Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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“Carta & Cartiere” - Anno 26 numero 3 - Reg. Tribunale di Milano numero 8 del 13/1/1990 Organo Ufficiale Maggio / Giugno 2015 Qualunque sia il tuo obbiettivo, noi abbiamo il prodotto giusto. FORMING FABRICS | DRYER FABRICS | ADVANCED FABRICS WWWWWW.ASTENJOHNSON.COM Le nostro tele sono state disegnate per ogni tipo di appli- cazione e tipologia di carta. Ogni volta che ci è stata data un opportunità abbiamo raggiunto risultati superiore agli standard. AstenJohnson è il vostro reale esperto per l’industria della carta.

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“Carta & Cartiere” - Anno 26 numero 3 - Reg. Tribunale di Milano numero 8 del 13/1/1990

Organo Ufficiale

Maggio / Giugno 2015

Qualunque sia il tuo obbiettivo,noi abbiamo il prodotto giusto.

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Sommario Maggio / Giugno 2015

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, PUBBLICITA’

Via Pordenone, 13 - 20132 Milano (Italy) Tel. 02.21711614

e-mail: [email protected]

Prontostampa Srl - Verdellino (BG)Tiratura: 5.500 copie

Distribuzione: 5.416 copie

GARANZIA DI RISERVATEZZAIl trattamento dei dati personali che La riguardano viene svolto nell’ambito della banca dati della EDPAP SRL e nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 196/03 sulla tutela dei dati personali. I suoi dati non saranno comunicati o diffusi a terzi e lei potrà richiederne in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione.Gli articoli firmati impegnano esclusivamente l’opinione dei singoli autori. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, sono riservati a termine di legge. Materiale reda-zionale e foto inviati alla rivista, anche se non pubblicati, non si restituiscono.L’indice inserzionisti è fornito come servizio supplementare dell’editore, che declina ogni responsabilità per errori ed omissioni.

Maggio / Giugno 2015 Anno 26 - N° 3 Reg. Tribunale di Milano No 8 del 13/1/1990

DIRETTORE RESPONSABILE: Gianmaria Pfeiffer

e-mail: [email protected]

DIRETTORE EDITORIALE: Mariella Nasi

RESPONSABILE PUBLICITà: Laura Lupi

e-mail: [email protected]

REDAZIONE: Fabrizio Vallari

SEGRETARIA DI REDAZIONE: Veronica Rizzi

GRAFICA: Stefania Giuliana

Mensile di informazione tecnica per la produzione e trasformazione della carta e del cartone

Rivista Organo Ufficiale di

6 News

12 AMbieNte Sofidel (carta Regina) rilancia il proprio impegno ambientale rafforzando l’accordo WWF Climate Savers per la riduzione volontaria delle emissioni climalteranti

16 techNoloGy iN PAPer Mill Siam Kraft going forward with cutting-edge technology

20 eNerGiA iN cArtierA Risparmio energetico in raffinazione

24 PAckAGiNG La proposta più completa ed efficiente per le nuove esigenze del mercato tissue

28 tissue Hand drying with single use towels shows lower level of airborne microbe dispersal and contamination

32 tecNoloGiA Tissue e pressa scarpa sfide cruciali PrimePress XT Evo

36 ANdAMeNto di settore Nota congiunturale dell’Industria Cartaria 2014

44 eNviroNMeNt UPM Raflatac partners with WWF South Africa to support sustainable wine production and conservation in the Cape winelands

46 techNoloGy Toscotec delivers a second tissue line to AMS BR Star Paper

50 iN cArtierA L’usato è garantito…, il risultato anche!

54 tecNoloGiA Avviata con successo in America Centrale una nuova Tissue Machine A.Celli Paper

58 iNdustriA cArtAriA Ambiente e Sanità

66 iN PAPer Mill Voith dosing system operating successfully at UPM

70 MArketiNG Siamo solo mediocri?

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Mensile di informazione tecnica per la produzione e trasformazione della carta e del cartone

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NEWS

l 6 Maggio / Giugno 2015 l

Partnership nella ricerca e sviluppo tra Fabio Perini Spa e Gruppo Sofidel per l’evoluzione della tecnologia ConstellationLe aziende costituiranno uno staff congiunto di tecnici per lo studio di soluzioni innovativeda applicare alla produzione in serie della nuova macchina ribobinatrice lanciata dalla Perini.

Sede della Fabio Perini Spa.

Un accordo di partnership tec-nico-commerciale per attività

di ricerca e sviluppo in chiave pro-duttiva della tecnologia Constella-tion è stato raggiunto tra il Gruppo Fabio Perini, leader mondiale nella produzione di macchine di trasfor-mazione e packaging per il tissue, e il Gruppo Sofidel, tra i principali produttori mondiali di carta per uso igienico e domestico. La tecnolo-gia Constellation, che introduce un

innovativo sistema di avvolgimen-to della carta, è stata ideata e svi-luppata dal Gruppo Perini e, dopo un periodo di studio e progettazio-ne e la realizzazione di una ribo-binatrice su scala ridotta pilota, si è arrivati alla fase di produzione della macchina su scala industria-le. Il Gruppo Fabio Perini e il Grup-po Sofidel istituiranno una equipe congiunta di esperti per proseguire nell’avanzamento tecnologico, stu-diando e realizzando soluzioni che saranno poi sperimentate a bordo della ribobinatrice nella produzio-ne di serie. I vantaggi distintivi della macchina si concentrano in alcune aree specifiche. In primo luogo l’in-novativo sistema di avvolgimento migliora la qualità del prodotto fini-to sia in termini di una migliore resa della goffratura (la decorazione che impreziosisce il rotolo), sia in ter-mini di volume potendo realizzare prodotti finiti di diametro maggiore a parità di carta nel rotolo oppure andando a ridurre la quantità di car-ta nel rotolo mantenendo il mede-simo diametro. Il nuovo metodo di avvolgimento porta con sé anche degli innegabili vantaggi produtti-vi in termini di una riduzione dei costi di produzione, poiché con-sente di semplificare le operazioni di cambio prodotti e, in generale, la gestione e l’uso della macchina.

Infine, la tecnologia innovativa ele-va in modo molto significativo gli standard di sicurezza. “Siamo soddisfatti per l’intesa che premia il nostro lavoro di proget-tazione di soluzioni tecnologiche innovative - dice Stefano Di Santo, Amministratore Delegato del Grup-po Perini - Il Gruppo Sofidel ha cre-duto subito nella nuova ribobina-trice Constellation per affrontare le sfide del mercato globale. Il lavoro di ricerca e sviluppo - aggiunge Di Santo - ci consentirà di perfeziona-re ulteriormente le caratteristiche della nuova ribobinatrice garanten-do al Gruppo Sofidel una forte leva competitiva per ampliare i propri spazi nei mercati europei e in quelli nordamericani”.“L’accordo di partnership tra le due aziende - hanno sottolineato Lui-gi Lazzareschi, ed Emi Stefani, rispettivamente CEO e Presiden-te del Gruppo Sofidel - è stato il naturale coronamento di uno sto-rico rapporto di collaborazione, già in passato caratterizzato da esem-pi di sviluppo congiunto, che ha le sue radici in quasi 50 anni di con-tinuo supporto reciproco. Il Grup-po Fabio Perini e il Gruppo Sofidel -proseguono il CEO ed il Presidente - confidano che questa partnership sia un’ulteriore conferma della bon-tà delle scelte strategiche fatte”. l

Sede generale del Gruppo Sofidel.

BASF to sell its global paper hydrous kaolin business to Imerys

BASF has signed a contract to sell its global paper hydrous

kaolin (PHK) business to Imerys, a leader in mineral-based special-ty solutions for industry, based in

Paris, France.Imerys will purchase the global PHK busi-ness including a pro-duction site for milling in Wilkinson County, Georgia. Overall, 190 positions will be affec-

ted globally. BASF will work with affected employees to help loca-te other employment opportunities within the company or to provide the appropriate transition support.In step with BASF’s strategy to acti-vely manage its portfolio, this dive-stiture allows the kaolin business to focus on its leading position in the industrial segments. In addition, BASF will continue producing kao-lin for process catalysts.“We are taking an important step

to improve the competitiveness of our kaolin business and fur-ther sharpen our focus on grow-th and core businesses,” said Dr. Shane Porzio, Vice President, Glo-bal Business Management of Kao-lin for BASF. “We will work close-ly with Imerys to ensure a smooth transition for customers”.BASF will toll for Imerys and pro-vide other services during a short transition period to ensure conti-nuity of supply for customers. l

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NEWS

l 8 Maggio / Giugno 2015 l

ABB wins automation order from Fajar PaperAutomation system comprising distributed control system and quality control system will contribute to higher pro-ductivity and reliability of packaging paper production.

ABB, the leading power and automation techno-logy group, has won an order from PT Fajar Surya

Wisesa Tbk (Fajar Paper), a leading packaging paper manufacturer in Indonesia.ABB will provide the automation system for paper machine 3 (PM3), one of the current five paper machi-nes at Fajar Paper responsible for a combined pro-duction of around 1.2 million tons of packaging paper per year, including Coated Duplex Board, Kraft Liner Board and Corrugated Medium Paper. “We are very happy to use ABB equipment on our paper machi-nes and we appreciate how ABB always takes a long term view of their relationship with Fajar, seeing it as something that is more important than one single

order,” said Wimba Wibawa, Engineering Director in PT Fajar Surya Wisesa TBk.The scope of delivery comprises distributed control system for stock preparation, chemical area and paper machine and quality control system for paper machine with two scanners. The existing third-party automa-tion system in PM3 will be replaced with ABB’s Auto-mation System 800xA, thus resolving the legacy issue faced by the automation system. With this project, Fajar Paper will be one step closer to its plan of having a site-wide fully integrated automation system. “We are delighted to collaborate with Fajar Paper once again after the successful execution of the automation system in paper machine 5 and we look forward to a long-standing and valuable partnership,” said Ravi N., manager of ABB’s Process Automation division in Singapore. “ABB has extensive knowledge and expe-rience in delivering such projects and will continue to build on this strong track record providing reliable and efficient technology for the paper industry.”800xA is ABB’s flagship collaborative process automa-tion platform comprising distributed control system, safety control system, quality control system and elec-trical control system. ABB is a leader in power and automation technologies that enable utility, industry, and transport and infra-structure customers to improve performance whi-le lowering environmental impact. The ABB Group of companies operates in around 100 countries and employs about 140,000 people. l

Pulp&Paper 800xA.

Kemira celebrates the grand opening of a large-scale water treatment chemicals plant in Tarragona, Spain

Kemira is celebrating the grand opening of one of Europe’s

largest production plants for the manufacture of water treatment chemicals. The Tarragona plant located in La Canonja, Catalonia, Spain, also has a unit for the manu-facture of sizing agents used in the pulp and paper industry. Festivities include opening remarks by Presi-dent of the Government of Catalo-nia, Mr. Artur Mas i Gavarro, and President and CEO of Kemira, Mr. Jari Rosendal.The Tarragona plant, located at Ba- yer Material Science’s industrial site, is able to produce the entire range of Kemira’s aluminum and iron-based coagulants that are used

for drinking water and wastewater treatment: polyaluminum chloride (PAX), aluminum sulfate (ALS) and ferric chloride (PIX). It also produ-ces some of the most widely used functional chemicals for the paper industry (AKD sizing agents).“Kemira is always looking to ensu-re the cost-efficient supply of raw materials. One of our strategies is backward integration into other in-dustries’ by-products; the Munici-pal & Industrial segment uses up to 70% recycled input materials. In this case we are integrated to hydrochloric acid, which is deri-ved from Bayer Material Science’s production,” explains Antti Salmi-nen, President of the Municipal &

Industrial segment. “Kemira has a long history in the Tarragona region due to its good location and con-nections to customers. The joint capacity of the Tarragona plant and the Dormagen plant in Germany, also opened recently, is instrumen-tal in sustaining Kemira’s leadership position in the water treatment mar-ket in EMEA. The total investment in the two plants was approximate-ly EUR 40 million. Our competiti-ve advantage in the water treatment sector is based on high supply relia-bility, speed of delivery and logisti-cs flexibility as well as comprehen-sive product range and application support,” says Jari Rosendal, Presi-dent and CEO. l

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Appassionato della scarpa giusta?PrimePress XT Evo: La più recente evoluzione nelle presse a scarpa

La PrimePress XT Evo è il più recente sviluppo nella tecnologia della pressa a scarpa, sviluppata per aumentare la

dell’essiccamento. La nuova pressa a scarpa ANDRITZ disidrata delicatamente

il foglio, ma raggiunge comunque un più alto grado di secco all’uscita presse rispetto alle presse convenzionali. Grazie al nuovo progetto di pressa ad

disidratazione e riduce la necessità di

essiccamento termico, la PrimePress XT Evo raggiunge importanti risparmi di energia. In alternativa, può essere raggiunto un incremento nella capacità di produzione. Per ulteriori informazioni, prego contattare: [email protected]

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NEWS

l 10 Maggio / Giugno 2015 l

Ezio Miglietta nominato Amministratore delegato di SKF Industrie Spa. Aurelio Nervo mantiene la carica di Presidente.

Il Consiglio di Amministrazione di SKF Industrie Spa, principa-

le consociata italiana del Grup-po svedese SKF, a seguito del-le dimissioni da Amministratore delegato presentate da Aurelio Nervo, ha nominato Ezio Migliet-ta Amministratore delegato di SKF Industrie Spa. Ezio Miglietta è stato nominato consigliere nel corso dell’Assem-blea degli Azionisti tenutasi il gior-no 8 maggio 2015.Aurelio Nervo, mantiene la cari-ca di Presidente della consociata italiana e - nella nuova veste di Director of Business & Techno-logy Development operativa dal 1° maggio 2015 - guiderà lo svilup-po del settore automotive per tutto il Gruppo SKF. Aurelio Nervo riporterà diretta-mente a Stephane Le-Mounier, Presidente Automotive Market.Ezio Miglietta, 53 anni, ingegnere, in SKF dal 1989 ha ricoperto diver-si incarichi in Italia e all’estero. Il 1° gennaio 2015 è stato nominato direttore vendite per tutto il merca-to industriale italiano e responsa-bile mondiale dello sviluppo della distribuzione industriale di SKF.

