Caritone di Afrodisia: Le avventurediCherea e Calliroe · gico in cui le vicende vengono di solito...

4
Caritone di Afrodisia: Le avventure di Cherea e Calliroe Tutto ciò che sappiamo di Caritone deriva dall'esordio della sua opera, in cui rivela il proprio nome, la patria (Afrodisia di Caria, in Asia Minore) e la professione (scrivano). La vita di questo autore viene variamente collocata tra il I secolo a.c. e l'inizio del II se- colo d.C., al quale risalgono alcuni papiri contenenti passi del suo romanzo. Le avventu- re di Cherea e Calliroe, in 8 libri, vengono comunque considerate il più antico dei ro- manzi greci pervenuti integralmente. L'innamoramento a prima vista di Cherea e Calliroe, appartenenti a due famiglie riva'; di Siracusa, è coronato dalle nozze. Ma la felicità dei due giovani è presto turbata dazl, intrighi dei molti pretendenti respinti cui Calliroe ha preferito Cherea: quest'ultimo, s preda a una gelosia del tutto immotivata, colpisce a morte la moglie. La fanciulla è i:: realtà morta solo apparentemente e viene rapita dal suo sepolcro con tutto il corredo fu- nerario da alcuni violatori di tombe, che la vendono in Ionia al ricco e nobile Dioni i Quando la donna scopre di attendere un figlio da Cherea, per salvare dalla schiavitù _ nascituro, accetta le nozze con il suo padrone. Nel frattempo Cherea, resosi conto de-- l'accaduto, è salpato da Siracusa alla ricerca della consorte. Dopo aver superato innu- merevoli vicissitudini, i due innamorati si ricongiungono e tornano trionfalmente nel- la loro città. Tratto distintivo del romanzo di Caritone è l'ambientazione storica del racconto che . svolge nella Siracusa del V secolo a.c. Tra i personaggi compare infatti il generale siracu- sano Ermocrate, che combatté vittoriosamente contro gli Ateniesi in occasione della spe- dizione in Sicilia degli anni 415-413 a.c. e che, nella finzione, è il padre della protagoni- sta Calliroe. Tuttavia i dati storici vengono rielaborati con fantasia romanzesca in ma molto libero, sicché non mancano gli anacronismi. Del resto il reimpiego della storia semplicemente lo scopo di nobilitare la narrazione: il racconto, infatti, assume una v epicizzante grazie all'ambientazione nel V secolo a.c., ormai tanto lontano da rappre- sentare un passato mitico. Caratteristiche dello stile di Caritone, accanto alla sint - semplice e lineare, con un larghissimo uso del discorso diretto, sono le frequenti citazi ni dall' Iliade e dall' Odissea. Senofonte Efesio:i Racconti efesii I dati biografici su Senofonte Efesio sono praticamente inesistenti. Dubbi sono perfino suo nome (considerato da alcuni uno pseudonimo) e l'appellativo che l'accompagna. Quest'ultimo, che risale al lessico bizantino Suda, potrebbe dipendere non dalla patria - Senofonte, ma dall'ambientazione della sua opera: essa inizia e finisce proprio ad ED - una città che l'autore nel romanzo mostra peraltro di conoscere in maniera alquanto a" prossimativa. Si ritiene comunemente che i Racconti efesii, in 5 libri, appartengano prima metà del II secolo d.C. L'innamoramento a prima vista dei bellissimi Abrocome e Anzia, ad Efeso, è la pu . ne inflitta da Eros al giovane che ha proclamato a lungo il suo disprezzo per il dio, rirs- nt'Ddo'\i.,c, 7é'vll12 QE? wl 'ù'CÌi.J. uari:d t1J'ù 1 ic:r3;' itrcitl''ì Nel li proprio nome, la patria (Afrodisia di Caria, in Asia Minore) e la professione (scrivano). La vita di questo autore viene variamente collocata tra il I secolo a.c. e l'inizio del II se- colo d.C., al quale risalgono alcuni papiri contenenti passi del suo romanzo. Le avventu-

Transcript of Caritone di Afrodisia: Le avventurediCherea e Calliroe · gico in cui le vicende vengono di solito...

