TECNICHE DEL COSTRUIRE NATURALMENTE … · de espansione in Europa e nel mondo per la grande...

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Novembre. Le golene dei grandi fiumi padani sono allagate. Si cam- mina lungo i possenti argini del Po che contengono la piena del fiume, trasformando il paesaggio agrario della pianura in uno scenario primor- diale in trasformazione, nel quale l'acqua e la terra non sono ancora state separate. Eppure l'ordine razionale delle campagne, impresso dall'uomo che le coltiva, non è turbato dal livello dell'acqua eccezionalmente alto. Nel cuore della pianura Padana, tra le Province di Mantova e Reggio Emilia, accanto alle tradizionali colti- vazioni di pioppi vi sono molti ettari di terra in area golenale che ospitano una coltura arbustiva inconsueta, dal- l'ambiente naturale stesso. Dall'incontro con il Gruppo Italdreni, in particolare con Euchora, società che per il Gruppo dedica le proprie risorse al mercato dell'edili- zia, è nata una nuovissima gamma di prodotti per l'isolamento termico e acustico degli edifici. Si tratta di prodotti naturali, pan- nelli, feltri e materassini isolanti, ca- ratterizzati dalla purezza della fibra. L'intero processo di coltivazione, tra- sformazione e lavorazione non ri- chiede l'uso di sostanze chimiche no- cive e/o tossiche. La filiera produttiva è completa, interamente controllata dal Gruppo, con know how, macchi- ne e tecnologia di lavorazione 100% made in Italy. la quale si ricavano fibre destinate al- l'industria, all'arredamento, al giar- dinaggio, all'edilizia e alla bio-edili- zia, all'industria tessile. È naturale, riciclabile e innovativa. Si chiama kenaf la "nuova" risorsa italiana ecologica e orientata alla so- stenibilità dello sviluppo. La coltivazione del kenaf (Hibiscus cannabinus) è iniziata qualche an- no fa, come sperimentazione, su 10 ettari di terreno presso Guastalla, a cura di K.E.F.I. (Kenaf Eco Fiber Italia) società per azioni costituita per rispondere alla crescente richie- sta di prodotti a base di fibre natu- rali il cui processo produttivo sia compatibile con l'ambiente anzi contribuisca alla protezione del- TECNICHE DEL COSTRUIRE NATURALMENTE KENAF di Federica Delucchi La filiera “trasparente” dei materiali isolanti naturali in fibra di kenaf, una risorsa italiana per lo sviluppo sostenibile

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Novembre. Le golene dei grandifiumi padani sono allagate. Si cam-mina lungo i possenti argini del Poche contengono la piena del fiume,trasformando il paesaggio agrariodella pianura in uno scenario primor-diale in trasformazione, nel qualel'acqua e la terra non sono ancorastate separate.

Eppure l'ordine razionale dellecampagne, impresso dall'uomo chele coltiva, non è turbato dal livellodell'acqua eccezionalmente alto.

Nel cuore della pianura Padana,tra le Province di Mantova e ReggioEmilia, accanto alle tradizionali colti-vazioni di pioppi vi sono molti ettaridi terra in area golenale che ospitanouna coltura arbustiva inconsueta, dal-

l'ambiente naturale stesso. Dall'incontro con il Gruppo

Italdreni, in particolare con Euchora,società che per il Gruppo dedica leproprie risorse al mercato dell'edili-zia, è nata una nuovissima gamma diprodotti per l'isolamento termico eacustico degli edifici.

Si tratta di prodotti naturali, pan-nelli, feltri e materassini isolanti, ca-ratterizzati dalla purezza della fibra.L'intero processo di coltivazione, tra-sformazione e lavorazione non ri-chiede l'uso di sostanze chimiche no-cive e/o tossiche. La filiera produttivaè completa, interamente controllatadal Gruppo, con know how, macchi-ne e tecnologia di lavorazione 100%made in Italy.

la quale si ricavano fibre destinate al-l'industria, all'arredamento, al giar-dinaggio, all'edilizia e alla bio-edili-zia, all'industria tessile.

È naturale, riciclabile e innovativa.Si chiama kenaf la "nuova" risorsaitaliana ecologica e orientata alla so-stenibilità dello sviluppo.

