Recensione Il Volto dell'Anima

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1 IL VOLTO DELL’ANIMA di Concetta Laura Mauceri Con grande piacere ho raccolto l’invito a presentare il libro di poesie “IL VOLTO DELL’ANIMA” della poetessa Concetta Laura Mauceri. Mi corre obbligo chiarire subito, però, che il mio intervento non sarà quello di un critico letterario, che non sono. Avventurarmi in commenti e disquisizioni da esperto critico letterario sarebbe per me un’impresa velleitaria, temeraria, impossibile. Esprimerò solo le mie personali impressioni, le mie emozioni di semplice lettore appassionato, amante dell’arte, ed in particolare della poesia. Non parlerò di idilli e di canti, non parlerò né di metrica e né di rime, ma dirò dei sentimenti, del calore delle emozioni, della malinconia, della solitudine, della speranza, della tristezza, ma anche dei sogni, dell’amore, del mare, dell’anima …. dell’infinito … di ciò io parlerò, usando le parole, le immagini, le emozioni che mi ha trasmesso la nostra poetessa. Ho letto tutte le liriche de “il volto dell’anima” ed alla fine ho provato un gran piacere, ma anche una grande freschezza, un grande conforto dell’anima, un dolce cammino della memoria di emozioni vissute e rivitalizzate da immagini poetiche. Ho letto le settantasette poesie della raccolta pensando di dover cogliere un itinerario poetico, uno sviluppo di tematiche, una qualche sequenza, ma poi mi sono reso conto che tutte le poesie sono state raccolte e pubblicate in rigoroso ordine alfabetico dei titoli. Ed è stata una scelta felice, perché ognuna e tutte hanno un percorso poetico circolare, che attraverso emozioni profonde tendono a superare lo spazio ed il tempo infinito, “dove il tutto ed il Nulla si mescolano…nel mistero dell’Eternità!” (da volare in alto – pag. 136). Ed ecco allora la bellezza di una raccolta che ci mette in condizione di leggere di volta in volta anche singole poesie, a seconda delle tematiche o del nostro stato d’animo, come scegliere da una raccolta musicale il brano o la canzone che in un particolare momento ci piacerebbe ascoltare. La scelta di lettura potrebbe anche essere casuale, ma qualsiasi poesia della nostra Concetta Laura Mauceri leggeremo, in ognuna troveremo lo specchio delle sue emozioni, del suo mondo, delle sue inquietudini, del vento delle sue aspirazioni, dei suoi sogni, del suo mare

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IL VOLTO DELL’ANIMA di Concetta Laura Mauceri

Con grande piacere ho raccolto l’invito a presentare il libro di poesie

“IL VOLTO DELL’ANIMA” della poetessa Concetta Laura Mauceri. Mi corre obbligo chiarire subito, però, che il mio intervento non sarà quello di un critico letterario, che non sono. Avventurarmi in commenti e disquisizioni da esperto critico letterario sarebbe per me un’impresa velleitaria, temeraria, impossibile. Esprimerò solo le mie personali impressioni, le mie emozioni di semplice lettore appassionato, amante dell’arte, ed in particolare della poesia.

Non parlerò di idilli e di canti, non parlerò né di metrica e né di rime, ma dirò dei sentimenti, del calore delle emozioni, della malinconia, della solitudine, della speranza, della tristezza, ma anche dei sogni, dell’amore, del mare, dell’anima …. dell’infinito … di ciò io parlerò, usando le parole, le immagini, le emozioni che mi ha trasmesso la nostra poetessa.

Ho letto tutte le liriche de “il volto dell’anima” ed alla fine ho provato un gran piacere, ma anche una grande freschezza, un grande conforto dell’anima, un dolce cammino della memoria di emozioni vissute e rivitalizzate da immagini poetiche.

Ho letto le settantasette poesie della raccolta pensando di dover cogliere un itinerario poetico, uno sviluppo di tematiche, una qualche sequenza, ma poi mi sono reso conto che tutte le poesie sono state raccolte e pubblicate in rigoroso ordine alfabetico dei titoli.

Ed è stata una scelta felice, perché ognuna e tutte hanno un percorso poetico circolare, che attraverso emozioni profonde tendono a superare lo spazio ed il tempo infinito, “dove il tutto ed il Nulla si mescolano…nel mistero dell’Eternità!” (da volare in alto – pag. 136).

Ed ecco allora la bellezza di una raccolta che ci mette in condizione di leggere di volta in volta anche singole poesie, a seconda delle tematiche o del nostro stato d’animo, come scegliere da una raccolta musicale il brano o la canzone che in un particolare momento ci piacerebbe ascoltare.

La scelta di lettura potrebbe anche essere casuale, ma qualsiasi poesia della nostra Concetta Laura Mauceri leggeremo, in ognuna troveremo lo specchio delle sue emozioni, del suo mondo, delle sue inquietudini, del vento delle sue aspirazioni, dei suoi sogni, del suo mare

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a volte agitato, a volte calmo, come il suo spirito; insomma in ogni sua poesia possiamo cogliere “ il volto dell’anima”.

