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CARATTERISTICHE DEL MERCATO DEL LAVORO IMMIGRATO

Paolo Feltrin,

Identità e incontro: le politiche pubbliche per l’integrazione Roma, 11 maggio 2011

CARATTERISTICHE DEL MERCATO DEL LAVORO IMMIGRATO 2

• Il fenomeno migratorio: evoluzione demografica e presenza nel mercato del lavoro1.1. L’evoluzione demografica in Europa e Italia1.2. La presenza degli immigrati nel mercato del lavoro

• L’impatto della crisi sul mercato del lavoro immigrato in Italia2.1. La crisi economico-finanziaria2.2. Gli effetti occupazionali

• Gli scenari futuri3.1. L’evoluzione della popolazione 3.2. Il fabbisogno di manodopera

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Nell’Unione europea il 77,7% degli stranieri risiede in 5 paesi: In quelli a lunga tradizione migratoria (Germania, Gran Bretagna e Francia) e in paesi con una storia più recente di migrazione (Spagna e Italia). L’incidenza della popolazione straniera è elevata in Spagna (12,3%) e Germania (8,7% circa). Gran Bretagna e Italia si collocano attorno al 7,0%.

LA PRESENZA STRANIERA IN EUROPA

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (Demography).Nota: popolazione al 1°gennaio; (a) popolazione stimata.


2000 2010 2000 2010 2000 2010 Totale Nativa Straniera 2000 2010

Germania 82.163 81.802 74.827 74.671 7.336 7.131 0,0 0,0 -0,3 8,9 8,7Spagna 40.050 45.989 39.230 40.325 820 5.664 1,4 0,3 21,3 2,0 12,3Gran Bretagna 58.662 62.008 56.271 57.640 2.391 4.368 0,6 0,2 6,2 4,1 7,0Francia 60.269 64.716 56.505 60.947 3.764 3.769 0,7 0,8 0,0 6,2 5,8Italia 57.680 60.340 56.409 56.105 1.271 4.235 0,5 -0,1 12,8 2,2 7,0Belgio (a) 10.239 10.840 9.342 9.772 897 1.068 0,6 0,5 1,8 8,8 9,8Grecia 10.880 11.305 10.478 10.350 402 955 0,4 -0,1 9,0 3,7 8,4Austria 8.002 8.368 7.304 7.491 699 876 0,4 0,3 2,3 8,7 10,5Paesi Bassi 15.864 16.575 15.212 15.923 652 652 0,4 0,5 0,0 4,1 3,9Irlanda 3.787 4.468 3.660 4.082 127 386 1,7 1,1 11,8 3,3 8,6Svezia 8.861 9.341 8.374 8.750 487 590 0,5 0,4 1,9 5,5 6,3

Area Euro (16) 313.288 330.923 296.690 304.858 16.598 26.065 0,5 0,2 5,0 5,3 7,5Unione Europea (27) 475.121 501.098 452.074 468.673 23.047 32.426 0,6 0,4 3,7 4,9 6,2

Popolazione (migliaia) per nazionalità nei paesi dell'UE. Confronto tra 2000 e 2010

Paesi

Popolazione totale

Popolazione nativa

Popolazione straniera

Var.% annua Comp.% straniera

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La crescita demografica degli ultimi dieci anni nei paesi mediterranei èdovuta alla popolazione straniera.

Spagna, Irlanda, Italia e Grecia sono i paesi con la crescita più sostenuta, con quote di stranieri più basse al 2000. Germania e Belgio che già al 2000 segnano una quota elevata di stranieri vedono una crescita praticamente nulla.

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (Demography).

Nota: popolazione al 1°gennaio. I dati sulla popolazione distinti per nazionalità sono disponibili dal 1995 per pochi paesi e dal 2000 al 2010 per tutti i paesi dell’UE; (a) dati al 2010 stimati.

L’EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE EUROPEA NELL’ULTIMO DECENNIO


1871 1901 1931 1961 1971 1981 1991 2001 2010 61-71 71-81 91-01 01-101871-2010

Nord-ovest 7.425 8.803 10.560 13.157 14.938 15.291 14.951 14.939 16.016 13,5 2,4 -0,1 7,2 115,7

Nord-est 4.932 5.742 8.596 9.504 10.026 10.410 10.378 10.635 11.570 5,5 3,8 2,5 8,8 134,6

Centro 4.733 5.757 7.198 9.387 10.298 10.803 10.911 10.907 11.872 9,7 4,9 0,0 8,9 150,8

Sud 6.983 8.297 9.800 12.436 12.720 13.552 13.923 13.915 14.166 2,3 6,5 -0,1 1,8 102,9

Isole 3.227 4.364 4.890 6.140 6.155 6.501 6.615 6.601 6.715 0,2 5,6 -0,2 1,7 108,1

Italia 27.300 32.963 41.044 50.624 54.137 56.557 56.778 56.996 60.340 6,9 4,5 0,4 5,9 121,0

Popolazione residente e var.% nelle ripartizioni italiane. Anni 1871-2010

RipartizioneResidenti (migliaia) Var.%

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Dal 1971 al 1981 la popolazione dell’Italia è cresciuta del 4,5%. Nei venti anni successivi la popolazione è rimasta pressoché invariata passando dai quasi 56,5 milioni del 1981 ai quasi 57 milioni del 2001. A questo risultato ha contribuito in maniera consistente il forte abbassamento della natalità. Dal 2001 la popolazione ha ripreso nuovamente a crescere a ritmi sostenuti, grazie all’impulso dei recenti fenomeni migratori.

