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Caratteri e font
● Ricordate?● Ad ogni glifo (unità grafica astratta) possono
corrispondere molteplici disegni (unità grafica concreta)
● Esempio: glifo “A”
–A, A, A, A, A, A, A, A, A, A,
A...● Raccolte di glifi disegnati con lo stesso stile
grafico vengono dette font (fonti o tipi)... ma di queste ci occuperemo più avanti
Breve storia della scrittura
● Prima del IV millennio, non risultano esempi di scrittura – solo immagini pittoriche
● Verso la fine del IV millennio, i Sumeri, gli Egizi e altri popoli nella valle dell'Indo sviluppano forme di scrittura
● Si trattò probabilmente di evoluzione parallela:– diversi sistemi– diversi materiali
Breve storia della scrittura
● Scrittura logografica: un grafema indica un'intera parola– pittogrammi: l'immagine di un oggetto
denota l'oggetto– ideogrammi: l'immagine di un oggetto denota
l'oggetto o un'idea correlata
● Scrittura sillabica: un grafema denota una sillaba– spesso, l'immagine di un oggetto denota la
sillaba che è anche il nome dell'oggetto– si compongono sillabe per ottenere parole
Breve storia della scrittura
● Scrittura alfabetica: un grafema indica un singolo fonema– spesso, il grafema denota il fonema iniziale
del nome dell'oggetto da cui il grafema deriva
– molte scritture alfabetiche (ebraico, arabo, fenicio...) non annotano le vocali, o le annotano solo con segni diacritici opzionali
Breve storia della scrittura
● ~3000 a.C.: I Sumeri sviluppano il sistema ideografico cuneiforme
● ~2800 a.C.: Gli Egizi iniziano a disegnare geroglifici; nel ~2700 a.C. sviluppano anche un sistema fonetico (per le parole straniere)
● ~1000 a.C.: I Fenici sviluppano il primo alfabeto
● IX sec. a.C.: I Greci usano un alfabeto derivato da quello fenicio
● VIII sec. a.C.: I Romani derivano il loro alfabeto da quelli greco ed etrusco
● IX sec. d.C: Gli Slavi adottano (loro malgrado) l'alfabeto cirillico, derivato da quello latino
● X sec. a.C.: Ebrei ed Aramei derivano il loro alfabeto da quello fenicio
● ?: I Nabatei adottano l'alfabeto aramaico
● IV sec. d.C: gli Arabi adattano l'alfabeto nabateo alla loro lingua
Breve storia della scrittura
● V sec. a.C.: Le popolazioni sino-tibetane adattano le scritture semitiche al Brahmi
● VIII sec. d.C.: gli Indiani trasformano il Brahmi nel Devanagari
● ~1200 a.C.: I Cinesi hanno già il loro sistema ideografico pressoché completo
● V-VI sec. d.C.: I Giapponesi sviluppano il loro triplice sistema (kanji, hiragana, katakana)
● XVIII sec. d.C.: I Giapponesi aggiungono anche il romanji
● XV sec. d.C.: I Coreani abbandonano il cinese e sviluppano l'hangul
● 1504: Proibito, rimpiazzato dal cinese
● 1894: Ri-adottato● 1910: Rimpiazzato
dal giapponese● 1945: Ripristinato
Breve storia della tipografia
● Fino a ~400 d.C., si scrive a mano, su pergamena, tavolette, pietra in carattere maiuscolo latino
● ~600 d.C.: si sviluppa lo stile onciale ● ~800 d.C.: viene imposto lo stile
carolingio● ~1000 d.C.: la carta arriva in Europa!● ~1200 d.C.: stile gotico● ~1400 d.C.: invenzione della stampa
Breve storia della tipografia
● L'invenzione della stampa a caratteri mobili (1455) rivoluziona la produzione e distribuzione di cultura
● La fusione dei caratteri in lega metallica (tipi) standardizza la forma dei caratteri
● 1469: primi stampati italiani● 1501: Aldo Manuzio crea il carattere
corsivo● '700: Baskerville, Bodoni, Didot creano i
loro font classici, in uso anche oggi!