Entrando nello specifico della raccolta, voglio ancora rimarcare la mia lettura da dilettante che mi permette di rivendicare la mia autonomia e la mia libertà di saltellare tra le pagine del libro, tra le diverse poesie, tra una strofa e l’altra, tra un’immagine ed un pensiero, tra un ricordo od un sogno, tra il tempo e l’infinito.

Mi è piaciuto usare il testo, a seconda anche dei miei stati d’animo, per letture di poesie complete, ma a volte anche di brandelli, di alcune immagini, di pennellate di paesaggi, di emozioni; ma ad ogni qualsiasi lettura, tutto ritorna, si ricompone sempre un mosaico completo della poetica della nostra Concetta Laura, si scorge sempre “il volto dell’anima”.

In ogni poesia della raccolta troviamo l’eterna inquietudine di un animo che vuole volare sempre più in alto, troviamo il tempo che scorre e che vorremmo afferrare, il pensiero che vola, la malinconia, la solitudine di un animo pensoso, a volte la tristezza, ma anche la gioia, l’amore, il silenzio, il sogno, spesso il mare ed il vento, il volo… e quasi sempre l’infinito e … se possibile anche oltre l’infinito. Tutto ciò troviamo in ogni poesia, e soprattutto nel mosaico completo della raccolta. Ma le mie parole mai riuscirebbero a farvi godere a pieno la ricchezza dei suoi voli pindarici se non … usando le sue stesse emozioni, immagini, sentimenti, le sue stesse parole.

Ed ecco allora, di seguito, vi proporrò alcuni brani, frammenti, o poesie, tratti dalla sua raccolta, che meglio di me potranno esplicitare i concetti che ho cercato di esprimere. Già dalle prime pagine troviamo un tema ricorrente per esprimere a volte la sua inquietudine: “il vento”

“Mi affido al soffio caldo del vento come una foglia tenera cercando l’amato sorriso del sole. ….Un futuro senza fine per rincorrere il sapore aspro del vento,…” (Attesa – pag. 10)

Oppure:

“Il vento di levante alza nebbia sulle onde

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mentre un sentore di salsedine Vaga nell’aria impregnando la mia Anima.” (Ancor sognare – pag. 9) Il vento a volte è metaforico come quando parla delle “pieghe amare di sorrisi lontani spazzati dal vento dei ricordi…” (Speranza- pag. 120) Oppure il vento legato alle tante immagini del mare, o dei pensieri

che vagano, il vento che agita l’anima. Nelle pagine di ogni poeta non può mancare il sogno. Così non

mancano nella raccolta della nostra poetessa i tanti riferimenti al sogno. “Nel cuor di una conchiglia lungo la riva un dì trovata, i miei sogni, i miei segreti che alla deriva lasciavo andare… ho nascosto furtivamente. Nel tempo dilatato della silente notte coi pensieri stesi al buio, gli occhi umidi nella risacca della Vita, incerti vagano… Il vento di levante alza nebbia sulle onde mentre un sentore di salsedine vaga nell’aria impregnando la mia Anima. La mente corre distratta Su rotte perdute di desideri ancestrali, in questo tempo di attesa lungo e misterioso. Le nubi cancellano le ombre, il cuor batte senza freno,

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ma tanti dubbi… tante speranze si lasciano andare sulla schiuma del mare. Il sale di antiche lacrime diventa perla di saggezza, ed io mi abbandono all’istinto, per giocare ancora all’amore, per sperare di sognare ancora.” (Ancor sognare - pag. 9)

Ma i sogni a volte durano poco: “Effimeri sono i sogni: come sabbia, alle prime luci dell’Alba, si disperdono. Resta solo… una sottile agitazione, nel silenzio del grande Infinito.” (Bolla di sapone- pag. 13)

Tanti sono i riferimenti al sogno, tanti sono i sogni inseguiti:

…”insegno un sogno ma vago nel vuoto…” (In fondo al cuore- pag. 52)

A volte il vento si placa, i sogni svaniscono e il silenzio domina:

“ Tutto tace, tutto riposa il silenzio domina, il buio è completo… che strana magia! Lo Spirito si scinde dal corpo decollo leggera, e volo in alto, molto in alto, nel silenzio dell’Alba!...” (Alba- pag. 7)

Oppure…

“Il silenzio annulla ogni pensiero.

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Nel mio cuore un rinnovato labile desiderio di ricercare un qualcosa

che ancora mi manca : un mondo più dolce del tempo che vola!” (E qui…fermare il tempo - pag. 23) Ed ancora:

“Vorrei perdermi nell’armonia dei suoni e dei colori del cielo, vorrei scindermi dal mondo tenebroso ed inglobarmi, interamente, nella pace del suo silenzio.” (E’ solo un miraggio… - pag. 25)

Come ogni grande poeta anche la nostra Mauceri si esalta nella rappresentazione armonica e lirica dei paesaggi reali o metaforici. Di seguito qualche breve esemplificazione:

“Un sole stanco abbandona il giorno mondando di giallo, l’orizzonte senza fine.” (Attesa - pag. 10)

“Un gabbiano solitario che vola verso il sole, inseguendo un dolce sogno.” (Canto di un cigno – pag. 22)

oppure: “Il sole era tramontato da poco.