Fonte: elaborazioni su dati Istat. Fino al 2001 Censimento della popolazione e delle abitazioni e per il 2010 dati Demo – Istat.

L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA IN ITALIA

Nota: popolazione al 1 gennaio. Dati disponibili per tutte le ripartizioni dal 1861. I dati si riferiscono ai confini attuali.

Crescita legata al baby boom concentrata al sud.

Crescita legata ai fenomeni migratori concentrata al centro nord.


2002 2004 2006 2008 2010 02-04 04-06 06-08 08-10 02-10

Nord-ovest 14.936.446 15.216.525 15.551.047 15.779.473 16.016.223 1,9 2,2 1,5 1,5 7,2

Nord-est 10.638.518 10.884.029 11.119.276 11.337.470 11.570.346 2,3 2,2 2,0 2,1 8,8

Centro 10.911.436 11.124.059 11.321.337 11.675.578 11.872.330 1,9 1,8 3,1 1,7 8,8

Sud 13.910.826 14.017.274 14.087.162 14.131.469 14.166.033 0,8 0,5 0,3 0,2 1,8

Isole 6.596.516 6.646.358 6.672.889 6.695.300 6.715.396 0,8 0,4 0,3 0,3 1,8

Italia 56.993.742 57.888.245 58.751.711 59.619.290 60.340.328 1,6 1,5 1,5 1,2 5,9

RipartizioneResidenti Var.%

Popolazione residente e var.% nelle ripartizioni italiane. Anni 2002-2010

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Negli ultimi anni pur mantenendo ritmi elevati la crescita della popolazione ha rallentato. Nordovest e nordest sono le aree che spingono l’aumento. Quasi stabili invece il Sud e le Isole (1,8% in otto anni), meno attrattive per l’immigrazione.

Fonte: elaborazioni su dati Demo - Istat.

Nota: popolazione al 1 gennaio.

Crescita sempre superiore al 2% nel nordest.

Crescita debole al sud.



Var.% della popolazione residente nelle province. Anni 2003-2010.


Nota: popolazione al 1 gennaio. I dati sulla popolazione straniera sono disponibili a partire dal 2003. Per un dato di lungo periodo si possono utilizzare i dati del censimento della popolazione del 1991 e del 2001 ma non sono confrontabili con i dati elaborati successivamente dall’Istat.

1. La crescita si concentra tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

2. La crescita si concentra nella fascia che va da Ravenna a Latina e che taglia trasversalmente l’Italia.



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Nota: popolazione al 1 gennaio.

La presenza della popolazione straniera è piùforte nelle aree dove la crescita demografica èrisultata piùelevata.

Incidenza della popolazione straniera per provincia al 2003.

Incidenza della popolazione straniera per provincia al 2010.



La popolazione straniera cresce velocemente a partire dai primi anni ‘90. Il vero boom si ha però a partire dagli anni duemila.

Fonte: elaborazioni su dati Ministero dell’Interno e Istat.

La crescita inizia a partire dagli anni ’90.

Il vero boom si ha a partire dagli anni duemila.

L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA IN ITALIA:LA POPOLAZIONE STRANIERA


1994 1997 2000 2003 2006 2009 1994 1997 2000 2003 2006 2009

Popolazione all'1-1 56.842.392 56.876.364 56.923.524 57.321.070 58.751.711 60.045.068

Nati 536.665 540.048 543.039 544.063 560.010 568.857 9,4 9,5 9,5 9,4 9,5 9,5

Morti 557.513 564.679 560.241 586.468 557.892 591.663 9,8 9,9 9,8 10,2 9,5 9,8

Saldo naturale -20.848 -24.631 -17.202 -42.405 2.118 -22.806

Saldo migratorio e residuo (a) 22.864 52.646 54.370 609.580 377.458 318.066 0,4 0,9 1,0 10,6 6,4 5,3

Saldo totale 2.016 28.015 37.168 567.175 379.576 295.260

Popolazione al 31-12 56.844.408 56.904.379 56.960.692 57.888.245 59.131.287 60.340.328

Bilancio demografico nazionale. Anni 1994-2009

Bilancio demograficoValori assoluti Tassi per 1000 residenti

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L’evoluzione della popolazione è il risultato delle dinamiche della componente naturale e di quella migratoria.

Dal 1994 al 2009 è stata la componente migratoria a determinare la crescita della popolazione. Il numero di nati e di morti è costante. I saldi migratori che nei primi anni ‘90 erano appena sufficienti a colmare il gap negativo della componente naturale, successivamente hanno assunto dimensioni tali da dare un forte impulso alla crescita della popolazione.

