Caratteristiche immunoematologiche delle popolazioni locali · ISBT (International Society of Blood...

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Corso E.C.M. Luogo, Data Titolo Corso Sede Corso/Indirizzo Relazione Dr.ssa Cinzia Paccapelo Caratteristiche immunoematologiche delle popolazioni locali

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Relazione Dr.ssa Cinzia Paccapelo

Caratteristiche immunoematologiche delle

popolazioni locali

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Antigeni dei gruppi sanguigni: classificazione(1)

N. Simbolo Localizzazione

001 ABO 9q34.2

002 MNS 4q31.21

003 P1PK 22q13.2

004 RH 1p36.11

005 LU 19q13.32

006 KEL 7q34

007 LE 19p13.3

008 FY 1q23. 2

009 JK 18q12.3

010 DI 17q21.31

011 YT 7q22.1

012 XG Xp22.33

013 SC 1p34.2

014 DO 12p12.3

015 CO 7p14.3

016 LW 19p13.2

017 CH/RG 6p21.3

018 H 19q13.33

019 XK Xp21.1

N. Simbolo Localizzazione

020 GE 2q14.3

021 CROM 1q32.2

022 KN 1q32.2

023 IN 11p13

024 OK 19p13.3

025 RAPH 11p15.5

026 JMH 15q24.1

027 I 6p24.2

028 GLOB 3q26.1

029 GIL 9q13.3

030 RHAG 6p21-qter

031 FORS 9q34.13

032 JR 4q22

033 LAN 2q36

034 VEL 1p36.32

035 CD59 11p13

036 AUG 6p21.1

ISBT (International Society of Blood Transfusion) Working Party on Terminology for Red Cell Surface Antigenshttp://ibgrl.blood.co.uk/isbt

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Relazione Dr. ….

ISBT (International Society of Blood Transfusion) Working Party on Terminology for Red Cell Surface Antigenshttp://ibgrl.blood.co.uk/isbt

Emm, AnWj, Sda, PEL, ABTI, MAMSerie 901

By, Chra, Bi, Bxa, Toa, Pta, Rea, Jea, Lia, Milne, RASM, JFV, Kg, JONES, HJK, HOFM, REIT

Serie 700

Cost, I, ER, GLOB, MN CHO Collection

Antigeni dei gruppi sanguigni: classificazione(2)

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Distribuzione geografica dei gruppi sanguigni(1)

Frequenza Caucasici Africani Arabi Indiani Cinesi Giapponesi Brasiliani

D 85% 92% 89% 93% >99% >99% 92%

C 68% 27% 64% 90% 92% 88% 55%

E 29% 22% 30% 20% 40% 51% 29%

c 80% 96% 79% 59% 48% 57% 83%

e 98% 98% 95% 99% 94% 91% 92%

Frequenza Caucasici Africani Arabi Indiani Cinesi Giapponesi Brasiliani

K 9% 2% 20% 4% 0% 0% 5%

k 99.8% 100% 99% >99.9% 100% 100% 95%

Kpa 2% <0.01% 1% 0% 0% 1%

Kpb >99.9% 100% 99% 100% 100% >99%

Jsa 0.01% 20% 4%

Jsb 100% 99% 100% 100% 100%

Frequenza Caucasici Africani Arabi Indiani Cinesi Giapponesi Brasiliani

A 43% 27% 27% 21% 28% 39% 34%

B 9% 20% 16% 40% 29% 22% 14%

AB 4% 4% 4% 9% 9% 10% 3%

0 44% 49% 54% 29% 34% 29% 49%

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Distribuzione geografica dei gruppi sanguigni(2)

Frequenza Caucasici Africani Arabi Indiani Cinesi Giapponesi Brasiliani

Fya 66% 10% 36% 87% 100% 99% 39%

Fyb 83% 23% 40% 58% 9% 18% 50%

Commenti: >70% degli Africani/Afro-Americani sono Fy(a-b-)

Frequenza Caucasici Africani Arabi Indiani Cinesi Giapponesi Brasiliani

Jka 77% 92% 58% 81% 69% 67% 93%

Jkb 74% 49% 50% 68% 74% 82% 54%

Commenti: Il fenotipo Jk(a-b-) è estremamente raro nella maggior parte della popolazione, tra i Polinesiani invece è circa 1,2%-1,4%

Frequenza Caucasici Africani Arabi Indiani Cinesi Giapponesi Brasiliani

M 78% 74% 96% 89% 81% 79% 83%

N 72% 75% 45% 65% 67% 67% 71%

S 55% 31% 65% 55% 7% 10% 45%

S 88% 93% 78% 89% >99,9% 99,6% 93%

U 100% 99% >99,9% 100% 100% 100%

Commenti Soggetti U negativi sono anche S-s-

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• negativo per antigeni multipli dei sistemi comuni (1:1000-1:5000)

