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IL BRIGANTE ANTONIO FRANCO Cari signur ma vi racconto la vera storia d nu brigant Antonio franc era lu nom e era p tutt n brav juallion Cari signur ma vi racconto la storia vera d nu brigant Antonio franc era lu nom e era p tutt n brav juallion Finn a quann eran junt i suldat Era nommn comm a nald la notte sognava l’amore E alla gent donava lu cor E mentre che stat suldat a fatt nu poc r scola A legg e scriv savia mbarat e la cap lavia camjiat Quann e turnat alla baslcata ali signor se ribbellat Se ribbellat ai prepotenti che trattavano male alla gent Ma lu sinc r lu paes ca r cridia ignurant Carcerato lu vulia manna accussi s luava p nanz N jiorn a truat na scusa e na lettera man la mis e l’a chiesto con tanto bunta Alu prefetto nu laia tucca Tanto riguardo la mis in sospetto c la via a pigliat e la lett E a capito che cera un inganno La vita sua la stava perdendo

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IL BRIGANTE ANTONIO FRANCO

Cari signur ma vi racconto la vera storia d nu brigant

Antonio franc era lu nom e era p tutt n brav juallion

Cari signur ma vi racconto la storia vera d nu brigant

Antonio franc era lu nom e era p tutt n brav juallion

Finn a quann eran junt i suldat

Era nommn comm a nald la notte sognava l’amore

E alla gent donava lu cor

E mentre che stat suldat a fatt nu poc r scola

A legg e scriv savia mbarat e la cap lavia camjiat

Quann e turnat alla baslcata ali signor se ribbellat

Se ribbellat ai prepotenti che

trattavano male alla gent

Ma lu sinc r lu paes ca r cridia ignurant

Carcerato lu vulia manna accussi s luava p nanz

N jiorn a truat na scusa e na lettera man la mis

e l’a chiesto con tanto bunta

Alu prefetto nu laia tucca

Tanto riguardo la mis in sospetto c la via a pigliat e la lett

E a capito che cera un inganno

La vita sua la stava perdendo

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Cu rabbia e cu sangue ind a li uocc e turnaat ind alu pais

A pigliat u sinc ind a lu suonn e la spedito ind u paradis

E sta tra quil mument che la vita sua è cangiata

E diventat lu cap brigant che si difend dalla malagent

Nott e giorn p l muntagn e do passava lassava lu segn

Ali ricc facia paura e i poverell trattava con cor

Una guardia lavia prumes che in america lu facia e migra

se lu brigante sullava a divisa E tutt i compagn putia purtà

comm nu fess ciavia credut alla parola di un uomo di legge

a potenza lanno portato

monteneari fu fucilato

e cosi finisce la storia del brigante cerestano e doglie

cari signori lavete capito

delinguente nessuno ce nato

ANGELINA ROMANO

Questa è la storia della piccola Angelina

Condannata a morte anche se bambina

Fucilata da chi venne con la scusa

di portare libertà Cosi sperata, cosi attesa

Non c’era stata la leva coi Borbone

E fu introdotta invece dal nuovo padrone

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Di un’altra terra e anche di lingua straniera

Parlava il francese il Piemonte di allora

Il vecchio regno era di tutte le genti,

quello d’Italia invece solo dei potenti

ebbe origine da li questo paese

dal disastro del nuovo governo piemontese

i siciliani contrari al nuovo regno

di poca fratellanza e di grande sdegno

attaccarono i nuovi amministratori

cosi il governo fece arrivare i bersaglieri

La ribellione andava quindi vendicata

Gente qualunque venne presa e fucilata

Il tricolore senza compassione e fede

Ammazzò anche una donna, una bambina e un prete

E di tutti quelli orrori non si parla

Altrimenti poi l’Italia chi può amarla?

