 37,5 41,3 Chiudere di notte (sempre) 80,5 82,0 79,1 82,1 Le FF.OO controllano la zona in cui si vive (molto + abb.) 66,8 66,2 64,3 61,4 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 33,8 33,5 28,6

Vediamo in primo luogo le differenze tra gli abitanti della città e quelli della provincia. I primi, com’è prevedibile, manifestano una percezione di insicurezza più elevata dei secondi, e soprattutto rispetto alla sicurezza fuori casa (8 punti di differenza) e rispetto alla percezione del controllo da parte delle forze dell’ordine. I cittadini modenesi, però, manifestano anche mediamente

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una insicurezza più spiccata con riferimento alla media degli altri capoluoghi, per tutti i comportamenti considerati: sono più insicuri a camminare la sera da soli, chiudono più frequentemente la porta a chiave, sia di giorno che di notte, percepiscono in misura minore la presenza delle forze dell’ordine. Anche la situazione della provincia modenese, se pure migliore di quella del capoluogo, presenta livelli di insicurezza legger-mente maggiori di quelli della media delle altre province. 5.3 La percezione degli elementi di disordine sociale. Prospetto 4 - Indicatori di percezione di elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nella

provincia di Modena. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Modena

Emilia-Romagna

Modena

Considerano a rischio la propria zona (molto + abb.) 17,4 19,2 24,8 32,0 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 28,8 36,1 53,1 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 17,9 19,6 37,7 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 18,8 28,3 41,1 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 36,9 40,1 39,6

La situazione che si evidenza nel prospetto 4 conferma le indicazioni emerse in precedenza. I modenesi, sia in città che ( ma in misura assai minore) in provincia tendono a considerare la propria zona a rischio e a vedere elementi di disordine sociale con una notevole frequenza. Sempre in città, notiamo in particolare che le persone che vedono drogati, spacciatori e prostitute sono in numero considerevolmente maggiore della media dei capoluoghi emiliano–romagnoli. Nel caso degli “spacciatori” questa differenza ammonta a circa 18 punti percentuali, mentre l’unico elemento di “disturbo” ad essere notato in maniera simile alla media delle altre città è quello dei vandalismi. Con un divario così forte, è da ritenersi confortante che i cittadini che ritengono la propria zona come “molto” o “abbastanza” a rischio siano soltanto poco più del 3% della media regionale. Anche nella provincia modenese gli elementi di disordine vengono percepiti in misura maggiore che nella media delle altre pro-vince, ma il divario è decisamente più ridotto (addirittura favorevole alla provincia modenese nel caso dei vandalismi) e al li-mite della significatività. D’altronde gli elementi di disordine richiamati rappresentano tipici fenomeni “urbani” ed è quindi ov-vio e realistico che siano presenti in misura assai maggiore nel capoluogo che in provincia. 5.4 I dispositivi di sicurezza. Prospetto 5 - Diffusione di alcuni dispositivi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena. Percentuali

sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Dispositivi Emilia-Romagna

provincia di Modena

Emilia-Romagna

Modena

Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 33,9 31,4 34,2 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 19,0 20,6 22,6 Porta blindata 36,7 39,5 44,9 49,2 Blocco delle finestre 20,6 21,3 21,3 23,5 Inferriate 23,8 23,8 22,2 19,6 Portiere/custode 3,8 4,5 5,5 8,1 Dispositivo di allarme 8,2 7,8 8,0 8,3 Cassaforte 11,2 10,7 11,7 13,0

Ad una maggiore percezione di insicurezza e di “presenze allarmanti” nella propria zona corrisponde una maggiore tendenza dei modenesi, sia nel capoluogo che fuori città, a dotarsi di dispositivi di sicurezza. Il precedente prospetto 5 ci mostra una maggiore diffusione di quasi tutti i dispositivi richiamati (escluse le inferriate), ma soprattutto del ricorso alle porte blindate. Tutti gli indicatori finora richiamati presentano quindi un quadro coerente nell’assunzione dei comportamenti di paura e di di-fesa: dalla maggiore sensazione di insicurezza sia fuori che dentro casa, alla maggiore percezione di elementi di disordine e di allarme, alla più diffusa tendenza a difendersi con protezioni di vario genere.

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5.5 La vittimizzazione degli individui, delle famiglie e delle donne. Gli indicatori che vengono esaminati qui e nel prossimo paragrafo cercano di verificare, a differenza di quelli dei paragrafi pre-cedenti che registravano l’opinione degli intervistati, alcuni dati di fatto; viene infatti richiesto di indicare se negli ultimi tre anni si è stati vittime si una serie di comportamenti criminali. Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena. Per-

centuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Reati Emilia-Romagna

provincia di Modena

Emilia-Romagna

Modena

Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni)

Scippi 2,1 2,2 3,3 4,2 Borseggi 4,8 4,6 6,8 7,2 Furti di oggetti personali 5,8 5,4 7,1 7,2 Rapine 0,4 0,4 0,5 0,7 Aggressioni 1,4 1,2 1,9 1,3

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni)

Furti esterni alla prima casa 5,2 5,2 6,0 6,3 Furti interni alla prima casa 6,8 8,1 7,4 10,2 Furti di auto 5,5 6,5 6,8 8,2 Furti di moto/ciclomotori 2,0 1,5 2,9 2,4 Furti di biciclette 8,8 9,7 12,1 15,0 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 13,6 11,3 16,1 Vandalismi all’auto 13,7 14,0 15,8 17,7 Vandalismi alla casa 2,5 2,5 2,9 2,4 Reati contro gli animali 3,2 3,3 1,9 1,7

Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Modena. Percentuali sulla

popolazione femminile stimata (dai 14 ai 59 anni).

In complesso Solo capoluoghi

Reati Emilia-Romagna

provincia di Modena

Emilia-Romagna

Modena

Nel corso della vita hanno subito:

Molestie sessuali 23,6 23,7 29,4 25,6 Atti di esibizionismo 25,9 23,2 31,0 22,1 Telefonate oscene 35,3 39,2 41,8 49,5

Negli ultimi 3 anni hanno subito:

Molestie sessuali 4,8 5,3 4,4 5,2 Atti di esibizionismo 4,5 3,6 6,1 4,3 Telefonate oscene 16,4 19,3 19,7 24,2

Se i modenesi manifestano maggiore insicurezza degli abitanti di altre città emiliano–romagnole, essi sono anche, coerentemen-te, più vittimizzati di altri cittadini della nostra regione. A Modena città si è più esposti sia alle forme di vittimizzazione in-dividuale che a quelle familiari, ma nel primo caso le differenze sono veramente irrisorie e quindi tali da non giustificare a pie-no quella spiccata percezione di allarme per strada la sera emersa dal precedente prospetto. I reati a cui i modenesi sono più esposti sono soprattutto i furti interni alla prima casa, i furti di biciclette e, soprattutto, i furti di oggetti dagli autoveicoli: è quindi assolutamente coerente con queste forme di vittimizzazione l’adozione di strumenti protettivi del tipo indicato dal pro-spetto 5. Decisamente migliore la situazione del resto della provincia e ciò sia rispetto, ovviamente, alla città, sia rispetto alla media delle altre province. Anche in questo caso i valori sono più elevati, ma in maniera poco significativa sul piano statistico. Decisamente migliore è invece la situazione delle aggressioni alle donne, ed in particolare delle molestie sessuali e degli atti di esibizionismo, comportamenti ai quali, nel corso della loro vita ed anche negli ultimi tre anni, le donne modenesi sono assai

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meno esposte di quelle della media della altre città capoluogo. Questa situazione positiva è tipica della città, perché nella pro-vincia questa differenza rispetto al resto della regione non si riscontra. Tuttavia, le donne modenesi appaiono assai più di altre esposte al rischio di subire telefonate oscene: una dato che dovrebbe far riflettere e sollecitare alla predisposizione di strumenti preventivi. 5.7 Conclusioni Possiamo concludere questa breve rassegna dei principali indicatori di insicurezza e di vittimizzazione a Modena e nella sua provincia riconoscendo, innanzi tutto, una notevole congruenza e linearità tra percezioni, opinioni, rappresentazioni dei proble-mi e forme di vittimizzazione oggettiva. Abbiamo visto che i modenesi sono tendenzialmente più esposti (anche se con diffe-renze spesso lievi) di altri cittadini della regione ad alcuni comportamenti criminosi; coerentemente esprimono livelli di insi-curezza maggiore (con una certa difficoltà a riconoscere però la coerenza tra paura “fuori casa” ed esposizione a criminalità si strada in senso stretto, che non appare così forte). Vediamo anche che la fortissima percezione di elementi di disordine (forse il dato che caratterizza più di tutti gli altri la situazione modenese) non si traduce né in allarme e preoccupazione elevatissimi, né pare portare con sé forme di criminalità oggettiva più consistente. Secondo la nota teoria delle “finestre rotte”, infatti, la presenza di disordine sociale provoca come conseguenza un aumento della criminalità vera e propria: un fenomeno che, a Modena, non sembra essere (ancora?) avvenuto. Anche a Modena, come altrove, è nella città che si concentrano i fenomeni più negativi: nella provincia sia la vittimizzazione oggettiva che la percezione della sicurezza, pur collocandosi leggermente al di sopra della media delle altre province emiliano–romagnole, rimangono fenomeni più sfumati nella loro problematicità.

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CAPITOLO 5 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 5.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 451 28,9 155.372 28,6 Comuni non capoluogo 1.112 71,1 387.776 71,4 Sesso Maschi 701 44,8 263.055 48,4 Femmine 862 55,2 280.093 51,6 Classi di età 14-19 95 6,1 38.156 7,0 20-24 90 5,8 33.080 6,1 25-34 290 18,6 100.640 18,5 35-44 297 19,0 90.739 16,7 45-54 220 14,1 83.228 15,3 55-64 235 15,0 77.312 14,2 65-74 218 13,9 80.997 14,9 75 e più 118 7,5 38.996 7,2 Totale provincia 1.563 100,0 543.148 100,0 Tav. 5.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 58 3,7 20.226 3,7 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 122 7,8 55.282 10,2 Direttivi, quadri, impiegati 326 20,9 90.935 16,7 Operai 274 17,5 100.116 18,4 In cerca di nuova occupazione 20 1,3 9.313 1,7 In cerca di prima occupazione 7 0,4 2.978 0,5 Casalinghe 167 10,7 49.077 9,0 Studenti 139 8,9 47.998 8,8 Ritirati dal lavoro 398 25,5 148.467 27,3 Altra condizione 52 3,3 18.756 3,5 Totale provincia 1.563 100,0 543.148 100,0

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Tav. 5.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 96 6,1 26.905 5,0 Diploma superiore 448 28,7 120.217 22,1 Media inferiore 536 34,3 196.894 36,3 Licenza elementare 410 26,2 168.163 31,0 Nessun titolo 73 4,7 30.968 5,7 Totale provincia 1.563 100,0 543.148 100,0 Tav. 5.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 17 1,1 3.485 1,5 Villa, villino 290 18,6 39.490 16,7 Signorile 61 3,9 8.684 3,7 Civile 911 58,3 138.245 58,4 Economica, popolare 148 9,5 24.788 10,5 Rurale 127 8,1 20.567 8,7 Impropria 7 0,4 1.035 0,4 Altro 2 0,1 322 0,1 Totale provincia 1.563 100,0 236.616 100,0

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Tav. 5.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 55 55 32 8 6 155 Comuni non capoluogo 126 134 82 27 19 388 Sesso Maschi 76 85 62 23 17 263 Femmine 104 104 52 12 8 280 Classi di età 14-19 6 18 11 3 1 38 20-24 9 10 7 5 1 33 25-34 29 38 26 5 3 101 35-44 29 34 20 5 3 91 45-54 32 25 18 5 3 83 55-64 36 24 11 4 3 77 65-74 29 29 13 4 7 81 75 e più 11 11 9 4 5 39 Totale 180 189 114 35 25 543

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Tav. 5.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 35,1 35,3 20,4 5,2 4,0 100,0 Comuni non capoluogo 32,4 34,6 21,1 7,0 4,9 100,0 Sesso Maschi 28,9 32,2 23,5 8,8 6,5 100,0 Femmine 37,2 37,2 18,5 4,2 2,9 100,0 Classi di età 14-19 15,3 46,5 27,7 8,1 2,4 100,0 20-24 28,5 30,6 20,5 15,9 4,5 100,0 25-34 29,3 37,4 25,4 5,0 3,0 100,0 35-44 31,6 37,7 21,9 5,4 3,3 100,0 45-54 38,5 30,2 22,1 6,0 3,2 100,0 55-64 46,1 31,4 14,1 5,0 3,3 100,0 65-74 35,2 35,4 15,9 4,9 8,6 100,0 75 e più 27,5 28,4 22,4 10,2 11,6 100,0 Totale 33,2 34,8 20,9 6,5 4,6 100,0

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Tav. 5.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 80 34 15 9 17 155 Comuni non capoluogo 212 82 32 31 32 388 Sesso Maschi 166 54 14 13 16 263 Femmine 125 63 32 27 33 280 Classi di età 14-19 14 15 5 3 2 38 20-24 24 8 1 0 - 33 25-34 78 16 2 1 3 101 35-44 72 12 5 1 1 91 45-54 55 16 5 5 3 83 55-64 30 21 11 9 6 77 65-74 16 20 13 14 19 81 75 e più 4 7 4 7 16 39 Totale 292 116 46 40 49 543

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Tav. 5.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 51,7 21,7 9,4 6,1 11,0 100,0 Comuni non capoluogo 54,5 21,3 8,1 7,9 8,2 100,0 Sesso Maschi 63,3 20,4 5,2 5,0 6,1 100,0 Femmine 44,8 22,3 11,6 9,7 11,7 100,0 Classi di età 14-19 36,5 40,0 11,8 7,3 4,4 100,0 20-24 71,3 25,0 2,8 0,8 - 100,0 25-34 78,0 15,9 2,3 1,3 2,5 100,0 35-44 79,5 12,7 5,7 1,3 0,7 100,0 45-54 65,7 19,4 6,2 5,5 3,3 100,0 55-64 38,5 27,5 14,5 11,8 7,7 100,0 65-74 19,4 25,2 15,5 16,7 23,1 100,0 75 e più 9,1 18,9 11,0 18,9 42,1 100,0 Totale 53,7 21,4 8,5 7,4 9,0 100,0

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Tav. 5.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 7 46 32 25 11 35 155 Comuni non capoluogo 26 123 66 73 24 76 388 Sesso Maschi 23 99 42 46 15 37 263 Femmine 9 70 56 53 19 74 280 Classi di età 14-19 2 20 10 4 - 1 38 20-24 9 21 3 1 - - 33 25-34 10 48 16 18 3 5 101 35-44 3 33 22 22 5 6 91 45-54 2 22 20 20 6 13 83 55-64 4 15 16 19 10 14 77 65-74 2 9 9 11 9 42 81 75 e più 1 2 2 4 2 29 39 Totale 32 169 98 99 34 111 543

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Tav. 5.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 4,4 29,5 20,5 16,2 6,8 22,6 100,0 Comuni non capoluogo 6,6 31,8 17,0 19,0 6,1 19,6 100,0 Sesso Maschi 8,9 37,8 16,0 17,4 5,7 14,2 100,0 Femmine 3,3 24,9 19,8 18,9 6,9 26,2 100,0 Classi di età 14-19 5,3 52,6 27,5 11,7 - 2,9 100,0 20-24 27,0 62,2 9,2 1,7 - - 100,0 25-34 9,5 47,8 16,0 18,1 3,4 5,2 100,0 35-44 3,5 36,7 23,8 23,9 5,1 7,0 100,0 45-54 2,9 26,3 24,0 24,6 6,8 15,4 100,0 55-64 5,0 19,0 20,7 24,5 12,7 18,1 100,0 65-74 2,1 10,8 11,1 13,4 10,8 52,0 100,0 75 e più 2,2 4,3 3,9 9,0 5,2 75,5 100,0 Totale 6,0 31,1 18,0 18,2 6,3 20,4 100,0

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Tav. 5.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 8 10 7 23 24 83 155 Comuni non capoluogo 24 11 7 25 45 277 388 Sesso Maschi 13 10 5 23 33 181 263 Femmine 19 12 9 25 36 179 280 Classi di età 14-19 20 3 1 4 4 8 38 20-24 2 3 1 4 6 17 33 25-34 2 3 3 9 13 71 101 35-44 2 2 0 7 15 65 91 45-54 2 2 2 5 15 57 83 55-64 2 4 3 9 6 54 77 65-74 1 3 4 6 9 58 81 75 e più 1 2 0 3 2 31 39 Totale 32 21 14 47 69 360 543

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Tav. 5.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5,1 6,5 4,8 14,7 15,3 53,6 100,0 Comuni non capoluogo 6,1 2,9 1,7 6,3 11,6 71,3 100,0 Sesso Maschi 4,8 3,7 1,8 8,6 12,4 68,7 100,0 Femmine 6,8 4,2 3,3 8,8 12,9 63,9 100,0 Classi di età 14-19 51,1 6,6 2,3 10,4 9,3 20,3 100,0 20-24 6,3 8,5 4,1 13,4 17,7 50,0 100,0 25-34 1,9 3,3 2,7 8,7 12,8 70,6 100,0 35-44 2,3 2,1 0,5 7,7 16,2 71,4 100,0 45-54 2,6 2,5 1,9 6,4 18,1 68,5 100,0 55-64 2,6 4,9 3,6 11,4 8,1 69,4 100,0 65-74 0,9 4,1 4,8 7,4 10,7 72,1 100,0 75 e più 3,0 4,5 0,9 8,2 4,7 78,7 100,0 Totale 5,8 4,0 2,6 8,7 12,7 66,2 100,0

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Tav. 5.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 26 62 30 17 20 155 Comuni non capoluogo 100 157 61 31 38 388 Sesso Maschi 92 120 30 6 15 263 Femmine 34 99 62 42 43 280 Classi di età 14-19 7 20 8 3 0 38 20-24 8 17 5 3 - 33 25-34 27 48 17 7 1 101 35-44 29 42 9 6 3 91 45-54 22 32 17 6 6 83 55-64 15 29 16 9 8 77 65-74 14 24 13 9 23 81 75 e più 4 7 6 5 17 39 Totale 126 219 91 48 58 543

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Tav. 5.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 16,6 39,7 19,6 10,9 13,1 100,0 Comuni non capoluogo 25,9 40,6 15,7 8,1 9,7 100,0 Sesso Maschi 35,1 45,5 11,3 2,3 5,8 100,0 Femmine 12,0 35,5 22,1 15,1 15,3 100,0 Classi di età 14-19 18,6 51,2 20,9 8,6 0,7 100,0 20-24 23,1 52,4 16,3 8,2 - 100,0 25-34 27,2 47,9 17,1 7,1 0,8 100,0 35-44 32,2 46,7 10,4 7,1 3,6 100,0 45-54 26,8 38,7 20,6 7,2 6,7 100,0 55-64 19,2 37,8 20,3 12,1 10,5 100,0 65-74 16,8 29,0 15,5 10,5 28,1 100,0 75 e più 10,4 17,2 15,6 12,3 44,5 100,0 Totale 23,2 40,3 16,8 8,9 10,7 100,0

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Tav. 5.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 76 10 5 64 155 Comuni non capoluogo 198 23 14 153 388 Sesso Maschi 154 17 7 85 263 Femmine 121 15 12 132 280 Classi di età 14-19 21 4 2 11 38 20-24 19 1 3 10 33 25-34 56 5 3 37 101 35-44 54 7 2 28 91 45-54 47 5 3 28 83 55-64 37 4 2 34 77 65-74 30 4 2 45 81 75 e più 10 2 3 25 39 Totale 275 32 19 217 543

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Tav. 5.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 49,1 6,2 3,4 41,3 100,0 Comuni non capoluogo 51,2 5,9 3,6 39,4 100,0 Sesso Maschi 58,6 6,5 2,7 32,2 100,0 Femmine 43,1 5,5 4,3 47,1 100,0 Classi di età 14-19 55,6 10,5 5,6 28,3 100,0 20-24 58,6 3,8 8,8 28,8 100,0 25-34 55,4 5,2 2,5 36,9 100,0 35-44 59,6 7,6 2,4 30,3 100,0 45-54 56,9 5,7 3,7 33,6 100,0 55-64 48,0 5,6 2,4 43,9 100,0 65-74 36,8 5,2 2,3 55,7 100,0 75 e più 25,7 4,5 6,7 63,1 100,0 Totale 50,6 6,0 3,5 39,9 100,0

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Tav. 5.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 19 4 5 128 155 Comuni non capoluogo 47 11 12 318 388 Sesso Maschi 38 10 10 205 263 Femmine 27 5 7 241 280 Classi di età 14-19 5 1 2 30 38 20-24 5 1 1 26 33 25-34 12 3 1 84 101 35-44 11 4 4 71 91 45-54 14 3 2 64 83 55-64 10 2 3 63 77 65-74 5 1 1 74 81 75 e più 3 0 2 33 39 Totale 66 15 17 446 543

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Tav. 5.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 12,2 2,5 3,2 82,1 100,0 Comuni non capoluogo 12,0 2,9 3,0 82,0 100,0 Sesso Maschi 14,6 3,8 3,7 77,9 100,0 Femmine 9,8 1,9 2,4 85,9 100,0 Classi di età 14-19 13,3 3,4 4,5 78,7 100,0 20-24 15,6 2,3 4,3 77,8 100,0 25-34 11,8 3,3 1,0 83,9 100,0 35-44 12,6 4,6 4,1 78,7 100,0 45-54 16,6 3,6 2,8 77,1 100,0 55-64 12,5 2,4 3,6 81,6 100,0 65-74 6,6 0,7 1,8 90,8 100,0 75 e più 8,5 1,1 5,6 84,9 100,0 Totale 12,1 2,8 3,1 82,0 100,0

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Tav. 5.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 14 82 44 16 155 Comuni non capoluogo 49 215 95 29 388 Sesso Maschi 34 146 58 25 263 Femmine 29 151 81 20 280 Classi di età 14-19 7 22 7 2 38 20-24 4 20 7 2 33 25-34 10 55 26 10 101 35-44 9 55 19 8 91 45-54 9 44 24 7 83 55-64 9 41 22 6 77 65-74 10 39 25 8 81 75 e più 6 22 9 2 39 Totale 63 297 139 45 543

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Tav. 5.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 8,9 52,6 28,2 10,4 100,0 Comuni non capoluogo 12,7 55,4 24,5 7,4 100,0 Sesso Maschi 13,1 55,5 22,0 9,4 100,0 Femmine 10,3 53,7 28,9 7,1 100,0 Classi di età 14-19 19,0 56,4 19,2 5,4 100,0 20-24 11,2 59,9 22,1 6,9 100,0 25-34 9,7 54,7 25,9 9,8 100,0 35-44 9,8 60,2 21,0 8,9 100,0 45-54 10,8 52,4 28,4 8,3 100,0 55-64 11,1 53,1 28,6 7,1 100,0 65-74 11,9 48,4 30,4 9,3 100,0 75 e più 16,1 55,5 22,3 6,1 100,0 Totale 11,6 54,6 25,6 8,2 100,0

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Tav. 5.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0 50 106 155 Comuni non capoluogo 4 55 329 388 Sesso Maschi 3 48 213 263 Femmine 1 57 222 280 Classi di età 14-19 - 7 32 38 20-24 0 6 27 33 25-34 - 22 78 101 35-44 0 16 75 91 45-54 - 19 64 83 55-64 1 15 61 77 65-74 0 15 66 81 75 e più 1 6 31 39 Totale 4 104 435 543

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Tav. 5.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,1 32,0 67,9 100,0 Comuni non capoluogo 1,0 14,1 84,9 100,0 Sesso Maschi 1,1 18,1 80,8 100,0 Femmine 0,5 20,3 79,2 100,0 Classi di età 14-19 - 17,1 82,9 100,0 20-24 1,5 17,0 81,5 100,0 25-34 - 22,1 77,9 100,0 35-44 0,5 17,3 82,2 100,0 45-54 - 22,5 77,5 100,0 55-64 1,9 19,0 79,1 100,0 65-74 0,4 18,3 81,3 100,0 75 e più 3,6 15,7 80,7 100,0 Totale 0,8 19,2 80,0 100,0

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Tav. 5.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 83 59 64 62 Comuni non capoluogo 74 39 38 139 Sesso Maschi 74 48 54 101 Femmine 82 49 48 100 Classi di età 14-19 6 6 6 15 20-24 7 7 6 13 25-34 34 21 22 40 35-44 30 16 18 39 45-54 25 14 19 38 55-64 26 15 16 28 65-74 21 14 10 21 75 e più 7 5 4 7 Totale 156 97 102 200

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Tav. 5.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 53,1 37,7 41,1 39,6 Comuni non capoluogo 19,0 10,0 9,8 35,8 Sesso Maschi 28,3 18,2 20,5 38,2 Femmine 29,2 17,6 17,1 35,6 Classi di età 14-19 16,8 15,5 16,1 38,1 20-24 21,6 19,8 19,4 38,6 25-34 33,8 21,0 22,3 39,7 35-44 32,8 17,2 19,9 42,7 45-54 30,6 17,3 22,4 45,5 55-64 33,1 19,6 20,4 36,5 65-74 26,2 17,0 12,9 26,2 75 e più 17,2 12,4 10,5 18,4 Totale 28,8 17,9 18,8 36,9

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Tav. 5.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0 111 44 1 155 Comuni non capoluogo 6 243 136 3 388 Sesso Maschi 3 146 112 2 263 Femmine 3 208 67 2 280 Classi di età 14-19 - 28 8 1 38 20-24 0 14 19 0 33 25-34 - 49 51 1 101 35-44 0 51 38 1 91 45-54 - 53 30 0 83 55-64 2 56 19 - 77 65-74 1 68 12 - 81 75 e più 2 34 2 - 39 Totale 6 354 180 4 543

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Tav. 5.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,1 71,3 28,1 0,5 100,0 Comuni non capoluogo 1,5 62,7 35,0 0,8 100,0 Sesso Maschi 1,2 55,5 42,7 0,6 100,0 Femmine 1,0 74,2 24,0 0,8 100,0 Classi di età 14-19 - 74,4 22,0 3,6 100,0 20-24 1,5 41,0 56,7 0,8 100,0 25-34 - 48,9 50,5 0,6 100,0 35-44 0,5 56,3 42,0 1,2 100,0 45-54 - 63,3 36,1 0,6 100,0 55-64 2,3 72,7 25,0 - 100,0 65-74 1,0 84,5 14,4 - 100,0 75 e più 6,0 88,0 6,0 - 100,0 Totale 1,1 65,2 33,1 0,7 100,0

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Tav. 5.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 25 55 80 Dispositivi di sicurezza meccanici 16 28 45 Tav. 5.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 34,2 33,8 33,9 Dispositivi di sicurezza meccanici 22,6 17,4 19,0

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Tav. 5.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 36 58 93 Il bloccaggio alle finestre 17 33 50 Inferriate a porte e/o finestre 14 42 56 Un portiere o custode 6 5 11 Un dispositivo di allarme 6 12 18 Una cassaforte 9 16 25 Tav. 5.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 49,2 35,2 39,5 Il bloccaggio alle finestre 23,5 20,3 21,3 Inferriate a porte e/o finestre 19,6 25,6 23,8 Un portiere o custode 8,1 3,0 4,5 Un dispositivo di allarme 8,3 7,6 7,8 Una cassaforte 13,0 9,8 10,7

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Tav. 5.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 7 6 12 Borseggi 11 14 25 Furti di oggetti personali 11 18 29 Rapine 1 1 2 Aggressioni 2 5 7 Tav. 5.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 4,2 1,4 2,2 Borseggi 7,2 3,5 4,6 Furti di oggetti personali 7,2 4,6 5,4 Rapine 0,7 0,3 0,4 Aggressioni 1,3 1,2 1,2

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Tav. 5.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 5 8 12 Furti interni prima casa 7 12 19 Furti di auto 6 9 15 Furti di moto/ciclomotori 2 2 3 Furti di biciclette 11 12 23 Furti di oggetti nei veicoli 12 20 32 Vandalismi alla casa/auto 15 24 39 Reati contro gli animali 1 7 8 Tav. 5.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 6,3 4,7 5,2 Furti interni prima casa 10,2 7,2 8,1 Furti di auto 8,2 5,7 6,5 Furti di moto/ciclomotori 2,4 1,0 1,5 Furti di biciclette 15,0 7,4 9,7 Furti di oggetti nei veicoli 16,1 12,4 13,6 Vandalismi alla casa/auto 20,6 14,7 16,5 Reati contro gli animali 1,7 4,0 3,3

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Tav. 5.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 14 30 45 Atti di esibizionismo 12 31 44 Telefonate oscene 27 46 74 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 3 7 10 Atti di esibizionismo 2 4 7 Telefonate oscene 13 23 36 Tav. 5.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 25,6 22,9 23,7 Atti di esibizionismo 22,1 23,6 23,2 Telefonate oscene 49,5 34,9 39,2 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 5,2 5,3 5,3 Atti di esibizionismo 4,3 3,2 3,6 Telefonate oscene 24,2 17,3 19,3

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6. BOLOGNA Nella provincia di Bologna l’indagine telefonica ha riguardato 2.001 persone, 847 delle quali (42,3%) residenti nel comune capoluogo. Queste interviste sono state poi utilizzate per stimare i valori relativi alla popolazione residente con più di 14 anni che ammonta, complessivamente, a circa 817mila persone, il 42,8% delle quali (349mila) residenti nel comune di Bologna. Il quadro complessivo è riassunto nel prospetto 1 e descritto in dettaglio nelle tavole 6.1-6.4. Prospetto 1 – Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Bologna e per l’intera regione.

Ambito di riferimento numero di interviste popolazione stimata

Provincia di Bologna 2.001 816.978 (di cui) Bologna capoluogo 847 349.415 Emilia-Romagna 11.726 3.514.297 (di cui) capoluoghi dell’Emilia-Romagna 4.590 1.322.338

Una considerazione preliminare che, anche per le indubbie ripercussioni sui comportamenti in tema di sicurezza, deve essere necessariamente ricordata riguarda il maggior peso, rispetto alla media regionale, della popolazione residente nel comune capoluogo (42,8 vs 37,6%). Un esame dei principali risultati riportati nel Prospetto 2, sintesi delle tavole statistiche dell’appendice, evidenzia le peculiarità dei bolognesi rispetto al complesso degli emiliano-romagnoli. I due aspetti che nella provincia di Bologna caratterizzano maggiormente i comportamenti fuori casa possono essere individuati nel minore uso quotidiano dell’auto (47,7 vs 50,1%) e nel corrispondente assai più frequente uso dei mezzi pubblici (23,3 contro il 14%). Andamenti analoghi si riscontrano anche nel capoluogo con differenze che divengono ancora più accentuate nell’utilizzo dei mezzi pubblici (33,6 contro il 19,5% dell’insieme dei capoluoghi). I bolognesi dichiarano inoltre una maggiore propensione ad uscire la sera più volte nell’arco della settimana. Ciò si verifica sia nella provincia (39 vs 37,9%) che nel comune capoluogo (40,4 contro il 38,6% dell’insieme dei capoluoghi). Il capitolo “percezione della propria sicurezza”, invece, accanto ad una minore sicurezza a camminare al buio - in provincia e nel comune capoluogo - registra in entrambe le realtà analizzate valori inferiori alla media nell’abitudine di chiudere la porta quando si è soli in casa, sia di giorno che di notte. Accanto ad una più limitata percentuale di bolognesi che dichiarano di essere stati fermati dalle forze dell’ordine per gli ordinari controlli (1,7 punti in meno a livello generale; 3,6 punti in meno nel capoluogo), risulta inferiore anche la quota di intervistati che riconoscono alle forze dell’ordine la capacità di controllare “molto” la criminalità nella zona in cui risiedono. Lo scarto dalla media regionale assai contenuto per l’intera provincia (-0,8) aumenta in misura rilevante passando al comune capoluogo (-1,6). A questo quadro si associa fra i bolognesi interessati dall’indagine una percezione più marcata che nella zona in cui abitano – sia in provincia che nel comune capoluogo – sono presenti i segnali che abitualmente individuano una situazione di degrado e di “disordine sociale” (presenza di drogati, spacciatori, prostitute, ecc.). Risulta inoltre maggiormente diffusa, soprattutto fra i residenti nel capoluogo (34,2 contro il 24,8% dei capoluoghi in complesso), la convinzione di vivere in una zona a rischio di criminalità. Il ricorso dei bolognesi ai sistemi di sicurezza appare con pochissime eccezioni (sistemi di allarme nelle abitazioni) mediamente superiore a quello che si riscontra a livello generale e nel complesso dei capoluoghi emiliano-romagnoli.

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Prospetto 2 – Indicatori di comportamenti e percezioni rilevati in Emilia-Romagna e in provincia di Bologna.

Tutti i valori sono percentuali calcolate sul totale della popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Bologna

Emilia-Romagna

Bologna

Comportamenti fuori casa

uscire per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 36,9 39,3 41,4 uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 47,7 44,3 37,2 uscite serali (più volte a settimana) 37,9 39,0 38,6 40,4 uso mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 23,3 19,5 33,6

Percezione della propria sicurezza

camminare al buio (molto + abbast. sicuro/a) 66,2 61,9 60,9 53,9 chiude di giorno (sempre) 38,0 33,0 37,5 34,2 chiude di notte (sempre) 80,5 76,2 79,1 74,4 le FF.OO. controllano la zona? (molto + abb.) 66,8 62,3 55,4 8,7 è stato fermato nell’ultimo anno? (sì) 38,5 36,8 33,5 29,9

Elementi di disordine sociale

la sua zona è a rischio criminalità? (molto + abb.) 17,4 22,4 24,8 34,2 nella zona in cui abita vede drogati (sì) 26,9 29,1 36,1 38,7 nella zona in cui abita vede spacciatori (sì) 14,2 15,5 19,6 20,0 nella zona in cui abita vede prostitute (sì) 18,9 24,5 28,3 36,3 nella zona in cui abita vede vandalismi (sì) 37,1 40,6 40,1 48,5

Sistemi di sicurezza (% sul totale famiglie)

dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 33,4 31,4 35,1 dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 19,9 20,6 22,7 porta blindata 36,7 44,5 44,9 49,8 blocco finestre 20,6 22,0 21,3 21,0 Inferriate 23,8 26,2 22,2 26,2 portiere/custode 3,8 4,7 5,5 7,3 Allarme 8,2 7,2 8,0 7,0 Cassaforte 11,2 10,7 11,7 11,8

L’analisi dei principali indici di vittimizzazione tra la popolazione riassunti nel Prospetto 3 rileva che, con riferimento agli individui, i valori degli indicatori di vittimizzazione sono al di sopra della media regionale sia nell’intera provincia che nel comune capoluogo, con differenze che divengono particolarmente accentuate nel caso dei borseggi (11,6% a Bologna contro il 6,8% riscontrato nel complesso dei capoluoghi regionali). Per quanto riguarda i reati a danno delle famiglie l’andamento complessivo degli indicatori è anch’esso generalmente superiore ai valori medi regionali. Le uniche eccezioni (i furti interni alla prima casa, i furti di biciclette) denotano, in ogni caso, scarti rispetto alla media di portata assai limitata. Più diffusi che altrove appaiono infine i reati contro le donne. Nel capoluogo, in particolare, il 42,6% delle donne fra i 14 ed i 59 anni (contro il 29,4% rilevato per il complesso dei comuni capoluogo) dichiara di avere subito, nel corso della vita, molestie sessuali e il 42% (31% su scala regionale) di essere stata oggetto di atti di esibizionismo. Prospetto 3 – Andamento della vittimizzazione individuale, familiare e femminile in Emilia-Romagna e in provincia di

Bologna. Tutti i valori sono percentuali calcolate sul totale della popolazione stimata.

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In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Bologna

Emilia-Romagna

Bologna

Vittimizzazione individui (3 anni)

scippi 2,1 2,8 3,3 3,8 borseggi 4,8 7,6 6,8 11,6 furto oggetti personali 5,8 6,5 7,1 8,8 rapine 0,4 0,7 0,5 0,5 aggressioni 1,4 2,0 1,9 3,0

Vittimizzazione famiglie (3 anni)

furto esterno alla prima casa 5,2 6,3 6,0 6,9 furto interno alla prima casa 6,8 6,6 7,4 7,5 furto di auto 5,5 8,0 6,8 10,1 furto moto/ciclomotori 2,0 2,4 2,9 3,5 furto biciclette 8,8 8,4 12,1 11,5 furto oggetti dai veicoli 10,2 11,3 11,3 12,7 vandalismi contro la casa 2,5 2,8 2,9 3,4 vandalismi contro l’auto 13,7 16,3 15,8 19,3 reati contro gli animali 3,2 2,7 1,9 1,5

Reati e comportamenti subiti dalle donne (% sul totale delle donne da 14 a 59 anni)

molestie sessuali (nel corso della vita) 23,6 31,5 29,4 42,6 atti di esibizionismo (nel corso della vita) 25,9 32,2 31,0 42,0 telefonate oscene (nel corso della vita) 35,3 41,0 41,8 51,0 molestie sessuali (ultimi tre anni) 4,8 6,6 5,5 8,6 atti di esibizionismo (ultimi tre anni) 4,5 7,2 6,1 10,8 telefonate oscene (ultimi tre anni) 16,4 18,6 19,7 24,8

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CAPITOLO 6 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 6.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 847 42,3 349.415 42,8 Comuni non capoluogo 1.154 57,7 467.563 57,2 Sesso Maschi 926 46,3 390.756 47,8 Femmine 1.075 53,7 426.222 52,2 Classi di età 14-19 74 3,7 40.276 4,9 20-24 103 5,1 49.715 6,1 25-34 379 18,9 144.270 17,7 35-44 384 19,2 131.476 16,1 45-54 275 13,7 125.678 15,4 55-64 280 14,0 124.492 15,2 65-74 310 15,5 129.187 15,8 75 e più 196 9,8 71.884 8,8 Totale provincia 2.001 100,0 816.978 100,0 Tav. 6.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 85 4,2 33.938 4,2 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 155 7,7 79.602 9,7 Direttivi, quadri, impiegati 497 24,8 163.094 20,0 Operai 265 13,2 109.673 13,4 In cerca di nuova occupazione 21 1,0 10.708 1,3 In cerca di prima occupazione 11 0,5 7.752 0,9 Casalinghe 203 10,1 73.400 9,0 Studenti 144 7,2 61.825 7,6 Ritirati dal lavoro 544 27,2 246.161 30,1 Altra condizione 76 3,8 30.825 3,8 Totale provincia 2.001 100,0 816.978 100,0

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Tav. 6.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 194 9,7 59.575 7,3 Diploma superiore 612 30,6 196.263 24,0 Media inferiore 632 31,6 283.495 34,7 Licenza elementare 470 23,5 235.460 28,8 Nessun titolo 93 4,6 42.185 5,2 Totale provincia 2.001 100,0 816.978 100,0 Tav. 6.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 17 0,8 2.994 0,8 Villa, villino 216 10,8 36.758 9,8 Signorile 89 4,4 14.455 3,9 Civile 1.304 65,2 248.051 66,3 Economica, popolare 253 12,6 49.085 13,1 Rurale 118 5,9 22.007 5,9 Impropria 1 0,0 157 0,0 Altro 3 0,1 659 0,2 Totale provincia 2.001 100,0 374.166 100,0

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Tav. 6.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 145 118 60 15 12 349 Comuni non capoluogo 157 166 92 27 26 468 Sesso Maschi 129 129 81 30 21 391 Femmine 172 154 71 11 17 426 Classi di età 14-19 4 24 7 4 1 40 20-24 17 19 8 4 2 50 25-34 44 54 34 8 3 144 35-44 48 44 30 7 3 131 45-54 57 37 21 6 4 126 55-64 42 45 21 7 10 124 65-74 57 43 23 3 4 129 75 e più 31 19 8 3 12 72 Totale 301 284 152 42 38 817 Tav. 6.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 41,4 33,7 17,2 4,3 3,4 100,0 Comuni non capoluogo 33,5 35,5 19,6 5,7 5,6 100,0 Sesso Maschi 33,1 33,1 20,7 7,8 5,3 100,0 Femmine 40,4 36,2 16,7 2,7 4,1 100,0 Classi di età 14-19 10,5 58,6 16,6 11,0 3,4 100,0 20-24 34,5 38,5 15,9 7,2 3,8 100,0 25-34 30,6 37,7 23,9 5,6 2,3 100,0 35-44 36,7 33,2 22,8 5,3 1,9 100,0 45-54 45,6 29,1 16,8 5,1 3,4 100,0 55-64 34,0 35,8 17,2 5,4 7,7 100,0 65-74 44,3 33,1 17,8 2,0 2,8 100,0 75 e più 42,6 26,3 10,5 4,2 16,3 100,0 Totale 36,9 34,7 18,6 5,1 4,7 100,0

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Tav. 6.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 130 100 41 35 43 349 Comuni non capoluogo 260 99 45 30 34 468 Sesso Maschi 222 92 32 23 23 391 Femmine 168 107 54 42 55 426 Classi di età 14-19 16 14 7 3 1 40 20-24 28 12 5 2 3 50 25-34 102 28 7 4 4 144 35-44 96 21 6 4 4 131 45-54 76 28 11 6 5 126 55-64 41 47 17 9 11 124 65-74 25 37 24 19 25 129 75 e più 5 11 10 19 26 72 Totale 390 199 86 65 78 817 Tav. 6.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 37,2 28,6 11,7 10,1 12,4 100,0 Comuni non capoluogo 55,5 21,1 9,6 6,4 7,3 100,0 Sesso Maschi 56,8 23,4 8,1 5,9 5,8 100,0 Femmine 39,4 25,1 12,7 9,9 12,9 100,0 Classi di età 14-19 38,9 34,5 16,4 6,5 3,7 100,0 20-24 57,2 24,4 9,2 3,7 5,5 100,0 25-34 70,6 19,6 4,5 2,7 2,6 100,0 35-44 73,0 16,2 4,7 3,3 2,9 100,0 45-54 60,6 22,5 8,4 4,8 3,7 100,0 55-64 33,2 37,7 13,7 6,9 8,6 100,0 65-74 19,4 28,5 18,5 14,5 19,2 100,0 75 e più 7,5 15,4 14,2 27,0 35,9 100,0 Totale 47,7 24,3 10,5 8,0 9,5 100,0

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Tav. 6.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 23 118 64 58 20 67 349 Comuni non capoluogo 28 150 87 86 27 89 468 Sesso Maschi 36 162 65 63 17 47 391 Femmine 15 106 86 81 30 108 426 Classi di età 14-19 5 15 13 3 1 3 40 20-24 11 29 9 1 - - 50 25-34 18 79 22 19 3 4 144 35-44 5 52 33 31 4 7 131 45-54 7 42 32 30 8 7 126 55-64 5 31 24 30 10 25 124 65-74 0 18 14 23 13 62 129 75 e più 1 3 4 8 8 48 72 Totale 51 268 151 144 47 156 817 Tav. 6.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 6,6 33,8 18,2 16,7 5,6 19,1 100,0 Comuni non capoluogo 6,0 32,1 18,7 18,3 5,8 19,0 100,0 Sesso Maschi 9,1 41,5 16,7 16,1 4,4 12,1 100,0 Femmine 3,6 24,9 20,1 19,0 7,0 25,4 100,0 Classi di età 14-19 12,8 37,1 32,7 8,6 2,6 6,2 100,0 20-24 21,7 58,0 18,3 2,0 - - 100,0 25-34 12,2 55,0 15,1 12,9 2,0 2,8 100,0 35-44 3,9 39,2 24,9 23,4 3,4 5,2 100,0 45-54 5,4 33,7 25,7 23,5 6,0 5,7 100,0 55-64 3,8 24,6 19,1 24,3 8,0 20,3 100,0 65-74 0,2 13,6 10,8 17,5 10,1 47,9 100,0 75 e più 1,1 4,1 5,8 10,9 11,3 66,9 100,0 Totale 6,2 32,8 18,5 17,6 5,7 19,1 100,0

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Tav. 6.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 51 67 23 60 48 101 349 Comuni non capoluogo 46 28 16 58 65 256 468 Sesso Maschi 39 33 17 54 62 186 391 Femmine 57 62 22 65 51 170 426 Classi di età 14-19 22 5 1 2 2 9 40 20-24 7 6 2 6 6 22 50 25-34 12 9 4 16 30 73 144 35-44 13 6 8 19 26 59 131 45-54 18 12 4 17 17 58 126 55-64 11 16 9 21 13 56 124 65-74 8 28 7 24 14 49 129 75 e più 6 13 4 13 5 31 72 Totale 96 94 38 119 113 357 817 Tav. 6.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 14,5 19,1 6,5 17,3 13,8 28,9 100,0 Comuni non capoluogo 9,8 5,9 3,4 12,5 13,8 54,7 100,0 Sesso Maschi 10,0 8,3 4,3 13,7 16,0 47,6 100,0 Femmine 13,4 14,4 5,1 15,2 11,9 40,0 100,0 Classi di età 14-19 54,4 11,4 1,5 5,5 4,4 22,8 100,0 20-24 13,6 11,9 4,1 12,8 12,8 44,8 100,0 25-34 8,7 6,1 2,6 11,4 20,8 50,4 100,0 35-44 9,9 4,7 6,4 14,1 20,0 44,8 100,0 45-54 14,1 9,5 3,4 13,6 13,7 45,8 100,0 55-64 8,5 12,5 7,0 17,1 10,1 44,8 100,0 65-74 6,2 21,5 5,3 18,3 11,0 37,7 100,0 75 e più 8,2 18,4 5,2 18,2 6,3 43,8 100,0 Totale 11,8 11,5 4,7 14,5 13,8 43,6 100,0

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Tav. 6.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 62 126 82 43 36 349 Comuni non capoluogo 128 190 80 23 47 468 Sesso Maschi 145 182 38 7 19 391 Femmine 45 133 124 60 64 426 Classi di età 14-19 7 17 13 1 2 40 20-24 14 19 14 3 - 50 25-34 41 67 25 9 2 144 35-44 36 61 22 10 2 131 45-54 36 51 27 6 5 126 55-64 27 54 21 11 12 124 65-74 21 36 27 17 29 129 75 e più 7 10 14 9 32 72 Totale 190 316 162 66 83 817 Tav. 6.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 17,9 36,1 23,4 12,4 10,3 100,0 Comuni non capoluogo 27,3 40,6 17,2 4,9 10,0 100,0 Sesso Maschi 37,1 46,7 9,8 1,7 4,8 100,0 Femmine 10,6 31,2 29,1 14,0 15,1 100,0 Classi di età 14-19 18,1 43,0 31,5 3,4 4,0 100,0 20-24 28,4 38,6 27,7 5,3 - 100,0 25-34 28,7 46,4 17,5 6,0 1,5 100,0 35-44 27,6 46,6 16,8 7,8 1,2 100,0 45-54 29,0 40,6 21,2 5,1 4,0 100,0 55-64 21,4 43,4 16,6 8,6 10,0 100,0 65-74 15,9 27,5 21,2 13,3 22,1 100,0 75 e più 10,4 14,4 18,8 12,5 43,9 100,0 Totale 23,3 38,6 19,8 8,1 10,2 100,0

