Casa di cura Città di Parma S.p.a. · da parte di Banca Intesa San-paolo, che verranno erogati ai...

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Casa di cura Città di Parma S.p.a. RASSEGNA STAMPA 2016

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Casa di cura Città di Parma S.p.a.

RASSEGNA STAMPA2016

- RASSEGNA STAMPA • 2016 -- RASSEGNA STAMPA • 2016 -

MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016 13

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NotizieInBreveCOMUNE

Contributiper la pratica sportivann Il Comune ha pubblicato ilbando per l'assegnazione dicontributi destinati alle fami-glie per sostenere la praticasportiva dei ragazzi dai 7 ai 17anni. L'amministrazione hainfatti stanziato 60.000 euro,di cui 40.000 frutto di unasponsorizzazione del progettoda parte di Banca Intesa San-paolo, che verranno erogati aigenitori che nel corso dell'an-no 2015 hanno affrontato spe-se per l'iscrizione dei figli acorsi di pratica sportiva. I re-quisiti richiesti sono età com-presa fra i 7 e i 17 anni (conriferimento all'anno 2015), re-sidenza a Parma, redditoISEE entro i 12.000 euro epossesso di ricevute di paga-menti per le quote di iscri-zione effettuati nell'anno so-lare 2015 a società sportive,federazioni o enti riconosciutidal Coni. Le domande, com-pilate sui moduli in distribu-zione al Duc , corredate dalladocumentazione richiesta, do-vranno pervenire agli sportel-li del Duc entro le ore 17,30del 15 febbraio 2016.

INCONTRO

Mediorientequestione apertann A circa un anno dalla stra-ge di Charlie Hebdo e pochimesi dopo gli attentati del 13novembre scorso a Parigi, ilgruppo giovanile del Partitodemocratico cittadino orga-nizza per il prossimo giovedì14 gennaio alle ore 21 al Cir-colo Arci Zerbini (borgo San-ta Caterina 1) una serata sultema «Medioriente questioneaperta.Le cause del fenomeno Isis eil ruolo dell'Europa», conun’intervista, a cura di TitoMora e Manuel Marsico, alprofessor Francesco Raschi,docente di relazioni interna-zionali presso l'Università diParma e all'Università di Bo-logna.L’occasione dell'incontro pub-blico permetterà di approfon-dire il tema e cercare di farechiarezza sui complicati sce-nari geopolitici odierni, sullecause della nascita e dello svi-luppo del cosiddetto Statoislamico e sulle prospettive dipace per quella zona. La cit-tadinanza è invitata a par-tecipare.

SANITA' IN TANTI INCONTRO ALLA CASA DI CURA «CITTA' DI PARMA» SULLA TECNICA OPERATORIA

I vantaggi della chirurgia laparoscopica

SALUTE UNA MODALITÀ CAPILLARE E COMODA DI DISTRIBUZIONE

Nelle farmaciepiù medicinepassate dall'AuslAmpliata la convenzione con Federfarma:140 mila i farmaci disponibili da marzo

Monica Tiezzi

II Dal prossimo primo marzo sa-ranno circa 90 mila all'anno inpiù le confezioni dei farmaci percurare alcune patologie croni-che dispensate dalle farmaciedel territorio provinciale perconto dell’Ausl di Parma.

Una cifra che si aggiunge allecirca 45 mila specialità già for-nite dalle farmacie - private ecomunali - per conto dell'Azien-da sanitaria locale e che porta acirca 140 mila all'anno le con-fezioni di medicinali passate dalservizio sanitario nazionale e di-stribuite dai farmacisti.

Nel quadro dell'accordo fra Fe-derfarma regionale (associazio-ne che riunisce i titolari di far-macia) e Servizio sanitario re-gionale, ieri è stata siglata l'in-tesa fra Federfarma Parma (cheriunisce 129 farmacie del terri-torio) e Ausl di Parma, validafino al 2017, che permette ai pa-zienti con patologie croniche (inparticolare neurologiche, respi-ratorie e tumorali) di reperire ifarmaci - che prima dell'accordocon i farmacisti erano distribuitinei presidi Ausl come farmacie

ospedaliere e ambulatori specia-listici - attraverso una rete di di-stribuzione capillare, esibendola ricetta rilasciata dal propriomedico.

Soddisfatta la direttrice del -l'Ausl Elena Saccenti, che parladi un accordo «frutto di un lun-go lavoro con le farmacie e con imedici di medicina generale».

Il nuovo sistema di distribu-zione, aggiunge Saccenti, «svi-lupperà ulteriormente l'appro-priatezza dell'assistenza farma-ceutica, settore nel quale Parmaè all'avanguardia in Emilia Ro-magna. In base ai dati 2015, afronte di una spesa farmaceuticamedia convenzionata regionaledi 108 euro pro capite annuo,Parma si attesta sui 100 euro, ildato più basso in Regione».

Il presidente di FederfarmaEmilia Romagna, Domenico DalRe, da atto ai professionisti dellasanità di Parma di «grande di-sponibilità a raggiungere un ac-cordo. Disponibilità non sempredimostrata dagli operatori di al-tre province. Con questa intesaParma realizza il servizio più vir-tuoso in Regione, offrendo una

distribuzione capillare sulle 24ore, che riesce anche ad abbat-tere i costi rispetto al precedentemodello distributivo».

I farmacisti reperiranno i far-maci - acquistati in grandi quan-titativi dall'Ausl attraverso gared'acquisto di area vasta, e quindigeneralmente spuntando prezzicompetitivi - da grossisti indicatidall'Ausl. Il farmacista avrà unrimborso spese di 3,80 più Ivaper ogni confezione distribuita,ai quali però vanno detratti 1,25euro di spese di trasporto, a ca-rico dei farmacisti. Insomma, unservizio offerto senza la prospet-tiva di grossi guadagni, ma so-prattutto nell'ottica, spiega Ales-sandro Merli, presidente di Fe-derfarma Parma, di «garantireuna distribuzione anche nei pic-coli centri periferici, della mon-tagna e della Bassa, ribadendo ilruolo importante delle farmaciecome presidi sanitari del terri-torio».

Un servizio che, ricorda Dal Re,si aggiunge a quello della pre-notazione di esami diagnosticiche già le farmacie svolgono datempo per conto dell'Ausl. u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Farmaci In alto Alessandro Merli ed Elena Saccenti. Qui sopra, un farmacista al lavoro.

I DATI AGENAS

Cardiochirurgiadel Maggioretra le miglioriin regioneII La cardiochirurgia di Parma èuna punta di diamante della sa-nità in Emilia-Romagna. A certi-ficarlo sono i dati raccolti dall’A-genas (Agenzia nazionale per i ser-vizi sanitari regionali) che descri-vono quella del Maggiore comeuna delle strutture più virtuose inregione per minore mortalità.

«Voglio fare i miei più vivi com-plimenti – dice il consigliere re-gionale Pd e vicepresidente dellacommissione Politiche per la Sa-lute della regione, AlessandroCardinali –a tutto il personale chelavora in questa struttura, a par-tire dal direttore Tiziano Gherli, ea tutto il suo staff. Questi successisono arrivati anche grazie all’ap -porto della cardiologia generale inuna continua integrazione tra lavarie branche, che è stato elemen-to fondamentale nel passato e chedovrà continuare ad essere anchenel futuro».

I numeri diffusi dall’Agenas de-scrivono un Ospedale Maggiorecon standard di qualità e efficaciadi alto livello. «Questo risultato di-mostra, ancora una volta – sotto -linea Cardinali - che il nostro ospe-dale è il secondo hub dell’Emi -lia-Romagna. Un plauso va allanuova dirigenza dell’Aziendaospedaliera che ha portato un im-portante valore aggiunto all’interastruttura». Per l’esponente parmi-giano del Partito democratico, pe-rò, serve ancora puntare sulla qua-lità sia del personale che dei mac-chinari. «Questi dati – spiega – cidicono quanto sia fondamentalecontinuare a fare il massimo permigliorare i nostri ospedali. Inquesto senso è necessario lavorareper la formazione continua delpersonale medico, ma anche in-vestire sulla parte tecnica».u r.c.

Primo piano

90MILAin più all'anno le confezionidi medicinali che sarannodistribuite dalle farmacie,dal primo marzo, per contodell'Ausl. Cifra che porta a140 mila i farmaci distribuiticon questa modalità

129LE FARMACIEdel territorio cheaderiscono (anche se nonin maniera vincolante)all'accordo siglatodall'Azienda sanitarialocale di Parma eFederfarma Parma

108EUROpro capite la spesafarmaceutica annualemedia convenzionata inEmilia Romagna. Parma siattesta sui 100 euro, il datopiù basso in tutta laRegione

Relatoridel simposioBruno Andreie Gianluca BenassiII La chirurgia laparoscopica emininvasiva è stata al centro diun seguitissimo incontro che haaperto il Progetto Medico Chi-rurgico del Programma di Edu-cazione medica continua pro-mosso dalla Casa di cura Città diParma. Bruno Andrei e GianlucaBenassi, rispettivamente Refe-rente e medico del Progetto Chi-rurgia mininvasiva ginecologicae oncologica della Città di Par-ma, hanno parlato della chirur-gia mininvasiva in ambito gine-cologico, sottolineato come l’ap -proccio ad un intervento chirur-gico deve oggi obbligatoriamen-te prevedere la scelta di vie ope-ratorie e tecnologie sempre piùrispettose dell’integrità fisica epsicologica della donna. «Co-raggiosamente introdotta da al-cuni pionieri ginecologi alla finedegli anni settanta in aperta sfi-da alla tradizione delle chirurgia

«a cielo aperto» la laparoscopia,nonostante la diffidenza inizia-le, visti gli evidenti vantaggi, haavuto negli anni diffusione cre-scente.- ha sottolineato Andrei-La via laparoscopica si avvaleadesso della terza dimensione(Laparoscopia 3D di cui è dotata

la Casa di cura Città di Parma);ne guadagna la gestualità e laspazialità operatoria, con evi-denti benefici in termini di pre-cisione chirurgica e rapidità».

«Altri vantaggi sono stati datidall’introduzione di strumentichirurgici dal calibro piccolissi-

mo sino a 3 millimetri - ha spie-gato Benassi -. In patologie e pa-zienti selezionate il guadagnoestetico è notevole, con cicatriciaddominali pressochè invisibilia parità di efficacia tecnica».

Stefano Cecchini, specialista inChirurgia della Città di Parma

ha analizzato le principali pro-cedure chirurgiche laparoscopi-che in chirurgia generale diviseper organo, sottolineando il ruo-lo crescente e i vantaggi delletecniche mini-invasive addomi-nali.

«Negli ultimi decenni si è ve-rificato un progressivo incre-mento del numero e della com-plessità delle procedure laparo-scopiche effettuate, miglioran-do i risultati a breve termine emantenendo risultati a lungotermine identici alla tecnica tra-dizionale - ha evidenziato Cec-chini- Ad oggi anche interventiaddominali maggiori quali le re-sezioni oncologiche del fegato,del pancreas o del retto sotto-pe-ritoneale vengono eseguiti contecnica mini-invasiva, con enor-mi vantaggi funzionali ed este-tici per i pazienti. Il continuosviluppo tecnologico biomedicoha inoltre permesso il supera-mento di molti ostacoli tecnici,spostando i limiti della chirurgiamini-invasiva e semplificandomolte procedure chirurgi-che». u r.c.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARTEDÌ 12 GENNAIO 2016 13

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NotizieInBreveCOMUNE

Contributiper la pratica sportivann Il Comune ha pubblicato ilbando per l'assegnazione dicontributi destinati alle fami-glie per sostenere la praticasportiva dei ragazzi dai 7 ai 17anni. L'amministrazione hainfatti stanziato 60.000 euro,di cui 40.000 frutto di unasponsorizzazione del progettoda parte di Banca Intesa San-paolo, che verranno erogati aigenitori che nel corso dell'an-no 2015 hanno affrontato spe-se per l'iscrizione dei figli acorsi di pratica sportiva. I re-quisiti richiesti sono età com-presa fra i 7 e i 17 anni (conriferimento all'anno 2015), re-sidenza a Parma, redditoISEE entro i 12.000 euro epossesso di ricevute di paga-menti per le quote di iscri-zione effettuati nell'anno so-lare 2015 a società sportive,federazioni o enti riconosciutidal Coni. Le domande, com-pilate sui moduli in distribu-zione al Duc , corredate dalladocumentazione richiesta, do-vranno pervenire agli sportel-li del Duc entro le ore 17,30del 15 febbraio 2016.

INCONTRO

Mediorientequestione apertann A circa un anno dalla stra-ge di Charlie Hebdo e pochimesi dopo gli attentati del 13novembre scorso a Parigi, ilgruppo giovanile del Partitodemocratico cittadino orga-nizza per il prossimo giovedì14 gennaio alle ore 21 al Cir-colo Arci Zerbini (borgo San-ta Caterina 1) una serata sultema «Medioriente questioneaperta.Le cause del fenomeno Isis eil ruolo dell'Europa», conun’intervista, a cura di TitoMora e Manuel Marsico, alprofessor Francesco Raschi,docente di relazioni interna-zionali presso l'Università diParma e all'Università di Bo-logna.L’occasione dell'incontro pub-blico permetterà di approfon-dire il tema e cercare di farechiarezza sui complicati sce-nari geopolitici odierni, sullecause della nascita e dello svi-luppo del cosiddetto Statoislamico e sulle prospettive dipace per quella zona. La cit-tadinanza è invitata a par-tecipare.

SANITA' IN TANTI INCONTRO ALLA CASA DI CURA «CITTA' DI PARMA» SULLA TECNICA OPERATORIA

I vantaggi della chirurgia laparoscopica

SALUTE UNA MODALITÀ CAPILLARE E COMODA DI DISTRIBUZIONE

Nelle farmaciepiù medicinepassate dall'AuslAmpliata la convenzione con Federfarma:140 mila i farmaci disponibili da marzo

Monica Tiezzi

II Dal prossimo primo marzo sa-ranno circa 90 mila all'anno inpiù le confezioni dei farmaci percurare alcune patologie croni-che dispensate dalle farmaciedel territorio provinciale perconto dell’Ausl di Parma.

Una cifra che si aggiunge allecirca 45 mila specialità già for-nite dalle farmacie - private ecomunali - per conto dell'Azien-da sanitaria locale e che porta acirca 140 mila all'anno le con-fezioni di medicinali passate dalservizio sanitario nazionale e di-stribuite dai farmacisti.

Nel quadro dell'accordo fra Fe-derfarma regionale (associazio-ne che riunisce i titolari di far-macia) e Servizio sanitario re-gionale, ieri è stata siglata l'in-tesa fra Federfarma Parma (cheriunisce 129 farmacie del terri-torio) e Ausl di Parma, validafino al 2017, che permette ai pa-zienti con patologie croniche (inparticolare neurologiche, respi-ratorie e tumorali) di reperire ifarmaci - che prima dell'accordocon i farmacisti erano distribuitinei presidi Ausl come farmacie

ospedaliere e ambulatori specia-listici - attraverso una rete di di-stribuzione capillare, esibendola ricetta rilasciata dal propriomedico.

Soddisfatta la direttrice del -l'Ausl Elena Saccenti, che parladi un accordo «frutto di un lun-go lavoro con le farmacie e con imedici di medicina generale».

Il nuovo sistema di distribu-zione, aggiunge Saccenti, «svi-lupperà ulteriormente l'appro-priatezza dell'assistenza farma-ceutica, settore nel quale Parmaè all'avanguardia in Emilia Ro-magna. In base ai dati 2015, afronte di una spesa farmaceuticamedia convenzionata regionaledi 108 euro pro capite annuo,Parma si attesta sui 100 euro, ildato più basso in Regione».

Il presidente di FederfarmaEmilia Romagna, Domenico DalRe, da atto ai professionisti dellasanità di Parma di «grande di-sponibilità a raggiungere un ac-cordo. Disponibilità non sempredimostrata dagli operatori di al-tre province. Con questa intesaParma realizza il servizio più vir-tuoso in Regione, offrendo una

distribuzione capillare sulle 24ore, che riesce anche ad abbat-tere i costi rispetto al precedentemodello distributivo».

I farmacisti reperiranno i far-maci - acquistati in grandi quan-titativi dall'Ausl attraverso gared'acquisto di area vasta, e quindigeneralmente spuntando prezzicompetitivi - da grossisti indicatidall'Ausl. Il farmacista avrà unrimborso spese di 3,80 più Ivaper ogni confezione distribuita,ai quali però vanno detratti 1,25euro di spese di trasporto, a ca-rico dei farmacisti. Insomma, unservizio offerto senza la prospet-tiva di grossi guadagni, ma so-prattutto nell'ottica, spiega Ales-sandro Merli, presidente di Fe-derfarma Parma, di «garantireuna distribuzione anche nei pic-coli centri periferici, della mon-tagna e della Bassa, ribadendo ilruolo importante delle farmaciecome presidi sanitari del terri-torio».

Un servizio che, ricorda Dal Re,si aggiunge a quello della pre-notazione di esami diagnosticiche già le farmacie svolgono datempo per conto dell'Ausl. u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Farmaci In alto Alessandro Merli ed Elena Saccenti. Qui sopra, un farmacista al lavoro.

I DATI AGENAS

Cardiochirurgiadel Maggioretra le miglioriin regioneII La cardiochirurgia di Parma èuna punta di diamante della sa-nità in Emilia-Romagna. A certi-ficarlo sono i dati raccolti dall’A-genas (Agenzia nazionale per i ser-vizi sanitari regionali) che descri-vono quella del Maggiore comeuna delle strutture più virtuose inregione per minore mortalità.

«Voglio fare i miei più vivi com-plimenti – dice il consigliere re-gionale Pd e vicepresidente dellacommissione Politiche per la Sa-lute della regione, AlessandroCardinali –a tutto il personale chelavora in questa struttura, a par-tire dal direttore Tiziano Gherli, ea tutto il suo staff. Questi successisono arrivati anche grazie all’ap -porto della cardiologia generale inuna continua integrazione tra lavarie branche, che è stato elemen-to fondamentale nel passato e chedovrà continuare ad essere anchenel futuro».

I numeri diffusi dall’Agenas de-scrivono un Ospedale Maggiorecon standard di qualità e efficaciadi alto livello. «Questo risultato di-mostra, ancora una volta – sotto -linea Cardinali - che il nostro ospe-dale è il secondo hub dell’Emi -lia-Romagna. Un plauso va allanuova dirigenza dell’Aziendaospedaliera che ha portato un im-portante valore aggiunto all’interastruttura». Per l’esponente parmi-giano del Partito democratico, pe-rò, serve ancora puntare sulla qua-lità sia del personale che dei mac-chinari. «Questi dati – spiega – cidicono quanto sia fondamentalecontinuare a fare il massimo permigliorare i nostri ospedali. Inquesto senso è necessario lavorareper la formazione continua delpersonale medico, ma anche in-vestire sulla parte tecnica».u r.c.

Primo piano

90MILAin più all'anno le confezionidi medicinali che sarannodistribuite dalle farmacie,dal primo marzo, per contodell'Ausl. Cifra che porta a140 mila i farmaci distribuiticon questa modalità

129LE FARMACIEdel territorio cheaderiscono (anche se nonin maniera vincolante)all'accordo siglatodall'Azienda sanitarialocale di Parma eFederfarma Parma

108EUROpro capite la spesafarmaceutica annualemedia convenzionata inEmilia Romagna. Parma siattesta sui 100 euro, il datopiù basso in tutta laRegione

Relatoridel simposioBruno Andreie Gianluca BenassiII La chirurgia laparoscopica emininvasiva è stata al centro diun seguitissimo incontro che haaperto il Progetto Medico Chi-rurgico del Programma di Edu-cazione medica continua pro-mosso dalla Casa di cura Città diParma. Bruno Andrei e GianlucaBenassi, rispettivamente Refe-rente e medico del Progetto Chi-rurgia mininvasiva ginecologicae oncologica della Città di Par-ma, hanno parlato della chirur-gia mininvasiva in ambito gine-cologico, sottolineato come l’ap -proccio ad un intervento chirur-gico deve oggi obbligatoriamen-te prevedere la scelta di vie ope-ratorie e tecnologie sempre piùrispettose dell’integrità fisica epsicologica della donna. «Co-raggiosamente introdotta da al-cuni pionieri ginecologi alla finedegli anni settanta in aperta sfi-da alla tradizione delle chirurgia

«a cielo aperto» la laparoscopia,nonostante la diffidenza inizia-le, visti gli evidenti vantaggi, haavuto negli anni diffusione cre-scente.- ha sottolineato Andrei-La via laparoscopica si avvaleadesso della terza dimensione(Laparoscopia 3D di cui è dotata

la Casa di cura Città di Parma);ne guadagna la gestualità e laspazialità operatoria, con evi-denti benefici in termini di pre-cisione chirurgica e rapidità».

«Altri vantaggi sono stati datidall’introduzione di strumentichirurgici dal calibro piccolissi-

mo sino a 3 millimetri - ha spie-gato Benassi -. In patologie e pa-zienti selezionate il guadagnoestetico è notevole, con cicatriciaddominali pressochè invisibilia parità di efficacia tecnica».

Stefano Cecchini, specialista inChirurgia della Città di Parma

ha analizzato le principali pro-cedure chirurgiche laparoscopi-che in chirurgia generale diviseper organo, sottolineando il ruo-lo crescente e i vantaggi delletecniche mini-invasive addomi-nali.

«Negli ultimi decenni si è ve-rificato un progressivo incre-mento del numero e della com-plessità delle procedure laparo-scopiche effettuate, miglioran-do i risultati a breve termine emantenendo risultati a lungotermine identici alla tecnica tra-dizionale - ha evidenziato Cec-chini- Ad oggi anche interventiaddominali maggiori quali le re-sezioni oncologiche del fegato,del pancreas o del retto sotto-pe-ritoneale vengono eseguiti contecnica mini-invasiva, con enor-mi vantaggi funzionali ed este-tici per i pazienti. Il continuosviluppo tecnologico biomedicoha inoltre permesso il supera-mento di molti ostacoli tecnici,spostando i limiti della chirurgiamini-invasiva e semplificandomolte procedure chirurgi-che». u r.c.

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GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2016 11

INCHIESTA LAMPIONI SPENTI SU UN LATO DELLA STRADA DOVE SONO APPENA AVVENUTI DUE INCIDENTI, DI CUI UNO GRAVE

Via Sidoli al buio. E la sera c'è da avere pauraI residenti: «Situazionedi pericolo ancheper chi passeggiaper la strada»

Chiara Pozzati

II Più di due chilometri al buio, al-meno per metà. Ecco cosa succedein via Sidoli all’imbrunire e ribollela rabbia dei lettori che si rivolgonodirettamente al giornale. Così, adistanza di un giorno da due in-cidenti, di cui uno grave, accadutiproprio in questo spicchio di città,si solleva la voce dei residenti.

La prova sul campo lascia a boc-ca aperta: basta che poco dopo le18 imbocchi via Sidoli da via Za-rotto e la notizia ti si para davantisenza tanti complimenti. Sul latodestro i lampioni sono per lo piùspenti. L’illuminazione generale

dunque non è decisamente dellemigliori, «specialmente se a que-sto si aggiunge la foschia tipica diqueste sere o, peggio ancora, lapioggia» si sfoga chi ci abita.

Così questa strada, una tra le piùfrequentate e trafficate di Parma,sprofonda per lunghi tratti nellasemioscurità. I fasci di luce –piccolisprazzi nel buio –sono i fanali delleauto che viaggiano, per il resto «sevuoi vederci qualcosa sei costrettoa passeggiare sul lato illuminato»tuonano alcuni residenti. «Questasituazione non fa paura solo per ipossibili incidenti stradali, ma an-che per chi passeggia per la stra-da». Anche se il tema degli scontrifra auto e degli investimenti è quel-lo che fa più paura. E in effetti ditragedie in via Sidoli e dintorni sene sono consumate parecchie: l’ul -tima in ordine di tempo? Quella incui perse la vita Guido Pincolini, 89anni, travolto da un’auto pirata.

L’uomo, storico bidello del «MariaLuigia» in pensione, fu centrato eabbandonato sull’asfalto di via Ter-racini in un tardo pomeriggio dinovembre 2011.

«Ma se si guarda ai due incidentidi ieri (martedì per chi legge) i dub-bi sorgono spontanei: se due per-sone sono state colpite da un’autodi giorno figuriamoci quanto au-menta il rischio di sera».

E allora andiamo a rivedere lacronaca dei sinistri. Nel giro diun’ora, prima una ciclista e poi unpedone sono stati travolti da dueautomobili. Le conseguenze peg-giori sono state per la donna ri-masta vittima del primo scontro,una 64enne centrata da una vet-tura all’altezza dell’incrocio con viaZoni. Nemmeno un’ora dopo, stes-sa strada, nuovo incidente, fortu-natamente dalle conseguenze unpo’ meno gravi. Questa volta a fi-nire all’Ospedale è stata una signo-ra di 56 anni che, mentre a piedistava attraversando la strada, è sta-ta investita. «Insomma di tragedie–sfiorate o peggio –ce ne sono stateparecchie, perché nonostante tuttoc’è ancora metà strada al buio?».Difficile rispondere.u

© RIPRODUZIONE RISERVATAVia Sidoli Il lungo tratto rimasto senza illuminazione da un lato.

Lutto Scomparso a 86 anni punto di riferimento della Casa di cura Città di Parma

Parma

IL RICORDO TESTIMONIANZE D'AFFETTO

«Era una personaper bene, credevanel valore del dialogo»II In tanti ricordano il professorGiuseppe Salvi per la grande pro-fessionalità e per l'umanità chelo hanno contraddistinto nellasua lunga attività medica.

«E' venuta a mancare un'altratessera di quella medicina che hafatto grande Parma - tiene a sot-tolineare il presidente dell'Ordi-ne dei medici di Parma, Pieran-tonio Muzzetto - e mi auguro cheil suo lascito, fatto di professio-nalità, deontologia e profondaumanità, sia di impulso ancheper le nuove leve. Coniugandol'essere medico con il saper es-sere medico, è stato per anniconsigliere dell'Ordine e, in sin-tonia con la nostra linea, credevanel valore del dialogo per trovaresoluzioni non conflittuali tra col-leghi».

Un percorso professionale co-mune nell'arco del quale eranomaturati sentimenti genuini.

«Ci legava un rapporto di affet-to e stima - racconta Muzzetto - emi ha davvero toccato la suascomparsa, perché parliamo diuna persona ispirata costante-mente dall'etica e dal rispettoper gli altri».

«Lo ricordo come una personadi grande intelligenza e umanità -dice Cesare Azzali, direttore del-l'Unione Parmense degli Indu-striali -. Salvi era un grande cli-nico che aveva mantenuto neltempo la capacità di porre al cen-tro il rapporto medico-paziente.Lo contraddistinguevano com-petenza, serietà, sensibilità. Conlui scompare uno dei protagoni-sti della costruzione della sanità

privata a Parma, un professioni-sta che sapeva vedere oltre i re-ferti valorizzando il rapporto cli-nico e le relazioni interpersona-li».

Particolarmente commosso ilricordo di Massimo Moine, aiutodi medicina interna alla clinicaCittà di Parma.

«Sono al suo fianco da trent'an-ni - premette - è una perdita gra-vissima. Era una persona per be-ne, serio, estremamente genero-so, una guida per tutti. Noi, comemedici, gli dobbiamo tantissimo.Il vuoto che lascia è difficilmentecolmabile, sia dal punto di vistaprofessionale che umano. Era unbaluardo della medicina di unavolta, vissuta come un'autenticamissione. Per me era come un pa-d re » .

«Aveva una grande passioneper il suo lavoro e durante la sualunga attività professionale - ag-giunge Moine - ci ha insegnatocome ci si prende cura dei malaticon rispetto, dedizione ed umiltà.Con la sua scomparsa perdiamoun grande uomo e un professio-nista esemplare, sempre dispo-nibile con i colleghi più giovaninel dispensare consigli senzamai mancare di rispetto a qual-cuno».