Page 1: Caritone di Afrodisia: Le avventurediCherea e Calliroe · gico in cui le vicende vengono di solito narrate. Sarà il sacerdote egiziano Calasiris, che a lungo accompagna Teagene e

Caritone di Afrodisia: Le avventuredi Cherea e Calliroe

Tutto ciò che sappiamo di Caritone deriva dall' esordio della sua opera, in cui rivela ilproprio nome, la patria (Afrodisia di Caria, in Asia Minore) e la professione (scrivano).La vita di questo autore viene variamente collocata tra il I secolo a.c. e l'inizio del II se­colo d.C., al quale risalgono alcuni papiri contenenti passi del suo romanzo. Le avventu­

re di Cherea e Calliroe, in 8 libri, vengono comunque considerate il più antico dei ro­manzi greci pervenuti integralmente.L'innamoramento a prima vista di Cherea e Calliroe, appartenenti a due famiglie riva';di Siracusa, è coronato dalle nozze. Ma la felicità dei due giovani è presto turbata dazl,intrighi dei molti pretendenti respinti cui Calliroe ha preferito Cherea: quest'ultimo, spreda a una gelosia del tutto immotivata, colpisce a morte la moglie. La fanciulla è i::realtà morta solo apparentemente e viene rapita dal suo sepolcro con tutto il corredo fu­nerario da alcuni violatori di tombe, che la vendono in Ionia al ricco e nobile Dioni iQuando la donna scopre di attendere un figlio da Cherea, per salvare dalla schiavitù _nascituro, accetta le nozze con il suo padrone. Nel frattempo Cherea, resosi conto de-­l'accaduto, è salpato da Siracusa alla ricerca della consorte. Dopo aver superato innu­merevoli vicissitudini, i due innamorati si ricongiungono e tornano trionfalmente nel­la loro città.Tratto distintivo del romanzo di Caritone è l'ambientazione storica del racconto che .svolge nella Siracusa del V secolo a.c. Tra i personaggi compare infatti il generale siracu­sano Ermocrate, che combatté vittoriosamente contro gli Ateniesi in occasione della spe­dizione in Sicilia degli anni 415-413 a.c. e che, nella finzione, è il padre della protagoni­sta Calliroe. Tuttavia i dati storici vengono rielaborati con fantasia romanzesca in mamolto libero, sicché non mancano gli anacronismi. Del resto il reimpiego della storiasemplicemente lo scopo di nobilitare la narrazione: il racconto, infatti, assume una vepicizzante grazie all'ambientazione nel V secolo a.c., ormai tanto lontano da rappre­sentare un passato mitico. Caratteristiche dello stile di Caritone, accanto alla sint ­semplice e lineare, con un larghissimo uso del discorso diretto, sono le frequenti citazini dall'Iliade e dall'Odissea.

Senofonte Efesio: i Racconti efesii

I dati biografici su Senofonte Efesio sono praticamente inesistenti. Dubbi sono perfinosuo nome (considerato da alcuni uno pseudonimo) e l'appellativo che l'accompagna.Quest'ultimo, che risale al lessico bizantino Suda, potrebbe dipendere non dalla patria ­Senofonte, ma dall'ambientazione della sua opera: essa inizia e finisce proprio ad ED ­una città che l'autore nel romanzo mostra peraltro di conoscere in maniera alquanto a"prossimativa. Si ritiene comunemente che i Racconti efesii, in 5 libri, appartenganoprima metà del II secolo d.C.L'innamoramento a prima vista dei bellissimi Abrocome e Anzia, ad Efeso, è la pu .ne inflitta da Eros al giovane che ha proclamato a lungo il suo disprezzo per il dio, rirs­

nt'Ddo'\i.,c, lU\-5'~t'ppQùfHJl.ti\~di 7é'vll12 QE?wl 'ù'CÌi.J. ~5\JìlffiJ- uari:dt1J'ù1ic:r3;'itrcitl''ìNel li

proprio nome, la patria (Afrodisia di Caria, in Asia Minore) e la professione (scrivano ).La vita di questo autore viene variamente collocata tra il I secolo a.c. e l'inizio del II se­colo d.C., al quale risalgono alcuni papiri contenenti passi del suo romanzo. Le avventu-

