Campo de fiori M e s s a g g i · PDF fileUn saluto da BOB, OLIVO e MARISA ... l’Avv....

52

Transcript of Campo de fiori M e s s a g g i · PDF fileUn saluto da BOB, OLIVO e MARISA ... l’Avv....

Campo de fiori

2

P.za S. Pertini 5 - Civita Castellana (VT)

P.za Sandro Pertini, 25/2601033 Civita Castellana (VT)

Tel. 0761.51.41.63Cell. 338.47.33.774

M e s s a g g iRingrazio lo staff di Rieducazione Motoriae Terapia fisica, dell’ Ospedale di CivitaCastellana, in particolare dico grazie adADELE, LORELLA, MARIA RITA, CARMEN,ROSSELLA, GIORGIO E ROSELLA , che sisono tanto prodigati a rimettermi in piedicon la grande PROFESSIONALITA’, DISPO-NIBILITA’, GENTILEZZA ed UMANITA’ cheli distingue. Grazie di cuore per le amore-voli torture, sopportate da me in maniera

epicamente stoica. Maestro Giorgio CozzolinoUn saluto da BOB, OLIVO e MARISA

Tanti auguri di Buon Compleanno aValerio che il 23 Giugno compie 11anni da parte di mamma, papà,nonni, zii e dalla redazione diCampo de’ fiori.

Tanti auguri a Michele checompie gli anni il 19Giugno da mamma ,

papà, il fratello Roberto edalla redazione

Tanti auguri diBuon Complean-no a Gabrieleper i suoi 30anni dalla mam-ma il papà, lasorella e Michy. Auguri ad Ad-riana che hacompiuto gli an-ni il 7 Giugno daifigli, il marito egli amici.A tutti i festeg-giati auguri dallaredazione diCampo de’ fiori

Dopo un anno immersiinsieme nella gioia, altricento coccolati da emo-zioni, felicità e serenità.Tanti auguri a Romina eErminio per il loro anni-versario.

Benvenuta SaraCon te siamo la quartagenerazione. Auguri !!

Sei la gioia di tutti

Un mondo di auguri per un felicematrimonio ed una lunga e prospe-ra vita insieme a Enrico Ceccani eSilvia Mascioli che si sono sposati il6 Giugno..... la tifosa romanistaIrene. Auguri agli sposi dalla reda-zione.

Tanti augu-ri per unafantastica eserena vitainsieme aCarmine eMarina

Il 27 Giugno si sposeranno ScillaSilveri e Alessandro Russo

.......... e adesso tocca a voi.......con l’augurio di una immensa

felicitàEmanuela e Luca

auguri agli sposi dalla redazione

Campo de fiori

3

Stop al FumoSe fumate un pacchetto di sigarette al giorno, in unmese avete speso circa € 110,00 . Basta non fumare

e, con quello che avrete risparmiato, IL BUONGUSTAIO di Moretti Simona

vi farà gustare oltre 26 Kg di fettuccineE SE FUMATE DI PIU’ ? .....

Campo de fioriPeriodico di Politica, Cultura ed attualità edito

dall’Associazione“Accademia Internazionale D’Italia”

(A.I.D.I.) - senza fini di lucroPresidente Fondatore:

Sandro AnselmiDirettore:

Sandro AnselmiDirettore Responsabile:

Sandro AnselmiSegretaria di Redazione:Cristina Evangelisti

Impaginazione e Grafica:Cristina Evangelisti

Reg. Trib. VT n. 351 del 2/6/89Stampa: Tipografia S.E.A. srl

La realizzazione di questo giornale e la stesura degliarticoli sono liberi e gratuiti ed impegnano esclusiva-

mente chi li firma. Testi, foto, lettere e disegni,anche se non pubblicati, non saranno restituiti se

non dopo preventiva ed esplicita richiesta da parte dichi li fornisce. L’editore non risponde delle informa-zioni degli inserzionisti. I diritti di riproduzione e dipubblicazione, anche parziale, sono riservati in tutti ipaesi. Direzione, amministrazione, redazione, pubbli-

cità ed abbonamenti:P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana

(VT) - C/C PT n. 42315580Tel. e Fax 0761.513117

e-mail: [email protected]

Errata CorrigeErrata Corrige

-Sull’ 8^ numero di campo de’ fiori nella foto dei sessantenni è stato erroneamente riportato il nome di Pierina Dell’Orso invece di Maria Morelli.

- Sull’ 8^ numero di campo de’ fiorisull’articolo degli Italiani all’estero èstato erroneamente riportato il nome di Petrilli invece di Perilli.

più grigi. Campo de’ fiori è partito con dodicipagine in bianco e nero ed è giàarrivato a cinquantadue pagine acolori con ventimila copie di tiratu-ra. Campo de’ fiori entra nelle vostrecase e viene letto da oltre centomi-la persone. Moltissimi amici lo stanno collezio-nando e, addirittura, rilegando.Cam-po de’ fiori e l’AccademiaInternazionale D’ Italia (A.I.D.I.) ,hanno già realizzato un consistentenumero di concerti di beneficenza,con importanti mostre collettive dipittura. Ringrazio sempre di più gli amici

sponsor che, soli, rendono possibilela realizzazione di tutto questo.

Il Direttore Sandro Anselmi

In una preg.ma Sua, l’Avv. AndreaSorge Pasqui, Capitano della NobileContrada dell’ Onda, esprime i suoiapprezzamenti per l’articolo suMauro Matteucci - “Marasma” emi invita alla cena della Contradaper la sera del 1° Luglio 2004, allavigilia del Palio.Resto lusingato e ringrazio di cuore.

Il Direttore Sandro Anselmi

Ho voluto far uscire questo numerodi Campo de’ fiori soltanto dopo leelezioni, così che fosse lontano daifragori della campagna elettorale.Non è stato facile restare fuori dallapolitica. Sapeste quanti discorsi, quanteallettanti proposte, quanti bellissimiprogetti…… La politica è bene lafaccia chi se ne intende.Io sono soddisfattissimo di averdato alla gente, a tutta la gente,un mezzo così popolare, così cerca-to ed amato. Vado fiero della simpatia unanimeche raccoglie Campo de’ fiori e, lagioia immensa che ne ricavo, benserve a vincere quei giorni un po’Sandro Anselmi

Pubblichiamo con piacere que-sta foto della chiesa

della Parrocchia CuoreImmacolato di Maria e San

Lorenzo Martire, in cuisi vede installato l’ascensore

per le persone meno abili, conil quale è possibile

accedere al luogo di cultoautonomamente conl’azionamento di un

semplice telecomando.Con gli apprezzamenti di

tutta la redazione diCampo de’ fiori

Visitate i nostri siti

www.campodefiori.bizwww.campodefiorionline.it

www.accademiainternazionaleditalia.it

Campo de fiori

4

L’ Edicola di Via Terrano

Molte delle edicole cittadine si distinguono perle ricche decorazioni, gli stucchi e spesso sonoabbellite con vivaci tonalità cromatiche. Nell’insieme, le piccole costruzioni, puro esem-pio d’arte e devozione, sono l’espressione popo-lare di fedeli che nella realizzazione materialedell’Edicola s’ispirano a definiti modelli architet-tonici. Seppur semplici, le edicole manifestano quindiuna propria tipicità ed una ricerca, seppur ele-mentare del puro e semplice gusto estetico.

L’edicola di ViaTerrano, è invece l’e-semplare unico, cheritengo indicativo,d’opera il cui pregioartistico è il forterichiamo all’arte pri-mitiva ed a un model-lo ancestrale di cultoe devozione. L’edi-cola è una semplicenicchia di cm 75x35,scavata in un costonetufaceo (arcosolio),sinora risparmiatodall’invasione dellavegetazione sponta-nea, la cui partesuperiore forma unavolta ad arco.All’interno della nic-chia s’intravedonotracce residue di in-tonaco tinteggiato diazzurro e nell’ampiobasamento, che ridu-ce il volume comples-sivo della nicchia, ap-pare ancor leggibile inazzurro “AVE MARIA”.Una scanalaturaesterna tinteggiata dibianco delimita lastruttura. La storia più recentedi questa nicchiaparte presumibilmen-te dagli eventi bellicidella Seconda GuerraMondiale. Molte fami-glie di sfollati trovaro-no rifugio di fortuna

nelle tombe della Via Amerina e nelle altrenecropoli del territorio, il quale per naturaleconformazione presenta cavità sotterranee egrotte utili a ricoveri d’emergenza. Un ristretto nucleo familiare si stabilisce pressol’attuale Via Terrano appena dopo il casale ed ilPonte dei Tre Camini in direzione Falerii Novi,lungo le sponde del Fosso Rio Purgatorio.Ricovero d’emergenza, un corso d’acqua ed unasemplice nicchia votiva, elementi primari edessenziali di sopravvivenza per corpo e spirito intali circostanze. Negli anni sessanta l’area diPradoro e dei Tre Camini è frequentata da brac-cianti agricoli d’origine Pugliese e da pastori che

