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  • Letteratura italiana Einaudi

    Canti

    di Giacomo Leopardi

  • Edizione di riferimento:Rizzoli, Milano 1974

    Letteratura italiana Einaudi

  • I AllItalia 1II Sopra il monumento di Dante [...] 5III Ad Angelo Mai [...] 11IV Nelle nozze della sorella Paolina 17V A un vincitore nel pallone 20VI Bruto minore 22VII Alla primavera o delle favole antiche 26VIII Inno ai patriarchi [...] 39IX Ultimo canto di Saffo 33X Il primo amore 36XI Il passero solitario 39XII Linfinito 41XIII La sera del d di festa 42XIV Alla luna 44XV Il sogno 45XVI La vita solitaria 48XVII Consalvo 52XVIII Alla sua donna 57XIX Al conte Carlo Pepoli 59XX Il Risorgimento 64XXI A Silvia 69XXII Le ricordanze 71XXIII Canto notturno di un pastore errante

    dellAsia 76XXIV La quiete dopo la tempesta 81XXV Il sabato del villaggio 83XXVI Il pensiero dominante 85XXVII Amore e morte 90XXVIII A se stesso 94XXIX Aspasia 95

    Sommario

    Letteratura italiana Einaudi

  • XXX Sopra un bassorilievo antico [...] 99XXXI Sopra il ritratto di una bella donna [...] 103XXXII Palinodia al marchese Gino Capponi 105XXXIII Il tramonto della luna 113XXXIV La ginestra o il fiore del deserto 115XXXV Imitazione 124XXXVI Scherzo 125XXXVII Frammento 126XXXVIII Frammento 128XXXIX Frammento 129XL Frammento dal greco di Simonide 132XLI Frammento dello stesso 133

    Sommario

    ivLetteratura italiana Einaudi

  • 1Letteratura italiana Einaudi

    IALLITALIA

    O patria mia, vedo le mura e gli archiE le colonne e i simulacri e lermeTorri degli avi nostri,Ma la gloria non vedo,Non vedo il lauro e il ferro onderan carchi 5I nostri padri antichi. Or fatta inerme,Nuda la fronte e nudo il petto mostri.Oim quante ferite,Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,Formosissima donna! Io chiedo al cielo 10E al mondo: dite dite;Chi la ridusse a tale? E questo peggio,Che di catene ha carche ambe le braccia;S che sparte le chiome e senza veloSiede in terra negletta e sconsolata, 15Nascondendo la facciaTra le ginocchia, e piange.Piangi, che ben hai donde, Italia mia,Le genti a vincer nata

    E nella fausta sorte e nella ria. 20Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,Mai non potrebbe il piantoAdeguarsi al tuo danno ed allo scorno;Che fosti donna, or sei povera ancella.Chi di te parla o scrive, 25Che, rimembrando il tuo passato vanto,Non dica: gi fu grande, or non quella?Perch, perch? dov la forza antica,Dove larmi e il valore e la costanza?Chi ti discinse il brando? 30Chi ti trad? qual arte o qual faticaO qual tanta possanza

  • Giacomo Leopardi - Canti

    Valse a spogliarti il manto e lauree bende?Come cadesti o quandoDa tanta altezza in cos basso loco? 35Nessun pugna per te? non ti difendeNessun de tuoi? Larmi, qua larmi: io soloCombatter, procomber sol io.Dammi, o ciel, che sia foco

    Aglitalici petti il sangue mio. 40Dove sono i tuoi figli? Odo suon darmiE di carri e di voci e di timballi:In estranie contradePugnano i tuoi figliuoli.Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi, 45Un fluttuar di fanti e di cavalli,E fumo e polve, e luccicar di spadeCome tra nebbia lampi.N ti conforti? e i tremebondi lumiPiegar non soffri al dubitoso evento? 50A che pugna in quei campiLitala gioventude? O numi, o numi:Pugnan per altra terra itali acciari.Oh misero colui che in guerra spento,Non per li patrii lidi e per la pia 55Consorte e i figli cari,Ma da nemici altruiPer altra gente, e non pu dir morendo:Alma terra natia,

    La vita che mi desti ecco ti rendo. 60Oh venturose e care e benedetteLantiche et, che a mortePer la patria correan le genti a squadre;E voi sempre onorate e gloriose,O tessaliche strette, 65Dove la Persia e il fato assai men forteFu di pochalme franche e generose!Io credo che le piante e i sassi e londa

    2Letteratura italiana Einaudi

  • E le montagne vostre al passeggereCon indistinta voce 70Narrin siccome tutta quella spondaCoprr le invitte schiereDe corpi challa Grecia eran devoti.Allor, vile e feroce,Serse per lEllesponto si fuggia, 75Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;E sul colle dAntela, ove morendoSi sottrasse da morte il santo stuolo,Simonide salia,

    Guardando letra e la marina e il suolo. 80E di lacrime sparso ambe le guance,E il petto ansante, e vacillante il piede,Toglieasi in man la lira:Beatissimi voi,Choffriste il petto alle nemiche lance 85Per amor di costei chal Sol vi diede;Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira.Nellarmi e ne perigliQual tanto amor le giovanette menti,Qual nellacerbo fato amor vi trasse? 90Come s lieta, o figli,Lora estrema vi parve, onde ridentiCorreste al passo lacrimoso e duro?Parea cha danza e non a morte andasseCiascun de vostri, o a splendido convito: 95Ma vattendea lo scuroTartaro, e londa morta;N le spose vi foro o i figli accantoQuando su laspro lito

    Senza baci moriste e senza pianto. 100Ma non senza de Persi orrida penaEd immortale angoscia.Come lion di tori entro una mandraOr salta a quello in tergo e s gli scava