Chi può amare un’altra storia, quella vera

Fatta di rovine imposizioni e paura

Il colonnello Carlo Pietro quintini

Chi lo sa se avesse moglie e bambini

Fucilò senza processo quella gente

Ma fosse solo questo non sarebbe niente

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Una bimba che piangeva li vicino

Fu notata dall’attento bersagliere

Che la mise poi davanti al plotone

E cosi fu giustiziata nel nome del tricolore

Chi sa cosa avrà pensato una bambina

Davanti a quella gente dalla lingua strana

Dai cappelli buffi scuri e pennuti

Cosi anche lei andò nella lista dei caduti

In suo onore adesso canto una canzone

Per la bimba vittima dell’invasore

Che creò l’Italia con le fucilate

A cui continuiamo a dedicare piazze e strade

In suo onore adesso canto una canzone

Per la bimba vittima dell’invasore

Che creò l’Italia con le fucilate

A cui continuiamo a dedicare piazze e strade

SE TORNASSE FERDINANDO

Gioia amori e dolori

nello stato dei Borboni

e L’Italia costruita compromessi e delusioni

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distruzione del ricordo dell’amata vecchia terra

una falsa storia che la lingua piemontese parla

una terra trasformata resa misera colonia

la metafora del male come fosse babilonia

una terra dove regna incessante l’agonia

instaurata fin da subito dalla massoneria

quante stragi all’origine di questo bel paese

falsi storici calugne di ogni tipo e altre offese

ogni libro di ogni scuola dice ciò che non è vero

l’invasore è un eroe e l’eroe è un guerrigliero

capitale alla avanguardia, capitale culturale

ora napoli è sinonimo di male nazionale

fu città che visse d’arte di teatri e di poesia

di accademie scuole e stampe navi treni e astronomia

se tornasse Ferdinando e vedesse questo scempio

forse si domanderebbe quanto male faccia il tempo

quando cambia all’improvviso con la forza delle armi

quando pur con un sorriso mette fine ai tuoi giorni

se tornasse Ferdinando e da solo si accorgesse

che la sua reputazione fu stravolta da promesse

Chi sa come reagirebbe dopo tutto ciò che fece

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Per il regno dei primati che oggi non conosce pace

Poca gente al giorno d’oggi sa qual è la sua bandiera

Poca gente sa chi fu quell’uomo che visse a caprera

Che i soldati scesi qui non furono soltanto mille

Che distrussero città portando morti alle famiglie

Chi commise quelli orrori scrisse poi la nostra storia

Che oggi insegna che fu guerra giusta e rivoluzionaria

Descrivendo gli invasori liberi liberatori

Nascondendo che in realtà si depredarono tesori

Venne definito un popolo un insieme di cafoni

Oppressori e stranieri diventarono i Borboni

Definiti niente meno che di Dio la negazione

Per giustificare meglio la vigliacca usurpazione

Si è saputo che ricciotti figlio di don Garibardi

Fu cosi indignato che si uni alle armi dei briganti

E persino lui si rese conto dello sfruttamento

Ingiustizie e citi stupri e campi di concentramento

se tornasse Ferdinando e vedesse questo scempio

forse si domanderebbe quanto male faccia il tempo

quando cambia all’improvviso con la forza delle armi

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quando pur con un sorriso mette fine ai tuoi giorni

se tornasse Ferdinando e da solo si accorgesse

che la sua reputazione fu stravolta da promesse

Chi sa come reagirebbe dopo tutto ciò che fece

Per il regno dei primati che oggi non conosce pace

se tornasse Ferdinando e da solo si accorgesse

che la sua reputazione fu stravolta da promesse

Chi sa come reagirebbe dopo tutto ciò che fece

Per il regno dei primati che oggi non conosce pace

EZECHIA DA VERONA

Grandi mandibole, canini forti

Come nei serpenti due zigomi sporgenti

Lunghe arcate sopracciliari,

Piedi prensili: sintomi del "male"

Naso schiacciato: prognatismo

Alito pesante: cretinismo,

Apatia, borsa guanciale

La fotografia del ...meridionale !

