INDICE DEI CORSI E SEMINARI - biblico.it · OA2203 Aramaico Targumico, corso introduttivo (B)...

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INDICE DEI CORSI E SEMINARI [in ordine alfabetico per professori] Aletti Jean-Noël, S.J. [F.B.] TN5109 Problemi di teologia paolina EN5215 La lettera ai Filippesi. Approccio esegetico SN5108 Problemi di metodologia paolina Althann Robert, S.J. [F.O.] OA2203 Aramaico Targumico, corso introduttivo (B) OA1203 Aramaico biblico Arnold Leo, S.J. [F.O.] OR1101 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (A) OR2201 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (B) OR3101 Lingua e letteratura araba, corso superiore (C) OR4101 Lingua e letteratura araba, corso speciale Barbiero Gianni, S.D.B. [F.B.] EV2130 JHWH, Dio misericordioso e giusto: una lettura di Es 32–34 EV5228 Salmi scelti dal terzo libro del salterio (Sal 73–89) SV1218 La remissione dei debiti e la liberazione degli schiavi nell’Oriente Antico e nell’A.T. Bazyli½ki Stanis»aw, O.F.M.Conv. [F.B.– invit.] SM0102 Proseminario di metodologia (I sem.) SM0202 Proseminario di metodologia (II sem.) Bechard Dean, S.J. [F.B. – invit.] EN2134 The Lukan Journey Narrative (Lk 9,51– 19,44) Beutler Johannes, S.J. [F.B.] EV3226 Gv 18–21: Gesù ritorna al Padre SN5222 The Letter to Titus Biguzzi Giancarlo [F.B. – invit.] EN8120 «Il Trono, il rotolo e l’Agnello» (Ap 4,1–8,1)

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INDICE DEI CORSI E SEMINARI[in ordine alfabetico per professori]

Aletti Jean-Noël, S.J. [F.B.]TN5109 Problemi di teologia paolinaEN5215 La lettera ai Filippesi. Approccio esegeticoSN5108 Problemi di metodologia paolina

Althann Robert, S.J. [F.O.]OA2203 Aramaico Targumico, corso introduttivo (B)OA1203 Aramaico biblico

Arnold Leo, S.J. [F.O.]OR1101 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (A)OR2201 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (B)OR3101 Lingua e letteratura araba, corso superiore (C)OR4101 Lingua e letteratura araba, corso speciale

Barbiero Gianni, S.D.B. [F.B.]EV2130 JHWH, Dio misericordioso e giusto: una lettura di Es

32–34EV5228 Salmi scelti dal terzo libro del salterio (Sal 73–89)SV1218 La remissione dei debiti e la liberazione degli schiavi

nell’Oriente Antico e nell’A.T.

Bazyli½ki Stanis»aw, O.F.M.Conv. [F.B.– invit.]SM0102 Proseminario di metodologia (I sem.)SM0202 Proseminario di metodologia (II sem.)

Bechard Dean, S.J. [F.B. – invit.]EN2134 The Lukan Journey Narrative (Lk 9,51– 19,44)

Beutler Johannes, S.J. [F.B.]EV3226 Gv 18–21: Gesù ritorna al PadreSN5222 The Letter to Titus

Biguzzi Giancarlo [F.B. – invit.]EN8120 «Il Trono, il rotolo e l’Agnello» (Ap 4,1–8,1)

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bovati Pietro, S.J. [F.B.]MI1103 Ermeneutica biblica e metodi esegetici TV2201 Temi teologici del DeuteronomioSV4125 Testi scelti di Amos

Crenshaw James L. [F.B. – invit.] EV5228 Ecclesiastes (Qoheleth)

Dick Michael [F.B. – invit.] EV4130 The Book of the Twelve: Nahum, Zephaniah, Micah,

and Jonah

Di Luccio Giuseppe, S.J. [F.B. – assist.]JERRN3 Sfondo storico, letterario e teologico del Nuovo Testa-

mento [in Gerusalem

Forte Anthony, S.J. [F.B.]GA1102 Greco del NT, corso AGA2102 Greek New Testament, AGB1202 Greco del NT, corso BOX1104 Greco dei LXX, corsi AOX1104 Greco dei LXX, corsi ASA0221 Manoscritti greci della Bibbia GRSP01 Lingua greca, corso speciale: I Padri Apostolici

Garcia Recio Jesús [F.B. – invit.]RV1225 Il diluvio nella tradizione biblica e mesopotamica

Gargano Innocenzo, O.S.B.Cam. [F.B. – invit.]MS1204 Storia dell’esegesi dei Padri

Gianto Agustinus, S.J. [F.O.]OW1102 Semitico nordoccidentale, corso A: testi ugariticiOW2202 Semitico nordoccidentale, corso B: testi aramaiciHC1102 Lingua e letteratura ebraica, Corso C HC2202 Biblical Hebrew, C OB1101 Lingua e letteratura ebraica, corso speciale

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Gilbert Maurice, S.J. [F.B.]IV5203 Introduzione ai libri sapienziali dell’ ATJERGA4 New Testament Greek, A

Kilgallen John, S.J. [F.B.]EN4117 La Pentecoste negli Atti degli ApostoliEN2226 L’infanzia di Gesù secondo Luca (Lc 1–2)SN2228 Le parabole del vangelo di Luca

Laisney Vincent, O.S.B. [F.O.]OE1103 Lingua e letteratura egiziana: corso introduttivo (A)OE2203 Lingua e letteratura egiziana: corso introduttivo (B)OE3103 Lingua e letteratura egiziana, corso C OE4204 Lingua e letteratura egiziana, corso speciale

Lebiedziuk Roman, C.R. [F.B. ) assist.]GP1104 Lingua greca, corso propedeutico (I)GP1204 Lingua greca, corso propedeutico (II)GP2105 Biblical Greek, propaedeutic course (I)GP2205 Biblical Greek, propaedeutic course (II)

Lienhard Joseph T., S.J. [F.B. – invit.]GB2206 Greek New Testament, B

Luisier Philippe, S.J. [F.O. – invit.]OC1102 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (A)OC2202 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (B)OC3102 Lingua e letteratura copta, corso superiore (C)OC4202 Lingua e letteratura copta, corso speciale

Luzarraga Jesús, S.J. [F.B.]EN6104 La prima lettera di GiovanniTN3202 L’uso dell’AT nel Vangelo secondo GiovanniSN3113 Esegesi e teologia delle versioni siriache su GvSV5227 El Cantar de los Cantares

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Mankowski Paul, S.J. [F.B.]HA2106 Biblical Hebrew, AHA1106 Ebraico biblico, AHB2207 Biblical Hebrew, BHB1208 Ebraico biblico, B

Marazzi Massimiliano [F.O. – invit.]OH1101 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso introdutti-

vo (A)OH2201 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso introdutti-

vo (B)OH3102 Lettura di testi storici in cuneiforme hittita

Mayer Werner, S.J. [F.O.]OD1102 Lingua e letteratura accadica, corso introduttivo (A)OD2202 Lingua e letteratura accadica, corso introduttivo (B)OD4101 Lingua e letteratura accadica, corso superiore (C)OD4201 Lingua e letteratura accadica, corso speciale

Mazzinghi Luca [F.B. – invit.]EV5126 La terza parte del libro della Sapienza (Sap 11–19)

McMahon Don, O.M.I. [F.B. ) assist.]HP2107 Biblical Hebrew, propaedeutic course (I)HP2207 Biblical Hebrew, propaedeutic course (II)HP3106 Hebreo bíblico, curso propédeutico (I)HP3206 Hebreo bíblico, curso propédeutico (II)

Morrison Craig, O.Carm. [F.O.]OS1102 Siriaco, corso introduttivo (A) OS2202 Siriaco, corso introduttivo (B) OS3102 Siriaco, corso superiore (C)OS3202 Siriaco, corso specialeOA1102 Aramaico Targumico, corso introduttivo (A)OA3102 Aramaico targumico, corso COA4101 Aramaico targumico, corso specialeAB2104 Biblical Aramaic

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Neudecker Reinhard, S.J. [F.B.]IV7112 Il Decalogo nell’interpretazione rabbinicaRN1209 L’ambiente giudaico del NTSA7101 Introduction to the Scientific Study of Rabbinics

Oggiano Ida [F.B. – invit.]PA1206 Archeologia e geografia biblica

Pisano Stephen, S.J. [F.B.]CT1101 Introduzione alla Critica Testuale dell’Antico e del

Nuovo TestamentoEV3221 Elia ed Eliseo in 1-2Re

Plötz Karl, S.J. [F.B.]HP1101 Lingua ebraica: corso propedeutico (I)HP1201 Lingua ebraica: corso propedeutico (II)

Pomponio Francesco [F.B. – invit.]RV1124 La religione numerica e babilonese-assira

Sievers Joseph [F.B.]RN1105 Storia della Palestina nel II e I secolo a.C. IN9203 L’apocalittica ebraicaSN9202 Flavio Giuseppe e il Nuovo Testamento

Simian-Yofre Horacio, S.J. [F.B.]TV4106 I testi isaiani dell’Avvento (da Is 40 – 66)EV4230 Testi scelti da Isaia 1–12; 28–33 SV1116 Metodologia dell’esegesi dei profeti

Simoens Yves, S.J. [F.B. – invit.]EN3125 Chi è il Cristo che viene alla sua ora? (Gv 7–12)

Ska Jean Louis, S.J. [F.B.]IV2102 Introduzione al DeuteronomioEV2230 Testi scelti del libro dei NumeriSV1106 Tecniche narrative nell’ATSV1217 Iniziazione al metodo storico-critico

Stock Klemens, S.J. [F.B.] IN2104 Introduzione speciale ai SinotticiEN2215 Racconti della passione nei Sinottici (I parte)SN2108 Studio di un testo sinottico

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CORSI PROPEDEUTICI DI GRECO E DI EBRAICO

Professori: Roman LEBIEDZIUK (Greek, course in English)Roman LEBIEDZIUK (greco, corso in italiano)Don MC MAHON (Hebrew, course in English)Don MC MAHON (hebreo, curso en español)Karl PLÖTZ (ebraico, corso in italiano)

I corsi sono di 5 ore settimali, e durano due semestriPer le sigle dei singoli corsi si veda a pag. 27.

Per essere ammessi al curriculum per la Licenza in SacraScrittura è necesario aver superato gli esami di qualificazionedi greco e di ebraico (vedi pag. 24) o aver completato con succes-so entrambi i semestri dei corsi propedeutici di tali lingue offer-ti da docenti dell’istituto. Lo scopo dei corsi propedeutici di gre-co e di ebraico è di preparare lo studente ai corsi superiori digreco del NT (A-B) e di ebraico biblico (A-B-C) e ai corsi dellasezione esegetico-teologica.Gli obiettivi specifici del corso di greco sono i seguenti:

1. Padronanza della morfologia di base del greco del NT.2. Acquisizione di un vocabolario fondamentale.3. Conoscenza dei punti più importanti della sintassi.4. Abilità nel tradurre frasi semplici dal e in greco.5. Facilità nel leggere il greco ad alta voce.Questi obiettivi specifici tendono a far sì che lo studente sia

in grado di leggere e capire il testo greco dei Vangeli. Tutto iltesto dei vangeli di Marco e Giovanni sarà letto come parte delcorso. Negli esami del II semestre al candidato verrà chiesto ditradurre un testo di questi vangeli senza l’uso del vocabolario, eun testo da un altro libro del Nuovo Testamento con l’uso delvocabolario.Libri necessari:1. J. SWETNAM, Il greco del Nuovo Testamento. Parte I, Morfolo-

gia (edizione italiana a cura di C. Rusconi; Edizioni Dehonia-ne, Bologna 1995).

2. C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento(Edizioni Dehoniane, Bologna 2001).

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2. Una edizione del testo greco del Nuovo Testamento. Si racco-manda The Greek New Testament (United Bible Societies,Stuttgart 1993). Ogni edizione critica del Nuovo Testamentoè utilizzabile, fuorché quelle accompagnate da traduzioni inlingue moderne.

Libri raccomandati:1. Per la lectio cursiva del secondo semestre si raccomanda:

M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of theGreek New Testament (unabridged, 5th edition; Biblical Insti-tute Press, Rome 1996) insieme al volume: M. ZERWICK, Bi-blical Greek illustrated by examples (English edition adaptedfrom the fourth Latin edition by Joseph Smith; Scripta Pon-tificii Istituti Biblici 114; Rome 1963 [photomechanical edi-tion 2001]).

2. Una grammatica più ampia del NT: F. BLASS – A. DEBRUN-NER, Grammatik des neutestamentlichen Griechisch [trad.italiana: Grammatica del greco del Nuovo Testamento (edd.U. Mattioli – G. Pisi) (Paideia, Brescia 1982)].

Gli obiettivi specifici del corso d’ebraico sono i seguenti:1. Padronanza della morfologia di base dell’ebraico dell’AT.2. Acquisizione di un vocabolario fondamentale.3. Conoscenza dei punti più importanti della sintassi.4. Abilità nel tradurre esercizi semplici in ebraico ed esercizi

più complessi dall’ebraico.5. Facilità nel leggere l’ebraico ad alta voce.6. Familiarità nella traslitterazione dell’ebraico.Questi obiettivi specifici tendono a far sì che lo studente sia in

grado di leggere e capire testi narrativi semplici dell’AT ebraico.Durante il corso sarà letto il libro dei Giudici (eccetto il capitolo5). Negli esami del II semestre al candidato verrà chiesto di tra-durre un testo del libro dei Giudici senza l’uso del vocabolario, eun testo di prosa narrativa da un altro libro biblico con l’uso delvocabolario.

Libri necessari:1. T. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew (New York 1971)

[trad. spagnola: Introducción al Hebreo Bíblico (Ed. Verbo Di-vino, Estella 2001). Per gli studenti di lingua spagnola può

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essere utile: R. ROMAN, Sinopsis ... Gramática de Thomas O.Lambdin (Buenos Aires 1994), disponibile presso la libreria«Sole».

2. Biblia Hebraica Stuttgartensia (Stuttgart 1967-77).3. Un dizionario ampio di ebraico dell’AT.

Libro raccomandato:Una grammatica di consultazione dell’ebraico dell’AT [ad es.,

P. JOÜON, Grammaire de l’hébreu biblique (Pontificio IstitutoBiblico, Roma 1947) = A Grammar of Biblical Hebrew. Trans-lated and Revised by T. Muraoka (Pontificio Istituto Biblico,Roma 1991; ristampa 1993, 1996)].

Esami e calendarioLe norme per gli esami dei corsi propedeutici sono un po’ di-

verse da quelle degli altri corsi. Per entrambi i corsi propedeuti-ci sono obbligatori quattro esami, due per ogni semestre, che lostudente è tenuto a superare con il voto minimo di 6.00/10. Se ilrisultato del primo esame, che ha luogo a metà semestre, nonfosse positivo lo studente può sostenere il secondo esame chefarà media con il primo. Lo studente che riporta un voto negati-vo in uno degli altri tre esami è tenuto a ripetere tutto l’esamedi qualificazione, che potrà essere sostenuto solo una volta. Talestudente può continuare a seguire, col consenso del professore,il resto del corso come «uditore».

Ufficialmente si ricevono per ogni corso propedeutico duevoti: uno alla fine del I semestre ed uno alla fine del II semestre[quindi lo studente è tenuto a fare l’iscrizione in Segreteria, pa-gando la tassa prevista, solo per il secondo e il quarto esame].

Chi supera gli esami (del corso propedeutico o di qualificazio-ne) di una sola lingua è tenuto a superare quelli dell’altra lin-gua entro 18 mesi.

I corsi propedeutici sono di cinque lezioni settimanali (unalezione al giorno, eccetto il giovedì). Il calendario delle lezioninon sempre corrisponde a quello degli altri corsi del curriculumper la Licenza. Un calendario dettagliato delle lezioni e degliesami sarà distribuito all’inizio del corso.

Chi frequenta i corsi si impegna anche a preparare i compitiche accompagnano ogni lezione. Due o tre ore di preparazioneper ogni lezione di greco, e tre o quattro per ogni lezioned’ebraico sono normalmente il minimo richiesto per trarre van-

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taggio dal corso. E’ dunque sconsigliato agli studenti che seguonotutti e due corsi (greco ed ebraico) di fare altri corsi durante l’an-no propedeutico.

Studenti che non sono del Biblico possono ugualmentepartecipare ai corsi propedeutici, a condizione però che si adat-tino allo scopo dei corsi nel contesto dell’Istituto Biblico. Talistudenti dovranno sottomettere i loro programmi accademici alcoordinatore dei corsi propedeutici o al decano della FacoltàBiblica all’inizio dell’anno accademico. Soltanto con il suo per-messo lo studente potrà iscriversi ai corsi.

L’iscrizione al corso si fa all’inizio di ogni semestre. Il corsopropedeutico non si può ripetere.

Osservazione per la prima lezione:Sarebbe utile per gli studenti che non hanno mai studiato

greco o ebraico, familiarizzarsi con le lettere dell’alfabeto grecoe/o ebraico prima dell’inizio del corso, così da poterle leggere escrivere.

N.B.: Per frequentare i corsi propedeutici è necessaria una bu-ona conoscenza della lingua italiana o inglese.

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GREEK AND HEBREW PROPAEDEUTIC COURSES

Professors: Roman LEBIEDZIUK (Greek, course in English)Roman LEBIEDZIUK (greco, corso in italiano)Don MC MAHON (Hebrew, course in English)Don MC MAHON (hebreo, curso en español)Karl PLÖTZ (ebraico, corso in italiano)

I corsi sono di 5 ore settimali, e durano due semestriPer le sigle dei singoli corsi si veda a pag. 27.

To be admitted to the Licentiate program a candidate musteither pass the qualifying examinations in Greek and Hebrew(see pag. 24) or successfully complete both semesters of thepropaedeutic courses in those languages offered by instructorsof the Pontifical Biblical Institute. The purpose of the Propae-deutic Courses in Greek and Hebrew is to prepare the studentto take Greek A-B and Hebrew A-B-C and exegesis courses inNew and Old Testament at the Biblical Institute.

The specific goals of the Greek course are as follows:1. Mastery of the basic morphology of NT Greek.2. Command of a fundamental vocabulary.3. Knowledge of the more important points of syntax. 4. Ability to translate simple sentences from Greek and into

Greek.5. Facility in reading Greek out loud.

These specific goals are designed to result in the ability toread and understand the Greek text of the Gospels. The entireGospels of Mark and John are read as part of the course. In theexaminations in the second semester the student will be askedto translate a portion of one of these gospels without the use ofa dictionary, as well as a portion of an unseen text from theNew Testament with the use of a dictionary.Necessary books1. J. SWETNAM, An Introduction to the Study of New Testament

Greek, Part I, Morphology, 2nd, rev. ed. (Subsidia Biblica 16;Pontificio Istituto Biblico, Rome 1998).

2. An edition of the Greek New Testament. The recommendedtext is The Greek New Testament (United Bible Societies,

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Stuttgart 1993). Any critical edition of the New Testament ispermitted provided there is no translation in a modern lan-guage accompanying it.

Recommended books:1. Lexicon

First choice is: Frederick W. DANKER (ed.), A Greek-EnglishLexicon of the New Testament and Other Early Christian Litera-ture. Third Edition based on Walter Bauer’s Griechisch-Deut-sches Wörterbuch zu den Schriften des Neuen Testaments undder frühchristlichen Literatur, sixth edition, edited by KurtAland and Barbara Aland, with Viktor Reichman, and on pre-vious English editions by W. F. Arndt, F. W. Gingrich, and F.W. Danker (The University of Chicago Press, Chicago & London2000).2. Grammars and grammatical reference tools:

An up to date modern grammar is D.B. WALLACE, GreekGrammar Beyond the Basics: An Exegetical Syntax of the NewTestament (Zondervan, Grand Rapids 1996).

The best referential grammar of the NT is: F. BLASS – A. DE-BRUNNER – R.W. FUNK, A Greek Grammar of the NT (Universityof Chicago Press 1961). The newest 18th German edition is F.BLASS – A. DEBRUNNER – F. REHKOPF, Grammatik des neutesta-mentlichen Griechisch (Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen2001).

Also useful is: J. H. MOULTON – W. F. HOWARD – N. TURNER,A Grammar of New Testament Greek, 4 vols (T. & T. Clark,Edinburgh 1906-1976).

The best verse by verse resource for the second semester lec-tio cursiva is: M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A GrammaticalAnalysis of the Greek New Testament (unabridged, 5th edition;Biblical Institute Press, Rome 1996) with its companion volu-me: M. ZERWICK, Biblical Greek illustrated by examples (En-glish edition adapted from the fourth Latin edition by J. Smith;Scripta Pontificii Istituti Biblici 114; Rome 1963) [photomecha-nical reedition 2001].

The specific goals of the Hebrew course are as follows:1. Mastery of the basic morphology of OT Hebrew.

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2. Command of a fundamental vocabulary.3. Knowledge of the more important points of syntax.4. Ability to translate simple exercises into Hebrew, and more

complicated exercises from Hebrew.5. Facility in reading Hebrew out loud.6. Familiarity with Hebrew in transliteration.

These specific goals are designed to result in the ability toread and understand simple narrative texts from the HebrewOld Testament. The entire Book of Judges (except chap. 5) isread as part of the course. In the examinations in the secondsemester the student will be asked to translate a portion ofJudges without the use of a dictionary, as well as a portion ofan unseen text, from Hebrew prose narrative, with the use of adictionary.

Necessary books1. T. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew (New York1971).2. Biblia Hebraica Stuttgartensia (Stuttgart 1967-77).3. A large dictionary of Old Testament Hebrew.

Recommended:A large grammar of Old Testament Hebrew [e.g., P. JOÜON,

A Grammar of Biblical Hebrew. Translated and Revised by T.Muraoka (Pontificio Istituto Biblico, Roma 1991; reprint 1993,1996)].

Exams and calendarThe norms for the exams of the propaedeutic courses are a

bit different from those of the other courses. There are four ex-ams during the year for each propaedeutic course, 2 each se-mester. Students must pass each exam with a minimum of 6/10.However, if the first exam (mid-semester exam) is not passedthe student can take the second exam in an attempt to make apassing average of the two exams. If any of the other three ex-ams are not passed, the student must repeat the entire qualify-ing exam – which can be attempted only once. Said student maycontinue the course as an «auditor», with the professor’s con-sent.

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Only two marks are officially registered, one at the end ofeach semester; therefore the student need only sign up for thesecond and the fourth exam, and pay the required fee.

Those who pass the examinations in only one of the langua-ges must pass the other within 18 months.

Classes meet five times a week (Thursday excluded). Pleasenote that the propaedeutic courses do not always follow thecalendar of the regular licentiate courses. A schedule of thepropaedeutic classes and examinations will be provided at thebeginning of the course.

Class preparation is always required. Two or three hours ofpreparation for each Greek class, and three or four for each He-brew class are a customary minimum needed to profit from thecourse. It is therefore not advisable that students taking bothPropaedeutic Greek and Propaedeutic Hebrew enroll in anyother course.

Students from outside the Institute are welcome to enroll inthe course but only on condition that they adapt themselves tothe aim of the course in the context of the Biblical Institute.Such students are required to submit their academic programseither to the director of the propedeutic courses or to the Deanof the Biblical Faculty at the beginning of the academic year.Only with his approval will the student be allowed to registerfor the courses.

Registration for the courses takes place at the beginning ofeach semester. The propaedeutic course may be taken only once.

Observations for the first classIt would be useful for the students who have not previously

studied Greek or Hebrew to learn the Greek and Hebrew alpha-bets before the course begins and acquire the ability to writeand read the letters.

N.B.: In order to take part in the courses of the PreparatoryYear it is necessary to have a good working knowledge ofeither Italian or English.

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ALETTI Jean-Noël, S.J. [F.B.]

TN5109 Problemi di teologia paolina

Teologia NT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso non si propone di fare una presentazione delle com-

ponenti principali della teologia dell’apostolo (si presuppone chelo studente lo faccia con una lettura, durante il corso, di libribasilari come quelli di J. Fitzmyer segnalati nella bibliografia),ma della sua unità e coerenza. Si farà quindi una lettura tra-sversale dell’epistolario paolino, per interrogarsi sull’unità (onon unità) della teologia delle protopaoline, e poi sulla coerenzatra la teologia delle deutero-paoline e quella delle proto-paoline.Strada facendo cercheremo di vedere come spiegare l’apparenteincompatibilità di alcuni enunciati, e di riflettere sui criteri chefanno optare per o contro l’unità, ecc.

ObiettiviLo scopo del corso è di rendere sensibili gli uditori alla pro-

fondità ma anche alla difficoltà degli enunciati teologici paoliniriguardo a una unità di principio della sua teologia. Alla finedel corso, gli uditori dovrebbero poter utilizzare con discerni-mento i criteri che specificano la coerenza e l’unità della teolo-gia paolina.

ModalitàCorso frontale, con domande tecniche orali fatte durante le

lezioni. Ogni lezione richiede una preparazione personale daparte degli dagli uditori.

Bibliografia(1) obbligatoriaJ.A. FITZMYER, Paul and His Theology. A Brief Sketch (Prentice-

Hall, Englewood Cliffs, NJ 1987).J.A. FITZMYER, According to Paul. Studies in the Theology of the

Apostle (Paulist, New York 1993).(2) raccomandata:R. PENNA, L’apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia (2a parte)

(Paoline, Milano 1991).

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H. HÜBNER, Biblische Theologie des Neuen Testaments. II. DieTheologie des Paulus (Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen1993).

C.A. DAVIS, The Structure of Paul’s Theology. «The Truth whichis the Gospel» (Mellen Biblical Press, Lewiston, NY –Queenston, Ontario 1995).

J.D.G. DUNN, The Theology of Paul the Apostle (T&T Clark,Edinburgh 1998).

G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo. Abbozzo in forma epistolare(EDB, Bologna 1999).

F. HAHN, Theologie des Neuen Testaments. I. Die Vielfalt desNeuen Testaments. Theologiegeschichte des Urchristentums.II. Die Einheit des Neuen Testaments. Thematische Darstel-lung (Mohr Siebeck, Tübingen 2002).

EsameL’esame sarà scritto per tutti e durerà due ore. Sarà diviso in

due parti: (1) serie di domande brevi su alcuni enunciati teolo-gici paolini; (2) un’argomentazione più lunga sulla (non)-compatibilità teologica di due brevi passi paolini.

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EN5215 La lettera ai Filippesi. Approccio esegetico

Esegesi NT – Semestre: II – Lingua: italiano

DescrizionePur essendo breve, la lettera ai Filippesi solleva diverse diffi-

coltà: problema della sua integrità, degli avversari di Paolo, deimodelli letterari utilizzati, della sua teologia nei confronti dellealtre lettere paoline. Questi problemi linguistici, letterari, reto-rici, e teologici saranno studiati attentamente, perché sono em-blematici di quelli delle altre lettere dell’apostolo.

Due brani saranno studiati più dettagliatamente, il difficileinno cristologico di Fil 2,6-11 e la periautologia di Fil 3.

ObiettiviDare la possibilità agli studenti di realizzare l’importanza

del discernimento esegetico a tutti i livelli (traduzione, composi-

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zione, esegesi, semantica), e di poter iniziarsi a tale discernimento.

ModalitàCorso frontale, ma, durante le lezioni, ci sarà un breve tempo

di domande fatte agli studenti su concrete decisioni esegeticheda prendere.

Lo studente è tenuto a leggere: Filippesi, Filemone e 2 Corin-zi.

Bibliografia(1) obbligatoriaJ.N. ALETTI, Épître aux Philippiens (Gabalda, Paris 2005).J. MURPHY-O’CONNOR, Paul the Letter Writer: His World, His

Options, His Skills (Liturgical Press, Collegeville 1995).(2) raccomandataP.T. O’BRIEN, The Epistle to the Philippians (Eerdmans, Grand

Rapids, Mich. 1991).G.D. FEE, Paul’s Letter to the Philippians (Eerdmans, Grand

Rapids Mich. 1995).M. BOCKMUEHL, Epistle to the Philippians (Hendrickson, Pea-

body Mass. 1998).J. HERIBAN, Retto phronein e kenôsis. Studio esegetico su Fil

2,1-5.6-11 (LAS, Roma 1983).B. FIORE, The Function of Personal Example in the Socratic and

Pastoral Epistles (AnBib 105, PIB, Roma 1986).L. PERNOT, «Periautologia. Problèmes et méthodes de l’éloge de

soi-même en la tradition éthique et rhétorique gréco-romai-ne», Revue des études grecques 111 (1998) 101-124.

D.K. WILLIAMS, Enemies of the Cross of Christ. The Terminologyof the Cross and Conflict in Philippians (JSNT Sup 223,Sheffield 2002).

EsameL’esame, scritto per tutti, durerà due ore. Comprenderà due

parti, una prima con alcune domande brevi, alle quali si dovràrisponde in un’argomentazione esegetica breve. Nella secondaparte si chiederà di sviluppare un argomento esegetico più lungo.

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SN5108 Problemi di metodologia paolina

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: I – Lingua: ex condicto

DescrizioneL’epistolario paolino non può essere correttamente analizza-

to senza una certa, anzi una buona conoscenza dei modelli lette-rari e semantici ai quali Paolo si ispira e che riprende in modooriginale. Questi modelli sono diversi: generi letterati e retorici,topoi epistolari; tipi di composizione o di dispositio della retori-ca antica; tipi di argomentazione paolina; tecniche e regole ese-getiche midrashiche; modelli retorici allora comuni (exemplum,forme d’elogio e di biasimo).

Lo studio si farà a partire da testi relativamente brevi delleprotopaoline (Rm, 1 e 2Co, Ga, Fil, 1 e 2T, Filemone).

ObiettiviLa conoscenza dei modelli del tempo di Paolo permetterà agli

studenti di evidenziare progressivamente quelli utilizzati nellesue lettere, di valutare la loro funzione e la loro importanza perl’interpretazione del testo paolino.

ModalitàTutti gli iscritti sono tenuti a intervenire alle sedute del semi-

nario. Ogni incontro sarà preparato da un lavoro personale (incui si dovrà evidenziare i modelli di ogni tipo, la composizione,ecc., su un brano scelto) e dalla lettura di un articolo ad rem.

Ci saranno dieci incontri di due ore ciascuno.

Bibliografia(1) obbligatoriaB. MORTARA GARAVELLI, Manuale di Retorica (Bompiani; Mila-

no 1988).J. MURPHY-O’CONNOR, Paul the Letter Writer: His World, His

Options, His Skills (Liturgical Press, Collegeville 1995).(2) raccomandata:R.C. KATZ, The Structure of Ancient Arguments. Rhetoric ans its

Near Eastern Origin (Shapolsky/Steimatzky Publishers,New York 1987).

J.N. ALETTI, «Paul et la rhétorique. État de la question et propo-

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

sitions», in ACFEB (ed.), Paul de Tarse, (Cerf, Paris 1996)27-50.

J.N. ALETTI, «La rhétorique paulinienne: construction et commu-nication d’une pensée», in A. Dettwiler (ed.), Paul, une théolo-gie en construction, Labor et Fides, Genève 2004, 47-66.

ValutazioneLa valutazione si farà a partire dai brevi lavori settimanali e

dalla partecipazione attiva richiesta durante le sedute.

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ALTHANN Robert, S.J. [F.O.]

OA1102 Aramaico Targumico, corso introduttivo (A)OA2203 Aramaico Targumico, corso introduttivo (B)

Il corso A sarà tenuto dal Prof. Craig MorrisonLingua: italiano – Semestre: II

ContenutoSaranno letti Genesi 1–2; 22 nei Targumim Onkelos, Neofiti

e Pseudo-Jonatan.

ObiettiviLo scopo di questo corso è di far conoscere la letteratura tar-

gumica e di imparare a leggere il Targum Onkelos ed altri Tar-gumim. Viene spiegato l’uso dei vocabolari, delle grammatiche edi altri sussidi per interpretare un testo. È presupposta unabuona conoscenza dell’Ebraico Classico e, preferibilmente,dell’Aramaico Biblico.

ModalitàLezioni con attiva participazione degli studenti così che tutti

avranno la opportunità di leggere, tradurre e spiegare i testi aalta voce.

BibliografiaE.G. CLARKE, ed., Targum Pseudo-Jonathan of the Pentateuch

(Hoboken 1984).A. DIEZ MACHO, ed., Neophyti. I. Targum Palestinense de la Bi-

blioteca Vaticana. I-VI (Madrid, 1968-1979).M. JASTROW, A Dictionary of the Targumim, I-II (New York

1950).T.O. LAMBDIN, An Introduction to the Aramaic of Targum Onqe-

los [sarà a disposizione].M. SOKOLOFF, A Dictionary of Jewish Palestinian Aramaic of

the Byzantine Period (Jerusalem 1990).A. SPERBER, The Bible in Aramaic. I. The Pentateuch according

to Targum Onkelos (Leiden, 1959).

G.H. DALMAN, Grammatik des jüdisch-palästinischen Ara-

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mäisch (Darmstadt 1960/1978).R. LE DÉAUT – R. JACQUES, «Targum», in Supplément au Dic-

tionnaire de la Bible, XIII, Paris 2002, coll. 1*-344*. R. LE DÉAUT, Targum du Pentateuque: traduction des deux re-censions palestiniennes complètes, I-V (Paris 1978-1981).

ValutazioneL’esame sarà scritto.

OA1203 Aramaico biblico

1 ora settimanale – Semestre: II – Lingua: italiano

Elementi fondamentali di grammatica e di sintassi; letturadi testi: Dan 2.

Bibliografia(1) obbligatoriaF. ROSENTHAL, A Grammar of Biblical Aramaic (Harrassowitz,

Wiesbaden 61995) [disponibile anche nella traduzione fran-cese].