Cominciava appena ad imbrunire. In un cielo sereno di rosa sfumato, la luna… sovrana brillava. Incrociavo, rapita, voli di gabbiani silenziosi che cercavano qualcosa: forse uno scoglio solitario dove intrecciare un duetto d’amore. I monti vicini apparivano scuri, quelli più lontani coperti

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d’un velo di sogno: angoli sublimi e incantati di paradiso. Contemplavo immobile, in necessario silenzio, trasparenze di fondali di roccia,

scie perlacee sull’acqua, merletti di spuma carezzati dal vento.” (E mi sentivo..irreale-pag.22)

“Un uomo anziano con un bastone in mano lentamente, a stento, attraversa sulle strisce pedonali. Un cane bianco, privo di guinzaglio, scodinzolando, allegramente cammina. I giovani e le ragazze, indifferenti, si perdono nei vicoli scuri.” (Il segno del destino – pag. 40)

“La brezza marina accarezza due gabbiani che guizzano lontano per posarsi leggeri su una nera scogliera scoperta dalla bassa marea. ……………………………….

L’oro del sole si tinge di porpora e dal mare inghiottito scompare…

improvvisamente all’orizzonte lontano.” (Il tramonto – pagg. 46-47) “Un piccolo fiore giallo e rosso fa capolino tra le fessure d’un vecchio rudere.

Mi fermo, mi abbasso, lo sguardo…” (Malinconia – pag. 82)

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“Folaghe nell’acqua: quasi a riva, a piccoli gruppi, a frotte, più lontano, sparpagliate altre, corrono, si rincorrono, si tuffano qua e là. Un’orchestra di rane novelle accorda gli strumenti per il solito concerto della sera. L’acqua, verde come l’erba,

è infranta dal guizzo di una carpa. Le onde, appena percettibili, decorano la superficie a solchetti,…” (Sera sul lago - pag. 114)

Tanti altri quadretti poetici son presenti, ma ad ogni lettore la sua personale scelta.

Ogni poeta ama l’amore, ognuno a suo modo. La nostra poetessa

lo affronta con una dolcezza speciale, con riferimento anche alla fase della vita matura.

Il primo riferimento lo troviamo proprio nella dedica della raccolta:

“ A mio marito Che mi cura e mi incoraggia Attraverso i sentieri della vita.” (pag. 5)

La dolcezza dell’amore maturo:

“La vita… una chiusa conchiglia in un mondo strano; lacrime sincere, gocce di rugiada sul filo del tempo che s’accorcia. Nella solitudine a due affiora il piacere di riscoprirsi. Anche se il tempo ha sommerso sentimenti

e pensieri, la fantasia si è logorata

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e lo sguardo si è velato nel correre dei giorni, è bello penetrare nel dolce gioco dell’amore, gioia di Vita. I silenzi diventano parole non dette, gli sguardi tenerezza d’amore. Su refoli di cielo il cuore libero… si libra. In un turbine di vento, e struggenti toni d’ombra… annegano i nostri cuori. Quando il sipario della Vita calerà, il nostro ruolo continuerà…. ma in un altro palco ricco di ricordi e con una velata nostalgia…” (Il sipario della vita – pagg. 42-43) “Su questo dubbioso vagare riaprirò i battenti del mio cuore e spargerò ancora i miei fiori e cantici d’amore, dentro la risacca dei ricordi. Ritornerà il tempo dei sorrisi!” (Il tempo dei sorrisi – pag. 45)

“Afflati di tenerezze, in un barbaglio di ricordi… frammenti aurei, in cieli spettinati… pennellate di eventi, improvvisamente ecco riaffiorano, come antichi affreschi.

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Tra le braccia dei giorni che elargivano il sapore di ubertose dolcezze, percorrevamo insieme campi seminati dal vento e sentieri ove nebbie muschiate divenivano... colori. Camminavamo nel sole, senza parlare, come rapiti... in un mondo fantastico. Non trovavamo parole adeguate ma solo sguardi, sorrisi e piccoli gesti... che non avevano ancora il coraggio... di diventare carezze. Il Tempo passa, passa veloce con il suo carico di eventi, belli o brutti, ma... l’ansia di vivere ci ricolma ancora d’amore. Un vibrare di sensazioni... se solo le nostre mani si accarezzano, proprio come quando i nostri cuori si aprirono a cambiamenti felici e... iniziarono la grande avventura dell’Amore.” (Pensieri d’amore–pagg. 102-103)