«Ci mancherà molto - concludeMoine - anche se il suo ricordorimarrà indelebile, soprattutto incoloro che lo hanno conosciuto enegli anni hanno avuto il privi-legio di imparare da lui questomestiere difficile, ma meraviglio-so». uP.Gin.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Federica Panicieri

Si è spento ieri Giusep-pe Salvi, noto e stimatomedico. Una perditache ha suscitato pro-fondo cordoglio in cit-

tà, in tutti coloro che avevanoavuto il privilegio di conoscerlocome uomo e come professio-nista. Salvi, che aveva 86 anni,stava assistendo all'opera alTeatro Regio quando si è sen-tito male e, nonostante i tem-pestivi soccorsi, ieri mattina èdeceduto.Dopo una brillante carrierapresso l'Ospedale di Parma, Sal-vi dal 1978 era Responsabiledell'Unità operativa di medici-na della Casa di cura Città diParma di cui era anche Consi-gliere d'Amministrazione. Mol-to appassionato al suo lavoro,sentiva forte la voglia di tra-smettere il bello della sua pro-fessione anche agli altri, comehanno voluto sottolineare i suoicollaboratori.E che Giuseppe Salvi fosse ama-to da chi lavorava con lui lo te-stimoniavano ieri i tanti occhilucidi dei presenti nella sala ar-dente allestita alla Città di Par-ma. Collaboratori che non vo-

levano credere all'improvvisascomparsa di quello che è statoper tutti loro un punto di rife-rimento importantissimo pertanti anni.La sua voglia di trasmettere ilsuo amore per la professione dimedico lo avevano portato findal 1988 ad organizzare i Sim-posi medici della Città di Parmache ininterrottamente da allorarichiamano numerosissimi pro-fessionisti. Incontri che orga-nizzava con grande entusiasmo,credendo fortemente nella ne-cessità di aggiornamento pro-fessionale. Anche per il 2016 ilprofessor Salvi aveva organizza-to un ricco Programma di Sim-posi che saranno la viva testi-monianza del suo amore perquello che lui stesso definiva “un mestiere in cui non si smettemai di imparare”.Giuseppe Salvi è stato ancheper anni membro del Consigliodell'Ordine dei medici e ancoraora era in stretta contatto conl'Ordine con il quale collabora-va mettendo a disposizione lapropria grande competenzaprofessionale ed umana. Hasvolto inoltre anche una inten-sa attività di volontariato, an-che a livelli dirigenziali, presso

la Pubblica assistenza di Par-ma. Oltre al lavoro, GiuseppeSalvi aveva molte altre passioniche coltivava con l'adorata mo-glie, Maria Vittoria Valdrè, an-che lei medico e figura moltonota in città, che erano l'arte, ilteatro e i viaggi. Era molto le-gato alla famiglia, ai figli Mario,Matteo, Cristina e Stefania. Ne-gli ultimi anni la sua grandegioia poi erano i nipotini Ma-tilde e Giuseppe che adorava e

le cui foto facevano sempre bel-la mostra in primo piano sullasua scrivania. Con la scomparsadi Giuseppe Salvi Parma perdeuna figura di medico di grandespessore umano e professiona-le, ma anche un uomo moltostimato ed apprezzato come di-mostrano i tanti amici che inquesto momento si stannostringendo con affetto alla fa-miglia. u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La famigliaEra molto legatoalla moglieMaria Vittoria,ai figli e ai nipotini

SABATO E DOMENICA

Lush promuove duegiorni di solidarietànn Due giorni di solidarietàorganizzata da Lush, brandetico di cosmetici freschi efatti a mano, a sostegno del-l’Associazione Come il Pelli-cano di Parma, che opera perla tutela dei diritti dei minori.Sabato 16 e domenica 17 gen-naio i proventi raccolti dallabottega Lush di Parma, Stra-da della Repubblica, 17/a , at-traverso la vendita della cre-ma New Charity Pot sarannodevoluti all’Associazione.

NOTIZIEin BRE VE

BUZZI, ERAMO E GIOVANELLI

Si parla di bullismosabato alla Ubiknn Alla libreria Ubik sabatoalle 18 incontro su giovani,scuola e bullismo con Ma-rino Buzzi, autore del libro«L'ultima volta che ho avuto16 anni»; Pier Paolo Eramo,dirigente dell'Istituto com-prensivo Sanvitale e Alessan-dra Giovanelli, pedagogista.

OGGI SU RADIO PARMA

L'odissea di Jerrehin cerca di un sognonn L’odissea di Jerreh, il viag-gio su un gommone di un ra-gazzo in cerca di un sogno.Dopo la fuga dal Gambia, haattraversato il deserto e affron-tato il Mediterraneo. La suaintervista, realizzata dai redat-tori di Non Ci Sto Più Dentro,andrà in onda oggi pomeriggioalle 18 su Radio Parma. Se-guirà la rubrica “Radiodissea”,che caratterizza la trasmissionenata da un’idea della Fonda-zione Tommasini.

CIAC ONLUS

Sabato la giornatadelle migrazioninn Sabato, dalle ore 10 alle ore12.30 per le scuole e dalle ore16.30 alle ore 19 è in program-ma un appuntamento aperto atutta la cittadinanza. L’associa -zione Ciac onlus, con il pa-trocinio e il contributo del Co-mune di Parma, promuove unevento culturale e sociale: laGiornata delle migrazioni edell’accoglienza, che avrà luogopresso l’Auditorium del Palaz-zo del Governatore, in piazzaGaribaldi.

Addio a Salvi,uomo e medicod'altri tempiPassioni Amava l'arte, la musica, il teatro e i viaggiForte anche il suo impegno nel volontariato

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MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 201616

Colacino Samuele vestito da dottore per la festa di Halloween.

MEDICINA ALL'OSPEDALE MAGGIORE UN LUOGO VOTATO AL SOLLIEVO CON RICERCATORI D'ECCELLENZA

Il Centro dove si combatte il dolore

VETERINARIA ASSEGNATA A MARIA CHIARA PRESSANTO PER UNA TESI SULLE NEOPLASIE OCULARI DEL CAVALLO

Rotary, borsa di studio a una neolaureataSilvio Tiseno

II E’ la 25enne Maria ChiaraPressanto la vincitrice della bor-sa di studio istituita dal RotaryClub Parma Est per l’anno ac-cademico 2015/2016 destinata aun giovane laureato in medicinaveterinaria all’Università deglistudi di Parma.

Il contributo, del valore di 6mi-la euro, è stato assegnato nellamattinata di ieri, nella sede del-l’Ateneo, nel corso di una con-ferenza alla quale erano presentiLoris Borghi, rettore dell’Uni -versità di Parma, Paolo Botti,presidente del Rotary Club Par-ma Est, e Maria Cristina Ossi- Bravissima La cerimonia di consegna della borsa di studio alla neodottoressa Pressanto.

INIZIATIVA VOLUTA DAI FAMILIARI PER RICORDARE SAMUELE LUIGI COLACINO, MORTO DUE SETTIMANE FA

Il progetto «Dott. Cico»aiuterà i bambini che soffronoPresto in arrivo i copriflaconi con supereroi per i prodotti chemioterapici

Ilaria Ferrari

II Il dolore diventa solidarietà. Sa-muele Luigi Colacino, il 14ennemorto due settimane fa per unsarcoma dei tessuti molli, non ri-vivrà solo nell’amore di chi lo haconosciuto ma anche grazie alprogetto “Dott. Cico”.

«Io e Samuele quando eravamoall’ospedale abbiamo parlatospesso di quest’idea insieme ai vo-lontari di GiocamicoOnlus – rac -conta il fratello Nicola –. E’ un’i-niziativa che volevamo realizzareappena tutto fosse finito, appenaSamu fosse stato meglio. Poi lecose purtroppo sono andate inmodo diverso ma noi intendiamoportarla avanti comunque, in se-gno di continuità».

Il fondo “Samuele Luigi Cola-cino” è destinato alla realizzazio-ne di progetti e azioni per i bam-bini e le famiglie in carico alla pe-diatria dell’Azienda Ospedalieradi Parma in particolare al repartodi Oncoematologia Pediatrica.«Nello specifico vorremmo soste-nere attività ricreative, finanziarepossibili ricerche nell’ambito dimalattie pediatriche e donare be-ni necessari ad agevolare le curedei piccoli –spiegano i familiari diSamuele -. Il primo obiettivo che ciponiamo è la realizzazione di co-pri flaconi chemioterapici raffigu-ranti supereroi di cartoni animati,per cercare di infondere maggior

Parma

II Venerdì alle 20,30 avrà inizioalla Sala Convegni della Casa dicura Città di Parma il Program-ma di Educazione Medica con-tinua 2016 promosso dalla Cli-nica di piazzale Maestri. Si trattadi una intensa serie di simposiche, come ogni anno, era statavoluta e organizzata dal profes-sor Giuseppe Salvi, scomparsoimprovvisamente la scorsa set-timana.

Il professor Giuseppe Salvi, re -sponsabile dell’Unità operativadi Medicina nonché consigliered’amministrazione della Casa dicura era infatti anche il “padre”dei Simposi medici della Città diParma, che organizzava ininter-rottamente dal 1988 credendofortemente nell’importanza del-l’aggiornamento professionale.

Come certamente lui avrebbevoluto - hanno sottolineato i pro-motori dell'iniziativa - i Simposi

proseguiranno secondo il Pro-gramma da lui predisposto.

Il primo progetto di quest’annosarà quello dipendenze e nel pri-mo incontro, fissato appuntoper venerdì 22 gennaio, sarà re-latore il dottor Giuseppe Ferto-nani Affini che parlerà dei di-sordini da uso di alcol.

Il Progetto dipendenze preve-de poi altri due incontri, semprealle 20,30, fissati per venerdì 5febbraio con la dottoressa MariaCaterina Antonioni che tratteràdel Paziente tossicodipendentee per venerdì 19 febbraio con ladottoressa Lucia Giustina, cheaffronterà l’argomento Le di-pendenze comportamentali.

Il programma Ecm 2016 pro -seguirà poi per tutto l’anno conaltri quattro Progetti: Ematolo-gia, Ortopedia, Neurologia edEpatologia. u

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eIl fratello Nicola:«Raccolta fondie pagina Facebookper realizzare insiemeun sogno di Samu»

coraggio in un momento delicatoe doloroso. Forse chi non ha vis-suto la realtà ospedaliera di on-cologia non può capire fino in fon-do ma i bambini che hanno untumore stanno tutto il giorno con iflaconi attaccati e anche un pic-colo gesto come questo può aiu-tarli».

Lo spunto per i copriflacone ar-riva da un progetto realizzato inBrasile dall’ospedale A.C. Camar-go Cancer Center di San Paolo.

Per realizzare queste iniziativeda lunedì è attiva una raccolta didonazioni destinata a un FondoPatrimoniale gestito dalla Fonda-zione Munus Onlus di Parma chesi occupa di raccogliere risorse dadestinare a progetti e iniziative dirilevanza sociale.

«Munus controlla i soldi in en-trata e in uscita rendendo com-pletamente trasparente la gestio-ne di quanto raccolto» evidenziaNicola.

Per donare è possibile effettuareun bonifico all’iban IT76F0623012700 000038145735 specifican-do “Fondo Samuele Luigi Cola-cino” senza nessun costo di tran-sizione se fatto da banca Caripar-ma.

In alternativa è possibile scri-vere ai familiari di Samuele che sioccuperanno direttamente dellaraccolta delle donazioni. Inoltreda ieri mattina è attiva una paginaFacebook (Samuele L. Colacino –progetto dott. Cico) che in pocheore ha raggiunto quasi 700 ade-renti.

«La pagina ha lo scopo di pro-muovere i progetti che desideria-mo realizzare con il fondo in ri-cordo di Samuele – conclude Ni-cola – e speriamo che possa rac-cogliere sempre più partecipanti.Sarà il canale comunicativo uffi-ciale anche per spiegare il pro-gredire dei progetti».u

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SALUTE CON I DISORDINI DA USO DI ALCOL

Simposi medicialla Città di ParmaSi parte venerdì

prandi, prorettrice dell’area di-dattica e ai servizi agli studenti.

«Possiamo avere belle infra-strutture, aule bellissime, labo-ratori d’avanguardia e strumen-tazioni ‘’di punta’’: possiamoavere tutto questo ma se mancaun investimento sulle risorseumane tutto ciò rimane incom-piuto – ha spiegato il rettore -.Perciò iniziative come questa so-no importanti, il miglior inve-stimento che si possa fare oggisui giovani laureati è proprio in-vestire su di loro».

Le domande ammesse al ban-do sono state valutate da unacommissione composta da Pao-lo Botti, presidente del Rotary

Club Parma Est e professore or-dinario di clinica chirurgica ve-terinaria all’Università di Par-ma, Marco Vitale, professore or-dinario di anatomia umana nor-male all’Università di Parma, edalla professoressa Maria Cristi-na Ossiprandi, prorettrice e pro-fessore associato di microbiolo-gia veterinaria.

«E’ da anni che il Rotary ClubParma Est persegue una politicadi aiuto rivolta a giovani laurea-ti» ha dichiarato Paolo Botti, ilquale ha poi spiegato che la vin-citrice della borsa di studio, Ma-ria Chiara Pressanto, «si inte-resserà di un gel piastrinico cheha funzioni di crescita sui tes-suti, in questo caso nell’ambitodelle lesioni corneali del caval-lo».

Maria Chiara Pressanto si èlaureata il 3 novembre 2015 conla tesi «Approccio chirurgico al-le principali neoplasie oculari

del cavallo», con la valutazionedi 108/110.

Alle patologie oculari è rivoltoanche il progetto di ricerca pre-sentato insieme alla candidatu-ra per la borsa di studio, dal ti-tolo «Studio clinico dell’effettodel plasma autologo arricchitoin piastrine sulla rigenerazione eriparazione delle lesioni cornea-li del cavallo».

«Ringrazio il Rotary Club Par-ma Est per la preziosa oppor-tunità accordatami –ha spiegatola neodottoressa Pressanto -. Hopresentato questo tema per laborsa di studio al fine di darecontinuità alla mia tesi di lau-rea».

I risultati conseguiti sarannopresentati dalla vincitrice al ter-mine del progetto, in occasionedi un incontro conviviale orga-nizzato dal Rotary Club ParmaEst. u

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Le attività di ricercale loro ricadute pratichesono state illustratea un folto pubblico

Patrizia Celi

II Il dolore che prova la personamalata è un fatto strettamentepersonale, come la sua terapia,quella del presente e quella delfuturo, sempre più legata alle ca-ratteristiche genetiche dell’indi -viduo, al suo stile di vita e alla suaaspettativa di benessere. E na-turalmente alle condizioni checausano il dolore: patologie co-me il mal di schiena, il tumore,quelle che favoriscono il dolorepelvico nella donna; oppure sta-ti come il post-operatorio o ilparto.

Si tratta di condizioni che ven-gono tutte studiate nei filoni diricerca attivi presso il Centro diterapia del dolore di Parma di-retto da Guido Fanelli, primariodel reparto di Anestesia, riani-mazione e terapia antalgica del-l’Azienda ospedaliero universi-taria di Parma.

In questo luogo vocato al sol-lievo ma anche deputato allostudio di nuove terapie, si è co-stituito un team di ricercatorid’eccellenza, di diverse specia-lità, la cui rilevanza è valsa, solonell’ultimo anno, ben 7 milionidi euro di premi.

«Ogni giorno cerchiamo nuovesoluzioni per portare il malato anon soffrire – ha spiegato il caporicerca della struttura, MassimoAllegri –. Crediamo nel paziente,convinti che la persona provadolore quando dice di averlo».

Al bando quindi la cultura del“sopporta o sei un lagnone”o del“se non c’è causa evidente il do-lore è inventato”.

Nel Centro del Maggiore il do-lore che persiste e diventa cro-nico è preso molto sul serio eaffrontato tenendo conto dell’u-nicità di ogni individuo.

«Personalizzare la terapia èfondamentale» ha detto Fanelli,raccontando di come questo siavalido anche su grandi sistemi,come per le donne dai capellirossi e gli occhi verdi, che hannouna risposta diversa al Voltarenrispetto agli altri.

Poi ci sono persone sulle qualinon fa effetto la Tachipirina, mapossono prendere l’Aspirina eviceversa.

Per i cosiddetti “fans” (i far-maci anti infiammatori non ste-roidei che hanno anche effetto

analgesico) i medici del Centrohanno ammonito i presenti sul-l’utilizzo non corretto del farma-co, che non dovrebbe essere au-tosomministrato frequente-mente senza il parere del medicodi medicina generale.

«Per il dolore cronico o per-sistente ci sono poi i farmaci op-pioidi, derivati dalla morfina –ha spiegato Fanelli –. Poco pre-scritti in Italia perché evocanopaura a causa di un’associazionedi idee con il fine vita e la di-pendenza. Invece i terapisti deldolore li conoscono bene e li san-no usare con grande competen-za, privilegiandoli perché più si-curi di altri farmaci».

I filoni di ricerca attivi presso ilCentro del dolore del Maggiore ele loro ricadute nella pratica cli-nica, sono stati presentati al nu-meroso pubblico presente nellasala di rappresentanza dell'o-spedale Maggiore durante l’in -contro «Dolore acuto e cronico:le novità terapeutiche», pro-mosso in collaborazione con lastruttura Ricerca e innovazionedel Maggiore.u

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La scheda

Unico in regionenn Il Centro di terapia deldolore di Parma eroga ognianno oltre 15.000 prestazioni(circa 60 al giorno), durantel’orario di apertura degliambulatori (ore 9-18).Ristrutturato e ampliato unanno fa, ha 7 ambulatori, 2sale operatorie e un repartocon 6 posti letto. Ora è l’unicoHub (struttura di riferimento)per la cura del dolore cronicoin regione (anche se la reteregionale ne prevedrebbe unaltro nell’area est) ed è il piùgrande ed efficiente dei 16centri d’Italia. In regione cisono poi 15 centri satelliti diquello di Parma, che èdeputato alla rilevantefunzione di ricerca di nuoveterapie. Il Centro ha sede alsecondo piano del padiglioneCentrale (ex Monoblocco). Siaccede al Centro con larichiesta di visita redatta dalmedico curante.

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VENERDÌ 19 FEBBRAIO 20168

ANffAS - OnlusPARMA

ANFFaS di Parma-onlusAss.ne Naz.le Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali

Via Bassano del Grappa, 10/a - 43100 Parma - tel./fax 0521.782260e-mail: [email protected] web: www.anffasdiparma.it

ANFFaS - «vivere il sogno straordinario di una vita normale»

TRUFFA L'OFFERTA AD UN PANETTIERE DI GAIANO: «LA AGGIORNEREMO SULLE LEGGI DI IGIENE E SICUREZZA»

Si spacciano per dipendenti Ausl:«Cento euro per una consulenza»Le strane telefonate segnalate all'Ausl. Che ribatte: «Diffidate, non siamo noi»

II Voce professionale, parlanti-na sciolta: «Buongiorno, sonodell'Ausl, l'azienda sanitaria diParma. Vorrei proporvi un ser-vizio di aggiornamento sullanuova normativa di igiene e si-curezza degli alimenti. Con solocento euro l'anno avrete unaconsulenza che vi permetterà diessere informati sulle novità delsettore».

Il panettiere di Gaiano chemartedì mattina ha ricevuto latelefonata, da un presunto pro-fessionista che ha anche fornitoun nome, è rimasto interdetto.Perchè se è vero che un aiuto perdistricarsi nella selva della bu-rocrazia e nel dedalo di leggi puòessere utile, è parso insolito chefosse l'Ausl a fare la proposta, ein quel modo. Così il panettiereha voluto vederci chiaro e hachiamato, appunto, il servizio diIgiene e sanità pubblica dell'Au-sl, in via Vasari.

Per la funzionaria che ha ri-cevuto la telefonata, è stata laconferma di un tentativo di truf-fa: «Ha fatto bene ad avvertirci,la sua è la seconda segnalazionedel genere nella mattinata - harisposto la donna - Il gestore diun altro esercizio di alimentaristamattina ha avuto una propo-sta simile. Ma noi non offriamoaffatto consulenze, e tantomenoa pagamento. E non c'è alcunanormativa “nuova” in fatto di

Telefonate Anche un panettiere ha ricevuto la strana offerta.

INCONTRO L'ECONOMISTA EUGENIO PAVARANI

«Banche fragili, euro,austerità: perchè siamomeno competitivi»«La fase acutadella crisi è iniziatanel 2008, ma le radiciaffondano nel 1996»II Quali sono le prospettive del-l’attuale crisi economica e finan-ziaria? Ha tentato di risponderea questa difficile domanda Eu-genio Pavarani, docente del di-partimento di Economia del no-stro ateneo, intervenendo neigiorni scorsi al conviviale del Ro-tary Club Parma, al ristoranteMaxim’s.

Introdotto dal presidente Dan-te Corradi, Pavarani è interve-nuto nell’ambito degli incontripromossi sul tema della disoc-cupazione giovanile.

«La fase più acuta della crisi èiniziata nel 2008 e, da allora, ilPil si è ridotto di nove punti per-centuali - ha esordito Pavarani -Il Paese ha perso circa il 25%della sua capacità produttiva nelsettore manifatturiero ed èesplosa la disoccupazione».

Il declino economico avrebbeun’origine ancora più lontananel tempo. «Dal 1996, in corri-spondenza con la fissazione delcambio della lira con l’Ecu, pri-ma, e con l’euro dopo - ha pro-seguito - si è arrestata la crescitadella produttività ed è progres-sivamente aumentata la distan-za del reddito pro-capite degliitaliani rispetto alla media deiPaesi dell’eurozona».

Il divario di produttività, asso-ciato agli effetti delle riforme dellavoro promosse nel 2003 dal go-verno di Gerhard Schröder (rifor-me Hartz), ha generato una pro-gressiva perdita di competitivitàdi prezzo dei prodotti della ma-nifattura italiana, rispetto ai con-correnti tedeschi. «Non potendodisporre né della leva del cambioné della manovra del bilanciopubblico in senso espansivo - haspiegato Pavarani - l’Italia ha se-guito la strada obbligata indicatadalla Commissione Europea: lastrada dell’austerità».

L’impegno è stato notevole (au-mento delle imposte, elevatiavanzi primari, riforma dellepensioni, riforma del lavoro),ma non ha portato grandi risul-tati. «La crisi italiana - ha pre-cisato il relatore - si colloca in unpiù vasto quadro di contrazionedell’economia anche al di fuoridell’area dell’euro».

I singoli Paesi sono in crisi permotivi diversi ma con un deno-minatore comune: «La debolez-za di vasti comparti dei sistemibancari che - ha sottolineato Pa-varani - nelle settimane scorsesono stati oggetto di pesanti ri-bassi delle quotazioni aziona-rie». In questo contesto di crisi edi sfiducia sulle prospettive dicrescita, si colloca la recente pre-sa di posizione di Renzi nei con-fronti delle regole e delle poli-tiche europee. «Le parole duris-sime di Renzi - ha spiegato Pa-varani - non sorprendono i tantieconomisti che, ancor prima chel’euro entrasse nelle nostre ta-sche, avevano evidenziato la di-sfunzionalità dell’unione mone-taria europea che, impedendosvalutazione esterne, obbliga adassorbire gli squilibri attraversosvalutazioni interne (politichedeflattive e compressione del-l’occupazione e dei salari). Nonsarebbe pertanto una mera coin-cidenza temporale quella tra lafissazione del cambio (1996) el’inizio del declino, ma una vera epropria relazione di causalità».

Come risponderà l’Europa allarichiesta di Renzi di allentare l’au -sterità? «I provvedimenti in ge-stazione a Bruxelles, o per megliodire a Berlino - ha concluso Pa-varani - sembrerebbero andare indirezione opposta, con nuovi one-ri a carico degli italiani nel rigo-roso rispetto del fiscal compact».

Rispondendo alle numerosedomande dei soci presenti, Pa-varani ha mostrato dati che in-dicano il buono stato di saluteeconomica dei Paesi europei chehanno mantenuto le propriemonete. uL.M.

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Rotary Eugenio Pavarani (a sinistra) con Dante Corradi.

CITTÀ DI PARMA IL CHIRURGO FONTANELLA: MENO COMPLICAZIONI, RECUPERO PIÙ RAPIDO

Trattare l'ernia discale toracicacon la chirurgia mininvasiva

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InBreveAUDITORIUM DEL CARMINE

La «prima» del coroGenerazione in..cantonn A Parma ci sono tantepersone che si prendono cu-ra degli anziani, anche deipiù fragili, con dedizione erispetto. È dall'interesse edal lavoro di queste personeche è nato un nuovo coro:«Generazione In..canto»,composto da anziani nonautosufficienti residenti nel-le strutture di Ad Personam,Azienda pubblica alla per-sona del Comune di Parma.Il coro si esibirà domanifebbraio per la prima voltaall'Auditorium del Carminedel Conservatorio, in via Du-se, alle 15,30 e sarà direttodal maestro Ilaria Poldi eaccompagnato dal pianistaFrancesco Melani. L'ingressoè libero e gratuito. Assiemeal coro si esibiranno le vocibianche del ConservatorioBoito e i giovani ballerini diScanderbeg, l'associazionealbanese di Parma e provin-cia.

Parma

igiene ed alimenti», ha ulterior-mente chiarito.

Se sono stati due i gestori diesercizi commerciali a segnalarela strana telefonata, è lecito sup-porre che il presunto dipenden-te Ausl abbia chiamato diversiesercizi commerciali proponen-do sempre il «servizio di aggior-namento».

Per questo l'Ausl ha deciso ieridi diramare ai media una nota,rivolta in particolar modo «ai ne-

gozianti del settore alimentareche si occupano di produzione ecommercio» con la quale chia-risce che «vi sono persone che sispacciano per operatori dell’Au -sl, chiedendo soldi, in cambio diaggiornamenti normativi in ma-teria di igiene degli alimenti.Dette persone non sono dipen-denti dell’azienda sanitaria e nonsono autorizzate dalla stessa asvolgere alcuna attività». um.t.

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OSPEDALE REPLICA A TOMMASO FOTI

«Centro traumi, nessundepotenziamento»II L’Azienda ospedaliero-univer-sitaria di Parma replica al con-sigliere regionale di Fratelli d'I-talia-Alleanza Nazionale, Tom-maso Foti, che in un'interroga-zione alla giunta regionale hachiesto se siano vere le voci di undepotenziamento del Centrotraumi di Parma, giudicandoloinsensato.

«In riferimento a supposte e pa-ventate voci sul depotenziamen-to del Centro traumi e sulla chiu-

giore chiarisce anche che «dagliultimi dati a disposizione, risultaevidente l’importanza del Centrotraumi in tutte le discipline. L’O-spedale Maggiore tratta infatticomplessivamente il 30% deitraumi dell’area dell’Emilia oc-cidentale, con punte significativerelativamente alle ustioni (79%),alla traumatologia toraco-addo-minale (76%) e alla traumatolo-gia intracranica (39%)».

L'azienda ribadisce, «in base alledirettive regionali», che si stamuovendo «sul versante opposto,ossia rafforzare un servizio che èpolo di riferimento regionale perun bacino d’utenza di oltre un mi-lione e 200 mila abitanti e chesvolge una funzione essenzialeper le province di Piacenza, Par-ma, e Reggio Emilia». ur.c.

II Trattamento dell’ernia discaletoracica con tecnica mininvasiva.E’ stato questo il tema della le-zione magistrale che Andrea Fon-tanella, referente della sezione dimicrochirurgia endoscopica spi-nale della Casa di cura Città diParma, ha tenuto al Congressoche l’Ismiss (International societyfor minimal intervention in spi-nal surgery) ha organizzato aIstanbul. Un riconoscimento im-portante per il medico parmigia-no, che è referente Ismiss per l’I-talia.

«È stato un onore essere invitatoa trattare un tema così delicatodavanti ai maggiori esperti di chi-rurgia mininvasiva spinale a livel-lo mondiale - sottolinea Fontanel-la - L’Ismiss, fondata nel 1990, èuna società scientifica che rappre-senta il maggior punto di riferi-mento per chi si occupa di chi-rurgia endoscopica spinale».