Fonte: elaborazioni su dati Demo - Istat. Dal 1994 al 2000 ricostruzioni intercensuarie.

Nota: (a) Il saldo residuo è dato dallo scarto tra le iscrizioni e cancellazioni per “altri motivi” che non corrispondono a movimenti effettivi nel territorio, ma sono dovuti a rettifiche anagrafiche. Tale saldo, soprattutto negli anni post censuari, può assumere valori non trascurabili.

L’EVOLUZIONE DEMOGRAFICA IN ITALIA:LA POPOLAZIONE STRANIERA


Fino al 2008 anche lo scenario del mercato del lavoro è mutato profondamente . Diminuzione del tasso di disoccupazione in tutti i maggiori paesi europei.

Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (Labour Force Survey).

LA PRESENZA DEGLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVORO:DINAMICHE IN EUROPA


Nativi Stranieri Totale Nativi Stranieri Totale 2003 2008Germania 35.521 3.358 38.880 1,5 2,4 1,6 8,3 8,6Spagna 17.328 2.930 20.258 1,6 18,6 3,3 7,3 14,5Gran Bretagna 27.041 2.323 29.364 0,3 11,1 1,0 4,9 7,9Italia (a) 21.654 1.751 23.405 0,2 8,4 0,7 5,2 7,5Francia 24.564 1.348 25.912 0,9 3,5 1,0 4,6 5,2Austria 3.664 426 4.090 1,6 3,0 1,8 9,8 10,4Paesi Bassi 8.216 377 8.593 1,1 2,7 1,1 4,1 4,4Grecia 4.190 370 4.559 0,7 8,5 1,2 5,7 8,1Belgio 4.089 357 4.446 1,6 5,4 1,9 6,8 8,0Irlanda (b) 1.768 333 2.101 1,0 24,5 3,2 6,2 15,8Portogallo 4.973 225 5.198 -0,1 12,7 0,3 2,4 4,3Svezia 4.394 199 4.593 1,1 1,5 1,1 4,2 4,3Danimarca 2.717 137 2.854 0,7 12,0 1,1 2,9 4,8

Area Euro (16) 132.443 11.704 144.147 1,1 7,5 1,5 6,1 8,1Unione Europea a 27 206.870 14.801 221.670 1,1 8,1 1,5 4,9 6,7

Occupati per nazionalità in alcuni paesi europei. Anni 2003 e 2008

PaeseOccupati (in migliaia) al 2008 Var.% annua 03-08 Stranieri su totale

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…. con crescita sostenuta degli occupati nel periodo pre-crisi (2003-2008), trainata dalla componente straniera.Irlanda, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, registrano tassi di crescita annui superiori al 10% per gli occupati stranieri. L’Italia segna un 8,4%.


LA PRESENZA DEGLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVOROCRESCITA DEGLI OCCUPATI STRANIERI

Note: (a) periodo 2005-2008; (b) periodo 2004-2008.

L’Italia vede una crescita annua dell’8,4% per la componente straniera rispetto allo 0,7% complessivo.

L’incidenza degli occupati stranieri passa dal 5,2% del 2005 al 7,5% del 2008.


Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale

Agricoltura 837 59 895 3,9 3,4 3,8 7,0Industria in senso stretto 4.579 407 4.985 21,1 23,2 21,3 8,9Costruzioni 1.683 286 1.970 7,8 16,3 8,4 17,0Comm. dettaglio e riparazioni 2.339 118 2.458 10,8 6,8 10,5 5,1Comm. ingrosso 1.041 41 1.083 4,8 2,4 4,6 4,0Alberghi e ristoranti 1.021 159 1.179 4,7 9,1 5,0 15,5Trasp. e comunicaz. 1.218 76 1.294 5,6 4,3 5,5 6,2Att. finanziarie e assicur. 648 5 653 3,0 0,3 2,8 0,7Att. Immobil., serv. alle imprese 2.482 136 2.618 11,5 7,8 11,2 5,5Altri servizi 661 30 692 3,1 1,7 3,0 4,6P.A. e Istruzione 3.004 15 3.019 13,9 0,9 12,9 0,5Sanità e servizi alla persona 2.137 419 2.557 9,9 23,9 10,9 19,6Totale 21.651 1.751 23.402 100,0 100,0 100,0 8,1

Quota stranieri su italiani

Occupati per settore di attività, ripartizione geografica e nazionalità. Anno 2008.

SettoriValori assoluti (migliaia) Comp.%

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Al 2008 in Italia gli occupati stranieri si concentrano in alcuni settori: nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni (soprattutto gli uomini), nei servizi alla persona (in particolare le donne).

Fonte: elaborazioni su dati Istat (Rilevazione sulle Forze Lavoro).

LA PRESENZA DEGLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVOROCRESCITA DEGLI OCCUPATI STRANIERI

Elevata presenta degli stranieri nei settori industriali (in particolare metalmeccanica, sistema moda e costruzioni), negli alberghi e ristoranti e nei servizi alla persona.