La coltivazione del kenaf (Hibiscuscannabinus) è iniziata qualche an-no fa, come sperimentazione, su 10ettari di terreno presso Guastalla, acura di K.E.F.I. (Kenaf Eco FiberItalia) società per azioni costituitaper rispondere alla crescente richie-sta di prodotti a base di fibre natu-rali il cui processo produttivo siacompatibile con l'ambiente anzicontribuisca alla protezione del-

TECNICHE DEL COSTRUIRE

NATURALMENTE KENAFdi Federica Delucchi

La filiera “trasparente” dei materiali isolanti naturali in fibra di kenaf, una risorsa italiana per lo sviluppo sostenibile

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I prodotti a base di kenaf si pongo-no come una valida alternativa ri-spetto ai prodotti isolanti pericolosiper la salute dell'uomo o caratteriz-zati da un processo di lavorazionenon sostenibile (amianto, plastica noneco-compatibile, fibra di vetro).

La produzione di pannelli isolanti eprodotti per l'edilizia è iniziata con ilraccolto di questo autunno.

CANAPA O KENAFSono entrambe piante da fibra,

dalle quali si possono ottenere pro-dotti simili, ma occorre fare un di-stinzione.La canapa è una piantada fibra conosciuta e apprezzatada oltre 3000 anni per la moltepli-cità di usi che consente. Si tratta in-fatti di uno dei polimeri naturali piùresistenti, da sempre utilizzato per ilsettore tessile (vele, gomene delleimbarcazioni nell'antichità), l'abbi-gliamento, per la carta, per corde ecordami, per l'alimentazione, l'in-dustria cosmetica e farmaceutica,l'agricoltura e l'allevamento e, intempi più moderni, l'arredamento,l'edilizia, l'industria automobilisti-ca, i biocombustibili. Stiamo par-lando naturalmente della canapada fibra tessile (Canapa sativa),tanto diffusa in Italia fino ai primidecenni del Novecento e poi defini-tivamente abbandonata per la suasomiglianza con la canapa da dro-ga (Cannabis indica) che appartie-ne alla medesima famiglia.

Il kenaf è una varietà di Ibisco(Hibiscus Cannabinus) originariadell'Africa.

Appartiene alla stessa famigliadel cotone, dunque è solo un "lon-tano parente" della canapa. Il con-tenuto di THC del kenaf è nullo(THC, Tetraidrocannabinolo, è ilprincipio attivo stupefacente dellacanapa da droga).

Il kenaf dunque potrebbe essereuna valida alternativa per gli agricol-tori italiani per reintegrare la colturadelle piante da fibra, anche perché lasua resa per ettaro è decisamente su-periore a quella della canapa tessile.

Pur essendo un'antica pianta da fi-

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bra purtroppo il kenaf non gode de-gli aiuti comunitari (normativa UE) ri-volti al lino, alla canapa e al cotone.Può tuttavia beneficiare dell'aiuto "setaside" quale pianta cellulosica perl'industria non alimentare.

Le varietà dell'innocuo kenaf sonomolte e solo alcune di esse (quelle afoglia divisa) hanno morfologia fo-gliare simile a quella della canapa,ma da questa facilmente riconoscibi-le in ogni fase dello sviluppo vegeta-tivo. Le foglie di kenaf presentanouna grande varietà di forme, posso-

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no essere intere o lobate o anche pro-fondamente lobate, ma si tratta sem-pre di una foglia singola lobata. Lafoglia di canapa invece è una fogliacomposta, le cui sette lamine foglia-ri (dal caratteristico margine denta-to) sono separate e saldate in ununico punto di congiunzione.

LA COLTIVAZIONEIl kenaf alla nostra latitudine si se-

mina a marzo e si raccoglie a parti-

re da novembre.La pianta è annuale, è una varie-

tà ibrida, dunque facilmente e velo-cemente rinnovabile e con un impat-to sull'ambiente eccezionale.