• negativo per antigeni ad alta incidenza (<1:5000 )

Donatori di sangue raro rappresentano una risorsa per tutta la comunità

Standards: American Rare Donor Program (ARDP), Council of Europe, International Donor Panel (IDP), International Society of Blood Transfusion (ISBT), Council of Europe

Definizione di Donatore Raro

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Fy(a-b-), Js(b-), U-, At(a-), hrS-, hrB-, Hy-Jo(a-), Cr(a-), Tc(a-), Sl(a-)

Jr(a-), Jk(a-b-), Oh, Ge:-2,-3,In(b-), Ok(a-), P-

k, Yt(a-), Vel-, Kp(b-), LW(a-), Lan-, Kn(a-), En(a-), Gy(a-), PP1Pk-

Distribuzione dei gruppi rari in alcune aree geografiche

Di(b-), Ge:-2,3, Es(a-), GUTI-

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Sistema RH (ISBT 004)

• costituito da 51 antigeni antigeni

• codificato da due geni altamente omologhi e strettamente correlati: il gene RHD e il gene RHCE

• i geni sono localizzati sul braccio corto del cromosoma 1 e sono organizzati in 10 esoni

• l’antigene RhD è estremamente immunogeno

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Fenotipo Rh negativo

• nei Caucasici deriva dalla completa delezione del gene RHD

• negli Africani esistono diversi background molecolari ma i più comuni sono:

• presenza di uno pseudogene noto come RHD*Ψ nel quale sono presenti una duplicazione di 37bp (tra l’introne 3 e l’esone 4) e una mutazione non senso nell’esone 6

• presenza di un gene ibrido noto come RHD-CE-Ds che comprende gli esoni 1, 2, parte del 3, 9 e 10 del gene RHD e gli esoni 4-8 del gene RHCE

Popolazione africana %

Delezione del gene RHD 18 %

Presenza pseudogene RHD*Ψ 67 %

Presenza dell’ibrido RHD-CE-Ds 15 %

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Aplotipo d(C)ces

• la presenza della Ser 103 codificata dall’esone 2 di RHD-CE-Ds insieme alla sequenza a valle caratteristica del RHCE è probabilmente responsabile dell’espressione a livello fenotipico dell’antigene C benché non sia presente l’allele C

• l’antigene C è un antigene partial

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Fenotipo Rh positivo: D weak e D Partial• D weak : derivano da mutazioni puntiformi a livello delle regioni del gene RHD che codificano per la porzione transmembrana o citoplasmatica della proteina D

• D Partial: derivano da mutazioni puntiformi a livello delle regioni del gene RHD che codificano per la porzione extramembrana della proteina D oppure derivano da geni ibridi in seguito a ricombinazione genica tra RHD e RHCE

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Sistema Kell (ISBT 006)

• 35 antigeni

• gli antigeni sono localizzati sulla glicoproteina CD238

• il gene KEL è localizzato sul cromosoma 7 ed e costituito da 19 esoni

• l’antigene K è considerato tra i più immunogeni tra gli antigeni a bassa incidenza

Anticorpi anti-Jsa

• identificati per la prima volta nel 1958

• gli anticorpi sono IgG, riferito un solo coso di IgM

• clinicamente significativi (possono causare reazioni emolitiche trasfusionali ritardate moderate)

• implicati in casi di malattia emolitica fetoneonatale

• nelle popolazioni in cui la % di soggetti Js(a+) è più elevata, è raccomandato l’utilizzo di un pannello di screening con cellule target per l’anticorpo

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Anticorpi anti-Jsb

• identificati per la prima volta nel 1963

• gli anticorpi sono IgG

• tutti i casi di anti-Jsb sono stati descritti in soggetti africani

• clinicamente significativi (causano reazioni emolitiche trasfusionali ritardate da lievi a moderate)

• implicati in casi di malattia emolitica fetoneonatale (riportato 1 caso di idrope fetale fatale)

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Sistema Duffy (ISBT 008)

• 5 antigeni (di cui 2 polimorfici, 3 ad alta incidenza)

• gli antigeni sono localizzati sulla glicoproteina DARC

• il gene FY è localizzato sul cromosoma 1 ed e costituito da 2 esoni

• negli Africani il fenotipo Fy(a-b-) deriva dalla presenza in omozigosi dell’allele FY*Null nel quale è presente una mutazione puntiforme nella regione del promotore GATA che distrugge il sito di attacco del fattore di trascrizione eritroide GATA-1