Profilo di Ezio MigliettaNato nel 1962 a Padova, Ezio Miglietta è Amministratore delega-to della SKF Industrie Spa. Dopo aver conseguito la laurea in inge-gneria meccanica al Politecnico di Torino, Miglietta entra in SKF nel 1989 come ingegnere dell’applica-zione nel settore della meccanica pesante. Dopo un’esperienza di alcuni anni nelle aree del suppor-to tecnico alle vendite e del mar-keting dei settori Industriali, assu-me la responsabilità delle vendite della distribuzione industriale in Italia nel 1999. Nel 2000 è nomi-nato direttore della Service Divi-sion Italia, l’unità commerciale dedicata alle vendite di prodotti e servizi al mercato del ricambio, e ricopre tale carica fino al 2007. Nel 2008, Ezio Miglietta allarga le sue responsabilità fino ai confi-ni dell’Europa Occidentale diven-tando direttore del mercato della distribuzione per tutta l’area. Nel 2010 assume la guida dell’unità di business “Actuation & Motion Control” appartenente all’Indu-strial Division. Nel 2012 gli viene assegnata la responsabilità globa-le di tutte le unità produttive e di

vendita dei prodotti e delle solu-zioni per i settori delle macchine utensili, del medicale e dell’auto-mazione industriale e viene nomi-nato direttore dell’unità di business Precision.Il 1° gennaio 2015, è nominato direttore vendite per tutto il merca-to industriale Italiano e responsa-bile mondiale dello sviluppo della distribuzione industriale della SKF. Nello stesso anno, Ezio Miglietta assume anche la carica di Ammi-nistratore delegato della SKF Indu-strie Spa, la principale consociata del Gruppo SKF in Italia. l

Ezio Miglietta, Amministratore delegato di SKF Industrie Spa.

ABB Italia apre in crescita il 2015Ordini e fatturato in crescita sia sul mercato Italiano che sui mercati internazionali

Mario Corsi, Amministratore Delegato di ABB Spa.

Per quanto riguarda l’Italia, ABB chiude il primo trimestre 2015

con ordini pari a 637 milioni di euro e un fatturato di 604 milio-ni di euro che è in aumento del

14 e del 5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel commentare i risultati di ABB in Italia, Mario Corsi, Ammini-stratore Delegato di ABB Spa, ha dichiarato: “In linea con i risultati di fine 2014, apriamo il 2015 con un ordinato e un fatturato in cre-scita e con un alto livello di atten-zione sia sul mercato italiano, dove gli ordini sono cresciuti del 13%, che sui mercati internazionali. L’ec-cellenza delle nostre risorse inge-gneristiche Italiane ha giocato un ruolo strategico nell’acquisizione, da parte del Gruppo, di un impor-tante ordine di oltre 160 milioni di dollari da Eskom, la utility elettrica nazionale sudafricana, per la forni-

tura di sistemi di controllo, softwa-re e strumentazione destinati alla centrale a carbone da 4.800 me-gawatt di Kusile. Il team di inge-gneri altamente specializzati del-la nostra unità di Genova sarà alla guida della realizzazione di questo impianto. Continuiamo a puntare fortemente sull’innovazione come conferma la nostra partecipazione, in veste di Sponsor Ufficiale Au-tomation and Robotics, a EXPO MILANO 2015, dove mostreremo soluzioni robotizzate nel Future Food District che rappresentano il ruolo di ABB e dell’automazione nell’intera filiera alimentare in ter-mini di flessibilità, competitività, sicurezza e produttività“. l

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SoFIDEL (CARTA REGINA) RILANCIA IL PRoPRIo IMPEGNo AMBIENTALE RAFFoRzANDo L’ACCoRDo WWF CLIMATE SAvERS PER LA RIDuzIoNE voLoNTARIA DELLE EMISSIoNI CLIMALTERANTI

DEFINITI CON IL WWF NUOVI OBIETTIVI PER IL 2020. OLTRE ALLA RIDUzIONE DELLE

EMISSIONI SPECIFICHE DIRETTE, INSERITI ANCHE OBIETTIVI SULLE EMISSIONI INDIRETTE,

L’INCREMENTO DELL’UTILIzzO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, L’AzIONE DI SENSIBILIzzAzIONE.

l 12 Maggio / Giugno 2015 l

l Ambiente l

di: Gruppo Sofidel

Il Gruppo Sofidel (noto in Italia in par-ticolar modo per il marchio Regina) rilancia ancora il proprio impegno

ambientale ampliando l’accordo con il WWF nell’ambito del programma in-ternazionale Climate Savers, basato sul-la definizione volontaria di consistenti piani di riduzione delle emissioni di anidride carbonica ottenibili attraver-so l’adozione di strategie e tecnologie innovative.Unica impresa italiana e ancora unica impresa al mondo nel settore del tis-sue (carta per uso igienico e domesti-co) ad avere aderito al programma, fra il 2008 e il 2012, Sofidel ha già ridotto le proprie emissioni assolute dell’11,1% (186 mila tonnellate di CO2: più o meno l’equivalente di quanto emesso in Italia da 150.000 famiglie di 4 persone in un anno per i consumi elettrici), investendo oltre 25 milioni di Euro. Nel corso degli stessi anni, grazie anche a nuove acqui-sizioni in Europa e America, la capacità produttiva del Gruppo è aumentata di più del 45%. Sofidel e WWF proseguo-

no ora il lavoro congiunto sul tema cli-ma e energia e, in virtù degli importan-ti cambiamenti avvenuti nell’azienda dall’avvio della partnership nel 2008, definiscono e ampliano i nuovi obietti-vi di riduzione aggiornandoli alla nuo-va realtà dell’impresa.

Riduzione delle emissioni dirette

Entro il 2020, Sofidel si impegna a ridurre le emissioni dirette di gas ser-ra per ogni tonnellata di carta prodotta del 23% rispetto all’anno 2009 - scel-to come anno di riferimento per l’ini-

pGianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF.

t Luigi Lazzareschi, Amministratore Delegato Sofidel.

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l 14 Maggio / Giugno 2015 l

l Ambiente l

ziativa. In termini di confronto, ciò cor-risponde a evitare l’emissione di circa 900.000 tonnellate di CO2, pari alle emissioni di una flotta di 10.000 tir che percorrano 10.000 km all’anno per 10 anni. L’obiettivo di riduzione sarà raggiunto mediante un piano di inve-stimenti volti all’incremento dell’effi-cienza energetica dei processi, alla pro-duzione combinata di energia elettrica e vapore e all’utilizzo di energie rinno-vabili. Tra gli investimenti più recenti già operativi o in fase di ultimazione: l’impianto a biomasse installato in Fran-cia (Frouard) e tre impianti di cogene-razione di cui uno già operativo negli Stati Uniti (Haines City, Florida) e due di prossima installazione in Italia. Nei prossimi anni sarà inoltre implementata in tutti gli stabilimenti la certificazione energetica ISO 50001.

Riduzione delle emissioni indirette

Sofidel non si è limitata analizzare le emissioni di gas serra generate diretta-mente dalle proprie attività, ma ha iden-tificato anche opportunità di riduzione delle emissioni causate da soggetti terzi, lungo la propria value chain: entro il 2020, le emissioni di gas serra derivan-ti dalle attività di fornitura, packaging, trasporto di materia prima e trasporto del prodotto finale, verranno diminu-ite del 13% rispetto ai livelli del 2010,

per ogni tonnellata di carta prodotta. L’obiettivo sarà raggiunto mediante il coinvolgimento dei principali fornitori e l’analisi accurata delle emissioni asso-ciate a materiali e servizi che saranno in futuro sostituiti o migliorati.

Incremento rinnovabiliA fronte di questo piano di investimen-ti, si prevede che la quantità di com-bustibili consumati annualmente, entro la fine del 2020, sarà coperta per l’8% da fonti rinnovabili. Questa è una quo-ta significativa per un’azienda attiva in un settore altamente energivoro come quello cartario.

un impegno a 360°Un impegno a 360°, dunque, nel rispet-to di un percorso continuo che ver-rà migliorato nel tempo, monitorando costantemente le evoluzioni tecnologi-che e coinvolgendo sempre più i forni-tori e i clienti per un’azione congiunta contro i cambiamenti climatici. “Il rilancio dell’impegno col WWF all’interno del programma Climate Savers costituisce per Sofidel uno stru-mento importante per migliorare anco-ra le proprie performance ambientali”, dichiara Luigi Lazzareschi, Amministra-tore Delegato Sofidel. “Uno dei modi attraverso i quali attuiamo quell’idea di responsabilità aziendale allargata che ci fa impegnare non solo per sviluppare la

qualità dei nostri prodotti ma anche per innalzare gli standard dei nostri proces-si produttivi e distributivi, al fine di limi-tare gli impatti ambientali e agire come promotori del cambiamento”.“Da 8 anni WWF e Sofidel collabora-no su questioni strategiche per il setto-re cartario, per migliorare le politiche di impatto sul clima e le risorse fore-stali, e incoraggiare l’adozione di pra-tiche sostenibili”, dichiara Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF. “L’obiettivo è dimostrare come so-stenibilità ambientale e innovazione, opportunità di sviluppo e competitività possano, guidati da una visione per un futuro planetario diverso dall’attuale, andare di pari passo. Il prosieguo della collaborazione, fatta anche di positivi scambi di know how e competenze, ci dà la possibilità di continuare a speri-mentare nuove azioni per la riduzione degli impatti ambientali, sensibilizzan-do e coinvolgendo l’intera filiera, parti-colarmente in questo anno cruciale per gli impegni che la comunità interna-zionale dovrà prendere, nell’occasione della 21a Conferenza delle Parti della Convenzione sul clima che avrà luo-go a Parigi il prossimo dicembre. È un programma che vede sia Sofidel che WWF fortemente impegnati, consa-pevoli che le buone pratiche potranno essere poi promosse e condivise con l’intero settore”. l

NEWSAkzoNobel completes divestment of Paper Chemicals business

AkzoNobel has finalized the €153 million divestment of its global paper chemicals business

to Kemira. The deal was first announced in July 2014. “This is another impor-tant step in our strategy to focus on leading positions in bleaching chemicals, colloidal silica and expan-dable microspheres,” says Niek Stapel, Managing Director Pulp and Perfor-mance Chemicals. “The deal includes an agree-ment for distribution of colloidal silica to the pa-per industry and we are looking forward to future

growth of this product line.” AkzoNobel continues to have a strong presence in the pulp industry as the leading global supplier of chemicals and customized

solutions for bleaching pulp, marketed under the Eka brand.The Pulp and Perfor- mance Chemicals por-tfolio also includes in- novative and sustaina- ble products and tech-nologies used in a variety of other appli-cations, marketed un- der brands such as Bin- dzil, Expancel, Kroma-sil and Levasil. l

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SIAM KRAFT

GoING FoRWARD WITh CuTTING-EDGE TEChNoLoGy

SIAM KRAFT PM 16 IS A HIGHLy SUCCESSFUL CONTAINERBOARD INVESTMENT IN THAILAND.

l 16 Maggio / Giugno 2015 l

l technology in PAPer mill l

by: Valmet

To exploit the growth potential for containerboards in Thailand, the paper manufacturer Siam

Kraft Industry, a subsidiary of SCG Paper, has made investments in new production capacity in Thailand. They selected Valmet to supply a complete OptiConcept M boardmaking line with extended project implementation. PM 16 started up in October 2014, a full 11 days ahead of schedule, at the Ban Pong mill in Ratchaburi, Thailand.Roongrote Rangsiyopash, President of SCG Paper, says that, “As the world economy is picking up along with the demand for packaging in ASEAN, SCG Paper is looking always for new business opportunities to serve these expanded needs in the fast-growing packaging business, especially in the food and beverage and consumer pro-duct sectors”.

PM 16 – Low operating costs combined with

high efficiencyNew board machines always have to be competitive in terms of operating costs and product quality. Production lines must operate reliably and run with very high efficiency. These were the main drivers for Siam Kraft’s investment as well. “The Thai market is pretty advanced compared to other markets in South East Asia. So we needed to invest in a more efficient machine, with sufficiently high production speed, the opportunity to take advantage of eco-nomies of scale, and the ability to pro-duce high-quality board. These days,

Paper and board markets in South East Asia are interestingly diverse,

as consumers in different countries have different habits when it comes to paper and board. They also have exceptional potential for paper and board capacity growth. In Thailand, annual growth of almost 4% a year is forecast for containerboards during 2014– 2019 (RISI 2014), whereas the number for Asia as a whole is 2.5%. In emerging markets like Thailand, the demand for corrugated materials comes mainly from industrial pro-duction and export packaging, not to mention the current trend towards preferring fiber-based packaging to alternative materials. l

Diverse Markets

High Productivity, Low Energy Consumption. Siam Kraft PM 16 in Thailand is the third OptiConcept M -type containerboard production line already started up. PM 16 combines high productivity with low energy usage per produced tonne of paper.

saving energy is on everybody’s mind, and that was one of the drivers behind our investment as well,” says Sompob Witworrasakul, Director of the Engi-neering Division at SCG Paper.

World-class energy efficiency

“One of the most important process solutions for decreasing energy con-sumption is PM 16’s vacuum system. We also see lots of potential in Vacu-Master – an innovative suction box replacing the suction roll in the forming section – as well as in the sizer sec-tion, which can utilize the new spray sizing technology. Another aspect is economies of scale. If we can produce 320,000 tonnes of high-quality, 100% recycled fluting grades, we can decre-ase the energy consumption per unit,” Sompob Witworrasakul explains.

Page 17: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

L’efficienza energetica che serve all’industria della carta.Le fasi produttive dell’industria cartaria sono caratterizzate dalla necessità di disporre in forma massiccia e continuativa di energia elettrica e termica. La cogenerazione rappresenta la risposta migliore alla domanda combinata di elettricità e di calore. AB è in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” competitive nelle prestazioni, modulari nella potenza e personalizzate nelle formule di service: un unico interlocutore, per avere tutto quanto la cogenerazione sa dare. www.gruppoab.com

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Page 18: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 18 Maggio / Giugno 2015 l

l technology in PAPer mill l

EnergyOperator provides real-time energy consumption monitoring, which shows that the production line is per-forming as expected in energy effi-ciency. “One important driver for this project was to achieve an efficient level of energy consumption, which lets us optimize our operating costs while remaining competitive,” Sompob Wit-worrasakul continues.

Lightweighting means raw material savings and

reduced packaging costsProducing containerboard with low grammages and while simultaneously maintaining high strength properties is a challenge for boardmakers. Siam Kraft’s PM 16 tackles this challenge.PM 16 produces high-quality, 100% recycled fluting grades in a basis weight range of 90–150 g/m2. “One important feature of PM 16 is its ability to produ-

ce board with a low grammage. Valmet is able to provide solutions for lower grammages that can keep the quality at

Roongrote Rangsiyopash, President of SCG Paper.

Peerapol Mongkolsilp, Mill Director of SCG Paper’s Ban Pong Mill.

Sompob Witworrasakul, Director of the Engineering Division, SCG Paper.

Ready To Roll. The official inauguration of the line at the Ban Pong mill took place on January 23, 2015, when over 400 guests celebrated the new production line. From the left Manasak Kirdpoka, Production Engineer, Weerasak Thitiwatthisakul, Production Engineer, Sumate Somjariya, Production Department 2 Manager, Peerapol Mongkolsilp, Ban Pong Mill Director, Somboon Saowalaksirisopa, Paper Machine 16 Manager, Kittipong Arakputtanan, Production Engineer and Chukiat Lekwongpiboon, Paper Machine 16 Senior supervisor from SCG Paper.