(2) utile P. MAGNANINI – P. NAVA, Grammatica di aramaico biblico (Stu-dio Domenicano, Bologna 2005).E. VOGT, Lexicon linguae aramaicae Veteris Testamenti (Pontifi-

cio Istituto Biblico, Roma 19942).G.H. WILSON, «An Index to the Biblical Passages Cited in Franz

Rosenthal, A Grammar of Biblical Aramaic», Journal ofSemitic Studies 24 (1979) 21-24.

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti.

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ARNOLD Leo, S.J. [F.O.]

OR1101 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (A)OR2201 Lingua e letteratura araba, corso introduttivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano

ContenutiMorfologia e nozioni sintattiche: radice e forme; nome-so-

stantivo e nome-aggettivo; articolo; declinazione del nome e ag-gettivo; la proposizione nominale; aggettivo in funzione di attri-buto o di predicato; interrogazione; lo stato costrutto; i generi; inumeri; accordo dell’aggettivo; pronomi; i gradi dell’aggettivo(elativo); verbo trilittero regolare (I forma) al perfetto e imper-fetto; sintassi della frase verbale.

ObiettiviLo scopo dei corsi è quello di introdurre gli studenti alla lin-

gua araba letteraria contemporanea. Subito dopo lo studio del-l’alfabeto si cominciano a tradurre frasi dall’arabo in italiano(inglese, francese, ecc.) e dall’italiano in arabo.

ModalitàLezioni frontali. Al termine di ogni lezione viene assegnato

un compito scritto da consegnare al docente al termine dellalezione successiva.

Bibliografia obbligatoriaL. VECCIA VAGLIERI, Grammatica teorico-pratica della lingua

araba, Volume Primo (ristampa fotomeccanica con correzio-ni; VI edizione, Istituto per l’Oriente, Roma 2002).

ValutazioneQuesti corsi costituiscono, insieme, un’introduzione alla lin-

gua araba; ci sarà pertanto un solo esame, alla fine del corso B.L’esame consisterà in una prova scritta di 3 ore ed una provaorale di 15 minuti.

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OR3101 Lingua e letteratura araba, corso superiore (C)

Semestre: I – Lingua: italiano

ContenutiStudio complementare della grammatica e sintassi per facili-

tare la lettura di testi scelti di autori classici, di cui alcuni braniverranno studiati durante il corso.

ObiettiviIntroduzione alla letteratura araba classica attraverso la

lettura di testi classici scelti e approfondimento della gramma-tica e sintassi già studiate. Per iscriversi a questo corso bisognaaver già seguito con successo i corsi di Arabo A-B o avere unapreparazione equivalente.

ModalitàLa prima delle due ore settimanali viene dedicata allo studio

supplementare della grammatica e sintassi. La seconda vienededicata allo studio di testi scelti dal professore. In questa se-conda ora ogni partecipante verrà invitato a collaborare attiva-mente nella traduzione e spiegazione dei testi.

Bibliografia obbligatoriaL. VECCIA VAGLIERI, Grammatica teorico-pratica della lingua

araba, Volume Primo (ristampa fotomeccanica con correzio-ni; VI edizione, Istituto per l’Oriente, Roma 2002).

ValutazioneL’esame sarà nella forma orale e della durata di 10 minuti.

La materia dell’esame è costituta dai testi studiati durante ilcorso.

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OR4101 Lingua e letteratura araba, corso speciale

Semestre: I o II – Lingua: italiano

ContenutiStudio di testi di autori classici o moderni scelti in vista dei

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bisogni dei partecipanti. I testi vengono scelti e distribuiti dalprofessore.

ObiettiviIntroduzione alla letteratura araba, sia classica che moder-

na, in base alla conoscenza della lingua già acquisita dai parte-cipanti. Spiegazione degli aspetti della lingua non ancora stu-diati (grammatica e sintassi) che si trovano nei testi scelti.

ModalitàTraduzione e spiegazione di testi con la collaborazione attiva

dei partecipanti.

Bibliografia obbligatoriaL. VECCIA VAGLIERI, Grammatica teorico-pratica della lingua

araba, Volume Secondo (ristampa fotomeccanica con corre-zioni; Istituto per l’Oriente, Roma 2002).

ValutazioneL’esame sarà nella forma orale e della durata di 10 minuti.

La materia dell’esame è costituita dai testi studiati durante ilcorso.

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BARBIERO Gianni, S.D.B. [F.B.]

EV2130 JHWH, Dio misericordioso e giusto: una letturadi Es 32–34

Esegesi AT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso si propone di offrire una lettura esegetica di tre capi-

toli del libro dell’Esodo particolarmente rilevanti per l’imma-gine di Dio che essi offrono. Contro la tendenza a spezzettarequesti capitoli in diversi brani autonomi, si insisterà sulla coe-renza del testo finale, cercando di coglierne la dimensione teolo-gica. Si collocherà il brano nel contesto del libro dell’Esodo, mo-strando il disegno d’insieme del libro. Lo studio seguirà il meto-do della close reading, esaminando i versetti uno dopo l’altro emettendone in luce i legami strutturali.

L’aspetto diacronico non sarà trascurato, anche se non saràqui l’accento del corso. Si cercherà di situare i diversi brani nelloro Sitz im Leben storico, attraverso uno studio intertestuale,mettendo in rilevo quando necessario la diversa tendenza deisingoli brani.

ObiettiviIl corso vuole offrire un esempio di esegesi rigorosa del testo,

soffermandosi su tutte le tappe del percorso esegetico, dalla cri-tica testuale e la traduzione alla collocazione redazionale, met-tendo l’accento sulla dimensione teologica del testo canonico.

Modalità d’insegnamentoLa didattica del corso sarà quella della classica lezione acca-

demica. Durante le lezioni saranno forniti agli studenti dei foglicon la traduzione e gli schemi strutturali in modo da facilitarel’accompagnamento. Alla fine del corso saranno date delle di-spense. Le domande di spiegazioni sono benvenute, purché per-tinenti.

Anche se il corso si limiterà ai capp. 32–34, si richiede allostudente la lettura del testo ebraico di Es 24–34 accompagnatada un buon commentario. Sarà inoltre richiesta la lettura dialmeno una monografia tra quelle sotto elencate.

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Bibliografia di baseCommenti al libro dell’Esodo:U. CASSUTO, A Commentary on the Book of Exodus (Jerusa-

lem/London 1967).B. S. CHILDS, Exodus (OTL; London 1974).C. DOHMEN, Exodus 19-40 (Freiburg im Breisgau e al. 2004).J. I. DURHAM, Exodus (WBC 3; Waco, TX 1987).C. HOUTMAN, Exodus 3: Chapters 20 – 40 (Historical Commen-

tary on the Old Testament; Kampen 2000).B. JACOB, The Second Book of the Bible: Exodus (Hoboken, NJ

1992) [è disponibile la traduzione italiana].M. NOTH, , Das zweite Buch Mose, Exodus (ATD 5; Göttingen

1968) [è disponibile la traduzione italiana].W.H.C. PROPP, Exodus: A New Translation with Introduction

and Commentary (AB 2; New York 1999).Monografie su Es 32-34E. AURELIUS, Der Fürbitter Israels. Eine Studie zum Mosebild

im Alten Testament (CB.OT 27; Lund 1988).G. BARBIERO, Dio di misericordia e di grazia. La rivelazione del

volto di Dio in Esodo 32-34 (Casale Monferrato 2002).G. BARBIERO, «“…ma certo non lascia il colpevole senza punizio-

ne”: la giustizia di Dio e di Mosè in Es 32-34», in R. Fabris(ed.), La giustizia in conflitto, XXVI settimana biblica na-zionale, RBS 35 (2002) 55-79.

C.T. BEGG, «The Destruction of the Calf (Exod 32,20/Deut9,21)», in N. Lohfink (ed.), Das Deuteronomium. Entste-hung, Gestalt und Botschaft (BEThL 68; Leuven 1985) 208-251.

E. BLUM, «Israel à la montagne de Dieu. Remarques sur Ex 19-24; 32-24 et sur le contexte littéraire et historique de sacomposition», in A. De Pury (ed.), Le Pentateuque en que-stion (Le Monde de la Bible; Ginevra 1989) 271-295.

E. BLUM, Studien zur Komposition des Pentateuchs (BZAW 189;Berlin/New York 1990).

J.G. JANZEN, «The Character of the Calf and its Cult in Exodus32», CBQ 52 (1990) 597-607.

G.N. KNOPPERS, «Aaron’s Calf and Jeroboam’s Calves», in For-tunate the eyes that see (Grand Rapids 1995) 92-104.

M. KÖCKERT – E. BLUM, Gottes Volk am Sinai. Untersuchungen

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

zu Ex 32-34 und Dtn 9-10 (Veröffentlichungen der wissen-schaftlichen Gesellschaft für Theologie 18; Gütersloh 2001).

R. W. L. MOBERLY, At the Mountain of God. Story and Theologyin Exodus 32-34 (JSOT.S 22; Sheffield 1983).

B. RENAUD, L’alliance, un mystère de miséricorde. Une lecturede Ex 32-34 (LD 169; Paris 1998).

R. SCORALICK, Gottes Güte und Gottes Zorn: Die Gottesprädika-tionen in Exodus 34,6f und ihre intertextuellen Beziehungenzum Zwölfprophetenbuch (HBS 33; Freiburg 2002).

E. ZENGER, Israel am Sinai, Analysen und Interpretationen zuExodus 19-34 (Altenberge 1982).

Esame L’esame sarà scritto per tutti. Esso verterà sulla materia del

corso: lo studente dovrà mostrare di avere assimilato con crea-tività l’esegesi di Es 32-34, di aver letto il testo ebraico di Es 24-34, e di avere una visione globale della struttura del libro.

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EV5228 Salmi scelti dal terzo libro del salterio (Sal 73–89)

Esegesi AT – Semestre: II – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso si pone a continuazione di quello precedente, sul se-

condo libro del Salterio. Si studierà ora il terzo libro (Sal 73–89), dando importanza alla composizione della forma canonica ea quella delle redazioni precedenti, il salterio eloista e le dueraccolte dei figli di Asaf e dei figli di Core.

Si studieranno in forma esemplare tre salmi: quello iniziale(73) e quello finale della raccolta (89), e il breve ma denso salmo87, secondo le varie tappe esegetiche: critica testuale e traduzio-ne, genere letterario, struttura e forma poetica, collocazionestorica, close reading dei singoli versetti, collocazione nel conte-sto del libro.

ObiettiviIl corso si propone di offrire agli allievi, attraverso lo studio

esemplare di tre salmi, gli strumenti per lo studio del salterio.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Quindi si chiederà di padroneggiare l’analisi poetica e quellastrutturale, di saper applicare l’analisi dei generi letterari e lostudio della composizione del salterio. Un peso particolare saràdato alla forma canonica del testo e alla teologia del salterio.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento seguirà il metodo classico della lezione acca-

demica. Le domande di chiarimenti nel corso della lezione sonobenvenute, soprattutto se il numero dei partecipanti non saràmolto elevato. Alla fine del corso saranno date le dispense.È chiesto ad ogni studente di fare una traduzione personale daltesto ebraico dei salmi 73-89, accompagnandola con lo studio diun buon commento.

Bibliografia di baseCommentariL. ALONSO SCHÖKEL – C. CARNITI, I Salmi II (Roma 1992).E. GERSTENBERGER, Psalms, Part 2 (FOTL XV; Grand Rapids

2001).F.-L. HOSSFELD – E. ZENGER, Psalmen 51-100 (HThK.AT; Frei-

burg – Basel – Wien 2000).H.-J. KRAUS, Psalmen, II (BKAT; Neukirchen-Vluyn 1978).T. LORENZIN, I Salmi (I libri biblici; Milano 2000).M. MANNATI, Les Psaumes, II (Paris 1967).G. RAVASI, Salmi, II (Bologna 1983).K. SEYBOLD, Die Psalmen (HAT 1/15; Tübingen 1996).M.E. TATE, Psalms 51-100 (WBC 20; Dallas 1990).

Monografie (sui singoli salmi verranno date a parte)L. ALONSO SCHÖKEL, Manuale di poetica ebraica (Brescia 1989).J.M. AUWERS, La composition littéraire du Psautier. Un état de

la question (CRB 46; Paris 2000).A. CORDES, Die Asafpsalmen in der Septuaginta. Der griechische

Psalter als Übersetzung und theologisches Zeugnis (HBS 41;Freiburg e al. 2004).

J.P. FOKKELMAN, Reading Biblical Poetry. An IntroductoryGuide (Louisville 2001).

H. GUNKEL – J. BEGRICH, Einleitung in die Psalmen (Göttingen

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1985) [è disponibile la traduzione inglese].F.-L. HOSSFELD – E. ZENGER, «The So-called Elohistic Psalter: A

New Solution for an Old Problem», in B.A. Strawn – N.R. Bo-wen (edd.), A God so Near. Essays on Old Testament Theo-logy in Honour of P.D. Miller (Winona Lake 2003) 35-51.

J.C. MCCANN JR., «Books I-III and the Editorial Purpose of thePsalter», in ID. (ed.), The Shape and Shaping of the Psalter(JSOT.S 159; Sheffield 1993) 93-107.

M. MILLARD, Die Komposition des Psalters. Ein formgeschicht-licher Ansatz (FAT 9; Tübingen 1994).

M. MILLARD, «Zum Problem des Elohistischen Psalters. Überle-gungen zum Gebrauch von JHWH und ’.lÇhîm im Psalter»,in E. Zenger (ed.), Der Psalter in Judentum und Christen-tum, FS N. Lohfink (HBS 18; Freiburg – Basel – Wien1998) 75-100.

H. P. NASUTI, Tradition History and the Psalms of Asafs (SBL.DS 88; Atlanta 1988).

C. RÖSEL, Die messianische Redaktion des Psalters. Studien zuEntstehung und Theologie der Sammlung 2-89* (Stuttgart1999).

G. H. WILSON, The Editing of the Hebrew Psalter (SBL.DS 76;Chico 1985).

E. ZENGER, «Das Buch der Psalmen», in ID. – al., Einleitung indas Alte Testament (Stuttgart 2001) 309-326 [edizione ita-liana: Introduzione all’Antico Testamento (Brescia 2005)].

E. ZENGER, «Zur redaktionsgeschichtlichen Bedeutung der Ko-rachpsalmen», in K. Seybold – E. Zenger (edd.), Neue Wegeder Psalmenforschung (HBS 1; Freiburg e al. 1994) 175-198.

EsameL’esame sarà scritto per tutti. Verterà sui tre salmi studiati e

sul contesto del terzo libro.

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SV1218 La remissione dei debiti e la liberazione deglischiavi nell’Oriente Antico e nell’A.T.

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua: italiano

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

DescrizioneSi studieranno le leggi sulla liberazione degli schiavi e la

proibizione di prestiti a interesse nel Codice dell’Alleanza (Es21,2-11 e 22,24); la legge sull’anno sabbatico nel Codice Deute-ronomico (Dt 15,1-18), e la legge del Giubileo nel Codice di San-tità (Lv 25,35-55). Si cercherà di vedere lo sviluppo di questatematica nei tre diversi corpi legislativi, associandola al partico-lare sviluppo sociale di Israele nelle differenti epoche della suastoria. Si comparerannno queste leggi con quelle analoghe nelmondo mesopotamico, soprattutto del periodo paleobabilonese.Si dedicherà un’attenzione particolare all’etica della solidarietàvigente nelle società segmentarie, a cui queste leggi si ispirano.

ObiettiviAttraverso lo studio di un caso esemplare, si vuole dare agli

studenti la capacità di cogliere il significato sociale e teologicodella legislazione dell’Antico Testamento, valutandone la speci-ficità rispetto alla legislazione dei popoli vicini.

Modalità di attuazioneSono previsti 10 incontri di 120 minuti. Il numero dei parte-

cipanti non dovrà superare i dieci. La parte riguardante i codicilegislativi mesopotamici sarà guidata dalla Prof. Cristina Simo-netti, dell’Università La Sapienza di Roma, che parteciperà an-che alle altre sedute del seminario.

Per ogni seminario si chiederà ai partecipanti un piccolo la-voro scritto (1 o 2 pagine) su ogni punto che verrà trattato. Inol-tre ognuno dei partecipanti a turno dovrà preparare una sessio-ne, con una relazione di circa 45 minuti, sottomettendola alladiscussione dei colleghi.

A chi sceglie il seminario «con lavoro scritto», è richiesto unlavoro scientifico di 30-40 pagine su uno dei punti del semina-rio, d’accordo con il professore.

BibliografiaR. ALBERTZ, «Die Tora Gottes gegen die wirtschaftliche Sach-

zwänge. Die Sabbat- und Jobeljahrgesetzgebung Lev 25 inihrer Geschichte», ÖR 44 (1995) 290-310.

Y. AMIT, «The Jubilee Law. An Attempt at Instituting Socialjustice», in H. G. Reventlow – Y. Hoffman (edd.), Justice

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

and Righteousness. Biblical Themes and Their Influence(JSOT.S 137; Sheffield 1992) 47-59.

L.I. BORD, «Le droit de rachat des gages: étude juridique de Lv25 et ses parallèles», Revue Historique de Droit Français etÉtranger 75 (1997) 193-213.

I. CARDELLINI, «Possessio o dominium bonorum? Riflessioni sul-la proprietà privata e la rimessa dei debiti in Levitico 25»,Anton. 70 (1995) 290-310.

G.C. CHIRICHIGNO, Debt-slavery in Israel and the Ancient NearEast (JSOT.S 141; Sheffield 1993).

E. CORTESE, «L’anno giubilare: profezia della restaurazione?(Studio su Lev 25)», RivBib 18 (1970) 395-409.

J. A. FAGER, Land Tenure and the Biblical Jubilee. UncoveringHebrew Ethics through the Sociology of Knowledge (JSOT.S1993; Sheffield 1993).

M.I. FINLEY, «Die Schuldknechtschaft», in H. G. Kippenberg(ed.), Seminar: Die Entstehung der antiken Klassengesell-schaft (Frankfurt 1977) 173-204.

M. FORTES, Kinship and the Social Order (Chicago 1969).N.K. GOTTWALD, «The biblical jubilee: In Whose Interest?», in

H. Ucko (ed.), The Jubilee Challenge (Geneva 1997) 34-40.J. M. HAMILTON, Social justice and Deuteronomy. The case of

Deuteronomy 15 (SBL.DS; Missoula, Mont. 1992.S. B. HOENIG, «Sabbatical Years and the Year of the Jubilee»,

JQR (1969) 222-236.S. JAPHET, «The Relationship between the Legal Corpora in the

Pentateuch in Light of Manumission Laws», Scripta Hiero-solymitana 31 (1986) 63-89.

J. KEGLER, «Das Zinsverbot in der hebräischen Bibel», in: M.Crüsemann – W. Schottroff (edd.), Schuld und Schulden.Biblische Traditionen in gegenwärtigen Konflikten (Mün-chen 1992) 17-39.

J.-F. LEFEBVRE, Le jubilé biblique. Lv 25 – exégèse et théologie(OBO 194; Göttingen 2003).

N.P. LEMCHE, «Andurarum and Misarum: Comments on theProblem of Social Edicts and their Application in the An-cient Near East», JNES 38 (1979) 11-22).

J. MILGROM, Leviticus 23-27 (AB; New York e al. 2001).R. NORTH, Sociology of the Biblical Jubilee (AnBib 4; Roma

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1954).E. OTTO, «Programme der sozialen Gerechtigkeit. Die neuassy-

rische (an)dura- ru-Institution sozialen Ausgleichs und dasdeuteronomische Erlaßjahr in Dtn 15», ZABR 3 (1997) 26-63.

G. ROBINSON, «Das Jobel-Jahr. Die Lösung einer sozial-ökono-mischen Krise des Volkes Gottes», in D. R. Daniels e al.(edd.), Ernten, was man sät. FS K. Koch (Neukirchen-Vluyn1991) 471-494.

J.W. ROGERSON, «“You Shall Open Your Hand to Your NeedyBrother”. Ideology and Moral Formation in Dt 15,1-18», inJ.W. Davies – M. Carroll – M. D. Rogerson (edd.), The Biblein Ethics, The Second Sheffield Colloquium (JSOT.S 207;Sheffield 1997), 296-314.

A. SCHENKER, «The Biblical Legislation on the Release of Slaves:the Road from Exodus to Leviticus», JSOT 78 (1998) 23-41.

J. VAN SETERS, «The Law of the Hebrew Slave», ZAW 108(1996) 534-546.

T. VEERKAMP, «Eine einseitige Ökonomie. Auslegung von Lev25,1-26,2», Texte und Kontexte 44 (1989) 3-25.

G. WALLIS, «Das Jobeljahr-Gesetz, eine Novelle zum Sabbat-jahr-Gesetz», MIOF 15 (1969) 337-345.

M. WEINFELD, «Sabbatical Year and Jubilee in the PentateuchalLaws and their Ancient Near Eastern Background», in T.Veijola (ed.), The law in the Bible and in its Environment(SESJ 51; Helsinki – Göttingen 1990) 39-62.

M. WEINFELD, Social Justice in Ancient Israel and in the An-cient Near East (Jerusalem – Minneapolis 1995).

R. WESTBROOK, Property and the Family in Biblical Law(JSOT.S 113; Sheffield 1991).

M. ZAPPELLA, Le origini degli anni giubilari (Casale Monferrato1998).

ValutazioneLa valutazione sarà effettuata in base ai contributi scritti e

alla partecipazione al dibattito nel corso delle sedute.

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BAZYLI¼SKI Stanis»aw, O.F.M.Conv. [F.B.– invit.]

SM0102 Proseminario di metodologia (I sem.)SM0202 Proseminario di metodologia (II sem.)

12 lezioni – Lingua: italiano

Obiettivi e contenutiQuesta esercitazione ha la funzione di introdurre lo studen-

te, che intraprende il «curriculum ad Licentiam», alla ricercascientifica biblica. Gli studenti iscritti a entrambi i corsi prope-deutici potranno seguire il proseminario nel II semestre, previoconsenso del Decano.

Il proseminario si articola in sei tappe fondamentali:1. Introduzione alla Biblioteca dell’Istituto e alle principali

fonti del testo biblico. 2. Metodologia per note e bibliografia nei lavori scientifici.3. Ricerca bibliografica in base all’Elenchus of Biblica.4. Ricerca «lessicale» a partire dalle Concordanze di Antico e

Nuovo Testamento.5. Introduzione ai principali approcci dell’esegesi contempo-

ranea.6. Introduzione alle basilari «figure» letterarie.

Modalità delle lezioniIl proseminario si compone di sei incontri settimanali di due

ore e viene offerto sia nel primo sia nel secondo semestre. Gliincontri hanno luogo il mercoledì pomeriggio secondo un calen-dario che verrà comunicato all’inizio di ogni semestre.

Per poter partecipare a qualche seminario (per il curriculumad Licentiam ne sono richiesti due) lo studente deve aver giàseguito il proseminario di Metodologia con esito positivo.

L’iscrizione va fatta durante il periodo delle iscrizioni seme-strali (ottobre e febbraio), secondo le istruzioni della Segreteria.

ValutazioneAl termine dell’esercitazione non viene dato alcun voto, ma

soltanto il giudizio di «probatus» o «non probatus», che vienerilasciato solo dopo che lo studente ha presentato i diversi con-

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tributi richiesti durante gli incontri.Bibliografia generaleS. BAZYLI¼SKI, Guida alla ricerca biblica (Subsidia Biblica 24;

Pontificio Istituto Biblico, Roma 22005) [edizione inglese: AGuide to Biblical Research (Subsidia Biblica 28; PontificioIstituto Biblico, Roma 2006); edizione spagnola: Guía parala investigación bíblica (Instrumentos para el estudio de laBiblia 16; Verbo Divino, Estella 2006)].

J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study ofScripture (Subsidia Biblica 3; Pontificio Istituto Biblico, Roma31990).

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BECHARD Dean, S.J. [F.B. – invit]

EN2134 The Lukan Journey Narrative (Lk 9,51–19,44)

Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: inglese

DescriptionThe course will examine the form and content of the major

teachings and events recorded in Luke’s expanded account ofthe journey of Jesus and his disciples from Galilee to Jerusalemin Lk 9,51–19,44. The conventional tools of historical criticism,supplemented when appropriate by the more recently devisedmethods of narrative and rhetorical criticism, will be used inorder to delineate the traditional material incorporated intothis section of the Gospel and to interpret the theological impli-cations of redactional and compositional choices of the author.

ObjectivesThe course will seek to achieve two objectives: 1) to identify

and address the major exegetical issues that emerge from acritical reading of a key section of Luke’s Gospel; 2) to trainstudents in the various skills and methods of analysis currentlyused by modern exegetes in order to gain a critical understand-ing of the intended meaning of biblical texts within their properhistorical and literary contexts. The course is designed formasters-level students who are already equipped with a facilityin the ancient biblical languages and with a general knowledgeof the history and literary development of the gospel tradition.

MethodThe instruction will be given primarily in the form of

lectures in which the practice of scientific exegesis will be exem-plified in a close reading and analysis of specific texts selectedfrom the «Travel Narrative» of Luke’s Gospel. After engagingstudents in the process of identifying the major exegetical is-sues and questions raised by the text under examination, theinstructor will present the several methods of analysis em-ployed by modern exegetes to address these issues. The oralsummaries given by the instructor will provide a point of depar-ture for each student’s further study of the scholarly discussionas found in selected commentaries, monographs, and articlesindicated on the syllabus. At the conclusion of each of these

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lecture presentations, students will be invited to participate ina critical evaluation of the several exegetical methods currentlyused in the modern study of these gospel texts.

EvaluationStudents will be evaluated on the basis of a final written

exam (90 minutes), in which they will be asked to demonstrate:1) a knowledge of the key terms and concepts presented in thelectures and assigned readings; 2) the ability to analyze thetext-critical, linguistic, and semantic features of the Greek textof the Gospel; and 3) a well-informed familiarity with the prin-cipal methods of exegesis currently applied in the modern studyof the Gospels.

BibliographyCommentaries (at least one of the following)D. BOCK, Luke, I-II (BECNT 3A/B; Baker, Grand Rapids

1994/1996).F. BOVON, Das Evangelium nach Lukas, 3 vols. (EKKNT 3/1-3;

Benzinger Verlag, Zürich – Neukirchener Verlag, Neukir-chen-Vluyn 1989-2001).

J.A. FITZMYER, The Gospel According to Luke, I-II (AB 28/28A;Doubleday, New York 1970/1985).

J.B. GREEN, The Gospel of Luke (NICNT; Eerdmans, GrandRapids 1997).

W. GRUNDMANN, Das Evangelium nach Lukas (THNT 3;Evangelische Verlagsanstalt, Berlin 1971).

J. NOLLAND, Luke, I-III (WBC 35A-C; Word, Dallas 1989-2000).G. ROSSE, Il Vangelo di Luca: commento esegetico e teologico

(Citta Nuova, Roma 1992).L. SABOURIN, L’Évangile de Luc: Introduction et commentaire

(Gregorian U.P, Rome 1985).G. SCHNEIDER, Das Evangelium nach Lucas, 2 vols. (ÖTNT 3/1-

2; Mohn, Gütersloh – Echter, Würzburg 1977).H. SCHÜRMANN, Das Lukasevangelium, I-II (HThKNT 3/1-2;

Herder, Freiburg im Breisgau 1984/1994).Monographs and ArticlesA.D. BAUM, Lukas als Historiker der letzten Jesureise (Brock-

haus, Wuppertal – Zurick 1993).

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J. BLINZLER, «Die literarische Eigenart des sogenannten Reise-berichts im Lukasevangelium», in J. Schmid – A. VÖGTLE(eds.), Synoptische Studien. Alfred Wikenhauser zum sieb-zigsten Geburtstag . . . dargebracht (Zink, Munich 1953) 20-52.

C.L. BLOMBERG, «Midrash, Chiasmus, and the Outline of Luke’sCentral Section», in R.T. France – D. Wenham (eds.), Gos-pel Perspectives. III. Studies in Midrash and Historiogra-phy (JSOT Press, Sheffield 1983) 217-61.

A. DENAUX, «OT Models for the Lukan Travel Narrative: A Crit-ical Survey», in C.M. Tuckett (ed.), The Scriptures in theGospels (BETL 131; Leuven University Press, Leuven 1997)271-305.

H.L. EGELKRAUT, Jesus’ Mission to Jerusalem: A RedactionCritical Study of the Travel Narrative in the Gospel of Luke,Lk 9,51–19,48 (EUP 80; Lang, Frankfurt 1976).

C.F. EVANS, «The Central Section of St. Luke’s Gospel», in D.E.Nineham (ed.), Studies in the Gospels: Essays in Memory ofR. H. Lightfoot (Blackwell, Oxford 1955) 37-53.

H.K. FARRELL, «The Structure and Theology of Luke’s CentralSection», Trinity Journal 7 (1986) 33-54.

F.J. MATERA, «Jesus’ Journey to Jerusalem (Lk 9.51–19.46): AConflict with Israel», JSNT 51 (1993): 57-77.

D.P. MOESSNER, Lord of the Banquet: The Literary and Theolog-ical Significance of the Lucan Travel Narrative (Fortress,Minneapolis 1998).

J.L. RESSEGUIE, «Interpretation of Luke’s Central Section (Luke9, 51–19, 44) Since 1856», Studia biblica et theologica 6(1975) 3-36.

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BEUTLER Johannes, S.J. [F.B.]

EV3226 Gv 18–21: Gesù ritorna al Padre

Esegesi NT – Semestre: II – Lingua italiana

DescrizioneQuesto corso porta a termine un ciclo di corsi sul vangelo di

Giovanni, iniziato nel 2001. Il metodo è quello dei corsi prece-denti: una sintesi tra esegesi sincronica e diacronica del vangelodi Giovanni. L’interpretazione dei capitoli 18–21 deve affronta-re il problema che la morte e la risurrezione di Gesù secondoGiovanni sono state annunciate da molto tempo ed interpretatesecondo le categorie dell’ «esaltazione» e «glorificazione» del Fi-glio dell’Uomo. Nel racconto della Passione stesso, la cristologiae soteriologia di Giovanni non appaiono a prima vista, ma devo-no essere elaborate sulla base delle indicazioni spesso sottili delracconto della Passione e Risurrezione di Gesù dello stesso van-gelo. Sarà utile fare il paragone con la tradizione sinottica, chesembra essere conosciuta dal quarto evangelista, per evidenzia-re la particolarità del racconto giovanneo. Non si suppone inquesto corso la dipendenza di Giovanni da un altro documentobase nella composizione del suo testo. Una redazione giovanneasembra aver aggiunto il capitolo 21.

ObiettiviLo scopo del corso è quello di fornire agli studenti la capacità

di interpretare gli ultimi quattro capitoli del vangelo sulla basedel testo originale greco. È ovviamente richiesta una buona co-noscenza del greco biblico. Si suppone inoltre la conoscenzadell’inglese. La conoscenza del tedesco sarà utile.

ModalitàL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali.

Verranno fornite dispense.

BibliografiaSi suppone la lettura integrale dell’esposizione di Gv 18–21

in almeno uno dei commentari seguenti:G.R. BEASLY-MURRAY, John (WBC 36; Thomas Nelson Nashville

21999).

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R.E. BROWN, Giovanni. Commento al Vangelo spirituale (Citta-della, Assisi 1979) [originale inglese 1966, 1970].

R. FABRIS, Giovanni. Traduzione e commento (Borla, Roma1992).

X. LÉON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, IV(San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998) [originale france-se 1996].

F.J. MOLONEY, John (Sacra Pagina 4; The Liturgical Press. AMichael Glazier Book Collegeville, Minnesota 1998).

R. SCHNACKENBURG, The Gospel According to John, III (Com-mentary on chapters 13-21; Crossroads, New York: 1982)[originale tedesco 1975].

Per approfondire lo studio si raccomandano inoltre i seguentititoli:J. BEUTLER, Studien zu den johanneischen Schriften (SBAB 25;

Stuttgart 1998).J. BEUTLER, L’Ebraismo e gli Ebrei nel vangelo di Giovanni

(SubBi 29; Pontificio Istituto Biblico, Roma 2006).R.E. BROWN, La morte del Messia: Dal Getsemani al Sepolcro.

Un commentario ai Racconti della Passione nei quattro van-geli (Queriniana, Brescia 1999) [originale inglese 1994].

A. DENAUX (ed.), John and the Synoptics (BEThL 101; Univer-sity Press, Leuven 1992).

H.-U. WEIDEMANN, Der Tod Jesu im Johannesevangelium. Dieerste Abschiedsrede als Schlüssel für den Passions- undOsterbericht (BZNW 122; de Gruyter Berlin – New York2004).

J. ZUMSTEIN, Kreative Erinnerung. Relecture und Auslegung imJohannesevangelium (AThANT 84; Theologischer VerlagZürich 22004).

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti sulla materia del corso e dure-

rà 90 minuti. Sono accettate anche le lingue inglese, francese,tedesca, spagnola e portoghese. Sono ammessi i testi biblici nel-le lingue originali.

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SN5222 The Letter to Titus

Seminario senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua: inglese

DescriptionThis seminar brings to an end a cycle on the Pastoral Epis-

tles which began with a course on the First Letter to Timothy(second semester 2002/03) and was continued with at seminaron the Second Letter to Timothy (second semester 2005/06).After an introduction by the professor into content, structureand authorship of the Letter to Titus, the text of the Letter willbe studied by the group section after section, with introductionsgiven by the participants of the seminar. The emphasis will beless on the question of authorship – still heavily debated – thanon the content and the message of the Letter in its cultural set-ting. The Hellenistic influence on the text will give the occasionfor questions concerning the inculturation of the Christianmessage in a new cultural context. By this way, the seminarwill be of particular interest for students from Asia and Africa.