• nei Caucasici il fenotipo Fy(a-b-) deriva da mutazione puntiforme sia nell’allele Fy*A che FY*B che introducono un codone di stop

• la glicoproteina DARC è un recettore per il Plamodium vivax e Plasmodium knowlesi. Soggetti Fy(a-b-) sono resistenti all’infezione

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Anticorpi sistema Duffy

• gli anticorpi sono IgG, prevalentemente di classe IgG1

• stimolati da trasfusione, meno frequentemente da gravidanza. Raramente sono naturali

• clinicamente significativi (causano reazioni trasfusionali immediate e ritardate da moderate a severe)

• implicati in casi di malattia emolitica fetoneonatale

• negli Africani Fy(a-b-) con mutazione GATA, gli antigeni del Duffy non sono espressi solo sui globuli rossi. Gli anticorpi prodotti sono rivolti verso l’antigene Fya

• nei Caucasici Fy(a-b-), gli antigeni non sono espressi su tutte le cellule. Gli anticorpi prodotti hanno specificità anti-Fy3

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Sistema MNS (ISBT 002)

• 48 antigeni (di cui 4 polimorfici, 35 a bassa incidenza e 9 ad alta incidenza)

• gli antigeni sono localizzati sulla glicoforina A (GPA), glicoforina B (GPB) o ibridi di queste glicoforine

• i geni GYPA, GYPB e GYPE sono localizzati sul cromosoma 4: GYPA (7 esoni),

GYPB (5 esoni + 1 pseudoesone) e GYPE (4 esoni + 2 pseudoesoni)

• GYPA codifica per la glicoforina A, GYPB codifica per la glicoforina B e GYPE non codifica per una proteina ma è coinvolto nei riarrangiamenti responsabili delle glicoforine ibride

• gli antigeni S, s e U sono localizzati sulla glicoforina B

• il fenotipo S-s-U- è caratteristico della popolazione africana e deriva dalla delezione dall’esone 2 all’esone 6 del gene GYPB e dall’esone 1 del gene GYPE

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Anticorpi anti-U

• identificati per la prima volta nel 1953 nel siero di un paziente Afro-americano (il siero non reagiva con i globuli rossi di 12 donatori su 989 donatori Afro-americani)

• stimolati da trasfusione e gravidanza

• gli anticorpi sono IgG di classe IgG1

• clinicamente significativi (riportati casi di reazioni trasfusionali da moderate a severe)

• implicati in casi di malattia emolitica fetoneonatale (riportato 1 caso di trasfusione in utero)

Caucasici 99,9%

Africani >99%

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Sistema Dombrock (ISBT 014)

• 8 antigeni (di cui 6 ad alta frequenza)

• il gene DO è localizzato sul braccio corto del cromosoma 12 e consiste di 3 esoni

• gli anticorpi sono generalmente IgG di classe IgG1, non legano il complemento

• stimolati da trasfusione e gravidanza

• generalmente clinicamente significativi (riportati casi di reazioni trasfusionali moderate ritardate)

• responsabile di TAD positivo nei neonati ma non sono riportati casi di malattia emolitica fetoneonatale

Fenotipo

RBC

Reattività con anti- Frequenza

Doa Dob Gya Hy Joa Caucasici Africani Giapponesi Tailandesi

Do(a+b-) + 0 + + + 18% 11% 1,5% 0,5%

Do(a+b+) + + + + + 49% 44% 22% 13%

Do(a-b+) 0 + + + + 33% 45% 76,5% 86,5%

Gy(a-) 0 0 0 0 0 Raro *Raro 0% 0%

Hy- 0 wk wk 0 0/ wk 0% Raro 0% 0%

Jo(a-) wk 0/ wk + wk 0 0% Raro 0% 0%

* 1 solo caso descritto

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Anticorpi anti-Hy

• identificati per la prima volta nel 1967 nel siero di una paziente Afro-americana al terzo parto

• tutti i casi di anti-Hy sono stati descritti in soggetti africani

• soggetti Hy negativi sono Do(a-) ed hanno una debole espressione degli antigeni Gya e Dob

• il fenotipo Hy negativo deriva da una mutazione puntiforme (323G>T) nell’esone 2 che determina cambio aminoacidico Gly108Val nella proteina

• inserito nel sistema DO solo nel 1995

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Anticorpi anti-Joa

• identificati per la prima volta nel 1972 nel siero di 2 pazienti Afro-americane

• tutti i casi di anti-Joa sono stati descritti in soggetti africani

• il fenotipo Jo(a-) deriva da una mutazione puntiforme (350C>T) nell’esone 2 che determina cambio aminoacidico Thr117Ile nella proteina• inserito nel sistema DO solo nel 1992