s’insediano con le loro greggi presso i casalidella zona. Una devota posiziona nella nicchia lastatua di una Madonnina. Dopo il furto dell’im-magine votiva, una piccola acquasantiera conl’immagine di S. Francesco d’Assisi recante lascritta “ Benedici la nostra Famiglia”, sostituiscela Madonnina trafugata. Dopo varie ricerche riesco ad individuare lasignora che principalmente custodisce e cural’Edicola. La stessa mi riferisce che sono diverse le perso-ne che spesso mettono fiori freschi, lumini e chetolgono le erbacce“ Da circa 50 anni frequentoquest’edicola a cui mi sento profondamentelegata. In questo remoto posto custodisco e curo l’inti-mo sentimento religioso. Le mie amiche assicu-rano che esagero, ma ogni volta che passo conl’auto (ci passo più volte al giorno) dinanzi all’e-dicola mi faccio il segno della croce. Domenica sotto la pioggia, con una mantellinami sono messa a togliere le erbacce e da qual-che tempo ho deciso di rimettere una nuovastatuina dentro la nicchia”.La zona dell’edicola di Terrano è di estremaimportanza sotto l’aspetto naturalistico edarcheologico. Siamo a pochi passi dai restiancora imponenti della città romana “FaleriiNovi” e della vasta area della necropoli dei “TreCamini”, terreno fertile e ricco d’acque sorgive.Molti illustri visitatori hanno ben descritto edocumentato il loro passaggio in questo braccioviario. Ovidio, ad esempio, descrivendo negli“Amores” la coreografica processione per la ViaSacra, a cui partecipò insieme a sua moglie ori-ginaria di Falerii Veteres, ci fà capire di esseresicuramente transitato in questi luoghi.Torquato Tasso scrive “ebbi d’improvviso unagran sepolcro scorto” “io non sapea da tal vistalevarmi, mirando ora le lettre ora i marmi”.Gorge Tennis, illustre viaggiatore inglese chenel 1848 visitò i resti della città romana e ripor-tò nel suo “The Cities and Cementieres ofEtruria”, celebre opera letteraria della letteratu-ra scientifica dell’ottocento “The road fromPonte Terrano leads to Santa Maria diFalleri………, jou reac the Fosso dè Tre Camini”.Pittori ed architetti hanno dipinto e studiatoquest’area sepolcrale. Reinhart, nel 1796, dipin-ge il sepolcro monumentale poco distante e poiarchitetti come il Labrouste ed il Canina che stu-diano e riproducono le tombe, tra cui la monu-mentale Tomba del Peccato distante pochi metridall’edicola di Via Terrano.

Raniero Pedica

Le Edicole Votive

Campo de fiori

5

Ronciglione e l

Sogno di speranzaMangi bene e bevi assai,dal gioir non fuggi mai.Tu banchetti allegramente,sazi il corpo saggiamente.Ma la sera assonnato,da pensieri sei solcato.Il tuo corpo e’ felice certo,ma hai nell’animo un deserto.Nell’onirico pensare,hai fantasmi lì a danzare.Quella coppa prima di vino,è di sangue rosso rubino.E la musica inebriante,ora è grido straziante.Ma poi scorgi sul lor viso,un bellissimo sorriso.Hai aiutato l’assetato,il tuo animo è pacato.E’ mattino oramai,e a donar tosto tu vai.Quella goccia or lo sai,può alleviare tanti guai.

Dammi la vita Andavo camminando per Terrano,con tanta gioia ed un gelato in mano.C’era un venticello, tipo tramontana,mi sentivo come un centurione sull’al-tana.Ma guardando verso un angoletto,inumidito ho scorto un fazzoletto.Il suo odore forte era di sale,apparteneva ad una donnina là, sullescale.Singhiozzava e assai si lamentava,per quel figlio che sangue cercava.Tante braccia si dovevan allungare,ma tanti pronti sì, a rifiutare.Forse per paura non si sa,di donare altruismo a volontà.Ma Mario, questo e’ del figlio il nome,gioia di viver l’ha e come!E’ sicuro che nell’anonimato,quel fazzoletto presto si sarà asciugato.Che gli occhi della madre stanca,presto brilleran di luce bianca.Lo sa che tu non sei un egoista,sa che puoi, quindi metti una tua gocciain vista.

Ammalati di altruismoLa vita è come una inebriante bottiglia di liquore. C’è chi si accon-tenta di leggere l’etichetta e chi, invece, ne assapora il contenu-to. Alcuni si isolano cercando soluzioni al turbamento del proprioanimo ed altri ogni giorno, come una foresta che a primaverasboccia a nuova vita, si offrono al prossimo. Al pari di un alberoche dalla sua folta chioma regala ossigeno, un esiguo ma impa-vido popolo riempie la propria bisaccia di altruismo e dona sorri-si a chi ne ha bisogno. Loro riescono a riaccendere la luce in occhiormai indeboliti da chissà quanti dolori. Queste persone agiscononell’anonimato, sottovoce. Non cercano gloria, non credono chel’altruismo sia una strategia da attuare solo per stretta conve-nienza. Come gloriosi gladiatori sono pronti a combattere ilmenefreghismo tenendo stretti tra le braccia gladi fatti di grandivalori. Dispensano felicità ed armonia. Sono condannati a regala-re serenità. Inseriti in questa fantastica cornice ci sono gli avisinidi Ronciglione. Circa venti anni fa, un ardito gruppo di persone hadeciso di fondare l’ AVIS nella piccola cittadina laziale. Uomini,che come case costruite su solide rocce, hanno saputo resisterea continue tempeste di ipocrisia. Loro hanno fatto crescere que-sta associazione. Ora il 3,5% della popolazione è pronta a dareregolarmente qualche “goccia di altruismo”. Tra di loro ci sonoanche molti pluridecorati per l’impegno costante mostrato neiconfronti dell’associazione stessa, ma soprattutto verso coloroche hanno, in queste sacche rosso vivo, la speranza di sopravvi-venza. Le undici medaglie d’oro, sono l’esempio più vivo di unincessante donarsi agli altri. Queste persone sanno ubriacarsi difilantropia. Tutti potrebbero assaggiare quel liquore denso diaromi, ma pochi lo fanno. Così anche l’altruismo non è una virtùdi pochi ma una capacità di tanti.

di Erminio Quadraroli

8 Giugno 2003 Festa dell’AVIS a Ronciglione - Il secondo da sx è il Sig. Gioacchino Capaldi Presidente AVIS sezione di Ronciglione

Campo de fiori

8

01033 Civita Castellana (VT)Via Falisca, 89 Tel. 0761.598182

Fax 0761.591579P.za Matteotti, 16 Tel. 0761.518145

L oggetto misteriosoVi invitiamo ad indovinare l’oggetto misterioso riprodottonella foto sotto.I primi cinque che lo identificheranno e ne daranno comu-nicazione in redazione, avranno diritto a ricevere un pre-mio offerto dalla Profumeria Paolo e Concetta:

Gli Amici di

Campo de’ fiori

Gli amici di

Campo de’ fiori

Gli

amic

i d

iC

amp

o d

e’fi

ori

9

Campo de fiori

I Borghi di

Non si possono percorrere i borghimedievali senza restare affascinati daglistraordinari scorci che si offrono a chiscende da Via del Lavatoio. Si può incontrare ancora chi conserva letradizioni, gli antichi racconti, le leggen-de e le favole di altri tempi. Passando lun-go una via sel-ciata dove an-cora si vedonoi segni di anti-chi passaggi, sigiunge a Piaz-za degli Angeli.L’inconfondibi-le esempio dia r ch i t e t t u ramedievale farisuonare lon-tani rumoriormai altroved imen t i c a t i .Essa si stringe,come in un ab-braccio, intor-no alla casadella protettri-ce dei ronci-glionesi: SuorMariangela Vir-gili. Scale di pietra ripide, fiancheggiate dacorrimano usurati da chissà quantemani, sono una testimonianza viva delpassato. I legni della case che scricchiolano, ilcotto delle loro pavimentazioni, condu-

cono ad un’atmosfera mistica che dàserenità e calore. Percorrendo una via stretta, dove alzan-do gli occhi sembra che i tetti si con-giungano quasi confondendosi, si scorgela Chiesa della Provvidenza. Il buio intenso fa da cornice ad un

Tabernacolo testimone delle glorie edelle sconfitte cittadine. Una lanterna appesa con catene al sof-fitto, muovendosi, richiama il rumoredelle armature di chissà quanti guerrierifermatisi lì a pregare prima di una bat-

taglia. Al suo esterno segni di numerosi restau-ri. Uno strapiombo mostra le origini delcaldo borgo e da esso, sul far della sera,si scorge il sole che, nascondendosi,colora timidamente di rosso il Rio Vicano

ed il ferreo ponte,unico segno del-l’era moderna.Risalendo in ton-do, gli edificihanno finestretornite da altori-lievi in peperino estemmi araldiciche sembranoconsegnare all’e-ternità gloriosipassati. Tutto questo èsottomesso daitorrioni che sem-brano essersiintegrati ottima-mente con quelloche da lontano,per chi entra nelpaese da nord,sembra un dia-mante incastona-to nell’anello dei

Cimini. Continuando si abbandona que-sta calma quasi irreale per ritornare allevie Farnesiane. In esse, il caotico è padrone incontra-stato. Si è riportati alla realtà da un fre-netico rombare di lamiere.