“L’età dolcissima tramonterà e si ritorna in due, ma perché si è rimasti in due dopo giorni fioriti di risa di bambini... e voci ad intrecciarsi sonore nelle stanze? Musica, musica di presenze e di affetti nei battiti del cuore,

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ansie, speranze, timori... Perché si rimane soli nella casa silente quando la vita chiama a giuste scelte? Ci ritroviamo in due, complici... nei semplici gesti quotidiani, nelle armonie scoperte e vissute, in nuova luce... più tenera e struggente. Quella musica d’affetti, di presenze... però echeggia sempre viva, ancora in queste ore. Spiragli di speranze filtrano, nell’aria un lieve pulviscolo abbaglia gli occhi stanchi, ma sereni… e in questa estasi cercheremo tra le vie dorate del sole, il fiore semplice dei colori del mondo portati dall’alba al tramonto.” (Ritorno in due – pagg .110-111)

Un altro tema caro alla nostra poetessa è il tempo. Il tempo dello scorrere delle varie fasi della giornata (Alba, crepuscolo, tramonto, notte), ma anche il tempo dell’attesa, o il tempo della vita, o il tempo dell’anima. Leggiamo qualche verso.

“Tutto tace, tutto riposa. Il Silenzio domina, il Buio è completo... Che strana magia!

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Mi immergo nelle pieghe del tempo e fisso, attonita e smarrita, il vuoto... che mi è specchio

di ricordi lontani. Immagini levigate dal tempo prepotentemente, dalla nebbia del passato, ritornano improvvise. Dei miei voli gioiosi sento ancora tanta nostalgia.” (Alba - pag. 7)

“Quanto silenzio all’Alba: si scioglie ormai la notte e silenziosa cede la marea d’ombre alla Luce. Si avverte nel cielo un’ala nuova e la luna non ha venti di tempeste. Che aria sottile, stamani! E’ una nuova aurora vestita d’amore. Nel maturare cauto dell’Alba diventa roseo il cielo: voli, magia, profumi... è una gran festa di colori! Il paesaggio vago, ancora scolorito dei verdi felci delle siepi, delle fulgide ocre dei pendii un sogno pare...evocato oltre il tempo.” (Silenzio…è l’alba-Pag.116)

Il tempo dell’attesa: “La luna salita pei sentieri del cielo ci legge con il suo argenteo occhio dentro il cuore e nel cuore, per sentir forte il desiderio disperato di fermare quell’attimo fuggente.

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Così mi aggrappo All’onda infinita del Tempo Che brucia la mia Vita, mi tradisce, mi lascia in sospeso.” (Attesa - pag. 10)

Il tempo del tramonto: “Il sole era tramontato da poco. Cominciava appena ad imbrunire. In un cielo sereno di rosa sfumato, la luna... sovrana brillava.” (E mi sentivo irreale - pag. 22)

A volte si sogna di fermare il tempo!: “Ma... bisogna saper aspettare! Si continua a vivere, per fortuna... dei ricordi con il pane dolce dei sogni e quello più amaro della realtà, aspettando con ansia una dolce carezza. E qui... fermare il tempo!” (E qui…fermare il tempo – pag. 24)

Ma a volte il tempo è solo… l’illusione di un attimo!:

“Una collana di stelle

nell’oscurità del cielo ed una luna furtiva sorridono sornioni. Un lieve vento ecco mi sospinge: mette le ali nell’anima mia ed io... la seguo. Respiro una gioia profonda nel beato e puro alito della limpida notte.

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Sereno silenzio sacra quiete... il mio cuore è colmo di felicità. Che gioia... che emozioni! mille voci urlano dentro di me. Il pensiero, audace e libero, volteggia rincorrendo sensazioni sfuggenti, attimi di grazia fugaci, passioni ed emozioni struggenti come nel tempo lontano, quando la serenità mi teneva per mano. Ma è solo un attimo: una sensazione percepita e subito turbata, una dolce illusione svanita: un sogno o forse un momento di libertà vera ed ora... perduta.” (Illusioni di un attimo – pagg. 50-51) “Lento ed inesorabile il Tempo passa, la sua tela tesse, e... saldamente intreccia nuovi eventi.” (Itinerari dell’anima - pag. 56)

“Siamo polvere di stelle nel vortice... dell’Eternità, dispersi nello Spazio-Tempo

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del divenire perpetuo... Eterno.” (La più grande verità – pag. 65)

“Ad ogni minuto che passa, mille speranze nascono, e tanti sogni crollano! Ad ogni minuto che passa, semi d’amor germogliano e mille altri muoiono! Molti occhi s’aprono alla luce e tanti altri si spengono! Ogni secondo del minuto che passa è un attimo di vita che si consuma! Quando la nostra mente sarà stanca per controllare la misura del tempo, altre menti ci saranno ad iniziare l’eterno gioco della giostra... della Vita!” (L’eterno gioco – pag. 75)