Page 2: Caritone di Afrodisia: Le avventurediCherea e Calliroe · gico in cui le vicende vengono di solito narrate. Sarà il sacerdote egiziano Calasiris, che a lungo accompagna Teagene e

a da part e dei pir ati, la pri gion ia di Abrocome, il matrimonio coatto (e naturalmenten consumato) di Anzia con un capraio, il naufragio, la morte apparente della fanciul­e il suo rap imento dalla tomba - i due giovani si ricon giun gono a Rodi , per poi fare ri-

o a Efeso.racconto di Senofonte Efesio è caratter izzato da un ritmo narr ativo frenetico; in essono state inoltre rilevate contraddi zioni e inspiegabili lacune. Tutto ciò, insieme con laiatteria stilistica spesso imputata al romanzo, ha indotto alcun i studiosi a ipotizzare che

_ est' ultimo sia in realtà la versione abbreviata di un originale più ampio non pervenu­: la Suda, del resto, dà no tizia che i Racconti efesii constavano di ben lO libri, a fronte dei

::in cui è suddiviso il testo conservato.

Achill e Tazio: Leucippe e Clitof onte

- condo la voce della Suda a lui dedicata , Achille Tazio (che il lessico bizantino chiama_ rò "Stazio") , autore, oltre che di storie d'amore, di vari scritt i di contenuto miscella­aeo, sarebbe nato ad Alessand ria: ma la notizia, di per sé non inverosimile, potrebbe es-

re stata suggerita dall'appassionata descrizione di questa città contenuta all'inizio delibro V del suo romanzo. Ancora più dubbia è l' affermazione secondo cui il romanziere. sarebbe convertito al cristianesimo per poi diventare vescovo: notizie del genere (che"incontrano anche nella biografia di Eliodoro,~ pp. 774 s.) potrebbero essere sorte dalesiderio di riabilitare la memo ria di un autore amato anche dai lettori cristiani. Il ro­

manzo Leucippe e Clitofonte, datato sulla base dei reperti papiracei al tardo II secolo d.C.,:omprende 8 libri.Clitofonte di Tiro, cui il padre ha destinato in moglie la sorellastra Calligone, si innarno­:a a prima vista di Leucippe, figlia dello zio patern o Sostrato, giunta con la madre da Bi~

sanzio per sfuggire alla guerra . Dopo che Caliigone, scambiata per Leucippe, viene erro-eamente rapita per ordine del bizantino Callistrato, i du e giovani parton o da Tiro alla

volta di Alessandria e, in seguito a un naufragio, appro dano sulle coste egiziane. Seguonole immancabili avventure, nel corso delle quali Clitofonte teme più volte che Leucippesia morta, tanto che acconsente al matrimonio con Melite, un 'app assionata vedova diEfeso. Ma in questa città il giovane ritrova Leucippe viva. Altre avventure attendono igiovani prima che possano finalmente sposarsi e fare ritorno a Tiro.il romanzo di Achille Tazio si configura come un racconto auto biografico in pr ima per-ona, inserito in una cornice dialogica e narrativa. Nel proe mio dell'opera l'autore rac­

conta infatt i di avere incontrato a Sidone CJitofonte, il pr otagonista del suo romanzo, e alui cede imm ediatam ente il compito di riferire le sue avvent ure . L'idealizzazione dellacoppia di innamorati è notevolmente ridotta rispetto agli altri roma nzi dello stesso ge­nere; basti pensare alla disinvoltura con cui essi si comportano rispetto a due dei pr inci­pali valori professati dai protagonisti dei romanzi greci, ossia la castità e la fedeltà: nonsolo giungono a un passo dalla consumazione del rapporto prematrim oniale, ma addi­rittura Clito fonte si lascia sedurre dalla vedova Melite. Non è un caso che alcuni criticiantichi, tr a i quali Fozio, rimpro verino ad Achille Tazio, che pure apprezzano, l'eccessiva

li .) uv l a pl11 1CLJ LU ua.ua lUlll u a - 1 uu c OlVVdLH ~ l l l\"'V 1101 U1JOUJ1U d .I\..UU1 , l'Cl P Ulidte: 1 1-

o a Efeso.racconto di Senofonte Efesio è caratterizzato da un ritm o narr ativo frenetico; in essono state inoltre rilevate contraddizioni e inspiegabili lacune. Tutto ciò, insieme con la

Page 3: Caritone di Afrodisia: Le avventurediCherea e Calliroe · gico in cui le vicende vengono di solito narrate. Sarà il sacerdote egiziano Calasiris, che a lungo accompagna Teagene e