L eternit del passatodi Erminio Quadraroli

Campo de fiori

12

SoprannomiSbrinze

BacchinoBrilloccoCacetto

CalonichettoCaratozzo

Carillo

CiappaiaCimichilloCinquelireo Compero

o CuccoGalaò

Malasino

Mi chiamo BarbaraPastorelli ed ho 32 anni;vivo a Civita Castellana esono laureata in ScienzePolitiche. Sin da bambinaho sempre avuto la passio-ne di leggere e di scriverepoesie. Quest’amore verso

la poesia è stato sempre molto vivo all’interno della miafamiglia e un esempio importante è rappresentato da mianonna paterna (non più in vita) che, nei difficili anni dellasua esistenza, ha scritto tantissimi componimenti poeticiche racchiudono, in versi semplici, sensazioni e stati d’a-nimo particolari. Prima della sua morte i suoi figli e moltidei suoi nipoti (me compresa) hanno voluto raccoglierequesti componimenti in un piccolo libro per dare l’oppor-tunità a persone amiche e a conoscenti di poterle legge-re e di apprezzarne l’originalità e la profondità con cuisono state scritte. Il dolore per la prematura scomparsadi molti suoi cari, la nostalgia per la sua terra ormai lon-tana, il voler arrestare almeno per un attimo l’inesorabilescorrere del tempo sono i temi dominanti presenti in que-sti liriche. Attraverso “Campo de’ fiori” e grazie alla dispo-nibilità del Direttore Responsabile Sandro Anselmi oggi, inquesto articolo, verrà riportata una delle numerose poe-sie di mia nonna, quella che ha colpito di più coloro chele hanno lette. Ringrazio vivamente la redazione di que-sto periodico perché mi ha dato la possibilità di poter farriscoprire la poesia, quell’effusione di lirica che viene dalcuore di tutte quelle persone dotate di sensibilità e gran-dezza d’animo. In un mondo dove Internet, la televisione,i cellulari hanno preso il sopravvento sembra che non cisia più spazio per la lettura né per i sentimenti. E’ suben-trato un disamore per la lettura (in genere) ed il gusto diassaporare l’emozione di una descrizione paesaggistica odi uno stato d’animo , è andata scomparendo. Perchéinvece non riscoprire tutto questo? Se solo ci soffermas-simo a riflettere un attimo su come la poesia e la letturapossano arricchirci l’anima, allora forse capiremmo quan-to tempo abbiamo perso. Dal prossimo numero il miointento sarà proprio quello di riscoprire le meraviglie dellapoesia e della scrittura e lo farò rendendo pubbliche le liri-che di chi scrive da tempo e non si sente però un poeta,o perché ha paura di essere giudicato per ciò che haesternato, o perché non ha mai avuto modo di potersimettere in luce. La rubrica che partirà sarà dedicata alpoeta e, successivamente, allo scrittore in erba; il miocompito sarà quello di intervistare la persona in questio-ne, scoprire il suo mondo e la sua vita. Mi auguro chequesto nuovo spazio possa colpire i cuori di molti lettoriperché, nonostante ogni giorno si viva tra la frenesia, ilmoltiplicarsi di problemi spesso insormontabili, è bellotornare la sera a casa, sedersi sul letto a rilassarsi e, chiu-dendo gli occhi, poter dire come in un famoso verso dell’Infinito di Giacomo Leopardi: ‘ e il naufragar m’è dolce inquesto mare’.

Barbara Pastorelli

Il gusto di riscoprireIl gusto di riscoprire“Il magico mondo della poesia”“Il magico mondo della poesia”

di Barbara Pastorelli

A mia madreHo pianto, mamma, staseravolevo te,pensavo che potessiancor guardarmi negli occhie del mio maleancora confortarmi.Sognavo, mamma, che stavitra casa e ortonelle faccende intenta,sognavo i bei tempitramontati da molto.Com’era bello allora,tutto chiaro il paese,lo Jonio dolcecantava nenie misterioseed io crescevoaccanto a te fiduciosa,all’ombra cara della vecchia Chiesa,dove con te imparaile mie preghiere.Non pensavo quest’oggiche non c’eri,che non ti troveròquando ritorno.Tu stai in una scuramacchia di cipressi

silenziosa, nel colle,ove il mio sguardo migra e làsi perde, sempre.....Sempre è dal cuore mio che si disserrala dolorosa eco del rimpianto,innalzo verso te come un omaggioquesto povero canto.

Giuseppina Careri

NotteMi tremano le manicome foglie,apro piano la porta, nella notteaspetto.....gli occhi sbarrati nell’oscurità.Mi tremano le mani....sento passi lontani,sento le loro voci,sento esplode la gioiaper l’incontro....E’ l’ansia mia.... aspetto,mi tremano le manicome foglie,chiudo la portanella notte nera,e nel mio cuoresale una bufera.

Giuseppina CareriSull’ 8^n u m e r odi Cam-po de’fiori ab-b i a m o

pubblicato la storia della famiglia Castellucci.Precisiamo che i componenti della foto sono:da sx Natale e Edgardo Castellucci, dietro di loro inpiedi ci sono Felisia Basili e Iris Sacchetti, al centroc’è Angelo Castellucci con la moglie Francesca. Ilragazzo al fianco di Angelo Castellucci è il nipoteSandro Castellucci, vicino a lui seduto c’è AngeloGemma e l’ultimo sulla dx è Averaldo Castellucci.

In questa foto pubblicata sull’8^ numero diCampo de’ fiori sono stati riconosciuti: 1-M.Antonietta Giustini 2-Alvaro Zenoni 3-Gardenia 4- Tonino Fortuna 5- Prof.ssaVitone 6-Melania Sensi 7-Savio 8- RitaCesaroni 9-Renata Filizzola 10- MariaMancini 11- Pasqua Verticchio 12- MeriAnnesi 13- Luciana Sacchi 14- Prof. AngeloFortuna 15- Prof. Luigi Cardinali 16- la bidel-la Lisa 17- la bidella Flora 18- Mimì Vincenti19- Valeria Mercuri 20- Piero Benedetti 21-Sandro Morganti 22- Speranza.

In questa foto sono stati riconosciuti: SuorMelenzia, Suor Gertrude, Suor Benilde, SuorAgnese, Suor Benigna, Suor Maria Antonietta,Giacomo Carelli, i gemelli Profili, Giorgio Lemme,Daniela Fontana, Delia e Nadia De Angelis, PaolaSchirripa, Elena De Santis, Tommaso Costantini,Salvatore Brunelli, Ferruccio Fontana, PietroErcolini, Mauro Schirripa, Paola Civillotti,Eleonora Biondi, Emilio Sacchetti, FabrizioFontana, Piero Bernocchi, Ivano Micheli,Vincenzo Crescenzi, Anna Fortuna, MassimoBruzziches, Maria Rosaria Gentili, SimonaGiovannini, Rosalba Pulcini, Marinella Costantini,Ermanno Nelli, Maria Grazia Costantini, GabriellaTomei, Ernestina Vincenti, Gianna Costantini,Erminia Pulcinelli, Onelia Leonetti, MirellaCoracci, Giorgio Flori, Alessandro Soli, DomenicoTomei, Angelo Masciangelo, Renzo Proni,Corrado Joli, Averaldo Lipperi, Paolo Crescenzi,Giuliano Brunelli, Massimo Paolelli, ErmannoCarlo Pulcini, Alberto Poliseri, Piero Spadiglia,

Carla Boccini, Sandro Zitelli, Carlo Brunelli, D’Isidoro, Raffaele Santucci, Beccio.Mauro Mariani, Angelo Moscioni.

13

Campo de fiori

A festa de San Giuanni a Catamellodi Alessandro Soli

Era una festa indimenticabile, soprat-tutto per me vero Catamellese DOC,ma era una festa per tutta Civita, chesi riversava in questo nuovo rione afesteggiare il 24 di Giugno, S.Giovanni Battista, la cui sta-tuetta in terracotta policroma,ancora oggi fa bella mostra disé all’inizio di Via Falisca, nellasua nicchietta.A parte la festa religiosa, con laprocessione per le vie del quar-tiere, i miei ricordi volano suigiochi popolari, quali l’alberodella cuccagna, il gioco dellepignatte,la gimkana, la corsaciclistica ecc.Poi le grandi serate a banchet-tare nell’osteria di mio nonnoGiano, vero centro della festa,dove si potevano gustare lefamose “ciumache de SanGiuanni”, che mia nonnaElvira aveva preparato inquantità eccezionale, proprioper quell’avvenimento. Dietro,nel grande giardino (dove oggic’è il capannone dell’officina

Lancia), i tavoli erano pieni di genteche mangiava e beveva spensierata,tra una fragorosa risata ed il colposecco della boccia colpita al volo o disponda, nei due campi di bocce curati

personalmente da mio nonno. Ma il mio pensiero va a quei perso-naggi caratteristici che erano la veraanima della festa:Pacì, Bacocco, Sgummella, Gioli,

Meloni, solo per citarne alcuni,poi c’erano tutti i molinari “d’omulino de Toto”, che sorgevaesattamente dov’è adesso il Bancodi Brescia, insomma tutti gli abi-tanti del quartiere, che a quell’e-poca erano considerati dei pionieriperché furono i primi a popolareuna zona oltre il ponte Clemen-tino. Fortunatamente da qualche annoquella festa è stata “rispolverata”,grazie all’impegno dell’Associazio-ne “Catamellesi doc”che la farivivere nel piazzale che porta illoro nome (area ex CeramicaSbordoni), ma ‘e ciumache denonna….