Circa un terzo degli stranieri è occupato in qualifiche a bassa specializzazione e ad alta manualità, rispetto a circa il 7% degli Italiani. Solo il 3% risulta fareun lavoro impiegatizio paragonato ad oltre il 10% degli italiani. Più del 30% degli immigrati è contenuto in sole 5 professioni: muratori, pulizie, collaborazioni domestiche, cuochi, manovali.

LA PRESENZA DEGLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVOROOCCUPAZIONE PER SETTORE






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Il 2009 si chiude come l’anno peggiore dal dopoguerra. La caduta del Pil èstata generalizzata in tutte le economie avanzate. Anche i paesi emergenti hanno registrato un rallentamento nella crescita.

La ripresa, iniziata a fine 2009 si consolida nel 2010. Più vivace negli Stati Uniti e più lenta nell’Area Euro sospinta dalla buona performance della Germania.

LA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA

2009 2010 2009 2010 2009 2010

Germania -4,7 3,6 7,5 6,8 0,0 0,5

Francia -2,5 1,6 9,5 9,7 -1,2 0,0

Spagna -3,7 -0,2 18,0 20,1 -6,6 -2,3

Area Euro -4,1 1,8 9,4 10,0 -1,8 -0,5

Gran Bretagna -4,9 1,7 7,6 7,8 -1,6 0,2

Stati Uniti -2,6 2,8 9,3 9,6 -3,7 -0,5

Giappone -6,3 4,3 5,1 5,1 -1,6 -1,0

Italia -5,2 1,3 7,8 8,4 -2,9 -0,7

Principali indicatori economici. Anni 2009-2010

PaeseVar.% PIL

Tasso di disoccupazione

Var.% occupazione (a)

Fonte: per i Paesi esteri elaborazioni su dati Eurostat (aprile 2011); per l’Italia elaborazioni su dati Istat (per Pil e unità di lavoro conti economici nazionali del 1 marzo 2011; per tasso di disoccupazione dati RCFL del 1 aprile 2011).

Nota: (a) si intende la variazione delle unità di lavoro.


Nativi Stranieri Totale Nativi Stranieri Totale 2008 2010Germania 35.374 3.364 38.738 -0,4 0,2 -0,4 8,6 8,7Spagna 15.907 2.550 18.457 -8,2 -14,9 -8,9 14,5 13,8Gran Bretagna 26.580 2.361 28.942 -1,7 1,7 -1,4 7,9 8,2Italia 20.791 2.081 22.872 -4,0 18,9 -2,3 7,5 9,1Francia 24.374 1.362 25.736 -0,8 0,0 -0,7 5,2 5,3Austria 3.658 438 4.096 -0,1 2,8 0,2 10,4 10,7Grecia 3.980 409 4.389 -5,0 10,6 -3,7 8,1 9,3Belgio 4.106 383 4.489 0,4 7,3 1,0 8,0 8,5Paesi Bassi 8.039 331 8.370 -2,2 -12,1 -2,6 4,4 4,0Irlanda 1.616 228 1.844 -8,6 -31,5 -12,3 15,8 12,4Svezia 4.330 216 4.546 -1,4 8,2 -1,0 4,3 4,7Portogallo 4.781 197 4.978 -3,9 -12,4 -4,2 4,3 4,0Lettonia 802 139 941 -15,6 -20,5 -16,3 15,5 14,8

Area Euro (16) 128.870 11.599 140.470 -2,7 -0,9 -2,6 8,1 8,3Unione Europea (27) 201.762 14.687 216.449 -2,5 -0,8 -2,4 6,7 6,8

Occupati per nazionalità in alcuni paesi europei. Anni 2008 e 2010

PaeseOccupati (in migliaia) al 2010 Var.% 08-10 Stranieri sul totale

18

La crisi ha conseguenze anche sull’occupazione immigrata (-0,8% nell’UE27). Considerando, però, i primi 5 paesi per presenza di stranieri, solo la Spagna vede una calo degli occupati tra il 2008 e il 2010. Risulta elevata la crescita in Italia e più contenuta in Germania, Gran Bretagna e Francia.


GLI EFFETTI OCCUPAZIONALIIL MERCATO DEL LAVORO IN EUROPA


2008 2010 2008 2010 2008 2010 Nativi Stranieri TotaleSpagna 10,3 18,3 17,5 30,2 11,4 20,2 8,0 12,7 8,8Portogallo 7,9 11,1 10,9 18,9 8,1 11,4 3,2 8,0 3,3Svezia 5,9 7,9 14,3 18,8 6,3 8,6 2,0 4,5 2,3Irlanda 5,8 13,2 7,7 17,3 6,1 13,7 7,4 9,6 7,6Francia 7,0 8,9 14,1 17,2 7,4 9,3 1,9 3,1 1,9Belgio 6,3 7,5 14,2 16,4 7,0 8,4 1,2 2,2 1,4Grecia 7,9 12,5 6,8 15,0 7,8 12,7 4,6 8,2 4,9Danimarca 3,1 7,1 8,8 14,7 3,4 7,6 4,0 5,9 4,2Germania 6,9 6,5 14,1 13,8 7,6 7,2 -0,4 -0,3 -0,4Italia 6,7 8,2 8,5 11,7 6,8 8,5 1,5 3,2 1,7Paesi Bassi 2,6 4,3 6,2 9,5 2,7 4,5 1,7 3,3 1,8Gran Bretagna 5,6 7,8 7,0 9,0 5,7 7,9 2,2 2,0 2,2Austria 3,4 3,9 7,8 8,7 3,9 4,5 0,5 0,9 0,6