Ed ancora….il tempo delle emozioni: “Nello spazio infinito del ricordo, delle emozioni, della gioia, del dolore, ti cerco... mia immagine del Tempo.” (Nel silenzio della notte – pag. 89)

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“I marosi della notte s’aggrappano lentamente alla luce della luna. Sullo specchio del Tempo, immagini rivestite di patina antica s’incrociano e si disperdono in sottili teli di malinconia mentre... l’infinità delle rughe non sono altro che ricordi del cuore, gomitoli stesi al sole, pulviscolo dorato...” (Nello specchio dell’anima - pag. 93) “Il tempo trascorso si annulla: il passato si fa presente. La certezza che nulla sia cambiato mi riporta in uno stato di estasi spirituale e mi mostra di nuovo la vita radiosa.” (Pensieri – pag. 101)

Il sogno di tutti….fermare il tempo!

“Se vuoi fermare il Tempo, scrivi parole senza età, lascia nel mondo un tuo segno e poi... cammina ancora nel sentiero della Vita.” (Poesia – pag. 105)

Tra un ricordo e un sogno, tra una gioia ed una malinconia, affiora e riaffiora una tematica ricorrente : il mare. Ascoltiamo qualche esempio:

“Nel cuore di una conchiglia lungo la riva un dì trovata, i miei sogni, i miei segreti che alla deriva lasciavo andare... ho nascosto furtivamente.

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Nel tempo dilatato della silente notte, coi pensieri stesi al buio, gli occhi umidi nella risacca della Vita, incerti vagano...... Il vento di levante alza nebbia sulle onde mentre un sentore di salsedine vaga nell’aria impregnando la mia Anima. …………………………..

ma tanti dubbi ..... tante speranze si lasciano andare sulla schiuma del mare. Il sale di antiche lacrime diventa perla di saggezza, ed io mi abbandono all’istinto, per giocare ancora all’amore, per sperare di sognare ancora.” (Ancor sognare – pag. 9)

A volte bastano solo pochi versi per richiamarci la forza dell’immagine:

“....un futuro senza fine per ricorrere il sapore aspro del vento, per cercare ancora, sabbie roventi...” (Attesa – pag. 10)

Il mare come sfondo e riferimento per uno struggente messaggio, per quando non ci sarà più:

“Cercami tra i ricordi, cercami in riva al mare ...osservando, un gabbiano solitario che vola verso il sole, inseguendo un dolce sogno.” (Canto di un cigno – pag. 14)

Ancora il mare come cornice per “dolci sensazioni”:

“Lì sulla spiaggia,

una sensazione di pace mi invade tutta.

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Mi fermo indecisa al bordo della risacca: non oso affrontare la vastità delle onde! La brezza mi spettina, l’aria rinfrescante accarezza le mie guance arrossate. Un volo di gabbiani muove l’orizzonte: appare e scompare con ondeggianti colpi d’ali. Sulla sabbia ombre in movimento, assumono forme quasi irriconoscibili per poi.... svanire nel Nulla. Allora, corro incontro alla Vita, e mi faccio largo tra i marosi dell’esistenza. Scruto l’orizzonte lontano Che mi addita l’Infinito e... Mi muove alla ricerca di me stessa, Mi distacco serena dal mondo per procedere decisa, a cercare i Tesori della Vita. Sfido le onde schiumose, impotenti a contrastare la mia brama di raggiungere lo Spazio..senza fine.” (Dolce sensazione–pagg.19-20)

Ancora:

“Incrociavo, rapita, voli di gabbiani silenziosi che cercavano qualcosa: forse uno scoglio solitario dove intrecciare un duetto d’amore. I monti vicini apparivano scuri, quelli più lontani coperti d’un velo di sogno:

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angoli sublimi e incantati di paradiso. Contemplavo immobile, in necessario silenzio, trasparenze di fondali di roccia, scie perlacee sull’acqua, merletti di spuma carezzati dal vento.”(Mi sentivo…irreale–pag. 22)

Il mare guscio di pensieri, illusioni, speranze, di sogni lontani…:

“Questa sera il mare respira di me mentre una folla di gabbiani diventa scultura su uno scoglio lontano. La luna è sola stanotte, ma... nessuno è più solo di me sulla spiaggia deserta. Passeggio sulla sabbia E dietro i miei passi, tra lo sciacquio delle onde, briciole di speranze nelle reti abbandonate dentro i fragili gusci delle barche e sogni lontani nelle conchiglie vuote sparse sull’umida sabbia.”….. (E qui... fermare il tempo – pag. 23)

“Quanti sogni, quante illusioni sul mio mare di speranze, su quell’onda che si frange, senza vita... sulla riva. “ (Estasi – pag. 31)

Il mare, nel mare, attraverso il mare,… fondersi con le onde del mare:

“Ho imparato a fondermi nelle onde come un antico scoglio affiorante, nella risacca del mare fra conchiglie naufraghe sulle spiagge...