I campi di kenaf, ormai quasi1000 ettari, sono coltivati nellecampagne attorno a Reggio Emilia,dove ha sede la società K.E.F.I.(Kenaf Eco Fibers Italia) che, insie-me a Euchora, ha messo a punto lafiliera completa della lavorazione di

questo prodotto naturale. La società collabora con chi coltiva

direttamente la terra, stipulando con-tratti di coltivazione in tutta Italia, as-sistendo gli agricoltori in tutte le fasidella coltivazione, dalla semina alraccolto. Si possono seminare fino aotto cicli consecutivi sullo stesso cam-po senza perdere in resa di prodotto,prima di lasciare il campo a riposoper uno o due anni. La resa per etta-ro è molto alta, fino a 135-140 quin-

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Conduttività termica (ISO 8302/91) 0,039 W/M°k Traspirabilità al vapor acqueo (DIN 52615) 1/2 mReazione al fuoco (DIN 4102) B2Massa areica (prodotto in rotoli) 18-20 Kg/m3

Massa areica (prodotto in pannelli) 35-40 Kg/m3

Umidità di assorbimento (DIN 52620) 7%Pannelli e rotoli, spessori 3/4/5/6/8/10/12/15 cmPannelli dimensioni 1,20x1,35 cm / 0,60x1,40 cmRotoli dimensioni 0,60x7,20 mFeltri isolamento calpestio, spessori 1/1,5/2,0 cmFeltri, dimensioni 1,0x10 m

Dati tecnici Isolkenaf

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tali, contro i 70-80 della canapa.Le macchine agricole per coltivare il

kenaf non sono macchine dedicate, lacoltivazione non richiede dunque nes-sun investimento particolare. Gli stelivengono cippati a 15-25 cm di altez-za con la medesima macchina utiliz-zata per il mais. Il prodotto, lasciato abordo campo, viene raccolto da uncamion che lo trasporta in stabilimen-to per la trasformazione primaria.

La raccolta è dunque estremamentesemplificata e anche questo è unaspetto innovativo rispetto alla colti-vazione della canapa: la macerazio-

1 - Le golene del Po nella pianura Padana,allagate in novembre. Coltivazione di kenafaccanto ai tradizionali pioppi. L'inondazione

non è dannosa per il kenaf, anzi favorisce la macerazione in campo della fibra

2 - Particolare degli steli delle piante3 - Campo di kenaf maturo per il raccolto

4 - Kenapulo, separato e frantumatoper l'utilizzo

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ne può avvenire in campo, "alla ru-giada", come si dice, senza bisognodi aggiungere enzimi o acceleratoridel processo di macerazione.

Il processo è favorito, dopo che so-no cadute tutte le foglie, dall'abbas-sarsi della temperatura (il raccolto sifa in novembre o dicembre) dalle ge-late e dalla nebbia. Insomma il climapadano è ideale per portare a matu-razione le piante in campo e anche leesondazioni dei fiumi che copronotalvolta le coltivazioni nelle golenenon rovinano la pianta, tuttavia ritar-

dano il raccolto, anche fino a feb-braio o marzo, a fronte però di unafibra più morbida.

LA LAVORAZIONE PER L'EDILIZIANel nuovissimo stabilimento di

Guastalla arriva il cippato diretta-mente dai campi, cioè il miscuglio difibra e kenapulo (pezzettini di legnoche costituiscono il fusto non fibrosodella pianta) che deve essere separa-to. A questo scopo si utilizza unamacchina appositamente studiataper lo scopo che è sostanzialmente

l'evoluzione di una macchina agri-cola tipo carro dosatore o macchinaper lavorare sul fieno (usata per se-parare il fieno da sassi, terra e pol-vere in campo).

La trasformazione primaria del pro-dotto consente di sfibrare la piantaseparando la fibra, il kenapulo e lapolvere che costituiscono altrettantematerie prime destinate a un’infinitàdi usi e lavorazioni diverse.

La parte più nobile della fibra, il ti-glio, è ottima per l'industria tessile;sempre dalla fibra si ottengono mate-rassini e feltri isolanti e materiali perl'industria automobilistica (pannelliportiere, poggiatesta, padiglioni,lnotti, cabine camion etc.) dal kena-pulo si possono ottenere pannelli iso-lanti sia termici sia acustici, pannellisandwich; pannelli leggeri per arre-damento o lettiere per animali.