Area Euro (16) 7,0 9,3 13,3 18,1 7,6 10,1 2,3 4,8 2,5Unione Europea (27) 6,7 9,1 12,2 16,8 7,1 9,7 2,4 4,6 2,6

Variazione

Tasso di disoccupazione per nazionalità in alcuni paesi europei. Anni 2008 e 2010

PaeseTotaleNativi Stranieri

19

Eccetto la Germania in tutti i principali paesi tra il 2008 e il 2010 aumenta il tasso di disoccupazione sia nel caso di nativi che di stranieri e in misura piùaccentuata per questi ultimi.


GLI EFFETTI OCCUPAZIONALIIL MERCATO DEL LAVORO IN EUROPA

Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta in misura maggiore


Var. assoluta2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-10

ITALIA Occupati (migliaia) 23.405 23.025 22.872 -1,6 -0,7 -2,3 -533Disoccupati (migliaia) 1.692 1.945 2.102 15,0 8,1 24,2 410Tasso di occupazione (15-64) 58,7 57,5 56,9 -2,0 -1,0 -3,1 -2Tasso di disoccupazione 6,7 7,8 8,4 15,5 7,8 24,6 2NORDOccupati (migliaia) 12.066 11.905 11.838 -1,3 -0,6 -1,9 -228Disoccupati (migliaia) 488 669 746 37,0 11,5 52,7 258Tasso di occupazione (15-64) 66,9 65,6 65,0 -1,9 -0,9 -2,8 -2Tasso di disoccupazione 3,9 5,3 5,9 36,8 10,9 51,6 2CENTROOccupati (migliaia) 4.857 4.832 4.833 -0,5 0,0 -0,5 -24Disoccupati (migliaia) 317 377 399 18,9 5,9 25,9 82Tasso di occupazione (15-64) 62,8 61,9 61,5 -1,4 -0,6 -2,1 -1Tasso di disoccupazione 6,1 7,2 7,7 18,1 6,4 25,7 2MEZZOGGIORNOOccupati (migliaia) 6.482 6.288 6.201 -3,0 -1,4 -4,3 -281Disoccupati (migliaia) 886 899 958 1,4 6,6 8,1 72Tasso di occupazione (15-64) 46,1 44,6 43,9 -3,3 -1,6 -4,8 -2Tasso di disoccupazione 12,0 12,5 13,5 4,0 7,9 12,2 1

IndicatoriValori assoluti Var.%

Principali indicatori del mercato del lavoro per area. Anni 2008-2010

20

In Italia tra il 2008 e il 2010 la flessione degli occupati ha determinato una perdita complessiva di 533 mila posti di lavoro (-2,3%). Le persone in cerca di occupazione sono cresciute del 24,2%, superando quota 2 milioni nel 2010. Il tasso di disoccupazione è salito all’8,4%, superiore di due punti rispetto al 2008.

GLI EFFETTI OCCUPAZIONALIIL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA

Fonte: elaborazioni su dati Istat. (Rilevazione Continua sulle Forze Lavoro).


2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Nord 10.953 10.718 10.579 -235 -139 -374 -2,1 -1,3 -3,4Centro 4.416 4.339 4.274 -77 -65 -142 -1,7 -1,5 -3,2Mezzogiorno 6.285 6.070 5.937 -215 -133 -348 -3,4 -2,2 -5,5Italia 21.654 21.127 20.791 -527 -336 -863 -2,4 -1,6 -4,0

Nord 1.113 1.187 1.259 74 72 146 6,6 6,1 13,1Centro 441 493 559 52 66 118 11,8 13,4 26,8Mezzogiorno 197 218 264 21 46 67 10,7 21,1 34,0Italia 1.751 1.898 2.081 147 183 330 8,4 9,6 18,8

Nord 12.066 11.905 11.838 -161 -67 -228 -1,3 -0,6 -1,9Centro 4.857 4.832 4.833 -25 1 -24 -0,5 0,0 -0,5Mezzogiorno 6.482 6.288 6.201 -194 -87 -281 -3,0 -1,4 -4,3Italia 23.405 23.025 22.872 -380 -153 -533 -1,6 -0,7 -2,3

Var.assoluta Var.%

Occupati (migliaia) per nazionalità e area. Anni 2008-2010

AreeValori assoluti

Italiani

Stranieri

Totale

21

Tra gli occupati il calo degli italiani, in termini percentuali è maggiore al sud (-5,5%), in termini assoluti si concentra sia al nord che al sud (-374 mila e -348 mila).