Siam Kraft Industry Co., Ltd. – a subsidiary of SCG Paper – was the first packa-ging paper manufacturer in Thailand, and is one of the leading manufactu-

rers in ASEAN, with production bases in Thailand, the Philippines and Vietnam. Its combined capacity is 2.3 million tonnes a year. The company’s Ban Pong mill complex produces kraft paper, linerboard, corrugating medium and sack pa-per. Siam Kraft Industry is continuously expanding its production capacity to keep up with the growth in industrial demand, both domestically and internationally. “PM 16 showcases cutting-ed-ge paper packaging technology. It combines stateof-the-art tech-nology with SCG Paper’s expertise, which means our company can now manufacture products that meet the needs of our customers in every way,” says Wichan Jitpukdee, Managing Director of Siam Kraft Industry. l

Wichan Jitpukdee, Managing Director of Siam Kraft Industry.

About Siam Kraft Industry

a satisfactory level. We appreciate that a lot,” says Peerapol Mongkolsilp, Mill Director of SCG Paper’s Ban Pong Mill Complex. Lightweighting is about redu-cing packaging costs, which also gre-atly affects the entire packaging value chain. “The use of OCC as a raw mate-rial and other resources can be optimi-zed. This impacts not only us, but also our customers: they are able to use fewer resources as well,” says Sompob Witworrasakul.

Smooth project implementation and

professional after-sales services

In addition to the OptiConcept M boar-dmaking line, Valmet provided exten-ded project implementation covering complete mill engineering, installa-tion and supervision services related to commissioning, testing and start-up. Training services were also included in the delivery. “This meant that our people were able to focus on project management, while one main supplier took responsibility for the wider scope of supply,” says Peerapol Mongkolsilp. Valmet also provides after-sales servi-ces, for example related to maintenan-ce operations. PM 16 is operating with 100% Valmet clothing from forming fabrics to shoe press belt and dryer fabrics. Valmet ser-vice center in Laem Chabang is only 200 kilometers from Siam Kraft’s Ban Pong site, meaning Valmet’s experts can be on site at very short notice. l

Page 19: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 20: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

RISPARMIo ENERGETICo IN RAFFINAzIoNEOFFICINE AIRAGHI È IMPEGNATA DAL 1948 NELLA

PROGETTAzIONE E REALIzzAzIONE DI RICAMBI PER LA

PREPARAzIONE IMPASTI IN CARTIERA.

l 20 Maggio / Giugno 2015 l

l energiA in cArtierA l

di: Michele GhibelliniOfficine Airaghi Srl

Innovazione è la parola chiave della mission aziendale e in questo senso l’azienda ha sviluppato nuovi pro-

dotti, brevettati a livello internazionale, che uniscono i due aspetti per Officine Airaghi attualmente essenziali nel setto-re cartario: personalizzazione e rispar-mio energetico.EFP® (per i raffinatori a disco) e CNCo-nic® (per i raffinatori conici) sono le nuove proposte che l’azienda presenta e attraverso le quali si possono riscon-trare vantaggi di prodotti “fatti su misu-ra” per ottenere decisi miglioramenti nei parametri di raffinazione congiun-tamente a un utilizzo più calibrato e soprattutto inferiore dell’energia. Il cliente si ritrova, perciò, con

guarniture in grado di essere sempre modificabili con cui puntare a una vera ottimizzazione delle prestazioni e dei risultati. I metodi di costruzione e di fresatura di Officine Airaghi risultano essere le più adeguate tecnologie per fornire pezzi meccanici di estrema pre-cisione nelle geometrie e prestazioni costanti per la loro intera vita utile.

Perché un ricambio su misura?

Sappiamo bene come il processo carta-rio sia sempre più improntato a una otti-mizzazione di quanto a disposizione e perciò, la strada da percorrere, è quel-la di una sempre più accentuata per-sonalizzazione delle produzioni. Offi-cine Airaghi si vuole inserire in questo

contesto fornendo, oltreché ricambi meccanici di precisione,

un supporto tecni-

co nella preparazione impasti per una progettazione e produzione di prodotti realizzati su misura, che permettano ai clienti il raggiungimento di quell’opti-mum che integri i risultati di raffinazio-ne con i costi energetici e di manuten-zione. L’azienda ha notato con piacere, infatti, che in cartiera si sta riscoprendo un notevole interesse verso i raffinatori e i depastigliatori, cosa che solamen-te un decennio fa era quasi impensa-bile. Sappiamo bene come una piccola modifica in questo stadio della produ-zione possa comportare notevoli cam-biamenti a livello di prodotto finito e di come ci sia sempre stata una discreta reticenza alla modifica di parametri di lavoro delle macchine. Ma, la sempre crescente esigenza di ricercare margini di competitività cau-sata dalla forte competizione globale del comparto cartario, ha fatto in modo che dapprima la conoscenza tecnica e successivamente la fiducia nei confron-ti di Officine Airaghi, potessero essere uno strumento importante nelle mani delle aziende cartarie. Spesso infatti l’azienda mostra ai clienti come si possano ottimizzare macchina-ri e impianti sovradimensionati rispetto alle reali esigenze o, al contrario, al limi-te dell’utilizzo con i classici ricambi.

La Tecnologia EFP® applicata ai ricambi per raffinatori a dischi.

Michele Ghibellini di Officine Airaghi Srl.

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Page 22: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 22 Maggio / Giugno 2015 l

l energiA in cArtierA l

Le soluzioni che vengono proposte da Officine Airaghi mirano a perfeziona-re e conseguentemente abbassare quel consumo energetico che, come ben noto nella preparazione impasti, riguar-da circa il 30% della totale energia uti-lizzata in cartiera. Il focus dell’azienda è principalmente concentrato nello studio e realizzazio-ne di prodotti come EFP® e CNConic® che siano in grado di permettere un reale e vero miglioramento qualitativo del prodotto finito della cartiera, a pari-tà o con addirittura costi finali inferiori.

Perché nessun costo aggiuntivo?

Scegliendo le guarniture di Officine Airaghi la cartiera non incorrerà in alcuna spesa particolare o di carat-tere speciale. Infatti Officine Airaghi non richiederà costi aggiuntivi inerenti studi tecnici o formulazioni di ricam-bi particolari dato che è proprio pecu-liarità aziendale quella di offrire una

personalizzazione spinta e differen-ziata dei propri prodotti. Si può dun-que affermare che da subito la cartiera potrà godere dei risparmi energeti-ci e di raffinazione generati da EFP® e CNConic® senza la messa a budget di costi maggioritari rispetto ai classici ricambi Airaghi o della concorrenza. Anzi, tutte le economie riscontrabi-li con le guarniture standard possono essere riscontrate e anche massimiz-zate dai nuovi prodotti brevettati da Officine Airaghi.Si ricorda che nei raffinatori a disco, grazie all’esclusivo metodo costruttivo di fresatura, l’azienda è in grado di rila-vorare lo stesso prodotto Airaghi che il cliente utilizza trasformandolo nei nuovi EFP® con un conseguente rispar-mio economico del 30% sul prezzo del ricambio. Dunque, non solo la cartiera non avrà alcun costo aggiuntivo, ma potrà addi-rittura risparmiare denaro ancor prima di aver installato i prodotti.

pLamatura per raffinatore Tecnologia EFP® (Extra Fine attern®).

tProfilo lamatura EFP® (Extra Fine Pattern®).

Quali sfide affrontare?

Per Officine Airaghi essere fornitore vuol dire prima di tutto essere in grado di offrire un servizio e una consulenza tecnica specifica ai propri clienti. Difatti è soprattutto grazie a una forte specia-lizzazione settoriale che si può pensare di rimanere competitivi in contesti glo-bali e globalizzati come quelli odierni. L’innovazione tecnologica e il prodot-to interamente “Made in Italy” sono la risposta da proporre all’industria carta-ria nazionale e internazionale, facendo leva su quella creatività e adattabilità tipiche della cultura italiana che si tra-mutano in garanzia di progettazione e produzione di prima qualità. La ricerca e sviluppo è il fulcro di ogni percorso di crescita che si ponga come obietti-vo quel miglioramento continuo che è fonte unica di sostentamento per ogni settore. Uno sviluppo che però sappia anche essere sostenibile e dunque non si devono considerare solo variabili di mero profitto economico che valgono per il momento contingente.

Perché risparmio energetico?

La risposta è in due parole: ottimizza-zione ed efficienza. Si dice che in tem-po di crisi si riscoprano nuove opportu-nità e si razionalizzi meglio ciò che si ha. La produzione di Officine Airaghi deve essere, quanto mai prima d’ora, legata alla qualità. E la qualità si ottiene conoscendo a fondo tutte le possibilità che ogni singola realtà industriale offre e possiede. In questo senso è da inten-dere il focus sul risparmio energetico: prima di tutto sapere e venire a cono-scenza di quali siano le variabili spesso trascurate in cartiera che possano por-tare immediatamente a un’ottimizza-zione del proprio sistema di lavoro e di produzione. Solo successivamente si dovrà indagare come razionalizzare ulteriormente il consumo energetico e la produttività. In questa ottica e per questa finalità Officine Airaghi ha deciso di unire le forze e le competenze con altre realtà come SAEL e CUTES EUROPE, poten-do proporre al cliente finale risulta-ti concreti ottenuti tramite tecnologie innovative improntate al miglioramento continuo che deve essere fulcro di ogni percorso di crescita. l

Page 23: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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l 24 Maggio / Giugno 2015 l

l PAckAging l

di: Microline Srl

Negli anni Microline è cresciuta, affinando macchinari e appli-cazioni che in alcuni casi sono

stati oggetto di brevetti e ad oggi, gra-zie anche alla sua grande flessibilità e specializzazione, si è guadagnata una solida e riconosciuta posizione sul mer-cato internazionale, affermando la sua presenza nel settore del packaging per

prodotti Tissue. Con le sue confezio-natrici e gli insaccatori per rotoli AFH, le incartonatrici verticali e orizzontali per rotoli, fazzoletti, astucci, tovaglioli e interfogliati, i sistemi di collegamento, smistamento e orientamento ed i pa-lettizzatori, Microline ha una risposta specifica per ogni singola tipologia di prodotto. L’azienda può offrire una singola mac-china o la fornitura di linee complete di

imballaggio a 360° in questo specifico settore. Nel Tissue, appunto , l’azienda si è distinta con diverse soluzioni, tan-to da potersi presentare con un ampio panorama di sistemi e di applicazioni alla ormai consueta importante mani-festazione di settore: il Tissue World; manifestazione abitualmente seguita dal prestigioso evento tutto italiano abitudinariamente svolto nel magnifico panorama di Lucca: il MIAC.

La nuova linea targata Microline

In questi giorni Microline sta ultimando la più esauriente e significante linea di confezionamento e imballaggio di fine linea mai realizzata fino ad oggi per uno dei più grossi gruppi del settore Tissue a livello internazionale ed europeo. Un traguardo davvero importante per la pic-cola ma affidabile e affermata Microline, che ormai costituisce una certezza ed è sinonimo di garanzia a livello interna-zionale. Nella linea trovano sviluppo i seguenti macchinari automatici:

AL 80: MICROLINE dopo il successo della Flow Wrapp 1000, “la multimbal-lo che ha cambiato le regole del gioco”, presenta la AL80, confezionatrice di terza generazione. La AL80 rappresen-ta l’affidabilità nell’innovazione; l’unica confezionatrice che permette di gestire rotoli in configurazioni singole, doppie o triple. La confezione del rotolo può essere personalizzata sia con etichet-ta interna, applicata senza l’ausilio di colla, che con film stampato. La richie-sta del mercato di una confezionatrice che abbinasse una produttività elevata a una massima flessibilità con consu-mi generali ridotti, ha trovato risposta in questa confezionatrice. La AL80 confe-ziona fino a 210 rotoli al minuto nel for-mato 1x3, Il consumo di film è inferiore di circa il 30% rispetto alle altre confe-zionatrici presenti sul mercato. La AL80 rappresenta il massimo della tecnologia applicata a questo segmen-to, ciò permette rapidi cambi formato, estrema affidabilità e costanza nella produzione, in sintesi alta produttività.

FLoW WRAP 1000: la prima macchina completamente gestita da un sistema di controllo servo-motorizzato in questo segmento di mercato; ciò permette a qualsiasi operatore di poter intervenire

Linea completadi confezionamentoe imballaggio per il tissue.

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Page 26: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 26 Maggio / Giugno 2015 l

l PAckAging l

con facilità dal pannello touch-screen sia sui cambi formati che su tutte le fun-zioni generali della macchina. La FLOW WRAP 1000 è un insaccatore che può confezionare fino a 20 sacchi al minuto senza l’ausilio del forno di termoretra-zione, in tutte le configurazioni richie-ste dal mercato dell’AFH. Grazie all’in-troduzione di nuovi concetti si sono ottenuti benefici del packaging sia in termini di consumo di materiale d’im-ballo che di dispendio energetico.

Sistemi intelligenti di smistamento

Performance sempre più elevate e nuo-ve tendenze di mercato dei macchinari a monte, hanno dato vita allo sviluppo di nuovi dispositivi in grado di gestire, canalizzare e convogliare delicatamen-te rotoli on demand ai macchinari posti a valle di essi. La gestione intelligente dei dispositivi fa sì che oltre a realizzare il bilanciamento dei canali, con apposi-ti segnali di interscambio, il dispositivo possa colloquiare con i macchinari di processo a monte.

Trasportatore di collegamento Gestendo i trasportatori in ricette ad hoc per singoli formati, si hanno bene-fici su più fronti: appositi sistemi di rilevamento dei rotoli riavviano in automatico i trasportatori, vengono razionalizzati i consumi energetici e al tempo stesso si riduce al minimo l’usu-ra dei componenti.

Dispositivi di orientamento ed impilamento prodotti

Sistemi creati specificamente per uni-re performance a delicatezza nella gestione del prodotto Tissue: soluzioni di cambi formato dove i tempi di fer-mo sono ridotti al minimo, senza l’au-silio di utensili o sostituzione di parti-colari meccanici. La specializzazione di Microline dunque, più che riferirsi a particolari e determinate fasi del confe-zionamento secondario e terziario, sta nella sua capacità di integrare, in una soluzione automatica personalizzabile, le più diverse esigenze della clientela:

prodotti sensibili da trattare per carat-1. teristiche, peso e dimensioni dell’imbal-laggio primario;

tendenza del mercato a privilegiare 2. imballaggi secondari compatti, ottimiz-zati negli ingombri, che facilitino le ope-

razioni di pallettizzazione, allocazione a scaffale, esposizione e smaltimento a fine vita del packaging secondario;

necessità di sistemi automatici fles-3. sibili nel rapporto di cambio formato e composizione di unità per consegna e di trasporto variabili e al tempo stesso isomodulari.In base alle diverse esigenze di confe-zionamento Microline può proporre la macchina o linea più adatta, persona-lizzabile, flessibile e versatile, ottimiz-zando gli spazi disponibili, i consumi e naturalmente la produzione. Tutte le macchine sono semplici da utilizzare per l’operatore e richiedono una manu-tenzione minima. La collaborazione con altre aziende costruttrici del settore inoltre, crea una sinergia che permette di integrare e completare le linee dando al cliente un

servizio minuzioso e soddisfacente. Il filo conduttore dei progetti Microline ha come scopo finale evitare lo spre-co di energie e materiali. I progetti di confezionatrici e insaccatori in film, utilizzano completamente le fasce di materiale d’imballo portando benefici in termini di costo di gestione, salva-guardando l’ambiente. La sfida per Microline è vincolante: i vantaggi per i clienti saranno quelli di ridurre i materiali per il packaging, con un beneficio ecologico e di costi di materiale, ma anche di risparmio sui cicli di prodotto (sempre più veloci) e di semplificazione delle fasi di pallet-tizzazione (si può addirittura ipotizzare l’eliminazione del palettizzatore). Mission aziendale: realizzare macchi-ne automatiche flessibili, adatte ad ogni “stagione” ed esigenza. l

pInsaccatore FLOW WRAP 1000.

