Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

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“Carta & Cartiere” - Anno 26 numero 6 - Reg. Tribunale di Milano numero 8 del 13/1/1990 Organo Ufficiale Novembre / Dicembre 2015 Lucca, Italy · www.gambinispa.com Quality Forward Q>>, Gambini Quality Forward is our commitment towards continuous technological improvement that is reflected in the finished product.

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“Carta & Cartiere” - Anno 26 numero 6 - Reg. Tribunale di Milano numero 8 del 13/1/1990

Organo UfficialeNovembre / Dicembre 2015

Lucca, Italy · www.gambinispa.com

Quality ForwardQ>>, Gambini Quality Forward is our commitment towards continuous technological improvement that is reflected in the finished product.

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L’efficienza energetica che serve all’industria della carta.Le fasi produttive dell’industria cartaria sono caratterizzate dalla necessità di disporre in forma massiccia e continuativa di energia elettrica e termica. La cogenerazione rappresenta la risposta migliore alla domanda combinata di elettricità e di calore. AB è in grado di offrire soluzioni “chiavi in mano” competitive nelle prestazioni, modulari nella potenza e personalizzate nelle formule di service: un unico interlocutore, per avere tutto quanto la cogenerazione sa dare. www.gruppoab.com

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SommarioNovembre / Dicembre 2015

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, PUBBLICITA’

Via Pordenone, 13 - 20132 Milano (Italy) tel. 02.21711614

e-mail: [email protected]

Prontostampa Srl - Verdellino (BG)Tiratura: 5.500 copie

Distribuzione: 5.438 copie

GARANZIA DI RISERVATEZZAIl trattamento dei dati personali che La riguardano viene svolto nell’ambito della banca dati della EDIPAP SRL e nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 196/03 sulla tutela dei dati personali. I suoi dati non saranno comunicati o diffusi a terzi e lei potrà richiederne in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione.Gli articoli firmati impegnano esclusivamente l’opinione dei singoli autori. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, sono riservati a termine di legge. Materiale reda-zionale e foto inviati alla rivista, anche se non pubblicati, non si restituiscono.L’indice inserzionisti è fornito come servizio supplementare dell’editore, che declina ogni responsabilità per errori.

Novembre / Dicembre 2015 Anno 26 - N° 6 Reg. Tribunale di Milano No 8 del 13/1/1990

DIRETTORE RESPONSABILE: Gianmaria Pfeiffer

e-mail: [email protected]

DIRETTORE EDITORIALE: Mariella Nasi

RESPONSABILE PUBLICITà: Laura Lupi

e-mail: [email protected]

REDAZIONE: Fabrizio Vallari

SEGRETARIA DI REDAZIONE: Veronica Rizzi

GRAFICA: Stefania Giuliana

Mensile di informazione tecnica per la produzione e trasformazione della carta e del cartone

Rivista Organo Ufficiale di

8 news

16 InvestImentI Il gruppo Sofidel continua a crescere con nuovi investimenti negli USA

20 Valmet ha partecipato con successo al MIAC 2015 con ricche novità

22 ConCorso mIACAr 2015 Il tradizionale Concorso MIACar - giunto al suo decimo anniversario - premia sei visitatori della 22ma edizione della Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria

30 reportAge mIAC 2015 Prosegue il successo della Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria

46 AmbIente I prodotti di legno e carta trattengono i gas serra

52 teCnologIA In CArtIerA

Sistema di controllo Qualità Performance Fingerprint Come migliorare misure e controllo

56 Convegno mIAC tIssue - prImA sessIone Fornitori di Macchine Tissue: fai la tua scelta!

72 teCnologIA Le nuove guide lineari serie NH e NS di NSK offrono una capacità di carico dinamico superiore del 30%

76 pACkAgIng “Nella realtà i nostri veri clienti sono i consumatori”

80 equIpment In pAper mIll Effectively solving tissue production and converting problems using event capturing camera systems

84 sICurezzA Affidabilità e dinamismo: Il caso OMET - Schmersal

88 In pAper mIll Industry 4.0: the future of intelligent paper production

92 tIssue ConvertIng O.M.T.: innovazione, efficienza e performance nella trasformazione del tissue

96 notIzIe dAlle AzIende

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SommarioNovembre / Dicembre 2015

Mensile di informazione tecnica per la produzione e trasformazione della carta e del cartone

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NEWS

l 8 Novembre Dicembre 2015 l

Unipak Tissue Mill in Libano: grazie alla professionalità del Customer Service di A.Celli Paper, solo quattro giorni di stop per una ribobinatrice come nuova

All’inizio dell’anno A.Celli Pa-per ha concluso un’impor-

tante trattativa con la Divisione Paper Making del Gruppo interna-zionale Indevco per un intervento di upgrade di aggiornamento del gruppo di taglio, sulle ribobinatrici presenti nei loro impianti tissue in Nord Africa. Tre le operazioni in programma in due delle aziende parte del Gruppo di fama mon-diale: una sull’impianto libanese, presso Unipak Tissue Mill, e due in Egitto, presso la cartiera Inter-state Paper Industries. Nel mese di ottobre 2015 una squadra del Customer Service A.Celli Paper, in collaborazione con personale spe-cializzato della cartiera, ha smon-tato e rimontato il gruppo taglio con solo quattro giorni di fermo

macchina e due giorni di test pro-dotto, permettendo così al clien-te di ripartire velocemente con la produzione standard senza com-plicazioni o ritardi, concludendo il primo dei tre interventi sulla ri-bobinatrice in Libano con eccel-lenti risultati. “Siamo rimasti dav-vero entusiasti della professionalità con cui i tecnici A.Celli Paper han-no gestito l’operazione presso la nostra cartiera Unipak Tissue Mill, permettendoci di ripartire veloce-mente con il nostro consueto regi-me di produzione,“ ha dichiarato il cliente, esprimendo gratitudine e riconoscenza, durante la sua visi-ta al MIAC lo scorso ottobre, “e

siamo molto soddisfatti di questo upgrade che ci ha consentito di ot- tenere nuovamente un ottima qua-lità del gruppo di taglio, miglioran-do notevolmente le performance della ribobinatrice e di conseguen-za di tutto l’impianto produttivo.”Quest’ottima prova conferma come il Customer Service A.Celli Paper rappresenti uno dei fiori all’occhiello dell’Azienda lucche-se, che nei prossimi giorni sarà impegnata con l’esperienza e la competenza che la contraddistin-guono a gestire gli altri due inter-venti sugli impianti egiziani, pron-ta nuovamente a non deludere le aspettative del cliente. l

Unipak Tissue Mill si trova in Libano a Halat e produce bobine madri di carta tissue ver-gine e riciclata che poi viene trasformata in veline facciali, tovaglioli e rotoli asciugatutto da cucina. È stata fondata nel 1995 ed è par-te della divisione Paper Making del Grup-po INDEVCO che gestisce quattro impianti produttivi: due di tissue situati in Nord Afri-ca e due negli Stati Uniti per la produzione del cartone. Interstate Paper Industries in Egit-to e Unipak Tissue Mill, in Libano, fabbrica-no 88.000 tonnellate annue di bobine tissue destinate al mercato converting dell’area me-diterranea e africana. I due impianti america-ni, Interstate Paper e United Corrstack, fabbri-cano 500.000 MT/anno di cartone ondulato.

INDEVCO, con sede in Libano, è un gruppo manifatturiero internazionale con oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo che lavorano in 71 aziende, e quasi 60 anni di esperienza. Moltissimi i settori di attività del Gruppo che con le sue aziende è in grado di servire i mer-cati B2B e quelli B2C. Dalla produzione di carta tissue fino alla sua trasformazione, dal-la produzione d’imballaggi in plastica e car-tone, destinati a moltissimi settori produttivi, all’automazione e alla distribuzione di ener-gia, nonché la ricerca di soluzioni di alimen-tazione energetica rinnovabile.

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A parità di impegno e personale siamo passati dalla gestione di un massimo di 60/65 camion al giorno del 2006, all’attuale media di 70 camion con punte frequenti di 90-100.Direttore Supply Chain, Lucart Group

Stimo che oltre a ridurre i viaggi a vuoto e le emissioni di CO2 nell’atmosfera, TRANSPOREON ci ha permesso di tagliare i costi di trasporto del 4,5% e quelli della segreteria logistica del 15%.Direttore Acquisti, Lecta Group - Cartiere del Garda

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NEWS

l 10 Novembre Dicembre 2015 l

Barry-Wehmiller acquires Bielomatik paper processing group

Barry-Wehmiller, capital equipment and enginee-ring solutions leader, acquired the Bielomatik pa-

per processing product line from Bielomatik Leuze GmbH. Bielomatik operations will be integrated

within BW Papersystems, a global supplier to the paper and board sheeting, paper converting, and corrugating industries. The sale became final Oct. 1. Bieloma-tik’s paper processing line busi-ness is Barry-Wehmiller’s 78th acquisition. Its integration within BW Papersystems’ German ope-rations will create a $430 million global group serving the paper and corrugating industry. With this newest addition, Barry-Wehmil-ler’s revenues will approach $2.4 billion as it expands worldwide. Bielomatik’s paper processing product line includes machine-

ry for sheeting, book production, spiral binding and ream wrapping as well as finishing equipment for di-gital printing. “The acquisition of the Bielomatik paper processing line business provides BW Papersystems with an exciting opportunity to build an even stronger, sustainable global sheeter, packaging, and stationery business,” said Neal McConnellogue, president of BW Papersystems. “We are grateful to add 150 new team members whose knowledge, talent and proven legacy will benefit BW Papersystems”. BW Papersystems is a combination of four companies: MarquipWardUnited, the newly named WillPemcoBielomatik (formed of Will-Pemco and the newly acquired Bielomatik paper

division), Kugler-Womako and Curioni, plus the well- known brands of SHM and Wrapmatic.Bielomatik is globally known for its paper processing equipment to sheet and wrap folio and cut-size material from small to large formats and from fine paper to board. The range includes complete solutions for exercise books and writing pads in schools and business around the world. Its Book on Demand (BoD) binding line offers fully automatic production of high quality books in short runs down to a quantity of one. Bielomatik will bring new technology to BW Paper-systems with RFID (Radio Frequency Identification) technology. RFID is used for Smart Labels and Smart Tags to track and trace luxury products, contact-less ticketing in public transportation and other authenti-cation purposes. The addition of Bielomatik further enhances BW Papersystems’ global engineering col-laboration and ability to provide comprehensive pro-cess knowledge and expertise in fine paper and bo-ard converting for its installations around the world. As with all Barry-Wehmiller companies, BW Paper-systems offers a lasting commitment to its customers with a high focus on delivering world-class spare parts, upgrades and service packages to customers. With this addition, BW Papersystems now employs more than 1,600 people throughout their internatio-nal operations. As a whole, Barry-Wehmiller has more than 11,000 team members among 100 locations worldwide. “We are pleased to bring our people-centric leadership practices to our new Bielomatik team members and look forward to working alongside them in creating long-term value for all of our stakeholders,” said Bob Chapman, Barry-Wehmiller chairman and CEO. l

Bob Chapman, Barry-Wehmiller chairman and CEO.

Asia Pulp & Paper Group (APP) announces a new commit-

ment to support the economic development of 500 villages in the landscapes surrounding APP’s sup-ply chain. The aim of the program-me is to demonstrate that econo-mic development can be pursued in a sustainable way that supports rather than undermines the protec-tion of Indonesia’s forests.APP’s announced its latest sustai-nable development commitment at the UN Climate Conference in Paris, COP21. The announce-ment was made after APP presen-ted details of its forest and peat-

land protection initiatives, which support Indonesia’s ambitions to achieve a 29% reduction in GHG emissions by 2030. Supporting the economic development of local communities has been an inte-gral part of APP’s forest protection programmes. Since the launch of its Forest Conservation Policy in February 2013, APP has imple-mented initiatives to help commu-nities develop alternative liveliho-ods, to reduce the risk of fires and achieve economic development while keeping Indonesia’s forests really intact. This new commit-ment to Indonesia’s communities is

in addition to APP’s existing pled-ge to support the protection and restoration of 1 million hectares of forest landscapes and to channel and coordinate USD $10 million a year of in-kind and financial sup-port into forest conservation across Indonesia, announced in 2014. l

APP launches agroforestry programme in 500 villages to help protect Indonesia’s forests

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NEWS

l 12 Novembre Dicembre 2015 l

p Ing. Carlotta Priola (Sustainability Manager Burgo Group) e ing. Raffaele Marinucci (Direttore dello stabilimento di Verzuolo) con l’attestato IKEA.

q Veduta della Cartiera Burgo.

Nuovo amministratore delegato e nuovo vice presidente per IML GroupPotenziato il vertice del gruppo industriale IML Group, con la nomina di Alberto Guidotti nel ruolo di CEO e di Francesca Keller che assume la vice presidenza del gruppo, nel processo di avvicendamento generazionale alla guida dell’azienda di famiglia.

Alberto Guidotti, classe 1960, è laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso il Politecnico di Milano, con un master in Business Admini-stration alla SDA Bocconi. Precedentemente è stato amministratore delegato di Thule S.p.A., società leader nel settore delle catene da neve, partner di Korn Ferry International e ha rivestito ruoli di vertice in General Electric Power Con-trol, Schneider Electric Group Italy, Marelli Ven-tilazione e Società Cavi Pirelli.Francesca Keller, laureata in Economia e Psico-logia, con esperienza in marketing internaziona-le, ha lavorato in Danone, Galbani e Illva, multi-nazionale leader nel mondo degli alcolici.

Da novembre, Alberto Gui-dotti entra nella squadra di

vertice di IML Group come chief executive officer. Manager con ampie esperienze gestionali ma- turate in aziende industriali na- zionali e multinazionali, Alber-

to Guidotti avrà il compito di governare il processo di cambia-mento necessario per cogliere nuove opportunità di crescita in un mercato sempre più globale e fornire un impulso allo svilup-po dell’intero gruppo aziendale.

Fondato nel 1904 dalla famiglia Keller, IML Group è una real-tà internazionale che progetta e commercializza sistemi propul-sivi industriali e marini attraver-so la società IML Motori srl e che opera nella progettazione e rea-lizzazione di impianti energeti-ci con il marchio Intergen attra-verso la società IML Impianti srl. Franco Keller, come presidente di IML Group, continuerà a portare in azienda la sua visione e la sua capacità di ispirare. Contestualmente al rafforzamento del management, Francesca Kel-ler assumerà il ruolo di vice pre-sidente di IML S.p.A. a conferma della continuità dell’impegno della famiglia Keller nel gruppo. Riman-gono invariate le responsabilità di Roberto Brivio e Nicolò Caribo-ni, chief executive officer di IML Motori srl e di IML Impianti srl. l

Potenziato il vertice del gruppo industriale IML Group, con la nomina di Alberto Guidotti nel ruolo di CEO e di Francesca Keller che assume la vice presidenza del gruppo di famiglia.

Un riconoscimento importante, ottenuto grazie all’esito positivo dell’audit sostenuto senza preavviso dallo stabilimento di Verzuolo (CN), che ha dimostrato un significa-

tivo trend di miglioramento dei propri risultati, una perfetta conformità ai severi standard imposti da Ikea e una grande disponibilità nell’accogliere gli ispettori fornendo loro tutto il supporto necessario. Burgo Group è tra i fornitori di carta per la stampa del popolare catalogo IKEA, carta che viene prodotta in Italia dagli stabilimenti di Verzuolo, Duino, Villorba e Sora, ed in Belgio dallo stabilimento di Burgo Ardennes; tutti i siti produttivi sono sottoposti a verifica periodica per assicurarne la conformità in tema di ambiente e sicurezza. Nel caso di Verzuolo però, come sottolineato nella didascalia del premio, si è trattato del primo audit effettuato presso un produttore di carta senza alcun preavviso, proprio per verificare a sorpresa le condizioni ambientali e di sicurezza generali dello stabilimento. “Gli audit dei clienti sono un stimolo importante per proseguire in un per-corso di miglioramento continuo” - dichiara Raffaele Marinucci, Direttore della cartiera di Verzuolo (CN), - “e il Tulip Award Ikea dimostra come la costanza e l’impegno del-lo stabilimento di Verzuolo per rispettare i severi parametri imposti dal cliente abbiano portato a traguardi significativi, grazie anche alla proficua collaborazione tra le mae-stranze della cartiera e la funzione Sostenibilità e Ambiente di Gruppo”. Burgo Group è tra i principali produttori europei di carte grafiche e carte speciali e adotta un approccio responsabile nelle proprie strategie produttive. Per questo si impegna nell’attuazione di Politiche per la Qualità, l’Ambiente e per la Salute e Sicurezza sul lavoro e i risultati si concretizzano in riconoscimenti relativi sia al prodotto sia ai processi: certificazioni ISO 9001:2008, ISO 14001:2004, EMAS, FSC®, PEFC™, Ecolabel. l

Ikea premia Burgo con il Tulip AwardIkea, multinazionale dell’arredamento fai da te, ha assegnato a Burgo Group il prestigio-so Tulip Award 2015; molto ambito tra i numerosi fornitori del gruppo svedese, il Tulip Award premia le performance di sostenibilità ambientale e di sicurezza di Burgo.

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NEWS

l 14 Novembre Dicembre 2015 l

Sandro Salmoiraghi eletto presidente Federmacchine, Alfredo Mariotti segretario generale

In occasione dell’assemblea di FEDERMACCHINE, Sandro Salmoiraghi, past-president di ACIMIT (asso-

ciazione costruttori italiani macchine tessili) è stato eletto presidente della federazione dei costruttori ita-liani di beni strumentali, per il biennio 2015-2016. Alfredo Mariotti, direttore generale di UCIMU-Sistemi per Produrre, è stato riconfermato segretario generale.Sandro Salmoiraghi, presidente di Salmoiraghi Automa-tic Handling Spa (Monza), succede a Giancarlo Losma,

che ha guidato la federazio-ne negli ultimi quattro anni. Il nuovo consiglio direttivo risulta composto: dal vice presidente Marco Calcagni, ACIMGA, e dai consiglie-ri Giorgio Colombo, ASSO-COMAPLAST; Adelio Lattua-da, GIMAV; Giuseppe Lesce, UCIMA; Flavio Marabelli, CONFINDUSTRIA MAR-MOMACCHINE; Gabriel- la Marchioni Bocca, ASSO-MAC; Pierluigi Ponzoni, ACI-MAC; Lorenzo Primultini, ACIMALL; Riccardo Rosa,

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE; Francesco Tieghi, AMAFOND. Federmacchine aggrega 13 associazioni di categoria in rappresentanza di tutti i settori affe-renti al comparto: ACIMAC macchine e attrezzatu-re per ceramica; ACIMALL macchine per la lavora-zione del legno; ACIMGA macchine per l’industria grafica, cartaria e affini; ACIMIT macchine per l’in-dustria tessile; AMAFOND macchine e materiali per fonderie; ASSIOT, sistemi di trasmissione, movimento e potenza; ASSOCOMAPLAST macchine e stampi per materie plastiche e gomma; ASSOFLUID costrut-tori e operatori del settore oleoidraulico e pneumati-co; ASSOMAC macchine per calzature, pelletteria e conceria; CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE ASSOMARMOMACCHINE macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali; GIMAV mac-chine e accessori per il vetro; UCIMA macchine per confezionamento e imballaggio; UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE macchine utensili, robot e automazione. Con 4.600 imprese, 179.465 addetti, e una produzio-ne attestatasi, nel 2014, a 36,7 miliardi di euro, quasi il 5% in più rispetto all’anno precedente, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali contribuisce in modo determinante, con oltre 19 miliardi di euro, al saldo della bilancia commerciale del paese. l

Sandro Salmoiraghi, nuovo presidente Federmacchine.

Celtex acquires the German group Hecatec. The tuscan company consolidates its international operations

The paper manufacturer Celtex S.p.A., for thirty years a specialist in the production of tissue paper

for professional use, has completed the acquisition of the German group Hecatec, which has plants in the province of Leipzig and a subsidiary in Poland. Heca-tec also operates in the tissue products sector and in the complementary field of nonwoven fabrics used in cleaning, personal hygiene and in particular the health sector. A key factor in the acquisition process was the support of the Intesa Sanpaolo Group, represented locally by the Savings Bank of Pistoia and the Plain of Lucca. The company’s long relationship with the

bank enabled involvement of members of the Intesa Sanpaolo Group in provi-ding all the support neces-sary to validate, develop and finance the project. The EMEA desk of the Inter-national Department and Mediocredito Italiano (a member of the Intesa San-paolo Group) supported the acquisition through a

medium-term financial product known as “Interna-tional+”. Celtex, which has its headquarters in Lucca’s paper-making district, has an international reputation for the export of high quality products and cutting-edge manufacturing technology, thanks to a process of continuous innovation.The group, which has plants in Tuscany and in parti-cular in the province of Lucca, and also in Saint-Dizier in France, had revenue of approximately 100 million euros in 2014, with over 60% of its products being exported, mainly to markets in EU member states. Collaboration between Celtex and Hecatec (which has revenues of around 40 million euros) dates back some twenty years. The acquisition is the result of the companies’ familiarity with each other and shared strategy of growth and international expansion.It developed from the mutual respect and trust betwe-en Celtex’s Andrea Bernacchi, Claudio Giacometti and Alessandro Carrara and Hecatec’s Reiner Has-seider and Ralf Rossmann. The forward-looking stra-tegy and future synergies saw the collaboration evolve into a joint international operation and the personal relationship itself enabled the Celtex offer to prevail over others with a greater financial dimension. l

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PARTICOLARE PER IL MARCHIO REGINA E TRA I LEADER

GLOBALI NELLA PRODUzIONE DI CARTA PER USO IGIENICO

E DOMESTICO, RAFFORzA LA PROPRIA PRESENzA NEGLI

USA, CON L’ACQUISIzIONE DALLA SOCIETà GREEN BAy

CONVERTING INC. DI UN IMPIANTO DI TRASFORMAzIONE

IN WISCONSIN - CON RELATIVO BUSINESS - E DI UN

FABBRICATO IN MISSISSIPPI, L’ATTIVAzIONE DI UN NUOVO

INVESTIMENTO GREENFIELD IN OHIO E L’APERTURA DI UNA

NUOVA SEDE CENTRALE A PHILADELPHIA.

l 16 Novembre Dicembre 2015 l

l InvestImentIl

Il Gruppo Sofidel, uno dei leader mon- diali nella produzione di carta per uso igienico e domestico, noto in Ita-

lia in particolare per il marchio Regina, rafforza la sua posizione negli Stati Uniti attraverso tre importanti operazioni. La multinazionale italiana, con la control-lata Sofidel America, ha acquisito dalla società Green Bay Converting Inc. un impianto di trasformazione a Green Bay (Wisconsin) con il relativo business, e un fabbricato in Mississippi, ha attiva-to un nuovo investimento greenfield in Ohio, e ha aperto una nuova sede cen-trale a Philadelphia, in Pennsylvania.