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Ho imparato a penetrare le trasparenze delle acque, tra cristalli di zaffiri e smeraldi, dimentica di grigiori lontani.... Ho imparato a riscoprire vibrazioni intense di antiche carezze, ad insinuarmi tra ginepri avvinti a lembi di terra rubata agli scogli... Ho imparato ad affidare la tristezza al volo dei gabbiani e alle musiche del vento, alla danza del loro amore fra riva e onde, ai loro richiami lontani, al di là dell’orizzonte... Ho imparato a vivere con te... Ho imparato a vivere di te... La brezza lievemente bacia il mare e ondine piccole, vicine vicine dolcemente mi accarezzano... “ (Ho imparato - pag. 37)

Sola, pensosa, orizzonti lontani … nella pace del mare:

“Resto sola e pensosa sulla sabbia dorata. Un soffio lieve mi sfiora la pelle, un sentore di quiete mi penetra dentro. L’oro del sole si tinge di porpora e dal mare inghiottito scompare.... improvvisamente all’orizzonte lontano. La pace del mare e l’ultimo calore del sole morente mi fanno compagnia e mi perdo nell’armonia dei suoi suoni e dei suoi colori.” (Il tramonto - pag. 46)

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Il tormento…del mare…:

“L’onda inquieta sbatte sugli scogli e grida tutto il suo dolore, mentre la risacca porta indietro con la sua bianca schiuma, la sua grande nostalgia.” (Inno alla vita – pag. 54)

Quando la nostra poetessa parla della magia della poesia, non può che partire….

“Dal canto del mare ammaliata, tra le note della sua armonia mi immergo...” (Magia della poesia - pag. 80)

E come riconosce la sua musa?:

“Ti riconosco nella brezza, nello sciabordio del mare, nell’armonia del suono di un pianoforte: all’improvviso ecco... divento preda irresistibile di te, oh mia Musa!” (Mia Musa - pag. 85)

Ed anche “nel silenzio della notte”…ritornano…onde e gabbiani!:

“Come superbi gabbiani nel bianco delle nuvole aleggiano i miei pensieri: si confondono in così tanto ... bagliore! Saltano tra le onde, ritornano, parlano, raccontano, vivono ciò che ... hanno pensato.

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Nella luce riflessa del limpido cielo, orizzonti....lontani: un turbinio di visioni affolla... la mia mente. …” (Nel silenzio della notte - pag.89)

Od anche parlando dell’infinito senza limiti… non può prescindere dal mare: “Tutto è fermo, tutto tace, stasera ... in riva al mare, come se il mondo si fosse fermato!” (Nell’infinito senza limiti-pag.91)

E se la nostra poetessa vuole lasciarsi accarezzare dalla brezza e rinfrescare l’anima, non può non parlare del mare:

“Oh, su una spiaggia solitaria vorrei trovarmi, sulla calda sabbia adagiarmi, nel freddo mare tuffarmi, dalla brezza lasciarmi accarezzare e l’anima rinfrescare.” (Da paura - pag. 99)

Che parli di realtà o di fantasia, non mancano quasi mai i gabbiani, le onde,…il mare.

“L’aria è gelida, lo stridore dei gabbiani si unisce al rumore delle onde che s’infrangono spumeggiando sulla nuda roccia....” (Realtà e fantasia – pag. 108)

Come un gabbiano solo e triste, smarrito in un mare cinerino e il sole adombrato,

il pensiero vaga senza meta

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sperando di scorgere un qualcuno che forse non c’è e che... forse non verrà! (Vibrazioni - pag. 130)

Ogni poeta ha i suoi voli pindarici, ma la nostra Mauceri ricorre spesso ad immagini legate proprio al volo, tanto che se fosse stato necessario cercare un titolo alternativo alla raccolta, avremmo potuto scegliere “IL VOLO DELL’ANIMA”. Di seguito qualche esempio:

“Dei miei voli gioiosi sento ancora tanta gioia. Lo spirito si scinde dal corpo: decollo leggera, e volo in alto, molto alto, nel silenzio dell’Alba.” (Alba - pag. 7)

“Nel mio cuore un rinnovato labile desiderio di ricercare un qualcosa che ancora mi manca: un mondo più dolce del tempo che vola!” (E qui… fermare il tempo – pag. 23)

“Decollo con il pensiero verso le montagne, raggiungo felice l’orizzonte, viro verso l’alto, sempre più in alto. M’insinuo decisa oltre le nuvolette bianche: m’adagio leggera su strati di sogno e m’inebrio nell’incanto della natura.” (Evasione - pag. 33)

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Ed il volo continua… nei respiri dell’Universo:

“Il filo del mio pensiero riprende il volo, i miei occhi si riempiono di gioia mentre la mia anima si fonde con i leggeri e impalpabili respiri dell’Universo.” (I respiri dell’Universo - pag. 39)

Volare … e Illudersi di conoscere l’ignoto, lo spazio, il tempo: “Vorrei avere le ali

per arrivare dove... non è giunto mai il pensiero e lì fermarmi...