Civita de na vorda - Civita Sparitadi Alessandro Soli

… Civita Castellana è ‘na cucca-gna, è ‘n paesetto pieno de mag-gia,nun c’è ‘nandro paese ‘ndo semagna e ‘ndo se vive sempreall’osteria…

Inizia così il vecchio inno civitonico,che celebra i fasti della nostra cittadi-na, così industriale, così spensierata,così casereccia. Forse i più giovani,non proveranno mai le sensazioni, enon vivranno mai le situazioni, il mododi fare, che hanno portato “Civitanostra”, ai vertici di un’industria cosìdifficile e variegata, qual è quella dellaceramica. Ma le tradizioni e le abitudi-ni non debbono morire, allora cerche-rò con qualche “pennellata” di centra-re questo obiettivo.

L’OSTERIA , già le tante osterie chepullulavano il pomeriggio, di ceramisticol loro “fagottello d’a mirenna”,un rito sacro che ancora oggi stenta,ma si ripete in qualche circolo (essen-

do scomparse le osterie). Erano ilritrovo di chi, avendo lavorato sodo findalle prime luci dell’alba, dividevamagari gli avanzi del pranzo con i pro-pri amici, oppure presentava conorgoglio “dù pescetti fritti , pesca-ti giù ‘o fosso” magari “co’ du’ranocchie fritte ‘ndorate”, tuttimangiavano, però “’o vino o pagavachi nun aveva portato ‘a ‘nsala-tiera. Potete immaginare la sobrietà di quel-l’ambiente, dove chiunque attingevaal tavolo dell’altro. “ A compà ‘ssag-gia du’ ciumache, l’a fatte mi’moje, senti come pizzichino? Ce sò pure du’ pummidoretti, l’òcòrdi proprio mò giù all’orto, soquelli ‘nnacquativi”. Morale della favola diventava unamerenda-cena, e il più delle volte lasera si tornava a casa con l’euforiatipica che solo il vino casereccioquello de ‘na vòrda riusciva a dare.Eppure in nome di quella Civita spa-rita, io penso che ancora oggi sipossa recuperare qualcosa, magari

ricreando quell’ambiente, chiamandol’osteria con la “H” (dal latinoHostaria),che fa più scic, ma ipescetti e le ranocchie fritte…

Centro storico di Civita Castellana in notturna - scorcio

foto Roberto Moscioni

Via della Repubblica -quartiere “Catamello” negli anni ‘70famosa torretta della Ceramica Sbordoni, in seguito demolita.

Campo de fiori

14

I marchi dei nostri prodotti:-Caciotta alla civitonica-Caciotta dolce amerina-Caciotta della Castellana-Marzolino Falerino-Pecorino Falisco-Pecorino Fiore della Tuscia-Caciotta Piccantina-Ricotta Fresca ChiodettiVia Flaminia 79 Civita astellana

Tel.0761.540005

Il Personaggio MisteriosoVi invitiamo ad indovinare il personaggio misterioso riprodotto nella foto sotto.

I primi tre che lo identificheranno e ne daranno comunicazione in redazioneavranno diritto a ricevere un premio offerto dalla gioielleria Ponte Vecchio.

VISITATE I NOSTRI SITIWWW.CAMPODEFIORI.BIZ

WWW.ACCADEMIAINTERNAZIONALEDITALIA.ITWWW.CAMPODEFIORIONLINE.IT

I Magnifici anni 50I Magnifici anni 50

Classe 1954 - 2004Classe 1954 - 2004Auguri dalla redazione di Campo de’ fiori a questo fantastico grup-po di ragazzi di Corchiano che festeggiano 50 anni.

Campo de fiori

15

AUTOTRASPORTI CALCINARI

Trasporti - Movimento TerraAutogru con Cestello

Loc.t� Faleri NoviFabrica di Roma (VT)Tel./Fax 0761.574002

AGOSTINO CELESTEASSICURAZIONI

Consulente Assicurativo eFinanziario

Via Roma, 78 - Fabrica di Roma (VT)

Tel. 0761.569195

BarAlessandrini

snc di

Alessandrini B.e C.

Via Vincenzo Ferretti,

L’A.I.D.I. e

Campo de’ fiori insieme ai vecchi gruppi musicali hanno organizzato una

“COMPAGNIA DELLE SERENATE”Per informazioni telefonate allo 0761.513117 o mandate

una e-mail a [email protected]

VUOI DIVENTARE FAMOSO/A ? QUESTA E’ LA TUA OCCASIONE

L’A.I.D.I. e Campo de’ fiori organizzano il concorso di bellezza “Miss e MisterCampo de’ fiori” finalizzato alla realizzazione di un calendario speciale.Per partecipare basta avere una età compresa tra i 18 e i 40 anni - inviare due fotoa colori (primo piano e figura intera) alla nostra redazione. La selezione verrà cura-ta da una giuria di esperti del settore. L’iscrizione è gratuita

Dati Personali

Cognome.......................................................................Nome........................................................

nato/a a....................................................................il..................................................................

nazionalità.............................................................stato civile.........................................................

Via................................................................Città..........................................Tel............................

Caratteristiche fisiche

Altezza....................Peso...................Taglia...................Occhi...................Capelli.............................

Voglio partecipare perchè................................................................................................................

.....................................................................................................................................................

Interessi

() Canto () Ballo () Teatro () Fotoromanzi () Televisione

() Cinema () Pubblicità () Sfilate di moda () Cabaret

Informativa legge 675/96 per il trattamento dei dati personali ( Art. 10/13/22 )La informiamo che la legge 675/96 prevede la tutela delle persone e altri soggetti per il trattamento dei dati perso-nali. Ai sensi della legge suindicata, tale trattamento seguirà i principi di correttezza, lucidità e trasparenza e tuteleràla sua riservatezza e i suoi diritti (art. 22). Ai sensi di legge la informiamo che il trattamento dei suoi dati personaliha per finalità, oltre all’uso interno o di archivio, la promozione e la diffusione ad aziende interessate alle sue carat-teristiche professionali e/o artistiche, al solo fine di inserla nei campi specifici. La promozione di cui sopra sarà effet-tuata con mezzi fotovideografici, informatici, internet. Il titolare del trattamento è Campo de’ fiori P.za dellaLiberazione n.2 - 01033 Civita Castellana (VT) al quale potrà rivolgersi per far valere i suoi diritti come previsto dall’Art.13. Il / La sottoscritt... acquisite le informazioni di cui sopra (art.li 3/22 Legge 675/96) acconsente al trattamento deidati personali e alla loro promozione anche da parte di altre società per scopi esclusivamente legati alla comunica-zione a mezzo foto, video, informatica e internet, delle proprie qualità professionali ed artistiche.

Data................................Firma..................................................................................................

Documento.................................................................................................................................

Album rico

16

Campo de fiori

Se vi riconoscete in queste foto venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere p

Anno scolastico 1924 - IV

elementare - nati nel 1915

foto data dal Sig. Bruno BrunelliScuola elem

entare femm

inilenate nel 1947-48

deiordi

17

Campo de fiori

pubblicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno subito restituite.

Anni ‘50 - Ragazzi della Parrocchia San Lorenzo Guerra 1915 - 18 Onorio Tombolini - nato nel 1884

Scuola elementare degli anni ‘50 - Foto data dal Sig. A

ntonio Arm

agno

Campo de fiori

PICIPicino e Marasma i fantini Viterbe

18

Un contradaiolo dell’Onda che ho conosciutodurante la disputa di un Palio del 16 Agosto inonore dell’Assunta, mi diede un sincero consiglio:“Ricordati che amare i cavalli significa chilometri echilometri di sacrificio e qualche metro di soddi-sfazione” Per Mauro Matteucci il mitico “Marasma”i km di sacrificio sono stati ripagati dall’affettodell’Onda. Entrare nel cuore dei contradaioli fu perMarasma veramente facile e razionale, i responsa-bili diedero fiducia al fantino e lui preparandosi adovere per il Palio, li ripagò con una schiacciantevittoria. All’arrivo nella contrada poche ed essenziali paro-le. Volle subito recarsi nella stalla dove si stavaportando Miura, cavallo ombroso e poco favoritoper la corsa. Lo scalpitar degli zoccoli ed il nevrilenitrito di Miura, nell’intrigo di viuzze della contradaanticipò l’incontro tra fantino e cavallo. Maurettoarriva e vede gli uomini di stalla armeggiare inva-no intorno a Miura che proprio non vuole entrareattraverso una stretta e bassa porticina nella stal-la che sarà il suo ricovero durante i giorni primadella gara. Si fece largo, con l’immancabile sigaretta in boccae agilmente saltò in groppa al sudato cavallo. Conun brusco movimento impugnò saldamente leredini, facendo saggiare, al cavallo il sapore delmorso in bocca ed ai contradaioli il piglio e l’ener-gia di quel fantino di Civita Castellana. Maurettofece un cenno tanto sbrigativo quanto inutile atutto il codazzo di contradaioli; oramai, a scansod’occasione tutti si erano allontanati sia dal caval-lo che dal fantino. Uno sbrigativo sguardo allaporta della stalla prima dell’ultimo intenso tiro disigaretta poi Mauro energicamente sprona con legambe i fianchi del cavallo. Miura reagisce conun’impennata ed una rapida partenza al galoppo;in prossimità della porticina Miura esita e s’impun-

la rocambolesca vita di Picino è impresa ardua, eraccontarla affermando che è il fantino che hadisputato 52 Pali di Siena con 15 diverse Contraderiportando 13 vittorie (4 con L’Oca) con settediverse Contrade è semplicemente riduttivo.Desidero ricordare in questo articolo attraversoaneddoti e cronache dell’epoca, la storia dell’uomoe del fantino che ha caratterizzato i primi trentaanni del “900” del palio Senese. Scansino-