Nomenclatura: font
● Una raccolta di caratteri (glifi) disegnati con lo stesso stile grafico viene detta font o fonte, typeface o tipo, logotipo, serie
● Per l'esattezza: font o fonte si riferisce a una particolare dimensione, typeface o serie a una raccolta di fonti dello stesso stile in varie dimensioni
● Dal francese antico fonte, it. “fuso”!
● Noi ci concentreremo su font che raccolgono i caratteri Europei occidentali (ISO-8859-1/15)
● Un font può contenere moltissimi altri caratteri (es.: font per UNICODE)
Nomenclatura:unità di misura
● In tipografia si usano diverse unità di misura assolute:– cicero: 4,18584 mm (altri: ruby, long primer, ecc.)
– punto tipografico:
● punto Fournier: 1/12 cicero = 0,34882 mm (1737)● punto Didot: 1/72 pollice reale francese (XVIII sec.), poi
ridefinito (1799) in 125/332472 m = 0,3759715104 mm, ridefinito ancora (1973) dalla UE come 3/8 mm = 0,375 mm
● punto Berthold: 1/2660 m = 0,37593 mm (1879)● punto Didot tedesco: 0,376065 mm (1954)● punto tipografico americano: 0,0138 pollici o 0,35145 mm
(1879)● punto Postscript: 1/72 pollice o 0,035277778 mm (1984)
– pica: 1 pica = 12 punti (o 1/6 di pollice)
Nomenclatura:unità di misura
● Si usano poi varie unità di misura relative● Queste ultime dipendono tipicamente dal
particolare font in uso– em o firet= larghezza della lettera “M” (o
della lettera più larga del font)– ex = altezza della lettera “x” (o altezza media
delle minuscole)– en = ½ em (larghezza di “N”), di solito pari
alla metà della dimensione del font– et similia!
Nomenclatura:unità di misura
● Tradizionalmente:– le altezze (misure verticali) si misurano in
punti (di qualche tipo) o cicero– le larghezze (misure orizzontali) si
misurano in pica
● Per esempio, una linea può essere alta 16 didot e lunga 33 pica
● Fortunatamente, si tratta di un uso in via di estinzione; ora si usa spesso il sistema metrico
Nomenclatura
● La linea base (baseline) è la riga orizzontale immaginaria su cui “poggiano” i caratteri
● L'altezza o dimensione è la distanza fra il punto più alto del carattere più alto e il punto più basso del carattere più basso
● Ascesa e discesa misurano la distanza fra la baseline e gli estremi
Sbagli! ex
alt
ezz
a
● Le parti di un carattere sotto la baseline sono dette discendenti; le parti sopra la fascia centrale ascendenti
asc
esa
dis
cesa
discendente
ascendente
Nomenclatura
● L'interlinea (leading) indica la distanza fra due baseline consecutive in un paragrafo– Indica quanto “fitto”
è il testo
● Di solito, è maggiore della dimensione del font
● Si usa indicare dimensione e interlinea insieme, per es. “10 su 12”
Sempre caro mi fuquest'ermo collee questa siepe che dall'ultimo orizzonte
inte
rlin
ea
Nomenclatura
● Normalmente, ciascun carattere occupa uno spazio pari alla propria larghezza
● La crenatura (kerning) è la variazione di questo spazio per particolari coppie di caratteri (per motivi estetici)– importante con
font grandi!