Due nuovi stabilimenti di trasformazione

a Green Bay (Wisconsin) e Hattiesburg (Mississippi)

Fondata nel 1999, Green Bay Conver-ting (GBC) è tra le più importanti socie-tà di trasformazione statunitensi non appartenente a grandi gruppi, ha oltre

300 dipendenti e svolge attività di tra-sformazione per il mercato del Nord America, sia per il segmento Away-From-Home che Consumer. I beni oggetto dell’acquisizione sono: uno stabilimento di trasformazione, con superficie pari a 75.000 mq circa, a Green Bay (Wisconsin) - la principa-le area del tissue negli Stati Uniti, ricca di know-how e di risorse umane, dove Sofidel è già presente con un proprio impianto di trasformazione - e le attivi-tà ad esso collegate; un nuovo fabbrica-to industriale a Hattiesburg (Mississippi) che ospiterà un nuovo stabilimento di trasformazione, per una superficie di oltre 37.000 mq. Il complesso dei beni oggetto di acquisizione ha una capaci-tà di produzione annua complessiva di circa 65.000 tonnellate. Nei prossimi mesi saranno attivate ulte-riori linee produttive nel sito di Hatties-burg, insieme a un potenziamento della produzione a Green Bay.

Green Bay Converting Inc. continuerà la propria produzione nei siti produttivi non oggetto di questo deal.

Il primo investimento da greenfield negli Stati Uniti,

a Circleville (Ohio)Parallelamente, replicando una strate- gia già attuata con successo nel suo

p Lo stabilimento di Green Bay, con superficie pari a 75.000 mq circa, oggetto dell’acquisizione da parte del Gruppo Sofidel.

qLuigi Lazzareschi,Amministratore Delegato del Gruppo Sofidel.

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l 18 Novembre Dicembre 2015 l

l investimenti l

processo di crescita e internazionaliz-zazione in Europa, Sofidel ha identifi-cato a Circleville (contea di Pickaway, nella regione di Columbus), in Ohio - pur in attesa dei permessi necessari e di una due diligence favorevole - un’area per attivare i primi investimenti green-field nel Nord America. Un passo destinato a incrementare ul- teriormente la capacità produttiva del-la società. L’area, nel Midwest, serve importanti centri urbani nel raggio di poche centinaia di chilometri e rap-presenta uno snodo logistico strategi-co per gli operatori della distribuzione.

Una nuova sede a Philadelphia

Inoltre, Sofidel ha aperto un nuovo uffi-cio a Philadelphia (Pennsylvania) sulla East Coast, una delle aree più densamen-te popolate del paese, destinata a ospi-

tare la nuova sede di Sofidel America.

La crescita negli Stati Uniti

Le acquisizioni si aggiungono alla recente apertura di un impianto pro-duttivo a Tulsa, in Oklahoma, dove è stata avviata la produzione di una linea AFH (rotoli industriali di carta per uso igienico e asciugamani) e due nuove linee dedicate al private label. In totale, Sofidel si impegna a investire negli Stati Uniti oltre 300 milioni di dollari in tre anni (2015, 2016, 2017).“Il mercato statunitense è un merca-to chiave per il nostro Gruppo, dal momento che è il primo al mondo per consumi pro capite nel settore tissue” ha dichiarato Luigi Lazzareschi, Ammi-nistratore Delegato del Gruppo Sofidel. “Oggi il Gruppo Sofidel è attivo in 7 Stati, e con i recenti investimenti stia-

mo ponendo le condizioni per innalza-re ulteriormente i nostri livelli di servizio e incrementare il valore aggiunto che offriamo ai nostri clienti”.Il Gruppo Sofidel implementa così il suo piano di sviluppo e crescita sul mercato nordamericano. Dopo essere sbarcato in USA nel 2012 con l’acqui-sizione di attività in 3 Stati, il Gruppo Sofidel è oggi attivo in 7 Stati, con sedi in Nevada (Henderson), Oklahoma (Tulsa), Wisconsin (Green Bay), Missis-sippi (Hattiesburg), Ohio (Circleville), Florida (Haines City) e Pennsylvania (Philadelphia).Questa espansione geografica e l’incre-mento della capacità produttiva sono in linea con la strategia Sofidel di forni-re prodotti e servizi di migliore qualità rimanendo vicini ai mercati in cui ope-ra, e rappresenta un passo ulteriore nei piani di sviluppo di Sofidel America. l

NEWSMassimiliano Bini, nuovo Presidente AIMSC per il triennio 2015-2017Massimiliano Bini, direttore del Museo della Carta di Pescia, è stato eletto alla Presidenza dell’Associazione Italiana dei Musei della Stampa e della Carta - AIMSC con decisione unanime del Consiglio Direttivo riunitosi il 21 ottobre 2015 nella sede di Piazza Castello 28 a Milano.

Dopo l’elezione, Massimiliano Bini ha ringrazia-to i colleghi del Consiglio Direttivo per la fidu-

cia accordatagli: “È un grande onore ricoprire questo incarico che comporta responsabilità e impegno”. Per quanto riguarda il futuro, fermo restando il sostengo alle attività istituzionali, “rientrano nei miei propositi la costruzione di alleanze e reti con altre associazio-ni che hanno scopi simili o complementari, la con-divisione degli eventi organizzati dai Musei associati per promuovere l’AIMSC verso un pubblico più vasto rispetto a quello abituale, la proposizione di interventi per stimolare riflessioni sulla normativa riguardante i nostri Musei e sulle questioni concernenti la cataloga-zione del nostro Patrimonio Tecnico Scientifico.” Su

questi punti il contributo dei soci risulta decisivo per cui “all’insegna della massima collaborazione e di una più ampia prospettiva chiedo a tutti gli associati di starmi vicino con il sostegno, le proposte e i con-sigli”. Nel lasciare la presidenza, a conclusione del mandato iniziato nel 2009, Mauro Bodini del Museo della Stampa Soncino - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino ha ringraziato “tutti i soci e i volon-tari per questi lunghi anni di collaborazione, anni in cui abbiamo agito per affermare il ruolo dell’AIMSC nella quale ho molto creduto e alla quale, con spi-rito di servizio e su richiesta del nuovo Presidente, continuerò ad assicurare il mio contributo. Al neo Presidente Massimiliano Bini faccio un fervidissimo

augurio di buon lavoro”. Nella medesima riunione, il Consiglio Direttivo ha inoltre provveduto alla nomina del Segretario Valter Viscardi, riconfermato nell’incarico, del Tesoriere Giorgio Tas-sotti (Carteria Tassotti) e dei Vice presidenti Mauro Bodi-ni e Simone Quetti (Il Segno Tipografico - Museo della Stampa Lodovico Pavoni). l

Profilo di Massimiliano Bini

Massimiliano Bini è nato a Lucca il 17 apri-le 1975 e ha conseguito la laurea in Conser-vazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Pisa nel 2002; il dottorato in Tec-nologie e Marketing dei Beni Culturali presso l’IMT di Lucca nel 2010; dal 2001 si occupa delle attività culturali del Museo della Carta di Pescia (www.museodellacarta.org).

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pubbliredazionale

l 20 Novembre Dicembre 2015 l

Valmet lancia la famiglia di pro-dotti Valmet IQ per il control-lo di qualità e il monitoraggio

nell’industria della carta. Valmet IQ è una soluzione di controllo in linea della qualità per ottimizzare i processi pro-duttivi e la qualità finale. Valmet IQ è stato progettato con l’esperienza di migliaia di sistemi forniti dalla Valmet in più di mezzo secolo. La soluzione rinnovata comprende il sistema di con-trollo di qualità (QCS), i profilatori, il sistema analisi rotture carta (WMS) e il sistema cercadifetti (WIS).Il lancio della soluzione di gestione del-la qualità Valmet IQ rappresenta una nuova pietra miliare nel controllo del-la qualità nell’industria cartaria, e com-prende molteplici innovazioni come il

sensore di morbidezza in linea per le carte tissue. Il nuovo Valmet IQ è una soluzione che porta notevoli benefi-ci sia che i clienti stiano considerando di sostituire un sistema di controllo di qualità obsoleto, sia che vogliano una soluzione totalmente nuova.

Valmet IQ rappresenta una soluzione innovativa nel

controllo di qualitàLa famiglia di prodotti Valmet IQ ab- braccia un certo numero di innovazioni e di miglioramenti di prodotto. Misurazioni per la prima volta dispo-nibili sul mercato includono: sensore di morbidezza in linea per carte tissue; misurazione della grammatura senza sorgente radioattiva per la cellulosa;

misurazione e controllo dell’orienta-mento fibre con telecamera e predi-zione della stampabilità tramite l’analisi topografica della superficie.I profilatori, WIS e WMS sono stati rinnovati: innovazioni nel sistema di nebulizzazione acqua per l’umettatri-ce, nuova cassa vapore con sistema di trattamento vapore avanzato, nuove soluzioni avanzate per l’analisi e clas-sificazione dei difetti. La nuova inter-faccia operatori del Valmet IQ porta l’esperienza dell’utilizzatore a un nuo-vo livello, mostrando chiaramente le performance passate, presenti e futu-re del processo, nonché della quali-tà, attraverso una navigazione intuiti-va. Permette inoltre una facile gestione dei diversi tipi di produzione. Strumen-ti avanzati per l’analisi di processo e scansione intelligente del foglio rendo-no il lavoro degli operatori più efficace.

Valmet IQ consente di spostarele performance in avanti

Tutti i prodotti Valmet IQ si basano su una vasta conoscenza di processo e una lunga esperienza nell’industria del-la carta, e sul supporto di esperti locali per i servizi di assistenza per assicurare una performance continuativa. Il sup-porto tecnico Valmet è inoltre disponi-bile in remoto per tutti i clienti attraver-so una connessione dati.La compatibilità con sistemi di gene-razione presente e futura aiuta a mas-simizzare l’investimento per il futuro e l’efficacia dei sistemi già presenti.

Per qualsiasi informazione: Luigi Caggiano, Director, Sales Italye-mail: [email protected]. +39 346 5026268

Valmet IQ scanner.

Il MIAC 2015 è stato inoltre un’opportunità per celebrare l’accordo con Massimiliano Corsini per l’acquisizione di MC Paper Machinery e Focus Rewinding da parte della Valmet il 31 luglio 2015. Con questa acquisizione

Valmet avrà un portafoglio prodotti più ampio e una presenza ancora più solida sul mercato.L’operazione ha rafforzato la compe-titività della Valmet con la possibilità di offrire linee complete per il Tissue, dalla preparazione impasti fino alla ri-bobinatrice, e nel contempo una pro- fonda conoscenza del processo, auto-mazione e servizi riuniti in un’unica entità ad alto valore aggiunto.

VALMET HA PARTECIPATO CONSUCCESSO AL MIAC 2015

CON RICCHE NOVITàA seguito dell’acquisizione della divisione controllo di processo della Metso, positivamente conclusa il 1° aprile 2015, Valmet è adesso una società che offre un’ampia gamma di tecnologie e servizi anche in ambito automazione. Il MIAC 2015 è stato un’opportunità eccellente per Valmet per introdurre nell’industria della carta l’offerta completa di nuovi prodotti e soluzioni per l’automazione, e per lanciare ufficialmente la nuova famiglia di prodotti per il controllo di qualità e monitoraggio Valmet IQ.

Lo stand Valmet a MIAC 2015.

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GB045_BI_251115_Catalogo Miac_Carta&Cartiere_210x297.indd 1 26/11/15 13:04

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SONO GIORGIO DELIyANNIS

DI DELICARTA-SOFIDEL,

PAOLO CORTI DI OKAy PAPER,

GUIDO BRAVIN DI CARTIERE

ERMOLLI, EMANUELE

CARMASSI DI SOFIDEL,

ANDREA PISTONI DI SONOCO

ALCORE-DEMOLLI E

FERDINANDO TAVELLA DI

CARTIERA PIRINOLI A VINCERE

I SEI PREMI MESSI IN PALIO

NELL’ULTIMA EDIzIONE

DEL CONCORSO

MIACAR 2015:

RISPETTIVAMENTE UN

IPAD AIR 2, UN IPAD

MINI 4, UN SAMSUNG

GALAxy TAB S2, UN

IPHONE 6S, UN

SAMSUNG GALAxy

A7 E UN IPOD

TOUCH.

IL TRADIzIONALE CONCORSO MIACAR - GIUNTO AL SUO DECIMO

ANNIVERSARIO - PREMIA SEI VISITATORI DELLA 22MA EDIzIONE

DELLA MOSTRA INTERNAzIONALE DELL’INDUSTRIA CARTARIAl 22 Novembre Dicembre 2015 l

l ConCorso mIACAr 2015 l

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l 24 Novembre Dicembre 2015 l

l ConCorso MIACAr 2015 l

Giorgio Deliyannis, Line Of Business Director - Parent Reels di Delicarta visita abitualmente il MIAC da circa un decennio e durante l’edizione 2015 era presente nelle due giornate del 15 e 16 ottobre. In fiera doveva incontrare alcuni clienti con i quali erano stati fis-sati diversi appuntamenti con una fit-ta lista di incontri programmati. Secon-do Deliyannis il successo del MIAC è dovuto al fatto che la fiera è un gran-de polo di attrazione per gli operatori del tissue. Inoltre anche il suo carattere di fiera internazionale e il fatto che si svolga nella città che è l’emblema del più importante polo del tissue europeo ne rafforzano la sua valenza e conno-tazione settoriale. In azienda si occupa del settore commerciale dei semilavo-rati del gruppo Sofidel. “La mia espe-

rienza nel car-tario si è svolta totalmente nel tissue. Ho ini-ziato a lavora-re nel settore nel 1995 - sot-tolinea Gior- gio Deliyannis - entrando a far parte del grup-po Sofidel co- me responsa-bile vendite se-milavorati. Gli

I vincitori del Concorso mIACar 2015

aspetti più significativi della mia carrie-ra si possono riassumere essenzialmen-te nell’avere vissuto tutte le tappe dello sviluppo del nostro gruppo, cosa che mi ha permesso di conoscere molte realtà sia a livello nazionale che inter-nazionale, acquisendo conoscenze e competenze che si sono accresciute nel tempo”.Andrea Pistoni lavora in Sonoco Alco-re-Demolli in qualità di Sales Manager assieme ad altri due colleghi e al Sales Director Italia. I prodotti che tratta so- no i tubi o per meglio dire le anime di cartone su cui vengono avvolti sup-porti come film plastici, carte e carto-ni, fibre tessili e laminati metallici. In Italia l’azienda ha 3 stabilimenti pro-duttivi a Tavernerio (CO), Amaro (UD) e San Marco Evangelista (CE) nonché la cartiera a Ci- riè (TO) dove si produce il car-tone tanto per la produzione delle anime che per la vendita diretta sul mer-cato. “Il mio la- voro - dichiara Andrea Pistoni - è di sviluppa-re l’attuale por-tafoglio clienti nonché creare

nuove opportunità di crescita sia nel mercato nazionale che estero. Ho ini-ziato a lavorare in Sonoco nel giugno 2011 in qualità di Inside Sales dove mi occupavo principalmente del cu-stomer service e della gestione degli ordini dei clienti. Dopodiché a distan-za di circa 2 anni e a seguito di diverse dinamiche che hanno coinvolto alcuni colleghi sales manager, si sono crea-ti gli spazi e le opportunità per poter crescere e diventare un commerciale a “tutto tondo”. Sicuramente la possi-bilità di poter lavorare in un ambiente dinamico e stimolante è la chiave di volta per la propria crescita professio-nale”. Andrea Pistoni era la prima volta che visitava il MIAC dove era presente assieme ad altri colleghi nella giorna-ta del 14 ottobre 2015. “Chiaramente il MIAC è stata un’ottima opportuni-tà sia per vedere i clienti delle zone limitrofe all’evento - aggiunge Pistoni - che per visitare gli stand dei principali costruttori di macchine e operatori del settore. Sicuramente il MIAC è sul ter-ritorio nazionale il principale evento che richiama l’eccellenza delle azien-de che operano nel settore cartario. La scelta di organizzare l’evento nel Distretto industriale di Lucca è uno dei più importanti fattori di successo della manifestazione”. L’esperienza di Emanuele Carmassi nel settore cartario inizia con l’assun-

di: Fabrizio Vallari

Sono tanti i visitatori che hanno già tentato la fortuna ne-gli anni passati e hanno vinto. Il tradizionale Concorso MIACar è giunto infatti alla sua decima edizione: nato

nel 2006 su iniziativa della Mostra Internazionale dell’Indu-stria Cartaria e che in quell’anno vide vincitore Andrea Mazo, conduttore della macchina continua alla cartiera di Toscola-no Maderno di Burgo Group che si aggiudicò una vettura Renault Clio (proprio all’automobile messa in palio per la prima edizione del Concorso si deve il nome di MIACar). Riservato ai Visitatori che partecipano alla Rassegna MIAC di Lucca, la società organizzatrice della fiera e promotrice del Concorso, Edipap Srl, ha poi esteso a tre il numero dei premi negli anni successivi fino all’ultima edizione del 2015, dove sono stati messi in palio ben sei premi, raddoppiando così le chance di vincita.All’ingresso in fiera, infatti, i visitatori hanno ricevuto due cartoline, una verde e una rossa da consegnare rispettiva-mente al Punto MIACar ubicato nel padiglione tensostruttura

dove i premi in palio erano 1 iPad Air 2, 1 iPad mini 4 e 1 Samsung Galaxy Tab S2 e al secondo Punto MIACar al piano superiore del padiglione dove le possibilità di vincita riguardavano 1 iPhone 6S, 1 Samsung Galaxy A7 e 1 iPod touch. Ad aggiudicarsi i premi in concorso sono stati questa volta i sei visitatori Emanuele Carmassi di Sofidel (primo estratto del piano superiore che ha vinto un iPhone 6S), An-drea Pistoni di Sonoco Alcore-Demolli (Samsung Galaxy A7), Ferdinando Tavella della Cartiera Pirinoli (iPod Touch), Giorgio Deliyannis di Delicarta-Sofidel (primo estratto del Padiglione Tensostruttura che si è aggiudicato un iPad Air 2), Paolo Corti di Okay Paper (iPad mini 4) e Guido Bravin di Cartiere Ermolli (Samsung Galaxy Tab S2). Il sorteggio è avvenuto presso la sede milanese di Edipap Srl alla presenza del Dott. Guido Gabaldi (funzionario della fede pubblica della Camera di Commercio di Milano) dove dalle urne sono stati estratti in modo casuale i moduli di par-tecipazione al Concorso, consegnati dai fortunati visitatori nei tre giorni della rassegna fieristica così come previsto dal regolamento del Concorso.

Giorgio Deliyannisdi Delicarta(Sofidel).

Andrea Pistoni di Sonoco Alcore-Demolli.

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group

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l 26 Novembre Dicembre 2015 l

l ConCorso MIACAr 2015 l

presente con alcuni colleghi nella gior-nata di venerdì 16 ottobre.”Abbiamo visitato diversi stand di nostri fornito-ri abituali; inoltre abbiamo conosciuto sul posto altri espositori con cui ricer-care nuove e interessanti collaborazio-ni. A mio avviso la manifestazione ha un grande successo perché coinvolge i più grandi operatori del settore indu-striale cartario e perché si svolge nella zona industriale italiana più importante del settore”.Pao lo Cor t i è un veterano del settore car-tario dove vi lavora da circa ventitrè anni in Okay Paper, una società di- namica e di grande espe-rienza che ope- ra nel settore dal 1969 e che

zione in Sofi-del nell’apri-le 2014. “È da poco tempo che lavoro in Sofidel con l’in-carico di Com-pu te r A ided Production As- sistant dove mi occupo di ana-lizzare e svilup- pare funziona-lità per la con-nettività delle

varie macchine presenti nel converting allo scopo di automatizzare il più pos-sibile la raccolta dati dalle linee e l’inte-razione uomo-macchina. Ogni giorno la ricerca di nuove soluzioni da testa-re ed implementare in tutte le aziende del gruppo Sofidel rende il mio lavo-ro dinamico, molto interessante e sti-molante”. Emanuele Carmassi visitato il MIAC 2014 e nella scorsa edizione era

produce tovagliati monouso; il suo incarico in particolare è di Respon-sabile Commerciale e acquisti mate-rie prime. In questi anni di attività l’a-zienda che ha sede a Talamona (SO), si è creata un’immagine invidiabile in Italia e all’estero, per la sua serietà e la qualità dei prodotti. Inoltre il nuo-vo stabilimento, dotato di macchine e infrastrutture moderne, è attrezzato con linee di produzione e confeziona-mento di alto livello tecnologico che offrono garanzie di alta qualità. “Visito sempre il MIAC da quasi vent’anni e durante l’ultima edizione ero presente il primo giorno della manifestazione per incontrare alcuni fornitori e colle-ghi. La fiera ha raggiunto una posizio-ne di primo piano in Italia e a livello internazionale grazie all’alto contenu-to tecnico degli espositori”.Per Guido Bravin quella del 2015 è stata la prima visita al MIAC, dove era presente nelle due giornate di giove-dì 15 e venerdì 16 ottobre. Non aveva

Emanuele Carmassidi Sofidel.

