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cannabis le guide di

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cannabis

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di

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Il Progetto Unità di Prevenzione, promosso dal Comune diReggio Emilia - Assessorato Servizi e Opportunità - realizzato incollaborazione con l’associazione Papa Giovanni XXIII, in cinqueanni di attività ha incontrato circa 40.000 tra ragazze e ragazzi.Probabilmente abbiamo già parlato anche con te.Nelle discoteche di Reggio e provincia, ma anche nellebirrerie, nei clubs, nei circoli giovanili. Ai concerti, alle feste,nelle piazze. Forse sarai transitato nei nostri spazi “chillout”, avrai già incontrato i nostri operatori, avrai apprezzato,speriamo, il nostro materiale d’informazione. Dall’incontroquasi quotidiano con te anche noi abbiamo imparatomolto. Ad ascoltarti, a comprendere le tue domande e ledifficoltà. A volte abbiamo condiviso la tua gioia.Da questa esperienza, e soprattutto dalle tue richieste e conil tuo contributo è nata l’idea di rendere disponibile unamaggiore qualità d’informazione sulle sostanze illecite piùpresenti nella nostra realtà. Ecco, quindi, le guide di UP.Ci abbiamo messo tutto quello che sapevamo: la storia,gli effetti, un po’ di indicazioni. Abbiamo anche, insiemeall’Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura di ReggioEmilia - Nucleo Operativo Tossicodipendenze e al Comandodella Polizia Municipale di Reggio Emilia - inseritoinformazioni legali. Perchè tu sappia che comunque ilpossesso di alcune sostanze è un illecito, ma allo stessotempo sappia che fare se ti fermano. Crediamo, soprattutto,che più cose conosci sulla droga e dintorni, meglio ti potraiproteggere. Come al solito non ti diciamo cosa fare, comecomportarti; ci basta sapere che sai.

Buona lettura.

presentazione

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cos’è

La Cannabis Sativa Linneus conosciuta in botanica èdistinguibile in diverse varietà, tra cui Cannabis Sativa eIndica. E’ una pianta annuale e dioica (esistono sia piantemaschili che femminili) che appartiene alla famiglia delleCannabinacee.La Cannabis cresce benenelle zone sub tropicali;Africa del nord, Asia sudorientale, Medio Orien-te, America Latina, Gia-maica, Hawai, Californiasono tra i maggioriproduttori al mondo.Nella canapa esistonodiversi principi attivi ocannabinoidi, la cuiconcentrazione è mag-giore nella resina delle infiorescenze femminili.I principi attivi individuati sono: Cannabigerolo, Cannabi-cromene (leggermente psicoattivo), Cannabidiolo e Tetrai-drocannabinolo (psicoattivi). Gli effetti psicoattivi prodottivariano in base alla concentrazione dei vari principi attivied alle loro sinergie. Il principio attivo più conosciuto è il

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Foglie di Cannabis Sativa e Indica

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rimane quello ricreativo, diretto acoglierne gli effetti psicoattivi. Dallepiante di canapa (femmina) si pos-sono ottenere: marijuana (foglie efiori), hashish (resina) e olio dihashish. Simili prodotti possonoessere fumati o utilizzati per prepa-rare cibi e bevande dagli effettipsicoattivi. Nella pianta di cannabis, il contenuto di THCdipende da molti fattori (ad esempio il clima, il luogo e letecniche di coltivazione). I cannabinoidi, inoltre, sonosoggetti ad ossidazione.Il contenuto di THC, è generalmente superiore per l’hashishche per la marijuana. La marijuana presente sui mercatieuropei contiene in media dal 3 al 5% di THC, l’hashishtra il 7 e il 14%, ma entrambi, in base alla tecnica con cuisono lavorati ed alle altre sostanze con cui vengono mescolati(tagliati) prima della vendita, possono avere concentrazionidi THC maggiori o inferiori. L’olio di hashish contiene dal20 al 50% di THC. La vendita ed il possesso, oltre certequantità, dei prodotti psicoattivi della cannabis sono illegali,perciò il mercato nero si è impossessato di gran parte diquesto commercio.