    Giacomo Leopardi - Canti

    3Letteratura italiana Einaudi

  • Giacomo Leopardi - Canti

    Con le zanne la schiena, 105Or questo fianco addenta or quella cosciaTal fra le Perse torme infuriavaLira de greci petti e la virtute.Ve cavalli supini e cavalieri;Vedi intralciare ai vinti 110La fuga i carri e le tende caduteE correr fra primieriPallido e scapigliato esso tiranno;Ve come infusi e tintiDel barbarico sangue i greci eroi, 115Cagione ai Persi dinfinito affanno,A poco a poco vinti dalle piaghe,Lun sopra laltro cade. Oh viva, oh viva:Beatissimi voi

    Mentre nel mondo si favelli o scriva. 120Prima divelte, in mar precipitando,Spente nellimo strideran le stelle,Che la memoria e il vostroAmor trascorra o scemi.La vostra tomba unara; e qua mostrando 125Verran le madri ai parvoli le belleOrme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,O benedetti, al suolo,E bacio questi sassi e queste zolle,Che fien lodate e chiare eternamente 130Dalluno allaltro polo.Deh fossio pur con voi qui sotto, e molleFosse del sangue mio questalma terra.Che se il fato diverso, e non consenteChio per la Grecia i moribondi lumi 135Chiuda prostrato in guerra,Cos la verecondaFama del vostro vate appo i futuriPossa, volendo i numi,Tanto durar quanto la vostra duri. 140

    4Letteratura italiana Einaudi

  • IISOPRA IL MONUMENTO DI DANTE

    CHE SI PREPARAVA IN FIRENZE

    Perch le nostre gentiPace sotto le bianche ali raccolga,Non fien da lacci sciolteDellantico sopor litale mentiSai patrii esempi della prisca etade 5Questa terra fatal non si rivolga.O Italia, a cor ti stiaFar ai passati onor; che daltrettaliOggi vedove son le tue contrade,N v chi donorar ti si convegna. 10Volgiti indietro, e guarda, o patria mia,Quella schiera infinita dimmortali,E piangi e di te stessa ti disdegna;Che senza sdegno omai la doglia stolta:Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti, 15E ti punga una volta

    Pensier degli avi nostri e de nepoti.Daria e dingegno e di parlar diversoPer lo toscano suol cercando giaLospite desioso 20Dove giaccia colui per lo cui versoIl meonio cantor non pi solo.Ed, oh vergogna! udiaChe non che il cener freddo e lossa nudeGiaccian esuli ancora 25Dopo il funereo d sottaltro suolo,Ma non sorgea dentro a tue mura un sasso,Firenze, a quello per la cui virtudeTutto il mondo tonora.Oh voi pietosi, onde s tristo e basso 30Obbrobrio laver nostro paese!

    Giacomo Leopardi - Canti

    5Letteratura italiana Einaudi

  • Giacomo Leopardi - Canti

    Bellopra hai tolta e di chamor ti rende,Schiera prode e cortese,

    Qualunque petto amor dItalia accende.Amor dItalia, o cari, 35Amor di questa misera vi sproni,Ver cui pietade mortaIn ogni petto omai, perci che amariGiorni dopo il seren dato nha il cielo.Spirti vaggiunga e vostra opra coroni 40Misericordia, o figli,E duolo e sdegno di cotanto affannoOnde bagna costei le guance e il velo.Ma voi di quale ornar parola o cantoSi debbe, a cui non pur cure o consigli, 45Ma dellingegno e della man darannoI sensi e le virtudi eterno vantoOprate e mostre nella dolce impresa?Quali a voi note invio, s che nel core,S che nellalma accesa 50

    Nova favilla indurre abbian valore?Voi spirer laltissimo subbietto,Ed acri punte premeravvi al seno.Chi dir londa e il turboDel furor vostro e dellimmenso affetto? 55Chi pinger lattonito sembiante?Chi degli occhi il baleno?Qual pu voce mortal celeste cosaAgguagliar figurando?Lunge sia, lunge alma profana. Oh quante 60Lacrime al nobil sasso Italia serba!Come cadr? come dal tempo rosaFia vostra gloria o quando?Voi, di chil nostro mal si disacerba,Sempre vivete, o care arti divine, 65Conforto a nostra sventurata gente,Fra litale ruine

    6Letteratura italiana Einaudi

  • Glitali pregi a celebrare intente.Ecco voglioso anchioAd onorar nostra dolente madre 70Porto quel che mi lice,E mesco allopra vostra il canto mio,Sedendo u vostro ferro i marmi avviva.O delletrusco metro inclito padre,Se di cosa terrena, 75Se di costei che tanto alto locastiQualche novella ai vostri lidi arriva,io so ben che per te gioia non senti,Che saldi men che cera e men charena,Verso la fama che di te lasciasti, 80Son bronzi e marmi; e dalle nostre mentiSe mai cadesti ancor, sunqua cadrai,Cresca, se crescer pu, nostra sciaura,E in sempiterni guai

    Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura. 85Ma non per te; per questa ti rallegriPovera patria tua, sunqua lesempioDegli avi e de parentiPonga ne figli sonnacchiosi ed egriTanto valor che un tratto alzino il viso. 90Ahi, da che lungo scempioVedi afflitta costei, che s meschinaTe salutava alloraChe di novo salisti al paradiso!Oggi ridotta s che a quel che vedi, 95Fu fortunata allor donna e reina.Tal miseria laccoraQual tu forse mirando a te non credi.Taccio gli altri nemici e laltre doglie;Ma non la pi recente e la pi fera, 100Per cui presso alle soglie

    Vide la patria tua lultima sera.Beato te che il fato

    Giacomo Leopardi - Canti

    7Letteratur