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Tav. 6.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 193 23 14 119 349 Comuni non capoluogo 275 27 15 150 468 Sesso Maschi 267 23 11 89 391 Femmine 202 27 18 180 426 Classi di età 14-19 25 4 1 11 40 20-24 34 3 4 9 50 25-34 94 10 4 37 144 35-44 89 7 5 31 131 45-54 79 8 3 36 126 55-64 70 6 6 43 124 65-74 54 7 5 63 129 75 e più 26 5 2 39 72 Totale 468 50 29 269 817 Tav. 6.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 55,3 6,6 4,0 34,2 100,0 Comuni non capoluogo 58,9 5,8 3,2 32,1 100,0 Sesso Maschi 68,3 6,0 2,9 22,9 100,0 Femmine 47,3 6,3 4,2 42,2 100,0 Classi di età 14-19 61,3 10,2 2,1 26,5 100,0 20-24 68,0 6,3 7,9 17,8 100,0 25-34 65,0 6,7 2,5 25,8 100,0 35-44 67,4 5,1 3,5 24,0 100,0 45-54 62,5 6,4 2,3 28,8 100,0 55-64 55,8 4,6 4,9 34,6 100,0 65-74 41,5 5,6 4,1 48,8 100,0 75 e più 36,1 7,5 2,5 53,8 100,0 Totale 57,3 6,1 3,6 33,0 100,0

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Tav. 6.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 72 9 8 260 349 Comuni non capoluogo 74 12 20 362 468 Sesso Maschi 93 13 19 266 391 Femmine 53 8 9 356 426 Classi di età 14-19 6 1 3 31 40 20-24 17 1 3 29 50 25-34 34 3 5 102 144 35-44 31 4 4 92 131 45-54 26 7 4 89 126 55-64 17 3 3 101 124 65-74 9 1 5 114 129 75 e più 5 0 2 65 72 Totale 146 21 28 622 817 Tav. 6.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 20,6 2,6 2,4 74,4 100,0 Comuni non capoluogo 15,8 2,5 4,2 77,5 100,0 Sesso Maschi 23,7 3,3 4,9 68,1 100,0 Femmine 12,5 1,8 2,1 83,6 100,0 Classi di età 14-19 13,7 2,9 7,3 76,1 100,0 20-24 33,6 2,6 5,1 58,7 100,0 25-34 23,9 2,0 3,4 70,7 100,0 35-44 23,9 3,3 3,0 69,8 100,0 45-54 20,4 5,3 3,4 70,8 100,0 55-64 13,9 2,8 2,2 81,1 100,0 65-74 7,3 0,5 4,0 88,3 100,0 75 e più 7,5 0,2 2,1 90,1 100,0 Totale 17,8 2,5 3,4 76,2 100,0

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Tav. 6.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 30 163 119 37 349 Comuni non capoluogo 67 248 114 38 468 Sesso Maschi 53 196 107 35 391 Femmine 45 215 126 40 426 Classi di età 14-19 7 21 11 2 40 20-24 5 23 12 10 50 25-34 13 75 43 13 144 35-44 13 67 36 15 131 45-54 16 62 36 12 126 55-64 16 62 35 11 124 65-74 17 61 42 9 129 75 e più 11 40 16 4 72 Totale 98 412 233 75 817 Tav. 6.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella zona in cui vive? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 8,7 46,7 34,0 10,6 100,0 Comuni non capoluogo 14,4 53,1 24,3 8,2 100,0 Sesso Maschi 13,6 50,2 27,3 8,9 100,0 Femmine 10,5 50,5 29,5 9,5 100,0 Classi di età 14-19 16,7 52,8 26,7 3,8 100,0 20-24 10,7 45,4 24,7 19,2 100,0 25-34 9,1 52,1 30,1 8,7 100,0 35-44 9,7 51,3 27,6 11,5 100,0 45-54 12,3 49,2 28,6 9,8 100,0 55-64 13,0 49,9 28,3 8,8 100,0 65-74 13,0 47,3 32,8 6,9 100,0 75 e più 15,7 55,8 22,6 5,9 100,0 Totale 11,9 50,4 28,5 9,2 100,0

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Tav. 6.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 1 120 229 349 Comuni non capoluogo 4 64 400 468 Sesso Maschi 5 73 313 391 Femmine 1 110 315 426 Classi di età 14-19 1 5 35 40 20-24 - 13 37 50 25-34 - 32 112 144 35-44 - 37 95 131 45-54 - 29 97 126 55-64 0 26 98 124 65-74 2 31 96 129 75 e più 2 12 58 72 Totale 5 183 628 817 Tav. 6.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,3 34,2 65,5 100,0 Comuni non capoluogo 0,9 13,6 85,5 100,0 Sesso Maschi 1,2 18,6 80,2 100,0 Femmine 0,2 25,9 73,9 100,0 Classi di età 14-19 2,0 11,8 86,1 100,0 20-24 - 25,9 74,1 100,0 25-34 - 22,1 77,9 100,0 35-44 - 27,8 72,2 100,0 45-54 - 22,7 77,3 100,0 55-64 0,4 20,5 79,1 100,0 65-74 1,7 24,1 74,2 100,0 75 e più 2,4 16,6 80,9 100,0 Totale 0,6 22,4 76,9 100,0

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Tav. 6.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 135 70 127 170 Comuni non capoluogo 102 57 74 162 Sesso Maschi 131 66 102 171 Femmine 107 61 98 160 Classi di età 14-19 15 10 7 17 20-24 11 11 12 19 25-34 46 26 44 63 35-44 48 23 40 58 45-54 37 16 37 63 55-64 38 21 29 44 65-74 31 14 22 48 75 e più 12 6 10 19 Totale 238 127 200 331 Tav. 6.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 38,7 20,0 36,3 48,5 Comuni non capoluogo 21,9 12,2 15,7 34,6 Sesso Maschi 33,4 16,9 26,0 43,7 Femmine 25,1 14,3 23,1 37,6 Classi di età 14-19 36,9 26,0 17,1 42,6 20-24 22,4 22,7 24,4 39,1 25-34 31,7 17,9 30,3 43,5 35-44 36,7 17,2 30,1 44,1 45-54 29,1 12,4 29,8 50,2 55-64 30,8 17,0 23,2 35,5 65-74 24,0 11,1 16,6 36,9 75 e più 16,3 7,8 13,8 26,3 Totale 29,1 15,5 24,5 40,6

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Tav. 6.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 244 100 5 349 Comuni non capoluogo 6 266 190 5 468 Sesso Maschi 5 202 178 6 391 Femmine 2 308 112 4 426 Classi di età 14-19 1 26 11 2 40 20-24 - 22 24 3 50 25-34 - 67 77 0 144 35-44 - 58 73 - 131 45-54 - 79 44 2 126 55-64 1 87 36 1 124 65-74 4 104 21 1 129 75 e più 2 67 3 0 72 Totale 7 510 290 10 817 Tav. 6.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,3 69,7 28,5 1,4 100,0 Comuni non capoluogo 1,3 56,9 40,7 1,1 100,0 Sesso Maschi 1,3 51,7 45,5 1,6 100,0 Femmine 0,5 72,2 26,4 1,0 100,0 Classi di età 14-19 2,0 65,6 26,7 5,7 100,0 20-24 - 45,2 48,9 5,9 100,0 25-34 - 46,1 53,7 0,2 100,0 35-44 - 44,2 55,8 - 100,0 45-54 - 63,0 35,0 2,0 100,0 55-64 0,8 69,6 29,0 0,7 100,0 65-74 2,9 80,1 16,3 0,7 100,0 75 e più 2,4 92,8 4,1 0,7 100,0 Totale 0,9 62,4 35,5 1,3 100,0

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Tav. 6.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 61 64 125 Dispositivi di sicurezza meccanici 39 35 75 Tav. 6.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 35,1 32,0 33,4 Dispositivi di sicurezza meccanici 22,7 17,5 19,9

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Tav. 6.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 86 81 167 Il bloccaggio alle finestre 36 46 82 Inferriate a porte e/o finestre 45 53 98 Un portiere o custode 13 5 18 Un dispositivo di allarme 12 15 27 Una cassaforte 20 19 40 Tav. 6.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 49,8 40,0 44,5 Il bloccaggio alle finestre 21,0 22,8 22,0 Inferriate a porte e/o finestre 26,2 26,2 26,2 Un portiere o custode 7,3 2,5 4,7 Un dispositivo di allarme 7,0 7,5 7,2 Una cassaforte 11,8 9,7 10,7

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Tav. 6.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 13 10 23 Borseggi 41 24 64 Furti di oggetti personali 31 23 53 Rapine 2 4 5 Aggressioni 11 6 16 Tav. 6.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 3,8 2,1 2,8 Borseggi 11,6 5,1 7,9 Furti di oggetti personali 8,8 4,8 6,5 Rapine 0,5 0,8 0,7 Aggressioni 3,0 1,2 2,0

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Tav. 6.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 12 12 24 Furti interni prima casa 13 12 25 Furti di auto 18 13 30 Furti di moto/ciclomotori 6 3 9 Furti di biciclette 20 11 31 Furti di oggetti nei veicoli 22 20 42 Vandalismi alla casa/auto 38 32 71 Reati contro gli animali 3 8 10 Tav. 6.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 6,9 5,9 6,3 Furti interni prima casa 7,5 5,9 6,6 Furti di auto 10,1 6,2 8,0 Furti di moto/ciclomotori 3,5 1,5 2,4 Furti di biciclette 11,5 5,7 8,4 Furti di oggetti nei veicoli 12,7 10,1 11,3 Vandalismi alla casa/auto 22,3 16,0 18,9 Reati contro gli animali 1,5 3,7 2,7

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Tav. 6.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 46 39 85 Atti di esibizionismo 46 42 87 Telefonate oscene 55 56 111 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 9 9 18 Atti di esibizionismo 12 8 20 Telefonate oscene 27 24 50 Tav. 6.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 42,6 24,0 31,5 Atti di esibizionismo 42,0 25,6 32,2 Telefonate oscene 51,0 34,4 41,0 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 8,6 5,3 6,6 Atti di esibizionismo 10,8 4,8 7,2 Telefonate oscene 24,8 14,5 18,6

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7. FERRARA In provincia di Ferrara vivono 351.887 persone, il 38% delle quali (133mila) è residente nel capoluogo. La provincia si caratterizza, da un punto di vista demografico, per essere quella che ha l’indice di vecchiaia più elevato, rag-giungendo il valore di 251,6, a fronte di un valore medio regionale di poco inferiore a 200: tale indice segnala che in provincia di Ferrara ci sono dunque 2,5 persone con più di 65 anni a fronte di ogni persona che ha meno di 14 anni. Nell’insieme sono state realizzate 1.179 interviste, 448 delle quali (38%) a residenti nel comune capoluogo. Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Ferrara.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Comune di residenza Ferrara 448 38,0 121.769 38,1 Altri comuni 731 62,0 197.477 61,9 Provincia di Ferrara 1.179 100 319.246 100

Per quanto riguarda i comportamenti fuori casa, non ci sono particolari differenze rispetto ai valori delle medie regionali, sia per quanto riguarda l’intera provincia che per il solo capoluogo. L’unico scarto riguarda una minor mobilità rilevabile attraverso un minor frequenza d’uso sia dei mezzi privati (auto) che di quelli pubblici: entrambe queste differenze però confermano, seppur indirettamente, che in questa provincia, più che altrove, si è meno in movimento sul territorio e comunque, per i piccoli spostamenti si ricorre senz’altro anche ad altri tipi di mezzi e tra questi, va senz’altro menzionata, la bicicletta (Prospetto 2). Prospetto 2 - Comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Ferrara. Percentuali sulla

popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Comportamenti Emilia-

Romagna provincia di

Ferrara Emilia-

Romagna

Ferrara Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 36,8 39,3 39,1 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 48,4 44,3 41,4 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 36,4 38,6 33,8 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 10,1 19,5 13,3

Per quanto concerne gli indicatori della sicurezza personale, e fermo restando che anche in questo caso non ci sono grosse dif-ferenze rispetto alle medie regionali nell’abitudine a chiudere la porta a chiave, sia di giorno che di notte, emergono invece un paio di forti differenze per quanto riguarda il camminare al buio da soli e per quanto riguarda la valutazione sul controllo eser-citato dalle forze dell’ordine (Prospetto 3). Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Ferrara.

Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Indicatori Emilia-

Romagna provincia di

Ferrara Emilia-

Romagna

Ferrara Camminare la sera soli (molto e abbastanza sicuri) 66,2 71,5 60,9 68,2 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 39,1 37,5 38,1 Chiudere di notte (sempre) 80,5 82,4 79,1 80,1 Le FF.OO. controllano la zona in cui si vive (molto + abb.) 66,8 76,3 64,3 79,0 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 44,9 33,5 36,9

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Il primo di questi due indicatori – il camminare al buio – fa registrare un valore che ci porta a dire che più di 2 persone su 3 – sia in città che in provincia – si ritengono molto o abbastanza sicure, superando di oltre cinque punti le rispettive medie. Ancor più caratterizzato è poi il secondo indicatore, quello relativo al lavoro di controllo esercitato dalle forze dell’ordine che supera di ben 10 e 15 punti i valori medi, rispettivamente per l’intera provincia e per il solo capoluogo. In quest’ultimo caso il livello di fiducia accordato dai ferraresi alle capacità delle forze dell’ordine di controllare la zona di re-sidenza è decisamente elevato, coinvolgendo 8 persone su 10 e facendo segnare il valore più elevato per l’intera regione (Pro-spetto 3). Anche per quanto riguarda la percezione degli elementi di disordine sociale, i valori rilevati sono tutti al di sotto delle rispettive medie, tranne alcune leggere sfumature statistiche provenienti però tutte dai comuni “di provincia”, dove si registra una mag-gior visibilità di tossicodipendenti, spacciatori e vandalismi (Prospetto 4). Prospetto 4 - Indicatori di percezione di elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nella

provincia di Ferrara. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Indicatori Emilia-

Romagna provincia di

Ferrara Emilia-

Romagna

Ferrara La zona di residenza è a rischio di criminalità (molto + abb.) 17,4 10,3 24,8 11,6 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 27,7 36,1 29,8 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 14,6 19,6 15,6 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 11,9 28,3 19,0 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 37,8 40,1 37,4

Di tutti i dispositivi di sicurezza presi in esame, solo le inferriate hanno valori superiori alle medie regionali: le si trovano infat-ti in circa una casa ogni quattro, sia in città che in provincia e ci servono per ricordare come queste siano, più che il portato del-l’attuale insicurezza, un retaggio della insicurezza del passato, quando questi aspetti del vivere che naturalmente esistevano an-che in passato, avevano forme diverse da quelle attuali, sia nelle cause che nei meccanismi di difesa messi in atto. Prospetto 5 - Diffusione di alcuni dispositivi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Ferrara. Percentuali

sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi Dispositivi Emilia-

Romagna provincia di

Ferrara Emilia-

Romagna

Ferrara Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 23,3 31,4 23,7 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 16,9 20,6 20,2 Porta blindata 36,7 25,2 44,9 33,5 Blocco delle finestre 20,6 19,3 21,3 19,8 Inferriate 23,8 26,2 22,2 23,5 Portiere/custode 3,8 2,2 5,5 2,3 Dispositivo di allarme 8,2 7,4 8,0 8,0 Cassaforte 11,2 8,0 11,7 8,2

Il quadro emerso attraverso l’analisi degli indicatori «soggettivi» trova una conferma quando si passi ad esaminare l’andamen-to di quelli «oggettivi», ovvero quelli che concernono la vittimizzazione. I reati subiti dalle persone sono tutti sotto la media e altrettanto può dirsi per quelli che riguardano la famiglia. In questo secondo gruppo di reati si rileva, di nuovo, una qualche sfumatura statistica che riguarda, in primis, i reati contro gli animali: + 0,5 in città e + 0,3 in provincia e poi, di nuovo in provincia, con un entità simile (+0,3) si segnalano anche i furti di oggetti esterni alle abitazioni. Entrambe queste “deviazioni”, pur nella esiguità della loro portata, sono un piccolo segno che rimanda forse ad una maggior conflittualità tra le persone che non ad una vera e propria esposizione a forme di attività predatorie (Prospetto 4).

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Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Ferrara. Percentuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi Reati Emilia-

Romagna provincia di

Ferrara Emilia-

Romagna

Ferrara Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni)

Scippi 2,1 1,5 3,3 2,1 Borseggi 4,8 2,7 6,8 4,0 Furti di oggetti personali 5,8 4,9 7,1 5,5 Rapine 0,4 0,2 0,5 0 Aggressioni 1,4 1,2 1,9 1,8

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni) Furti esterni alla prima casa 5,2 5,5 6,0 4,4 Furti interni alla prima casa 6,8 5,9 7,4 5,6 Furti di auto 5,5 2,8 6,8 3,1 Furti di moto/ciclomotori 2,0 1,2 2,9 1,2 Furti di biciclette 8,8 7,7 12,1 12,7 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 8,0 11,3 9,6 Vandalismi all’auto 13,7 9,6 15,8 8,9 Vandalismi alla casa 2,5 1,6 2,9 2,1 Reati contro gli animali 3,2 3,5 1,9 2,4

Da ultimo, infine, gli unici indicatori che fanno segnare, in maniera più marcata, valori superiori alla media sono quelli che ri-guardano i reati contro le donne. L’imbattersi in episodi di esibizionismo è infatti un’esperienza più frequente per le ferraresi e riguarda sia l’intero arco della vita sia gli ultimi tre anni. In questo periodo più recente va anche segnalato, per la sola città, una maggior diffusione anche delle molestie sessuali (+0,5). Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Ferrara. Percentuali sulla

popolazione femminile stimata (dai 14 ai 59 anni).

In complesso Solo capoluoghi Reati Emilia-

Romagna provincia di

Ferrara Emilia-

Romagna Ferrara

Nel corso della vita hanno subito: Molestie sessuali 23,6 19,1 29,4 20,5 Atti di esibizionismo 25,9 26,2 31,0 35,5 Telefonate oscene 35,3 31,5 41,8 35,7

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie sessuali 4,8 3,8 4,4 4,9 Atti di esibizionismo 4,5 5,0 6,1 10,0 Telefonate oscene 16,4 16,0 19,7 19,4

Conclusioni Come si è visto, l’andamento di tutti gli indicatori che riguardano il territorio ferrarese è abbastanza univoco: ci si trova infatti di fronte a una città e a una provincia che emergono dalle analisi proposte come tra le più sicure del nostro territorio regionale. Si è anche cercato di mettere in rilievo come, attraverso variazioni statistiche che sono senz’altro di portata esigua, sia comun-que possibile individuare qui e là piccole increspature della convivenza civile. Anche i reati a sfondo sessuale subiti dalle donne, pur caratterizzati da diversi livelli di gravità, nelle loro manifestazioni più “leggere” possono anch’essi richiamare le difficoltà e i conflitti di una convivenza civile tra i sessi.

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Sembrano dunque i soli aspetti di qualche attrito nella convivenza civile a caratterizzare il tema della sicurezza nella città e nel-la provincia di Ferrara.

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CAPITOLO 7 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 7.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 448 38,0 121.769 38,1 Comuni non capoluogo 731 62,0 197.477 61,9 Sesso Maschi 557 47,2 151.569 47,5 Femmine 622 52,8 167.677 52,5 Classi di età 14-19 53 4,5 17.340 5,4 20-24 69 5,9 21.274 6,7 25-34 220 18,7 52.772 16,5 35-44 211 17,9 49.608 15,5 45-54 171 14,5 48.811 15,3 55-64 184 15,6 50.597 15,8 65-74 180 15,3 54.611 17,1 75 e più 91 7,7 24.233 7,6 Totale provincia 1.179 100,0 319.246 100,0 Tav. 7.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione pro-fessionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 36 3,1 8.918 2,8 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 104 8,8 37.606 11,8 Direttivi, quadri, impiegati 208 17,6 40.317 12,6 Operai 193 16,4 48.570 15,2 In cerca di nuova occupazione 19 1,6 6.828 2,1 In cerca di prima occupazione 36 3,1 13.551 4,2 Casalinghe 142 12,0 32.903 10,3 Studenti 83 7,0 21.851 6,8 Ritirati dal lavoro 315 26,7 96.197 30,1 Altra condizione 43 3,6 12.505 3,9 Totale provincia 1.179 100,0 319.246 100,0

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Tav. 7.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 75 6,4 15.674 4,9 Diploma superiore 328 27,8 65.440 20,5 Media inferiore 392 33,2 111.288 34,9 Licenza elementare 319 27,1 106.061 33,2 Nessun titolo 65 5,5 20.783 6,5 Totale provincia 1.179 100,0 319.246 100,0 Tav. 7.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abi-tazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 6 0,5 733 0,5 Villa, villino 274 23,2 28.215 20,9 Signorile 52 4,4 5.731 4,2 Civile 602 51,1 69.637 51,5 Economica, popolare 122 10,3 15.401 11,4 Rurale 121 10,3 15.416 11,4 Impropria 2 0,2 130 0,1 Totale provincia 1.179 100,0 135.264 100,0

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Tav. 7.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 48 39 22 7 7 122 Comuni non capoluogo 70 63 37 16 13 197 Sesso Maschi 46 46 31 15 15 152 Femmine 72 55 28 8 5 168 Classi di età 14-19 3 7 5 2 1 17 20-24 5 6 7 1 2 21 25-34 17 18 9 7 1 53 35-44 20 14 11 3 1 50 45-54 21 14 8 3 3 49 55-64 19 18 10 2 3 51 65-74 24 18 7 2 4 55 75 e più 8 7 3 2 4 24 Totale 117 101 59 22 20 319 Tav. 7.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 39,1 31,7 18,0 5,5 5,8 100,0 Comuni non capoluogo 35,3 31,7 18,6 8,0 6,4 100,0 Sesso Maschi 30,2 30,3 20,3 9,6 9,6 100,0 Femmine 42,7 32,9 16,7 4,7 3,1 100,0 Classi di età 14-19 19,3 38,5 26,5 11,6 4,1 100,0 20-24 25,6 29,9 31,0 5,0 8,6 100,0 25-34 32,4 34,8 17,4 12,9 2,5 100,0 35-44 41,3 27,7 21,7 6,9 2,5 100,0 45-54 43,2 27,9 16,5 6,1 6,3 100,0 55-64 36,7 34,7 18,8 3,1 6,6 100,0 65-74 43,2 32,2 13,1 4,5 7,0 100,0 75 e più 31,8 29,5 11,9 8,8 18,0 100,0 Totale 36,8 31,7 18,4 7,0 6,2 100,0

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Tav. 7.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 50 30 12 14 16 122 Comuni non capoluogo 104 44 23 12 14 197 Sesso Maschi 90 33 12 7 9 152 Femmine 65 41 22 18 21 168 Classi di età 14-19 6 7 2 1 1 17 20-24 13 6 1 0 2 21 25-34 40 7 3 1 1 53 35-44 35 10 3 0 1 50 45-54 30 12 5 1 1 49 55-64 19 15 6 4 6 51 65-74 10 14 9 12 10 55 75 e più 1 3 5 6 8 24 Totale 154 74 34 25 31 319 Tav. 7.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 41,4 24,6 9,5 11,2 13,3 100,0 Comuni non capoluogo 52,7 22,5 11,6 5,9 7,3 100,0 Sesso Maschi 59,1 21,9 7,9 4,9 6,2 100,0 Femmine 38,7 24,6 13,4 10,7 12,7 100,0 Classi di età 14-19 36,1 38,3 12,1 7,5 6,0 100,0 20-24 60,7 27,1 3,6 0,4 8,2 100,0 25-34 76,0 13,9 6,1 2,2 1,7 100,0 35-44 70,3 21,2 5,5 0,6 2,4 100,0 45-54 61,6 24,2 10,6 2,3 1,3 100,0 55-64 38,0 30,4 12,1 7,1 12,4 100,0 65-74 17,7 25,3 16,7 21,1 19,1 100,0 75 e più 5,1 12,8 21,6 25,6 34,8 100,0 Totale 48,4 23,3 10,8 7,9 9,6 100,0

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Tav. 7.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 7 34 27 19 7 27 122 Comuni non capoluogo 21 54 29 36 13 44 197 Sesso Maschi 22 53 24 24 8 21 152 Femmine 7 35 31 31 13 50 168 Classi di età 14-19 2 8 4 3 - 1 17 20-24 5 12 3 1 - 1 21 25-34 6 24 12 6 2 2 53 35-44 3 16 10 14 2 4 50 45-54 2 9 14 11 6 7 49 55-64 4 11 8 10 4 13 51 65-74 5 7 4 9 6 25 55 75 e più 2 1 1 1 1 19 24 Totale 28 88 56 55 21 72 319 Tav. 7.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 6,0 27,8 22,0 15,6 6,2 22,4 100,0 Comuni non capoluogo 10,7 27,3 14,6 18,2 6,7 22,5 100,0 Sesso Maschi 14,2 34,8 16,1 15,7 5,0 14,1 100,0 Femmine 4,0 20,9 18,7 18,6 7,8 29,9 100,0 Classi di età 14-19 10,5 46,4 22,5 14,9 - 5,6 100,0 20-24 22,5 56,2 13,5 2,9 - 4,8 100,0 25-34 11,8 45,6 22,9 12,1 3,5 4,0 100,0 35-44 6,8 32,9 20,8 27,2 3,9 8,4 100,0 45-54 3,4 18,4 27,9 23,3 12,9 14,1 100,0 55-64 8,1 21,8 15,7 20,2 8,4 26,0 100,0 65-74 8,7 12,0 6,9 17,0 10,5 44,9 100,0 75 e più 6,4 3,8 5,2 4,2 2,7 77,7 100,0 Totale 8,9 27,5 17,5 17,2 6,5 22,4 100,0

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Tav. 7.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 7 9 4 17 17 68 - 122 Comuni non capoluogo 9 7 2 12 24 142 1 197 Sesso Maschi 7 5 2 13 21 103 - 152 Femmine 9 11 4 15 20 107 1 168 Classi di età 14-19 7 1 0 3 1 4 - 17 20-24 1 3 1 3 3 10 - 21 25-34 3 2 1 3 9 35 - 53 35-44 1 2 0 4 6 36 0 50 45-54 1 1 1 4 8 33 - 49 55-64 1 4 1 5 7 32 - 51 65-74 1 2 1 4 6 41 - 55 75 e più 1 1 - 2 1 19 1 24 Totale 16 16 6 29 41 210 1 319 Tav. 7.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 5,7 7,6 3,3 13,6 13,9 56,0 - 100,0 Comuni non capoluogo 4,6 3,5 1,1 6,1 12,3 71,9 0,5 100,0 Sesso Maschi 4,8 3,5 1,2 8,7 13,9 67,9 - 100,0 Femmine 5,2 6,5 2,7 9,2 12,1 63,9 0,6 100,0 Classi di età 14-19 41,1 5,7 1,4 18,8 7,5 25,5 - 100,0 20-24 4,9 12,9 5,8 16,0 14,4 46,0 - 100,0 25-34 5,0 3,3 2,3 6,0 16,7 66,8 - 100,0 35-44 3,0 3,5 1,0 7,3 12,1 72,7 0,4 100,0 45-54 2,6 2,7 2,1 7,8 16,7 68,0 - 100,0 55-64 1,3 7,9 2,7 10,2 14,2 63,7 - 100,0 65-74 1,6 4,5 1,3 8,0 10,1 74,4 - 100,0 75 e più 3,4 4,9 - 7,1 4,7 76,5 3,4 100,0 Totale 5,0 5,1 2,0 8,9 12,9 65,8 0,3 100,0

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Tav. 7.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quan-do la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 38 45 18 7 13 122 Comuni non capoluogo 63 82 28 6 18 197 Sesso Maschi 75 56 11 2 7 152 Femmine 26 71 36 10 24 168 Classi di età 14-19 5 8 4 0 - 17 20-24 9 10 1 1 - 21 25-34 25 21 5 1 1 53 35-44 17 23 7 2 1 50 45-54 14 27 4 2 2 49 55-64 17 16 9 3 6 51 65-74 12 17 12 2 12 55 75 e più 2 6 4 1 11 24 Totale 101 127 46 13 32 319 Tav. 7.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 30,9 37,3 15,2 5,6 11,0 100,0 Comuni non capoluogo 32,1 41,4 14,2 3,0 9,3 100,0 Sesso Maschi 49,5 37,0 7,1 1,6 4,8 100,0 Femmine 15,5 42,4 21,3 6,2 14,5 100,0 Classi di età 14-19 29,5 46,1 22,9 1,5 - 100,0 20-24 43,0 45,3 6,7 5,0 - 100,0 25-34 47,5 39,7 10,4 1,1 1,3 100,0 35-44 34,4 46,6 13,6 4,1 1,3 100,0 45-54 27,9 55,3 8,5 4,4 3,9 100,0 55-64 33,5 31,5 18,2 5,9 10,9 100,0 65-74 21,4 31,1 21,6 4,4 21,4 100,0 75 e più 9,8 23,0 15,1 5,7 46,4 100,0 Totale 31,6 39,9 14,6 4,0 9,9 100,0

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Tav. 7.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 65 5 5 46 122 Comuni non capoluogo 98 13 7 78 197 Sesso Maschi 91 8 4 49 152 Femmine 73 10 8 76 168 Classi di età 14-19 10 1 1 5 17 20-24 14 1 1 6 21 25-34 34 2 3 14 53 35-44 27 4 1 17 50 45-54 29 4 2 14 49 55-64 24 3 2 22 51 65-74 18 3 2 31 55 75 e più 7 0 1 16 24 Totale 164 18 13 125 319 Tav. 7.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 53,5 3,8 4,5 38,1 100,0 Comuni non capoluogo 49,9 6,8 3,6 39,7 100,0 Sesso Maschi 59,8 5,2 2,8 32,2 100,0 Femmine 43,5 6,1 5,0 45,4 100,0 Classi di età 14-19 60,0 4,5 5,2 30,3 100,0 20-24 65,3 3,7 2,4 28,6 100,0 25-34 63,6 4,1 5,0 27,3 100,0 35-44 55,0 8,6 2,9 33,4 100,0 45-54 59,3 7,9 3,2 29,6 100,0 55-64 47,3 5,1 4,9 42,7 100,0 65-74 33,7 6,0 4,3 56,1 100,0 75 e più 29,9 1,5 3,6 65,1 100,0 Totale 51,3 5,7 4,0 39,1 100,0

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Tav. 7.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 18 2 4 98 122 Comuni non capoluogo 23 4 5 166 197 Sesso Maschi 26 4 6 115 152 Femmine 14 2 3 148 168 Classi di età 14-19 1 0 - 16 17 20-24 5 1 0 15 21 25-34 9 2 2 40 53 35-44 7 1 2 39 50 45-54 8 2 1 38 49 55-64 7 - 2 42 51 65-74 3 0 2 50 55 75 e più 0 0 0 24 24 Totale 40 6 10 263 319 Tav. 7.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 14,4 1,8 3,7 80,1 100,0 Comuni non capoluogo 11,5 2,1 2,6 83,8 100,0 Sesso Maschi 17,1 2,7 4,1 76,1 100,0 Femmine 8,5 1,3 2,0 88,2 100,0 Classi di età 14-19 8,0 2,6 - 89,4 100,0 20-24 24,1 4,3 2,2 69,4 100,0 25-34 16,7 3,5 3,2 76,6 100,0 35-44 14,8 2,5 3,7 79,0 100,0 45-54 16,3 3,6 2,3 77,8 100,0 55-64 13,2 - 4,6 82,2 100,0 65-74 5,0 0,1 3,8 91,0 100,0 75 e più 0,3 0,5 0,5 98,7 100,0 Totale 12,6 2,0 3,0 82,4 100,0

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Tav. 7.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 19 77 20 5 122 Comuni non capoluogo 30 117 37 13 197 Sesso Maschi 29 90 24 9 152 Femmine 20 104 34 10 168 Classi di età 14-19 3 12 3 - 17 20-24 2 12 4 3 21 25-34 9 31 11 2 53 35-44 8 29 9 3 50 45-54 6 32 9 3 49 55-64 9 30 9 3 51 65-74 8 35 8 3 55 75 e più 4 13 5 1 24 Totale 49 195 57 19 319 Tav. 7.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 15,4 63,6 16,6 4,4 100,0 Comuni non capoluogo 15,3 59,3 18,7 6,7 100,0 Sesso Maschi 19,1 59,7 15,5 5,7 100,0 Femmine 12,0 62,1 20,0 5,9 100,0 Classi di età 14-19 15,6 67,2 17,2 - 100,0 20-24 11,4 57,1 19,3 12,2 100,0 25-34 16,6 58,6 20,1 4,7 100,0 35-44 16,3 58,9 18,5 6,2 100,0 45-54 11,3 65,3 17,5 5,9 100,0 55-64 17,6 59,3 17,3 5,8 100,0 65-74 15,0 64,7 14,0 6,3 100,0 75 e più 18,3 55,5 21,7 4,6 100,0 Totale 15,4 61,0 17,9 5,8 100,0

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Tav. 7.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 1 14 107 122 Comuni non capoluogo 0 19 178 197 Sesso Maschi 0 14 137 152 Femmine 1 19 148 168 Classi di età 14-19 - 1 16 17 20-24 - 2 19 21 25-34 - 5 47 53 35-44 0 5 44 50 45-54 - 4 45 49 55-64 1 8 42 51 65-74 1 4 50 55 75 e più - 2 22 24 Totale 1 33 285 319 Tav. 7.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,8 11,6 87,6 100,0 Comuni non capoluogo 0,2 9,5 90,3 100,0 Sesso Maschi 0,2 9,3 90,5 100,0 Femmine 0,7 11,1 88,2 100,0 Classi di età 14-19 - 7,3 92,7 100,0 20-24 - 9,9 90,1 100,0 25-34 - 10,0 90,0 100,0 35-44 0,6 11,0 88,4 100,0 45-54 - 8,2 91,8 100,0 55-64 1,2 15,4 83,4 100,0 65-74 1,0 8,1 90,9 100,0 75 e più - 9,9 90,1 100,0 Totale 0,4 10,3 89,3 100,0

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Tav. 7.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 36 19 23 46 Comuni non capoluogo 52 28 15 75 Sesso Maschi 44 22 19 59 Femmine 44 24 19 61 Classi di età 14-19 5 3 2 7 20-24 7 5 3 9 25-34 17 9 7 24 35-44 14 7 7 23 45-54 16 8 6 18 55-64 15 7 5 20 65-74 12 7 6 13 75 e più 3 1 1 6 Totale 88 46 38 121 Tav. 7.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 29,8 15,6 19,0 37,4 Comuni non capoluogo 26,3 14,0 7,5 38,1 Sesso Maschi 29,2 14,6 12,6 39,2 Femmine 26,3 14,6 11,3 36,6 Classi di età 14-19 27,9 17,5 11,6 39,5 20-24 31,6 22,8 16,1 42,4 25-34 31,7 17,2 13,1 46,3 35-44 28,6 13,9 14,5 45,9 45-54 32,3 15,5 13,3 36,8 55-64 30,0 14,4 9,9 40,2 65-74 22,3 12,1 10,6 24,3 75 e più 11,3 4,9 5,0 25,1 Totale 27,7 14,6 11,9 37,8

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Tav. 7.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 76 44 1 122 Comuni non capoluogo 2 97 97 2 197 Sesso Maschi 0 60 89 2 152 Femmine 2 113 52 0 168 Classi di età 14-19 - 10 6 1 17 20-24 - 7 14 0 21 25-34 - 22 31 0 53 35-44 0 18 32 - 50 45-54 0 26 23 - 49 55-64 1 30 19 0 51 65-74 1 38 16 0 55 75 e più - 23 1 - 24 Totale 3 173 141 2 319 Tav. 7.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,8 62,4 36,4 0,5 100,0 Comuni non capoluogo 0,8 49,3 49,0 0,9 100,0 Sesso Maschi 0,2 39,8 58,6 1,4 100,0 Femmine 1,3 67,4 31,2 0,1 100,0 Classi di età 14-19 - 56,7 37,3 6,0 100,0 20-24 - 31,0 67,7 1,4 100,0 25-34 - 41,3 57,8 0,8 100,0 35-44 0,6 35,6 63,8 - 100,0 45-54 0,5 53,4 46,1 - 100,0 55-64 2,9 59,2 36,9 1,0 100,0 65-74 1,0 70,4 28,6 0,1 100,0 75 e più - 94,7 5,3 - 100,0 Totale 0,8 54,3 44,2 0,7 100,0

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Tav. 7.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 13 18 32 Dispositivi di sicurezza meccanici 11 12 23 Tav. 7.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 23,7 23,1 23,3 Dispositivi di sicurezza meccanici 20,2 14,7 16,9

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Tav. 7.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 19 16 34 Il bloccaggio alle finestre 11 15 26 Inferriate a porte e/o finestre 13 23 36 Un portiere o custode 1 2 3 Un dispositivo di allarme 4 6 10 Una cassaforte 5 6 11 Tav. 7.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione(per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 33,5 19,4 25,2 Il bloccaggio alle finestre 19,8 19,0 19,3 Inferriate a porte e/o finestre 23,5 28,2 26,2 Un portiere o custode 2,3 2,1 2,2 Un dispositivo di allarme 8,0 7,0 7,4 Una cassaforte 8,2 7,9 8,0

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Tav. 7.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 3 2 5 Borseggi 5 4 9 Furti di oggetti personali 7 9 16 Rapine - 1 1 Aggressioni 2 2 4 Tav. 7.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 2,1 1,2 1,5 Borseggi 4,0 1,9 2,7 Furti di oggetti personali 5,5 4,6 4,9 Rapine - 0,3 0,2 Aggressioni 1,8 0,9 1,2

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Tav. 7.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 2 5 7 Furti interni prima casa 3 5 8 Furti di auto 2 2 4 Furti di moto/ciclomotori 1 1 2 Furti di biciclette 7 3 10 Furti di oggetti nei veicoli 5 6 11 Vandalismi alla casa/auto 6 9 16 Reati contro gli animali 1 3 5 Tav. 7.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 4,4 6,2 5,5 Furti interni prima casa 5,6 6,2 5,9 Furti di auto 3,1 2,6 2,8 Furti di moto/ciclomotori 1,2 1,2 1,2 Furti di biciclette 12,7 4,2 7,7 Furti di oggetti nei veicoli 9,6 6,9 8,0 Vandalismi alla casa/auto 11,7 11,9 11,8 Reati contro gli animali 2,4 4,2 3,5

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Tav. 7.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 8 12 20 Atti di esibizionismo 14 13 28 Telefonate oscene 14 19 33 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 2 2 4 Atti di esibizionismo 4 1 5 Telefonate oscene 8 9 17 Tav. 7.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 20,5 18,2 19,1 Atti di esibizionismo 35,5 20,5 26,2 Telefonate oscene 35,7 29,0 31,5 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 4,9 3,1 3,8 Atti di esibizionismo 10,0 1,9 5,0 Telefonate oscene 19,4 13,9 16,0

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8. RAVENNA Nella provincia di Ravenna sono state intervistate telefonicamente 1.170 persone al di sopra dei 14 anni, 675 (57,7%) delle quali femmine. Il campione prescelto è, nelle intenzioni dei ricercatori, rappresentativo della popolazione dell’intera provincia: il Prospetto 1 descrive a grandi linee il quadro tratteggiato dall’indagine per ciò che riguarda il ravennate. Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Ravenna.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Sesso

Maschi 495 42,3 151.454 48,2 Femmine 675 57,7 162.941 51,8

Comune di abitazione

Ravenna 457 39,1 123.951 39,4 Altri comuni 713 60,9 190.444 60,6

Provincia di Ravenna 1.170 100,0 314.395 100,0 Maggiori dettagli sulle caratteristiche demografiche del campione e del suo universo sono riportati nelle tavole 8.1- 8.4. Cercheremo ora di illustrare come si caratterizza la provincia di Ravenna rispetto al resto dell’Emilia-Romagna per ciò che riguarda gli aspetti della sicurezza focalizzati dall’indagine. Metteremo in risalto le peculiarità del ravennate esaminando nell’ordine i differenti aspetti approfonditi dalla ricerca:

• i comportamenti fuori casa, • la percezione della propria sicurezza, • gli elementi di disordine sociale, • i sistemi di sicurezza, • la vittimizzazione

• degli individui, • delle famiglie e

• i reati subiti dalle donne. Per valutare le differenze fra l’andamento dei fenomeni osservato nella provincia di Ravenna e quello che caratterizza l’intera regione bisogna tenere presente alcuni fattori peculiari del ravennate ed in particolare del comune capoluogo. Due sono gli aspetti che in questa sede ci pare opportuno mettere in risalto: il primo riguarda il patrimonio abitativo della provincia ed il secondo la distribuzione della popolazione nel comune di Ravenna. In primo luogo vorremmo far notare come la provincia di Ravenna abbia un notevole numero di abitazioni destinate ad uso turistico: al Censimento ’91 le abitazioni non occupate risultavano essere il 20,9 %, a fronte di una media regionale di 17,7 % e di valori che nelle province non affacciate sul mare scendono ulteriormente (es. 14,9 % a Bologna). La seconda considerazione riguarda la distribuzione della popolazione nel territorio del comune di Ravenna. Il comune di Ravenna è il più esteso della regione, in Italia secondo solo a Roma, e la sua popolazione risiede per il 45% al di fuori del centro urbano, nelle frazioni (il dato risale al censimento ’91, ma la popolazione del capoluogo romagnolo è sostanzialmente stabile da vent’anni). Vedremo come entrambi questi fenomeni influiscono sul quadro della sicurezza nella provincia di Ravenna. 8.1 I comportamenti fuori casa. Il Prospetto 2 riassume gli indicatori scelti per la valutazione dei comportamenti fuori casa e li confronta con la media regionale.

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Prospetto 2 - Indicatori di comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Ravenna. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Ravenna

Emilia-Romagna

Ravenna

Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 38,5 39,3 40,8 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 50,2 44,3 49,1 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 42,2 38,6 43,3 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 8,2 19,5 9,4

Come si può vedere, mentre per ciò che riguarda l’uso quotidiano dell’auto la provincia di Ravenna non si discosta dalla media regionale, riguardo agli altri indicatori si riscontrano delle eccellenze: si ha il maggior numero di uscite serali (42,2 %) rispetto a tutte le altre province, il secondo posto (dopo Piacenza) per uscite quotidiane per la spesa e l’ultimo per l’uso dei mezzi pubblici. E’ probabile che questi dati stiano ad indicare una mobilità intensa, ma di breve raggio realizzata in alcuni casi con mezzi alternativi ai veicoli a quattro ruote (come sembra confermare l’elevata incidenza dei furti di biciclette). Alle scelte di mobilità descritte non è probabilmente estranea la particolare distribuzione dei residenti sul territorio. 8.2 La percezione della propria sicurezza. Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Ravenna.

Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Ravenna

Emilia-Romagna

Ravenna

Camminare la sera soli (molto + abbastanza sicuro/a) 66,2 73,4 60,9 71,8 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 35,8 37,5 38,9 Chiudere di notte (sempre) 80,5 79,5 79,1 81,9 Controllo delle FFOO nella zona in cui si vive (molto + abbast. ) 66,8 70,5 64,3 71,7 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 44,9 33,5 42,1

Il Prospetto 3 rimanda l’immagine di una provincia nella quale i cittadini si sentono mediamente più tranquilli che nel resto della regione (soprattutto nei comuni non capoluogo): gli intervistati affermano infatti di sentirsi sicuri la sera da quando camminano da soli nella propria zona in misura maggiore che nel resto dell’Emilia-Romagna (+7,2 %); chiudono a chiave la casa con minore frequenza sia di giorno che di notte, ma soprattutto hanno la convinzione di un maggiore controllo da parte della Forze dell’Ordine sul loro territorio (+3,7 %). Sono infine al primo posto per i controlli subiti nel corso dell’ultimo anno. 8.3 Gli elementi di disordine sociale. Nel Prospetto 4 sono raccolti gli indicatori utilizzati per illustrare come i cittadini percepiscono alcuni elementi di disordine sociale presenti nella propria zona. Come si può notare tutti i valori registrati nella provincia e nella città di Ravenna sono inferiori alla media regionale; in alcuni casi lo scostamento è di notevole entità: il capoluogo romagnolo si colloca infatti al penultimo posto sia per frequenza con cui si vedono prostitute (seguito solo da Forlì), sia per ciò che riguarda i vandalismi contro il bene pubblico (seguito dalla sola Parma). Più in generale gli abitanti dell’intera provincia sembrano soddisfatti del livello di sicurezza del territorio in cui vivono: la per-centuale di coloro che ritengono a rischio la propria zona infatti si colloca ancora una volta al penultimo posto (segue Ferrara). Prospetto 4 - Indicatori di percezione di elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nella

provincia di Ravenna. Percentuali sulla popolazione stimata.

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In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Ravenna

Emilia-Romagna

Ravenna

Considerano a rischio la propria zona (molto + abbastanza) 17,4 12,1 24,8 17,1 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 24,8 36,1 32,9 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 11,0 19,6 16,1 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 18,5 28,3 18,3 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 33,5 40,1 33,1

8.4 I sistemi di sicurezza. In armonia con l’immagine di una provincia relativamente tranquilla, i ravennati non sembrano troppo preoccupati di proteggere i loro beni (auto e abitazioni): il ricorso a dispositivi di sicurezza appare infatti generalmente meno elevato della media regionale, come mostra il Prospetto 5. Prospetto 5 - Indicatori di diffusione di alcuni sistemi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Ravenna.

Percentuali sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Ravenna

Emilia-Romagna

Ravenna

Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 23,3 31,4 26,9 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 18,9 20,6 17,5 Porta blindata 36,7 25,2 44,9 30,5 Blocco delle finestre 20,6 20,1 21,3 19,1 Inferriate 23,8 27,4 22,2 26,4 Portiere/custode 3,8 2,1 5,5 2,7 Dispositivo di allarme 8,2 7,2 8,0 8,6 Cassaforte 11,2 11,7 11,7 11,2

Una eccezione degna di nota è rappresentata dalle inferriate: la provincia ed il capoluogo si collocano infatti al primo posto in tutta la regione per la diffusione di questo sistema di sicurezza. Ciò si spiega in parte con le caratteristiche architettoniche del patrimonio abitativo: una forte incidenza di case ad uno o due piani, non dissimile in ciò da quello della provincia di Ferrara che si colloca al secondo posto (26,%) in regione per l’uso dello stesso sistema. L’abitudine di servirsi di un custode/portiere, poco diffusa in Emilia-Romagna (3,8%) tocca nella provincia di Ravenna le punte più basse (2,1%). 8.5 La vittimizzazione degli individui e delle famiglie. I paragrafi che precedono rimandano l’immagine di una provincia nella quale gli abitanti hanno una percezione della propria sicurezza abbastanza confortante: mediamente più positiva che nel resto della regione; gli indicatori che esaminiamo qui e nel prossimo paragrafo cercano di verificare in quale misura l’opinione degli intervistati rispecchia dei dati di fatto. Viene infatti richiesto di indicare se negli ultimi tre anni si è stati vittime si una serie di comportamenti criminali. Notiamo che sostanzialmente l’opinione che i ravennati hanno della loro provincia trova riscontro nei fatti: con poche eccezioni tutti gli indici di vittimizzazione sono inferiori alla media regionale e in più di un caso Ravenna e la sua provincia si collocano agli ultimi posti. Nel capoluogo si registrano i minori indici di scippi (a parità con Piacenza); Ravenna inoltre si colloca al penultimo posto per aggressioni, furti di moto/ciclomotori, di oggetti dai veicoli e di vandalismi. Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Ravenna.

Percentuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

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In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Ravenna

Emilia-Romagna

Ravenna

Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni)

Scippi 2,1 1,3 3,3 1,7 Borseggi 4,8 3,9 6,8 4,0 Furti di oggetti personali 5,8 6,1 7,1 6,7 Rapine 0,4 0,1 0,5 0,2 Aggressioni 1,4 1,5 1,9 1,1

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni)

Furti esterni alla prima casa 5,2 5,1 6,0 6,0 Furti interni alla prima casa 6,8 5,4 7,4 6,5 Furti di auto 5,5 3,0 6,8 3,7 Furti di moto/ciclomotori 2,0 0,9 2,9 1,0 Furti di biciclette 8,8 11,5 12,1 11,2 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 7,9 11,3 8,3 Vandalismi alla casa 2,5 2,8 2,9 2,7 Vandalismi all’auto 13,7 12,1 15,8 9,1 Reati contro gli animali 3,2 3,3 1,9 1,9

La provincia nel suo complesso si colloca come fanalino di coda per i furti interni alla prima casa e penultima per i furti di auto e di moto/ciclomotori. Bisogna però notare che, data l’incidenza delle abitazioni per villeggiatura sul patrimonio abitativo della provincia, focalizzare l’attenzione sulle prime case produce probabilmente una sottostima dei furti in appartamento. Le denunce per questo reato infatti risultano essere nel 1998 mediamente superiori rispetto al resto dell’Emilia-Romagna, con tassi di 611,1 su 100.000 abitazioni per la provincia e 705 per il capoluogo, a fronte di un tasso regionale di 510, che sale a 656 per i capoluoghi. Degno di nota ci pare infine il primo posto della provincia di Ravenna per i furti di biciclette, legato, come si diceva, ad una forte diffusione di questo mezzo nell’intero territorio provinciale 8.6 I reati subiti dalle donne. Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Ravenna. Percentuali sulla

popolazione femminile stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Ravenna

Emilia-Romagna

Ravenna

Nel corso della vita hanno subito:

Molestie sessuali 23,6 18,0 29,4 20,6 Atti di esibizionismo 25,9 23,8 31,0 25,5 Telefonate oscene 35,3 28,9 41,8 31,6

Negli ultimi 3 anni hanno subito:

Molestie sessuali 4,8 3,4 4,4 3,9 Atti di esibizionismo 4,5 4,4 6,1 4,7 Telefonate oscene 16,4 12,7 19,7 15,2

Il Prospetto 7 presenta gli indicatori della vittimizzazione femminile: ancora una volta tutti gli indicatori registrano per Ravenna e la sua provincia valori più bassi della media regionale con punte minime rispetto al territorio emiliano-romagnolo per quanto riguarda le molestie sessuali (18%) in complesso e le telefonate oscene nel capoluogo (31,6 %). 8.7 Conclusioni

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Nell’insieme degli indicatori esaminati, colpisce il fatto che la provincia di Ravenna che pure ha un notevole numero di presenze turistiche non registri indici elevati neppure in quei reati che caratterizzano le zone ad alta concentrazione turistica come i borseggi. Più in generale, a differenza di altre zone di villeggiatura come ad esempio la provincia di Rimini dove la forte incidenza del turismo si accompagna ad un aumento dei comportamenti delittuosi, Ravenna e la sua provincia si caratterizzano per essere all’interno della regione fra i territori meno esposti a fenomeni di criminalità. Non è probabilmente estranea a questo fenomeno la differente vocazione turistica delle due zone: Rimini con il suo hinterland si propone come capitale dello svago, Ravenna ed i suoi lidi al contrario attraggono soprattutto un turismo familiare. In conclusione dagli indicatori esaminati emerge l’immagine di una provincia tranquilla, dove l’incidenza relativamente bassa dei comportamenti delittuosi va di pari passo con la consapevolezza dei residenti di vivere in un luogo poco esposto dal punto di vista della sicurezza e in generale i cittadini non manifestano particolari timori e limitazioni nelle loro abitudini di vita.

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CAPITOLO 8 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 8.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 457 39,1 123.951 39,4 Comuni non capoluogo 713 60,9 190.444 60,6 Sesso Maschi 495 42,3 151.454 48,2 Femmine 675 57,7 162.941 51,8 Classi di età 14-19 62 5,3 19.623 6,2 20-24 60 5,1 18.502 5,9 25-34 194 16,6 54.301 17,3 35-44 195 16,7 49.200 15,6 45-54 164 14,0 46.766 14,9 55-64 187 16,0 47.844 15,2 65-74 183 15,6 47.572 15,1 75 e più 125 10,7 30.587 9,7 Totale provincia 1.170 100,0 314.395 100,0 Tav. 8.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 37 3,2 11.121 3,5 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 95 8,1 36.155 11,5 Direttivi, quadri, impiegati 219 18,7 49.275 15,7 Operai 166 14,2 46.615 14,8 In cerca di nuova occupazione 24 2,1 8.286 2,6 In cerca di prima occupazione 14 1,2 4.865 1,5 Casalinghe 159 13,6 33.322 10,6 Studenti 84 7,2 22.510 7,2 Ritirati dal lavoro 334 28,5 91.375 29,1 Altra condizione 38 3,2 10.872 3,5 Totale provincia 1.170 100,0 314.395 100,0

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Tav. 8.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 69 5,9 13.347 4,2 Diploma superiore 345 29,5 72.358 23,0 Media inferiore 361 30,9 106.595 33,9 Licenza elementare 312 26,7 98.230 31,2 Nessun titolo 83 7,1 23.865 7,6 Totale provincia 1.170 100,0 314.395 100,0 Tav. 8.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 9 0,8 1.213 0,9 Villa, villino 274 23,4 30.191 22,5 Signorile 48 4,1 4.715 3,5 Civile 622 53,2 69.208 51,7 Economica, popolare 113 9,7 13.883 10,4 Rurale 99 8,5 14.091 10,5 Impropria 4 0,3 611 0,5 Altro 1 0,1 81 0,1 Totale provincia 1.170 100,0 133.993 100,0

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Tav. 8.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 51 39 20 7 7 124 Comuni non capoluogo 71 66 35 10 9 190 Sesso Maschi 47 50 32 11 11 151 Femmine 74 55 23 6 5 163 Classi di età 14-19 3 9 4 2 2 20 20-24 6 6 4 2 1 19 25-34 23 16 10 3 3 54 35-44 20 16 10 2 1 49 45-54 21 12 8 3 2 47 55-64 20 17 5 3 2 48 65-74 18 18 8 1 2 48 75 e più 9 11 5 1 4 31 Totale 121 105 55 17 16 314 Tav. 8.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 40,8 31,6 16,2 5,7 5,7 100,0 Comuni non capoluogo 37,0 34,4 18,2 5,4 4,9 100,0 Sesso Maschi 31,1 32,9 21,2 7,5 7,2 100,0 Femmine 45,4 33,7 13,9 3,7 3,3 100,0 Classi di età 14-19 16,0 44,1 19,4 12,7 7,7 100,0 20-24 31,0 32,8 20,4 12,7 3,1 100,0 25-34 42,3 29,0 18,9 5,1 4,7 100,0 35-44 41,7 31,6 20,0 4,7 2,0 100,0 45-54 45,8 26,0 17,3 5,6 5,3 100,0 55-64 42,6 35,8 11,5 5,4 4,7 100,0 65-74 36,8 38,3 17,7 2,3 4,9 100,0 75 e più 30,7 36,8 16,7 4,0 11,9 100,0 Totale 38,5 33,3 17,4 5,5 5,2 100,0

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Tav. 8.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 61 31 13 8 11 0 124 Comuni non capoluogo 97 49 18 12 14 - 190 Sesso Maschi 90 37 10 6 9 0 151 Femmine 68 43 21 14 17 - 163 Classi di età 14-19 7 5 3 1 3 - 20 20-24 13 4 2 - - - 19 25-34 40 12 1 1 0 0 54 35-44 38 7 3 1 1 - 49 45-54 30 10 3 2 1 - 47 55-64 19 20 5 2 3 - 48 65-74 8 18 7 8 7 - 48 75 e più 3 4 7 7 10 - 31 Totale 158 80 31 20 25 0 314 Tav. 8.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Non so Totale Comune di abitazione Capoluogo 49,1 25,2 10,3 6,3 8,7 0,3 100,0 Comuni non capoluogo 51,0 25,6 9,4 6,5 7,6 - 100,0 Sesso Maschi 59,4 24,2 6,7 3,8 5,7 0,2 100,0 Femmine 41,7 26,6 12,7 8,8 10,2 - 100,0 Classi di età 14-19 36,3 27,6 15,8 6,8 13,5 - 100,0 20-24 68,6 21,1 10,3 - - - 100,0 25-34 73,8 22,7 1,5 1,3 0,2 0,7 100,0 35-44 76,7 14,8 5,8 1,2 1,5 - 100,0 45-54 65,0 22,0 6,8 3,5 2,7 - 100,0 55-64 38,8 41,2 10,7 3,2 6,2 - 100,0 65-74 16,6 36,9 15,1 16,6 14,9 - 100,0 75 e più 11,3 11,5 21,4 21,5 34,3 - 100,0 Totale 50,2 25,4 9,8 6,4 8,0 0,1 100,0

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Tav. 8.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 10 43 20 22 4 24 124 Comuni non capoluogo 17 62 36 36 5 34 190 Sesso Maschi 23 61 24 24 2 17 151 Femmine 4 44 33 35 6 41 163 Classi di età 14-19 2 8 8 1 0 1 20 20-24 5 11 1 1 - 0 19 25-34 7 28 10 8 0 2 54 35-44 4 19 13 9 1 3 49 45-54 3 17 11 12 1 3 47 55-64 3 12 7 15 3 8 48 65-74 4 6 5 10 2 21 48 75 e più 1 5 1 2 1 21 31 Totale 27 106 57 59 9 58 314 Tav. 8.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 8,3 35,0 16,3 18,0 3,0 19,3 100,0 Comuni non capoluogo 8,7 32,7 19,1 19,1 2,5 17,7 100,0 Sesso Maschi 15,3 40,5 15,8 15,5 1,6 11,3 100,0 Femmine 2,3 27,2 20,1 21,6 3,8 24,9 100,0 Classi di età 14-19 8,3 40,5 40,1 6,3 1,6 3,2 100,0 20-24 25,4 60,4 7,8 4,5 - 1,8 100,0 25-34 12,0 51,6 17,6 14,1 0,9 3,7 100,0 35-44 7,3 38,3 27,4 19,3 1,5 6,3 100,0 45-54 6,0 37,2 22,7 26,6 2,0 5,5 100,0 55-64 6,2 24,7 15,1 32,3 5,9 15,8 100,0 65-74 8,2 11,9 11,3 20,8 4,6 43,1 100,0 75 e più 2,8 15,9 3,5 5,6 3,6 68,6 100,0 Totale 8,6 33,6 18,0 18,7 2,7 18,3 100,0

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Tav. 8.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5 7 2 10 14 86 124 Comuni non capoluogo 8 6 3 12 27 134 190 Sesso Maschi 6 7 1 8 20 109 151 Femmine 7 6 4 14 21 112 163 Classi di età 14-19 7 2 0 2 2 7 20 20-24 1 2 1 2 3 10 19 25-34 2 1 1 6 7 37 54 35-44 1 1 1 5 8 35 49 45-54 2 2 1 2 5 35 47 55-64 0 2 1 2 8 34 48 65-74 0 1 0 2 6 38 48 75 e più - 2 0 1 3 24 31 Totale 13 13 5 22 41 220 314 Tav. 8.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 3,8 5,6 2,0 7,8 11,5 69,3 100,0 Comuni non capoluogo 4,4 3,0 1,5 6,4 14,3 70,5 100,0 Sesso Maschi 4,3 4,4 0,9 5,2 13,4 71,7 100,0 Femmine 4,0 3,7 2,4 8,6 12,9 68,5 100,0 Classi di età 14-19 34,6 8,0 1,2 10,2 8,4 37,6 100,0 20-24 4,5 11,1 3,9 11,0 18,0 51,6 100,0 25-34 3,9 1,9 1,6 11,2 12,4 69,0 100,0 35-44 1,4 1,3 1,0 9,2 16,9 70,2 100,0 45-54 4,2 4,4 1,7 3,6 11,1 74,9 100,0 55-64 1,0 3,8 2,9 4,7 16,4 71,2 100,0 65-74 0,3 2,1 0,9 3,9 11,8 80,9 100,0 75 e più - 8,2 1,2 4,6 8,8 77,3 100,0 Totale 4,1 4,0 1,7 7,0 13,2 70,0 100,0

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Tav. 8.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 35 54 19 7 10 124 Comuni non capoluogo 64 77 24 8 16 190 Sesso Maschi 72 60 14 1 5 151 Femmine 27 72 29 14 21 163 Classi di età 14-19 5 9 4 2 - 20 20-24 5 10 3 0 0 19 25-34 25 22 5 2 - 54 35-44 17 24 6 1 0 49 45-54 18 22 3 2 1 47 55-64 14 20 8 3 3 48 65-74 11 16 7 3 10 48 75 e più 4 8 6 2 11 31 Totale 99 132 42 15 26 314 Tav. 8.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 28,0 43,8 15,1 5,4 7,7 100,0 Comuni non capoluogo 33,8 40,6 12,5 4,5 8,7 100,0 Sesso Maschi 47,6 39,3 8,9 0,7 3,5 100,0 Femmine 16,6 44,2 17,8 8,6 12,8 100,0 Classi di età 14-19 25,6 46,1 19,8 8,5 - 100,0 20-24 27,5 52,0 16,5 2,2 1,8 100,0 25-34 45,2 41,4 9,9 3,5 - 100,0 35-44 35,5 49,1 11,7 2,8 1,0 100,0 45-54 39,0 47,3 7,4 4,1 2,2 100,0 55-64 28,4 41,7 16,5 6,2 7,2 100,0 65-74 24,1 34,5 14,1 6,3 21,0 100,0 75 e più 12,0 25,6 20,6 6,5 35,3 100,0 Totale 31,5 41,9 13,5 4,8 8,3 100,0

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Tav. 8.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 64 8 4 48 124 Comuni non capoluogo 108 11 7 64 190 Sesso Maschi 95 10 4 43 151 Femmine 77 10 7 70 163 Classi di età 14-19 13 1 0 5 20 20-24 10 2 1 6 19 25-34 35 3 2 14 54 35-44 31 3 1 15 49 45-54 25 3 1 17 47 55-64 25 2 3 18 48 65-74 22 4 1 21 48 75 e più 10 2 1 17 31 Totale 172 19 11 113 314 Tav. 8.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 51,6 6,6 2,9 38,9 100,0 Comuni non capoluogo 56,6 5,9 3,7 33,8 100,0 Sesso Maschi 62,7 6,5 2,4 28,4 100,0 Femmine 47,2 5,8 4,3 42,7 100,0 Classi di età 14-19 67,9 3,4 1,6 27,1 100,0 20-24 53,4 8,2 5,2 33,1 100,0 25-34 65,1 5,8 3,1 26,0 100,0 35-44 63,3 5,7 1,5 29,5 100,0 45-54 53,9 6,6 2,9 36,5 100,0 55-64 51,4 5,1 6,7 36,8 100,0 65-74 46,4 8,2 1,9 43,6 100,0 75 e più 33,5 5,8 4,6 56,1 100,0 Totale 54,6 6,2 3,4 35,8 100,0

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Tav. 8.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 16 3 3 101 124 Comuni non capoluogo 30 5 6 149 190 Sesso Maschi 30 4 5 112 151 Femmine 16 4 4 138 163 Classi di età 14-19 3 - 0 17 20 20-24 3 0 1 14 19 25-34 11 1 3 40 54 35-44 11 1 1 36 49 45-54 7 2 2 36 47 55-64 7 2 1 38 48 65-74 3 2 1 42 48 75 e più 1 0 1 28 31 Totale 46 9 10 250 314 Tav. 8.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 12,6 2,8 2,8 81,9 100,0 Comuni non capoluogo 15,9 2,7 3,4 78,0 100,0 Sesso Maschi 19,6 2,9 3,6 73,9 100,0 Femmine 9,9 2,6 2,8 84,8 100,0 Classi di età 14-19 12,8 - 1,6 85,5 100,0 20-24 17,9 2,6 5,8 73,7 100,0 25-34 20,5 1,7 5,0 72,8 100,0 35-44 21,7 1,6 2,7 74,0 100,0 45-54 14,9 4,2 3,8 77,1 100,0 55-64 15,2 4,7 1,5 78,5 100,0 65-74 7,3 3,5 1,5 87,7 100,0 75 e più 1,7 1,6 4,1 92,6 100,0 Totale 14,6 2,7 3,2 79,5 100,0

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Tav. 8.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 15 74 24 11 124 Comuni non capoluogo 32 101 44 14 190 Sesso Maschi 28 84 29 10 151 Femmine 19 91 39 14 163 Classi di età 14-19 2 10 5 2 20 20-24 3 11 3 1 19 25-34 6 31 11 6 54 35-44 8 30 9 3 49 45-54 10 23 9 5 47 55-64 7 26 12 3 48 65-74 7 26 11 3 48 75 e più 4 17 8 2 31 Totale 47 175 68 24 314 Tav. 8.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 12,2 59,5 19,7 8,6 100,0 Comuni non capoluogo 16,8 53,0 23,0 7,2 100,0 Sesso Maschi 18,7 55,2 19,4 6,6 100,0 Femmine 11,5 55,8 23,9 8,8 100,0 Classi di età 14-19 10,6 53,3 26,0 10,1 100,0 20-24 16,0 59,2 17,3 7,5 100,0 25-34 11,2 56,7 20,5 11,6 100,0 35-44 15,7 60,9 18,3 5,1 100,0 45-54 21,7 48,6 19,7 10,0 100,0 55-64 14,6 54,7 25,0 5,7 100,0 65-74 15,0 55,2 23,5 6,3 100,0 75 e più 12,9 56,4 24,6 6,1 100,0 Totale 15,0 55,5 21,7 7,8 100,0

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Tav. 8.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 1 21 102 124 Comuni non capoluogo 1 17 172 190 Sesso Maschi 0 17 134 151 Femmine 2 21 140 163 Classi di età 14-19 - 4 16 20 20-24 - 2 17 19 25-34 - 8 46 54 35-44 - 5 44 49 45-54 - 6 40 47 55-64 0 6 41 48 65-74 0 5 43 48 75 e più 2 2 27 31 Totale 2 38 274 314 Tav. 8.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,6 17,1 82,3 100,0 Comuni non capoluogo 0,7 8,9 90,4 100,0 Sesso Maschi 0,2 11,0 88,7 100,0 Femmine 1,1 13,1 85,8 100,0 Classi di età 14-19 - 17,9 82,1 100,0 20-24 - 8,2 91,8 100,0 25-34 - 15,5 84,5 100,0 35-44 - 10,4 89,6 100,0 45-54 - 13,8 86,2 100,0 55-64 0,7 13,0 86,3 100,0 65-74 0,3 9,7 89,9 100,0 75 e più 5,2 7,5 87,3 100,0 Totale 0,7 12,1 87,2 100,0

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Tav. 8.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 41 20 23 41 Comuni non capoluogo 37 15 36 64 Sesso Maschi 40 18 33 52 Femmine 38 17 25 53 Classi di età 14-19 5 3 3 5 20-24 5 3 3 7 25-34 14 8 15 20 35-44 14 6 11 19 45-54 11 4 7 17 55-64 16 7 11 19 65-74 8 4 6 13 75 e più 5 1 2 5 Totale 78 35 58 105 Tav. 8.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 32,9 16,1 18,3 33,1 Comuni non capoluogo 19,4 7,7 18,7 33,7 Sesso Maschi 26,5 11,8 22,0 34,3 Femmine 23,1 10,2 15,3 32,7 Classi di età 14-19 25,2 15,2 16,2 27,3 20-24 29,3 15,1 15,2 37,3 25-34 25,4 14,2 27,1 36,0 35-44 28,5 11,7 22,6 39,5 45-54 23,7 8,3 14,5 36,3 55-64 32,8 14,1 23,3 38,9 65-74 16,9 8,2 13,0 28,1 75 e più 15,9 2,4 7,5 16,5 Totale 24,8 11,0 18,5 33,5

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Tav. 8.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 71 49 3 124 Comuni non capoluogo 2 99 88 1 190 Sesso Maschi 1 67 80 4 151 Femmine 2 103 57 0 163 Classi di età 14-19 - 11 5 4 20 20-24 0 7 11 - 19 25-34 - 20 34 1 54 35-44 - 20 30 - 49 45-54 0 24 22 - 47 55-64 1 27 20 0 48 65-74 0 36 12 - 48 75 e più 2 25 4 - 31 Totale 3 170 137 4 314 Tav. 8.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,9 56,9 39,6 2,5 100,0 Comuni non capoluogo 1,0 52,2 46,1 0,6 100,0 Sesso Maschi 0,5 44,2 52,9 2,5 100,0 Femmine 1,5 63,3 34,9 0,3 100,0 Classi di età 14-19 - 56,9 24,8 18,3 100,0 20-24 2,4 39,9 57,7 - 100,0 25-34 - 36,2 62,8 0,9 100,0 35-44 - 40,0 60,0 - 100,0 45-54 0,7 51,9 47,4 - 100,0 55-64 1,3 56,9 41,5 0,3 100,0 65-74 0,3 74,7 24,9 - 100,0 75 e più 5,2 82,1 12,7 - 100,0 Totale 1,0 54,1 43,6 1,4 100,0

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Tav. 8.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 14 17 31 Dispositivi di sicurezza meccanici 9 16 25 Tav. 8.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 26,9 21,1 23,3 Dispositivi di sicurezza meccanici 17,5 19,7 18,9

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Tav. 8.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 16 18 34 Il bloccaggio alle finestre 10 17 27 Inferriate a porte e/o finestre 14 23 37 Un portiere o custode 1 1 3 Un dispositivo di allarme 4 5 10 Una cassaforte 6 10 16 Tav. 8.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 30,5 21,9 25,2 Il bloccaggio alle finestre 19,1 20,7 20,1 Inferriate a porte e/o finestre 26,4 28,0 27,4 Un portiere o custode 2,7 1,8 2,1 Un dispositivo di allarme 8,6 6,3 7,2 Una cassaforte 11,2 12,0 11,7

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Tav. 8.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 2 2 4 Borseggi 5 7 12 Furti di oggetti personali 8 11 19 Rapine 0 - 0 Aggressioni 1 3 5 Tav. 8.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 1,7 1,0 1,3 Borseggi 4,0 3,8 3,9 Furti di oggetti personali 6,7 5,7 6,1 Rapine 0,2 - 0,1 Aggressioni 1,1 1,7 1,5

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Tav. 8.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 3 4 7 Furti interni prima casa 3 4 7 Furti di auto 2 2 4 Furti di moto/ciclomotori 1 1 1 Furti di biciclette 6 10 15 Furti di oggetti nei veicoli 4 6 11 Vandalismi alla casa/auto 6 13 20 Reati contro gli animali 1 3 4 Tav. 8.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 6,0 4,6 5,1 Furti interni prima casa 6,5 4,8 5,4 Furti di auto 3,7 2,6 3,0 Furti di moto/ciclomotori 1,0 0,9 0,9 Furti di biciclette 11,2 11,8 11,5 Furti di oggetti nei veicoli 8,3 7,6 7,9 Vandalismi alla casa/auto 12,4 16,2 14,8 Reati contro gli animali 1,9 4,1 3,3

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Tav. 8.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) omune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 9 10 19 Atti di esibizionismo 11 14 25 Telefonate oscene 13 17 31 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 2 2 4 Atti di esibizionismo 2 3 5 Telefonate oscene 6 7 13 Tav. 8.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 20,6 16,3 18,0 Atti di esibizionismo 25,5 22,7 23,8 Telefonate oscene 31,6 27,1 28,9 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 3,9 3,0 3,4 Atti di esibizionismo 4,7 4,2 4,4 Telefonate oscene 15,2 10,9 12,7

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9. FORLI’-CESENA La provincia di Forlì-Cesena ha assunto questa denominazione dal 1995 quando, con la nascita della provincia di Rimini, sono rimasti a far parte della ex provincia di Forlì i 30 comuni che compongono l’attuale provincia a doppia denominazione. Tale nuova denominazione pone in primo piano la forte presenza che hanno le due città all’interno del territorio amministrati-vo: Forlì e Cesena con, rispettivamente, 107mila e 89mila abitanti raccolgono infatti il 56% della popolazione dell’intera pro-vincia che assomma, in totale a 351.606 persone. Da un punto di vista demografico la popolazione si caratterizza anche per essere tra quelle con un indice di vecchiaia sotto la media regionale: 180 è infatti il valore provinciale mentre quello regionale è di 197. Pur essendo una provincia a doppia denominazione, il capoluogo è ancora identificato con Forlì ed è dunque questa città che è stata utilizzata come capoluogo sia in sede di formazione del campione che in sede di analisi ed è appunto a residenti di questa città che si sono rivolti gli intervistatori, realizzando il 39% delle interviste di questa provincia (Prospetto 1) Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Forlì-Cesena.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Comune di residenza Forlì 456 38,7 96.330 30,9 Altri comuni 721 61,3 215.366 69,1 Provincia di Forlì-Cesena 1.177 100 311.696 100

Anche per quanto riguarda i comportamenti fuori casa la provincia e ancor più il capoluogo si caratterizzano per un certo dina-mismo. Rispetto agli altri capoluoghi, a Forlì è infatti più diffusa l’abitudine ad uscire più volte la settimana (+5,6) ed è contempora-neamente meno diffusa l’abitudine di fare tutti i giorni la spesa (-3,3). Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, di nuovo la città si caratterizza per una maggior uniformità con il resto della provin-cia, differenziandosi così dall’insieme dei capoluoghi per un maggior uso dell’auto (+9,3) e per un minor ricorso ai mezzi pub-blici (-8,3). Prospetto 2 - Comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Forlì-Cesena. Percentuali sulla popo-

lazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Comportamenti Emilia-

Romagna provincia di Forlì-Cesena

Emilia-Romagna

Forlì

Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 36,7 39,3 36,0 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 52,0 44,3 53,6 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 41,2 38,6 44,2 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 9,3 19,5 11,2

La provincia e il capoluogo hanno, di nuovo, un andamento molto simile anche per quanto concerne gli indicatori di percezio-ne della propria sicurezza e questo andamento segnala, inequivocabilmente, una maggior diffusione in questo territorio di quel-la che si è definita come «sicurezza personale». Camminare nella zona in cui si abita, al buio, è infatti considerato molto sicuro da oltre 7 persone su dieci, con il capoluogo che si stacca di ben 10 punti dalla media degli altri capoluoghi, mentre il valore provinciale è 6 punti al disopra della media re-gionale.

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Andamento analogo ha il grado di fiducia attribuito alle forze dell’ordine. Anche in questo caso il valore dell’indicatore dà conto di una diffusione del 70%, con il capoluogo che è, nuovamente, dieci punti sopra la media mentre la provincia nel suo in-sieme è sopra la media regionale di tre punti. Sempre dal prospetto 3 si rileva anche una minor abitudine a chiudersi in casa a chiave, quando si è da soli, sia di giorno che di notte e sia nella sola città che nella provincia nel suo complesso. Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Forlì-Cesena.

Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Indicatori Emilia-

Romagna provincia di Forlì-Cesena

Emilia-Romagna

Forlì

Camminare la sera soli (molto e abbastanza sicuri) 66,2 72,2 60,9 70,9 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 32,3 37,5 31,1 Chiudere di notte (sempre) 80,5 76,8 79,1 77,3 Controllo delle FFOO nella zona in cui si vive (molto + abb.) 66,8 69,8 64,3 74,3 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 39,0 33,5 41,0

Oltre a questo maggior senso di sicurezza personale, un andamento analogo è anche rintracciabile negli indicatori relativi alla percezione del disordine sociale: tutti sono al di sotto dei valori medi e questo andamento risulta ancor più accentuato se si confrontano i valori del solo capoluogo con l’insieme di tutti i capoluoghi (Prospetto 4). Prospetto 4 - Indicatori di percezione degli elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nella

provincia di Forlì-Cesena. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi Indicatori Emilia-

Romagna provincia di Forlì-Cesena

Emilia-Romagna

Forlì

Considerano a rischio la propria zona (molto + abbastanza) 17,4 13,4 24,8 12,3 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 26,5 36,1 23,5 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 12,2 19,6 10,7 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 11,0 28,3 10,6 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 35,3 40,1 33,8

Anche il quadro che si ricava analizzando la presenza dei dispositivi di sicurezza non si discosta molto da quanto visto finora e di nuovo, sia nella sola città che nell’intera provincia, i forlivesi ricorrono molto meno a questi dispositivi, con l’unica eccezio-ne delle casseforti: +2,2 in complesso e +0,9 nel capoluogo (Prospetto 5). Prospetto 5 - Diffusione di alcuni dispositivi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Forlì-Cesena. Per-

centuali sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi Dispositivi Emilia-

Romagna provincia di Forlì-Cesena

Emilia-Romagna

Forlì

Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 25,7 31,4 25,1 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 17,3 20,6 18,6 Porta blindata 36,7 22,9 44,9 24,7 Blocco delle finestre 20,6 15,3 21,3 15,4 Inferriate 23,8 19,9 22,2 20,1 Portiere/custode 3,8 2,4 5,5 2,3 Dispositivo di allarme 8,2 7,5 8,0 7,2 Cassaforte 11,2 13,4 11,7 12,6

Gli indicatori visti finora, caratterizzati da una componente «soggettiva» trovano un ulteriore rafforzamento allorché si passi ad analizzare l’andamento delle varie forme di vittimizzazione, una forma di comportamento che è esterna ai soggetti e come tale può (e deve) essere considerato un aspetto più oggettivo della sicurezza.

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I tre aspetti della vittimizzazione che sono stati analizzati in questo lavoro propongono infatti un ulteriore quadro di una pro-vincia che può vantare la minor vittimizzazione individuale, familiare e femminile dell’intero territorio regionale e lo stesso va detto per Forlì come città capoluogo. Certo scorrendo tutte le colonne dei prospetti 6 e 7 un paio di valori sopra la media li si trova e riguardano i vandalismi contro l’auto e i reati contro gli animali: entrambi sono a +0,5 in complesso e +0,3 in città. In città può anche segnalarsi un altro fenomeno, meritevole almeno di un cenno: si tratta del peggioramento avuto dall’indica-tore relativo alle molestie sessuali che è sotto la media dei capoluoghi di 4,5 punti per quanto riguarda il corso della vita mentre si avvicina alla media degli altri capoluoghi per quanto riguarda gli ultimi tre anni, fermandosi ad un –0,1 (Prospetto 7). Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Forlì-Cesena.

Percentuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi Reati Emilia-

Romagna provincia di Forlì-Cesena

Emilia-Romagna

Forlì

Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni) Scippi 2,1 1,5 3,3 2,1 Borseggi 4,8 3,8 6,8 3,9 Furti di oggetti personali 5,8 5,1 7,1 6,2 Rapine 0,4 0,3 0,5 0,4 Aggressioni 1,4 1,2 1,9 1,0

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni) Furti esterni alla prima casa 5,2 4,7 6,0 4,3 Furti interni alla prima casa 6,8 5,6 7,4 5,5 Furti di auto 5,5 3,6 6,8 3,4 Furti di moto/ciclomotori 2,0 1,5 2,9 1,7 Furti di biciclette 8,8 7,7 12,1 10,3 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 10,4 11,3 8,4 Vandalismi all’auto 13,7 14,2 15,8 16,1 Vandalismi alla casa 2,5 1,9 2,9 1,6 Reati contro gli animali 3,2 3,7 1,9 2,2

Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Forlì-Cesena. Percentuali

sulla popolazione femminile stimata (dai 14 ai 59 anni).

In complesso Solo capoluoghi Reati Emilia-

Romagna provincia di Forlì-Cesena

Emilia-Romagna

Forlì

Nel corso della vita hanno subito: Molestie sessuali 23,6 18,3 29,4 24,9 Atti di esibizionismo 25,9 21,2 31,0 23,5 Telefonate oscene 35,3 34,3 41,8 38,6

Negli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie sessuali 4,8 3,4 4,4 4,3 Atti di esibizionismo 4,5 2,8 6,1 2,2 Telefonate oscene 16,4 13,8 19,7 15,1

Conclusioni Le brevi analisi che il lettore trova per tutti i nove territori provinciali e sui rispettivi capoluoghi, fatte utilizzando lo stesso in-sieme di indicatori, lasciano pochi dubbi: se c’è una provincia in cui gli indicatori hanno un andamento univoco, questa è la provincia di Forlì-Cesena e tale andamento è, come s’è visto, di essere quasi sempre sotto le rispettive medie.

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Va poi aggiunto che all’interno di questa provincia il suo capoluogo – ovvero Forlì – non solo si mostra perfettamente integra-to con questo andamento ma dovendosi confrontare con le altre città della regione ne esce indubbiamente come quella in cui i cittadini sperimentano una maggior sicurezza.

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CAPITOLO 9 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 9.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 456 38,7 96.330 30,9 Comuni non capoluogo 721 61,3 215.366 69,1 Sesso Maschi 528 44,9 150.495 48,3 Femmine 649 55,1 161.201 51,7 Classi di età 14-19 63 5,4 20.721 6,6 20-24 74 6,3 22.432 7,2 25-34 211 17,9 54.921 17,6 35-44 222 18,9 49.553 15,9 45-54 177 15,0 47.229 15,2 55-64 183 15,5 45.894 14,7 65-74 145 12,3 45.258 14,5 75 e più 102 8,7 25.688 8,2 Totale provincia 1.177 100,0 311.696 100,0 Tav. 9.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 45 3,8 11.349 3,6 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 100 8,5 35.398 11,4 Direttivi, quadri, impiegati 244 20,7 45.781 14,7 Operai 208 17,7 57.017 18,3 In cerca di nuova occupazione 16 1,4 5.089 1,6 In cerca di prima occupazione 9 0,8 3.864 1,2 Casalinghe 150 12,7 33.691 10,8 Studenti 85 7,2 23.842 7,6 Ritirati dal lavoro 277 23,5 84.258 27,0 Altra condizione 43 3,7 11.407 3,7 Totale provincia 1.177 100,0 311.696 100,0

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Tav. 9.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 77 6,5 13.121 4,2 Diploma superiore 369 31,4 71.770 23,0 Media inferiore 387 32,9 113.825 36,5 Licenza elementare 272 23,1 92.488 29,7 Nessun titolo 72 6,1 20.492 6,6 Totale provincia 1.177 100,0 311.696 100,0 Tav. 9.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 8 0,7 991 0,8 Villa, villino 241 20,5 26.627 20,4 Signorile 55 4,7 5.372 4,1 Civile 660 56,1 69.624 53,4 Economica, popolare 103 8,8 12.515 9,6 Rurale 106 9,0 14.661 11,2 Impropria 3 0,3 404 0,3 Altro 1 0,1 203 0,2 Totale provincia 1.177 100,0 130.397 100,0

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Tav. 9.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 35 39 13 5 4 96 Comuni non capoluogo 80 68 36 16 15 215 Sesso Maschi 48 50 28 13 12 150 Femmine 66 58 22 8 7 161 Classi di età 14-19 3 8 5 2 2 21 20-24 6 8 4 3 1 22 25-34 20 19 12 3 1 55 35-44 23 17 6 2 2 50 45-54 20 15 7 2 3 47 55-64 17 17 5 3 2 46 65-74 18 16 7 2 3 45 75 e più 7 8 3 2 6 26 Totale 114 108 49 21 20 312 Tav. 9.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 36,0 40,8 13,2 5,5 4,5 100,0 Comuni non capoluogo 37,0 31,8 16,9 7,2 7,1 100,0 Sesso Maschi 32,0 33,1 18,3 8,4 8,1 100,0 Femmine 41,1 35,9 13,4 5,1 4,5 100,0 Classi di età 14-19 16,3 40,2 22,9 11,6 8,9 100,0 20-24 29,0 37,6 17,9 12,4 3,1 100,0 25-34 36,4 34,4 21,4 6,2 1,6 100,0 35-44 46,0 33,3 12,8 4,1 3,8 100,0 45-54 42,2 30,8 15,9 4,5 6,7 100,0 55-64 38,0 37,7 11,8 7,5 4,9 100,0 65-74 38,9 34,8 14,8 5,2 6,3 100,0 75 e più 26,7 30,6 10,6 8,8 23,4 100,0 Totale 36,7 34,5 15,8 6,7 6,3 100,0

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Tav. 9.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 52 24 9 6 6 96 Comuni non capoluogo 110 51 17 18 19 215 Sesso Maschi 93 33 10 6 8 150 Femmine 69 42 16 18 16 161 Classi di età 14-19 6 9 2 2 1 21 20-24 17 4 1 0 - 22 25-34 46 5 2 1 1 55 35-44 39 8 2 0 0 50 45-54 27 12 5 2 1 47 55-64 16 15 6 4 5 46 65-74 8 14 7 9 8 45 75 e più 2 7 3 6 9 26 Totale 162 75 26 25 25 312 Tav. 9.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o giorni settimana settimana mese quasi mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 53,6 24,9 9,0 6,7 6,0 100,0 Comuni non capoluogo 51,2 23,6 7,8 8,5 8,8 100,0 Sesso Maschi 61,9 21,6 6,6 4,3 5,6 100,0 Femmine 42,6 26,2 9,7 11,3 10,2 100,0 Classi di età 14-19 29,2 43,9 11,6 8,7 6,6 100,0 20-24 76,1 19,3 2,5 2,0 - 100,0 25-34 84,6 9,2 2,9 1,6 1,7 100,0 35-44 79,6 16,8 3,0 0,4 0,2 100,0 45-54 56,8 25,9 9,6 5,2 2,5 100,0 55-64 35,8 32,5 12,3 8,5 10,9 100,0 65-74 17,3 31,3 14,4 20,2 16,9 100,0 75 e più 7,3 25,9 10,6 23,0 33,2 100,0 Totale 52,0 24,0 8,2 7,9 8,0 100,0

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Tav. 9.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 6 37 17 14 5 17 96 Comuni non capoluogo 18 67 42 32 11 45 215 Sesso Maschi 19 58 29 18 7 21 150 Femmine 5 46 30 28 9 42 161 Classi di età 14-19 2 12 5 1 - 1 21 20-24 5 13 2 2 - 0 22 25-34 6 27 14 5 1 2 55 35-44 3 22 11 10 2 2 50 45-54 2 15 15 9 3 4 47 55-64 2 10 9 10 5 11 46 65-74 3 5 3 8 3 24 45 75 e più 0 0 1 2 3 19 26 Totale 24 104 59 46 16 62 312 Tav. 9.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5,8 38,4 18,0 14,4 5,4 17,9 100,0 Comuni non capoluogo 8,5 31,3 19,3 15,0 4,9 20,9 100,0 Sesso Maschi 12,3 38,7 19,0 12,0 4,4 13,7 100,0 Femmine 3,4 28,7 18,9 17,5 5,7 25,8 100,0 Classi di età 14-19 8,2 59,5 22,6 6,3 - 3,4 100,0 20-24 23,1 58,7 9,0 8,2 - 1,0 100,0 25-34 10,6 49,3 26,2 9,8 1,2 2,9 100,0 35-44 6,9 44,8 21,4 19,5 4,0 3,3 100,0 45-54 5,1 30,9 31,0 18,8 5,4 8,8 100,0 55-64 4,9 20,9 19,0 21,9 10,4 22,9 100,0 65-74 6,2 11,4 6,7 16,7 5,6 53,3 100,0 75 e più 1,5 1,6 3,4 5,9 12,8 74,9 100,0 Totale 7,7 33,5 18,9 14,8 5,1 20,0 100,0

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Tav. 9.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5 5 2 6 15 62 96 Comuni non capoluogo 11 7 3 15 31 149 215 Sesso Maschi 6 5 1 8 24 107 150 Femmine 11 8 4 13 22 103 161 Classi di età 14-19 8 2 0 3 1 7 21 20-24 2 1 0 1 4 14 22 25-34 2 0 0 3 7 42 55 35-44 0 2 1 1 12 34 50 45-54 2 1 2 3 9 31 47 55-64 1 2 1 3 7 32 46 65-74 1 2 1 5 5 32 45 75 e più - 2 0 1 1 20 26 Totale 17 12 5 21 46 211 312 Tav. 9.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5,5 5,7 2,3 6,6 15,6 64,3 100,0 Comuni non capoluogo 5,2 3,2 1,3 6,8 14,3 69,1 100,0 Sesso Maschi 3,7 3,2 0,7 5,1 15,9 71,4 100,0 Femmine 6,8 4,8 2,5 8,2 13,6 64,1 100,0 Classi di età 14-19 37,9 8,0 1,6 13,9 6,2 32,5 100,0 20-24 9,2 6,2 0,9 4,8 17,1 61,7 100,0 25-34 3,9 0,4 0,4 6,2 13,0 76,1 100,0 35-44 0,8 3,4 1,2 2,6 23,8 68,2 100,0 45-54 3,6 2,0 3,7 5,6 19,3 65,8 100,0 55-64 2,7 4,2 2,0 7,2 15,2 68,7 100,0 65-74 2,7 4,7 1,2 11,3 10,2 69,8 100,0 75 e più - 9,6 1,9 4,7 4,5 79,3 100,0 Totale 5,3 4,0 1,6 6,7 14,7 67,6 100,0

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Tav. 9.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 30 39 12 6 10 96 Comuni non capoluogo 69 88 28 9 21 215 Sesso Maschi 74 55 11 2 7 150 Femmine 24 71 29 13 24 161 Classi di età 14-19 5 10 4 2 - 21 20-24 10 9 2 1 - 22 25-34 22 25 6 1 1 55 35-44 22 19 5 2 1 50 45-54 15 23 6 2 1 47 55-64 12 18 7 3 5 46 65-74 8 14 8 2 13 45 75 e più 4 8 2 1 11 26 Totale 99 126 40 15 32 312 Tav. 9.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 30,9 40,0 12,4 6,2 10,5 100,0 Comuni non capoluogo 32,1 40,7 13,1 4,1 10,0 100,0 Sesso Maschi 49,5 36,6 7,5 1,6 4,9 100,0 Femmine 15,1 44,2 17,9 7,8 15,0 100,0 Classi di età 14-19 23,3 49,7 19,6 7,5 - 100,0 20-24 44,5 41,5 9,2 4,8 - 100,0 25-34 39,5 45,0 11,7 2,6 1,2 100,0 35-44 44,8 38,2 9,7 4,7 2,6 100,0 45-54 32,4 49,4 12,3 4,2 1,8 100,0 55-64 26,9 39,1 15,7 6,4 11,9 100,0 65-74 18,5 30,8 17,9 4,8 28,1 100,0 75 e più 16,1 30,9 6,4 5,6 41,1 100,0 Totale 31,7 40,5 12,9 4,8 10,1 100,0

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Tav. 9.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 57 5 4 30 96 Comuni non capoluogo 117 17 11 71 215 Sesso Maschi 96 9 6 40 150 Femmine 78 13 9 61 161 Classi di età 14-19 11 0 3 6 21 20-24 17 1 1 4 22 25-34 36 4 2 12 55 35-44 30 4 2 14 50 45-54 31 4 1 11 47 55-64 21 5 3 17 46 65-74 18 3 2 22 45 75 e più 10 1 1 14 26 Totale 174 22 15 101 312 Tav. 9.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 59,6 5,4 3,9 31,1 100,0 Comuni non capoluogo 54,2 7,7 5,2 32,9 100,0 Sesso Maschi 63,6 5,8 4,1 26,5 100,0 Femmine 48,6 8,2 5,5 37,7 100,0 Classi di età 14-19 54,8 2,0 14,5 28,8 100,0 20-24 76,3 3,8 2,7 17,2 100,0 25-34 65,9 7,7 4,5 21,9 100,0 35-44 60,0 7,7 3,5 28,8 100,0 45-54 65,7 8,8 2,2 23,4 100,0 55-64 46,4 10,2 5,6 37,8 100,0 65-74 39,1 6,2 5,2 49,6 100,0 75 e più 38,1 3,7 4,5 53,7 100,0 Totale 55,9 7,0 4,8 32,3 100,0

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Tav. 9.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 17 3 2 74 96 Comuni non capoluogo 36 7 8 165 215 Sesso Maschi 31 6 4 109 150 Femmine 22 3 6 130 161 Classi di età 14-19 3 0 1 17 21 20-24 6 1 1 15 22 25-34 9 1 2 43 55 35-44 11 1 1 36 50 45-54 10 1 2 34 47 55-64 6 3 3 35 46 65-74 6 0 1 38 45 75 e più 1 1 0 23 26 Totale 53 9 10 240 312 Tav. 9.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 17,6 2,7 2,5 77,3 100,0 Comuni non capoluogo 16,6 3,1 3,7 76,7 100,0 Sesso Maschi 20,6 3,9 2,9 72,6 100,0 Femmine 13,4 2,0 3,7 80,8 100,0 Classi di età 14-19 15,3 1,5 3,2 79,9 100,0 20-24 27,5 4,7 2,9 64,9 100,0 25-34 15,8 2,4 3,2 78,5 100,0 35-44 23,1 2,1 2,8 71,9 100,0 45-54 21,7 3,1 4,0 71,2 100,0 55-64 12,3 5,8 6,2 75,7 100,0 65-74 12,9 0,9 1,9 84,3 100,0 75 e più 5,4 3,5 1,2 90,0 100,0 Totale 16,9 2,9 3,3 76,8 100,0

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Tav. 9.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 14 58 19 6 96 Comuni non capoluogo 27 119 53 16 215 Sesso Maschi 22 85 33 12 150 Femmine 19 92 40 10 161 Classi di età 14-19 1 13 6 1 21 20-24 4 12 6 1 22 25-34 6 32 14 4 55 35-44 8 27 11 4 50 45-54 4 28 11 5 47 55-64 6 26 10 4 46 65-74 7 26 11 2 45 75 e più 5 14 5 2 26 Totale 41 177 73 22 312 Tav. 9.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 14,2 60,1 19,9 5,8 100,0 Comuni non capoluogo 12,6 55,1 24,8 7,4 100,0 Sesso Maschi 14,4 56,2 21,7 7,8 100,0 Femmine 11,9 57,1 24,8 6,2 100,0 Classi di età 14-19 5,6 61,5 28,3 4,6 100,0 20-24 16,1 54,5 25,8 3,7 100,0 25-34 11,5 57,4 24,7 6,4 100,0 35-44 16,2 54,2 21,9 7,7 100,0 45-54 7,8 59,7 22,4 10,0 100,0 55-64 13,1 55,9 22,4 8,6 100,0 65-74 15,5 56,4 23,4 4,8 100,0 75 e più 19,7 54,1 19,9 6,3 100,0 Totale 13,1 56,7 23,3 6,9 100,0

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Tav. 9.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0 12 84 96 Comuni non capoluogo 1 30 185 215 Sesso Maschi - 20 131 150 Femmine 1 22 138 161 Classi di età 14-19 - 3 18 21 20-24 - 3 20 22 25-34 0 7 47 55 35-44 - 6 44 50 45-54 - 7 40 47 55-64 0 5 41 46 65-74 0 7 38 45 75 e più 0 4 21 26 Totale 1 42 269 312 Tav. 9.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,3 12,3 87,4 100,0 Comuni non capoluogo 0,4 13,9 85,8 100,0 Sesso Maschi - 13,2 86,8 100,0 Femmine 0,7 13,6 85,7 100,0 Classi di età 14-19 - 13,0 87,0 100,0 20-24 - 11,6 88,4 100,0 25-34 0,7 13,2 86,2 100,0 35-44 - 11,2 88,8 100,0 45-54 - 15,2 84,8 100,0 55-64 0,2 11,5 88,3 100,0 65-74 0,7 15,2 84,2 100,0 75 e più 1,2 17,0 81,8 100,0 Totale 0,3 13,4 86,2 100,0

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Tav. 9.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 23 10 10 33 Comuni non capoluogo 60 28 24 77 Sesso Maschi 47 20 21 61 Femmine 35 18 13 49 Classi di età 14-19 6 4 2 11 20-24 7 5 3 12 25-34 15 8 7 22 35-44 12 5 7 20 45-54 16 7 5 15 55-64 13 5 4 15 65-74 9 3 5 10 75 e più 3 1 1 4 Totale 83 38 34 110 Tav. 9.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 23,5 10,7 10,6 33,8 Comuni non capoluogo 27,9 12,9 11,1 36,0 Sesso Maschi 31,5 13,3 14,0 40,4 Femmine 21,8 11,2 8,1 30,5 Classi di età 14-19 31,0 21,5 10,8 53,9 20-24 29,8 22,3 12,2 54,3 25-34 28,2 14,9 12,1 39,2 35-44 24,7 9,9 14,5 40,9 45-54 33,0 14,2 11,4 32,4 55-64 29,2 10,0 9,2 33,7 65-74 20,9 7,7 10,6 22,5 75 e più 13,1 2,9 3,7 15,1 Totale 26,5 12,2 11,0 35,3

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Tav. 9.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 56 38 1 96 Comuni non capoluogo 2 132 79 3 215 Sesso Maschi - 73 75 3 150 Femmine 2 114 42 2 161 Classi di età 14-19 - 12 6 2 21 20-24 - 7 15 0 22 25-34 0 24 30 - 55 35-44 - 26 23 1 50 45-54 - 26 21 0 47 55-64 1 33 10 1 46 65-74 0 36 9 1 45 75 e più 0 23 3 - 26 Totale 2 188 117 5 312 Tav. 9.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 0,7 58,2 39,5 1,5 100,0 Comuni non capoluogo 0,7 61,1 36,6 1,6 100,0 Sesso Maschi - 48,7 49,5 1,8 100,0 Femmine 1,4 71,0 26,3 1,3 100,0 Classi di età 14-19 - 60,2 30,3 9,6 100,0 20-24 - 32,0 66,6 1,4 100,0 25-34 0,7 44,0 55,3 - 100,0 35-44 - 52,4 46,4 1,2 100,0 45-54 - 54,7 44,2 1,0 100,0 55-64 2,7 73,0 22,3 2,0 100,0 65-74 0,7 79,3 18,9 1,2 100,0 75 e più 1,2 88,4 10,4 - 100,0 Totale 0,7 60,2 37,5 1,5 100,0

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Tav. 9.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 11 23 33 Dispositivi di sicurezza meccanici 8 15 23 Tav. 9.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 25,1 26,0 25,7 Dispositivi di sicurezza meccanici 18,6 16,7 17,3

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Tav. 9.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 10 19 30 Il bloccaggio alle finestre 6 13 20 Inferriate a porte e/o finestre 8 17 26 Un portiere o custode 1 2 3 Un dispositivo di allarme 3 7 10 Una cassaforte 5 12 17 Tav. 9.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 24,7 22,0 22,9 Il bloccaggio alle finestre 15,4 15,2 15,3 Inferriate a porte e/o finestre 20,1 19,8 19,9 Un portiere o custode 2,3 2,5 2,4 Un dispositivo di allarme 7,2 7,6 7,5 Una cassaforte 12,6 13,8 13,4

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Tav. 9.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 2 3 5 Borseggi 4 8 12 Furti di oggetti personali 6 10 16 Rapine 0 0 1 Aggressioni 1 3 4 Tav. 9.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 2,1 1,2 1,5 Borseggi 3,9 3,8 3,8 Furti di oggetti personali 6,2 4,6 5,1 Rapine 0,4 0,2 0,3 Aggressioni 1,0 1,3 1,2

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Tav. 9.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 2 4 6 Furti interni prima casa 2 5 7 Furti di auto 1 3 5 Furti di moto/ciclomotori 1 1 2 Furti di biciclette 4 6 10 Furti di oggetti nei veicoli 4 10 14 Vandalismi alla casa/auto 7 13 21 Reati contro gli animali 1 4 5 Tav. 9.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 4,3 4,9 4,7 Furti interni prima casa 5,5 5,6 5,6 Furti di auto 3,4 3,7 3,6 Furti di moto/ciclomotori 1,7 1,4 1,5 Furti di biciclette 10,3 6,5 7,7 Furti di oggetti nei veicoli 8,4 11,3 10,4 Vandalismi alla casa/auto 17,2 15,2 15,8 Reati contro gli animali 2,2 4,4 3,7

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Tav. 9.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 8 12 20 Atti di esibizionismo 8 15 23 Telefonate oscene 12 25 37 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 1 2 4 Atti di esibizionismo 1 2 3 Telefonate oscene 5 10 15 Tav. 9.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 24,9 15,6 18,3 Atti di esibizionismo 23,5 20,3 21,2 Telefonate oscene 38,6 32,5 34,3 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 4,3 3,1 3,4 Atti di esibizionismo 2,2 3,1 2,8 Telefonate oscene 15,1 13,3 13,8

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1

10. RIMINI

Prospetto 1 - Numero di interviste e valori di riporto all’universo per la provincia di Rimini.