Paolo Cortidi Okay Paper.

tuttI I vInCItorI delle 10 edIzIonI del

ConCorso

2006Andrea Mazo, Burgo Group

2007Andrea Piazzolla, Gruppo Sofidel Andrea Venturi, Kartogroup Arnaldo Amadei, Smurfit Kappa

2008Gianni Lanzalotta, Cartiera LuccheseBruno Di Iesu, Cartiera Ligure Daniele Aime, P. Karton

2009Domenico Lombardi, Cartiera CerroneRoberto Rovai, SofidelDanilo Dal Masso, P. Karton

2010Aldo Martina, Burgo GroupFausto Martinelli, SofidelRiccardo Nicoletti, Fedrigoni Cartiere

2011Giuliano Borgo, Burgo Group Vincenzo Pardini, Wepa Lucca Stefano Palmieri, Fedrigoni Cartiere

2012Pier Luigi Berti, Fibrocellulosa Giuseppe Gerardi, Meridional Tissue Flavio Cavallin, Burgo Group

2013Massimo Perissutti, Cartiere Ermolli Nicola Barsotti, Ind. Cart. TronchettiFrancesco Antonini, Cartiera dell’Adda 

2014Roberto Pazzaglia, Mondi SilicartGiuseppe Dulvi, Paper DivipacDaniele Parti, Lucart

2015Emanuele Carmassi, Sofidel Andrea Pistoni, Sonoco Alcore/Demolli Ferdinando Tavella, Cartiera Pirinoli Giorgio Deliyannis, Delicarta (Sofidel) Paolo Corti, OkayGuido Bravin, Cartiere Ermolli

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l 28 Novembre Dicembre 2015 l

l ConCorso MIACAr 2015 l

degli appunta-menti prefissati e quindi ha po- tuto visitare li- beramente tutti gli stand.Il successo del MIAC secondo Bravin è dovuto innanzitutto al fatto che riuni-sce i marchi più noti del settore. Inoltre, essendo

fortemente orientato verso il settore del tissue, si è creata, anche dall’estero, una buona fama. “Faccio parte dello staff dell’ufficio tecnico - afferma Guido Bravin - e più precisamente mi occu-po della progettazione e modifica degli

Ferdinando Tavella di Cartiera Pirinoli.

impianti; seguo inoltre la certificazione qualità ISO:9001. Sono stato assunto in Ermolli nella seconda metà del 2014 e questo è il mio primo impiego nel set-tore cartaio, direi pertanto che sono alla scoperta di tale settore”.Anche Ferdinando Tavella è un visita-tore fortunato considerando che era la prima volta che si recava al MIAC per assistere al convegno di Comieco e per visitare gli stand di diversi fornitori. “Tra l’altro, quando sono stato contattato per la comunicazione del premio - ha spiegato Tavella - ho reagito con incre-dulità poiché non ho mai vinto nulla e mi ha fatto molto piacere pensare di essere stato sorteggiato fra migliaia di partecipanti. Essendo alla mia prima visita al MIAC - ha aggiunto - ho apprez-zato l’ottima organizzazione. È un

buon momento di incontro tra i vari operatori del settore, do ve ci si posso no scambia-re idee, cono-scenze tecni- che e devo dire che non guasta anche il tocco di convivialità dato dai vari stand”. Ferdi- nando Tavella lavora in Cartiera Pirino- li da 15 anni, prima come coordinato-re amministrativo, dal 2007 Direttore amministrativo e oggi anche socio e Vice Presidente della neonata cooperativa che ha riattivato lo stabilimento nel 2015. l

Guido Bravindi Cartiere Ermolli.

NEWSSuccessful startup: Voith retrofits Braviken PM 53 to produce new paper grades

Voith has upgraded and successfully commis-sioned the paper machine PM 53 at Hol-

men Paper in Braviken, Sweden. The PM 53 can now produce various paper grades ranging from newsprint to sophisticated SC papers, including the recently developed Holmen UNIQ SC paper. This paper grade in the basis weight range 43-50 g/m is suitable for magazines, catalogs and advertising supplements. As part of the three-week upgrade, Voith replaced the former EcoSoft calenders with a Janus MK 2 calender. The special design of this calender, featuring a 45° incline of the roll stack, meant that the existing Nipco rolls could be reused while achieving a 40 percent

higher line load. The MasterReel reel winder was relocated for reasons of space and fitted with a Luna-Reel rubber roll cover, a minor adjustment that was necessary to be able to produce the higher-quality pa-per grades. The special machine concept of the Janus MK 2 calenders allowed the upgrade to be carried out quickly and efficiently. There was no need for major structural work in the building, as the new calen-der could be placed on the existing paper machine foundations thanks to the 45° incline of the roll stack, putting it on the same level as the paper machine. The inclined stack configuration also provides fur-ther benefits like reduced susceptibility to vibrations, shorter roll change times and very good access. Holmen Paper was happy with the cooperation with Voith and the paper quality as Production Manager Jenny Melander confirms: “The paper was alrea-dy of a very good quality directly after startup”. The rebuild allows Holmen Paper to enhance its fle-xibility, because the PM 53 can switch the calen-der between single, double or multi-nip operating modes at any time without interrupting produc-tion, enabling it to produce paper qualities ranging from matt to glossy and from low to high density. Holmen Paper is part of the Swedish Holmen Group and a major manufacturer of graphic papers. At mills in Braviken and Hallsta in Sweden and Madrid, Spain, it produces high-quality papers for newspa-pers, magazines, catalogs, advertising supplements and books. l

Page 29: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

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Page 30: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

PROSEGUE IL SUCCESSO DELLA MOSTRA INTERNAzIONALE DELL’INDUSTRIA CARTARIA

UN MAGGIOR NUMERO DI STAND E PRIMATO DI PRESENzE NEI PADIGLIONI DEL POLO FIERE DI LUCCA PER IL MIAC 2015, LA MOSTRA INTERNAzIONALE DELL’INDUSTRIA CARTARIA CHE SI SVOLGE OGNI ANNO IN OTTOBRE NEL CUORE DEL DISTRETTO CARTARIO. 270 ESPOSITORI, QUATTRO CONVEGNI DI AGGIORNAMENTO TECNICO/PROFESSIONALE E 5 MILA VISITATORI PROVENIENTI DALL’ITALIA E DA TUTTO IL MONDO PER UNA PANORAMICA A 360 GRADI SULLE TECNOLOGIE DEL SETTORE CARTARIO.

l 30 Novembre Dicembre 2015 l

l reportAge mIAC 2015 l

di: Fabrizio Vallari

5.000 visitatori provenienti da 54 diver-

se nazioni tra CEO, manager, tecnici, direttori di stabilimento, conduttori di macchina e personale di cartiera: la 22ma edizione del MIAC ha confermato il suo ruolo di rassegna leader a livel-lo internazionale nel settore dei mac-chinari, impianti e attrezzature per la produzione, l’allestimento e la trasfor-mazione della carta e cartone.

Page 31: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

p Il momento del taglio del nastro di MIAC 2015 da parte del Prefetto di Lucca, la Dott.ssa Giovanna Cagliostro. A destra il Dott. Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca e Sindaco di Capannori. Da sinistra, il Direttore e il Presidente di Confindustria Lucca, il Dott. Claudio Romiti e la Dott.ssa Cristina Galeotti.

l Novembre Dicembre 2015 31 l

Tra i Padiglioni del Centro Espositivo di Lucca si è registrato il tutto esauri-to per una kermesse a 360 gradi sul settore cartario, un appuntamento irri-nunciabile per l’aggiornamento tecno-logico delle cartiere e dei trasformatori tissue. Con ingresso gratuito e riserva-to agli operatori del settore, il MIAC mette in mostra ogni anno macchinari sofisticati e soluzioni tecnologiche in rapida evoluzione che richiedono una continua riqualificazione professionale. Nelle tre giornate della Manifestazio-ne, i visitatori provenienti da ogni par-

te del mondo hanno potuto incontrare 270 aziende leader del comparto (del-le quali il 40% proviene direttamente dall’estero), per incontri tecnici e com-merciali, oltre a partecipare a convegni internazionali sulle tematiche di mag-gior interesse per l’industria cartaria.

“Alle esposizioni di macchine, impianti e soluzioni d’avanguardia per gestire al meglio le varie fasi del ciclo produtti-vo e di trasformazione di ogni tipo di carta - ha spiegato Gianmaria Pfeiffer, Direttore del MIAC - vengono infatti af-fiancati convegni specifici su argomen-

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l 32 Novembre Dicembre 2015 l

lRepoRtage MIaC 2015 l

ti di primario interesse, con servizio di traduzione simultanea dall’italiano all’inglese e viceversa, ai quali posso-no partecipare gratuitamente tecnici e manager di cartiera e dei trasformato-ri. L’edizione 2015 ha messo in agen-da quattro appuntamenti: due sessioni del Convegno MIAC Tissue sui temi del mercato e delle materie prime, il Con-vegno MIAC Energy di Assocarta e il Convegno MIAC Recycling dedicato al riciclo organizzato da Comieco”. L’edizione 2015 ha visto un MIAC più grande rispetto allo scorso anno. Infatti oltre ai consueti stand ubicati al piano terra (Padiglione e tensostruttura) sono stati allestiti altri 23 stand al piano supe-riore della struttura fieristica, di fronte alla sala Convegni. Un’altra novità è stata la promozione da parte del MIAC, tramite il sito web, comunicazioni dirette e cartellonistica apposita in fie-ra, degli Open House aziendali: alcune aziende espositrici infatti organizzano abitualmente, durante i tre giorni del-la rassegna, degli eventi aziendali per presentare i propri macchinari e tecno-logie ai visitatori della manifestazione. Inoltre il tradizionale Concorso MIACar ha raddoppiato le possibilità di vincita, con ben sei premi in palio per il perso-nale delle cartiere e dei trasformatori di carta e cartone.Manifestazione ufficiale di Assocarta e patrocinata da Assindustria Lucca, il MIAC ha assunto un rilievo sempre più internazionale. A connotare la veste di rassegna world wide nel settore dei macchinari e attrezzature per cartiere, è significativo il dato relativo alle presenze straniere: quasi il 30% dei visitatori arriva infatti da fuori Italia. Di rilievo anche la par-tecipazione della stampa specializzata, con giornalisti accreditati di 24 testa-te da tutto il mondo che affiancano il MIAC come Media Partner istituzio-nali. “Abbiamo avuto numerosi ingres-si dai Paesi dell’Est Europa, Paesi Ara-bi, diverse presenze da Paesi africani e ci sono state registrazioni di cartie-re anche da Australia, Argentina, Stati Uniti d’America, Sudamerica e India. A Lucca - sottolinea Pfeiffer - giungo-no aziende da tutto il mondo durante il MIAC che occupa oggi un posto di primo piano nel panorama fieristico mondiale dell’industria cartaria. Natu-ralmente il MIAC è legato a Lucca -

aggiunge - dove si è sempre svolta la manifestazione a parte due passate edi-zioni in cui per necessità contingenti e non dipendenti da Edipap si è dovuto spostare in altre città. Lucca e il MIAC rappresentano un binomio molto forte. Una città che è il simbolo della carta e il cuore del Distretto Cartario, il più importante d’Italia e uno dei maggiori a livello europeo”. “La dimostrazione dell’ottima edizio-ne appena trascorsa è data dall’asse-gnazione degli stand per il MIAC 2016 che è iniziata poco meno di un mese fa - sottolinea Pfeiffer - e che ha visto la riconferma di quasi il 95% degli Esposi-tori di MIAC 2015, un numero di ricon-ferme davvero molto alto che da un lato ci rende soddisfatti del lavoro fatto ma dall’altro ci riempie di responsabili-tà e ci spinge a cercare di fare sempre meglio, per cercare di offrire un luogo di lavoro ai massimi livelli alle aziende espositrici che ogni anno ci riconferma-no la loro fiducia. Non bisogna dimenticare poi l’aiuto che ci danno le istituzioni di Lucca e non sotto ogni aspetto e punto di vista: Comune di Lucca, Confindustria Luc-ca, Assocarta, Camera di Commercio di Lucca, Lucca Fiere…, sono sem-pre molto attente ai bisogni del MIAC e per questo ringrazio molto la parte istituzionale che sta ‘dietro’ la Mani-festazione”.

Confindustria Lucca, segnali di fiducia dal MIAC

Il MIAC si è aperto con la testimonian-za dell’Associazione Industriali di Luc-ca, di fronte a una platea di operatori del settore ed esponenti delle Istituzio-ni e Autorità Locali. “Abbiamo tagliato il nastro di apertura della 22ma edizio-ne del MIAC ed è con piacere che mi accingo a darvi il benvenuto a nome dell’Associazione Industriali di Lucca, di Assocarta e di Edipap - ha dichiara-to Claudio Romiti, Direttore di Con-findustria Lucca. La cerimonia di inau-gurazione rappresenta l’occasione per rinnovare un ringraziamento agli espo-sitori, molti fedelissimi presenti fin dal-le prime edizioni che hanno permesso di avere a Lucca un numero elevato di visitatori qualificati che portano presti-gio non solo alle attività legate al mon-do della carta, ma a tutte quelle che ruotano intorno alla vita della città, a iniziare da quelle turistico-ricettive. Permettetemi un particolare saluto al Prefetto di Lucca, Sua Eccellenza Dott.ssa Giovanna Cagliostro, che ha sem-pre dimostrato vivo interesse alle atti-vità economiche del nostro territorio e, con il suo forte senso pratico, è sempre stata proattiva e orientata alla risoluzio-ne dei problemi che sono stati portati alla sua attenzione. Il MIAC - ha aggiun-to Romiti - vede crescere il numero di espositori sia italiani che stranieri e si

pGianmaria Pfeiffer, responsabile del MIAC.

uClaudio Romiti, Direttore di Confindustria Lucca.

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lRepoRtage MIaC 2015 l

svolge in un quadro di recupero del settore cartario; ciò nonostante si regi-strano ancora forti preoccupazioni per il settore legate ai costi energetici. Ci aspettiamo tuttavia un segnale di fidu-cia dai numerosi contatti che si attive-ranno all’interno della mostra a servizio dell’industria cartaria, una vetrina che si distingue per la sua unicità, oltre che per la completezza merceologica e per l’attenzione all’aggiornamento tecnico e all’innovazione”.

sostegno di sistema per il settore cartario

Alessandro Tambellini, Sindaco di Lucca

Il MIAC rappresenta l’elemento imme-diatamente visibile di realtà ben più

grandi e complesse presenti sul nostro territorio che tutti noi conosciamo bene. Che l’industria cartaria sia una realtà di grande rilevanza l’abbiamo detto in moltissime occasioni e che accanto ad essa ci sia un settore mec-canico di primissimo piano è un dato di fatto. Quello che mi preme dire oggi con la necessaria forza è che attorno a questa realtà, che tutti noi celebriamo spesso con enfasi, bisogna saper creare quel clima favorevole che le consen-ta di continuare a operare e prospera-re. Sappiamo che l’industria cartaria e tutto ciò che le ruota intorno significa la ricchezza dei nostri luoghi, signifi-ca lavoro e diffusione di un benessere che nelle nostre terre è radicato da tem-

po e che naturalmente ciascuno di noi auspica che possa continuare nel tem-po. Quando si parla di realtà comples-se bisogna parlare necessariamente di sistemi complessi e un ambito produtti-vo integrato come il cartario ha bisogno di un sostegno complessivo, di sistema. Non vorrei che si verificasse una disto-nia - che rileviamo purtroppo a volte in modo palese - tra il mondo della pro-duzione, che corre rapidamente e deve rispettare la competizione con altri uni-versi e il mondo delle decisioni e della politica che rischia di essere rallenta-to. Se questa distonia diventa profonda rischiamo di lavorare male relativamen-te alla nostra capacità di stare sul mer-cato e di non creare quell’atmosfera favorevole attorno alle nostre industrie. Dobbiamo fare scelte politiche di insie-

me attorno a un comparto industriale che è parte fondamentale della nostra ricchezza locale. Sono tra coloro che non ritengono si possa vivere soltanto di turismo e che un territorio intero non possa reggersi solo su questa attività, ancorché così importante e significativa. Viviamo di molte attività insieme e al- cune di essere hanno costituito la no- stra storia e la nostra ricchezza. Mi auguro quindi che si possa collaborare dal punto di vista istituzionale, per far sì che possano ancora continuare ad af-fermarsi in futuro.

per la provincia servono innovazione, creatività e visione

Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca e Sindaco di Capannori

In Italia ci viene riconosciuta da tut-ti la situazione positiva della Lucche-

sia, del suo sistema produttivo e del-la sua tenuta anche nei momenti più drammatici di crisi. Ci vengono ricor-date anche le opportunità che questo sistema produttivo ci presenta, in un momento nel quale si comincia a intra-vedere uno spiraglio di uscita dalla cri-si; opportunità che devono essere colte da tutte le Istituzioni e dalla politica in primo luogo. Quando c’è stato il mio insediamento in Provincia, con la prima assemblea dei Sindaci, ho usato tre parole che vor-

Alessandro Tambellini, Sindaco di Lucca.

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lRepoRtage MIaC 2015 l

rei oggi ricordare, ovvero innovazione, creatività e visione. Credo siano tre fattori che tutti noi - a partire dal ruo-lo e dalle responsabilità che ricopria-mo - dobbiamo avere sempre presenti per vincere la sfida della competitività non soltanto locale ma mondiale. E lo dico a un settore che ha una forte iden-tità territoriale, un grande know-how e un’esperienza che si porta avanti da secoli e che allo stesso tempo ha sapu-to cambiare nel tempo per cogliere le sfide della modernità. Parlando di infrastrutture, finalmen-te dopo oltre 15 anni dall’inizio del-la pianificazione, al Frizzone è stato inaugurato lo scalo merci della Piana.

Penso sia un’opportunità da sfruttare e da mettere a sistema con gli altri sca-li merci presenti sul territorio e colle-gare al Porto di Livorno in un contesto regionale. Anche sull’efficientamento energetico abbiamo un ruolo che dob-biamo giocare fino in fondo. Sul bando del Programma per l’ambiente e l’a-zione per il clima (Life) della Comunità Europea abbiamo presentato un pro-getto per la promozione della mobilità interna, insieme a Lucense e ad alcune aziende ed enti territoriali, che ritenia-mo possa cogliere l’elemento di novità del trasporto elettrico. Sui rifiuti invece esiste un altro impor-tante progetto, Life+ Eco-Pulplast, per il

recupero delle materie pri-me dagli scarti della lavora-zione della carta da macero. Una grande opportunità per evitare che ogni anno si par-li del problema degli scarti di pulper senza mai risolver-lo. Infine il tema della depu-razione e del sistema fogna-rio: nel 2007 è stato firmato un accordo di programma che in questo senso è rima-sto fermo al palo. Occorre il rinnovamento del depuratore di Casa del Lupo e della rete fognaria che serve un comparto che fortunatamente cresce e ha bisogno di risposte che non sono più procrastinabili; altrimenti si rischia di perde-re risorse e di portare al col-

lasso il sistema produttivo delle medie imprese e il sistema igienico ambienta-le della Piana.

le Amministrazioni locali per la tutela di imprese e cittadini

Alberto Baccini, Sindaco di Porcari

Nel nostro territorio si produce cir-ca il 40% del packaging e l’80%

del tissue nazionali con 100 aziende in attività, più di 6 mila addetti, quasi 4 miliardi di euro di fatturato, 835 milio-ni di euro di export con incrementi di volumi produttivi del 4,7%, del 6,5% del fatturato e del 15% di export. Dati particolarmente positivi che testimo-niano il grande tesoro di questa capa-cità produttiva del territorio. Per noi amministratori ciò ci pone davanti a delle responsabilità in merito alla capa-cità di dare risposte concrete a molte questioni, che conosciamo da anni e sulle quali spesso giriamo intorno senza arrivare alle soluzioni. I costi dell’energia non sono ovviamen-te un problema locale, così come quel-li delle materie prime, mentre sul tema delle infrastrutture e sulla gestione dei rifiuti gli Enti locali hanno sicuramente la capacità di dare risposte. Dal pun-to di vista infrastrutturale, per esempio,

p Alberto Baccini, Sindaco di Porcari.

t Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca e Sindaco di Capannori.

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ciò che è stato realizzato al Frizzone deve essere un primo step di un proget-to che ha tutte le condi-zioni per poter diventare un polo logistico e inter-modale di scambio delle merci. L’area è stata messa in sicurezza dal punto di vista idraulico ed è a mio avviso strategica per tutto il comparto produttivo e non soltanto cartario. Sul tema dei rifiuti credo inve-ce si debba approcciare la questione in maniera non ideologica ma prag-matica, facendo attenzio-ne alle nuove tecnologie e non dimenticando che le soluzioni più avanzate devono essere comunque rispettose dell’ambiente e della salute dei cittadini. Un’altra opera deve essere fatta riguar-do la fognatura industriale, un problema del quale si sta discutendo. Serve una forte azione politica perché il gestore faccia investimenti e capisca che il Polo cartario di Lucca è un elemento fonda-mentale della Regione intera. Le azien-de chiedono di conferire una maggio-re quantità nella rete fognaria e non la ottengono e questo può rappresentare un problema.

Il mIAC a lucca, testimonianza del primo distretto Cartario italiano

lucchese del principale Distretto Carta-rio italiano, che è anche uno dei mag-giori a livello europeo. Lo dimostrano i numeri: con riferimento ai dati aggior-nati al 30 giugno 2015 il settore vede la presenza di 162 imprese, 270 unità locali e più di 6 mila addetti. Il Distret-to Cartario è determinante per il siste-ma economico locale perché ha con-tribuito a creare un indotto e una filiera sul territorio economicamente molto importante, con un comparto mecca-nico specializzato nella produzione di macchinari per cartiere che costi-tuisce un’eccellenza a livello mondia-le. Per questo settore si registrano altre 43 imprese, 61 unità locali con oltre 1800 addetti; oltre 300 milioni di euro il valore esportato, in aumento del 29% rispetto al 2014. Si tratta quindi com-plessivamente di una grande realtà pro-duttiva di cui possiamo andare orgo-gliosi e che testimonia il ruolo di traino che l’industria cartaria continua ad ave-re per l’economia provinciale.Indubbiamente in questa fase di con-giuntura economica vi sono difficol-tà che affliggono anche l’industria del Distretto Cartario ma la presenza di così tante aziende al MIAC è una prova di positività e di ottimismo verso il futu-ro. Grazie ad una classe imprenditoria-le che ha saputo investire e continua a farlo nell’ottica del continuo migliora-mento dei processi produttivi, grazie a

maestranze dotate di grande professio-nalità e a un territorio con caratteristi-che ambientali particolarmente favo-revoli, il Distretto Cartario è stato e continuerà a esserlo anche in futuro, la più importante realtà produttiva dell’e-conomia lucchese.

Il cartario italiano mantiene il primato locale e internazionale

Cristina Galeotti, Presidente Confindustria Lucca

Il MIAC è fin dalla sua nascita una vetrina formidabile nel campo della

tecnologia per la produzione e trasfor-mazione di carta e cartone. Durante la fiera si possono conoscere e apprezzare le più moderne tecnolo-gie per quanto riguarda gli impianti e i macchinari ma anche tutte le soluzio-ni all’avanguardia per gestire nel modo migliore le varie fasi del ciclo produtti-vo cartario. Un settore di primo piano con oltre 6 mila addetti che rappresentano il 23% degli addetti totali dell’industria provin-ciale e un fatturato di circa 4 miliardi di euro, pari al 43% del fatturato dell’in-

Giorgio Bartoli, Presidente Camera di Commercio di Lucca.

Cristina Galeotti, Presidente Confindustria Lucca.