Chiccone-Pallino e molti altri fantini del periodoebbero modo ed occasione di conoscere il suotemperamento. Più che la folle corsa, in quei tregiri di trecento metri ciascuno del tufo rosso diPiazza del Campo e le insidie della curva di S.Martino, i suoi avversari temevano Picino e le sueterribili nerbate che, nonostante il difetto all’artosuperiore riusciva a dare. Aveva una forza bestiale e chi assaggiava il frusti-no di nerbo di bue di questo Ronciglionese certa-mente non dimenticava. Il 28 Settembre 1902Picino corre con la cavalla Saura per la ContradaValdimontone, è la sua prima ed importante vitto-ria. Caratteristico ed emozionante nel Palio è l’at-timo in cui il mossiere, dopo aver chiamato i caval-

ta, ma una brusca e convincente nerbata sulposteriore fiacca le sue resistenze. Era Fatta.L’energia e la sicurezza di Marasma, piega il caval-lo al volere del suo nuovo fantino. Dentro la stallaMarasma è circondato dai contradaioli; solo alloracapirono che quel riccetto del basso viterbese,schivo e di poche parole aveva il piglio ed il corag-gio per essere il protagonista del 2 luglio 1980.Dopo la vittoria, le urla e la gioia dei contradaioli,lo sventolio della ban-diera bianco-celestedell’Onda e delle contra-de amiche. Qualcuno s’i-nerpica sulla loggetta ereclama il Cencio e tuttisi accalcano intorno aMauro. Il fantino è spin-to, strattonato, tutti selo contendono e lobaciano urlanti ed eufo-rici per la vittoria, lo por-tano in trionfo, da spallaa spalla. Marasma havinto il Palio di Siena. E’stanco, confuso, smarri-to ma composto nelfestante ritorno verso lacontrada. In quelmomento avrebbe potu-to chiedere qualsiasicosa, lui.. schivo e umilechiese semplicemente dipoter rivedere le imma-gini della gara e…..unpanino col salame.Maggior soddisfazioni leottenne un altro fantinoviterbese, AngeloMeloni. Per disputare ilpalio di Siena, di cui siha testimonianza dallaseconda metà del XIIIsec., i fantini general-mente sono reclutati dalMonte Amiata, dallezone dell’Empolese, dalla Maremma, dallaSardegna ed infine dall’Alto Lazio. Gente che nonva tanto per il sottile, fantini che badano alla vit-toria ed ai premi; uomini ruvidi e scaltri che perraggiungere i loro obiettivi non risparmiano ai loroantagonisti nerbate e scorrettezze. Per i più auda-ci, i più smaliziati, quelli insomma che hanno nonsolo coraggio da vendere ma anche un’ottimadose d’incoscienza, spesso sono segnalati e pre-sentati alle contrade Senesi. Il 2 Luglio 1897, unfantino originario di Canepina poi trasferitosi aRonciglione corre il suo primo Palio. Ha 22 anni enonostante una menomazione al braccio è subitotemuto e considerato. Si chiama Angelo Meloni edè ribattezzato dai contradaioli “Picino”. Descrivere

Angelo Meloni ribattezzato dai contradaioli “Picino”

Palio 13 Settemb

Campo de fiori

INOesi protagonisti del Palio di Siena

di Raniero Pedica

19

li al canapo di partenza, aspetta l’attimo propizioper dare il via alla corsa. I frementi e nevrili caval-li premono col petto sulla corda, scalciano e si spo-stano dall’ordine di partenza, nell’attesa freneticadella partenza. Picino ebbe l’intuizione di allunga-re ulteriormente quest’ importante e talvolta fon-damentale fase del Palio, utile sia per gli ultimivenali accordi e patteggiamenti tra fantini che percogliere al volo il momento in cui i cavalli delle

contrade nemiche si trovano in difficoltà. Spesso èil cavallo di rincorsa che decide le sorti di un Palio.Fu proprio Picino ad inventare questo tipo di par-tenza con ingresso lanciato che gli procurò moltisuccessi e non indifferenti tornaconto economicima anche qualche pesante squalifica. Nel 1904 Siena ospita per volere del SindacoAlessandro Lisini una grandiosa mostra sull’anticaArte Senese con circa 2000 opere d’arte espostenelle sale del Palazzo Comunale. Si decide per unPalio straordinario il 17 Aprile 1904, data in cuiVittorio Emanuele III Re D’Italia, accompagnatodalla famiglia Reale inaugura la Mostra. In questasolenne occasione i fantini per tempo iniziano ipatteggiamenti, le corruzioni e le alleanze a suon

di moneta battuta per vincere e far vincere il Palio.Un contadaiolo della Chiocciola s’inventò che il Reaveva destinato un sostanzioso premio in denaroal fantino vincitore. I precedenti accordi allora sal-tarono ed i fantini disputarono la gara con un soloobiettivo: vincere a tutti costi. Ovviamente vinse Picino con la cavalla Primetta,regalando al Leocorno l’enorme soddisfazionedella prima vittoria del secolo dinanzi al Re. Le cro-

nache del tempo assicu-rano che Picino sia statomeno soddisfatto,soprattutto sotto l’aspet-to economico di comeandarono le cose.Scoperto l’inganno e lafavola del premio del Re,intascò in quell’occasio-ne meno di quantoaveva patteggiato inprecedenza. La scaltrez-za e la strategia di garadel fantino di Roncig-lione diventarono leg-genda durante il Paliodel 16 Agosto1924.Picino era dotato di unanaturale dote chehanno pochi uomini dicavalli. In gergo è chiamato “Ilsenso del cavallo” che inpratica possiamo tradur-re con il personale intui-to nel farsi capire e capi-re il cavallo per aumen-tare l’intesa. “Stò caval-lo è stato come quellode Picino, parte urtimo erriva primo” è il dettoche ancora circola nellecorse del Viterbese ed e l l aMarem-ma per

definire un cavallo apparente-mente brocco e sfavorito che perl’abilità e l’astuzia del fantinoriesce a tagliare per primo il tra-guardo. Durante quel memorabilePalio del 1924 Picino era in testama il traguardo era ancora lonta-no. Da dietro, la Torre avanzavaminacciosa. Picino capì che ilcavallo la Giacca era troppo affati-cato e che nonostante nerbate esollecitazioni non avrebbe potutoregger testa al più fresco cavallodella Torre. Legò allora le briglie a

giusta misura sul collo del cavallo e si buttò interra. Il cavallo alleggerito del peso del fantinoriprese le energie sufficienti per tagliare primo iltraguardo. Per Picino fu l’apoteosi e la definitivaconsacrazione; era il più gran fantino di Piazza delCampo. Il 3 Luglio1930 con Cavallina, AngeloMeloni vince il suo ultimo Palio di Siena, correndocon la giubba dell’Onda. Mosso dalla passione eper avidità di denaro continua però a gareggiareper ancora tre anni. Il 2 Luglio 1933 all’età di 53 anni Picino disputa lasua ultima gara. Il nostro fantino parte di rincorsae si ritrova accanto a Ganascia, che gareggia perla Tartuga. Ganascia rompe gli indugi, con irrive-renza e strafottenza nerba il campione diRonciglione. Picino in un sussulto d’orgoglio reagi-sce alla sua maniera. I due si nerbano furiosa-mente per un intero giro, oramai non guardano glialtri avversari, i cavalli, non si pensa la vittoria è ingioco solo il contendere tra i due fantini. Al secon-do passaggio nella curva di S. Martino Picino cede,oramai non contiene più le frustate di Ganascia e… cade assaggiando nell’amaro sapore nella terrarossa la fine del suo predominio in Piazza delCampo. È il tramonto del grande Campione. Ebbedue figli Brunetta (Maria) sempre vestita elegante-mente, con i vestiti alla moda del tempo e Corradoche seguì le orme del padre. I due non poterono correre mai nello stesso palioa causa di un regolamento del 1907 che impedivaa due fantini consanguinei di correre nella stessagara. Corrado Meloni con l’appellativo di“Meloncino” era combattivo e battagliero e con lafrusta sicuramente superò anche suo padre. Vinsedue Palii entrambi nel 1934. Picino non approvavai metodi spesso brutali con cui il figlio gareggiavanelle corse e si racconta che padre e figlio nonconoscevano altro modo d’intendersi se non confuriose litigate e scazzottate. Peccato, veramenteun peccato che quel maledetto regolamento del1907 ha negato alla storia del Palio di Siena unemozionante sfida tra padre e figlio.

bre 1910 - Mossa

corteo storico prima del palio

Album rico

20

Campo de fiori

Se vi riconoscete in queste foto venite in redazione e riceverete un simpatico omaggio. Se desiderate vedere p

Gita a Rom

a alla Basilica di San Paolo insieme al V

escovo Massim

ilianiFoto data dalla Sig.ra Lucia Bianchini

1935 le orfanelle di Via Panico a C

ivita Castellana

foto data dalla Sig.ra Iolanda Mei

deiordi

21

Campo de fiori

pubblicate le vostre foto, portatele presso la redazione di Campo de’ fiori, esse vi verranno subito restituite.