ObjectivesThe aim of the seminar is to introduce the participants into

personal research regarding the Letter to Titus. A good knowl-edge of biblical Greek will be supposed. The knowledge of Ger-man and French will be very useful in view of important publi-cations in these languages. The number of participants is lim-ited to 12.

Teaching methodThe course on the Letter to Titus will be taught in the form

of a seminar. Active collaboration of all participants is required.Every participant has to prepare e paper on a textual unit,which later may, but must no be used as the basis for a finalseminar paper.

BibliographyThe students are expected to have read the commentary on

Titus in one of the following publications:N. BROX, Die Pastoralbriefe (RNT; Pustet, Regensburg 51989)

[= Le Lettere Pastorali (Il Nuovo Testamento Commentato;

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Morcelliana, Brescia 1970)].R. FABRIS, Le lettere pastorali (Leggere oggi la Bibbia; Querinia-

na, Brescia 1986).I.H. MARSHALL, The Pastoral Epistles (ICC; T&T Clark, Edin-

burgh 1999).H. MERKLEIN, Die Pastoralbriefe (NTD 9/1; Vandenhoeck &

Ruprecht, Göttingen 1991).L. OBERLINNER, Der Titusbrief (HThK.NT; Herder, Freiburg i.

B. 1996) [= Le lettere pastorali (Commentario Teologico delNuovo Testamento; Paideia, Brescia 1999)].

J.D. QUINN, The Letter to Titus (AncB 35; Doubleday, New Yorketc. 1990).

Further publications, recommended for study:

J. BEUTLER, Der neue Mensch in Christus. Hellenistische Anthro-pologie und Ethik im Neuen Testament (QD 190; Herder,Freiburg i.B. 2001).

C.J. CLASSEN, «A rhetorical reading of the espistle to Titus», inID., Rhetorical criticism of the New Testament (WUNT 128;Mohr/Siebeck, Tübingen 2000) 45-67.

I. DE VIRGILIO, Il deposito della fede: Timoteo e Tito (SRivBib34; Dehoniane, Bologna 1998).

G. HÄFNER, «Nützlich zur Belehrung» (2 Tim 3,16). Die Rolle derSchrift in den Pastoralbriefen im Rahmen der Paulus-rezeption (HBS 21; Herder, Freiburg i. B. 2000).

M. HARDING, Tradition and Rhetoric in the Pastoral Epistles (Stud-ies in Biblical Literature, 3; Lang, New York etc. 2000).

J. MURPHY-O’CONNOR, «2 Timothy contrasted with 1 Timothyand Titus», RB 98 (1991) 403-418.

Y. REDALIÉ, Paul après Paul. Le temps, le salut, la morale selonles épîtres à Timothée et à Tite (Le Monde de la Bible 41;Labor et Fides, Genève 1994).

M. WOLTER, Die Pastoralbriefe als Paulustradition (FRLANT146; Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1998).

EvaluationThe participation of the students who present a final paper

will be evaluated mainly on the basis of this paper, the partici-pation of the other students on the basis of the paper they readin the seminar and their oral participation.

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BIGUZZI Giancarlo [F.B. – invit.]

EN8120 «Il Trono, il rotolo e l’Agnello» (Ap 4,1–8,1)

Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso analizzerà il settenario dell’apertura dei sigilli (Ap

6,1–8,1) e la visione che lo prepara (Ap 4–5). La visione introdu-ce immagini che sono centrali per tutta l’Apocalisse: le immagi-ni del trono, del rotolo e dell’Agnello. Da un lato il Trono è pun-to di confluenza di importanti testi antico-testamentari (Is 6; Ez1–3; Dn 7) e, dall’altro, introduce il tema del governo di Dio sul-la storia, tema che domina l’Apocalisse fino alla visione finaledella Gerusalemme nuova (Ap 22,3-4). Il rotolo sigillato, poi,congiunge la teologia alla cristologia perché soltanto il Cristo-Agnello è degno e in grado di aprire i suoi sigilli.

Avendo per protagonista l’Agnello, l’apertura dei sette sigillisi impone come settenario massimo di tutta la seconda partedell’Apocalisse in quanto i settenari delle trombe (Ap 9–11) edelle coppe (Ap 15–16) hanno ciascuno sette angeli come prota-gonisti e, quindi, hanno soggetti grammaticali molteplici e didignità impari a quella del Cristo. La conferma della centralitàdel settenario dell’apertura dei sigilli è nel titolo della stessaApocalisse dal momento che, portando a conoscenza il contenu-to del rotolo, l’Agnello si fa Rivelatore della «rivelazione che Diogli ha dato perché la manifesti ai suoi servi» (Ap 1,1).

Messaggio teologico di Ap 4-8 sono il governo universale diDio, la rivelazione del Cristo che manifesta ciò che altrimenti èimpenetrabile, e la teologia della storia espressa narrativamen-te dalle visioni che accompagnano le successive aperture deisigilli.

ObiettiviIl corso si propone un triplice obiettivo. Intende anzitutto

introdurre alla conoscenza del ciclo testuale che imposta e go-verna la seconda parte del libro (Ap 4–22). Attraverso l’osserva-zione delle immagini e della logica narrativa intende poi intro-durre al particolare linguaggio di Giovanni di Patmos. In terzoluogo, attraverso l’analisi degli schemi compositivi, intendemettere in luce l’articolazione e la trama di tutta l’Apocalisse.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Modalità d’insegnamentoIl corso consisterà in lezioni frontali che dovranno però esse-

re integrate con letture sia introduttive, sia di approfondimentomonografico.

BibliografiaA) MonografieR. BAUCKHAM, The Climax of Prophecy. Studies on the Book of

Revelation (Edinburgh 1993).R. BAUCKHAM, The Theology of the Book of Revelation (Cambrid-

ge 1993) [anche in italiano: La teologia dell’Apocalisse (Bre-scia 1994)].

G. BIGUZZI, I settenari nella struttura dell’Apocalisse. Analisi,storia dell’esegesi, interpretazione (Bologna 1996, ristampa2004).

G. BIGUZZI, L’Apocalisse e i suoi enigmi (Brescia 2004). E. BOSETTI – A. COLACRAI (edd.), Apokalypsis. Percorsi nell’Apo-

calisse in onore di Ugo Vanni (Assisi 2005).U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia, (SRivBib

17; Bologna 1988, ristampa 2001).U. VANNI, La struttura letteraria dell’Apocalisse, (Aloisiana 8a;

Morcelliana, Brescia 1971, 21980).A. YARBRO COLLINS, Crisis and Catharsis: The Power of the

Apocalypse (Philadelphia, PA 1984).

B) Commentari suggeritiD.E. AUNE, Revelation 1–5 (WBC 52A; Dallas, TX 1997); Revela-

tion 17–22 (WBC 52C; Nashville, TN 1998); Revelation 6–16(WBC 52B; Nashville. TN 1998).

G. BIGUZZI, Apocalisse. Nuova versione introduzione e commen-to, (I libri biblici, NT 20; Milano 2005).

H. GIESEN, Die Offenbarung des Johannes (Regensburger NeuesTestament; Regensburg 1997).

P. PRIGENT, L’Apocalypse de Saint Jean (CNT 14; Genève 2000).E. SCHÜSSLER FIORENZA, Revelation. Vision of a Just World

Minneapolis, MN 1991) [anche in italiano: Apocalisse. Vi-sione di un mondo giusto (BBi 16; Brescia 1994).

Esame

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

L’esame sarà scritto e avrà la durata di due ore. Sarà possi-bile sostituire l’esame con un elaborato scritto di 10-15 paginesu di un testo o tema concordato con il professore.

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BOVATI Pietro, S.J. [F.B.]

MI1103 Ermeneutica biblica e metodi esegetici

Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso è articolato in tre parti, le prime due di natura rifles-

siva, l’ultima più pratica, si svolgerà in dialogo esplicito con lametodologia esegetica attuale. La prima parte tratteràdell’ispirazione, assumendo come chiave interpretativa la figuradel profeta, così come è presentata dal testo biblico; sarà svilup-pata in particolare la tematica della autorità del profeta e delsuo scritto. La seconda parte si occuperà di alcune questioniconcernenti l’interpretazione della Sacra Scrittura; tratterà inparticolare del rapporto tra Scrittura e Tradizione, del Canone,della verità nella Bibbia e, infine, dei «sensi» della S. Scrittura.La terza parte si interesserà della questione dei metodi scienti-fici oggi praticati in ambito esegetico, del loro fondamento teori-co e delle problematiche connesse con la loro applicazione altesto biblico.

ObiettiviSi intende favorire una conoscenza delle questioni ermeneu-

tiche che riguardano l’atto di lettura del testo sacro; e, al tempostesso, rendere più consapevole e critica la pratica delle varieoperazioni esegetiche.

Modalità L’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali. Si

proporranno alcuni incontri, al di fuori delle ore di lezione, sen-za obbligo di frequenza, per domande e approfondimenti.

BibliografiaCome manuale di base consigliamo l’opera di A.M. ARTOLA –

J.M. SÁNCHEZ CARO, Biblia y Palabra de Dios (Introducción alestudio de la Biblia 2; Estella, Navarra 1989) [traduzione italia-na: Bibbia e parola di Dio (Introduzione allo studio della Bibbia2; Brescia 1994)]. Ulteriore bibliografia verrà fornita durante lelezioni.

Il Documento della PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA,

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L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Documenti Vatica-ni, Città del Vaticano 1993 (questo testo è disponibile in moltelingue) costituirà un interlocutore privilegiato del Corso.

EsameL’esame sarà scritto per tutti; avrà una durata di 90 minuti.

Con una serie di domande verrà controllata la conoscenza dellediverse parti del Corso. Non sarà consentita la consultazione disussidi. Non si concederà di spostare l’esame in una data diver-sa da quella stabilita dalla Segreteria.

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TV2201 Temi teologici del Deuteronomio

Teologia AT – Semestre: II – Lingua: italiano

DescrizioneDopo una sintetica presentazione della disciplina chiamata

«Teologia dell’Antico Testamento», con le problematiche meto-dologiche che le sono proprie, il Corso percorrerà alcune delleprincipali tematiche teologiche del Deuteronomio. L’alleanzacostituirà il principio unificante dei diversi aspetti trattati (Dt5). Mediante l’analisi di pericopi scelte, tratte dalla sezione pa-renetica (Dt 6–11; in particolare 6,4-25; 7,1-26) e da quella legi-slativa (Dt 12–26; in particolare 12,1-31; 15,1-11; 17,14-20;26,1-11) verrà approfondito il modo con cui il libro conclusivodella Tôrah concepisce la storia delle origini di Israele e il signi-ficato della Legge nella varietà delle sue prescrizioni. Le lezioniconclusive saranno dedicate all’ultima parte del libro (Dt29–30), che prospetta una nuova alleanza tra YHWH e Israele. Obiettivi

L’obiettivo principale del Corso è quello di offrire una visioneteologica del Deuteronomio, quale sintesi della Tôrah. Si inten-de altresì favorire una informazione generale sulle modalità concui viene presentata, in ambito scientifico, la Teologia dell’Anti-co Testamento.

Per seguire le lezioni è sufficiente una conoscenza basilaredell’ebraico. A motivo della materia trattata, che spazia su di-versi testi dell’Antico Testamento, si consiglia comunque il Cor-

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so a coloro che intraprendono la parte conclusiva del Curricu-lum di Licenza.

ModalitàL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali.

Verranno fornite delle Dispense. Su richiesta degli studenti, sipotranno prevedere degli incontri supplementari, per chiari-menti e discussione.

Bibliografia1) Fra le diverse «Teologie dell’Antico Testamento» si raccoman-dano:W. EICHRODT, Theologie des Alten Testaments, Teil I-III (Göttin-

gen 1933-1939) [varie riedizioni; traduzione in inglese, ita-liano, spagnolo].

G. VON RAD, Theologie des Alten Testaments, I-II (München1957-1960) [traduzione in francese, inglese, italiano, spa-gnolo].

P. BEAUCHAMP, L’Un et l’Autre Testament. Essai de lecture (Pa-ris 1976); L’Un et l’Autre Testament. II. Accomplir les Écri-tures (Paris 1990) [traduzione italiana: L’uno e l’altro Testa-mento. Saggio di lettura (Biblioteca di cultura religiosa 46;Brescia 1985); L’uno e l’altro Testamento. 2. Compiere leScritture (Milano 2001)].

B.S. CHILDS, Old Testament Theology in a Canonical Context(Philadelphia 1986) [traduzione italiana: Teologia dell’An-tico Testamento in un contesto canonico (Cinisello Balsamo1989)]. Dello stesso autore cfr. anche Biblical Theology ofthe Old and New Testament. Theological Reflection on theChristian Bible (London 1992) [traduzione italiana: Teolo-gia Biblica. Antico e Nuovo Testamento (Casale Monferrato1998)].

2) Sul libro del Deuteronomio:a) Commentari (in ordine cronologico)

S.R. DRIVER, A Critical and Exegetical Commentary on Deute-ronomy (ICC; Edinburgh 31902).

G. VON RAD, Das fünfte Buch Mose. Deuteronomium (ATD 8;Göttingen 21968) [traduzione inglese: Deuteronomy: A Com-mentary (OTL, London – Philadelphia 1968); traduzioneitaliana: Deuteronomio. Traduzione e commento (AT 8; Bre-scia 1979)].

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

A.D.H. MAYES, Deuteronomy (NCB, Grand Rapids 1979).G. BRAULIK, Deuteronomium, I-II (Die Neue Echter Bibel;

Würzburg 1986-1992).M. WEINFELD, Deuteronomy 1-11. A New Translation with In-

troduction and Commentary (AncB 5; New York 1991).P. BOVATI, Il libro del Deuteronomio (1-11) (Guide spirituali

all’Antico Testamento; Roma 1994).D.L. CHRISTENSEN, Deuteronomy 1-21:9 (WBC; Nashville

22000). D.L. CHRISTENSEN, Deuteronomy 21:10 - 34:12 (WBC; Nashville

22000).R.D. NELSON, Deuteronomy. A Commentary (OTL; London

2002).T. VEIJOLA, Das fünfte Buch Mose. Deuteronomium. Kapitel 1,1

– 16,17 (ATD 8/1; Göttingen 2004).

b) Monografie e articoliG. BRAULIK, Deuteronomium I-II (NEB; Würzburg 1986-1992).G. BRAULIK, Studien zur Theologie des Deuteronomiums (SBAB

2; Stuttgart 1988).G. BRAULIK, The Theology of Deuteronomy. Collected Essays (N.

Richland Hills, Texas, 1994).G. BRAULIK, Studien zum Buch Deuteronomium (SBAB 24;

Stuttgart 1997).G. BRAULIK, Studien zum Deuteronomium und seiner Nachge-

schichte (SBAB 33; Stuttgart 2001).G. BRAULIK (ed.), Bundesdokument und Gesetz. Studien zum

Deuteronomium (HerdersBS 4; Freiburg 1995).D.L. CHRISTENSEN (ed.), A Song of Power and the Power of

Song. Essays on the Book of Deuteronomy (Sources for Bibli-cal and Theological Study 3; Winona Lake 1993).

N. LOHFINK, Das Hauptgebot. Eine Untersuchung literarischerEinleitungsfragen zu Dtn 5-11 (AnBib 20; Roma 1963).

N. LOHFINK, Studien zum Deuteronomium und zur deuterono-mischen Literatur I–V (SBAB 8, 12, 20, 31; Stuttgart 1990-1991, 1995, 2000).

N. LOHFINK, «Deutéronome et Pentateuque. État de la recher-che», in Le Pentateuque. Débats et recherches (LeDiv 151;

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Paris 1992) 35-64.D.J. MCCARTHY, Treaty and Covenant. A Study in Form in the

Ancient Oriental Documents and in the Old Testament (An-Bib 21A; Rome 21978).

E.W. NICHOLSON, God and his people. Covenant and Theologyin the Old Testament (Oxford 1986).

G. VON RAD, Deuteronomium Studien (FRLANT 58; Göttingen21948) [traduzione inglese: Studies in Deuteronomy (SBT,London 1953)].

M. WEINFELD, Deuteronomy and the Deuteronomic School (Ox-ford 1972).

EsameL’esame sarà scritto per tutti, e avrà la durata di due ore. Lo

studente potrà usare il Vocabolario di ebraico. Non si concederàdi spostare l’esame in data diversa da quella fissata dalla segre-teria.

Come è suggerito nella descrizione del corso, il programmad’esame comprende una conoscenza della problematica generaleriguardante la Teologia dell’Antico Testamento; al proposito, sichiede ad ognuno di familiarizzarsi con una delle più importan-ti «Teologie dell’Antico Testamento». Una delle domande di esa-me verterà su questa parte.

Per quanto riguarda la materia propria del corso (la teologiadel Deuteronomio), all’esame si chiederà di commentare duebrani fra quelli analizzati durante le lezioni. Si chiede inoltre disaper tradurre i seguenti capitoli del Deuteronomio: Dt 5–11;12–13; 15–18; 26; 29–30; 32; 34; anche su questo vi sarà un con-trollo.

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SV4125 Testi scelti di Amos

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneVerrà studiato il libro di Amos, mediante l’analisi di pericopi

scelte, e precisamente: 1,3–2,3; 2,6-16; 3,9–4,3; 5,1-7; 5,18-27;7,10-17; 9,1-10; 9,11-15. Per ogni seduta di Seminario, si darà

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rilievo ad alcune specifiche operazioni metodologiche (criticatestuale, analisi filologica, lessicografia, analisi retorica, criticaletteraria, studio tematico, ecc.); particolare attenzione saràaccordata alla strutturazione retorica del libro e delle sue parti.Il Seminario può sostituire un Corso di Esegesi.

ObiettiviSi intende ottenere una buona pratica delle operazioni meto-

dologiche basilari per lo studio dei testi dell’Antico Testamento.Al tempo stesso, si promuove una conoscenza approfondita dellibro del profeta Amos.

Modalità di attuazionePer il buon funzionamento del seminario si limita a 8 il nu-

mero degli iscritti. Sono previsti 9 incontri, della durata di 120minuti ciascuno.

Per ogni seduta di Seminario, oltre alla preparazione sullamateria oggetto dell’incontro, si richiederà ai partecipanti unpiccolo contributo scritto (di 2-3 pagine), su una delle diverseoperazioni metodologiche applicate ai testi scelti per lo studio.A tutti, anche a coloro che fanno il Seminario con lavoro scritto,verrà inoltre chiesto di recensire, per iscritto, una monografiaattinente all’argomento del Seminario; a tal proposito si forniràuna lista di opere importanti nella prima seduta di Seminario.

A coloro che fanno il Seminario con lavoro scritto verrà chie-sto di studiare una pericope di Amos o un tema caratteristicodel profeta, producendo un elaborato di 30-40 pagine.

Chi intende seguire il Seminario in sostituzione di un Corsodi esegesi avrà da studiare una Introduzione sul Profetismo [co-me quella di J.L. SICRE, Profetismo en Israel. El Profeta. LosProfetas. El Mensaje (Estella, Navarra 1992); traduzione italia-na: Profetismo in Israele. Il Profeta – I profeti – Il messaggio(Roma 1995)]; inoltre si chiederà un elaborato di 10 pagine cir-ca, di natura esegetica, su un punto specifico del libro di Amos.

BibliografiaFra i Commentari al libro di Amos consigliamo:H.W. WOLFF, Dodekapropheton 2. Joel und Amos (BKAT 14/2;

Neukirchen 1969) [traduzione inglese: Joel and Amos. ACommentary on the Books of the Prophets Joel and Amos(Hermeneia, Philadelphia 1977)].

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F.I. ANDERSEN – D.N. FREEDMAN, Amos (AncB 24A; New York1989).

S.M. PAUL, A Commentary on the Book of Amos (Hermeneia,Minneapolis 1991).

J. JEREMIAS, Der Prophet Amos (ATD 24/2; Göttingen 1995)[traduzione inglese: The Book of Amos. A Commentary(OTL; London – Louisville 1988); traduzione italiana:Amos. Traduzione e commento (Antico Testamento 24/2;Brescia 2000)].

P. BOVATI – R. MEYNET, Il libro del profeta Amos (Retorica Bibli-ca 2; Roma 1995) [= Le livre du prophète Amos (Rhétoriquebiblique 2; Paris 1994)].

H. SIMIAN-YOFRE, Amos. Nuova versione, introduzione e com-mento (I Libri Biblici, Primo Testamento 15; Milano 2002).

Altri sussidi bibliografici verranno forniti durante il semina-rio.

ValutazioneSi darà una valutazione ai vari contributi scritti forniti dallo

studente; si terrà conto anche della partecipazione attiva dellostudente durante le sedute di seminario.

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1 Prof. James L. Crenshaw is the 2006-07 Joseph Gregory Mc CarthyProfessor. The Pontifical Biblical Institute is grateful to the McCarthyFoundation for making it possible to invite him.

CRENSHAW James L. [F.B. – invit.] 1

EV5228 Ecclesiastes (Qoheleth)

Esegesi AT – Lingua: inglese Il corso sarà di 4 ore settimanali, nei mesi di febbraio e marzo

DescriptionThis course will explore the following questions, among oth-

ers: Were the peculiar grammar, syntax, and subject-matter ofthe book the author’s search for a way to communicate philoso-phy? Was Qoheleth’s concept of God radically new, and if so, didhis anthropology also break new ground? Do the seven exhorta-tions to enjoy life remove the sting from the negative tone of thebook? How does the structure of Ecclesiastes, if ascertainable,affect its overall impression on readers? Where does Qoheleth’sthought belong in the corpus of wisdom literature, particularlywith respect to the books of Job and Sirach? What role do cre-ation and the world of nature play in the book? Did Qohelethbelieve in divine justice, or did he think the deity had relin-quished responsibility for what transpires under the sun? Howis one to understand the epilogues?

ObjectiveThe course has two primary objectives. The first is to gain

insight into the actual content of the book of Ecclesiastes byreaching an understanding of what it really says. To do so, stu-dents will need to acquire considerable knowledge about thegrammar and syntax of the book. The second objective is toplace the teachings of Qoheleth in the context of ancient biblicalwisdom, as well as that of the Hellenistic one (or Persian?).

Manner of InstructionThe course will take place in a lecture format, with students

being encouraged to participate in dialogue with the instructorand with one another.

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Selected BibliographyE.C. CHRISTIANSON, A Time to Tell. Narrative Strategies in Ec-

clesiastes (JSOTSS 280; Sheffield 1998) 19-50, 173-215.J.L. CRENSHAW, Attentive Listening to Prophets and Sages (St.

Louis 2006).J.L. CRENSHAW, Ecclesiastes (Philadelphia 1987).J.L. CRENSHAW, Urgent Advice and Probing Questions (Macon

1995) 499-585.A. FISCHER, Skepsis oder Furcht Gottes (BZAW 247; Berlin

1997) 226-50.A. FISCHER – U. RAPP – J. SCHILLER (eds.), Auf den Spuren der

shriftgelehrten Weisen (BZAW 331; 2003) 207-219.M.V. FOX, A Time to Tear down & a Time to Build up (Grand

Rapids 1999) 27-49, 319-77.T. KRUEGER, Qoheleth (Minneapolis 2005).N. LOHFINK, Qoheleth (Minneapolis 2003) 1-17.N. LOHFINK, Studien zu Kohelet (Stuttgart 1998) 11-69, 95-142,

151-65, 215-58.D. MICHEL, Untersuchungen zur Eigenart des Buches Qohelet

(BZAW 183; Berlin 1989) 1-83, 126-37, 274-89.D.B. MILLER, Symbol and Rhetoric in Ecclesiastes (SBL AB2;

Atlanta 2002) 91-156.G. VON RAD, Wisdom in Israel (Nashville 1972) 226-39.G.D. SALYER, Vain Rhetoric (JSOTSS 327; Sheffield 2001) 126-66.A. SCHELLENBERG, Erkenntnis als Problem: Qohelet und die

alttestamentliche Diskussion um das menschliche Erkennen(OBO 188; Goettingen 2002) 35-99.

A. SCHOORS, The Preacher Sought to Find Pleasing Words, I-II(OLA 41and 143; Louvain 1992 and 2004).

A. SCHOORS (ed.), Qohelet in the Context of Wisdom (Leuven1998) 17-111, 161-265.

L. SCHWIENHORST-SCHOENBERGER, Kohelet (KThKAT; Freiburg2004) 142-81.

L. SCHWIENHORST-SCHOENBERGER (ed.), Das Buch Kohelet: Stu-dien zur Struktur, Geschichte, Rezeption und Theologie(BZAW 254; Berlin 1997) 5-38.

L. SEOW, Ecclesiastes (AB 18; New York 1997) 11-36.B. WILLMES, Menschliches Schicksal und ironische Weisheits-

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kritik im Koheletbuch (BThS 39; Neukirchen-Vluyn 2000)166-200.

N.B.: Students will wish to familiarize themselves with the fol-lowing books prior to class: J.L. CRENSHAW, Ecclesiastes; T.KRUEGER, Qohelet; and A. SCHOORS, ed., Qohelet in the Contextof Wisdom.

EvaluationStudents will be given a final written examination, which

will count 80% of the grade; the other 20% will be based onclass participation. The exam will cover major issues of inter-pretation as illustrated in the assigned readings, as well asexegetical features of the biblical text.

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2 Prof. Michael Dick is the 2006-07 Visiting Professor for the CatholicBiblical Association of America. The Pontifical Biblical Institute isgrateful to the C.B.A. for making it possible to invite him.

DICK Michael [F.B. – invit.] 2

EV4130 The Book of the Twelve: Nahum, Zephaniah,Micah, and Jonah

Esegesi AT – Semestre: I – Lingua: inglese

DescriptionWe shall study those prophetic books of the Twelve that re-

flect the Assyrian period, particularly the fall of Nineveh. Weshall use a broad range of exegetical tools: text criticism, philol-ogy, lexicography, rhetorical analysis, poetical analysis, literarycriticism, Masoretic criticism, theological motifs, etc. For textcriticism we will make thorough use of the documents fromQumran, Murabba)ât, and Nahal Hever. We will devote particu-lar attention to both the synchronic and diachronic develop-ment of these books.

Goals of the courseThe course aims to help the student acquire a good practical

familiarity with the basic exegetical tools for a study of the OldTestament. At the same time, the student will deepen his/herknowledge of the so-called Minor Prophets.

PrerequisitesThe student should know English, Hebrew and Greek, as

well as a little Aramaic. At times we shall refer to the Old Latinand Vulgate but Latin is not a prerequisite. I shall try to helpthose students with a diminished knowledge of English.

Teaching methodEach class will include a brief lecture by the Professor, but

the class will emphasize active student participation in theform of questions, disagreements, debates, and responses toquestions from the teacher. I shall assign a section of theprophets each class for your preparation, and I shall call on stu-

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dents to present analyses of passages each class.The class will be taught in English; however, the Professor is

perfectly willing to explain passages in other languages whichmay be in common.

Basic bibliographyAmong the commentaries on Jonah, Nahum, Zephaniah, and

Micah the Professor can recommend:J.M. SASSON, Jonah (Anchor Bible 24B; Doubleday, New York

1990).S.P. CARBONE – G. RIZZI, Abaquq, Abdia, Nahum, Sofonia

(Lettura ebraica, greca e aramaica 4; Edizioni Dehoniane,Bologna 1997).

S.P. CARBONE – G. RIZZI, Aggeo, Gioele, Giona, Malachia (Lettu-ra ebraica, greca e aramaica 5; Edizioni Dehoniane, Bolo-gna 2001).

R. KESSLER, Micha: Übersetz und ausgelegt (HTKAT; Herder,Freiburg 1999).

H. IRSIGLER, Zefanja: Übersetz und ausgelegt (HTKAT; Herder,Freiburg 2002).

A. BERLIN, Zephaniah (The Anchor Bible 25A; Doubleday, NewYork 1994).

K.M. CRAIG, Jr., A Poetics of Jonah: Art in the Service of Ideol-ogy (University of South Carolina Press, Columbia 1993).

E. BEN ZVI, Signs of Jonah: Reading and Rereading in AncientYehud (JSOT Supplement Series 367; Sheffield AcademicPress, Sheffield 2003).

J.J.M. ROBERTS, Nahum, Habakkuk, and Zephaniah (The OldTestament Library; Westminster, Louisville 1991).

J.M. O’BRIEN, Nahum (Readings: A New Biblical Commentary;Sheffield Academic Press, London 2002).

Course evaluationThere will be two written examinations: one in the middle of

the course and the other at the end. You may write the examsin English, Italian, German, or French. The examinations areworth 70% of the grade; the remaining 30% is taken from classparticipation.

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FORTE Anthony, S.J. [F.B.]

GA1102 Greco del NT, corso A

Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneDurante il corso sarà letta la Lettera di S. Paolo ai Romani.

Le lezioni si articoleranno intorno alle difficoltà della sintassi,ponendo particolare attenzione allo stile del greco del testo. Glistudenti avranno a disposizione una dispensa redatta dallostesso docente, contenente – in un’ampia parte – domande diordine sintattico, morfologico, lessicologico e di critica testualesul testo greco, e – in un’altra – un breve excursus circa normegenerali e fondamentali di sintassi, grammatica e filologia.

ObiettiviSi approfondirà lo studio della grammatica (sintassi, morfo-

logia, lessicologia), completandolo con una conoscenza degli ap-parati del testo greco. Tale approfondimento si svolgerà in modoconcomitante alla lettura del testo.

Modalità d’insegnamento: Lezioni comuni supportate da qualche lezione di gruppo.

BibliografiaK. ALAND – AL., The Greek New Testament (United Bible Socie-

ties, Stuttgart 41994).B. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa-

ment (United Bible Societies, Stuttgart 21994).F. BLASS – A. DEBRUNNER, Grammatik des neutestamentlichen

Griechisch [traduzione italiana: Grammatica del greco delNuovo Testmento (edd. U. Mattioli - G. Pisi) (Paideia Editri-ce, Brescia 1982)].

ValutazioneCi saranno tre esami parziali durante il semestre ed un esamecomprensivo alla fine del semestre.

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GA2102 New Testament Greek, A

Semestre: I – Lingua: inglese

DescriptionWe shall read Paul’s Letter to the Romans. Lectures will fo-

cus on the difficulties of Pauline syntax and style. A detailedreview of the problems of koine Greek will be treated during thesemester. The professor will provide the students with alengthy handout with a series of questions for each verse of thetext of Romans. In addition, the students will also receive apacket that will address matters of Greek syntax, morphologyand textual critical.

ObjectiveThe professor will assist the student in deepening his knowl-

edge of Greek and will help the student to read the Greek textmore critically and with greater precision.

Method of teachingThis is essentially a lecture course in which class participa-

tion is welcome and regular meetings in small groups for trans-lation is encouraged.

BibliographyK. ALAND – AL., The Greek New Testament (United Bible So-

cieties, Stuttgart 41994).W.F. ARNDT – F.W. GINGRICH, A Greek-English Lexicon of the

New Testament and Other Early Christian Literature (Uni-versity of Chicago Press, 1979).

F. BLASS – A. DEBRUNNER, Grammatik des neutestamentlichenGriechisch [English translation: A Greek Grammar of theNew Testament and Other Early Christian Literature (Uni-versity of Chicago Press, Chicago 1961)].

B. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa-ment (United Bible Societies, Stuttgart 21994).

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GradingThere will be three written quizzes during the semester and

a comprehensive final examination.

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GB1202 Greco del NT, corso B

Semestre: II – Lingua: italiana

DescrizioneDurante il corso sarà letta la Seconda Lettera di S. Paolo ai

Corinzi. Come per il corso di Greco A, le lezioni si articolerannointorno alle difficoltà della sintassi, ponendo particolare atten-zione allo stile del greco del testo. Gli studenti avranno a dispo-sizione una dispensa redatta dallo stesso docente, contenente –in un’ampia parte – domande di ordine sintattico, morfologico,lessicologico e di critica testuale sul testo greco, e – in un’altra –un breve excursus circa norme generali e fondamentali di sin-tassi, grammatica e filologia.

ObiettiviApprofondiremo la grammatica greca (sintassi, morfologia,

lessicologia), accompagandola con uno studio degli apparati deltesto greco. Tale approfondimento si svolgerà in modo concomi-tante alla lettura del testo.

Modalità d’insegnamentoLezioni comuni supportate da qualche lezione di gruppo.

BibliografiaK. ALAND – AL., The Greek New Testament, 4, (United Bible So-

cieties, Stuttgart 1994).B. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa-

ment, 2, (United Bible Societies, Stuttgart 1994).F. BLASS – A. DEBRUNNER, Grammatik des neutestamentlichen

Griechisch [traduzione italiana: Grammatica del greco delNuovo Testmento (edd. U. Mattioli - G. Pisi) (Paideia Editri-ce, Brescia 1982)].

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

ValutazioneCi saranno tre esami parziali durante il semestre ed un esa-

me comprensivo alla fine del semestre.

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OX1104 Greco dei LXX, corsi A OX2204 Greco dei LXX, corso B

Semestre: I e II – Lingua: italiano.

DescrizioneSi studieranno i testi seguentii: Susanna Q’; II Maccabei 7,1-

42 ; Salmi 2; 18; 20; 21; 72; 101 ; Rut ; Numeri 22–24 e Geremia2;15; 33; 38; 46. Le lezioni si articoleranno intorno alle difficoltàsintattiche stilistiche del greco della Settanta.