● Il tracking è la variazione di questo spazio applicata indistintamente a tutti i caratteri
VASO TyVASO TyVASO Ty
Nomenclatura
● La crenatura rende il testo più leggibile– idea grafica: l'area totale vuota fra ogni
coppia di caratteri dovrebbe essere più o meno la stessa
– l'area vuota dipende dalla forma dei caratteri
● Il tracking viene usato per comprimere o espandere il testo per effetti “ottici”– di solito usato su parole maiuscole, in cui i
caratteri sono più “quadrati”
VA E V I C T I S crenatura+
espansione
Caratteristiche dei font
● Le estremità dei tratti che formano il disegno possono essere decorate con grazie
● Nel primo caso si parla di caratteri graziati o serif; nel secondo di bastoni o sans-serif
● Le grazie migliorano la leggibilità quando il font è usato in misure piccole
A Agraziato
bastoni
Caratteristiche dei font
● In molti font, lo spessore dei tratti varia in diversi punti del carattere
● L'asse di un carattere è la linea che lo attraversa nei punti di minimo spessore– di solito si considera la “O”– l'asse identifica la direzione di massimo
contrasto visivo
● Se l'asse non è verticale, si dice che il font è angolato (o dotato di stress)
OOO
Caratteristiche dei font
● Il contrasto è il rapporto fra lo spessore dei tratti più sottili e quello dei tratti più spessi di un carattere– spesso si considera la “O” come campione
(oppure la “B”)
O O O Obasso contrasto alto contrasto alto contrasto nessun contrasto
Caratteristiche dei font
● Il grado di nero è il rapporto fra le aree nere e quelle bianche nel font
● Condizionato dallo spessore dei bastoni, dalla dimensione delle grazie, dall'ampiezza degli occhi, ecc.
BR bastoni
grazie
occhi
Categorie di font
● I font graziati “vecchio stile” furono sviluppati in pieno Rinascimento, andando a sostituire i caratteri gotici allora in uso
● Caratteristiche:– le grazie sono collegate al corpo della lettera con delle
curve (bracket)– il contrasto è visibile, ma non estremo– l'asse è inclinato all'indietro (\)– le maiuscole sono meno alte degli ascendenti
minuscoliVecchio Stile
Categorie di font
● I font “vecchio stile” trasmettono un senso di classicità– ispirati all'arte greco/romana, sviluppati in
pieno neoclassicismo
● Font famosi in questa categoria:– Garamond– Palatino– Bembo
Categorie di font
● I font graziati “di transizione” vennero sviluppati fra il '500 e il '600, alla ricerca di forme nuove
● Caratteristiche:– bracket meno pronunciati
– contrasto elevato
– asse quasi verticale
– lettere minuscole basse e larghe
Font di transizione
Categorie di font
● I font “di transizione” sono tutt'ora usatissimi; classici senza essere leziosi
● Particolarmente adatti per testi lunghi e dimensioni piccole– tipicamente, libri o quotidiani
● Font famosi in questa categoria:– Times (e la variante Times New Roman)– Baskerville– Caslon
Categorie di font
● I font moderni sono stati sviluppati a partire dal 1700– forte senso geometrico
● Caratteristiche:– non ci sono bracket, le grazie sono piatte– forte contrasto– asse verticale– le minuscole possono essere relativamente basse
Font Moderno
Categorie di font
● I font moderni rendono bene sia in dimensioni piccole che medio-grandi
● Richiedono una buona qualità di stampa– altrimenti i tratti fini “scompaiono”!
● Font famosi in questa categoria:– Bodoni– Century (New Century)– Caledonia
Categorie di font
● I font egizi furono sviluppati per attirare l'attenzione (inizi del mercato pubblicitario)
● Caratteristiche:– grazie prominenti, bracket piccoli e simmetrici– basso o nullo contrasto– asse orizzontale– minuscole relativamente grandi
Font Egizio
Categorie di font
● I font egizi sono particolarmente utili per i titoli, o altro materiale che debba risaltare a prima vista– Possono anche essere usati per il corpo testo,
ma sono meno gradevoli (troppo nero)– C'è una forte variabilità fra i font
● Font famosi in questa categoria:– Bookman– Courier– Clarendon
Categorie di font
● I font bastoni (sans serif) sono stati sviluppati a partire dal XX secolo– Disegno prettamente geometrico, poche concessioni ad
abbellimenti
● Caratteristiche:– mancano le grazie– il contrasto è molto basso o assente (spessore
uniforme)– l'asse è indefinito (spessore uniforme)– minuscole relativamente alte
Font bastone
Categorie di font
● I font sans-serif sono molto adatti a insegne, cartelli, titoli, indicazioni stradali... e lucidi per i corsi universitari!– Si è affermato il vezzo di usarli anche per il
corpo del testo, specie in testi tecnici, ma in realtà sono di limitata leggibilità
● Font famosi in questa categoria:– Helvetica (e Arial)– Eras– Lucida– Futura
Categorie di font
● La categoria più variata è quella dei font decorativi
● Disegni di tutti i tipi:– scavati, estrusi, corsivi, svolazzanti,
fumettistici, stiracchiati, a tema, con richiami storici (epoche particolari), con richiami geografici (somiglianza con altri alfabeti),...