La crescita degli stranieri, in termini percentuali, si ha nelle regioni del centro sud (rispettivamente +26,8% e +34,0%), mentre in termini assoluti èmaggiore al nord (+146 mila).


Calo degli italiani al nord e al sud

Crescita degli stranieri al nord



2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Maschi 13.014 12.678 12.422 -336 -256 -592 -2,6 -2,0 -4,5Femmine 8.640 8.449 8.369 -191 -80 -271 -2,2 -0,9 -3,1Totale 21.654 21.127 20.791 -527 -336 -863 -2,4 -1,6 -4,0

Maschi 1.050 1.111 1.212 61 101 162 5,8 9,1 15,4Femmine 701 787 869 86 82 168 12,3 10,4 24,0Totale 1.751 1.898 2.081 147 183 330 8,4 9,6 18,8

Maschi 14.064 13.789 13.634 -275 -155 -430 -2,0 -1,1 -3,1Femmine 9.341 9.236 9.238 -105 2 -103 -1,1 0,0 -1,1Totale 23.405 23.025 22.872 -380 -153 -533 -1,6 -0,7 -2,3

Var.assoluta Var.%

Occupati (migliaia) per nazionalità e genere. Anni 2008-2010

GenereValori assoluti

Italiani

Stranieri

Totale

22

Sono le donne a trainare la crescita dell’occupazione immigrata registrando un incremento del 24% contro il 15,4% degli uomini. Nel caso degli italiani sono i maschi a risentire maggiormente della recessione (-4,5%) a causa della maggiore presenza in settori fortemente colpiti dalla crisi come manifattura e costruzioni.


Calo degli italiani maschi da imputarsi al settore industriale.

Crescita delle donne straniere da imputarsi quasi esclusivamente al settore dei servizi.



2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Agricoltura 837 798 802 -39 4 -35 -4,7 0,5 -4,2Industria in senso stretto 4.578 4.370 4.174 -208 -196 -404 -4,5 -4,5 -8,8Costruzioni 1.684 1.631 1.581 -53 -50 -103 -3,1 -3,1 -6,1Servizi 14.555 14.328 14.234 -227 -94 -321 -1,6 -0,7 -2,2Totale 21.654 21.127 20.791 -527 -336 -863 -2,4 -1,6 -4,0

Agricoltura 58 76 89 18 13 31 31,0 17,1 53,4Industria in senso stretto 407 401 407 -6 6 0 -1,5 1,5 0,0Costruzioni 286 313 349 27 36 63 9,4 11,5 22,0Servizi 1.000 1.108 1.237 108 129 237 10,8 11,6 23,7Totale 1.751 1.898 2.081 147 183 330 8,4 9,6 18,8

Agricoltura 895 874 891 -21 17 -4 -2,3 1,9 -0,4Industria in senso stretto 4.985 4.771 4.581 -214 -190 -404 -4,3 -4,0 -8,1Costruzioni 1.970 1.944 1.930 -26 -14 -40 -1,3 -0,7 -2,0Servizi 15.555 15.436 15.471 -119 35 -84 -0,8 0,2 -0,5Totale 23.405 23.025 22.872 -380 -153 -533 -1,6 -0,7 -2,3

Italiani

Stranieri

Totale

Var.assoluta Var.%Settore

Valori assolutiOccupati (migliaia) per nazionalità e settore di attività. Anni 2008-2010

23

La crescita dell’occupazione immigrata riguarda in gran parte il settore dei servizi, in particolare alla persona a forte presenza femminile.

La flessione degli italiani coinvolge soprattutto l’industria in senso stretto e le costruzioni con una variazione percentuale dell’8,8% e del 6,1% rispettivamente.


Calo degli italiani nel settore industriale.

Crescita degli stranieri nel settore dei servizi.



2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Dipendenti 15.960 15.645 15.320 -315 -325 -640 -2,0 -2,1 -4,0 Permanente 13.869 13.724 13.409 -145 -315 -460 -1,0 -2,3 -3,3 Temporaneo 2.091 1.921 1.910 -170 -11 -181 -8,1 -0,6 -8,7Indipendenti 5.694 5.482 5.471 -212 -11 -223 -3,7 -0,2 -3,9Totale 21.654 21.127 20.791 -527 -336 -863 -2,4 -1,6 -4,0

Dipendenti 1.486 1.632 1.790 146 158 304 9,8 9,7 20,5 Permanente 1.254 1.400 1.518 146 118 264 11,6 8,4 21,1 Temporaneo 232 232 272 0 40 40 0,0 17,2 17,2Indipendenti 265 266 291 1 25 26 0,4 9,4 9,8Totale 1.751 1.898 2.081 147 183 330 8,4 9,6 18,8

Dipendenti 17.446 17.277 17.110 -169 -167 -336 -1,0 -1,0 -1,9 Permanente 15.123 15.124 14.927 1 -197 -196 0,0 -1,3 -1,3 Temporaneo 2.323 2.153 2.182 -170 29 -141 -7,3 1,3 -6,1Indipendenti 5.959 5.748 5.762 -211 14 -197 -3,5 0,2 -3,3Totale 23.405 23.025 22.872 -380 -153 -533 -1,6 -0,7 -2,3

Totale

Occupati (migliaia) per nazionalità e carattere professione. Anni 2008-2010

Carattere professioneValori assoluti

Italiani

Stranieri

Var.assoluta Var.%

La quasi totalità dell’incremento degli stranieri è determinata da un aumento dei dipendenti a carattere permanente (21,1% pari a 264 mila unità su un totale di 330 mila).La flessione degli italiani riguarda sia la componente di dipendenti, e in particolare quelli a carattere temporaneo (-8,7%), sia di quella indipendente (soprattutto nel primo anno).