Pianta di Canapa (femmina)Pianta di Canapa (maschio)

Delta-nove-tetraidrocannabinolo (THC).In ambito agricolo è consentita la coltivazione di piante dicannabis a basso contenuto di THC (inferiore allo 0,5%).La canapa è una pianta utilizzabile in tutte le sue parti e

per questo estremamenteversatile (sativa significa ap-punto “utile”).I semi di canapa hanno unaltissimo valore proteico esono quindi molto nutrienti.Dai semi si possono ottenereolii (da usare in cucina, neimassaggi e nella cura delcorpo, per le vernici, per la

lubrificazione di motori e per combustibili), saponi e tintedi vario tipo.Il fusto è molto robusto ed è ottimo per ricavarne cordamee tessuti molto resistenti, tutt’oggi viene usato nella modae nell’alta moda anche da famosistilisti (Missoni).Dalla polpa della canapa si può ot-tenere in proporzione più cellulosache dagli alberi e quindi è possibileprodurre maggiori quantità di carta,realizzare materiale plastico e pannelliresistenti, con il vantaggio che iprodotti così ottenuti sono biode-gradabili.La canapa si propone anche comevalido sostituto del petrolio, per laproduzione di un carburante vegetale, quindi più ecologico.L’uso di canapa è proprio anche di alcune pratiche magi-co/religiose e rituali, mentre l’uso più noto e controverso

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Semi di Canapa

Olio di Canapa

Pannelli di Canapa

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storia

La cannabis è una pianta che nel corso dei millenni si èpropagata in quasi tutti i punti della terra, come originesi presume abbia l’Asia centrale (Cannabis Ruderalis) poi,grazie all’azione dell’uomo si sia spostata a raggiera in variedirezioni.Si pensa che la pianta fosse usata già in epoca preistorica,ma i primi reperti del suo uso tessile sono databili al 4000a.C., come rivestimento per vasellami rinvenuti in unvillaggio Neolitico della Cina centro-settentrionale.Oltre agli usi pratici per corde e tele, se ne conosce ancheil suo antico uso medico, testimoniato dalla sua presenzanel Nei-Ching un testo della medicina cinese databile trail 2698 e il 2599 a.C., sempre in questo periodo la cannabispenetrò in India dall’Asia centrale seguendo le incursionidi alcune popolazioni nomadi. In queste terre fu sfruttatoil suo potenziale inebriante per scopi religiosi e divinatori,considerata come cibo prediletto del dio Shiva (prese ilnome di Bhang).Gli antichi Romani, già conoscitori di alcune proprietàmediche, ne apprezzavano anche i tessuti e le robuste velericavate dal fusto della pianta, se ne ha la prova da alcuniscavi effettuati in Francia e in Gran Bretagna; anche i popolidel nord ne conobbero gli utilizzi, uno tra tutti i Vichinghi

storia

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4000 a.c.

18001930

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che denunciò al Congresso del ’37 la Marijuana “istiga allaviolenza più di qualsiasi altra droga mai conosciutadall'uomo”.H.Aslinger, sfruttandol’odio razziale verso ineri e gli ispanici (trai maggiori assuntori)volle colpire la diffu-sione della cannabis,ma anche i ceti poli-ticamente scomodi:non dimentichiamociche in quel periodo era in atto la rivoluzione in Messico ei soldati di Pancho Villa erano noti assuntori di cannabis(basti pensare alla canzone rivoluzionaria messicana “Lacucaracha”). L’Italia risultava, sin dai primi del ‘900, laseconda produttrice mondiale di canapa da fibra (il primatoandava alla Russia). La grande crisi economica del ’29 el’economia mondiale influenzarono pesantemente la pro-duzione nazionale, che non seppe rinnovarsi al terminedella seconda Guerra Mondiale e andò riducendosi di annoin anno. Quando nel ’58 la pianura padana rinunciò allaproduzione si diede inizio al declino definitivo di questacoltura. Questa situazione di totale disinteresse commercialeper la pianta di cannabis si protrasse sino agli anni ’70,quando la Comunità Europea stanziò dei fondi per recu-perarne la produzione e reinserirla nelle terre di provenienza,non senza le difficoltà provocate dalle sue molteplici“identità”. In Italia, il primo provvedimento repressivo neiconfronti della cannabis “indica” risale alla legge n°396del 1923, a cura di Mussolini ed Oviglio. Nel nostro paesel’uso e il possesso di cannabis sono disciplinate dalla Legge309 del 1990.