● Da non usare mai per il corpo del testo, ma adeguati a titoli, manifesti, annunci...
Categorie di font
● Airmole shaded● Almonte snow● Astron Boy● Baveuse 3D● Blue Highway Condensed
● Canadian Participants
● Budmo Jiggler● Crackman● Cretino
● Deflone Stylus● Degrassi● Domestic Manners● Earwig Factory● ElectroHarmonix● Embargo● Ethnocentric● Fadgod
● Free Chancery ● Ghostmeat
Categorie di font
● Graffiti Treat● Hello Larry● Iomanoid● Isabella● Junkyard● Map of you● NASAL● Pants Patrol● Penguin Attack● Pupcat
● Quadaptor● RoboKoz● Sloe Gin Rickey● Steve● Still Time● Troll Bait● Wet Pet● World of Water● Xenowort● Yawnovision
● Zekton Dots
Categorie di font
● L'ultimo gruppo di font contiene i cosiddetti dingbats (o wingdings)
● Si tratta in realtà di disegni, che nulla hanno a che vedere con i caratteri alfabetico a cui sono associati
● Comodi tuttavia per inserire piccoli elementi grafici all'interno di un testo...
abcdefghijklmnopqrstuvwxyzABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ1234567890()-=][{}'”;:\|/?`~ !@#$%^&
Famiglie di font
● Nella maggior parte dei casi, un font appartiene a una famiglia
● I font della stessa famiglia hanno lo stesso stile grafico, ma presentano varianti
● Le varianti più comuni sono:– roman (“normale”)– corsivo o italic – grassetto o bold– grassetto corsivo o bold italic
Famiglie di font
● In un buon font, ogni variante è disegnata individualmente– notate sopra
● il corsivo non è semplicemente il roman inclinato● il grassetto non è semplicemente il roman allargato
Abc Abc Abc AbcTimes New Roman
romanTimes New Roman
corsivoTimes New Roman
grassettoTimes New Romangrassetto corsivo
Famiglie di font
● Alcuni font hanno numerosissime varianti– light, book, medium, bold, black, extra-
black– condensed, extra-condensed, expanded...– italic, cursive, slanted (inclinato)– e combinazioni...
Abc Abc Abc AbcAbc Abc Abc Abc
Famiglie di font
● Effetti analoghi possono essere ottenuti algoritmicamente, ma saranno quasi sempre di scarsa qualità:
Times New RomanTimes New Roman
Times New Roman
Times New RomanTimes New RomanTimes New RomanTimes New Roman
italic italic algoritmico
grassetto grassetto algoritmico
Famiglie di font
● Analogamente, le versioni condensate o espanse algoritmicamente di un font saranno di qualità inferiore rispetto a quelle disegnate in versione condensata o espansa
CondensedCondensed
Blue Highway Condensed
Blue Highway scalato al 64%
Blue Highway
Blue Highway (roman)
Notate come il font abbia linee di spessore uniforme (nessun contrasto); la versione scalata algoritmicamente no!