Si sa che il delinquente è sempre un po' meridionale

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Perciò ne cerco prova nella fossa occipitale

La mancanza della quale, unita al sintomo del male,

non è prova, lorsignori, dell'origine ambientale

del brigante criminale ?

A sud, nei mesi caldi, delitti di passione

Caratteri atavici tipici di mancata evoluzione

Del resto la barometrica e la canicola, ormai si sa,

Influenzano sensibilmente le sorti della genialità..

Il delinquente al caldo nasce mattoide occasionale

E per la lex consecutio, eiaculatio originale

Ne deduco delinquente uguale a: ..meridionale..

Ezechia da Verona,

Ma ne avessi almeno mai azzeccata una !

E mi fa effetto che.. sei di su

Te lo dico anche in dialetto:.. "Ma vada via il cül"

Cesare… ~ Va da via il cül. . . !

Or detto a dispetto di quel dotto che io sono

La fusione dell'occipite con l'atlante è un fatto netto

Nel delitto l'epilettica influenza il cervelletto

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Dunque, qui è il mio "favello", il mio "concetto", il mio

"pistillo"...

II confronto del primate col terron, col "gorillo"

Fa sì che l'anomalia sia un arresto del cervello

Non v'è dubbio dunque alcuno alla mia teoria numero uno

Per la quale il terrone ed il "gorillo"~...Eh...só' meridionali!

Ezechìa da Verona

Ma ne avessi almeno mai imbroccata una !

È la solita campana

Se la canta e se la suona..

Ezechia, frate mia

Esperto di "fisiocranica" e "fregnologia"

Sai di tutto, sai di più

Sui "camalli" e gli "zebù".. - Ma vada via il cül.

Cesare! Va da via il cül !!

Oh Caesar. for you

Ma vada via il cul....!

Terron, terroni!

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Siamo noi la controstoria

con i gigli alle bandiere

Terron, terroni!

Con le nostre donne drude

devote alle Madonne nere

Casi clinici deviati

Di una razza negro crine

E la patria è nata infine

Per unire o per "urine"?

E portiamo l'anello di zinco

Sapete bene che

Se ci aprite il petto dentro

Ci trovate il re..

Se ci aprite il petto dentro..

Ci trovate il re!

O Caesar for you

Ma vada via il cül . . !

…Oh vate is in anum...

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FOR A I SAVOIA

E vorrei riscrivere la storia

da quando il nemico l'ha interrotta

si posò la mente a riannodarla

lì nel punto dove fu spezzata

Quel che han fatto è così spaventoso

che si tace sui libri della storia

Sono scesi e ci hanno massacrato,

ci hanno derubato la memoria..

E bussò la guerra di conquista

divenimmo solo una colonia

tutto in nome dell'Italia,

dell'Italia unita !

Ma fora 'i Savoia, fora li boia

Fora Caino fratello d'Italia

Quanto lo scempio, quanti li ammazzati!

Li dissero briganti e invece erano soldati..

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Ah malidétto sia lu sissanta

e malidétta sia 'sta simenta,

li Savoia e Diu ca li campa

e d'allura ca pi nui è viulenza..

Comu ajeri cani arraggiati

marcarunu col piscio il conquistato

Bronte, Trecastagni e Casalduni

e quanti li paesi a ferro e a fuoco..

E della terra nostra e i nostri mari

divenimmo sudditi e coloni

Nui coloni e loro, loro proprietari

Ma fora 'i Savoia, fora li boia,

fora Caino fratello d'Italia

Di sangue tingevano di rosso i nostri gigli,

di quale crimine noi siamo figli?

Vennero un giorno o l'altro nelle Due Sicilie

chiusero le fabbriche e la zecca

Piombo a chi non volle ubbidire

e in piazza a testa in giù a chi protesta

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Non c'erano pellerossa in quei giorni lì

e Pontelandolfo(1) no non era sul Sand Creek,

Pontelandolfo no, non era sul Sand Creek..

Malidétto lu sissanta

e malidétta 'sta simenta

li Savoia e Diu ca li campa

e d'allura è rapina e viulenza..