Giorgio Bartoli, Presidente Camera di Commercio di Lucca

Il MIAC rappresenta un punto d’in-contro internazionale per il confron-

to di tecnologie e proposte commer-ciali per l’industria cartaria, nonché un appuntamento imperdibile per l’aggior-namento professionale. Certamente è un evento importante per l’economia lucchese che va al di là dell’importanza che la mostra gode a livello nazionale ed internazionale. Il MIAC è il riconoscimento e la testi-monianza della presenza sul territorio

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lRepoRtage MIaC 2015 l

dustria della Provincia di Lucca; cifre che aumentano in modo considerevole se si va a com-prendere anche la meccanica per la carta e l’indotto. È un settore che presenta delle criticità legate ai costi dell’ener-gia e delle materie prime e alla gestione di alcuni fattori pro-duttivi come il recupero degli scarti. Elementi che incidono in modo pesante sul conto eco-nomico delle aziende cartarie, che comunque sono riuscite a mantenere la propria competi-tività agendo principalmente su 4 fattori, che reputo importanti anche per le sfide future.Il primo è l’internazionalizza-zione. L’industria cartaria oggi è fortemente internazionalizzata: una buona percentuale del giro d’affari va all’estero dove ci sono anche siti produttivi ormai da di- versi anni. Il secondo aspetto riguarda l’innovazione tecnolo-gica. Siamo fortunati a operare in un Distretto che è ricco di innovazio-ni nell’ambito cartario che ci permetto-no di essere competitivi. Il terzo aspet-to è la sostenibilità: l’industria cartaria ha capito con largo anticipo che era importante intraprendere scelte strate-giche rispettose dell’aspetto economi-co naturalmente, ma anche di quello

sociale e ambientale. Ciò ha portato a soluzioni innovative nel campo dell’uti-lizzo di risorse come acqua ed energia, che hanno mantenuto alta la reputazio-ne di questo settore, portando anche dei ritorni positivi sul conto economi-co. Infine il quarto fattore riguarda la crescita dimensionale: il cartario ha

già una buona con-centrazione con molti stabilimenti con più di 500 addetti ma il siste-ma ormai impone alle aziende dimensioni maggiori che consen-tano efficienza, razio-nalizzazione e sem-plificazione. Piccolo è bello ma forse non è più competitivo e que-sto vale per tutti gli attori del sistema, com-prese le Istituzioni e le Associazioni di cate-goria. Infine vorrei sof-fermarmi sul tema del lavoro, considerando che l’industria cartaria si appresta a rinnovare il contratto collettivo nazionale. Ci sono stati notevoli miglioramenti

nella regolamentazione del lavo-ro, in particolare con il Jobs Act e con la Legge di stabilità. Questo ci permette di avere dei contrat-ti più flessibili e vantaggi anche dal punto di vista delle esenzioni contributive. Ma è una riforma parziale perché non si è realiz-zata la modifica del quadro delle relazioni industriali. Ciò ha fatto sì che il costo del lavoro sia sle-gato dalla produttività e in parti-colare negli ultimi mesi si sono registrati degli aumenti salaria-li superiori all’inflazione. Una situazione che dovrebbe porta-re al blocco, nei prossimi 30-35 mesi, degli aumenti per recupe-rare la rivalutazione non dovuta.

le Istituzioni al fianco delle imprese per lo sviluppo

Stefano Ciuoffo, Assessore alle attività produttive Regione Toscana

La presenza all’apertura della 22ma

edizione del MIAC è un’occasio-ne per conoscere il Distretto di una realtà economica rilevantissima per la Toscana. Entrare tra i Padiglioni della rassegna mi ha dato una sensazione di positività; finalmente dopo 7 anni si comincia a respirare un’aria di relativa serenità. Uno stato d’animo di ottimi-smo da parte di operatori consapevo-li, che vedono mettersi in fila una serie di elementi che danno il segno di una crisi strutturale che forse è alle nostre spalle. Non in modo definitivo perché non abbiamo ancora messo in campo tutte le azioni che possano fare da pre-supposto a un processo di nuova attivi-tà d’impresa e di innovazione vera, ma che sicuramente hanno gettato le fon-damenta per lo sviluppo delle nostre imprese sui mercati. Alle Istituzioni spetta il compito di affiancare gli imprenditori, di mettere a sistema il quadro istituzionale di riferi-mento e di essere presenti nei momen-ti in cui impattano con la Pubblica Amministrazione, facendosi carico del-

Stefano Ciuoffo, Assessore alle attività produttive Regione Toscana.

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lRepoRtage MIaC 2015 l

la realizzazione del sistema infrastrut-turale del Paese, che purtroppo in que-sti ultimi 20 anni non è decollato. La Toscana rispetto a questo tema non è messa meglio delle altre Regioni e devo riconoscere che realizzare opere pub-bliche e infrastrutture è particolarmente complesso. L’area del Distretto lucche-se della carta è forse fra le più rilevan-ti dell’industria toscana e rappresenta un’eccellenza in termini di esportazio-ni. In questi ultimi anni inoltre il Distret-to ha tenuto le posizioni e nonostante la crisi è riuscito ad aumentare la quo-ta di export. Rispetto a questo modello produttivo di successo dobbiamo fare ciascuno la propria parte. La Regione metterà tutto quello di cui dispone per dare soluzione al sistema dello smalti-mento dei rifiuti che, anche se non è nelle specifiche competenze del mio Assessorato, sarà scuramente un tema che la Giunta affronterà con rapidità. Il problema non riguarda solo l’area lucchese e rappresenta una scommes-sa tutta da disegnare, con conflitti che dobbiamo superare assumendoci le responsabilità di tradurre in azioni con-crete l’opera delle Istituzioni. Lo stesso vale per la questione della depurazio-ne, che ci impone una riqualificazione degli investimenti che sono stati fatti sui territori negli ultimi 30 anni. Non è più pensabile conferire agli impianti centra-lizzati fognature miste; dobbiamo inve-stire insieme reperendo risorse laddo-ve possibile per arrivare a impianti con fognature separate. Siamo tutti consa-pevoli che sono progetti con percor-si lunghi, complessi e onerosi ma sono assolutamente indispensabili per con-tinuare a stare sul mercato ed essere competitivi rispetto allo scenario inter-nazionale. I costi dell’energia sono un altro campo sul quale il confronto tra il Distretto e l’attività industriale deve misurarsi con la politica, individuan-do delle forme possibili di ottimizza-zione. Le imprese del Distretto di Prato ad esempio stanno indagando la pos-sibilità di consorziarsi e diventare una sorta di utente unico a fornitura multi-pla per poter beneficiare di sconti sul-le utenze di gas ed energia. Se questo rappresenta un terreno sul quale pos-siamo recuperare competitività, discu-tiamo se ci sono percorsi normativi da modificare, esplorando tutte le possibili soluzioni. Infine chiedo agli imprendi-

tori del settore di continuare ad investire, come del resto hanno sempre fatto in passato, portan-do innovazione dentro i proces-si, nell’informatizzazione delle aziende e soprattutto nel capita-le umano investendo sulle giova-ni generazioni.

Il distretto Cartario è al riparo dalla crisi

Paolo Culicchi, Presidente Assocarta

Vorrei gettare uno sguardo oltre confine per vedere

cosa significa nel mondo il setto-re cartario che complessivamen-te sviluppa una produzione di circa 400 milioni di tonnellate di carta e cartone. In Europa vale 91 milioni di tonnellate per un fatturato di circa 74,5 miliardi di euro. In questo periodo di crisi, in Italia il cartario è andato meglio delle attese con una stima a fine 2015 di circa 8,8 milioni di tonnellate di pro-duzione e un fatturato di 6,8 miliardi di euro.In presenza di una domanda interna in lieve miglioramento (+0,5% nei pri-mi sei mesi del 2015), l’export costitui-sce un importante fattore di traino con l’1,9% nei primi sei mesi del 2015. I pri-mi 8 mesi del 2015 (5,8 milioni di ton-nellate) hanno evidenziato livelli pro-duttivi al di sopra dello stesso periodo del 2014 e, per l’effetto combinato degli andamenti dei volumi prodotti e ven-duti e dei prezzi, anche il fatturato dei primi 8 mesi risulta in miglioramento dello 0,7% rispetto ai valori del 2014. A livello di singole tipologie produttive, si segnalano buone performance per l’imballaggio (+2,2% nel complesso, con un +3% per le carte e cartoni per cartone ondulato). In aumento anche le carte per usi igienico-sanitari (+1,7%) e le altre specialità (+4,4%). Nuovi cali, invece, nelle produzioni di carte per usi grafici (-3,4% rispetto al periodo gennaio-agosto 2014). Il ridimensiona-mento nel settore delle carte grafiche purtroppo è destinato a continuare, non soltanto in Italia. A livello mondia-

le, infatti, nel decennio 2020-2030 le carte grafiche perderanno mediamente il 2,5% annuo della produzione, men-tre aumenterà la produzione del tissue (2,8%), del cartone ondulato (2,3%) e dei cartoncini (1,9%). Il settore delle carte grafiche vive da alcuni anni un periodo strutturalmen-te difficile, dovuto a un innalzamento continuo del tasso di utilizzo degli stru-menti multimediali da un lato e al calo degli investimenti pubblicitari dall’altro. Negli ultimi sette anni ha perso com-plessivamente circa 850 mila tonnel-late arrivando a circa 2 milioni e 550 mila tonnellate, allineandosi ai volumi produttivi delle carte per ondulatori (2 milioni e 460 mila tonnellate). Le carte per uso domestico e igienico-sanitario saranno invece quelle con il maggior tasso di sviluppo, così come andrà bene anche il cartone ondulato, le due tipologie principali del Distretto Cartario.

Il caro energia, freno alla competitività

In Italia il costo energetico rimane la prima voce di costo per la carta e il cartone, anche in una fase congiuntu-rale senza particolati tensioni sui prezzi dell’energia. Le imprese del settore non riescono tuttavia a beneficiare di que-sta fase congiunturale a causa del con-tinuo aumento degli oneri di sistema

Paolo Culicchi, Presidente Assocarta.

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lRepoRtage MIaC 2015 l

che annulla quasi totalmente il calo dei prezzi delle commodity. Il valore degli oneri di sistema per l’energia elettrica supera ormai il costo dell’energia, men-tre quello per il gas è in rapida ascesa. E dal gennaio 2016 il costo a finanzia-mento delle rinnovabili termiche rag-giungerà il valore di 1 centesimo di euro per mc. Per il cartario significa oltre 30 milioni di euro di spesa annua solo sul fronte gas e oltre 165 milioni di euro l’anno per l’energia elettrica per un totale di circa 200 milioni di euro.Mentre quindi i costi in bolletta aumen-tano rapidamente, le misure di sgravio per gli energivori sull’energia elettrica restano incerte e insufficienti. Si parla di uno sconto massimo del 60% con-tro uno minimo dell’85% in Germania e Francia dove vige, inoltre, un tetto mas-simo al pagamento degli oneri per le imprese energivore pari allo 0,5% del valore aggiunto, nel rispetto delle Linee Guida sugli aiuti di Stato europei. In Italia questa misura (Art. 39 Decreto Legge 22 giugno 2012 n. 83) oltre a essere insuf-ficiente è in gran parte inattuata. Infatti la misura per l’anno 2013 è stata con-gelata, se non verrà prima rilasciata una fideiussione, mentre quella per il 2014, che doveva essere versata entro settem-bre 2015 verrà, forse, erogata entro la fine del 2015. Se poi si fa efficienza e sostenibilità ambientale con l’autopro-duzione, viene tassata anche in modo retroattivo come è avvenuto con l’Art. 24 del Decreto Competitività dello scor-so anno. Questa situazione di svantag-gio rispetto agli altri Paesi europei met-

te ancor più a rischio la competitività dell’industria cartaria italiana, che vede oltre il 44% della produzione comples-siva destinata all’export, con punte del 57% per le carte per usi igienico-sanitari di cui l’Italia risulta il primo produttore europeo, testa a testa con la Germania. E in altri comparti come quello dell’im-ballaggio, delle carte patinate, di quelle speciali, i produttori italiani concorrono con i migliori in Europa.

Le materie prime e la questione dei rifiuti

Lo svantaggio competitivo rispetto agli altri Paesi europei si riscontra anche sul fronte del recupero energetico degli scarti e fanghi di produzione. In Italia, infatti, la percentuale destinata al recu-pero energetico è calata al 13,3%, ben lontano dai livelli della media europea che si attesta al 58%. Da tali residui derivati dalle attività di riciclo sareb-be possibile estrarre ogni anno l’equi-valente di 56.000 tonnellate di petro-lio per un valore, fissato il prezzo del barile a 50 dollari, di oltre 24 milioni di dollari.Sul fronte materie prime invece le car-tiere europee hanno visto lievitare i costi di approvvigionamento di mate-ria prima vergine a fibra corta di oltre il 31% (cellulosa bianchita di eucalip-to BEK, rincarata in dollari del 7%) nei primi 8 mesi del 2015, in presenza di un deprezzamento medio dell’euro sul dollaro di oltre il 18% (rispetto ai primi 8 mesi del 2014). Per le qualità a fibra lunga, nonostante continui ritocchi in

ribasso delle quotazioni in dollari dall’i-nizio del 2015 (-6/7% nei primi 8 mesi per la cellulosa bianchita di resinose NBSK), l’aumento del costo in euro è stato di oltre il 14%. Relativamente invece alla carta da riciclare utilizzata principalmente nel-la produzione di carte e cartoni per imballaggio, nei primi 8 mesi del 2015 il consumo si è collocato al di sopra dei livelli 2014 (+1,4%). In contrazio-ne invece i volumi importati mentre l’export è in ripresa (+11,8%), in con-seguenza del ritorno all’aumento dei flussi verso l’area Asiatica che rappre-sentano il 73% del nostro totale delle esportazioni e principalmente verso la Cina (58% del totale export). Infine una nota positiva riguarda gli investimenti. Nonostante le difficoltà dovute al lun-go periodo di crisi, gli imprenditori del settore non hanno trascurato i necessa-ri interventi di ammodernamento degli impianti, investendo annualmente quo-te comunque non trascurabili del fattu-rato: circa il 7% in media nel triennio 2006-2008, oltre il 5% in media negli anni successivi. È importante continuare a investire in ricerca e innovazione. Abbiamo la for-tuna di avere Horizon 2020, il Program-ma di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissio-ne Europea che mette a disposizione 80 miliardi per la ricerca negli Stati membri. Ora dobbiamo recuperare il tempo perduto e mettere a frutto una collaborazione più stretta fra l’impren-ditoria e i centri di ricerca. l

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I PRODOTTI DI LEGNO E CARTA

TRATTENGONO I GAS SERRAUNA PARTE DEL CARBONIO CHE GLI ALBERI RIMUOVONO

DALL’ATMOSFERA RIMANE FISSATO NEI PRODOTTI A BASE

DI LEGNO E CARTA PER TUTTA LA LORO VITA UTILE. I

PRODOTTI DI CARTA E LEGNO SONO PARTE INTEGRANTE

DI UN CICLO SOSTENIBILE DI PRODUzIONE E CONSUMO.

l 46 Novembre Dicembre 2015 l

l AmbIente l

di: Assocarta (estratto da “Wood and Paper Products Store Greenhouse Gases”

- edito da AF&PA American Forest & Paper Association)

Le foreste mondiali - e i prodotti di legno e carta che ne derivano - sono uniche nella loro capacità

di rimuovere e trattenere l’anidride car-bonica. La filiera internazionale foresta-carta svolge un ruolo climatico cruciale

grazie alla capacità delle foreste di sot-trarre l’anidride carbonica - il principale gas serra - dall’atmosfera e di immagaz-zinarla. Il carbonio trattenuto negli al-beri continua comunque a esserlo nei prodotti forestali. La natura rinnovabile delle foreste, la capacità di recupera-re e riciclare i prodotti finali che se ne ricavano e il forte affidamento dell’in-dustria sulla bioenergia da biomasse di legno, fanno dell’industria forestale

e cartaria un interlocutore chiave per la ricerca di soluzioni al problema del cambiamento climatico.

Le foreste rimuovono l’anidride carbonica

Le foreste svolgono un ruolo crucia-le nel ciclo globale del carbonio. La corretta gestione forestale, il costante miglioramento della produttività delle foreste e il rimboschimento rappresen-tano un sistema ottimale per sottrarre carbonio dall’atmosfera. Globalmente ci sono 3.9 miliardi di ettari di foresta ad alta copertura che assorbono miliar-di di tonnellate di carbonio, sopra e sot-to il suolo. Noto come «sequestro del carbonio», il processo ha inizio quando i giovani alberi in fase di crescita assor-

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SADAS pagina dicembre.indd 1 08/10/15 15:55

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l 48 Novembre Dicembre 2015 l

l Ambiente l

bono l’anidride carbonica ed emettono ossigeno. Secondo il Gruppo Intergo-vernativo sui Cambiamenti Climatici, dal 12 al 15% delle previste emissioni di gas serra derivanti da combustibili fossili (fino al 2050) potrebbero esse-re bilanciate dall’azione delle foreste. Anche se l’industria forestale possiede una percentuale relativamente picco-la delle foreste mondiali, essa occupa comunque un ruolo di primo piano nel- la promozione e nel sostegno di una ge- stione forestale sostenibile di tutte le aree a copertura boschiva.La filiera dell’industria dei prodotti fore-stali ha sviluppato pratiche che testimo-niano l’impegno di questo settore per il mantenimento di una gestione delle risorse forestali a lungo termine. Più di 110 milioni di ettari di aree a copertura forestale sono certificati da programmi di gestione forestale sostenibile. Questa cifra include foreste verifica-te da soggetti indipendenti secondo 2 sistemi internazionali, oltre a più di 40 sistemi nazionali.

I prodotti forestali trattengono

l’anidride carbonica Una parte dell’anidride carbonica che gli alberi sottraggono dall’atmosfera rimane immagazzinata nei prodotti di carta e legno durante tutta la loro esi-stenza. Il taglio e la lavorazione dei pro-

dotti forestali trasferiscono in sostanza il carbonio da un serbatoio di carbo-nio - la foresta - a un altro - ossia il ser-batoio del prodotto. Il Gruppo Intergo-vernativo sui Cambiamenti Climatici riconosce che il carbonio contenuto in questi prodotti continua a essere sot-tratto dall’atmosfera e, talvolta, come nel caso dei materiali da costruzione, questi prodotti rimangono in uso per lunghi periodi di tempo.Con l’aumento della domanda mondia-le di prodotti forestali cresce la quanti-tà di carbonio trattenuta nel serbatoio costituito dal prodotto, e si sottrae così l’anidride carbonica dall’atmosfera con-trobilanciando le emissioni di gas serra. Una parte rilevante di questo carbonio rimane immagazzinato nei prodotti per almeno 100 anni, sottraendo così in modo permanente l’anidride carbonica dall’atmosfera. Sottrarre l’anidride car-bonica dall’atmosfera è una caratteri-stica specifica dei prodotti forestali che non può essere riscontrata in altri mate-riali. Dati recenti indicano che la quan-tità di carbonio trattenuta nei prodot-ti di legno durante l’uso varia dal 5 al 25% del carbonio presente nella mate-ria prima di origine. Inoltre, i prodotti di carta e cartone contengono fino al 7% del carbonio originario. Si tratta, quindi, di una quantità signifi-cativa di carbonio trattenuta in prodotti che rispondono a bisogni sociali, con-

tribuiscono al benessere economico e bilanciano una parte considerevole del-le emissioni generate dalla produzione di questi beni primari. Questa capaci-tà del prodotto di assorbire carbonio dall’atmosfera e trattenerlo è una par-te importante del ciclo del carbonio dell’industria. In ragione del prodotto coinvolto, la quantità di carbonio trat-tenuta nei prodotti di legno e carta può raggiungere il 25% del carbonio pre-sente nella materia prima.

Il riciclo allunga la vita dei prodotti

Recuperare il legno e la fibra a fini di riciclo rappresenta un altro lato del ciclo del carbonio dell’industria. Il rici-clo riduce le emissioni prodotte dalle discariche ed evita così le emissioni di metano. Recuperare il legno e la fibra a scopo di riciclo porta con sé ulteriori benefici per il clima. I prodotti a base di legno e carta ven-gono utilizzati e ri-utilizzati a lungo dal-la società e questo uso a lungo termine aumenta i tempi di stoccaggio del car-bonio contenuto nei prodottiLo sforzo dell’industria dei prodotti fo- restali di recuperare quantità sem-pre maggiori di legno e fibra condu-ce anche a corrispondenti riduzioni di emissioni di gas serra derivanti dal-la messa in discarica. Riciclare legno e carta dopo l’uso, invece di inviarli in discarica, riduce le emissioni di meta-no e di anidride carbonica. L’industria dei prodotti forestali ha incrementato in maniera considerevole le proprie attivi-tà di riciclo. I tassi mondiali di recupero della fibra - in quanto a percentuale del consumo domestico - sono molto ele-vati, e variano dal 40 al 60%.

Produzione e risparmio energetico

Nel corso degli ultimi 10 anni l’industria cartaria ha migliorato in modo conside-revole la propria efficienza energetica. Con la crescita della popolazione mon-diale e il miglioramento degli standard di vita anche la domanda di prodot-ti cartari è aumentata, creando valore aggiunto alla vita di un numero sempre maggiore di persone. Ciò nondimeno, lungo l’ultimo decennio si è registrata una riduzione delle quantità di gas ser-ra emesse per tonnellate di produzio-ne. A livello locale, le emissioni di gas

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PrintStar™ EcoLife™

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l 50 Novembre Dicembre 2015 l

l Ambiente l

I prodotti di legno e di carta sono parte del ciclo

del carbonioLe varie attività di cui è composta la filiera dell’industria forestale-carta-ria rappresentano un momento unico e inscindibile del ciclo del carbonio. Usando acqua, nutrienti e anidride car-bonica, la fotosintesi trasforma nei gio-vani alberi l’energia solare in fibre di legno. Durante il processo di crescita, gli alberi assorbono l’anidride carboni-ca dall’atmosfera ed emettono ossigeno. I prodotti a base di legno e di carta che derivano dal legno continuano a tratte-nere l’anidride carbonica, in alcuni casi per decenni o più. Dopo essere sta-ti utilizzati, i prodotti possono essere recuperati come materia prima secon-daria o come fonte energetica e iniziare così una nuova vita. In questo modo la

foresta e il ciclo cartario del carbonio rimangono chiusi e bilanciati. L’indu-stria foresta-carta raccomanda con for-za che le politiche sul clima riconosca-no questo ciclo del carbo-nio, che può essere utilizzato a beneficio dell’am-biente in maniera sostenibile. Il contri-buto dell’industria alla produzione di energie rinnovabili deve essere ricono-sciuto. I prodotti della filiera foresta-carta devono essere utilizzati e riciclati come prodotti utili il più a lungo possi-bile. Essi non dovrebbero essere recu-perati a fini energetici se non al termi-ne della loro esistenza utile. Il loro uso dovrebbe venire ampiamente sostenu-to e promosso nella società, affinché si possa beneficiare appieno del sostan-ziale vantaggio derivante dall’azione di sequestro del carbonio da parte dei prodotti di legno e carta. l

serra dell’industria cartaria sono dimi-nuite tra il 7 e il 36% per tonnellata dal 1990 al 2000. Questa diminuzione è stata determinata da una maggiore effi-cienza energetica dei processi di pro-duzione, dal passaggio a combustibili a minore emissione di carbonio e dall’in-cremento nell’uso di biomasse com-bustibili. In Giappone, per esempio, il consumo specifico di energia è diminu-ito del 44% tra il 1970 e il 1990. L’industria è impegnata a migliora-re ulteriormente la propria efficienza energetica. Ciò nonostante, le azio-ni tempestive intraprese dall’industria sono state efficaci e sforzi ulteriori rap-presentano una sfida.