Intervistati

%

Valori di riporto all’universo

%

Comune di residenza

Rimini 510 48,6 114.658 48,8 Altri comuni 539 51,4 120.263 51,2

Provincia di Rimini 1.049 100 234.921 100 10.1 I comportamenti fuori casa. Come si può vedere dal prospetto 2, sia nella provincia di Rimini che nel solo capoluogo si manifesta una certa tendenza ad u-scire abitualmente di casa, sia di giorno, per fare la spesa, che di sera. Rispetto alle medie regionali (sia per le province che per i soli capoluoghi) i riminesi adottano questi comportamenti con una frequenza maggiore, anche se di pochi punti percentuali. Per quanto riguarda le uscite serali in particolare, anche a Rimini e nella sua provincia si conferma una maggiore diffusione di questo comportamento man mano che si passa dall’ovest all’est della regione (anche a Ravenna, infatti, si esce la sera più spesso che nelle altre zone della Regione) forse in ragione delle caratteristiche ambientali delle località costiere. I riminesi, inoltre, tendono ad utilizzare l’automobile più frequentemente di altri cittadini della regione, ma comunque sempre in misura minore di quanto non avvenga in altri capoluoghi. Il dato che però più si discosta dalle medie regionali, tra tutti quelli che stiamo ora considerando, è quello relativo all’utilizzo dei mezzi pubblici: nel capoluogo si ricorre a questi mezzi di tra-sporto in misura molto inferiore che nell’insieme degli altri capoluoghi (7 punti percentuali in meno); nella provincia questo divario si riduce a 3 soli punti. Prospetto 2 - Comportamenti fuori casa rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Rimini. Percentuali sulla popolazione

stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Comportamenti Emilia-Romagna

provincia di Rimini

Emilia-Romagna

Rimini

Uscite per fare la spesa (tutti i giorni) 36,0 38,4 39,3 41,7 Uso dell’auto (tutti i giorni) 50,1 52,3 44,3 47,0 Uscite la sera (più volte a settimana) 37,9 39,6 38,6 40,6 Uso dei mezzi pubblici (più volte a settimana) 14,0 11,0 19,5 12,5

10.2 La percezione della propria sicurezza. Prospetto 3 - Indicatori di percezione della propria sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Rimini. Percen-

tuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Rimini

Emilia-Romagna

Rimini

Camminare la sera soli (molto e abbastanza sicuri) 66,2 60,4 60,9 51,7 Chiudere di giorno (sempre) 38,0 32,0 37,5 30,6 Chiudere di notte (sempre) 80,5 81,7 79,1 79,1 Le FF.OO. controllano la zona in cui si vive (molto + abb.) 66,8 51,4 64,3 41,6 Controlli nell’ultimo anno (sì) 38,5 34,0 33,5 30,3

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Riguardo alla percezione di sicurezza, emergono alcuni aspetti di notevole interesse. Innanzitutto, dobbiamo considerare il di-vario di percezione della sicurezza esterna alla propria abitazione ( nel camminare la sera da soli) che esiste tra il capoluogo di Rimini e la sua provincia. I riminesi che vivono in città si sentono molto e abbastanza sicuri nell’adottare questo compor-tamento in misura assai inferiore ai riminesi che vivono nella provincia (mentre abbiamo visto che i comportamenti abituali indicati nel prospetto 2 non si differenziano in maniera significativa tra le due diverse realtà territoriali). La percezione di insicurezza è quindi molto più forte nel Comune capoluogo che nel resto del territorio, ma è anche molto più forte rispetto alla media degli altri capoluoghi emiliano-romagnoli. Se confrontiamo questa percezione di sicurezza nel territorio provinciale con la media delle altre province, ancora troviamo un divario considerevole. La situazione cambia invece se consideriamo gli indicatori della sicurezza “in casa propria” desumibili dall’abitudine di chiudere la porta a chiave (di giorno e di notte). Mentre di notte le abitudini dei riminesi non si differenziano da quelle delle altre province e città, di giorno i riminesi si sentono piuttosto sicuri nelle proprie abitazioni, poiché dichiarano di chiudere la porta di casa in misura minore soprattutto rispetto agli abitanti degli altri capoluoghi e delle altre province. Infine, altri aspetti interessanti emergono dalla percezione di sicurezza derivante dai controlli delle FF.OO nella zona in cui si vive: anche qui, i riminesi manifestano una insicurezza assai più elevata sia rispetto agli abitanti delle altre province, sia rispetto agli abitanti delle altre città capoluogo. In estrema sintesi, nella provincia di Rimini ci si sente mediamente più insicuri che nelle altre province sia ad uscire di sera da soli e si è anche meno rassicurati dalla presenza di controlli delle FF.OO. In città , le stesse sensazioni di insicurezza sono mag-giori che nella provincia e molto maggiori che negli altri capoluoghi. Al contrario, sia nel capoluogo che in provincia emerge una maggiore sicurezza nella propria abitazione che, di giorno, non viene chiusa a chiave con la stessa frequenza che si riscontra altrove. 10.3 La percezione degli elementi di disordine sociale. Gli indicatori riportati nel prospetto 4 confermano ulteriormente questo senso di insicurezza dei cittadini riminesi, sia nella città che nella provincia. La percezione di elementi di disordine sociale è assai elevata: nel capoluogo i valori sono tutti di circa 10,11 punti percentuali superiori a quelli dell’insieme delle altre città; nella provincia, questi valori, seppure, in alcuni casi, in misura minore, rimangono costantemente più alti che nell’insieme delle altre province emiliano-romagnole. Prospetto 4 - Indicatori di percezione degli elementi di disordine sociale nella propria zona rilevati in Emilia-Romagna e nel-

la provincia di Rimini. Percentuali sulla popolazione stimata.

In complesso Solo capoluoghi

Indicatori Emilia-Romagna

provincia di Rimini

Emilia-Romagna

Rimini

Considerano a rischio la propria zona (molto + abb.) 17,4 27,8 24,8 35,9 Persone che vedono drogati nella propria zona 26,9 33,6 36,1 46,1 Persone che vedono spacciatori nella propria zona 14,2 21,4 19,6 30,3 Persone che vedono prostitute nella propria zona 18,9 31,8 28,3 38,9 Persone che vedono vandalismi nella propria zona 37,1 41,4 40,1 44,7

10.4 I dispositivi di sicurezza. Prospetto 5 - Diffusione di alcuni dispositivi di sicurezza rilevati in Emilia-Romagna e nella provincia di Rimini. Percentuali

sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Dispositivi Emilia-Romagna

provincia di Rimini

Emilia-Romagna

Rimini

Dispositivi elettronici sui veicoli 30,0 35,0 31,4 34,4 Dispositivi meccanici sui veicoli 18,3 20,7 20,6 21,3 Porta blindata 36,7 30,6 44,9 35,6 Blocco delle finestre 20,6 21,6 21,3 23,0 Inferriate 23,8 19,6 22,2 20,0 Portiere/custode 3,8 3,4 5,5 4,2 Dispositivo di allarme 8,2 7,7 8,0 6,9 Cassaforte 11,2 20,1 11,7 17,1

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Nonostante la forte percezione di insicurezza che abbiamo rilevato dai precedenti prospetti, i riminesi, sia in città che in provin-cia, non manifestano una spiccata tendenza ad adottare, più che altrove, meccanismi di protezione e questo dato ci porta a ri-dimensionare e a meglio valutare gli elementi emersi in precedenza. Notiamo in particolare che i riminesi del capoluogo pro-teggono più che nella media delle altre città soprattutto i loro veicoli, e ciò avviene anche nel resto della provincia. Coeren-temente invece con la maggiore percezione di sicurezza legata all’abitazione (v. il prospetto 3) i riminesi, sia in città che fuori, non proteggono la loro casa con dispositivi specifici (se non per quanto riguarda il blocco delle finestre). Piuttosto, come si può vedere, si dotano di una cassaforte in misura assai maggiore di quanto non avvenga altrove. 10.5 La vittimizzazione degli individui, delle famiglie e delle donne. Gli indicatori che vengono esaminati qui e nel prossimo paragrafo cercano di verificare, a differenza di quelli dei paragrafi pre-cedenti che registravano l’opinione degli intervistati, alcuni dati di fatto; viene infatti richiesto di indicare se negli ultimi tre anni si è stati vittime di una serie di comportamenti criminali. Prospetto 6 - Andamento della vittimizzazione individuale e familiare in Emilia-Romagna e nella provincia di Rimini. Percen-

tuali sulla popolazione e sulle famiglie stimate.

In complesso Solo capoluoghi

Reati Emilia-Romagna

provincia di Rimini

Emilia-Romagna

Rimini

Vittimizzazione individui (negli ultimi 3 anni)

Scippi 2,1 3,9 3,3 6,5 Borseggi 4,8 5,2 6,8 5,6 Furti di oggetti personali 5,8 6,3 7,1 7,8 Rapine 0,4 0,8 0,5 1,3 Aggressioni 1,4 2,0 1,9 2,4

Vittimizzazione famiglie (negli ultimi 3 anni)

Furti esterni alla prima casa 5,2 7,0 6,0 9,0 Furti interni alla prima casa 6,8 10,9 7,4 10,7 Furti di auto 5,5 8,4 6,8 7,9 Furti di moto/ciclomotori 2,0 7,2 2,9 9,5 Furti di biciclette 8,8 10,6 12,1 10,6 Furti di oggetti dai veicoli 10,2 10,7 11,3 10,8 Vandalismi all’auto 13,7 15,2 15,8 17,1 Vandalismi alla casa 2,5 3,6 2,9 3,9 Reati contro gli animali 3,2 3,9 1,9 3,5

I risultati dell’inchiesta di vittimizzazione sembrano confermare quella diffusione maggiore di alcune tipologie di reati a Rimini (che già emergeva dall’andamento delle denunce) rispetto ad altre città dell’Emilia–Romagna. Nel caso della vittimizzazione individuale nella città capoluogo, vediamo che sono soprattutto gli scippi a porsi al di sopra, in maniera consistente, della media degli altri capoluoghi. Ciò non si verifica per i borseggi ( e forse per la ridotta abitudine ad utilizzare mezzi pubblici che abbiamo visto nel prospetto 1) e neppure per i furti di oggetti personali. Anche nella provincia i tassi di vittimizzazione per questi reati sono più elevati che nell’insieme della altre province (e ciò forse in ragione del fatto che la provincia di Rimini è ricca di zone costiere, potenzialmente esposte alla c.d. criminalità di strada). Per i reati del secondo gruppo, invece, sia nel capoluogo che in provincia, troviamo di nuovo, in questo caso, però, pressochè sempre, valori più elevati - anche se di pochi punti percentuali - delle medie regionali. La vittimizzazione dei riminesi appare più rilevante soprattutto per i furti esterni ed interni all’abitazione, mentre nella provincia i tassi di maggiore vittimizzazione rispetto alla media regionale si hanno, oltre che per questi stessi reati, anche per i furti di auto e di moto o ciclomotori. Se consideriamo la vittimizzazione femminile per forme di aggressione sessuale, in relazione all’intero arco di vita, i valori di Rimini, sia città che provincia, appaiono meno rilevanti che nella media regionale: soprattutto gli atti di esibizionismo e le te-lefonate oscene sembrano meno diffusi che altrove. Negli ultimi tre anni, invece, la situazione di Rimini si riallinea a quella della media regionale, e ciò sia in città che in Provincia. Un elemento poco confortante, che sembra indicare una tendenza re-cente all’aumento di questi comportamenti in un’area che ne pareva meno toccata rispetto ad altre zone della regione. Prospetto 7 - Andamento della vittimizzazione femminile in Emilia-Romagna e nella provincia di Rimini. Percentuali sulla po-

polazione femminile stimata (dai 14 ai 59 anni).

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In complesso Solo capoluoghi

Reati Emilia-Romagna

Provincia di Rimini

Emilia-Romagna

Rimini

Nel corso della vita hanno subito:

Molestie sessuali 23,6 21,2 29,4 25,3 Atti di esibizionismo 25,9 21,1 31,0 22,5 Telefonate oscene 35,3 34,7 41,8 36,1

Negli ultimi 3 anni hanno subito:5,0

Molestie sessuali 4,8 4,2 4,4 5,0 Atti di esibizionismo 4,5 4,4 6,1 3,5 Telefonate oscene 16,4 17,9 19,7 19,6

10.7 Conclusioni I dati che abbiamo sinteticamente presentato nei paragrafi precedenti ci presentano una situazione problematica della città di Rimini, e, per numerosi aspetti, anche della sua provincia, innanzi tutto in relazione alla percezione di sicurezza “esterna” . In un contesto ambientale che probabilmente favorisce le uscite notturne (tant’è che i riminesi non rinunciano a questa abitudine) dobbiamo però notare che , nel farlo, gli abitanti di queste zone si sentono mediamente più insicuri che altrove. Questa per-cezione di insicurezza fuori dalla propria abitazione pare legata ad una diffusa vittimizzazione per la c.d. criminalità di strada, e soprattutto per gli scippi. La seconda tipologia di reati della quale i riminesi sembrano essere frequentemente vittime è poi quella del furto nell’abitazione, che però non sembra anche rappresentare una causa di insicurezza (abbiamo visto infatti che i riminesi non adottano specifiche forme di protezione, se non nel caso della cassaforte, né si sentono insicuri in casa al punto da chiudere sempre la porta a chiave di giorno). Un elemento, questo, cui andrà prestata particolare attenzione da parte degli organi competenti a proporre politiche e misure di intervento.

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CAPITOLO 10 - TAVOLE STATISTICHE

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Tav. 10.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Comune di abitazione Capoluogo 510 48,6 114.658 48,8 Comuni non capoluogo 539 51,4 120.263 51,2 Sesso Maschi 464 44,2 113.448 48,3 Femmine 585 55,8 121.473 51,7 Classi di età 14-19 65 6,2 17.786 7,6 20-24 63 6,0 16.065 6,8 25-34 200 19,1 44.801 19,1 35-44 229 21,8 38.548 16,4 45-54 153 14,6 36.152 15,4 55-64 159 15,2 33.199 14,1 65-74 101 9,6 28.004 11,9 75 e più 79 7,5 20.366 8,7 Totale provincia 1.049 100,0 234.921 100,0 Tav. 10.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Condizione professionale Occupati: Dirigenti, imprenditori, liberi prof. 33 3,1 7.153 3,0 Lavoratori in proprio, coadiuvanti 103 9,8 31.213 13,3 Direttivi, quadri, impiegati 234 22,3 36.662 15,6 Operai 146 13,9 30.496 13,0 In cerca di nuova occupazione 29 2,8 6.936 3,0 In cerca di prima occupazione 19 1,8 5.816 2,5 Casalinghe 175 16,7 34.388 14,6 Studenti 93 8,9 21.773 9,3 Ritirati dal lavoro 182 17,3 50.595 21,5 Altra condizione 35 3,3 9.890 4,2 Totale provincia 1.049 100,0 234.921 100,0

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Tav. 10.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio) Valori di riporto Intervistati % all'universo % Titolo di studio Laurea 79 7,5 12.833 5,5 Diploma superiore 354 33,7 58.051 24,7 Media inferiore 374 35,7 91.497 38,9 Licenza elementare 205 19,5 62.528 26,6 Nessun titolo 37 3,5 10.012 4,3 Totale provincia 1.049 100,0 234.921 100,0 Tav. 10.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in percentuale per tipo di abitazione) Famiglie Valori di riporto intervistate % all'universo % Tipo di abitazione Non indicato 10 1,0 903 0,9 Villa, villino 201 19,2 17.556 18,4 Signorile 48 4,6 4.172 4,4 Civile 640 61,0 57.663 60,3 Economica, popolare 91 8,7 9.172 9,6 Rurale 51 4,9 5.276 5,5 Impropria 8 0,8 835 0,9 Totale provincia 1.049 100,0 95.577 100,0

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Tav. 10.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 48 39 18 5 5 115 Comuni non capoluogo 42 39 23 6 10 120 Sesso Maschi 36 36 26 7 9 113 Femmine 55 42 15 4 6 121 Classi di età 14-19 4 9 2 2 1 18 20-24 5 5 4 1 1 16 25-34 17 17 9 1 1 45 35-44 15 13 7 1 2 39 45-54 15 11 7 2 1 36 55-64 15 10 5 1 2 33 65-74 12 9 4 1 2 28 75 e più 7 4 2 2 5 20 Totale 90 78 41 11 15 235 Tav. 10.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui fa la spesa Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 41,7 33,9 15,8 4,6 4,1 100,0 Comuni non capoluogo 35,3 32,4 19,1 4,8 8,4 100,0 Sesso Maschi 31,4 31,6 22,9 6,5 7,7 100,0 Femmine 45,0 34,6 12,4 3,0 5,0 100,0 Classi di età 14-19 24,1 51,0 8,7 12,1 4,0 100,0 20-24 29,7 33,0 27,2 6,9 3,1 100,0 25-34 38,0 37,3 20,5 2,1 2,1 100,0 35-44 39,1 33,8 18,5 3,5 5,2 100,0 45-54 41,5 30,6 19,8 4,8 3,3 100,0 55-64 45,0 29,3 15,2 3,2 7,3 100,0 65-74 44,0 31,9 15,3 2,4 6,4 100,0 75 e più 33,4 19,7 11,4 9,9 25,6 100,0 Totale 38,4 33,1 17,5 4,7 6,3 100,0

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Tav. 10.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 54 30 11 10 10 115 Comuni non capoluogo 69 24 11 7 10 120 Sesso Maschi 71 24 7 6 6 113 Femmine 52 29 15 11 15 121 Classi di età 14-19 6 8 3 1 0 18 20-24 10 5 1 0 0 16 25-34 36 7 1 0 0 45 35-44 29 7 1 0 1 39 45-54 21 8 4 2 1 36 55-64 12 12 5 2 3 33 65-74 5 6 4 6 7 28 75 e più 2 1 4 5 7 20 Totale 123 53 22 17 20 235 Tav. 10.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa l'auto Almeno una Tutti i Più volte a Una volta a volta al Mai o quasi giorni settimana settimana mese mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 47,0 25,8 9,6 8,8 8,8 100,0 Comuni non capoluogo 57,4 19,8 8,8 5,6 8,4 100,0 Sesso Maschi 62,4 21,4 5,8 5,4 5,0 100,0 Femmine 42,9 24,0 12,3 8,8 12,0 100,0 Classi di età 14-19 32,6 46,5 14,9 4,1 1,8 100,0 20-24 64,1 28,1 3,8 2,8 1,3 100,0 25-34 81,2 15,2 2,5 0,6 0,4 100,0 35-44 76,5 17,6 2,6 1,2 2,0 100,0 45-54 59,1 21,2 10,3 5,9 3,5 100,0 55-64 37,1 35,5 13,9 5,3 8,2 100,0 65-74 17,1 21,8 15,0 20,2 25,8 100,0 75 e più 12,1 7,3 17,7 26,1 36,7 100,0 Totale 52,3 22,7 9,2 7,2 8,6 100,0

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Tav. 10.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 9 37 19 19 7 24 115 Comuni non capoluogo 9 37 24 16 9 24 120 Sesso Maschi 14 43 21 16 4 16 113 Femmine 5 31 22 20 12 32 121 Classi di età 14-19 2 7 5 2 0 1 18 20-24 4 8 2 1 - 1 16 25-34 4 25 8 5 1 2 45 35-44 2 13 10 9 1 3 39 45-54 1 10 9 7 5 3 36 55-64 2 8 7 7 3 6 33 65-74 2 3 1 4 5 13 28 75 e più - 1 1 1 0 18 20 Totale 18 75 43 35 16 48 235 Tav. 10.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui esce la sera Almeno una Qualche Tutte le Più volte a Una volta a volta al volta sere settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 8,1 32,5 16,2 16,2 6,1 20,9 100,0 Comuni non capoluogo 7,5 31,0 20,0 13,7 7,7 20,1 100,0 Sesso Maschi 12,0 38,3 18,2 13,7 3,9 13,8 100,0 Femmine 3,8 25,7 18,0 16,1 9,7 26,6 100,0 Classi di età 14-19 12,7 40,9 29,3 11,8 1,5 3,8 100,0 20-24 24,8 47,7 11,4 8,7 - 7,3 100,0 25-34 9,6 55,5 17,3 10,1 2,9 4,5 100,0 35-44 5,6 34,0 26,5 23,1 3,9 7,0 100,0 45-54 3,6 28,6 25,3 19,0 14,0 9,7 100,0 55-64 6,2 23,6 20,7 20,8 9,4 19,4 100,0 65-74 8,0 10,7 3,4 12,9 16,9 48,1 100,0 75 e più - 2,8 3,0 3,9 1,6 88,8 100,0 Totale 7,8 31,8 18,1 14,9 6,9 20,4 100,0

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Tav. 10.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 6 8 3 13 19 65 115 Comuni non capoluogo 8 4 1 5 16 86 120 Sesso Maschi 6 4 1 7 20 75 113 Femmine 8 9 4 10 14 77 121 Classi di età 14-19 8 1 - 1 2 5 18 20-24 1 2 1 2 3 8 16 25-34 1 2 1 3 7 30 45 35-44 1 1 0 1 7 27 39 45-54 2 1 1 2 6 24 36 55-64 1 2 0 4 4 23 33 65-74 0 1 1 4 4 18 28 75 e più 0 1 1 1 1 17 20 Totale 13 12 5 18 35 152 235 Tav. 10.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui usa i mezzi pubblici Almeno una Qualche Tutti i Più volte a Una volta a volta al volta giorni settimana settimana mese all'anno Mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 5,1 7,4 3,1 11,1 16,2 57,1 100,0 Comuni non capoluogo 6,3 3,3 1,0 4,2 13,5 71,9 100,0 Sesso Maschi 5,2 3,4 1,0 6,5 18,0 65,9 100,0 Femmine 6,2 7,0 2,9 8,6 11,8 63,5 100,0 Classi di età 14-19 45,9 8,0 - 5,1 10,7 30,3 100,0 20-24 4,4 12,3 3,6 9,6 20,4 49,7 100,0 25-34 2,9 4,9 2,0 6,6 15,6 67,9 100,0 35-44 1,4 3,9 1,1 3,4 19,3 71,0 100,0 45-54 4,6 2,4 2,6 6,5 17,8 66,0 100,0 55-64 1,7 6,2 0,8 11,6 11,9 67,8 100,0 65-74 1,0 5,2 3,4 13,0 14,6 62,7 100,0 75 e più 1,0 4,5 3,1 5,8 3,2 82,4 100,0 Totale 5,7 5,3 2,0 7,6 14,8 64,7 100,0

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Tav. 10.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 17 42 29 13 13 115 Comuni non capoluogo 34 48 19 6 12 120 Sesso Maschi 39 47 16 4 7 113 Femmine 12 43 32 15 18 121 Classi di età 14-19 5 8 3 1 0 18 20-24 4 7 3 2 - 16 25-34 14 17 9 3 1 45 35-44 7 18 10 3 1 39 45-54 8 16 8 3 1 36 55-64 6 11 9 4 3 33 65-74 5 9 4 2 8 28 75 e più 2 4 2 1 11 20 Totale 51 91 48 19 26 235 Tav. 10.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Sensazione provata nel camminare da soli Molto Abbastanza Poco Per niente Non esce sicuro/a sicuro/a sicuro/a sicuro/a mai Totale Comune di abitazione Capoluogo 14,9 36,9 25,1 11,5 11,6 100,0 Comuni non capoluogo 28,5 40,3 16,1 4,9 10,3 100,0 Sesso Maschi 34,2 41,8 13,9 3,5 6,6 100,0 Femmine 10,3 35,7 26,7 12,4 15,0 100,0 Classi di età 14-19 25,9 45,6 19,5 6,6 2,4 100,0 20-24 23,9 46,3 17,2 12,5 - 100,0 25-34 32,3 37,9 20,5 6,7 2,6 100,0 35-44 18,3 46,5 26,1 7,2 1,9 100,0 45-54 22,8 43,9 21,2 8,9 3,1 100,0 55-64 18,3 33,5 26,7 11,5 10,0 100,0 65-74 18,9 32,2 13,6 6,1 29,2 100,0 75 e più 8,2 20,8 11,5 6,7 52,7 100,0 Totale 21,8 38,6 20,5 8,1 10,9 100,0

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Tav. 10.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 69 5 6 35 115 Comuni non capoluogo 66 10 4 40 120 Sesso Maschi 77 7 4 25 113 Femmine 58 8 6 50 121 Classi di età 14-19 11 2 1 3 18 20-24 11 1 0 4 16 25-34 29 3 2 10 45 35-44 27 2 1 8 39 45-54 20 2 1 13 36 55-64 16 3 2 13 33 65-74 15 1 2 10 28 75 e più 5 2 1 13 20 Totale 135 15 10 75 235 Tav. 10.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di giorno Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 60,0 4,2 5,3 30,6 100,0 Comuni non capoluogo 55,0 8,4 3,3 33,3 100,0 Sesso Maschi 67,8 6,3 3,8 22,1 100,0 Femmine 47,7 6,3 4,7 41,2 100,0 Classi di età 14-19 62,9 10,6 8,3 18,1 100,0 20-24 70,6 4,0 1,4 23,9 100,0 25-34 65,5 6,3 4,9 23,4 100,0 35-44 71,1 4,7 2,7 21,5 100,0 45-54 54,9 6,2 1,9 37,1 100,0 55-64 49,2 7,9 5,2 37,8 100,0 65-74 53,3 3,6 6,8 36,3 100,0 75 e più 22,5 8,7 4,1 64,8 100,0 Totale 57,4 6,3 4,3 32,0 100,0

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Tav. 10.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 17 3 4 91 115 Comuni non capoluogo 12 2 5 101 120 Sesso Maschi 19 3 5 86 113 Femmine 10 1 4 106 121 Classi di età 14-19 3 0 1 14 18 20-24 3 0 0 12 16 25-34 7 1 2 34 45 35-44 7 1 2 29 39 45-54 5 1 1 29 36 55-64 3 1 1 28 33 65-74 1 - 1 26 28 75 e più 0 - 0 20 20 Totale 29 5 9 192 235 Tav. 10.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui chiude di notte Mai Raramente Spesso Sempre Totale Comune di abitazione Capoluogo 15,1 2,6 3,2 79,1 100,0 Comuni non capoluogo 10,1 1,3 4,3 84,3 100,0 Sesso Maschi 17,1 3,0 4,3 75,6 100,0 Femmine 8,3 1,0 3,3 87,5 100,0 Classi di età 14-19 15,1 1,8 5,4 77,7 100,0 20-24 18,9 2,8 2,7 75,6 100,0 25-34 16,0 3,2 4,5 76,3 100,0 35-44 17,2 1,9 5,2 75,7 100,0 45-54 14,9 2,5 3,5 79,2 100,0 55-64 9,6 2,2 4,4 83,8 100,0 65-74 4,2 - 2,1 93,7 100,0 75 e più 1,0 - 0,7 98,3 100,0 Totale 12,6 1,9 3,8 81,7 100,0

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Tav. 10.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 5 43 50 17 115 Comuni non capoluogo 15 58 33 14 120 Sesso Maschi 10 44 46 14 113 Femmine 10 57 37 17 121 Classi di età 14-19 1 9 6 1 18 20-24 1 6 5 4 16 25-34 3 19 16 7 45 35-44 3 15 15 6 39 45-54 2 14 16 5 36 55-64 4 16 10 3 33 65-74 3 13 10 2 28 75 e più 3 9 5 3 20 Totale 20 101 83 31 235 Tav. 10.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Le forze dell'ordine riescono a controllare la criminalità nella loro zona? Molto Abbastanza Poco Per niente Totale Comune di abitazione Capoluogo 4,0 37,6 43,8 14,5 100,0 Comuni non capoluogo 12,7 48,1 27,3 11,9 100,0 Sesso Maschi 8,4 38,5 40,4 12,8 100,0 Femmine 8,5 47,1 30,7 13,6 100,0 Classi di età 14-19 7,8 52,5 32,7 7,0 100,0 20-24 5,0 36,2 32,8 26,0 100,0 25-34 7,3 42,6 35,0 15,1 100,0 35-44 6,9 39,6 38,3 15,2 100,0 45-54 5,6 38,1 43,3 13,1 100,0 55-64 11,5 46,8 31,4 10,3 100,0 65-74 11,4 45,1 36,3 7,2 100,0 75 e più 13,5 46,6 26,2 13,7 100,0 Totale 8,5 42,9 35,4 13,2 100,0

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Tav. 10.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 1 41 73 115 Comuni non capoluogo 1 24 95 120 Sesso Maschi 1 29 84 113 Femmine 1 36 84 121 Classi di età 14-19 - 3 14 18 20-24 0 6 10 16 25-34 0 15 29 45 35-44 - 11 27 39 45-54 - 10 27 36 55-64 0 9 24 33 65-74 0 7 21 28 75 e più 0 4 16 20 Totale 1 65 168 235 Tav. 10.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Zona in cui vive Non risponde Molto + Poco + Totale abbastanza per niente a rischio a rischio Comune di abitazione Capoluogo 0,5 35,9 63,6 100,0 Comuni non capoluogo 0,7 20,0 79,3 100,0 Sesso Maschi 0,5 25,4 74,1 100,0 Femmine 0,7 29,9 69,4 100,0 Classi di età 14-19 - 19,2 80,8 100,0 20-24 2,1 38,1 59,8 100,0 25-34 0,8 34,4 64,8 100,0 35-44 - 29,4 70,6 100,0 45-54 - 26,4 73,6 100,0 55-64 0,4 26,5 73,1 100,0 65-74 0,7 24,9 74,4 100,0 75 e più 1,6 17,9 80,5 100,0 Totale 0,6 27,8 71,7 100,0

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Tav. 10.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 53 35 45 51 Comuni non capoluogo 26 16 30 46 Sesso Maschi 44 28 40 53 Femmine 35 22 35 45 Classi di età 14-19 6 4 6 7 20-24 5 5 6 10 25-34 16 10 16 17 35-44 16 11 14 20 45-54 11 8 13 16 55-64 12 7 9 13 65-74 9 4 8 12 75 e più 3 2 3 3 Totale 79 50 75 97 Tav. 10.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Frequenza con cui si vedono anche solo raramente: Vandalismi contro il Drogati Spacciatori Prostitute bene pubblico Comune di abitazione Capoluogo 46,1 30,3 38,9 44,7 Comuni non capoluogo 21,8 13,0 25,1 38,3 Sesso Maschi 38,7 24,7 34,9 46,5 Femmine 28,9 18,4 29,0 36,7 Classi di età 14-19 31,1 24,9 32,8 38,5 20-24 33,0 32,9 34,4 60,3 25-34 35,7 21,3 36,2 38,5 35-44 41,8 27,6 36,6 50,7 45-54 31,7 21,4 35,9 43,2 55-64 37,4 20,1 26,0 39,8 65-74 31,4 15,9 30,2 43,3 75 e più 16,6 8,0 14,8 14,7 Totale 33,6 21,4 31,8 41,4

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Tav. 10.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1 79 34 1 115 Comuni non capoluogo 1 74 45 0 120 Sesso Maschi 1 64 48 1 113 Femmine 1 89 31 1 121 Classi di età 14-19 - 13 4 1 18 20-24 0 9 6 1 16 25-34 0 23 22 0 45 35-44 - 21 17 - 39 45-54 - 21 15 - 36 55-64 0 24 9 - 33 65-74 1 24 3 - 28 75 e più 0 17 3 - 20 Totale 2 153 79 1 235 Tav. 10.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune) Controlli nell'ultimo anno Non Sì, in risponde No, mai automobile Sì, a piedi Totale Comune di abitazione Capoluogo 1,0 68,6 29,4 0,9 100,0 Comuni non capoluogo 0,7 61,7 37,2 0,4 100,0 Sesso Maschi 0,5 56,7 42,2 0,6 100,0 Femmine 1,1 73,0 25,3 0,6 100,0 Classi di età 14-19 - 74,2 21,6 4,2 100,0 20-24 2,1 55,0 39,6 3,3 100,0 25-34 0,8 50,4 48,4 0,4 100,0 35-44 - 55,2 44,8 - 100,0 45-54 - 59,5 40,5 - 100,0 55-64 0,4 73,4 26,2 - 100,0 65-74 2,7 85,4 11,9 - 100,0 75 e più 2,0 85,0 12,9 - 100,0 Totale 0,8 65,1 33,4 0,6 100,0

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Tav. 10.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 17 17 33 Dispositivi di sicurezza meccanici 10 9 20 Tav. 10.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale I/il veicolo/i posseduti dispongono di: Dispositivi di sicurezza elettronici 34,4 35,5 35,0 Dispositivi di sicurezza meccanici 21,3 20,1 20,7

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Tav. 10.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 17 12 29 Il bloccaggio alle finestre 11 9 21 Inferriate a porte e/o finestre 10 9 19 Un portiere o custode 2 1 3 Un dispositivo di allarme 3 4 7 Una cassaforte 8 11 19 Tav. 10.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale L'abitazione in cui vive ha: La/e porte blindate 35,6 25,6 30,6 Il bloccaggio alle finestre 23,0 20,2 21,6 Inferriate a porte e/o finestre 20,0 19,2 19,6 Un portiere o custode 4,2 2,6 3,4 Un dispositivo di allarme 6,9 8,5 7,7 Una cassaforte 17,1 23,1 20,1

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Tav. 10.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 7 2 9 Borseggi 6 6 12 Furti di oggetti personali 9 6 15 Rapine 1 1 2 Aggressioni 3 2 5 Tav. 10.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Scippi 6,5 1,5 3,9 Borseggi 5,6 4,7 5,2 Furti di oggetti personali 7,8 4,9 6,3 Rapine 1,3 0,4 0,8 Aggressioni 2,4 1,6 2,0

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Tav. 10.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 4 2 7 Furti interni prima casa 5 5 10 Furti di auto 4 4 8 Furti di moto/ciclomotori 5 2 7 Furti di biciclette 5 5 10 Furti di oggetti nei veicoli 5 5 10 Vandalismi alla casa/auto 10 8 18 Reati contro gli animali 2 2 4 Tav. 10.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Negli ultimi 3 anni hanno subito: Furti esterni alla casa 9,0 5,0 7,0 Furti interni prima casa 10,7 11,1 10,9 Furti di auto 7,9 8,9 8,4 Furti di moto/ciclomotori 9,5 4,8 7,2 Furti di biciclette 10,6 10,6 10,6 Furti di oggetti nei veicoli 10,8 10,6 10,7 Vandalismi alla casa/auto 20,4 17,1 18,8 Reati contro gli animali 3,5 4,3 3,9

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Tav. 10.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 10 8 18 Atti di esibizionismo 9 9 18 Telefonate oscene 15 15 30 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 2 1 4 Atti di esibizionismo 1 2 4 Telefonate oscene 8 7 15 Tav. 10.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione) Comune di abitazione Comuni non Capoluogo capoluogo Totale Nel corso della vita hanno subito: Molestie 25,3 17,4 21,2 Atti di esibizionismo 22,5 19,7 21,1 Telefonate oscene 36,1 33,3 34,7 Nel corso degli ultimi 3 anni hanno subito: Molestie 5,0 3,3 4,2 Atti di esibizionismo 3,5 5,2 4,4 Telefonate oscene 19,6 16,3 17,9

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APPENDICE A

FASI DELL’INDAGINE E INDICATORI DELLA SUA QUALITA’

di Luciana Quattrociocchi Istat, Servizio Struttura e dinamica sociale

L’indagine sulla Sicurezza dei cittadini in Emilia Romagna, al pari di quella condotta sull’intero territorio nazionale, è stata effettuata con la tecnica delle interviste telefoniche con sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview). Tra il 13 marzo ed il 30 aprile 1998, circa 9.000 persone, corrispondenti ad altrettante famiglie estratte casualmente dall’archivio delle utenze telefoniche private della Telecom, sono state intervistate su episodi di vittimizzazione e sono andate ad aggiungersi alle 2.800 persone già intervistate in Emilia Romagna nel corso dell’indagine nazionale durante gli ultimi mesi del 1997. E’ la prima volta che questo tipo di indagine è effettuato in Italia con la tecnica telefonica; fino a qualche anno fa, infat-ti, la copertura delle liste telefoniche non era ritenuta sufficiente per consentire il ricorso a questa tecnica di rilevazione. Soltanto in questi ultimi anni, valutando che ormai la copertura telefonica in Italia ha raggiunto il 96% delle famiglie1, l’Istat ha iniziato a condurre con maggiore frequenza questo tipo di rilevazioni. Nel progettare un’indagine che permettesse di stimare la misura, la natura e le conseguenze di alcuni tipi di reati più fre-quentemente consumati, il ricorso alla rilevazione telefonica è apparso essere lo strumento più idoneo per garantire ri-servatezza ed anonimato. Essa ha però richiesto la capacità di rapportarsi in modo nuovo all’intero processo di produ-zione sia in termini di accuratezza che di attendibilità dell’informazione statistica ed ha comportato la necessità di or-ganizzare un processo di monitoraggio della qualità della rilevazione, volto a prevenire e minimizzare gli errori non campionari. Il monitoraggio si è esplicato sia attraverso la valutazione di indicatori di performance degli strumenti utilizzati per la sensibilizzazione dei rispondenti, sia con l’analisi di indicatori di tipo quantitativo predisposti per valutare oggettivamente l’andamento globale della rilevazione. Scopo di questa Appendice è, appunto, quello di dar brevemente conto dell’andamento di questi indicatori nelle varie fa-si dell’indagine. 1. La sensibilizzazione dei rispondenti La sensibilizzazione dei rispondenti è un elemento cruciale per la realizzazione di ogni indagine: esso rappresenta, infat-ti, il primo passo per ottenere il consenso all’intervista del maggior numero possibile di famiglie appartenenti al cam-pione. Nel caso in questione, per favorire la collaborazione e cercare di minimizzare le sostituzioni, il contatto tele-fonico è stato preceduto da una lettera a firma del Presidente dell’Istat inviata a tutte le famiglie del campione. Nella lettera sono stati specificati gli obiettivi, i contenuti e i motivi dell’indagine, i criteri – del tutto generali – per cui la fa-miglia è entrata a far parte del campione, il metodo scelto per l’intervista, inclusi il periodo e le ore di effettuazione delle interviste telefoniche. Il monitoraggio di questo rapporto è stato di fondamentale importanza per comprendere e registrare le reazioni dei citta-dini. Gli effetti della lettera sulla disponibilità da parte delle famiglie a sostenere l’intervista sono state valutate sulla base di indicatori appositamente costruiti. Il tasso di ricezione della lettera è stato di circa cinque punti percentuale più elevato di quello avuto nell’indagine nazionale. Il 60,7% delle famiglie contattate ha dichiarato di aver ricevuto la let-tera, il 29,7% di non averla ricevuta, il 4,8% non ricorda e un altro 4,8% non indica perché rifiuta prima ancora che si possa acquisire questa informazione. A un tasso più alto di ricezione della lettera corrisponde anche un tasso di in-terviste complete più elevato: completa, infatti, l’intervista l’85,2% di coloro che hanno ricevuto la lettera contro il 48,8% delle famiglie che non l’hanno ricevuta. Nella lettera si è offerta alla famiglia la possibilità di contattare gratuitamente l’Istat fornendo un numero verde. Le fa-miglie possono trarre così rassicurazioni circa la serietà dell’indagine, chiedere spiegazioni sui motivi per cui viene svol-ta e informazioni sui contenuti della stessa. Gli indicatori di performance peculiari invece della fase di rilevazione, si riferiscono alla disponibilità dei rispondenti a collaborare ed alle eventuali difficoltà incontrate durante l’intervista o in alcuni punti di essa considerati critici. Questi strumenti sono molto importanti per valutare la validità delle risposte da parte degli intervistati a domande considerate

1 Le informazioni sulla popolazione con o senza telefono sono rilevate dall’Istat con l’indagine “Aspetti della vita quoti-diana” ogni anno (1993 – 1998)

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particolarmente delicate. La disponibilità all’intervista è stata alta mentre la difficoltà alla sezione molestie e violenze sessuali è stata bassa come pure quella della sezione su abitazione, reddito e sistemi di sicurezza (Prospetto 1). Prospetto 1 - Disponibilità all’intervista e difficoltà incontrate nella Sezione 16 (molestie e violenze sessuali) e nella sezione 17 (abitazione reddito e sistemi di sicurezza).