Ogni oppositore fucilato

appeso a testa in giù per dar l'esempio

Guarda quello che ci hanno rubato

e guarda le medaglie per lo scempio!

[x3]

Ma fora i Savoia, fora li boia,

Fora Caino fratello d'Italia

Di sangue tingevano i nostri gigli,

di quale crimine noi siamo figli?

Ma fora i Savoia, fora li boia,

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Fora Caino fratello d'Italia

Quanto lo scempio! Quanti li ammazzati!

Li dissero briganti e invece erano soldati,

li dissero briganti e invece... erano soldati!

MILLE

Mille garofani strappati dai giardini,

Mille corone di diamanti e di rubini,

Mille bandiere sotto il sole di Sicilia,

Questa è una guerra di giustizia e così sia

Questa è una guerra di giustizia e così sia.

E sono mille che hanno attraversato il mare

Per camminare fra gli aranci e le fiumare,

E tutto il popolo fa festa e mena rose,

Questa è una guerra e cambierà tutte le cose

Questa è una guerra e cambierà tutte le cose.

Mille soldati per una promessa sola:

La terrà finalmente andrà a chi la lavora.

E non ci sarà più chi è servo e chi è padrone,

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Questa non è una guerra, è una rivoluzione

Questa è una guerra, è una rivoluzione.

Mille fante, mille marenare,

mille marenare e nu ggenerale.

Mille camicie per giocare a questo gioco,

Mille paesi che son messi a ferro e a fuoco,

Chi sopravvive morirà a Fenestrelle, 1

Questa è una guerra come tutte le altre guerre

Questa è una guerra come tutte le altre guerre.

Mille soldati per entrare nella storia,

Viva l'Italia e viva sempre il re Savoia,

Ma viva pure chi a guerre s'è ribellato,

Questa è una guerra che non se n'è mai parlato

Questa è una guerra che non se n'è mai parlato.

Mille bugie che vanno sempre più lontano,

E la realtà che si fa strada piano piano

Tra le parole di canzoni cancellate,

Questa è una guerra di canzoni e tammuriate

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Questa è una guerra di canzoni e tammuriate.

Mille fante, mille marenare,

mille marenare e nu ggenerale.

Mille fante, mille marenare,

mille marenare e nu ggenerale.

Che bbella favole che ci hanne raccuntate,

Che bbella storie ch'è la storie d'o' passate,

Che bbella Italie che s'ha dda sape' a memorie,

pecché sta scritte 'ncopp' a tutt' e libbr' e' storie.

Mille fante, mille marenare,

mille marenare e nu ggenerale.

Mille fante, mille marenare,

mille marenare e nu ggenerale.

Mille garofani strappati dai giardini,

Mille corone di diamanti e di rubini,

Mille fucili per colpire e andare via,

Questa è una guerra maledetta e così sia

Questa è una guerra maledetta e così sia.

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GARIBARDO

La guerra es la verdadera vida del hombre

La guerra es la verdadera vida !

La guerra es la verdadera vida del hombre

La guerra es la verdadera vida..

Ma quante vite ha vissuto

sempre lì combattendo

l'eroe dei due mondi

più famoso del mondo,

un metro e sessanta di un dio

del nostro suolo natìo..!

Intrepido guerriero

o soltanto un pirata?

Quanti dubbi in tutta la tua vita

Ladro, negriero e persino..

assassino di Anita..!

E reggesti il gioco

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all'infame Cavourro,

pappa e ciccia in accordo col re

E tu strumento di due pezzi di..

..più furbi di te!

Ahiajajaiahi, Peppí',

perché gli hai detto sì?!

Hai fatto il gioco del nemico

e mo' chi lo fa cchiú ascí' ?

Garibardo!

T'ha giocato il savoiardo

per due lenticchie e un po' di lardo,

e per noi furon guai..

Ahi, maldido!

Eroe de la Nación o bandido?

Ti han messo prono e hai obbedito

e t'han fregato!