Fontanella ha presentato la pro-pria ampia casistica di interventidi rimozione di ernia dorsale; in-terventi molto complessi. «Perso-nalmente ho eseguito 335 inter-venti di ernia discale toracica sultotale di 590 interventi sul rachidedorsale, che comprendono steno-

si e patologie tumorali, trauma-tiche e malformative».

«Gli interventi effettuati a que-sto livello del rachide dorsale sonopiuttosto rari e questo in parteperchè è meno diffusa la patologiadorsale rispetto a quella lombare ecervicale, ma al contempo ancheperché è più difficoltoso interve-nire chirurgicamente a questo li-vello - spiega Fontanella - Va dettoche anche la diagnosi a livello delrachide dorsale è molto comples-sa in quanto spesso si ha una sin-tomatologia che viene confusacon quella di altre patologie, adesempio addominali o a carico delrachide lombare».

Fontanella ha illustrato i grandivantaggi che la chirurgia minin-vasiva offre rispetto alla chirurgiatradizionale a cielo aperto anchein considerazione del fatto che«oramai è assodato che l’approc -cio al rachide dorsale deve essere

per via anteriore e quindi la chi-rurgia tradizionale comportaun’ampia demolizione della gab-bia toracica con le relative con-seguenze. La chirurgia mininva-siva, che consente di intervenirepassando attraverso aperture fi-siologiche dell’organismo, per-mette invece la rimozione dellapatologia con il massimo rispettodella vascolarizzazione, che è mol-to complessa in tale area, e con, alcontempo, il massimo rispettodelle strutture anatomiche. Ciòrende la chirurgia più agevole edevita numerose possibili compli-canze legate all’intervento a cieloaperto. I pazienti vengono dimes-si, nella maggior parte dei casi, trale 24 e le 48 ore dall’intervento».

La tecnica utilizzata prevedel’impiego di particolari strumentiendoscopici ed il chirurgo neces-sita di una adeguata preparazioneper questo tipo di chirurgia. u

Chirurgo Andrea Fontanella.

Fidenza

«Mercurio dal rubinetto»: tornanoi falsi addetti di acqua e gasnn È di nuovo allarme truffatori aFidenza: ieri sono arrivate allacentrale della Polizia municipalediverse segnalazioni di residentinelle frazioni, contattati da duefalsi operatori di acqua e gas,che volevano entrare in casa pereffettuare controlli all’acqua e aicontatori del gas. Pare che nes-suno abbia abboccato.Come hanno spiegato i fidentiniresidenti nelle frazioni di SantaMargherita, Fornio, Rimale, chehanno segnalato alla Polizia mu-nicipale la presenza dei due falsioperatori, si tratta di due uominigiovani, italiani, con una sorta dipettorina gialla, arrivati con unamacchina, forse di colore verde.Dopo avere suonato alla porta, idue hanno chiesto di entrare pereffettuare controlli all’acqua deirubinetti, spiegando che potevaessere contaminata dal mercu-rio. In altre abitazioni, sia dellefrazioni collinari che della bassa,i due individui hanno chiesto dientrare in casa per controllareche non ci fossero perdite digas.Non risulta che qualcuno abbia

aperto la porta e fatto entrare incasa i due uomini, anzi in tantihanno segnalato gli episodi allaPolizia municipale.Gli agenti fanno appello a tutti icittadini di diffidare di questi fal-si operatori, invitandoli a chia-mare immediatamente il 112 o lapolizia municipale all’ 800-451451.La Polizia municipale invita an-che i residenti nei comuni limi-trofi a prestare la massima at-tenzione, perché la coppia, mol-to probabilmente già da oggi,potrebbe entrare in azione in al-tre località. uS.L.

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Falsi addetti Nessuno ha abboccato

sura di alcune specialità, quali adesempio la chirurgia d’urgenza -recita un comunicato dell'ospe-dale - precisiamo che non è inatto alcun depotenziamento delCentro, né tantomeno delle spe-cialità cliniche che lo compon-gono. Nessuna soppressione del-la chirurgia d’urgenza e nessunridimensionamento della medi-cina d’urgenza, neurochirurgiatraumatologica ed ortopedia».

La direzione dell'ospedale Mag-

PARMA UNA BELLISSIMA GATTA DI UN ANNO

Michelle si è persa in stazionenn Questa splendida micia si è persa domenica in stazione. Pur-troppo è fuggita dal trasportino della sua proprietaria diretta a LaSpezia. Si chiama Michelle, ha circa un annetto. Occhi verdi epelo lungo. Chi avesse informazioni telefoni al 3290672785.

VENERDÌ 19 FEBBRAIO 20168

ANffAS - OnlusPARMA

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TRUFFA L'OFFERTA AD UN PANETTIERE DI GAIANO: «LA AGGIORNEREMO SULLE LEGGI DI IGIENE E SICUREZZA»

Si spacciano per dipendenti Ausl:«Cento euro per una consulenza»Le strane telefonate segnalate all'Ausl. Che ribatte: «Diffidate, non siamo noi»

II Voce professionale, parlanti-na sciolta: «Buongiorno, sonodell'Ausl, l'azienda sanitaria diParma. Vorrei proporvi un ser-vizio di aggiornamento sullanuova normativa di igiene e si-curezza degli alimenti. Con solocento euro l'anno avrete unaconsulenza che vi permetterà diessere informati sulle novità delsettore».

Il panettiere di Gaiano chemartedì mattina ha ricevuto latelefonata, da un presunto pro-fessionista che ha anche fornitoun nome, è rimasto interdetto.Perchè se è vero che un aiuto perdistricarsi nella selva della bu-rocrazia e nel dedalo di leggi puòessere utile, è parso insolito chefosse l'Ausl a fare la proposta, ein quel modo. Così il panettiereha voluto vederci chiaro e hachiamato, appunto, il servizio diIgiene e sanità pubblica dell'Au-sl, in via Vasari.

Per la funzionaria che ha ri-cevuto la telefonata, è stata laconferma di un tentativo di truf-fa: «Ha fatto bene ad avvertirci,la sua è la seconda segnalazionedel genere nella mattinata - harisposto la donna - Il gestore diun altro esercizio di alimentaristamattina ha avuto una propo-sta simile. Ma noi non offriamoaffatto consulenze, e tantomenoa pagamento. E non c'è alcunanormativa “nuova” in fatto di

Telefonate Anche un panettiere ha ricevuto la strana offerta.

INCONTRO L'ECONOMISTA EUGENIO PAVARANI

«Banche fragili, euro,austerità: perchè siamomeno competitivi»«La fase acutadella crisi è iniziatanel 2008, ma le radiciaffondano nel 1996»II Quali sono le prospettive del-l’attuale crisi economica e finan-ziaria? Ha tentato di risponderea questa difficile domanda Eu-genio Pavarani, docente del di-partimento di Economia del no-stro ateneo, intervenendo neigiorni scorsi al conviviale del Ro-tary Club Parma, al ristoranteMaxim’s.

Introdotto dal presidente Dan-te Corradi, Pavarani è interve-nuto nell’ambito degli incontripromossi sul tema della disoc-cupazione giovanile.

«La fase più acuta della crisi èiniziata nel 2008 e, da allora, ilPil si è ridotto di nove punti per-centuali - ha esordito Pavarani -Il Paese ha perso circa il 25%della sua capacità produttiva nelsettore manifatturiero ed èesplosa la disoccupazione».

Il declino economico avrebbeun’origine ancora più lontananel tempo. «Dal 1996, in corri-spondenza con la fissazione delcambio della lira con l’Ecu, pri-ma, e con l’euro dopo - ha pro-seguito - si è arrestata la crescitadella produttività ed è progres-sivamente aumentata la distan-za del reddito pro-capite degliitaliani rispetto alla media deiPaesi dell’eurozona».

Il divario di produttività, asso-ciato agli effetti delle riforme dellavoro promosse nel 2003 dal go-verno di Gerhard Schröder (rifor-me Hartz), ha generato una pro-gressiva perdita di competitivitàdi prezzo dei prodotti della ma-nifattura italiana, rispetto ai con-correnti tedeschi. «Non potendodisporre né della leva del cambioné della manovra del bilanciopubblico in senso espansivo - haspiegato Pavarani - l’Italia ha se-guito la strada obbligata indicatadalla Commissione Europea: lastrada dell’austerità».

L’impegno è stato notevole (au-mento delle imposte, elevatiavanzi primari, riforma dellepensioni, riforma del lavoro),ma non ha portato grandi risul-tati. «La crisi italiana - ha pre-cisato il relatore - si colloca in unpiù vasto quadro di contrazionedell’economia anche al di fuoridell’area dell’euro».

I singoli Paesi sono in crisi permotivi diversi ma con un deno-minatore comune: «La debolez-za di vasti comparti dei sistemibancari che - ha sottolineato Pa-varani - nelle settimane scorsesono stati oggetto di pesanti ri-bassi delle quotazioni aziona-rie». In questo contesto di crisi edi sfiducia sulle prospettive dicrescita, si colloca la recente pre-sa di posizione di Renzi nei con-fronti delle regole e delle poli-tiche europee. «Le parole duris-sime di Renzi - ha spiegato Pa-varani - non sorprendono i tantieconomisti che, ancor prima chel’euro entrasse nelle nostre ta-sche, avevano evidenziato la di-sfunzionalità dell’unione mone-taria europea che, impedendosvalutazione esterne, obbliga adassorbire gli squilibri attraversosvalutazioni interne (politichedeflattive e compressione del-l’occupazione e dei salari). Nonsarebbe pertanto una mera coin-cidenza temporale quella tra lafissazione del cambio (1996) el’inizio del declino, ma una vera epropria relazione di causalità».

Come risponderà l’Europa allarichiesta di Renzi di allentare l’au -sterità? «I provvedimenti in ge-stazione a Bruxelles, o per megliodire a Berlino - ha concluso Pa-varani - sembrerebbero andare indirezione opposta, con nuovi one-ri a carico degli italiani nel rigo-roso rispetto del fiscal compact».

Rispondendo alle numerosedomande dei soci presenti, Pa-varani ha mostrato dati che in-dicano il buono stato di saluteeconomica dei Paesi europei chehanno mantenuto le propriemonete. uL.M.

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Rotary Eugenio Pavarani (a sinistra) con Dante Corradi.

CITTÀ DI PARMA IL CHIRURGO FONTANELLA: MENO COMPLICAZIONI, RECUPERO PIÙ RAPIDO

Trattare l'ernia discale toracicacon la chirurgia mininvasiva

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InBreveAUDITORIUM DEL CARMINE

La «prima» del coroGenerazione in..cantonn A Parma ci sono tantepersone che si prendono cu-ra degli anziani, anche deipiù fragili, con dedizione erispetto. È dall'interesse edal lavoro di queste personeche è nato un nuovo coro:«Generazione In..canto»,composto da anziani nonautosufficienti residenti nel-le strutture di Ad Personam,Azienda pubblica alla per-sona del Comune di Parma.Il coro si esibirà domanifebbraio per la prima voltaall'Auditorium del Carminedel Conservatorio, in via Du-se, alle 15,30 e sarà direttodal maestro Ilaria Poldi eaccompagnato dal pianistaFrancesco Melani. L'ingressoè libero e gratuito. Assiemeal coro si esibiranno le vocibianche del ConservatorioBoito e i giovani ballerini diScanderbeg, l'associazionealbanese di Parma e provin-cia.

Parma

igiene ed alimenti», ha ulterior-mente chiarito.

Se sono stati due i gestori diesercizi commerciali a segnalarela strana telefonata, è lecito sup-porre che il presunto dipenden-te Ausl abbia chiamato diversiesercizi commerciali proponen-do sempre il «servizio di aggior-namento».

Per questo l'Ausl ha deciso ieridi diramare ai media una nota,rivolta in particolar modo «ai ne-

gozianti del settore alimentareche si occupano di produzione ecommercio» con la quale chia-risce che «vi sono persone che sispacciano per operatori dell’Au -sl, chiedendo soldi, in cambio diaggiornamenti normativi in ma-teria di igiene degli alimenti.Dette persone non sono dipen-denti dell’azienda sanitaria e nonsono autorizzate dalla stessa asvolgere alcuna attività». um.t.

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OSPEDALE REPLICA A TOMMASO FOTI

«Centro traumi, nessundepotenziamento»II L’Azienda ospedaliero-univer-sitaria di Parma replica al con-sigliere regionale di Fratelli d'I-talia-Alleanza Nazionale, Tom-maso Foti, che in un'interroga-zione alla giunta regionale hachiesto se siano vere le voci di undepotenziamento del Centrotraumi di Parma, giudicandoloinsensato.

«In riferimento a supposte e pa-ventate voci sul depotenziamen-to del Centro traumi e sulla chiu-

giore chiarisce anche che «dagliultimi dati a disposizione, risultaevidente l’importanza del Centrotraumi in tutte le discipline. L’O-spedale Maggiore tratta infatticomplessivamente il 30% deitraumi dell’area dell’Emilia oc-cidentale, con punte significativerelativamente alle ustioni (79%),alla traumatologia toraco-addo-minale (76%) e alla traumatolo-gia intracranica (39%)».

L'azienda ribadisce, «in base alledirettive regionali», che si stamuovendo «sul versante opposto,ossia rafforzare un servizio che èpolo di riferimento regionale perun bacino d’utenza di oltre un mi-lione e 200 mila abitanti e chesvolge una funzione essenzialeper le province di Piacenza, Par-ma, e Reggio Emilia». ur.c.

II Trattamento dell’ernia discaletoracica con tecnica mininvasiva.E’ stato questo il tema della le-zione magistrale che Andrea Fon-tanella, referente della sezione dimicrochirurgia endoscopica spi-nale della Casa di cura Città diParma, ha tenuto al Congressoche l’Ismiss (International societyfor minimal intervention in spi-nal surgery) ha organizzato aIstanbul. Un riconoscimento im-portante per il medico parmigia-no, che è referente Ismiss per l’I-talia.

«È stato un onore essere invitatoa trattare un tema così delicatodavanti ai maggiori esperti di chi-rurgia mininvasiva spinale a livel-lo mondiale - sottolinea Fontanel-la - L’Ismiss, fondata nel 1990, èuna società scientifica che rappre-senta il maggior punto di riferi-mento per chi si occupa di chi-rurgia endoscopica spinale».

Fontanella ha presentato la pro-pria ampia casistica di interventidi rimozione di ernia dorsale; in-terventi molto complessi. «Perso-nalmente ho eseguito 335 inter-venti di ernia discale toracica sultotale di 590 interventi sul rachidedorsale, che comprendono steno-

si e patologie tumorali, trauma-tiche e malformative».

«Gli interventi effettuati a que-sto livello del rachide dorsale sonopiuttosto rari e questo in parteperchè è meno diffusa la patologiadorsale rispetto a quella lombare ecervicale, ma al contempo ancheperché è più difficoltoso interve-nire chirurgicamente a questo li-vello - spiega Fontanella - Va dettoche anche la diagnosi a livello delrachide dorsale è molto comples-sa in quanto spesso si ha una sin-tomatologia che viene confusacon quella di altre patologie, adesempio addominali o a carico delrachide lombare».

Fontanella ha illustrato i grandivantaggi che la chirurgia minin-vasiva offre rispetto alla chirurgiatradizionale a cielo aperto anchein considerazione del fatto che«oramai è assodato che l’approc -cio al rachide dorsale deve essere

per via anteriore e quindi la chi-rurgia tradizionale comportaun’ampia demolizione della gab-bia toracica con le relative con-seguenze. La chirurgia mininva-siva, che consente di intervenirepassando attraverso aperture fi-siologiche dell’organismo, per-mette invece la rimozione dellapatologia con il massimo rispettodella vascolarizzazione, che è mol-to complessa in tale area, e con, alcontempo, il massimo rispettodelle strutture anatomiche. Ciòrende la chirurgia più agevole edevita numerose possibili compli-canze legate all’intervento a cieloaperto. I pazienti vengono dimes-si, nella maggior parte dei casi, trale 24 e le 48 ore dall’intervento».

La tecnica utilizzata prevedel’impiego di particolari strumentiendoscopici ed il chirurgo neces-sita di una adeguata preparazioneper questo tipo di chirurgia. u

Chirurgo Andrea Fontanella.

Fidenza

«Mercurio dal rubinetto»: tornanoi falsi addetti di acqua e gasnn È di nuovo allarme truffatori aFidenza: ieri sono arrivate allacentrale della Polizia municipalediverse segnalazioni di residentinelle frazioni, contattati da duefalsi operatori di acqua e gas,che volevano entrare in casa pereffettuare controlli all’acqua e aicontatori del gas. Pare che nes-suno abbia abboccato.Come hanno spiegato i fidentiniresidenti nelle frazioni di SantaMargherita, Fornio, Rimale, chehanno segnalato alla Polizia mu-nicipale la presenza dei due falsioperatori, si tratta di due uominigiovani, italiani, con una sorta dipettorina gialla, arrivati con unamacchina, forse di colore verde.Dopo avere suonato alla porta, idue hanno chiesto di entrare pereffettuare controlli all’acqua deirubinetti, spiegando che potevaessere contaminata dal mercu-rio. In altre abitazioni, sia dellefrazioni collinari che della bassa,i due individui hanno chiesto dientrare in casa per controllareche non ci fossero perdite digas.Non risulta che qualcuno abbia

aperto la porta e fatto entrare incasa i due uomini, anzi in tantihanno segnalato gli episodi allaPolizia municipale.Gli agenti fanno appello a tutti icittadini di diffidare di questi fal-si operatori, invitandoli a chia-mare immediatamente il 112 o lapolizia municipale all’ 800-451451.La Polizia municipale invita an-che i residenti nei comuni limi-trofi a prestare la massima at-tenzione, perché la coppia, mol-to probabilmente già da oggi,potrebbe entrare in azione in al-tre località. uS.L.

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Falsi addetti Nessuno ha abboccato

sura di alcune specialità, quali adesempio la chirurgia d’urgenza -recita un comunicato dell'ospe-dale - precisiamo che non è inatto alcun depotenziamento delCentro, né tantomeno delle spe-cialità cliniche che lo compon-gono. Nessuna soppressione del-la chirurgia d’urgenza e nessunridimensionamento della medi-cina d’urgenza, neurochirurgiatraumatologica ed ortopedia».

La direzione dell'ospedale Mag-

PARMA UNA BELLISSIMA GATTA DI UN ANNO

Michelle si è persa in stazionenn Questa splendida micia si è persa domenica in stazione. Pur-troppo è fuggita dal trasportino della sua proprietaria diretta a LaSpezia. Si chiama Michelle, ha circa un annetto. Occhi verdi epelo lungo. Chi avesse informazioni telefoni al 3290672785.

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SABATO 20 FEBBRAIO 201610

SANITA' INVESTIMENTO DA 600MILA EURO. IL DIRETTORE GENERALE FABI: «RIDOTTI AL MINIMO GLI EFFETTI COLLATERALI»

Un'«arma» tecnologicaper combattere i tumoriAl Maggiore un Tac-simulatore per calibrare meglio l'intervento terapeutico

Radioterapia La presentazione del nuovo Tac-simulatore.

SIMPOSI LA CASA DI CURA DI PIAZZALE MAESTRI

«Città di Parma»:concluso il progettomedico EcmGli incontrisono stati seguitida un elevatonumero di mediciII Alla Casa di cura «Città di Par-ma» si è concluso il Progetto Me-dico Chirurgico del ProgrammaEcm, che ha visto la partecipa-zione di un numero elevato dimedici.

Gli ultimi tre incontri del Pro-getto hanno riguardato temati-che di grande rilevanza. RitaZermani, specialista in Chirur-gia plastica della Casa di curaCittà di Parma ha trattato dellepiaghe da decubito. La relatriceha sottolineato che le ulcere cro-niche e le piaghe da decubitosono lesioni del mantello cuta-neo, che interessano sedi criti-che, sottoposte a compressioneper il lungo allettamento. Ad og-gi è una patologia con imme-diato interesse della Medicina diBase e da molti anni, sono statiistituiti ambulatori dedicati. E’frequente e spesso inevitabile lanecessità e la richiesta di curepolispecialistiche coordinate,sia mediche che chirurgiche.

La cura delle piaghe prevede laprevenzione, l’identificazioneprecoce, la stabilizzazione del pa-ziente e la ricostruzione con in-terventi di chirurgia plastica. Lachirurgia plastica è la specializ-zazione che conclude la guarigio-ne delle ferite: si fa carico dellapulizia chirurgica e della rico-struzione morfologica delle sedidelle ferite, piaghe e di ogni tipodi perdite di sostanza cutanea.Nell’altro incontro FrancescoTaddei e Roberto Giacosa, spe-cialisti rispettivamente in Ane-stesia e in Medicina interna dellaCasa di cura «Città di Parma»

hanno illustrato quelle che sonole indicazioni per il controllo deldolore in chirurgia e in medicina,evidenziando i grandi passi inavanti che si sono compiuti negliultimi anni in questo settore.

Nello stesso Simposio, GastoneUleri, specialista in Terapia deldolore ed Agopuntura della Cli-nica di Piazzale Maestri, ha il-lustrato le basi neurobiologichedell’Agopuntura e i suoi campidi applicazione. Il Progetto Me-dico-Chirurgico si è chiuso con larelazione di Andrea Fontanella eCiro Miranda, specialisti in Neu-rochirurgia della Casa di curaCittà di Parma, che hanno trat-tato delle patologie degenerativedel rachide cervicale eviden-ziandone la complessità e sof-fermandosi soprattutto sulle er-nie discali e sulle stenosi.

I relatori hanno illustrato i per-corsi diagnostici per queste pa-tologie, che talora danno sinto-matologie simili ad altre malattiee per le quali quindi è importanteuna attenta valutazione clinicaaccompagnata da specifici esamiradiologici e neurofisiopatologici(elettromiografia, potenziali evo-cati). Si è poi discusso dei varipossibili approcci chirurgici sot-tolineando l’importanza di essereil meno invasivi possibili e di va-lutare l’indicazione all’interventoper ogni singolo caso.ur. c.

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Parma

Patrizia Celi

II La tecnologia sempre più al-leata dei malati di tumore. Gra-zie ad apparecchiature avanzatecome il nuovo Tac-simulatore indotazione alla Radioterapia delMaggiore, il «male oscuro» èsempre meglio visibile e defini-bile nei suoi contorni.

«Con un investimento di600.000 euro – ha detto il di-rettore generale dell’Aziendaospedaliero universitaria, Mas-simo Fabi – abbiamo acquisitoquesto strumento che garantiscemaggiore precisione nel calibra-re l’intervento terapeutico delleradiazioni utilizzate, riducendoal minimo gli effetti collaterali».

Il Tac-simulatore offre imma-gini dettagliate e dati relativi agliorgani o tessuti colpiti da tumo-re, rendendo precisa l’individua -zione della zona che sarà irra-diata dagli acceleratori lineari.

A questi macchinari altamentesofisticati è infatti deputata l’e-rogazione delle radiazioni. LaRadioterapia del Maggiore ne hadue, dotati di sistemi per con-vogliare il massimo della dose diradiazioni nell’area tumorale(risparmiando il più possibile itessuti sani circostanti) e per ri-durre al minimo del tempo dellaseduta di radioterapia.

Le immagini e i dati acquisitidal Tac-simulatore saranno residisponibili in tutte le postazioniinformatiche del reparto graziea 3 nuovi server con software perla definizione dei contorni degliorgani sani e con neoplasia. Ilnuovo strumento è dotato di ac-cessori avanzati come i 5 laser

per il puntamento, tutti a luceverde per essere meglio visibilianche sulla pelle molto scura, e ilbore (l’apertura nella quale vie-ne introdotto il paziente) ampio85 centimetri, mentre la dota-zione normale è di 70.

In questo modo è possibile ef-fettuare la prestazione anche apersone obese o che soffrono diclaustrofobia e utilizzare ogni ti-po di accessorio «immobilizza-tore», poiché la prestazione pre-vede che si resti assolutamentefermi. Grazie alla sofisticata tec-nologia di cui è dotata, inoltre,l’apparecchiatura acquisisce leimmagini del torace sincroniz-zate con i movimenti del respiro.Il nuovo Tac-simulatore è giàoperativo nella sede della Radio-terapia, al piano terra del pa-diglione Direzione.

«I vantaggi più rilevanti sonoper i pazienti che giungono inurgenza con compressione neo-plastica o metastasi ossea dolo-rosa – spiega la direttrice dellastruttura, Nunziata D’Abbiero -Durante la prima visita possonoavere la Tac, l’impostazione delpiano di cura e, nella stessa gior-nata, il primo trattamento di ra-dioterapia».

Prima dell’acquisizione delnuovo strumento, invece, peridentificare il corretto posizio-namento era utilizzato un tra-dizionale apparecchio bidimen-sionale, poi il paziente si recavanella Radiologia del padiglioneBarbieri per effettuare la Tac neidue giorni alla settimana in cuiera previsto il servizio per i pa-zienti della Radioterapia.u

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Il 5 marzo

Un convegno sulle innovazioni in radioterapiann Il ruolo della radioterapia neltrattamento del tumore al pol-mone in stadio iniziale, nei pa-zienti con alto rischio operato-rio, sarà approfondito durante ilworkshop «Innovazioni in radio-terapia: l’approccio multidiscipli-nare alle neoplasie toraciche», inprogramma sabato 5 marzo dal-le 9 all’NH Hotel di Parma, or-ganizzato dalle strutture di Ra-dioterapia e Oncologia medicadell’Azienda ospedaliero univer-sitaria di Parma. Ospite d’onoresarà Robert Timmerman dellaTexas University di Dallas, negliStati Uniti, lo studioso esperto di

metodiche radioterapiche chehanno rivoluzionato l’approccioterapeutico nei pazienti nontrattabili chirurgicamente. «Tim-merman ha inventato la radio-terapia stereotassica per il trat-tamento dei tumori al polmonein stadio iniziale – spiega la di-rettrice della struttura di Radio-terapia dell’Azienda ospedalierouniversitaria Nunziata D’Abbiero–. L’innovativa tecnica radiote-rapica non invasiva si è confer-mata una valida alternativa allaterapia chirurgica, con risultatiquasi sovrapponibili, per questipazienti di fronte ai quali fino ad

una decina di anni fa avevamoarmi spuntate». Durante la gior-nata di studio sarà approfonditaanche l’importanza di un ap-proccio multidisciplinare per lemalattie neoplastiche del torace.«In ambito oncologico la radio-terapia è una delle opportunitàterapeutiche a disposizione delmalato, che interviene fin dal-l’inizio della definizione del per-sonalizzato piano terapeutico,come trattamento esclusivo o incombinazione con chirurgia echemioterapia» conclude la di-rettrice. up. c.

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Clinica La «Città di Parma»

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MARTEDÌ 15 MARZO 20168

INIZIATIVA GIORNATA MONDIALE, PORTE APERTE VENERDI' E SABATO ALLA CITTA' DI PARMA

Come recuperare il «buon sonno»II Di notte passi il tempo a con-trollare che ore sono? Di giornonon perdi l’occasione per ver-sarti un’altra tazza di caffè? Nonne puoi più di chi ti dice che russila notte? Smetti di sbadigliareperché oggi è il giorno di sognarein grande e di recuperare il tuobuon sonno. E' questo lo slogandella giornata mondiale del son-no indetta dalla World Associa-tion of Sleep Medicine.

In occasione di questo appun-tamento la Casa di cura Città diParma nelle giornata di venerdì

dalle ore 15 alle 18 e di sabatodalle ore 9 alle 12 apre le portedell'ambulatorio di Medicinadel sonno: gli specialisti sono adisposizione per dialogare, sen-za preventivo appuntamento,sulle patologie del sonno, la loroprevenzione, diagnosi e terapia.I dottori Giulia Milioli, neuro-logo, Valerio Vighi, otorinolarin-goiatra, Paolo Vignali, otorino-laringoiatra, Alessandro Castel-li, psicologo e Antonio Costa, or-todontista, forniranno consiglisulla prevenzione e cura delle

patologie del sonno, con parti-colare attenzione ai disturbi re-spiratori del sonno.