Disponibilità all’intervista % Italia % Emilia –Romagna

Scarsa sempre 2,4 2,5 Scarsa all’inizio 2,9 1,8 Sufficiente 9,6 8,5 Buona 31,1 31,2 Ottima 54,0 56,0

N= 50.001 8.925

Difficoltà nella Sezione 16 (molestie e violenze sessuali) % Italia % Emilia –Romagna

Molta 2,6 3,2 Abbastanza 3,2 3,8 Poco 10,7 11,5 Per niente 83,4 81,6 Non indica - -

Totale (donne 14 - 59 anni) 20.064 3.259

Difficoltà nella Sez. 17 (abitazione, reddito, sistemi di sicurezza ) % Italia % Emilia –Romagna

Molta 2,6 3,4 Abbastanza 4,2 4,8 Poco 10,8 12,9 Per niente 82,2 78,8 Non indica 0,2 -

N= 50.001 8.887 2 . Le interviste tramite CATI L’opportunità di realizzare un’indagine campionaria telefonica è scaturita da una positiva valutazione dei vantaggi che le interviste telefoniche presentano anche rispetto a tutti quegli aspetti più strettamente connessi alla messa a punto del questionario. Particolarmente favorevoli sono stati considerati i vantaggi che il sistema C.A.T.I. offre rispetto alle tecniche di rilevazione classiche. In particolare è stata considerata la complessa struttura del questionario. Costruito con l’obiettivo di stimare il sommerso della criminalità, di conoscere le caratteristiche delle vittime e, più in generale, di capire comportamenti e percezione nei confronti della propria sicurezza da parte dell’intera popolazione nonché di indagare su aspetti delicati quali le molestie e le violenze sessuali contro le donne, il questionario elettronico gestito tramite C.A.T.I. è sembrato lo strumento più adatto per gestire un complesso sistema di filtri e di sezioni che po-tevano o meno attivarsi a seconda che l’intervistato fosse o meno una vittima di fatti delittuosi. Infatti, l’intervista tele-fonica ha consentito di optare per la tecnica dello screening, cioè è stato possibile sottoporre alla persona intervistata prima una batteria di domande in cui si rilevano tutti insieme i crimini indagati e solo successivamente di approfondire i singoli incidenti con il risultato di ottenere stime più precise sulla diffusione dei fatti delittuosi, soprattutto qualora gli intervistati siano rimasti vittime di più di un reato evitando che certi temi e certe risposte potessero influenzare le risposte successive. Si è potuto seguire il principio della gradualità nella sequenza sia delle diverse sezioni, mettendo tra le ultime quella dedicata alle molestie e alle violenze sessuali considerata ad alto impatto emotivo sia nella sequenza dei quesiti proponendo prima i quesiti meno imbarazzanti e da ultimi quelli che invece riportavano alla memoria situazioni più traumatiche. Da un punto di vista qualitativo, l’utilizzo del questionario elettronico ha consentito di contenere gli errori di codifica e di digitazione degli intervistatori sulla base dei vincoli relazionali, imposti tra le variabili, e dei filtri. La possibilità di un controllo centralizzato, in un unico laboratorio C.A.T.I., di tutte le operazioni di raccolta delle informazioni, da parte di ricercatori e supervisori che hanno offerto continuamente la loro assistenza, ha permesso che non vi fossero distorsioni nelle informazioni registrate dovute a difficoltà nella comprensione di definizioni e concetti. Infatti, nonostante si sia operato un attento lavoro nella definizione dei termini usati nel questionario (wording), per cui ogni reato è stato

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sinteticamente descritto e ricostruito sulla base della rappresentazione della sua dinamica, la presenza di personale Istat in sala, durante tutto il periodo di rilevazione, ha consentito di intervenire in tutte quelle situazioni critiche da un punto di vista dei contenuti che avrebbero potuto inficiare il buon esito dell’indagine. A queste considerazione deve aggiungersi il fatto che l’utilizzo della tecnica telefonica ha permesso di gestire le intervi-ste con grande flessibilità e confidenzialità garantendo riservatezza ed anonimato agli intervistati. Gli intervistati hanno avuto modo di aprirsi di più, perché il non farsi vedere aiuta a superare le situazioni più imbarazzanti e penose nonché di superare i problemi inerenti la presenza di altri nel corso dell’intervista che avrebbero potuto interferire nel riportare crimini di cui si è rimasti vittime perché per paura non se ne è parlato in famiglia o perché la violenza è stata esercitata proprio da un familiare. 3. Famiglie contattate ed esiti dei contatti L’Istat ha fissato un certo numero di regole per contenere le mancate risposte riguardanti le modalità di sostituzione del-le famiglie e la sostituzione di una famiglia è prevista solo per le seguenti ragioni: fuori target, impossibilità di trovare qualcuno, rifiuto all’intervista o interruzione definitiva dell’intervista. Le interviste sono state effettuate durante giorni feriali ed in ore in cui generalmente, nel caso di interviste alle famiglie, è possibile che in casa ci sia qualcuno: dal lunedì al venerdì dalle 18,30 alle 21,30 ed il sabato dalle 15,00 alle 19,00. L’intero processo dei contatti telefonici è stato gestito mediante procedure automatiche e tutti gli esiti dei contatti sono stati registrati su un apposito file. Complessivamente, nell’indagine, per l’Emilia Romagna, sono stati chiamati 14.484 numeri di telefono, di cui 1.755 (12,1%) senza avere un contatto e 12.729 (87,9%) con contatto. Di questi ultimi, 12.376 (97,2%) appartenevano a fami-glie eleggibili e 353 (2,4%) ad altri gruppi fuori target. I numeri telefonici sono stati considerati fuori target quando riguardavano: negozi, imprese, seconde case oppure gruppi di persone che non costituivano una famiglia. La loro so-stituzione non ha rappresentato una perdita dal momento che si trattava, comunque, di unità non eleggibili. Inoltre, nel-l’indagine regionale essi hanno avuto un peso minore rispetto alla rilevazione nazionale in cui sia il dato dell’Italia che quello dell’Emilia – Romagna avevano fatto registrare un tasso del 3,5%. Questa rilevazione ha confermato l’interesse dei cittadini emiliano-romagnoli verso le tematiche dell’indagine, sono sta-te realizzate, infatti, 8.925 interviste complete con un tasso medio del 72.1% una percentuale maggiore sia rispetto alla media italiana (68,4%), sia al risultato ottenuto per la stessa regione Emilia Romagna nell’indagine nazionale (70,4%). Il trend delle interviste complete è decrescente nel tempo e si può ipotizzare che esso sia stato influenzato, soprattutto, dalla ricezione della lettera di preavviso, con cui l’Istat informava le famiglie del campione, sui contenuti dell’indagine. Infatti, col passare dei giorni le famiglie tendevano a dimenticare di essere oggetto di indagine ed a mostrare maggiore diffidenza verso le intervistatrici, che conseguentemente incontravano maggiori difficoltà nel completare le interviste. Più contenuta rispetto all’indagine nazionale anche la quota dei “mancati contatti” (12,3%). Durante la progettazione dell’indagine è stato fissato un limite al numero massimo di tentativi di chiamata da effettuare per uno stesso numero di telefono, fino ad un massimo di 5 (effettuati tenendo conto delle diverse probabilità di risposta in orari diversi), con esiti "non risponde", "segreteria/fax" oppure "occupato", senza cioè che sia stato possibile stabilire un contatto, superato il quale la famiglia è stata sostituita. La causa maggiore di caduta è stata la mancata risposta per 5 non risponde consecutivi, che ha avuto un’incidenza media del 9,5% rispetto al totale dei numeri di telefono chiamati. Nel caso in cui, invece, si riesca a stabilire un contatto con una famiglia eleggibile la sua sostituzione può essere causata da un rifiuto a collaborare o dal superamento di un numero prestabilito di chiamate, dopo aver fissato un appuntamento, prima di arrivare all’intervista. Complessivamente le famiglie cadute per rifiuto sono state 2.366, pari al 19,1% delle famiglie eleggibili. Il fenomeno dei rifiuti è migliorato rispetto alla rilevazione in Emilia Romagna nel corso dell’indagine nazionale allorquando il tasso di rifiuto era stato del 19,9%. Nel 92,2% dei casi il rifiuto è stato espresso dal componente della famiglia che per primo ha risposto al telefono senza che fosse data all’intervistatrice l’opportunità di poter parlare con la persona da intervistare, scelta casualmente tra i componenti eleggibili della famiglia. Sono state, invece, 184 (7,8%) le famiglie cadute per rifiuto manifestato diretta-mente dalla persona selezionata. Nel valutare i rifiuti, di particolare utilità si è rivelata la scheda predisposta all’interno del questionario, in cui sono state riportate le motivazioni del rifiuto più frequenti e che hanno permesso di individuare tecniche e strategie per contenere quanto più possibile il rischio di distorsioni. Tra i motivi di rifiuto più frequentemente segnalati nell’indagine per l’Emilia Romagna una parte delle famiglie ha indicato la mancanza di interesse verso le indagini (33,1%), l’opinione negativa verso la rilevazione in corso (14,0%), la presenza di malattia (13,8%). Prospetto 2 – Distribuzione delle famiglie cadute per motivo del rifiuto. Anno 1997 - 1998

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Motivo del rifiuto % Italia

% Indagine regionale Emilia - Romagna

Malattia/sordità 13,0 13,8 Dialetto/scarsa cultura 11,4 5,0 Problemi familiari/lutto 6,4 6,8 Momento poco opportuno 6,1 3,7 Sfiducia diffidenza 10,2 11,5 Sfiducia nello stato 2,3 2,3 Opinione negativa sull’indagine 10,1 14,0 Assenza di interesse 23,2 33,1 Stranieri/problemi di lingua 0,9 0,8 Altro 16,5 9,0 Totale 100,0 100,0 N= 9.950 2.366

Sono cadute, per contatori esauriti dopo un appuntamento, 1.040 famiglie pari all’8,4% delle famiglie eleggibili. Infatti, se agli appuntamenti (al massimo 3), che potevano riguardare la famiglia nel suo complesso (nella fase precedente alla selezione dell’individuo) o il selezionato stesso, fossero seguiti 2 tentativi senza contatto il superamento di tali limiti comportava l’esclusione della famiglia dall’indagine per contatori esauriti dopo appuntamento. In questa rilevazione, l’incidenza delle famiglie cadute per contatori esauriti dopo appuntamento è risultata inferiore rispetto ai livelli dell’Italia (11,2%) e dell’Emilia Romagna (9%) registrati nell’indagine nazionale. La sostituzione delle famiglie cadute, qualunque ne sia stato il motivo, è stata effettuata mediante un campione di riser-va. La sostituzione è avvenuta sulla base della contiguità territoriale, ad ogni famiglia dell’elenco base corrispondevano, infatti, altri 3 nominativi di famiglie residenti nella stessa zona. Al termine della rilevazione, non considerando le sostituzioni multiple all’interno della stessa quartina di numeri telefonici, il tasso di sostituzione familiare è stato pari al 36,3%. Tutti i componenti eleggibili della famiglia avevano la stessa probabilità di essere intervistati, ma anche in questo caso potevano emergere problemi di distorsione. Gli individui selezionati che si sono rifiutati di rilasciare l’intervista oppure che sono risultati irreperibili o assenti anche dopo gli appuntamenti individuali, sono stati sostituiti con un altro compo-nente della famiglia. Il tasso di sostituzione all’interno della famiglia della persona estratta è stato del 11,8% notevol-mente più basso rispetto a quello avuto nell’indagine nazionale dove ha raggiunto il 16%. Poiché la tendenza a farsi sostituire ricorreva maggiormente tra gli uomini, i giovani e gli anziani, sono state fissate una serie di regole di sostituzione e le intervistatrici hanno effettuato sostituzioni solo nei casi espressamente previsti e con procedure automa-tiche di selezione del sostituto. L’analisi degli indicatori a livello territoriale evidenzia in particolare che i numeri telefonici delle famiglie cadute appar-tengono soprattutto ai comuni con meno di 2.000 abitanti e a quelli del centro dell’area metropolitana. Prospetto 3 - Tassi di caduta per tipo di comune e motivo della caduta. Emilia-Romagna.

Tipo di comune Contatori esauriti per 5 non risponde

Fuori target Rifiuto Contatori esauriti dopo appuntamento

Area metropolitana centro 4,9 4,1 21,4 10,2 Area metropolitana periferia 6,6 1,7 19,4 8,6 50.000 abitanti e più 5,6 2,3 18,3 7,8 10.001-50.000 abitanti 10,9 2,6 19,4 9,1 2.001-10.000 abitanti 13,0 2,2 19,4 8,1 Fino a 2.000 abitanti 26,7 3,0 20,2 10,5 Totale Emilia-Romagna 9,5 2,4 19,1 8,4

Nei piccoli comuni tutte le cause di caduta, prese in esame, presentano tassi superiori alla media regionale. Nelle aree metropolitane risultano, invece, superiori alla media i tassi di caduta per presenza di fuori target (4,1% con-tro una media del 3,0%), per rifiuto (21,4% contro 19,1%) e per contatori esauriti dopo appuntamento (10,2% contro 8,4%). L’incidenza di fuori target è sicuramente attribuibile alla maggiore concentrazione di uffici e negozi nei centri urbani. Prospetto 4 - Tassi di caduta per provincia e motivo della caduta. Emilia-Romagna.

PROVINCIA Contatori esauriti per 5 Fuori target Rifiuto Contatori esauriti

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non risponde dopo appuntamento

Piacenza 10,8 3,2 19,4 8,9 Parma 11,1 3,0 21,4 8,8 Reggio Emilia 8,2 2,5 19,3 7,7 Modena 9,4 1,6 20,3 9,1 Bologna 7,8 2,7 19,8 9,5 Ferrara 9,6 2,6 21,0 8,3 Ravenna 11,4 1,9 15,1 6,8 Forli-Cesena 6,6 2,2 16,4 7,3 Rimini 10,9 2,3 18,1 8,6 Totale Emilia-Romagna 9,5 2,4 19,1 8,4

A livello provinciale, l’incidenza maggiore di caduta si è manifestata a Parma dove si sono avuti tassi superiori alla me-dia per contatori esauriti dopo “5 non risponde” consecutivi (11,1% contro 9,5%), per presenza di fuori target (3,0% contro 2,4) e per numero di rifiuti (21,4% contro 19,1%). La provincia con minori numero di cadute è stata Forlì-Ce-sena. 4. La performance delle intervistatrici Prospetto 5 – Distribuzione delle intervistatrici per classi di tasso di rifiuto, classi di contatori esauriti e classi di dura-ta dell’intervista. Anno 1997 - 1998

Classe di rifiuto % Indagine Nazionale % Indagine Emilia Romagna

0--9% 8,8 5,7 10—19% 35,3 51,4 20—29% 32,1 41,4 30—39% 11,6 1,4 40—49% 9,8 - 50—59% 1,9 -

>60% 0,5 -

Classe di contatori esauriti % Indagine Nazionale % Indagine Emilia Romagna

0—4% 22,3 36,5 5—9% 36,7 31,7

10—14% 25,1 19,1 15—19% 10,7 12,7 20—24% 2,3 - 25—29% 2,3 - 30—34% 0,5 -

Classe di durata in minuti % Indagine Nazionale % Indagine Emilia Romagna

10'—14' 16,8 69,0 15'—19' 46,3 28,2 20'—24' 30,8 2,8 25'—30' 6,1 -

N= 120 71 Alla rilevazione hanno partecipato complessivamente 71 intervistatrici, ma solo una parte di esse ha lavorato per l’intero periodo di rilevazione. Il loro lavoro è stato controllato giornalmente attraverso l’analisi di indicatori appositamente predisposti che hanno permesso di evidenziare per ciascuna di esse oltre al tasso di cadute per motivo della caduta anche la durata media dell’intervista. Rispetto alla rilevazione nazionale, le intervistatrici hanno mostrato una maggiore capacità nel conquistare le persone al-l’intervista: solo 1,4% di esse ha registrato un tasso di rifiuto superiore al 30% contro l’11,6% delle intervistatrici che

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hanno lavorato nel corso dell’indagine nazionale e la stragrande maggioranza si è attestata tra il 10% e il 19% di rifiuti. Ciò è stato possibile grazie alle capacità acquisite, durante l’indagine nazionale, nello stabilire un rapporto di fiducia con l’intervistato e nel persuaderlo a rilasciare l’intervista. La maggiore esperienza delle intervistatrici nel gestire il questionario elettronico, acquisita nel corso dell’indagine na-zionale, ha comportato una minore durata media dell’intervista: il 69% di loro è riuscito a completare l’intervista in me-no di 15 minuti. L’analisi quotidiana degli indicatori ci ha consentito di valutare la qualità del lavoro svolto evidenzian-do per ciascuna intervistatrice i rifiuti, i contatori esauriti dopo appuntamento e la durata media dell’intervista e di capire se si stavano verificando problemi nell’esecuzione delle interviste, se l’indagine procedeva nel rispetto delle regole di gestione fissate nonché di ottimizzare il rendimento delle stesse intervistatrici. 5 . La gestione delle risposte “ambigue” Se è vero che il ricorso al sistema C.A.T.I. ha permesso il raggiungimento di una maggiore qualità dei dati dovuta al-l’utilizzazione di un software di gestione che garantisce l’acquisizione controllata dei dati secondo schemi e regole pre-cedentemente predisposti e volti ad assicurare coerenza alle risposte ottenute, è pur vero che rilevare correttamente informazioni sui fatti delittuosi è stato certamente l’aspetto più difficile dell’indagine. Nonostante l’attenzione posta nel costruire il questionario, infatti, pochi sono coloro che, anche tra le persone con un buon livello culturale, conoscono con precisione le differenze esistenti tra i diversi tipi di reati. Non tutti sanno, ad esempio, le differenze esistenti tra lo scippo o il borseggio o tra il furto e la rapina. Molti, ancora, non distinguono affatto tra un reato consumato ed uno solo tentato. Se a ciò si aggiunge che spesso anche il ricordo non aiuta a ricostruire correttamente gli eventi indagati, specie quando l’episodio di cui si è rimasti vittime non è un evento particolarmente significativo o quando si siano avviati processi di rimozione per reati particolarmente gravi o che toccano la sfera privata e a volte intima ci si rende conto che ricostruire un episodio di vittimizzazione è generalmente un’operazione difficile per molti intervistati. Come sono stati affrontati, quindi, tali problemi? In tutti questi casi, per garantire una maggiore precisione nel rilevare le informazioni sui fatti delittuosi, abbiamo cercato di limitare i vincoli di coerenza tra variabili. E’ stata, quindi, lasciata la possibilità di entrare comunque nelle sezioni di approfondimento e di permettere all’operatore la possibilità di registrare l’informazione ricevuta dalla persona intervi-stata anche se non perfettamente coerente con quanto precedentemente segnalato. Inoltre è stata prevista la possibilità di registrare risposte aperte nella modalità “Altro” ogni qualvolta la modalità di risposta dell’intervistato non era presente tra quelle considerate. Si sono quindi analizzati, a posteriori, tutti i risultati relativi agli episodi di vittimizzazione che presentavano incoerenze tra i dati così rilevati e si è proceduto a ricostruire correttamente sia il tipo di reato subito sia la corretta dinamica dell’evento sia, infine, la sua esatta collocazione nel tempo. Infine, si è proceduto alla codifica di tutte le risposte aperte riconducendole a modalità preesistenti, ogniqualvolta ciò è stato possibile, o attribuendo modalità nuove riuscendo, in tal modo, a ridurre il rischio di una errata digitazione.

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APPENDICE B

Premessa Il testo che segue presenta alcuni percorsi del lavoro svolto dall’Istat con gli intervistatori che hanno lavorato all’indagi-ne sulla sicurezza dei cittadini, ovvero, nel caso specifico, con le intervistatrici. Il lettore noterà che vi si fa costantemente riferimento alla fase “ordinaria” dell’indagine, quella, cioè, svolta sull’intero territorio nazionale e che ha coinvolto 50.001 intervistati. L’allargamento del campione, di cui si è già parlato nell’Appendice precedente, ha fatto sì che fosse una parte dello stes-so gruppo di intervistatrici (circa 50) a svolgere, nel periodo tra il marzo e l’aprile del ’98, le altre 8.925 interviste rela-tive ai soli residenti in Emilia-Romagna, portando così il totale complessivo della nostra regione a 11.726. Le considerazioni svolte nel testo fanno riferimento alla sola indagine nazionale ma, per evidenti ragioni, sono valide anche per la parte relativa al “campione allargato” e dunque si ritiene di fare un utile lavoro in favore del lettore riprodu-cendo questo testo senza modificarne i riferimenti interni.

(NdC)

LA FORMAZIONE DEGLI INTERVISTATORI: UNA SCELTA STRATEGICA PER LA QUALITÀ DELLE INDAGINI

di Maria Giuseppina Muratore

Istat, Servizio Struttura e dinamica sociale Nel 1997-1998 il servizio Struttura e dinamica sociale dell’ISTAT ha condotto la prima indagine sulla sicurezza dei cit-tadini. Questa si colloca all’interno del sistema delle indagini multiscopo sulle famiglie che si occupano di approfondire la conoscenza degli aspetti sociali ed affettivi della quotidianità e si sofferma in particolare sulla rilevazione di alcuni reati contro la persona e contro il patrimonio, la percezione della sicurezza nel proprio ambiente di vita e le misure di protezione adottate per difendersi dalla diffusione della criminalità. L’indagine, che si ripete ad intervalli quinquennali, riguarda le persone di 14 anni e più, ad eccezione di una sezione, inerente le molestie e le violenze sessuali che si rivolge alla sotto popolazione femminile in età 14-59 anni. Le 50.001 interviste, diversamente distribuite su tutto il territorio nazionale, sono state effettuate da circa 120 intervista-trici nell’arco di 4 mesi e più precisamente dal settembre 1997 al gennaio 1998 (con interruzioni in corrispondenza di periodi di vacanza ad esempio per le feste di Natale). L’indagine è particolarmente complessa sia per i temi affrontati che per la sua struttura, infatti ha trattato contenuti ine-renti la sfera privata come ad esempio le molestie e le violenze sessuali e le aggressioni. La delicatezza dei temi affron-tati, ma anche la costruzione dello strumento di rilevazione, ha fatto optare per la tecnica di rilevazione telefonica a di-scapito di quella faccia a faccia. In tal modo l’anonimato poteva aiutare a superare i problemi che potevano crearsi per diffidenza, timore, riserbo. Malgrado però le caratteristiche e i vantaggi presentati da questa tecnica e malgrado anche la bontà dello strumento di rilevazione, determinante per raccogliere adeguatamente le storie, le opinioni, le percezioni, le valutazioni degli intervistati, un ruolo fondamentale è stato giocato dai soggetti predisposti a costruire l'interazione che rende possibile il disvelarsi degli intervistati stessi. Per questo motivo è stato necessario ripensare la tradizionale struttura formativa proprio per poter garantire il raggiungi-mento di una migliore qualità dei dati. 1. Il quadro concettuale: la formazione continuata Sono gli intervistatori, infatti, i soggetti che rendono possibile la creazione della realtà fenomenologica all'interno della quale i rispondenti e loro stessi si muovono. E la costruzione e la conduzione di questo rapporto, tutt'altro che facile, di-pende da tanti elementi che direttamente ed indirettamente ci chiamano in causa e che per la loro importanza non posso-no essere lasciati a se stessi. Un ruolo attivo e di primo piano si esplica, infatti, nella formazione, che chiama in causa il modo di porsi e relazionarsi con le risorse umane. E' necessario, quindi, farsi carico di queste globalmente, perché solo formando e motivando ade-guatamente gli intervistatori è possibile raggiungere elevati livelli di qualità. L'esperienza condotta attraverso l'indagine

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sulla sicurezza dei cittadini dà risalto alla responsabilità che si attiva non solo rispetto agli intervistati, ma anche nei con-fronti di chi conduce le interviste. Trattando della formazione, è opportuno chiarire sin dall'inizio il significato attribuito a questa parola. Dal punto di vista di chi ha condotto l’indagine, formare è guidare verso l'autonomia, è fare acquisire consapevolezza rispetto alla com-plessità dell'indagine dal punto di vista contenutistico, tecnico e metodologico. In altri termini formare significa fornire tutti quegli strumenti che rendono l'intervistatore parte attiva dello stesso processo di indagine e non solo destinatario anonimo di nozioni e passivo esecutore. Questi obiettivi sono raggiungibili tenendo conto del punto di partenza, costitui-to dalla plurima e variegata realtà degli intervistatori, e della relazione che si instaura e si evolve nel continuo rapporto formativo tra ricercatori ed intervistatori. La realtà degli intervistatori è determinata, da una parte, dalle caratteristiche di base che vengono richieste dalla peculia-rità di ciascuna indagine (nel nostro caso si sono scelte delle intervistatrici, per la particolarità dei temi trattati, che aves-sero almeno 2 anni di esperienza professionale e che possibilmente avessero già fatto interviste riguardanti tematiche sociali); dall'altra è definita da quel bagaglio di sensibilità, di capacità d'apprendimento e di comunicazione, che ognuno di loro porta con sé e che costituisce la base del processo formativo. Processo che di per sé implica dinamismo, che non può essere pensato come qualcosa di rigido e strettamente unidirezionale, né tantomeno aprioristicamente determinabile: si possono certamente individuare gli obiettivi e il percorso formativo che verrà seguito per raggiungerli, ma il risultato che si otterrà sarà comunque dato dall'interazione di tutti gli elementi che entrano in gioco nella situazione reale del training. I briefings sono stati quindi strutturati ma non rigidi, tali cioè da poter essere, di volta in volta, calibrati sull’uditorio e personalizzati a seconda delle esigenze espresse da quest'ultimo. In tal senso, la flessibilità permette di valorizzare le singole persone, in modo da renderle individualmente partecipi e motivate, capaci di motivare, a loro volta, gli intervi-stati. La strutturazione garantisce comunque che gli elementi enucleati come basilari per lo svolgimento delle rilevazioni siano forniti a tutti. La motivazione è un fattore estremamente importante, fondamentale in tutto il processo della ricerca e in particolare nel-le fasi di briefing e di rilevazione perché questa guida verso una maggiore capacità di affrontare e risolvere problemi. La trasmissione non solo dei contenuti, ma anche della passione della ricerca, della sua importanza, garantisce una mag-giore serietà di svolgimento del lavoro a tutti i livelli. La corresponsabilizzazione è la chiave della qualità delle presta-zioni. L’intervistatore motivato si sente parte di un progetto conoscitivo all’interno di una "squadra" compatta con i ri-cercatori, imparerà così a rapportarsi con gli intervistati e a convincerli degli aspetti positivi della collaborazione: non gli ruberà il consenso all'intervista, ma instaurerà un rapporto franco che non lascia delusi, non lascia derubati della pro-pria intimità, bensì arricchiti di una relazione nuova. Ma per far ciò l'intervistatore deve possedere gli strumenti necessari per agire: la conoscenza dell'indagine - ipotesi, con-tenuti, persino in alcuni casi i dubbi e le incertezze - e le competenze comunicative e relazionali. 2. Gli strumenti della formazione Gli strumenti di cui ci si è avvalsi per garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità e rigorosità scientifica della fase di rilevazione, sono i briefing, i debriefing, i gruppi di discussione e il monitoraggio quotidiano sul campo. 2.1 I briefing I briefings sono gli strumenti che garantiscono una preparazione di base completa e omogenea a tutti gli intervistatori. Il loro obiettivo principale è l’acquisizione dei contenuti dell'indagine, che permette agli intervistatori di interagire con i rispondenti in modo autonomo, li rende esperti dell'indagine e capaci di far fronte alle più diverse situazioni: 1. Guidato dallo strumento di rilevazione, l’intervistatore è capace di accogliere la realtà fenomenologica dell'intervi-

stato e di codificarla interpretandola nelle modalità strutturate previste. Solo l'esatta conoscenza dei contenuti ri-chiesti gli permette, quindi, di distinguere le informazioni ricevute e articolarle in risposte precise.

2. E’ in grado di rispondere alle richieste che provengono dall'intervistato sui tanti "perché" inerenti l'indagine, la sua stessa conduzione, i temi affrontati, i singoli quesiti formulati.

3. Ed inoltre, la padronanza dei contenuti ad un livello approfondito rende possibile lo stabilirsi di una comunicazione più fruttuosa tra intervistatore e ricercatore: l'esperienza diretta con gli intervistati, infatti, conferisce al primo un ruolo del tutto particolare, dal momento che questi è l'unico a "toccare con mano" la realtà sondata, ad incastrarla e incastonarla nelle fredde modalità di risposta di un questionario, così da poter riportare l'eventuale esistenza di di-storsione e discrasia tra lo strumento di rilevazione e l'esperienza vissuta. Per tenere memoria di questo apporto co-noscitivo è stato previsto uno spazio apposito, situato in coda ad ogni intervista, in cui l'intervistatore ha registrato le proprie osservazioni. Gli scambi verbali invece sono stati annotati dal ricercatore sul diario di indagine.

I contenuti oggetto della formazione sono stati molteplici:

- La presentazione dell'Ente che ha promosso la ricerca: Chi è, cosa fa e qual è il ruolo degli intervistatori - Obiettivi e importanza dell'indagine: Il tipo di indagine, gli obiettivi e i motivi per cui si svolge - Metodologia della ricerca e contenuti dell’indagine

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L’obiettivo di questa sezione è la gestione corretta di tutte le fasi della rilevazione: dalla selezione dell'intervistato alla somministrazione del questionario, dal momento che il comportamento degli intervistatori è fondamentale per determi-nare sia l'esatta implementazione del disegno campionario, sia la compilazione corretta dei questionari, che la relazione con l'intervistato.

Circa il campione1 - l'intervistatore deve conoscere sia come estrarre l'individuo che deve essere intervistato, sia il crite-rio di estrazione, come pure il motivo che sta dietro quella particolare scelta campionaria.

Circa il questionario - l'intervistatore deve conoscerlo in modo approfondito, si potrebbe dire quasi quanto lo conosce il ricercatore. Viene analizzata così la struttura del questionario che introduce nel vivo dei quesiti. Di questi sono esamina-te le finalità, la funzione e la peculiarità rispetto ad altri quesiti simili, i contenuti, la posizione all’interno del questiona-rio, la formulazione e gli aspetti tecnici e metodologici della somministrazione - come deve essere formulata una doman-da, quante e che tipo di risposte prevede, come interpretare ogni risposta, come codificarla, come regolarsi con il silen-zio, l’imbarazzo, l’indecisione, le difficoltà in genere dell’intervistato, come gestire dal punto di vista informatico le ri-sposte e le schermate del questionario elettronico -. La preparazione metodologica dell'intervistatore in merito alla capacità di somministrare correttamente un questionario deve essere verificata, dal momento che l'anzianità professionale spesso non è garanzia di bravura. Va infatti considerato che la maggior parte degli intervistatori sono abituati a svolgere ricerche di mercato.

La Relazione con gli intervistati: come conquistare l’intervista, come condurla a termine, come gestire la relazione con gli intervistati.

Avere un alto tasso di risposta è uno degli obiettivi principali che ci garantisce una buona rappresentatività dei dati. Ma la capacità di ottenere l’intervista significa saper superare la maggior parte degli ostacoli frapposti da chi non è imme-diatamente disponibile ad essere intervistato o ad intrattenersi a lungo in una intervista telefonica. Di fronte a questi casi l'intervistatore mette in gioco le sue doti naturali di persuasione e la sua esperienza professionale già acquisita, ma dal momento che la "conquista" di un'intervista con l'individuo prescelto dal disegno campionario risulta fondamentale per la bontà dell'indagine, le capacità persuasive possono essere potenziate su diversi fronti: • La conoscenza dei più frequenti motivi di non risposta rielaborati da indagini e studi precedentemente svolti e delle

tipologie più usuali del non rispondente definite in base alle caratteristiche del sesso, età, scolarità, luogo di residen-za. Tra i motivi di rifiuto più comuni vi sono quelli che non dipendono dalla volontà del rispondente, ma bensì dalla situazione (l’intervistato è impossibilitato a rispondere, può essere una persona non in buone condizioni di salute, parla dialetto), quelli causati da diffidenza o ostilità (il rispondente rifiuta perché teme un uso distorto delle infor-mazioni, rifiuta perché teme una truffa e non crede alla legittimità dell’istituzione che ha commissionato la ricerca, rifiuta per ostilità verso le istituzioni, il rispondente è una persona anziana o non crede nella casualità dell’estrazio-ne campionaria), quelli causati dal timore di perdere tempo (il rispondente rifiuta perché non ha tempo e perché il suo tempo è "denaro", rifiuta perché l'intervista è troppo lunga), quelli dovuti alla scarsa disponibilità alle interviste ed alla difesa della privacy (il rispondente rifiuta perché è contrario alle interviste e soprattutto alle interviste telefo-niche o perché difende ad oltranza della privacy).

• Gli vengono forniti quindi strumenti, utili a modificare a proprio vantaggio le diverse situazioni di rifiuto, di strate-gia comunicativa che comprendono in particolar modo argomenti che forniscano motivazioni a rispondere ma anche modalità linguistiche appropriate come ad esempio il tono della voce, le interiezioni che esprimono interesse e tutti quegli accorgimenti che servono a "catturare" il rispondente (come creare la confidenza, l’uso dei pronomi, le for-mule di cortesia).

• Il potenziamento delle capacità comunicative del rilevatore è la strada prioritaria per far fronte anche alle possibili interruzioni delle interviste già avviate. In qualche modo infatti l'intervistatore dovrà saper gestire la stanchezza del-l'intervistato o il suo imbarazzo, la sua noia, le sue lacrime, i suoi meccanismi di difesa (evasione, seduzione ag-gressività) e tutti i possibili contrattempi, cercando di condurre a termine l'intervista o di rimandarla ad un altro mo-mento più congeniale all'intervistato (giorno ed ora diverse).

• L'intervistatore viene preparato psicologicamente a rapportarsi con i rifiuti avuti in modo che questi non si tramuti-no in sconfitte personali, non lo scoraggino e non intacchino la sua autostima. La negazione della disponibilità può essere rielaborata in modo positivo come possibilità di crescita e acquisizione di nuove capacità.

L’altro aspetto fondamentale della relazione con gli intervistati riguarda la capacità di far fronte alle richieste e alle di-verse aspettative degli intervistati al fine di costruire un modo corretto di fare ricerca. "Entrare nelle case" attraverso il mezzo telefonico apparentemente è qualcosa di molto più anonimo rispetto ad un'inter-vista faccia a faccia, ma la conversazione telefonica che si attiva è tutt'altro che neutra. Le persone che vi sono coinvolte richiedono ed offrono attenzione: richiedono informazioni sulla ricerca che viene svolta e sull'ente che la promuove, 1 L’oggetto specifico di questa sezione ha riguardato le modalità di individuazione della famiglia e dell’individuo da in-tervistare - chi è una famiglia, i fuori target, il rifiuto della famiglia, le regole di sostituzione, la scheda rifiuto, la tecnica di estrazione della persona da intervistare, l’importanza di intervistare la persona estratta, il rifiuto, l’irreperibilità dell’individuo estratto e le conseguenti regole di sostituzione, l’assenza momentanea o l’impegno della persona da inter-vistare e la gestione delle regole inerenti gli appuntamenti.

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fanno domande di tipo contenutistico - in merito agli argomenti trattati - o di tipo metodologico - perché sono stati scelti proprio loro a far parte del campione piuttosto che altri -; a volte invece sono promotori di domande diverse più o meno apertamente esplicitate, sono bisognosi di aiuti dei più diversi tipi. E’ importante quindi curare (non solo nella fase del briefing) la capacità degli intervistatori di accogliere, di decifrare i messaggi, le cose dette e non dette, di curare il modo di parlare, il tono e le modalità, le cose da dire e da non dire, ed in-fine di renderli consapevoli del proprio limite, del proprio confine che non possono superare. Confine che è definito dal loro ruolo di intervistatori: non sono dei terapeuti e non possono permettersi di lasciarsi coinvolgere totalmente nella relazione pena l'errato svolgimento del loro lavoro che richiede un sano equilibrio tra empatia e distacco. In questa indagine, inoltre, è stato previsto uno strumento di supporto per l’intervistatore, una lista dei centri antiviolen-za, cui indirizzare la vittima che ne facesse esplicitamente richiesta.

Gli aspetti organizzativi La struttura e l'organizzazione del briefing viene definita in base alle esigenze dell’indagine: il numero degli intervista-tori, la tipologia dell'intervistatore, la dimensione ideale del gruppo di formazione, la gestione dei tempi della for-mazione e l'ambiente ideale per il suo svolgimento. Ognuno di questi elementi è definito in base al comportamento di altre variabili, è strettamente dipendente dalla loro en-tità e dalla relazione che si stabilisce tra loro sia in termini di priorità che di interazione. La scelta che ne deriva è quindi particolarmente complessa e direttamente legata agli scopi della ricerca, alle priorità dei ricercatori e dell'ente che la promuove e al contesto spazio-temporale in cui si realizza.

Nel nostro caso è stato necessario dividere le 120 intervistatrici in più gruppi di circa 20 o 25 persone. Per giungere a definire quale è la dimensione ideale del gruppo di formazione si è tenuto conto dei problemi legati alla sua gestibili-tà, in particolare alle capacità dei formatori di attivare e mantenere l'attenzione da parte dell'uditorio nonché alla struttu-ra e al modulo formativo utilizzato (lezione teorica, discussione di gruppo, esercitazioni, lavori di gruppo); è necessario inoltre capire quale è la situazione numericamente ottimale per favorire la concentrazione degli intervistatori tenendo presente, però, i tempi stabiliti complessivamente per tutta la fase della formazione. La gestione dei tempi della formazione riguarda la durata complessiva del periodo formativo, la durata delle singole parti che lo compongono e l'articolazione di queste in un particolare modulo formativo. La durata complessiva di un briefing è determinata dalla durata delle singole parti che lo compongono. La definizione e la durata di ognuna di queste è funzione in principal modo dei contenuti dell'indagine, della metodologia che viene adot-tata per la conduzione dell'intervista e dal modulo didattico scelto. Quest’ultimo può prevedere lezioni teoriche con o senza supporti audiovisivi (proiezione di lucidi o del video di personal computer su lavagna luminosa, proiezioni di films o di diapositive, produzione interna di videotapes), esercitazioni individuali e/o di gruppo o una combinazione di questi, simulazioni di setting di intervista. Si è fatto uso così: 1. di supporti audiovisivi poiché favoriscono la concentrazione e l'attenzione dell'uditorio. L'utilizzo delle immagini

per sintetizzare dei concetti, infatti, attiva maggiormente i sensi che restano più vigili. 2. di esercitazioni individuali o di gruppo che, invece, sollecitano il coinvolgimento e la partecipazione che permette

di uscire dal ruolo dell'ascoltatore passivo, spesso annoiato e distaccato. Far propri dei contenuti, rielaborarli, scam-biarli, confermarli o sconfermarli sono i primi passi dell'apprendimento, non inteso come acquisizione di informa-zioni o nozioni ma in quanto formazione della persona.

Un altro aspetto molto importante è: l'equilibrio tra formazione teorica e formazione tecnica. Saper gestire il que-stionario elettronico è importantissimo, ed esercitarvisi significa anche mettere in pratica ciò che si è appreso a livello teorico almeno per ciò che riguarda il questionario, la sua compilazione, i meccanismi di estrazione dell'intervistato e l'approccio con la famiglia. All'interno del briefing tecnico, infatti, si possono far rientrare le "telefonate di prova", ov-vero delle interviste telefoniche fatte a famiglie non facenti parte del campione. Le telefonate di prova sono utili soprat-tutto perché permettono di ripetere in una situazione verosimile il percorso dell'intervista dal primo contatto con la fami-glia alla conclusione della comunicazione telefonica. Inoltre una particolare attenzione è stata data all’alternanza tra le diverse parti della formazione. Ad esempio alla tra-smissione di contenuti più pesanti ha fatto seguito quella di contenuti più leggeri o l'uso di esempi ed esercitazioni alle lezioni teoriche (ad esempio, per spiegare le differenze tra i reati, sono state predisposte delle storie in cui i protagonisti erano vittime di reati, gli intervistatori dovevano dapprima individualmente rintracciare il reato, e districarsi nelle ambi-guità e nei tranelli dei racconti, poi si dovevano radunare in piccoli gruppi di 5 o 6 persone per confrontarsi e motivare le risposte date, e solo infine ci si ritrovava in sede plenaria per analizzare insieme allo staff tutte le storie e illustrare la soluzione a partire dal lavoro dei piccoli gruppi).

L'aver stabilito le singole parti della formazione, la loro durata e la loro sequenza permette di definire, infine, tutto il di-segno formativo, ad eccezione della sua architettura esteriore. I tempi della formazione possono essere più o meno concentrati. Per l’indagine sulla Sicurezza dei Cittadini, in cui si dovevano formare 120 persone divise in 5 gruppi di 25 persone ciascuno, si è scelto il modulo concentrato - otto ore di training intervallate da pausa pranzo per 3 giorni -, per-ché l’inizio della rilevazione, scaglionato per i singoli gruppi, potesse essere a regime almeno dopo 2 settimane. L’ulti-mo gruppo di briefing ha infatti finito la formazione 15 giorni dopo quella del primo. 2.2 I debriefing

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I debriefing mirano a cogliere indicazioni di massima dagli intervistatori sull'indagine sia dal punto di vista contenutisti-co che tecnico e metodologico e servono quindi per "aggiustare il tiro". Sono anche un momento in cui il flusso di infor-mazioni si dispiega nei due sensi (dall’intervistatore al ricercatore e viceversa) e possono essere utilizzati per capire e per formare. La loro importanza è massima soprattutto all’inizio dell’indagine, quando l’andamento della rilevazione de-ve essere ancora compreso. Per questo motivo sono stati realizzati 3 debriefing subito dopo l’inizio della rilevazione a-venti lo scopo di ridurre il tasso di rifiuto, calibrare la presentazione dell’indagine alle famiglie e visionare i primi pro-blemi. Durante la rilevazione invece i debriefing sono stati più rari, circa 1 volta al mese, anche perché la loro utilità è stata sostituita dallo svolgimento del monitoraggio di sala e dai gruppi di discussione. 2.3 I gruppi di discussione I gruppi di discussione con gli intervistatori sono svolti invece in modo informale durante tutta la durata dell'indagine, circa 1 o 2 incontri a settimana, per offrire un supporto psicologico e di contenuto. Al loro interno vengono affrontate senza un criterio particolare le diverse problematiche emerse, sia inerenti difficoltà riguardanti il contenuto che la con-duzione dell'intervista, che la stanchezza e la fatica accumulatasi durante il lavoro. Si configurano come gruppi in cui non vi è un leader che parla o spiega ed altri che ricevono, ma come un gruppo di riferimento in cui l'apporto di tutti per-mette di uscire da situazioni di stagnazione o di crisi. L'arricchimento nasce dal contributo esperenziale di ciascuno. 2.4 L’assistenza in sala Il lavoro di assistenza durante la rilevazione si colloca piuttosto sul piano dell’individualità. I responsabili dell'indagine e i loro collaboratori assolvono a diverse funzioni, a volte sono solo degli osservatori che raccolgono impressioni, osser-vazioni, idee, critiche, sensazioni da intervistatori e intervistati al più trascrivendole su una agenda, altre volte curano invece i rapporti personali con gli intervistatori o intervengono in corso d'opera sulle diverse situazioni che si possono presentare, suggerendo, correggendo o esprimendo altri punti di vista. L’indagine sulla Sicurezza dei Cittadini è durata circa tre mesi e mezzo ed ogni sera erano presenti almeno tre persone ad assistere le intervistatrici. 2.5 Il monitoraggio quotidiano sugli indicatori di qualità Il monitoraggio quotidiano del lavoro sul campo, che si attua attraverso lo studio giornaliero degli indicatori di qualità (tassi di risposta, rifiuto e sostituzione, numero di appuntamenti con la famiglia e durata dell'intervista misurati per ogni intervistatore), delle telefonate al numero verde, delle valutazioni dei supervisori è stata infine fondamentale per avere una idea quantitativa più precisa del reale andamento della rilevazione e per orientare azioni formative mirate. Dal monitoraggio, infatti, è possibile individuare gli intervistatori con maggiori problemi e sviluppare azioni integrative mirate di tipo formativo. 3. Alcune conclusioni L’esperienza formativa condotta è stata sia qualitativamente che quantitativamente molto positiva e si può affermare, co-me si dimostrerà in seguito, sia per gli intervistatori che per i ricercatori. 1. il tasso di rifiuto pari al 19,7% ha avuto un trend negativo dal 35,8% al 20,1% con punte minime del 13,6%; 2. il tasso di risposta del 68,4% ha raggiunto durante alcune settimane di rilevazione il 75,6% (all’inizio era del

59,2%); 3. il tasso di interruzione dello 0,5% è costantemente diminuito dall’1,3% allo 0,2%; 4. il tasso di rifiuto all’interno della famiglia è stato del 5,1%; 5. la disponibilità all’intervista è molto buona o buona nell’’85% dei casi, ed è stata ancora maggiore per le donne che

hanno subito uno stupro o un tentato stupro; 6. per la prima volta si hanno dati sulle molestie sessuali che implicano contatto. Tutte le donne intervistate hanno ri-

sposto al quesito, solo il 4% non risponde al quesito sul luogo dell’accadimento e la relazione con l’offensore. 7. alla fine dei 50.000 questionari era previsto un campo note dove annotare comunicazioni per lo staff, idee, dubbi su

alcuni quesiti, reazioni degli intervistati, percezioni, caratteristiche del setting e del clima in cui si era svolta l’inter-vista: sono stati quasi tutti riempiti;

8. una scheda rifiuto rilevava per le famiglie cadute il motivo e le caratteristiche del rispondente che aveva rifiutato. Per quanto è stato possibile (spesso chi rifiuta abbassa la cornetta senza indugi) le schede sono state riempite con dovizia di particolari;

9. un meccanismo di feedback specifico sulla formazione è stato predisposto.

Il questionario di valutazione rivela un’immagine molto positiva del lavoro svolto. Le sensazioni più frequentemente ri-portate dalle stesse intervistatrici sono soddisfazione (96,5%), interesse (93,0%), gratificazione (88,4%), ma anche stan-chezza (81,4%). L’indagine, infatti, pur avendo dato molto a loro (il 24,4% ha dichiarato di avere dato un apporto fon-damentale all'indagine, il 59,3% lo ha ritenuto stimolante per se stessa, il 10,5% stimolante per i ricercatori dell'ISTAT e solo il 4,7% ha definito il proprio apporto marginale) è stata anche più stancante e stressante se comparata ad altre.

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APPENDICE C

STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO E VALUTAZIONE DEGLI ERRORI CAMPIONARI

di Silvano Vitaletti Istat, Servizio Struttura e dinamica sociale

1. Strategia di campionamento La focalizzazione dell’Indagine sulla Sicurezza del Cittadino sulla regione Emilia-Romagna, con l’esigenza di consegui-re una rappresentatività dei dati a livello sub-regionale ha richiesto una specifica definizione del disegno campionario e lo svolgimento di una fase suppletiva di rilevazione, la quale si è svolta, sempre mediante tecnica telefonica, nel mese di aprile del 1998, al termine della rilevazione effettuata per l’indagine nazionale (settembre 1997-gennaio 1998). Prospetto 1 - Numero di famiglie/individui del campione per strato

PROVINCIA TIPOLOGIA COMUNALE

CAMPIONE BASE

AMPLIAMENTO DEL CAMPIONE

CAMPIONE FINALE

Piacenza Capoluogo 75 370 445 Altri comuni 117 488 605 Totale 192 858 1.050

Parma Capoluogo 131 395 526 Altri comuni 159 554 713 Totale 290 949 1.239

Reggio nell’Emilia Capoluogo 96 354 450 Altri comuni 185 663 848 Totale 281 1.017 1.298

Modena Capoluogo 130 321 451 Altri comuni 290 822 1.112 Totale 420 1.143 1.563

Bologna Capoluogo 331 516 847 Altri comuni 375 779 1.154 Totale 706 1.295 2.001

Ferrara Capoluogo 103 345 448 Altri comuni 150 581 731 Totale 253 926 1.179

Ravenna Capoluogo 103 354 457 Altri comuni 146 567 713 Totale 249 921 1.170

Forli Capoluogo 75 381 456 Altri comuni 156 565 721 Totale 231 946 1.177

Rimini Capoluogo 90 420 510 Altri comuni 89 450 539 Totale 179 870 1.049

Emilia-Romagna Capoluoghi 1.134 3.456 4.590 Altri comuni 1.667 5.469 7.136 Totale 2.801 8.925 11.726

Il disegno di campionamento è a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio. Le unità di primo stadio sono gli indirizzi telefonici dell’archivio informatizzato ufficiale delle famiglie abbonate alla Telecom. Gli strati sono formati dalle singole provincie, a loro volta suddivise in comuni capoluogo e altri comuni. Le unità di secondo stadio sono gli individui: per ciascuna famiglia selezionata al primo stadio si seleziona casualmente un individuo tra i componenti della famiglia di età uguale o superiore a 14 anni.