Obiettivi Il corso ha lo scopo di iniziare lo studente al greco della Bib-

bia dei Settanta. A tal fine approfondiremo lo studio dellagrammatica greca (sintassi, morfologia, lessicologia), ponendol’accento sui temi più importanti di questa versione.

Modalità d’insegnamentoLezioni comuni supportate da alcune esposizioni che gli stu-

denti avranno cura di preparare su particolari argomenti dellibro di N. Fernández Marcos.

BibliografiaSeptuaginta, Id est Vetus Testamentum graece juxta LXX inter-

pretes (edidit A. Rahlfs) (Privilegierte WürttembergischeBibelanstalt, Stuttgart 1935).

N. FERNÁNDEZ MARCOS, Introducción a las versiones griegas dela Biblia, 2 (Instituto de Filología de CSIC, Madrid 1998)[trad. ital.: La Bibbia dei Settanta, Introduzione alle versio-ni greche della Bibbia (Paideia Editrice, Brescia 2000)].

ValutazioneCi sarà un esame scritto alla fine di ogni semestre.

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SA0221 Manoscritti greci della Bibbia

Seminario senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua : ex condicto

DescrizioneDopo un’introduzione alla paleografia greca, si fornirà un

inquadramento generale sulla maiuscola biblica (il Codex Vati-canus ed il Codex Sinaiticus). Durante ogni incontro, verrannolette alcune pagine di un manoscritto; seguirà una discussioneintorno a questioni particolari del manoscritto studiato.

ObiettiviLo scopo del seminario è iniziare lo studente alla lettura dei

codici greci della Bibbia e lo studio di alcune difficoltà di naturatestuale e storica in brani scelti dei suddetti manoscritti.

Modalità d’insegnamentoAd ogni partecipante saranno richieste due presentazioni

orali.

BibliografiaE. FOLLIERI, Codices graeci Bibliothecae Vaticanae selecti: tem-

porum locorumque ordine digesti commentariis et transcrip-tionibus instructi (Bibliotheca Vaticana, 1969).

ValutazioneCi sarà un esame scritto ed orale alla fine del semestre.

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GRSP01 Lingua greca, corso speciale: i Padri Apostolici

Semestre e lingua: ex condicto

DescrizioneQuesto è un corso avanzato per gli studenti che hanno inte-

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resse a leggere testi ellenistici extra-biblici. Verranno studiatitesti scelti degli autori seguenti: I Clemente, II Clemente, Igna-zio, Policarpo, Didache, Lettera di Barnaba, Papia e Quadrato,Lettera a Diogneto, Il Pastore di Erma.

Obiettivi Il corso ha lo scopo di iniziare lo studente al greco dei Padri.

Approfondiremo la grammatica greca (sintassi, morfologia, les-sicologia) in concomitanza con lo studio di testi importanti dellaletteratura cristiana.

Modalità d’insegnamentoAd ogni partecipante sarà richiesta la lettura rapida dei testi

scelti e una presentazionie orale.

BibliografiaThe Apostolic Fathers, I-II (Translated by B.D. Ehrman) (Loeb

Classical Library; Harvard University Press, Cambridge2003).

ValutazioneCi sarà un esame scritto ed orale alla fine del semestre.

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GARCIA RECIO Jesús [F.B. – invit.]

RV1225 Il diluvio nella tradizione biblica e mesopotamica

Storia AT – Lingua: italiano Il corso sarà di 4 ore settimanali, nei mesi di febbraio e marzo

DescrizioneI testi fondamentali, riguardanti il diluvio, che saranno presi

in esame sono, da una parte, la narrazione della Genesi (Gen5–9) e, dall’altra, i racconti della cosiddetta Genesi di Eridu,Gilgamesh, Lugal, Inuma ilu awilum ed Erra. Fra i moltepliciaspetti toccati a lezione, ci soffermeremo in particolare sui pun-ti seguenti: il motivo letterario del diluvio, il posto assegnatoglinell’intreccio, le ragioni determinanti del disastro, le acque dilu-viali e il simbolo del caos, l’eroe del diluvio (Noè, Ziusudra, Ut-napishtim, Atram-hasis), uso e sopravvivenza del diluvio nellaBibbia e in Mesopotamia.

Le preghiere da leggere sono quelle di Giacobbe (Gen 32,9-13) ed Elia (1Re 17,17-24). Lo studio si concentrerà anzituttosul luogo, il tempo, i gesti, i personaggi e il contenuto della pre-ghiera. Poi saranno analizzate alcune preghiere d’intercessionemesopotamiche e particolarmente quelle del re Nabonido.

ObiettiviIl corso intende addentrarsi nello scenario letterario e reli-

gioso dell’Antico Testamento tramite lo studio dei racconti me-sopotamici sul diluvio e di preghiere scelte. Il primo obiettivo èquello di far acquisire una sufficiente conoscenza dei testi reli-giosi sumerici e accadici in traduzione. Il secondo è l’analisi deitesti biblici sullo sfondo culturale, storico e religioso della Meso-potamia.

ModalitàL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali.

Verranno fornite dispense.

BibliografiaS. BALENTINE, Prayer in the Hebrew Bible. The Drama of

Divine-Human Dialogue (Fortress press, Minneapolis1993).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

N.C. BAUMGART, Die Umkehr des Schöpfergottes. Zu Komposi-tion und religionsgeschichtlichem Hintergrund von Gen 5–9(Herder, Freiburg 1999).

J. BOTTÉRO – S.N. KRAMER, Lorsque les dieux faisaientl’homme. Mythologie mésopotamienne (Gallimard, Paris1989) [trad. ital.: Uomini e dèi della Mesopotamia. Alle ori-gini della mitologia (Einaudi, Torino 1992)].

A.R. GEORGE, The Babylonian Gilgamesh Epic (Oxford Univer-sity Press, Oxford 2003).

P.D. MILLER, They cried to the Lord. The Form and Theology ofBiblical Prayer (Fortress Press, Minneapolis 1994).

H. SCHAUDIG, Die Inschriften Nabonids von Babylon und Kyrosdes Grossen (Ugarit Verlag, Münster 2001).

M.J. SEUX, Hymnes et prières aux dieux de Babylonie et d’Assy-rie (Cerf, Paris 1976).

Texte aus der Umwelt des Alten Testaments (GütersloherVerlagshaus Gerd Mohn, Gütersloh 1982-).

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà la durata di due ore.

Lingue accettate: italiano, spagnolo, inglese, francese, tedesco eportoghese.

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GARGANO Innocenzo O.S.B.Cam. [F.B. – invit.]

MS1204 Storia dell’esegesi dei Padri

Ermeneutica – Semestre: II – Lingua: italiano

ObiettiviNel corso delle nostre lezioni cercheremo di introdurre gli

studenti nella conoscenza di quella parte della storia dell’esege-si che attiene ai Padri della Chiesa e ai grandi Esegeti Medieva-li. Questa conoscenza è orientata ad aprire la mente degli stu-denti alla possibilità di un approccio alle Sacre Scritture che,facendo tesoro dei metodi scientifici acquisiti, utilizzi, ove possi-bile, anche intuizioni prodotte dall’esperienza della fede e dalleinterpretazioni tipologiche presenti ancora oggi nelle celebrazio-ni liturgiche della Chiesa.

Il docente si augura che, al termine del corso stesso, gli stu-denti diventino in ogni caso pienamente coscienti di una distin-zione abbastanza classica nell’antichità cristiana, che si per-mette di sintetizzare in queste righe del Commento di GregorioMagno (Pietro di Cava) al Primo Libro dei Re: «Altra è la pie-nezza del Verbo e altra è la pienezza del Libro. Dalla pienezzadel Verbo non possono ricevere se non i giusti; dalla pienezzadel Libro possono ricevere invece anche i reprobi…Ora chi acco-glie il Verbo della Scrittura non con amore ma con scienza, rice-ve dalla pienezza, non del Verbo, ma del Libro…Poiché la lette-ra è un corpo e la vita di questo corpo è lo spirito, chi legge lalettera e ristora lo spirito con l’amore dell’intelligenza, riceve uncorpo vivificato e vivificante…Coloro che ricevono con animoben disposto il nutrimento delle Scritture si saziano di ciò che ireprobi danno senza saziarsi di quello stesso bene che essi di-stribuiscono agli altri» ( IV, 123, 1-4 passim; SC 449, pp. 128-132).

ContenutiIl programma delle lezioni tratterà: 1 Sguardo generale su: I

Padri, la Patrologia e l’Esegesi biblica. 2. L’esegesi allegorica ela tipologia, con particolare riferimento a Origene e a GiovanniCrisostomo. 3. Agostino di Ippona esegeta della Bibbia. 4. Laparte di Gregorio Magno nella storia dell’esegesi cristiana me-dievale. 5. Approfondimento monografico di un autore: Pier Da-miani (XI secolo).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Saranno disponibili due dispense: 1) Una di introduzionegenerale. 2) Una monografica.

BibliografiaM. SIMONETTI, Lettera e/o Allegoria. Un contributo alla storia

dell’esegesi patristica (Augustinianum, Roma 1985).I. GARGANO, «La metodologia esegetica dei Padri», in H. Simian-

Yofre (ed.), Metodologia dell’Antico Testamento (EDB, Bolo-gna 1995) 197-221.

H. G. REVENTLOW, Storia dell’interpretazione biblica, I-III (Ed.Piemme, Casale Monferrato 1999).

ValutazioneL’esame sarà orale per tutti; se qualche studente preferisce

la forma scritta, dovrà accordarsi personalmente con il professo-re. Per l’esame orale la lingua preferita per l’esame è l’italiano,ma sono ammesse anche: inglese, francese, spagnolo, portoghe-se, greco moderno e ovviamente il latino; per l’esame scritto èaccettato anche il tedesco.

La materia dell’esame consisterà nelle «prelezioni» del corsoe nelle due dispense di cui sopra.

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GIANTO Agustinus, S.J. [F.O.]

OW1102 Semitico nordoccidentale, corso A: testi ugariticiOW2202 Semitico nordoccidentale, corso B: testi aramaici

Semestre: I-II – Lingua: ex condicto

DescrizioneNella parte A si studia la lingua dei testi poetici in ugaritico.

La parte B sarà dedicata alla lettura approfondita dei testi mi-tologici di Ugarit e una selezione di iscrizioni in fenicio ed ara-maico antico. Il corso presuppone che lo studente abbia già fre-quentato i corsi A-B di ebraico (o abbia una preparazione equi-valente).

ObiettiviI corsi A e B sono programmati per introdurre gli studenti

alle ricerche nel campo della dialettologia e della letteraturadella Siria-Palestina. Dato lo stretto rapporto con il mondo del-l’Antico Testamento, questa conoscenza serve anche come stru-mento di lavoro per gli studenti che si specializzeranno in quelcampo.

Modalità d’insegnamentoL’insegnamento sarà fatto mediante lezioni interattive, con

compiti settimanali (esercizi di grammatica e traduzione, reso-conto di lettura personale).

BibliografiaAll’inizio del corso saranno distribuiti gli appunti della gram-

matica ugaritica . Le seguenti opere servono per consultazione e ulteriori ap-

profondimenti.A. Manuali P. BORDREUIL – D. PARDEE, Manuel d’ougaritique, I-II (Paris

2004).C. GORDON, Ugaritic Textbook (Roma 1998 [ristampa dell’edi-

zione del 1965 con correzioni]).S. SEGERT, A Basic Grammar of the Ugaritic Language (Berke-

ley – Los Angeles – London 1984).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

J. TROPPER, Ugaritisch, Kurzgefasste Grammatik mit Übungs-texten und Glossar (ELO I; Münster 2002).

S. SEGERT, Altaramäische Grammatik (Leipzig 1975).W.G.E. WATSON – N. WYATT (eds.), Handbook of Ugaritic Stu-

dies (Leiden 1999).

B. Testi e traduzioniG. DEL OLMO LETE, Mitos y leyendas de Canaan según la tradi-

ción de Ugarit (Madrid 1981).M. DIETRICH – O. LORETZ – J. SANMARTÍN, The Cuneiform Al-

phabetic Texts from Ugarit, Ras Ibn Hani and Other Places(Münster 1995).

H. DONNER – W. RÕLLIG, Kanaanäische und aramäischeInschriften I-III (Wiesbaden, 3a ed. 1971-1976).

J. A. FITZMYER, The Aramaic Inscriptions of Sefire (BiOr 19/A;revised edition, Roma 1995).

J.C.L. GIBSON, Syrian Semitic Inscriptions, vol 3: PhoenicianInscriptions (Oxford 1982).

S. B. PARKER (ed.), Ugaritic Narrative Poetry (Scholars 1997). ValutazioneLa valutazione sarà basata su due forme di esame:

A. Parte scritta: esame sulla la materia testuale trattata du-rante i corsi A e B (90 min.)

B. Parte orale: un colloquio di 10-15 minuti basato sulla ma-teria testuale della parte scritta dell’esame.

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HC1102 Lingua e letteratura ebraica, Corso C

Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso sarà dedicato allo studio del linguaggio della lettera-

tura sapienziale. Saranno studiati in modo particolare l’uso mo-dale delle forme verbali, problemi del tempo e aspetto, e lastruttura d’informazione in ebraico. Questioni di grammaticastorico-comparativa, sintassi del discorso, vocabolario speciale e

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stile saranno trattate secondo la loro importanza per l’interpre-tazione del testo biblico. I testi da approfondire sono: Dn 1;8–12; Gb 1–3; 38; Qo 1–5.

ObiettiviIl corso si propone come obiettivo generale l’acquisizione del-

la capacità di trattare un testo biblico integrando la conoscenzafilologica e l’interpretazione dei testi biblici. In modo particola-re, si cerca di sviluppare una sensibilità verso il linguaggio del-la letteratura sapienziale.

Metodo d’insegnamento: L’insegnamento sarà dato mediante lezioni interattive. Agli

studenti sarà richiesto di preparare il testo biblico che saràtrattato durante la lezione. Verranno distribuiti foglietti come«study guide».

BibliografiaSi richiede la lettura di questi scritti del professore:«The Theme of Enjoyment in Qohelet», Biblica 73 (1992) 528-

532.Hebrew Vowels and Diphthongs – Aramaic Vowels and Diph-

thongs (disp. PIB 1995).«Variations in Biblical Hebrew», Biblica (1996) 493-508.«Human Destiny in Emar and Qohelet», BETL 136 (1998) 473-

479.«Mood and Modality in Classical Hebrew», Israel Oriental Stu-

dies 18 (1998) 183-198.«Historical Linguistics and the Hebrew Bible», in Studi sul Vici-

no Oriente Antico dedicati alla memoria di Luigi Cagni (ed.S. Graziani) (Napoli 2000) 1553-1571.

«Some Notes on Evidentiality in Biblical Hebrew», Biblical andOriental Essays in Memory of William L. Moran (BiOr 48;Roma 2005) 133-152.

Ecclesiastes (disp. 2006).

Per le questioni d’interpretazione si consultino i seguenti com-mentari:J.J. COLLINS, Daniel (Hermeneia, Minneapolis 1993).

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N.C. HABEL, The Book of Job (OTL, Philadelphia 1985).R. MURPHY, Ecclesiastes (WBC; Dallas 1992).

ValutazioneLa valutazione sarà basata su questi due tipi lavoro: 1) l’esa-

me scritto sulla materia testuale del corso; 2) un compito preci-so che sarà assegnato un mese prima della fine del corso.

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HC2202 Biblical Hebrew, C

Semestre: II – Lingua: inglese

Si veda descrizione di Lingua e letteratura ebraica, Corso C.

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OB1101 Lingua e letteratura ebraica, corso speciale

Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

DescrizioneQuesto corso speciale è riservato per gli studenti che stanno

completando un programma di specializzazione in lingua e let-teratura ebraica, sia nell’ambito biblico che extrabiblico. L’argo-mento specifico da studiare è da concordare con il professore. Ilcorso può essere ripetuto ogni semestre per compiere il pro-gramma di specializzazione.

ObiettiviIl corso di studio introduce lo studente ad iniziare una ricer-

ca approfondita su un argomento filologico con la guida del pro-fessore.

Modalità d’insegnamento: Tutoriale

La bibliografia sarà determinata in base all’argomento scelto.

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ValutazioneLa valutazione sarà basata sul lavoro scritto su un argomen-

to concordato con il professore.

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GILBERT Maurice, S.J. [F.B.]

IV5203 Introduzione ai libri sapienziali dell’AT

Introduzione AT – Lingua: italiano – Semestre: II Corso informativo (1 h. settimanale)

DescrizioneSi inizia con una presentazione generale della sapienza bibli-

ca nel contesto della letteratura del Medio Oriente antico, e conuna definizione del corpus sapienziale dell’Antico Testamento.Questo corpus comprende cinque libri: Proverbi, Giobbe, Qohe-let, Ben Sira e Sapienza di Salomone. Si darà anche uno sguar-do agli elementi sapienziali presenti negli altri libri dell’AnticoTestamento, ebraico e greco.

Si passerà poi all’introduzione di ciascun libro sapienzialecon i suoi problemi particolari e con gli orientamenti della ricer-ca attuale.

Infine, di ciascuno di questi cinque libri, si leggerà e si com-menterà un brano caratteristico: Prov. 8; Giobbe 28; Qoh 1–2;Sir 24; Sap 9.

Una conclusione riprenderà in modo sintetico i grandi temiaffrontati dai saggi biblici.

ObiettiviSi vuol dare agli studenti una conoscenza più accurata di

ciascuno di questi cinque libri, specialmente dei problemi cheessi pongono alla ricerca ed alla loro interpretazione. Gli stu-denti non possono fermarsi allo studio di una sola parte di que-sto corpus sapienziale.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali,

per un’ora alla settimana. Gli studenti sarano tenuti a comple-tare le loro conoscenze con letture personali sia dei libri bibliciin questione sia di libri recenti che vi introducono.

BibliografiaViene richiesto a tutti la lettura integrale del libro classsico

di Gerhard VON RAD, Weisheit in Israel (Neukirchen-Vluyn,1970), del quale esistono traduzioni in francese, in inglese, in

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italiano e in spagnolo.Viene anche richiesto da tutti la lettura del libro più recente

di M. GILBERT, Les cinq livres des Sages (Lire la Bible, 129;Cerf, Paris 2003), del quale esiste la traduzione italiana: LaSapienza del cielo (Ed. San Paolo, Cinisello-Balsamo 2005).

Inoltre, ciascuno studente sceglierà, tra i seguenti, un libroche leggerà, confrontandolo con i due sopraindicati; gli altri libridella serie seguente serviranno per approfondimento:J. DAY – R.P. GORDON – H.G.M. WILLIAMSON (eds.), Wisdom in

Ancient Israel. Fs. J.A. Emerton (University Press, Cam-bridge 1995) xiii-311 pp.

J. VÍLCHEZ LÍNDEZ, Sabiduría y sabios en Israel (El Mundo de laBiblia; Verbo Divino, Estella 1995) 364 pp.

R.E. MURPHY, The Tree of Life. An Exploration of Biblical Wi-sdom Literature (Eerdmans, Grand Rapids 21996) xii-233pp.

D. BERGANT, Israel’s Wisdom Literature. A Liberation-CriticalReading (Fortress Press, Minneapolis 1997) ix-194 pp.

J.L. CRENSHAW, Old Testament Wisdom. An Introduction (We-stminster, Louisville, KY 21998) 255 pp.

R.J. CLIFFORD, The Wisdom Literature. Interpreting BiblicalTexts (Abington, Nashville1998) 181 pp.

K.J. DELL, Get Wisdom Get Insight. An Introduction to Israel’sWisdom Literature (Darton, Longman and Tod, London2000) 203 pp.

EsameL’esame sarà scritto o orale, a scelta dello studente. L’esame

scritto dura due ore; l’esame orale quindici minuti. Nell’esame,si verifica ciò che lo studente avrà acquisito sia dalle lezionifrontali che dalle sue letture personali; si verifica anche la suacapacità di procedere ad un’esegesi competente e aggiornata deilibri sapienziali dell’Antico Testamento.

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carlo
Casella di testo
[GREEK NT, A --> see PIB - Hebrew University Program]

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KILGALLEN John, S.J. [S.J.]

EN4117 La Pentecoste negli Atti degli Apostoli

Semestre: I – Lingua: italianoIl corso sarà di 4 ore settimanali nei mesi di ottobre e novembre

DescrizioneDopo una breve sintesi della teologia lucana, così come si

presenta nei due libri di San Luca (Vangelo e Atti degli Aposto-li), si esaminerà il capitolo 2 degli Atti degli Apostoli, con lo stu-dio del senso della Pentecoste, degli effetti e dei presupposti. Lostudio segue uno schema d’esegesi chiamato «storico-critico». Inpratica, l’analisi del testo della Pentecoste si farà in 9 tappe.Alla delimitazione del testo seguirà un esame delle norme dellacritica testuale e una spiegazione molto accurata della linguagreca e della sintassi del testo. Dopo questo studio preliminare,si determinerà la forma (o le forme) del testo formulando ipotesiriguardo ai vari Sitz-im-Leben del brano, alle sue fonti e, infine,alla storicità degli avvenimenti descritti da Luca. In un terzomomento, si farà uno studio delle parole, delle figure, delle im-magini e delle strutture letterarie del brano. Poi, si cercherà dicomprendere la funzione di ogni versetto, allo scopo di capiredov’è l’enfasi del brano, e qual è il suo senso. La tappa finaleconsisterà nell’inserire il nostro brano nel contesto di tutto illibro degli Atti (e del Vangelo), per comprendere quale sia il suocontributo al senso globale e quale il contributo del senso globa-le al significato del brano stesso.

ObiettiviL’obiettivo del corso è duplice. Il primo è una precisa e prati-

ca applicazione del metodo «storico-critico» per permettere allostudente di acquisire questa metodologia; il secondo è quello diarrivare a una profonda comprensione dei due libri: il Vangelodi Luca e gli Atti degli Apostoli.

Per i testi da studiare è richiesta una buona conoscenza dellalingua ebraica, oltre alla conoscenza passiva di almeno due lin-gue moderne, tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali,

talvolta con discussione.

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BibliografiaObbligatorio è lo studio di due libri sulla teologica lucana e lo

studio di almeno tre commentari scientifici sulla Pentecoste e lamateria presentata nelle lezioni.

I libri che servono a questo scopo, ed altri libri che sono con-sigliati, saranno posti nell’apposita riserva nella bibliotecadell’Istituto. In tale riserva ci saranno più di 20 libri, sia di ese-gesi che di teologia, in varie lingue moderne.

EsameL’esame è possibile in tre modi, a scelta dello studente: 1) esame orale, che dura, secondo le norme dell’Istituto, 15

minuti, o 2) esame scritto, che dura 90 minuti. In questi esami,il professore sceglierà delle precise domande da un programmadato in anticipo.

3) Lavoro scritto, che dovrà dimostrare la capacità dello stu-dente nell’uso del metodo «storico-critico».

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EN2226 L’infanzia di Gesù secondo Luca (Lc 1–2)

Semestre: II – Lingua: italiano

DescrizioneDopo una breve sintesi della teologia lucana, così some si

presenta nei due libri di San Luca (Vangelo e Atti degli Aposto-li), si esamineranno i primi due capitoli del vangelo di Luca, conlo studio del significato dei brani, degli effetti e dei presupposti.Lo studio segue uno schema d’esegesi chiamato «storico-critico».In pratica, l’analisi dei testi dell’infanzia si farà in 9 tappe. Alladelimitazione del testo seguirà un esame delle norme della criti-ca testuale e una spiegazione molto accurata della lingua grecae della sintassi del testo. Dopo questo studio preliminare, sideterminerà la forma (o le forme) del testo formulando ipotesiriguardo ai vari Sitz-im-Leben del brano, alle sue fonti e, infine,alla storicità degli avvenimenti descritti da Luca. In un terzomomento, si farà uno studio delle parole, delle figure, delle im-magini e delle strutture letterarie del brano. Poi, si cercherà dicomprendere la funzione di ogni versetto, allo scopo di capiredov’è l’enfasi del brano, e qual è il suo senso. La tappa finale

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

consisterà nell’inserire il nostro brano nel contesto di tutto illibro del Vangelo (e degli Atti), per comprendere quale sia il suocontributo al senso globale e quale il contributo del senso globa-le al significato del brano stesso.

ObiettiviL’obiettivo del corso è duplice. Il primo è ua precisa applica-

zione e pratica del metodo «storico-critico» per permettere allostudente di acquisire questa metodologia; il secondo è quello diarrivare a una profonda comprensione dei due libri: il Vangelodi Luca e gli Atti degli Apostoli.

Per i testi da studiare è richiesta una buona conoscenza dellalingua ebraica, oltre alla conoscenza passiva di almeno due lin-gue moderne, tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali,

talvolta con discussione.

BibliografiaObbligatorio è lo studio di due libri sulla teologica lucana e lo

studio di almeno tre commentari scientifici sui raccontidell’infanzia e la materia presentata nelle lezioni.

I libri che servono a questo scopo, ed altri libri che sono con-sigliati, saranno posti nell’apposita riserva nella bibliotecadell’Istituto. In tale riserva ci saranno più di 20 libri, sia di ese-gesi che di teologia, in varie lingue moderne.

EsameL’esame è possibile in tre modi, a scelta dello studente: 1) esame orale, che dura, secondo le norme dell’Istituto, 15

minuti, o 2) esame scritto, che dura 90 minuti. In questi esami,il professore sceglierà delle precise domande da un programmadato in anticipo.

3) Lavoro scritto, che dovrà dimostrare la capacità dello stu-dente nell’uso del metodo «storico-critico».

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

SN2228 Le parabole del vangelo di Luca

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua: italiana – Partecipanti: non più di 7

DescrizioneDopo una presentazione di due ore dalla parte del professore,

ogni studente sceglierà una parabola del Vangelo di Luca, stu-diandola secondo il metodo «storico-critico». Egli presenterà poiil suo studio in una seduta del seminario. Questa presentazio-ne durerà non più di un’ora e sarà seguita da una discussione(40 minuti) della stessa parabola da parte degli altri membridel seminario. In pratica, si studieranno 7 parabole lucane, se-guendo nove tappe. Alla delimitazione del testo seguirà un esa-me delle norme della critica testuale e una spiegazione moltoaccurata della lingua greca e della sintassi del testo. Dopo que-sto studio preliminare, si determinerà la forma (o le forme) deltesto formulando ipotesi riguardo ai vari Sitz-im-Leben del bra-no, alle sue fonti e, infine, alla storicità degli evenementi de-scritti da Luca. In un terzo momento, si farà uno studio delleparole, delle figure, delle immagini e delle strutture letterariedel brano. Poi, si cercherà di comprendere la funzione di ogniversetto, allo scopo di capire dov’è l’enfasi del brano, e qual è ilsuo senso. La tappa finale consisterà nell’inserire il nostro bra-no nel contesto di tutto il libro del Vangelo (e degli Atti), percomprendere quale sia il suo contributo al senso globale e qualeil contributo del senso globale al significato del brano stesso.

ObiettiviL’obiettivo del seminario è duplice. Il primo è ua precisa

applicazione e pratica del metodo «storico-critico» per permette-re allo studente di acquisire questa metodologia; il secondo èquello di arrivare a una profonda comprensione dei due libri: ilVangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli.

Per i testi da studiare è richiesta una buona conoscenza dellalingua ebraica, oltre alla conoscenza passiva di almeno due lin-gue moderne, tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Modalità di insegnamentoLe sedute del seminario comprenderanno: lezione del profes-

sore, presentazione di ciascun studente e discussione fra gli stu-denti.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

A chi segue il seminario come «con lavoro scritto», oltre allapresentazione orale, verrà chiesto un elaborato di 30 pagine(escluse bibliografia e note separate).

BibliografiaOgni partecipante preparerà, con l’aiuto della biblioteca, una

bibliografia sulla parabola da lui scelta, consultando il professo-re. Inoltre a ogni studente sarà chiesto di leggere almeno 3 com-mentari scientifici sulla parabola che sarà di volta in volta di-scussa durante la seduta.

I libri che servono a questo scopo, ed altri libri che sono con-sigliati, saranno posti nell’apposita riserva nella bibliotecadell’Istituto. In tale riserva ci saranno più di 20 libri, sia di ese-gesi che di teologia, in varie lingue moderne.

ValutazioneLa valutazione verrà dalla partecipazione attiva di ogni stu-

dente durante le discussioni e dal lavoro esaustivo di ciascunstudente riguardo alla «sua parabola».

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LAISNEY Vincent, O.S.B. [F.O.]

OE1103 Lingua e letteratura egiziana: corso introdut-tivo (A)

OE2203 Lingua e letteratura egiziana: corso introdut-tivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano

DescrizioneI corsi A e B introducono alla scrittura, alla grammatica e al

vocabolario di base della lingua egiziana classica usata nellaletteratura del medio regno (2040-1650 a.C.), dell’inizio delNuovo Regno (XVIIIa dinastia) e nei testi religiosi sino alla finedella cultura egiziana. Nel corso A si segue la Egyptian Gram-mar di GARDINER per acquisire le basi della grammatica, conl’integrazione dei risultati recenti della ricerca grammaticale inparticolare quelle delle pubblicazione di H. J. POLOTSKY.

Nel corso B sarà letto un testo facile medio-egiziano a sceltadegli studenti con attenzione particolare alla grammatica percompletare e mettere in pratica quanto imparato nel corso A.

ObiettiviI corsi A e B hanno come scopo l’apprendimento della lettura

dei geroglifici e degli elementi essenziali della grammatica delmedio-egiziano. Alla fine del corso B lo studente avrà ancheacquisito un vocabolario di base. Si farà accenno anche alle al-tre lingue egiziane: l’egiziano antico, il neo-egiziano, il demoticoe il copto.

Attraverso i testi tradotti, si vuole fornire anche una panora-mica sulla cultura, la religione e la storia egiziana, anche senon sono oggetti diretti del corso.

In questo modo lo studente della Bibbia potrà evidenziare glistretti contatti storici, religiosi e letterari dell’Egitto con la Pa-lestina e sarà in grado di usare la letteratura egittologica.

PrerequisitiSi pressuppone la conoscenza del greco e del latino; quella

del copto non è richiesta, ma può aiutare.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Modalità d’insegnamentoL’insegnamento sarà interattivo con spiegazioni di gramma-

tica unite a prove di traduzione orale fatte dagli studenti sottola guida del professore. Per il corso A ogni settimana ci sarà uncompito. Per il coso B lo studente dovrà preparare per ogni se-duta i testi letti prima della lezione.

Orientamento bibliografico:A. Manuali A. GARDINER, Egyptian Grammar, Third Edition (Griffith Insti-

tute, Ashmolean Press, Oxford).J. P. ALLEN, Middle Egyptian. An Introduction to the Language

and Culture of Hieroglyphs (University Press, Cambridge2000).

B. OCKINGA, Mittelägyptische Grundgrammatik, 2. revidierteAuflage (von Zabern, Mainz 2005).

W. SCHENKEL, Tübinger Einführung in die klassisch-ägyptischeSprache und Schrift (Tübingen 2005).

B. Studi grammaticaliH.J. POLOTSKY, Collected Papers (Hebrew University, Jerusa-

lem 1971).

C. Studi culturali e traduzioniJ. BAINES, Atlas of Ancient Egypt, (Phaidon, Oxford 2000).N. GRIMAL, Storia dell’Antico Egitto (Laterza, Roma-Bari 1990).S. QUIRKE, Ancient Egyptian Religion (British Museum Press,

London 1992).M. LICHTHEIM, Ancient Egyptian Literature, Volumes I, II & III

(University of California Press, Berkeley 1975-1980).

ValutazioneL’esame sarà scritto di 180 minuti per tutti e comprende due

parti: 1) traduzione di frasi che fanno parte degli compiti setti-manali 2) traduzione di un brano medio-egiziano non visto pre-cedentemente. Per questa seconda parte sarà consentito l’usodella grammatica e del vocabolario.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

OE3102 Lingua e letteratura egiziana, corso C

Semestre: I – Lingua: ex condicto

DescrizioneIl contenuto di questo corso sarà stabilito secondo i desideri o

le necessità degli studenti. In particolare si potrà scegliere lostudio del neo-egiziano come nella descrizione del corso specia-le.

Il corso è a continuazione del corso B. Si sceglierà, secondol’interesse degli studenti, un genere letterario particolare – testistorici, religiosi o sapienziali – scritto in medio-egiziano. Si leg-geranno diversi brani di questo genere risalenti a epoche diver-si.

ObiettiviL’obiettivo di questo corso è di approfondire la conoscenza

della lingua medio-egiziana (grammatica e vocabolario) e di os-servare il suo sviluppo nel tempo. Si faranno spesso degli accen-ni a forme appartenenti a tappe anteriori o posteriori della lin-gua. Allo stesso tempo si acquisterà una buona conoscenza dellaletteratura egiziana del genere letterario scelto.

Prerequisito: Aver superato gli esami dei corsi A e B.

Metodo d’insegnamento: L’insegnamento sarà dato mediante lezioni interattive. Agli

studenti sarà richiesto di preparare in anticipo il testo che saràtrattato durante la lezione.

Orientamento bibliograficoUna bibliografia dettagliata sui testi e sul genere letterario

sarà data all’inizio del corso.A. Grammatiche

Oltre a quelle indicate per i corsi A e B e a quelle delle altrefasi della lingua indicate per il corso speciale.K. JANSEN-WINKELN, Spätmittelägyptische Grammatik der Tex-

te der 3. Zwischenzeit (Harrassowitz, Wiesbaden 1996).W. SCHENKEL, Frühmittelägyptische Studien (Bonn 1962).É. DORET, The Narrative Verbal System of Old and Middle

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Egyptian (Cramer, Genève 1986).