Va detto che le patologie del son-no rappresentano un problemaparticolarmente sentito. Il riposonotturno è infatti un elemento es-senziale per il benessere del no-stro fisico, ma soprattutto dellanostra mente. Un buon sonnopermette il recupero delle ener-gie, ma anche il consolidamentodella memoria. Tuttavia per circaun terzo della popolazione il son-no di buona qualità è un sogno

irrealizzabile, con importanticonseguenze sulla qualità dellavita. È stato infatti dimostrato cheun sonno di cattiva qualità riduceil rendimento nelle attività diur-ne e favorisce lo sviluppo di pa-tologie croniche quali l’iperten -sione, l'obesità, il diabete, ed èstato inoltre correlato allo svilup-po di alcune neoplasie. Sono nu-merose le patologie che possonoalterare la qualità del sonno e ren-derlo scarsamente ristoratore.Tra queste le più comuni sonosicuramente l’insonnia e la sin-drome delle apnee morfeiche. Sicalcola che circa il 40% della po-polazione soffra di insonnia men-tre il 4% degli uomini e il 2% delledonne sia affetto da sindromedelle apnee morfeiche.ur.c.

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STAZIONE FERROVIARIA SOVRATENSIONE ELETTRICA: SISTEMA D'INFORMAZIONE FUORI SERVIZIO

Tabelloni in tilt e disagi per i viaggiatoriIl problemaha riguardato tuttala regione e si è risoltonel pomeriggioII Parecchi disagi ieri mattinaper i viaggiatori che dovevanopartire in treno dalla stazioneferroviaria di Parma.

Dalle cinque di mattina, i ta-belloni con gli orari dei treni era-no in tilt e sui monitor compa-rivano ancora gli orari della not-te prima.

Per cui i viaggiatori si dovevanoaffidare all'operatore che an-nunciava all'altoparlante nonsolo il treno in partenza, ma an-che il binario.

Un problema che ha riguarda-to tutte le stazioni dell'EmiliaRomagna e che è stato risoltosolo nel pomeriggio, quando itecnici sono riusciti a interve-nire sul guasto.

Rete ferroviaria italiana ha fat-

to sapere in una nota che «Unasovratensione elettrica, che hadanneggiato le schede elettroni-che, è la causa del guasto che,dalle prime ore della mattina, hamesso fuori servizio i server chegestiscono il sistema di informa-zione al pubblico (audio e video)nelle stazioni dei nodi ferroviaridi Bologna e Firenze».

«Le informazioni ai viaggiatori- ha continuato la nota di Reteferroviaria italiana - sono statediffuse manualmente dagli ope-ratori, mentre nelle stazionimaggiormente frequentate èstato potenziato il servizio di as-sistenza».

E ha concluso: «Regolare la cir-colazione ferroviaria. I sistemi digestione e controllo non sonostati interessati dal guasto. I tec-nici sono stati al lavoro per ri-parare il guasto e ripristinare lapiena funzionalità del sistema.La situazione è tornata alla nor-malità nel pomeriggio».ur.c.

© RIPRODUZIONE RISERVATAStazione ferroviaria Il monitor con le partenze dei treni fotografato ieri mattina alle 9.16.

INIZIATIVA NASCE DALLA SINERGIA TRA I PROFESSIONISTI DI PWC, LE AZIENDE, IL TERRITORIO E L'UNIVERSITA'

Top500, la guida che fotografail sistema produttivo parmenseDomani, allegato alla Gazzetta, l'inserto con bilanci, analisi e commenti

II Partendo dai numeri si rico-struiscono la consapevolezza e lafiducia e si può anche contri-buire alla crescita della culturad'impresa. Con questi presuppo-sti è nata l’iniziativa Top500 Par-ma, una guida completa per ca-pire lo stato di salute e le pro-spettive del sistema produttivodel nostro territorio che domanisarà in edicola come supplemen-to alla Gazzetta di Parma.

In una veste patinata, vieneproposta la fotografia ineditadelle prime 500 imprese e dei 7principali comparti del territo-rio. L'analisi è frutto della siner-gia tra i professionisti di PwC(PricewaterhouseCoopers), leaziende, il territorio e i ricerca-tori universitari.

Oggi Top500 conta iniziative intutto il territorio nazionale: Bre-scia, Bologna, Genova, Monza,Padova, Treviso, Trieste, Udine,Venezia, Vicenza, Verona e Ro-magna. E ora è la volta della pri-ma edizione di Parma.

Sinergie «Top500 nasce e si svi-luppa anche grazie al mondodell’accademia e della ricerca -spiegano da PwC, in ogni ter-ritorio vi è stato il coinvolgimen-to delle università che, con l’ap -porto di giovani ricercatori, han-no contribuito ad analizzare gliindicatori economici, patrimo-niali e finanziari delle aziende

dei diversi tessuti produttivi fa-cendone nascere interessantispunti di riflessione in meritoalle caratteristiche delle impre-se, con un particolare focus suquelle familiari e alle sfide chequeste si troveranno ad affron-tare in futuro.

Il campione E' un lavoro di ana-lisi importante, che include lavalutazione sull’andamento eco-nomico delle imprese e dei grup-pi, sia considerati singolarmen-te che nell’ambito dei diversi set-tori di attività, che è stato re-stituito alle imprese grazie allafondamentale collaborazionedelle testate locali.

Sono state prese in esame le pri-me 500 imprese con sede legaleed attività operativa nella provin-cia di Parma, selezionate sulla ba-se del fatturato 2014, di cui risultadisponibile il bilancio approvato.I dati riportati nelle tabelle sonoquelli del bilancio consolidato digruppo, ovvero del bilancio diesercizio, quando il bilancio con-solidato non viene redatto. Dal-l’analisi sono state escluse le so-cietà finanziarie (banche ed as-sicurazioni) e le holding finan-ziarie (ossia le società che hannocome attività esclusiva la gestio-ne di partecipazioni in altre im-prese, come le cosiddette “casse -forti di famiglia”) senza sede ope-rativa nella provincia di Parma.

La guida, abbinata alla Gazzettadi Parma potrà così entrare nellecase e negli uffici, contribuendoalla diffusione di una cultura deinumeri e dell’attenzione ai datieconomico-finanziari che talvol-ta le imprese, specie quelle piùpiccole, non hanno.

Il territorio parmense «A no-stro parere - sottolineano daPwC - l’attenzione all’informa -tiva finanziaria e il suo miglio-ramento possono contribuireconcretamente alla crescita del-la cultura d’impresa e al miglio-ramento della fiducia di cui ilnostro Paese ha certamente bi-sogno». Perché Parma?

«La costante vicinanza alle im-prese ci ha convinto che anchel’economia di questo territoriofosse pronta per accogliere ilprogetto Top500 - rispondonoda PwC - e interrogarsi sulle ca-ratteristiche e i valori delle im-prese locali. Un territorio che haavuto un importante svilupponegli ultimi anni a cui è corri-sposta una crescita anche dellanostra presenza». Oltre ai nu-meri e agli scenari Top500 Par-ma propone anche una serie diriflessioni e interviste, nonchél'analisi da parte dell'Università,con un occhio particolare ai set-tori portanti del sistema produt-tivo provinciale.ur.c.

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INCONTRO UN CONVEGNO IL 9 APRILE

Accademia Italianadella Cucina, al viale iniziative 2016

II I delegati di Parma e provinciadell’Accademia Italiana della Cu-cina Giovanni Gioacchino Iapi-chino (Parma), Giovanni Spartà(Borgo Val di Taro), Roberto Tan-zi (Salsomaggiore Terme) e Gior-gio Oppici (Terre Alte) hanno par-tecipato a Campogalliano all’in -contro indetto dal coordinatoreterritoriale per l’Emilia Pier PaoloVeroni, che ha riunito le 15 de-legazioni dell’Emilia. Assente giu-stificato per le delegazioni dellaprovincia di Parma Giulio D’Olio(Bassa Parmense), mentre erapresente Renzo Rizzi, segretariodel consiglio di presidenza.

Tra i temi affrontati per gli even-ti da organizzare nel corso del-l’anno, il convengo regionale de-dicato alle paste ripiene, del pros-

simo 9 aprile, a cura della dele-gazione di Bologna con la colla-borazione di tutte le delegazionidell’Emilia.

Sempre a Bologna è inoltre infase organizzativa, da parte delleautorità civili e militari, un eventoa settembre sul falso in tavola, alquale l’Accademia stata invitata apartecipare. Tra le iniziative fu-ture è stata avanzata la propostadi un convegno relativo al ruolodella ristorazione collettiva e sultema delle guide online.Il coor-dinatore territoriale Veroni hainoltre parlato dell’opportunità diorganizzare per i delegati corsi dicucina presso chef stellati, per ve-rificare le modalità con cui si cu-cina oggi nei ristoranti.uG.N.

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Città di Parma Focus sul sonno.

Parma

VIABILITA' LA SEGNALAZIONE DI UN LETTORE

Via Fleming, perchéil sottopasso è chiuso?

PRESENTAZIONE OGGI ALLE 18 ALLA FELTRINELLI

Lavoro e disabilità: il librodi Adorni e Balestieri

Via Fleming Il sottopassaggio di fronte alla scuola Ferrari.

II «Ma perché il sottopassaggio divia Fleming è chiuso da un an-no?». E' un lettore che lo chiede. Enoi rigiriamo la domanda all'am-ministrazione comunale. «Il sot-topassaggio di via Fleming - haproseguito il lettore al telefono - èlì dai primi anni Ottanta ed è sem-pre stato molto utile per i resi-denti ma soprattutto per gli stu-

denti, in quanto si trova all'altezzadi via Galileo Galilei e quindi difronte alla scuola Ferrari. Un sot-topassaggio indispensabile per lasicurezza, anche perché è noto atutti che via Fleming è una stradamolto trafficata. E non sempre c'èil vigile per far attraversare i ra-gazzi». ur.c.

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II Un lavoro su misura è un mi-raggio per molti, ancora di più se acercarlo è un disabile.

Ne sono ben consapevoli Danie-la Adorni e Katia Balestieri, autricidel volume «Un lavoro su misura– Disabilità e disidentità», sceltodalla casa editrice Franco Angeliper inaugurare la collana dedicataa salute mentale e servizi.

Il libro sarà presentato alla li-breria Feltrinelli (via Farini) oggialle 18: interverranno le autrici, il

giornalista della «Gazzetta» Ga-briele Balestrazzi e l’autrice dellaprefazione, Maria Zirilli, psichia-tra, psicanalista, perito forense,nonché referente dell’area tema-tica «Salute mentale e servizi» perla Franco Angeli. «Un lavoro sumisura» è un libro che sceglie dinon proporre soluzioni, ponendoinvece alcune domande aperte alfuturo e coinvolgendo il lettorecon un racconto appassionato.u

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Top50 Parma La copertina dell'inserto in edicola domani con la Gazzetta.

Accademia Italiana della Cucina Delegati in trasferta.

MARTEDÌ 15 MARZO 20168

INIZIATIVA GIORNATA MONDIALE, PORTE APERTE VENERDI' E SABATO ALLA CITTA' DI PARMA

Come recuperare il «buon sonno»II Di notte passi il tempo a con-trollare che ore sono? Di giornonon perdi l’occasione per ver-sarti un’altra tazza di caffè? Nonne puoi più di chi ti dice che russila notte? Smetti di sbadigliareperché oggi è il giorno di sognarein grande e di recuperare il tuobuon sonno. E' questo lo slogandella giornata mondiale del son-no indetta dalla World Associa-tion of Sleep Medicine.

In occasione di questo appun-tamento la Casa di cura Città diParma nelle giornata di venerdì

dalle ore 15 alle 18 e di sabatodalle ore 9 alle 12 apre le portedell'ambulatorio di Medicinadel sonno: gli specialisti sono adisposizione per dialogare, sen-za preventivo appuntamento,sulle patologie del sonno, la loroprevenzione, diagnosi e terapia.I dottori Giulia Milioli, neuro-logo, Valerio Vighi, otorinolarin-goiatra, Paolo Vignali, otorino-laringoiatra, Alessandro Castel-li, psicologo e Antonio Costa, or-todontista, forniranno consiglisulla prevenzione e cura delle

patologie del sonno, con parti-colare attenzione ai disturbi re-spiratori del sonno.

Va detto che le patologie del son-no rappresentano un problemaparticolarmente sentito. Il riposonotturno è infatti un elemento es-senziale per il benessere del no-stro fisico, ma soprattutto dellanostra mente. Un buon sonnopermette il recupero delle ener-gie, ma anche il consolidamentodella memoria. Tuttavia per circaun terzo della popolazione il son-no di buona qualità è un sogno

irrealizzabile, con importanticonseguenze sulla qualità dellavita. È stato infatti dimostrato cheun sonno di cattiva qualità riduceil rendimento nelle attività diur-ne e favorisce lo sviluppo di pa-tologie croniche quali l’iperten -sione, l'obesità, il diabete, ed èstato inoltre correlato allo svilup-po di alcune neoplasie. Sono nu-merose le patologie che possonoalterare la qualità del sonno e ren-derlo scarsamente ristoratore.Tra queste le più comuni sonosicuramente l’insonnia e la sin-drome delle apnee morfeiche. Sicalcola che circa il 40% della po-polazione soffra di insonnia men-tre il 4% degli uomini e il 2% delledonne sia affetto da sindromedelle apnee morfeiche.ur.c.

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STAZIONE FERROVIARIA SOVRATENSIONE ELETTRICA: SISTEMA D'INFORMAZIONE FUORI SERVIZIO

Tabelloni in tilt e disagi per i viaggiatoriIl problemaha riguardato tuttala regione e si è risoltonel pomeriggioII Parecchi disagi ieri mattinaper i viaggiatori che dovevanopartire in treno dalla stazioneferroviaria di Parma.

Dalle cinque di mattina, i ta-belloni con gli orari dei treni era-no in tilt e sui monitor compa-rivano ancora gli orari della not-te prima.

Per cui i viaggiatori si dovevanoaffidare all'operatore che an-nunciava all'altoparlante nonsolo il treno in partenza, ma an-che il binario.

Un problema che ha riguarda-to tutte le stazioni dell'EmiliaRomagna e che è stato risoltosolo nel pomeriggio, quando itecnici sono riusciti a interve-nire sul guasto.

Rete ferroviaria italiana ha fat-

to sapere in una nota che «Unasovratensione elettrica, che hadanneggiato le schede elettroni-che, è la causa del guasto che,dalle prime ore della mattina, hamesso fuori servizio i server chegestiscono il sistema di informa-zione al pubblico (audio e video)nelle stazioni dei nodi ferroviaridi Bologna e Firenze».

«Le informazioni ai viaggiatori- ha continuato la nota di Reteferroviaria italiana - sono statediffuse manualmente dagli ope-ratori, mentre nelle stazionimaggiormente frequentate èstato potenziato il servizio di as-sistenza».

E ha concluso: «Regolare la cir-colazione ferroviaria. I sistemi digestione e controllo non sonostati interessati dal guasto. I tec-nici sono stati al lavoro per ri-parare il guasto e ripristinare lapiena funzionalità del sistema.La situazione è tornata alla nor-malità nel pomeriggio».ur.c.

© RIPRODUZIONE RISERVATAStazione ferroviaria Il monitor con le partenze dei treni fotografato ieri mattina alle 9.16.

INIZIATIVA NASCE DALLA SINERGIA TRA I PROFESSIONISTI DI PWC, LE AZIENDE, IL TERRITORIO E L'UNIVERSITA'

Top500, la guida che fotografail sistema produttivo parmenseDomani, allegato alla Gazzetta, l'inserto con bilanci, analisi e commenti

II Partendo dai numeri si rico-struiscono la consapevolezza e lafiducia e si può anche contri-buire alla crescita della culturad'impresa. Con questi presuppo-sti è nata l’iniziativa Top500 Par-ma, una guida completa per ca-pire lo stato di salute e le pro-spettive del sistema produttivodel nostro territorio che domanisarà in edicola come supplemen-to alla Gazzetta di Parma.

In una veste patinata, vieneproposta la fotografia ineditadelle prime 500 imprese e dei 7principali comparti del territo-rio. L'analisi è frutto della siner-gia tra i professionisti di PwC(PricewaterhouseCoopers), leaziende, il territorio e i ricerca-tori universitari.

Oggi Top500 conta iniziative intutto il territorio nazionale: Bre-scia, Bologna, Genova, Monza,Padova, Treviso, Trieste, Udine,Venezia, Vicenza, Verona e Ro-magna. E ora è la volta della pri-ma edizione di Parma.

Sinergie «Top500 nasce e si svi-luppa anche grazie al mondodell’accademia e della ricerca -spiegano da PwC, in ogni ter-ritorio vi è stato il coinvolgimen-to delle università che, con l’ap -porto di giovani ricercatori, han-no contribuito ad analizzare gliindicatori economici, patrimo-niali e finanziari delle aziende

dei diversi tessuti produttivi fa-cendone nascere interessantispunti di riflessione in meritoalle caratteristiche delle impre-se, con un particolare focus suquelle familiari e alle sfide chequeste si troveranno ad affron-tare in futuro.

Il campione E' un lavoro di ana-lisi importante, che include lavalutazione sull’andamento eco-nomico delle imprese e dei grup-pi, sia considerati singolarmen-te che nell’ambito dei diversi set-tori di attività, che è stato re-stituito alle imprese grazie allafondamentale collaborazionedelle testate locali.

Sono state prese in esame le pri-me 500 imprese con sede legaleed attività operativa nella provin-cia di Parma, selezionate sulla ba-se del fatturato 2014, di cui risultadisponibile il bilancio approvato.I dati riportati nelle tabelle sonoquelli del bilancio consolidato digruppo, ovvero del bilancio diesercizio, quando il bilancio con-solidato non viene redatto. Dal-l’analisi sono state escluse le so-cietà finanziarie (banche ed as-sicurazioni) e le holding finan-ziarie (ossia le società che hannocome attività esclusiva la gestio-ne di partecipazioni in altre im-prese, come le cosiddette “casse -forti di famiglia”) senza sede ope-rativa nella provincia di Parma.

La guida, abbinata alla Gazzettadi Parma potrà così entrare nellecase e negli uffici, contribuendoalla diffusione di una cultura deinumeri e dell’attenzione ai datieconomico-finanziari che talvol-ta le imprese, specie quelle piùpiccole, non hanno.

Il territorio parmense «A no-stro parere - sottolineano daPwC - l’attenzione all’informa -tiva finanziaria e il suo miglio-ramento possono contribuireconcretamente alla crescita del-la cultura d’impresa e al miglio-ramento della fiducia di cui ilnostro Paese ha certamente bi-sogno». Perché Parma?

«La costante vicinanza alle im-prese ci ha convinto che anchel’economia di questo territoriofosse pronta per accogliere ilprogetto Top500 - rispondonoda PwC - e interrogarsi sulle ca-ratteristiche e i valori delle im-prese locali. Un territorio che haavuto un importante svilupponegli ultimi anni a cui è corri-sposta una crescita anche dellanostra presenza». Oltre ai nu-meri e agli scenari Top500 Par-ma propone anche una serie diriflessioni e interviste, nonchél'analisi da parte dell'Università,con un occhio particolare ai set-tori portanti del sistema produt-tivo provinciale.ur.c.

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INCONTRO UN CONVEGNO IL 9 APRILE

Accademia Italianadella Cucina, al viale iniziative 2016

II I delegati di Parma e provinciadell’Accademia Italiana della Cu-cina Giovanni Gioacchino Iapi-chino (Parma), Giovanni Spartà(Borgo Val di Taro), Roberto Tan-zi (Salsomaggiore Terme) e Gior-gio Oppici (Terre Alte) hanno par-tecipato a Campogalliano all’in -contro indetto dal coordinatoreterritoriale per l’Emilia Pier PaoloVeroni, che ha riunito le 15 de-legazioni dell’Emilia. Assente giu-stificato per le delegazioni dellaprovincia di Parma Giulio D’Olio(Bassa Parmense), mentre erapresente Renzo Rizzi, segretariodel consiglio di presidenza.

Tra i temi affrontati per gli even-ti da organizzare nel corso del-l’anno, il convengo regionale de-dicato alle paste ripiene, del pros-

simo 9 aprile, a cura della dele-gazione di Bologna con la colla-borazione di tutte le delegazionidell’Emilia.

Sempre a Bologna è inoltre infase organizzativa, da parte delleautorità civili e militari, un eventoa settembre sul falso in tavola, alquale l’Accademia stata invitata apartecipare. Tra le iniziative fu-ture è stata avanzata la propostadi un convegno relativo al ruolodella ristorazione collettiva e sultema delle guide online.Il coor-dinatore territoriale Veroni hainoltre parlato dell’opportunità diorganizzare per i delegati corsi dicucina presso chef stellati, per ve-rificare le modalità con cui si cu-cina oggi nei ristoranti.uG.N.

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Città di Parma Focus sul sonno.

Parma

VIABILITA' LA SEGNALAZIONE DI UN LETTORE

Via Fleming, perchéil sottopasso è chiuso?

PRESENTAZIONE OGGI ALLE 18 ALLA FELTRINELLI

Lavoro e disabilità: il librodi Adorni e Balestieri

Via Fleming Il sottopassaggio di fronte alla scuola Ferrari.

II «Ma perché il sottopassaggio divia Fleming è chiuso da un an-no?». E' un lettore che lo chiede. Enoi rigiriamo la domanda all'am-ministrazione comunale. «Il sot-topassaggio di via Fleming - haproseguito il lettore al telefono - èlì dai primi anni Ottanta ed è sem-pre stato molto utile per i resi-denti ma soprattutto per gli stu-

denti, in quanto si trova all'altezzadi via Galileo Galilei e quindi difronte alla scuola Ferrari. Un sot-topassaggio indispensabile per lasicurezza, anche perché è noto atutti che via Fleming è una stradamolto trafficata. E non sempre c'èil vigile per far attraversare i ra-gazzi». ur.c.

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II Un lavoro su misura è un mi-raggio per molti, ancora di più se acercarlo è un disabile.

Ne sono ben consapevoli Danie-la Adorni e Katia Balestieri, autricidel volume «Un lavoro su misura– Disabilità e disidentità», sceltodalla casa editrice Franco Angeliper inaugurare la collana dedicataa salute mentale e servizi.

Il libro sarà presentato alla li-breria Feltrinelli (via Farini) oggialle 18: interverranno le autrici, il

giornalista della «Gazzetta» Ga-briele Balestrazzi e l’autrice dellaprefazione, Maria Zirilli, psichia-tra, psicanalista, perito forense,nonché referente dell’area tema-tica «Salute mentale e servizi» perla Franco Angeli. «Un lavoro sumisura» è un libro che sceglie dinon proporre soluzioni, ponendoinvece alcune domande aperte alfuturo e coinvolgendo il lettorecon un racconto appassionato.u

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Top50 Parma La copertina dell'inserto in edicola domani con la Gazzetta.

Accademia Italiana della Cucina Delegati in trasferta.

- RASSEGNA STAMPA • 2016 -- RASSEGNA STAMPA • 2016 -

MARTEDÌ 5 APRILE 201610

Incontro In alto Edoardo Caleffi (a sinistra) con Corrado Melegari. Qui sopra, il pubblico.

PADIGLIONE BARILLA UNO «SCHIACCIANOCI» SPECIALE PER PICCOLI DEGENTI

Tchaikowsky entra in ospedaleNel cavedio centraleshow con i Filarmonicidi Busseto e l'attoreMaurizio CardilloII Aria di magia all’Ospedale deibambini «Pietro Barilla». Nelcavedio centrale del primo pia-no è andato in scena «Lo schiac-cianoci» di Tchaikowsky, mira-bilmente interpretato dai Filar-monici di Busseto con l’accom -pagnamento della voce narrantedi Maurizio Cardillo.

Simpatico e coinvolgente, l’at -tore ha guidato i piccoli pazienti(e i familiari), seduti nella plateaimprovvisata, in un viaggio fan-tastico tra topi brutti e cattivi,ballerine graziose e sogni. Pro-prio quelli in cui si rifugia spessoil bambino ricoverato, per noncedere all’ansia e alla noia dellelunghe giornate di degenza.

«Spettacoli come questo sonoper i nostri bambini e ragazzi Musica in corsia Previsti altri due concerti il 9 maggio e il 6 giugno.

CITTÀ DI PARMA SIMPOSIO IN RICORDO DI GIUSEPPE SALVI. A CONFRONTO PSICOLOGI E PSICHIATRI

Alcol, droga, gioco: come cambiano le dipendenze

SANITÀ MALATTIA RARA, MA NON TROPPO: COLPITI 45 MILA ITALIANI

Neurofibromatosi:a Parma un teamdi 30 specialistiNell'ambulatorio vengono seguiti 350 pazienti«Necessario un approccio multidisciplinare»

Monica Tiezzi

II Amerigo Rossetti, da Latina, hascoperto di soffrire di neurofibro-matosi a 30 anni. «Avevo da sem-pre queste piccole macchie colorcaffelatte sulla pelle e nel tempoera spuntato anche un fibromasulla palpebra sinistra. Ma nep-pure alla visita militare mi era sta-ta diagnosticata la malattia, tantoche sono stato giudicato abile».Solo nel 1991, dopo che finalmen-te un dermatologo di Roma avevaformulato la diagnosi, Amerigo èstato indirizzato a Parma e qui -oltre ad essere operato al fibromaalla palpebra - ha scoperto qual-cosa di più della sua patologia,«incluse, ripensando al passato,certe difficoltà di concentrazionea scuola. Anche se alla fine misono diplomato brillantemente»,ci tiene a precisare.

Questo per dire degli ostacoli chefino a pochi anni fa incontrava chisoffriva di questa malattia (rara, manon troppo: colpisce un nato ognitremila, in Italia ne soffrono 45 milapersone), ma anche dei passi avantifatti, con una rete di centri dedicati(fra i quali quello all'ospedale Mag-

giore) e diagnosi più rapide. «A miofiglio Edoardo, oggi 21enne, la dia-gnosi è stata fatta a pochi mesi divita. Ha avuto subito le cure op-portune e, a scuola, gli aiuti del ca-so» dice sempre Amerigo.

Di neurofibromatosi si è parlatoad un incontro all'ospedale Mag-giore nel quale è stato presentatoil centro di Parma: un team mul-tidisciplinare di 30 professionistiche fa capo ad un ambulatorio nelreparto di chirurgia plastica di-retto da Edoardo Caleffi.

La cura della fibromatosi a Par-ma nasce all'inizio degli anni No-vanta dall'impegno del genetistaPaolo Balestrazzi, scomparso.L'ambulatorio dedicato negli ul-timi anni - complice la spendingreview - lavorava a fatica, riceven-do i pazienti una volta al mese.«La sensibilità dell'azienda, la col-laborazione con il dipartimentomaterno-infantile diretto da GianLuigi de' Angelis, e il determinan-te aiuto di Anf, l'Associazione neu-rofibromatosi, ha fatto sì che dagiugno scorso, grazie ad un con-tratto annuale rinnovabile, l'am-bulatorio abbia una responsabile,Elena Boschi, che coordina il la-

voro dei vari specialisti e riceve ipazienti due volte a settimana»spiega Caleffi.

Oggi il centro di neurofibroma-tosi di Parma ha in carico 350 pa-zienti, spiega Boschi. Negli ultimicinque anni Caleffi ne ha operaticirca 300 affetti da neurofibroma-tosi maggiore, «persone spessooperate d'urgenza perchè in pe-ricolo di vita». L'esperienza del

team parmigiano è tale («una del-le maggiori a livello nazionale edeuropeo», dice Caleffi) che nellanostra città è stata messa a puntouna tecnica innovativa di «com-partimentalizzazione» che per-mette di asportare grosse massefibromatose (uno delle conse-guenze della malattia) evitandoeccessivi sanguinamenti e rischidi emorragia.

Un esempio dei buoni risultatidi questa tecnica è Tiziana Capo-na, dalla provincia di Bari, allaquale a metà marzo è stato aspor-tato un fibroma di un chilo e mez-zo dalla gamba sinistra. Al con-vegno ieri mattina ha voluto es-serci, pur convalescente e con lestampelle: «Non riuscivo più amuovermi, la vita era diventatamolto difficile. So che per il re-

cupero occorre pazienza, ma sonofelice di aver trovato qui profes-sionisti preparati ed umani», di-ce.