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La numerosità totale del campione è stata incrementata dalle 2.801 unità (famiglie/individui) del campione realizzato per l’indagine nazionale alle 11.726 del campione finale. L’utilizzo della lista telefonica come base di campionamento per le indagini sulle famiglie comporta il problema di una non perfetta coincidenza tra la popolazione oggetto d’indagine e l’insieme delle unità contenute nella lista. In particola-re, possono verificarsi le seguenti situazioni:

- sovracopertura, quando ad alcuni nominativi telefonici non corrispondono famiglie eleggibili (seconde case, studi, uffici, negozi, ecc.);

- sottocopertura, quando alcune famiglie non possiedono il telefono o il loro numero non è inserito in elenco. L’effetto di ciascuna delle situazioni appena elencate è quella di modificare in modo non controllato le probabilità di in-clusione delle unità della popolazione rispetto alle probabilità di inclusione teoriche assegnate alle stesse unità dal dise-gno di campionamento adottato. Ciò può essere causa di distorsioni nelle stime prodotte dall’indagine. Un ulteriore fattore distorsivo tipico delle indagini telefoniche è inoltre dovuto alle mancate risposte totali delle unità campione, per rifiuto o per impossibilità di stabilire un contatto per l’intervista. In questo caso, la distorsione è dovuta al fatto che individui e/o famiglie con caratteristiche socio-demografiche diverse, correlate con le variabili di interesse, ma-nifestano differente propensione a concedere l’intervista. Le mancate risposte, inoltre, insieme alla sovracopertura delle liste telefoniche, comportano una riduzione dell’ampiezza campionaria prefissata e quindi un incremento dell’errore delle stime. A tal fine si è reso necessario implementare una procedura di sostituzione dei nominativi telefonici caduti o, all’interno della famiglia campione, del componente selezionato indisponibile per l’intervista. Nel primo caso la sostituzione è stata effettuata attingendo ad un elenco di riserva formato estraendo, insieme al nomina-tivo del campione base, i tre nominativi della lista telefonica più vicini sul territorio (gli indirizzi telefonici della lista sono stati ordinati per ampiezza demografica dei comuni, comune, strada, numero civico e piano), ritenendo gli aspetti relativi alla microcriminalità fortemente correlati con il contesto territoriale. Nel caso, invece, di sostituzione di un componente all’interno della famiglia selezionata, si è proceduto ad ordinare i componenti eleggibili della famiglia in base ad una graduatoria (determinata nella fase pilota dell’indagine e successiva-mente calibrata con i risultati provvisori dell’indagine nazionale) che tiene conto delle diverse probabilità di risposta degli individui in funzione del sesso e dell’età. In questo modo, preferendo come sostituti proprio gli individui apparte-nenti alle tipologie con maggiore probabilità di caduta (maschi giovani, donne anziane, ecc.), si tende a compensare la sottorapresentazione di tali tipologie nel campione finale. Gli effetti distorsivi di cui si è detto possono essere attenuati ricorrendo a opportune procedure di stima, note in lettera-tura come stimatori di ponderazione vincolata, che tengono conto di totali noti (sulla base di fonti esterne all’indagine) sulla popolazione relativi a variabili ausiliarie correlate a quelle d’interesse. La procedura per la costruzione dei pesi finali da attribuire alle unità campionarie, è articolata nelle seguenti fasi:

- viene dapprima calcolato il peso base (o peso diretto), ottenuto come reciproco della probabilità di inclusione di ogni unità campionaria;

- si calcola quindi il fattore correttivo che consente di soddisfare la condizione di uguaglianza tra i totali noti del-la popolazione e le corrispondenti stime campionarie;

- il peso finale è dato dal prodotto del peso base per i fattori correttivi sopra indicati.

I fattori correttivi sono ottenuti mediante la risoluzione di un problema di minimo vincolato, in cui la funzione da mini-mizzare è la distanza tra i pesi base ed i pesi finali, ed i vincoli sono definiti dalla condizione che le stime campionarie dei totali di popolazione coincidano con i valori noti degli stessi. Nel caso della presente indagine, sono stati considerati come totali noti: a livello di singolo strato la distribuzione per sesso e classi di età e la distribuzione per tipologia comunale; a livello regionale la distribuzione per numero di compo-nenti delle famiglie e le distribuzioni per titolo di studio e per condizione professionale (questi ultimi totali non sono ot-tenuti da archivi di popolazione bensì utilizzando i dati dell’indagine annuale multiscopo “Aspetti della vita quotidiana, 1997”).

2. Valutazione del livello di precisione delle stime In qualsiasi indagine campionaria è necessario tenere conto, nel momento dell’interpretazione dei risultati, del livello di precisione delle stime, al fine di evitare conclusioni inappropriate dettate, più che dalla manifestazione di fenomeni con-creti, dagli effetti dell’errore campionario. Questo aspetto assume una particolare importanza proprio nell’Indagine sulla Sicurezza dei Cittadini, dal momento che in essa vengono analizzati fenomeni piuttosto rari, la quantificazione dei quali conduce a stime di piccola entità e, quindi, più delle altre affette da questo tipo di errore.

Ad ogni stima Yd ˆ corrisponde un errore campionario relativo )Y( dˆε ; ciò significa che per consentire un uso corretto delle stime sarebbe necessario pubblicare per ogni stima il corrispondente errore di campionamento relativo. Questo tuttavia non è possibile sia per limiti di tempo e di costi di elaborazione, sia perché le tavole di pubblicazione risultereb-bero appesantite e di non facile consultazione per l’utente finale.

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Inoltre, non sarebbero comunque disponibili gli errori delle stime non pubblicate, che l’utente può ricavare in modo au-tonomo. Per tali motivi si ricorre ad una presentazione sintetica degli errori relativi costruita mediante un modello regressivo fon-dato sul fatto che gli errori relativi per stime di frequenze assolute (o relative) riferite alle modalità di variabili qualitati-ve risultano funzione decrescente dei valori delle stime stesse. Il modello utilizzato per le stime di frequenze assolute, con riferimento al generico dominio d, è del tipo seguente: ( ) )Y(b a)Y( ε dd

ˆlogˆˆlog 2 += (1) dove i parametri a e b vengono stimati utilizzando il metodo dei minimi quadrati. Allo scopo di facilitare il calcolo degli errori campionari, nel prospetto 2 sono riportati i valori interpolati degli errori campionari relativi percentuali di alcuni valori tipici assunti dalle stime di frequenze assolute per area territoriale. Il prospetto 2 è costituito da due colonne, la prima riporta K valori crescenti delle stime k

dY (k=1,…,K) e la seconda

riporta i rispettivi errori relativi interpolati )Y(ˆ kdε . Le informazioni contenute in tale prospetto permettono, quindi, di

calcolare l’errore relativo di un generica stima di frequenza assoluta mediante due procedimenti che risultano di facile applicazione. Il primo metodo consiste nel cercare nella prima colonna del prospetto il livello di stima che più si avvicina alla stima di interesse Yd ˆ ; l’errore relativo corrispondente )Y(d ˆε si trova sulla stessa riga della seconda colonna.

Nel secondo metodo, l’errore campionario della stima Yd ˆ , si ricava mediante la seguente espressione:

)YY(YY

)Y(ε)Y(ε)Y(ε)Y(ε k

ddkd

kd

kd

kdk

dd1

1

11 ˆˆ

ˆˆ

ˆˆˆˆˆˆˆˆ −−

−− −

−+= (2)

dove: 1−kdY e k

dY sono i valori delle stime entro i quali è compresa la stima Yd e )Y(ˆ kd

1−ε e )Y(ˆ kdε i

corrispondenti errori relativi letti sul prospetto. Per la costruzione di intervalli di confidenza delle stime si può utilizzare un analogo procedimento. Ad esempio, l’inter-

vallo di confidenza per la stima Yd può essere ricavato con la seguente formula:

{ } α−=+≤≤− 1ˆˆˆˆˆˆˆˆPr Y)Y(εkYYY)Y(εkY dddddd

Dove )Y(ˆ dε può essere calcolato in uno dei due modi descritti e k può essere impostato in funzione del livello α di con-fidenza prescelto (ad esempio k=2 per α=5%). 2.1 Esempi per il calcolo degli intervalli di confidenza

La stima del numero di persone che si sentono molto sicure camminando a al buio da sole nella zona in cui vivono am-monta, nella provincia di Modena, a 126.000 unità.

1° metodo: dal prospetto 2 per gli individui, nella colonna relativa alla provincia considerata, l’errore relativo corrispondente ad un valore di 100.000 unità, il più vicino al valore della stima, è del 4,90% per cui l’intervallo di confidenza al 95% risulta:

348.12126.000126.0000,04902126.000 mm =⋅⋅ 2° metodo: i valori del prospetto 2 immediatamente inferiore e superiore a 126.000 sono 100.000 e 200.000, ai quali corrispondono, rispettivamente, gli errori relativi 4,90% e 3,20%, per cui il valore interpolato dell’errore per la nostra stima risulta:

0,044526.000100.000

0,04900,03200,0490

100.000)(126.000100.000200.000(100.000)ˆ(200.000)ˆ

(100.000)ˆ(126.000)ˆ

=⋅−+=

=−−−

+≈εεεε

In questo modo l’intervallo di confidenza diventa:

22511.126.000126.0000,04452126.000 mm =⋅⋅

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Prospetto 2 - Valori interpolati degli errori relativi percentuali delle stime di frequenze assolute per aree territoriali Individui

PROVINCIA TIPO DI COMUNE Valore assoluto

della stima Piacenza Parma Reggio

Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì Rimini Comuni

capoluogo Altri

comuni

Emilia-

Romagna

1.000 61,96 67,62 73,27 83,18 83,44 67,97 66,58 61,88 60,93 76,92 94,86 90,725.000 22,81 25,47 27,19 30,91 32,48 25,30 25,01 23,88 22,75 29,94 34,87 34,42

10.000 14,83 16,73 17,74 20,18 21,63 16,53 16,40 15,84 14,89 19,94 22,66 22,6720.000 9,65 10,99 11,58 13,18 14,41 10,80 10,76 10,51 9,74 13,28 14,73 14,9330.000 7,50 8,59 9,02 10,27 11,36 8,42 8,41 8,27 7,60 10,47 11,44 11,7040.000 6,27 7,21 7,55 8,60 9,60 7,06 7,06 6,98 6,37 8,85 9,57 9,8450.000 5,46 6,30 6,58 7,50 8,42 6,15 6,16 6,11 5,56 7,76 8,33 8,6060.000 4,88 5,64 5,89 6,70 7,57 5,50 5,51 5,49 4,97 6,98 7,44 7,7170.000 4,43 5,14 5,35 6,10 6,91 5,01 5,02 5,01 4,52 6,37 6,76 7,0280.000 4,08 4,74 4,93 5,62 6,39 4,61 4,63 4,63 4,17 5,89 6,22 6,4890.000 3,79 4,41 4,58 5,22 5,97 4,29 4,31 4,32 3,88 5,50 5,78 6,04

100.000 3,55 4,14 4,30 4,90 5,61 4,02 4,04 4,06 3,64 5,17 5,41 5,67200.000 2,31 2,72 2,80 3,20 3,74 2,63 2,65 2,69 2,38 3,44 3,52 3,73300.000 2,12 2,18 2,49 2,95 2,05 2,07 2,12 2,71 2,73 2,92400.000 2,09 2,49 2,29 2,29 2,46500.000 1,82 2,18 2,01 1,99 2,15600.000 1,96 1,81 1,78 1,93700.000 1,79 1,65 1,61 1,75800.000 1,66 1,53 1,49 1,62900.000 1,43 1,38 1,51

1.000.000 1,34 1,29 1,421.250.000 1,18 1,13 1,241.500.000 1,00 1,111.750.000 0,91 1,012.000.000 0,84 0,932.250.000 0,872.500.000 0,823.000.000 0,733.500.000 0,67

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Prospetto 2 (segue) - Valori interpolati degli errori relativi percentuali delle stime di frequenze assolute per aree territoriali Famiglie

PROVINCIA TIPO DI COMUNEValore assoluto

della stima Piacenza Parma Reggio

Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì Rimini Comuni

capoluogo Altri

comuni

Emilia-Romagna

1.000 30,01 35,26 35,30 40,38 47,67 33,24 34,15 32,67 28,24 40,83 38,25 40,52 5.000 11,42 13,52 13,64 15,56 18,38 12,87 13,08 12,76 11,03 16,15 15,41 16,33

10.000 7,53 8,95 9,06 10,31 12,19 8,56 8,65 8,51 7,36 10,83 10,42 11,04 20.000 4,97 5,92 6,01 6,84 8,09 5,69 5,72 5,67 4,91 7,26 7,04 7,46 30.000 3,89 4,65 4,73 5,38 6,36 4,48 4,49 4,48 3,88 5,75 5,60 5,93 40.000 3,28 3,92 3,99 4,54 5,36 3,78 3,78 3,78 3,28 4,87 4,76 5,04 50.000 2,86 3,43 3,50 3,97 4,70 3,31 3,31 3,32 2,88 4,28 4,20 4,45 60.000 2,57 3,08 3,14 3,57 4,22 2,98 2,97 2,99 2,59 3,86 3,78 4,01 70.000 2,34 2,81 2,87 3,26 3,85 2,72 2,71 2,73 2,36 3,53 3,47 3,68 80.000 2,16 2,59 2,65 3,01 3,56 2,51 2,50 2,52 2,19 3,27 3,22 3,41 90.000 2,01 2,42 2,47 2,80 3,32 2,34 2,33 2,36 2,04 3,05 3,01 3,19

100.000 1,89 2,27 2,32 2,63 3,12 2,20 2,19 2,21 2,87 2,84 3,01 150.000 1,78 1,83 2,07 2,45 2,27 2,26 2,39 200.000 1,75 2,07 1,93 1,92 2,03 250.000 1,81 1,69 1,69 1,79 300.000 1,63 1,53 1,52 1,62 350.000 1,48 1,40 1,40 1,48 400.000 1,29 1,30 1,37 500.000 1,14 1,14 1,21 750.000 0,91 0,96

1.000.000 0,82 1.250.000 0,72 1.500.000 0,65

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APPENDICE D

DEFINIZIONI, CLASSIFICAZIONI E NOTE ALLE TAVOLE 1. Definizione dei reati 1.1 Reati contro il patrimonio che hanno come vittima l’individuo Questi reati hanno in comune l’aspetto del furto della proprietà, ma si differenziano per la modalità con cui si svolgono, per il diverso coinvolgimento della vittima nella dinamica del reato, per l’uso o meno della forza e per l’intenzionalità del suo uso.

• Scippo: “… qualcuno le ha strappato con forza … la borsa … senza minacciarla né con armi né con parole”. Nello scippo viene utilizzata la destrezza, la velocità; la vittima viene coinvolta perché l’oggetto viene strappato di dosso. Ma l’uso della forza non è intenzionale: la lesione che può derivare da una caduta è una conseguenza e non un fine né un mezzo per compiere il reato.

• Borseggio: “… qualcuno le ha rubato il portafoglio … che portava indosso senza che lei al momento se ne accorgesse …” Nel borseggio viene utilizzata la destrezza, l’abilità nel rubare senza farsene accorgere; la vittima è una presenza necessaria ma passiva; non viene fatto uso della forza.

• Furto di oggetti personali: “… qualcuno le ha rubato … denaro o oggetti che non portava direttamente con sé … “ Nel furto di oggetti personali la vittima non viene coinvolta: si tratta di un furto in situazioni di tendenziale assenza di testimoni. E’ frequente nelle circostanze in cui degli oggetti vengono lasciati incustoditi in un qualsiasi luogo e per qualsiasi motivo.

• Rapina: “ … qualcuno le ha fatto delle minacce o la ha aggredita con o senza un’arma per derubarla di denaro …” Nella rapina vi è un esplicito ed intenzionale ricorso alla forza: la vittima viene coinvolta direttamente e profondamente. L’uso della forza non si esercita solo per mezzo di un’arma o della violenza fisica manifesta (ad esempio un pugno, un calcio), ma si esplica anche attraverso la coercizione. Lo scopo della rapina non è la violenza fine a se stessa, ma il furto di una determinata proprietà. Si tratta di un reato sia contro il patrimonio che contro la persona e proprio quest’ultimo aspetto la qualifica come reato violento.

1.2 Reati contro la persona

• Aggressione: “ … le è mai capitato di essere assalito o aggredito in un modo che l’ha veramente spaventato sia in casa che altrove … (per esempio in un locale pubblico, per strada, a scuola, sui mezzi di trasporto, allo stadio, al lavoro)”.

1.3 Reati contro la libertà sessuale Ovvero reati contro la libertà di disporre della propria persona sotto il profilo sessuale.

• Molestie fisiche: “ … qualcuno ha cercato di toccarla, accarezzarla, baciarla, molestandola contro la sua volontà …” Atti di libidine violenti ovvero essere toccati contro la propria volontà. Le molestie fisiche possono essere di diverso grado (palpeggiamenti, toccamenti, abbracci, masturbazione o farsi masturbare).

• Telefonate oscene: “Nel corso della sua vita ha ricevuto telefonate oscene che vertevano su tematiche

sessuali?”

• Esibizionismo: “Qualcuno ha mai cercato di farle vedere per esibizionismo i propri organi sessuali ad esempio mostrandoli in strada, in ascensore o in altro luogo con fare provocatorio?”

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• Ricatti sessuali sul luogo di lavoro: “Nel corso della sua vita per essere assunta al lavoro ha subito

richieste di rapporti sessuali?” La richiesta di rapporti sessuali nel luogo di lavoro può essere finalizzata sia all’assunzione che al mantenimento del posto di lavoro che alla carriera.

• Stupro: “ … qualcuno ha tentato senza riuscirci di costringerla ad avere un rapporto sessuale contro la sua

volontà minacciandola, afferrandola e trattenendola con la forza?” “ … qualcuno l’ha forzata o l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale minacciandola, trattenendola con la forza, immobilizzandola o rendendole impossibile qualsiasi resistenza …” Violenza carnale ovvero costringere con violenza o minaccia alla congiunzione carnale.

1.4 Reati contro il patrimonio che hanno come vittima la famiglia Questi reati hanno come vittima la famiglia nel suo complesso. In questa tipologia di reati sono considerati appartenenti al patrimonio familiare anche quei beni che hanno un uso prevalentemente di carattere individuale (ad esempio il motorino, la bicicletta, i gioielli, ecc.).

• Furto di oggetti esterni all’abitazione: “ … le hanno rubato qualcosa da strutture esterne alla sua casa principale… “

• Furto in abitazione e tentato furto in abitazione: “ … qualcuno le ha rubato o tentato di rubare qualcosa

nella abitazione in cui vive …” La domanda si riferisce sia all’abitazione principale che all’abitazione secondaria.

• Ingresso abusivo: “ … qualcuno è entrato illegalmente nella abitazione in cui vive … senza volere rubare nulla …” Per ingresso abusivo ci si riferisce alle situazioni in cui una persona penetra, entra in casa, senza averne il diritto, ma senza che nulla venga rubato. L’ingresso abusivo, infatti, si differenzia proprio per l’intenzionalità dell’autore a non volere rubare nulla.

• Tentato furto e furto di veicoli: si rileva prima il possesso dei veicoli e poi gli eventi di cui si è rimasti vittime.

• Furto di parti e di oggetti da veicoli: “ … qualcuno ha rubato una o più parti appartenenti ai veicoli di sua proprietà o della sua famiglia, ad esempio le borchie, i cerchioni, la ruota di scorta, la benzina, l’antenna autoradio?” “ … qualcuno ha rubato degli oggetti che erano all’interno dei veicoli di proprietà della sua famiglia …?”

• Atti di vandalismo: “ … la sua abitazione o alcune parti di essa sono state volutamente danneggiate o

distrutte …” Questa tipologia di reato viene richiesta in merito all’abitazione, all’automobile e qualsiasi altra proprietà appartenente alla famiglia, compresi gli animali. L’accento è sulla volontà “implicita ed esplicita” di arrecare danno alle cose altrui.

2. Altre classificazioni I dati generali individuali fanno riferimento alle caratteristiche delle persone all’epoca dell’intervista. In particolare:

• l’età è espressa in anni compiuti;

• il titolo di studio è quello più elevato conseguito;

• la condizione è quella dichiarata come unica o prevalente dalle persone di 14 anni e più. Si precisa inoltre che:

per occupato si intende chi possiede un’occupazione in proprio o alle dipendenze da cui trae un profitto o una retribuzione (utile, onorario, stipendio, salario) o chi collabora con un familiare che svolge un’attività lavorativa in conto proprio senza avere un regolare contratto di lavoro (coadiuvante);

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per persona in cerca di occupazione si intende chi ha perduto una precedente occupazione alle dipendenze, o chi non ha mai esercitato un’attività lavorativa ed è alla ricerca attiva di un’occupazione che è in grado di accettare qualora gli venga offerta;

casalinga è chi si dedica prevalentemente alle faccende domestiche;

studente è chi si dedica prevalentemente allo studio;

ritirato dal lavoro è chi ha cessato un’attività lavorativa per raggiunti limiti di età, invalidità o altra causa; la figura del ritirato dal lavoro non coincide necessariamente con quella del pensionato in quanto non sempre il ritirato dal lavoro gode di una pensione:

in altra condizione è chi si trova in condizione diversa da quelle sopra elencate (militare, inabile al lavoro, benestante, detenuto, ecc.);

• la posizione nella professione

è quella dichiarata come unica o prevalente dagli occupati di 14 anni e più e che viene aggregata nel modo seguente:

dirigenti, imprenditori, liberi professionisti;

direttivi, quadri, impiegati, intermedi (appartenenti alle categorie speciali);

capo operai, operai, subalterni (inclusi apprendisti, lavoratori a domicilio per conto di imprese);

lavoratori in proprio, coadiuvanti (inclusi soci di cooperative di produzione di beni e/o prestazioni di servizio).

• Le ripartizioni geografiche costituiscono una suddivisione geografica del territorio e sono così articolate:

- l’Italia nord-occidentale comprende: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria;

- l’Italia nord-orientale comprende: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Emi-lia-Romagna;

- l’Italia centrale comprende: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;

- l’Italia meridionale comprende: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria

- l’Italia insulare comprende: Sicilia, Sardegna; • il tipo di comune

nella presente indagine sono stati considerati i comuni centro delle aree di grande urbanizzazione e i comuni che stanno alla periferia di tali centri. I comuni italiani sono suddivisi nelle seguenti classi:

- centri delle aree di grande urbanizzazione: (si tratta dei comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari);

- comuni appartenenti alla periferia delle arre di grande urbanizzazione (costituiscono i comuni delle cinture urbane);

- altri comuni suddivisi per dimensione demografica (fino a 2.000 abitanti, da 2.001 a 10.000, da 10.001 a 50.000 e oltre i 50.000);

- si precisa che la soglia dei 2.000 abitanti costituisce la dimensione demografica suggerita dagli organismi internazionali per identificare uno stile di vita tipico dei piccoli centri.

La definizione di area metropolitana comprende sia i comuni centro dell’area metropolitana che i comuni periferici della stessa area. I comuni periferici ai centri delle aree metropolitane appartengono ai bacini locali di lavoro dei centri delle aree metropolitane. I bacini sono individuati sulla base degli spostamenti sistematici dei pendolari al Censimento della Popolazione e delle Abitazioni – Anno 1991.

• Famiglia e nucleo familiare

- la famiglia è costituita dall’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi;

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- il nucleo è l’insieme delle persone che formano una coppia con figli celibi o nubili, una coppia senza figli, un genitore solo con figli celibi o nubili;

- una famiglia può coincidere con un nucleo, può essere formata da un nucleo più altri membri aggregati, da più nuclei (con o senza membri aggregati), o da nessun nucleo (persone sole, famiglie composte ad esempio da due sorelle, da un genitore con figlio separato, divorziato o vedovo, ecc.)

3. Avvertenze L’indagine ha come obiettivo prioritario la rilevazione del numero “oscuro” dei reati e quindi indaga su fenomeni particolarmente rilevanti ma allo stesso tempo esigui quantitativamente. La rarità che li caratterizza comporta, quindi, che si ponga una particolare attenzione e cura nelle analisi da condurre sugli stessi. Malgrado infatti la numerosità campionaria elevata è bene sempre far riferimento agli errori campionari.. Per ciò che concerne i prospetti e le tavole, si precisa che i dati assoluti sono espressi in migliaia; inoltre i totali possono non quadrare per effetto di arrotondamento. Le percentuali e i quozienti, essendo calcolati sui dati assoluti prima dell’arrotondamento, possono non coincidere con i risultati che si ottengono elaborando i dati in migliaia. In generale i quozienti sono espressi per 100 persone o per 100 famiglie, salvo diversa indicazione. Si precisa che il segno – indica che il fenomeno ha frequenza nulla nel campione e che 0 (per i valori in migliaia), 0,0 (per i dati in percentuale) indicano i numeri che non raggiungono la metà della cifra dell’ordine minimo considerato. Si ricorda, infine, che i risultati riguardano la popolazione residente al netto dei membri permanenti delle convivenze, poiché si tratta di un’indagine campionaria effettuata presso le famiglie campione che rappresentano le unità di rilevazione.

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ISTAT

INDAGINE TELEFONICA “SICUREZZA DEL CITTADINO” ANNO 1997

Criterio di eleggibilità: L’intervista verrà somministrata ad un componente della famiglia con età superiore od uguale a 14 anni (con esclusione di domestici, amici, o visitatori casuali).

Esiti Provvisori: Risponde qualcuno 1 pass. al q.1 Telefono occupato 2 riciclo Non risponde nessuno 3 riciclo Segreteria telefonica 4 riciclo Numero inesistente/errato 5 cade

Risposta alla chiamata: 1. BUONGIORNO/SERA, SONO UN’INTERVISTATRICE CHE LAVORA PER CONTO

DELL’ISTAT, L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. NEI GIORNI SCORSI DOVRESTE AVER RICEVUTO UNA LETTERA CHE PREANNUNCIAVA QUESTA TELEFONATA. NELLA LETTERA LA AVVERTIVAMO CHE STIAMO CONDUCENDO UNA RICERCA STATISTICA IN TUTTA ITALIA, PER ANALIZZARE ALCUNI ASPETTI DELLA VITA SOCIALE DEL NOSTRO PAESE, QUALI LA SICUREZZA DEI CITTADINI QUANDO SONO IN CASA E QUANDO SONO FUORI CASA. L’INTERVISTA DURERA’ SOLO POCHI MINUTI. PER NOI E’ MOLTO IMPORTANTE RACCOGLIERE LE VOSTRE OPINIONI, INSIEME A QUELLE DI ALTRE 50.000 FAMIGLIE ITALIANE, PERCHE’ SOLO COSI’ SARA’ POSSIBILE CONOSCERE MEGLIO I PROBLEMI E POTER POI MIGLIORARE LA SITUAZIONE. LA INFORMO ANCHE CHE IN BASE ALLA LEGGE SULLA RISERVATEZZA DEI DATI, TUTTE LE INFORMAZIONI CHE CI DARETE SARANNO UTILIZZATE A SCOPI STATISTICI, GARANTENDO IL PIU’ COMPLETO ANONIMATO. L’ISTAT E’ TENUTO PER LEGGE AD EFFETTUARE RICERCHE SOCIALMENTE UTILI E I CITTADINI SONO CHIAMATI A COLLABORARE NELL’INTERESSE DI TUTTI. (L’ISTAT E’ TITOLARE DELLA RICERCA E LA SOCIIETA’ ATESIA E’ RESPONSABILE DELLA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI).

Famiglia intestataria del contratto telefonico e dimora abituale 1 pass. al q.2 Famiglia diversa da quella

intestataria del contratto telefonico, ma dimora abituale 2 pass. al q.2 Famiglia intestataria del contratto

telefonico, ma seconda casa 3 il n° cade Famiglia diversa da quella intestataria

del contratto telefonico, ma seconda casa 4 il n° cade Una impresa, un'azienda

un ufficio, non è una famiglia 5 il n° cade Gruppi di individui (no famiglia) 6 il n° cade Rifiuto 7 scheda rif. n°1

(Scheda rifiuto n°1) Poiché devo sostituire la sua famiglia con un’altra avente caratteristiche simili, potrebbe dirmi quante persone vivono in questa abitazione, nonché il sesso e l’età

a)N° componenti !___!___I di cui: maschi !___! b)Età’ : 1) !___!___!................................................ 9) !___!___! (massimo 9 componenti) c) Ricezione Lettera?(non presentare se proviene da Q. 2) Si 1 No 2 Non ricordo 3

CHIUDERE CONTATTO TELEFONICO A cura dell’intervistatore: I) specificare la motivazione del rifiuto: malattia/sordità 1 dialetto/ scarsa cultura 2 problemi familiari/lutto 3 disturbati/momento poco opportuno/mancanza di tempo 4 sfiducia/diffidenza/paura 5 sfiducia nello stato 6 opinioni negative e sfiducia circa le indagini telefoniche 7 assenza di interesse circa il tema 8 stranieri/problemi di lingua 9

altro (spec.) 10 II) caratteristiche di chi rifiuta: donna anziana 1 donna adulta 2 donna giovane 3 uomo anziano 4 uomo adulto 5 uomo giovane 6

Nuova Famiglia

• Richiesta appuntamento 1 riciclo (riparte da Q.2) 2. RIPRESENTARSI e Avete ricevuto questa lettera? Si 1 andare a P.2bis No 2 andare a display Non ricordo 3 andare a display Non indica 4 andare a display

DDiissppllaayy:: (Se codice 2, 3, 4 a domanda 2) Le riassumo allora brevemente i contenuti della lettera: in quella lettera la avvertivamo che stiamo conducendo una ricerca statistica in tutta Italia, per analizzare alcuni aspetti della vita sociale del nostro Paese, quali la sicurezza dei cittadini quando sono in casa e quando sono fuori casa. L’intervista durerà solo pochi minuti. Per noi è molto importante raccogliere le vostre opinioni, insieme a quelle di altre 50.000 famiglie italiane, perché solo così sarà possibile conoscere meglio i problemi relativi alla sicurezza e migliorare la situazione. 2.bis L’interlocutore al telefono: Prosegue 1 andare a Q.3 Rifiuta 2 andare a scheda rifiuto n°1 Appuntamento 3 scheda appuntamento

3. Prima di procedere all’intervista avrei bisogno di avere alcune informazioni per estrarre casualmente il nominativo del componente della sua famiglia da intervistare.

Mi puo’ indicare il numero delle persone che vivono attualmente con lei e che fanno parte della sua famiglia? (Non considerare le persone che hanno solo rapporti economici ,ad esempio: domestici, inquilini, ecc.).

*****N° componenti !___! (max 9 componenti)***** 4. Per ciascun componente avrei bisogno di conoscere: - il nome- il sesso- l’anno di nascita- lo stato civile -la relazione di parentela con il rispondente.

SELE) Il C.A.T.I. selezionerà il componente da intervistare -Se é selezionata la persona rispondente, si prosegue con 1.1 Prosegue 1 andare a q.1.1 Rifiuta 2 andare a scheda rifiuto n°1 Appuntamento 3 scheda appuntamento

-Se è selezionato un altro componente: Nome del componente: E’ in casa? Si 1 pass. al q.1.1 No 2 scheda app.to L’intervistato e irreperibile per 15 gg.- 3 pass. a SELE Il PR rifiuta di passare il selezionato e chiude 4 scheda rifiuto Selezionato non risponde per grave malattia.- 5 pass.

a SELE Selezionato rifiuta e consente di sostituire 6 pass. a SELE

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PPRROOSSEEGGUUEE CCOONN SSCCHHEEDDAA GGEENNEERRAALLEE

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11.. SSCCHHEEDDAA GGEENNEERRAALLEE COMPONENTE FAMILIARE N° 1

Notizie relative al componente da intervistare Persona rispondente

(Per le persone di 6 anni e più) 1.1 TITOLO DI STUDIO PIÙ ALTO CONSEGUITO Dottorato di ricerca o specializzazione post-laurea 1 Laurea 2 Diploma universitario 3 Diploma o qualifica di scuola media superiore (4-5 anni) 4 Diploma o qualifica di scuola media superiore (2-3 anni) 5 Licenza di scuola media inferiore 6 Licenza elementare 7 Nessun titolo - sa leggere e scrivere 8 Nessun titolo - non sa leggere e/o scrivere 9

(Per le persone di 14 anni e più) 1.2 CONDIZIONE Occupato 1 In cerca di nuova occupazione 2 In cerca di prima occupazione 3 In servizio di leva o servizio civile sostitutivo 4 Casalinga 5 Studente 6 Inabile al lavoro 7 Persona ritirata dal lavoro 8 In altra condizione (pensione sociale/guerra

benestante) 9 pass. a 1.7 (Se codice 5 a q 1.2) 1.3LEI HA MAI SVOLTO IN PASSATO, PER ALMENO UN ANNO,

UN LAVORO RETRIBUITO CHE LA OCCUPAVA PER PIÙ DI 15 ORE LA SETTIMANA? No 1 pass. a 1.7 Si 2 pass. a 1.4 bis

(Per gli occupati, ovvero cod.1 a q.1.2) 1.4 POSIZIONE NELLA PROFESSIONE (Se codice 1 a quesito 1.3 e codici 2 o 8 a quesito 1.2) 1.4 BIS QUALE È STATO L’ULTIMO LAVORO RETRIBUITO CHE

HA SVOLTO?

a) Alle dipendenze come: dirigente 01 direttivo quadro 02 impiegato, intermedio 03 capo operaio, operaio subalterno e assimilati 04 apprendista 05 lavoratore a domicilio per conto imprese 06

b) Autonomo come: imprenditore 07 libero professionista 08 lavoratore in proprio 09 socio di cooperativa di produzione di beni e/o

prestazioni di servizio 10 coadiuvante 11

1.5 ATTIVITÀ ECONOMICA

agricoltura, caccia, pesca 1 industria, estrazione, manifatture, energia 2 costruzioni 3 commercio all’ingrosso e al dettaglio, alberghi e ristoranti 4 trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 5 intermediazioni, noleggio, altre attività professionali 6 pubblica amministrazione e difesa 7 istruzione, sanità ed altri servizi sociali 8 altri servizi 9

1.7 CITTADINANZA Italiana 1 Altra (specificare) 2

Apolide 3

22.. TTEEMMPPOO FFUUOORRII CCAASSAA 2.1 CON QUALE FREQUENZA LE CAPITA DI USCIRE PER

ANDARE A FARE LA SPESA, AD ESEMPIO A COMPRARE IL LATTE O IL PANE O IL GIORNALE, O PER ANDARE PER NEGOZI?

Tutti i giorni 1 Più volte a settimana 2 Una volta a settimana 3 Qualche volta al mese 4 Una volta al mese 5 Qualche volta all'anno 6 Mai 7 Non so 8

2.2 CON QUALE FREQUENZA LE CAPITA DI USCIRE LA SERA

PER MOTIVI DI LAVORO O STUDIO O AD ESEMPIO PER ANDARE AL CINEMA, AL TEATRO, IN PIZZERIA, AL RISTORANTE, IN PALESTRA O A CASA DI AMICI?

Tutte le sere 1 Più volte a settimana 2 Una volta a settimana 3 Qualche volta al mese 4 Una volta al mese 5 Qualche volta all'anno 6 Mai 7 Non so 8

2.3 CON QUALE FREQUENZA USA I MEZZI PUBBLICI (AUTOBUS,

FILOBUS, TRAM, METROPOLITANA, TRENO) PER I SUOI SPOSTAMENTI?

Tutti i giorni 1 Più volte a settimana 2 Una volta a settimana 3 Qualche volta al mese 4 Una volta al mese 5 Qualche volta all'anno 6 Mai 7 Non so 8

2.4 CON QUALE FREQUENZA USA L'AUTO PRIVATA PER I SUOI

SPOSTAMENTI SIA COME CONDUCENTE CHE COME PASSEGGERO?

Tutti i giorni 1 Più volte a settimana 2 Una volta a settimana 3 Qualche volta al mese 4 Una volta al mese 5 Qualche volta all'anno 6 Mai 7 Non so 8

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33.. LLAA PPEERRCCEEZZIIOONNEE DDEELLLLAA PPRROOPPRRIIAA SSIICCUURREEZZZZAA

3.1 QUANTO SI SENTE SICURO/A CAMMINANDO PER STRADA

QUANDO È BUIO ED È DA SOLO/A , NELLA ZONA IN CUI VIVE? (leggere le risposte)

Il C.A.T.I deve riportare se l’intervistato/a ha risposto “Mai” al quesito 2.2, in tal caso l’intervistatrice domanderà in forma alternativa: 3.1bis Lei mi ha detto che non esce mai di sera, ma se le capita, quanto si sente sicuro/a? (leggere le risposte) Molto sicuro/a 1 Abbastanza sicuro/a 2 Poco sicuro/a 3 Per niente sicuro /a 4 Non esce mai 5

3.2 PROVI A RICORDARE L'ULTIMA VOLTA CHE LEI È USCITO NELLA SUA ZONA PER UNA QUALSIASI RAGIONE QUANDO ERA GIÀ BUIO. LEI HA CERCATO DI TENERSI LONTANO DA CERTE STRADE O DA CERTI LUOGHI OPPURE HA CERCATO DI EVITARE DETERMINATE PERSONE PER MOTIVI DI SICUREZZA?

No 1 Si 2 Non so, non ricordo 3 Non esce mai 4

(Per le persone di 18 anni e più) 3.3 LEI GUIDA L’AUTOMOBILE?

No 1 passare al q. 3.6 Si 2

(Se SI) 3.4 QUANTO SI SENTE SICURO SE LE CAPITA DI RECARSI DA

SOLA/O A RIPRENDERE L’AUTOMOBILE POSTEGGIATA IN UNA STRADA DISTANTE O IN UN GARAGE QUANDO È GIÀ BUIO? (leggere le risposte)

Molto sicuro/a 1 Abbastanza sicuro/a 2 Poco sicuro/a 3 Per niente sicuro/a 4 Non esce mai di sera 5

3.5 QUANDO È SOLA/O IN AUTOMOBILE IN GENERE LE CAPITA

DI: No Si, Si, Non talvolta sempre pertinente Mettere la sicura alle portiere

della automobile 1 2 3 4 Entrare in automobile e guardare

che non vi sia nessuno nascosto nel sedile posteriore 1 2 3 4 Avere timore di parcheggiare

in un garage o in un posteggio coperto con o senza custode 1 2 3 4 (Per tutti) 3.6 QUANTO SI SENTE SICURA/O QUANDO SI TROVA DA

SOLA/O A CASA ED È GIÀ BUIO? (leggere le risposte) Molto sicuro/a . 1 Abbastanza sicuro/a 2 Poco sicuro/a 3 Per niente sicuro/a 4

3.7 DI GIORNO, QUANDO È SOLA/O IN CASA LE CAPITA DI

CHIUDERE A CHIAVE LA PORTA DI CASA? Mai 1 Raramente 2 Spesso 3 Sempre 4

3.8 E DI NOTTE, QUANDO È SOLA/O IN CASA LE CAPITA DI CHIUDERE A CHIAVE LA PORTA DI CASA?

Mai 1 Raramente 2 Spesso 3 Sempre 4

3.9 IN GENERE LE CAPITA DI CONTROLLARE CHE NON VI

SIANO INTRUSI QUANDO RIENTRA A CASA?

Mai 1 Raramente 2 Spesso 3 Sempre 4

3.10. IN GENERE LE CAPITA DI CONTROLLARE CHE NON VI

SIANO INTRUSI QUANDO SENTE DEI RUMORI NON USUALI IN CASA?

Mai 1 Raramente 2 Spesso 3 Sempre 4

3.11. TUTTO CONSIDERATO, LEI PENSA CHE LE FORZE

DELL'ORDINE (POLIZIA, CARABINIERI, ECC.) RIESCANO A CONTROLLARE LA CRIMINALITÀ NELLA ZONA IN CUI VIVE?

Molto 1 Abbastanza 2 Poco 3 Per niente 4

44.. SSCCIIPPPPII,, BBOORRSSEEGGGGII,, RRAAPPIINNEE EE FFUURRTTII

DDII OOGGGGEETTTTII PPEERRSSOONNAALLII 4.1 NEGLI ULTIMI 3 ANNI QUALCUNO LE HA STRAPPATO CON

FORZA O HA CERCATO DI STRAPPARLE LA BORSA O UN OGGETTO DI VALORE (AD ESEMPIO UN OROLOGIO, UN BRACCIALE, UNA CATENINA, LA PELLICCIA ...), SENZA MINACCIARLA NÉ CON ARMI NÉ CON PAROLE?

No 1 andare al q. 4.4 Si 2

(Se SI) 4.2 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 n° volte I__I__I Non ricorda 3

(Se SI) 4.3 E' STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO QUALCOSA? CONSIDERI

TUTTE LE VOLTE CHE LE E’ CAPITATO(possibili più risposte) No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Per tutti) 4.4 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA CERCATO DI

RUBARLE O LE HA RUBATO IL PORTAFOGLIO O QUALCHE ALTRO OGGETTO CHE PORTAVA INDOSSO SENZA CHE LEI AL MOMENTO SE NE ACCORGESSE, AD ESEMPIO AVVICINANDOSI A LEI IN UN LUOGO AFFOLLATO O URTANDOLA O ABBRACCIANDOLA?

No 1 andare al q. 4.7 Si 2

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(Se SI) 4.5 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 n° volte I__I__I Non ricorda 3

(Se SI) 4.6 E' STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO QUALCOSA? CONSIDERI

TUTTE LE VOLTE CHE LE E’ CAPITATO (possibili più risposte)

No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Per tutti) 4.7 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO LE HA RUBATO

O HA TENTATO DI RUBARLE DENARO O OGGETTI CHE NON PORTAVA DIRETTAMENTE CON SÉ, AD ESEMPIO SOLDI O GIOIELLI LASCIATI IN UNO SPOGLIATOIO, BORSE O VALIGIE SU UN TRENO, LIBRI A SCUOLA O A LAVORO, SOLDI, BANCOMAT O ASSEGNI A LAVORO (NON CONSIDERI GLI OGGETTI RUBATI DALLA AUTOMOBILE, DALLA ABITAZIONE O DA PARTI ESTERNE ALL'ABITAZIONE)?

No 1 andare al q. 4.10 Si 2

(Se SI) 4.8 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 n° volte I__I__I Non ricorda 3

(Se SI) 4.9 E' STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO QUALCOSA? CONSIDERI

TUTTE LE VOLTE CHE LE E’ CAPITATO ((ppoossssiibbiillii ppiiùù rriissppoossttee))

No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Per tutti) 4.10 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO LE HA FATTO

DELLE MINACCE O LA HA AGGREDITA CON O SENZA UN'ARMA PER DERUBARLA DI DENARO, GIOIELLI O ALTRI OGGETTI?

No 1 Si 2

(Se SI) 4.11 E' STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO QUALCOSA?

CONSIDERI TUTTE LE VOLTE CHE LE E’ CAPITATO ((ppoossssiibbiillii ppiiùù rriissppoossttee))

No 1 andare a q. 4.12 Si 2 andare a q. 4.13

4.12 LEI MI HA DETTO CHE NON E’ STATO RUBATO NULLA, E'

SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL SETTEMBRE 1996?

SE ENTRAMBI I CASI OVVERO CODD.1 E 2 A Q.4.11 NEL CASO IN CUI NON E’ STATO RUBATO NULLA, L’EPISODIO, E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

4.13 NEL CASO IN CUI E STATO EFFETTIVAMENTE DERUBATO,

E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI DAL SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

RRiiccaappiittoollaannddoo SE IL RISPONDENTE HA SUBITO NEGLI ULTIMI 12 MESI, DAL SETTEMBRE 1996: AA.. SScciippppoo oo tteennttaattoo sscciippppoo ((ccoodd.. 11 oo 22 aall qq..44..33)) aannddaarree aall qq.. 55..11 [Se l'intervistato ha risposto codice 1, ovvero ha subito un tentato scippo, le domande e il sistema dei filtri della sezione 5 saranno impostate secondo il tentato scippo; se l'intervistato ha risposto codice 2, ovvero ha subito uno scippo, le domande e il sistema dei filtri della sezione 5 saranno impostate secondo lo scippo; se l'intervistato ha risposto sia codice 1 che 2 alla 4.3, ovvero ha subito nell'ultimo anno sia lo scippo che il tentato scippo, la sezione 5 sarà impostata tenendo presente solo il codice 2 ovvero lo scippo (reato consumato)].

La sezione 5 sarà impostata diversamente (nella formulazione delle domande e nel passaggio dei filtri) a seconda che si tratti di un reato consumato o tentato.

Le domande 5.6 e 5.7 sono da porsi solo nel caso del reato consumato.

BB)) BBoorrsseeggggiioo oo tteennttaattoo bboorrsseeggggiioo ((ccoodd.. 11 oo 22 aall qq..44..66)) aannddaarree aall qq.. 66..11

[Se l'intervistato ha risposto codice 1, ovvero ha subito un tentato borseggio, le domande e il sistema dei filtri della sezione 6 saranno impostate secondo il tentato borseggio; se l'intervistato ha risposto codice 2, ovvero ha subito un borseggio, le domande e il sistema dei filtri della sezione 6 saranno impostate secondo il borseggio; se l'intervistato ha risposto sia codice 1 che 2 alla 4.6, ovvero ha subito nell'ultimo anno sia il borseggio che il tentato borseggio, la sezione 6 sarà impostata tenendo presente solo il codice 2 ovvero il borseggio (reato consumato)].

CC)) FFuurrttoo ddii ooggggeettttii ppeerrssoonnaallii ((ccoodd.. 11 oo 22 aall qq.. 44..99)) aannddaarree aall qq.. 77..11

[Se l'intervistato ha risposto codice, ovvero ha subito un tentato furto di oggetti personali, le domande e il sistema dei filtri della sezione 7 saranno impostate secondo il tentato furto di oggetti personali; se l'intervistato ha risposto codice 2, ovvero ha subito un furto di oggetti personali, le domande e il sistema dei filtri della sezione 7 saranno impostate secondo il furto di oggetti personali; se l'intervistato ha risposto sia codice 1 che 2 alla 4.9, ovvero ha subito nell'ultimo anno sia il furto di oggetti personali che il tentato furto di oggetti personali, la sezione 7 sarà impostata tenendo presente solo il codice 2 ovvero il furto di oggetti personali (reato consumato)].

DD)) SSee iill rriissppoonnddeennttee hhaa ssuubbiittoo nneeggllii uullttiimmii 33 aannnnii,, ddaall ...... 11999944 aall ...... 11999977 uunnaa::

RRaappiinnaa ((ccoodd.. 11 oo 22 aa qq..44..1111)) aannddaarree aall qq.. 88..11

[Se l'intervistato ha risposto codice 1 a q. 4.11, ovvero ha subito una tentata rapina, le domande e il sistema dei filtri della sezione 8 saranno impostate secondo la tentata rapina; se l'intervistato ha risposto codice 2 , ovvero ha subito una rapina, le domande e il sistema dei filtri della sezione 8 saranno impostate secondo la rapina; se l'intervistato ha risposto sia codice 1 che 2 alla 4.11, ovvero ha subito negli ultimi 3 anni sia una rapina che una tentata rapina, la sezione 8 sarà impostata tenendo presente solo il codice 2 ovvero la rapina (reato consumato)].

EE)) SSee nnoonn hhaa ssuubbiittoo nnéé sscciippppii,, nnéé bboorrsseeggggii,, nnéé ffuurrttoo ddii ooggggeettttii ppeerrssoonnaallii,, nnéé rraappiinnee,, aannddaarree aallllaa sseezziioonnee 99..