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Page 28: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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PUBLISHED STUDy DEMONSTRATES THAT SINGLE USE

TOWELS SPREAD FEWER MICROBES AND PRESENT THE

LOWEST RISK OF CROSS-CONTAMINATION.

l 28 Maggio / Giugno 2015 l

l tissue l

by: ETS, European Tissue Paper Industry Association

New research by the University of Westminster, commissioned by ETS, the European Tissue

Symposium, concludes that drying han-ds with single-use towels shows a lower level of airborne microbe dispersal and contamination. This could help achieve more hygienic washroom settings.The study, undertaken by leading mi- crobiologist Keith Redway who has already presented top line findings at

last year’s HIS Conference in Lyon, loo-ked at the potential for microbial con-tamination from hand-drying and the potential risks for airborne microbe dispersal, particularly if hand washing is sub optimal. Four different hand drying methods and three different test models were used to determine diffe-rences between the drying methods and their capacity to disperse microbes on the hands of users to other occu-pants of public washrooms and into the washroom environment. Paper towels, a textile roller towel, a warm air dryer

and a jet air dryer were compared using three different test models: acid indica-tor with lemon juice, yeast, and bac-terial transmission from hands when washed without soap. The peer-revie-wed study was published in the March 2015 edition of the ‘Journal of Hospital Infection’.

The results in numbersA jet air dryer dispersed liquid from users’ hands further and over a greater range – up to 1.5m – than other hand drying methods. The jet air dryer also led to the greatest dispersal of microbes into the air at both near and far distan-ces for each of the tested models. Levels recorded at the drying device revealed an average of 59.5 colonies of yeast for the jet air dryer compared with an ave-rage of just 2.2 colonies of yeast for pa-per towels. At a distance of 0.2 m jet air dryers resulted in 67 colonies compa-red with only 6.5 for paper towels. At a distance of 1.5 m the jet air dryer recor-ded 11.5 colonies of yeast compared to zero for paper towels. “These findings clearly indicate that single-use towels spread the fewest microbes of all hand-drying methods,” said Keith Redway. “Cross contamination in public washro-oms is a legitimate public health con-cern. The extent to which jet air dryers disperse microbes into the washroom environment is likely to have implications for policy guidance to facilities managers operating in a wide range of environ-ments from sports stadia and airports through to schools and hospitals.”

Airborne microbial dispersalThe study also looked at the body height at which microbes were disper-sed. It found the greatest dispersal was at 0.6 – 0.9 m from the floor. This is worrying since it equates to the face

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Page 31: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l Maggio / Giugno 2015 31 l

l tissue l

height of small children who might be standing near a dryer when a parent is drying his or her hands. Small children might therefore possibly be contamina-ted with the microbes remaining on the parent’s hands after washing them.

hand drying a crucial component of hand hygiene

“Correct hand drying is crucial in com-pleting the hand washing process and reducing the risk of microbe transmis-sion,“ commented Roberto Berar-di, Chairman of the European Tissue Symposium (ETS). “This latest research by the University of Westminster builds on previous studies such as last year’s research by the University of Leeds, and adds to the existing body of evidence demonstrating that hand drying using single use towels offers an unsurpas-sed level of hygiene when drying hands after visiting the washroom and is asso-ciated with lower numbers of microbes both on the hands and in the washro-om environment than with warm air or jet air dryers.”

MethodologyThree test models and four different hand drying methods were used:- test models: an acid-indicator model; a yeast model; counts of actual bacte-ria on the hands dispersed by different

hand-drying devices at different heights and at different distances.- hand drying methods: paper towel dispenser (Wepa Clou Comfort) for 10 seconds; warm air dryer (World Dryer Corporation, model LE48) for 20 secon-ds; jet air dryer (Dyson Airblade, model AB01) for 10 seconds; continuous tex-tile roller towel (Cannon Hygiene, UK) for 10 seconds.

Key findingsDue to their air flow, electric hand dry- ers show a greater potential for the dispersal of microbial contamination on the hands at different heights and to greater distances than towels; the jet air dryer showing the greatest potential. The visualization of the air flow from a jet air dryer helps explain the results of this very interesting study. Claimed air speeds for jet air dryers of over 600 kph are likely to increa-se the risk of transmission of microbes from the hands of users to other occu-pants of public washrooms and into the washroom environment. lLeggi Carta&Cartiere

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Page 32: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

TISSuE E PRESSA SCARPA SFIDE CRuCIALIPRIMEPRESS XT Evo

OLTRE ALL’OTTIMIzzAzIONE DEL DISEGNO DELLA PRESSA SCARPA PER UN PIù ELEVATO

LIVELLO DI PRESTAzIONI, ANDRITz FISSA COME OBIETTIVO PRINCIPALE

LA MACCHINABILITà E L’EFFICIENzA, IN QUANTO UNA PIù ELEVATA PRODUzIONE

NETTA È LA COSA PIù IMPORTANTE PER OGNI CARTAIO. DALLA FINE DEGLI ANNI ’90,

ANDRITz È STATO UNO DEI PIONIERI IN QUESTO ESIGENTE SEGMENTO

TECNOLOGICO DEL TISSUE. DA QUEL MOMENTO, RACCOGLIENDO LE CONOSCENzE

E L’ESPERIENzA OPERATIVA ED ASCOLTANDO I CARTAI, LA TECNOLOGIA

SI È EVOLUTA ED È CULMINATA NELLA PRIMEPRESS XT EVO.

l 32 Maggio / Giugno 2015 l

l tecnologiA l

di: Dr. Andreas Anzel

La differenza fondamentale tra le tecnologie pressa convenzionale e pressa a scarpa è chiaramente in-dicata in Figura 1, dove si mostra una tipica curva di

carico del nip creato con un cilindro pressa convenzionale, rispetto alla tipica curva creata con una pressa a scarpa. Il cilindro della pressa convenzionale crea un valore medio di pressione all’interno del nip, che produce una notevole ri-umidificazione del foglio, a causa della curva di pressione simmetrica e quasi statica (linea grigia). Le presse a scarpa, al contrario, consentono una piena flessi-bilità: quando l’attenzione è rivolta all’ottenimento del volu-me specifico massimo (bulk), la pressione massima nel nip di

una pressa a scarpa viene mantenuta bassa (linea blu). Quando l’enfasi è sull’ottenimento del secco massimo, la pressione massima del nip della pressa a scarpa viene spinta verso l’alto (linea rossa). Tipico per entrambe le modalità operative della pressa a scarpa (massimo volume specifico o massimo secco) è il rila-scio della pressione in modo repentino alla fine del nip, con-sentendo effetti minori di ri-umidificazione ed alte prestazio-ni di asciugamento. In sintesi, le presse a scarpa per le carte tissue offrono due vantaggi principali:• un più alto grado di secco dopo la pressa: ciò può essere ottenuto mediante l’utilizzo della pressa a scarpa in moda-lità “secco”, ottenendo un elevato valore di secco dopo la pressa a fronte della giusta curva di pressione nel nip e di

una leggera ri-umidificazione. Il massimo secco osservato in un impianto ANDRITz con pressa a scarpa per tissue è stato del 48%. In generale, un cartaio può scegliere di operare la pressa per ridurre il consumo energetico termico oppure in alternativa di aumentare la velocità della mac-china, aumentando la produzione, per un dato livello di consumo energetico termico.• un foglio più voluminoso: una pressa a scar-pa funzionante in modalità “volume” produ-ce un foglio più voluminoso. Minori pressioni massime del nip sono permesse, pur dando un buon secco dopo la pressa. Di solito una pressa a scarpa consente fino al 10% di guadagno di volume. Questo vantaggio della pressa a scarpa può essere usato per produrre un foglio volu-minoso, quando paragonato a quello prodot-

Figura1: tipici profili di pressione nel nip.

Page 33: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 34: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 34 Maggio / Giugno 2015 l

l technology l

to con una “pressa aspirante standard”, ma che richiede meno fibra vergine, oppure consentendo la sostituzione di un impasto di alta qualità con uno meno costoso. Questo riduce il costo delle materie prime.In sintesi, le presse a scarpa offrono ad un cartaio una ricca versatilità e flessibilità come la capacità di abbassare il con-sumo energetico, migliorare la qualità del foglio e ottenere una produttività ottimale. Cosa volere di più? Ci sono mac-chine Tissue funzionanti con cilindri pressa convenzionali a velocità superiori a 2050 m/min ed efficienza di quasi il 97%. Queste cifre non si riferiscono a brevi periodi di tem-po, quanto piuttosto a prestazioni medie di sistemi ad alte prestazioni per un periodo di tempo esteso. La prossima sfi-da cruciale per la tecnologia della pressa a scarpa sarà quin-di di essere all’altezza di questi parametri esistenti.Lavorando in questa direzione ed evolvendo la tec-nologia della pressa a scarpa, ANDRITz si è quindi focalizzata sull’aumento della macchinabilità ed effi-cienza. Tipici requisiti del cartaio comprendono:

Ragionevole durata dei feltri: • confrontando durate dei feltri che variano tra 30 e 60 giorni, la minor dura-ta del feltro incide già con una riduzione di efficien-za temporale dello 0.5% in un anno. In aggiunta, il cartaio affronta costi annui doppi operando feltri con durata bassa.

Pressione uniforme e profili uguali in direzione •trasversale di macchina: diverse azioni sono state intraprese, a sostegno di questa esigenza, compreso:- Sviluppo e brevetto di un nuovo sistema di cari-camento: l’esigenza di una pressatura uniforme in direzione trasversale di macchina è un fattore chia-ve quando si spinge l’efficienza di funzionamento al limite. Il caricamento della scarpa avviene tramite due tubi a forma di U, che offrono diversi vantaggi. Il pro-getto dei tubi ad U è perfetto per ottenere un profi-

lo di caricamento uniforme nel nip, indipendentemente dal carico di pres-sione lineare in direzione trasversale creato dal monolucido. Vantaggi siste-matici dell’utilizzo di tubi tondi o ovali possono essere facilmente dimostrati.- Ottimizzazione del disegno di una scarpa flessibile: la scarpa è progetta-ta per essere molto flessibile e meglio seguire il profilo del monolucido. In numeri questo significa che la rigi-dezza flessionale della scarpa è stata ridotta di oltre il 60% rispetto al pre-cedente disegno. Con questa scar-pa più flessibile, da un lato la forma del monolucido è seguita meglio, e dall’altro questa scarpa più flessibile è sufficientemente rigida per ottenere l’esatto profilo di pressione necessario per un buon asciugamento.- Sistema unico di controllo dei bordi: la filosofia di Andritz è offrire una scarpa più flessibile che possa seguire meglio la reale forma del monolucido

e in aggiunta un sistema di controllo dei bordi (Figura 2) dando al cartaio pieno controllo delle critiche zone ai bordi del foglio. In un mondo ideale, la scarpa flessibile sarà già conforme al monolucido dando ottimali condizioni di pres-satura, ma nel mondo reale il sistema di controllo dei bordi sarà un valido strumento per rispondere alle richieste di mac-chinabilità quali il distacco del foglio, la curva di bombatura, i bordi leggeri o pesanti, ecc. Diminuendo o aumentando il caricamento dei bordi, il sistema di controllo bordi permette-rà di regolare in modo ottimale la pressione nel nip. La nuova PrimePress XT Evo garantisce una lunga lista di miglioramenti e progressi alla pressa a scarpa per il tissue. E’ un altro esempio di come ANDRITz accetti la sfida e svi-luppi prodotti superiori. l

Vista interna della PrimePress XT Evo.

Figura 2: caratteristica unica - Sistema controllo bordo.

Page 35: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 36: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

NoTA CoNGIuNTuRALEDELL’INDuSTRIA CARTARIA 2014

NEL 2014 NUOVO RECORD PER L’EXPORT MA RIPRENDE LA CRESCITA DELLE

IMPORTAzIONI. AI COSTI DELL’ENERGIA SI AGGIUNGONO I RINCARI IN EURO DELLE

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l 36 Maggio / Giugno 2015 l

l AndAmento di settore l

di: Assocarta

Dopo un parziale ripresa, evi-dente nel corso dei primo tri-mestre dell’anno, la domanda

interna complessiva dei prodotti del settore cartario è andata decelerando successivamente situandosi nel seme-stre aprile-settembre su livelli solo mar-ginalmente superiori a quelli dell’anno prima e tornando poi a scendere nell’ul-timo periodo.Della permanente debolezza della domanda e di una crescente pressio-ne della concorrenza estera, hanno risenti-to i livelli produttivi del settore che, dopo un primo trimestre in miglioramento del 3,4% rispetto ai vo- lumi dell’analogo pe- riodo 2013 ed un pe- riodo primaverile po- co al di sopra dei

volumi di un anno prima, hanno pre-sentato, nella seconda metà dell’anno, nuovi ridimensionamenti tendenziali. Nella sintesi dell’intero 2014 la produ-zione nazionale di carte e cartoni, pari a poco oltre 8,6 milioni di tonnellate, si è confermata su livelli molto prossimi a quelli 2013.A livello di singole tipologie produtti-ve, nella sintesi dell’anno sono prose-guiti i ridimensionamenti dei volumi di carte per usi grafici (mediamente -1,1%, con un -4,1% per le patinate con legno), comparto che sconta gli effetti della

continua compressione della pubblici-tà su stampa (-8,5% nel 2014). Legger-mente sotto i livelli 2013 le produzioni di carte per usi igienico-sanitari (-0,8%) e di carte e cartoni per cartone ondu-lato (-0,9%). Nel complesso, la produ-zione del comparto delle carte e car-toni per imballaggio si è situata poco al di sopra dei livelli di un anno prima (+0,4%). In aumento le produzioni di altre specialità (+5,9%).Un esame dei risultati dei principali partner internazionali evidenzia anche per l’area CEPI volumi di carte e car-

INDUSTRIA CARTARIA ITALIANAConsuntivi 2014

2013 2014 Δ %1.000 T. mlni Euro 1.000 T. mlni Euro 1.000 T. mlni Euro

PRoDuzIoNE 8.652 6.840 8.649 6.750 0,0 -1,3

EXPoRT 3.742 3.522 3.843 3.643 2,7 3,4

IMPoRT 4.786 3.461 4.950 3.520 3,4 1,7

CoNSuMo APPARENTE 9.696 6.779 9.757 6.627 0,6 -2,2

2013: dati di produzone retificati; dati di commercio estero definitivi resi disponibili da Istat in novembre 2014