Conoscere l’Ignoto vorrei, sfondare le muraglie dello Spazio, ascendere alle vette del Tempo per scoprire sogni e desideri sempre cercati...”(Illudersi è vivere-pag.48) “Un lieve vento

ecco mi sospinge: mette le ali all’anima mia ed io ... la seguo. Respiro una gioia profonda nel beato e puro alito della limpida notte.” (Illusioni di un attimo - pag. 50)

E non poteva mancare il volo del gabbiano per eccellenza “Jonathan”:

“Nel silenzio dei miei silenzi, nel tormento dei miei tormenti, volerò.....

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alla ricerca di un raggio di sole, alla ricerca di un tepore reale, alla ricerca di un Infinito. Sconfinerò i limiti, i miei limiti, trascinerò i pensieri sulle onde che increspandosi.... si frangeranno sugli scogli.” (Jonathan - pag. 58)

Volare in alto e riscoprire la realtà da un nuovo punto di osservazione: “Planare sulle cose,

planare sul mondo, dimenticare i problemi del mio Io profondo, pieno di paure, vorrei..... Tendere verso l’alto, là sulle vette bianche, essere Io il tumulto, il culmine... e riscoprire così la realtà con occhi nuovi....” (L’io interiore - pag. 78)

Volare in alto, sempre più in alto,dove il Tutto ed il Nulla si fondono … nel mistero dell’Eternità!:

“Vorrei volare in alto, in alto... da dove non si può cadere perché il cielo e la terra si congiungono….

…..dove il Tutto ed il Nulla si mescolano... nel mistero dell’Eternità!” (Volare in alto – pag. 136)

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Ed infine….volare verso l’impossibile!: “…questo dondolare della vita tra sogni e realtà... questa brama di vivere nell’estasi.... … …nell’attesa cosciente, ma inutile, di volare… verso L’IMPOSSIBILE.” (Volare…verso l’impossibile – pag. 137-138)

Ogni lirica è un concentrato di emozioni, ma la poetica più importante della presente raccolta, è incentrata sull’anima. Non a caso il titolo è appunto IL VOLTO DELL’ANIMA.

Ogni poesia ci parla dell’anima: anima inquieta, anima malinconica, anima che vola, anima che cerca oltre il tutto ed il nulla, anima che ama, anima che cerca, anima che vuole andare oltre, anche oltre l’impossibile, anche oltre l’infinito.

Tutte le sue liriche, come abbiamo già potuto constatare, sono impregnate da questo tema; per citarle tutte sarebbe necessario rileggere ogni sua poesia, una per una.

Di seguito solo qualche breve stralcio, ma ogni singolo lettore potrà gustare mille emozioni leggendo tutta la raccolta.

“Lo Spirito si scinde dal corpo decollo leggera, e volo in alto, molto in alto....” (Alba - pag. 7)

“Mi affido al soffio caldo del vento come una foglia tenera cercando l’amato sorriso del sole. Dimentico le novelle rughe, anelo ancora che ogni minuto duri un’eternità: un futuro senza fine per rincorrere il sapore aspro del vento,

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per cercare ancora sabbie roventi, per svaporare i giorni sempre uguali e dissetare il mio cuore. Così mi aggrappo all’onda infinita del Tempo che brucia la mia Vita, mi tradisce, mi lascia in sospeso, ma forte tenderò la mano ad una nuova speranza... amerò più intensamente attimo dopo attimo e se infine tutto vagherà nel Buio... irradierò l’oscurità con la Luce del mio cuore!” (Attesa – pagg.10-11)

“Ecco... dolcemente, per un attimo, le mie illusioni dimentico e partecipo al respiro dell’universo. Mi guardo intorno, sorrido, e... nell’abbraccio con l’infinito,…” (Crepuscolo – pag. 17)

“Scruto l’orizzonte lontano

che mi addita l’Infinito e... mi muove alla ricerca di me stessa. Mi distacco serena dal mondo per procedere decisa, a cercare i Tesori della Vita. Sfido le onde schiumose, impotenti a contrastare la mia brama di raggiungere lo Spazio...senza fine.” (Dolce sensazione-pag.19-20)

“Nel cuore resta la grande magia, che il tempo racchiude a conchiglia, come sua perla lucente.” (Gli anni passano – pag. 21)

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“Il silenzio annulla ogni pensiero. Nel mio cuore un rinnovato labile desiderio di ricercare un qualcosa che ancora mi manca: un mondo più dolce del tempo che vola!” (E qui…fermare il tempo – pag. 23) “Quanti sogni, quante illusioni sul mio mare di speranze, su quell’onda che si frange, senza… sulla riva.

Il viavai del mio pensiero Diventa un errare In solitudine… Lungo i sentieri dei ricordi. Al di là di ogni dubbio, muovo decisa alla ricerca… di me stessa.

Fendo le onde schiumose Impotenti a contrastare, la mia volontà di procedere a cercare i tesori della Vita.