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55.. SSCCIIPPPPOO//TTEENNTTAATTOO SSCCIIPPPPOO ((ccooddiiccee 11 oo 22 aa ddoomm.. 44..33))

5.1 LEI HA DETTO CHE NEGLI ULTIMI 12 MESI, LE HANNO STRAPPATO O HANNO CERCATO DI STRAPPARLE CON FORZA LA BORSA O UN ALTRO OGGETTO DI VALORE, CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE LE È SUCCESSO. COME SI È SVOLTO IL FATTO? L'oggetto le è stato portato via con estrema rapidità

senza che lei facesse in tempo a rendersi conto di ciò che le stesse succedendo 1 E' stato avvicinato/a mentre camminava con una scusa 2 E' stato avvicinato/a mentre era in automobile, ad

esempio fermo/a ad un semaforo 3 E' stato accostato/a con l'inganno, ad esempio è stato/a

coinvolto/a in una falsa rissa o è stato abbracciato da uno/a sconosciuto/a 4 Altro (specificare) 5 Non ricorda 6

5.2 DOVE È ACCADUTO IL FURTO O IL TENTATO FURTO? In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I___I___I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione) codice I___I___I All'Estero 6

5.3 DOVE SI TROVAVA QUANDO È STATA/O DERUBATA/O? In strada 01 Al parco , giardino pubblico, spiaggia, mare 02 Alla stazione, all’aeroporto 03 Mentre aspettavo, salivo o scendevo da un mezzo

pubblico di trasporto 04 In automobile 05 Al mercato 06 Negli spazi antistanti la Chiesa (un luogo di culto) 07 In un autogrill, in una stazione di rifornimento 08 In un posteggio, garage 09 Allo stadio 10 Altro (specificare) 11 Prossimità casa 12 Locale pubblico 13

5.4 COSA STAVA FACENDO QUANDO È STATA/O DERUBATA/O?

(indichi l'attività principale)

Passeggiava 1 Era fuori casa per attività di tempo libero 2 Stava facendo la spesa, le compere 3 Era fuori casa per lo svolgimento di pratiche

amministrative e di pagamenti o riscossioni 4 Andava o tornava dalla Chiesa (dal luogo di culto ) 5 Andava o tornava da lavoro 6 Andava o tornava da scuola 7 Si stava spostando da un posto ad un altro (si escluda

l’andare ed il tornare da lavoro e da scuola) 8 Altro (specificare) 9

5.5 A CHE ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL FURTO O IL TENTATO FURTO?

Dalle 0.01 alle 3.00 1 Dalle 3.01 alle 6.00 2 Dalle 6.01 alle 9.00 3 Dalle 9.01 alle 12.00 4 Dalle 12.01 alle 15.00 5 Dalle 15.01 alle 18.00 6 Dalle 18.01 alle 21.00 7 Dalle 21.01 alle 24.00 8 Non ricordo 9

Da proporre solo nel caso sia stato un reato consumato - codice 2 a domanda 4.3 -) 5.6 CHE COSA LE È STATO RUBATO?

(rilanciare le risposte; possibili più risposte) Borsa per donna o per uomo 01 Portafoglio, portamonete 02 Denaro 03 Carte di credito, bancomat, libretto degli assegni 04 Documenti di identità 05 Valigia, borsa da viaggio 06 Collana, orecchini, bracciale, orologio 07 Pelliccia 08 Chiavi 09 Altri oggetti personali 10 Altro (specificare) 11

5.7 QUAL È L'AMMONTARE DEL DANNO SUBITO?

(calcolare complessivamente il valore del bene o dei beni rubati e del denaro rubato) Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire . 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

(Per tutti) 5.8 IL FURTO O IL TENTATO FURTO È STATO DENUNCIATO

ALLE FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 5.10 Si 2

(Se SI) 5.9 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare il ladro 01 Per impedire al colpevole di farlo ancora 02 Per ritrovare gli oggetti rubati 03 Per il dovere di informare la polizia o

le altre autorità competenti 04 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 05 Perché dovevo denunciare la perdita dei documenti, assegni, bancomat 06 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 07 Per avere un maggiore controllo da parte delle forze

dell’ordine 08 Perché il danno era grave 09 Altro (specificare) 10

(Se NO) 5.10 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

l'aiuto dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante, non era abbastanza

grave 02 Non c’erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 03

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Non era assicurato 04 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Le forze dell'ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Non si voleva essere coinvolti in situazioni di

giustizia/Paura della polizia o delle altre autorità competenti 09 Non è stato rubato nulla 10 Altro (specificare) 11

(Per tutti) 5.11 QUALE ESITO HA AVUTO IL CASO? (possibili più risposte) E' stata ritrovato tutto ciò che era stato rubato 1 E' stata ritrovato parzialmente ciò che era stato rubato 2 La polizia o le altre autorità competenti hanno fatto

delle indagini 3 La polizia o le altre autorità competenti hanno

fatto un arresto 4 Nessuno, non è stato rubato nulla 5 Non so 6 Altro (specificare) 7

5.12 PENSI DI NUOVO ALLA SITUAZIONE IN CUI È STATO

SCIPPATO/A O HANNO CERCATO DI SCIPPARLA E PROVI A RICORDARE ALCUNE CARATTERISTICHE DEL LADRO O DEI LADRI. QUANTI ERANO?

Uno 1 Due 2 Più di due 3 Non so 4

5.13 IL LADRO ERA MASCHIO O FEMMINA? E NEL CASO DI PIÙ

LADRI ERANO PIÙ MASCHI O PIÙ FEMMINE? Maschio o tutti maschi 1 Soprattutto maschi 2 Femmina o tutte femmine 3 Soprattutto femmine 4 Maschi e femmine in egual numero 5 Non so 6

5.14 CHE ETÀ AVEVA APPROSSIMATIVAMENTE IL LADRO?

(nel caso di più autori indicare approssimativamente le diverse età: possibili più risposte)

Meno di 14 anni 1 14 - 20 anni 2 21 - 40 anni 3 41 - 60 anni 4 Più di 60 anni 5 Non so 6

5.15 IL/ I LADRO/I ERA/ERANO … (leggere le risposte; possibili più risposte)

A piedi 1 In motorino, moto, vespa 2 In automobile 3 Altro (specificare) 4 Non so 5

5.16 IL LADRO IMPUGNAVA UN’ARMA O UN ALTRO OGGETTO

CON CUI LA MINACCIAVA? No 1 passare al q. 5.18 Si 2 Non so 3 passare al q. 5.18

(Se SI) 5.17 CHE COSA IMPUGNAVA? (possibili più risposte) Un'arma da fuoco 1 Un'arma da taglio 2

Una siringa 3 Un oggetto contundente (ad es. una spranga, un bastone) 4 Altro (specificare) 5

(Per tutti) 5.18 IL LADRO ERA QUALCUNO CHE CONOSCEVA O UN

ESTRANEO CHE NON AVEVA MAI VISTO? (nel caso di più autori: possibili più risposte)

Un estraneo/i 1 Una persona o più persone che conosceva di vista 2 Una persona o più persone che conosceva abbastanza

bene 3 Una persona o più persone che conosceva molto bene 4 Altro (specificare) 5 Non so 6

5.19 IN SEGUITO A QUESTO EPISODIO LEI HA RIPORTATO FERITE, LIVIDI O ALTRE CONTUSIONI? (leggere tutte le risposte)

No 1 Si, ferite e/o contusioni molto lievi che non

hanno reso necessario il ricorso a cure mediche 2 Si, ferite e/o contusioni che hanno reso necessario

il ricorso a cure mediche ma non il ricovero all'ospedale 3 Si, ferite e/o contusioni gravi che hanno reso necessario

il ricovero in ospedale 4

La sezione 6 sarà impostata diversamente (nella formulazione delle domande e nel passaggio dei filtri) a seconda che si tratti di un reato consumato o tentato. Le domande 6.6 e 6.7 sono da porsi solo nel caso del reato consumato (codice 2 a domanda 4.6). 66.. BBOORRSSEEGGGGIIOO ((ccoodd.. 11 oo 22 aa ddoomm.. 44..66)) 6.1 LEI HA DETTO CHE NEGLI ULTIMI 12 MESI LE HANNO

RUBATO O HANNO TENTATO DI RUBARLE IL PORTAFOGLIO O QUALCHE ALTRO OGGETTO CHE AVEVA INDOSSO. CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE LE È SUCCESSO, COME SI È SVOLTO IL FATTO?

E' stato avvicinato/a con una scusa mentre camminava 1 E' stato accostato/a con l'inganno, ad esempio è

stato/a coinvolto/a in una falsa rissa o è stato abbracciato da uno/a sconosciuto/a 2 E' stato/a urtato/a o spinto/a in un luogo affollato 3 La sua attenzione è stata attirata da un rumore e

da un evento che avevano il compito di distrarla 4 Non sa, non se ne è accorto/a al momento 5 Hanno approfittato di un momento in cui era distratta/o 6 Altro (specificare). 7

6.2 DOVE È ACCADUTO IL FURTO O IL TENTATO FURTO? In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I___I___I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione) codice I___I___I All'Estero 6

6.3 DOVE SI TROVAVA QUANDO È STATA/O DERUBATA/O? In strada 01 Al parco, in un giardino pubblico , spiaggia, campagna 02

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In treno, alla stazione, all’aeroporto 03 Mentre aspettavo, salivo o scendevo da un mezzo di

trasporto pubblico 04 Su un autobus, sul pullman, sulla metropolitana, sul tram, in automobile 05 In Chiesa (in un luogo di culto) o negli spazi adiacenti 06 In un negozio, in un grande magazzino, al mercato, fiera 07 In un ufficio, in banca, alla posta 08 In un autogrill, in una stazione di rifornimento 09 Al cinema, a teatro, ad un concerto 10 In una pizzeria, al ristorante, in un locale pubblico,

ospedale 11 In un posteggio, garage 12 Allo stadio, palestra, piscina 13 Altro (es. casa) 14 Non so 15 Scuola, lavoro 16

6.4 COSA STAVA FACENDO QUANDO È STATA/O DERUBATA/O?

(indichi l'attività principale) Passeggiava 01 Era fuori casa per attività di tempo libero (sala giochi,

bar, palestra), vita di relazione, vacanza 02 Stava facendo la spesa, le compere 03 Era fuori casa per lo svolgimento di pratiche

amministrative e di pagamenti o riscossioni 04 Andava in /tornava da/stavo in Chiesa (luogo di culto) 05 Andava /tornava da lavoro /lavorava 06 Andava/tornava da scuola 07 Si stava spostando da un posto all’altro (si escluda

l'andare e il tornare dal lavoro e da scuola) 08 Stava dormendo 09 Altro (specificare) 10 Non so, non ricordo 11

6.5 A CHE ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL

FURTO O IL TENTATO FURTO? Dalle 0.01 alle 3.00 1 Dalle 3.01 alle 6.00 2 Dalle 6.01 alle 9.00 3 Dalle 9.01 alle 12.00 4 Dalle 12.01 alle 15.00 5 Dalle 15.01 alle 18.00 6 Dalle 18.01 alle 21.00 7 Dalle 21.01 alle 24.00 8 Non ricordo 9

(da proporre solo se il reato è stato consumato) 6.6 CHE COSA LE È STATO RUBATO?

(rilanciare le risposte; possibili più risposte) Portafoglio, portamonete 1 Documenti di identità 2 Denaro 3 Carte di credito, bancomat, libretto degli assegni 4 Orologio, gioielli 5 Chiavi 6 Atri oggetti personali , cellulare 7 Altro (es. documenti vari) 8

6.7 QUAL È L'AMMONTARE DEL DANNO SUBITO?

(calcolare complessivamente il valore del bene o dei beni rubati e del denaro rubato)

Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06

Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

(Per tutti) 6.8 IL FURTO O IL TENTATO FURTO È STATO DENUNCIATO

ALLE FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 6.10 Si 2

(Se SI) 6.9 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte)

Per rintracciare il ladro 01 Per impedire al colpevole di farlo ancora 02 Per ritrovare gli oggetti rubati 03 Per dovere di informare la polizia o le altre autorità competenti 04 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 05 Perché dovevo denunciare la perdita dei documenti,

bancomat 06 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 07 Per avere un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine 08 Perché il danno era grave 09 Altro (specificare) 10

(Se NO) 6.10 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

l'aiuto dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante, non era abbastanza grave 02 Non c'erano prove, le forze dell'ordine non potevano fare nulla 03 Non era assicurato 04 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Le forze dell'ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Per non coinvolgere se stessi/altri in situazioni di giustizia, /polizia 09 Non era sicuro/a che il portafoglio o gli oggetti di valore

le fossero stati davvero rubati 10 Non è stato rubato nulla, le cose sono state ritrovate 11 Altro (specificare) 12

(Per tutti) 6.11 QUALE ESITO HA AVUTO IL CASO? (possibili più risposte) E' stata ritrovato ciò che era stato rubato 1 E' stata ritrovato parzialmente ciò che era stato rubato 2 La polizia o atre autorità competenti hanno fatto delle indagini 3 La polizia o altre autorità competenti hanno fatto un arresto 4 Nessuno, non è stato rubato nulla 5 Non so 6 Altro (specificare) 7

La sezione 7 sarà impostata diversamente (nella formulazione delle domande e nel passaggio dei filtri) a seconda che si tratti di un reato consumato o tentato. Le domande 7.4 e 7.5 sono da porsi solo nel caso del reato consumato - codice 2 a domanda 4.9.

77.. FFUURRTTOO DDII OOGGGGEETTTTII PPEERRSSOONNAALLII ((ccoodd.. 11 oo 22 aall qq..44..99))

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7.1 LEI HA DETTO DI AVER SUBITO UN FURTO O UN TENTATO FURTO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE LE È SUCCESSO. DOVE È STATA DERUBATA? In strada, al parco, mare, spiaggia 01 In una stazione di rifornimento, in un autogrill, parcheggio 02 Su un mezzo pubblico di trasporto, auto propria 03 Alla stazione, all'aeroporto 04 In un negozio, in un grande magazzino, al mercato 05 In un ufficio, in banca, alla posta, studio medico 06 Al cinema, a teatro, in discoteca, in un locale pubblico 07 Al lavoro o negli spazi attinenti 08 A scuola o negli spazi attinenti 09 A casa di amici, parenti 10 In albergo, in una pensione, in campeggio 11 In qualsiasi altro luogo dove svolge le attività di tempo

libero (piscina, palestra, stadio, scuola di musica, ecc.) 12 In caserma , ospedale 13 Altro (specificare) 14

7.2 DOVE È ACCADUTO IL FURTO O IL TENTATO FURTO? In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I____I____I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione) codice I____I____I All'Estero 6 Non so, ero in movimento tra un luogo ed un altro 7

7.3 A CHE ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL

FURTO O IL TENTATO FURTO? Dalle 0.01 alle 3.00 01 Dalle 3.01 alle 6.00 02 Dalle 6.01 alle 9.00 03 Dalle 9.01 alle 12.00 04 Dalle 12.01 alle 15.00 05 Dalle 15.01 alle 18.00 06 Dalle 18.01 alle 21.00 07 Dalle 21.01 alle 24.00 08 Non ricordo 09 Non so 10

(da proporre solo se il reato è stato consumato – cod. 2 al q. 4.9 -) 7.4 CHE COSA LE È STATO RUBATO? (Rilanciare le risposte; possibili più risposte) Portafoglio, portamonete 01 Carte di credito, bancomat, libretto degli assegni,

buoni pasto 02 Denaro 03 Documenti 04 Borsa, valigia 05 Gioielli, orologio 06 Macchina fotografica, telecamera 07 Telefonino 08 Computer 09 Walkman, radio, musicassette 10 Chiavi 11 Libri e oggetti di cancelleria (calcolatrice, penne ecc.) 12 Indumenti personali 13 Attrezzature ed indumenti da lavoro e sportivi 14 Oggetti personali (trucchi, occhiali, ombrello, ecc.) 15 Altro (specificare) 16

7.5 QUAL È L'AMMONTARE DEL DANNO SUBITO? (calcolare complessivamente il valore del bene e/o dei beni rubati

e/o del denaro rubato)

Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

(Per tutti) 7.6 IL FURTO O IL TENTATO FURTO È STATO DENUNCIATO

ALLE FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 7.8 Si 2

(Se SI) 7.7 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare l'autore del furto 01 Per impedire al colpevole di farlo ancora. 02 Per ritrovare gli oggetti rubati 03 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 04 Per il dovere di informare la polizia o le altre autorità

competenti 05 Perché dovevo denunciare la perdita dei documenti,

bancomat 06 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 07 Per avere un maggiore controllo da parte delle forze

dell’ordine 08 Perché il danno era grave 09 Altro (specificare) 10

(Se NO) 7.8 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte)

Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo/con l'aiuto dei suoi familiari /dei suoi colleghi o datore di lavoro 01 Non era abbastanza importante o abbastanza grave 02 Non c'erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla, era inutile 03 Non era assicurato 04 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 06 Timore e paura di rappresaglie 07 Per non coinvolgere se stessi/altri in situazioni di giustizia,

polizia 08 Non era sicuro/a che il portafoglio o gli oggetti di valore

le fossero stati davvero rubati 09 Le forze dell'ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 10 Non è stato rubato nulla o ritrovato tutto 11 Altro (specificare) 12

(Per tutti) 7.9 QUALE ESITO HA AVUTO IL CASO? (possibili più risposte)

E' stata ritrovato ciò che era stato rubato 1 E' stata ritrovato parzialmente ciò che era stato rubato, risarcimento 2 La polizia o le altre autorità competenti hanno fatto

delle indagini 3

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La polizia o le altre autorità competenti hanno fatto un arresto 4 Nessuno 5 Non so 6 Altro (specificare) 7

La sezione 8 sarà impostata diversamente (nella formulazione delle domande e nel passaggio dei filtri) a seconda che si tratti di un reato consumato o tentato. Le domande 8.5 e 8.6 sono da porsi solo nel caso del reato consumato (codice 2 a domanda 4.11). 88.. RRAAPPIINNAA ((ccoodd.. 11 oo 22 aall qq.. 44..1111)) 8.1 LEI HA DETTO CHE QUALCUNO L’HA AGGREDITA O

MINACCIATA PER DERUBARLA DI DENARO O ALTRI OGGETTI DI VALORE. CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE È SUCCESSO, COME SI È SVOLTA? PROVI A RICORDARE COSA È SUCCESSO PRIMA CHE LE VENISSE FATTA LA RICHIESTA DI DARE I SOLDI, IL PORTAFOGLIO, IL PORTAMONETE, LA BORSA, I GIOIELLI, L'AUTOMOBILE. (possibili più risposte)

E' stato avvicinato con una scusa e solo dopo è stato minacciato 1 E' stato avvicinato mentre era in automobile e le è

stato impedito di muoversi 2 Le è stata puntata un'arma, una siringa, un coltello,

una bottiglia rotta 3 E’ stato preso come ostaggio 4 E' stato spinto addosso a un muro, è stato buttato

a terra, è stato colpito con un pugno 5 E' stato minacciato verbalmente 6 E' stato seguito e costretto a prendere una strada

isolata 7 Altro (specificare) 8

8.2 DOVE È ACCADUTO IL FATTO? In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I____I____I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione) codice I____I____I All'Estero 6

8.3 DOVE SI TROVAVA QUANDO È ACCADUTO IL FATTO? In strada, in una piazza, al parco, luogo aperto 01 In automobile, in un posteggio, in una stazione di

rifornimento, in un autogrill 02 Su un autobus, sul pullman, sulla metropolitana, sul

tram, in treno, alla stazione, all’aeroporto 03 In un negozio, in un grande magazzino, al mercato 04 In un ufficio, in banca, alla posta 05 Al cinema, a teatro, in un locale pubblico 06 A lavoro o negli spazi attinenti 07 A scuola o negli spazi attinenti 08 A casa o negli spazi attinenti 09 A casa di amici, parenti 10 In una casa per le vacanze, in albergo, in una pensione,

in campeggio 11 In un qualsiasi altro luogo dove svolge le attività di tempo

libero (piscina, palestra, stadio, scuola di musica, ecc.) 12 Altro (specificare) 13

8.4 A CHE ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL

FATTO?

Dalle 0.01 alle 3.00 1 Dalle 3.01 alle 6.00 2 Dalle 6.01 alle 9.00 3 Dalle 9.01 alle 12.00 4 Dalle 12.01 alle 15.00 5 Dalle 15.01 alle 18.00 6 Dalle 18.01 alle 21.00 7 Dalle 21.01 alle 24.00 8 Non ricordo 9

(da proporre solo se il reato è stato consumato - codice 2 a domanda 4.11 -) 8.5 CHE COSA È STATO RUBATO?

(rilanciare le risposte; possibili più risposte) Borsa da uomo o da donna 01 Portafoglio, portamonete 02 Carte di credito, bancomat, libretto degli assegni 03 Denaro 04 Documenti di identità 05 Valigia, borsa da viaggio 06 Gioielli, orologio 07 Macchina fotografica, telecamera 08 Walkman, radio, musicassette 09 Computer 10 Telefonino 11 Chiavi 12 Pelliccia 13 Argenteria 14 Impianto stereo 15 Televisione, videoregistratore 16 Armi 17 Automobile, motorino 18 Altro (es. veicoli) 19

8.6 QUAL È L'AMMONTARE DEL DANNO SUBITO?

(calcolare complessivamente il valore del bene o dei beni rubati e del denaro rubato)

Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

(Per tutti) 8.7 LA RAPINA O TENTATA RAPINA È STATA DENUNCIATA ALLE

FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 8.9 Si 2

(Se SI) 8.8 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare l'autore del fatto 01 Per impedire al colpevole di farlo ancora 02

Page 335: La presente pubblicazione è stata curata da: e Giovanni ...autonomie.regione.emilia-romagna.it/polizia-locale/approfondimenti/... · Maria Giuseppina Muratore (4) (Appendice B) Luciana

Per ritrovare gli oggetti rubati 03 Per avere il risarcimento dall'assicurazione. 04 Per il dovere di informare la polizia o le altre

autorità competenti 05 Perché dovevo denunciare il furto dei documenti,

delle armi, ecc. 06 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 07 Perché il fatto è stato grave (ferite) 08 Per avere un maggior controllo da parte delle forze

dell’ordine 09 Altro (specificare) 10

(Se NO) 8.9 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con l'aiuto

dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante, non era abbastanza

grave 02 Non c'erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 03 Non era assicurato 04 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Le forze dell'ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Non si voleva essere coinvolti in situazioni di giustizia/Paura

della polizia o delle altre autorità competenti 09 Non è stato rubato nulla 10 Altro (specificare) 11

(Per tutti) 8.10 QUALE ESITO HA AVUTO IL CASO? (possibili più risposte) E' stata ritrovato tutto ciò che era stato rubato 1 E' stata ritrovato parzialmente ciò che era stato rubato 2 La polizia o le altre autorità competenti hanno

fatto delle indagini 3 La polizia o le altre autorità competenti hanno fatto

un arresto 4 Nessuno , nulla di rubato 5 Non so 6 Altro (specificare) 7

8.11 PENSI DI NUOVO ALLA SITUAZIONE IN CUI È STATO/A

RAPINATO/A E PROVI A RICORDARE ALCUNE CARATTERISTICHE DELL'AUTORE O DEGLI AUTORI. QUANTI ERANO I RAPINATORI?

Uno 1 Due 2 Più di due 3 Non so 4

8.12 IL RAPINATORE ERA MASCHIO O FEMMINA? E NEL CASO

DI PIÙ RAPINATORI ERANO PIÙ MASCHI O PIÙ FEMMINE? Maschio o tutti maschi 1 Soprattutto maschi 2 Femmina o tutte femmine 3 Soprattutto femmine 4 Maschi e femmine in egual numero 5 Non so 6

8.13 CHE ETÀ AVEVA APPROSSIMATIVAMENTE IL

RAPINATORE? (nel caso di più rapinatori indicare approssimativamente le diverse età: possibili più risposte)

Meno di 14 anni 1 14 - 20 anni 2 21 - 40 anni 3

41 - 60 anni 4 Più di 60 anni 5 Non so 6

8.14 IL RAPINATORE O I RAPINATORI ERA/ERANO ...

(leggere le risposte; possibili più riposte) A piedi 1 In motorino, moto, vespa 2 In automobile 3 Altro (specificare) 4 Non so 5

8.15 IL/I RAPINATORE/I IMPUGNAVA UN’ARMA O UN ALTRO

OGGETTO CON CUI LA MINACCIAVA? No 1 passare al q. 8.17 Si 2 Non so 3 passare al q. 8.17

(Se SI) 8.16 CHE COSA IMPUGNAVA? ((ppoossssiibbiillii ppiiùù rriissppoossttee)) Un'arma da fuoco 1 Un'arma da taglio 2 Una siringa 3 Un oggetto contundente

(ad es. una spranga, un bastone) 4 Altro (es. non so) 5

(Per tutti) 8.17 IL RAPINATORE ERA QUALCUNO CHE CONOSCEVA O UN

ESTRANEO CHE NON AVEVA MAI VISTO? (nel caso di più autori: possibili più risposte)

Un estraneo 1 Una persona che conosceva di vista 2 Una persona che conosceva abbastanza bene 3 Una persona che conosceva molto bene 4 Altro (specificare) 5 Non so 6

8.18 IN SEGUITO ALLA RAPINA HA RIPORTATO FERITE, LIVIDI O

ALTRE CONTUSIONI? (leggere tutte le risposte)

No 1 Si, ferite e/o contusioni lievi che non hanno reso

necessario il ricorso a cure mediche 2 Si, ferite e/o contusioni che hanno reso necessario

il ricorso a cure mediche ma non il ricovero all'ospedale 3 Si, ferite e/o contusioni gravi che hanno reso necessario

il ricovero in ospedale 4 99.. MMIINNAACCCCEE ((PPEERR TTUUTTTTII)) 9.1 NEGLI ULTIMI 3 ANNI HA RICEVUTO DELLE MINACCE SIA

DIRETTAMENTE CON O SENZA UN'ARMA, SIA INDIRETTAMENTE PER TELEFONO O PER POSTA O TRAMITE INTERMEDIARI? ESCLUDA I CASI DI FURTI, RAPINA E MOLESTIE SESSUALI.

No 1 passare al q. 10.1 Si 2

(Se SI) 9.2 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

RISERVATO ISTAT

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9.3 CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA, DOVE È STATO MINACCIATO?

Nella propria casa o negli spazi attinenti alla casa 1 A casa di amici o parenti 2 A lavoro 3 A scuola, all'università 4 In strada, ai giardini pubblici , spiaggia 5 In locali pubblici (bar, discoteca, ristorante, ecc.).. 6 Minaccia telefonica 7 Altro (es. macchina) 8 Minaccia per lettera 9

9.4 HA DENUNCIATO IL FATTO ALLE FORZE DELL'ORDINE?

No 1 passare al q. 9.6 Si 2

(Se SI) 9.5 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte)

Per rintracciare il responsabile 1 Per impedire al colpevole di farlo ancora 2 Per il dovere di informare la polizia o le altre autorità

competenti 3 Per bisogno di aiuto 4 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 5 Per avere un maggior controllo da parte delle forze

dell’ordine, telefono sotto controllo 6 Perché il fatto era grave 7 Altro (specificare) 8

(Se NO) 9.6 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Era un fatto privato, non voleva che si sapesse 01 Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

l'aiuto dei suoi familiari 02 Non era abbastanza importante, non era abbastanza

grave, aspetta che si verifichi ancora, considera la situazione normale 03 Non c’erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 04 Non era assicurato 05 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 06 Le forze dell’ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 07 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 08 Timore e paura di rappresaglie 09 Non si voleva essere coinvolti in situazioni di giustizia/ Paura

della polizia o delle altre autorità competenti 10 Le minacce si sono interrotte 11 Altro (specificare) 12

(Per tutti) 9.7 COME SI È EVOLUTA LA SITUAZIONE? (possibili più risposte)

Ha continuato a subire la minaccia o la violenza di cui è stata/o vittima 1 La situazione si è risolta grazie all’intervento delle forze

dell’ordine 2 La situazione si è risolta grazie all'aiuto di amici, parenti 3 Se l'è cavata da solo/a 4 Ha cambiato lavoro, casa, studio 5 Le minacce sono cessate senza che fosse necessario

alcun intervento 6 Altro (specificare) 7

9.8 LE MINACCE LE SONO STATE FATTE DA QUALCUNO CHE

CONOSCEVA O DA QUALCUNO CHE NON AVEVA MAI VISTO? (massimo due risposte)

Un estraneo 01 Una persona che conosceva di vista 02

Il datore di lavoro o un superiore 03 Un altro collega di lavoro, sottoposto gerarchico 04 Un compagno di scuola, alunno, studente 05 Un insegnante 06 Un medico 07 Un amico 08 Un vicino di casa 09 Il/la fidanzato/a, l'ex fidanzato/a 10 Il/la convivente, l'ex convivente 11 Il coniuge ex coniuge 12 Genitore/figlio 13 Un altro familiare convivente 14 Un parente 15 Non so, telefonata muta 16 Non risponde 17 Altro (specificare) 18

1100.. AAGGGGRREESSSSIIOONNII ((PPEERR TTUUTTTTII)) 10.1 NEGLI ULTIMI 3 ANNI LE È MAI CAPITATO DI ESSERE

ASSALITO O AGGREDITO IN UN MODO CHE L’HA VERAMENTE SPAVENTATO/A, SIA IN CASA CHE ALTROVE, PER ESEMPIO, IN UN LOCALE PUBBLICO, PER STRADA, A SCUOLA, SUI MEZZI DI TRASPORTO, ALLO STADIO, AL LAVORO ESCLUDENDO LE SITUAZIONI LEGATE A FURTI O A MOLESTIE SESSUALI.

No 1 passare al q. 10.3 Si 2

(Se SI) 10.2 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 quante volte I__I Non ricorda 3

(Per tutti) 10.3 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, LE È CAPITATO DI ESSERE

STATO PRESENTE AD UNA RISSA O AD UN'AGGRESSIONE O AD UNA SCENA DI VIOLENZA?

No 1 Si 2 Non so 3

(Se SI ) 10.4 IL FATTO L'HA COINVOLTA DIRETTAMENTE?

No 1 Si 2

(Se SI) 10.5 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996?

No 1 Si 2 quante volte? I__I Non ricorda 3

Per chi ha subito un'aggressione (se SI a q. 10.1) o è stato direttamente coinvolto in situazioni di violenza (se SI a q. 10.4), altrimenti passare al q.11.1.

RISERVATO ISTAT

RISERVATO ISTAT

RISERVATO ISTAT

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((MMaasscchheerriinnaa ddaa ffaarr ccrreeaarree aall CC..AA..TT..II )) L’evento di cui vengono riportati i dettagli è: aaggggrreessssiioonnee ccooiinnvvoollggiimmeennttoo iinn uunnaa ssiittuuaazziioonnee ddii vviioolleennzzaa

Se entrambi gli eventi sono stati riportati, domandare: 10.6 LEI MI HA DETTO DI AVERE SUBITO SIA UN’AGGRESSIONE

CHE UN COINVOLGIMENTO IN UNA SITUAZIONE DI VIOLENZA.

L’ULTIMO EPISODIO, COSA HA RIGUARDATO? aggressione 1 coinvolgimento in una situazione di violenza 2

(Per tutti coloro che hanno subito una aggressione e/o un coinvolgimento) 10.7 DOVE È ACCADUTO IL FATTO?

In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I___I___I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione) codice I___I___I All'Estero 6

10.8 DOVE SI TROVAVA QUANDO È ACCADUTO IL FATTO? In strada, in una piazza, in un luogo aperto, spiaggia 01 In automobile, in un posteggio, in un autogrill 02 Su un mezzo pubblico di trasporto 03 Alla stazione, all’aeroporto 04 In un negozio, in un grande magazzino, al mercato 05 In un ufficio, in banca, alla posta 06 A lavoro o negli spazi attinenti 07 A scuola o negli spazi attinenti 08 A casa propria o negli spazi attinenti, in una stanza d'albergo 09 A casa di amici, parenti 10 In discoteca o negli spazi attinenti 11 In un qualsiasi altro luogo dove si svolgono attività di

tempo libero (bar, cinema, piscina, palestra, stadio, ecc.) 12 Altro (specificare) 13

10.9 A CHE ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL

FATTO? Dalle 0.01 alle 3.00 1 Dalle 3.01 alle 6.00 .. 2 Dalle 6.01 alle 9.00 3 Dalle 9.01 alle 12.00 4 Dalle 12.01 alle 15.00 5 Dalle 15.01 alle 18.00 6 Dalle 18.01 alle 21.00 7 Dalle 21.01 alle 24.00 8 Non ricordo 9

10.10 QUESTO EPISODIO È STATO DENUNCIATO ALLE FORZE

DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 10.12 Si 2 Non so 3 passare al q. 10.13

(Se SI) 10.11 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte)

Per rintracciare l'aggressore 1 Per impedire all'aggressore di farlo ancora 2 Per il dovere di informare la polizia o le altre autorità

competenti 3

La polizia o le altre autorità competenti sono intervenute sul luogo del fatto 4 Per avere il risarcimento dall’assicurazione 5 Per bisogno di aiuto 6 Per avere un maggior controllo da parte delle forze

dell’ordine 7 Perché il fatto è stato grave (ferite) 8 Altro (specificare) 9

(Se NO) 10.12 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI L’AGGRESSIONE NON È

STATA DENUNCIATA? (possibili più risposte)

Era un fatto privato, non voleva che si sapesse 01 Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

l’aiuto dei suoi familiari 02 Non era abbastanza importante, non era abbastanza grave 03 Non c’erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 04 Le forze dell'ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 05 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Non si voleva essere coinvolti in situazioni di giustizia/

paura della polizia o delle altre autorità competenti 09 Il fatto è stato denunciato da altri 10 Altro (specificare) 11 Forze dell’ordine già presenti 12

(Per tutti) 10.13 PENSI DI NUOVO ALLA SITUAZIONE IN CUI È STATO

AGGREDITO/COINVOLTO E PROVI A RICORDARE ALCUNE CARATTERISTICHE DELL'AGGRESSORE O DEGLI AGGRESSORI. QUANTI ERANO GLI AGGRESSORI?

Uno 1 Due 2 Più di due 3 Non so 4

10.14 L’AGGRESSORE ERA MASCHIO O FEMMINA? E NEL

CASO DI PIÙ AGGRESSORI ERANO PIÙ MASCHI O PIÙ FEMMINE?

Maschio o tutti maschi 1 Soprattutto maschi 2 Femmina o tutte femmine 3 Soprattutto femmine 4 Maschi e femmine in egual numero 5 Non so 6

10.15 CHE ETÀ AVEVA APPROSSIMATIVAMENTE L’AGGRESSORE? (Nel caso di più aggressori indicare approssimativamente le diverse età: possibili più risposte)

Meno di 14 anni 1 14 - 20 anni 2 21 - 40 anni 3 41 - 60 anni 4 Più di 60 anni 5 Non so 6

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10.16 L'AGGRESSORE O GLI AGGRESSORI ERA/ERANO …

(leggere le risposte; possibili più risposte)

A piedi 1 In motorino, moto, vespa, bicicletta 2 In automobile, automezzo 3 Altro (es. casa, luogo chiuso) 4 Non so 5 Mezzo di trasporto pubblico 6

10.17 L’AGGRESSORE IMPUGNAVA UN’ARMA O UN ALTRO

OGGETTO CON CUI LA MINACCIAVA? No 1 passare al q. 10.19 Si 2 Non so 3 passare al q. 10.19

(Se SI) 10.18 CHE COSA IMPUGNAVA? (possibili più risposte) Un'arma da fuoco 1 Un'arma da taglio 2 Una siringa 3 Un oggetto contundente (ad es. una spranga, un bastone) 4 Altro (specificare) 5

(Per tutti) 10.19 L'AGGRESSORE ERA QUALCUNO CHE CONOSCEVA O

UN ESTRANEO CHE NON AVEVA MAI VISTO? (nel caso di più autori: possibili più risposte)

Un estraneo 01 Una persona che conosceva di vista 02 Il datore di lavoro o un superiore 03 Un altro collega di lavoro, commilitone 04 Un compagno di scuola, allievo, studente 05 Un insegnante 06 Un medico 07 Un amico 08 Un vicino di casa 09 Il/la fidanzato/a, l'ex fidanzato/a 10 Il/la convivente, l'ex convivente 11 Il coniuge ex coniuge 12 Genitore/figlio 13 Un altro familiare convivente 14 Un parente 15 Non risponde 16 Altro (specificare) 17

10.20 IN SEGUITO ALL’AGGRESSIONE O ALLE PERCOSSE CHE

HA RICEVUTO, LEI HA RIPORTATO FERITE, LIVIDI O ALTRE CONTUSIONI? (leggere tutte le risposte)

No 1 Si, ferite e/o contusioni molto lievi che non

hanno reso necessario il ricorso a cure mediche 2 Si, ferite e/o contusioni che hanno reso necessario

il ricorso a cure mediche ma non il ricovero all'ospedale 3 Si, ferite e/o contusioni gravi che hanno reso necessario

il ricovero in ospedale 4 1111.. II RREEAATTII CCOONNTTRROO LLAA FFAAMMIIGGLLIIAA

FURTO DI OGGETTI ESTERNI ALL'ABITAZIONE 11.1 NEGLI ULTIMI 3 ANNI LE HANNO RUBATO QUALCOSA DA

STRUTTURE ESTERNE ALLA SUA CASA PRINCIPALE, COME DA UNA RIMESSA DEGLI ATTREZZI, UNO

SCANTINATO, UN GIARDINO O DALLA CASSETTA DELLA POSTA? NON CONSIDERI IL FURTO DI BICICLETTE E DI VEICOLI.

No 1 passare al q. 11.3 Si 2

(Se SI) 11.2 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

(Per tutti) FFUURRTTOO ee TTEENNTTAATTOO FFUURRTTOO IINN AABBIITTAAZZIIOONNEE 11.3 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO LE HA

RUBATO O HA TENTATO DI RUBARLE QUALCOSA NELLA ABITAZIONE IN CUI VIVE O IN UNA CASA CHE HA A DISPOSIZIONE O CHE HA USATO AD ESEMPIO NEL PERIODO DELLE VACANZE? NON CONSIDERI IL FURTO DI OGGETTI ESTERNI ALLA CASA, COME LO ZERBINO, IL TUBO PER INNAFFIARE, O OGGETTI DAL PIANEROTTOLO.

No Si Nell’abitazione in cui vive 1 2 In una abitazione secondaria (al mare, in

montagna) 1 2 (Se SI) 11.4 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No Si N.r Nell’abitazione in cui

vive 1 2 3 SE SI, quante volte? I__I__I In una abitazione secondaria (al mare, in

Montagna 1 2 3 SE SI, quante volte? I__I__I (Se codice 2 o a domanda 11.4a –11.4b) 11.5 E’ STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO QUALCOSA?

((PPOOSSSSIIBBIILLII PPIIÙÙ RRIISSPPOOSSTTEE)) Nell’abitazione in cui

vive no quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Nell’abitazione in cui

vive si quante volte è accaduto il fatto? I__I__I In una abitazione secondaria (al mare o in

montagna) no quante volte è accaduto il fatto? I__I__I In una abitazione secondaria (al mare o in

montagna) si quante volte è accaduto il fatto? I__I__I (Per tutti) IINNGGRREESSSSOO AABBUUSSIIVVOO 11.6 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO È ENTRATO

ILLEGALMENTE NELLA ABITAZIONE IN CUI VIVE O IN UNA CASA CHE HA A DISPOSIZIONE (AL MARE, IN MONTAGNA, ECC.) SENZA VOLERE RUBARE NULLA, AD ESEMPIO FORZANDO LA SERRATURA O ARRECANDO DANNI ALLE FINESTRE? ATTENZIONE A NON INSERIRE QUI IL TENTATO FURTO.

No 1 Si 2

11.7 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 Quante volte? I__I__I Non ricorda 3

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(Per tutti) TTEENNTTAATTOO FFUURRTTOO EE FFUURRTTOO DDII VVEEIICCOOLLII 11.8 NEGLI ULTIMI 3 ANNI LA SUA FAMIGLIA HA POSSEDUTO O

POSSIEDE: N0=9 Si (Se SI 1-8) Quanti n°

Automobile? I___I Furgone, camion, trattore, camper? I___I Moto? I___I Motorino? I___I Bicicletta? I___I

(Se possiede o ha posseduto l’automobile) 11.9 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA TENTATO

DI RUBARLE O LE HA RUBATO L’AUTOMOBILE? Furto o tentato furto, automobile No 1 Si 2 (Se si) E’ successo negli ultimi 12

mesi cioè dal settembre 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I N.r. 3

(Se è successo negli ultimi 12 mesi) 11.10 IL VEICOLO È STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO? (possibili più risposte) No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Se possiede o ha posseduto il furgone, il camion o il trattore) 11.11 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA

CERCATO DI RUBARLE O LE HA RUBATO IL FURGONE, IL CAMION O IL TRATTORE?

Furto o tentato furto, furgone, camion, trattore No 1 Si 2 (Se si) E’ successo negli ultimi 12

mesi cioè dal settembre 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I N.r. 3

(Se è successo negli ultimi 12 mesi) 11.12 IL VEICOLO È STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO? (possibili più risposte) No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Se possiede o ha posseduto la moto) 11.13 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA TENTATO

DI RUBARLE O LE HA RUBATO LA MOTO? Furto o tentato furto moto No 1 Si 2 (Se si) E’ successo negli ultimi 12

mesi cioè dal settembre 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I N.r. 3

(Se è successo negli ultimi 12 mesi) 11.14 IL VEICOLO È STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO? (possibili più risposte) No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Se possiede o ha posseduto il motorino) 11.15 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA

CERCATO DI RUBARLE O LE HA RUBATO IL MOTORINO? Furto o tentato furto motorino No 1

Si 2 (Se si) E’ successo negli ultimi 12 mesi cioè dal settembre 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I N.r. 3

(Se è successo negli ultimi 12 mesi) 11.16 IL VEICOLO È STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO? (possibili più risposte) No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

(Se possiede o ha posseduto la bicicletta) 11.17 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA TENTATO

DI RUBARLE O LE HA RUBATO LA BICICLETTA? Furto o tentato furto bicicletta No 1 Si 2 (Se si) E’ successo negli ultimi 12

mesi cioè dal settembre 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I N.r. 3

(Se è successo negli ultimi 12 mesi) 11.18 IL VEICOLO È STATO EFFETTIVAMENTE RUBATO? (possibili più risposte) No 1 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I Si 2 quante volte è accaduto il fatto? I__I__I

FURTO DI PARTI DI VEICOLI E DI OGGETTI DA VEICOLI (Per chi possiede o ha posseduto l'automobile, il furgone, il motorino, la moto ...) 11.19 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA RUBATO

UNA O PIÙ PARTI APPARTENENTI AI VEICOLI DI SUA PROPRIETÀ O DELLA SUA FAMIGLIA, AD ESEMPIO LE BORCHIE, I CERCHIONI, LA RUOTA DI SCORTA, LA BENZINA, L'ANTENNA AUTORADIO?

Furto di →→→→ (Se SI) parti del E’ successo veicolo negli ultimi 12 mesi cioè dal settembre 1996? (se SI) NO SI NO SI N.r. N° volte Automobile 1 2 →→→→ 1 2 3 I__I Furgone, camion

trattore 1 2 →→→→ 1 2 3 I__I Moto 1 2 →→→→ 1 2 3 I__I Motorino 1 2 →→→→ 1 2 3 I__I Bicicletta 1 2 →→→→ 1 2 3 I__I

(Per chi possiede o ha posseduto l'automobile, il furgone, il motorino, la moto ...) 11.20 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, QUALCUNO HA RUBATO

DEGLI OGGETTI CHE ERANO ALL’INTERNO DEI VEICOLI DI PROPRIETÀ SUA O DELLA SUA FAMIGLIA, TIPO VALIGIE, OCCHIALI, COMPACT DISK, AUTORADIO?

No 1 passare al q. 11.22 Si 2

(Se SI) 11.21 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

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AATTTTII DDII VVAANNDDAALLIISSMMOO (Per tutti) 11.22 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, LA SUA ABITAZIONE O

ALCUNE PARTI DI ESSA SONO STATE VOLUTAMENTE DANNEGGIATE O DISTRUTTE (IMBRATTAMENTO, FINESTRE ROTTE, PORTE GRAFFIATE)?

No 1 passare al q. 11.24 Si 2

(Se SI) 11.23 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

(Per chi possiede o ha posseduto l'automobile, il furgone, il motorino, la moto ...) 11.24 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI, L'AUTOMOBILE O ALTRI

VEICOLI DI SUA PROPRIETÀ O DI PROPRIETÀ DELLA SUA FAMIGLIA SONO STATI VOLUTAMENTE DANNEGGIATI O DISTRUTTI CON ATTI VANDALICI (CARROZZERIA GRAFFIATA, FINESTRINI ROTTI, PARTI MECCANICHE ROVINATE, COPERTONI SQUARCIATI)?

No 1 passare al q. 11.26 Si 2

(Se SI) 11.25 E’ SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

(Per tutti) 11.26 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI ALTRI BENI DI

PROPRIETÀ SUA O DELLA SUA FAMIGLIA SONO STATI VOLUTAMENTE DANNEGGIATI O DISTRUTTI?

No 1 passare al q. 11.28 Si 2

(Se SI) 11.27 E’ SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 specificare cosa __________n° volte? I__I__I N.r. 3

11.28 NEGLI ULTIMI 3 ANNI LA SUA FAMIGLIA HA POSSEDUTO

O POSSIEDE ANIMALI? No 1 Si 2

(Se SI) 11.29 SEMPRE NEGLI ULTIMI 3 ANNI GLI ANIMALI DI SUA

PROPRIETÀ O DI PROPRIETÀ DELLA SUA FAMIGLIA SONO STATI RUBATI, O MALTRATTATI, FERITI, UCCISI?

No 1 Si 2

(Se SI) 11.30 E’ SUCCESSO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL

SETTEMBRE 1996? No 1 Si 2 quante volte? I__I__I Non ricorda 3

PER IL RILEVATORE: RRIICCAAPPIITTOOLLAANNDDOO SE IL RISPONDENTE HA SUBITO NEGLI ULTIMI 12 MESI, CIOÈ DAL SETTEMBRE 1996: Furto di oggetti esterni all’abitazione andare al q.12.1 Furto in abitazione andare al q.12.1 Tentato furto in abitazione andare al q.12.1

[Nel caso in cui l'intervistato abbia avuto nell'ultimo anno sia il furto in abitazione che il tentato furto in abitazione, la sezione 12 sarà impostata tenendo presente il solo furto nell'abitazione, ovvero il reato consumato] .

Ingresso abusivo andare al q.13.1 Tentato furto di veicoli andare al q.14.1 Furto di veicoli andare al q.14.1

[Nel caso in cui l'intervistato abbia avuto nell'ultimo anno sia il furto di veicolo che il tentato furto di veicolo, la sezione 14 sarà impostata tenendo presente il solo furto del veicolo, ovvero il reato consumato] . FFuurrttoo ddii ppaarrttii ddii vveeiiccoollii ee ddii ooggggeettttii ddaa vveeiiccoollii aannddaarree aall

qq..1155..11 Se non si sono subiti né furti né tentativi di furto nell'abitazione, né ingressi abusivi, né furti o tentativi di furto di veicoli, né furti di parti dei o di oggetti dai veicoli andare alla sezione 16 per gli intervistati di sesso femminile o alla sezione 17 per gli intervistati di sesso maschile.

La sezione 12 sarà impostata diversamente (nella formulazione delle domande e nel passaggio dei filtri) a seconda che si tratti di un reato consumato o tentato. Le domande 12.5 e 12.6 sono da porsi solo nel caso del reato consumato – se si a domanda 11.5- . 1122.. FFUURRTTOO EE TTEENNTTAATTOO FFUURRTTOO IINN

AABBIITTAAZZIIOONNEE (Mascherina da far creare al C.A.T.I.) L’evento di cui vengono riportati i dettagli è: Furto di oggetti esterni all’abitazione 1 Furto di oggetti dall’abitazione 2 Tentato furto di oggetti dall’abitazione 3

12.1 LEI HA DETTO DI AVER SUBITO NEGLI ULTIMI 12 MESI,

UN FURTO IN ABITAZIONE O UN TENTATO FURTO O UN FURTO DI OGGETTI ESTERNI ALL'ABITAZIONE. CONSIDERI L'ULTIMO EVENTO CHE SI È VERIFICATO, QUALE ABITAZIONE HA RIGUARDATO?