Un impulso importante all'as-sistenza e alla ricerca è stato datodalla recente legge nazionale sullemalattie rare, che dà all'Istitutosuperiore di sanità il compito diindividuare i centri di riferimentodelle varie patologie e di farli la-vorare in rete, coinvolgendo nellaloro gestione i rappresentanti deipazienti, che possono dire la loroanche sui piani terapeutici. «Cosìsiamo riusciti ad avere centri intutte le regioni per curare i pa-zienti in loco, evitando i “viaggidella speranza”. Anche perchè inItalia abbiamo competenze para-gonabili a quelle all'estero» dice ilreggiano Corrado Melegari, pre-sidente di Anf, associazione na-zionale nata nel 1991 che fa base aParma e che raccoglie 1.200 soci,fra malati e loro familiari.

I quattro centri in Emilia Ro-magna sono il Sant'Orsola di Bo-logna (capofila della rete regiona-le), e gli ospedali di Parma, ReggioEmilia e Piacenza. Molti dei pro-fessionisti che lavorano in questicentri, regionali e nazionali, eranoall'incontro nel quale si è fatto ilpunto sulle novità terapeutiche(anche con punti di vista diversi econ un dibattito vivace) e sulla col-laborazione fra professionisti, ve-ro punto cruciale nella lotta allamalattia. «Per curare un malato dineurofibromatosi - dice Melegari,padre di una figlia oggi medico econ due figli, alla quale la malat-tia è stata diagnosticata poco do-po la nascita - occorrono team deiquali facciano parte pediatri, der-matologi, neurochirurghi, oculi-sti, ortopedici, neuroradiologi egenetisti». Solo lavorando uniti- è il messaggio ribadito nell'in-contro - si può garantire una buo-na qualità di vita ai pazienti, in-tervenendo sulle manifestazionidella malattia e contrastando lerecidive. u

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Parma

II Alla casa di cura Città di Parma,nell’ambito del programma dieducazione medica continua2016, si è svolto il primo progettodell’anno dedicato alle dipenden-ze. Un inizio toccante perché l'in-contro si è tenuto dopo la scom-parsa del professor Giuseppe Sal-vi, «padre» dei simposi medicidella Città di Parma, che avevaorganizzato tutti gli anni dal 1988.Anche il programma 2016 era sta-to predisposto con la consueta cu-ra da Salvi. La direzione della casadi cura ha quindi ritenuto natu-

rale proseguire l’opera formativa,rivolta in particolare ai medici dimedicina generale, come ha sot-tolineato in un commosso ricordoCamilla Salvi, consigliere delega-to della casa di cura, che ha anchepresentato il nuovo responsabiledei simposi medici, RobertoMaione, ricordando come Salviavesse più volte espresso il desi-derio che «fosse lui, con il quale daanni collaborava per la stesura delprogramma Ecm, il suo succes-sore».

Maione, della neurologia della

Città di Parma, ha ricordato Salvicon affetto e stima, sottolineando-ne la passione e l’entusiasmo chemetteva nell’organizzazione deisimposi. In ricordo del professorSalvi è stato osservato un minuto disilenzio. Anche il relatore della pri-ma serata Giuseppe Fertonani Af-fini, psichiatra e neurobiologo del-l’Ausl di Parma, ha voluto ricordarele doti umane e professionali di Sal-vi. Fertonani ha parlato di alcoli-smo evidenziando come nel tempoil fenomeno sia profondamentemutato e sempre più spesso l’abuso

di alcol si unisca all’uso di altre so-stanze. L’alcolismo, ha detto Fer-tonani, sta interessando semprepiù anche le donne e i ragazzi ingiovane età. Il relatore ha quindiillustrato le varie possibilità tera-peutiche.

Nel secondo incontro Maria Ca-terina Antonioni, direttore delSert dell’Ausl di Parma, ha trattatodel paziente tossicodipendenteevidenziando come nel corso deglianni anche la tossicodipendenzasi sia profondamente modificata.«Purtroppo l’inizio avviene in età

sempre più precoce e non vi è untarget specifico di assuntore di so-stanze. I consumatori sono in real-tà molto eterogenei», ha detto An-tonioni. E’ diminuita la via di as-sunzione endovenosa ed è aumen-tata nettamente quella inalatoriae spesso non c’è più l’uso di unasola sostanza ma un poliabuso, ov-vero il consumo di più sostanzestupefacenti. Un quadro quindisempre più difficile da affrontare.Fortunatamente, però, si puòuscire dalla dipendenza, ha spie-gato la specialista, anche se spesso

è un percorso molto lungo.Nel terzo e ultimo incontro Gil-

da Donato e Antonella Marcotrig-giani, psicologhe psicoterapeutedel Sert dell’Ausl di Parma, hannotrattato delle dipendenze com-portamentali che stanno purtrop-po divenendo sempre più d’attua -lità. E’ stato approfondito in par-ticolare il tema del gioco d’azzardopatologico, introducendo il qua-dro psicosociale del fenomeno,che sta assumendo contorni sem-pre più preoccupanti. Sono statiquindi presentati ai tanti mediciintervenuti i vari indicatori di pa-tologia presenti nei giocatori, alfine di facilitare l’individuazioneprecoce del disagio, che può por-tare a conseguenze importanti sulgiocatore e sulla sua famiglia. u

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Nell'Ala sud

La Medicinad'urgenza trasloca

La Medicina d’urgenza, ilreparto di degenza del Prontosoccorso, ieri ha traslocatodal 3° piano del padiglioneOrtopedie al 2° piano dell’Alasud (padiglione 4). Sicompleta così il percorso diriorganizzazione di areamedica all'interno del nuovopadiglione, inaugurato a fineottobre e dotato di tecnologieall'avanguardia e soluzioniorganizzative efficienti permedici e pazienti.

occasione per avvicinarsi allamusica e per scoprire ambiti cul-turali talvolta sconosciuti comela musica classica – ha detto ladirettrice della Pediatria e on-coematologia Patrizia Bertolini– Non dimentichiamo che chirimane per lungo tempo rico-verato in reparto, trova proprionella musica una preziosa pos-sibilità di espressione».

Nell’alternanza tra voce e mu-sica, i Filarmonici hanno dialo-gato essi stessi con il giovanepubblico, catturandone l’atten -zione gioiosa: Giampaolo Ban-dini con la sua delicata chitarra,Roger Catino ritmando stuporee percussioni, Cesare Chiacchia-retta solleticando amabilmentela sua fisarmonica, StefanoFranceschini con il suo impetuo-so clarinetto, Giovanni Mareg-gini accarezzando le note del suoflauto e Federico Marchesano,armonico sfondo di contrabbas-so.

Sospinti dalla musica, i perso-

naggi fantastici si sono avven-turati tra scale e corridoi per rag-giungere i bambini malati, co-stretti a letto, che non hanno po-tuto raggiungere il cavedio, re-cando loro gioia e conforto a di-stanza.

La rappresentazione era com-presa nel ciclo di appuntamentimusicali in programma all’inter -no dell’Ospedale dei bambinigrazie all’impegno organizzativodalla Società dei concerti di Par-ma, in collaborazione con l’A-zienda ospedaliera-universitariae l’associazione Donatori di mu-sica, su proposta della Scuola inospedale dell’Istituto compren-sivo Ferrari. I prossimi appun-tamenti sono lunedì 9 maggio«Il viaggio dell’ometto vestito diblu», con protagonisti «I diavo-letti», ensemble vocale e stru-mentale di bambini dai 4 ai 12anni, e lunedì 6 giugno «Le bac-chette magiche» con il percus-sionista Simone Beneventi.u

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FORMAZIONE AL VIA UN CORSO

Pneumologi a lezione:esercitazioni su manichiniII Torna, per il trentesimo annoconsecutivo, il corso teori-co-pratico di pneumologia in-terventistica, organizzato dal-l'unità operativa di Pneumolo-gia ed endoscopia toracica del-l'Azienda ospedaliera-universi-taria di Parma, diretta da An-gelo Gianni Casalini.

L'evento formativo, rivolto amedici ed infermieri, prende ilvia oggi con la presentazione ela lezione introduttiva alle 9nella sala congressi dell’ospe-dale.

«In trent’anni – spiega Casa-lini – la scuola di interventisticaendoscopica toracica parmen-se ha formato oltre 1000 medicie circa 600 infermieri prove-nienti da tutta Italia. Mante-nendo un elevato livello di ag-giornamento professionale etecnologico abbiamo contri-buito a diffondere le pratichepiù adeguate per la corretta ese-cuzione dell’endoscopia bron-

chiale operativa e per un’appro-fondita diagnosi endoscopicadelle malattie pleuriche e dellepiù importanti malattie del pol-mone, oncologiche, infettive einterstiziali», aggiunge lo spe-cialista.

Il corso comprende lezioni esessioni teorico-pratiche al ser-vizio di endoscopia toracicadell'ospedale.

In particolare i medici corsistiseguiranno il programma delservizio (broncoscopia diagno-stica, terapeutica, operativa,pediatrica, toracoscopia medi-ca) ed effettueranno nel pome-riggio esercitazioni pratiche almanichino con l'assistenza deimedici dell’unità operativa.

Gli infermieri, pure assistitidai colleghi della struttura, se-guiranno tutte le fasi di prepa-razione del paziente e di assi-stenza durante le procedurediagnostiche e terapeutiche. u

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La malattia

L'«assedio»dei fibromi

nn La neurofibromatosi è unamalattia geneticacaratterizzata dalla presenzadi tumori benigni fibrosi(fibromi). La forma piùfrequente è la NF1, cheinteressa oltre il 90% deicasi. Nel 50% dei casi, lamalattia viene trasmessa daun genitore affetto, nell'altrametà dei casi è spontanea.Le manifestazioni varianodalle macchie color caffelattesulla pelle a casi complessiche riguardano varie parti delcorpo: il sistema scheletrico,endocrino, vascolare eneurovegetativo. «Nerisultano problemi estetici efunzionali gravi e conrecidive, che devono essereaffrontati in modomultidisciplinare», spiegaMelegari. m.t.

MARTEDÌ 5 APRILE 201610

Incontro In alto Edoardo Caleffi (a sinistra) con Corrado Melegari. Qui sopra, il pubblico.

PADIGLIONE BARILLA UNO «SCHIACCIANOCI» SPECIALE PER PICCOLI DEGENTI

Tchaikowsky entra in ospedaleNel cavedio centraleshow con i Filarmonicidi Busseto e l'attoreMaurizio CardilloII Aria di magia all’Ospedale deibambini «Pietro Barilla». Nelcavedio centrale del primo pia-no è andato in scena «Lo schiac-cianoci» di Tchaikowsky, mira-bilmente interpretato dai Filar-monici di Busseto con l’accom -pagnamento della voce narrantedi Maurizio Cardillo.

Simpatico e coinvolgente, l’at -tore ha guidato i piccoli pazienti(e i familiari), seduti nella plateaimprovvisata, in un viaggio fan-tastico tra topi brutti e cattivi,ballerine graziose e sogni. Pro-prio quelli in cui si rifugia spessoil bambino ricoverato, per noncedere all’ansia e alla noia dellelunghe giornate di degenza.

«Spettacoli come questo sonoper i nostri bambini e ragazzi Musica in corsia Previsti altri due concerti il 9 maggio e il 6 giugno.

CITTÀ DI PARMA SIMPOSIO IN RICORDO DI GIUSEPPE SALVI. A CONFRONTO PSICOLOGI E PSICHIATRI

Alcol, droga, gioco: come cambiano le dipendenze

SANITÀ MALATTIA RARA, MA NON TROPPO: COLPITI 45 MILA ITALIANI

Neurofibromatosi:a Parma un teamdi 30 specialistiNell'ambulatorio vengono seguiti 350 pazienti«Necessario un approccio multidisciplinare»

Monica Tiezzi

II Amerigo Rossetti, da Latina, hascoperto di soffrire di neurofibro-matosi a 30 anni. «Avevo da sem-pre queste piccole macchie colorcaffelatte sulla pelle e nel tempoera spuntato anche un fibromasulla palpebra sinistra. Ma nep-pure alla visita militare mi era sta-ta diagnosticata la malattia, tantoche sono stato giudicato abile».Solo nel 1991, dopo che finalmen-te un dermatologo di Roma avevaformulato la diagnosi, Amerigo èstato indirizzato a Parma e qui -oltre ad essere operato al fibromaalla palpebra - ha scoperto qual-cosa di più della sua patologia,«incluse, ripensando al passato,certe difficoltà di concentrazionea scuola. Anche se alla fine misono diplomato brillantemente»,ci tiene a precisare.

Questo per dire degli ostacoli chefino a pochi anni fa incontrava chisoffriva di questa malattia (rara, manon troppo: colpisce un nato ognitremila, in Italia ne soffrono 45 milapersone), ma anche dei passi avantifatti, con una rete di centri dedicati(fra i quali quello all'ospedale Mag-

giore) e diagnosi più rapide. «A miofiglio Edoardo, oggi 21enne, la dia-gnosi è stata fatta a pochi mesi divita. Ha avuto subito le cure op-portune e, a scuola, gli aiuti del ca-so» dice sempre Amerigo.

Di neurofibromatosi si è parlatoad un incontro all'ospedale Mag-giore nel quale è stato presentatoil centro di Parma: un team mul-tidisciplinare di 30 professionistiche fa capo ad un ambulatorio nelreparto di chirurgia plastica di-retto da Edoardo Caleffi.

La cura della fibromatosi a Par-ma nasce all'inizio degli anni No-vanta dall'impegno del genetistaPaolo Balestrazzi, scomparso.L'ambulatorio dedicato negli ul-timi anni - complice la spendingreview - lavorava a fatica, riceven-do i pazienti una volta al mese.«La sensibilità dell'azienda, la col-laborazione con il dipartimentomaterno-infantile diretto da GianLuigi de' Angelis, e il determinan-te aiuto di Anf, l'Associazione neu-rofibromatosi, ha fatto sì che dagiugno scorso, grazie ad un con-tratto annuale rinnovabile, l'am-bulatorio abbia una responsabile,Elena Boschi, che coordina il la-

voro dei vari specialisti e riceve ipazienti due volte a settimana»spiega Caleffi.

Oggi il centro di neurofibroma-tosi di Parma ha in carico 350 pa-zienti, spiega Boschi. Negli ultimicinque anni Caleffi ne ha operaticirca 300 affetti da neurofibroma-tosi maggiore, «persone spessooperate d'urgenza perchè in pe-ricolo di vita». L'esperienza del

team parmigiano è tale («una del-le maggiori a livello nazionale edeuropeo», dice Caleffi) che nellanostra città è stata messa a puntouna tecnica innovativa di «com-partimentalizzazione» che per-mette di asportare grosse massefibromatose (uno delle conse-guenze della malattia) evitandoeccessivi sanguinamenti e rischidi emorragia.

Un esempio dei buoni risultatidi questa tecnica è Tiziana Capo-na, dalla provincia di Bari, allaquale a metà marzo è stato aspor-tato un fibroma di un chilo e mez-zo dalla gamba sinistra. Al con-vegno ieri mattina ha voluto es-serci, pur convalescente e con lestampelle: «Non riuscivo più amuovermi, la vita era diventatamolto difficile. So che per il re-

cupero occorre pazienza, ma sonofelice di aver trovato qui profes-sionisti preparati ed umani», di-ce.

Un impulso importante all'as-sistenza e alla ricerca è stato datodalla recente legge nazionale sullemalattie rare, che dà all'Istitutosuperiore di sanità il compito diindividuare i centri di riferimentodelle varie patologie e di farli la-vorare in rete, coinvolgendo nellaloro gestione i rappresentanti deipazienti, che possono dire la loroanche sui piani terapeutici. «Cosìsiamo riusciti ad avere centri intutte le regioni per curare i pa-zienti in loco, evitando i “viaggidella speranza”. Anche perchè inItalia abbiamo competenze para-gonabili a quelle all'estero» dice ilreggiano Corrado Melegari, pre-sidente di Anf, associazione na-zionale nata nel 1991 che fa base aParma e che raccoglie 1.200 soci,fra malati e loro familiari.

I quattro centri in Emilia Ro-magna sono il Sant'Orsola di Bo-logna (capofila della rete regiona-le), e gli ospedali di Parma, ReggioEmilia e Piacenza. Molti dei pro-fessionisti che lavorano in questicentri, regionali e nazionali, eranoall'incontro nel quale si è fatto ilpunto sulle novità terapeutiche(anche con punti di vista diversi econ un dibattito vivace) e sulla col-laborazione fra professionisti, ve-ro punto cruciale nella lotta allamalattia. «Per curare un malato dineurofibromatosi - dice Melegari,padre di una figlia oggi medico econ due figli, alla quale la malat-tia è stata diagnosticata poco do-po la nascita - occorrono team deiquali facciano parte pediatri, der-matologi, neurochirurghi, oculi-sti, ortopedici, neuroradiologi egenetisti». Solo lavorando uniti- è il messaggio ribadito nell'in-contro - si può garantire una buo-na qualità di vita ai pazienti, in-tervenendo sulle manifestazionidella malattia e contrastando lerecidive. u

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Parma

II Alla casa di cura Città di Parma,nell’ambito del programma dieducazione medica continua2016, si è svolto il primo progettodell’anno dedicato alle dipenden-ze. Un inizio toccante perché l'in-contro si è tenuto dopo la scom-parsa del professor Giuseppe Sal-vi, «padre» dei simposi medicidella Città di Parma, che avevaorganizzato tutti gli anni dal 1988.Anche il programma 2016 era sta-to predisposto con la consueta cu-ra da Salvi. La direzione della casadi cura ha quindi ritenuto natu-

rale proseguire l’opera formativa,rivolta in particolare ai medici dimedicina generale, come ha sot-tolineato in un commosso ricordoCamilla Salvi, consigliere delega-to della casa di cura, che ha anchepresentato il nuovo responsabiledei simposi medici, RobertoMaione, ricordando come Salviavesse più volte espresso il desi-derio che «fosse lui, con il quale daanni collaborava per la stesura delprogramma Ecm, il suo succes-sore».

Maione, della neurologia della

Città di Parma, ha ricordato Salvicon affetto e stima, sottolineando-ne la passione e l’entusiasmo chemetteva nell’organizzazione deisimposi. In ricordo del professorSalvi è stato osservato un minuto disilenzio. Anche il relatore della pri-ma serata Giuseppe Fertonani Af-fini, psichiatra e neurobiologo del-l’Ausl di Parma, ha voluto ricordarele doti umane e professionali di Sal-vi. Fertonani ha parlato di alcoli-smo evidenziando come nel tempoil fenomeno sia profondamentemutato e sempre più spesso l’abuso

di alcol si unisca all’uso di altre so-stanze. L’alcolismo, ha detto Fer-tonani, sta interessando semprepiù anche le donne e i ragazzi ingiovane età. Il relatore ha quindiillustrato le varie possibilità tera-peutiche.

Nel secondo incontro Maria Ca-terina Antonioni, direttore delSert dell’Ausl di Parma, ha trattatodel paziente tossicodipendenteevidenziando come nel corso deglianni anche la tossicodipendenzasi sia profondamente modificata.«Purtroppo l’inizio avviene in età

sempre più precoce e non vi è untarget specifico di assuntore di so-stanze. I consumatori sono in real-tà molto eterogenei», ha detto An-tonioni. E’ diminuita la via di as-sunzione endovenosa ed è aumen-tata nettamente quella inalatoriae spesso non c’è più l’uso di unasola sostanza ma un poliabuso, ov-vero il consumo di più sostanzestupefacenti. Un quadro quindisempre più difficile da affrontare.Fortunatamente, però, si puòuscire dalla dipendenza, ha spie-gato la specialista, anche se spesso

è un percorso molto lungo.Nel terzo e ultimo incontro Gil-

da Donato e Antonella Marcotrig-giani, psicologhe psicoterapeutedel Sert dell’Ausl di Parma, hannotrattato delle dipendenze com-portamentali che stanno purtrop-po divenendo sempre più d’attua -lità. E’ stato approfondito in par-ticolare il tema del gioco d’azzardopatologico, introducendo il qua-dro psicosociale del fenomeno,che sta assumendo contorni sem-pre più preoccupanti. Sono statiquindi presentati ai tanti mediciintervenuti i vari indicatori di pa-tologia presenti nei giocatori, alfine di facilitare l’individuazioneprecoce del disagio, che può por-tare a conseguenze importanti sulgiocatore e sulla sua famiglia. u

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Nell'Ala sud

La Medicinad'urgenza trasloca

La Medicina d’urgenza, ilreparto di degenza del Prontosoccorso, ieri ha traslocatodal 3° piano del padiglioneOrtopedie al 2° piano dell’Alasud (padiglione 4). Sicompleta così il percorso diriorganizzazione di areamedica all'interno del nuovopadiglione, inaugurato a fineottobre e dotato di tecnologieall'avanguardia e soluzioniorganizzative efficienti permedici e pazienti.

occasione per avvicinarsi allamusica e per scoprire ambiti cul-turali talvolta sconosciuti comela musica classica – ha detto ladirettrice della Pediatria e on-coematologia Patrizia Bertolini– Non dimentichiamo che chirimane per lungo tempo rico-verato in reparto, trova proprionella musica una preziosa pos-sibilità di espressione».

Nell’alternanza tra voce e mu-sica, i Filarmonici hanno dialo-gato essi stessi con il giovanepubblico, catturandone l’atten -zione gioiosa: Giampaolo Ban-dini con la sua delicata chitarra,Roger Catino ritmando stuporee percussioni, Cesare Chiacchia-retta solleticando amabilmentela sua fisarmonica, StefanoFranceschini con il suo impetuo-so clarinetto, Giovanni Mareg-gini accarezzando le note del suoflauto e Federico Marchesano,armonico sfondo di contrabbas-so.

Sospinti dalla musica, i perso-

naggi fantastici si sono avven-turati tra scale e corridoi per rag-giungere i bambini malati, co-stretti a letto, che non hanno po-tuto raggiungere il cavedio, re-cando loro gioia e conforto a di-stanza.

La rappresentazione era com-presa nel ciclo di appuntamentimusicali in programma all’inter -no dell’Ospedale dei bambinigrazie all’impegno organizzativodalla Società dei concerti di Par-ma, in collaborazione con l’A-zienda ospedaliera-universitariae l’associazione Donatori di mu-sica, su proposta della Scuola inospedale dell’Istituto compren-sivo Ferrari. I prossimi appun-tamenti sono lunedì 9 maggio«Il viaggio dell’ometto vestito diblu», con protagonisti «I diavo-letti», ensemble vocale e stru-mentale di bambini dai 4 ai 12anni, e lunedì 6 giugno «Le bac-chette magiche» con il percus-sionista Simone Beneventi.u

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FORMAZIONE AL VIA UN CORSO

Pneumologi a lezione:esercitazioni su manichiniII Torna, per il trentesimo annoconsecutivo, il corso teori-co-pratico di pneumologia in-terventistica, organizzato dal-l'unità operativa di Pneumolo-gia ed endoscopia toracica del-l'Azienda ospedaliera-universi-taria di Parma, diretta da An-gelo Gianni Casalini.

L'evento formativo, rivolto amedici ed infermieri, prende ilvia oggi con la presentazione ela lezione introduttiva alle 9nella sala congressi dell’ospe-dale.

«In trent’anni – spiega Casa-lini – la scuola di interventisticaendoscopica toracica parmen-se ha formato oltre 1000 medicie circa 600 infermieri prove-nienti da tutta Italia. Mante-nendo un elevato livello di ag-giornamento professionale etecnologico abbiamo contri-buito a diffondere le pratichepiù adeguate per la corretta ese-cuzione dell’endoscopia bron-

chiale operativa e per un’appro-fondita diagnosi endoscopicadelle malattie pleuriche e dellepiù importanti malattie del pol-mone, oncologiche, infettive einterstiziali», aggiunge lo spe-cialista.

Il corso comprende lezioni esessioni teorico-pratiche al ser-vizio di endoscopia toracicadell'ospedale.

In particolare i medici corsistiseguiranno il programma delservizio (broncoscopia diagno-stica, terapeutica, operativa,pediatrica, toracoscopia medi-ca) ed effettueranno nel pome-riggio esercitazioni pratiche almanichino con l'assistenza deimedici dell’unità operativa.

Gli infermieri, pure assistitidai colleghi della struttura, se-guiranno tutte le fasi di prepa-razione del paziente e di assi-stenza durante le procedurediagnostiche e terapeutiche. u

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La malattia

L'«assedio»dei fibromi

nn La neurofibromatosi è unamalattia geneticacaratterizzata dalla presenzadi tumori benigni fibrosi(fibromi). La forma piùfrequente è la NF1, cheinteressa oltre il 90% deicasi. Nel 50% dei casi, lamalattia viene trasmessa daun genitore affetto, nell'altrametà dei casi è spontanea.Le manifestazioni varianodalle macchie color caffelattesulla pelle a casi complessiche riguardano varie parti delcorpo: il sistema scheletrico,endocrino, vascolare eneurovegetativo. «Nerisultano problemi estetici efunzionali gravi e conrecidive, che devono essereaffrontati in modomultidisciplinare», spiegaMelegari. m.t.

- RASSEGNA STAMPA • 2016 -- RASSEGNA STAMPA • 2016 -

MERCOLEDÌ 27 APRILE 201614

Intervista: L'applicazione, inventata dai cardiologi parmigiani Claudio Reverberi e Nicola Gaibazzi, verrà ora testata in larga scala dagli sportivi

Cardiologi Nicola Gaibazzi (a sinistra) con Claudio Reverberi, ideatori di «Parachute».