24GLI EFFETTI OCCUPAZIONALIIL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA

Crescita dei dipendenti stranieri a tempo indeterminato.

Calo dei dipendenti italiani a carattere temporaneo.



2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Dirigenti e imprenditori 1.065 965 896 -100 -69 -169 -9,4 -7,2 -15,9Professioni intellettuali 2.400 2.331 2.250 -69 -81 -150 -2,9 -3,5 -6,3Professioni tecniche 4.853 4.618 4.506 -235 -112 -347 -4,8 -2,4 -7,2Impiegati 2.473 2.498 2.559 25 61 86 1,0 2,4 3,5Vendita e servizi personali 3.484 3.512 3.527 28 15 43 0,8 0,4 1,2Art. e operai specializzati, agricoltori 3.821 3.768 3.629 -53 -139 -192 -1,4 -3,7 -5,0Conduttori impianti 1.746 1.641 1.593 -105 -48 -153 -6,0 -2,9 -8,8Personale non qualificato 1.567 1.543 1.572 -24 29 5 -1,5 1,9 0,3Forze armate 245 251 261 6 10 16 2,4 4,0 6,5Totale 21.654 21.127 20.791 -527 -336 -863 -2,4 -1,6 -4,0

Dirigenti e imprenditori 30 26 25 -4 -1 -5 -13,3 -3,8 -16,7Professioni intellettuali 33 39 43 6 4 10 18,2 10,3 30,3Professioni tecniche 82 72 81 -10 9 -1 -12,2 12,5 -1,2Impiegati 45 39 39 -6 0 -6 -13,3 0,0 -13,3Vendita e servizi personali 275 286 303 11 17 28 4,0 5,9 10,2Art. e operai specializzati, agricoltori 522 559 589 37 30 67 7,1 5,4 12,8Conduttori impianti 204 195 217 -9 22 13 -4,4 11,3 6,4Personale non qualificato 560 682 784 122 102 224 21,8 15,0 40,0Forze armate 0 0 0 0 0 0 - - -Totale 1.751 1.898 2.081 147 183 330 8,4 9,6 18,8

Var.assoluta

Stranieri

Italiani

Occupati (migliaia) per nazionalità e professione. Anni 2008-2010

ProfessioneValori assoluti Var.%

25

L’incremento degli occupati stranieri riguarda in gran parte personale non qualificato e artigiani e operai specializzati (rispettivamente il 68,0% e il 20,3% della variazione totale), professioni che vedono peraltro una maggiore concentrazione della forza lavoro straniera.


Per gli stranieri: crescita del personale non qualificato e di artigiani e operai.

Per gli italiani: calo delle professioni tecniche.



Sia per la componente italiana che per quella straniera, dal IV trimestre 2008 il tasso di occupazione è in diminuzione.




2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Nord 391 518 562 127 44 171 32,5 8,5 43,7Centro 270 311 337 41 26 67 15,2 8,4 24,8Mezzogiorno 869 877 930 8 53 61 0,9 6,0 7,0Italia 1.530 1.706 1.828 176 122 298 11,5 7,2 19,5

Nord 97 151 184 54 33 87 55,7 21,9 89,7Centro 47 66 62 19 -4 15 40,4 -6,1 31,9Mezzogiorno 18 22 28 4 6 10 22,2 27,3 55,6Italia 162 239 274 77 35 112 47,5 14,6 69,1

Nord 488 669 746 181 77 258 37,1 11,5 52,9Centro 317 377 399 60 22 82 18,9 5,8 25,9Mezzogiorno 887 899 958 12 59 71 1,4 6,6 8,0Italia 1.692 1.945 2.102 253 157 410 15,0 8,1 24,2

Disoccupati (migliaia) per nazionalità e area. Anni 2008- 2010

Totale

AreeValori assoluti

Italiani

Stranieri

Var.assoluta Var.%

27

La crescita dei disoccupati, sia italiani che stranieri, avviene in gran parte nelle regioni del nord sia in termini percentuali che assoluti.

I tassi di crescita per ciascuna area sono sempre maggiori nel caso degli stranieri.


Crescita disoccupati al nord.