e pare che siano stati proprio loro a portarla in Islanda nelXIII secolo. Facendo un salto temporale di seicento anniarriviamo all’800, epoca in cui si intensificarono gli studisugli effetti della cannabis, facilitati dalla spedizione inEgitto dell’esercito di Napoleone, che riportò in Europal’interesse per questa pianta. Sempre nel 1800 Gautierfondò a Parigi il “Club degli Hashishin”, questa è l’epocadei “poeti maledetti” infatti, tra i membri di questo clubspicca il nome di Charles Baudelaire autore del libro “Poemadell’hashish”. Per tutto il XIX secolo ricercatori comeGiovanni Polli e Carlo Erba continuarono a studiare lacannabis che la medicina considerò fino al 1900 come unfarmaco analgesico, antispasmodico e antidepressivo.Contemporaneamente con la produzione industriale incontinuo aumento, la canapa viene utilizzata per fabbricare

tinture ed altri composti, cheperò con il passare dei decennicederanno il posto a nuovipreparati sintetici. Stessa sortetoccherà alla fibra tessile che,con l’evolversi della tecnologiae l’avvento delle fibre ricavatedal petrolio (nylon), vedràsempre più diminuire i propriutilizzi e la propria fetta dimercato.Nel 1937 Henry Ford produssela prima vettura interamente

composta di canapa e alimentata da carburante estrattodalla pianta medesima, e nello stesso periodo vengonopromulgate le prime leggi atte a regolamentarne l’uso:eclatante fu la campagna condotta negli USA (anni ’30)da H. Aslinger direttore della Federal Bureau of Narcotics,

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Donna indiana che fuma

Piantagione di cannabis

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effettirischi

effetti fisici e psicoattivi

effetti [11]

La categoria “cannabis e derivati” comprende una gammadi sostanze differenti tra loro per percentuale e prevalenzadi un principio attivo rispetto agli altri. Nella cannabis sonopresenti circa 60 principi attivi tra cui il THC (delta-nove-tetraidrocannabinolo o delta-otto-tetraidrocannabinolo) edil CBD (cannabidiolo). Queste differenze, oltre alle diversemodalitá di assunzione influiscono sugli effetti e sui rischi.

I cannabinoidi possono essere assunti tramite il fumo,l’ingestione o la vaporizzazione. Se fumati gli effetti sipresentano quasi immediatamente, il picco arriva dopocirca 15 minuti, la discesa inizia gradualmente dopo un’orae gli effetti svaniscono completamente dopo 3-5 ore. Seingeriti (attraverso preparati “cucinati”) l’assorbimento èpiú lento, gli effetti si presentano dopo 30-60 minuti, ilpicco si raggiunge dopo 2-3 ore e gli effetti svanisconodopo circa 5 ore. La vaporizzazione è un metodo pococonosciuto che permette di liberare i principi attivi, graziead alte temperature, senza arrivare alla combustione chelibera sostanze tossiche attraverso il fumo.Il THC penetra nelle membrane che rivestono le cellule,

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effetti terapeuticipassa nel sangue ed in pochi minuti arriva al cervello. Quisi “lega” con alcuni recettori (ogni sostanza che immettiamonel nostro corpo si “lega” ai suoi recettori ed è per questo

che se ne possono sentire gli effetti)che sono presenti nel nostro or-ganismo ed in tutti i vertebrati.Altre funzioni specifiche di questirecettori non sono ancora stateindividuate. I principi attivi dellacannabis vengono eliminatidall’organismo molto lentamente,possono infatti permanervi fino a36 giorni dopo l’ultima assunzione.Fisicamente provoca: un aumentodella frequenza cardiaca (il cuorebatte un pó piú forte), arrossa-mento delle congiuntive (occhirossi), secchezza delle fauci. Puòanche provocare sonnolenza,

nausea e vomito. Uno degli effetti piú tipici è il senso di“fame” (fame chimica), la causa è nel fatto che la cannabisva a stimolare i meccanismi alla base del piacere edell’appetito. Il tuo corpo, quindi, non ha bisogno dimangiare, semplicemente prova piacere nel farlo. Lacannabis provoca un senso di euforia che può causareun’improvvisa loquacità (si tende a parlare di piú), benessere,eccitazione ed entusiasmo, che possono alternarsi a mo-menti di rilassamento e a volte di depressione.Si abbassa la soglia di reazione agli stimoli, ad esempiobasta pochissimo per provocare risate incontrollabili, ilflusso di pensieri è piú libero e rapido del solito, a volteincontrollabile anch’esso. La cannabis è un allucinogeno,può dare quindi anche distorsioni visive o uditive (baglioridi luce, sagome colorate, suoni percepiti in modo piúaccentuato o distorti). Anche la percezione del tempo edello spazio si altera.

