Casa Circondariale Isola di Gorgona

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Casa Circondariale Isola di Gorgona Carlo Mazzerbo Direttore 3° Meeting internazionale - Ankara 9-11 settembre 2014

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Casa Circondariale

Isola di Gorgona

Carlo Mazzerbo

Direttore

3° Meeting internazionale - Ankara 9-11 settembre 2014

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L’Isola di GorgonaL'Isola di Gorgona si trova nel Mar Ligure, di fronte a Livorno, a 37 km dalla costa.

Lunga 3 km e larga circa 2, con i suoi 220 ettari di superficie, è l’isola più piccola e settentrionale dell’Arcipelago Toscano.

Dal 1998 insieme alle isole di Capraia, Pianosa, Elba, Giglio, Giannutri e Montecristo fa parte del Parco Nazionale Arcipelago

Toscano, nato per tutelare i loro ambienti naturali di grande valore culturale e scientifico.

Sull’isola prevalgono bosco e macchia mediterranea. Percorrendo la linea della costa, si incontrano suggestive insenature e baie

come la Cala Scirocco con la Grotta del Bove marino, Cala Maestra, Cala Marcona.

• Il nome Gorgona deriva dal greco gorgòs, ovvero “mostruoso”.

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Gorgona fu abitata già dal Neolitico, come attestano alcuni rinvenimenti di strumenti in pietra. In seguito sporadicamente

frequentata dagli Etruschi e dai Romani, fu poi sede di eremiti.

Nel 591 l'abate Orosio vi fondò un monastero, nella cui chiesa si veneravano le reliquie di San Gorgonio. L'isola venne poi

abitata dai Certosini ma venne abbandonata a causa delle frequenti incursioni barbaresche. Nel 1509 fu data ai pisani nel

tentativo di ripopolarla e renderla più sicura con un presidio. Il granduca Cosimo I de' Medici nel 1567 fece risarcire e rafforzare

l'antica torre pisana.

Nel XVIII secolo fu costruita una nuova torre a difesa della Cala Maestra. Nonostante i vari tentativi di coltivazione delle terre, i

religiosi, scoraggiati, la restituirono al granduca Pietro Leopoldo che tentò allora di ripopolarla con agricoltori provenienti dalla

Lucchesia. Tuttavia l'unica industria locale attiva fu quella della produzione di acciughe salate.

Agli inizi dell'Ottocento ebbe origine l'attuale paese dei pescatori: il granduca di Toscana inviò circa duecento contadini per

coltivare l'isola, che poi divennero pescatori. Nel 1869 una parte dell'isola fu destinata a colonia penale all'aperto. La chiesa di

San Gorgonio fu ricostruita e divenne parrocchia.

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Sull'isola sono ancora visibili due due antiche fortificazioni: la Torre Vecchia, pisana, e la Torre Nuova, medicea.

Altri monumenti interessanti sono: la chiesa di San Gorgonio, fortificata, e più in alto Villa Margherita, costruita su resti

romani. Alla sommità dell'isola si trova il complesso che originariamente ospitava il Semaforo dell'isola di Gorgona, ora

automatico e prima gestito dall'Aeronautica italiana.

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Gorgona è attualmente sede di un carcere, originato da quello realizzato nel 1869 come succursale della colonia

penale di Pianosa.

Il suo centro civile è tuttavia il paese degli antichi pescatori, oggi composto da 67 residenti, di cui solo 7 vivono

stabilmente nell'antico borgo.

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Il carcereLa Casa di Reclusione, ad indirizzo agro-zootecnico, ospita attualmente circa 65 detenuti (in passato quasi sempre oltre 100).

Gorgona offre la possibilità ai detenuti di eseguire la pena in un contesto ambientale e socio-lavorativo dignitoso e di alta qualità.

Le persone sono responsabilizzate e la remunerazione contribuisce a riconoscere anche il loro impegno.

Hanno la possibilità di imparare nuovi mestieri e di seguire corsi professionalizzanti, entrando a contatto anche con persone

esterne.

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I detenuti che chiedono di poter venire in Gorgona devono soddisfare alcuni requisiti giudiziari, comportamentali,

sanitari e professionali.

Tutti i detenuti lavorano e sono remunerati.

Molto spesso i detenuti sono al termine del loro percorso detentivo.

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Le attività riguardano tutte quelle necessarie alla vita di una comunità: agricoltura, allevamento, officine varie,

falegnameria, edilizia, panificio, eccetera.

L’agricoltura prevede orti, oliveto, vigna, prati-pascoli, piante aromatiche e officinali.

Sono allevati tutti i principali animali domestici (bovini, ovicaprini, suini, volatili, equini, api). È presente un impianto di

acquacoltura in mare. Dal 1993 gli animali sono curati con la medicina omeopatica.

Sono presenti caseificio, macello, mulino per i mangimi, cantina, frantoio per le olive. Inoltre c’è un impianto di

dissalazione, di fitodepurazione e fotovoltaico.

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I prodotti di Gorgona

Ortaggi

Vino (bianco, rosso)

Olio

Piante aromatiche

Latte

Formaggi (vacca e ovicaprini)

Carne soprattutto bovina, suina e avicola

Insaccati

Pesce pescato e allevato in mare

Prodotti del forno (pane, pizza, dolci)

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Curiosità: la Gorgona nella Divina Commedia

L'isola, assieme a quella di Capraia, è citata da Dante Alighieri nel Canto XXXIII dell'Inferno, dove il poeta narra le

vicende di Ugolino della Gherardesca:

« Ahi Pisa, vituperio de le genti

del bel paese là dove 'l sì suona,

poi che i vicini a te punir son lenti,

muovasi la Capraia e la Gorgona,

e faccian siepe ad Arno in su la foce,

sì ch'elli annieghi in te ogne persona!,

Ché se 'l conte Ugolino aveva voce,

d'aver tradita te de le castella,

non dovei tu i figliuoi porre a tal croce »