Alcune combinazioni tipiche
● Titolo in bastoni extra-bold, occhiello in bastoni, testo in graziato
● Un look moderno, facilmente leggibile, che non rinuncia ad attirare l'attenzione sui titoli
Approvata la FinanziariaLe nuove misure ora al vaglio del SenatoOggi l'aula di Montecitorio ha approvato la legge finanziaria per il 2007 concedendo la fiducia all'esecutivo guidato da Romano Prodi. L'opposizione ha sollevato notevole tumulto all'annuncio dell'esito della votazione, con i deputati della Lega Nord in prima fila nell'esposizione di cartelli dileggianti, di cui il Presidente Bertinotti ha subito ordinato la rimozione. Segue a pag. 8
Alcune combinazioni tipiche
● Titolo in corsivo grande, occhiello in maiuscoletto, testo in graziato demi-bold
● Un look classico, facilmente leggibile, di sapore vagamente retrò
Approvata la FinanziariaLe nuove misure ora al vaglio del SenatoOggi l'aula di Montecitorio ha approvato la legge finanziaria per il 2007 concedendo la fiducia all'esecutivo guidato da Romano Prodi. L'opposizione ha sollevato notevole tumulto all'annuncio dell'esito della votazione, con i deputati della Lega Nord in prima fila nell'esposizione di cartelli. Segue a pag. 8
Alcune combinazioni tipiche
● Titolo in maiuscolo regolare, occhiello condensato in bold, testo in graziato corsivo
● Interlinea aumentata per favorire la leggibilità e rendere più “arioso” il testo
APPROVATA LA FINANZIARIALe nuove misure ora al vaglio del Senato
Oggi l'aula di Montecitorio ha approvato la legge finanziaria per il 2007 concedendo la fiducia all'esecutivo guidato da Romano Prodi. L'opposizione ha sollevato notevole tumulto all'annuncio dell'esito della votazione, con i deputati della Lega Nord in prima fila nell'esposizione di cartelli. Segue a pag. 8
Tecnologie per i font
● I font usati nella tipografia digitale sono disegni vettoriali (uno per glifo)
● esistono anche font raster (bitmap), usati per lo più su vecchi computer per la visualizzazione su video
● In aggiunta alle normali informazioni geometriche, un font contiene molti altri dati:– tabelle di kerning– hinting– tabelle di composizione (accenti)– informazioni sulle legature
Tecnologie per i font
● Tipicamente, le forme delle lettere sono definite tramite curve di Bezier (quadratiche o cubiche) o spline
Tecnologie per i font
● Nei font graziati, spesso il path è composto prevalentemente di curve “morbide”, con poche cuspidi
● Nei font bastoni, si usano per lo più linee rette
● Nei font decorativi, non ci sono regole!
Tecnologie per i font
● Tabelle di kerning– Indicano quali coppie di caratteri sono soggette
a kerning (per esempio: “T” e “o”), e l'ammontare del kerning
– Il kerning è tipicamente espresso in proporzione alla dimensione del font
– In alcuni sistemi, il kerning è anche funzione delle modifiche algoritmiche applicate
● per esempio, meno kerning per caratteri black
Toy WAW Toy WAW
Tecnologie per i font● Hinting
– Quando un carattere viene disegnato su pochi pixel, approssimare di un pixel in più o in meno può cambiare drasticamente la qualità del risultato
– La tabella di hinting indica, per ogni curva che compone un carattere, in che modo deve essere approssimata ai pixel interi (a seconda della dimensione desiderata)
– La tecnologia di hinting è brevettata; solo alcuni produttori la possono usare!
● Gli altri usano un algoritmo di auto-hinting
Tecnologie per i font
● Esempio:– la lettera originale,
come path, è la “G” in nero
– occorre però disegnarla su 9 pixel
– il risultato finale è dato dai pixel più scuri
– è come se avessimo disegnato la “G” in verde
Tecnologie per i font
● Le istruzioni per l'hinting consistono di un vero e proprio programma che decide come approssimare il disegno
– Gli editor di font migliori consentono di scrivere e debuggare questi programmi
– Si tratta tuttavia di un'attività altamente specialistica!