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Nel descrivere gli effetti della cannabis non ci si può sottrarredal trattare, anche brevemente, le possibilità di cura offerteda questa pianta. Attraverso numerose sperimentazioni èstato possibile superare l’atteggiamento di condanna totaledella pianta a causa dell’uso ricreativo che ne viene fatto,sostituendolo con un approccio più razionale che, assiemeai rischi, ne prende in considerazione le proprietà, ancheall’interno della medicina moderna. I suoi principi attivisono considerati efficaci per ridurre la pressione ocularenei casi di glaucoma (malattiacronica del nervo ottico); perridurre gli spasmi muscolari incaso di lesione della spina dor-sale; nei casi di sclerosi multiplaper il suo effetto miorilassante(allenta la tensione muscolare)e per trattare l’epilessia, maanche nel trattamento dell’AIDSe di alcuni tipi di tumore dovela cannabis contrasta la mancanza d’appettito, il deperi-mento organico e i sintomi (malessere e nausea) causatida radioterapia e chemioterapia. Per quest’ultimo utilizzogià dal 1985 negli USA viene usato un farmaco: il Marinol(THC di sintesi), anche se, come già detto in precedenza,gli effetti (compresi quelli terapeutici) di questa piantasono legati al complesso equilibrio dei differenti principiattivi. L’isolamento del solo THC, così come avviene per ilMarinol, porta con sé una serie di effetti collaterali: inparticolar modo ansia, ma anche ipertensione e tachicardia,che in natura sarebbero “mitigati” dagli altri componentidella pianta (CBD etc.). In alcuni Paesi, per ovviare a questoproblema si stanno sperimentando protocolli di utilizzodella pianta stessa. Ad esempio in Olanda dal settembre

Daily Mirror (1924)

Germogli essiccati di cannabis

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2003 sono in commercio confezioni di cannabis (conpercentuale di principio attivo standard, coltivata e confe-zionata in ambiente sterile) acquistabili in farmacia, previaprescrizione medica. Naturalmente le modalità d’assunzionedevono evitare i danni causati dal fumo ai polmoni, privi-legiando metodi quali l’ingestione o la vaporizzazione.

Fumando cannabis, uno dei rischi principali è quello causatodall’effetto negativo che il fumo ha sui polmoni e suibronchi. Una canna equivale a circa 5 sigarette per l’impattoche ha nel nostro corpo e puó dare (come il tabacco)problemi respiratori quali enfisema, e tumori.

Rispetto al fatto che la cannabisdia dipendenza fisica (necessitádel corpo di assumere una so-stanza per funzionare normal-mente pena la crisi d’astinenza)o tolleranza (necessitá di au-mentare le dosi per sentire glistessi effetti), esiste un dibattitoscientifico, ma le ricerche finorasvolte sulle scimmie e sui ratti,

non dimostrano nulla per quanto riguarda questi fenomeninell’uomo. Anche per la cannabis possono esservi situazionidi abuso ed uso problematico (dipendenza psicologica),ma i fattori che portano a questo sono soggettivi e legatiai vissuti, alle esperienze, ed alle problematiche dellepersone. Come per tutte le sostanze il set (stato d’animo,carattere, esperienze passate di chi le assume) ed il setting(posto in cui si è, persone presenti nel momento) influisconosugli effetti e quindi sui rischi. La cannabis come gli altriallucinogeni, anche se in misura minore, esalta quella che