Uso di energie rinnovabili: biomassa

La biomassa è una fonte energeti-ca importante per l’industria foresta-le; essa rappresenta più del 50% del consumo totale di energia in Europa, America e Canada. La biomassa ad alto contenuto di energia - che trae origine da trucioli di legno, corteccia, segatura e liscivi recuperati dai processi di taglio e di lavorazione - è anidride carboni-ca atmosferica sequestrata dall’albero durante la sua fase di crescita e trasfor-mata in carbonio. Quando i combusti-bili a biomassa vengono bruciati, l’a-nidride carbonica emessa è l’anidride carbonica trattenuta dall’albero durante la crescita. L’IPCC sostiene che le emis-sioni da biomasse non incrementano la concentrazione in atmosfera di anidri-de carbonica. Il ciclo foresta-carbonio è un ciclo chiuso: la crescita di nuove piante assorbirà ancora una volta que-sta anidride carbonica.

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SISTEMA DI CONTROLLO QUALITà

PERFORMANCE FINGERPRINTCOME MIGLIORARE MISURE E CONTROLLO

l 52 Novembre Dicembre 2015 l

l teCnologIA In CArtIerA l

di: ABB Italia Spa

Problemi comuni: l’utilizzo dei con- trolli in direzione longitudinale (MD, Machine Direction) e tra-

sversale (CD, Cross Direction) diminui-sce nel tempo, favorendo così l’aumento dei problemi legati alla qualità del pro-dotto e alle rotture carta; l’aumento dello scetticismo degli operatori sull’affida-bilità delle misure degli scanner e sulla loro reale utilità; la variabilità dei valori MD e CD delle bobine è superiore alle aspettative comparata agli standard di settore; il tempo improduttivo causato dall’inefficienza dei controlli dei sistemi QCS, è superiore alle aspettative.

SoluzioneIn questo scenario, è facile intuire come un QCS sotto-utilizzato non consenta di migliorare la produzione e soprattut-to la qualità; QCS Performance Finger-

print aiuta a individuare rapidamente gli ostacoli che impediscono di migliorare misure e controlli, suggerendo azioni correttive per incrementare produttività e qualità, riducendo i costi.QCS Performance Fingerprint genera un piano di miglioramento (benchmark) con una proiezione dei vantaggi eco-nomici. È un servizio non invasivo, ese-guibile da remoto o in sede operativa; impiega metodi di comprovata validi-tà per l’analisi dei dati e si effettua con strumenti di ultima generazione ABB.Il servizio Quality Control Performance Fingerprint mette in evidenza i vantaggi legati a un miglior impiego dei sistemi QCS come: miglioramento della reddi-tività degli investimenti nei sistemi di controllo; aumento della fiducia degli operatori nella precisione delle misu-re di processo e nell’efficacia dei con-trolli automatici di processo; aumento della disponibilità, della produzione e

della qualità. Il servizio Quality Control Performance Fingerprint di ABB met-te a disposizione validi strumenti per misurare e analizzare le performance dei sistemi QCS; offre un servizio fon-dato su solide competenze nel campo della misura e del controllo di proces-so; si basa su analisi di benchmark dei dati a fronte delle migliori performance globali di settore e fornisce Report det-tagliati che evidenziano le opportunità di miglioramento. QCS Performance Fingerprint esegue raccolta dati, ispezioni visive e analisi numeriche dei seguenti indicatori chia-ve di performance (KPI):

1. Capacità produttivaLa variabilità della produzione giorna-liera è indice di un utilizzo subottimale delle macchine. Questo modulo valuta i dati contenuti in 30 giorni di Rappor-ti Turno/Giornata standard del QCS e

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(Domanda Brevetto Depositata)

PROBLEMI D’ARIA IN PARTE COSTANTE?...

...WASC!!!IDROCIClOne CIlInDRICO SePARATORe D’ARIA PeR ACQUA BIAnCA

l’apparecchio è un idrociclone diretto a bassa perdita

di carico che utilizza la forza centrifuga generata da un

vortice per separare l’aria leggera dall’acqua bianca più

pesante, ed è più efficiente del tradizionale silo pit che,

a causa della forza di gravità molto più debole, può ri-

muovere parzialmente soltanto l’aria libera.

Un intenso vortice è ottenuto convertendo l’energia

di pressione, fornita all’acqua bianca da una pompa,

in energia di rotazione grazie ad un canale di ingresso

rettangolare a spirale che elimina le turbolenze e riduce

le perdite di carico.

l’acqua bianca, prelevata dal canale sotto la tela, è

pompata al separatore WASC in cui la forza centrifuga

generata dal movimento a spirale spinge l’acqua più pe-

sante all’esterno contro la parete del ciclone, permet-

tendo alla fase più leggera (aria libera, dispersa ed in

soluzione) di migrare verso il centro, messo sotto vuoto.

l’acqua bianca disaerata esce attraverso un tubo tan-

genziale, opposto all’ingresso, e viene mandata o al silo

pit esistente, o ad una nuova piccola torre d’acqua per

le diluizioni della pasta.

l’aria, raccolta al centro, viene estratta a mezzo di due

tubi assiali collegati ad un vuoto esterno.

• Portata (max): 50000 l/min• Perdita di carico (max): 60 kPa• Dimensioni (max): diam.1,0m x lungh. 5,0m• Vuoto richiesto (max): 5000 l/min / - 40 kPa• Installazione: Orizzontale o Verticale

la soluzione ITALIANA: n SemPlICe n effICIenTe n AffIDABIle n eCOnOmICA

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l 54 Novembre Dicembre 2015 l

l Tecnologia in carTiera l

quantifica i trend di produzione gior-nalieri, la variabilità e l’ampiezza. Una volta misurati gli standard di variabili-tà, è possibile intervenire per ridurre le variazioni della produzione giornaliera, aumentare automaticamente la produ-zione e migliorare l’utilizzo delle mac-chine. Questo modulo mette anche in correlazione i trend di produzione le- gati a turnazione, utilizzo dei controlli e tempo improduttivo. Il modulo deter-mina la quantità di prodotto vendibile che è possibile realizzare riducendo la variabilità della produzione giornaliera.

2. Utilizzo dei controlliSe esistono funzioni in grado di miglio-rare la qualità della carta, è assurdo ignorarle. C’è un rapporto diretto tra il tempo di utilizzo dei controlli automa-tici e la fiducia che gli operatori ripon-gono nel sistema QCS. Questo modulo valuta i Rapporti Tur-no/Giornata standard del QCS e misura la percentuale di tempo in cui vengono utilizzati, per ogni turno, i controlli MD e i controlli del profilo. Un basso utilizzo dei controlli può indi-care problemi fisici della macchina; un valore di utilizzo medio può rivelare problemi nell’addestramento del per-sonale o nel tuning; un’alta percentuale di utilizzo evidenzia la necessità di test

invasivi per calibrare ulteriormente le performance di controllo.

3. Variabilità delle bobinePer ogni bobina prodotta, il QCS gene-ra un report contenente, oltre i dati di produzione, i dati statistici delle misu-re dei sensori (VPA, Variation Partition Analysis). Questo modulo analizza le informazioni contenute in 30 giorni di Rapporti Bobina, definisce le per-formance e le confronta con gli stan-dard di settore, calcolando la variabili-tà totale delle bobine e la distribuzione energetica in una bobina di carta. Esa-minando la variabilità delle misure, l’u-tilizzo dei controlli e il processo nel suo insieme, l’analisi permette di individua-re le opportunità di miglioramento.

4. Stabilità dei sensoriIl punto di forza del sistema QCS sono i sensori. Ripetibilità, affidabilità e pre-cisione delle misure sono fondamentali per migliorare la qualità e la produzio-ne. Questo modulo valuta i dati conte-nuti in 30 giorni nei rapporti standard di ABB che definiscono i valori delle tarature, i campioni statici (Check Sam-ples) e campioni di calibrazione. Applicando metodi numerici a questi dati è possibile definire e quantificare le performance dei sensori. Se i sensori

non vengono utilizzati, o se non sono ben calibrati, il QCS non funziona a dovere. Per sfrutta-re appieno il QCS, è essenziale avere sensori calibrati e utiliz-zarli correttamente.

5. Analisi del Tuning/Setup dei Controlli

Esistono molti parametri di rego-lazione e setup che consentono di utilizzare il QCS in modo flessibile e ottimale, in base alle esigenze di produzione. Nel corso del tempo, però, per via dei cambiamenti che interven-gono nella produzione, nella strumentazione, negli attuatori e nel personale operativo, que-sti valori possono subire lievi variazioni che compromettono il buon utilizzo dei sistemi. Que-sto modulo utilizza le schermate standard del QCS per valutare la precisione alla luce di anni di

feedback specialistico sulle impostazio-ni applicative dei QCS. L’analisi aiuta a capire se i controlli rientrano o meno in un range accettabile.

6. Diagnosi, implementazione e mantenimento

I servizi QCS Performance Fingerprint adottano una metodologia in tre fasi: diagnosi, implementazione e mante-nimento. La fase 1, la diagnosi, forni-sce un report dettagliato con i risultati dell’analisi, un benchmark delle perfor-mance e un piano di miglioramento con il relativo ROI. Una volta individuate le opportunità di miglioramento, si pas-sa alle fasi 2 e 3, implementazione e mantenimento, intervenendo concreta-mente per aumentare le performance e creare le basi di un miglioramento con-tinuo. In aggiunta ai servizi QCS Perfor-mance Fingerprint è disponibile un ser-vizio di implementazione delle opzioni migliorative. Le opzioni migliorative approvate si possono implementare in un’unica soluzione oppure scaglionare nel tempo, cominciando con le azio-ni che portano il vantaggio economi-co più consistente. ABB assiste il clien-te nell’implementazione degli interventi migliorativi, collaborando con i tecnici e il personale di fabbrica per raggiungere il livello di performance desiderato. l

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FORNITORI DIMACCHINE TISSUE: FAI LA TUASCELTA!IL CONVEGNO MIAC TISSUE SI OCCUPA DI

SVILUPPO TECNOLOGICO PER LA

PRODUzIONE DI CARTE TISSUE,

CON UN INCONTRO TECNICO DI

STUDIO E APPROFONDIMENTO

ALL’INTERNO DELLA

MOSTRA INTERNAzIONALE

DELL’INDUSTRIA CARTARIA DI

LUCCA, DOVE I PROTAGONISTI

SONO LE AzIENDE DEL SETTORE

CHE PRESENTANO LE SOLUzIONI

IMPIANTISTICHE PIù

INNOVATIVE E I PIù RECENTI

CASI DI SUCCESSO

REALIzzATI IN CARTIERA.

l 56 Novembre Dicembre 2015 l

l Convegno mIAC tIssue - prImA sessIone l

di: Fabrizio Vallari

L’industria cartaria rappresenta uno dei grandi settori dell’industria manifatturiera italiana. Elementi caratte-rizzanti di questo comparto sono l’efficienza, non solo

energetica, la flessibilità e l’innovazione. Il settore significa non solo produzione ma anche tecnologia, dai macchinari per il converting alle intere linee produttive caratterizzate da elevati livelli di automazione e tecnologia altamente specia-lizzata che viene esportata in tutto il mondo. Il rapporto è biunivoco: la forza dell’indotto dei macchinari e delle attrezzature trova ampia giustificazione nella dimensio-ne produttiva cartaria italiana, mentre la capacità produttiva trova linfa vitale nel supporto tecnologico fornito dallo stesso indotto. Senza contare che se il fatturato del settore in Italia è

di circa 7 miliardi di euro, tutta la fi- liera genera un giro d’affari di circa 31 miliardi di euro e costituisce il 5% dell’occupazione manifatturiera complessiva. E nonostante le difficol-tà dovute al lungo periodo di crisi, gli imprenditori del settore non hanno mai trascurato i necessari interventi di adeguamento ed efficientamento dei propri impianti, investendo an-nualmente quote pari a oltre il 5% del loro fatturato.

La prima Sessione del tradizionale Convegno MIAC Tissue è concentrata sui fornitori di macchine tissue, sulle tecnologie e servizi che propongono al mercato e su come si differen-ziano gli uni dagli altri, con presentazioni ed esempi concreti da parte di ciascun fornitore. Moderato da Bodo Kottwitz della società tedesca B Kay-Tissue Advice, il Convegno si è svolto durante la prima giornata della 22ma edizione del MIAC arricchendo l’agenda dei Convegni della Mostra Inter-nazionale dell’Industria Cartaria, organizzata fin dalla sua prima edizione per l’aggiornamento tecnologico del perso-nale di cartiera e dei trasformatori. In questo numero di Carta & Cartiere vengono riportate le testimonianze delle aziende presenti sul podio dei relatori, con gli interventi, nell’ordine, di A. Celli Paper, di Toscotec e Milltech con il case study della cartiera Wepa Cassino, di

Bodo Kottwitz, moderatore del Convegno MIAC Tissue.

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l Novembre Dicembre 2015 57 l

Valmet con il contributo di Lucart Group Castelnuovo, di Voith Paper e infine di Novimpianti con il caso della cogene-razione con turbina a gas di Ideal Cart.

monolucidi o yankee Dryers sono considerati, da sempre, il fulcro di una macchina per la produzione della carta tissue. Rispetto ai primi yankee Dryers del 1800 ci sono stati pochi miglioramenti significativi nel corso del tempo tra i quali si possono evidenziare: mantello con scanalature; estrazione condensa con Outrigger Straws; eliminazione della corro-sione tra mantello e testate; metallizzazione del mantello e yankee per Pressa a Scarpa. Il passo successivo è stato il

radicale cambiamento del materiale di fabbricazione, ovvero l’acciaio invece della ghisa. Le ragioni principali per le quali si è pas-sati dalla ghisa all’acciaio sono la scarsa disponibilità di fonderie specializzate, gli elevati costi di esercizio di una fonderia attrezzata per produrre grandi fusioni e il miglioramento della qualità della Metal-lizzazione (negli ultimi 20 anni la quali-tà dei rivestimenti metallici è migliorata significativamente). Tra le ragioni della diffusione dell’acciaio vi sono anche la maggiore capacità essiccante e il miglio-re trasferimento di calore, la maggiore affidabilità del materiale con fattori di sicurezza inferiori e nessuna limitazione delle dimensioni (possibilità di costruire grandi diametri e larghezze). Non esiste

Clive Butler, Product Manager Yankee Dryers A. Celli Paper.

steel Yankee dryers: the new steps in their evolution

Clive Butler, Product Manager Yankee Dryers A. Celli Paper

Specializzata in soluzioni di sistema tec-nologicamente avanzate per impianti

completi chiavi in mano, nella realizzazio-ne e ricostruzione di Macchine Continue tissue e di ribobinatrici per tissue e carte ste-se e cartone, A. Celli Paper offre ai propri clienti cilindri monolucido scanalato in ghi-sa o acciaio con diametro da 10 a 22 pie-di che garantiscono elevata efficienza alle alte temperature, alta velocità di soffiaggio, sistemi di recupero dell’energia opzionali, asciugamento uniforme, bilanciatura G 2.5, isolamento delle testate (domanda di bre-vetto internazionale in attesa) e conducibi-lità termica globale sino a 745 W/m2/K. I

Sponsor della Sala Convegni di MIAC 2015 è stata la Voith Paper.

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l 58 Novembre Dicembre 2015 l

l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

inoltre il problema della contrazione centrale nella fusione in ghisa (nessuna porosità o fughe di vapore attraverso il man-tello), non c’è alcuna fusione di scarto e infine si ha la ridu-zione dei rischi di ritardo nella consegna.Gli svantaggi invece sono sostanzialmente due: il primo è la metallizzazione necessaria all’avviamento con l’impossibilità di verificare il bombè prima della metallizzazione e il secon-do è dato dal controllo periodico delle saldature. A. Celli Paper vanta una lunga e collaudata esperienza nel-la fabbricazione e ricostruzione delle macchine tissue con capacità di produzione giornaliera fino a 260 tonnellate. Elet-trificazione, controlli software e automazione sono realizzati da un team interno di ingegneri per ottimizzare le prestazio-ni complessive dell’impianto e garantire un’assistenza 24/7. Sistemi di movimentazione rotoli e imballaggio completa-no la linea e la gamma dei servizi. Tutte le attività A. Celli sono orientate a offrire ai clienti soluzioni garantite e collauda-te da un’ampia attività di ricerca e sviluppo che, sin dalla fonda-zione, ha rivestito un’importan-za strategica per l’azienda. La progettazione di uno yankee in acciaio deve avere obiettivi ben precisi di sicurezza, di massi-ma capacità di evaporazione e di minimi costi di fabbricazio-ne da un lato e di manutenzione dall’altro.A. Celli è in una posizione qua-si unica perché è in grado di offrire yankee sia in ghisa che in acciaio e quindi può analizzare meglio di altri costruttori le ten-denze del mercato. Negli ulti-mi tre anni tutti i nuovi yankee ordinati ad A. Celli sono stati in acciaio. L’acciaio è un materiale

più affidabile e le sue proprietà meccaniche sono costanti; la ghisa è meno omogenea e le sue caratteristiche sono meno costanti. Pertanto i fattori di sicurezza devono essere mag-giori per la ghisa. L’acciaio ha una maggiore resistenza alla rottura con una conducibilità termica praticamente identica alla ghisa. Con l’acciaio inoltre la profondità delle scanalature può essere maggiore poiché non esiste la contrazione centra-le che nella Ghisa è causa di porosità passanti. Passando da ghisa ad dcciaio occorre domandarsi infine qua-li caratteristiche occorre mantenere inalterate e quali invece devono essere differenti. Nella valutazione, il cliente viene assistito in ogni progetto, passo dopo passo e fianco a fianco in modo da garantire la massima performance e affidabilità, grazie a oltre 70 anni di esperienza che vanta l’azienda nel settore.

Giorgio Matteo Marrano, Sales & Applications Engineer Toscotec.

Luca Linari, General Manager Milltech.

Ammodernamento di un complesso industriale tissue con principali obiettivi la riduzione dei consumi e l’incremento della produzione: il caso di WepA Cassino

Giorgio Matteo Marrano, Sales & Applications Engineer Toscotec Luca Linari, General Manager Milltech

La cartiera di Cassino, oggi di proprie-tà di WEPA Italia, nasce nel 1989 sot-

to la proprietà del Gruppo Scala, con un ambizioso progetto di riqualificazione industriale dell’intera area circostante. La macchina continua installata era in origi-ne una De Pretto - Escher Wyss doppio formato, con configurazione “Tisco For-

mer S-wrap”, monolucido in ghisa da 18 piedi e velocità ope-rativa massima pari a 1800 m/min (di fatto mai raggiunta fino all’anno 2010). La macchina era dotata di una cassa d’afflus-so a doppio strato con l’obiettivo di produrre carta tissue di elevata qualità ottimizzando l’utilizzo di fibra lunga e corta, secondo il “trend tecnologico” tipico del periodo. Si trattava infatti, all’epoca dell’installazione, di una delle macchine più all’avanguardia in Europa per la produzione di carta tissue. Nel corso degli anni, a causa dei normali avvicendamenti produttivi, la cartiera e l’intero impianto di produzione han-no subito un “invecchiamento” tecnologico rispetto al target di riferimento. A fine 2008, con l’avvento del Gruppo Wepa, la Direzione di stabilimento ha voluto allineare l’impianto a nuovi standard sia tecnologici che energetici. In tale conte-sto Toscotec ha partecipato attivamente alle modifiche, por-tando, congiuntamente con la Cartiera, la macchina alla sue attuali condizioni operative. Le modifiche studiate e realiz-zate nel corso degli anni hanno riguardato nel 2010 la rico-struzione della macchina in Crescent Former, nel 2014 la

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l 60 Novembre Dicembre 2015 l

l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

ricostruzione della sezione Cappe e Air System e nel 2015 la ricostruzione della Preparazione Pasta.

Ricostruzione della macchina continuain crescent former

La macchina continua è stata ricostruita in Crescent Former con i seguenti obiettivi: miglioramento della operatività di impianto (runnability); aumento della velocità operativa; faci-litazione nella gestione della manutenzione di macchina; miglioramento della qualità del prodotto finito; riduzione dei consumi energetici.La ricostruzione è risultata fattibile con minimi cambiamen-ti strutturali, minimizzando quindi il costo di investimento e nel contempo massimizzando il risultato ottenibile. Nel det-taglio, il giro tela è stato semplificato passando dalle originali due tele a una singola (quella esterna), mantenendo presso-ché inalterata la posizione della cassa d’afflusso e la sezione feltro. Grazie a queste modifiche, realizzate durante un breve fermo macchina nella pausa natalizia, la macchina ha visto incrementare notevolmente la facilità di gestione (operativi-tà e manutenzione); inoltre è stato ottenuto un beneficio in termini di qualità della carta prodotta allineando il processo di produzione alla più recente tecnologia Crescent Former con le conseguenti migliorie sulla formazione del foglio, sulla gestione del formato e sulla grammatura.Le geometrie sono state studiate in modo tale da consentire un idoneo e ottimale distacco tra tela e feltro, ottimizzando il processo di formazione del foglio. Grazie alla modifica è stato possibile raggiungere la velocità operativa di 1800 mt/min con un incremento medio della produttività dell’8%. Il consumo specifico totale (elettrico + termico) di energia si è ridotto del 9%.