La guerra es la verdadera vida del hombre..

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E il glorioso generale

che nessuno può fermare

ha conquistato ormai tutto il paese,

ma le avresti certo prese

senza inciuci, tradimenti e l'oro inglese !

E quando fu tutto pronto

e tutto già apparecchiato

ed il filo infilato al telaio,

e Peppíno il burattino

nelle mani del burattinaio

Ahi ahijajaiahi

che cosa hai unito a ffà'?

Che cosa brucia la ferita che sai

e non passa mai?..

Garibbardo!

E t'ha giocato il savoiardo !

All'amo di quel manigoldo !

E per noi furon guai..

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Ahi, maldido!

Eroe de la Nación o bandido?!

han fatto quello che han voluto

t'han fregato, Peppí' !..

QUANDO SAREMO FRATELLI UNITI

Tolsero gli artigli al gatto

e volevano che graffiasse,

la voce all'usignolo

e volevano che cantasse,

l'argilla alla terra

e volevano che fiorisse,

più lacrime non abbiamo

e vogliono che ridiamo..

Italia, madre-matrigna

ritrova la memoria,

facciamo pure in modo

che sia tutta una famiglia

Però per stare insieme,

per stare in pace e in gloria,

occorrerebbe forse

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riscrivere la storia...

Quando saremo fratelli uniti

fra nord e sud, fra bianchi e neri,

ragioneremo in termini di aiuti

quando saremo fratelli..

Quando saremo fratelli uniti

fra nord e sud, fratelli veri

senza diritto di alzare la voce

e parleremo d'amore e di pace.

Ci conoscemmo un giorno

senza dire parole,

guardandoci dal mirino

del nostro fucile

La montagna era acerba,

se ne andò via la gente

anche Dio ci abbandonò

la terra non dava niente.

Tolsero i denti al lupo

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affinché non azzannasse,

le ali all'aquila

perché più non volasse

Ci rubarono la ricchezza

divenimmo miserabili

l'orgoglio e il ricordo

e ci sentimmo noi i colpevoli...

Quando saremo fratelli uniti

fra nord e sud, cattivi e buoni,

giusti e sbagliati, soldati e banditi,

quando saremo fratelli...

Da fiore a fiore, da mano a mano,

da cuore a cuore, da uomo a uomo,

saremo tutti un paese uno,

tutti un paese solo...

Quando saremo fratelli uniti

saremo liberi saremo uguali

ragioneremo in termini di aiuti

per un domani migliore

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Quando saremo fratelli uniti

fra nord e sud, fratelli veri,

senza diritto di alzare la voce

e parleremo di pace..

Da fiore a fiore, da mano a mano,

da cuore a cuore, da uomo a uomo,

saremo tutti un paese uno,

tutti un paese solo..

Quando saremo fratelli uniti,

quando saremo FRATELLI..

NINCO NANCO

arà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

1859, muore il vecchio re Borbone

e sul trono va suo figlio, 23 anni, ancora guaglione.

E’ il momento di approfittare di questo vuoto di potere,

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di quel regno in mezzo al mare difeso solo dalle sirene.

E u Banco ‘e Napoli è l’ideale per rifarsi delle spese,

per coprire il disavanzo della finanza piemontese.

E Ninco Nanco deve morire perché la storia così deve andare

e il Sud è terra di conquista e Ninco Nanco nun ce pò stare,

e Ninco Nanco deve morire perché si campa putesse parlare

e si parlasse putesse dire qualcosa di meridionale.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

E lo Zolfo di Sicilia e i cantieri a Castellammare

e le fabbriche della seta e Gaeta da bombardare.

E’ l’ideale che fa la guerra, una guerra dichiarata

per vedere chi la spunta tra il fucile e la tammurriata,

e tammurriata è superstizione, questa storia deve finire

e qui si fa l’Italia o si muore e Ninco Nanco deve morire.

