Cartesio: morale provvisoria e passioni dell'anima

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CARTESIO - LA MORALE PROVVISORIA Regole di Morale Provvisoria: terza parte "Discorso sul metodo" Cartesio In attesa di stabilire delle Regole Definitive è necessario fissare norme di comportamento allo scopo di non rimanere "irresoluto nelle sue azioni mentre la ragione lo obbligava ad esserlo nei suoi giudizi" 1. Prima Regola: "Obbedire alle leggi e ai costumi del paese" Osservare la religione tradizionale Agire con moderazione e seguire le opinioni più lontane dagli eccessi Rispettare la tradizione religiosa, culturale e politica prevalente "Con tale regola Cartesio limita la sua critica radicale al solo mondo del sapere" non estende la critica ai valori politici e religiosi Egli distingueva due domini - dominio dell'azione (uso della vita): in cui l'uomo ha l'obbligo di decidersi senza attendere l'evidenza - dominio della contemplazione della verità: in cui l'uomo ha l'obbligo di non decidersi ma di attendere l'evidenza 2. Seconda Regola: "Essere il più fermo e resoluto possibile nell'azione" Quando si deve fare una scelta non si può essere certi assolutamente di quale sia quella giusta occorre meditare e dubitare prima di scegliere ma una volta fatta la scelta persistere in essa senza nutrire più alcun dubbio Tale regola rimane provvisoria finché non si è in possesso del

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rappresentazione schematica dei principali elementi della morale provvisoria e dello studio sulle passioni dell'anima di Cartesio

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CARTESIO - LA MORALE PROVVISORIA

Regole di Morale Provvisoria: terza parte "Discorso sul metodo"Cartesio In attesa di stabilire delle Regole Definitive è necessario fissare norme di comportamento allo scopo di non rimanere

"irresoluto nelle sue azioni mentre la ragione lo obbligava ad esserlo nei suoi giudizi"

1. Prima Regola: "Obbedire alle leggi e ai costumi del paese" Osservare la religione tradizionale Agire con moderazione e seguire le opinioni più lontane dagli eccessi Rispettare la tradizione religiosa, culturale e politica prevalente

"Con tale regola Cartesio limita la sua critica radicale al solo mondo del sapere" non estende la critica ai valori politici e religiosi

Egli distingueva due domini- dominio dell'azione (uso della vita): in cui l'uomo ha l'obbligo di decidersi senza attendere l'evidenza- dominio della contemplazione della verità: in cui l'uomo ha l'obbligo di non decidersi ma di attendere l'evidenza

2. Seconda Regola: "Essere il più fermo e resoluto possibile nell'azione"Quando si deve fare una scelta

non si può essere certi assolutamente di quale sia quella giusta occorre meditare e dubitare prima di scegliere ma una volta fatta la scelta

persistere in essa senza nutrire più alcun dubbio Tale regola rimane provvisoria finché non si è in possesso del metodo

una volta in possesso di un metodo certo ci si deve affidare interamente alla ragione

senza lasciarsi deviare da passioni e appetiti

3. Terza Regola: "Cercare di vincere se stessi piuttosto che la fortuna" (il caso, la sorte)Ovvero

Adattare i nostri desideri al mondo piuttosto che pretendere che il mondo si adatti ai nostri desideri

InfattiNon è in nostro potere cambiare il mondoma è in nostro potere controllare con la ragione i nostri desideri e pensieriSaggezza: ideale della morale cartesiana

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l'agire interamente guidato dalla ragione

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CARTESIO - LE PASSIONI DELL'ANIMA

Azioni ed AffezioniAzioni decisioni volontarie: comportamenti che dipendono dalla volontà

Affezioni comportamenti involontari sentimenti, emozioni, percezioni

Ideale cartesiano di LIBERTÀ

"Minimizzare le affezioni e massimizzare le azioni"

Forza e Debolezza dell'Anima Forza anima: vincere le emozioni Debolezza anima: lasciarsi dominare dalle emozioni Le emozioni sono infatti : molteplici e contraddittorie generano conflitti e producono infelicità annullano il libero arbitrio

Tristezza e Gioia - Emozioni fondamentali

Tristezza: prodotta da ciò che nuoce al corpo Odio Repulsione

Gioia: prodotta da ciò che giova al corpo amore attrazione

Ideale cartesiano di SaggezzaRagione + Libertà Le emozioni ci fanno capire cos’è bene e cos’è male ma non bisogna farsi guidare da esse

MA"farsi guidare dalla ragione"

dominando le emozioni senza reprimerle ma controllandole allo scopo di godere del proprio libero arbitrio