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è la personalitá dell’individuo e lesensazioni che si provano nel momentoin cui la si assume, ad esempio fumarein concomitanza di episodi spiacevolio di stati d’animo negativi non fa cheaccentuare queste sensazioni. Se seiuna persona introversa la cannabisamplificherá questa caratteristica. In alcuni casi le sensazioninegative che sono provocate dall’uso di cannabis (ansia,paranoie) possono portare fino a veri e propri vissuti dipanico e paranoidi, nei confronti dell’ambiente e dellepersone presenti; allucinazioni e stati di confusione mentale.Normalmente queste sensazioni passano col finire deglieffetti. Raramente, possono verificarsi situazioni di depres-sione acuta, anch’esse, peró, passeggere.Un altro rischio cui si incorre è l’improvviso abbassamentodella pressione sanguigna, situazione che puó causaresvenimenti, vomito ed altre sensazioni negative. Lo stessogenere di sensazioni puó affiorare con l’uso contemporaneodi grosse quantitá di cannabis e alcolici.L’uso di cannabis, come di tutte le altre sostanze psicoattive,puó slatentizzare (far emergere) difficoltá psicologiche epsichiatriche giá esistenti nell’individuo come depressioni,fobie, schizofrenie e psicosi. A livello biologico esistonodiverse ricerche sui danni cerebrali causati dalla cannabisma per ora, i risultati dimostrano che le difficoltá mnemo-niche (perdita di memoria a breve termine) e l’incapacitádi svolgere alcune pratiche quotidiane (studio) sono legatealla dose ed alla durata degli effetti, cioè si dimostranoreversibili dopo un prolungato periodo di astinenza. Sicu-ramente l’uso di cannabis incide negativamente sullacapacitá di attenzione, il controllo motorio ed i tempi direazione. Per questo è sconsigliato mettersi alla guida dopoaver fumato o mangiato cannabis. Questi rischi sono dettidose-related (in relazione alla dose): cioè aumentano conl’aumentare dei dosaggi.

Hashish marocchino

rischi

Cannabis “Russian Red”

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tutelati

tutelati, riduci il riskio!

Evita di assumere cannabis se non ti senti bene,mentalmente o fisicamente.

Se decidi di assumere cannabis, privilegia le modalitàdi assunzione meno rischiose per il tuo corpo.

Trattenere a lungo il fumo nei polmoni fa aumentare adismisura il rischio di tumore ed enfisema polmonare.

Se hai problemi all’apparato respiratorio (enfisema, asmaetc), evita di fumarla. L’impatto sui polmoni può essereanche più pesante di quello delle normali sigarette.

Se sei sotto effetto di cannabis, evita di compiere azioniche richiedono concentrazione ed attenzione come adesempio: guidare, studiare, manovrare macchinariparticolari ecc.

Se hai problemi di cuore, l’uso di cannabis può risultareproblematico. Meglio consultare il proprio medico.

Evita di associare cannabis con altre sostanze: mixarlacon alcol può causare sensazioni spiacevoli; nausea etutela [17]

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Se un tuo amico sviene o si sente male stai tranquillo,rassicuralo e prova a fargli bere o mangiare qualcosa(vedi sopra). Se non si riprende non esitare a chiedereaiuto o a rivolgerti al 118.

Se dopo aver fumato o mangiato cannabis avverti ansia,paranoie o pensieri negativi, cerca di rilassarti, nonopporre resistenza. Le sensazioni negative passerannocon lo svanire degli effetti. Parlarne con un amicopresente, potrà aiutarti a superare questo momento.

Se gli squilibri psicologici (ansia, paranoie, deliri) conti-nuano dopo il finire degli effetti, consulta un medico.Egli saprà darti delucidazioni e consigli sul tuo stato disalute.

vomito (si eliminano gli effetti piacevoli ed aumentanoesponenzialmente i rischi); mixarla con allucinogeniaumenta il rischio di bad trip.

Dato che non è possibile sapere a priori cosa è contenutonell’hashish o nella marijuana in commercio, okkio.A volte l’hashish è tagliato con materiali plastici (mastice,ecc) molto dannosi e la marijuana è essiccata con prodottiquali l’ammoniaca. Se l’odore ed il sapore sono insolitio “stranamente chimici” o se senti reazioni fisicheparticolari, fermati e non continuare ad assumere.

Se decidi di mangiare cannabis fallo solo attraversopreparati cucinati (soprattutto se si tratta di hashish), lacottura fa sì che, almeno in parte, il materiale sia“sterilizzato”.

Mangiando preparati a base di cannabis, la salita è moltopiù lenta. Se non senti nessun effetto aspetta almenotre ore prima di assumerne ancora.

Considera che gli effetti della cannabis, se ingerita,durano molto più a lungo, assicurati di aver a disposizioneil tempo necessario per l’esperienza.