La ricostruzione della cappa Nell’agosto 2013 Milltech (oggi Toscotec Spa) ha realizzato una ricostruzione del sistema cappe/Air System della macchi-

na continua, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici, migliorare l’operatività dell’impianto e aumentarne le presta-zioni di asciugamento. La cappa, originale del 1989, presen-tava problematiche di tipo strutturale, manutentivo e di sicu-rezza e non permetteva un’efficace riduzione dei consumi, derivando da un progetto vecchio oramai di 25 anni.Milltech ha fornito una cappa duo-system di nuova genera-zione SMART-eMT, sviluppata secondo le più moderne tec-nologie disponibili e con l’ausilio della fluidodinamica com-putazionale (CFD) al fine di raggiungere i target richiesti dal cliente. La ricostruzione aggiuntiva degli azionamenti elettri-ci, passati da corrente continua ad alternata, ne ha incremen-tato ulteriormente l’affidabilità e l’efficienza.Anche in questo caso l’intervento è stato realizzato in tempi ristretti, durante la fermata estiva. Grazie a questa ricostru-zione, si è assistito a un visibile incremento delle performan-ces di impianto, legate essenzialmente a una migliore gestio-ne del processo di asciugamento, una riduzione dei consumi e in aggiunta un incremento delle produttività della macchi-na. Inoltre, spostando le apparecchiature principali dell’Air System all’esterno dell’edificio invece che nella sala macchi-na come avveniva in precedenza, è migliorata notevolmente la possibilità di effettuare le necessarie manutenzioni e si è ridotto il rischio di incendi.

La ricostruzione del circuito di preparazione pastaNell’agosto del 2015 Toscotec ha realizzato una ricostruzio-ne del circuito di preparazione pasta della macchina conti-nua, con le seguenti finalità: ottimizzazione del processo e semplificazione delle linee di preparazione pasta; riduzione consumi energetici; semplificazione circuito testa macchina con installazione del sistema TT Mix®.La preparazione pasta inizialmente era costituita da due linee da 120 tonnellate/giorno di fibra lunga e corta, presso-ché gemelle, e una linea di broke/converting broke, risalenti all’anno di costruzione della macchina, con alcune apparec-

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PROTECH100The New Log Saw for Industrial Roll

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l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

chiature bypassate o sostituite nel corso degli anni. Si rende-va necessaria quindi una rivisitazione dell’intero circuito, al fine di ottimizzarne il funzionamento sulla base dell’attuale processo di produzione, essendo mutati nel corso degli anni le percentuali di utilizzo delle fibre e la qualità richiesta nel prodotto finito.Grazie alla ricostruzione tutto il circuito di preparazione pasta è stato semplificato e ottimizzato, eliminando quelle sezioni che, data la loro ridondanza, complicavano tutto il processo oltre il dovuto. In dettaglio è stato ripristinato il funzionamento del raffinatore sulla fibra lunga, installato un nuovo depastigliatore sulla corta e due nuovi epuratori ad alta densità su entrambe le linee. Allo stesso tempo i due raffinatori di testa macchina sono stati bypassati e la sezio-ne di trattamento scarti ulteriormente ottimizzata. Alcu-ne tine di stoccaggio, comprensive di pompe, tubazioni e agitatori, sono state eliminate, con conseguente beneficio in termini di riduzione dei volumi di acqua e pasta in gio-co. L’installazione del sistema TT Mix® (brevetto Toscotec), ha permesso inoltre l’eliminazione della tina di miscela e relativi accessori, con conseguente risparmio in termini di assorbimento elettrico e migliore gestione dei diversi flussi di pasta in ingresso alle tine di macchina. A seguito dell’ottimizzazione del circuito di preparazione pasta si è assistito a una riduzione del consumo elettrico pari al 30% con benefici in termini di riduzione dei costi di conduzione dell’impianto. Inoltre, l’eliminazione delle tine superflue ha ridotto note-volmente i volumi di acqua/pasta in gioco di circa il 35%, migliorando la gestione del processo in modo sostanziale.

ConclusioniWEPA Italia Stabilimento di Cassino è riuscita a raggiungere e consolidare elevati livelli di perfomances di impianto e con-sumi energetici, nonostante siano cambiate nel tempo mol-

teplici condizioni al contorno nella fabbricazione della carta tissue. I benefici, rispetto alla condizione iniziale di partenza, riscontrati a seguito delle tre ricostruzioni analizzate in pre-cedenza, si possono così riassumere. Il consumo specifico di energia per tonnellata prodotta si è ridotto in totale del 31% mentre la produttività media si è incrementata del 14%. Il raggiungimento di tali risultati conferma ancora una volta l’elevata capacità di Toscotec nelle ricostruzioni di macchi-ne continue oltre che la fornitura di progetti chiavi in mano. Toscotec ringrazia WEPA Italia e in particolare la Direzione di Stabilimento nella figura del Sig. Maurizio Lattanzi.

Danilo Calamari, Technology Manager Paper Mill Lucart Group e Raffaele Malutta, Product Manager, Energy Management Systems, Valmet Italy.

Il sistema di Cogenerazione integrata: l’esperienza valmet per ottimizzare l’efficienza e gli ottimi risultati a lucart Castelnuovo

Raffaele Malutta, Product Manager, Energy Management Systems, Valmet Italy Danilo Calamari, Technology Manager Paper Mill Lucart Group

La Cogenerazione, ossia la produzione combinata di ener-gia elettrica o meccanica e di energia termica ottenute

utilizzando la stessa energia primaria, è diventata una tec-nologia consolidata in un settore notoriamente energivoro come quello del Tissue. Un impianto di Cogenerazione si compone di un Turbogas o di un motore alternativo a com-bustione interna, collegato a un generatore elettrico, il cui scarico a sua volta alimenta un sistema di recupero di calo-re, tradizionalmente composto da un Generatore di Vapore a Recupero (GVR) e da eventuali scambiatori fumi/acqua. Vi

sono poi alcune varianti consolidate, quali il ciclo combinato, atto a generare un’ulteriore quota di energia elettrica. Se consideriamo una macchina a singolo formato (con produzione di circa 100 ton/giorno), questa consuma indicativamente 5 t/h di vapore, mentre il consumo elettrico della linea intera di produzione con impianti accessori è di circa 4,5 MW.Volendo coprire tutto il fabbisogno elettrico della macchina, tutte le turbine in commercio hanno la possibilità di generare ben più delle 5 t/h di vapore necessarie alla macchina e quindi risul-ta impossibile utilizzare tutta l’energia termica disponibile allo scarico della turbina per massi-mizzare l’efficienza globale del sistema e poter godere appieno degli incentivi dei Titoli di Effi-cienza Energetica. Ma questa tecnologia offre un’ulteriore possibilità, ovvero quella dell’utilizzo diretto dei fumi del Turbogas per l’asciugamento della carta. Detti fumi possono essere convogliati direttamente al processo di asciugatura, consen-tendo al tempo stesso un incremento del rendi-mento globale dell’impianto oltre il 75% e una riduzione del costo energetico.

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l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

Valmet, leader da più di 15 anni in questo settore, ha fornito il primo impianto nel 1998 in Italia e da allora lo ha costante-mente sviluppato e ottimizzato, espandendo gradualmente la fornitura fino a fornire quanto necessario a partire dalla flan-gia di uscita della turbina.Nel concetto sviluppato da Valmet, i fumi necessari e suffi-cienti all’asciugamento sono inviati in Cappa (la cui tempera-tura viene regolata in base al rapporto tra quantità dei fumi stessi e il ricircolo), mentre i fumi non utilizzati dalla cappa vengono miscelati con le fumane prelevate dalle cappe, per poi essere convogliati al GVR.Inoltre, da anni Valmet ha sviluppato le competenze per ef- fettuare studi di fattibilità dedicati e determinare la miglior configurazione di un nuovo impianto di cogenerazione.Dal 1998 ad oggi l’azienda vanta dieci impianti installati, due dei quali in Italia, tre in avviamento a breve e un altro all’i-nizio del 2017. Il record di velocità di Hayat TM2, Turchia (2210 m/min con una macchina Valmet DCT 200TS) è stato realizzato anche grazie al sistema di Cogenerazione Integra-ta, mantenendo spenti i bruciatori delle cappe.La forza di Valmet risiede nell’esperienza maturata e nella profonda conoscenza di ambedue i processi, quello della produzione e asciugamento della carta e quello della Co-generazione. Il sofisticato sistema di controllo sviluppato è fondamentale per minimizzare i disturbi che possono inter-correre tra i due processi e garantire così una produzione affidabile di carta ed energia.

L’impianto Valmet in Castelnuovo Lucart GroupLa cartiera di Castelnuovo del Gruppo Lucart rappresen-ta un perfetto esempio di come si possano ottenere signi-ficativi risparmi energetici attraverso il sistema di Cogene-razione Integrata. Acquisita dal Gruppo Lucart nel 2012, la cartiera era già dotata di una turbina a gas. Ma il sistema di Cogenerazione a essa legato è stato ricostruito quasi total-mente e ora, oltre a produrre tutta l’elettricità necessaria alla

cartiera stessa, la turbina è sta-ta integrata all’Air System del-la cappa e a un Generatore di Vapore. I gas di scarico sono utilizzati per asciugare la carta senza l’ulteriore utilizzo di gas per i bruciatori, che rimango-no spenti. Inoltre, l’aria uscen-te della cappa è ulteriormente sfruttata per ottenere il vapore per il cilindro monolucido.I risultati dimostrano come l’ef-ficienza energetica sia notevol-mente migliorata e le emissioni di gas serra ampiamente dimi-nuite, mentre i costi legati all’a-sciugatura della carta sono sta-ti praticamente eliminati.Le soluzioni fornite per questo sistema sfruttano appieno l’im-pianto di Cogenerazione, se si consideri che la turbina è stata riutilizzata. L’impianto Valmet

include un nuovo Air System con i relativi ventilatori, bru-ciatori, serrande, tubazioni e strumentazione per la cappa esistente. Inoltre, sono stati forniti anche un Generatore di Vapore e uno scambiatore aria/aria e uno aria/acqua.Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, il Gruppo Lucart è da sempre estremamente attento e attivo e la tecno-logia della Cogenerazione Integrata sposa appieno la mission aziendale, incentrata sul rispetto dell’ambiente e sulla dimi-nuzione dei consumi energetici e delle emissioni. Risultato pienamente ottenuto a Castelnuovo di Garfagnana, dove la riduzione del consumo di gas si è attestata al 15-20%, che corrisponde a una diminuzione di 8000 t di CO2 e di 3,5 t di NOx in un anno. Inoltre, per la fine del 2015 si stima che il numero di Titoli di Efficienza Energetica (TEE) acquisiti risul-terà essere intorno ai 7500.

I corridoi di MIAC 2015.

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l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

ma di sistemi”: OnEfficiency (soluzione modulare che visua-lizza, stabilizza e ottimizza), OnCare (manutenzione preven-tiva e predittiva, basata sul monitoraggio delle condizioni) e SmartService (la manutenzione di cui si ha bisogno, prima di saperlo). Voith sta creando processi che funzionino in modo trasparente nelle macchine dei propri clienti e che possano essere stabilizzati tramite attuatori e sistemi automatici di controllo. La conseguenza logica è che l’azienda è in grado, in questo modo, di ottimizzare anche processi già stabili. Collegare grandi quantità di sottoprocessi tra di loro per uti-lizzare i dati di qualità della preparazione impasti per valu-tarne gli effetti sul prodotto finito, per esempio, comporta un beneficio monetario misurabile. In questo contesto, la ridu-zione di un uso eccessivo di risorse preziose gioca un ruolo cruciale. Energia, prodotti chimici, fibre o tempo sono tutte risorse che, se salvate, portano un valore aggiunto.

Voith ha sviluppato OnEfficiency per sfruttare al meglio le potenzialità della macchina da carta. Con questo sistema costituito da numerosi sottosistemi, i processi sono stabiliz-zati creando maggiori spazi di ottimizzazione. Ad esempio, è possibile migliorare la resa del processo di flottazione DIP, o conseguire gli obiettivi di resistenza del cartone con un impiego minimo di amido e regolare la porosità della carta da giornale o dei supporti da patinare durante la produzio-ne verso un’unica variabile finale. OnEfficiency Forming va direttamente al cuore del processo di fabbricazione della carta, la formazione del foglio, che è misurata e analizzata con una serie di sensori. Questo significa che il drenaggio, la ritenzione e la flocculazione possono essere stabilizzati e allo stesso tempo coordinati. Quale risultato di un processo stabile, si ottiene un risparmio di materie prime e prodotti chimici oltre a una riduzione del fabbisogno di energia. Sensori e attuatori sono le basi tecniche per la visualizzazio-ne e la creazione di trasparenza in merito ai singoli processi di una macchina da carta. Indipendentemente da quale soluzione venga utilizzata, sia essa OnEfficiency Forming o OnEfficiency DIP, che regolano in modo proattivo la flottazione e lo sbiancamento a valle nel processo di disinchiostrazione riducendo l’utilizzo di car-ta riciclata, energia e prodotti chimici, l’obiettivo è la stabiliz-zazione del processo, i cui risultati offrono al produttore di carta un beneficio sui costi. Processi stabili significano costi minori e qualità costante. Ma questo non è tutto: ogni pro-duttore di carta vuole una qualità il più costante possibile. Ma la realtà è spesso molto diversa. Anche se la qualità della car-ta dovesse essere buona all’avviamento della macchina, può iniziare a cambiare dopo poche settimane o mesi. Le misura-zioni effettuate da Voith su varie macchine da carta sul lungo periodo hanno mostrato che nel corso del tempo la qualità diverge dalle tolleranze ammissibili per drenaggio, ritenzione o porosità. La conclusione di fondo è che l’enorme volume di dati disponibili nel processo di fabbricazione della carta non

può essere gestito efficace-mente con metodi manua-li durante lunghi intervalli. E questo è esattamente ciò che “Papermaking 4.0” di Voith, con i suoi vari siste-mi, è in grado di fare.

Papermaking 4.0, già testata nella pratica

OnCare è un altro di que-sti sistemi. Esso è in grado di identificare i più picco-li malfunzionamenti, e può diagnosticare un danno ini-ziale a cuscinetti a rulli pri-ma che questo diventi un problema, prevenendo, ad esempio, costosi e non pro-grammati fermi macchina. OnCare monitorizza onli-ne importanti aree della macchina da carta, quali

Marcus Schwier, Vice President Sales Tissue EMEA Voith Paper.

I corridoi di MIAC 2015.

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l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

ad esempio le pulsazioni di pressio-ne nella parte costante o le vibrazioni nelle presse, nei gruppi di patinatu-ra e nelle lisce. Nel caso di irregola-rità nella carta, la causa viene auto-maticamente identificata tramite una media sincrona. Un’analisi online ad alta frequenza analizza i dati di quali-tà quali grammatura, spessore e umi-dità. Con questo strumento di analisi, Voith ha creato una soluzione fissa e mobile per la raccolta dei dati. Nel-la versione mobile, il funzionamento e la diagnosi veloce possono essere attivati mediante qualsiasi dispositivo mobile direttamente sulla macchina. Indipendentemente che si basi su una soluzione di visualizzazione o di sta-bilizzazione, il sistema di manuten-zione preventiva intelligente si attiva e comunica virtualmente prima che il produttore di carta sia consapevole delle problematiche. Grazie a Voith, il mondo Papermaking 4.0 già esiste ed è stato testato nella pratica. Numerosi clienti Voith si affidano già a sistemi OnEfficiency e OnCare.

lità del getto di 500 kW. Ciò significa che in un anno vengono generati dal getto della cassa d’afflusso un totale di 4200-4600 MWh. Il fine ultimo del sistema ReTurne è quello di recu-perare il 50% dell’energia del getto della cassa d’afflusso.

Recupero della potenzialità elettrica

Un convertitore di frequenza con-trolla i giri del generatore, assicu-randone il funzionamento ottimale in funzione alla velocità di macchi-na e per un determinato set-point nel sistema di controllo dei drive. Il con-vertitore di frequenza è collegato al bus in corrente continua e la poten-za generata è quindi fornita diretta-mente agli altri componenti collegati

al bus DC (per esempio i sectional drives). Il primo sistema di recupero energetico Advantage ReTurne è stato installato all’inizio di agosto 2014. L’installazione era una ricostruzione di una macchina larga 2540 mm con una velocità operativa di 1850 m/min. L’avvio è stato privo di difficoltà e la cartie-ra ha avuto la stessa curva di avviamento di quelle abituali, dopo una sostituzione del feltro. Una delle verifiche chiave durante l’avviamento è consistita nell’assicurarsi che non ci fosse alcun impatto sulla formazione del foglio. Sono stati raccolti dei campioni di carta e non si è evidenziato alcun cambiamento nella formazione, neppure con gli strumenti specialistici della carta Tissue. L’obiettivo dell’installazione della Advantage ReTurne era di raggiungere un livello di efficienza del 50%, (ovvero dell’e-nergia totale del getto d’acqua). I dati vengono frequente-mente raccolti dalla turbina per visualizzare la performance nel corso del tempo e, dalla data dell’avviamento, l’efficienza media della turbina si è attestata intorno al 50%.

Kent Nika, Sales Manager, Valmet Sweden.

maggiori livelli di efficienza energetica con il sistema di recupero Advantage returne

Kent Nika, Sales Manager, Valmet Sweden

La modalità di gestione dell’acqua proveniente dalla for-mazione usata tradizionalmente nelle macchine tissue ha

sempre fatto sì che l’acqua stessa venisse semplicemente ral-lentata prima del suo ingresso nel flume. Questa operazione veniva effettuata per mezzo di lamiere di convogliamento e piastre.Il sistema AdvantageTM ReTurneTM è stato introdotto due anni fa con lo scopo preciso di recuperare la maggior parte possibile dell’energia cinetica contenuta nell’acqua di dre-naggio della formazione e contestualmente di rallentarne il flusso stesso. Le componenti base del sistema sono una pia-stra guida e una turbina Banki a flusso incrociato. L’acqua viene raccolta sulla piastra guida che la convoglia verso la turbina. La turbina è posizionata vicino al cilindro di forma-zione e alla cassa d’afflusso per recuperare il massimo possi-bile dell’energia dell’acqua di scarico. La turbina è collegata a un generatore che produce elettri-cità, la quale va ad alimentare direttamente il bus DC dei sectional drives e pertanto abbassa il consumo elettrico delle trasmissioni della macchina. La potenza dell’acqua di scari-co è in relazione diretta con la potenza del getto della cassa d’afflusso. A sua volta, questa dipende dalla larghezza della macchina, dall’apertura del labbro e dalla velocità del getto. Per una macchina tissue DCT100, si può avere una potenzia-

Cogenerazione con turbina a gas: il case history novimpianti e Ideal Cart

Stefano Pecchia, Direttore Tecnico Novimpianti Tommaso De Santis, General Manager Carind Tissue

La Ideal Cart con sede a Sermoneta (LT) è stata fondata nel 1980, ha una macchina continua a doppia tela, per la

produzione di carte tissue con capacità produttiva superiore alle 20.000 ton/anno, e produce bobine semilavorate in pura ovatta di cellulosa. La produzione è destinata quasi totalmen-te alle due aziende di converting collegate: CRC e CARIND, la restante viene venduta sia in Italia che all’estero.Novimpianti Drying Technology ha sviluppato l’utilizzo di turbine a gas in cartiera fin dagli anni ‘90. Pur essendo l’ap-plicazione alle macchine tissue più recente, Novimpianti conta diverse installazioni in tutto il mondo. Il sistema in sin-tesi consiste nell’inviare i fumi di scarico della turbina diret-

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l Convegno MIAC TIssue - prIMA sessIone l

tamente nella cappa ad alto rendimento e solo dopo nella caldaia a ricupero per produrre vapore ad alta pressione per il monolucido ed eventuali altre utenze.La sfida, nel caso di macchina tissue, è quella di ottimizza-re tutti i parametri che partecipano al processo: necessità elettriche del sito, potenza termica per produzione vapo-re, potenza termica di asciugamento diretto in cappa. Que-ste componenti, oltre a soddisfare le esigenze variabili della macchina, devono comunque generare un rendimento tale da garantire il rapido ritorno dell’investimento.Per questa esigenza le configurazioni possono essere molto variabili ed è necessario pensare la soluzione in modo spe-cifico per ogni sito, in funzione delle diverse condizioni al contorno: costi energetici, possibilità di vendere vantaggiosa-mente energia elettrica o vapore in esubero, presenza di più macchine sullo stesso sito, condizioni ambientali ecc. Questa variabilità genera un ampio spettro di possibili configurazio-ni impiantistiche: con invio alla cappa di percentuali variabili di fumi, con sfruttamento della potenza in uscita dalle cap-pe per ulteriore generazione di vapore, con impiego di più

stadi di generatori di vapore per alimentare linee a diverse pressioni. Il caso di Ideal Cart presenta una configurazione piuttosto classica: il sistema prima della modifica di Novim-pianti era composto da una turbina a gas da circa 3,1MWe, collegata a una sola macchina per carta tissue con monolu-cido in acciaio da 12’ e larghezza carta di 2850mm e a una caldaia a ricupero per la produzione del vapore di processo necessario. La cappa duosystem era alimentata da brucia-tori a gas. L’impianto era stato a suo tempo correttamente progettato per soddisfare le esigenze elettriche e di vapore di due macchine tissue. Per evoluzioni successive, il sito ha ora una macchina per carta. La turbina viene necessaria-mente gestita a carico parziale e con evidente esubero ter-mico e sfioro parziale di fumi caldi.Per superare questa situazione termicamente non ottima-le, Novimpianti e Ideal Cart hanno concordato di interve-nire utilizzando i fumi in eccesso per alimentare la cappa e abbattere il consumo di gas della stessa. Una tubazione collega ora la turbina con l’Air System di cappa; il flusso di fumi caldi è gestito da un sistema di serrande automatiche per armonizzare le necessità di produzione vapore, produ-zione di cappa e costanza di contropressione per la turbina. L’Air System e la cappa sono stati sostituiti per poter gestire al meglio la nuova configurazione. Un ulteriore generatore di vapore tipo yES è stato installato sullo scarico della cap-pa per aumentare ulteriormente il rendimento complessivo. Anche in mancanza di altri utilizzi, lo scarico in atmosfera non supera i 200°C.La scelta di aggiungere un ulteriore generatore di vapo-re (invece di inviare lo scarico della cappa nell’esistente HRSG) è stata dettata dalle condizioni di lay out, in partico-lare dalla distanza fra cappa e HRSG di circa 150m. Oltre a questo aspetto pratico, il vantaggio è anche che il generato-re yES provvisto di economizzatore garantisce temperature di scarico inferiori rispetto alla vecchia HRSG, con evidente vantaggio termico.L’intervento è stato eseguito nell’agosto scorso e i due bru-ciatori di cappa, che erogavano prima della modifica circa 2000kW complessivi, sono rimasti spenti per la maggior parte delle produzioni, con evidente vantaggio in termini economici per la cartiera. Anche con bruciatori spenti, l’im-pianto è stato in grado di modulare la temperatura di cappa secondo le esigenze della macchina: l’azione del regolato-re di temperatura non avviene più solo sui bruciatori, ma anche sulle serrande di adduzione dell’aria di turbina.Risultato della modifica è quindi un impianto molto più efficiente, flessibile e facilmente gestibile dagli operatori di cartiera. Rispetto alla situazione precedente, l’intervento ha portato un saving importante con un ritorno dell’inve-stimento di circa due anni, grazie anche al contributo dei certificati bianchi. Oltre al vantaggio economico, con la riduzione delle emis-sioni di CO2 di oltre il 10%, la modifica contribuisce alla sostenibilità ambientale del sito, in accordo con la filosofia aziendale di Ideal Cart e Novimpianti. In conclusione, la cogenerazione con turbina a gas, se correttamente inte-grata con le specificità della singola macchina, si conferma di valido aiuto nella ricerca di sempre maggiore efficienza energetica, competitività ed ecosostenibilità. l

Stefano Pecchia, Direttore Tecnico Novimpianti.

