Caro diario, Oggi è il primo giorno di vacanza. Il cielo è grigio, però non piove. Ieri sera non...

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Caro diario, Oggi è il primo giorno di vacanza. Il cielo è grigio, però non piove. Ieri sera non ti ho raccontato quello che è successo, perché era troppo tardi. Lo farò adesso. Ieri, a mezzogiorno, sono andata in pizzeria con le mie amiche : che strazio! Alla 13 giugno 2007

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Caro diario,

Oggi è il primo giorno di vacanza. Il cielo è grigio, però non piove.

Ieri sera non ti ho raccontato quello che è successo, perché era

troppo tardi. Lo farò adesso. Ieri, a mezzogiorno, sono andata in

pizzeria con le mie amiche : che strazio! Alla sera,poi, ho . . .

13 giugno 2007

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Il Diario è un testo personale, in cui chi scrive esprime sensazioni, riflessioni … narra avvenimenti che lo riguardano, descrive ambienti e situazioni che lo coinvolgono.

E’ un tipo di testo consigliabile a chi ha difficoltà nell’esporre i propri pensieri ; chi scrive un diario sa che non sarà letto da altri e perciò nessuno potrà giudicarlo.

Per ripensare e analizzaregli avvenimenti da cui sia

mo coinvolti : adolescenza,nascita di un amore. . .

Per ricordare in futuro alcuni fatti: un incontro,

un viaggio

Per documentare la propria partecipazione ad

avvenimenti sociali, politici e storici

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Il diario della propria vita, che può durare per anni e magari per sempre , in cui vengono annotati i fatti che si vogliono ricordare, capire e rileggere in futuro.

Il diario dei pensieri ispirati da avvenimenti,letture, incontri,discussioni;contiene trascrizioni di testi altrui (poesie, canzoni) che sono, per chi scrive, oggetto di riflessione

Il diario di viaggio, relativo alla durata dell’esperienza; risponde ad esigenze pratiche di documentazione o al desiderio di ricordare in futuro l’avvenimento

Il diario scolastico che è l’agenda -calendario in cui tutti gli alunni trascrivono i compiti assegnati e le lezioni

Il diario di lavoro che nasce dalla necessità pratica di documentare quotidianamente i momenti del proprio lavoro. E’ frequente trovare diari di lavoro tra gli scrittori che ci permettono di cogliere gli aspetti meno noti di un autore, perché un diario d’autore è il “rifugio e il deposito” di ciò che egli avrebbe voluto fare e magari non ha fatto

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Il criterio in cui si succedono le pagine è cronologico, perché vengono scritte quotidianamente o a breve distanza di tempo.

Le vicende narrate riguardano i sentimenti, le esperienze e gli stati d’animo di chi scrive.

L’impegno di chi scrive è di dire la verità

Il contenuto si dispone con ritmo spontaneo del pensiero

Chi scrive il diario è solitamente il destinatario della propria scrittura

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Gli elementi indispensabili di un diario sono:

Ogni pagina si apre con l’indicazione della data e, a volte del luogo

Chi scrive si rivolge al diario con “caro diario” o con un nome proprio rivolto ad un interlocutore fittizio

Il testo va scritto in prima persona

I tempi verbali più adatti a descrivere i fatti appena accaduti sono il presente nelle sequenze riflessive, commentative o descrittive ed il passato prossimo nella narrative; poco frequenti sono il passato remoto e il futuro

I contenuti si articolano secondo il flusso libero dei pensieri

Vengono trattati più argomenti

Ti consiglio nella produzione del diario di seguire un ordine logico e formale al fine di non scrivere un testo confuso

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Riguardo all’estensione, il diario non ha una lunghezza standard, ma può essere di una sola frase o di più pagine

Il registro linguistico può essere:

colto , quando chi scrive è una persona colta e pensa di pubblicare il suo diario

familiare, proprio della lingua parlata, quando lo scrivente compone esclusivamente per sé.

a te consiglio il registro medio

La tecnica espositiva adottata generalmente è quella soggettiva

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Ti consiglio di fare una ricerca su Wikipedia e di leggere il diario di uno dei seguenti scrittori :

Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, Einaudi

Di molti scrittori possiamo leggere oggi il diario: George Byron, Franz Kafka,Virginia Woolf, Stendhal, Cechov, Dostoevskij, Vittorini, Sibilla Aleramo. . .