B. Opere generali (indicazioni più specifiche saranno date al-l’inizio del corso)R. PARKINSON, Poetry and culture in Middle Kingdom Egypt : A

Dark Side to Perfection (Continuum, London 2002).A. LOPRIENO (éd.), Ancient Egyptian Literature: History and

Forms (Brill, Leiden 1996).H. KEES, Der Götterglaube im Alten Ägypten (Wissenschaftliche

Buchgesellschaft, Darmstadt).H. KEES, Totenglauben und Jenseitsvorstellungen der alten

Ägypter (Akademie Verlag, Berlin).J. VERCOUTTER, L’Égypte et la vallée du Nil. Tome 1: Des origi-

nes à la fin de l’Ancien Empire (PUF, Paris 1992).Cl. VANDERSLEYEN, L’Égypte et la vallée du Nil. Tome 2: De la

fin de l’Ancien Empire à la fin du Nouvel Empire (PUF, Pa-ris 1995).

ValutazioneLa valutazione sarà fatta sulla base di due elementi: 1) lavo-

ro fatto durante le lezioni; 2) un esame orale di traduzione di untesto non visto durante il corso. Chi intende frequentare nelsemestre seguente anche il corso speciale, potrà sostere un uni-co esame alla fine di questo corso.

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OE4203 Lingua e letteratura egiziana, corso speciale

Semestre: II – Lingua: italiano o ex condicto

DescrizioneIl contenuto di questo corso sarà stabilito secondo i desideri o

le necessità degli studenti. In particolare si potranno sceglieretesti medio-egiziani come nella descrizione del corso C. In que-sto caso saranno studiati testi di interesse particolare riguardosia alla lingua o alla scrittura (testi tolemaici o di tipo linguisti-co misto: testi di Amarna, ecc.), sia riguardo al contenuto (testidei sarcofagi, libri dei morti, rituali, testi sapienziali, testi stori-ci, ecc.)

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Il corso speciale consisterà normalmente nello studio di unalingua egiziana al di fuori del medio-egiziano. Potrà essere sia ilneo-egiziano (scritto dal Nuovo Regno), sia l’egiziano antico (delAntico Regno) ossia il demotico (testimoniato dall’epoca saitaall’epoca romana). Dopo una presentazione della strutturagrammaticale di questa lingua, la si studierà attraverso la let-tura di testi facili.

ObiettiviL’obiettivo di questo corso è l’acquisizione di una buona cono-

scenza della grammatica e del vocabolario di base di una linguaegiziana al di fuori dell’egiziano classico. Si cercherà di eviden-ziare l’evoluzione linguistica dall’egiziano antico fino al coptograzie alla filologia comparata. L’acquisizione della grammaticae del vocabolario sarà resa più facile dalla conoscenza previa delmedio-egiziano. Allo stesso tempo si cercherà di conoscere il tipodi letteratura usato per questa lingua con testi religiosi, storici,mitici o sapienziali. In questo modo si approfondirà la conoscen-za della cultura egiziana in tutte le sue componenti.

Prerequisiti: Aver superato gli esami di Corsi A, B e C.

Metodo d’insegnamentoL’insegnamento sarà dato mediante lezioni interattive. Agli

studenti sarà richiesto di preparare il testo da trattare durantela lezione.

Orientamento bibliograficoUna bibliografia dettagliata sui testi e sul genere letterario

sarà data all’inizio del corso.A. GrammatichePer l’egiziano antico:E. EDEL, Altägyptische Grammatik (Pontificio Istituto Biblico,

Roma 1955/1964).

Per il neo-egiziano:J. „ERNÝ – S. ISRAELIT-GROLL, A Late Egyptian Grammar (Bi-blical Institute Press, Rome 31984).Per il demoticoJ. H. JOHNSON, Thus Wrote ‘Onchsheshonqy. An Introductory

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Grammar of Demotic (Oriental Institute, Chicago 1986,21991, 32000).

J. H. JOHNSON, The Demotic Verbal System (Oriental Institute,Chicago 1976).

W. SPIEGELBERG, Demotische Grammatik (Winters, Heidelberg1925).

B. Opere generali Saranno indicate all’inizio del corso a seconda della lingua e

del genere letterario scelto.

ValutazioneLa valutazione sarà fatta sulla base di due elementi: 1) lavo-

ro fatto durante le lezioni; 2) un esame orale di traduzione di untesto non visto durante il corso. Chi segue due corsi speciali diseguito, può sostenere un unico esame alla fine del secondo cor-so.

Gli studenti della Facoltà Orientalistica dovranno inoltrepresentare un resoconto scritto su un argomento concordato conil professore.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LIENHARD Joseph T., S.J. [F.B. – invit.]

GB2206 Greek New Testament, B

Semestre: II – Lingua: inglese

DescriptionAn intensive reading of St. Paul’s Second Letter to the Corin-

thians. Depending on the needs of students, emphasis will be,first, on morphology (with particular attention to verb forms);second, on grammar, particularly on distinctively koine usagesand on idioms peculiar to St. Paul; and, third, on the interpreta-tion of the text, especially its interpretation in the EarlyChurch. Particular attention will be given to points of grammarraised by the Greek Fathers in their commentaries. For anystudents who are interested, further (optional) reading and dis-cussion can be offered.

ObjectivesThe principal objective of the course is the continued mas-

tery of the koine Greek of the New Testament. Further objec-tives are ease in reading New Testament Greek and advancedunderstanding of Second Corinthians.

Method of InstructionInstruction will take the form of reading, verse by verse in

Greek, of Second Corinthians by a student; questions from theinstructor, and discussion among the students. Occasionally aconcise lecture will be presented on an important exegetical ortheological point.

EvaluationThree or more quizzes will be given during the course; they

will be meant to help the students evaluate their progress butwill not count towards the final grade. There will be one final,written examination, which will be in common with the NewTestament Greek B (Italian).

BibliographyRequiredGreek New Testament (edd. Barbara Aland et al.) (Stuttgart

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

41994).B.M. METZGER, Textual Commentary on the Greek New Testa-

ment (United Bible Societies 1997).

ComplementaryG. BRAY, 1–2 Corinthians (Ancient Christian Commentary on

Scripture, New Testament VII; InterVarsity Press, Down-ers Grove 1999).

B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of New TestamentGreek (Baker Publishing, 31998).

M. ZERWICK, Biblical Greek (Loyola University Press, 1963).

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

LUISIER Philippe, S.J. [F.O. – invit.]

OC1102 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (A)OC2202 Lingua e letteratura copta, corso introduttivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso A presenta gli elementi fondamentali del dialetto

copto saidico, lingua veicolare della Valle del Nilo, basandosisulla crestomazia di A. Shisha-Halevy e su esempi tratti unica-mente dalla Bibbia. Il corso B prosegue con l’analisi grammati-cale accurata d’un brano dei Vangeli e d’altri testi scelti.

ObiettiviIl sistema grammaticale del copto non corrisponde a quelli

delle lingue indoeuropee e semitiche. Il corso presenta gradual-mente gli elementi morfologici e sintattici che costituiscono lastruttura fondamentale della lingua e che sono necessari per unapproccio ai testi di tipo elementare.

Modalità d’insegnamentoLa prima tappa del corso ha un carattere espositivo e richie-

de allo studente un notevole sforzo di memorizzazione. La par-tecipazione diviene interattiva nella seconda tappa, dedicataall’analisi grammaticale d’un testo.

Orientameno bibliograficoCoptic Grammatical Chrestomathy. A Course for Academic and

Private Study (ed. A. Shisha-Halevy) (OLA 30; Leuven1988).

B. LAYTON, A Coptic Grammar. With Chrestomathy and Glos-sary. Sahidic Dialect, Second edition, revised and expan-ded. With an Index of citations (Porta Linguarum Orienta-lium 20; Wiesbaden 2004).

ValutazioneLa valutazione, alla fine dei due corsi, si fa con un esame

orale di 20 minuti.Gli studenti della Facoltà Orientalistica sono tenuti, inoltre,

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a consegnare un lavoro scritto di circa dieci cartelle su un argo-mento concordato con il professore.

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OC3102 Lingua e letteratura copta, corso superiore (C)OC4202 Lingua e letteratura copta, corso speciale

Semestre: I-II – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso superiore di Copto e il corso speciale che lo prosegue

consistono nella lettura di testi non soltanto in saidico, ma an-che in boairico, lingua veicolare del Delta, e in altri dialetti.Tenendo conto dell’interesse degli studenti, verranno scelti bra-ni editi oppure inediti di letteratura extra-biblica, nonché didocumenti non letterari. Lo studente sarà introdotto all’uso deldizionario di Crum e di altri sussidi lessicografici.

ObiettiviAttraverso la lettura continua di testi, progressivamente più

complessi, si intende approfondire la conoscenza della morfolo-gia e della sintassi della lingua copta nelle sue varie forme dia-lettali. Al lavoro di traduzione si accompagnerà lo studio delcontesto storico-culturale nel quale inserire gli scritti presi inesame.

Modalità d’insegnamentoLe lezioni, di carattere seminariale, avranno lo scopo di favo-

rire uno scambio attivo fra tutti i partecipanti al corso sullalettura e sulla traduzione dei testi studiati.

Orientamento bibliograficoW. E. CRUM, A Coptic Dictionary (Oxford 1939).A. MALLON, Grammaire copte. Bibliographie, chrestomathie et

vocabulaire (Beyrouth 52001 [ristampa della quarta edizio-ne rivista da M. Malinine, del 1956].

L. STERN, Koptische Grammatik (Leipzig 1880) [ristampa Osna-brück 1971[.

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ValutazioneLa valutazione, alla fine di ogni corsi, si fa con un esame ora-

le di 20 min.Gli studenti della Facoltà Orientalistica sono, inoltre, tenuti

a consegnare un lavoro di ricerca su un argomento concordatocon il professore.

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LUZARRAGA Jesús, S.J. [F.B.]

EN6104 La prima lettera di Giovanni

Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneLa Prima lettera di Giovanni, secondo la sua stessa espres-

sione, tratta dei temi che, dall’inizio della vita cristiana, sonoconsiderati fondamentali. In una breve introduzione si presen-teranno i problemi che abitualmente vengono in essa discussi. Ilcorso si prefigge di fare un’esegesi dettagliata del testo dellaLettera, mettendo in risalto le diverse interpretazioni modernee offrendo dei suggerimenti per un ulteriore approfondimentosia a livello esegetico che a livello teologico biblico.

ObiettiviL’obiettivo di questo corso è duplice. In primo luogo è di ave-

re una buona informazione sulle modalità con le quali si pre-senta oggi, in ambito scientifico, l’interpretazione della Primalettera di Giovanni. Un secondo scopo tende a mostrare le vieda percorrere per arrivare a un’adeguata comprensione del te-sto giovanneo.

A causa dei testi studiati, si richiede una buona conoscenzadella lingua greca.

Modalità d’insegnamentoL’insegnamento avviene per le lezioni frontali. Il professore

indicherà precedentemente una pericope da studiare, che saràdiscussa in dialogo interattivo durante la lezione, mettendo inrisalto i problemi riguardanti il tema e anche il suo sbocco teo-logico. Non saranno fornite dispense, e si richiede, sotto la gui-da del professore, la lettura integrale di un commentario esege-tico moderno alla Prima lettera di Giovanni a scelta dello stu-dente.

BibliografiaR. E. BROWN, The Epistles of John (New York 1982).R. SCHNACKENBURG, Die Johannesbriefe (Freiburg 71984).G. STRECKER, Die Johannesbriefe (Göttingen 1989).H.-J. KLAUCK, Der erste Johannesbrief (Neukirchen-Vluyn

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1991).W. VOGLER, Die Briefe des Johannes (Leipzig 1993).J. BEUTLER, Die Johannesbriefe (Regensburg 2000).D.L. AKIN, 1,2,3 John (Louisville 2001).M.M. CULY, 1,2,3 John (Waco 2004).M. MORGEN, Les épîtres de Jean (Paris 2005).G. GIURISATO, Struttura e teologia della Prima Lettera di Gio-

vanni (Roma 1998).

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti, e sarà concessa una durata

massima di quattro ore; avrà luogo soltanto nella data fissatadalla segreteria. Verrà da una parte richiesta l’informazione suquale commentario sia stato adoperato per lo studio della Primalettera di Giovanni, e sarà valutata la conoscenza esegetica d’untesto giovanneo; ci saranno anche delle domande aperte a sceltadello studente. D’altra parte sarà anche verificata la capacità dianalizzare il greco di alcuni testi della letteratura giovannea (1-3Gv; Gv 15–16; Ap 2–3). Non è consentita la consultazione dinessun sussidio al di fuori dei testi biblici nella sua lingua origi-nale.

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TN3202 L’uso dell’AT nel Vangelo secondo Giovanni

Teologia NT – Semestre: II – Lingua: italiano

DescrizioneTenuto conto che la visione dell’evangelista Giovanni su Ge-

sù nel suo Vangelo è il risultato di una penetrazione nella per-sonalità del Signore raggiunta in gran parte sotto il prisma delPrimo Testamento, il corso si prefigge inizialmente di presenta-re un’introduzione sommaria alla teologia giovannea. Succesi-vamente si metterà in risalto la presentazione che il QuartoEvangelista fa di Gesù alla luce dell’AT. Questo appare tantonelle citazioni implicite ed esplicite dell’AT in Gv, quanto so-prattutto nei temi veterotestamentari, che costituiscono lo sfon-do per la presentazione giovannea dell’opera e della persona diGesú, e la materia principale del corso nelle sue lezioni frontali.

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Nella loro presentazione si terrà conto anche della letteraturatargumica. Obiettivi

L’obiettivo di questo corso è duplice. Il primo è l’acquisizionedi una conoscenza approfondita sul modo in cui il quarto evan-gelista adopera l’AT per la sua comprensione teologica dellafigura di Gesù. Un secondo obiettivo è di arrivare a comprende-re come il Nuovo Testamento si fonda nell’Antico, e come l’Anti-co Testamento si chiarisca nel Nuovo.

A motivo dei testi studiati, si richiede una buona conoscenzadella lingua ebraica e greca e nozioni della lingua aramaica; sichiede anche che lo studente abbia già seguito almeno due corsidi esegesi del Nuovo Testamento.Modalità d’insegnamento

L’insegnamento sarà impartito mediante lezioni frontali.Queste si soffermeranno soprattutto sui temi del AT particolar-mente rilevanti per la comprensione del Quarto Vangelo. Nonverranno fornite dispense. Per lo studio delle citazioni esplicitedell’AT nel vangelo di Giovanni è richiesta, sotto la guida delprofessore, la lettura esegetica corrispondente in alcuni dei piùmoderni commentari del Quarto Vangelo a scelta dello studente(vg. R.E. BROWN, R. SCHNACKENBURG, G. ZEVINI, X. LÉON-DUFO-UR, B.L. MALINA, L. SCHENKE), o nelle monografie che trattanoquesto tema (vg. E.E. FREED, M.J.J. MENKEN); come citazioniesplicite dell’AT nel quarto vangelo si considerano: Gv 1,23;2,17; 6,31.45; 10,34; 12,13.15.38.40; 13,18; 15,25; 19,24.36.37.

BibliografiaB. LINDARS, New Testament Apologetic: the doctrinal significan-

ce of the Old Testament Quotations (London 1961).P. GRELOT, Sens Chrétien de l’Ancien Testament (Tournai 1962).C.H. DODD, According to the Scriptures (London 1965).E.E. FREED, Old Testament Quotations in the Gospel of John

(Leiden 1965).J. LUZARRAGA, «Fondo targúmico del Cuarto Evangelio», EstEc

49 (1974) 251-273.J. LUZARRAGA, «Presentación de Jesús a la luz del A.T. en el

Evangelio de Juan», EstEc 51 (1976) 497-520.J. LUZARRAGA, «La Escritura en Jn 2,16-17», in E. Franco (ed.),

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Mysterium Regni, Ministerium Verbi, FS V. Fusco (Bologna2001) 273-302.

B.G. SCHUCHARD, Scripture within Scripture. The Interrelation-ship of Form and Function in the Explicit Old Testamentcitations in the Gospel of John (Atlanta 1992).

M.J.J. MENKEN, Old Testament Quotations in the Fourth Gospel(Kampen 1996).

M.J.J. MENKEN, «Observations on the significance of the OldTestament in the Fourth Gospel», Neot 33 (1999) 125-143.

A. OBERMANN, Die christologische Erfüllung der Schrift im Jo-hannesevangelium (Tübingen 1996).

W. KRAUS, «Johannes und das Alte Testament», ZNW 88 (1997)1-23.

C.M. TUCKETT (ed.), The Scriptures in the Gospel (Louvain1997).

F.C. HOLMGREN, The Old Testament and the Significance of Je-sus (Bern 1999).

P. BEAUCHAMP, «Lecture christique de l’Ancien Testament», Bib81 (2000) 105-115.

PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Il popolo ebraico e le sue Sa-cre Scritture nella Bibbia cristiana (Città del Vaticano2001).

EsameL’esame sarà scritto per tutti, e sarà concessa una durata

massima di quattro ore; avrà luogo soltanto nella data fissatadalla segreteria. In una parte ci saranno domande riguardantiil commentario adoperato per lo studio delle citazioni esplicitein Gv, e una valutazione della conoscenza di come Giovanniadopera queste citazioni per la sua presentazione teologica del-la persona e dell’opera di Gesù. Una domanda aperta avrà comecontenuto l’esposizione di un tema veterotestamentario nel van-gelo di Gv. In un’altra parte ci sarà una verifica della capacitàdi analizzare il greco del vangelo di Giovanni (1–21). Non è con-sentita la consultazione di nessun sussidio al di fuori dei testibiblici nella lingua originale.

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SN3113 Esegesi e teologia delle versioni siriache su Gv

Seminario senza lavoro scrittoSemestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneSarà studiato il Vangelo di Giovanni nelle diverse versioni

siriache, confrontandole fra loro e con il testo greco del Vangelo.Le versioni siriache saranno prese da G.A. KIRAZ, Compara-

tive Edition of the Syriac Gospels, IV (Leiden 1996), ma conun’attenzione anche alle versioni critiche delle fonti.

ObiettiviLo studio delle versioni siriache dei vangeli contribuisce

all’approfondimento dei problemi di critica testuale e alla cono-scenza dell’esegesi primitiva e della teologia ad essa connessa,ed è utile anche per la scoperta dello sfondo semitico dei vange-li.

A causa dei testi studiati, si richiede una buona conoscenzadella lingua siriaca e greca; si richiede anche che lo studenteabbia già seguito almeno un corso di esegesi del Nuovo Testa-mento.

Modalità d’attuazioneSono previsti 10 incontri, a settimane alterne, della durata di

100 minuti ciascuno. Fissato il brano da studiare, in ogni sedu-ta del seminario uno dei partecipanti presenterà lo studio corri-spondente a tale brano concreto del vangelo, che sarà commen-tato da tutti dopo l’appropriato studio personale e sotto la guidadel professore.

BibliografiaLe seguenti opere aiutano a creare la cornice adatta allo stu-

dio delle versioni siriache del Vangelo:B.M. METZGER, The Early Versions of the New Testament (Ox-

ford 1977) 3-98.T.C. FALLA, A Key to the Peshitta Gospels, I-II (London 1991,

1995).F.C. BURKITT, Evangelion da-Mepharreshe, I-II (Cambridge

1904).

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I. ORTIZ DE URBINA, Vetus Evangelium Syrorum. DiatessaronTatiani (Madrid 1967).

A.S. LEWIS – M.D. GIBSON, The Palestinian Syriac Lectionary ofthe Gospels (London 1899).

C. MÜLLER-KESSLER – M. SOKOLOFF, A Corpus of Christian Pa-lestinian Aramaic. IIA. Gospels (Groningen 1998).

B. WALTON, «Evangelium secundum Ioannem», in Biblia SacraPoliglotta, V (London 1657) 398-515.

A. MERX, Die Vier Kanonischen Evangelien nach ihrem ÄltestenBekannten Texte. II,3. Das Evangelium Johannes (Berlin1911).

M. BLACK, An Aramaic Approach to the Gospels and Acts. Ox-ford 31979.

J.H. CHARLESWORTH, «Semitisms in the New Testament andthe Need to Clarify the Importance of the Syriac New Testa-ment», in D. MUÑOZ LEÓN (ed.), Salvación en la Palabra,Fs. A. Díez Macho (Madrid 1986) 633-638.

J.P. LYON, Syriac Gospel Translation: A Comparison of the Lan-guage and Translation Meted Used in the Old Syriac, theDiatessaron and the Peshitto (London 1994).

J. JOOSTEN, «West Aramaic Elements in the Old Syriac and Pe-shitta Gospels», JBL 110 (1991) 271-289.

J. JOOSTEN, «La Tradition Syriaque des Évangiles et la questionde “Substrat Araméen”», RHPR 77 (1997) 257-272.

J. LUZARRAGA, «Retraducción semítica de phobeomai en Mc16,8», Bib 50 (1969) 497-510.

J. LUZARRAGA, «Las versiones siríacas del Magnificat», EstBi 50(1992) 103-122.

J. LUZARRAGA, «El Benedictus a través del arameo», Bib 80(1999) 305-359.

J. CARMIGNAC, Traductions hébraïques des Evangiles, I-V (Tur-nhout 1982-1985).

P. KATZ, «Bedeutung und Vermittlung von Hebräisch-Kenntnis-sen zum Verständnis des Neuen Testaments», ZAW 104(1992) 412-427.

K. BEYER, Die aramäischen Texte vom Toten Meer, I-II (Göttin-gen 1984, 1994).

C.V. MALZONI, Jesus: Messias e vivificador do mundo: Jo 4,1-42

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na Antiga Tradição Siríaca (Cahier de la Revue Biblique59; Paris 2005).

Valutazione. A tutti i partecipanti sarà chiesto un elaborato sul proprio

contributo al seminario, in cui si faccia il confronto tra le diver-se versioni siriache di un brano giovanneo con riferimento altesto greco per poter arrivare anche ad alcuni suggerimenti sulsignificato teologico dei concetti espressi nel testo evangelico; siterrà conto anche della partecipazione attiva durante le sedutedi seminario.

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SV5227 El Cantar de los Cantares

Seminario senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua: spagnolo

DescripciónEs un seminario que puede servir de curso exegetico del AT.

Se trata de realizar un estudio del Cantar de los Cantares, quetenga en cuenta toda la historia de su interpretación, y que ver-sará sobre los aspectos filológicos, literarios y eróticos del Can-tar con referencia también a todo el trasfondo bíblico y abierto asus aplicaciones tanto a nivel trascendente como intrahumano.

ObjetivosLos objetivos de este seminario o curso son los de lograr un

conocimiento amplio de cómo se ha interpretado el Cantar através de los siglos, y de presentar aquellas coordenadas quepuedan ayudar en la actualidad a su más completa comprensi-ón.

Dada la naturaleza de este libro bíblico, se requiere un buenconocimiento de la lengua hebrea, mientras el curso ayudará auna más completa comprensión de sus coordenadas.

Metodología didácticaEl curso tendrá como base el libro: J. LUZARRAGA, Cantar de

los Cantares, Estella 2005. Tras una breve introducción del pro-fesor, éste señalará los temas a estudiar gradualmente a partir

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

de ese libro. Las reuniones previstas son 10 a 110 minutos cadauna. En ellas en diálogo interactivo se examinarán todas lascuestiones, que emergen de las perícopas estudias de acuerdocon el programa previsto.

BibliografíaLa bibliografía de base es el libro de texto, arriba señalado.

En él se puede encontrar la más completa bibliografía actualsobre el Cantar de los Cantares. En la medida en que se vayandesarrollando los temas de estudio, se pondrá de relieve tambi-én la bibliografía más adecuada a la perícopa correspondiente;el profesor ampliará además las notas bibliográficas, si en undeterminado punto han aparecido estudios complementarios.

EvaluaciónLa evaluación tendrá forma diversa para quienes hayan rea-

lizado el trabajo con la intención de curso exegético o de semi-nario sin trabajo escrito.

Para los primeros tendrá forma de examen, que será escritopara todos, y tendrá una duración máxima de cuatro horas. Lafecha será solamente la señalada por Secretaría. Una preguntaversará sobre la exégesis de una perícopa concreta del Cantar,mientras otra pregunta abierta permitirá al estudiante de mo-strar su habilidad hermenéutica respecto al Cantar. Se pregun-tará también sobre datos filológicos acerca del hebreo del Can-tar, para lo que se requiere un dominio de su lenguaje.Para quienes opten por considerar este tiempo de estudio comoel de un seminario sin trabajo escrito, la evaluación exige quecada uno de los participantes presente un breve trabajo perso-nal escrito sobre los puntos relevantes, que más le hayan ayu-dado a la comprensión del Cantar, indicando la razón para ello;se tendrán en cuenta también las aportaciones orales a lo largode las sesiones de seminario.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MANKOWSKI Paul, S.J. [F.B.]

HA2105 Biblical Hebrew, A

Semestre: I – 3 ore settimanali – Lingua: inglese

DescriptionApproximately 6 chapters of 1 Samuel and 4 chapters of Ge-

nesis will be read, focusing on syntactic analysis of individualverses and morphological analysis of the verb forms. Specialattention will be paid to the accurate transliteration of the Ma-soretic text. The course will also include some introductory re-marks on the technical apparatus of BHS.

ObjectivesIncreased mastery of Hebrew grammar (syntax, morphology,

lexicology) and a rudimentary acquaintance wth the tools andlayout of BHS.

Method Class lectures will be supplemented by a diagnostic mid-se-

mester examination and various optional written exercises.

BibliographyNecessary books:

Biblia Hebraica Stuttgartensia (IVth Edition).P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (any edition).

EvaluationThe final examination will include syntactic analysis of 12

non-verbal forms and morphological analysis of 12 verbalforms, plus a passage to transliterate and 3 notes from the ap-paratus criticus to translate.

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HA1106 Ebraico biblico, A

Semestre: I – 3 ore settimanali – Lingua: italiano

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

DescrizioneVerrano letti circa 6 capitoli del testo massoretico di 1 Samu-

ele e 4 capitoli di Genesi, con analisi sintattica dei versetti, ana-lisi morfologica delle forme verbali, e attenzione particolare allatraslitterazione del testo ebraico. Il corso includerà una introdu-zione al protocollo tecnico della BHS.

ObiettiviApprofondimento della grammatica ebraica (sintassi, morfo-

logia, lessicologia) e conoscenza elementare della BHS.

Modalità d’insegnamentoLezioni frontali supplementate da un esame diagnostico e da

brevi compiti opzionali.

BibliografiaLibri necessari:

Biblia Hebraica Stuttgartensia (IV edizione).P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (qualsiasi edizione).

ValutazioneUn esame finale che includerà analisi sintattica di 12 forme

non-verbali e analisi morfologica di 12 forme verbali, più un branoda translitterare e 3 note dell’apparatus criticus da tradurre.

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HB2207 Biblical Hebrew, B

Semestre: II – Lingua: inglese

DescriptionThe Book of Ruth plus 6 chapters of Genesis will be read,

focusing on syntactic analysis of individual verses and morpho-logical analysis of the verb forms. Special attention will be paidto the accurate transliteration of the Masoretic text. The coursewill also include study of the technical apparatus of BHS.

ObjectivesIncreased mastery of Hebrew grammar (syntax, morphology,

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

lexicology) and extended acquaintance wth the tools and layoutof BHS.

Method: Class lectures.

BibliographyNecessary Books:

Biblia Hebraica Stuttgartensia (IVth Edition).P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (any edition).

EvaluationThe final examination will include syntactic analysis of 12

non-verbal forms and morphological analysis of 12 verbalforms, plus a passage to transliterate and an un-prepared pas-sage to translate (with the help of a dictionary).

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HB1208 Ebraico biblico, B

Semestre: II – Lingua: italiano

DescrizioneSaranno letti il libro di Rut e 6 capitoli del libro della Genesi,

con una focalizzazione sull’analisi sintattica dei singoli versettie sull’analisi morfologica delle forme verbali. Particolare atten-zione sarà data all’accurata traslitterazione del testo masoreti-co. Il corso include anche lo studio dell’apparato tecnico dellaBHS.

ObiettiviPadronanza della grammatica ebraica (sintassi, morfologia,

lessicografia) e accresciuta familiarizzazione con la BHS e i suoistrumenti.

Modalità d’insegnamento: Lezioni frontali.Bibliografialibri necessari:

Biblia Hebraica Stuttgartensia (IV edizione).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

P. JOÜON, A Grammar of Biblical Hebrew (qualsiasii edizione).

ValutazioneUn esame finale che includerà analisi sintattica di 12 forme

non-verbali e analisi morfologica di 12 forme verbali, più latranslitterazione di un brano e la traduzione (con l’aiuto deldizionario) di un testo non preparato.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MARAZZI Massimiliano [F.O. – invit.]

OH1101 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso in-troduttivo (A)

OH2201 Lingua e civiltà dell’Anatolia hittita, corso in-troduttivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano (eventualmente tedesco)

DescrizioneIl corso si prefigge di dare allo studente un quadro generale

delle culture anatoliche preclassiche, con particolare attenzioneper la formazione e sviluppo del regno hittita. La conoscenzastorica si accompagnerà con quella delle principali lingue: hitti-ta e scrittura cuneiforme, luvio in scrittura cuneiforme e gero-glifica, palaico in scrittura cuneiforme.

Nel corso del 2/ semestre verranno letti e discussi esempi didiversi generi letterari hittiti e si affronteranno le problemati-che della lettura e traslitterazione di documenti in scritturacuneiforme.

ModalitàLa prima parte consterà di lezioni frontali, alle quali si af-

fiancheranno, durante il 2/ semestre, letture guidate.

Bibliografia obbligatoriaPer una conoscenza storica di base: S. DE MARTINO, Gli Ittiti

(ed. Carocci, Roma).Per una conoscenza degli elementi della grammatica hittita:

R. FRANCIA, Lineamenti di grammatica ittita (ed. Herder).

Bibliografia di approfondimentoM. LIVERANI, Vicino Oriente (ed. Laterza, Bari).M. LIVERANI, Guerra e diplomazia nel Vicino Oriente Antico (ed.

Laterza, Bari).M. MARAZZI, «Brevi riflessioni su scritture, lingue e competenze

linguistiche nell’Anatolia hittita», in Studi in ricordo di A.Villani (estratto fornito dal docente).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Modalità valutazioneDiscussione orale sulle tematiche e sui documenti conside-

rati durante lo svolgimento del corso.

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OH3102 Lettura di testi storici in cuneiforme hittita

Semestre: I-II – Lingua: italiano (eventualmente tedesco)

DescrizioneIl corso si prefigge di introdurre il discente alla lettura (di-

rettamente dal testo cuneiforme o con l’ausilio di trascrizioni) ditesti hittiti di carattere storico e politico.

La scelta dei testi si orienterà secondo gli interessi dei di-scenti.

Obiettivi e metodologiaAi partecipanti è richiesta una buona conoscenza di base del-

la lingua hittita (almeno su testi in trascrizione).

ModalitàGli incontri avranno essenzialmente carattere seminariale.

Bibliografia obbligatoriaH.H. HOFFNER, «Histories and Historians of the Ancient Near

East: The Hittites», in Orientalia NS 49, 1980.

La bibliografia di approfondimento verrà indicata di volta involta secondo i testi scelti.

ValutazioneDiscussione su passi dei testi considerati durante il corso.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MAYER Werner, S.J. [F.O.]

OD1102 Lingua e letteratura accadica, corso introdut-tivo (A)

OD2202 Lingua e letteratura accadica, corso introdut-tivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: italiano o ex condicto

Contenuto e obiettiviIl corso ha lo scopo di introdurre alla lingua accadica nella

sua forma considerata «classica», cioè quella paleo-babilonese.Nella parte A si studia la grammatica paleo-babilonese (in-

sieme all’acquisizione di un vocabolario di base) secondo i librodi R. CAPLICE, Introduction to Akkadian (Biblical InstitutePress, Rome 42002).

Nella parte B si leggono brani del cosiddetto Codice diHammurapi – «leggi» e brani poetico-ideologici – e, secondo ilcaso, altri brani paleo-babilonesi, usando la crestomazia diR. BORGER, Babylonisch-assyrische Lesestücke (Roma 32006).

RequisitiSi richiede una conoscenza passiva dell’inglese; per il corso B

è auspicabile una conoscenza passiva del tedesco.

Modalità delle lezioniCorso A: si spiega la grammatica seguendo il libro di R. Ca-

plice; a casa, avendo studiato il rispettivo capitolo, si fanno icompiti ivi indicati, che poi vengono discussi in classe.

Corso B: in classe si traducono e si discutono brani preparatidagli studenti con l’aiuto degli strumenti a loro disposizione(glossario, traduzioni, ecc.).

Bibliografia raccomandataQuella indicata alle pp. 1-2 nel libro di R. Caplice citato so-

pra.

ValutazioneL’esame sarà scritto, della durata di tre ore. Si chiederà di

tradurre un testo non trattato in classe, ma dello stesso tipo, e

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

di rispondere ad alcune domande di analisi grammaticale.

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OD4101 Lingua e letteratura accadica, corso superiore (C)

Semestre: I – Lingua: italiano o ex condicto

Contenuto e obiettiviIl corso ha lo scopo di far conoscere il dialetto paleo-babilonese

di Mari: familiarizzarsi con la scrittura cuneiforme corsiva, capi-re strutture sintattiche più complicate, scoprire l’espressivitàdella lingua di Mari che è molto vicina a quella parlata, sapersiavvalere dei sussidi a disposizione (grammatiche, lessici, ecc.).