Lorenzo Sartorio

Hanno lavorato fianco afianco per anni nellastruttura ambulatoria-le della cardiologia delnostro ospedale il cui

responsabile era Claudio Rever-beri, recentemente sostituito dalcollega e amico Nicola Gaibazzi.Due parmigiani del sasso, duecardiologi di razza, due sportivi.E proprio al mondo dello sporthanno pensato Gaibazzi e Rever-beri (direttore sanitario del «Cen-tro Gemini») nell’ideare il «para-chute» - presentato ieri nella sededel Cus Parma - che, come quellopiù noto dei lanci dall’aereo, puòconsentire a tante persone di por-tare a casa la pelle. Abbiamo chie-sto a Gaibazzi e Reverberi alcunedelucidazioni sul loro progetto.Due cardiologi alle prese conuna start up che produce un’ap -plicazione per iPhone. Non ès t rava g a n t e ?Che un cardiologo che vive inospedale ed è quotidianamente acontatto con la malattia cardiacae l’arresto cardiaco pensi ad unostrumento in grado di diagnosti-carlo quando improvvisamenteed inaspettatamente insorge, ma-gari mentre sta facendo sport incampagna... no, non è poi cosìstravagante secondo noi! Non èdifficile pensare che due colleghied amici che hanno lavorato fian-co a fianco per anni, anche fir-mando importanti collaborazioniscientifiche nel campo della car-diologia non invasiva, decidano

di buttarsi entusiasticamente inuna avventura che li porti a farequalcosa di utile con anche risvol-ti eticamente importanti.Dottor Gaibazzi, come nasce l’i-dea del Parachute?L’idea è nata andando a correrecome mia abitudine sull’arginedella Parma in una sera d’autun -no. In quel periodo ero stato mol-to colpito dal fortunato episodiodi una persona che, pedalando inbicicletta fuori Parma, aveva avu-to un arresto cardiaco proprio difronte ad un’anestesista che se nestava tornando a casa, e da questaera stato soccorso ed efficace-mente salvato. Io stavo correndoe ascoltando la musica con gli au-ricolari dal mio costoso telefono,in grado di fare videochiamateverso ogni parte del mondo, e misono chiesto come fosse possibilesfruttare queste potenzialità percomunicare ai soccorsi automati-camente un evento come l’arrestocardiaco, magari associando lapossibilità di localizzare in modopreciso la vittima. Senza il biso-gno che un anestesista passi vi-cino a te quando succede! In ger-go tecnico parliamo di catena del-la sopravvivenza, basata sulle ma-novre di rianimazione cardio-pol-monare e sulla defibrillazione.Ma in assenza di testimoni delmalore, chi fa partire la catena al-lertando i soccorsi? Come sfrut-tare uno smartphone per realiz-zare un sistema che consenta diriconoscere l’arresto cardiaco edattivare i soccorsi?Dottor Reverberi, come si passa

traverso un algoritmo brevettatol’app è in grado di riconoscere l’a-ritmia ed inviare un sms in au-tomatico a tre numeri prescelti(parenti, amici stretti). Nel mes-saggio sono incluse le coordinateGPS per facilitarne la comunica-zione immediata al 118. I poten-ziali utilizzatori sono tutti gli atle-ti outdoor e i cardiopatici, per iquali l’attività fisica riabilitativaviene considerata una terapia.Perchè un atleta dovrebbe do-tarsi di questa App?Lo sport sia agonistico che ama-toriale deve essere piacevole e fat-to in sicurezza. Purtroppo pochisanno che, a fronte di un grandebeneficio dell’attività fisica svoltain modo costante, è durante losforzo massimale che cresce il ri-schio di morte improvvisa. Noi ri-teniamo che, per quanto l’arrestocardiaco durante lo sport rappre-senti una eventualità rara, chiun-que eserciti un’attività sportivadebba svolgerla con coscienza eresponsabilità in un’ottica disport sicuro. Il primo esempioche mi viene in mente è la cinturadi sicurezza o l’airbag per l’auto -mobilista, per questo abbiamopensato ad un «paracadute» chesostiene un cuore come logo perla nostra app.In che fase dello sviluppo dellaApp siete?La fase «roadshow»: dopo averlatestata in simulazione vogliamotestarla su un grande gruppo disportivi, per avere feedback da lo-ro. Per questo ci siamo rivolti agliatleti del CUS Parma, ma ovvia-mente anche a tutti gli sportivi diParma interessati, se provvisti diiPhone e fascia bluetooth. Gliatleti avranno la possibilità discaricare gratuitamente la nostraapp per una prova di due mesi(http://www.parachute-app.net)cliccando il link «be part of ourtesters» o direttamente a questolink http://www.parachu-te-app.net/#!be-part-of-our-te -sters-1/ghe6q seguendo poi le fa-cili indicazioni). La app è già sta-ta approvata nella sua forma cor-rente da Apple, ma non la met-teremo in vendita fino a quandonon sapremo se gli atleti ne sa-ranno soddisfatti al 100%. Abbia-mo bisogno dei loro suggerimentiper migliorare aspetti anche me-no sostanziali ma altrettanto im-portanti come l’interazione, lagrafica ed altro che vogliano sug-gerire. u

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Podisti cercansi

Il Cus Parma: «Due mesi gratis per provarla»

Parma

Il cuore fa le bizzementre corri?Un'app ti salvaLa «Parachute» registra le aritmie del runnere fa scattare un sms di allerta per i soccorsi

da una bella idea alla realizza-zione di una App come questa?L’idea di Nicola mi è parsa subitograndiosa, ma quello che l’ha resaancor più forte è stata la convin-zione, da parte di entrambi, chepotesse veramente realizzarsi! Daquel giorno il Parachute è entratonelle nostre teste. Lavorandofianco a fianco abbiamo scelto in-sieme il percorso mettendo in filai problemi che di volta in volta sipresentavano e trovandone viavia le soluzioni. Abbiamo trovatogli strumenti migliori per simu-lare le aritmie e lo sviluppatore, ecreato una società avventurando-ci in un mondo nuovo, per certiversi lontano anni luce dal no-stro.Abbiamo brevettato il prodotto eNicola si è fatto carico del bac-kground scientifico che ha datoforza ulteriore al progetto, scri-vendo lavori e rilasciando inter-viste in ambiente scientifico. Il 4aprile scorso ho portato il nostroposter a Chicago, accettato alcongresso dell’American Collegeof Cardiology dove ha suscitatogrande interesse.Dottor Gaibazzi, come funzionain pratica il «Paracadute» e qualisono i potenziali utilizzatori?Parachute è una app innovativa,la prima in assoluto nel suo ge-nere. Riesce a monitorare conti-nuamente il ritmo cardiaco du-rante l’attività sportiva utilizzan-do una delle tante fasce cardio-frequenzimetro bluetooth (BLE)disponibili sul mercato, e chemolti sportivi già possiedono. At-

nn L’«airbag dell’atleta»: cosìGianfranco Beltrami, medicodello sport e cardiologo, ha de-finito l’app «Parachute» presen-tata ieri nella sede del Cus Par-ma nel corso di una conferenza-stampa alla quale hanno parte-cipato il presidente del Cus Mi-chele Ventura affiancato del re-sponsabile ufficio-stampa MarcoCarion, Luigi Passerini, Elio Voltae Gianfranco Beltrami.«Il Cus - ha detto Ventura - èfelice poter collaborare propo-nendo ai propri tesserati l’uti -lizzo di Parachute per un pe-riodo di prova di due mesi du-rante i quali, chi fosse interes-sato, potrà, dopo una registra-zione on line, avere accesso al-l’app e partecipare come testeral periodo di prova. Unici requi-

sti: possedere o acquistare unafascia toracica cardiofrequenzi-metro bluetooth e un iPhone, vi-sto che la versione Android se-guirà solo tra un paio di mesi».«Ancora una volta - ha conclusoVentura - il Cus Parma pone

l’accento sulla pratica sportivasvolta in piena sicurezza spo-sando la causa Parachute e of-frendosi come soggetto testerdella nuova e, speriamo fortu-nata, eccellenza made in Par-ma». uLo. Sar.

Cus Da sinistra Beltrami, Gaibazzi, Ventura e Reverberi.

CITTÀ DI PARMA INCONTRI SULLE MALATTIE EMATOLOGICHE

Ferro, piastrine, leucociti:come «leggere» il sangueII Ha visto la partecipazione dimolti medici il progetto Emato-logia promosso dalla Casa di curaCittà di Parma nell’ambito delProgramma di educazione medi-ca continua 2016. Il progetto pre-vedeva quattro incontri; nei primitre i relatori hanno affrontato gliaspetti di più frequente riscontronella pratica clinica quali le al-terazioni dell’emocromo che, puressendo un esame semplice e dibasso costo, aiuta il medico nelladiagnosi di numerose malattie.

I globuli rossi sono stati argo-mento del primo incontro con re-latore Franco Aversa, docente diematologia all'Università di Par-ma. «L’anemia è una condizionemolto frequente; per il suo rapidoinquadramento bisogna conside-rare il valore dell’emoglobina uni-tamente al volume globulare me-dio (MCV) - ha spiegato Aversa -Un MCV basso identifica una con-dizione di microcitosi che si os-serva sia nella carenza di ferro chein forme congenite (microcitemiao talassemia), un MCV aumentatoorienta verso una macrocitosi(anemia perniciosa o da carenzadi B12o folati) mentre un MCVnormale si associa, ad esempio, amalattie infiammatorie croniche,infezioni e neoplasie».

Nel secondo incontro, NicolaGiuliani, docente di ematologiadell’Università di Parma, ha trac-ciato i percorsi diagnostici dellealterazioni delle piastrine. «Lepiastrinopenie, ovvero le riduzio-ni delle piastrine, espongono il pa-ziente a rischio emorragico, han-no differenti gradi di gravità e siriscontrano in tutte le fasce d’età»,ha spiegato il relatore.

Nel terzo simposio FrancescaRe, dirigente medico dell’ospeda -le Maggiore, ha trattato le varia-zioni nel numero delle sottoclassidi leucociti. «Si tratta di condi-zioni importanti in quanto pos-sono essere alla base di diversepatologie. La neutropenia (ridu-zione dei neutrofili), ad esempio,aumenta il rischio infettivo dagermi presenti sulla cute e sulle

mucose delle vie aeree e dell’ap -parato digerente», ha spiegato.

Nell’ultimo incontro, Aversa hamostrato come i progressi dell'e-matologia negli ultimi vent’annisiano frutto dello studio dei mec-canismi patogenetici che trasfor-mano una cellula normale in unapatologica. «L’introduzione di te-rapie sempre più mirate ci ha per-messo di combattere con più ef-ficacia diverse malattie e di curaree a volte guarire patologie, qualileucemie e mielomi, anche senzaricorrere alla tradizionale chemio-terapia - ha sottolineato il relatore -Infine, i progressi nelle proceduredi trapianto di cellule staminaliematopoietiche hanno consentitodi estendere il trapianto a fasce dietà in passato ritenute proibitive(settanta-ottanta anni), a pazientiprivi di donatori compatibili at-traverso l’impiego di donatori nonconsanguinei, del cordone ombe-licale e addirittura di donatori in-compatibili. Attualmente, pur conle differenze nelle patologie e nellecaratteristiche cliniche dei pazien-ti, la combinazione delle più mo-derne terapie ematologiche con-sente di ottenere probabilità diguarigione estremamente elevate,anche superiori, in alcuni casi, al-l’80% dei pazienti».u

MEDICINA DI GENERE INCONTRO

Cardiopatie femminili,un male a volte difficileda diagnosticareII Parte dal cuore la prima gior-nata di approfondimento della sa-lute al femminile proposta dal-l’Azienda ospedaliero universita-ria di Parma. Dall’organo dell’a-more delle donne che sempre piùsi trovano ad accudire le personecare fragili, perdendo di vista lapropria salute. Ma anche il cuoredelle donne si ammala. Lo fa di-versamente, in età maggiormenteavanzata rispetto agli uomini econ sintomi differenti.

«Ad esempio le donne spesso incaso di infarto del miocardio nonhanno dolore toracico, ma altri sin-tomi, come la fatica a respirare o ilsenso di svenimento –spiega la car-diologa del Maggiore Emilia Soli-nas – Questo può comportare unritardo nel riconoscimento dellapatologia e nell’accesso alle cure».La femmina presenta anche carat-teristiche biologiche e psicosocialidiverse dai maschi. «Il più dellevolte arriva all’intervento cardio-chirurgico più tardi dell’uomo, an-che di cinque anni, quando vi sonoaltre patologie che aumentano ilrischio di complicazioni», aggiun-ge Antonella Vezzani, direttore del-la Terapia intensiva cardiochirur-gica del Maggiore e presidente delCug, il Comitato unico di garanzia

aziendale per le pari opportunità.Nel corso del convegno «La vie

en rose… per il cuore delle don-ne», ieri nella sala congressi del-l’ospedale, le specialiste hannopresentato i risultati dell’analisi di10 anni di dati del registro regio-nale dei pazienti operati in car-diochirurgia e il nuovo progetto«Cardio», nato al Maggiore, chepunta al coinvolgimento di tuttele specialiste cardiologhe per unasempre più diffusa sensibilizza-zione alla patologia di genere. Ilconvegno era compreso nelle ini-ziative promosse dall’Aziendaospedaliero universitaria in occa-sione della prima Giornata nazio-nale dedicata alla salute femmi-nile, istituita da Onda, Osserva-torio nazionale sulla salute delladonna.

«Abbiamo assegnato all’ospe -dale di Parma il nostro massimoriconoscimento, tre bollini rosa,per avere predisposto al femmi-nile tutte le aree specialistichepreviste dal nostro bando –ha det-to Elisabetta Vercesi, responsabi-le bollini rosa di Onda – Questoospedale è un modello per la retedi assistenza e può essere un ri-fermento per altre strutture». u

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Casa di cura Città di Parma.

MERCOLEDÌ 27 APRILE 201614

Intervista: L'applicazione, inventata dai cardiologi parmigiani Claudio Reverberi e Nicola Gaibazzi, verrà ora testata in larga scala dagli sportivi

Cardiologi Nicola Gaibazzi (a sinistra) con Claudio Reverberi, ideatori di «Parachute».

Lorenzo Sartorio

Hanno lavorato fianco afianco per anni nellastruttura ambulatoria-le della cardiologia delnostro ospedale il cui

responsabile era Claudio Rever-beri, recentemente sostituito dalcollega e amico Nicola Gaibazzi.Due parmigiani del sasso, duecardiologi di razza, due sportivi.E proprio al mondo dello sporthanno pensato Gaibazzi e Rever-beri (direttore sanitario del «Cen-tro Gemini») nell’ideare il «para-chute» - presentato ieri nella sededel Cus Parma - che, come quellopiù noto dei lanci dall’aereo, puòconsentire a tante persone di por-tare a casa la pelle. Abbiamo chie-sto a Gaibazzi e Reverberi alcunedelucidazioni sul loro progetto.Due cardiologi alle prese conuna start up che produce un’ap -plicazione per iPhone. Non ès t rava g a n t e ?Che un cardiologo che vive inospedale ed è quotidianamente acontatto con la malattia cardiacae l’arresto cardiaco pensi ad unostrumento in grado di diagnosti-carlo quando improvvisamenteed inaspettatamente insorge, ma-gari mentre sta facendo sport incampagna... no, non è poi cosìstravagante secondo noi! Non èdifficile pensare che due colleghied amici che hanno lavorato fian-co a fianco per anni, anche fir-mando importanti collaborazioniscientifiche nel campo della car-diologia non invasiva, decidano

di buttarsi entusiasticamente inuna avventura che li porti a farequalcosa di utile con anche risvol-ti eticamente importanti.Dottor Gaibazzi, come nasce l’i-dea del Parachute?L’idea è nata andando a correrecome mia abitudine sull’arginedella Parma in una sera d’autun -no. In quel periodo ero stato mol-to colpito dal fortunato episodiodi una persona che, pedalando inbicicletta fuori Parma, aveva avu-to un arresto cardiaco proprio difronte ad un’anestesista che se nestava tornando a casa, e da questaera stato soccorso ed efficace-mente salvato. Io stavo correndoe ascoltando la musica con gli au-ricolari dal mio costoso telefono,in grado di fare videochiamateverso ogni parte del mondo, e misono chiesto come fosse possibilesfruttare queste potenzialità percomunicare ai soccorsi automati-camente un evento come l’arrestocardiaco, magari associando lapossibilità di localizzare in modopreciso la vittima. Senza il biso-gno che un anestesista passi vi-cino a te quando succede! In ger-go tecnico parliamo di catena del-la sopravvivenza, basata sulle ma-novre di rianimazione cardio-pol-monare e sulla defibrillazione.Ma in assenza di testimoni delmalore, chi fa partire la catena al-lertando i soccorsi? Come sfrut-tare uno smartphone per realiz-zare un sistema che consenta diriconoscere l’arresto cardiaco edattivare i soccorsi?Dottor Reverberi, come si passa

traverso un algoritmo brevettatol’app è in grado di riconoscere l’a-ritmia ed inviare un sms in au-tomatico a tre numeri prescelti(parenti, amici stretti). Nel mes-saggio sono incluse le coordinateGPS per facilitarne la comunica-zione immediata al 118. I poten-ziali utilizzatori sono tutti gli atle-ti outdoor e i cardiopatici, per iquali l’attività fisica riabilitativaviene considerata una terapia.Perchè un atleta dovrebbe do-tarsi di questa App?Lo sport sia agonistico che ama-toriale deve essere piacevole e fat-to in sicurezza. Purtroppo pochisanno che, a fronte di un grandebeneficio dell’attività fisica svoltain modo costante, è durante losforzo massimale che cresce il ri-schio di morte improvvisa. Noi ri-teniamo che, per quanto l’arrestocardiaco durante lo sport rappre-senti una eventualità rara, chiun-que eserciti un’attività sportivadebba svolgerla con coscienza eresponsabilità in un’ottica disport sicuro. Il primo esempioche mi viene in mente è la cinturadi sicurezza o l’airbag per l’auto -mobilista, per questo abbiamopensato ad un «paracadute» chesostiene un cuore come logo perla nostra app.In che fase dello sviluppo dellaApp siete?La fase «roadshow»: dopo averlatestata in simulazione vogliamotestarla su un grande gruppo disportivi, per avere feedback da lo-ro. Per questo ci siamo rivolti agliatleti del CUS Parma, ma ovvia-mente anche a tutti gli sportivi diParma interessati, se provvisti diiPhone e fascia bluetooth. Gliatleti avranno la possibilità discaricare gratuitamente la nostraapp per una prova di due mesi(http://www.parachute-app.net)cliccando il link «be part of ourtesters» o direttamente a questolink http://www.parachu-te-app.net/#!be-part-of-our-te -sters-1/ghe6q seguendo poi le fa-cili indicazioni). La app è già sta-ta approvata nella sua forma cor-rente da Apple, ma non la met-teremo in vendita fino a quandonon sapremo se gli atleti ne sa-ranno soddisfatti al 100%. Abbia-mo bisogno dei loro suggerimentiper migliorare aspetti anche me-no sostanziali ma altrettanto im-portanti come l’interazione, lagrafica ed altro che vogliano sug-gerire. u

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Podisti cercansi

Il Cus Parma: «Due mesi gratis per provarla»

Parma

Il cuore fa le bizzementre corri?Un'app ti salvaLa «Parachute» registra le aritmie del runnere fa scattare un sms di allerta per i soccorsi

da una bella idea alla realizza-zione di una App come questa?L’idea di Nicola mi è parsa subitograndiosa, ma quello che l’ha resaancor più forte è stata la convin-zione, da parte di entrambi, chepotesse veramente realizzarsi! Daquel giorno il Parachute è entratonelle nostre teste. Lavorandofianco a fianco abbiamo scelto in-sieme il percorso mettendo in filai problemi che di volta in volta sipresentavano e trovandone viavia le soluzioni. Abbiamo trovatogli strumenti migliori per simu-lare le aritmie e lo sviluppatore, ecreato una società avventurando-ci in un mondo nuovo, per certiversi lontano anni luce dal no-stro.Abbiamo brevettato il prodotto eNicola si è fatto carico del bac-kground scientifico che ha datoforza ulteriore al progetto, scri-vendo lavori e rilasciando inter-viste in ambiente scientifico. Il 4aprile scorso ho portato il nostroposter a Chicago, accettato alcongresso dell’American Collegeof Cardiology dove ha suscitatogrande interesse.Dottor Gaibazzi, come funzionain pratica il «Paracadute» e qualisono i potenziali utilizzatori?Parachute è una app innovativa,la prima in assoluto nel suo ge-nere. Riesce a monitorare conti-nuamente il ritmo cardiaco du-rante l’attività sportiva utilizzan-do una delle tante fasce cardio-frequenzimetro bluetooth (BLE)disponibili sul mercato, e chemolti sportivi già possiedono. At-

nn L’«airbag dell’atleta»: cosìGianfranco Beltrami, medicodello sport e cardiologo, ha de-finito l’app «Parachute» presen-tata ieri nella sede del Cus Par-ma nel corso di una conferenza-stampa alla quale hanno parte-cipato il presidente del Cus Mi-chele Ventura affiancato del re-sponsabile ufficio-stampa MarcoCarion, Luigi Passerini, Elio Voltae Gianfranco Beltrami.«Il Cus - ha detto Ventura - èfelice poter collaborare propo-nendo ai propri tesserati l’uti -lizzo di Parachute per un pe-riodo di prova di due mesi du-rante i quali, chi fosse interes-sato, potrà, dopo una registra-zione on line, avere accesso al-l’app e partecipare come testeral periodo di prova. Unici requi-

sti: possedere o acquistare unafascia toracica cardiofrequenzi-metro bluetooth e un iPhone, vi-sto che la versione Android se-guirà solo tra un paio di mesi».«Ancora una volta - ha conclusoVentura - il Cus Parma pone

l’accento sulla pratica sportivasvolta in piena sicurezza spo-sando la causa Parachute e of-frendosi come soggetto testerdella nuova e, speriamo fortu-nata, eccellenza made in Par-ma». uLo. Sar.

Cus Da sinistra Beltrami, Gaibazzi, Ventura e Reverberi.

CITTÀ DI PARMA INCONTRI SULLE MALATTIE EMATOLOGICHE

Ferro, piastrine, leucociti:come «leggere» il sangueII Ha visto la partecipazione dimolti medici il progetto Emato-logia promosso dalla Casa di curaCittà di Parma nell’ambito delProgramma di educazione medi-ca continua 2016. Il progetto pre-vedeva quattro incontri; nei primitre i relatori hanno affrontato gliaspetti di più frequente riscontronella pratica clinica quali le al-terazioni dell’emocromo che, puressendo un esame semplice e dibasso costo, aiuta il medico nelladiagnosi di numerose malattie.

I globuli rossi sono stati argo-mento del primo incontro con re-latore Franco Aversa, docente diematologia all'Università di Par-ma. «L’anemia è una condizionemolto frequente; per il suo rapidoinquadramento bisogna conside-rare il valore dell’emoglobina uni-tamente al volume globulare me-dio (MCV) - ha spiegato Aversa -Un MCV basso identifica una con-dizione di microcitosi che si os-serva sia nella carenza di ferro chein forme congenite (microcitemiao talassemia), un MCV aumentatoorienta verso una macrocitosi(anemia perniciosa o da carenzadi B12o folati) mentre un MCVnormale si associa, ad esempio, amalattie infiammatorie croniche,infezioni e neoplasie».

Nel secondo incontro, NicolaGiuliani, docente di ematologiadell’Università di Parma, ha trac-ciato i percorsi diagnostici dellealterazioni delle piastrine. «Lepiastrinopenie, ovvero le riduzio-ni delle piastrine, espongono il pa-ziente a rischio emorragico, han-no differenti gradi di gravità e siriscontrano in tutte le fasce d’età»,ha spiegato il relatore.

Nel terzo simposio FrancescaRe, dirigente medico dell’ospeda -le Maggiore, ha trattato le varia-zioni nel numero delle sottoclassidi leucociti. «Si tratta di condi-zioni importanti in quanto pos-sono essere alla base di diversepatologie. La neutropenia (ridu-zione dei neutrofili), ad esempio,aumenta il rischio infettivo dagermi presenti sulla cute e sulle

mucose delle vie aeree e dell’ap -parato digerente», ha spiegato.

Nell’ultimo incontro, Aversa hamostrato come i progressi dell'e-matologia negli ultimi vent’annisiano frutto dello studio dei mec-canismi patogenetici che trasfor-mano una cellula normale in unapatologica. «L’introduzione di te-rapie sempre più mirate ci ha per-messo di combattere con più ef-ficacia diverse malattie e di curaree a volte guarire patologie, qualileucemie e mielomi, anche senzaricorrere alla tradizionale chemio-terapia - ha sottolineato il relatore -Infine, i progressi nelle proceduredi trapianto di cellule staminaliematopoietiche hanno consentitodi estendere il trapianto a fasce dietà in passato ritenute proibitive(settanta-ottanta anni), a pazientiprivi di donatori compatibili at-traverso l’impiego di donatori nonconsanguinei, del cordone ombe-licale e addirittura di donatori in-compatibili. Attualmente, pur conle differenze nelle patologie e nellecaratteristiche cliniche dei pazien-ti, la combinazione delle più mo-derne terapie ematologiche con-sente di ottenere probabilità diguarigione estremamente elevate,anche superiori, in alcuni casi, al-l’80% dei pazienti».u

MEDICINA DI GENERE INCONTRO

Cardiopatie femminili,un male a volte difficileda diagnosticareII Parte dal cuore la prima gior-nata di approfondimento della sa-lute al femminile proposta dal-l’Azienda ospedaliero universita-ria di Parma. Dall’organo dell’a-more delle donne che sempre piùsi trovano ad accudire le personecare fragili, perdendo di vista lapropria salute. Ma anche il cuoredelle donne si ammala. Lo fa di-versamente, in età maggiormenteavanzata rispetto agli uomini econ sintomi differenti.

«Ad esempio le donne spesso incaso di infarto del miocardio nonhanno dolore toracico, ma altri sin-tomi, come la fatica a respirare o ilsenso di svenimento –spiega la car-diologa del Maggiore Emilia Soli-nas – Questo può comportare unritardo nel riconoscimento dellapatologia e nell’accesso alle cure».La femmina presenta anche carat-teristiche biologiche e psicosocialidiverse dai maschi. «Il più dellevolte arriva all’intervento cardio-chirurgico più tardi dell’uomo, an-che di cinque anni, quando vi sonoaltre patologie che aumentano ilrischio di complicazioni», aggiun-ge Antonella Vezzani, direttore del-la Terapia intensiva cardiochirur-gica del Maggiore e presidente delCug, il Comitato unico di garanzia

aziendale per le pari opportunità.Nel corso del convegno «La vie

en rose… per il cuore delle don-ne», ieri nella sala congressi del-l’ospedale, le specialiste hannopresentato i risultati dell’analisi di10 anni di dati del registro regio-nale dei pazienti operati in car-diochirurgia e il nuovo progetto«Cardio», nato al Maggiore, chepunta al coinvolgimento di tuttele specialiste cardiologhe per unasempre più diffusa sensibilizza-zione alla patologia di genere. Ilconvegno era compreso nelle ini-ziative promosse dall’Aziendaospedaliero universitaria in occa-sione della prima Giornata nazio-nale dedicata alla salute femmi-nile, istituita da Onda, Osserva-torio nazionale sulla salute delladonna.

«Abbiamo assegnato all’ospe -dale di Parma il nostro massimoriconoscimento, tre bollini rosa,per avere predisposto al femmi-nile tutte le aree specialistichepreviste dal nostro bando –ha det-to Elisabetta Vercesi, responsabi-le bollini rosa di Onda – Questoospedale è un modello per la retedi assistenza e può essere un ri-fermento per altre strutture». u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Casa di cura Città di Parma.

- RASSEGNA STAMPA • 2016 -- RASSEGNA STAMPA • 2016 -

LUNEDÌ 30 MAGGIO 20168

ParmaUNIVERSITA' PRESENTATA L'ASSOCIAZIONE. IL RETTORE NOMINATO PRESIDENTE

Laureati e amici dell'Ateneo:un ponte tra passato e futuroBorghi: «Un'iniziativa nata allo scopo di crescere e migliorarsi sempre»

Luca Molinari

II Un ponte tra passato e futuro.La neonata associazione «Alumnie Amici dell’Università di Parma»riunisce laureati e amici dell’A-teneo con l’obiettivo di rafforzarel’immagine e il prestigio di questaistituzione. Fondata ufficialmen-te lo scorso 17 marzo, l’associa -zione mira a mantenere un lega-me continuo con gli ex studenti echi condivide i valori e gli obiettividel nostro Ateneo. Le finalità del-l’associazione sono state illustratedal rettore Loris Borghi, presiden-te dell'associazione, durante unaconferenza stampa svoltasi neigiorni scorsi nella sede centraledell’Ateneo. «L’associazione - haspiegato - è aperta non solo allepersone che si sono laureate a Par-ma, ma anche a chi ha studiatoaltrove o non si è laureato, macondivide i principi che guidano ilnostro Ateneo».

L’intento è quello di mantenereun contatto costante con l’Univer -sità «con un duplice scopo - haprecisato Borghi -. Da un lato aiu-tare l’Ateneo a migliorarsi di con-tinuo, dall’altro creare una rete,un network di persone che deci-dono di appartenere a una comu-nità e di sostenerla».

La missione dell’associazione èquella di essere un ponte tra gliallievi del passato, del presente edel futuro, promuovendo inizia-

tive che mirano a sviluppare com-petenze, trasmettere informazio-ni, creare identità. E’ stato inoltreannunciato che l’associazione for-nirà un importante supporto aigiovani laureati dell’Ateneo perl’inserimento nel mondo del la-voro. «L’Università di Parma - haspiegato il pro rettore Gino Gan-dolfi, tesoriere dell’associazione -viene considerata un motore perlo sviluppo del territorio. Quest’as -sociazione può rappresentare ilturbo di questo potente motore».

Anna Maria Cucinotta, delegatadel rettore per il progetto, ha pre-sentato il sito web. «L’associazio -ne si è costituita al termine di unlungo lavoro durato oltre un anno -ha spiegato -. E' aperta alle singolepersone, ma anche alle istituzionie al mondo imprenditoriale. Il no-stro obiettivo è quello di raggiun-gere almeno i mille membri».