Tommaso De Santis, General Manager Carind Tissue.

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l teCnologIA l

di: Simona Baldoni

Molti ingegneri sono restii a so-stituire tecnologie consolidate con nuovi sistemi meccanici.

In questo caso, tuttavia, non hanno nul-la da temere, in quanto le nuove guide sono perfettamente intercambiabili, a livello dimensionale, con i precedenti modelli delle serie LH e LS. Pertanto le macchine devono essere ri-progettate solo nel caso in cui si scelga di ridurre gli ingombri.“Le nuove serie NH e NS hanno un coefficiente dinamico superiore del 30%,” spiega Kevin Delehanty, Prin-cipal Application Engineering di NSK

UK, a Newark, nel Nottinghamshire. “Questo risultato è stato ottenuto otti-mizzando la geometria delle piste del-le sfere”. Il nuovo progetto garantisce una distribuzione più omogenea delle forze fra la sfera e la pista. A sua volta, questo fa sì che le pressioni per unità di superficie di contatto a parità di cari-co siano nettamente inferiori, cosicché i coefficienti di carico dinamico sono stati rivisti in conformità con le diretti-ve ISO vigenti. Avendo una capacità di carico dinamico superiore almeno del 30%, si ottiene una durata doppia. Per dare alcune cifre specifiche, la dura-ta utile calcolata per la guida lineare NH25AN è 2,24 volte maggiore rispet-to alla LH25AN. Al tempo stesso i livelli

di rumorosità diminuiscono in media di 3 dB(A). Una soluzione eccellente per i nuovi progetti: ma che cosa cambia per gli ingegneri che già utilizzano le precedenti guide lineari di NSK?“Le dimensioni non sono cambiate”, sottolinea Kevin Delehanty. “Resta invariato anche il grado elevato di auto-allineamento della guida sulla rotaia, grazie alla disposizione faccia a fac-cia dei circuiti, che si traduce in cari-chi interni più bassi rispetto alla dispo-sizione dorso a dorso. In questo modo la guida lineare può compensare errori di installazione più rilevanti senza una riduzione significativa della vita utile”. Su richiesta, le nuove versioni possono essere abbinate alle unità di lubrifica-zione K1 di NSK, che hanno dimostra-to la loro efficacia e longevità nell’ar-co degli anni. Kevin Delehanty spiega ancora che non solo il passaggio alle nuove guide non comporta alcun pro-blema, ma è anche possibile mescola-re guide vecchie e nuove su uno stesso impianto o macchinario. Quando si uti-lizzano guide miste, tuttavia, bisogna tenere conto del coefficiente di carico della vecchia serie, perché è l’anello più debole della catena a determinare la vita utile del sistema. Un altro vantag-gio della nuova serie, oltre alla vita più

Durata doppia: il coefficiente di carico dinamico delle nuove guide lineari NH/NS è superiore del 30% rispetto alla serie precedente a parità di dimensioni.

LE NUOVE GUIDE LINEARI SERIE NH E NS DI NSK OFFRONO UNA CAPACITà DI CARICO DINAMICO SUPERIORE DEL 30%

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l 74 Novembre Dicembre 2015 l

l Tecnologia l

lunga, è la capacità di funzionamento a velocità nettamente più alte, sempre senza alcuna modifica alla macchina.Grazie all’utilizzo di sistemi di ricircolo High Speed, la velocità massima con-sentita è aumentata di tre volte rispet-to ai modelli precedenti. Invece di 100 m/min, le nuove Serie NH/NS possono muoversi a una velocità compresa fra 150 e 300 m/min. Sono state migliorate anche le proprietà di scorrevolezza e silenziosità, grazie ai nuovi sistemi di ricircolo. Le sfere vengono così sempre guidate con grande fluidità fuori dalla zona di carico.La nuova serie può essere impiega-ta in numerose applicazioni. Spiega Kevin Delehanty: “Fondamentalmente è adatta a tutte le applicazioni con par-ti in movimento, nelle quali precisio-ne, velocità, durata utile e affidabilità del processo sono fattori importanti”. Le guide sono indicate per tutte quelle applicazioni che richiedono precisione e assenza di gioco in macchine utensili, apparecchiature medicali, produzione di semiconduttori, macchine per imbal-laggio, robot e sistemi di movimenta-zione in generale.Inoltre, NSK pone l’accento sulla possi-bilità di riduzione degli ingombri. Gra-zie al coefficiente di carico maggiore, le guide lineari precedentemente uti-

Guide lineari NH/NS: la pressione sulla superficie di contatto è importante; la nuova concezione delle guide lineari NH/NS assicura una distribuzione più omogenea delle forze fra la sfera e la scanalatura.

lizzate possono essere rimpiazzate con modelli più compatti che garantiscono la stessa vita utile. Un esempio tipico: invece di una guida LH30AN si può ora scegliere una più compatta NH25AN, che è il 20% più stretta e il 10% più bassa, oltre a pesare il 30% in meno. Aggiunge Delehanty: “Grazie a questa opzione l’ingegnere responsabile può progettare un sistema più compatto, leggero ed economico, senza rinuncia-re ad alcuna funzionalità”.

Prodotto nel Regno UnitoUn altro valore aggiunto della nuova famiglia è rappresentato dalla produ-

zione nel Regno Unito, dove la fabbri-ca di cuscinetti e l’area di stoccaggio di Newark, nel Nottinghamshire, offrono elevati standard di precisione. Il sito di Newark ospita anche un ufficio di progettazione molto flessibile in gra-do di progettare e assemblare unità su misura per ciascun cliente, ad esempio tagliando le rotaie delle guide su misu-ra, variando il precarico del carrello o modificando il sistema di lubrificazio-ne. L’officina meccanica ha una capa-cità produttiva notevole che le consen-te di evadere gli ordini in tempi rapidi grazie alla vicinanza con le strutture di produzione e stoccaggio. l

NEWSAhlstrom makes an investment to increase flexibility of its Binzhou production line in China

Ahlstrom, a global high performance fiber-based materials company, has decided to make an in-

vestment to increase the flexibility of its Binzhou wallcoverings products line in China.Following the modification, the production line will be capable of producing filtration products in addi-tion to wallcovering materials. The annual capacity of the line will be about 20,000 metric tons of wall-covering or filtration products and the re-engineering work is expected to be completed by April 2016.“This investment reinforces our commitment to our customers in the filtration and wallcovering mate-rials markets in China and elsewhere in the region,” says Fulvio Capussotti, Executive Vice President, Building and Energy business area. “It’s also vital for us to make the Binzhou line more versatile to ensure

business agility.” The Binzhou wallcoverings produc-tion line was inaugurated in May 2014. Ahlstrom also operates another line producing filtration products at the same site in the Shandong Province on China’s east coast. Going forward, Ahlstrom will be able to supply the Asian and Chinese markets with a wider product mix and the site will also have a stronger role in research and product development. The two lines in Binzhou will be part of the Filtration & Performan-ce business area from the beginning of 2016. l

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l 76 Novembre Dicembre 2015 l

l pACkAgIng l

di: Pro Carton

Lothar Böhm si occupa di branding da quasi 50 anni, per 40 dei quali in qualità di imprenditore. Ha studia-

to a Monaco e ad Aquisgrana. Professio-nalmente ha esordito come commesso in un classico negozio di alimentari, uno di quei negozi che in quest’epoca di grandi catene di supermercati pratica-

mente non esistono più. Si è messo in proprio nel 1972 ad Amburgo, la capi-tale del branding del mondo teutonico, come la chiama lui. Quindici anni fa ha fondato un’azienda a Varsavia, sette anni fa ne ha aperta un’altra a Londra e l’anno scorso ha continuato con New york. Oggi, con quasi un centinaio di dipendenti, ha clienti come Reckitt Ben-ckiser, Nestlé, REWE e Bongrain.

Su cosa si incentra principalmente il lavoro con questi clienti?Creiamo sempre rapporti di lunga du- rata con i nostri clienti perché è solo così che funziona: dobbiamo capire le persone con cui lavoriamo, conoscere le loro aspirazioni e i loro obiettivi, così come quelli dei loro clienti. I proprie-tari dei marchi si servono di noi per dar forma al futuro. E noi, insieme a loro, individuiamo le possibili tendenze e le riempiamo di prodotti. Secondo me è molto importante condurre ricerche di mercato di tipo qualitativo, soprat-tutto in forma di discussione persona-le. Solo se si capiscono le persone si possono sviluppare prodotti per loro. Per molti dei nostri clienti, quello che

“NELLA REALTà

I NOSTRIVERI CLIENTI SONO I CONSUMATORI”

LOTHAR BöHM È UNO DEI MAGGIORI CONSULENTI DI

BRAND AL MONDO. PRO CARTON È ANDATA A TROVARLO

NELLA SUA AGENzIA AD AMBURGO E GLI HA PARLATO DEL

FUTURO DEI BRAND E DEL PACKAGING, MA ANCHE DEL

RUOLO CHE IL CARTONE PUò GIOCARE.

Lothar Böhm.

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Lothar Böhm.

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l 78 Novembre Dicembre 2015 l

l Packaging l

facciamo noi a Londra sono dei veri e propri “safari” alla ricerca di nuove ten-denze. Al momento Londra è la capita-le del branding, ma non lo sarà neces-sariamente anche in futuro. Il futuro è a Shanghai o a Pechino: tra 40 anni avremo un mondo bipolare in bilico tra est e ovest, tra Europa/USA e Asia. In realtà, i nostri veri clienti sono i con-sumatori e questo è l’atteggiamento che assumiamo nei confronti dei nostri clienti. Non è una cosa che ci facilita il lavoro, ma sicuramente ha più valore per il cliente.Già una trentina d’anni fa prestavamo consulenze a Johnson & Johnson sugli orientamenti dei consumatori; ora da 6 anni lo facciamo per Reckitt Benckiser. Siamo loro collaboratori.

Che cosa è cambiato da quando avete cominciato a lavorare come consulenti per i brand?I valori stanno cambiando. Dieci anni fa tutti portavano la cravatta; oggi la maggior parte dei responsabili del-le agenzie pubblicitarie che conosco vengono a lavorare in jeans e T-shirt. Anche ave-re una grande macchina non è più così importante: i miei figli non ce l’hanno neanche, la macchina: usano la bici-cletta o i mezzi pubblici. Ci sono cose che stanno smet-tendo di essere degli “status symbol” e stanno diventan-do dei beni pratici. Oggi-giorno è molto più probabile che chi arriva a un evento con un’auto di lus-so, magari con dei cerchioni decorati, venga visto con occhio un po’ critico.

Quanto è importante la sostenibilità ambientale per Lei?Tutti i nostri clienti hanno figli. Chiun-que ormai sarebbe considerato incre-dibilmente limitato se dicesse sempli-cemente: “Chi se ne importa di cosa succederà domani”. La prossima gene-razione sarà più responsabile di noi e queste sono tendenze di cui dob-biamo tener conto quando pensiamo ai materiali. In futuro la gente pen-serà sempre più seriamente a ridur-re i materiali, e non è una questio-ne di finanze, ma una convinzione. La consapevolezza e il senso di respon-

sabilità per l’ambiente sono un dato di fatto al giorno d’oggi e tutti si aspet-tano che ogni marchio e tutto il mon-do del retail si comporti in modo ido-neo rispetto a questo tema. Si tratta di un qualcosa che presenta una grossa opportunità per il cartone. Ultimamen-te abbiamo sviluppato una nuova linea vegana per REWE Austria con varie confezioni in cartone. Sia nel medio che nel lungo termine avrà più suc-cesso chi è onesto. La gente in genere è più informata, fa parte di tante reti, quindi bisogna restare puliti. E questo vale in particolar modo per i marchi, perché la credibilità è la loro vita.

Quali tendenze vede al momento nel settore packaging?In generale, la tendenza è verso la regionalità e la sostenibilità. Gran parte del packaging sarà costituito da mix di

materiali e da materiali compositi. Nel complesso ci sarà una tendenza verso l’utilizzo di meno imballaggi. La pro-duzione sarà sempre più digitalizzata e standardizzata. Il cartone verrà utilizza-to sempre più per gli imballaggi esterni e per le confezioni di qualità superiore. Sembra che il futuro sarà più “sano”, per-ché il cartone è un materiale organico. I costi resteranno un elemento impor-tante per la produzione, mentre lo svi-luppo e i cicli di vita si stanno sempre più accorciando. La tendenza sarà ver-so una riduzione del numero di mate-riali usati e del consumo di materiali. L’importanza della fonte della mate-ria prima sta aumentando. E anche il riciclaggio e altri fattori ecologici stan-no diventando sempre più importan-ti. La sostenibilità sta diventando uno

stile di vita, ma alla fine è la comodità che conta, dunque sarà la comodità a battere la consapevolezza ambientale. Abbiamo sviluppato una linea di deter-genti per Benckiser prima che si fon-desse con Reckitt: si trattava di un siste-ma modulare per vari livelli di sporco, ma questa nuova linea non ha funzio-nato perché i clienti preferivano l’intero ciclo di lavaggio.

In che misura influiscono le vendite nel settore multicanale?I comportamenti di acquisto stanno cambiando radicalmente in questo mo- mento. Il 1° gennaio 2022 festegge-remo il 50° anniversario della Lothar Böhm Associates e negli anni che an- cora ci separano da questo traguardo i mercati cambieranno più rapidamen-te che negli ultimi 7 anni. I giovani già oggi soddisfano un terzo delle proprie

esigenze via Internet e que-sto aumenterà notevolmen-te quando i ventenni di oggi si avvieranno verso le pro-prie vite professionali. L’ac-cesso ai prodotti sta diven-tando sempre più rapido, anche a livello internaziona-le, e la quantità di informa-zioni disponibili è enorme. Da ciò emergono numerosi elementi di comparazione e possibilità di categorizza-zione. Il risultato è una sud-divisione dei prodotti offerti in un gran numero di nuove nicchie e specialità.

Anche il comportamento del consu-matore si sta sempre più differenzian-do. In passato si andava al negozietto di alimentari, poi si è passati al super-mercato e oggi si va prima al discount per soddisfare i bisogni fondamentali a basso costo e poi in profumeria ad acquistare un profumo costosissimo. I cosiddetti “nativi digitali” danno molta importanza alla bellezza della confe-zione, che deve essere esteticamente attraente, innovativa e funzionale, deve essere adatta all’immagine del prodotto e alla propria, e deve produrre meno scarti. La coerenza tra la confezione e l’immagine dell’azienda è più impor-tante che mai. Gli anni che verranno offriranno uno scenario prometten-te per nuovi prodotti, brand e idee di packaging creative. l

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EFFECTIVELy SOLVING TISSUE PRODUCTION AND

CONVERTING PROBLEMS USING

EVENT CAPTURING CAMERA SySTEMSINCREASING DEMANDS FOR OPERATOR SAFETy, FASTER PRODUCTION SPEEDS AND ENHANCED PRODUCT QUALITy REQUIREMENTS MAKE IT IMPERATIVE TO HAVE VISIBILITy OF ALL yOUR PRODUCTION PROCESSES. HIGH RESOLUTION CAMERAS AND COMPREHENSIVE EVENT CAPTURING SOFTWARE NOT ONLy DELIVER FULL VISIBILITy, THEy PROVIDE yOU WITH THE OPPORTUNITy TO ADDRESS ISSUES AT THEIR ROOT SOURCE, ALLOWING yOU TO MAxIMIzE PRODUCT QUALITy AND MACHINE EFFICIENCy WITHOUT JEOPARDIzING OPERATOR SAFETy.

l 80 Novembre Dicembre 2015 l

l equIpment In pAper mIlll

by: Martin Rempel, Scott Delzer and Kari Hilden - Papertech Inc.

Full visibility into all production processes is fundamental to the overall success of any tissue op-

eration and yet most operators are not able to answer a resounding “yes” to the following questions: can you safe-ly see inside your tissue machine and converting line? Do you have an im-mediate means of visually capturing an unwanted event in your process to find its root cause? Do you have a means of viewing video from the past 24 hours (or more) of process?These questions can be answered with a “yes” if you have installed a high speed and high resolution event cap-turing camera system that is fully inte-grated into the process of operating your machine. Simple visibility can be provided through any surveillance sys-tem. However, full visibility, with auto-matic event analysis and continuous troubleshooting, together with accu-rate same piece of paper synchroni-

sation benefits, can only be achieved through advanced event capturing and web inspection systems, such as Pap-ertech’s WebVision® & WebInspector® solutions. The motivators that warrant an investment in such solutions are:

The need for efficient high quality production

- Excessive process interruptions - Do you experience frequent web breaks? Would solving the root causes of these breaks improve your bottom line? Web break footage can be acquired by an event capturing system through strate-gically located cameras - each synchro-nized with all other cameras to ensure rapid root cause analysis.- Product quality problems - Have you experienced issues in your conver-ting operation as a result of an unac-ceptable number of product defects in the finished reel? An advanced event capturing system with web inspection capabilities can map and classify de- fects. Together with additional critically located cameras, the system can often

Web inspection defect detection reel map page showing defects that have been detected, their location in the reel, and a close up image of highlighted defect.

Page 81: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

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Page 82: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

l 82 Novembre Dicembre 2015 l

l EquipmEnt in papEr mill l

show the defects’ root causes such that they can be eliminated.

Eliminating converting bottlenecks

- Operate with knowledge of incom-ing product quality - If you could make an advanced decision on how to run your machine based on the quality of the incoming product, would you save a significant amount of time and mon-ey? Would you be able to increase your quality output by running reels of less-er quality product as middle plies on a multiply re-winder? These efficien-cies can be achieved through accurate reel quality maps, provided by a web inspection system. Additionally, con-verting lines can employ a single cam-era from an event capturing system to map incoming product quality to assist

the end product is often packaged in the “good faith” that it meets custom-er quality requirements. However, top tier converters have started rejecting product based on base sheet flaws and monitoring other quality factors using event capturing systems. These are just a few examples of how event capturing systems can meet the needs of tissue producers and converters.

Resultsyour event capturing solution invest-ment will typically provide the quickest payback and provide the largest return on investment under several scenaring the following scenarios.- Rapid and efficient start up of a new tissue/converting machine: visibility and proof of commissioning problems will ensure that your new machine is up and running as fast as possible. The return-on-investment is achieved by being able to rapidly find out where breaks are occurring and why, as well as finding the sources of quality issues that result in breaks in the converting lines.- Improving the performance of an exist-ing machine: rebuilding or re-purpos-ing an existing machine for a change in product output and quality poses similar challenges as commissioning a new machine. Also any machine that is production-limited can often benefit from an event capturing solution that provides the ability to resolve unwant-ed process interruptions.- Conforming to new safety and opera-tor training regulations - machine guard-ing: many operators are faced with de- creased or often completely restricted visibility of their machines as a result of newly implemented safety guarding measures. An event capturing solution can not only restore operator-machine visibility, but can also enhance it to lev-els otherwise unattainable.

ConclusionHigh speed camera technology for both event capturing and defect analysis has a clear return on investment for both tissue machines and converting lines. Proof of this acceptance is the rapid growth in system installations by large tissue producers such as Georgia-Pacif-ic, Kimberly Clark, Procter and Gamble and SCA - each having heavily invested in event capturing technology. l

in accepting or rejecting product.- Excessive process interruptions - Are your process engineers presented with increased challenges and production stoppages due to abnormalities in com-plex converting sequences? A typical re-winder may experience process interruptions due to faulty transfers, improper web tensioning, poor web quality, embossing, laminating, per-forating, log formation, bounce and improper core insertion. An event cap-turing system is the only solution for capturing these events for slow motion playback and root-cause analysis.- Ensuring a high quality end prod-uct - Can you ensure your end prod-uct meets your customer’s minimum requirements? Without knowledge of incoming product quality and the ability to measure quality parameters,

High speed event capturing camera system software page with multiple tissue machine images synchronized to the same piece of paper allowing rapid diagnosis of the root cause of the problem.

Web monitoring. Can you safely see what is happening inside of your winding pocket?