Anni ‘50 giovani m

uratori di Civita C

astellana

Ann

i ‘40

gio

vane

cop

pia

fabr

iche

se

1932

scu

ola

elem

enta

re fe

mm

inile

- fo

to d

ata

dalla

Sig

.ra S

ilvan

a Ro

ssi

Campo de fiori

22

CENTRO REVISIONIVerniciatura a Forno - Banco di riscontro

Civita Castellana (VT) Via Terni,73 - Tel./Fax 0761.515793 Cell. 339.2944714

Via della Repubblica, 6Civita Castellana (VT)

Tel e Fax0761.51.32.17

e-mail:[email protected]

Campo de fiori

23

Scopri l

Il magico mondo dell’ arte nonpoteva non farci soffermare suuna bottega ricca di tradizionemillenaria che, al varcare la suasoglia, ci riconduce al ricordo diquei popoli che migliaia di anni fahanno abitato il nostro territorioed in esso hanno lasciato quelricco patrimonio della lavorazionedell’argilla, del coccio e della cera-mica. Vincenzo Dobboloni,conosciuto da tutti come MastroCencio, quest’antica tradizionese la porta dentro fin dalla nasci-ta. Ancora bambino resta affasci-nato da una riproduzione di sta-tuetta rodiota regalata a suopadre da Dino Dominicis, valentemaestro d’arte di Civita Castellanae, da qui, esplode in lui la passio-ne per quest’arte che lo porterà afrequentare ogni giorno, dopo lascuola, il laboratorio del Dominicis

e, sotto la sua guida, ad appren-dere i primi insegnamenti dellamanifattura Ellenica – Etrusco –Falisca. Nel frattempo VincenzoDobboloni frequenta l’IstitutoStatale D’Arte Ceramica di CivitaCastellana, ma è a Cerveteri,patria della manifattura Etruscache, frequentando le antiche bot-teghe sotto la guida di sapientimaestri, scopre i segreti dellalavorazione dell’argilla, degliimpasti e dell’importanza dei colo-ri usati. Riesce a capire il valore diun oggetto non soltanto per lasua forma esteriore, ma ancheper come è strutturato interna-mente, per il suo spessore, per lesue curvature ed i colori interni.Conosce i vari tipi di argilla dasposarne ad ognuno il giusto colo-re, impara a capire la differenzafra oggetti Ellenici, Etruschi e

Greci secondo le forme e le pittu-re degli stessi. Passando dallebotteghe d’arte dei maestri diCerveteri a quelli di Tarquinia,acquisisce i trucchi dell’invecchia-mento, tanto da raggiungere laperfezione nell’imitazione. Oggettitanto perfetti che gli daranno neltempo qualche problema, da luirisolto in seguito, allegando adogni pezzo venduto il certificato di“non autenticità”. Poco più cheventenne Vincenzo viene assuntodalle locali industrie ceramiche,ma questo lavoro non gli piace.Creare piatti nelle moderne indu-strie non è la sua aspirazione.Matura così in lui l’idea di aprireun laboratorio tutto suo dovepoter esprimere e mettere in attola sua arte. Dall’incontro conFausto Mancini inizia anche adamare gli oggetti ceramici in stile

basso medioevale-rinascimentale,tanto da dimostrare una favolosaabilità e bravura nel dipingerepiatti e vasi del’epoca. Fa un certoeffetto pensare che gli oggetticreati da Mastro Cencio (anfore,vasi, balsamari, crateri greci,kylix) ed oggi acquistati dagli esti-matori dell’arte etrusca per arre-dare le proprie case, venissero untempo creati per l’uso e le neces-sità quotidiane. La soglia dellabottega di Mastro Cencio è laporta d’ingresso verso il passato,è il legame profondo fra la nostraciviltà e quella degli Etruschi eMastro Cencio ne conserva tuttele tradizioni. Sul suo banco dilavoro, nella confusione dei pen-nelli e dei colori naturali, tutto èmisuratamente calcolato e nullaviene tralasciato o sprecato, pro-prio come si faceva un tempo.

placca di terracotta con Madonna e Santi copia del 1400 su tavola

Kylix

Greca

Vincenzo Dobboloni “Mastro Cencio”

Cratere greco a scena mitologica

piatto cavo Derutafine 1500

Panata viterbese 1400

Campo de fiori

24

a bottega deMastro Cencio

Qui sò passati tutti,artisti, tombaroli, belli e brutti.Amanti de li cocci, veri o farzi,

ci’ànno l’antico, immezzo ar coreda la sera, ar mattino, quanno t’arzi.

Co’ mastro Cencio, che dirige er coro,pitturanno robba etrusca o medievale,

te ce trovi bene immezzo a loro,bazzicanno sta bottega origginale.

Ce sta er cliente un pò esiggente,quello che se crede un capiscione

pija una vaso, lo gira, lo scruta attentamente,

Cencio lo guarda e pensa:questo è un gran cojone !

Ce stà l’artista, anch’esso ceramistache prima critica, poi guarda,

e cerca de copiàquello che mai riuscirà a fà.

Ce sta er turista, che entra,guarda tutto, pezzo a pezzo

domanda, chiede, ma prima de compràtira sur prezzo.

Ce stanno poi, l’amici abbituali,quelli che a Cencio fanno compagnia,

co’ essi le notizie so attuali,perchè l’ànno sentite sulla via.

Infine ce stò io, che sò poeta,che quanno passo, faccio capolino,

amante de li cocci e de la creta,saluto “Mastro Cencio de’ Bacchino”

Alessandro Soli 9 Gennaio 2004

Album dei ricordi14 N

ovembre 1955: Fra U

go accompagna dei giovani civitonici in visita a San Pietro

1950 Ottavio Piccinini con la m

oglie ed i figli Livio e Osvaldo

Campo de fiori

25

Cari amici la storia di

Noel siarricchiscesempre più

di nuoveavventure. Conservategli inserti

e........buona let-

tura daivostri

Cecilia eFederico.

...quando i posti-

Santina Calisti in BanditelliFebbraio 1956 unica postina di Civita

Castellana

Quanta emozione nelcuore della gentequando i postiniannunciavano la pos-ta. C’era chi as-pettava notizie da unparente lontano, chiuna lettera d’amoredal proprio amato.Emozioni ormai perseperchè, a parte lebollette da pagare, lelettere d’amore nonvengono più recapi-tate dai postini masono state sostituitedalle e-mail e daglisms e, se abbiamonostalgia di sentireun parente o unamico, ci basta fareuna telefonata.Anche i postini nonsono più quelli di unavolta che, oltre a pre-stare servizio in divi-sa, giravano tutto ilpaese con la lorogrande borsa di cuoioa tracolla senza l’au-silio dei più moderniciclomotori corredatidi bauletto.

11.12.1962 centenario delle poste italiane

1962 postini e postine di Civita CastellanaMascherone in marmo per buca di

impostazione del 1700

...continua

Campo de fiori

34

C.so Bruno Buozzi , 42 - 44Civita Castellana (VT)

Tel. 0761.513231

01033 Civita Castellana (VT)Via Falisca,89 Tel.0761.598182

Fax 0761.591579P.zza Matteotti,16 Tel. 0761.518145

Assicurazioni eFinanza personale

Agente GeneraleCristiana Barduani

Via della Repubblica, 401033 Civita Castellana (VT)

Tel. 0761.513733

Telefoni CellulariRicariche

Attivazioni Telefonicheaccessori - telefonia fissa - cordless - fax

tv -hi/fi -dvd - video registratoridolby sourround

Orario di Aperturatutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20Sabato e Domenica dalle 9 alle 20 - non stop

Trevignano RomanoVia della Rena 5 (di fronte Bar Chalet)

Tel. 06.9999576 Fax 06.9999870

Perizie e Stimedi

Zenoni MarcoVia Madonna delle Rose, 1/BCivita Castellana (VT)

Tel.0761.599066

Cell.