Longo Sofista: Le avventure pastorali di Dafnt e Cloe

Non possediamo alcun dato certo sulla figura di Longo: dubbio è il suo nome, cui un

editore del Seicento aggiunse l' app ellativo di "Sofista" (che dunque non è antico né atte­

stato nei manoscritti), con evidente riferimento all'indubbia vicinanza ideologica e stili­

stica dell 'autore alla Seconda sofistica. Controversa è anche la provenienza da Lesbo, de­

sunta dal fatto che nel suo romanzo, ambientato proprio su quest'isola, Longo sembra

rivelare una conoscenza diretta dei luoghi descritti. La maggior parte dei critici colloca la

. composizione di Le avventurepastoralidi Dafni e Cloe (articolato in 4 libri) tra la fine del

II e la prima metà del III secolo d.C.

Nella campagna di Mitilene, a Lesbo, due neonati, un maschio ed una femmina, vengonoabbandonati a distanza di due anni. Si salvano entrambi, giacché vengono prima allattati

rispettivamente da una capra e da una pecora, poi raccolti da due pastori, che vivono

in poderi vicini e impongono loro i nomi di Dafni e Cloe. Cresciuti insieme pascolando

l'uno un gregge di capre, l'altra un gregge di pecore, i due fanciulli scoprono gradual­

mente l'amore reciproco. Vanno quindi incontro a una serie di traversie, finché vengono

riconosciuti dai loro genitori naturali, nobili e ricchi e ormai pentiti di averli abbando­

nati. Dopo le nozze, i due giovani decidono di continuare a vivere in campagna.L'opera di Longo presenta, rispetto agli altri romanzi erotici pervenuti, alcune evidenti pe­

culiarità: il meccanismo dell'innamoramento, per cui al classico colpo di fulmine si sostitui­

sce la scoperta graduale dell'amore da parte dei due fanciulli protagonisti, che si conosco no

sin dall'infanzia; l'ambientazione bucolica, con la trasformazione della coppia di innamora­

ti, tradizionalmente cittadini, in due pastori; e infine, diretta conseguenza di tale ambienta­

zione, la mancanza di un motivo ricorrente negli altri romanzi, quello del viaggio in terre

straniere. In Leavventure pastorali di Dafni e Cloe «il momento della peripezia non è proiet­

tato verso il mondo esterno, come in tutti gli altri romanzi greci, ma è al contrario tutto in­teriorizzato: il racconto segue infatti la lenta presa di coscienza dell'eros e del desiderio s

suale da parte dei due pastorelli, con una progressione lineare che segue il ritmo delle

stagioni e che parte fin dalla loro nascita» (M. Fusillo, Letteratura di consumo e romanzesca:in Lospazio letterario della Grecia antica, vol. I, 3, Salerno editrice, Roma 1994, p. 253).

Assai celebrato è lo stile di Longo, la cui sintassi, di preferenza paratattica, consta di pe­

riodi brevi, studiati fin nel numero delle sillabe . Particolare attenzione viene posta all'a ­

costamento perfino delle singole lettere, nella ricerca costante di effetti musicali, ottenu­

ti con un impiego sapiente di figure retoriche quali allitterazioni, assonanze, parallelisrra

antitesi, paronomasie.

Eliodoro di Emesa: le Etiopiche

Le uniche notizie certe su Eliodoro sono contenute nella conclusione del suo romanze

dove, assumendosi la paternità dell' opera, si definisce «un Fenicio di Emesa, della s . s:

di Elios, figlio di Teodosio» (X, 41, 4). Emesa (l'odierna Homs) era situata nella Siria Apamene, denominata, come provincia romana, "Fenicia". Lo storico della Chiesa Socrate -

'e ' -p

editore del Seicento aggiunse l'appellativo di "Sofista" (che dunque non è antico né atte­

stato nei manoscritti), con evidente riferimento all'indubbia vicinanza ideologica e stili­

stica dell' autore alla Seconda sofistica. Controversa è anche la provenienza da Lesbo, de-

Page 4: Caritone di Afrodisia: Le avventurediCherea e Calliroe · gico in cui le vicende vengono di solito narrate. Sarà il sacerdote egiziano Calasiris, che a lungo accompagna Teagene e

e po sta l' alternativa di distruggere la su a opera - ri tenuta pericolosa per i giovani - o ri­

unciare alla carica episcopale, egli optò decisamente per la seconda possibilità. Tali no­

:izie h anno avuto p er ò sem p re scarso cred ito , al p ari di quelle ana loghe concernen ti

Achille Tazio (~ p. 773) . Le Etiopiche, in 10 libri, cons ide rate il più tardo dei romanzi

eci d 'amore pervenuti integri , vengono datate tr a il III e il IV secolo d. C.