I neo laureati dell’Università diParma possono iscriversi gratui-tamente all’Associazione per i pri-mi due anni dopo la laurea. Laquota di iscrizione annuale per isoci ordinari va da 50 a 500 euro,mentre, con una quota annuale dioltre 500 euro, è possibile diven-tare socio sostenitore. Le princi-pali autorità del territorio par-mense sono, da statuto, soci ono-rari dell’associazione. Per le iscri-zioni e per ogni altra informazio-ne è possibile consultare il sitoweb dell’associazione. u

Associazione Laureati Qui so-pra: Gandolfi e Cucinotta.A destra: il rettore Borghi conl'ex rettore Nicola Occhiocupo.

Ecco i nomi

Il consiglio direttivo: dalla società civileal mondo imprenditoriale e accademico

Una corsa per finanziareun lebbrosario in AfricaCorrere per finanziare un lebbrosario. E’ la finalità della secondaedizione della Run4Mission, la corsa benefica a passo liberopromossa dal Gruppo Mission e Uisp col patrocinio delComune e della diocesi. L’appuntamento è per giovedì 2giugno a Baganzola. Il ritrovo è in programma alle 9 al camposportivo parrocchiale e sarà possibile percorrere un percorso di4 o 10 km su strada asfaltata.L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo. Il ricavatodell’evento sarà devoluto in favore del lebbrosario dellaDibamba (Cameroun), seguito dai padri missionari saverianiCarlo Salvadori (parmigiano) e Paolo Maran. Quote diiscrizione: adulti, 10 euro (in omaggio il miele della CooperativaLo Sciame). Bambini (5-12 anni), 5 euro (in omaggio unaborraccia). Vale il regolamento Uisp per le manifestazioniludicomotorie.Ristoro lungo il percorso e al termine. Previsto anche unservizio docce. Il gruppo più numeroso (riconoscibile da unsegno distintivo) sarà premiato con materiale tecnico ealimentari. C’è infine la possibilità di pranzare in loco a prezzoconvenzionato, con torta fritta, salume, torte, bevande (Adulti:10 euro. Bambini fino a 12 anni: 5 euro). E’ gradita laprenotazione via e-mail ([email protected]). L.M.

CITTA' DI PARMA UN POMERIGGIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI CON CLOWN DI CORSIA DI VIP PARMA ONLUS

Bimbi in ufficio con mamma e papàII La Casa di cura Città di Parma haaderito all’iniziativa promossa dalCorriere della sera-Corriere econo-mia in collaborazione con La Stam-pa, «Bimbi in ufficio con mamma epapà». La clinica di piazzale Mae-stri nell’occasione ha organizzatoun pomeriggio per i bambini deidipendenti, che è stato allietato daiClown di corsia di Vip Parma Onlusche hanno intrattenuto i bimbi nel-la Sala Congressi della Casa di curacon giochi, truccabimbi e pallon-cini con un’attenzione però specia-le per il lavoro di mamma e papà. E’stato in particolare spiegato aibambini, attraverso il gioco e di-vertenti scenette, come per i lorogenitori, che lavorano in una strut-tura sanitaria, sia di fondamentaleimportanza il lavaggio delle mani.E’ quindi stato illustrato ai bimbicome è corretto lavarsi le mani,prendendo spunto anche dallaCampagna informativa promossadalla Regione Emilia Romagna erivolta ai bambini «Lavati le manicosì ti ammalerai di meno e avraipiù tempo per giocare».u

© RIPRODUZIONE RISERVATA Iniziativa I bambini dei dipendenti,con i clown di corsia di Vip Parma Onlus.

SOLIDARIETA' ILLUSTRATA L'ATTIVITA'

II Il cuore di Parma batte a Bu-jumbura, nella capitale del pic-colo stato africano del Burundi,grazie al centro «Maison Parma»,un luogo nato per portare in unadelle tante periferie povere delmondo quel saper fare in campoagroalimentare, tipico del nostroterritorio. «Maison Parma è unarealtà inaugurata ufficialmentenel 2011, e rappresenta un pro-getto positivo per la popolazionedel Burundi», afferma la vicesin-daco Nicoletta Paci, durante l’in -contro in municipio per illustrarel’attività del centro. «I recenti stu-di economici portati avanti daMaison Parma dimostrano comeun investimento annuale di 70mila euro, per la produzione e lacommercializzazione di circa1.150 tonnellate di ortaggi e 240tonnellate di riso, garantisca ai302 soci produttori un marginepari a circa otto volte l’investi -mento iniziale, e copra i costi difunzionamento di Maison Par-ma», afferma con precisione Pier-

re Ntiranyibagira, direttore delcentro. Al momento, Maison Par-ma vede già strutturate le filieredel riso, della manioca e del po-modoro, promuove lo sviluppoeconomico dei piccoli produttoriincentivando l’idea di filiera cor-ta, e si impegna a commercializ-zare i prodotti locali garantendoun prezzo equo. «La Regione in-tende sostenere i progetti legatialla cooperazione decentrata,senza però far venir meno le ini-ziative più strettamente collegatealla solidarietà», garantisce Bar-bara Lori, consigliere regionaledel Pd. A proposito di solidarietà,Maison Parma ha creato diecipunti di riferimento per le mam-me africane che vogliono appren-dere le corrette tecniche di ali-mentazione. «All’interno di Mai-son Parma si progetta come nu-trire bene il pianeta, partendo dal-le periferie del mondo», concludeSilvia Marchelli, presidente diParmaalimenta. uP.Dall.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maison Parma:continua l'impegnoa Bujumbura

LA FOTOGRAFIA DI LOREDANO LEONARDI

Campi«infuocati»di rossonn Sono i tedofori dell'estate, imessaggeri di maggio. I papa-veri, in questi giorni, stanno «in-fuocando» i campi di fieno dellanostre campagne come moltobene li ha immortalati il foto-grafo parmigiano Loredano Leo-nardi.

--

NotizieInBreveVICOPO'

Quel platanopericolosonn «Da diversi mesi questoplatano è malato: perché nonè ancora stato abbattuto?Stiamo aspettando che, forse,crolli da solo con tutti i rischiche ne conseguono? Ne sonogià stati tagliati altri malati invia Mantova e questo, invece,perché è ancora lì?». Questoil messaggio di allarme in-viato alla Gazzetta da ungruppo di residenti di Vicopò.

nn L’associazione è guidata daun consiglio direttivo compostoda 20 soci, tra i quali figuranoimportanti esponenti della socie-tà civile e del mondo impren-ditoriale del territorio. Oltre alpresidente Loris Borghi, al vice-presidente Vittorio Adorni e altesoriere Gino Gandolfi figurano:Stefano Albertini, docente dellaNew York University; Paolo Ali-novi, socio fondatore dello studiodi dottori commercialisti Alinovi,Guiotto, Ferrari e Mattioli; FulvioCelico (Università di Parma); An-namaria Cucinotta (Università diParma); Mauro Del Rio, chairmanand founder di Buongiorno; Ro-sangela De Simone (Collegio Eu-

ropeo); Michele Guerra (Univer-sità di Parma); Rinaldo Lampu-gnani, libero professionista; Bea-trice Luceri (Università di Par-ma); Brunella Marchione (Uni-versità di Parma); Riccardo Ma-rini (Università di Parma); An-tonio Nouvenne, clinico medico egastroenterologo; Andrea Pon-tremoli, amministratore delegatodi Dallara; Marco Reggiani, di-rettore Affari Legali, Societari eCompliance di Snam; Irene Riz-zoli, Product Development Ma-nager di Delicius; Tiziano Tassi,Partner e Managing Director diCaffeina; Chiara Zilioli, direttoregenerale del Servizio Giuridicodella Banca Centrale Europea.

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LUNEDÌ 30 MAGGIO 20168

ParmaUNIVERSITA' PRESENTATA L'ASSOCIAZIONE. IL RETTORE NOMINATO PRESIDENTE

Laureati e amici dell'Ateneo:un ponte tra passato e futuroBorghi: «Un'iniziativa nata allo scopo di crescere e migliorarsi sempre»

Luca Molinari

II Un ponte tra passato e futuro.La neonata associazione «Alumnie Amici dell’Università di Parma»riunisce laureati e amici dell’A-teneo con l’obiettivo di rafforzarel’immagine e il prestigio di questaistituzione. Fondata ufficialmen-te lo scorso 17 marzo, l’associa -zione mira a mantenere un lega-me continuo con gli ex studenti echi condivide i valori e gli obiettividel nostro Ateneo. Le finalità del-l’associazione sono state illustratedal rettore Loris Borghi, presiden-te dell'associazione, durante unaconferenza stampa svoltasi neigiorni scorsi nella sede centraledell’Ateneo. «L’associazione - haspiegato - è aperta non solo allepersone che si sono laureate a Par-ma, ma anche a chi ha studiatoaltrove o non si è laureato, macondivide i principi che guidano ilnostro Ateneo».

L’intento è quello di mantenereun contatto costante con l’Univer -sità «con un duplice scopo - haprecisato Borghi -. Da un lato aiu-tare l’Ateneo a migliorarsi di con-tinuo, dall’altro creare una rete,un network di persone che deci-dono di appartenere a una comu-nità e di sostenerla».

La missione dell’associazione èquella di essere un ponte tra gliallievi del passato, del presente edel futuro, promuovendo inizia-

tive che mirano a sviluppare com-petenze, trasmettere informazio-ni, creare identità. E’ stato inoltreannunciato che l’associazione for-nirà un importante supporto aigiovani laureati dell’Ateneo perl’inserimento nel mondo del la-voro. «L’Università di Parma - haspiegato il pro rettore Gino Gan-dolfi, tesoriere dell’associazione -viene considerata un motore perlo sviluppo del territorio. Quest’as -sociazione può rappresentare ilturbo di questo potente motore».

Anna Maria Cucinotta, delegatadel rettore per il progetto, ha pre-sentato il sito web. «L’associazio -ne si è costituita al termine di unlungo lavoro durato oltre un anno -ha spiegato -. E' aperta alle singolepersone, ma anche alle istituzionie al mondo imprenditoriale. Il no-stro obiettivo è quello di raggiun-gere almeno i mille membri».

I neo laureati dell’Università diParma possono iscriversi gratui-tamente all’Associazione per i pri-mi due anni dopo la laurea. Laquota di iscrizione annuale per isoci ordinari va da 50 a 500 euro,mentre, con una quota annuale dioltre 500 euro, è possibile diven-tare socio sostenitore. Le princi-pali autorità del territorio par-mense sono, da statuto, soci ono-rari dell’associazione. Per le iscri-zioni e per ogni altra informazio-ne è possibile consultare il sitoweb dell’associazione. u

Associazione Laureati Qui so-pra: Gandolfi e Cucinotta.A destra: il rettore Borghi conl'ex rettore Nicola Occhiocupo.

Ecco i nomi

Il consiglio direttivo: dalla società civileal mondo imprenditoriale e accademico

Una corsa per finanziareun lebbrosario in AfricaCorrere per finanziare un lebbrosario. E’ la finalità della secondaedizione della Run4Mission, la corsa benefica a passo liberopromossa dal Gruppo Mission e Uisp col patrocinio delComune e della diocesi. L’appuntamento è per giovedì 2giugno a Baganzola. Il ritrovo è in programma alle 9 al camposportivo parrocchiale e sarà possibile percorrere un percorso di4 o 10 km su strada asfaltata.L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo. Il ricavatodell’evento sarà devoluto in favore del lebbrosario dellaDibamba (Cameroun), seguito dai padri missionari saverianiCarlo Salvadori (parmigiano) e Paolo Maran. Quote diiscrizione: adulti, 10 euro (in omaggio il miele della CooperativaLo Sciame). Bambini (5-12 anni), 5 euro (in omaggio unaborraccia). Vale il regolamento Uisp per le manifestazioniludicomotorie.Ristoro lungo il percorso e al termine. Previsto anche unservizio docce. Il gruppo più numeroso (riconoscibile da unsegno distintivo) sarà premiato con materiale tecnico ealimentari. C’è infine la possibilità di pranzare in loco a prezzoconvenzionato, con torta fritta, salume, torte, bevande (Adulti:10 euro. Bambini fino a 12 anni: 5 euro). E’ gradita laprenotazione via e-mail ([email protected]). L.M.

CITTA' DI PARMA UN POMERIGGIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI CON CLOWN DI CORSIA DI VIP PARMA ONLUS

Bimbi in ufficio con mamma e papàII La Casa di cura Città di Parma haaderito all’iniziativa promossa dalCorriere della sera-Corriere econo-mia in collaborazione con La Stam-pa, «Bimbi in ufficio con mamma epapà». La clinica di piazzale Mae-stri nell’occasione ha organizzatoun pomeriggio per i bambini deidipendenti, che è stato allietato daiClown di corsia di Vip Parma Onlusche hanno intrattenuto i bimbi nel-la Sala Congressi della Casa di curacon giochi, truccabimbi e pallon-cini con un’attenzione però specia-le per il lavoro di mamma e papà. E’stato in particolare spiegato aibambini, attraverso il gioco e di-vertenti scenette, come per i lorogenitori, che lavorano in una strut-tura sanitaria, sia di fondamentaleimportanza il lavaggio delle mani.E’ quindi stato illustrato ai bimbicome è corretto lavarsi le mani,prendendo spunto anche dallaCampagna informativa promossadalla Regione Emilia Romagna erivolta ai bambini «Lavati le manicosì ti ammalerai di meno e avraipiù tempo per giocare».u

© RIPRODUZIONE RISERVATA Iniziativa I bambini dei dipendenti,con i clown di corsia di Vip Parma Onlus.

SOLIDARIETA' ILLUSTRATA L'ATTIVITA'

II Il cuore di Parma batte a Bu-jumbura, nella capitale del pic-colo stato africano del Burundi,grazie al centro «Maison Parma»,un luogo nato per portare in unadelle tante periferie povere delmondo quel saper fare in campoagroalimentare, tipico del nostroterritorio. «Maison Parma è unarealtà inaugurata ufficialmentenel 2011, e rappresenta un pro-getto positivo per la popolazionedel Burundi», afferma la vicesin-daco Nicoletta Paci, durante l’in -contro in municipio per illustrarel’attività del centro. «I recenti stu-di economici portati avanti daMaison Parma dimostrano comeun investimento annuale di 70mila euro, per la produzione e lacommercializzazione di circa1.150 tonnellate di ortaggi e 240tonnellate di riso, garantisca ai302 soci produttori un marginepari a circa otto volte l’investi -mento iniziale, e copra i costi difunzionamento di Maison Par-ma», afferma con precisione Pier-

re Ntiranyibagira, direttore delcentro. Al momento, Maison Par-ma vede già strutturate le filieredel riso, della manioca e del po-modoro, promuove lo sviluppoeconomico dei piccoli produttoriincentivando l’idea di filiera cor-ta, e si impegna a commercializ-zare i prodotti locali garantendoun prezzo equo. «La Regione in-tende sostenere i progetti legatialla cooperazione decentrata,senza però far venir meno le ini-ziative più strettamente collegatealla solidarietà», garantisce Bar-bara Lori, consigliere regionaledel Pd. A proposito di solidarietà,Maison Parma ha creato diecipunti di riferimento per le mam-me africane che vogliono appren-dere le corrette tecniche di ali-mentazione. «All’interno di Mai-son Parma si progetta come nu-trire bene il pianeta, partendo dal-le periferie del mondo», concludeSilvia Marchelli, presidente diParmaalimenta. uP.Dall.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maison Parma:continua l'impegnoa Bujumbura

LA FOTOGRAFIA DI LOREDANO LEONARDI

Campi«infuocati»di rossonn Sono i tedofori dell'estate, imessaggeri di maggio. I papa-veri, in questi giorni, stanno «in-fuocando» i campi di fieno dellanostre campagne come moltobene li ha immortalati il foto-grafo parmigiano Loredano Leo-nardi.

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NotizieInBreveVICOPO'

Quel platanopericolosonn «Da diversi mesi questoplatano è malato: perché nonè ancora stato abbattuto?Stiamo aspettando che, forse,crolli da solo con tutti i rischiche ne conseguono? Ne sonogià stati tagliati altri malati invia Mantova e questo, invece,perché è ancora lì?». Questoil messaggio di allarme in-viato alla Gazzetta da ungruppo di residenti di Vicopò.

nn L’associazione è guidata daun consiglio direttivo compostoda 20 soci, tra i quali figuranoimportanti esponenti della socie-tà civile e del mondo impren-ditoriale del territorio. Oltre alpresidente Loris Borghi, al vice-presidente Vittorio Adorni e altesoriere Gino Gandolfi figurano:Stefano Albertini, docente dellaNew York University; Paolo Ali-novi, socio fondatore dello studiodi dottori commercialisti Alinovi,Guiotto, Ferrari e Mattioli; FulvioCelico (Università di Parma); An-namaria Cucinotta (Università diParma); Mauro Del Rio, chairmanand founder di Buongiorno; Ro-sangela De Simone (Collegio Eu-

ropeo); Michele Guerra (Univer-sità di Parma); Rinaldo Lampu-gnani, libero professionista; Bea-trice Luceri (Università di Par-ma); Brunella Marchione (Uni-versità di Parma); Riccardo Ma-rini (Università di Parma); An-tonio Nouvenne, clinico medico egastroenterologo; Andrea Pon-tremoli, amministratore delegatodi Dallara; Marco Reggiani, di-rettore Affari Legali, Societari eCompliance di Snam; Irene Riz-zoli, Product Development Ma-nager di Delicius; Tiziano Tassi,Partner e Managing Director diCaffeina; Chiara Zilioli, direttoregenerale del Servizio Giuridicodella Banca Centrale Europea.

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- RASSEGNA STAMPA • 2016 -- RASSEGNA STAMPA • 2016 -

VENERDÌ 24 GIUGNO 201618

SANITA' ALLARME DELL'ASSOCIAZIONE OSPEDALITA' PRIVATA

Salvi: «A rischiola libertà di sceglieredove farsi curare»I timori del presidente di Aiop Parma:«Così si minaccia un diritto primario»

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InBreveFINO AL 2 LUGLIO

Ripavimentazionein borgo S. Domeniconn Fino al 2 luglio cantiereper ripristino pavimentazio-ne in cubetti di porfido incon chiusura alla circolazio-ne in borgo San Domenicoda via della Salute a stradaBixio I titolari di posti autointerni, diretti ai passi carrainei periodi di inagibilità deipassi carrabili, potranno ot-tenere autorizzazione tem-poranea di sosta in Zona 6rivolgendosi allo sportelloInfomobility presso il Cen-tro Servizi al Cittadino delDuc.

LAVORI IREN

Cantiere apertoin via Baganzann Fino al 1 Luglio cantiereIren, per messa in eserciziodefinitiva della nuova con-dotta gas sotto l’alveo delBaganza e soppressione del-la vecchia a ponte. I lavoriprevisti a seguito dell’inter -vento di risezionamento del-l’alveo del torrente dopo l’e-sondazione dell’ottobre 2014consistono in: senso unicoalternato con impianto se-maforico sul ponte e sensounico di marcia con direzio-ne Nord-Sud in via Baganzada piazzale Fiume a via Taroed infine chiusura della pi-sta ciclabile e divieto di tran-sito per pedoni su di un lato.I veicoli che percorrono stra-da Baganza provenendo dasud vengono deviati in viaTaro, viale Villetta, via Sti-rone e piazzale Fiume.

Primo piano

II «Il timore è che, in ConferenzaStato-Regioni, si stia facendo stra-da la possibilità di creare delle“gabbie regionali”, che privereb-bero i cittadini italiani del prin-cipio fondamentale della libertàdi cura, sia della scelta del luogoche della scelta del medico», dicel'avvocato Cesare Salvi, presiden-te di Aiop (Associazione italianaospedalità privata) di Parma. Iltema è importante: all'orizzonteci sarebbe la volontà di vietare aipazienti la possibilità di sceglieredove farsi curare, ad esempio diandare in una regione diversa dal-la propria. Per questo anchel'Aiop di Parma, attraverso il suopresidente Salvi, ha lanciato ungrido d'allarme.

Timori Questi i retroscena. Si èriunita, nella sede di Confindu-stria regionale, l’assemblea del-l’Associazione dell’ospedalitàprivata, con all’ordine del giornola valutazione dei possibili im-pedimenti alla mobilità interre-gionale attiva, in relazione ad unainterpretazione molto restrittivadel comma 574 della Legge di Sta-bilità 2016. Il presidente regio-

nale Aiop Bruno Biagi ha riferitoai rappresentanti delle 50 strut-ture ospedaliere private della Re-gione circa i contenuti di un re-cente colloquio avuto con i verticiregionali. In quella sede l’Aiop èstata informata che si stava fa-cendo strada, in Conferenza Sta-to-Regioni, una visione restritti-va della possibilità per i cittadinidi potersi curare liberamente sututto il territorio nazionale e,conseguentemente, di poter con-sapevolmente scegliere le strut-ture più adeguate e da loro con-siderate di eccellenza.

«Grave violazione» SecondoAiop, questa prospettiva costitui-sce una grave violazione del det-tato Costituzionale (libertà discelta del luogo di cura) consi-derando che, in un momento incui l’Europa ha appena sancito lalibertà di cura tra i vari stati, ilcittadino italiano si troverebbe adover superare ostacoli e filtri perpotersi muovere all’interno delterritorio nazionale. Tanto più sesi pensa che questo premierebbel’inefficienza di alcune Regioni,fortemente indebitate ed in «pia-

no di rientro», a scapito di Re-gioni come la nostra, e poche al-tre, che in questi vent’anni hannodato prova di saper gestire la sa-nità. Nel solco di questa paven-tata iniziativa si è già schieratauna Regione, la Valle d’Aosta, laquale ha già imposto con deliberail divieto di circolazione per i pro-pri cittadini, comportamento alquale si sono subito adeguate, inmodo sorprendente, alcune Ausldella Regione Emilia-Romagna.

«Minacciato un diritto»Non usamezzi termini il presidente diAiop Parma, Cesare Salvi: «In-nanzitutto come cittadino diquesto Paese, sono molto preoc-cupato. E' infatti una minaccia aun diritto primario, sancito dallaCostituzione e posto fra i fonda-menti del nostro sistema sani-tario. Quanto ipotizzato compor-terebbe infatti, per i cittadini,l’impossibilità di scegliere per leproprie cure una struttura pri-vata accreditata posta in una Re-gione diversa da quella di resi-denza». «Una preoccupanteconferma di tale timore - con-tinua Salvi - è venuta dalla Re-

gione Valle d’Aosta, la quale conuna recente delibera ha impostoil divieto di circolazione ai propricittadini per usufruire, in altreregioni, presso strutture privateaccreditate, di una serie di pre-stazioni sanitarie se non preven-tivamente autorizzati».

Pubblico e privato L' a v v o c a t oSalvi sottolinea che il problemadella mancata scelta ha ricaduteanche sulla sanità pubblica: «Ri-tengo questa delibera palese-mente illegittima sotto vari pro-fili, non ultimo quello costituzio-nale, rivolta solo nei confrontidelle strutture private accredita-te e non di quelle pubbliche.Quanto paventato mi preoccupa,ovviamente, anche come im-prenditore della sanità privata e,quale presidente provincialeAiop, esprimo la forte preoccu-pazione di tutte le strutture sa-nitarie di Parma. Noi siamo parte

integrante del sistema sanitariopubblico-privato che, in EmiliaRomagna, grazie alla sua eccel-lenza, ha permesso di attrarre ungran numero di cittadini resi-denti in altre Regioni».

Rete integrataSalvi inoltre spie-ga che si tratta di «una rete in-tegrata che, solo nel settore pri-vato accreditato, ha attratto nel2015 nella nostra provincia circa4500 pazienti provenienti dafuori Regione, per un totale dicirca 28 milioni di euro di fat-turato». Le strutture private ac-creditate, partecipando in ma-niera rilevante al buon esito diquesto sistema integrato, «han-no condiviso negli anni con laparte pubblica una programma-zione e linee guida ben precise,volte a sviluppare le singole at-tività sanitarie per coprire esi-genze territoriali e creare al con-tempo eccellenze chirurgiche e

specialistiche che sono oggi unpunto di riferimento anche al difuori della nostra regione». Salviconclude osservando: «Sistemasanitario che verrebbe forte-mente compromesso, anche neisuoi rapporti locali ed infrare-gionali, da autonome decisioniprese dalla Conferenza Stato-Re-gioni, basate su apparenti merequestioni economiche, senza al-cun confronto di metodo e di si-stema, ad esclusivo scapito dellasanità privata. Questo compor-terebbe dei comprensibili graviproblemi per le strutture privateaccreditate e per tutti i soggettiche in esse operano. Chiediamoquindi una netta presa di posi-zione della nostra Regione, pertutelare quanto costruito e con-diviso fino ad ora e, soprattutto,per tutelare il diritto fondamen-tale dei cittadini di poter sceglie-re liberamente il proprio luogodi cura».ur.c.

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VENERDÌ 24 GIUGNO 201618

SANITA' ALLARME DELL'ASSOCIAZIONE OSPEDALITA' PRIVATA

Salvi: «A rischiola libertà di sceglieredove farsi curare»I timori del presidente di Aiop Parma:«Così si minaccia un diritto primario»

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InBreveFINO AL 2 LUGLIO

Ripavimentazionein borgo S. Domeniconn Fino al 2 luglio cantiereper ripristino pavimentazio-ne in cubetti di porfido incon chiusura alla circolazio-ne in borgo San Domenicoda via della Salute a stradaBixio I titolari di posti autointerni, diretti ai passi carrainei periodi di inagibilità deipassi carrabili, potranno ot-tenere autorizzazione tem-poranea di sosta in Zona 6rivolgendosi allo sportelloInfomobility presso il Cen-tro Servizi al Cittadino delDuc.

LAVORI IREN

Cantiere apertoin via Baganzann Fino al 1 Luglio cantiereIren, per messa in eserciziodefinitiva della nuova con-dotta gas sotto l’alveo delBaganza e soppressione del-la vecchia a ponte. I lavoriprevisti a seguito dell’inter -vento di risezionamento del-l’alveo del torrente dopo l’e-sondazione dell’ottobre 2014consistono in: senso unicoalternato con impianto se-maforico sul ponte e sensounico di marcia con direzio-ne Nord-Sud in via Baganzada piazzale Fiume a via Taroed infine chiusura della pi-sta ciclabile e divieto di tran-sito per pedoni su di un lato.I veicoli che percorrono stra-da Baganza provenendo dasud vengono deviati in viaTaro, viale Villetta, via Sti-rone e piazzale Fiume.

Primo piano

II «Il timore è che, in ConferenzaStato-Regioni, si stia facendo stra-da la possibilità di creare delle“gabbie regionali”, che privereb-bero i cittadini italiani del prin-cipio fondamentale della libertàdi cura, sia della scelta del luogoche della scelta del medico», dicel'avvocato Cesare Salvi, presiden-te di Aiop (Associazione italianaospedalità privata) di Parma. Iltema è importante: all'orizzonteci sarebbe la volontà di vietare aipazienti la possibilità di sceglieredove farsi curare, ad esempio diandare in una regione diversa dal-la propria. Per questo anchel'Aiop di Parma, attraverso il suopresidente Salvi, ha lanciato ungrido d'allarme.

Timori Questi i retroscena. Si èriunita, nella sede di Confindu-stria regionale, l’assemblea del-l’Associazione dell’ospedalitàprivata, con all’ordine del giornola valutazione dei possibili im-pedimenti alla mobilità interre-gionale attiva, in relazione ad unainterpretazione molto restrittivadel comma 574 della Legge di Sta-bilità 2016. Il presidente regio-

nale Aiop Bruno Biagi ha riferitoai rappresentanti delle 50 strut-ture ospedaliere private della Re-gione circa i contenuti di un re-cente colloquio avuto con i verticiregionali. In quella sede l’Aiop èstata informata che si stava fa-cendo strada, in Conferenza Sta-to-Regioni, una visione restritti-va della possibilità per i cittadinidi potersi curare liberamente sututto il territorio nazionale e,conseguentemente, di poter con-sapevolmente scegliere le strut-ture più adeguate e da loro con-siderate di eccellenza.