A. Frank , Diario, Einaudi

Beppe Savergnini, Un italiano in America , Bur

Francesco De Sanctis, Un viaggio elettorale, Avagliano

Clicca e poi digita il nome che ti interessa nel box per la ricerca

Zlata Filipovic, Diario di Zlata, Rizzoli

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Il diario è una forma di scrittura che era già nota nel Medioevo, soprattutto nelle aree dove era più diffusa l’alfabetizzazione, come a Firenze.

Sui Diari venivano scritte le proprie memorie, registrate per sé, per i familiari o anche per i posteri.

I brani iniziavano con “Ricordo che…”.

I diari medioevali sono dei preziosi documenti della vita e dei costumi del tempo.

I diari di bordo furono i compagni di esploratori e naviganti ,anche di quelli astrali :serie televisiva Star trek ( cerca su wikipedia)

Clicca

Nell’Ottocento troviamo esempi di diari di viaggio come quello di Alexis de Tocqueville “Viaggio in America” o quello dell’irpino Francesco De Sanctis “ Un viaggio elettorale”.

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è una ragazza tedesca di origine ebrea, nata a Francoforte nel 1929, che, prima di morire a soli 16 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen, ci ha insegnato il valore della bontà nonostante il mondo disumano in cui si trova a vivere .

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… e poi scrivi nel box per la ricerca : Il diario di Anna Frank .

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Per approfondire il tema dell’Olocausto vai nella biblioteca di Istituto e chiedi il testo seguente:

Elsa Morante Einaudi, Torino1995

Ti consiglio di vedere il film :

di Roberto Faenza (1993)

Il film è tratto da “Anni d’infanzia” di Jona Oberski, oggi autorevole scienziato

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Zlata Filipovic’ ha 11 anni quando esplode l’inferno a Sarajevo.Come tante sue coetanee tiene un diario dove registra gli eventi minimi dell’esistenza quotidiana: gli studi,la scuola di musica, gli amici, l’ammirazione per i cantanti, le modelle famose, i divi della TV. Ma scoppia la guerra e Zlata cambia in fretta, matura . Il suo mondo è in pezzi , ora vi dominano l’odio cieco, la paura,la disperazione. Al diario, come ad un’amica immaginaria di nome Mimmy, consegna la cronaca di giornate profondamente mutate:le notti passate in cantina,l’esplodere delle granate,le raffiche dei cecchini,le case in fiamme, gli amici uccisi. Parole che urlano contro l’ingiustizia di un conflitto brutale , che le ha distrutto l’infanzia. Eppure zlata non si perde d’animo : vive attende, spera. Scrivendo vuole dare voce “ai tremila bambini morti sotto le bombe, gli invalidi che s’incontrano per le strade privi di un braccio o di una gamba”. E la sua toccante testimonianza diventa simbolo delle atroci sofferenze di un popolo, invocazione di pace.

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EScopri come si fa una recensione

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Il diario di Bridget Jones

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Il diario di Bridget Jones è l'adattamento cinematografico dell'omonimo bestseller che l'autrice, Helen Fielding, affida all'amica Sharon Maguire sulla quale modella anche il personaggio di Shazzer (amica e confidente femminista di Bridget). Il film narra le vicende di una trentenne londinese che affida alle pagine di un diario le proprie disavventure di single coatta, nevrotica e frustrata, dilaniata dal rapporto compulsivo con sigarette, alcool e cibo. Impossibile non riconoscersi in Bridget, ritratto dolce amaro dell'attuale generazione di trentenni instabili e insoddisfatte. Divertente, per certi versi superficiale ed eccessivamente incline alla banalizzazione, ma forse la forza del film, come del romanzo, è racchiusa proprio in questo sorriso leggero e disimpegnato su una delle tante ragazze over twenty.

Andiamo a cinema…Andiamo a cinema…

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Buona visione …!

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