Dentro di me… un unico, grande desiderio… lasciarsi andare… abbandonarsi in una immensità senza fine, oltre lo Spazio, oltre l’Infinito.” (Estasi – pagg. 31-32)

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“Vorrei avere le ali per arrivare dove... non è giunto mai il pensiero e lì fermarmi... Conoscere l’Ignoto vorrei, sfondare le muraglie dello Spazio, ascendere alle vette del Tempo per scoprire sogni e desideri sempre cercati... A quest’ora, quando il giorno teme di dare un ultimo passo, e la Notte si spoglia del suo ombroso manto, alla sua occulta luce riscopro... una musica dolce, la musica dei ricordi! Vivo, mi sveglio da quel torpore che mi intrappola, che mi fa soffrire, e mi libro…finalmente libera dentro una nuova luce che tenta di arrivare alla riva del sogno dove l’animo si specchia pacato, rinfrancato, rigenerato, libero. Talvolta illudersi…è vivere!” (Illudersi è vivere – pagg. 48-49)

“Il vento rabbioso urla tra i rami ormai spogli. Eri radiosa come una stella, sbocciavi raggiante come piccoli fiori in primavera. Invano cerchi i tuoi giovani anni, non li troverai mai! L’onda inquieta sbatte sugli scogli

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e grida tutto il suo dolore, mentre la risacca porta indietro con la sua bianca schiuma, la sua grande nostalgia.” (Inno alla vita – pag. 54) “…Sola, dietro muri d’oblio, come foglia tremante, spoglia... la mia anima si aggrappa ad un ramoscello di luna. In silenzio ascolto soltanto i versi del vento: concerti di echi lontani, schegge di sole, ricordi lievi tra le rughe del tempo e a sera... raccolgo sulle rive del mare cristalli di sogni infranti attraverso gli infiniti bui della mia solitudine. All’improvviso ecco... l’anima mia fa il pieno di Luce. …” (L’alfabeto delle stelle – pag. 73) Per concludere questo percorso di lettura (tanti e diversi altri ce ne

possono essere), mi piace rileggere integralmente tre liriche che per caso (in ordine alfabetico dei titoli) sono anche le ultime, ma non a caso rappresentano la sintesi più completa dell’ispirazione poetica dell’autrice.

“VOLARE IN ALTO”

“Il sole sorge, il sole tramonta, la Vita scorre uguale, mentre per me tutto…è assurdo!

Istanti di gioia immensa per poi… sprofondare nell’abisso

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della solitudine senza speranza! Vorrei volare in alto,in alto… da dove non si può cadere perché il cielo e la terra si congiungano.

Il tempo si annulla, l’aria è rarefatta, la spazialità si altera, non esiste la prospettiva… c’è solo il Nulla. E’ un mondo incantato quello che … intravedo, dove il Tutto ed il Nulla si mescolano… nel mistero dell’Eternità!” (Volare in alto – pag. 136)

“VORREI…”

“Al di fuori del mio volere, al di fuori del mio pensare fermarmi vorrei… Avvolgermi nella pace, nel silenzio del sogno dove la fantasia diventa realtà vorrei… Lasciarmi andare, abbandonarmi nell’immensità dove il Tempo non esiste

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e sentire solo i battiti del cuore vorrei… Rimanere sospesa in una nuova dimensione dove l’anima si libra libera in volo vorrei…

Al di fuori del mio volere, al di fuori del mio pensare fermarmi vorrei…

Avvolgermi nella pace, nel silenzio del sogno dove la fantasia diventa realtà vorrei… Lasciarmi andare, abbandonarmi nell’immensità dove il Tempo non esiste e sentire solo i battiti del cuore vorrei… Rimanere sospesa in una nuova dimensione dove l’anima si libra libera in volo vorrei…” (Vorrei… - pagg. 139-140)

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Chiudendo, la sintesi più completa de “IL VOLTO DELL’ANIMA”, che potrebbe quasi in ugual misura essere rinominata “ Il volo dell’anima”, la troviamo in…“VOLARE…VERSO L’IMPOSSIBILE ”Questo mio desiderio

di rifugiarmi nel mondo delle illusioni e considerarle reali… questo mio impulso alla giovinezza che mi palpita dentro… questo mio bisogno inconscio che mi spinge a tornare nel mondo dei ricordi… questa nostalgia di giorni sereni, di spensieratezza, di pensieri gioiosi, di speranze fiorite… questo cercare di soddisfare le mie aspirazioni… queste speranze che cedono, esauste, al pianto dell’anima… questo dondolare della vita tra sogni e realtà… questa brama di vivere nell’estasi… questo bisogno d’amore e di ottimismo, confermano la mia fede nell’Eterno, nel Divino dello spirito… nell’attesa cosciente, ma inutile, di volare… verso L’IMPOSSIBILE.” (Volare…verso l’impossibile – pagg.137-138) Ruggero MASTRANTONI

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