Se dopo aver assunto cannabis avverti capogiri, stan-chezza e abbassamenti di pressione, cerca di mangiarealimenti zuccherini ma non pesanti (frutta, biscotti, ocaramelle) e di bere succhi di frutta, tè o semplice acqua.Gli alimenti e bevande che contengono vitamina C sonomolto efficaci nel contrastare gli effetti spiacevoli.

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norme

cosa dice la legge

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La normativa vigente vieta l’uso di sostanze stupefacenti differenziandole situazioni di uso personale e di cessione a terzi/spaccio con articoli diversi.

L’art. 187 del Codice della Strada regola la Guida sotto l’influenza disostanze stupefacenti:È vietato guidare in condizioni di alterazione fisica o psichica correlata conl’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Gli organi di Polizia Stradalepossono effettuare accertamenti preliminari non invasivi o prove, ancheattraverso apparecchi portatili su tutti i conducenti, allo scopo di accertarel’eventuale uso di sostanze stupefacenti. Se gli accertamenti preliminaririsultano positivi o se gli agenti hanno motivo di ritenere che il conducentesi trovi in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti,possono accompagnarlo presso strutture sanitarie, fisse o mobili, per farsì che un medico li sottoponga ad esami successivi (prelievi di sangue ourine) per accertare la presenza di sostanze stupefacenti. All’accertamentodella guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, ove non costituiscareato più grave, il Tribunale irroga le seguenti sanzioni: arresto fino ad 1mese ed ammenda da 258 a 1032 euro; con l’eventuale sanzioneamministrativa accessoria di sospensione della patente da 15 gg. a 3 mesi.In caso di rifiuto a sottoporsi agli esami (sia di screening che ospedalieri)il conducente viene considerato come fosse positivo, quindi sottoposto allemedesime sanzioni. La guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti oil rifiuto di sottoporsi agli esami comportano una sottrazione di 10 puntidalla patente del conducente e l’eventuale sanzione amministrativa accessoria.Per chi consegue la patente dopo il 1° Ottobre 2003 (esclusi quanti sianogià titolari di altra abilitazione alla guida di categoria B o superiore) ipunteggi saranno decurtati in maniera doppia per i primi 3 anni dal rilasciodella patente.

art. 187

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art. 75 art. 121

art. 73

ufficio N.O.T.

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Il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale è configurato nell’art.75 del D.P.R. 309/90.Essere fermati dagli organi di Polizia Giudiziaria con dello stupefacentecostituisce un illecito amministrativo (non quindi un reato, di competenzadella Procura della Repubblica e che va a "segnare" la fedina penale dellapersona), che comporta delle sanzioni. La natura delle sanzioni è afflittivae va ad intaccare l'autonomia personale e lavorativa della persona con lasospensione dei documenti del singolo per un periodo di tempo (validitàper l'espatrio della carta d'identità, patente di guida, passaporto, portod'armi). La durata della sospensione dipende dalla natura degli stupefacentisequestrati (per i cannabinoidi da 1 a 3 mesi, per tutte le altre sostanze,dagli oppiacei alle metamfetamine, da 2 a 4 mesi) e dal numero di violazioninel quale si è incorsi.Quando una persona viene fermata gli organi di Polizia Giudiziaria operantieffettuano una perquisizione ai sensi dell’art.103 del D.P.R. sopra citato.Contrariamente a quanto si crede, gli agenti hanno facoltà di operare laperquisizione (personale, veicolare, domiciliare) in qualsiasi momento loritengano opportuno anche senza il mandato, proprio per assicurare latempestività dell'azione, che verrà comunque convalidata dall’AutoritàGiudiziaria competente.Al momento del fermo verranno redatti dei verbali (ispezione e controllo,contestazione, scheda notizie della persona fermata) che il segnalato dovràleggere, firmare e ricevere in copia, tranne che per la scheda notizie. Èimportante rendersi conto di quanto si sta sottoscrivendo perché il verbale"fotografa" la situazione. Se ci sono elementi che la persona fermata noncondivide, ha diritto di non firmare e di prenderne comunque copia, perfare eventualmente un ricorso entro trenta giorni dalla data del fermo. Ilricorso va indirizzato al Prefetto del luogo dove si è stati sorpresi con dellostupefacente; lo stesso Prefetto è competente ad irrogare le sanzioni di cuiprima si accennava tramite il N.O.T. (Nucleo Operativo Tossicidipedenze).Tutto l’incartamento riguardante la persona fermata viene trasmesso dachi ha effettuato la segnalazione al N.O.T. che provvederà, tramiteraccomandata A.R. indirizzata al segnalato (se maggiorenne) oppure aquesti ed ai suoi genitori (se minore), a convocarlo per un colloquio inPrefettura. Tale incontro servirà a chiarire il motivo che ha determinato lascelta di acquistare dello stupefacente, andando a toccare in breve variaspetti della vita della persona convocata per determinare l’esito dell’incontro.