2008 2009 2010 08-09 09-10 08-10 08-09 09-10 08-10

Maschi 753 879 973 126 94 220 16,7 10,7 29,2Femmine 777 827 856 50 29 79 6,4 3,5 10,2Totale 1.530 1.706 1.828 176 122 298 11,5 7,2 19,5

Maschi 67 121 141 54 20 74 80,6 16,5 110,4Femmine 95 118 133 23 15 38 24,2 12,7 40,0Totale 162 239 274 77 35 112 47,5 14,6 69,1

Maschi 820 1.000 1.114 180 114 294 22,0 11,4 35,9Femmine 872 945 989 73 44 117 8,4 4,7 13,4Totale 1.692 1.945 2.102 253 157 410 15,0 8,1 24,2

Var.%

Stranieri

Totale

Disoccupati (migliaia) per nazionalità e genere. Anni 2008-2010

GenereValori assoluti

Italiani

Var.assoluta

28

Sono i maschi che vedono gli incrementi maggiori per gli italiani e in misura ancora maggiore per gli stranieri.


Crescita disoccupati maschi.



Tra il terzo trimestre 2008 e il primo trimestre 2010 il tasso di disoccupazione degli stranieri è cresciuto di circa 6,1 punti (dal 6,9% al 13%).Il tasso degli italiani è aumentato in misura più contenuta di 2,7 punti, passando dal 6,0% all’8,7%.







34

12

161718

303134

INDICE


L’evoluzione della popolazione indica una forte riduzione della fascia di etàdelle persone con meno di 15 anni (che passa dal 21% al 14%) e della fascia 15-64 anni (che scende dal 69% del 1992 a meno del 66% nel 2010) e la crescita parallela degli ultra 65enni, quasi raddoppiati (dal 12,5% al 20%).

Fonte: elaborazioni su dati Demo -Istat.

L’EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE


Si possono ipotizzare tre scenari di evoluzione della popolazione. Senza flussi migratori la popolazione è destinata a ridursi nel tempo.

Fonte: elaborazioni su dati Demo – Istat.

L’EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONEPREVISIONI DEMOGRAFICHE

Lo scenario “Naturale”si basa sull’ipotesi di assenza di flussi migratori.

Lo scenario “Flussi migratori costanti” si basa sull’ipotesi che i flussi migratori si mantengono sugli stessi livelli attuali.

Lo scenario “Etàlavorativa costante”si basa sull’ipotesi che la popolazione in età lavorativa sia costante nel tempo.


In assenza di flussi migratori già nel 2014 la popolazione tornerebbe sotto i 60 milioni di abitanti e nel 2019 scenderebbe sotto i 59 milioni. Il dato piùrilevante risulta il continuo invecchiamento della popolazione. La quota di anziani, infatti, ammonterebbe al 23,2% del totale, contro il 13% dei giovani.


L’EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONEPREVISIONI DEMOGRAFICHE

Popolazione 15-64 pari a 65,8% nel 2010 e al 63,8% al 2020.


Anno Età Nord ovest Nord est Centro Mezzogiorno Italia15-24 (entrati) 756 592 410 742 2.50125-54 4.709 3.352 3.081 4.743 15.88655-64 (usciti) 486 365 428 726 2.00515-64 5.952 4.309 3.919 6.211 20.391differenza entrati-usciti 271 228 -19 16 496

15-24 (entrati) 580 457 339 572 1.94825-54 5.076 3.716 3.285 4.888 16.96555-64 (usciti) 486 385 413 662 1.94615-64 6.142 4.558 4.037 6.123 20.859differenza entrati-usciti 95 72 -74 -91 2

15-24 (entrati) 494 375 288 513 1.67125-54 5.465 3.964 3.701 5.138 18.26855-64 (usciti) 551 406 464 699 2.12015-64 6.524 4.749 4.452 6.330 22.055differenza entrati-usciti -57 -31 -176 -185 -449

15-24 (entrati) 385 299 253 381 1.31925-54 5.662 4.150 3.922 5.006 18.74055-64 (usciti) 690 503 571 828 2.59215-64 6.737 4.952 4.747 6.215 22.650differenza entrati-usciti -305 -204 -318 -447 -1.273

1993

2000

2004

2009

Occupati per età e macro area nel tempo (dati in migliaia)

34

Fino al 2000 il saldo tra entrati e usciti nel mercato del lavoro è positivo. Dal 2000 sistematicamente tutte le aree mostrano un crescente disequilibrio tra generazioni: nel 2009 in Italia a fronte di 2,5 milioni di potenziali uscenti vi erano 1,6 milioni di potenziali entranti, mostrando un fabbisogno di 1,2 milioni di lavoratori.

Eccedenza di lavoratori nel 1993 e nel 2000

Fabbisogno di lavoratori nel 2004 e 2009.

LA PRESENZA DEGLI IMMIGRATI NEL MERCATO DEL LAVOROIL FABBISOGNO



A causa dell’invecchiamento della popolazione e della verosimile crescita economica il fabbisogno è destinato a crescere. Nel 2020 in ipotesi media ci sarà un fabbisogno di 1.817 mila lavoratori.

INCRONTRO TRA DOMANDA E OFFERTAIL FABBISOGNO


CARATTERISTICHE DEL MERCATO DEL LAVORO IMMIGRATO...CARATTERISTICHE DEL MERCATO DEL LAVORO IMMIGRATO...

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