La polvere, per il settore ecologia,può essere destinata al trattamento

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La coltivazione delle specie da fibra (canapa, lino, kenaf …) è in gran-de espansione in Europa e nel mondo per la grande richiesta di materieprime per utilizzazioni industriali, alternative, cioè ecologiche, biode-gradabili e rinnovabili.Dal 1990 al 1998 nell'Unione Europea la coltivazione della canapa èpassata dai 3.300 ai 43.000 ettari ed è in costante aumento in tuttaEuropa. Ma non in Italia, dove la produzione è limitata a poche centi-naia di ettari.L'Italia in passato è stata il secondo Paese produttore di canapa nelmondo (oltre 104.000 ettari coltivata a canapa negli anni '40). Le va-rietà italiane, il nostro clima e la tradizionale sapienza dei contadini ita-liani ne facevano un prodotto di qualità sueriore a quello degli altriPaesi, in particolare il tiglio destinato alla manifattura tessile.La coltivazione della canapa tessile (Cannabis sativa) è stata abbando-nata nel nostro Paese a causa della legge che vieta la coltivazione del-la canapa da droga (Cannabis indica), appartenente alla medesima fa-

miglia. Senza esperienza di botanica le due piante sono praticamenteindistinguibili dal punto di vista morfologico e per le caratteristiche del-le foglie. Per questo motivo la varietà tessile, pur disciplinata con rigidicriteri dal Regolamento CEE n° 1164/89 di diritto entrato a far parteanche della nostra legislazione, resta ancora abbandonata dagli agri-coltori italiani per timore di incorrere in una violazione della normativanazionale (DPR n° 309 del 9 ottobre 1990) "Testo unico delle leggi inmateria di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotropiche".A poco è valsa la recente campagna di commercializzazione 1999/2000 a se-guito della Circolare n° 4 del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali del20 aprile 1999 (aiuto comunitario per il lino tessile e la canapa). Questa situazione ha portato un grave danno alla canapicoltura italia-na che non potrebbe più oggi recuperare il proprio ruolo colturale tra-dizionale rispetto ad altri Paesi europei, essendo stata persa la culturadella coltivazione e mancando oggi gli impianti per la prima lavorazio-ne degli steli.

Le colture da fibra in Europa e in Italia

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5 - Lavorazione della fibraper la produzione di pannelli

isolanti

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stata messa a punto sempre con tec-nologia tutta italiana.

Si tratta della linea di lavorazionepiù grande d'Europa in questo mo-mento, in grado di soddisfare le ri-chieste di ingenti quantità di prodot-to, garantendo la purezza della fi-bra e la compatibilità ambientale.

L’impianto, messo a punto specifi-camente per il Isolkenaf, è adattoanche per altre fibre naturali, peresempio la canapa o la lana di pe-

cora, e soprattutto è perfetto ancheper un’altra famiglia di prodotti allaquale Euchora sta lavorando: gli iso-lanti termoacustici in fibra di polieste-re riciclato o altre fibre riciclate.

I pannelli in fibra di Isolkenaf, perisolamento termoacustico in ediliziasono caratterizzati dal fatto di averela disposizione delle fibre di cui so-no costituiti con un andamento tridi-mensionale, non in strati orizzontaliparalleli come accade per analoghi

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dei rifiuti, dei prodotti chimici o pe-troliferi. Dalle fibre si possono rica-vare anche geotessili biodegradabi-li per argini, bonifiche e manti erbo-si o stuoie con semi per il rinverdi-mento con idrosemina.

Dato che il kenaf è una fibra natu-rale, la sua lavorazione ha richiestouna tecnologia appropriata, inno-vativa, in grado di lavorare la fibra.Una linea di lavorazione del kenaf,completamente computerizzata, è

La società che produce e commercializza gli isolanti naturali a base di kenaf è la neonata (inizio 2002) Euchora, con sede a Milano, rivolta specificatamen-te al settore edile, sia civile sia industriale. Fortemente orientata al rispetto dello "sviluppo sostenibile” Euchora utilizza materie prime facilmente rinnovabi-li o provenienti dal ciclo dei prodotti riciclabili.Il kenaf, per esempio, è un prodotto naturale che risponde a questo criterio (il ciclo del kenaf è di solo 7-9 mesi), Recolan è ottenuto da fibre di poliesterericiclato, Ecolan è completamente riciclabile.Euchora sta organizzando una serie di seminari rivolti ai tecnici (progettisti, ingegneri, architetti, geometri, periti, termotecnici) per promuovere e presenta-re l'utilizzo dei nuovi prodotti per isolamento. I corsi e gli incontri sono organizzati nelle principali città italiane direttamente da Euchora, in collaborazionecon ANIT (Associazione Nazionale Isolamento Termico) e con gli Ordini di categoria. La gamma di prodotti è stata presentata in occasione dell’ultima edizione del Saie.