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Page 38: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 38 Maggio / Giugno 2015 l

l AndAmento di settore l

toni molto vicini ai livelli del 2013 (90,9 milioni di tonnellate; -0,3%). Si confermano in ridimensionamento le quantità realizzate da Svezia, Finlandia, Spagna e Regno Unito (rispettivamente -3,4%, -1,7%, -2,6%, -3,7%). Miglioramenti, invece, per Germania (+0,6%) e Francia (+1,9%). L’analisi per compar-ti conferma i ridimen-sionamenti di quel-lo grafico (-2,9% nel complesso), partico-larmente evidenti nella carta da giornale (-7%) e nelle altre grafiche con legno (-3,4% per le naturali e -5,3% per le patinate); sempre in campo grafico, in leg- gero miglioramento in- vece le tipologie sen-za legno (+0,4% in complesso), grazie al buon andamento del-le qualità non pati-nate (+2,2%), a fron-te del ripiegamento delle patinate (-1,7%). È proseguita la buo-na dinamica dell’im-ballaggio (+1,8%), per oltre il 60% rappre-sentato da carte desti-nate alla produzione di cartone ondulato (+2,1%). In migliora-mento anche le altre specialità (+3,4%). Sui livelli di un anno prima le carte per usi igieni-co-sanitari (-0,1%). Al di fuori dell’area euro-pea gli aggiornamenti disponibili per l’anno in corso mostrano riduzioni dei volumi prodotti da USA (-1,2%), Cana-da (-0,9%), Sud Corea e Brasile (-0,4%). Aumentate, invece, le produzioni rea-lizzate da Cina (+2,8%) e Giappone (+0,9%). Prime stime della produzio-ne mondiale fornirebbero un volume complessivo di 405,5 milioni di ton-nellate (+0,7% rispetto al 2013). Tor-nando alla situazione italiana, le sintesi

dell’indagine congiunturale condotta a fine anno confermano gli andamenti dell’attività produttiva descritti dai dati ufficiali Istat. Riguardo ai prezzi medi dei prodotti del settore, dopo i continui ritocchi in riduzione tra l’estate 2011 e fine 2012 e i modestissimi recuperi trimestrali nel corso del 2013, il 2014 ha presentato andamenti altalenanti e, comunque, di limitato rilievo. Nella sintesi dell’anno si

osserva una nuova riduzione tenden-ziale rispetto ai prezzi già molto com-pressi del 2013.Tali informazioni sono confermate dal-le sintesi della CCIAA di Milano, che, nei dettagli delle diverse tipologie di prodotti, presentano situazioni di criti-cità diffuse a tutti i comparti produtti-vi, inclusi, all’interno dei prodotti per imballaggio - che ha scontato gli effetti dell’incremento dei prodotti importati -

Page 39: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 40: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 40 Maggio / Giugno 2015 l

l AndAmento di settore l

le carte e cartoni desti-nati alla fabbricazione del cartone ondulato e le carte per usi igieni- co-sanitari, che lo scor- so anno avevano evi-denziato recuperi.La sintesi degli anda-menti dei volumi pro-dotti e venduti e dei prezzi permette di va- lutare, anche sulla ba- se dei prezzi della CCIAA di Milano, un fatturato complessivo di oltre 6,7 mlni di €, in calo dell’1,3% ri- spetto al 2013.Dal lato della doman-da, sempre fondamen-tale il contributo della componente estera, a fronte della persisten-te difficoltà di quella interna. Le risultanze ufficiali confermano le indicazioni del campione di indagine: domanda interna (stimata dal consumo apparente) in moderata ripresa rispet-to ai bassissimi livelli di un anno prima (+0,6%), in sensibile decelerazione tra primo e secondo trimestre e in netto calo nella seconda metà dell’anno.L’export, con un aumento del 2,7% su base annua, ha parzialmente compen-sato l’aumento dei volumi importati (+3,4%) e si è confermato, quindi, l’ele-mento trainante dell’attività produttiva

del settore, stabilendo un nuovo record con performance positive più o meno generalizzate ai diversi comparti.Riguardo alla consistenza media del portafoglio ordini del campione, le sin-tesi dei primi due trimestri 2014 confer-mano il moderato miglioramento dei livelli di domanda rispetto agli analo-ghi periodi di un anno prima, ma nella seconda metà dell’anno l’indicatore si posiziona su livelli inferiori a quelli del luglio-dicembre 2013.

Le sensazioni espresse dal campione di imprese cartarie interpellate per l’inda-gine congiunturale della Federazione della Filiera della Carta e della Grafi-ca sul trimestre gennaio-marzo 2014, pur improntate ad una certa cautela, ribadiscono il ruolo trainante dei mer-cati esteri e appaiono intonate positi-vamente anche per quanto riguarda il mercato nazionale. A parte la consueta prevalenza delle attese di stabilità sui valori del trimestre precedente, limitate

Page 41: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 42: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 42 Maggio / Giugno 2015 l

l AndAmento di settore l

al 59% per le compo-nenti estere di fatturato e ordini e al 78% per il mercato interno, le previsioni di calo sono molto contenute (6% per il fatturato sia inter-no che estero, 3% per gli ordini). Spiccano in particolare le quote di coloro che si atten-dono miglioramenti degli indicatori legati ai mercati esteri (35% per il fatturato e 38% per gli ordini). Le atte-se sull’occupazione si addensano su una so-stanziale stabilità (94% del campione) e la limitata parte restan-te appare equamente ripartita tra ottimisti e pessimisti.La migliore intonazio-ne del quadro previsivo riflette sicuramente il clima economico glo-bale in ripresa e la fidu- cia sugli effetti poten- zialmente positivi del-la riduzione del prez-zo del petrolio, dal-le politiche espansive europee e dall’Euro debole che dovrebbe fornire nuovo impulso all’export europeo. Lo stesso deprezzamento della valuta europea si sta peraltro caratte-rizzando anche come uno degli elementi che mettono a dura prova la competitività dei pro-dotti nazionali a cau- sa della crescente one-rosità, per le cartiere, degli acquisti di cellulose, materia pri-ma indispensabile per il settore, quotata in dollari. Pesa inoltre sulla competitivi-tà dei prodotti del settore l’incontrolla-to aumento dei costi energetici, a causa dell’esplosione degli oneri parafiscali su energia elettrica e gas: 230 milioni di €, pari al 17% del costo della bolletta ener-getica del settore e al 20% del fatturato cartario. Inoltre, l’art.24 del dl 91/2014 penalizza la cogenerazione ad alto ren-

dimento obbligando al pagamento del 5% del valore degli oneri sull’energia autoprodotta e consumata in sito. Un ulteriore costo, peraltro retroattivo, di oltre 8 milioni di € l’anno a carico del settore. Per recuperare competitivi-tà occorre eliminare l’ultimo ‘balzello’ introdotto dall’art.24 e promuovere un’effettiva Unione Europea dell’Energia, con prezzi euro-pei e competitivi. Per rivitalizzare,

invece, la domanda interna, la Filiera, nell’evento ‘Senza lettura non c’è cre-scita: quotidiani, periodici e libri come leva per lo sviluppo’ tenutosi a Roma il 26 febbraio scorso, ha presentato uffi-cialmente ai policy makers e alla stam-pa la proposta di un bonus lettura per i giovani dai 18 ai 25 anni, misura che promuoverebbe la cultura, infrastruttu-ra più preziosa per un Paese e ottimo volano per tutta la Filiera. l

Page 43: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 44: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 44 Maggio / Giugno 2015 l

l environment l

by: UPM

UPM Raflatac has joined forces with WWF South Africa to support conservation work wi-

thin the South African wine industry. The main aim of the project partner-ship is to promote sustainability in the wine industry supply chain – starting from farm production to packaging – with the overall outcome of supporting responsible environmental production and long-term conservation of the uni-que Cape Floral Kingdom. This outstanding plant kingdom - com-monly referred to as fynbos (Afrikaans for fine bush) - is a globally recognised biodiversity hotspot and a World Heri-tage Site. The Cape Floral Kingdom is found nowhere else on Earth and yet is under increasing environmental pressu-re from urban and agricultural expansion and poor land management practices.Since nearly 95% of South Africa’s wine production occurs in the Cape Floral Kingdom, this small but richly biodiver- se area has been put under serious strain in the Cape winelands with the remaining natural areas fragmented

and poorly managed. Over the past ten years, good production practices and conservation has been achieved by encouraging wine producers to set asi-de conservation worthy areas of their land that are home to endangered natu-ral habitats and vegetation. These well-managed natural areas then create cor-ridors between farms in order to allow pathways for wildlife, such as the elu-sive Cape leopard, and unique indige-nous vegetation to flourish. WWF-SA’s work with the wine sector is also committed to promoting environ-mentally responsible agricultural prac-tices. Partnering with industry, WWF works to minimise wine producers’ on-farm environmental impact and impro-ve effective management of natural areas including land restoration, pro-tection of freshwater resources, control of invasive plants species and effective fire management.This ten year journey has already seen more than a third of the South Afri-can wine industry commit to con-servation, better production practi-ces and industry-wide regulation of responsible production and environ-

mental certification. Looking forward, WWF is now working to maximise conservation best practice through an exclusive Champions in Conserva-tion programme which is available to all producers interested in leading and pursuing best practice. It also supports industry-wide environmental certifica-tion to maintain the assurance of good production practices and a philoso-phy of continual improvement towards WWF’s Champions in Conservation category. Says Inge Kotze, WWF-SA Sustainable Agriculture Program-me Manager, “WWF is proud to work alongside UPM Raflatac in maintaining the strong awareness of environmen-tal sustainability that is well established in the sector, and continuing to lead best practice around the importance of environmental sustainability along the full wine supply chain, from growing to harvesting, labelling to packaging.”WWF supports UPM Raflatac’s lea-dership role in demonstrating best pra-ctice in the wine industry supply chain through their environmentally-friendly packaging offering and will join UPM Raflatac in promoting FSC certified products as responsible choices for use in the packaging, labelling and printing of wine industry products. “UPM Raflatac has been developing ini-tiatives to reduce its impact on the envi-ronment for many years and we’re very excited to be involved where we can to promote environmental good practice within the wine industry. Through this initiative we can support the wine sec-tor to work in harmony with the envi-ronment, whilst enhancing their long-term business viability. In addition, the long-term conservation and preserva-tion of this globally unique region of the world will be assured, this ensuring the wine industry’s contribution to our natural heritage continues for genera-tions to come,” says Lee unsworth, General Manager, UPM Raflatac South Africa. UPM and WWF have a very long history of co-operation.The two organisations work together in a number of both national and interna-tional projects to promote the respon-sible and sustainable use of natural resources. l

uPM RAFLATAC PARTNERS WITh WWF SouTh AFRICA To SuPPoRT SuSTAINABLE WINE PRoDuCTIoN AND CoNSERvATIoN IN ThE CAPE WINELANDS

Page 45: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 46: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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l 46 Maggio / Giugno 2015 l

l technology l

by: Toscotec Spa

Italian leading paper machinery ma-nufacturer Toscotec will supply a second tissue line to the Portugue-

se producer AMS BR Star Paper in its plant in Vila Velha de Ródão, in the east of the country. At the present, the mill already houses an AHEAD-2.0S line from Toscotec, with an overall capacity of 110 tpd, started up in 2009. The new machine will come on stream on third quarter of 2015.Toscotec’s “turn-key” project for TM#2 includes stock preparation plant for vir-gin pulp, AHEAD-2.0S tissue machine with Steel yankee Dryer TT SyD-15FT, machine auxiliaries including hood and air systems by Milltech, electrification & control system, additional plants and complete engineering and erection activities. Machine speed will be 2000 mpm with a net trim width of 2820 mm and a daily production of 110 tons

for the Customer Consumer and Away from Home markets. (Picture 1).The successful cooperation betwe-en the two companies, demonstrated in the TM#1 project, as well as the Toscotec technology and its excellence and experience in complex “turn-key” projects worldwide, has been the deci-sional factor for AMS to choose once again the Italian company for this chal-lenging project.AHEAD-2.0 line of tissue machines, the company’s best-of-breed range, repre-sents the state-of-the-art for Toscotec technology and it’s designed to satisfy all production needs in terms of both the type of raw materials used and the quali-ty of the end product. The best available technology and a flexible design with tailor made solutions, has been awar-ding Toscotec for more than 40 orders for AHEAD lines in the last four years, becoming so far the reference tissue machinery supplier in this segment.

The ultimate concept affecting the AHEAD line is PRODERGy. The new PRODERGy is the first tissue machine that unites top performance in terms of production and end product quality with maximum energy efficiency, as a result of the special configuration of the drying section. With a net trim width of 5600 mm and an operating speed of 2000 mpm and is fitted with steam heated hood by Milltech and the big-gest steel yankee ever built for tissue paper production. So far PRODERGy extends the AHE-AD-2.0 line to the new horizon of pro-duction of tissue in a sustainable way.