Se nel corso del colloquio non viene ritenuto opportuno applicare le sanzioniprima illustrate o avviare la persona ad un programma terapeutico, un itersocio-riabilitativo da effettuare al Ser.T., Servizio pubblico per leTossicodipendenze competente per territorio, la persona viene invitataformalmente a non fare più uso di stupefacenti (il cosiddetto ammonimento)e viene segnalata ai sensi dell'art. 121 al SER.T. (il servizio prima ricordato).La persona incorre nello stesso art. 121 se viene fermata appena dopo averconsumato sostanze che però non divengono oggetto di sequestro, serende dichiarazioni in tal senso a chi ha operato il controllo di Polizia, o seincorre in un episodio di overdose.

Rientra in questa fattispecie chiunque venda degli stupefacenti o ne cedagratuitamente a terzi, incorrendo in tal modo in un reato, punibile con unacondanna penale. Le affermazioni rese a chi controlla possono dare aditoad una accusa di spaccio, nel caso si indichi nella persona con la quale siviene fermati colui che ha fornito materialmente lo stupefacente.In questo caso il fornitore risulta lo spacciatore e l'altro viene segnalato peruso personale. Per essere accusati di spaccio possono tuttavia intervenirealtri fattori, quali il possesso di somme di denaro non giustificabili, di unbilancino di precisione, o di uno stupefacente suddiviso in dosi.

L’art. 75 comma 6 del D.P.R. 390/90 prevede la costituzione di NucleiOperativi Tossicodipendenze (N.O.T.) che svolgono l’attività colloquiale,con la finalità di indirizzare il più possibile verso attività di recupero. Si cercadi comprendere le ragioni che sottendono l’uso di stupefacenti, nel tentativodi individuare le strategie utili a prevenire ulteriori violazioni. Il colloquiodiviene pertanto contestualmente un’occasione informativa sulla normagiuridica e circostanza tesa all’attivazione di capacità critiche edautoresponsabilizzanti. L’ufficio ricopre così un ruolo di osservatorioprivilegiato perché primo momento di contatto con l’utenza rispetto aiservizi sul territorio ai quali, tramite il lavoro di rete, ci si rapporta segnalandole situazioni più critiche rilevate. Pertanto il colloquio al N.O.T. costituisceuna fase delicata del processo di avvicinamento al ragazzo e alle sueproblematiche. Il N.O.T. viene costituito nella Prefettura (ora denominataUfficio Territoriale del Governo) di Reggio Emilia nel Febbraio1993, si avvaledi un assistente sociale coordinatore, di due coadiutori amm.vi contabilia tempo parziale. Oltre all’attività colloquiale, vengono redatte statisticheannuali di natura sociale, si lavora in collaborazione con i servizi del territorio,il Privato Sociale, le associazioni istituzionali e di volontariato, le Forzedell’Ordine.

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Non assumere maialcuna sostanzase non stai benementalmente o fisicamenteOgni individuo reagisce

diversamente:conosci te stesso,il tuo corpo, le tue risorse

Quando si usanos o s t a n z epsicoattive,anche se naturali,è molto importante saperecosa si sta facendo

Mandato in stampa nel mese di Maggio 2005.

Le guide di UP ideate e prodotte dal Comune di ReggioEmilia Assessorato diritti di Cittadinanza e Pari Opportunità.

Coordinamento editoriale:Luca Fantini, coordinatore programma prevenzione Comune diReggio Emilia;Marco Battini, responsabile area lavoro di strada Centro SocialeOnlus Papa Giovanni XXIII.

Supervisione Scientifica:Roberto Bosi, responsabile Sert Reggio Emilia;Benedetto Valdesalici, responsabile Sert Sud.

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Progetto grafico realizzato da:Winston Wolf srl - la miglior soluzione ®Tipografia:Grafiche Maffei - Via Dell’Industria, 40 - Cavriago (RE)

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