Amarcord

Camminamento scavato nella roccia che porta a Rio Maggiore

Cosa può nascere dall’incon-tro di due vecchi amici chedopo circa cinquant’anni siritrovano a parlare della loroinfanzia e dei luoghi che lihanno visti crescere e giocareinsieme? La scoperta di luo-ghi a noi sconosciuti dove lanatura, ormai padrona ditutto, nasconde le orme deinostri padri che hanno gioca-to, lavorato e vissuto in quel-la Civita ormai dimenticata.Fabrizio Moscioni e MassimoConti, quei luoghi li ricordanobene perché da bambini ospi-tavano i loro giochi e le loroavventure. La loro storiaparte dal laghetto artificiale diFontana Quaiola, un tempoprezioso bacino acquifero perla società “Romana Elettri-cità” e poi per la “Volsinia”.Civita Castellana, infatti, cin-quant’anni fa, fu la prima cit-tadina della zona ad avereuna centrale elettrica tuttasua, grazie allo sfruttamentodelle falde acquifere che tut-tora la circondano. Quando illaghetto veniva svuotato, peressere pulito dai luciari (nellepersone di Giugliarelli, Oddi eRossi, operai della RomanaElettricità, capitanati daAlvisio Cima), questi ne rac-coglievano la numerosa faunaittica che, fritta, diventavauna deliziosa merenda. Unavolta pulito, il lago diventavanuovamente meta estiva dibambini e ragazzi, pronti afare bagni in biancheria inti-ma e a trasformare quei luo-ghi, nella loro fantasia, inpericolosi corsi d’acqua dellaforesta amazzonica, come inun famoso film con AlbertoSordi. Da Fontana Quaiola ilcorso d’acqua si sposta, pas-sando per Terrano, lungo leforre che costeggiano il cen-tro storico di CivitaCastellana. E’ da Via portaPosterula , in pieno centro

storico, che si raggiunge laforra dove il Rio Purgatorio sicongiunge al Rio Maggiore.Lungo questa stupenda forra,ricca di rigogliosa vegetazio-ne, esistevano, più di cin-quant’anni fa, delle mole(ricordiamo quella di Midossi,o meglio nota come la mola diBiscotto) che venivanoappunto azionate dall’energiaprodotta da questi fossi.Inoltre i contadini, con i loroorti, contribuivano a mante-nere puliti e popolati quei luo-ghi ormai in preda all’abban-dono. Le forre, ricche di fasci-no e di mistero, venivanoattraversati a piedi dall’epocadegli Etruschi, per raggiunge-re l’attuale Via della Repub-blica (oggi raggiungibile dalponte Clementino) o quartie-re Catamello (già Guadamello– dal guado che si dovevaappunto attraversare per rag-giungere l’altra sponda perpoi risalire) e i nostri padriripercorrevano gli stessi luo-ghi per dar spazio alla lorogenuina fantasia e per crearei loro giochi. Lì trovavano ilferro vecchio, portato dalfiume o gettato nei vecchi

Porta Posterula vista dall’esterno

Porta posterula vista dall’interno

Campo de fiori

35

Vivai Piante

“Sabina”Piante da Frutto-d’appartamento

Ornamentali-da giardino

Via Lambruschina sncLoc. Borghetto

Civita Castellana (VT)Tel. 0761. 540 733

CALLAIl nome della Calla deriva dal

greco Kallos, che significa bello.Questo splendido e purissimo

fiore cresce spontaneamente inAfrica, nei pressi del fiume

Transval e tra l’Equadore e ilCapo di Buona Speranza.

Fiorisce durante il periodo dellepiogge , nei periodi di siccità,invece, cade in letargo. Emblema della bellezza

semplice e raffinata.

Compravendite - Stime gratuiteRecapito Notarile - Mutui caseCompravendite - Stime gratuiteRecapito Notarile - Mutui caseVia Roma, 15a - Fabrica di Roma(VT)

Tel. 0761.576556/568514 Cell. 333.3408443e-mail: [email protected]

Ristorante-PizzeriaSala da ballo - cerimonie -

meetingIl Sabato

liscio - latino americano balli di gruppo

Via F. Petrarca snc - 01033 Civita astellanaTel. 0761.514186 Cell. 334.3073679

e-mail: [email protected]

01033 Civita Castellana (VT)Via Falisca,89 Tel.0761.598182

Fax 0761.591579P.zza Matteotti,16 Tel. 0761.518145

d i luoghi dell’infanziadi Cristina Evangelisti

butti, che loro recuperavanoper poi rivenderlo e, col rica-vato, potevano comprare ungelato, la liquirizia, le pallinedi vetro o ci potevano andareal cinema, a vedere un film diCow Boys . La vegetazionepresente lungo il fosso, offri-va del materiale ideale perpotersi costruire dei giochicome fionde, cerbottane efrecce e dopo aver formatodelle bande ed aversele datedi santa ragione a suon difiondate, sassate e frecciate,si andava tutti insieme, senzarancori ed amici più di prima,a raccogliere i fichi d’india e arinfrescarli lungo il corso d’ac-qua prima di mangiarli. I vec-chi copertoni di biciclette,prelevati dal laboratorio diGianni Colamedici, allora ubi-cato su via XII Settembre (asalita de Gustinetto), serviva-no ai ragazzi, una volta appe-si con una fune alla cima diun ramo, per farne delle alta-lene , lungo la riva del fossoe, con gran salti, tuffarsi nelleacque un tempo fresche epulite. Fabrizio e Massimoricordano quegli anni contanto rimpianto, erano glianni in cui si viveva veramen-te l’infanzia e la gioventùfacendo le esperienze sullapropria pelle e i giochi, anchese spesso pericolosi, doveviinventarli e costruirli da soloperché quelli confezionati non

te li potevi certo permettere.Erano gli anni in cui, d’inver-no, si scendeva fino alle vec-chie mole per accendere ilfuoco e fare le caldarroste enel risalire, con i vecchi con-tenitori di latta per alimenti,infilati uno per piede, i ragaz-zi facevano la corsa per tuttoil paese, incitati dal tifo deipassanti e causando un granbaccano. Peccato che queiposti non siano oramai piùaccessibili. Possiamo ammira-re le forre che circondano ilnostro paese soltanto dall’al-to, ma la vegetazione e lediscariche ne hanno ormaireso quasi impossibile l’ac-cesso, tanto da mandarneperso tutto il patrimonio stori-co e culturale. Fabrizio eMassimo ci hanno voluto fareun regalo, ci hanno mostratoCivita Castellana “sotto unaltro punto di vista………”

una delle mole di Porta Posterula

sbarramento che alimentava le mole di cui sopra

il ponte Clementino visto dal punto d’incontro fra il Rio Purgatorio e Rio Maggiore

il castellaccio

torrione difensivo etruscosopra porta posterula su cui

hanno costruito le attuali abitazioni

Campo de fiori

36

Uganda: nell’inferno del NordUganda: nell’inferno del NordV.A.

“Il conflitto nel nord Uganda e’ caratterizzato da unalto livello di crudelta’raramente visto inqualsiasi altra parte del mondo. Guardare negliocchi di un bambino che e’ stato ripetutamente bru-talizzato,torturato o violentato come mi e’ capitato divedere quando ho visitato il nord Uganda e’ unacosa che non potro’ mai piu’ dimenticare .Questoabuso di bambini e’ uno dei piu’ seri nel mondo:essorichiede un azione urgente e concordata.” Parole diJan Egeland, vice segretario generale per gli affariumanitari e coordinatore per gli aiuti delle NazioniUnite. Raccontare in poche righe una realtà fatta diorrori che vanno oltre ogni immaginazione umananon e’ facile ma nel limite del possibile cercherò difar conoscere quella che è stata definita la “peg-giore crisi umanitaria del mondo” di cui l’occi-dente ,ancora una volta, si e’ dimenticato. Dopo ilgenocidio del Ruanda, avvenuto dieci anni fa, si pen-sava che orrori di quella portata fossero finiti. Damolti anni però nelle regioni dell’ Uganda settentrio-nale è in corso un terrificante e vergognoso massa-cro di persone. In quest’ultimi 18 anni il popoloAcholi e’ vittima di una brutale e implacabile insur-rezione dei ribelli del Lord’s resistance army (LRA)guidati da Joseph Kony, un pazzo visionario auto-proclamatosi profeta, che rivendica di possederepoteri soprannaturali. Quel poco che si sa di lui è checombatte per rovesciare il governo di YoweriMuseveni e ricostituirne uno fondato sui diecicomandamenti della Bibbia. Persone innocenti sonouccise, massacrate e mutilate; migliaia di bambinivengono rapiti e costretti a combattere. Essi sonosoggetti a torture e violenze sessuali. Attualmente sistima che circa l’80% degli Acholi sono profughi . Alfine di proteggerli il governo ha fatto costruire appo-siti campi d’accoglienza dove centinaia di piccolecapanne in paglia, ammassate una vicino all’altra,sono le loro nuove abitazioni. In questi luoghi angu-sti con carenza di cibo,di assistenza sanitaria e concondizione igieniche drammatiche vivere è veramen-te impossibile. Lo scorso anno c’è stato un bruscoaumento degli attacchi da parte dei ribelli raddop-piando così il numero dei profughi nei campi e deibambini sequestrati. L’escalation della violenza e’avvenuta in seguito all’intensificata attività dell’eser-cito regolare ugandese (UPDF) contro i ribelli. Infattinel Marzo del 2002 l’esercito lanciò l’operazione

denominata“iron fist”(pugno di ferro) con laquale, in un primo momento, riuscì a sradi-care e distruggere le basi dei ribelli disloca-te nel Sudan meridionale. Più che porre finealla guerra l’effetto principale è stato quel-lo di spingere i ribelli all’interno del territo-rio ugandase i quali davano sfogo a deva-stazioni e barbarie sulla popolazione civile.I tentativi dell’Updf di distruggere la miliziadi Kony e’ stata (ed e’) ostacolata dallanatura del nemico. Della Lra si sa poco; aldi là degli efferati e diffusi abusi sulle per-sone i suoi soldati escono all’improvviso daiboschi per attaccare i villaggi, compiendosaccheggi, sequestri e violenze di ognigenere. Bruciano capanne e poi scompaio-no nella vegetazione della rigogliosa forestaugandese. Il Lord’s resistance army non hauna vera ideologia politica ed è diviso intante “cellule” che operano quasi autono-mamente nei territori del nord. Migliaia dipersone sono state costrette a lasciare leloro terre ed ammassarsi in una sorta dicampi profughi diventati, più tardi, un ber-saglio dei ribelli per trovare cibo e bambi-ni da rapire. Portare assistenza umanitariaai molti campi sparsi nella regione e’ diven-tato un compito pericoloso: i convogli pergli aiuti spesso vengono attaccati dai ribellie diversi volontari e soccorritori perdono la