«Grave violazione» SecondoAiop, questa prospettiva costitui-sce una grave violazione del det-tato Costituzionale (libertà discelta del luogo di cura) consi-derando che, in un momento incui l’Europa ha appena sancito lalibertà di cura tra i vari stati, ilcittadino italiano si troverebbe adover superare ostacoli e filtri perpotersi muovere all’interno delterritorio nazionale. Tanto più sesi pensa che questo premierebbel’inefficienza di alcune Regioni,fortemente indebitate ed in «pia-

no di rientro», a scapito di Re-gioni come la nostra, e poche al-tre, che in questi vent’anni hannodato prova di saper gestire la sa-nità. Nel solco di questa paven-tata iniziativa si è già schieratauna Regione, la Valle d’Aosta, laquale ha già imposto con deliberail divieto di circolazione per i pro-pri cittadini, comportamento alquale si sono subito adeguate, inmodo sorprendente, alcune Ausldella Regione Emilia-Romagna.

«Minacciato un diritto»Non usamezzi termini il presidente diAiop Parma, Cesare Salvi: «In-nanzitutto come cittadino diquesto Paese, sono molto preoc-cupato. E' infatti una minaccia aun diritto primario, sancito dallaCostituzione e posto fra i fonda-menti del nostro sistema sani-tario. Quanto ipotizzato compor-terebbe infatti, per i cittadini,l’impossibilità di scegliere per leproprie cure una struttura pri-vata accreditata posta in una Re-gione diversa da quella di resi-denza». «Una preoccupanteconferma di tale timore - con-tinua Salvi - è venuta dalla Re-

gione Valle d’Aosta, la quale conuna recente delibera ha impostoil divieto di circolazione ai propricittadini per usufruire, in altreregioni, presso strutture privateaccreditate, di una serie di pre-stazioni sanitarie se non preven-tivamente autorizzati».

Pubblico e privato L' a v v o c a t oSalvi sottolinea che il problemadella mancata scelta ha ricaduteanche sulla sanità pubblica: «Ri-tengo questa delibera palese-mente illegittima sotto vari pro-fili, non ultimo quello costituzio-nale, rivolta solo nei confrontidelle strutture private accredita-te e non di quelle pubbliche.Quanto paventato mi preoccupa,ovviamente, anche come im-prenditore della sanità privata e,quale presidente provincialeAiop, esprimo la forte preoccu-pazione di tutte le strutture sa-nitarie di Parma. Noi siamo parte

integrante del sistema sanitariopubblico-privato che, in EmiliaRomagna, grazie alla sua eccel-lenza, ha permesso di attrarre ungran numero di cittadini resi-denti in altre Regioni».

Rete integrataSalvi inoltre spie-ga che si tratta di «una rete in-tegrata che, solo nel settore pri-vato accreditato, ha attratto nel2015 nella nostra provincia circa4500 pazienti provenienti dafuori Regione, per un totale dicirca 28 milioni di euro di fat-turato». Le strutture private ac-creditate, partecipando in ma-niera rilevante al buon esito diquesto sistema integrato, «han-no condiviso negli anni con laparte pubblica una programma-zione e linee guida ben precise,volte a sviluppare le singole at-tività sanitarie per coprire esi-genze territoriali e creare al con-tempo eccellenze chirurgiche e

specialistiche che sono oggi unpunto di riferimento anche al difuori della nostra regione». Salviconclude osservando: «Sistemasanitario che verrebbe forte-mente compromesso, anche neisuoi rapporti locali ed infrare-gionali, da autonome decisioniprese dalla Conferenza Stato-Re-gioni, basate su apparenti merequestioni economiche, senza al-cun confronto di metodo e di si-stema, ad esclusivo scapito dellasanità privata. Questo compor-terebbe dei comprensibili graviproblemi per le strutture privateaccreditate e per tutti i soggettiche in esse operano. Chiediamoquindi una netta presa di posi-zione della nostra Regione, pertutelare quanto costruito e con-diviso fino ad ora e, soprattutto,per tutelare il diritto fondamen-tale dei cittadini di poter sceglie-re liberamente il proprio luogodi cura».ur.c.

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- RASSEGNA STAMPA • 2016 -- RASSEGNA STAMPA • 2016 -

VENERDÌ 1 LUGLIO 201614

LA STORIA IL PALLAVOLISTA RACCONTA LA SUA BATTAGLIA VINTA CONTRO LA MALATTIA

Ha sconfitto il linfomae ora aiuta l'Ematologia«Jack» Sintini ha donato all'ospedale Maggiore quindicimila euro

SIMPOSIO ESEGUITI LO SCORSO ANNO

Patrizia Celi

II Ha combattuto la malattia co-me in una finale di campionato,affrontandola da fuoriclasse. Evincendo la sfida, con la deter-minazione dello sportivo e il so-stegno della squadra, quei me-dici e operatori sanitari chel’hanno affiancato nell’incubo.Così il campione di pallavoloGiacomo Sintini definisce lastrada percorsa per guarire dallinfoma, ad alto stadio di gravità,che l’aveva aggredito nel 2011,quando era nel pieno della vita,familiare e sportiva.Ieri Jack, come tutti lo chia-

mano fuori e dentro il campo,era a Parma per donare all’E-matologia dell’ospedale Mag-giore 15.000 euro, raccolti conla sua associazione. Emoziona-to, ha raccontato la sua vita, diuomo e sportivo, la gioia del-l’amore per la pallavolo e per lamoglie Alessia. E i frutti di tan-ta passione: l’adorabile figliaCarolina e i successi nella mas-sima serie italiana e con la ma-glia della nazionale. Tra gli ul-timi, indimenticabile, la vitto-ria del campionato del mondoper club nell’ottobre 2012, conla maglia del Trentino Volley,dopo sette mesi di chemiote-rapia e altre cure, conclusi conl’autotrapianto di midollo.Mentre Jack racconta le suepaure e speranze passate, scor-rono sul video le immagini del-la vita di sportivo, con quellamedaglia d’oro appesa al collodella piccola sorridente Caro-lina. E il bacio alla grande cop-pa, simbolo di una vittoria tan-to più grande del mondo. «So-no stato fortunato, ma anchemolto aiutato: attorno a meavevo una grande squadra dimedici e infermieri che hannogiocato con me per vincere lapartita – racconta Jack –. Oravoglio provare a restituire un

po’ del bene che ho ricevuto,perché ognuno deve fare lapropria parte». Giacomo hafondato un’associazione, hascritto un libro e tiene confe-renze, per seminare solidarie-tà alle persone malate. «Per-ché avrei pagato per sentirmidire da qualcuno: io ho avuto iltuo stesso male e sono guari-to!» confessa Jack. A Parma èarrivato sulla scia della fama diFranco Aversa, direttore del-l’Ematologia dell’Aziendaospedaliero universitaria, co-nosciuto in tutto il mondo pergli studi innovativi su nuoveterapie e tecniche di trapiantodi midollo.

E proprio qui Giacomo ha vo-luto lasciare alcuni segni tangi-bili dell’instancabile attività divolontariato che ha iniziato do-po essere guarito: i fondi per l’ac -quisto di nuovi congelatori inazoto di cellule staminali, a so-stegno della ricerca, e un lungoweek end (dal 17 al 19 giugno) aMoena per ben 14 giovani pa-zienti della Pediatria e oncoe-matologia dell’Ospedale deiBambini Pietro Barilla, accom-pagnati da 26 genitori, 7 fratel-lini e 3 accompagnatori, perchéil buonumore è esso stesso te-rapia. Questo straordinario pro-getto è stato reso possibile dallacollaborazione con l’associazio -ne «Noi per loro», che si è oc-cupata dell’organizzazione, e di«Moena con il cuore» che riu-nisce albergatori e ristoratoridella località. Alla cerimonia diconsegna della donazione eranopresenti anche Antonio Balestri-no, direttore sanitario del Mag-giore, Gian Luigi de’ Angelis, di-rettore del dipartimento Mater-no infantile, Patrizia Bartolini,direttore della Pediatria e oncoe-matologia e Nella Capretti, pre-sidente dell’associazione «Noiper loro».u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi

La presentazionedel libro di Montali

Oggi pomeriggio alle 18 allalibreria Feltrinelli in via Farinisarà presentato il nuovo librodi Gian Paolo Montali «Ilparafulmine e lo scoponescientifico. Come diventare unvero leader nel lavoro e nellavita» edito da Rizzoli. Montali,parmigiano, dopo aver vintotutto (tranne le Olimpiadi)come allenatore di pallavolo edaver lavorato come dirigentenel mondo del calcio conJuventus e Roma, è ora ildirettore generale del ProgettoRyder Cup 2022, la piùimportante manifestazionegolfistica del mondo assegnataa Roma. Sarà presente l'autore,giunto alla sua seconda faticaeditoriale.

Protesi ginocchioe anca: 500 interventialla Città di ParmaLa relazionedi Giuseppe Calafiore,specialista in ortopediadella casa di curaII La chirurgia protesica d’ancanegli ultimi anni ha compiutopassi in avanti importantissimi. E’quanto è emerso chiaramente dalSimposio «La chirurgia protesicad’anca oggi» tenuto dal dottorGiuseppe Calafiore, specialista inortopedia della casa di cura Cittàdi Parma, nell’ambito del Proget-to ortopedia del Programma diEducazione medica continua pro-mosso dalla clinica di piazzaleMaestri.

«Oggi la protesica d’anca vieneattuata attraverso una chirurgiasempre meno invasiva.- ha sotto-lineato Calafiore -. Il paziente vie-ne messo in piedi già il giorno do-po l’intervento, i tempi di recu-pero sono più rapidi ed i risultatidell’intervento sono più duraturinel tempo rispetto a quanto ac-cadeva in passato. Va detto, inol-tre, che l’evoluzione dei materialipermette una durata della protesimolto più lunga, anche di unaventina d’anni. Ciò ci permette diaffrontare con più serenità ancheil discorso protesico con pazientipiù giovani. Negli anni ottanta icandidati alla protesica d’ancaerano soprattutto soggetti ottan-tenni; oggi invece, con il cambia-

mento anche dello stile di vita, visono diversi sessantenni che sisottopongono a questo interven-to. Ciò anche perchè il sessanten-ne di oggi in genere ha ancora unavita estremamente attiva e quindivuole avere la possibilità, ad esem-pio, di praticare sport e di nonessere limitato da problematichedi dolore o limitazioni funzionali.Dopo essere stati sottoposti ad unintervento di protesi d’anca, è pos-sibile tornare ad uno stile di vitaassolutamente normale, senzaparticolari limitazioni».

Calafiore ha evidenziato, ai finidel recupero post operatorio, l’im -portanza della corretta informa-zione al paziente prima dell’inter -vento portando anche l’esperien -za dell’equipe di Ortopedia dellaCittà di Parma. «L’anno scorso ab-biamo eseguito circa cinquecentoprotesi di ginocchio ed anca.- spie-ga Calafiore -. Per il paziente che sideve sottoporre a protesi abbiamomesso a punto un percorso cheprevede anche incontri informa-tivi pre-operatori. Tali incontrihanno lo scopo di preparare il pa-ziente ad un corretto iter po-st-operatorio in modo da renderloconsapevole di ciò a cui andrà in-contro. Si è infatti visto che unpaziente informato è più collabo-rativo e affronta il post operatorionel modo più corretto possibilecon migliori risultati finali».ur.c.

Simposio La casa di cura Città di Parma.

Parma

Un centro all'avanguardia

A Parma si effettua ogni tipo di trapiantonn Leucemia, linfomi, mielomi.Parole terribili, che oggi non fan-no più così paura perché le te-rapie di ultima generazione han-no elevato all’ottanta per centola percentuale di guarigione.«Merito di farmaci intelligenti,che correggono il difetto che haportato la cellula ad ammalarsi»spiega Franco Aversa, direttoredell’Ematologia dell’Aziendaospedaliero universitaria di Par-ma, clinico e ricercatore di famainternazionale, che ha condottoil Centro trapianti del Maggioreal traguardo dell’accreditamentoper ogni tipo di trapianto di mi-dollo.

«Le tecniche attuali hanno con-sentito di abbattere barriere im-pensabili, come la compatibilità,o la donazione da parte dellamadre. E il limite dell’età, perchéprima il trapianto si faceva finoai quarantacinque anni, mentreora si arriva ai settantacinque»sottolinea Aversa. Nel Centro diParma il quaranta per cento deipazienti giunge da tutta Italia,perché qui si effettua ogni tipodi trapianto: da familiari com-patibili e non, da banca del cor-done ombelicale e da donatoridel registro internazionale. Unriconoscimento ottenuto due an-ni fa, dopo aver superato le ve-

rifiche nazionali di capacità e si-curezza. «In particolare abbat-tendo il limite della compatibi-lità abbiamo dato una possibilitàa tutti coloro che non ne avreb-bero avute» continua lo specia-lista. Altra punta di diamantedell’Ematologia parmense è lacura di una rara forma acuta dileucemia senza chemioterapia,ma con farmaci biologici. E in-fine la cosiddetta «pillola mira-colosa», che consente di viveretutta la vita tenendo sotto con-trollo la leucemia con un far-maco per bocca da assumere acasa. uP.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Donazione Da sinistra: Sintini, De Angelis, Aversa e Balestrino.

Tgnèmmos vìsst ENRICOMALETTI

Déz an' insèmma a Mariangela e al còro “Cuator Stagjón”

Coro Cuator Stagjòn La direttrice Mariangela Bazoni.

Al còro femminìl «Cua-tor Stagjón», al fa pärta'd l’asociasjón “Còriparméns” e dal “Club

Parma muzicale” e al tóz alnòmm dal cant popolär ch' l' ar-còrda, con paroli e muzica, il di-vèrsi stagjón ädla vìtta.Al còro “ Cuator Stagjón” al nà-sa in-t-i ani ’80 da l’idea d' ungrùpp d' amìghi, p'r arcordär ilcansón ädla nòstra tradisjón.Mo al còro (tutt feminìl) al vèd-

da pò la sò carsimònia (crescita)artìsstica con la diresjón äd Ma-riangela Bazoni, déz an' fa, ch' almètta in armonìa a tre vózi itést e al zlärga al repertòri: alsàcor, ala cansón napoletana ed' ätri regjón italjàni, ai cant po-polär Africàn, andànd fóra daiconfén citadén. E acsì al s' vèd-da impegnè a Worms, in Ger-mania, p'r al gemelàg' con la ci-tè äd Pärma e a Nizza al Con-solät. Mo l'é pu che ätor sul nò-

stor teritòri che al còro l'é pùprezént, in tanti ocazjón parbenficénsa: ricòvor, concèrt alaVilètta, Avis-Hospice Piccole Fi-glie, Auditorium del Carmine,concèrt ala céza 'd S.Iläri, Ca''dla Muzica, Festival ädj Orsanta Borgtär, Corale Verdi, ecc., in-sòmma in tutt i pòst indó as'pòsa tgnìr viva con alegrìa lanòstra tradisjón cantarén'na.Par còsst che al méstor Marian-gela Bazoni l' à muzichè divèrs

di nòstor poéta dialetäl. Cuäzisémpor l’esecusjón di cànt l'éprecedùda da dìll notìssi stori-ch' (frut äd ricérchi dìll corìssti);e in-t-i intarvàl di concért as'vèdda impegnè dìll corìssti-atrì-ci in-t-la letùra äd poezjj in dia-lètt Pramzàn e in lénngua. Uncòro dónca a 360 gräd, indó as'divartìssa intànt ch' as' fa cul-tura. In chi gióron chì al còro l'àfestegè i déz an' ädla diresjón ädMariangela Bazoni, con un dop-

mezdì ala Corale Verdi, contor-nè da ospit ch' j àn colaborè intutt ch'j ani chì con Mariangla eil so amìghi. J àn partecipè aldopmezdì: Corrado Medioli,Enrico Maletti, Maurizio Tra-pelli (Dsèvod), William Tede-schi, Paolo Briganti, UrsulaMezzadri, Raffaele Rinaldi, Er-mes Ghirardi, Claudio Morini,Violetta Krachmarova, DanieleLeporati. Avguri a Mariangela ea tùtti il componénti dal còro. Eadésa as' volta su par n' ätor dézan'.Tgnèmmos vìsst. u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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VENERDÌ 1 LUGLIO 201614

LA STORIA IL PALLAVOLISTA RACCONTA LA SUA BATTAGLIA VINTA CONTRO LA MALATTIA

Ha sconfitto il linfomae ora aiuta l'Ematologia«Jack» Sintini ha donato all'ospedale Maggiore quindicimila euro

SIMPOSIO ESEGUITI LO SCORSO ANNO

Patrizia Celi

II Ha combattuto la malattia co-me in una finale di campionato,affrontandola da fuoriclasse. Evincendo la sfida, con la deter-minazione dello sportivo e il so-stegno della squadra, quei me-dici e operatori sanitari chel’hanno affiancato nell’incubo.Così il campione di pallavoloGiacomo Sintini definisce lastrada percorsa per guarire dallinfoma, ad alto stadio di gravità,che l’aveva aggredito nel 2011,quando era nel pieno della vita,familiare e sportiva.Ieri Jack, come tutti lo chia-

mano fuori e dentro il campo,era a Parma per donare all’E-matologia dell’ospedale Mag-giore 15.000 euro, raccolti conla sua associazione. Emoziona-to, ha raccontato la sua vita, diuomo e sportivo, la gioia del-l’amore per la pallavolo e per lamoglie Alessia. E i frutti di tan-ta passione: l’adorabile figliaCarolina e i successi nella mas-sima serie italiana e con la ma-glia della nazionale. Tra gli ul-timi, indimenticabile, la vitto-ria del campionato del mondoper club nell’ottobre 2012, conla maglia del Trentino Volley,dopo sette mesi di chemiote-rapia e altre cure, conclusi conl’autotrapianto di midollo.Mentre Jack racconta le suepaure e speranze passate, scor-rono sul video le immagini del-la vita di sportivo, con quellamedaglia d’oro appesa al collodella piccola sorridente Caro-lina. E il bacio alla grande cop-pa, simbolo di una vittoria tan-to più grande del mondo. «So-no stato fortunato, ma anchemolto aiutato: attorno a meavevo una grande squadra dimedici e infermieri che hannogiocato con me per vincere lapartita – racconta Jack –. Oravoglio provare a restituire un

po’ del bene che ho ricevuto,perché ognuno deve fare lapropria parte». Giacomo hafondato un’associazione, hascritto un libro e tiene confe-renze, per seminare solidarie-tà alle persone malate. «Per-ché avrei pagato per sentirmidire da qualcuno: io ho avuto iltuo stesso male e sono guari-to!» confessa Jack. A Parma èarrivato sulla scia della fama diFranco Aversa, direttore del-l’Ematologia dell’Aziendaospedaliero universitaria, co-nosciuto in tutto il mondo pergli studi innovativi su nuoveterapie e tecniche di trapiantodi midollo.

E proprio qui Giacomo ha vo-luto lasciare alcuni segni tangi-bili dell’instancabile attività divolontariato che ha iniziato do-po essere guarito: i fondi per l’ac -quisto di nuovi congelatori inazoto di cellule staminali, a so-stegno della ricerca, e un lungoweek end (dal 17 al 19 giugno) aMoena per ben 14 giovani pa-zienti della Pediatria e oncoe-matologia dell’Ospedale deiBambini Pietro Barilla, accom-pagnati da 26 genitori, 7 fratel-lini e 3 accompagnatori, perchéil buonumore è esso stesso te-rapia. Questo straordinario pro-getto è stato reso possibile dallacollaborazione con l’associazio -ne «Noi per loro», che si è oc-cupata dell’organizzazione, e di«Moena con il cuore» che riu-nisce albergatori e ristoratoridella località. Alla cerimonia diconsegna della donazione eranopresenti anche Antonio Balestri-no, direttore sanitario del Mag-giore, Gian Luigi de’ Angelis, di-rettore del dipartimento Mater-no infantile, Patrizia Bartolini,direttore della Pediatria e oncoe-matologia e Nella Capretti, pre-sidente dell’associazione «Noiper loro».u

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi

La presentazionedel libro di Montali

Oggi pomeriggio alle 18 allalibreria Feltrinelli in via Farinisarà presentato il nuovo librodi Gian Paolo Montali «Ilparafulmine e lo scoponescientifico. Come diventare unvero leader nel lavoro e nellavita» edito da Rizzoli. Montali,parmigiano, dopo aver vintotutto (tranne le Olimpiadi)come allenatore di pallavolo edaver lavorato come dirigentenel mondo del calcio conJuventus e Roma, è ora ildirettore generale del ProgettoRyder Cup 2022, la piùimportante manifestazionegolfistica del mondo assegnataa Roma. Sarà presente l'autore,giunto alla sua seconda faticaeditoriale.

Protesi ginocchioe anca: 500 interventialla Città di ParmaLa relazionedi Giuseppe Calafiore,specialista in ortopediadella casa di curaII La chirurgia protesica d’ancanegli ultimi anni ha compiutopassi in avanti importantissimi. E’quanto è emerso chiaramente dalSimposio «La chirurgia protesicad’anca oggi» tenuto dal dottorGiuseppe Calafiore, specialista inortopedia della casa di cura Cittàdi Parma, nell’ambito del Proget-to ortopedia del Programma diEducazione medica continua pro-mosso dalla clinica di piazzaleMaestri.

«Oggi la protesica d’anca vieneattuata attraverso una chirurgiasempre meno invasiva.- ha sotto-lineato Calafiore -. Il paziente vie-ne messo in piedi già il giorno do-po l’intervento, i tempi di recu-pero sono più rapidi ed i risultatidell’intervento sono più duraturinel tempo rispetto a quanto ac-cadeva in passato. Va detto, inol-tre, che l’evoluzione dei materialipermette una durata della protesimolto più lunga, anche di unaventina d’anni. Ciò ci permette diaffrontare con più serenità ancheil discorso protesico con pazientipiù giovani. Negli anni ottanta icandidati alla protesica d’ancaerano soprattutto soggetti ottan-tenni; oggi invece, con il cambia-

mento anche dello stile di vita, visono diversi sessantenni che sisottopongono a questo interven-to. Ciò anche perchè il sessanten-ne di oggi in genere ha ancora unavita estremamente attiva e quindivuole avere la possibilità, ad esem-pio, di praticare sport e di nonessere limitato da problematichedi dolore o limitazioni funzionali.Dopo essere stati sottoposti ad unintervento di protesi d’anca, è pos-sibile tornare ad uno stile di vitaassolutamente normale, senzaparticolari limitazioni».

Calafiore ha evidenziato, ai finidel recupero post operatorio, l’im -portanza della corretta informa-zione al paziente prima dell’inter -vento portando anche l’esperien -za dell’equipe di Ortopedia dellaCittà di Parma. «L’anno scorso ab-biamo eseguito circa cinquecentoprotesi di ginocchio ed anca.- spie-ga Calafiore -. Per il paziente che sideve sottoporre a protesi abbiamomesso a punto un percorso cheprevede anche incontri informa-tivi pre-operatori. Tali incontrihanno lo scopo di preparare il pa-ziente ad un corretto iter po-st-operatorio in modo da renderloconsapevole di ciò a cui andrà in-contro. Si è infatti visto che unpaziente informato è più collabo-rativo e affronta il post operatorionel modo più corretto possibilecon migliori risultati finali».ur.c.

Simposio La casa di cura Città di Parma.

Parma

Un centro all'avanguardia

A Parma si effettua ogni tipo di trapiantonn Leucemia, linfomi, mielomi.Parole terribili, che oggi non fan-no più così paura perché le te-rapie di ultima generazione han-no elevato all’ottanta per centola percentuale di guarigione.«Merito di farmaci intelligenti,che correggono il difetto che haportato la cellula ad ammalarsi»spiega Franco Aversa, direttoredell’Ematologia dell’Aziendaospedaliero universitaria di Par-ma, clinico e ricercatore di famainternazionale, che ha condottoil Centro trapianti del Maggioreal traguardo dell’accreditamentoper ogni tipo di trapianto di mi-dollo.

«Le tecniche attuali hanno con-sentito di abbattere barriere im-pensabili, come la compatibilità,o la donazione da parte dellamadre. E il limite dell’età, perchéprima il trapianto si faceva finoai quarantacinque anni, mentreora si arriva ai settantacinque»sottolinea Aversa. Nel Centro diParma il quaranta per cento deipazienti giunge da tutta Italia,perché qui si effettua ogni tipodi trapianto: da familiari com-patibili e non, da banca del cor-done ombelicale e da donatoridel registro internazionale. Unriconoscimento ottenuto due an-ni fa, dopo aver superato le ve-

rifiche nazionali di capacità e si-curezza. «In particolare abbat-tendo il limite della compatibi-lità abbiamo dato una possibilitàa tutti coloro che non ne avreb-bero avute» continua lo specia-lista. Altra punta di diamantedell’Ematologia parmense è lacura di una rara forma acuta dileucemia senza chemioterapia,ma con farmaci biologici. E in-fine la cosiddetta «pillola mira-colosa», che consente di viveretutta la vita tenendo sotto con-trollo la leucemia con un far-maco per bocca da assumere acasa. uP.C.

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Donazione Da sinistra: Sintini, De Angelis, Aversa e Balestrino.

Tgnèmmos vìsst ENRICOMALETTI

Déz an' insèmma a Mariangela e al còro “Cuator Stagjón”

Coro Cuator Stagjòn La direttrice Mariangela Bazoni.

Al còro femminìl «Cua-tor Stagjón», al fa pärta'd l’asociasjón “Còriparméns” e dal “Club

Parma muzicale” e al tóz alnòmm dal cant popolär ch' l' ar-còrda, con paroli e muzica, il di-vèrsi stagjón ädla vìtta.Al còro “ Cuator Stagjón” al nà-sa in-t-i ani ’80 da l’idea d' ungrùpp d' amìghi, p'r arcordär ilcansón ädla nòstra tradisjón.Mo al còro (tutt feminìl) al vèd-

da pò la sò carsimònia (crescita)artìsstica con la diresjón äd Ma-riangela Bazoni, déz an' fa, ch' almètta in armonìa a tre vózi itést e al zlärga al repertòri: alsàcor, ala cansón napoletana ed' ätri regjón italjàni, ai cant po-polär Africàn, andànd fóra daiconfén citadén. E acsì al s' vèd-da impegnè a Worms, in Ger-mania, p'r al gemelàg' con la ci-tè äd Pärma e a Nizza al Con-solät. Mo l'é pu che ätor sul nò-

stor teritòri che al còro l'é pùprezént, in tanti ocazjón parbenficénsa: ricòvor, concèrt alaVilètta, Avis-Hospice Piccole Fi-glie, Auditorium del Carmine,concèrt ala céza 'd S.Iläri, Ca''dla Muzica, Festival ädj Orsanta Borgtär, Corale Verdi, ecc., in-sòmma in tutt i pòst indó as'pòsa tgnìr viva con alegrìa lanòstra tradisjón cantarén'na.Par còsst che al méstor Marian-gela Bazoni l' à muzichè divèrs

di nòstor poéta dialetäl. Cuäzisémpor l’esecusjón di cànt l'éprecedùda da dìll notìssi stori-ch' (frut äd ricérchi dìll corìssti);e in-t-i intarvàl di concért as'vèdda impegnè dìll corìssti-atrì-ci in-t-la letùra äd poezjj in dia-lètt Pramzàn e in lénngua. Uncòro dónca a 360 gräd, indó as'divartìssa intànt ch' as' fa cul-tura. In chi gióron chì al còro l'àfestegè i déz an' ädla diresjón ädMariangela Bazoni, con un dop-

mezdì ala Corale Verdi, contor-nè da ospit ch' j àn colaborè intutt ch'j ani chì con Mariangla eil so amìghi. J àn partecipè aldopmezdì: Corrado Medioli,Enrico Maletti, Maurizio Tra-pelli (Dsèvod), William Tede-schi, Paolo Briganti, UrsulaMezzadri, Raffaele Rinaldi, Er-mes Ghirardi, Claudio Morini,Violetta Krachmarova, DanieleLeporati. Avguri a Mariangela ea tùtti il componénti dal còro. Eadésa as' volta su par n' ätor dézan'.Tgnèmmos vìsst. u

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