Tecnologie per i font
● Tabelle di composizione– Molti font ammettono caratteri composti
● spesso usati per “piazzare” gli accenti
– Le tabelle di composizione indicano, per ogni coppia di caratteri componibili, le posizioni relative nel carattere composto
● Esempi: a + ` = àn + ~ = ñ
Tecnologie per i font
● Ovviamente, la complessità delle composizioni dipende dalla lingua considerata– un font latino
“puro” può avere qualche decina di composizioni
– un font orientale può averne molte migliaia
Tecnologie per i font
● Informazioni sulle legature– Si ha una legatura quando più caratteri
(grafemi) vengono resi con un solo glifo– I font contengono informazioni sulle
sequenze che devono essere legate, e su come effettuare la legatura
● in genere, tramite composizione, oppure sostituendo il glifo di un carattere diverso
Efficacia Efficacia
Tecnologie per i font
● Anche in questo caso, lingue diverse hanno regole di legatura diverse...– Il carattere a destra (UNICODE 66669) è il
prodotto di una legatura:
+ =
(ra) (ukaar)
Tecnologie per i font
● Esistono anche legature fatte da più caratteri (anche in alfabeti latini: ffi, ffl...)
● Es: il caratterea destra è unalegatura di 4altri caratteri(l'ultimo deiquali è ukaar)
Tecnologie per i font
● Vettore di encoding– I caratteri di ogni font sono ordinati
numericamente– Il vettore di encoding stabilisce la
corrispondenza fra numeri e forme– Nota: è un encoding diverso da quello dei
caratteri!● qui si codificano glifi; per esempio, un carattere
può essere ottenuto componendo due glifi distinti, ciascuno col proprio numero del tutto indipendente dal numero del carattere
Principali formati di font
● Adobe Type 1– Il formato originale sviluppato da Adobe
per il Postscript– Ogni carattere è in effetti un piccolo
programma Postscript– Standardizzato (ISO 9541), supportato da
praticamente tutte le stampanti, tutti i programmi, tutti i S.O.
– Molti font di alta qualità disponibili
Principali formati di font
● Adobe Type 3– Analogo a Type 1, ma:
● aggiunge la possibilità di usare immagini raster all'interno di un font (operatore image)
● perde la possibilità di definire l'hinting
– Se si dispone di un buon motore di rendering dei font, è preferibile usare Type 1
– Type 3 può essere marginalmente più veloce, ma spesso di qualità inferiore
Principali formati di font
● TrueType– Sviluppato da Apple, poi concesso in
licenza e adottato da Microsoft– Particolarmente adatto all'uso su schermo
(grazie all'hinting)– Apple e Microsoft hanno poi esteso
(ciascuna per proprio conto) il TrueType originale
● esistono varianti leggermente incompatibili
– Supportato bene su Mac e Windows
Principali formati di font
● OpenType– Sviluppato insieme da Adobe e Microsoft– I caratteri possono essere espressi da
programmi Postscript (come in Type 1) o come disegni TrueType
– Usa come vettore di encoding l'UNICODE● grande varietà, più standardizzazione
– Adobe ha convertito tutti i propri font in OpenType; probabilmente sarà lo standard più diffuso nel futuro
Installazione di font
● Le modalità per installare font aggiuntivi variano a seconda del sistema operativo– Rarissimamente, anche a seconda del
programma in uso
● Spesso basta aggiungere un file (es.: .ttf per un font TrueType) nella cartella destinata ai font del S.O.
● A volte, occorre un programma di installazione apposito, fornito dal S.O. o distribuito insieme al font stesso
Installazione di font
● In molti casi (Mac, Linux, ...), il S.O. consente di operare sui font installati come su una normale cartella
● Installazione e cancellazione diventano ovvie!
Riferimenti
● Bryan Marvin, Tipografia digitale - Evoluzione tecnica dei caratteri, McGraw-Hill, 1998, ISBN 8838604347 fornisce informazioni sia storiche che tecnologiche sui font digitali
● La voce Font di Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Font) contiene una buona descrizione generale. La voce “Lista di font” contiene un elenco di font comuni, raccolti per famiglie (su Wikipedia inglese molti font sono descritti singolarmente)
● Il formato di font della Adobe (Type 1) è definito in http://partners.adobe.com/public/developer/en/font/T1_SPEC.PDF
● Le specifiche di TrueType e OpenType sono disponibili all'URL http://www.microsoft.com/typography/SpecificationsOverview.mspx
● L'editor di font FontForge esiste per Mac, Windows, Linux e VMS; la sua home page è http://fontforge.sourceforge.net/