E Ninco Nanco deve morire perché la storia così deve andare

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e il Sud è terra di conquista e Ninco Nanco nun ce pò stare,

e Ninco Nanco deve morire perché si campa putesse parlare

e si parlasse putesse dire qualcosa di meridionale.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

E per sconfiggere il brigantaggio e inaugurare l’emigrazione

bisogna uccidere il coraggio e Ninco Nanco è meglio che

muore.

Perché lui è nato zappaterra e ammazzarlo non è reato

e dopo un colpo di rivoltella l’hanno pure fotografato.

E la sua anima è già distante, ma sul suo volto resta il sorriso,

l’ultima sfida di un brigante: “Quant’è bello murire acciso”.

E Ninco Nanco deve morire perché la storia così deve andare

e il Sud è terra di conquista e Ninco Nanco nun ce pò stare,

e Ninco Nanco deve morire perché si campa putesse parlare

e si parlasse putesse dire qualcosa di meridionale.

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E Ninco Nanco da eliminare e se lui muore chi se ne frega,

sulla sua tomba neanche un fiore, sulla sua tomba nessuno

prega.

E Ninco Nanco da eliminare, che non si nomini più il suo nome,

sia maledetta la sua storia, sia maledetta questa canzone.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,

sarà una spina nel cuore Ninco Nanco quando muore.

E Ninco Nanco deve morire perché si campa putesse parlare

e si parlasse putesse dire qualcosa di meridionale.

SIAMO BRIGANTI

Sono solo un mercenario

vivo in senso antiorario,

sto con tutti e con nessuno,

seguo solo il mio bottino,

ma so' spirito di bosco

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deluso da quest'Unità,

– Fratello mio non ti conosco,

perché sei venuto qua? –

Vado avanti un po' a tentùni,

manco 'e casa ca so' misi..

che ruttura di cugghiuni

'sta genti 'i piemuntìsi..

E comu li faìni

ficcati 'nta la tana,

figghi di massuni,

figghi di buttana

e non ci pozzu cosa

e non ci pozzu ninta,

lu debuli è colpevoli,

lu riccu è innocenti..

Vastasóni e mercenario,

ma stavolta so' sincero

nun m'accatto e nun me venno

e gridu: « A morte a lu straniero ».

So' brigante, so' brigante

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e vivo in strada malamente,

ma chi vive su la strada

se va caccia è anche una preda.

So' brigante, so' brigante

ma nun me ne futta niente

ca sto da la parte 'e Dio

e questo è quello che so io.

C'ho vagnóni di vent'anni

nta la macchia militanti

e di la macchia siamo fiori... Sissignori..

Siamo briganti!

Siamo briganti!

Ma sono anche un uomo

e chi mi paga è il mio re,

non faccio mai male a nessuno

se nessuno lo fa a me.

Francìsi e Savoiardi

comu lupi affamati

'na razza che manciava

polenta e dói patati..

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Stavu bonu a casa mia,

comu sia 'nu pateternu,

e mo vi n'ascíri via

cu 'stu strunzu de guvernu..

So' brigante so' brigante

e vivo in strada malamente,

ma chi vive su la strada

se va caccia è anche una preda

So' brigante so' brigante

da la parte de la gente

e ca sto da la parte 'e Dio

questo è quello che so io

Malidéttu e mercenariu,

ma stavolta so' sincero

nun m'accattu e nun me venno

e gridu: « A morte – a lu straniero!. »

So' brigante so' brigante

e vivo in strada malamente,

ma chi vive su la strada

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se va caccia è anche una preda

So' brigante so' brigante,

ma nun me ne futte niente

ca sto da la parte 'e Dio

e questo è quello che so io

E so' brigante so' brigante

cappellaccio e schioppo in spalla

e in frunte a l'invasore

'aggi' 'a sparà' l'ultima palla

So' brigante so' brigante

da la parte de la gente

Loro vivono de 'i frutti

di lu mali di nui tutti..

Só' vagnuni di vent'anni

'nta la macchia militanti

e di la macchia siamo fiori... –Sissignóri !

Siamo briganti !..

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