Page 83: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

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Page 84: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

AFFIDABILITà E DINAMISMO: IL CASO OMET - SCHMERSAL

IL DINAMISMO DEL GRUPPO OMET E L’AFFIDABILITà DEL

GRUPPO SCHMERSAL: DUE AzIENDE LEADER DEL LORO

SETTORE COLLABORANO NEL PROGETTO CONGIUNTO

“PRODUCT PLACEMENT” MOSTRANDO I LORO PUNTI DI

FORzA A UN MERCATO SEMPRE PIù ESIGENTE.

l 84 Novembre Dicembre 2015 l

l sICurezzA l

di: Schmersal Italia Srl

OMET è un gruppo di 5 realtà produttive in Italia, con oltre 280 dipendenti, e 3 filiali nel

mondo. Le business unit di OMET, che producono macchine per la stampa di etichette e imballaggi e per il tis-sue converting, hanno realizzato più di 1400 progetti di successo in tutto il mondo fin dalla fondazione nel 1963. Le altre business unit del gruppo sono: OMET Systems in Motion, che produ-ce sistemi di cuscinetti e componenti per applicazioni industriali in genere, O-Pac che produce salviettine umidifi-cate e OMET Lavorazioni meccaniche. Il Gruppo Schmersal, che festeggia quest’anno il suo 70° anniversario, è partner di eccellenza per i costrutto-ri di macchine e impianti e gli utiliz-zatori finali in tutto il mondo. Grazie alle più di 25.000 soluzioni sicure per l’uomo e per la macchina, alla ca-pillare presenza sul territorio (7 sedi produttive e più di 1.500 collaboratori nel mondo) e al competente supporto tecnico-normativo che diventa core-business aziendale, unitamente allo sviluppo e alla produzione di disposi-tivi e sistemi di sicurezza affidabili e di lunga durata, Schmersal viene spesso selezionato dai grandi produttori di impianti quale sinonimo di Sicurezza. Questi sono i presupposti della collabo-razione vincente fra OMET e Schmersal.Nel giugno scorso OMET ha presentato il portafoglio prodotti dell’unità dedica-ta al Tissue converting che compren-de 4 principali linee di macchine per la produzione automatica di tovaglioli da tavola usa e getta, asciugamani in carta, prodotti di tessuto non tessuto e tovagliette. Fra queste spicca la “FV Line” che sfrutta una tecnologia utile a offrire prestazioni superiori del pro-cesso produttivo, raggiungendo velo-cità fino a 300 metri al minuto per

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l 86 Novembre Dicembre 2015 l

l sicurezza l

una produzione fino a 6000 tovaglio-li al minuto. La “FV Line” produce in modo automatico tovaglioli di qualsiasi dimensione e materiale ed è una solu-zione modulare con diversi gruppi in combinazione che offre quindi ai pro-duttori di tissue ampie opzioni di per-sonalizzazione, per soddisfare le loro esigenze presenti nonché le loro futu-re necessità. Le macchine per il tissue converting FV Line si caratterizzano per la massima flessibilità e consen-tono il cambio rapido (tempo medio 2/3 minuti) del formato del tovagliolo (20x20cm e 30x30cm), del tipo di pie-ga (1/4, 1/8 e 1/8 con piega sfalsata), e della velocità, il tutto direttamente dal pannello dell’operatore.L’elevato livello tecnologico delle mac-

chine OMET si rispecchia anche nel-la scelta, fondamentale, dei dispositivi e dei sistemi di sicurezza applicati per salvaguardare l’operatore e il processo: Schmersal è infatti il partner di sicurez-za per le macchine OMET, dove ven-gono applicate soluzioni diversificate in base alla tipologia di applicazione quali interblocchi elettronici di sicurez-za serie AzM 200 e AzM 300, pannelli di comando serie BDF 200, sensori di sicurezza con tecnologia RFID integra-ta serie RSS36 così come gli interruttori di emergenza a fune serie zQ 900. Nel-la consapevolezza che gli impianti del settore packaging sono caratterizzati da velocità molto elevate e tempi ciclo brevi, evitare inutili interruzioni dei cicli di produzione in modo da non lede-

re la produttività generale dell’impian-to diventa la prerogativa fondamenta-le anche dei sistemi e dei dispositivi di sicurezza. Grazie all’applicazione di soluzioni sicure tecnologicamente avanzate, che integrano la tecnologia RFID, Schmersal è in grado di assicura-re un elevato grado di diagnostica che garantisce da un lato la massima sicu-rezza dell’impianto, dall’alto il più ele-vato grado possibile di produttività.L’innovazione e l’affidabilità dei dispo-sitivi di sicurezza, unitamente al sup-porto commerciale e tecnico-normati-vo, sono gli elementi caratterizzanti del servizio offerto da Schmersal che, quo-tidianamente, si impegna ad ascoltare e comprendere il mercato e a soddisfar-ne le necessità. l

NEWSBritish manufacturers stage world-first drive across paper bridge

The unique freestanding bridge was commissioned in collaboration with British artist Steve Messam

and specialist British paper manufacturer James Crop-per PLC, to showcase Land Rover’s flagship model, at the 13th China International Automobile Exhibition held in Guangzhou last November. The five-metre bridge, constructed solely from paper and completely free from glue or bolts, was built using Natural Crystal 330gsm high-quality white paper. The paper was produced by bespoke paper manufactur-er James Cropper PLC, which also celebrates its own landmark 170-year anniversary this year. The hand-built bridge took three days to construct, using 54,390 sheets of paper in order to support the 2,374 kilogram vehicle. The feat of engineering and artistry was erected in China, the birthplace of paper, in the ancient water city of Suzhou - famous for its bridges and nicknamed the ‘Venice of the East’.Artist and paper bridge designer, Steve Messam, said: “Paper structures capable of supporting people have

been built before but nothing on this scale has ever been attempted. It’s pushing engineering boundaries, just like the Range Rover, and the ease and compo-sure with which the vehicle negotiated the arch was genuinely breathtaking.”The project follows the success of Steve Messam and James Cropper PLC’s collaboration on a pedestrian bridge installation over a stream in the heart of Brit-ain’s stunning Lake District countryside - home to James Cropper PLC - in May this year.Chris Brown, commercial director at James Crop-per, added: “It’s an honour to collaborate with fellow British manufacturers and designers to be a part of this world-first, which puts our paper’s durability to the ultimate test. The combined expertise of Land Rover, Steve Messam and James Cropper represents the highest standard of British engineering, manu-facturing and design.” The James Cropper Group has well-established links with the automotive and engineering sector via its Technical Fibre Products

(TFP) division, which  manufactures non-woven materials from carbon, glass and polymer fibres, used in the production of lightweight composites for car manufacturing. The challeng-ing drive was negotiated by Land Rov-er Experience chief instructor, Chris zhou, using a variety of all-terrain technologies to preserve the delicate fabric of the unique structure. l

A Range Rover has traversed a specially constructed bridge made from James Cropper PLC paper in a jaw-dropping cele-bration of the luxury SUV’s 45th birthday.

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Page 88: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

INDUSTRy 4.0:

THE FUTURE OF INTELLIGENT PAPER PRODUCTIONTHE TOTAL DIGITIzATION OF PRODUCTION, ALREADy CALLED THE “FOURTH

INDUSTRIAL REVOLUTION” By ExPERTS, IS NOW ALSO MAKING ITS APPEARANCE IN

AUSTRIA. RöCHLING LERIPA PAPERTECH - LEADING INNOVATOR OF WEAR PARTS MADE

OF PLASTIC FOR PAPER MACHINES - WAS THE FIRST COMPANy TO ADDRESS THE

FORWARD-LOOKING THEME OF INDUSTRy 4.0, AND DEVELOPED A NEW “SMART”

PRODUCT LINE CALLED ROBASMART.

l 88 Novembre Dicembre 2015 l

l In pAper mIll l

by: Röchling LERIPA Papertech GmbH

Most people are now already familiar with the com-mon term “smart” from mobile phones (smart-phone) and home automation systems (smart

living). But even the working world of the future in Austria, or indeed world-wide, will be defined by the total digitiza-tion of production. “Smart” machines that are equipped with processors, sensors and wireless connections and can thus communicate independently with one another will support production and manufacturing in future. They will organize

themselves independently and optimize the flows and the manufacturing of the products. Thus, stock levels and pro-duction levels will be checked by the smart technology and the production machines will independently re-order and re-tool themselves. In addition, the reaction to faults or failures can be fast, flexible and autonomous. ROBASMART also works according to the “smart” principle. Individual values are read by means of a mini-server spe-cially developed for the purpose from the wireless devices and sensors with which the wear parts are equipped, and passed on to the control cabin of the paper machine. Any

ROBASMART, the future of intelligent paper production. The relevant values are acquired from the wear parts, which are fitted with a large number of sensors, and passed on to the control cabin of the paper machine. Then, using ROBASMART, the machine settings can be matched and optimized manually or fully automatically.

SMARTROLL, intelligent suction roll system. In the zone of the suction rolls, wear parts with sensors that measure the temperature, wear, water flow quantity and noise are controlled through software.

Page 89: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

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Page 90: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

l 90 Novembre Dicembre 2015 l

l In PaPer MIll l

corrections that are found to be necessary can then be car-ried out manually or fully automatically with the SMART sys-tem, which can be switched on and off. The familiar surface design is retained and is expanded with additional informa-tion. The individual components of the paper machine can be fitted separately and also retrofitted at any time. Röchling Leripa has its own in-house center of excellence equipped with testing machines, so that the latest findings

SMARTTABLE, intelligent forming section. In the area of the forming section, dewatering elements are controlled; they are adjusted manually or automated, horizontally or vertically, to enhance the paper quality.

from research and development can be immediately tested in realistic conditions that are close to what is encountered in actual practice. The ROBASMART products were also tested and inspected in this manner before the market launch. Apart from the user-friendliness of the system, above all, the safety and economy of the smart products are very impor-tant. Preventive maintenance is not required any more, since the corresponding notification and warning systems allow action to be taken only when required, which in turn ensures longer production uptimes. Wear parts are replaced when necessary, maintenance intervals are controlled exactly and the order planning improved as a result. The smart products can be employed as decision aids and have a positive effect on the economic viability of the entire production process. In addition, they contribute significantly to increasing the paper quality and significantly reduce the consumption of water, energy and fiber.A start is being made with the two product lines SMARTROLL and SMARTTABLE. In the area of the forming section, sealing strips are fitted with sensors that measure the temperature, wear and noise (SMARTROLL). As regards the press section, dewatering elements - which can be adjusted horizontal-ly and vertically - are digitized. This facilitates customized and qualitatively even better production of individual paper grades. “It is our vision to make many wear parts in the paper machine ‘smart’ in the coming five years”, says Peter Ecker-storfer, CEO of Röchling Leripa Papertech, about the future of Industry 4.0 and ROBASMART. l

yuen Foong yu Paper, with its famous brand Mayflower, is

currently the largest paper man-ufacturer in Taiwan and it ranks 49 in the world. The start-up has been welcomed by the Taiwan-ese producer as the positive out-come of a strong cooperation

between the two teams: “We are pleased with the qualified team-work and Toscotec’s support all the way from the engineering phase to the commissioning field work. We look forward to see-ing the outstanding performanc-es and energy saving results that we expect from Toscotec’s tech-nological solution” says Mr. Ming Fa Tang, yFy’s Deputy General Manager. The scope of supply of the Italian supplier included one AHEAD-1.5M machine, install-ing Toscotec’s second generation Steel yankee Dryer TT SyD-18FT, a 1425 mm diameter suction press roll and steam-heated hoods, as well as the stock preparation sys-tem. The machine has a working speed of 1650 m/min and it will

increase the mill’s production ca- pacity by 40k t/y. The Taiwanese producer has cho-sen Toscotec’s cutting-edge tech-nology and customized design as the winning solution that strikes the perfect balance between ma- chine performance and the lowest possible total energy consump-tions. The masterly combination of a large diameter Steel yankee Dry-er, a single jumbo press roll and steam hoods delivers key advan-tages in terms of energy savings. TT DOES (Drying Optimization for Energy Saving) is now widely acknowledged as Toscotec’s sig-nature design solution, especially on the Asian market, where ener-gy savings are a major concern for tissue producers. l

The Toscotec-supplied AHEAD-1.5M tissue machine has started up at Yuen Foong Yu’s Chingshui mill in Taiwan.

Toscotec starts up its first AHEAD-1.5M tissue machine at yuen Foong yu Taiwan

NEWS

Page 91: Carta & Cartiere Novembre/Dicembre 2015

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O.M.T., SOCIETà SPECIALIzzATA NELLA PROGETTAzIONE E COSTRUzIONE DI LINEE COMPLETE PER LA PRODUzIONE E IL CONFEzIONAMENTO DI TOVAGLIOLI DI CARTA, È PRESENTE DA TRENT’ANNI SUL MERCATO.

O.M.T.: INNOVAzIONE, EFFICIENzA E PERFORMANCE NELLA TRASFORMAzIONE DEL TISSUE

l 92 Novembre Dicembre 2015 l

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di: O.M.T. Srl

O.M.T. è un partner che ope-ra a 360°, in grado di fornire l’impianto completo per l’in-

tero processo produttivo, dalla bobina al prodotto finito confezionato, per esi-genze da piccole medie, sino a grandi capacità produttive di tovaglioli neutri e stampati. La continua ricerca ed innova-zione tecnologica, da sempre punto di forza di O.M.T., hanno permesso di of-frire un’ampia gamma completa di mac-chinari che si contraddistinguono per l’alta tecnologia e per le soluzioni inno-vative, abbinate alla semplicità di gestio-ne macchina. Infine, le elevate capacità produttive e la qualità del prodotto fini-to realizzato assieme all’affidabilità delle macchine e il servizio assistenza fanno di O.M.T. un partner in grado di offrire soluzioni di alto livello all’industria della trasformazione del tissue.

Microgoffratore Punta Punta Senza Colla

Risultato della ricerca e degli studi O.M.T., il goffratore punta punta senza colla, esclusiva dell’Azienda, è in gra-do di eseguire questo tipo di goffratura senza l’uso della colla, assicurando una perfetta adesione dei veli e offrendo un numero di vantaggi - economici, tecni-ci ed ambientali - rispetto ai gruppi gof-fratori punta punta presenti sul mercato. Oltre al risparmio economico dall’elimi-nazione della colla, dal punto di vista tecnico tale approccio ha vari vantag-gi: il ciclo produttivo è semplificato

per via dell’eliminazione dei problemi relativi alla gestione della colla, con vantaggi per l’operatore e con una maggiore pro-duttività; assenza dei fer-mi macchina dovuti agli avvolgimenti di carta sui rulli goffratori, causati del-la penetrazione della colla attraverso la carta e l’attac-camento della stessa sui rulli goffratori (sempre che l’avvolgimento non causi eventuali danneggiamenti); possibilità di cambiare il formato tovagliolo pro-dotto senza bisogno di sostituire il rullo incollatore; possibilità di utilizzare carte di media qualità e con basse gramma-ture, senza con ciò avere il rischio che la colla possa passare attraverso even-tuali microfori presenti sui veli di carta e dunque il conseguente incollamento della carta ai rulli goffratori della mac-china e il relativo fermo macchina; uso di una fotocellula integrata a bordo del gruppo goffratore, sviluppata e prodotta da O.M.T., che consente un controllo costante e continuo su tutta la superficie del film in uscita dal gruppo, assicuran-do l’immediata rilevazione di anomalie sui veli di carta e se presenti, l’immedia-to arresto automatico della macchina, al fine di prevenire possibili danni. Tale fotocellula, sviluppata in sezione modu-lare, viene realizzata anche su lunghez-ze maggiori, per l’installazione su linee da carta igienica o asciugatutto, come strumento di protezione dei rulli goffra-tori. Con questo gruppo goffratore, un

altro vantaggio è costituito dall’adesio-ne dei veli sul 100% della superficie del tovagliolo, senza lasciare i 4 mm non adesi sui due bordi laterali del tovagliolo, cosa necessaria con l’uso della colla, per evitare che la colla fuoriesca dai bordi e attacchi la carta sul rullo. Tale aspetto uniforme su tutta la superficie del tova-gliolo conferisce al prodotto finale un migliore aspetto ed una maggiore qua-lità. Inoltre, l’assenza di colla riduce il rischio di cariche batteriche sul prodotto e assicura l’assenza di residui chimici sul tovagliolo, fattore questo importante per un prodotto a contatto con alimenti e utilizzato per asciugare la bocca. Volume e morbidezza sono assicura-ti senza l’uso della colla. Dal punto di vista ambientale, c’è un vantaggio nell’e-liminazione dell’uso di sostanze adesive. L’approccio senza colla consente una produzione di un prodotto finito ad alto valore aggiunto senza costi addizionali. Infatti il risparmio sulla materia prima, l’assenza della colla e delle problemati-che connesse, permettono di realizzare di un prodotto di pregio anche da carte di basse grammature. l

Microgoffratore Punta punta senza colla.Linea

produzione tovaglioli MT 2500.

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Cuscinetti per l’industria della carta: per velocità più elevate e nastri di dimensioni superioriNSK ha sviluppato cuscinetti appositamente concepiti per l’industria della carta e della cellulosa in grado di sopportare velocità e temperature elevate, umidità e fenomeni di contaminazione. Ad esempio, i cuscinetti radiali orientabili a rulli della serie TL di NSK rappresentano una soluzione affidabile e resistente anche in queste condizioni di esercizio. Il modo migliore per evitare fermi di produzione imprevisti. NSK è uno dei più importanti produttori mondiali di cuscinetti volventi e sistemi lineari. Un marchio di eccellenza dal 1916. Per maggiori informazioni, visitate il sito NSK www.nskeurope.it o telefonateci al numero +39 02 99 519 1

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l 94 Novembre Dicembre 2015 l

Notizie dalle aziende

Da alcuni anni KSB ha svi- luppato un proprio con-

cet to globale denomina-to “Fluid Future®” per poter sfruttare al massimo il poten-ziale di risparmio energeti-co nel funzionamento delle pompe centrifughe. Il “Fluid Future®” si propone, in pri-

mo luogo, di ottimizzare l’ef-ficienza complessiva dell’im-pianto. Esaminando l’intero sistema idraulico viene indi-viduato il potenziale per l’ot-timizzazione di ogni singola sezione. In tal modo, non solo si raggiungono gli obiettivi di alta efficienza e basso con-sumo energetico ma viene garantita l’affidabilità, prolun-gando la vita operativa dell’in-tero sistema. Il concetto glo-bale “Fluid Future®” poggia su cinque soluzioni: impiego

di componenti idraulici a ele-vato rendimento; impiego di azionamenti elettrici a eleva-ta efficienza; selezione otti-male delle pompe; impiego di dispositivi autoadattanti alle richieste d’impianto; monito-raggio e analisi dell’impianto.All’interno del “Fluid Future®” il prodotto di punta che, dopo anni di sviluppo, KSB ha bre-vettato e immesso sul mercato per rispondere al meglio agli obiettivi di alta efficienza, è il motore KSB SuPremE®, moto-re sincrono a riluttanza, sen-za magneti permanenti, con design brevettato del rotore che consente una bassa ondu-lazione di coppia (Low torque ripples) e bassi disturbi (“emis-sioni di rumorosità elettro-nica”). Grazie al suo elevato rendimento, soddisfa e supera i requisiti di efficienza secon-do lo standard IE4 che entre-ranno in vigore ben dopo il 2017 (Direttiva ErP - Regola-mento 640/2009/CE), consen-tendo una riduzione dei con-sumi fino al 30% in particolar modo con funzionamento a carico parzializzato. KSB SuPremE® rimane molto più stabile anche con la varia-zione della velocità rispet-to a un motore asincrono IE3 nel quale il rendimento rima-ne quasi costante dalla mas-sima velocità fino a un carico ridotto del 50% per scendere bruscamente. Inoltre in abbi-namento con il PumpDrive, il

SuPremE® consente di rispar-miare fino al 70% dei consumi rispetto all’utilizzo di valvole di regolazione e motori asin-crono IE2. L’inverter PumpDrive® è in-stallabile a bordo pompa o a parete, con campi di regola-zione e applicazione assoluta-mente unici (regolazione fino a 70 Hz per motori a 4 e 2 po- li, fino a 45 kW) per la rego-lazione della velocità della pompa, consentendo di ade-guare la potenza assorbita dal-la pompa a ciò che è effettiva-mente necessario.È un vero e proprio dispositi-vo multifunzionale che con-sente l’azionamento di pompe in parallelo, la visualizzazione dati elettroidraulici, la regola-zione della velocità, la prote-zione idraulica della pompa ed elettrica del motore.Grazie al PumpDrive® la rego-lazione della velocità è com-presa tra 0 e 4200 1/min. e viene in tal modo regolata la portata della pompa in funzio-ne di quanto richiesto dall’im-pianto, consentendo di ade-guare la potenza assorbita dalla pompa a ciò che è effet-tivamente necessario.Infine la normalizzazione del-le dimensioni e le diverse for-me costruttive del motore KSB SuPremE® gli consentono di essere equipaggiato su molte-plici pompe centrifughe ren-dendo così queste ultime delle macchine ad alta efficienza. l

La soluzione KSB per l’efficienza e il risparmio energetico

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l 96 Novembre Dicembre 2015 l

Notizie dalle aziendeToyota Material Handling lancia la nuova gamma Toyota Traigo 48, che offre un’efficienza energetica ai vertici della categoria, pur rimanendo altamente produttiva anche nelle ope-razioni intensive.Il nuovo

Toyota Traigo 48 raggiunge i più elevati livelli di produttività, mantenendo la sua carica di energia

Toyota da sempre pone il cliente al primo posto e continua a impegnarsi per incre-

mentare la produttività a livelli che superino le aspettative. Il telaio compatto dei nuovi mo- delli implementa insieme sia i risultati di una approfondita ricerca, sia l’applicazione di tecno-logie di ultima generazione e l’utilizzo di nuovi componenti, congiuntamente al miglioramento dell’ergonomia che ne ottimizza le prestazioni di guida. In questo modo i clienti possono con-tare su un carrello dalla lunga vita operativa che

non scende a compromessi sulla produttività, anche nelle operazioni più intensive. Il nuovo Toyota Traigo 48V è dotato di un nuovo ser-vosterzo elettronico a risposta progressiva che consente un controllo preciso a tutte le velocità d una sterzatura leggera. Questo carrello inoltre offre un miglior controllo

in rampa e un accurato controllo del posiziona-mento con e senza carico. I modelli a 3 ruote sono disponibili con capacità da 1.5 a 2.0 ton-nellate e offrono un’elevata maneggevolezza in aree ristrette. I modelli a 4 ruote sono disponibili con capacità da 1.6 a 2.0 tonnellate per applica-zioni intensive in ambienti interni o all’esterno e offrono oggi un raggio di sterzata molto miglio-rato. Questa nuova gamma di carrelli elevatori molto versatile e dall’impiego decisamente fles-sibile, può accedere a qualsiasi area di lavoro, offrendo prestazioni eccellenti a tutto tondo per qualsiasi applicazione nella movimentazione delle merci. I modelli sono dotati dell’esclusivo sistema di Stabilità Attiva Toyota SAS, e sono equipaggiati con motori trazione Toyota AC, per una migliore sicurezza e produttività.La nuova gamma di controbilanciati Toyota a 48V detta i nuovi standard di efficienza energe-tica, consumando meno energia e migliorando le prestazioni. Questi modelli possono anche essere equipaggiati con batterie a ioni di litio, disponibili in opzione, che consentono una rica-rica rapida in qualsiasi momento.Questo innovativo sistema di ricarica della bat-teria elimina la necessità di sostituzione della batteria su turni multipli.“Il nostro obiettivo era quello di superare le aspettative dei clienti, e con il Traigo 48 assicu-riamo una produttività ai vertici della categoria, con prestazioni ulteriormente migliorate e un minor consumo energetico. Il Traigo 48 rappre-senta anche un importante passo avanti in ter-mini di ergonomia in quanto offre, in opzione, la batteria a ioni di Litio che riduce la necessità di sostituzione della batteria in molte applica-zioni”, afferma David Backx, Product Manage-ment Counterbalanced Trucks di Toyota Mate-rial Handling Europe. l

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