RequisitiSi richiede una conoscenza passiva dell’inglese e, se possibi-

le, del tedesco e francese.

Modalità delle lezioniIn classe si leggono, si traducono e si discutono i testi prepa-

rati dagli studenti con l’aiuto dei sussidi a loro disposizione.

Bibliografia obbligatoriaSegni – nomi propri – glossario: J. BOTTÉRO – A. FINET, ARMT

15 (1954).Nomi propri: M. BIROT et al., ARMT 16/1 (1979.Grammatica: A. FINET, L’accadien des lettres de Mari (1954).

Bibliografia di approfondimentoNomi propri di persone: a) accadici: J.J. STAMM, Die akkadische

Namengebung (1939); b) amurritici: H.B. HUFFMON, AmoritePersonal Names in the Mari Texts (1969).

Divinità: W.G. LAMBERT, MARI 4 (1985) 525-539.Nomi comuni e propri amurriti: M. STRECK, AOAT 271/1 (2000).Storia: D. CHARPIN – N. ZIEGLER, Mari et le Proche-Orient à

l’époque amorrite (Florilegium marianum 5; Paris 2003).

ValutazioneL’esame sarà orale, della durata di 30 minuti. Si chiederà di

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

leggere in cuneiforme un testo trattato in classe e di tradurlo,con domande di grammatica e di contenuto.

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OD4201 Lingua e letteratura accadica, corso speciale

Semestre: I e II – Lingua: italiano o ex condicto

Contenuto e obiettiviSi leggono testi accadici di ambedue i «dialetti» (babilonese e

assiro), di epoche diverse e di diversi generi letterari (lettere,documenti economici e giuridici, leggi, editti, trattati, testi tera-tologici, rituali, preghiere, iscrizioni regali, epopee e miti) se-condo l’interesse e/o il bisogno degli studenti e/o del professore.

La bibliografia sarà fornita sulla base del tema dei testi chesaranno studiati.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MAZZINGHI Luca [F.B. – invit.]

EV5126 La terza parte del libro della Sapienza (Sap 11–19)

Esegesi AT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneLa terza parte del libro della Sapienza è stata a lungo trascu-

rata dai commentatori; solo negli ultimi anni si è assistito a unariscoperta di questa sezione finale del libro, nella quale la rifles-sione sugli eventi dell’Esodo, unita alle digressioni sulla filan-tropia di Dio e sull’idolatria, serve a fondare l’annuncio escato-logico contenuto in Sap 1–6 e a illustrare l’opera della sapienzanel mondo (cf. Sap 7–10).

Dopo una brevissima introduzione ai principali problemi re-lativi al libro della Sapienza, il corso si fermerà soprattuttosull’esegesi delle sette antitesi esodiche (cf. Sap 11,1-14 e 16–19), cercando di mostrarne da un lato lo sfondo biblico, dall’altroil continuo riferimento alla cultura del mondo ellenistico. Uncerto spazio verrà dato anche alla prospettiva teologicadell’autore, che riprendendo in 11–19 temi già introdotti all’ini-zio del libro, lega insieme escatologia, storia della salvezza ecosmologia.

Obbligatoria per tutti sarà la lettura e la traduzione del testogreco di Sap 11–19 (nell’edizione di J. Ziegler) oltre alla esegesidei capitoli 16–19, anche di quelle parti che eventualmente nonfossero trattate nel corso delle lezioni.

ObiettiviIl primo obiettivo del corso è acquisire familiarità con il libro

della Sapienza, attraverso la lettura del testo di Sap 11–19 el’esegesi più approfondita di Sap 16–19. Un secondo obiettivo ècomprendere il modo in cui il libro della Sapienza rilegge leScritture e, allo stesso tempo, le attualizza alla luce della cultu-ra ellenistica e della situazione propria dei giudei di Alessan-dria.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento verra impartito mediante lezioni frontali.

Verranno fornite dispense.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

BibliografiaViene richiesta a tutti la lettura previa dell’introduzione ge-

nerale al libro della Sapienza curata da M. GILBERT, «Sagessede Salomon (ou livre de la Sagesse)», DBS XI (Paris 1986) 58-119. In alternativa si può leggere l’introduzione e le appendicial commentario di J. VILCHEZ LINDEZ (v. sotto).

Commentari utili per preparare il testo di Sap 11–19 e l’ese-gesi di 16–19:C. LARCHER, Le livre de la Sagesse ou la Sagesse de Salomon, I

(Études Bibliques; Gabalda, Paris 1983).G. SCARPAT, Il libro della Sapienza, III (Paideia, Brescia 1992).J. VILCHEZ LINDEZ, Sabiduría (Nueva Biblia Española, Sapien-

ciales, V; Verbo Divino; Estella, Navarra 1990) [trad. italia-na: Sapienza (Borla, Roma 1990)].

D. WINSTON, The Wisdom of Solomon. A new Translation withIntroduction and Commentary (Anchor Bible 43; Double-day, New York 1979).

Per il testo greco di Sap si richiede l’utilizzo dell’edizione cri-tica di J. ZIEGLER, Sapientia Salomonis (Septuaginta. VetusTestamentum Graecum, XII,1; Göttingen 19802) e non l’edizionedel Rahlfs.

Ulteriore bibliografia verrà fornita durante il corso.

EsameL’esame sarà scritto per tutti, e avrà una durata di novanta

minuti circa. Una prima parte dell’esame verterà sulla tradu-zione di un testo scelto da Sap 11–15 (circa 5-6 versetti). Unaseconda parte dell’esame riguarderà l’esegesi e il commento diun passo di uguale lunghezza (scelto tra due testi proposti)all’interno di Sap 16–19.

Sarà consentito l’uso della LXX e delle Concordanze, oltre aun dizionario di lingue moderne per chi non scrive nella proprialingua. Non viene consentita la consultazione di altri sussidi.Non si concederà di spostare l’esame in data diversa da quellafissata dalla segreteria. È possibile, con l’accordo del Professo-re, sostituire l’esame con un elaborato scritto.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

MORRISON Craig, O.Carm. [F.O.]

OS1102 Siriaco, corso introduttivo (A) OS2202 Siriaco, corso introduttivo (B)

Semestre: I-II – Lingua: Italiano

DescrizioneNel corso A si studierà la grammatica ed il vocabolario della

lingua siriaca seguendo il libro di W.H. Thackston. Nel corso Bsi leggeranno:

1. Testi della Bibbia per conoscere la lingua siriaca e per va-lutare il carattere della versione siriaca.

2. Testi non biblici (per esempio, dalle opere di Afraate e St.Efrem, oppure testi narrativi, come Gli Atti di Giuda Tommaso)per approfondire la conoscenza della lingua.

Obiettivi intesi e metodologia seguitaLo studente imparerà a leggere ed analizzare testi semplici

in siriaco. Inoltre imparerà a usare i vocabolari, le grammaticheed altri sussidi per interpretare un testo da solo. Riguardo aitesti biblici, per l’ AT, lo studente imparerà come interpretare laPeshitta come una versione della bibbia, confrontando il suotesto con il TM, i LXX e i Targumim. Per il NT, lo studente im-parerà come interpretare le versioni siriache del NT. L’obietti-vo finale del corso è che lo studente arrivi ad interpretare untesto siriaco da solo.

Modalità delle lezioniNel siriaco A le lezioni sono frontali. Nel siriaco B lo studen-

te preparerà previamente i testi in modo che le lezioni siano informa di lettura guidata.

Bibliografia obbligatoriaW.M. THACKSTON, Introduction to Syriac (Bethesda, MD, 1999).T. NÖLDEKE, Syrische Grammatik (Leipzig 1898).T. NÖLDEKE, Compendious Syriac Grammar (trans. J.A. Crichton).R. PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary (Oxford 1903).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia di approfondimentoS.P. BROCK, Syriac Studies: A Classified Bibliography (1960-

1990) (Kaslik 1996). S.P. BROCK, A Brief Outline of Syriac Literature (Moran ‘Etho 9;

Kottayam 1997).G. GOLDENBERG, «On Syriac sentence structure», in M. Sokoloff

(ed.), Arameans, Aramaic and the Aramaic Literary Tradi-tion (Ramat Gan 1983) 97-140.

S. MOSCATI – A. SPITALER – E. ULLENDORFF – W. VON SODEN,An Introduction to the Comparative Grammar of the Semi-tic Languages (PLO NS 6; Wiesbaden 1964).

T. MURAOKA, Classical Syriac for Hebraists (Wiesbaden 1987).

Modalità della valutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore

circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du-rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione diun testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par-te è consentito l’uso di un dizionario della lingua siriaca (e.g., R.PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary).

OS3102 Siriaco, corso superiore (C)

Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattataIn questo corso si leggeranno vari testi dei padri siriaci (per

esempio, Afraate, St. Efrem). Alcuni testi possono essere sceltisecondo le esigenze degli studenti.

ObiettiviLo scopo di questo corso è di approfondire la conoscenza della

lingua siriaca e la storia della letteratura.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi in modo che le

lezioni siano in forma di lettura guidata.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

BibliografiaCfr. Corso Siriaco A-B

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore

circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du-rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione diun testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par-te è consentito l’uso di un dizionario della lingua siriaca (e.g., R.PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary).

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OS3202 Siriaco, corso speciale

Semestre: I e/o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattataIn questo corso si leggeranno vari testi dei padri siriaci scelti

secondo le esigenze degli studenti.

ObiettiviLo scopo del corso è di approfondire la conoscenza della lin-

gua siriaca attraverso la lettura di testi da vari epoche. Si pre-suppone già una buona conoscenza della lingua siriaca.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi in modo che le

lezioni siano in forma di lettura guidata.

BibliografiaCfr. Corsi di Siriaco A-B

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore

circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du-rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione diun testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par-te è consentito l’uso di un dizionario della lingua siriaca (e.g., R.PAYNE SMITH, Compendious Syriac Dictionary).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

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OA1102 Aramaico Targumico, corso introduttivo (A)

[Vedi descrizione sotto Prof. R. Althann].

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OA3102 Aramaico targumico, corso C

Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattataIn questo corso si leggeranno vari testi dei Targumim, su-

prattutto dai Targumim palestinesi (Targum Neofiti e TargumPseudo-Jonathan) e dalla Genizah del Cairo. Alcuni testi posso-no essere scelti secondo le esigenze degli studenti.

ObiettiviLo scopo di questo corso è di approfondire la conoscenza della

lingua e di valutare i diversi Targumim.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi prima in modo che

le lezioni siano in forma di lettura guidata.

BibliografiaCfr. Corsi di Aramaico Targumico A-B, sotto Prof. R. Althann.

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore

circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du-rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione diun testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par-te è consentito l’uso di un dizionario della lingua aramaica (e.g.,M. JASTROW, A Dictionary of the Targumim, the Talmud Babliand Yerushalmi, and the Midrashic Literature).

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

OA4101 Aramaico targumico, corso speciale

Semestre: I o II – Lingua: ex condicto

Descrizione della materia trattataIn questo corso si leggeranno vari testi del Targumim, scelti

secondo le esigenze degli studenti.

ObietiviLo scopo di questo corso è di approfondire la conoscenza della

lingua e della letteratura dei diversi Targumim.

Modalità delle lezioni Lo studente preparerà previamente i testi prima in modo che

le lezioni siano in forma di lettura guidata.

BibliografiaCfr. Corsi di Aramaico Targumico A-B, sotto Prof. R. Althann.

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore

circa. La prima parte dell’esame verterà sui testi studiati du-rante le lezioni. La seconda parte consisterà nella traduzione diun testo non visto durante il semestre. Per questa seconda par-te è consentito l’uso di un dizionario della lingua aramaica (e.g.,M. JASTROW, A Dictionary of the Targumim, the Talmud Babliand Yerushalmi, and the Midrashic Literature).

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AB2104 Biblical Aramaic

1 ora settimanale – Semestre: I – Lingua: inglese

DescriptionThis course presents a basic introduction to the grammar of

Biblical Aramaic. Daniel 2 will be read.Objectives

This course provides biblical students with an introductoryknowledge of the Aramaic in the Bible.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Method of InstructionThe students are introduced to the language in a lecture for-

mat. Later the students will be called on to translate Daniel 2.

BibliographyRequiredF. ROSENTHAL, A Grammar of Biblical Aramaic (Harrassowitz,

Wiesbaden 61995) [disponibile anche nella traduzione fran-cese].

UsefulP. MAGNANINI – P. NAVA, Grammatica di aramaico biblico (Stu-

dio Domenicano, Bologna 2005).E. VOGT, Lexicon linguae aramaicae Veteris Testamenti (Pontifi-

cio Istituto Biblico, Roma 19942).G.H. WILSON, «An Index to the Biblical Passages Cited in Franz

Rosenthal, A Grammar of Biblical Aramaic», Journal ofSemitic Studies 24 (1979) 21-24.

EvaluationThe exame will be written for all.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

NEUDECKER Reinhard, S.J. [F.B.]

IV7112 Il Decalogo nell’interpretazione rabbinica

Introduzione AT – Semestre: I – Lingua italiana

DescrizioneLe letture fatte in classe consisteranno soprattutto nel testo

ebraico di Mekhilta de-R. Ishmael (ed. Horovitz-Rabin). Altri testisull’argomento saranno letti per la maggior parte in traduzione.

ObiettiviIl corso ha lo scopo di introdurre lo studente nel campo

dell’interpretazione rabbinica dell’Antico Testamento. Partico-lare attenzione sarà data: (1) ai metodi di esegesi; (2) ai concettibasilari della letteratura midrashica.

ModalitàPer una maggiore approfondimento sia delle tematiche del

corso che della «metodologia» rabbinica si auspica una viva par-tecipazione nella discussione in classe.

Bibliografia obbligatoriaW. BACHER, «Bible Exegesis», The Jewish Encyclopedia III, 162-

174.D. BOYARIN, Intertextuality and the Reading of Midrash (India-

na University Press, Bloomington & Indianapolis 1990)[saranno indicate le relative pagine].

G. STEMBERGER, Einleitung in Talmud und Midrasch (München1992) [tradotto in varie lingue] [saranno indicate le relativepagine].

Bibliografia di approfondimentoA. DEL AGUA PÉREZ, El método midrásico y la exégesis del Nue-

vo Testamento (Biblioteca Midrásica 4; Valencia 1985).G. LEVI (ed.), The Ten Commandments in History and Tradition

(Jerusalem 1985).M. J. MULDER (ed.), Mikra. Text, Translation, Reading and In-

terpretation of the Hebrew Bible in Ancient Judaism andEarly Christianity (Compendia Rerum Iudaicarum ad No-vum Testamentum II; Van Gorcum, Assen/Maastricht –Fortress Press, Philadelphia 1988).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

R. NEUDECKER, «Lehrer-Gott vom Berg Sinai: Ein interreligiö-ser Zugang», in A. Gianto (ed.), Biblical and Oriental Es-says in Memory of William L. Moran (Roma 2005) 79-101.

R. NEUDECKER, The Voice of God on Mount Sinai: RabbinicCommentaries in the Light of Sufi and Zen-Buddhist Texts(Roma 22006).

S. J. SIERRA (ed.), La lettura ebraica delle Scritture (Ed. Deho-niane, Bologna 1995).

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti. Si richiede una buona com-

prensione del materiale trattato in classe. Inoltre verrà richie-sto di applicare la «metodologia» rabbinica a un passo bibliconon trattato nel corso. Qualche domanda riguarderà la biblio-grafia obbligatoria.

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RN1209 L’ambiente giudaico del NT

Storia NT – Semestre: II – Lingua: italianoDescrizione

La prima parte del corso tratterà della halahkah al tempodel Nuovo Testamento riguardante l’istituzione del matrimoniogiudaico. Saranno letti testi centrali della Mishnah (trattatiQiddushin, Ketubbot, Sotah, Gittin e Yevamot).

Gli argomenti che saranno trattati sono: come si entra nelmatrimonio, quali sono i diritti e i doveri dei coniugi tra di loroe nei confronti dei figli, il sospetto di adulterio e l’adulterio veroe proprio, il matrimonio leviratico, il divorzio e il nuovo matri-monio dei divorziati.

Sarà data particolare importanza allo studio delle leggi vete-rotestamentarie e alla loro interpretazione e applicazione altempo del Nuovo Testamento.

La seconda parte del corso tratterà dell’insegnamento etico-teologico. Il testo del trattato Pirqe Avot servirà da punto dipartenza. Si farà accenno a numerosi «paralleli» nel Nuovo Te-stamento.

Per approfondire le tematiche del corso si auspica una vivapartecipazione nella discussione in classe.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Bibliografia obbligatoriaM.D. HERR, «Oral Law», in Encyclopaedia Judaica XII, 1439-

1442.J. MAIER, Zwischen den Testamenten. Geschichte und Religion

in der Zeit des zweiten Tempels (Würzburg 1990) 153-176(«Die makkabäisch-hasmonäische Periode» – «Unter römi-scher Herrschaft»), 184-190 («Die Aufstände gegen Rom»);trad. italiana: Il guidaismo del Secondo Tempio (Brescia1991).

S. SAFRAI, «Religion in Everyday Life», in The Jewish People inthe First Century I-2 (ed. S. Safrai – M. Stern) (CompendiaRerum Iudaicarum ad Novum Testamentum; Assen – Am-sterdam 1976) 793-833.

E. SCHÜRER, The History of the Jewish People in the Age of Je-sus Christ, rev. ed. G. Vermes, F. Millar, M. Black (Edin-burgh 1979) II, 381-414 («Pharisees and Sadducees») [trad.italiana e spagnola].

E.E. URBACH, The Sages. Their Concepts and Beliefs (Jerusa-lem 1975) 576-593 («Hillel’s Character and Work»).

Bibliografia di approfondimentoJ.R. AYASO MARTINEZ, Iudaea capta. La Palestina romana entre

las dos guerras judías (70-132 d.C.) (Estella 1990) 29-90,191-304.

S.J.D. COHEN, «The Modern Study of Ancient Judaism», in TheState of Jewish Studies (ed. S.J.D. Cohen – E.L. Greenste-in) (Detroit 1990) 55-73; «Response» by R.S. SARASON, ibid.,74-79.

I.M. GAFNI, «The Historical Background», in The Literature ofthe Sages (ed. S. Safrai) (Compendia Rerum Iudaicarum adNovum Testamentum II-1; Assen – Maastricht – Philadel-phia 1987) 1-24.

E. LOHSE, Umwelt des Neuen Testaments (Göttingen 1971)[trad. francese, inglese, italiana].

R. NEUDECKER, «Master-Disciple/Disciple-Master Relationshipin Rabbinic Judaism and in the Gospels», Gregorianum 80(1999) 245-261.

R. NEUDECKER, «Das “Ehescheidungsgesetz” von Dtn 24,1-4nach altjüdischer Auslegung. Ein Beitrag zum Verständnisder neutestamentlichen Aussagen zur Ehescheidung», Bi-blica 75 (1994) 350-387.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

E. RIVKIN, «Scribes, Pharisees, Lawyers, Hypocrites: A Study inSynonymity», HUCA 49 (1978) 135-142.

A. RODRÍGUEZ CARMONA, La religión judía. Historia y teología(BAC; Madrid 2001) 107-160; 643-694.

E.P. SANDERS, Judaism: Practice and Belief 63 BCE–66 CE(London 1992).

L.H. SCHIFFMAN, «Jewish Sectarianism in Second Temple Ti-mes», in Great Schisms in Jewish History (ed. R. Jospe –S.M. Wagner) (Denver – New York 1981) 1-46.

P. STEFANI, Introduzione all’ebraismo (Brescia 1995) 29-289;341-362.

G. STEMBERGER, Einleitung in Talmud und Midrasch (München19928) [tradotto in varie lingue].

(H.L. STRACK –) P. BILLERBECK, Kommentar zum Neuen Testa-ment aus Talmud und Midrasch I-VI (München 1922-56).

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti. Si richiede una buona cono-

scenza del materiale trattato in classe. Qualche domanda ri-guarderà la bibliografia obbligatoria.

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SA7101 Introduction to the Scientific Study of Rabbinics

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: I – Lingua: ex condicto

Questo seminario è aperto agli studenti che hanno seguitoalmeno un corso di letteratura rabbinica e viene fatto in manie-ra individuale per ogni studente. Il programma concreto dipen-de dall’interesse e dal livello dello studente. Prima di farel’iscrizione è perciò necessario il consenso del professore.

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Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

OGGIANO Ida [F.B. – invit.]

PA1206 Archeologia e geografia biblica

Semestre: II – Lingua: italiano

Obiettivi formativiIl corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla conoscenza

della geografia e all’archeologia dell’area siro-palestinese, alfine di fornire un ampio quadro contestuale, fisico e storico, incui collocare le vicende bibliche.

Contenuti del corsoIl corso sarà suddiviso in due parti. Una prima parte tratterà delle problematiche metodologiche

legate sia alla disciplina archeologica in generale che a quellache comunemente viene definita come «archeologia biblica». Inquesta parte verrà inoltre disegnata una panoramica delle testi-monianze storiche e archeologiche dell’area di Siria e Palestinatra III e I millennio a.C.

Nella seconda parte saranno approfondite le problematicherelative alle testimonianze archeologiche del culto nel Levantemeridionale di I millennio (dal 1200 fino all’età persiana inclu-sa). Con Levante meridionale si intende una regione geografico-culturale comprendente un’area «filistea» ( la costa centro-meri-dionale e le pianure costiere dello Sharon e della Shefela),un’area «fenicia» (la regione settentrionale facente capo ai siticostieri di Akzib, Acco, Shiqmona, ‘Atlit, Dor, Tel Mevorakh e aquelli interni di Dan, Hazor, Tell Keisan e Megiddo fino allaregione samaritana), un’area «giudaica» (la regione centro-me-ridionale incentrata su Gerusalemme, Lachish, Arad e Beer-Sheba), un’area «transgiordanica» che espresse all’interno dellediverse fasi cronologiche del Ferro regionalismi culturali comequello della valle orientale del Giordano nel Ferro I (a Tell Deir‘Alla, Tell es-Saydieh, Tel el Mazar), quello dell’area di Amman,specialmente nel VII-VI secolo, e infine quello della regione me-ridionale del paese, definita edomita, tra VII e VI secolo.

Partendo dall’esame delle questioni metodologiche legatealla valutazione del potenziale euristico del manufatto archeolo-gico nell’interpretazione del «fenomeno religioso», si analizze-ranno le testimonianze archeologiche delle attività cultuali, daquelle architettoniche a quelle iconografiche, dell’area del Le-

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

vante meridionale in età biblica.

Metodi didatticiOgni lezione includerà una presentazione in aula da parte

del docente, ma anche il coinvolgimento degli studenti in attivi-tà di approfondimento su temi d’interesse comune e dei singoli.

Tipo di esameL’esame, orale per tutti, verterà sugli argomenti trattati du-

rante il corso.

Bibliografia di riferimento per la prima parte del corsoA. MAZAR, Archaeology of the Land of the Bible 10,000 - 586

B.C.E. ( Doubleday, New York1990).A. BEN TOR (ed.), The Archaeology of Ancient Israel (New Haven

1992). I. FINKELSTEIN – N.A. SILBERMAN, The Bible Unearthed. Archae-

ology’s New Vision of Ancient Israel and the Origin of itsSacred Texts (The Free Press, New York 2001) [trad. italia-na, Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito (Carocci,Roma 2002)].

T.E. LEVY (ed.), The Archaeology of Society in the Holy Land(London 1995).

E. STERN, Archaeology of the Land of the Bible. II. The Assyrian,Babylonian and Persian (Periods 732-332 B.C.E.) (ABRL;New York 2001).

Atlanti ed EnciclopedieOxford Bible Atlas (University Press, Oxford: 31985) e/o McMil-

lan Atlas of the Bible.E. STERN, The New Encyclopedia of Archaeological Excavations

in the Holy Land, I-IV (Israel Exploration Society – Carta,Jerusalem 1992-1993).

E.M. MEYERS, The Oxford Encyclopedia of Archaeology in theNear East, I-V (Oxford University Press, New York – Ox-ford 1997).

Bibliografia di riferimento per la seconda parte del corsoO. KEEL – C. UEHLINGER, Gods, Goddesses and Images of God in

Ancient Israel (Minneapolis 1998).B. ALPERT NAKHAI, Archaeology and the Religions of Canaan

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

and Israel (Boston,MA 2001).ZEVIT Z., The Religions of Ancient Israel: A Synthesis of Paral-

lactic Approches (London – New York 2001).W.G. DEVER, Did God Have a Wife? Archeology and Folk Reli-

gion in Ancient Israel (Wm. B. Eerdmans Publishing Co.,Gran Rapid, Michigan / Cambridge, UK 2005).

I. OGGIANO, Dal terreno al divino. Archeologia del culto nellaPalestina del I millennio ( Roma 2005).

I. OGGIANO, «Archeologia del culto: questioni metodologiche», inM. Rocchi – P. Xella, Archeologia e Religione (Verona 2006).

Altre letture integrative saranno segnalate durante il corso.

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PISANO Stephen, S.J. [F.B.]

CT1101 Introduzione alla Critica Testuale dell’Antico edel Nuovo Testamento

Semestre: I – Lingua: italiano

ContenutoLa materia propria del corso: per quanto rigurarda l’AT: 1. il

testo ebraico masoretico e le sue edizioni critiche; 2. il Pentateu-co Samaritano; 3. i testi biblici di Qumran; 4. le traduzioni gre-che dell’AT: la LXX e la storia dell’evoluzione del testo greco; 5.principi ed esempi dell’emendazione del testo. Per il NT: 1. leedizioni stampate e i manoscritti principali del testo greco; 2. lastoria del testo attraverso le sue forme diverse; 3. le versioniantiche del NT; 4. la critica razionale; 5. principi ed esempidell’emendazione del testo. La metodologia è duplice: lezionisulla storia del testo biblico e lavoro personale dello studenteper la preparazione di casi concreti di lezioni varianti del testodell’Antico e del Nuovo Testamento.

ObiettiviGli obiettivi del corso sono due: l’acquisizione delle conoscen-

ze necessarie sulla storia dei testi biblici e un’introduzione allemetodologie pratiche per poter giudicare l’importanza delle va-rianti testuali e per arrivare a un giudizio sulle lezioni più at-tendibili ove ci sono varianti importanti nella storia della tradi-zione del testo biblico.

ModalitàLe lezioni intendono fornire le informazioni utili per la cono-

scenza della storia del testo biblico. A ciascuno studente saran-no dati dei brani dell’AT e del NT per i quali dovrà esaminare levarianti riportate nelle edizioni critiche principali e prepare dasolo delle spiegazioni dei problemi incontrati attraverso le va-rianti nelle lingue originali dei testi o nelle versioni antiche.

Bibliografia raccomandata:Antico TestamentoE. TOV, Textual Criticism of the Hebrew Bible. Second revised

edition (Fortress Press, Minneapolis – Van Gorcum, Assen2001).

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Nuovo TestamentoB.M. METZGER, The Text of the New Testament (Oxford 19923)

[trad. ital.: Il testo del Nuovo Testamento (Introduzione alllostudio della Bibbia, Supplementi 1; Brescia 1996)].

Bibliografia di approfondimentoAntico TestamentoN. FERNANDEZ MARCOS, Introducción a las versiones griegas de

la Biblia (Madrid 19982) [trad. ital.: La bibbia dei LXX(Brescia 2000); trad. ingl.: The Septuagint in Context. Intro-duction to the Greek Versions (Leiden 2000)].

P.W. FLINT (ed.), The Bible at Qumran. Text, Shape, and Inter-pretation (Grand Rapids - Cambridge, UK: Eerdmans,2001).

M. HARL – G. DORIVAL – O. MUNNICH, La Bible grecque des Sep-tante (Paris 1998).

M. HENGEL, The Septuagint as Christian Scripture. Its Prehi-story and the Problem of Its Canon (Old Testament Studies;Edinburgh: T&T Clark, 2002).

B.J. ROBERTS, The Old Testament Text and Versions (Cardiff1951).

E. WÜRTHWEIN, Der Text des A.T. Eine Einführung in die BibliaHebraica (Stuttgart 19885) [trad. ingl.: The Text of the OldTestament (Grand Rapids 19952).

Nuovo TestamentoB. & K. ALAND, Der Text des Neuen Testaments (Stuttgart 1982)

[trad. ital.: Il testo del Nuovo Testamento (CSANT 2; Ma-rietti, Genova 1987); trad. ingl.: The Text of the New Testa-ment (Eerdmans, Grand Rapids 1989)].

A. PASSONI DELL’ACQUA, Il testo del Nuovo Testamento (Leu-mann, Torino 1994).

H. ZIMMERMANN, Neutestamentliche Methodenlehre (Stuttgart1966).

ValutazioneL’esame è orale per tutti (10 minuti). Lo studente deve cono-

scere gli elementi di introduzione alla materia indicati sui pun-cta pro examine che saranno distribuiti durante il corso e prepa-rare dei testi dell’AT e del NT per potere discutere le lezioni

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varianti indicate nell’apparato critico della Biblia HebraicaStuttgartensia e del Novum Testamentum Graece27 di Nestle-Aland.

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EV3221 Elia ed Eliseo in 1-2Re

Esegesi AT – Semestre: II – Lingua: italiano

ContenutoLa materia del corso comprende 1 Re 17–19; 21; 2 Re 1–9;

13,14-21, i testi dove s’incontrano le figure di Elia ed Eliseo neiLibri dei Re. L’oggetto di studio è il profetismo in Israele comeviene presentato dai racconti su questi due profeti, soprattuttoin rapporto con la monarchia di quel periodo. I testi sarannoesaminati dal punto di vista della storia della loro composizione(prospettiva diacronica) e dal punto di vista della loro narrativi-tà (prospettiva sincronica).

ObiettiviGli obiettivi del corso sono la conoscenza dell’importanza di

Elia e di Eliseo per la storia d’Israele, soprattutto per l’immagi-ne del profetismo antico che emerge dai racconti su queste figu-re, e l’approfondimento della conoscenza di ebraico biblico attra-verso una lettura attenta dei testi sopraelencati.

ModalitàL’insegnamento sarà in forma di lezioni frontali, con indica-

zioni di letture personali per approfondire i vari argomenti trat-tati.

Bibliografia introduttiva (oltre i commentari sui Libri dei Re)

R.B. COOTE (ed.,), Elijah and Elisha in Socioliterary Perspective(SBL Semeia Studies 22; Atlanta 1992).

A.J. HAUSER – G. RUSSELL, From Carmel to Horeb. Elijah inCrisis (JSOTSS 85; Sheffield 1990).

G. HENTSCHEL, Die Elijaerzählungen (Leipzig 1977).J. KEINÄNEN, Traditions in Collision: A Literary and Redaction-

critical Study on the Elijah Narratives 1 Kings 17–19 (Göt-tingen 2001).

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S. OTTO, Elia und Elisa. Die Erzählung von der Jehu-Revolu-tion und die Komposition der Elia-Elisa-Erzählungen(BWANT 152; Stuttgart 2001).

H.C. SCHMITT, Elisa. Traditionsgeschichtliche Untersuchungenzur vorklassischen noridraelitischen Prophetie (Gütersloh1972).

O.H. STECK, Überlieferung und Zeitgeschichte in den Elia-Erzählungen (WMANT 26; Neukirchen-Vluyn 1968).

B. UFFENHEIMER, Early Prophecy in Israel (Jerusalem 1999).R.R. WILSON, Prophecy and Society in Ancient Israel (Philadel-

phia 1980).

ValutazioneL’esame, scritto per tutti, avrà tre parti: 1) traduzione e ana-

lisi di un brano scelto del testo ebraico; 2) domande sulla mate-ria presentata durante le lezioni; 3) domande sull’esegesi deltesto dove lo studente dimostrerà la sua capacità di analizzareun testo, anche con l’aiuto della lettura di opere che sarannosuggerite durante le lezioni.

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POMPONIO Francesco [F.B. – invit.]

RV1124 La religione numerica e babilonese-assira

Semestre: I – Lingua: italianoIl corso sarà di 4 ore settimanali a settimane alterne

DescrizioneInnanzitutto, sarà tracciato un quadro del pantheon sumerico

e semitico della Mesopotamia, nelle sue componenti e nelle suecaratteristiche, utilizzando una documentazione tanto abbondan-te, quanto varia: le liste divine, le composizioni mitologiche, leiscrizioni ufficiali, gli inni e le preghiere. Nel tentativo di com-prendere il rapporto tra il dio e l’uomo e, più in generale, le cre-denze religiose della Mesopotamia sarà data la necessaria impor-tanza a due forme culturali che hanno prodotto una straordinariaquantità di documenti, la divinazione e l’esorcismo, strettamenteconnesse perché uno dei principali motivi di intervento del ritua-le magico era il desiderio di annullare i presagi infausti. Sarannodescritte, anche con l’ausilio di diapositive, le manifestazioni arti-stiche della divinità, nelle sue rappresentazioni antropomorficheo mediante simboli e animali sacri, e saranno presentati i piùimportanti edifici sacri della Mesopotamia.

ObiettiviObiettivo del corso è fornire una presentazione, necessaria-

mente sintetica, del complesso fenomeno culturale rappresen-tato dalla religione sumerica e da quella dei Babilonesi e degliAssiri, per un arco di tempo che va dalla fine del IV millennioa.C. (Periodo di Uruk) alla presa di Babilonia da parte di Ciro(539 a.C.).

Modalità di insegnamentoL’insegnamento verrà impartito mediante lezioni frontali.

BibliografiaJ. BOTTÉRO, Mésopotamie, l’écriture, la raion et les dieux (Paris

1987).J. BOTTÉRO, Religion in Ancient Mesopotamia (Chicago – Lon-

don 2001).J. BOTTÉRO – S.N. KRAMER, Lorsque les dieux faisaient l’homme

(Paris 1989).