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Relazione Dr.ssa Paccapelo

Antigene Frequenza Casi di immunizzazione*

Associazione Etnica

Cra alta molti Cr(a-) negli Africani1 Spanish-American

Tca alta moltipochi

Tc(a-) negli AfricaniTc(a-)nei Bianchi

Tcb bassa pochi Tc(b+) negli Africani

Tcc bassa pochi Tc(c+) nei Bianchi

Dra alta diversi Dr(a-) in Uzbeko, Ebrei and Giapponesi

Esa alta pochi Es(a-) nei Messicani, Africani

IFC alta diversi 3 Giapponesi2 Italo-Americani

1 Ebreo Americano

WESa Bassa diversi WES(a+) nei Finlandesi e Africani

WESb alta pochi WES(b-) nei Finlandesi e Africani

UMC alta pochi Giapponesi

GUTI alta pochi GUTI- nei Cileni

SERF alta pochi 3 Tailandese

ZENA alta pochi 1 Turco (siriano)

CROV alta pochi 1 Croato

CRAM alta pochi 1 Somalo

CROZ alta pochi 1 Australiano

Sistema Cromer (ISBT 016)

• 18 antigeni (3 a bassa frequenza e 15 ad alta frequenza)

• il gene CD55 è localizzato sul cromosoma 1

• gli anticorpi sono generalmente IgG di classe IgG1

• stimolati da trasfusione e gravidanza

• alcuni generalmente considerati clinicamente significativi (riportati casi di reazioni trasfusionali da moderate a severe)

• non sono implicati in casi di malattia emolitica fetoneonatale in quanto l’anticorpo materno viene adsorbito sulla superficie dei trofoblasti della placenta

pochi=1-3; diversi=4-10; molti=>10

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Anticorpi anti-Cra

• identificati per la prima volta nel 1965 nel siero di una paziente Afro-americana

• il siero reagiva con i globuli rossi di tutti i donatori e con quelli di più di 4000 donatori Afro-americani

• tutti i casi di anti-Cra sono stati descritti in soggetti africani ad eccezione di un caso

• il fenotipo Cr(a-) deriva da una mutazione puntiforme (679G>C) nell’esone 6 che determina cambio aminoacidico Ala227Pro nella proteina

Maggior parte della popolazione 100%

Africani >99%

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Anticorpi anti-Tca

• identificati per la prima volta nel 1980

• riportato un caso di reazione trasfusionale emolitica ritardata

Maggior parte della popolazione 100%

Africani >99%

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Sistema Augustin (ISBT 036)

• 2 antigeni ad alta frequenza

• il gene SLC29A1 è localizzato sul cromosoma 6

• il fenotipo At(a-) deriva da una mutazione puntiforme (1171G>A) nell’esone 12 che determina cambio aminoacidico Glu391Lys nella proteina

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Maggior parte della popolazione 100%

Africani >99%

Anticorpi anti-Ata

• identificati per la prima volta nel 1967 nel siero di una paziente Afro-americana al terzo parto (il siero reagiva con i globuli rossi di più di 6000 donatori)

• stimolati da trasfusione e gravidanza, non ci sono esempi di anticorpi naturali

• gli anticorpi sono generalmente IgG di classe IgG1, IgG2, IgG4. Riportato un caso di IgM

• tutti i casi di anti-Ata sono stati descritti in soggetti africani

• considerati clinicamente significativi (riportati casi di reazioni trasfusionali da moderate a severe)

• non sono stati implicati in casi di malattia emolitica fetoneonatale (riportato 1 solo caso di severa MEFN)

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Donatori attivi presso il Centro Trasfusionaledel Policlinico

Donatori Attivi Stranieri 1.591

Donatori Attivi nazionali 21.979

Totale Donatori Attivi 23.570

Numero dei donatori stranieri afferenti al Centro Trasfusionale del Policlinico

Incidenza dei donatori stranieri: 6,75%

Incidenza dei donatori africani: 10,3%

Area geografica di provenienza donatori stranieri8

361

25

582

164451

EuropaAfrica

AsiaNord AmericaCentro Sud America

Oceania

Donatori africani: 164

(37 zona sub-sahariana)

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Conclusioni

• la crescente immigrazione presente in Italia comporta lo sviluppo progressivo di una società multietnica

• la diversa composizione etnica del territorio rappresenta un potenziale problema trasfusionale per il reperimento di unità di gruppo raro compatibili per i soggetti immunizzati

• pertanto è importante rendere consapevoli queste popolazioni dei problemi a cui possono andare incontro

• vanno attuate strategie mirate per incoraggiare la donazione delle minoranze etniche superando le barriere culturali

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Grazie