Abitazione principale 1 Abitazione secondaria 2 Casa per le vacanze 3

(Se codice 2 o 3 a domanda 12.1) 12.2 DOVE SI TROVA L’ABITAZIONE SECONDARIA O LA CASA

PER LE VACANZE? In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I___I___I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione) codice I___I___I All'Estero 6

12.3 A CHE ORA APPROSSIMATIVAMENTE È SUCCESSO? Dalle 00.01 alle 3.00 01 Dalle 3.01 alle 6.00 02 Dalle 6.01 alle 9.00 03 Dalle 9.01 alle 12.00 04

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Dalle 12.01 alle 15.00 05 Dalle 15.01 alle 18.00 06 Dalle 18.01 alle 21.00 07 Dalle 21.01 alle 24.00 08 Di giorno 09 Di notte 10 Non ricordo 11 Non so 12

12.4 COME SI È SVOLTO IL FATTO?

Il ladro è entrato da una finestra, balcone, garage o da una porta aperta 01 La porta è stata divelta, scardinata, scassinata 02 Il ladro è riuscito ad aprire la porta senza però forzarla

o scassinarla 03 La finestra è stata rotta, forzata, smontata 04 Il ladro ha usato delle chiavi precedentemente perse

o rubate 05 Il ladro ha usato le chiavi che erano sulla porta 06 Il ladro si è fatto aprire la porta con l'inganno per poi

irrompere violentemente in casa 07 Il ladro è stato fatto entrare 08 Il ladro stava già in casa (ad esempio un ospite, un

domestico, ecc.) 09 Il ladro è entrato nel/dal giardino, cortile 10 Non so 11 Altro (specificare) 12

(Da proporre solo nel caso del reato consumato - se si a domanda 11.5-) 12.5 CHE COSA È STATO RUBATO? (rilanciare le risposte; possibili più risposte)

Denaro 01 Carte di credito, assegni, bancomat, libretto di risparmio 02 Chiavi 03 Televisione, videoregistratore, stereo, computer,

elettrodomestici o altri apparecchi elettronici 04 Macchina fotografica, telecamera, telefonino 05 Armi 06 Argento, oggetti d'arte, quadri, porcellana 07 Mobili, tappeti 08 Gioielli, pellicce 09 Stoviglie, giocattoli, oggetti casa 10 Vestiti, biancheria (tovaglie, lenzuola, ecc.) 11 Cibo, generi alimentari 12 Parti della casa 13 Oggetti normalmente tenuti all'esterno della casa

(zerbino, piante, tubo per innaffiare, ecc.) 14 Attrezzature da lavoro/sport 15 Combustibile, legna, bombola del gas 16 Non so 17 Altro (specificare) 18 Libri, giornali, riviste 19

(Da proporre solo nel caso del reato consumato - se si a domanda 11.5-) 12.6 APPROSSIMATIVAMENTE QUALE È L’AMMONTARE DEL

VALORE DEI BENI RUBATI? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12

Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

(A TUTTI) 12.7 HA SUBITO DANNI IN RELAZIONE AL FURTO O AL

TENTATO FURTO E A QUANTO AMMONTANO? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.001 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Il danno non è stato riparato 15 Il danno è stato riparato senza spendere nulla 16 Non ho avuto nessun danno economico 17 Non so 18

12.8 QUALCUNO ERA PRESENTE AL MOMENTO DEL FURTO? No 1 passare al q. 12.10 Si 2 Non so 3 passare al q. 12.10

(Se SI) 12.9 CHI ERA PRESENTE? (possibili più risposte) Uno o più componenti della famiglia 1 Un parente non convivente 2 Un amico, un ospite, un domestico 3 Un vicino di casa 4 Una persona di passaggio, un estraneo 5 Altro (specificare) 6

(Per tutti) 12.10 IL FURTO O IL TENTATO FURTO È STATO DENUNCIATO

ALLE FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 12.12 Si 2 Non so 3 passare al q. 12.13

(Se SI) 12.11 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare il ladro 01 Per impedire al ladro di rubare ancora 02 Per ritrovare gli oggetti rubati 03 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 04 Per il dovere di informare la polizia o le altre

autorità competenti 05 Perché dovevo denunciare il furto di armi e documenti 06 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 07 Per avere un maggior controllo da parte delle forze

dell’ordine 08 Non so 09 Altro (specificare) 10

(Se NO) 12.12 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo

o con l’aiuto dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante o abbastanza grave 02 Non c’erano prove, le forze dell’ordine non potevano

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fare nulla 03 Non era assicurato 04 Le forze dell’ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Le forze dell’ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Non si voleva essere coinvolti in situazioni

di giustizia/Paura della polizia o delle altre autorità 09 Non hanno rubato nulla _______________________________

10 Altro (specificare) 11 Non so, denuncia fatta da altri 12

(Per tutti) 12.13 QUALE ESITO HA AVUTO IL CASO? (possibili più risposte) La proprietà è stata ritrovata 1 La proprietà è stata parzialmente ritrovata 2 L’assicurazione ha pagato il risarcimento 3 La polizia o le altre autorità competenti hanno promesso

ulteriori indagini 4 La polizia o le altre autorità competenti hanno fatto un

arresto 5 Nessuno 6 Non so 7 Altro (specificare) 8

1133.. IINNGGRREESSSSOO AABBUUSSIIVVOO 13.1 LEI HA DETTO CHE NEGLI ULTIMI 12 MESI, QUALCUNO È

ENTRATO ILLEGALMENTE NELLA ABITAZIONE IN CUI VIVE O IN UNA ABITAZIONE CHE HA O AVEVA A DISPOSIZIONE. CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE È SUCCESSO, QUALE ABITAZIONE HA RIGUARDATO?

L'abitazione principale 1 Una abitazione secondaria (al mare, in montagna, ecc.) 2 Casa vacanze 3

(Se 2 e 3 alla 13.1) 13.2 DOVE SI TROVA L'ABITAZIONE SECONDARIA? In questo comune 1 Nel comune capoluogo di questa regione 2 In un altro comune non capoluogo di questa regione 3 In un comune capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione) codice I___I___I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 5

(specificare Regione codice I___I___I All'Estero 6

13.3 CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE LE È SUCCESSO, A CHE

ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL FATTO? Dalle 00.01 alle 3.00 01 Dalle 3.01 alle 6.00 02 Dalle 6.01 alle 9.00 03 Dalle 9.01 alle 12.00 04 Dalle 12.01 alle 15.00 05 Dalle 15.01 alle 18.00 06 Dalle 18.01 alle 21.00 07 Dalle 21.01 alle 24.00 08 Di giorno 09 Di notte 10 Non ricordo 11 Non so 12

13.4 COME SI È SVOLTO IL FATTO? L'autore del fatto è entrato da una finestra o da una

porta aperta 1 La porta è stata divelta, forzata, scardinata 2 La finestra è stata rotta, forzata, rimossa 3

L'autore del fatto ha usato delle chiavi precedentemente perse o rubate 4 L'autore del fatto si è fatto aprire la porta con l'inganno

per poi irrompere con violenza in casa 5 L'autore del fatto si è fatto aprire la porta 6 Non so 7 Altro (specificare) 8 E’ entrato in giardino 9

13.5 HA SUBITO DANNI IN RELAZIONE ALL’INGRESSO ABUSIVO

E A QUANTO AMMONTANO? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.001 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Il danno non è stato riparato 15 Il danno è stato riparato senza spendere nulla 16 Non ho avuto nessun danno economico 17 Non so 18

13.6 QUALCUNO ERA PRESENTE IN CASA AL MOMENTO DEL

FATTO? No 1 passare al q. 13.8 Si 2 Non so 3 passare al q. 13.8

(Se SI) 13.7 CHI ERA PRESENTE? (possibili più risposte) Uno o più componenti della famiglia 1 Un parente non convivente 2 Un amico, un ospite, un domestico 3 Un vicino di casa 4 Una persona di passaggio, un estraneo 5 Altro (specificare) 6

(Per tutti) 13.8 L'INGRESSO ABUSIVO È STATO DENUNCIATO ALLE

FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 13.10 Si 2 passare al q. 13.9 Non so 3 passare al q. 14.1

(Se SI) 13.9 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare l'autore del fatto 1 Per prevenire ulteriori reati da parte dello stesso autore 2 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 3 Per il dovere di informare la polizia o le altre autorità

competenti 4 Le forze dell’ordine ne già erano al corrente 5 Perché il danno era grave 6 Per avere un maggior controllo da parte delle forze

dell’ordine 7 Non so 8 Altro (specificare) 9

(Se NO) 13.10 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

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l'aiuto dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante, non era abbastanza

grave 02 Non c'erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 03 Non era assicurato 04 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Le forze dell’ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Non si voleva essere coinvolti in situazioni di

giustizia/Paura della polizia o delle altre autorità competenti 09 Altro (specificare) 10

La sezione 14 sarà impostata diversamente (nella formulazione delle domande e nel passaggio dei filtri) a seconda che si tratti di un reato consumato o tentato. La domanda 14.6 è da porsi solo nel caso in cui si tratti di un tentato furto, ma non si dovranno porre le domande 14.12 --14.14 (da porsi solo nel caso del furto consumato). 1144.. FFUURRTTOO,, TTEENNTTAATTOO FFUURRTTOO DDII VVEEIICCOOLLOO 14.1 LEI HA DETTO DI AVER SUBITO NEGLI ULTIMI 12 MESI UN

FURTO O UN TENTATO FURTO RIGUARDANTE I VEICOLI DI SUA PROPRIETÀ. L'EPISODIO PIÙ RECENTE, QUALE VEICOLO HA RIGUARDATO?

Automobile 1 Furgone, camion, trattore 2 Moto 3 Motorino 4 Bicicletta 5

14.2 CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE LE È SUCCESSO, A CHE

ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL FATTO? Dalle 00.01 alle 3.00 01 Dalle 3.01 alle 6.00 02 Dalle 6.01 alle 9.00 03 Dalle 9.01 alle 12.00 04 Dalle 12.01 alle 15.00 05 Dalle 15.01 alle 18.00 06 Dalle 18.01 alle 21.00 07 Dalle 21.01 alle 24.00 08 Di giorno 09 Di notte 10 Non ricordo 11 Non so 12

14.3 QUANDO È ACCADUTO IL FURTO O IL TENTATO FURTO IL

VEICOLO DOVE SI TROVAVA? In garage o in una zona protetta adiacente alla casa 01 In una strada o in un parcheggio non custodito

vicino a casa 02 In una strada o in un parcheggio vicino al lavoro 03 In una strada o in un parcheggio vicino a scuola 04 In un parcheggio custodito di questo comune 05 In una strada o in un parcheggio non custodito

di questo comune 06 In un parcheggio custodito in un comune diverso da questo 07 In una zona non custodita di un comune diverso da questo 08

All'estero 09 In cantina, mansarda, solaio 10 Non so 11 Altro (specificare) 12

(Se è avvenuto fuori da questo comune) 14.4 POTREBBE INDICARE DOVE SI È VERIFICATO? Nel comune capoluogo di questa regione 1 In un altro comune non capoluogo di questa regione 2 In un comune capoluogo di un'altra regione 3

(specificare Regione) codice I___I___I In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 4

(specificare Regione codice I___I___I (Se ha subito un tentato furto) 14.5 QUALE È STATO L’AMMONTARE COMPLESSIVO DEL

DANNO SUBITO A SEGUITO DEL TENTATO FURTO? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Il danno non è stato riparato 15 Hanno riparato senza spendere nulla 16 Non ho avuto nessun danno economico 17 Non so 18

(Per tutti) 14.6 QUALCUNO HA ASSISTITO AL FURTO O HA VISTO DI

SFUGGITA IL LADRO? No 1 passare al q. 14.8 Si 2 Non so 3 passare al q. 14.8

(Se SI) 14.7 CHI ERA PRESENTE? (possibili più risposte) Uno o più componenti della famiglia 1 Un parente non convivente 2 Un amico, un ospite, un domestico 3 Un vicino di casa, una persona che conosciamo 4 Una persona di passaggio, un estraneo 5 Altro (specificare) 6

(Per tutti) 14.8 IL FURTO O IL TENTATO FURTO È STATO DENUNCIATO

ALLE FORZE DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 14.10 Si 2 Non so 3 passare al q. 14.11 (se reato consumato)

(Se SI) 14.9 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare il ladro 1 Per prevenire ulteriori reati da parte dello stesso ladro 2 Per ritrovare il veicolo 3 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 4 Per il dovere di informare la polizia o le altre autorità

competenti 5 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 6

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Per cautela personale, per non essere coinvolto in eventuali reati o incidenti fatti con il veicolo rubato, per i documenti 7 Per avere un maggior controllo da parte delle forze

dell’ordine 8 Altro (specificare) 9

(Se NO) 14.10 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

l'aiuto dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante, non era abbastanza

grave 02 Non c’erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 03 Non era assicurato 04 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 05 Le forze dell’ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 06 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 07 Timore e paura di rappresaglie 08 Non si voleva essere coinvolti in situazioni di giustizia/Paura

della polizia o delle altre autorità competenti 09 Non è stato rubato nulla, è stato ritrovato tutto 10 Altro (specificare) 11

(Se il veicolo è stato rubato) 14.11 QUALE È L’AMMONTARE DEL VALORE DEL BENE

RUBATO? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

14.12 IL VEICOLO È STATO RITROVATO? No 1 Si, ma era in cattive condizioni 2 Si, in buone condizioni 3 Non so 4

(Se il veicolo è stato ritrovato) 14.13 QUALE È STATO L’AMMONTARE COMPLESSIVO DEL

DANNO SUBITO A SEGUITO DEL FURTO? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Il danno non è stato riparato 15 Non ho avuto nessun danno economico 16

Non so 17 1155.. FFUURRTTOO DDII PPAARRTTII AAPPPPAARRTTEENNEENNTTII AAII

VVEEIICCOOLLII EE DDII OOGGGGEETTTTII DDAAII VVEEIICCOOLLII ((MMaasscchheerriinnaa ddaa ffaarr ccrreeaarree aall CC..AA..TT..II..)) L’evento di cui vengono riportati i dettagli è: Furto di parti di veicoli 1 Furto di oggetti dai veicoli 2

Se entrambi gli eventi sono stati riportati, domandare: 15.1 LEI MI HA DETTO DI AVER SUBITO NEGLI ULTIMI 12 MESI

SIA UN FURTO DI PARTI DI VEICOLO CHE UN FURTO DI OGGETTI ALL’INTERNO DEL VEICOLO. CONSIDERI IL FATTO AVVENUTO PIÙ DI RECENTE. SI È TRATTATO DI:

un furto di parti di veicolo 1 un furto di oggetti che erano nel veicolo 2

(Per tutti) 15.2 LEI HA DETTO DI AVER SUBITO NEGLI ULTIMI 12 MESI IL

FURTO DI ALCUNE PARTI DEI VEICOLI DI SUA PROPRIETÀ O DELLA SUA FAMIGLIA E/O IL FURTO DI ALCUNI OGGETTI CHE ERANO NEL VEICOLO. L'EPISODIO PIÙ RECENTE, QUALE VEICOLO HA RIGUARDATO?

L'automobile 1 Il furgone, camion, trattore 2 La moto 3 Il motorino 4 La bicicletta 5

15.3 CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA CHE LE È SUCCESSO, A CHE

ORA APPROSSIMATIVAMENTE SI È VERIFICATO IL FATTO? Dalle 00.01 alle 3.00 01 Dalle 3.01 alle 6.00 02 Dalle 6.01 alle 9.00 03 Dalle 9.01 alle 12.00 04 Dalle 12.01 alle 15.00 05 Dalle 15.01 alle 18.00 06 Dalle 18.01 alle 21.00 07 Dalle 21.01 alle 24.00 08 Di giorno 09 Di notte 10 Non ricordo 11 Non so 12

15.4 QUANDO È ACCADUTO IL FURTO, IL VEICOLO DOVE SI

TROVAVA? In garage o in una zona protetta adiacente alla casa 01 In una strada o in un parcheggio non custodito vicino a casa 02 In una strada o in un parcheggio vicino al lavoro 03 In una strada o in un parcheggio vicino a scuola 04 In un parcheggio custodito di questo comune 05 In una strada o in un parcheggio non custodito di

questo comune 06 In un parcheggio custodito in un comune diverso da questo 07 In una zona non custodita di un comune diverso da questo 08 All'estero 09 In cantina, mansarda, solaio 10 Non so 11 Altro (specificare) 12

((SSee èè aavvvveennuuttoo ffuuoorrii ddaa qquueessttoo ccoommuunnee)) 15.5 POTREBBE INDICARE DOVE SI È VERIFICATO? Nel comune capoluogo di questa regione 1 In un altro comune non capoluogo di questa regione 2 In un comune capoluogo di un'altra regione 3

(specificare Regione) codice I___I___I

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In un altro comune non capoluogo di un'altra regione 4 (specificare Regione codice I___I___I (Per tutti) 15.6 CHE COSA È STATO RUBATO? (Rilanciare le risposte; possibili più risposte) Alcune parti del veicolo (cerchioni, fari, ruota di

scorta, ecc.) 01 Benzina, gasolio 02 Scatola attrezzi 03 Portapacchi, portabagagli 04 Casco 05 Autoradio, stereo, lettore di compact, compact disc,

audio cassette 06 Seggiolino trasporta bambini 07 Altri oggetti (teloni, torcia, ecc.) 08 Valigie, vestiario 09 Attrezzature e abbigliamento sportivo 10 Borsa, cartella 11 Denaro, portafoglio, bancomat, carta di credito 12 Documenti 13 Oggetti personali (occhiali, gioielli, ecc.) 14 Generi alimentari 15 Non so 16 Altro (specificare) 17

15.7 QUALE È L’AMMONTARE DEL VALORE DEL BENE O DEI

BENI RUBATO/I? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.000 lire 04 Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Non so 15

15.8 GLI OGGETTI RUBATI SONO STATI RITROVATI? No 1 Si, parzialmente 2 Si, interamente 3 Non so 4

15.9 NELL'ESEGUIRE IL FURTO, IL LADRO HA DANNEGGIATO

ALCUNE PARTI DEL VEICOLO? No 1 passare al q. 15.11 Si 2 Non so 3 passare al q. 15.11

(Se SI) 15.10 A QUANTO AMMONTA IL DANNO SUBITO A SEGUITO DEL

FURTO? Meno di 50.000 lire 01 Tra 50.001 e 100.000 lire 02 Tra 100.001 e 150.000 lire 03 Tra 150.001 e 200.001 lire 04

Tra 200.001 e 400.000 lire 05 Tra 400.001 e 600.000 lire 06 Tra 600.001 e 1.000.000 lire 07 Tra 1.000.001 e 2.000.000 lire 08 Tra 2.000.001 e 4.000.000 lire 09 Tra 4.000.001 e 6.000.000 lire 10 Tra 6.000.001 e 10.000.000 lire 11 Tra 10.000.001 e 20.000.000 lire 12 Tra 20.000.001 e 50.000.000 lire 13 Più di 50 milioni lire 14 Il danno non è stato riparato 15 Danno riparato senza spendere nulla 16 Non ho avuto nessun danno economico 17 Non so 18

(Per tutti) 15.11 QUALCUNO HA ASSISTITO AL FURTO O HA VISTO DI

SFUGGITA IL LADRO? No 1 passare al q. 15.13 Si 2 Non so 3 passare al q. 15.13

(Se SI) 15.12 CHI ERA PRESENTE? (possibili più risposte) Uno o più componenti della famiglia 1 Un parente non convivente 2 Un amico, un ospite, un domestico 3 Un vicino di casa 4 Una persona di passaggio, un estraneo 5 Altro (specificare) 6

(Per tutti) 15.13 IL FURTO È STATO DENUNCIATO ALLE FORZE

DELL'ORDINE? No 1 passare al q. 15.15 Si 2 Non so 3 passare al q. 15.16

(Se SI) 15.14 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Per rintracciare il ladro 1 Per prevenire ulteriori reati da parte dello stesso ladro 2 Per ritrovare gli oggetti rubati, evitare perdite economiche 3 Per avere il risarcimento dall'assicurazione 4 Per il dovere di informare la polizia o le altre autorità

competenti 5 Le forze dell’ordine ne erano già al corrente 6 Per avere maggiore controllo da parte delle forze

dell'ordine 7 Altro (specificare) 8 Per cautela personale, per non essere coinvolto in

eventuali reati 9 (Se NO) 15.15 QUALI SONO I MOTIVI PER CUI NON È STATA FATTA LA

DENUNCIA? (possibili più risposte) Ha agito per conto suo, se l’è cavata da solo o con

l'aiuto dei suoi familiari 01 Non era abbastanza importante, non era abbastanza

grave 02 E’ inutile, accade spesso 03 Non c’erano prove, le forze dell'ordine non potevano

fare nulla 04

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Non era assicurato 05 Le forze dell'ordine comunque non avrebbero fatto niente 06 Le forze dell'ordine hanno sconsigliato di fare la denuncia 07 Non si voleva perdere tempo a fare la denuncia 08 Timore e paura di rappresaglie 09 Per non coinvolgere se stessi/altri in situazioni di giustizia,

polizia 10 Non ero sicuro che fosse davvero un furto 11 Altro (es. oggetto ritrovato) 12

(Per tutti) 15.16 QUALE ESITO HA AVUTO IL CASO? (possibili più risposte) La proprietà è stata ritrovata 1 La proprietà è stata parzialmente ritrovata 2 L'assicurazione ha pagato il risarcimento 3 La polizia o le altre autorità competenti hanno promesso

ulteriori indagini 4 La polizia o le altre autorità competenti hanno fatto un

arresto 5 Nessuno 6 Non so 7 Altro (specificare) 8

PPeerr ggllii iinntteerrvviissttaattii ddii sseessssoo mmaasscchhiillee ppaassssaarree aallllaa sseezziioonnee 1177..

1166.. MMOOLLEESSTTIIEE ((PPEERR LLEE DDOONNNNEE DDAAII 1144 AAII 5599 AANNNNII)) Ora affronteremo un argomento delicato: spesso nella vita di una ragazza o di una donna capita di essere infastidite o molestate sessualmente, a volte si tratta di piccoli episodi spiacevoli, altre volte di situazioni più gravi e dolorose. E’ molto difficile parlare o ricordare questi momenti, ma è anche molto importante sapere che molte altre donne li hanno vissuti e che solo parlandone si può fare qualcosa. E’ DISPOSTA A COLLABORARE RISPONDENDO AD ALCUNE BREVI DOMANDE GRAZIE. (Per tutti) 16.1 NEL CORSO DELLA SUA VITA QUALCUNO HA CERCATO DI

TOCCARLA, ACCAREZZARLA, BACIARLA, MOLESTANDOLA CONTRO LA SUA VOLONTÀ, PER ESEMPIO AL CINEMA, SULL’AUTOBUS, AL LAVORO O A SCUOLA, A CASA, ECC.?

No 1 passare al q. 16.5 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.5

(Se SI) 16.2 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI? No 1 Si 2 Non ricorda 3

16.3 DOVE È AVVENUTO IL FATTO?

In strada 01 Al parco, in un giardino pubblico, spiaggia, mare 02 In un parcheggio, in un garage, in macchina 03 Su un mezzo pubblico di trasporto, stazione 04 In automobile 05 In un supermercato, in un negozio, studio 06 A scuola o negli spazi attinenti 07 A lavoro o negli spazi attinenti 08 A casa di amici, parenti, conoscenti 09 A casa propria o negli spazi attinenti 10 Al cinema, teatro 11 In discoteca, pub, ristorante, bar 12 Dal medico, struttura sanitaria 13 Altro (es. albergo) 14 Casa, lavoro dell’offensore 15

16.4 CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA, IL RESPONSABILE DI

QUESTO O QUESTI EPISODI ERA QUALCUNO CHE CONOSCEVA O UN ESTRANEO CHE NON AVEVA MAI VISTO?

(Nel caso di più autori sono possibili più risposte) Un estraneo 01 Una persona che conosceva di vista 02 Il personale dei mezzi di trasporto (conducenti, controllori,

ecc.) 03 Il datore di lavoro o un superiore 04 Un collega di lavoro 05 Un venditore, un cliente, un paziente 06 Un compagno di scuola, alunno, studente 07 Un insegnante 08 Un medico, personale medico 09 Un amico 10 Un vicino di casa 11 Il fidanzato o un ex fidanzato 12 Il convivente o un ex convivente 13 Il coniuge o ex coniuge 14 Genitore, figlio 15 Altro familiare convivente non specificato 16 Un parente 17 Non risponde 18 Altro (es. prete) 19

(Per tutti) 16.5 QUALCUNO HA MAI CERCATO DI FARLE VEDERE PER

ESIBIZIONISMO I PROPRI ORGANI SESSUALI AD ESEMPIO MOSTRANDOLI IN STRADA, IN ASCENSORE O IN ALTRO LUOGO CON FARE PROVOCATORIO?

No 1 passare al q. 16.7 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.7

(Se SI) 16.6 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI? No 1 Si 2 Non ricorda 3

16.7 NEL CORSO DELLA SUA VITA HA RICEVUTO TELEFONATE

OSCENE CHE VERTEVANO SU TEMATICHE SESSUALI? No 1 passare al q. 16.9 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.9

(Se SI) 16.8 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI?

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No 1 Si 2 Non ricorda 3

(Per chi è occupato, in cerca di occupazione o ha lavorato in passato - codice 1, 2, 3, 8 a domanda 1.2 o codice 2 a domanda 1.3) 16.9 NEL CORSO DELLA SUA VITA PER ESSERE ASSUNTA AL

LAVORO HA SUBITO RICHIESTE DI RAPPORTI SESSUALI? No 1 passare al q. 16.11 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.11

(Se SI) 16.10 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI? No 1 Si 2 Non ricorda 3

(Per chi è occupato o ha lavorato in passato - codice 1, 2, 8 a domanda 1.2 o codice 2 a domanda 1.3) 16.11 PER PROGREDIRE NELLA CARRIERA O MANTENERE IL

SUO POSTO DI LAVORO HA MAI SUBITO RICHIESTE DI RAPPORTI SESSUALI?

No 1 passare al q. 16.13 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.13

(Se SI) 16.12 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI?

No 1 Si 2 Non ricorda 3

(Per tutti) 16.13 NEL CORSO DELLA SUA VITA QUALCUNO HA TENTATO

SENZA RIUSCIRCI DI COSTRINGERLA AD AVERE UN RAPPORTO SESSUALE CONTRO LA SUA VOLONTÀ MINACCIANDOLA, AFFERRANDOLA E TRATTENENDOLA CON LA FORZA?

No 1 passare al q. 16.16 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.16

(Se SI) 16.14 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI? No 1 Si 2 Non ricorda 3

16.15 HA DENUNCIATO L'ACCADUTO ALLE FORZE

DELL'ORDINE? No 1 Si 2

(Per tutti) 16.16 NEL CORSO DELLA SUA VITA QUALCUNO L'HA FORZATA

O L'HA COSTRETTA AD AVERE UN RAPPORTO SESSUALE MINACCIANDOLA, TRATTENENDOLA CON LA FORZA, IMMOBILIZZANDOLA O RENDENDOLE IMPOSSIBILE QUALSIASI RESISTENZA?

No 1 passare al q. 16.19 Si 2 Non vuole rispondere 3 passare al q. 16.19

(Se SI) 16.17 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI? No 1

Si 2 Non ricorda 3

16.18 HA DENUNCIATO L'ACCADUTO ALLE FORZE

DELL'ORDINE? No 1 Si 2

(Per tutti) 16.19 LE È MAI CAPITATO CHE QUALCUNO L'ABBIA FORZATA O

COSTRETTA AD ASSISTERE DI PERSONA AD UN RAPPORTO SESSUALE DI ALTRI CONTRO LA SUA VOLONTÀ?

No 1 Si 2 Non vuole rispondere 3

(Se SI) 16.20 E' SUCCESSO NEGLI ULTIMI 3 ANNI? No 1 Si 2 Non ricorda 3

(Se ha subito una tentata violenza - se si a quesito 16.13 - o una violenza - se si a quesito 16.16) 16.21 DOVE È AVVENUTO IL FATTO? In strada 01 Al parco, in un giardino pubblico, mare, spiaggia,

spazi aperti 02 In un parcheggio, in un garage, in macchina 03 Su un mezzo pubblico di trasporto 04 In automobile 05 A scuola o negli spazi attinenti 06 A lavoro o negli spazi attinenti 07 A casa di amici, parenti 08 A casa propria o negli spazi attinenti 09 A casa dell’offensore, lavoro offensore 10 Al cinema, teatro 11 In discoteca, locale pubblico 12 Dal medico, struttura sanitaria 13 Altro (es. negozio) 14 Non vuole rispondere 15 Albergo, campeggio 16

16.22 CONSIDERI L'ULTIMA VOLTA, IL RESPONSABILE DI

QUESTO O DI QUESTI EPISODI ERA QUALCUNO CHE CONOSCEVA O UN ESTRANEO CHE NON AVEVA MAI VISTO? (Nel caso di più autori sono possibili più risposte)

Un estraneo 01 Una persona che conosceva di vista 02 Il personale dei mezzi di trasporto (conducenti, controllori, ecc.) 03 Il datore di lavoro o un superiore 04 Un collega di lavoro 05 Un venditore, un cliente, un paziente 06 Un compagno di scuola 07 Un insegnante 08 Un medico 09 Un amico 10 Un vicino di casa 11 Il fidanzato o un ex fidanzato 12 Il convivente o un ex convivente 13 Il coniuge o ex coniuge 14 Genitore, figlio 15 Altro familiare convivente non specificato 16 Un parente 17 Una persona che conosceva abbastanza bene 18 Non risponde 19 Altro (specificare) 20

16.23 IN SEGUITO A TALE FATTO HA CAMBIATO QUALCOSA

NEL SUO COMPORTAMENTO O ATTEGGIAMENTO?

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(Possibili più risposte) Non sono più tranquilla quando esco 01 Sono diventata più diffidente e più fredda 02 Evito strade isolate 03 Ho paura del buio 04 Non esco più di sera 05 Sono diventata più aggressiva 06 Ho fatto un corso di autodifesa 07 Ho lasciato mio marito/ il mio fidanzato/ il mio convivente 08 Sono andata via di casa 09 Ho cambiato lavoro 10 Sono meno femminile, non mi sento più donna 11 No niente, ho superato l'episodio 12 Altro (specificare) 13 Non vuole rispondere 14

(SU SCARICO DATI TUTTE Z) La ringrazio per avere fornito le risposte a questa sezione molto importante. le prossime domande, che concludono l’intervista, riguarderanno invece l’abitazione e la zona in cui vive. 1177.. AABBIITTAAZZIIOONNEE,, RREEDDDDIITTOO EE SSIISSTTEEMMII DDII

SSIICCUURREEZZZZAA (Per gli uomini e le donne di 60 anni e più si deve leggere questa introduzione alla sezione 17). Le prossime domande, che concludono l’intervista, riguarderanno la sua casa, vorremmo chiederle infatti alcune informazioni circa l’abitazione e la zona in cui vive. 17.1 DI QUANTE STANZE SI COMPONE L’ABITAZIONE IN CUI

VIVE? (Consideri anche la cucina se ha caratteristiche di stanza)

N° I___I___I ( 1-12 N.R.=99)

17.2 A CHE TITOLO LA FAMIGLIA OCCUPA L’ABITAZIONE?

(leggere le risposte) Affitto o subaffitto 1 Proprietà 2 Usufrutto 3 Titolo gratuito (portierato) 4 Altro (specificare) 5 Non risponde 6

17.3 IN CHE TIPO DI ABITAZIONE VIVE LA SUA FAMIGLIA?

(leggere le risposte) Villa, villino 1 Signorile 2 Civile 3 Economica, popolare 4 Rurale 5 Impropria 6 Altro (specificare) 7

17.3BIS. LA SUA FAMIGLIA HA ALTRI NUMERI DI TELEFONO

OLTRE A QUESTO? CONSIDERI ANCHE QUELLI CHE CORRISPONDONO AD ALTRE ABITAZIONI, AD ESEMPIO UNA CASA AL MARE O IN MONTAGNA (esclusi i telefoni cellulari)

N° I___I (1-8 N.R. =9)

17.4 LE È CAPITATO DI DOVER CAMBIARE CASA PERCHÉ HA SUBITO DEI CRIMINI O PERCHÉ SI RITENEVA IN UNA SITUAZIONE A RISCHIO? (leggere le risposte)

(Se NO) No ........... 1 ---> Ha intenzione di farlo? No 1 Si 2 Si ............. 2 per questo motivo?

17.5 COME DEFINIREBBE LA ZONA IN CUI ABITA LA SUA

FAMIGLIA? MOLTO, ABBASTANZA, POCO O PER NIENTE A RISCHIO DI CRIMINALITÀ?

Molto 1 Abbastanza 2 Poco 3 Per niente 4

17.6 NELLA ZONA IN CUI ABITA CON CHE FREQUENZA LE

CAPITA DI VEDERE:

Spesso Talvolta Raramente Mai persone che si drogano 1 2 3 4 persone che spacciano droga 1 2 3 4 prostitute in cerca di clienti 1 2 3 4 atti di vandalismo contro il bene

pubblico (cabine rotte, cassonetti bruciati, ecc.) 1 2 3 4

Sempre più spesso si sente parlare di sistemi di sicurezza e di protezione; in tal senso le porremo alcune domande che ci permetteranno di meglio comprendere quali comportamenti sono più comunemente diffusi nelle famiglie per far fronte ai problemi legati alla criminalità. (Per chi possiede o ha posseduto l'automobile, il furgone, il motorino, la moto, la bicicletta) 17.7 IL VEICOLO O I VEICOLI POSSEDUTI DALLA SUA FAMIGLIA

DISPONGONO DI: No Si Non so N.r.

Dispositivi di sicurezza elettronici (allarme, bloccaggio batteria, bloccaggio serbatoio carburante, ecc.) 1 2 3 4

Dispositivi di sicurezza meccanici (blocca pedali, bloster, catena, ecc.) 1 2 3 4

17.8 LA SUA FAMIGLIA ...

No Si Non so N.r. E’ solita lasciare accese le

luci in casa quando esce di sera 1 2 3 4 E’ solita chiedere ai vicini,

quando vi assentate per qualche giorno, di sorvegliare la vostra abitazione 1 2 3 4 Possiede cani da guardia 1 2 3 4 E’ collegata ad un sistema

di vigilanza privata 1 2 3 4 Possiede armi (consideri

anche le armi da caccia) 1 2 3 4 Ha l’assicurazione contro i

furti per l’abitazione in cui vive 1 2 3 4

17.9 L’ABITAZIONE IN CUI VIVE HA: No Si Non N.r. so

La/e porta/e blindata/e 1 2 3 4 Il bloccaggio per le finestre 1 2 3 4 Le inferriate alle porte e/o alla/e

finestra/e o le serrande blindate 1 2 3 4 Un servizio di portierato

condominiale o un custode 1 2 3 4 Un dispositivo di allarme 1 2 3 4 Una cassaforte per la

custodia di oggetti 1 2 3 4

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SSEEZZIIOONNEE 1188 .......... CCOONNTTIINNUUAAZZIIOONNEE DDEELLLLAA SSCCHHEEDDAA GGEENNEERRAALLEE CCOOMMPPOONNEENNTTEE FFAAMMIILLIIAARREE IINN TTAARRGGEETT NN°° 22--99 Notizie relative agli eventuali altri componenti (Per le persone di 6 anni e più) 1.1 TITOLO DI STUDIO PIÙ ALTO CONSEGUITO Dottorato di ricerca o specializzazione post-laurea 1 Laurea 2 Diploma universitario 3 Diploma o qualifica di scuola media superiore (4-5 anni) 4 Diploma o qualifica di scuola media superiore (2-3 anni) 5 Licenza di scuola media inferiore 6 Licenza elementare 7 Nessun titolo - sa leggere e scrivere 8 Nessun titolo - non sa leggere e/o scrivere 9

(Per le persone di 14 anni e più) 1.2 CONDIZIONE Occupato 1 In cerca di nuova occupazione 2 In cerca di prima occupazione 3 In servizio di leva o servizio civile sostitutivo 4 Casalinga 5 Studente 6 Inabile al lavoro 7 Persona ritirata dal lavoro 8 In altra condizione 9

(Se codice 5 - casalinga -) 1.3 LEI HA MAI SVOLTO IN PASSATO, PER ALMENO UN ANNO,

UN LAVORO RETRIBUITO CHE LA OCCUPAVA PER PIÙ DI 15 ORE LA SETTIMANA? Si 1 pass. a 1.4bis No 2 pass. a 1 .7

(Per gli occupati, ovvero cod.1 a q.1.2) 1.4 POSIZIONE NELLA PROFESSIONE (Se codice 2÷8 a quesito 1.2 o codice 2 a quesito 1.3) 1.4 BIS QUALE È STATO L’ULTIMO LAVORO RETRIBUITO CHE

HA SVOLTO? a) Alle dipendenze come: dirigente 01 direttivo quadro 02 impiegato, intermedio 03 capo operaio, operaio subalterno e assimilati 04 apprendista 05 lavoratore a domicilio per conto imprese 06

b) Autonomo come: imprenditore 07 libero professionista 08 lavoratore in proprio 09 socio di cooperativa di produzione di beni e/o

prestazioni di servizio 10 coadiuvante 11

1.5 ATTIVITÀ ECONOMICA agricoltura, caccia, pesca 1 industria, estrazione, manifatture, energia 2 costruzioni 3 commercio all’ingrosso e al dettaglio, alberghi e ristoranti 4 trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 5 intermediazioni, noleggio, altre attività professionali 6 pubblica amministrazione e difesa 7

istruzione, sanità ed altri servizi sociali 8 altri servizi 9

1.7 CITTADINANZA Italiana 1 Altra (specificare) 2 Apolide 3

SI PROSEGUE RIPETENDO IL PERCORSO DALLA 1.1 ALLA 1.7 PER OGNI ALTRO COMPONENTE DELLA FAMIGLIA IN TARGET, OPPURE Q.17.10

17.10 TORNANDO A LEI, NEL CORSO DEGLI ULTIMI 12 MESI LE È CAPITATO DI ESSERE FERMATO PER LA STRADA MENTRE ERA IN AUTOMOBILE O A PIEDI, ANCHE PER UN SEMPLICE CONTROLLO DEI DOCUMENTI, DALLA POLIZIA STRADALE, CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA?

No, mai 1 Si, mentre ero in automobile 2 Si, mentre ero a piedi 3

17.11 A QUANTO AMMONTA APPROSSIMATIVAMENTE IL

REDDITO MENSILE COMPLESSIVO NETTO DELLA SUA FAMIGLIA? (SOMMI TUTTE LE ENTRATE SUE E DEI SUOI FAMILIARI):

Fino a 600.000 Lire 01 Da 600.001 a 1.000.000 02 Da 1.000.001 a 1.500.000 03 Da 1.500.001 a 2.000.000 04 Da 2.000.001 a 2.500.000 05 Da 2.500.001 a 3.000.000 06 Da 3.000.001 a 4.000.000 07 Da 4.000.001 a 5.000.000 08 Da 5.000.001 a 6.000.000 09 Da 6.000.001 a 7.000.000 10 Da 7.000.001 a 8.000.000 11 Da 8.000.001 a 10.000.000 12 Da 10.000.001 a 12.000.000 13 Oltre 12.000.000 14 Non so 15 Non risponde 16

(Nel caso in cui l’intervistato non abbia subito nessun tipo di reato alle sezioni 4, 9,10 e 11, - se cod. no a dom.10.4) 17.12 LE SEMBRA CHE ABBIAMO PARLATO DI TUTTI GLI AVVENIMENTI DI CUI LEI E’ STATO VITTIMA NEGLI ULTIMI 3 ANNI, O CI SONO EPISODI TRALASCIATI DI CUI VORREBBE PARLARE?

Specificare: ___________________________________________________ ‘Si’: abbiamo parlato di tutto IINNTTEERRVVIISSTTAA CCOONNCCLLUUSSAA.. RRIINNGGRRAAZZIIAARREE EE CCHHIIUUDDEERREE PPEERR IILL RRIILLEEVVAATTOORREE

Disponibilità dell’intervistato: - Scarsa durante tutta l’intervista 1 - Scarsa all’inizio, migliore in seguito 2 - Sufficiente 3 - Buona 4 - Molto buona 5

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Difficoltà sezione molestie: Difficoltà sistemi di sicurezza - Molto 1 - Molto 1

- Abbastanza 2 - Abbastanza 2

- Poco 3 - Poco 3

- Per niente 4 - Per niente 4

Numero Verde: (risposta singola) - Ha intenzione di chiamare 1

- Ha già chiamato 2

- Argomento utile per ottenere l’intervista 3

- Argomento non trattato 4

- Non è riuscito a contattare il N.V. 5

- Argomento trattato nel corso dell’intervista 6

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INDICE DELLE TAVOLE STATISTICHE

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1. Tavole regionali

Tavola 1.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e tipo di comune (dati in valori assoluti e percen-tuale per sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale)

Tavola 1.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio)

Tavola 1.4 - Intervistati e valori di riporto all'universo per provincia e tipo di comune (dati in valori assoluti e percentuale per provincia e tipo di comune)

Tavola 1.5 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per numero di stanze (dati in valori assoluti e percentuale per numero di stanze)

Tavola 1.6 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per titolo di occupazione dell'abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di occupazione)

Tavola 1.7 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per tipo di abitazione)

Tavola 1.8 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per comune di abitazione)

Tavola 1.9a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.9b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.10a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.10b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.11a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.11b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.12a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.12b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.13a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.13b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.14a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.14b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.15a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.15b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.16a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.16b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.17a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.17b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.18a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

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Tavola 1.18b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.19a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.19a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.20a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.20b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.21a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.21b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.22a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.22b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e po-sizione)

Tavola 1.23a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.23b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.24a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.24b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.25a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.25b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.26a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.26b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.27a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.27b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.28a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.28b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.29a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.29b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.30a - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

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Tavola 1.30b - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.31a - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.31b - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.32a - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.32b - Percezione nelle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.33a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.33b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.34a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.34b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.35a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.35b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.36a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.36b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.37a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.37b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e po-sizione)

Tavola 1.38a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.38b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.39a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola 1.39b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola 1.40a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per condizione e posizione professionale (dati in migliaia)

Tavola 1.40b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per condizione e posizione professionale (per 100 persone di uguale condizione e posizione)

Tavola 1.41a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per titolo di studio (dati in migliaia)

Tavola 1.41b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per titolo di studio (per 100 persone di uguale titolo di studio)

Tavola 1.42a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

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Tavola 1.42b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.43a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.43b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.44a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.44b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di abitazione (per 100 famiglie di uguale tipo di abitazione)

Tavola 1.45a - Diffusione di comportamenti 'di sicurezza' da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.45b - Diffusione di comportamenti 'di sicurezza' da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.46a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.46b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.47a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per sesso (dati in migliaia)

Tavola 1.47b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per sesso (per 100 persone di uguale sesso)

Tavola 1.48a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.48b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.49a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per sesso (dati in migliaia)

Tavola 1.49b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per sesso (per 100 persone di uguale sesso)

Tavola 1.50a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.50b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.51a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.51b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 12 mesi, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.52a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze sessuali nel corso della vita, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.52b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze sessuali nel corso della vita, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione)

Tavola 1.53a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze sessuali nel corso degli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola 1.53b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie e/o violenze sessuali nel corso degli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione)

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2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Tavole provinciali (le tavole provinciali si ripetono per ciascuna provincia nei capitoli da 2 a 10)

Tavola x.1 - Intervistati e valori di riporto all'universo per sesso, età e comune di abitazione (dati in valori assoluti e percentuale per sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.2 - Intervistati e valori di riporto all'universo per condizione e posizione professionale (dati in valori assoluti e percentuale per condizione e posizione professionale)

Tavola x.3 - Intervistati e valori di riporto all'universo per titolo di studio (dati in valori assoluti e percentuale per titolo di studio)

Tavola x.4 - Famiglie intervistate e valori di riporto all'universo, per tipo di abitazione (dati in valori assoluti e in per-centuale per tipo di abitazione)

Tavola x.5a - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in mi-gliaia)

Tavola x.5b - Frequenza con cui le persone escono per fare la spesa, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.6a - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola x.6b - Frequenza con cui le persone usano l'auto, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.7a - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola x.7b - Frequenza con cui le persone escono la sera, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.8a - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in mi-gliaia)

Tavola x.8b - Frequenza con cui le persone usano i mezzi pubblici, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.9a - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.9b - Senso di sicurezza e di insicurezza nelle persone di 14 anni e più quando la sera camminano da sole nella zona in cui vivono, per sesso, classi di età e comune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.10a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e co-mune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.10b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di giorno, per sesso, classi di età e co-mune di abitazione (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.11a - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola x.11b - Frequenza con cui le persone da sole si chiudono a chiave in casa di notte, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.12a - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.12b - Percezione delle persone di 14 anni e più del controllo esercitato dalle forze dell'ordine nella loro zona, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.13a - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola x.13b - Percezione delle persone del rischio criminalità nelle zone in cui vivono, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.14a - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

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Tavola x.14b - Frequenza con cui si dichiara di vedere, anche solo raramente, alcuni elementi di 'disordine sociale' nella zona di residenza, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.15a - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (dati in migliaia)

Tavola x.15b - Controlli delle forze dell'ordine subiti nell'ultimo anno, per sesso, classi di età e tipo di comune (per 100 persone di uguale sesso, età e tipo di comune)

Tavola x.16a - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.16b - Sistemi di sicurezza installati sui veicoli posseduti dalle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola x.17a - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.17b - Diffusione di sistemi di protezione nella casa da parte delle famiglie, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola x.18a - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abi-tazione (dati in migliaia)

Tavola x.18b - Persone che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abi-tazione (per 100 persone di uguale comune di abitazione)

Tavola x.19a - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.19b - Famiglie che sono state vittime di comportamenti criminosi negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 famiglie di uguale comune di abitazione)

Tavola x.20a - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (dati in migliaia)

Tavola x.20b - Donne fra i 14 e i 59 anni che sono state vittime di molestie sessuali nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per tipo di comune di abitazione (per 100 donne fra i 14 e i 59 anni di uguale comune di abitazione)

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[Testo per la IV di copertina] Oltre 1.000 persone intervistate in ognuna delle nove province che compongono l’Emilia-Romagna, per un totale di 11.700 interviste effettuate, costituiscono la solida base con cui si è cercato di descrivere la condizione della sicurezza secondo l’esperienza degli uomini e delle donne residenti in questa regione. La sicurezza costituisce in realtà un aspetto multiforme poiché i significati che essa evoca sono senz’altro diversi. Ad esempio, la preoccupazione sociale per la criminalità, la paura personale di restarne vittime e l’esperienza di aver subito un reato sono senz’altro fenomeni che con la sicurezza hanno a che fare, ma vanno collocati su piani diversi. Nell’indagine di cui qui si presentano i risultati, svolta dall’Istat tra l’autunno del 1997 e la primavera del 1998 come ampliamento dell’indagine nazionale rivolta ad un campione di 50.000 persone, il tema della sicurezza è affrontato descrivendo comportamenti e percezioni dei cittadini, ponendo una particolare attenzione alle vittime di reato. Oltre a descrivere l’andamento di questi fenomeni nelle nove province della regione, il volume consente facili raffronti tra territori simili arrivando anche a fornire, per gli indicatori presentati, una disaggregazione sub-provinciale che evidenzia i valori rilevati nelle città capoluogo. In generale, il volume fornisce su una materia tanto attuale quanto “sfuocata” un contributo teso non solo a descrivere i fenomeni ma anche a darne una cornice dimensionale. L’indagine sulla sicurezza dei cittadini, promossa dall’Istat, avrà cadenza quinquennale ed è destinata a costituire uno dei punti di riferimento obbligati per quanti, anche sulla scorta delle iniziative intraprese dalla Regione Emilia-Romagna, lavorano per sviluppare politiche attive di miglioramento della sicurezza.