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B.R. FOSTER, Before the Muses (Bethesda 1993).W. HEIMPEL, «Mythologie», Reallexikon der Assyriologie, 8-7/8,

pp. 537ss.G. LEICK, A Dictionary of Ancient Near Eastern Mythology

(London – New York 1991).

Durante le lezioni saranno fornite specifiche indicazioni bi-bliografiche sulle singole divinità e sui testi religiosi, letterari esapienziali che saranno esaminati.

EsameL’esame sarà orale e potrà essere sostenuto in italiano, ingle-

se, francese o spagnolo. L’esame sarà preparato sulle dispensein italiano fornite dal docente e sul libro di J. BOTTÉRO, Religionin Ancient Mesopotamia (Chicago – London 2001), del quale èstata edita anche una versione francese e una spagnola.

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SIEVERS Joseph [F.B.]

RN1105 Storia della Palestina nel II e I secolo a.C.

Storia NT – Semestre: I – Lingua: italiano

Obiettivi formativiIl corso cercherà di aprire un accesso critico, con metodologie

appropriate, a fonti antiche anticotestamentarie ed extrabibli-che che, fra l’altro, gettano luci importanti sul mondo del NuovoTestamento. In secondo luogo il corso vuole fornire conoscenzespecifiche su un periodo cruciale della storia ebraica.

PrerequisitiLo studente deve avere una conoscenza del greco e dell’ebrai-

co, nonché dell’inglese.

Contenuti del corsoQuesto corso si concentrerà su alcuni momenti chiave della

storia politica, sociale e religiosa. Partirà da una lettura criticadelle fonti, che spesso ci mostrano gli stessi avvenimenti da an-golazioni diverse. Dalla conquista della Palestina da parte deiSeleucidi fino al regno di Erode il Grande questo corso tratteràsoprattutto alcuni punti critici per la storia seguente: la elleniz-zazione del culto nel Tempio di Gerusalemme, la persecuzionedi Antioco IV e la ridedicazione del Tempio; il passaggio proble-matico dell’ufficio di sommo sacerdote agli Asmonei; le relazionidegli Asmonei con i Farisei; il regno di Salome Alessandra ecambiamenti nel ruolo della donna; l’intervento romano con laconquista di Gerusalemme e le trasformazioni operate da Ero-de.

Metodi didatticiOgni lezione includerà una presentazione in aula da parte

del docente, ma anche il coinvolgimento attivo degli studenti,attraverso domande rivolte a ciascuno, dibattiti, ed eventual-mente l’assegnazione di compiti diversi a ciascuno/a studen-te(ssa).

Valutazione L’esame, orale per tutti, verterà su (a) l’analisi di una deter-

minata parte, breve, di una fonte antica studiata nel corso, (b)

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una questione più generale su un argomento trattato nel corso,da discutere in base all’apprendimento in classe, alle lettureassegnate, ed al giudizio personale dello studente.

Un tale esame può essere sostituito con un elaborato scritto,di circa 10 pagine, con l’aspetto formale di un articolo per unarivista scientifica (stile, note, bibliografia) e che affronti in mo-do autonomo e ben informato un tema nell’ambito della temati-ca del corso.

Nell’esame orale o nell’elaborato scritto lo studente può uti-lizzare una delle seguenti lingue: italiano, inglese, francese,tedesco, spagnolo.

Bibliografia di baseL.L. GRABBE, Judaism from Cyrus to Hadrian. I. The Persian

and Greek Periods (Augsburg Fortress Press, Minneapolis,Minn. 1992).

T. ILAN, Integrating Women into Second Temple History (Mohr,Tübingen 1999; ristampa in paperback: Hendrickson, Pea-body, Mass. 2001).

F.J. MURPHY, Early Judaism: Exile to the Time of Jesus (Hen-drickson, Peabody, Mass. 2002).

C. SAULNIER – C. PERROT, Histoire d’Israël. III (Cerf, Paris1985) [trad. ital. a cura di C. Valentino, Storia d’Israele dal-la conquista di Alessandro alla distruzione del Tempio (Bor-la, Roma 1988)].

E. SCHÜRER – G. VERMES – F. MILLAR, ET ALII, The History of theJewish People in the Age of Jesus Christ (T & T Clark,Edinburgh 1973-1987) [trad. italiana: Paideia, Brescia1985-98; è disponibile anche la traduzione spagnola].

J. SIEVERS, The Hasmoneans and Their Supporters: From Mat-tathias to the Death of John Hyrcanus I (Scholars Press,Atlanta 1990).

J. SIEVERS, Synopsis of the Greek sources for the Hasmoneanperiod: 1-2 Maccabees and Josephus, War 1 and Antiquities12-14 (Editrice PUG-PIB, Roma 2001).

J. C. VANDERKAM, From Joshua to Caiaphas: High Priests afterthe Exile (Fortress, Minneapolis, MN 2004).

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IN9203 L’apocalittica ebraica

Introduzione NT – Semestre: II – Lingua: italiano

Obiettivi formativiLo scopo del corso è di fornire una introduzione approfondita

ai vari fenomeni che vanno sotto il nome di apocalittica. Il corsocercherà di aprire un accesso critico, con metodologie appropria-te, a fonti antiche, anticotestamentarie ed extrabibliche. In se-condo luogo il corso vuole fornire conoscenze specifiche su tipi diletteratura e modi di pensare ampiamente documentati nel-l’epoca del Nuovo Testamento e che trovano ampi riscontri nonsolo nel libro dell’Apocalisse, ma in molti strati delle tradizionineotestamentarie.

PrerequisitiLo studente deve avere una conoscenza del greco e dell’ebrai-

co, nonché dell’inglese.

Contenuti del corsoDopo una ambientazione storica si studieranno alcuni brani

di Isaia e Zaccaria con caratteristiche apocalittiche. La partecentrale del corso sarà dedicata ai libri di 1 Enoc, Daniele, ilQuarto libro di Ezra, oltre ad alcuni manoscritti di Qumran. Inbase ai testi si cercherà di dare una risposta al problema delleorigini e delle caratteristiche delle apocalissi e del pensiero apo-calittico. Si presterà particolare attenzione all’importanzadell’escatologia apocalittica. Infine si esamineranno legami fraapocalittica ebraica e varie parti del Nuovo Testamento.

Metodi didatticiOgni lezione includerà una presentazione in aula da parte

del docente, ma anche il coinvolgimento attivo degli studenti,attraverso domande rivolte a ciascuno, dibattiti, ed eventual-mente l’assegnazione di compiti diversi a ciascuno/a studen-te(ssa).

Tipo di esameL’esame, orale per tutti, verterà su (a) l’analisi di una deter-

minata parte, breve, di una fonte antica studiata nel corso, (b)una questione più generale su un argomento trattato nel corso,da discutere in base all’apprendimento in classe, alle letture

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assegnate, ed al giudizio personale dello studente. A tale esamepuò essere sostituito un elaborato scritto, di circa 10 pagine, conl’aspetto formale di un articolo per una rivista scientifica (stile,note, bibliografia) e che affronti in modo autonomo e ben infor-mato un tema nell’ambito della tematica del corso.

Nell’esame orale o scritto lo studente può utilizzare una delleseguenti lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.

Bibliografia di baseA. BEDENBENDER, Der Gott der Welt tritt auf den Sinai: Entste-

hung, Entwicklung und Funktionsweise der frühjüdischenApokalyptik (Arbeiten zur neutestamentlichen Theologieund Zeitgeschichte 8; Institut Kirche und Judentum, Berlin2000).

J.J. COLLINS, Daniel (Hermeneia; Fortress, Minneapolis 1994).J.J. COLLINS, The Scepter and the Star: The Messiahs of the De-

ad Sea Scrolls and Other Ancient Literature (Doubleday,New York 1995).

D. HELLHOLM (ed.), Apocalypticism in the Mediterranean Worldand the Near East. Proceedings of the International Collo-quium on Apocalypticism, Uppsala, August 12-17, 1979(Mohr, Tübingen 21989).

G.W.E. NICKELSBURG, 1 Enoch 1 (Hermeneia; Fortress, Minne-apolis 2001).

P. SACCHI, L’apocalittica giudaica e la sua storia (Paideia, Bre-scia 1990) [English translation: Jewish Apocalyptic and ItsHistory (Sheffield 1996)].

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SN9202 Flavio Giuseppe e il Nuovo Testamento

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua: italiano/inglese

Obiettivi formativiQuesto seminario introdurrà lo studente alla lettura e all’uso

critico degli scritti di Flavio Giuseppe, specialmente in rapportoallo studio del Nuovo Testamento. In questo modo il seminoriodarà allo studente alcuni strumenti importanti per guardare ilNuovo Testamento dal di fuori, e così poter situare meglio nel

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loro contesto storico e letterario specialmente i vangeli e gli Atti.

PrerequisitiLo studente deve avere una buona conoscenza del greco e

dell’inglese.

Contenuti del seminarioFlavio Giuseppe è la fonte più importante e spesso unica per

la storia della Palestina nel I secolo. Saranno esaminati braniche parlano di Gesù, di Giovanni Battista, di Giacomo «il fratel-lo di Gesù», di Ponzio Pilato e di altri personaggi e avvenimenticonosciuti dal Nuovo Testamento. Inoltre si studieranno deibrani che possono aiutare a capire meglio la situazione religiosae sociale della Palestina nel I secolo. Infine si farà attenzione allinguaggio e ai metodi storiografici usati in Flavio Giuseppe e inaltri autori suoi contemporanei.

Metodi didatticiDopo una introduzione alle problematiche e agli strumenti di

lavoro da parte del docente, nelle prime due sedute, il seminariosi concentrerà sulla discussione di brani scelti.

Ogni studente dovrà leggere il libro di S. Mason (in bibliogra-fia) e studiare i brani previsti che saranno discussi in unadeterminata seduta.

ValutazioneChi vuole fare «con lavoro scritto» deve scegliere, d’accordo

col professore, un passo o un tema da presentare e discuteredurante il seminario e su cui fare poi un elaborato di circa 30pagine. Chi sceglie il seminario «senza lavoro scritto», deve fareuna breve presentazione scritta e orale su un brano concordato -con il docente. Ognuno deve saper contribuire alla discussionedurante ogni sessione in base allo studio dei testi e dellaletteratura secondaria indicata.

Bibliografia di baseJosephus, I-IX (with an English translation by H. St. J. Thacke-

ray – R. Marcus – A. Wikgren – L. H. Feldman) (Loeb Clas-sical Library; Harvard, Cambridge 1926-1965) [ristampe inpiù volumi].

L.H. FELDMAN, Josephus and Modern Scholarship (1937-1980).Berlin: De Gruyter, 1984.

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L.H. FELDMAN – G. HATA, Josephus, the Bible, and History, De-troit: Wayne State Univ. Pr. 1989.

S. MASON, Josephus and the New Testament (Hendrickson Pub-lishers, Peabody, MA 22003.

F. PARENTE – J. SIEVERS (edd.), Josephus and the History of theGreco-Roman Period (Brill, Leiden 1994).

J. SIEVERS – G. LEMBI, Josephus and Jewish History in FlavianRome and Beyond (Brill, Leiden 2005).

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SIMIAN-YOFRE Horacio, S.J. [F.B.]

TV4106 I testi isaiani dell’Avvento (da Is 40 – 66)

Teologia AT – Semestre: I – Lingua: italiano

Materia e descrizione del corsoQuesto corso si propone esaminare da un punto di vista ese-

getico alcuni testi isaiani presi da Is 40–66, che la liturgia ro-mana propone come letture del tempo di Avvento. I testi, chesaranno presi in considerazione sono quindi:

(a) Dalla seconda parte del libro di Isaia: 40,1-11; 40,25-31;41,13-20; 45,6-25*; 48,17-19; 52,7-10; 54,1-10;

(b) Dalla terza parte del libro di Isaia: 56,1-8; 61,1-11; 62,1-12*; 63,16-64,7*.

Il corso include, da una parte, aspetti strettamente esegetici,quale lo studio filologico e semantico accurato di ogni testo, ladescrizione del tipo di testo e del suo sfondo storico, culturale ereligioso, e dell’intenzione teologica.

Dal punto di vista ermeneutico, invece, cerca di approfondiree chiarire il rapporto letterario e teologico esistente fra questedue sezioni del libro di Isaia, e di riflettere, brevemente, sullarilettura che il NT fa dei testi dell’AT. Questa riflessione deveportare a una visione più completa sulla vita del testo (Rezep-tionsgeschichte) all’interno della tradizione religiosa, dell’AT ecristiana.

Il momento ermeneutico dello studio include un riferimentoai metodi intertestuali.

Obiettivi e requisitiObiettivi del corso sono l’arricchimento della teoria e pratica

esegetica degli studenti, e l’elaborazione di una prassi interte-stuale. Si richiede dagli studenti una preparazione filologicaaccurata di ciascuno dei testi che si espongono nelle lezioni conl’aiuto di un commentario che tenga conto dei problemi filologi-ci. Lo studente deve arrivare alla lezione con una traduzionepersonale del testo.

ModalitàIl corso si sviluppa mediante lezioni frontali.

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Bibliografia di consultazione [Per comodità dello studente, si indica spesso anche la colloca-zione nella biblioteca dell’Istituto. Alcuni testi saranno racco-mandati in modo particolare nel corso delle lezioni].E. ACHTEMEIER, The Community and Message of Isaiah 56-66.

A Theological Commentary (Minneapolis 1982).K. BALZER, Deutero-Isaiah. A Commentary on Is 40-55 [Herme-

neia; August Fortress, Minneapolis 2001) [VIII-51A-23.2].U. BERGES, Das Buch Jesaja. Komposition und Endgestalt

[Herder Biblischer Studien 16; Freiburg 1998) [MC C10016].

C.C. BROYLES – C.A: EVANS, (edd.), Writing and Reading theScroll of Isaiah. Studies of an Interpretative Tradition [VTSupp 70.1-2; Leiden 1997) [AP 117 70 1-2].

W. BRUGGEMANN, Isaiah. II. 40-66 [WBC; Westminster JohnKnox Press, Louisville, Kentucky 1998) VII + 263 pp. [VIII43A 23.1-2].

B.S. CHILDS, B.S. Isaiah (Westminster John Knox Press, Loui-sville, Kentucky 2000) [XI 5A 20].

J.S. CROATTO, Isaías. La palabra profética y su relectura herme-néutica. II. 40-55 (Lumen, Buenos Aires 1994); Imaginar elfuturo. Estructura retórica y querigma del Tercer Isaías. III.Isaías 56-66 (Buenos Aires 2001) [XI 7 35].

G.I. EMMERSON, Isaiah 56-66 (OTG; Academic Press, Sheffield1992) [VIII 34 A 23.3]

P.D. HANSON, Isaiah 40–66 [Interpretation; John Knox Press,Louisville, KY 1995) [X + 255 S. VIII 54 23 2]

P.D. HANSON, The Dawn of Apocalyptic: The Historical and So-ciological Roots of Apocalyptic Eschatology (Fortress Press,Philadelphia, PA 21979) [XI 53 5].

H.J. KRAUS, Das Evangelium der unbekannten Propheten. Jesa-ja 40-66 [Kleine Biblische Bibiotek; Neukirchen-Vluyn1990) [XI-7-33].

R.F. MELUGIN – M.A. SWEENEY (edd.), New Visions of Isaiah(JSOTSS 214; Sheffield 1996) [AP-56A-214].

J. MUILENBURG, «Isaiah, Chapters 40-66 Introduction and Exe-gesis», in G.A. Buttrick (ed.), The Interpreter’s Bible, V (Na-shville 1956) 381-773.

B. SCHRAMM, The Opponents of Third Isaiah: Reconstructing the

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Cultic History of the Reconstruction (JSOTSS 193; Acade-mic Press, Sheffield 1995) [AP 56 A 193].

H. SIMIAN-YOFRE, Testi isaiani dell’Avvento. Esegesi e liturgia(Studi biblici 29; EDB, Bologna 1996).

M.A. SWEENEY, Isaiah [FOTL 16; 1996) [VIII-31A-16].M.A. SWEENEY, «The Book of Isaiah in Recent Research», Cur-

rents in Research: Biblical Studies 1 (1993) 141-162 [AP-2].J. VAN RUITEN, – M. VERVENNE (edd.), Studies in the Book of

Isaiah. Fs. W. A. M. Beuken [BETL 132; Leuven 1997)[MC-C95-132].

J.VERMEYLEN, (ed.), The Book of Isaiah = Le Livre d’Isaïe: lesoracles et leurs relectures. Unité et complexité de l’ouvrage(BETL 81; Leuven 1989) X-476 pp. [MC. C 95 81].

C. WESTERMANN, Das Buch Jesaja, Kapitel 40-66 (ATD 19; Göt-tingen 51986) [VIII 97 19.1] [Traduzione inglese: Isaiah 40-66, (OTL 1969) [XI 2.16.2]; traduzione italiana: Isaia. Ca-pitoli 40-66 (AT 16; Paideia, Brescia 1978) [VIII 160 19]

R.N. WHYBRAY, Isaiah 40-66 (NCBC; Oliphants, London 1975 –W.B. Eerdmans, Grand Rapids, MI 1981) [VIII 65 14.2].

H. WILDBERGER, Jesaja 2/3 (BKAT X/1; Neukirchen / Vluyn1972).

Esame L’esame è scritto per tutti, e ha una durata di 120 minuti. Le

domande si riferiscono ai testi e agli aspetti metodologici svilup-pati durante il corso.

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EV4230 Testi scelti da Isaia 1–12; 28–33

Esegesi AT – Semestre: II – Lingua: italiano

Descrizione del corsoQuesto corso intende considerare testi importanti di Isaia di

Gerusalemme, organizzati attorno ai seguenti argomenti:1. Il profeta Isaia di Gerusalemme: Is 6;2. Oracoli contro Gerusalemme e la casa reale: Is 1–5;3. Il re-Messia – Oracoli di speranza: Is 7–9; 11;4. Visioni, prodigi e saggezza; Is 29,9-24;

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5. La voce del maestro: 30,18-26.Il corso comprende lo studio sintattico e semantico dei testi

scelti, la descrizione della struttura e del tipo di testo, la ricercasullo sfondo storico, sociale e culturale, sulla prospettiva teolo-gica e la situazione retorica del testo.

ObiettiviIl corso intende informare gli studenti sul periodo storico e

religioso del tempo di Isaia di Gerusalemme, utilizzando diversistrumenti del metodo esegetico. Agli studenti è richiesto di pre-parare la lettura del testo dei capitoli 1–9; 11; 29; 30 di Isaia inlingua ebraica con l’aiuto eventuale di un commentario filologi-camente accurato.

ModalitàIl corso si sviluppa mediante lezioni frontali. Saranno a di-

sposizione degli studenti delle dispense in italiano, la cui primaparte sarà disponibile entro le vacanze di Pasqua e la secondaverso la fine di maggio 2007.

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti, nel giorno stabilito dalla se-

greteria, di una durata di 120 minuti. La materia di esame in-cluderà quella effettivamente sviluppata durante il corso e an-che un testo da preparare personalmente secondo il modellodello sviluppo presentato nelle lezioni.

Bibliografia di baseJ.M. ASURMENDI, La guerra siro-efraimita. Historia y profetas

(Valencia – Jerusalén 1982).J.M. ASURMENDI, Isaías 1-39 (Estella 1984).P. AUVRAY, Isaïe 1-39 (Paris 1972).J. BARTON, Isaiah 1-39 (OTG; Academic Press, Sheffield 1995).J. BECKER, Isaias, Der Prophet und sein Buch (SBS 30; Stut-

tgart 1968).W. BRUEGGEMANN, Isaiah (Westminster Bible Companion; Lou-

isville, KY 1998).B.S. CHILDS, Isaiah: A Commentary (OTL; Louisville 2001) xx-

555 pp.R.E. CLEMENTS, Isaiah 1–39 (NCB; W.B. Eerdmans, Grand Ra-

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

pids, MI – Marshall, Morgan and Scott, London 1980).J.S. CROATTO, Isaías. La palabra profética y su relectura herme-

néutica. I. 1-39 (Buenos Aires 1989).F. DELITZSCH, Commentar über das Buch Jesaia (BCAT III/1;

Leipzig 1889).H.L. GINSBERG, The Book of Isaiah (Philadelphia 1973).G.B. GRAY, A Critical and Exegetical Commentary on the Book

of Isaiah (ICC; Edinburgh 1912; 1975).J.H. HAYES – D.T. IRVINE, Isaiah. The Eighth-century Prophet

(Nashville 1987).J.H. HAYES – J.M. MILLER, Israelite and Judaean History (Old

Testament Library; London 1977).J. JACOB, Esaïe 1-12 (CAT 8a; Genève 1987).O. KAISER, Das Buch des Propheten Jesaja. I. Kapitel 1–12. II.

Kapitel 13–39 (ATD 17-18; Göttingen 1973; 51981) = I. Isa-iah 1–12. II. Isaiah 13–39 (OTL; London 1972-1974; 21983)= Isaia (capp. 1-12). Traduzione e commento (AT 17; Bre-scia 1998).

R. LACK, La symbolique du livre d’Isaïe (AnBi 59; Rome 1973).F. MONTAGNINI, Il libro di Isaia. Parte Prima (Capp. 1-39) (Stu-

di Biblici 58; Brescia 1982).B.C. OLLENBURGER, Zion, The City of the Great King. A Theolo-

gical Symbol of the Jerusalem Cult (JSOTSS 41; Sheffield1987).

H. SIMIAN-YOFRE, Isaias. Texto y comentario (El mensaje delAntiguo Testamento 12; Madrid 1995).

M. SWEENEY, Isaiah 1-39 with an Introduction to Prophetic Lite-rature (FOTL 16; Grand Rapids, MI: 1996).

M.A. SWEENEY, «The Book of Isaiah in Recent Research», Cur-rents in Research: Biblical Studies 1 (1993) 141-162.

J. VERMEYLEN, The Book of Isaiah / Le Livre d’Isaïe. Les oracleset leurs rélectures. Unité et complexité de l ’ouvrage(BEphThL 81; Leuven 1989).

J.D.W. WATTS, Isaiah 1-33: Isaiah 34-66 (Word Biblical Com-mentary 24/25; Waco,TX 1985; 1987).

B.G. WEBB, «Zion in Transformation: A Literary Approach toIsaiah», in The Bible in Three Dimensions. Essays in Cele-bration of 40 Years of Biblical Studies in the University ofSheffield (edd. D.J.A. Clines et alii) (JSOTSS 87; Sheffield

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

1990) 65-84.H. WILDBERGER, Jesaja: I. Jesaja 1–12. II. Jesaja 13–27. III.

Jesaja 28–39 (BKAT X/1.2.3; Neukirchener Verlag,Neukirchen-Vluyn 1972, 1978, 1982) = Isaiah 1–12: A Com-mentary (Continental Commentaries; Minneapolis,MN,1991).

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SV1116 Metodologia dell’esegesi dei profeti

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: I – Lingua: ex condicto

DescrizioneQuesto seminario è pensato come una iniziazione teorica e

pratica all’esegesi di testi profetici dell’AT, e si raccomanda, inmodo particolare, agli studenti che intendano fare un elaboratoo scrivere una «tesina» sotto la direzione dello stesso professore.

Dopo una presentazione fatta dal professore sulla metodolo-gia da applicare, si dedicheranno altre 7 sedute di 120 minuticiascuna allo studio di alcuni testi tratti dal libro di Isaia. Lostudio terrà conto dei problemi sintattici, di traduzione e se-mantici, della struttura e del genere letterario, dello sfondo cul-turale, sociale e religioso, delle circostanze di proclamazione deltesto, e delle riletture. Si eserciterà anche la ricerca e valutazio-ne della bibliografia pertinente.

ObiettiviSi intende mettere in pratica le principali operazioni esegeti-

che necessarie per lo studio di un testo profetico. Un’attenzioneparticolare è dedicata all’aspetto pragmatico dei testi (le do-mande che si riferiscono al contatto dell’autore con l’auditore inmomenti successivi della trasmissione del testo).

Modalità del seminarioI partecipanti non dovranno essere meno di quattro né più di

sette. Per ogni seduta sarà richiesta una breve ricerca su un punto

particolare, presentata in un elaborato di due o tre pagine. Acoloro che fanno questo seminario «senza lavoro scritto» sarà

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richiesto un ultimo elaborato di circa 8-10 pagine.Gli studenti che seguono questo seminario cum opere scripto

dovranno avere fatto previamente un seminario sine operescripto, e accordarsi con il professore per la scelta dell’argo-mento e il successivo sviluppo dello stesso. Per questi studentil’ultimo elaborato è sostituito appunto dall’opus scriptum.

ValutazioneLa valutazione del seminario si fa in base alla partecipazione

nelle sedute – che sono sempre obbligatorie, senza possibile ec-cezione – e ai successivi lavori scritti. Per coloro che fanno ilseminario cum opere scripto l’elemento determinante della valu-tazione sarà il lavoro scritto; ma si terrà anche conto della par-tecipazione al seminario stesso come elemento in favore dellostudente.

BibliografiaGli elementi di base della teoria da applicare si trovano in

parte proposti nella Metodologia dell’AT, a cura di H. Simian-Yofre con contributi di vari professori dell’Istituto (Bologna1997; 3. ristampa 2002; ci sono traduzioni in portoghese, corea-no e spagnolo), e nella bibliografia ivi menzionata, alla quale siaggiungono i necessari riferimenti ad altra bibliografia recente.

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SIMOENS Yves, S.J. [F.B. – invit.]

EN3125 Chi è il Cristo che viene alla sua ora? (Gv 7–12)

Esegesi NT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneSecondo una struttura del quarto vangelo, la seconda sezione

della vita di Gesù (Gv 1,19–12,50) è studiata come unità lette-raria organica, composta dalle controversie a Gerusalemme (Gv7–8), il lungo episodio della guarigione del cieco nato, seguitodalle sue implicazioni sociali (Gv 9,1–10,39), l’ultimo segno diLazzaro, inquadrato dalla prolessi dell’unzione a Betania e dalracconto effettivo di questa scena (Gv 10,40–12,11) e finalmentedalla conclusione giovannea della vita pubblica (Gv 12,12-50). Ilmetodo seguito cerca di essere docile ai dati stessi del testo, te-nendo conto della problematica diacronica e sincronica, in vistadi un atto d’interpretazione teologica, ispirato dal rapporto conl’Antico Testamento. Si pensa soprattutto alle citazioni sintetiz-zate in Gv 7,37-39, all’inizio, e alle citazioni d’Is 53,1 e 6,9-10 inGv 12,37-41, alla fine quindi di questo insieme.

ObiettiviIl corso vorebbe combinare un approccio dettagliato e un ap-

proccio più globale per non lasciarsi ingabbiare da un’esegesitroppo puntuale. Si suppone una conoscenza del quarto vangelo,in particolare delle specificità giovannea sulle considerazioni diCristo e dei primi discepoli, in rapporto alla visione sinottica aproposito delle medesime realtà.

ModalitàInsegnamento di tipo frontale, senza esclusione di altre mo-

dalità previste nell’Istituto.

BibliografiaObbligatoriaY. SIMOENS, Secondo Giovanni. Una traduzione e un’interpreta-

zione (traduzione dal francese di M.A. Cozzi; revisione diG.P. Carminati) (Testi e commenti; Edizioni Dehoniane,Bologna 2000. [I capitoli dedicati a Gv 7–12 sono considera-ti come dispense per il corso].

Y. SIMOENS, «Il vangelo secondo Giovanni. Direttrici della ricer-

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ca», Rassegna di Teologia 44 (2003) 485-500.

ApprofondimentoL. DEVILLERS, La saga de Siloé et la fête des Tentes (Jean 7,1–

10,21) (Lire la Bible 143; Cerf, Paris, 2005).G. LAFON, Le temps de croire (Jean 11, 1-46) (Lumen Vitae, Bru-

xelles 2004).A.T. LINCOLN, Truth on Trial. The Lawsuit Motif in the Fourth

Gospel (Hendrikson Publishers, Massachusetts 2000).S. PEDERSEN, «Anti-judaism in John’s Gospel : John 8», in J. Nis-

sen – S. Pedersen (edd.), New Readings in John (JSNT Sup-plement Series 182; Academic Press, Sheffield 1999) 173-193.

Una bibliografia scelta sarà fornita all’inizio del corso.

EsameL’esame sarà nella forma scritta. Tale esame scritto finale

potrà essere sostituito da un elaborato scritto, il cui argomentoe metodo devono essere concordati con il professore all’inizio delcorso. Esso dovrà essere consegnato prima delle vacanze di Na-tale.

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SKA Jean Louis, S.J. [F.B.]

IV2102 Introduzione al Deuteronomio

Introduzione AT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneI principali problemi che questo corso affronterà sono i se-

guenti: 1. Contenuto e struttura del libro del Deuteronomio. 2.Breve sintesi sulla storia della ricerca su alcuni punti più sa-lienti, quali: 2.1. Origine del Deuteronomio: legame con la rifor-ma di Giosia, tradizioni anteriori, predicazione dei leviti, cortedi Gerusalemme, ecc. 2.2. I problemi letterari del Deuteronomioe i vari metodi usati per risolverli. 2.3. I trattati di vassallaggioe l’ideologia dell’alleanza; il loro influsso sulla redazione e lateologia del Deuteronomio. 3. Il Deuteronomio e il resto delPentateuco (Tetrateuco): relazione del Deuteronomio con le fon-ti e redazioni del Pentateuco (Tetrateuco). 4. Il Deuteronomio ela storia deuteronomistica (Gs – 2 Re), ossia il problema dellarelazione fra Deuteronomio e opera deuteronomistica.

ObiettiviGli obiettivi di questo corso di introduzione sono due. Il pri-

mo è di familiarizzare lo studente con il testo del libro del Deu-teronomio, il suo stile, la sua retorica, la sua teologia e la suaorganizzazione interna. Il secondo è di presentare i più impor-tanti dibattiti contemporanei nell’esegesi del libro del Deutero-nomio, in particolare di mostrare qual è l’importanza del Dtnell’elaborazione delle diverse teorie sulla composizione delPentateuco.

Lo studente deve avere una buona conoscenza dell’ebraico edel greco (LXX). Per poter usufruire della bibliografia sulla ma-teria, la conoscenza dell’inglese è indispensabile e quella deltedesco auspicabile.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento sarà impartito mediante lezioni frontali.

Saranno fornite dispense e materiali didattici in funzione dellediverse lezioni.

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore. Il

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primo scopo dell’esame è di verificare la conoscenza e la dime-stichezza con il testo del Deuteronomio e con le sue problemati-che più importanti, in particolare si chiederà di poter esporre inmodo sintetico e critico le posizioni di alcuni autori (si veda, inparticolare, la lettura richiesta nella bibliografia al punto a). Insecondo luogo, si verificherà la capacità di discutere ed argo-mentare su alcuni punti dibattuti fra gli esegeti e presentatidurante il corso. La data dell’esame è quella fissata dalla Segre-teria. Come sussidi, si possono utilizzare una Bibbia Ebraica,una concordanza classica, e un dizionario di lingue moderne perchi non scrive nella propria lingua.

È possibile, sostituire l’esame con un elaborato scritto di unadecina di pagine, su un argomento specifico concordato con ilprofessore. Lo stile dell’elaborato sarà quello di un articolo dirivista scientifica, con apparato di note, con uso intelligentedella bibliografia.

Bibliografiaa) Lettura richiesta a tutti:A. ROFÉ, Deuteronomy. Issues and Interpretation (Old Testa-

ment Studies; T&T Clark, Edinburgh 2002).

b) Bibliografia basilare (una bibliografia più completa sarà for-nita durante il corso)R.E. CLEMENTS, Deuteronomy (OTG; Academic Press, Sheffield

1989).R. CLIFFORD, Deuteronomy. With an Excursus on Covenant and

Law (Michael Glazier, Wilmington, DE 1982, 21989) = Deu-teronomio con un Excursus su Alleanza e Legge (LOB 1.6;Queriniana, Brescia 1995).

J. HAMLIN, A Guide to Deuteronomy (SPCK International StudyGuide 32; SPCK, London 1995).

D.A. KNIGHT, «Deuteronomy and the Deuteronomists», in OldTestament Interpretation. Past, Present, Future Essays inHonour of Gene M. Tucker (ed. J.L. Mays – D.L. Petersen –K.H. Richards) (T & T Clark, Edinburgh 1995) 61-79.

M. A. O’BRIEN, «The Book of Deuteronomy», Currents in Re-search: Biblical Studies 3 (1995) 95-128.

E. OTTO, Das Deuteronomium. Politische Theologie undRechtsreform in Juda und Assyrien (BZAW 284; Walter deGruyter, Berlin – New York 1999).

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R.F. PERSON, The Deuteronomic School. History, Social Setting,and Literature (Studies in Biblical Literature; Society ofBiblical Literature, Atlanta, GA 2002).

Th. RÖMER, «The Book of Deuteronomy», in History of Israel’sTradition: The Heritage of Martin Noth (ed. S.L. McKenzie– M.P. Graham) (JSOTS 182; Sheffield 1994) 178-212.

Th. RÖMER, «Approches exégétiques du Deutéronome. Brèvehistoire de la recherche sur le Deutéronome depuis M.Noth», RHPR 75 (1995) 153-175.

Th. RÖMER, The So-called Deuteronomistic History. A sociolo-gical, Historical and Literary Introduction (T&T Clark,London 2006).