Toscotec-supplied AhEAD-2.0 tissue machine

started up at FortissueThe Toscotec-supplied AHEAD-2.0 tis-sue machine at Fortissue S.A., the new productive division of Suavecel S.A based in Viana do Castelo, in the coa-

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Page 47: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

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Page 48: Carta & Cartiere - maggio giugno 2015

l 48 Maggio / Giugno 2015 l

l technology l

stal and delta region of Rio Lima about 75 km north of Porto, was successful-ly started up in early April 2015. The machine came easily on stream after the commissioning period and is now producing high quality tissue products according to the guaranteed technolo-gical parameters. Due to the excellent cooperation between Fortissue and Toscotec the line started up smoothly on schedule, 18 months after the order signature of the turn key contract. The new Tosco-tec’s line, based on the best available

technology, includes an AHEAD-2.0 crescent former tissue machine with TT Headbox-MLT double-layer, a Steel yankee Dryer (TT SyD-16FT), Milltech hood, steam&condensate and dust removal system (Picture 2). The supply also comprises stock pre-paration plant for virgin pulp, vacuum plant, boiler plant, air compressors and electrification & control system. A three unwind stands tissue slitter rewinder TT WIND-H and an automatic roll handling system complete the deli-very. The project has been fully mana-

ged by Toscotec on an EPC (Enginee-ring Procurement and Construction) basis. With a net web width of 2820 mm and a maximum drying capacity of 120 tpd, the new tissue line has a capa-city of 35,000 tpa making Suavecel active on the entire tissue production process. The combination of technical expertise with the right equipment and tools required to a superior producti-ve performance, is the key to success of the company’s project, and it largely accounts for the increasing growth that Suavecel is experiencing since 1996, year of its foundation. Before the start-up of the new machine, the Portuguese company was engaged in the transformation of paper, name-ly producing toilet paper, paper towel, pocket tissues and paper napkins, but also offering some products for the AFH sector. “Throughout the years - Nuno Ribeiro, CEO of Fortissue and Suavecel, said - our company has suc-cessfully met the challenges, based on its ability for a sustainable growth along with suitable development policies, as the notion of growth does not necessa-rily mean improvement. The company has made a considerable investment effort in capital and human resources in order to achieve the winning combi-nation of these two concepts”. l

NEWSPMPower - a new facility of PMP Group in Lucca

Following ambitious business development ideas, PMP Group has recently established a new enti-

ty: PMPower Srl, responsible for energy solutions for both tissue and paper mills. Widening the product portfolio, based on Intelli-Tissue® and Intelli-Tech-nology® platforms, is a natural progression of PMP’s development and is beneficial both for customers (more solutions available as well as opportunities for technological development and optimization) and for PMP Group (increased competitiveness). PMPower Srl is the next part of PMP Group’s family development. The PMPower Srl office is located in Lucca, Italy.The basic business concept is to design the equipment in Italy and produce it in PMP Group’s facilities in Poland (PMPoland and PMPKonmet) and alternatively in China - PMP IB (depending on the location of the final delivery). From now on PMP Group is ready to support its business partners glo-bally offering its own, new products within: air hood

drying and steam and condensate systems for tissue machines; complete closed hoods and steam and condensate systems for paper machines; sheet stabi-lizing units and pocket ventilation for paper machi-nes; energy recovery systems; mist removal systems; wet dust removal systems; building ventilation sy-stems. In addition, basing on the experience of new team members’, PMP Group is providing a variety of consulting services in the field of energy saving solu-tions, including new project ideas as well as advisory services connected to existing technological lines. PMP Group with the growth of PMPower Srl is put-ting the maximum effort to develop the drying tech-nology combining the improvement of production capacity and optimization as well as energy savings that are giving an additional tool to tissue, paper and board producers. Customers receive ready-made, smart concepts, built on the philosophy of Optimum Cost Solutions. l

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l 50 Maggio / Giugno 2015 l

l in cArtierA l

di: Maurizio Destefanis - D.M. Progetti, Federico Piccardo - Proinvar,

Claudio Giannone - Team Blueprint

Due imprese italiane, D.M. Pro- getti Srl e Proinvar Srl, entram-be largamente conosciute nel

panorama cartario italiano, la prima focalizzata sulla fornitura di servizi di ingegneria e costruzione di parti mac-china, la seconda impegnata nella re-visione, costruzione e montaggio di macchine continue per la produzione di diversi tipi di carta, si associano a una terza società, Team Blueprint Ltd., di diritto Bulgaro con sede a Sofia, per entrare nel mercato dell’usato ponen-dosi come punto di riferimento per nuovi investitori interessati all’acquisto e riavvio di impianti dismessi.

Le tre società, ognuna delle quali ope-ra in modo indipendente ma in piena sinergia con le altre, si costituiscono in associazione “non temporanea” di im-prese per far fronte a un’esigenza sempre crescente nel mercato dell’usato: la for-nitura di impianti chiavi in mano con ga- ranzie di funzionamento.

Il mercato dell’usato è in continua crescita ed evoluzione, innumerevoli sono gli investitori, provenienti princi-palmente da paesi in via di sviluppo, che intravedono nella carta la soddi-sfazione di un bisogno e un’opportu-nità di business. D’altro canto, qui non senza una nota di rammarico, si assi-

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di mercato. Si contraddistinguono per la facilità di guida grazie allo sterzo elettrico, per le elevatissime portate

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l 52 Maggio / Giugno 2015 l

l in cArtierA l

ste, in tutta l’Europa, ma con partico-lare riferimento ai paesi costituiti da piccola media impresa, a un lento ma progressivo declino dell’attività produt-tiva cartaria che costringe molte real-tà cartarie a chiudere i battenti defini-tivamente. E’ dunque proprio l’Europa a fornire gli impianti e i macchinari che trovano grande riscontro nei paesi con-traddistinti da una forte crescita econo-mica e, in questo contesto, sono pro-prio Europee le tre società che lavorano in piena collaborazione tra di loro per garantire un servizio di alta qualità ai potenziali acquirenti. La vendita di un impianto dismesso ri- chiede considerevoli competenze tec-niche, commerciali e legali ed è solo attraverso l’intervento di più società che è possibile portare a termine pro-getti che si basano su macchinari usati. Se poi, il venditore dell’impianto acce-de a una procedura concorsuale, le dif-

ficoltà aumentano. Infatti, se da un lato è proprio la procedura concorsuale a garantire che i beni di una cartiera non abbiano vincoli di nessuna natura (pre-tese creditizie da parte di terzi), dall’al-tro la procedura si presenta, viene vis-suta e considerata come un ostacolo a una veloce conclusione delle trattative, vanificando l’utilità di cui un impian-to usato è sicuramente caratterizzato: la disponibilità immediata. I potenziali acquirenti di impianti usati non sono necessariamente clienti di serie B, con scarsa capacità finanziaria e conoscen-za tecnologica; si tratta, invece, nella maggior parte dei casi, di clienti che già operano nel settore della carta e che desiderano diversificare i loro prodotti in modo repentino, tale da abbattere la concorrenza, limitare il rischio di natura commerciale, ridurre i tempi di ritorno di investimento e finanziare il progetto senza dover far ricorso al credito.

Nel contesto di cui sopra, tre società, di cui una di diritto estero ma che par-la Italiano, si sono poste l’obiettivo di fornire un servizio completo con un unico referente (capo gruppo) offren-do: consulenza legale e commerciale a compratori e venditori; smontaggio non distruttivo degli impianti; trasporto; project management; revisione mec-canica, riparazioni, fornitura di nuove parti e complete ricostruzioni; ingegne-ria civile, di processo, rilevazioni tec-niche in sito; assemblaggio meccani-co, elettrico e di tubazioni; avviamento; formazione del personale; fornitura di parti di ricambio (per beni non coperti da brevetti in corso di validità).La capo gruppo, Team Blueprint che si occupa della vendita di impianti usati, ha basato il proprio sistema di mana-gement sulla True Human Leadership, focalizzando la propria attività sulla valorizzazione delle risorse umane.Insieme a D.M. Progetti - sempre mag-giormente impegnata nella ricerca di soluzioni di ingegneria ad hoc per le esigenze di ogni specifico cliente, qua-li reingegnerizzazione di parti sogget-te a frequenti rotture e/o malfunziona-menti e/o abnorme usura - e a Proinvar, società che nasce dalla ceneri di Con-tinental Paper Spa, orientata alla forni-tura di servizi di ingegneria, revisioni meccaniche, ricostruzioni di macchina, installazione e smontaggi conservati-vi di intere linee produttive, il consor-zio di micro-imprese mira ad acquisi-re un ruolo fondamentale nel mercato della compravendita e avviamento di impianti di seconda mano in un pano-rama internazionale in cui è spesso la mancanza di un unico referente a fre-narne lo sviluppo. l

NEWSPehlivanog lu Kag it, Turkey, upgrades PM1 with PMT Italia

PMT Italia will supply a new SIzER FO Film Size Press with new Threading System and Pulper to

Pehlivanog lu Kag it for their PM1 in Çerkezköy, Tur-key. The 2.850 mm wide PM1 produces Fluting and Test Liner in a grammage range of 75 to 200 g/m2 with a design speed of 1.000 m/min.The rebuild is planned for the end of 2015 and the new production will start at the beginning of 2016.

This project represents for PMT a further occasion of confirming its constantly developed sizing techno-logy as well as a new result of its growing position of preferred supplier in the Turkish paper industry.PMT is a global paper machinery producer, able to provide all paper suppliers with advanced and custo-mized equipment, from headbox through winder, including integrated projects. l

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AvvIATA CoN SuCCESSo

IN AMERICA CENTRALE uNA NuovA

TISSuE MAChINE A.CELLI PAPER

l 54 Maggio / Giugno 2015 l

l tecnologiA l

di: A.Celli Paper SpA

L’intervento di rebuild in El Salva-dor per un importante gruppo industriale, che al momento ha

scelto di rimanere confidenziale, è ini-ziato lo scorso settembre, quando la macchina è stata spedita dall’Italia con destinazione Centro America. Lo start up programmato per aprile 2015 e il successivo avviamento, avvenuto sen-za ritardi, è senza dubbio un’ulteriore tessera del mosaico delle collaborazio-ni che A.Celli Paper sta collezionando nei confronti dell’importante gruppo internazionale.La nuova Tissue Machine A.Celli rap-presenta un progetto strategicamente interessante, con il quale l’azienda ita-liana sottolinea ancora una volta la sua posizione di partner all’avanguardia nel ramo delle Tissue Machine, core business aziendale.

La competenza storica, l’affidabilità cre- sciuta nel tempo e l’eccellenza tecno-logica che da sempre contraddistingue il Gruppo, fanno di A.Celli Paper il for-nitore ideale per ogni cliente sia esso Italiano, Europeo, Asiatico, piccolo, medio o grande, o gruppo Internazio-nale (Foto 1). Questa macchina, formato 2800 mm, con una velocità operativa di 1500 m/min e una capacità produttiva di 65 tonnellate/giorno, è stata concepita per rispondere a tutte le richieste e le esi-genze del cliente, allo scopo di garan-tirgli un aumento del livello produtti-vo, assicurato da ottime performance e qualità della carta, con conseguente miglioramento del prodotto finito. Con questa nuova Tissue Machine, A.Celli Paper offre al cliente un impor-tante salto di qualità finalizzato a importanti e ambiziosi traguardi pro-duttivi, alla conquista di un territorio

estremamente particolare come quello dell’America Centrale.

Krishna Tissue e A.Celli: per la prima volta l’India sceglie un fornitore europeo e lo stato dell’arte delle paper rewinder

A.Celli Paper ha recentemente conclu-so un ordine per una paper rewinder di ultima generazione con l’azienda india-na Krishna Tissue Pvt. Ltd., che ha sede a Calcutta (India).La macchina è la protagonista di un nuovo progetto che il cliente sta intra-prendendo per la produzione testliner con una grammature tra 80 e 320 gm2. Con una velocità operativa di 2000 m/min e un formato di 5.600 metri, questa macchina rappresenta per A.Celli una ulteriore pietra miliare, in quanto è la prima volta in assoluto che in India una paper rewinder viene acquistata presso un fornitore Europeo.

Foto 1

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l 56 Maggio / Giugno 2015 l

l tecnologiA l

Krishna Tissue Pvt. Ltd. produce dal 2005 differenti tipologie di cartone per soddisfare i diversi segmenti del mercato indiano così come il mercato este-

ro. Krishna Tissue Pvt. Ltd., grazie alla forte espansione e alla sua esperienza, è una delle aziende indiane in più rapida crescita nel settore del cartone ed esporta i suoi prodotti in diversi paesi del Sud-est asiatico. Lo stabilimento pro-duttivo si trova in Ghoraghata, località a 50 km da Calcutta. La cartiera ha attualmente un’unica macchina per cartone con una capacità di 90.000 tonnellate annue ma prossimamente è previsto un aumento della produ-zione. I suoi prodotti principali e di punta sono il cartone duplex patinato com-posto al 100% di fibre riciclate. l

Krishna Tissue Ennesima conferma di questa particola-re tendenza che caratterizza in genera-le il mercato degli affari a livello inter-nazionale. Tanti operatori, infatti, si orientano verso partners top level alla ricerca di una tecnologia d’eccellenza e all’avanguardia. Diventando elemen-ti di scelta aspetti quali l’esperienza, la preparazione tecnologica, l’orien-tamento verso la ricerca e lo svilup-po, gli standard di sicurezza e la qua-lità del servizio post vendita, fornitori come A.Celli giocano in vantaggio in trattative laddove il cliente è alla ricer-ca di un rapporto di fiducia e di una relazione di lungo periodo in grado di farlo crescere grazie alle soluzioni più appropriate (Foto 2).La consegna di questa nuova paper rewinder mod. AC842 è programmata entro l’estate 2015. Ancora una volta, A.Celli Paper ha dimostrato di essere partner esperto, affidabile e professio-nale in grado di accompagnare il clien-te passo-passo al fine di costruire rela-zioni importanti. Insieme a Krishna Tissue, è stato svi-luppato un progetto che permetterà al cliente di raggiungere obiettivi molto importanti. L’eccellenza tecnologica italiana di A.Celli Paper e il suo design “created in Italy” conquista anche il Paese dei Maragià. l

NEWSGlobal Forest and Paper Industry Releases Policy Statement on Paper Recycling

The International Council of Forest and Paper Associa-

tions (ICFPA) released its policy statement on paper recycling. The statement was approved

at the ICFPA’s annual meeting held on May 5th in Washington, D.C. “Forest and paper associations around the world recognize the importance of paper recovery for recycling,” said outgoing ICFPA President Donna harman. “With this policy statement, we are encouraging national governments to pursue best practices to enable recovered fiber to find its highest end-use”. The global paper recycling rate stands at about 58%. Some developed countries have achie-ved as high as 70 to 75%. Many developing countri-es are establishing infrastructure to help improve pa-per recycling rates. The statement calls for educating

citizens on the importance of recycling, allowing the marketplace to determine recovered fiber’s best end-use, and ensuring functioning waste markets while respecting national contexts and systems. The ICFPA believes that extended producer responsibility (EPR) systems “should not be a preferred choice where exi-sting markets for collections and reuse of recovered paper are efficient and effective”. Instead, improved sorting of waste should be priori-tized to increase and ensure the quality of recovered fiber. The ICFPA’s statement is the latest in a series of policy statements underwritten by its members asso-ciations. The ICFPA represents more than 30 national and regional forest and paper associations around the world. Together, ICFPA members represent over 90 percent of global paper production and half of global wood production. l

Foto 2

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AMBIENTE E SANITà

l 58 Maggio / Giugno 2015 l

l industriA cArtAriA l

rifiuti

di: Massimo Medugno - ASSOCARTA

Nella seduta del 10 dicembre 2013 il Parlamento Europeo ha votato la

risoluzione che ha respinto la proposta di regolamento per l’EOW per la car-ta con 606 voti a favore e 77 contrari, incaricando il Presidente di trasmettere la stessa al Consiglio e agli Stati mem-bri. Per la prima volta un provvedimen-to ambientale della Commissione è sta-to respinto dal Parlamento UE! Segno che l’azione di CEPI e delle associazio-ni nazionali (tra cui Assocarta, non a caso tra i primi firmatari della risoluzio-ne alcuni parlamentari italiani) è stata incisiva e profonda. La proposta era stata oggetto di critiche da parte dell’in-dustria cartaria europea in quanto essa disciplinava molto bene l’EOW (quan-do cioè la carta cessa di essere rifiuto) ma ne ignorava completamente il fine «nobile»: cioè che il materiale, per dare origine a un vantaggio per l’ambiente, deve essere riprocessato in uno stabi-limento, unico ed effettivo momento in cui il risparmio delle risorse e il loro uso più efficiente si concretizza. I moti-vi dell’opposizione dell’industria carta-ria erano i seguenti:

la proposta di regolamento del Con-•siglio non è compatibile con la finalità e il contenuto della Direttiva Rifiuti n. 98/2008;

la proposta di regolamento del Con-•siglio eccede le competenze conferite alla Commissione dall’atto di base;

la Commissione non ha valutato cor-•rettamente le conseguenze della pro-posta di regolamento sul riciclaggio della carta e sulle spedizioni nei pae-si terzi di rifiuti di carta sotto forma di prodotti, senza peraltro spiegare alla commissione le ragioni che giustifica-no lo spostamento della perdita della qualifica di rifiuto dalla fase successiva alla rilavorazione nelle cartiere (ovvero quella finora presa in considerazione) a quella che precede tale rilavorazio-ne. Insomma, se la proposta fosse stata approvata l’EOW carta sarebbe stato ridotto a un vuoto simulacro. Inoltre,

Massimo Medugno, direttore generale Assocarta.