Cariclea, figlia del re d 'Etiopia, esposta dall a m adre perché n ata eccezionalm ente con la

carnagione bi anca, vien e salvata da Sisim itre e da q uesto affidata al greco Ca ricle, sacer­

dote di Apollo, che la con duce con sé a Delfi. Qui la fan ciulla cres ce ignara della sua iden ­

tità, dedicandosi al servizio di Artem ide, finché un giorno si innamora a prima vista di

Teagen e, giunto con una delegazione di Tessali in occasione dell e feste pitiche. A Delfi si

è rifugiato anche il sacerdote egiziano Calasiris che, scoperta l'identità di Cariclea, pro­

muove la fuga dei due giovani in direzione dell' Etiopia, predetta da un or acol o di Ap ollo.

ospinti da un a tempesta sulle coste dell 'Egitto do po una turbolenta navigazione, duran­

te la quale cado no nelle m ani dei pirati , Teagen e e Car iclea sono protagonisti di innume­

revoli vicissitudini , finché vengono catturati dagli Etiopi. Una volta in Etiopia, Cariclea

riesce a farsi riconoscere dai genitori, ott en endo la salvezza per sé e per Teagene. I due

giovani, nell'imminenza dell e nozze, diventano sace rdo ti di Selene e di Elios.

L'or igin alità del roman zo di Eliodoro è affidata princip alm ente alla struttura n arrativa,

com plessa e ar ticolata. L'in izio senza pre amboli, che vede i d ue giovani già approdati

dram m aticamente sulJe cos te egiziane , com porta lo sconvolgimento de ll'ordine cronolo ­

gico in cui le vicen de veng ono di solito narrate. Sarà il sacerdote egizian o Calasiris, che a

lungo accompagna Teagene e Ca r iclea nelle loro peregr in azioni , a recup erare l' antefatto

con un lunghi ssimo flashb ack, che dalla m età del lib ro II giunge alla fin e del V, saldandosi

così con l'inizio, seco ndo la strutt ura ad an ello che ha il suo precedente pi ù an tico nell 'O­

dissea (cu i Eliodoro tributa un eviden te omaggio).

Tipico delle Etiopiche è anch e l'afflato religioso che le pervade: gra nde rilievo hanno nel­

le vicende narrat e var ie di vinità pagane , dall 'Ap ollo di Delfi, dove cresce Cariclea e dove

avvien e il suo incontro con Teagene, a Elios e Selene, gli d èi ai q uali, a con clusione del ro ­

manzo, i due giovani si consacra no. Tra i personaggi principali dell'ope ra figura inolt re

Calasir is, che è al tempo stesso devoto ad Apollo delfico e sacerdote di Isid e.

La sin tas si impiegata da Eliodoro, prevalentemente ipotattica, intessuta di sentenze mo­

ralistiche, v iene solitamente ritenuta complessa e faticosa.

Altri romanzi d'amore

Ai cinque romanzi erotici conservati integr alm ente occorre aggiungere alt re op ere note

soltanto in m aniera parziale o indiretta, da fra m m enti papiracei e da r iassun ti prevalen­

temente di epoca bizantina. Sebb ene se n e cons ervin o spess o brevissime porzioni narra­

tive, alc uni di essi rivelan o evidenti analogie, nel contenuto e nello stile, co n i romanzi già

noti, giacché vi figura la consueta coppia di in n am orati le cu i travagliate vicende sono

destinate al lieto fine.

È il caso del Romanzo_di Nino, così chiam ato dal nome_del suo p rotago nista, il leggenda­

tizie h anno avuto p er ò sem p re scarso cr edito, al p ari di quelle ana logh e concernen ti

Achille Tazio (~ p . 773) . Le Etiopiche, in 10 libri, cons ide ra te il più tardo dei romanzi

eci d 'am or e pervenuti integri , vengono datate tra il III e il IV secolo d. C.