M. WEINFELD, Deuteronomy and the Deuteronomic School (Cla-rendon Press, Oxford 1972 = Eisenbrauns, Winona Lake,IN 1992).

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EV2230 Testi scelti del libro dei Numeri

Esegesi AT – Semestre: 2 – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso inizierà con una breve introduzione al contenuto e

alle diverse proposte sulla struttura del libro dei Numeri. Inseguito, il corso intende affrontare i principali problemi di alcu-ni testi significativi del libro dei Numeri, quali i capitoli 11, 12,e 21–23, vale a dire le prime ribellioni d’Israele nel deserto, leprime contestazione dell’autorità di Mosè e il personaggio mi-sterioso di Balaam. Ogni capitolo sarà trattato nel modo se-guente: delimitazione del testo; problemi di critica testuale, no-te filologiche e grammaticali; lettura sincronica del testo; pro-blemi di fonti e redazioni. Per quanto riguarda quest’ultimopunto, lo scopo sarà non tanto quello di elaborare una teoriaprecisa sulla composizione del testo e sulla datazione delle suediverse componenti, quanto piuttosto di verificare la validitàdegli strumenti alla disposizione dell’esegeta nel campo dellacosiddetta «critica letteraria» (Literarkritik). La discussione sisvolgerà nell’ambito del dibattito recente sulla genesi e la com-posizione del Pentateuco.

Si chiede, per la partecipazione fruttuosa a questo corso, unabuona conoscenza dell’ebraico e del greco (LXX). La conoscenza

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dell’inglese è indispensabile e quella del tedesco è utile. Si ri-chiede allo studente di leggere, in ebraico, Nm 11–14; 16–17;21–23.

ObiettiviIl corso ha tre obiettivi principali. Il primo è di familiarizzare

con alcuni testi importanti delle tradizioni d’Israele sulla per-manenza nel deserto. Il secondo scopo è metodologico. Si trattadi fornire alcuni strumenti indispensabili per una lettura criticadei testi biblici in dialogo con il mondo moderno. Infine, il corsointende introdurre alla storia della ricerca recente e meno re-cente sul libro dei Numeri.

Modalità di insegnamentoL’insegnamento sarà impartito mediante lezioni frontali.

Saranno fornite dispense e materiali didattici in funzione dellediverse lezioni.

ValutazioneL’esame sarà scritto per tutti e avrà una durata di due ore.

Vi saranno quattro tipi di domande: la traduzione di un testonon spiegato durante le lezioni; una serie di domande su puntispecifici trattati durante le lezioni; una domanda sulla letturarichiesta per verificare la capacità di leggere in modo critico esintetico un’opera esegetica; una domanda su un punto di ese-gesi discusso durante le lezioni.

Come sussidi si potranno utilizzare una Bibbia Ebraica, unaconcordanza classica e un dizionario di lingue moderne per chinon scrive nella propria lingua.

È possibile sostituire l’esame con un elaborato scritto di unadecina di pagine, su un argomento specifico concordato con ilprofessore. Lo stile dell’elaborato sarà quello di un articolo dirivista scientifica, con apparato di note, con un uso appropriatodella bibliografia.

Bibliografiaa) A tutti i partecipanti al corso è richiesto la lettura di

G.J. WENHAM, Numbers (OTG; Academic Press, Sheffield 1997).b) Bibliografia di consultazione (una bibliografia più completasarà fornita nel corso delle lezioni)

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Sulle pubblicazioni recenti, si può consultareL. SCHMIDT, «Literatur zum Buch Numeri», TR 63 (1998) 241-

266.L. SCHMIDT, «Neuere Literatur zum Buch Numeri (1996-2003)»,

TR 70 (2005) 389-407.Commentari, monografie e articoli più importantiR. ACHENBACH, Die Vollendung der Tora. Studien zur Redak-

tionsgeschichte des Numeribuches im Kontext von Hexa-teuch und Pentateuch (BZAR 3; Harassowitz, Wiesbaden2003).

T.R. ASHLEY, The Book of Numbers (NICOT; Eerdmans, GrandRapids, MI 1993).

G.B. GRAY, A Critical and Exegetical Commentary on Numbers(ICC; T&T Clark, Edinburgh 1903).

R.P. KNIERIM, «The Book of Numbers», in Die Hebräische Bibelund ihre zweifache Nachgeschichte. Fs. R. Rendtorff; (Hrsg.E. Blum – C. Macholz – E. W. Stegemann) (NeukirchenerVerlag, Neukirchen – Vluyn 1990) 155-163 = The Task ofOld Testament Theology. Substance, Method and Cases(Eerdmans, Grand Rapids, MI – Cambridge, UK 1995) 380-388.

R.P. KNIERIM – G.W. COATS, Numbers (FOTL 4; Eerdmans,Grand Rapids, MI – Cambridge, UK 2005).

B.A. LEVINE, Numbers 1-20. A New Translation with Introduc-tion and Commentary (AB 4; Doubleday, Garden City, NY1993).

B.A. LEVINE, Numbers 21-36. A New Translation with Introduc-tion and Commentary (AB 4B; Doubleday, Garden City, NY2000).

D.T. OLSON, Numbers (Interpretation. A Bible Commentary forTeaching and Preaching; Westminster John Knox, Louis-ville, KY 1996) = Numeri (Strumenti; Claudiana, Torino2006).

L. SCHMIDT, Das 4. Buch Mose Numeri: Kapitel 10,11–36,13.Übersetzt und erklärt (ATD 7.2; Vandenhoeck & Ruprecht,Göttingen 2004).

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SV1106 Tecniche narrative nell’AT

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl seminario si propone di percorrere le varie tappe dell’anali-

si dei testi narrativi dell’AT: configurazione del testo a partiredell’esame delle forme verbali (discourse analysis); studi diprincipi basilari come storia/discorso, tempo, ecc.; analisidell’intreccio e del suo sviluppo; studio dei personaggi; dialogofra narratore e destinatario (lettore); prospettiva (focalizzazio-ne). Per ogni sessione saranno scelti testi ed esempi atti ad illu-strare le diverse fasi dell’analisi e, nel contempo, a mostrare ladiversità fra racconti provenienti da varie epoche e da vari am-bienti.

ObiettiviLo scopo del seminario è di introdurre ad un tipo particolare

di analisi dei racconti biblici che si è sviluppato nel mondo dilingua inglese negli ultimi venticinque anni e che è legato inparticolare ai nomi di R. Alter, M. Sternberg e J.P. Fokkelman.Il metodo si basa in gran parte sui principi della Nuova Critica(New Criticism).

Modalità di attuazioneSono previste dieci sessioni di 120 minuti ciascuna. Per la partecipazione al seminario, la conoscenza dell’inglese

è assolutamente indispensabile; una padronanza sufficientedell’italiano è anche necessaria per il lavoro comune durante lesessioni.

Un breve contributo scritto (2 o 3 pagine) sarà richiesto perogni seduta del seminario. Un breve esercizio scritto sarà ancherichiesto alla fine del seminario anche a coloro che fanno il se-minario senza lavoro scritto. Per chi sceglie il seminario «conlavoro scritto», il lavoro consiste in un elaborato di una ventinadi pagine su un testo non visto durante il seminario e scelto conl’accordo del professore. Nell’elaborato, si analizzerà il testoscelto secondo i principi spiegati durante il seminario, con unaccento particolare sull’analisi della trama. Lo stile e l’indole diquesto contributo saranno quelli di un articolo scientifico, quin-di sarà provvisto di note e di una bibliografia.

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BibliografiaR. ALTER, The Art of Biblical Narrative (Schocken Books, New

York 1981) [trad. ital.: L’arte della narrativa biblica (Biblio-teca biblica 4; Queriniana, Brescia 1990); trad. franc.: L’artde la narration biblique (Le livre et le rouleau 4; ÉditionsLessius, Bruxelles – Éditions du Cerf, Paris 1999)].

J.P. FOKKELMAN, Reading Biblical Narrative. An IntroductoryGuide (Westminster John Knox Press, Louisville, KY – DeoPublishing, Leiden 1999); [trad. franc.: Comment lire le ré-cit biblique. Une introduction pratique (Le Livre et le Rou-leau 13; Lessius, Bruxelles – Cerf, Paris 2002)].

D. MARGUERAT – Y. BOURQUIN, Pour lire les récits bibliques(Cerf, Paris – Labor et Fides, Genève – Novalis, Montréal1998) [trad. ingl.: How to Read Bible Stories. Translatedfrom the French by J. Bowden (SCM, London 1999); trad.spagn.: Cómo leer los relatos bíblicos. Iniciación al análisisnarrativo (Sal Terrae, Santander 2000); trad. ital.: Per leg-gere i racconti biblici. La Bibbia si racconta. Iniziazioneall’analisi narrativa (Borla, Roma 2001)].

H. SIMIAN-YOFRE (ed.), Metodologia dell’Antico Testamento(Studi biblici 25; Edizioni Dehoniane, Bologna 1994, 1997)[trad. portoghese: Metodologia do Antigo Testamento (Bíbli-ca Loyola 28; Ediçoes Loyola, São Paulo 2000)].

J.L. SKA, «Our Fathers Have Told Us». Introduction to the Anal-ysis of Hebrew Narratives (SubBib 13; PBI Press, Rome1990).

J.L. SKA – J.-P. SONNET – A. WÉNIN, L’analyse narrative desrécits de l’Ancien Testament (Cahiers Évangile 107; Le Cerf,Paris 1999); [trad. spagn.: Análisis narrativo de relatos delAntiguo Testamento (Cuadernos bíblicos 107; Verbo Divino,Estella [Navarra] 2001)].

M. STERNBERG, The Poetics of Biblical Narrative. IdeologicalLiterature and the Drama of Reading (Indiana Literary Bi-blical Series; Indiana UP, Bloomington, IN 1985).

Altri sussidi bibliografici saranno forniti nel corso del semi-nario.

ValutazioneI contributi saranno corretti e commentati dopo ogni sessione

del seminario. Si terrà conto della partecipazione durante lesedute, ma soprattutto del modo di affrontare i testi proposti e

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di applicare il metodo nei contributi scritti, in particolare quellofinale.

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SV1217 Iniziazione al metodo storico-critico

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: II – Lingua: italiano

DescrizioneIl seminario proporrà la lettura di tre tipi di difficoltà: dop-

pioni, testi compositi, inserzioni redazionali. Si mostrerà qualisono gli strumenti a disposizione dell’esegeta per risolvere cia-scun tipo di problema: determinazione delle fonti o redazioni,datazione relativa e assoluta dei testi, ecc., a partire dall’analisidello stile, del vocabolario e della coerenza del testo. Il paragonefra testo masoretico, testo della Settanta (LXX), testo del Penta-teuco samaritano e testi di Qumran farà parte integrante dellametodologia.

ObiettiviIl metodo storico-critico è uno dei metodi più adatti alla spie-

gazione dei testi antichi quali i testi biblici. Il suo scopo prima-rio è di cogliere il significato dei testi nel loro ambiente origina-rio. In parole semplici, esso tenta di capire quello che gli autorio editori intendevano comunicare ai loro primi destinatari. Que-sto significato è certamente essenziale per l’esegesi del testobiblico. Lo scopo principale del seminario è di dimostrare l’utili-tà del metodo storico-critico e di insegnare ad utilizzarlo in mo-do appropriato.

Modalità di attuazioneSono previste dieci sessioni di 120 minuti ciascuna.La conoscenza dell’inglese è indispensabile. Una buona cono-

scenza dell’italiano è anche richiesta per la partecipazione atti-va alle sessioni.

La partecipazione al seminario comporta una preparazionescritta per ogni seduta (2-3 pagine). Un breve contributo scrittosarà richiesto alla fine del seminario anche a coloro che fanno ilseminario senza lavoro scritto.

Chi sceglie il seminario «con lavoro scritto» avrà a disposizio-

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ne una lista di testi da studiare e farà la sua scelta con l’accordodel professore. Si richiederà, per questo lavoro scritto, di appli-care la metodologia spiegata durante il seminario. Il lavoroscritto sarà di una lunghezza di 20 pagine circa. Lo stile saràquello di un articolo scientifico (note, bibliografia, ecc.).

BibliografiaG. ADAM – O. KAISER – ET AL., Einführung in die exegetischen

Methoden (Gerd Mohn, Gütersloh 2000).J. BARTON, Reading the Old Testament: Method in Biblical

Study (Darton, Longman & Todd, London 1984, 21996).P. GUILLEMETTE – M. BRISBOIS, Introduction aux méthodes

historico-critiques (Héritage et Projets 35; Fides, Montréal1987) [trad. ital.: Introduzione ai metodi storico-critici.Trad. di C. Valentino (Borla, Roma 1990)].

J. ROGERSON (ed.), Beginning Old Testament Study (SPCK,London 1983; 21998).

H. SIMIAN-YOFRE, ed., Metodologia dell’Antico Testamento (Stu-di biblici 25; Edizioni Dehoniane, Bologna 1994, 1997)[trad. portoghese: Metodologia do Antigo Testamento (Bíbli-ca Loyola 28; Ediçoes Loyola, São Paulo 2000)].

O.H. STECK, Exegese des Alten Testaments. Leitfaden der Metho-dik. Ein Arbeitsbuch für Proseminare, Seminare und Vor-lesungen (Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 121989)[trad. ingl.: Old Testament Exegesis: A Guide to the Metho-dology (SBL Resources for Biblical Study 39; ScholarsPress, Atlanta, GA 1995, 21998)].

H. UTZSCHNEIDER – S.A. NITSCHE, Arbeitsbuch literaturwissen-schaftliche Bibelauslegung. Eine Methodenlehre zur Exegesedes Alten Testaments (Ch. Kaiser/Gütersloher Verlag,Gütersloh 2001).

Altri sussidi saranno consigliati o forniti durante le sessionidel seminario.

ValutazioneI diversi contributi scritti saranno corretti e commentati do-

po ogni sessione. Si terrà conto della partecipazione attiva du-rante le sedute, ma soprattutto dei lavori scritti, in particolaredel lavoro finale.

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STOCK Klemens, S.J. [F.B.]

IN2104 Introduzione speciale ai Sinottici

Introduzione NT – Semestre: I – Lingua: italiano

DescrizioneIl corso presuppone per i tre vangeli sinottici la conoscenza

dei dati classici di una introduzione: contenuto, struttura, auto-re, tempo e luogo di origine, primi destinatari e fonti dell’opera;inoltre è richiesta una informazione di base sul problema sinot-tico e sui diversi tentativi di risolverlo. Il corso si concentra sulcontenuto dei tre vangeli, come lo hanno organizzato e qualisono i loro interessi specifici. Prescindendo da una determinatateoria sinottica prendiamo come punto di riferimento il vangelodi Marco. Cerchiamo a individuare più dettagliatamente la suastruttura e il collegamento interno delle sue pericopi e sezioni.Poi, in una lettura sinottica, tentiamo a verificare le imposta-zioni e gli orientamenti specifici di Matteo e di Luca.

ObiettiviAlla conoscenza dei dati generali per i tre primi vangeli va

aggiunta una approfondita informazione sui loro contenuti euna fondata sensibilità per il carattere proprio di ciascuno diessi.

Modalità di insegnamento: Lezioni frontali

BibliografiaTutti sono tenuti a leggere i capitoli sui vangeli sinottici e sul

problema sinottico in una delle seguenti introduzioni:R.E. BROWN, Introduction to the New Testament (New York

1997) [disponibile anche in italiano].W.G. KÜMMEL, Einleitung in das Neue Testament (Heidelberg

211983) [disponibile anche in inglese].A. WIKENHAUSER – J. SCHMID, Einleitung in das Neue Testa-

ment (Freiburg 61973) [disponibile anche italiano e spagno-lo].

Per l’approfondimento delle conoscenze serve come testo dibase:K. STOCK, Marco. Commento contestuale al secondo vangelo (Ro-

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ma 22006)Durante il corso saranno date ulteriori indicazioni bibliogra-

fiche.

Esame Sarà scritto per tutti, durerà 90 minuti e può esser effettuatoin francese, inglese, italiano spagnolo, tedesco. Si può utilizzaresolo il testo greco del Nuovo Testamento. Sarà verificata la co-noscenza dei dati generali di introduzione e la capacità di tenerconto del carattere specifico di ogni vangelo

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EN2215 Racconti della passione nei Sinottici (I parte)

Esegesi NT – Semestre: II – lingua: italiano

DescrizioneSarà spiegata la prima parte dei racconti sinottici della Pas-

sione di Gesù: Mt 26; Mc 14; Lc 22. Si prende in considerazioneogni vangelo in se stesso con particolare attenzione alla conca-tenazione dei singoli temi e avvenimenti e al modo specifico dipresentarli da parte del rispettivo evangelista.

Si presuppone la lettura della spiegazione di tutta la passio-ne (Mt 26–27; Mc 14–15; Lc 22–23) in uno dei commentari chevengono indicati; anche viene richiesto di leggere Gv 18–19.

ObiettivoSi cerca a presentare una precisa e dettagliata esegesi di al-

cuni testi evangelici e di rendere consapevoli dell’orientamentocaratteristico di ogni evangelista.

Modalità di insegnamento Lezioni frontali. Saranno date dispense.

BibliografiaSi consigliano i seguenti commentari, in diverse lingue Mt: P. BONNARD; M.-J. LAGRANGE; W.D. DAVIES – D.C. ALLI-

SON; R.H. GUNDRY; D.A. HAGNER; R.FABRIS; S. GRASSO;J. GNILKA, U. LUZ; A. SAND.

Mc: M.-J. LAGRANGE; P. LAMARCHE; S.LÉGASSE; R.H. GUNDRY;

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V. TAYLOR; K. STOCK; J. ERNST, J. GNILKA, R. PESCH. Lc: M.-J. LAGRANGE; J. RADERMAKERS; J. FITZMYER, I.H. MAR-

SHALL; J. NOLLAND; S. GRASSO; F. BOVON, J. ERNST, H.SCHÜRMANN.

Durante le lezioni si daranno ulteriori indicazioni bibliografi-che.

Esame Sarà scritto per tutti, durerà 90 minuti e può esser effettuatoin francese, inglese, italiano spagnolo, tedesco. Si può utilizzaresolo il testo greco del Nuovo Testamento. Sarà verificata la co-noscenza dei contenuti principali della lettura presupposta e sichiede la spiegazione di uno dei testi trattati.

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SN2108 Studio di un testo sinottico

Seminario con o senza lavoro scrittoSemestre: I – lingua: italiano

DescrizioneNel seminario si esercitano le operazioni di base per lo studio

di un testo sinottico. Si adoperano i criteri per la delimitazionee la segmentazione di una pericope e si indagano i problemi dicritica testuale. Si fa una analisi morfologica e sintattica e sistudia la semantica del vocabolario, la forma e i rapporti con ilcontesto. Si riflette sul carattere storico del racconto. L’oggettodi studio è sempre la stessa pericope sinottica.

ObiettivoSi cerca ad acquistare una prima pratica nelle operazioni di

base che sono necessarie per uno studio sistematico di una peri-cope sinottica.

ModalitàPer avere un orientamento generale nel campo dell’esegesi

biblica e uno sfondo per i suindicati esercizi tutti devono legge-re: PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione dellaBibbia nella Chiesa (Città del Vaticano 1993) in diverse lingue.

Si prevedono otto incontri, ciascuno di 120 minuti. Il numero

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massimo è limitato a sedici partecipanti. Per ogni seduta sichiede la preparazione scritta di un punto anteriormente indi-cato.

Bibliografia W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento (Bologna 1989)

[disponibile in diverse lingue].G. FISCHER, Wege in die Bibel (Stuttgart 2000).J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study of

Scripture (Roma 31990).H. ZIMMERMANN, Neutestamentliche Methodenlehre, 7 ed. (Stutt-

gart 1982).

ValutazioneSeminario senza lavoro scritto: Si tiene conto degli elaborati

per la preparazione delle sedute e della partecipazione alle di-scussioni.

Seminario con lavoro scritto: Si chiede lo studio di una peri-cope, presa da uno dei tre vangeli sinottici e scelta con il con-senso del moderatore, in un elaborato di 30-40 pagine.

DESCRIZIONE DEI CORSIDEL PROGRAMMA PIB – HEBREW UNIVERSITY

(cfr. sopra, p. 18)

01599 The Narrtives of Ruth

Prof. Dr. Ed GREENSTEIN3 hours weekly – Thursdays – 14:30-17:00

The story of Ruth is a literary gem with a great deal of lin-guistic interest as well. It is written in a classical Hebrew stylewith a number of interesting peculiarities. We will read thenarrative of Ruth, laying emphasis on the analysis of its He-brew language--forms, expressions, style, and discoursefeatures, as well as on the literary conventions we encounter init. Diverse interpretations of the text will be discussed.

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01593 Biblical Hebrew

Prof. Dr. Yochanan BREUER 3 hours weekly – Tuesdays – 11:30-14:00

This course is designed for advanced students who have pre-viously taken a basic course in Biblical Hebrew and who arefamiliar with the material included in one of the introductorytexts, e.g., T. Lambdin.

The course utilizes the students’ knowledge in order to delvedeeper into linguistic problems which they have previously en-countered, e.g., noun declension and verb conjugation. Thecourse will also deal with new problems such as phonetic dis-placement, vowel development, the ancient feminine mor-pheme, development of verb tenses, remnants of ancient conju-gations, semantic structure of the conjugations, etymology ofvarious particles and nomenclature, uses of tenses, relative sen-tences transformation, etc.

The linguistic analysis is pursued by the diachronic method(which is essentially different from the synchronic method tra-ditionally used in basic grammar books). The historical develop-ment of each linguistic form or structure is discussed, some-times via a linguistic comparison to other classical Semitic lan-guages. A thorough survey of Biblical Hebrew Syntax will beoffered.

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Some of the sessions are devoted to theoretical questions, butmore often the issues are learned through textual reading,along with constant biblical references. Some of the first ses-sions will be devoted to getting acquainted with the referencebooks (see bibliography below).

Students are required to make class presentations, demon-strating independent effort and effective application of refer-ence sources.

Students are required to prepare approximately 15 verses foreach session. During the course of the semester, they will beasked to submit written exercises. The final exam will consist oftwo types of texts: seen and unseen.

Texts for class reading:1) Genesis, chs. 1 and 29 (as an example of the language ofprose and narrative);2) Exodus, ch. 15 (as an example of classical poetry);3) Numbers, chs. 15,16,17;4) Deuteronomy, chs. 6–10;5) 2 Samuel, ch.16, v.14 – ch.17, v.23;6) 1 Kings, ch.3, v.16-28;7) Isaiah, chs. 1–6;8) 1 Chronicles, ch. II (as an example of the language of theSecond Temple), in comparison with 2 Samuel, ch. 5.

BibliographyGesenius Hebrew Grammar (edited and enlarged by E.

KAUTZSCH; English edition by A.E. COWLEY) (Oxford 1976).H. BAUER – P. LEANDER, Historische Grammatik der hebräi-

schen Sprache des Alten Testaments, 3 vols. (Halle 1918-1922).

G. BERGSTRAESSER, Hebräische Grammatik, mit Benutzung dervon E. Kautsch bearbeiten 28. Auflage von Wilhelm Gese-nius hebräischer Grammatik, I-III (Leipzig 1918-1929).

P. JOÜON, Grammaire de l’hébreu biblique (Rome 1923).P. JOÜON – T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew, 2 vols.

(Roma 1990/91).A. BENDAVID, Parallels in the Bible (Carta; Jerusalem 1969).A. KROPAT, Die Syntax des Authors der Chronik (1909).L. KOEHLER – W. BAUMGARTNER, Lexicon in Veteris Testamenti

Libros (1953).

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F. BROWN – S.R. DRIVER – C.A. BRIGGS, A Hebrew and EnglishLexicon of the Old Testament, based on the lexicon of Wil-liam Gesenius (Oxford 1907 [1977]).

E.Y. KUTSCHER, A History of the Hebrew Language (Jerusalem– Leiden 1982).

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01598 The History of Hebrew Language During the Firstand Second Temple Periods

Prof. Steve FASSBERGTuesdays – 14:30-17:00

This course will survey the development of the Hebrew lan-guage from its earliest attestetations through the end of theTannaitic Period. The development of the language will be stud-ied through the reading of archaic biblical poems (e.g., Gen 49,Exod 15, Num 23-24, Deut 32-33, Judg 5), classical biblicaltexts (e.g., the Pentateuch and Former Prophets), late biblicaltexts (e.g., Ezra, Nehemiah, 1st and 2nd Chronicles), epigraphicmaterial (the entire corpus of Hebrew inscriptions - from boththe First and Second Temple Periods, e.g., Gezer, Samaria,Arad, Siloam, Lachish, Bar Kochva letters), the Dead SeaScrolls (e.g., 1QIsa, 1QS), Ben Sira, and selections from theMishna. Attention will be paid to salient linguistic phenomenaof the different periods.

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01591 Chapters in the Archaeology of Jerusalem in OldTestament Times

Dr. Gabriel BARKAYWednesdays – 14:30-17:00

A selection of problems in Jerusalem’s early history, from itsbeginning as a permanent settlement, through its earliest ur-ban development (4th to 2nd millennia B.C.E.). The course willcover Canaanite, Jebusite, Israelite and Judahite rule of thecity. The focus will be on the archaeological date, and its con-nections with the written sources biblical and extra-biblical.

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N.B.: Dr. Barkay’s course will be completed with about 10 tourson Wednesdays mornings, between 9:00-12:00

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01592 Hebrew Reading and Introduction to Jewish Tra-dition

Mr. Amitai BAR-KOLTuesdays – 8:00-9:30 – at P.B.I. in Jerusalem – optional

Goals relating to reading the Bible in the original Hebrew:1) To accustom the students to correct and fluent reading of theHebrew sources;2) To strengthen the students’ understanding of the Hebrewtexts by means of the cantillation marks, phonetics, syntax,morphology, and comprehension.The cantillation marks serve two principal functions:

a) They facilitate proper pronunciation of the words, thuspromoting understanding of such linguistic aspects as verbroots and structures, noun forms, and meaning.

b) They help clarify the syntactical structure of the versesand their relation to meaning.

During the course, the students improve their skills in read-ing and comprehending the Biblical texts included in their cur-riculum and deepen their understanding of various aspects ofform and content. Each class includes both reading practice anddiscussion of the various linguistic aspects of the text. The prac-tical skills developed in the guided reading course contributeboth directly and indirectly to the theoretical material studiedin the Biblical Hebrew course.

Issues arising from the readings which relate to aspects ofpost-biblical Jewish tradition will be explored as well. In con-nection with these discussions, and in order to gain acquain-tance with Israeli and Jewish life, a number of field trips willbe scheduled.

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JERRN3 Sfondo storico, letterario e teologico del NuovoTestamento

Prof. Giuseppe DI LUCCIO, S.J.

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Il corso ha luogo presso il Pontificio Istituto Biblico

Obiettivi e contenutoLo scopo del corso è studiare il contesto storico, letterario e

teologico del Nuovo Testamento. Verranno presi in esame branidei Vangeli sinottici, dell’Epistolario Paolino e dell’Apocalisse diGiovanni e studiati alla luce degli scritti intertestamentari, inmodo particolare dei targumim aramaici. Il corso include un viaggio in Galilea, alcune escursioni neldeserto di Giuda e una introduzione a Gerusalemme.

ValutazioneLa data e la modalità dell’esame verranno concordate all’ini-

zio del corso.

Bibliografia J.A. FITZMYER, The Semitic Background of the New Testament.

Combined Edition of «Essays on the Semitic Background ofthe New Testament» and «A Wandering Aramean: Collec-ted Aramaic Essays» (Livonia, Michigan 1997).

M. HENGEL, Judaism and Hellenism (London 1974).E. LEVINE, The Aramaic Version of the Bible. Content and Con-

text. BZAW 174 (Berlin, New York 1988).E. SCHÜRER, E., The History of the Jewish People in the Age of

Jesus Christ (edd. G. Vermes, F. Millar, M. Black) (Edin-burgh 1973; 1979; 1986; 1987).

B. WITHERINGTON, New Testament History. A Narrative Account(Grand Rapids, MI 2001).

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JERGA4 New Testament Greek, A

Prof. Maurice GILBERT, S.J.Il corso ha luogo presso il Pontificio Istituto Biblico

DescriptionAccurate reading of the Greek text of the 1st Epistle of Paul

to the Corinthians, with emphasis on philological, syntactic andtextual criticism questions.

Explanation of the main chapters of the New Testament

Pontificio Istituto Biblico – Corsi e seminari 2006-07

Greek syntax: particles, participle, conditional, consecutive andfinal clauses, verbal aspect and tenses, moods in main orindependant clauses, cases.

ObjectivesHaving succeeded in the propaedeutic course on morphology

and vocabulary, students need to improve their knowledge witha more difficult text and with the study of the Greek New Tes-tament syntax. They also need to increase their vocabulary.

Method of InstructionThere will be ten sessions of two full hours once a week. Dur-

ing the first hour, one or two chapters of the Greek text will beread and explained: each student, one after the other, will readaloud one verse and translate it; then some necessary explana-tions of this verse will be given by the teacher. During the sec-ond hour, one chapter of the grammar will be explained on thebasis of a short syllabus, presenting also some examples. Theseexamples wil be read and translated by students. This interac-tive method requires of the students a serious preparation be-fore attending the course.

BibliographyRequired for personal use:K. ALAND – AL., The Greek New Testament (United Bible Societ-

ies, Stuttgart 41994) or NESTLE – ALAND, Novum Testa-mentum Graece (Deutsche Bibelstiftung, Stuttgart 1993).

M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of theGreek New Testament (PIB, Rome 1981).

M. ZERWICK, Biblical Greek (PIB, Rome 1963, 72001).

Recommended, on reserve for consultation in the Library:B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testa-

ment (United Bible Societies, Stuttgart 21994).F. BLASS – A. DEBRUNNER, A Greek Grammar of the New Testa-

ment (University of Chicago Press, 1961), and other gram-mars.

W.F. ARNDT – F.W. GINGRICH, A Greek-English Lexicon of theNew Testament and Other Early Christian Literature (Uni-versity of Chicago Press, 1979), and others dictionaries.

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Scientific Commentaries on the 1st Corinthians.

EvaluationThree quizzes will be done during the semester, at the end of

which there will be a written exam.

CORSO ESTIVO DI ARCHEOLOGIA IN TERRA SANTA

Grazie alla collaborazione dello Studium Biblicum Franci-scanum di Gerusalemme viene offerta agli studenti la possibili-tà di seguire in Terra Santa il corso di «Archeologia e geografiabiblica» prescritto nel curriculum.

Professori: RR.PP. Pietro KASWALDER,O.F.M. ed Eugenio ALLIA-TA, O.F.M.Lingua: italianaPeriodo: 4–26 settembreSede: Pontifical Biblical Institute (Jerusalem)

Il corso prevede una serie di lezioni (geografia e archeologiabiblica dell’AT e del NT) e una serie di escursioni ai siti biblici.Lezioni:– 4 ore di geografia biblica [P. Kaswalder]– 7 ore di archeologia biblica (dal periodo neolitico al Ferro II)

[P. Kaswalder]– 10 ore di archeologia biblica (dal periodo ellenistico al bizan-

tino [P. Alliata]Escursioni e visite:1. Gerico, Qumran, Eyn Geddi, Masada (il mar Morto);2. Besth Shemesh, Lachish, Asqelon (la Shefelah);3. Shiloh, Sichem, Sebastyeh (la Samaria);4. Afek e Cesarea Marittima (pianura di Sharon);5. Beersheva e Tell Arad (il Negev);6. Visita in Galilea e Golan (almeno 4 giorni);7. Due giornate per Gerusalemme dell’Antico e del Nuovo Te-

stamento;8. Due giornate per Ayn Karem, Betlemme, Monte degli Olivi e

Betania (le visite a Gerusalemme e dintorni si effettuano nelpomeriggio);

9. Visite ai principali Musei di Gerusalemme: Israel Museum,Rockfeller Museum, HU College, e Museo dello SBF.

Guide di Israele e BibliografiaOgni studente deve procurarsi prima della partenza per

Israele una Guida di Israele (o Guida di Terra Santa) nella pro-pria lingua materna. A Gerusalemme si trovano solo le guide ininglese e qualcuna in italiano. – Per la geografia il testo base è quello di P. A. KASWALDER,

Onomastica biblica. Fonti scritte e ricerca archeologica, Fran-

ciscan Printing Press, Jerusalem 2002, 544 pp.; 24 mappe;$ 25.

Altri testi utili: A. MAZAR, Archaeology of the Land of the Bible, 10,000-586

B.C.E., New York 1990. V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia Biblica, Brescia 1991

(originale tedesco 1986; con una traduzione inglese). – Per il corso di E. Alliata: sono valide le dispense che offre il

professore.

Alcune suggerimenti per le Guide: D. BALDI, Guida di Terra Santa, Jerusalem 1954 (fuori stampa).

La Guida di Terra Santa di D. Baldi è stata rivista e da B.Bagatti (1961) e V. Corbo (1973) (fuori stampa). Recente-mente è stata riedita dopo un adeguato aggiornamento, daC. BARATTO (a cura di), Guida di Terra Santa, Gerusalem-me – Milano 1999.

G. RAVASI, La Terra promessa. Guida storica archeologica e bi-blica della Palestina, Milano 1983.

F. DÍEZ FERNÁNDEZ, Guía de Tierra Santa. Historia. Arqueolog-ía. Biblia, Madrid 1993.

J. BRIEND, Guide de Terre Sainte, Jerusalem 1996. P. ACQUISTAPACE, Guida biblica e turistica della Terra Santa,

Milano 1992. J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeolo-

gica, Bologna 1996 (versione in francese e in inglese).

Numero massimo dei partecipanti: 35 (trentacinque).