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AMBIENTE E SANITà

l Maggio / Giugno 2015 59 l

sempre in questa ipotesi, secondo l’in-dustria cartaria europea, avremmo avu-to le seguenti conseguenze:

l’incremento immediato dei costi pro-•duttivi per l’industria cartaria europea, valutabile annualmente in 4.3 miliardi di Euro (+9,8%), spazzando via quello che risulta, al momento, un’importan-te leva competitiva e l’unico vantaggio nei confronti dei principali competitor;

il collasso delle • best practices euro-pee sulla carta da macero, portando inevitabilmente a chiusure e licenzia-menti, anche di tante piccole e medie imprese, con una perdita valutabile in Europa nell’ordine di 20.000 posti di lavoro «verdi» per il comparto e di altri 140.000 nell’indotto. Un conto asso-lutamente inaccettabile da pagare, so- prattutto in questo momento;

a causa dell’incremento dell’export •e della minore disponibilità di carta da macero (il cui utilizzo richiede meno energia), la crescita della domanda di energia nell’ordine dell’8% e di emis-sioni in atmosfera del 16%. Infatti, l’ex-port di carta da macero verso l’Asia si- gnifica una perdita annuale di energia valutabile intorno ai 32 GWh, un ulte-riore costo a carico dei contribuenti co- munitari di 3,6 miliardi di e, tre volte di più rispetto al valore generato dalla vendita di questa risorsa all’Asia.Una perdita annuale che, come ricor-dato, andrebbe ad aggiungersi a un aumento dei costi sociali, alla perdi-ta di posti di lavoro e alla chiusura di molti stabilimenti.

le autorizzazioni ambientali e la direttiva sulle emissioni industriali (iPPc – ied)

di: Massimo Ramunni - ASSOCARTA

La direttiva 2010/75 sulle emissio-ni industriali (c.d. IED - Industrial

Emissions Directive) disciplina le auto-rizzazioni in campo ambientale per gli impianti industriali tra cui anche i produttori di paste per carta e le car-tiere con capacità produttiva superiore a 20 tonnellate al giorno. La direttiva IED sostituisce la precedente direttiva

1996/61 (c.d. IPPC – Integrated Pollu-tion Prevention and Control) che, re- cepita in Italia da ultimo con il testo unico ambientale (D.lgs 152/06) richie-de l’ottenimento di un’autorizzazione ambientale all’esercizio basata sulle migliori tecniche disponibili (c.d. AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale) a massima garanzia della qualità ambien-tale dei processi produttivi. La diret-tiva IED accorpa, inoltre, altre diretti-ve tra cui quella sui grandi impianti di combustione (2001/80) e quella sugli impianti di incenerimento (2000/76) e, soprattutto, introduce un approccio più rigido nella definizione delle prescri-zioni ambientali per gli impianti indu-striali. Con la nuova IED le linee guida sulle migliori tecniche disponibili (c.d. BREF Report) diventano infatti docu-menti vincolanti contenenti i valori dei limiti di emissioni per tutti gli impianti produttivi. Questa nuova logica abban-dona quindi il principio di sussidiarietà per centralizzare i processi decisionali e rappresenta un passo indietro rispetto all’approccio integrato, costituendo una forte criticità soprattutto per industrie, come quella cartaria, caratterizzate da una molteplicità di imprese, anche di piccole dimensioni, fortemente specia- lizzate e flessibili, e da un territorio com- plesso ed eterogeneo.Nel corso del 2013 Assocarta, in coor-dinamento con Confindustria, ha segui-to i lavori, ancora in corso, di predispo-sizione del testo di recepimento della direttiva IED in Italia, segnalando in particolare alcune criticità sui tempi di aggiornamento delle autorizzazioni, i

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l industriA cArtAriA l

costi delle istruttorie e la definizione di modifica sostanziale, opponendosi in particolare a proposte che andassero, contro anche la delega espressa dal Par-lamento, ad appesantire la normativa nazionale rispetto a quanto contenuto nella direttiva stessa. In questo contesto assume quindi anco-ra maggiore rilievo l’attività di revisione del BREF Report per il settore cartario i cui lavori sono in corso fin dal 2007. La revisione del documento viene seguita direttamente da Assocarta e dalla Com-missione Ambiente della CEPI, che ha istituito dei gruppi di lavoro compo-sti da esperti indicati dalle associazio-ni nazionali. Per l’Italia partecipano 20 esperti provenienti da diverse cartiere, più i rappresentanti dell’associazione stessa. Nel corso del 2013 Assocarta, in pieno coordinamento con il Ministe-ro dell’Ambiente e le Regioni, ha par-tecipato in rappresentanza dell’Italia ai lavoro del Technical Working Group or-ganizzati dal JRC, l’Istituto europeo che cura la redazione dei BREF Report. Ai lavori ha partecipato anche una nume-rosa delegazione industriale coordinata da CEPI e l’ing. Crida di Burgo Group, in qualità di esperto nella produzione di paste meccaniche. Al termine della settimana di negozia-zioni si è giunti alla definizione di una bozza di documento che dovrà ora es- sere valutata dalle Istituzioni europee. Evidenziamo che i nuovi BREF Report presentano l’indicazione dei BAT AELs,

ovvero i valori di emissione di riferi-mento raggiungibili con l’applicazione delle BAT che saranno il futuro riferi-mento per tutte le autorizzazioni inte-grate ambientali. Il dibattito nel corso dei lavori del Technical Working Group si sono quindi focalizzati in particolare sul capitolo del BREF Report denomina-to «BAT Conclusions», dove sono rac-colte le conclusioni del documento, la lista delle migliori tecniche disponibili con il loro livello di applicabilità e i BAT AELs. Proprio su quest’ultimi si sono concentrate le maggiori discussioni e si è giunti a soluzioni non sempre condi-vise. In particolare al termine dei lavo-ri la delegazione Italiana, guidata dalla Dott.ssa Nicoletta Trotta del Ministero dell’Ambiente, ha espresso due posizio-ni di dissenso formali, una sul BAT AELs relativo alle emissioni di fosforo, ecces-sivamente penalizzante per gli impian-ti con produzioni basate sul macero, e una relativa all’impiego di acqua.

I cambiamenti climatici e la direttiva sull’Emissions Trading

Scheme (ETS)Dal 2005 il settore cartario è sottopo-sto al regime della direttiva 2003/87/CE (c.d. Emissions Trading Scheme), con la quale l’Unione Europea ha istituito un sistema di scambio di quote di emissio-ne di gas serra tra i settori ad alta inten-sità energetica.Il sistema, che nei primi 8 anni di funzio-namento è stato regolato dal D.lgs 216 del 4 aprile 2006, garantiva alle impre-se di disporre a titolo gratuito a inizio di ogni anno di un determinato numero di crediti di emissione stabilito dallo Stato in funzione delle emissioni storiche di ogni impianto e imponeva alle imprese di restituire, al termine di ogni anno, un numero di crediti di emissione pari alle emissioni di CO2 rilasciate in atmosfera. La differenza, in eccesso o in difetto, poteva essere rispettivamente collocata o acquistata sul mercato.Con il 2013 è iniziato un nuovo siste-ma, definito con la revisione della diret-tiva avvenuta nel 2009 e recepito in Ita-lia con il D.lgs 30 del 13 marzo 2013, che prevede un sistema centralizzato a livello europeo di assegnazione del-le quote. Il nuovo sistema prevede in larga misura il ricorso a meccanismi onerosi di distribuzione delle quote, salvo parziali assegnazioni a titolo gra-tuito per le emissioni industriali, defini-te a livello europeo e variabili in fun-zione dell’esposizione del settore al rischio di delocalizzazione per effetto della forte competizione internazionale (c.d. carbon leakage). Il settore cartario, pur essendo stato riconosciuto ad alto rischio di delocalizzazione, ha ricevuto un’assegnazione di quote in grado di coprire in media solamente il 60% del fabbisogno in quanto il nuovo sistema di assegnazione non riconosce quo-te alla produzione di energia elettrica, neanche se prodotta con impianti co-generativi ad alta efficienza come quel-li cartari. Le quote a disposizione del-le imprese si sono inoltre ulteriormente ridotte per effetto dell’applicazione di un fattore di correzione intersettoria-le, che si applica indipendentemente dal livello di efficienza raggiunto delle imprese, penalizzando quindi anche le imprese europee più virtuose.Per assistere le imprese già dal 2004 As-socarta, prima tra le associazioni indu-

Massimo Ramunni di Assocarta.

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l industriA cArtAriA l

striali, ha realizzato per i propri Asso-ciati una linea guida specifica per il monitoraggio delle emissioni che, pre-disposta nella forma di una procedura operativa, si integra ai sistemi di gestio-ne della qualità o dell’ambiente già pre-senti in azienda. Negli ultimi anni si sono anche realizzati, in coordinamen-to con Assindustria Lucca e con Certi-quality, degli incontri di aggiornamento, volti ad aiutare le imprese nella compi-lazione dei moduli per l’assegnazione delle quote e nella redazione del nuo-vo Piano di monitoraggio per il periodo 2013-2020. È stata inoltre attivata una nuova convenzione con Certiquality che prevede condizioni agevolate per i Soci per l’effettuazione della verifica delle emissioni e altre attività legate alla contabilizzazione del carbonio. Segna-liamo, inoltre, il sempre valido docu-

mento realizzato con il supporto della Stazione Sperimentale Carta, Cartoni e Paste per Carta (ora Innovhub) nel quale è stato possibile provare che il carbona-to di calcio utilizzato in cartiera come materiale di carica non è responsabi-le di emissioni di gas serra. Assocarta,

inoltre, ha continuato anche nel 2013 a supportare le imprese impegnate negli aggiornamenti autorizzativi e nel moni-toraggio delle emissioni, intervenendo quando necessario come interfaccia con l’Autorità competente. Assocarta ha partecipato, in coordinamento con Confindustria, alle negoziazioni con le Autorità competenti per la definizione di un regime agevolato per le imprese a ridotte emissioni che hanno ottenuto di essere assoggettate a un sistema alter-nativo all’Emissions Trading (c.d. Opt-out per i piccoli emettitori).Da segnalare, infine, gli sforzi fatti, e al momento ancora senza risultato, per assicurare anche alle imprese italiane la compensazione dei costi indiretti, ovvero quelli derivanti dall’incremen-to del prezzo dell’energia elettrica, già prevista in altri Paesi europei qua-li Germania, Regno Unito, Spagna e Norvegia. A livello europeo Assocarta partecipa ai lavori della Commissione Energia di CEPI, impegnata nel 2013 nel seguire i lavori di aggiornamento della lista dei settori in carbon leakage, al fine di assicurare la permanenza del settore nell’elenco dei settori a più alta esposizione al rischio di delocalizza-zione per effetto dei costi del sistema Emissions Trading e che assicura quin-di l’assegnazione a titolo gratuito delle quote di emissione.CEPI si è inoltre impegnata nel contra-stare i tentativi della Commissione UE di intervenire sul sistema di mercato delle quote, aventi l’obiettivo di innalza-re fittiziamente il valore dei crediti delle emissioni e quindi i costi a carico delle imprese, a parità di beneficio ambien-tale. Grazie agli interventi di CEPI, in coordinamento con le altre associazio-ni industriali europee, gli interventi sul-la direttiva si sono alla fine limitati allo

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l industriA cArtAriA l

spostamento (c.d. backloading) di par-te delle assegnazioni tramite asta, che non ha portato a significativi incremen-ti di oneri per le imprese.

La normativa sulle sostanze chimiche e il regolamento REACh

Il primo giugno 2007 è entrato in vigo-re il regolamento comunitario REACh (Registration, Evaluation and Authori-zation of Chemicals) e si sta applican-do gradualmente a partire dal giugno 2008. Una volta a regime, in Europa le sostanze chimiche non potranno esse-re prodotte, importate o commercializ-zate senza essere state preventivamen-te registrate. Per gli impianti cartari il regolamento prevede adempimenti sia in quanto utilizzatori di sostanze chimi-che d’acquisto sia in quanto produttori di articoli, ovvero la carta.Al riguardo ricordiamo che la principa-le materia prima dell’industria cartaria, ovvero la fibra di cellulosa è esente dagli obblighi di registrazione, così come il macero. La Commissione Ue ha infatti riconosciuto (CA/2008/24 rev.2 del 29 ottobre 2008), ai fini della classificazio-ne nel REACh, l’equivalenza tra la cel-lulosa e la carta da macero seleziona-ta, ritenendo quindi anch’essa esclusa dall’obbligo di registrazione. Nelle linee guida sull’applicazione del REACh alle sostanze di recupero realizzate da Con-findustria nel 2010, alla cui stesura ha partecipato anche Assocarta, sono illu-strate nel dettaglio le diverse casistiche

relative alle carte da recupero. Sempre in materia di sostanze chimiche, ricor-diamo che la carta, in quanto artico-lo, non è una sostanza chimica e non è soggetta alla redazione di una sche-da di sicurezza. Già da diverso tempo Assocarta mette comunque a disposi-zione delle imprese una linea guida per la stesura di una «scheda informativa carta» che riassume le principali infor-mazioni di sicurezza e che può essere utilizzata per informare i clienti e gli uti-lizzatori dei prodotti cartari.