ISOLANTI TERMO-ACUSTICI IN FIBRA DI KENAF (ISOLKENAF)Feltri isolanti agugliati, in rotoli, sp. 4 mm/20 mmMaterassini isolanti, termolegati, senza adesivi e collanti , sp. 20 mm/150 mm con densità da 10 e 20 Kg/m3, altre densità a richiestaPannelli semirigidi isolanti, termolegati, senza adesivi e collanti sp. 20 mm/150 mm, da 35 Kg/m3, altre densità a richiesta

ISOLANTI ACUSTICI IN GOMMA RICICLATA ISOLRUBBER (ISOLRUBBER/ RECOLAN O KENAF, DI PROSSIMA PRODUZIONE)Fogli in gomma riciclata, spessore 3 mm-30 mmPannelli sandwich fibra-gomma riciclata- fibraPannelli sandwich gomma-fibra-gomma

ISOLANTI IN PET RICICLATO (RECOLAN)Materassino in fibra di poliestere riciclato (bottiglie PET), sp. 10 mm/150 mm con densità da 10 e 20 Kg/m3,altre densità a richiesta.Pannelli semirigidi isolanti, termolegati, in poliestere riciclato sp. 20 mm/150 mm, da 35 Kg/m3, altre densità a richiesta.

ISOLANTI IN FOGLI DI ALLUMINIO (RFOIL)Isolanti sottili riflettenti a base di fogli di alluminio. Bloccano la dispersione del calore per irraggiamento, riflettendo il flusso di calore per irraggiamento,

grazie alla bassa emissività (alluminio puro al 99,5 %). Spessore 3-6 mmConcrete Barrier Foil per l’isolamento dei pavimenti, spessore 6-8mm

MEMBRANE IMPERMEABILI PER ISOLAMENTO TERMICO DELLE COPERTURE INCLINATE (TECNOFOIL)Membrana impermeabile triplo strato altamente traspirante (Tecnofoil TR180)Membrana impermeabile triplo strato freno vapore (Tecnofoil FV180)Membrana impermeabile mono strato traspirante (Tecnofoil NT100)Rete tridimensionale antirombo, strato separatore, evacuazione condensa Tecnonet)

Naturali o riciclati

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prodotti isolanti attualmente esisten-ti sul mercato. La dispersione dellefibre nelle tre dimensioni permette diottenere pannelli più resilienti a pa-rità di densità.

Un'altra caratteristica importantissi-ma del pannello o materassino diIsolkenaf è quella di non contenere so-stanze proteiche, a differenza della la-na di pecora, e dunque non è appeti-

bile per insetti e roditori e non necessi-ta di aggiunta di additivi di protezione.

La fibra di kenaf può essere lavoratain diversi modi.

I feltri sono costituiti di fibra di kenafpura, senza aggiunta di altre fibre eagugliati (lavorazione esclusivamentemeccanica).

I pannelli Isolkenaf sono invecetermolegati con l'aggiunta di unacerta percentuale di fibre di polie-stere e di un prodotto naturale igni-fugo. La posa in opera è molto sem-plice e veloce, tanto da essere adat-ta anche per il fai da te. Il prodottoè idoneo per pareti, pavimenti, tettisia per nuove costruzioni sia per laristrutturazione. Non produce pol-vere durante la posa. Per tutte que-ste caratteristiche alcuni derivati delkenaf hanno ottenuto in vari Paesi lacertificazione consigliata per i pro-dotti di bioedilizia.

Si ringraziano Aldis Gazzarri diEuchora e Giacomo Gallusi di Kefiper la cortese collaborazione

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6 - Le golene del Po nellaPianura Padana, allagate

in Novembre7 - Fibra di kenaf grezza,

separata dalla pianta