- sistri: sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti

di: Stefano Vinciguerra - ASSOCARTA

Nel 2009 viene istituito il Sistri, il sistema di controllo della traccia-

bilità dei rifiuti, ai sensi dell’art. 189 del

Stefano Vinciguerra di Assocarta.

decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14-bis del D.L. n. 78/2009 con-vertito dalla Legge n. 102 dello stesso anno. Il Sistri, la cui gestione è affida-ta al Comando Carabinieri per la Tute-la dell’Ambiente, nasce per informatiz-zare l’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania, per semplificare le procedure e gli adempimenti gesten-do in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato, per garantire maggiore trasparenza e pre-venzione dell’illegalità. Dopo i numerosi rinvii dell’avvio dell’operatività del sistema, nel 2013, con l’approvazione dell’art. 11 del D.L. n. 101 convertito con la legge 125/2013 è stato stabilito che il SISTRI partirà il 1° ottobre 2013 per gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamen-to, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori di detti rifiu-ti. Per i produttori iniziali di rifiuti peri-colosi e per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania, il termine di avvio dell’operatività del SISTRI è inve-ce fissato al 3 marzo 2014. Segnaliamo che il decreto n. 150/2013 cosiddetto «decreto mille proroghe» ha proroga-to al 31 dicembre 2014 il periodo del «doppio binario» ossia l’utilizzo con-testuale del sistema cartaceo di trac-

ciamento dei rifiuti (for-mulari di identificazione rifiuti e registro di carico e scarico) e del sistema SISTRI. Le sanzioni relati-ve al SISTRI durante que-sto periodo non saranno applicate. Infine, con la pubblicazione del DPCM 12 dicembre 2013 (Sup-plemento ordinario n. 89 alla Gazzetta ufficiale del 27 dicembre 2013) sono state date le istruzioni per la compilazione del nuo-vo MUD che dovrà esse-re utilizzato per le dichia-razioni da presentare sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della Tracciabi-lità dei Rifiuti (SISTRI). l

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voITh DoSING

SySTEM oPERATING

SuCCESSFuLLy AT uPM

PAPER MANUFACTURER UPM IS USING VOITH’S FLOWJEC

DOSING SySTEM AT ITS MILL IN AUGSBURG. AFTER SIX

MONTHS IN OPERATION THE RESULTS ARE IMPRESSIVE.

FRESH WATER CONSUMPTION DROPPED By 350 M3 PER

DAy, WHILE THE POSTDILUTION STAGE COULD BE

ELIMINATED COMPLETELy. THANKS TO SAVINGS IN WATER,

WASTEWATER AND ENERGy COSTS ALONE, FLOWJEC HAS

PAID FOR ITSELF WITHIN A VERy SHORT PERIOD.

l 66 Maggio / Giugno 2015 l

l in PAPer mill l

by: Voith Paper

A representative of UPM Group in Augsburg attended an inter-national Symposium in March

2013. He heard a presentation by Tho-mas Jaschinski about the new FlowJec dosing system that enables highly pre-cise and homogeneous mixing of che-micals and additives in the approach flow system. While conventional technologies can dispense too high a concentration at the dosing point, the FlowJec dosing system adds exactly the right amount of chemicals at the best place in the process stream.The homogeneous admixing is achie-ved by first mixing the additives with a process medium in the AddJector do-sing nozzles, via which chemicals and additives are introduced into the pro-cess stream. Suitable process media are the stock suspension, white water, filtrate or flotation tailings. There is therefore no need to further dilute with fresh water, for example when dosing retention agents.

FlowJec in use at uPMThe UPM representative was impres-sed by the description of the homoge-neous mixing process. He contacted Voith and just a few months later the new dosing system was installed during a scheduled shutdown. Since then, FlowJec has been used in Augsburg to add the retention aid on the PM 3 and has had a 100 percent availability rate. On its PM 3, UPM produces gra-phic paper grades in the basis weight range 36 - 80 g/m2. Every year up to 400,000 metric tons of paper can be produced. By installing FlowJec, the paper manufacturer aimed above all to reduce fresh water and energy con-sumption. With the FlowJec dosing system it is generally possible to also dose other chemicals and/or additives like starch and filler at the same time as the retention agent.

Try before you buy offerVoith made UPM a “Try & Buy” offer, which means that the paper manufac-turer could return the system to Voith

within the first six months if it was not satisfied with it. “We make the Try & Buy offer to inte-rested customers, but we are very con-fident that after a few months they will find FlowJec absolutely indispensa-ble,” reports Thomas Jaschinski. And this was also the case at UPM: “After a smooth rebuild, measurable savings and unimpaired paper machine per-formance, the decision to continue to run the FlowJec was a simple one,”

explains Gerhard Mayer, Director of Operations at UPM Augsburg.

Success in numbersAfter six months in operation the mea- sured values are convincing. For example, daily fresh water consum-ption fell by 350 m3, which has a sub-stantial impact on wastewater costs. But there is another positive spin-off for the paper mill: because every day there is 350 cubic meters less cold wa-

Voith’s FlowJec dosing system.

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l 68 Maggio / Giugno 2015 l

l in PAPer mill l

ter to be heated to around 50° C, this also affects energy consumption. The energy output at this point is around 610 MWh/a lower than before installa-tion of the new dosing system. All in all, FlowJec is allowing the paper mill to reduce its annual consumption costs by a six-digit figure. “The cost reduction objectives could be met in full and this is a good step forward towards more profitability,”

says Gerhard Mayer. It is also judged a success that quality has remained at least at the same level and the number of breaks on the paper machine have been stable.

Trouble-free and easy to maintain

At UPM in Augsburg, FlowJec has been operating around the clock, without any malfunctions, since it was com-

missioned. The promised ease of main- tenance is achieved by an integrated cleaning system which automatically flushes through the complete dosing system and specifically, the dosing nozzles. Accordingly, even after hundreds of hours in operation the system still loo-ks clean and flawless. FlowJec can be installed in systems from Voith or other manufacturers. l

NEWSANDRITz and Metsä Fibre oy finalized contract to supply key production technologies for the new bioproduct pulp mill in Finland

International technology Group ANDRITz and Metsä Fibre have finalized the contract to deliver

key production technologies for a new bioproduct pulp mill with an annual capacity of 1.3 million tons of pulp in Äänekoski, Finland. The order value for ANDRITz is over 100 million euros. Start-up of the mill is scheduled for third quarter of 2017. The core equipment supplied by ANDRITz will originate lar-gely from Finland and thus will have a significant positive employment impact on ANDRITz’s engi-neering staff located in Kotka, Lahti and Varkaus as well as on the ANDRITz workshop located in Savon-linna where a big part of the core equipment for this contract will be fabricated. “The bioproduct mill in Äänekoski is the largest investment of the forest indu-stry in Finland. Competence, reliability and succes-sful cooperation in previous large investments were emphasized when we made a decision of the key technology suppliers”, says Ilkka hämälä, CEO of Metsä Fibre Oy. ANDRITz’s scope of supplies inclu-des the core equipment for:

A complete • wood processing plant with three debarking and chipping lines, three stacker-reclai-

mer chip handling systems, and bark handling. Each debarking line can process both softwood and har-dwood and is designed for world record capacities (pine/spruce/birch: 470/350/270 m3 solid-over-bark per hour), and includes a de-icing conveyor, a debar-king drum (5 x 48 meter), and the world’s biggest horizontally fed HHQ chipper, ensuring high capaci-ty without compromising the chip quality.

A softwood and hardwood • fiberline comprising a chip feeding system, a two-vessel continuous coo-king plant, a new evaporation system for liquor ex- traction, and seven DD (Drum Displacer) washers for brownstock washing and bleaching. The soft-wood capacity of this line will be the highest in the world (3,900 tons per day).

The world’s most energy-efficient black liquor • eva-poration plant with the highest capacity in Europe (1,650 tons/hour). The plant is closely connected to the fiberline using ANDRITz’s latest innovative and patented solutions, and thus creating the most energy efficient overall combination for the mill. The plant will have seven stages and concentrate black liquor to the very high dry solids content of 85% for efficient combustion in the recovery boiler.In addition, ANDRITz will also deliver chloride removal systems to enhance the chemical recovery process and to produce liquid methanol, which will be used as a biofuel source.

A • recausticizing plant, which will be the largest in Europe (white liquor production of 16,000 m3/day), and world’s largest single-line recausticizing plant, with two centrifuges for dregs, slaker-classifier, white liquor disc filter, and lime mud disc filter.The new mill will be a next-generation bio-product pulp mill which can convert wood raw material into biomaterials and bioenergy in addition to producing high-quality pulp. It will not use any fossil-based fuels as all of the energy required will be generated from wood. l

ANDRITZ has received an order from Metsä Fibre to deliver key production technologies for a new bioproduct pulp mill in Finland.

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AD UN EVENTO DEDICATO AL MARKETING, ORGANIzzATO RECENTEMENTE DA PRO

CARTON E PROPAK AUSTRIA A VIENNA, IL GENETISTA E AUTORE DI BEST-SELLER MARKUS

HENGSTSCHLÄGER HA CHIESTO CHE CI SI

DISCOSTI DALLA MEDIOCRITà. BASANDOSI

SULL’ESEMPIO DI QUELLO CHE CHIAMA

“L’ESPERIMENTO DI MAGGIOR SUCCESSO DEL

MONDO”, L’EVOLUzIONE, HA AFFERMATO

CHE L’INDUSTRIA DOVREBBE MOSTRARE

MAGGIOR CORAGGIO E SOSTENERE

L’INDIVIDUALITà E LA CREATIVITà. ANCHE LA

FILIERA DEL PACKAGING PUò IMPARARE

QUALCOSA DA QUESTO PRINCIPIO: A PARTIRE

DAL PUNTO VENDITA.

l 70 Maggio / Giugno 2015 l

l mArketing l

di: Pro Carton

Il futuro non è mai stato così prevedi-bile. “Cento anni fa un giovane sape-va che, qualsiasi competenza avesse

acquisito nel suo lavoro, sarebbe durata fino alla pensione. Nell’anno del cambio di millennio, il 2000, si affermò che il genere umano raddoppia le proprie conoscenze ogni dieci anni. La cosa era ancora gestibile: con l’apprendimento continuo (il life-long learning) si sarebbe potuto restare competitivi. Ma oggi tutto questo non è più possibile.

IInfatti, tutto quello che impariamo o insegniamo raddoppia ogni 24 ore”.

La base del futuro“Mai come oggi si sono avuti tanti cam-biamenti nell’arco di una sola genera-zione. Oggi nessuno sa in che modo comunicheremo tra 20 anni. Come fac-ciamo ad equipaggiarci per il futuro?” Qui non si tratta di una necessità per gli stati del Golfo: loro hanno il petro-lio. Né si tratta di qualcosa di necessa-rio per i paesi con un costo del lavoro basso, che semplicemente producono quello che altri inventano. “La mag-

gior parte dei paesi europei non ha il petrolio ed ha un costo del lavoro alto, quindi dobbiamo pensare a come pre-pararci per il futuro”.“Immaginiamo un gruppo di scolari nel-la palestra della scuola: ogni tanto arriva una palla e bisogna cercare di prender-la. Non è un gran problema. Ma oggi le palle arrivano da tutte le direzioni.” E qui le analisi statistiche non ci aiutano granché. “Se, ad esempio, arrivano 10 palle da un punto in alto a sinistra e 10 da un punto in basso a destra, qual è la media? Il centro. Quindi l’insegnante di ginnastica dice ai suoi ragazzi di met-

Markus Hengstschläger, genetista e autore di best-seller.

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l 72 Maggio / Giugno 2015 l

l mArketing l

tersi al centro, anche se in realtà nessu-na palla arriva da quel punto. Il risultato è quindi sicuramente trascurabile”. Per la stessa ragione, spesso si consiglia ai giovani di stare al centro, dove stan-no tutti, perché se tutti fanno così non potrà essere così sbagliato. “Ma il risul-tato resta scarso. Se non sappiamo cosa ci porta il domani, dobbiamo per forza di cose essere flessibili”.

L’esperimento di maggior successo al mondo

I genetisti lo conoscono bene. Un esempio: “Gli Cnidari vivono nelle poz-zanghere: sono creature estremamen-te piccole, che non si vedono a occhio nudo. Si riproducono per via asessua-ta, per scissione; si tratta di un proces-so molto rapido e la prole è identica al genitore. Se le condizioni sono buone, una pozzanghera può essere abitata da miliardi di Cnidari, ma se la tem-peratura aumenta di qualche gra-do nessuno di loro sopravviverà. Se un’azienda lancia un prodot-to di successo, lo riprodurrà più velocemente possibile fino a che il mercato non sarà saturo e l’azienda non sarà diventata predominante. “Indubbiamente una tale situazione assicura un successo a breve termine, ma è molto pericolosa nel lungo ter-mine. Se si verificasse un even-to “x”, un evento straordinario, l’azienda sarebbe colta impre-parata. Ecco, nel futuro avremo molti più eventi “x” di quanti ne

abbiamo avuti in passato”. Se si verifi-ca un evento imprevisto e tutti siamo diversi, ci sarà sempre qualcuno che sopravvive.“ Più talenti diversi abbiamo, più probabile sarà che qualcuno abbia la risposta ad una domanda che oggi ancora non conosciamo. L’evoluzione è l’esperimento di maggior successo che si sia mai fatto nel mondo perché sia-mo tutti diversi, e abbiamo abbastan-za risposte per le domande del futuro! Ma il problema è che non sfruttiamo la maggior parte di questi talenti perché ancora non conosciamo le domande”.

Gestire il futuroL’industria deve ripensarsi. “Non abbia-mo bisogno di geni o di mostri, ma di giovani laureati che non costino tanto e che facciano quello che viene chie-

sto loro. Ci vuole qualcuno desidero-so di percorrere nuove strade e pronto ad abbandonare le vecchie. Ovvio che tutto questo va gestito nelle imprese, e naturalmente costa soldi; ma si trat-terebbe di denaro che verrebbe recu-perato rapidamente. Dobbiamo creare strutture che diano la massima libertà creativa all’individuo!”.Ma come gestire tutto questo? Con un giusto mix di progetti sicuri e progetti rischiosi. Per gestire il futuro occorrono due cose. “Una è ricalibrare il rappor-to tra rischio e sicurezza praticamente ogni giorno: ossia si devono sostene-re abbastanza progetti sicuri da poter-si permettere anche quelli rischiosi. E in secondo luogo, quello che manca in termini di talento non può essere dato da una sola persona: si deve sostituire l’intelligenza personale che manca con l’intelligenza interpersonale. La compe-tenza sociale deve compensare ciò che l’individuo non può fare da solo”.

un nuovo approccio per tutta la filiera

Con tutti questi esempi Markus Hengst-schläger ci vuole dimostrare quanto sia importante non cadere nella trappo-la della mediocrità. Ciò vale per tutti i settori dell’industria: dalla gestione del personale allo sviluppo del prodotto, al marketing o al packaging... solo la mas-sima libertà creativa dell’individuo ci permetterà di trovare le risposte di cui abbiamo bisogno per il futuro. E la filie-ra del packaging non ha che da impa-rare da questo principio. Mentre prima bastava trovare una soluzione migliore per lo stesso problema, oggi dobbiamo esaminare ipotesi completamente ine-dite, e ciò vale per tutte le imprese che fanno parte della catena della creazio-ne del valore. Nessuno sa esattamente

dove ci porterà lo sviluppo, ma chi si limiterà ad aspettare gli eventi perderà il treno. La filiera del packaging dovreb-be quindi applicarsi per trovare soluzioni di packaging che renda-no possibile ciò che al momento

è ancora impensabile, con aspet-ti che soddisfino ipotetici requi-siti futuri che potrebbero essere completamente diversi da ciò che conosciamo oggi , e questo vale anche per il punto vendita, che ai giorni nostri è ovunque. l

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