vita. Fino alla grande offensiva dell’esercito i “solda-ti” della Lra rapivano i bambini nelle scuole, nei vil-laggi, nelle chiese e li costringevano a camminareper moltissimi chilometri facendo loro trasportarepe-santi fardelli verso le basi situate nel Sud Sudan.Coloro che non riuscirono a sopportare quella inu-mana fatica vennero lasciati indietro o puniti conimmaginabili atrocità sino alla mutilazione degli arti.Quelli che riuscirono a raggiungere la destinazionevennero addestrati, sempre con violenza e tortureinaudite, a diventare guerriglieri.Le bambine e ragazze invecefurono violentate o schiavizzate.Secondo una stima dell’Onu,circa 8.400 bambini sono statirapiti durante i raid dell’Lra fra ilGiugno del 2002 e il Giugno del2003. Ciò ha portato a 20.000 ilnumero di essi dall’inizio del1990.Una volta sequestrati i bambini eragazzi sono obbligati a prenderparte a terribili pratiche di inizia-zione. Molti sono costretti adassistere indifesi alle mutilazioni,a ripetute percosse e ad uccisio-ni di persone che spesso sonoloro parenti. Neldisperato tenta-tivo di evitare diessere rapiti esubire le conse-guenze durantela prigionia,migliaia di bam-bini (sopranno-minati “nightc ommu t e r s ” -pendolari dellan o t t e - ) , o g n igiorno, lascianoi loro villaggi e sispostano neicentri urbani,distanti decinedi km, per tra-

scorrere la notte al fine di trovare una “relativa” sicu-rezza. In lunghe file, anche di qualche km, si metto-no in marcia prima del tramonto per poi fare ritornoai villaggi il mattino seguente. A Gulu ogni notte arri-vano migliaia di piccoli che vanno a riempire vecchiecase abbandonate, stazioni di bus, chiese e scuoledormendo ammassati in condizioni igieniche dram-matiche nonche’ vittime, spesso, di violenze. Tuttoquesto e’ ancora in atto nelle regioni del nordUganda ma, purtroppo, giornali e televisioni, chissàperché non ne danno mai notizia.Al nostro “civile”e“democratico” mondo occidentale e ai suoi media,indifferenti di quanto succede in Uganda (e come inaltri paesi dell’Africa),vorrei ricordare una frase diMartin Luther King: “Dovremo temere non tanto leparole e le azioni odiose dei malvagi, quanto l’orribi-le silenzio degli onesti”. Paradossalmente l’Uganda e’considerata la “perla dell’Africa”:speriamo che in unfuturo prossimo anche le regioni del nord possanosplendere, come una perla, di pace e prosperita’.

Campo de fiori

37

… il gruppo di amici di Civita Castellana con-tinua ad infoltirsi e diventano assidui fre-quentatori dei “Grandi Naufraghi” , EnricoGiannini, Carlo Antonozzi, Mauro Angelelli,Pietro Galatini, Massimo Cirioni e tanti altri.L’amico Enrico Giannini entra a far partedella formazione, suonando la chitarrabasso. A questo punto Max ricorda connostalgia le magnifiche serate musicali agliOleandri di Soriano nel Cimino quando, incompagnia del Conte Nanni e freschi nell’a-ria dei castagneti, dedicavano le canzoni aicarcerati, allora reclusi nel castello. In quelperiodo Max faceva da spalla, con diverseformazioni, ad artisti come Dino, Don Baky,Lucio Dalla, Sergio Leonardi, Bobby Solo,Little Tony, Farida, Maurizio Mandelli,Edoardo Vianello, New Trolls, RiccardoFogli, Patty Pravo e con alcuni dei qualiintrattiene ancora rapporti di amicizia. Conuna voglia continua di rinnovamento e diricerca, costituisce un nuovo gruppo forma-to dal sempre formidabile Fausto alla chitar-ra solista, Romano alla chitarra basso,Andrea Pacelli alla batteria, Carlo Salvi alletastiere, Massimo Capitoni al sax, ValterAgostini al sax, tastiere e violino e con lapartecipazione, nelle uscite importanti,anche del Professor Angelo Giovagnoli alcorno inglese (memorabile la sua riprodu-zione del suono del vento nell’introduzionedi un brano dolcissimo degli Aphrodite’sChild – Marie Jolie). Incomincia a cantare inchiesa, con il sofferto permesso di DonMario Mastrocola, per i matrimoni degliamici accompagnato all’organo da RenzoGiovagnoli, fratello di Angelo ed entrambifigli di Valerio, valente tromba della gloriosaorchestra Brazil, nella quale militerà ancheMax e della quale parleremo in seguito. E’ ilperiodo di un’altra grande importante real-tà. Max fonda il primo coro Beat del Duomodi Fabrica di Roma che animerà tutte le fun-zioni religiose. Con sommo piacimento, DonMario permette addirittura di eseguiredurante le S.S. Messe, dei brani inediti diMax, come A te o Signore e Canto di Pace,antesignano e senz’altro premonitore, vistopoi l’evolversi dei fatti nel mondo. Vengonostampati nei fogli per i fedeli, assieme a tuttii brani, liturgici classici. Il coro composto dacirca trenta ragazzi, tutti amici, con sacrifi-cio riusciva ad eseguire musica polifonicacon l’accompagnamento all’organo dellostesso Max, alla chitarra da Fausto, al flau-to da Antonio Bianchini, allievo del ProfessorRomano Pucci. Quanta gente alle SanteMesse !! Quanti nomi da ricordare:Antonella Polidori, Vania Antinori, SeverinoAntinori, Stefano Calabresi, Maria TeresaD’Antonangelo, Loredana Bedini, EleonoraCapitoni…. Max, su richiesta del compiantoDon Francesco Iannoni (Don Checchino) ,suo parente da parte di madre, veniva poi aCivita Castellana per insegnare la chitarranel locale dell’attuale Largo Don FrancescoIannoni a tanti ragazzi, tra i quali: DinoRidolfi, Tonino Conti, Antonio Panese, PaolaEvangelisti, Alessandra Sacconi, PaolaDrusiani, Albertina Gai, Antonello Baliani,Gianni Camponi, Fausto Pantano…. Eranoanche di moda le serenate che, organizzatecon un gruppo di amici, deliziavano fanciul-le di diversi paesi.

...continua sul prossimo numero

La storia di

testo originale del brano “Canto di Bace” inserito nei canti liturgici

Campo de fiori

... messaggio ricevutoSul 7^ numero di Campo de’ fiori, dietro segnalazione di alcuni cittadini, abbiamo pubblicato delle foto che ritraevano la totale man-

canza di segnaletica in Piazza della Liberazione e la pericolosità dei pini ammalati di Via San Gratiliano.

Prima Dopo

Campo de fiori

39

Via M.Masci, 19 Civita Castellana (VT)T. 0761.513182 Ab.T.0761.517601

ENGEL HAUS PUB Via A. Meucci, 8 - Rignano Flaminio (RM)

Tel. 328.8645431

Protegge i tuoi valoriSilvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25

01033 Civita Castellana (VT)Tel.0761.599444 Fax 0761.599369

[email protected]

Falegnameria F.lli Magnanti snc di Magnanti Erminio e Carlo

Via Flaminia Km 57.20001033 Civita Castellana (VT)

Tel.0761.540393 Fax 0761.542333

carte da parati-vernici-Quarzo-Pitture a calce per centri storici-Legnami-Moquettes-Hobbistica-

Cartongesso-Controsoffitti.Civita Castellana (VT) Via Fontana Matuccia

Tel. 0761.513128 Fax 0761.518078

GRAZIE AGLI SPONSORai sostenitori, agli abbonati ed ai collaboratori che da soli sosten-gono Campo de’ fiori e, con il loro prezioso contributo, dannovita ad importanti operazioni sociali, promosse e realizzate dallaAccademia Internazionale D’ Italia (A.I.D.I.) .

Campo de’ fiori, con le sue oltre ventimila copie, la distribuzio-ne mirata ed i siti Internet www.campodefiori.biz - www.cam-podefiorionline.it - www.accademiainternazionaleditalia.it, DAVALORE ALL’IMMAGINE DELLA VOSTRA AZIENDA.

Campo de’ fiori cerca validi redattori in ogni paese.

Campo de’ fiori porta beneCampo de’ fiori porta bene

Campo de fiori

40

TESTO (Scrivere in stampatello e senza abbreviazioni)...................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................Gli ANNUNCI GRATUITI sono esclusivamente riservati ai privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualità e veridicità delle inserzioni.

A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta

dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate nella presente cedola.

COMMITTENTE: Nome..............................................Cognome..........................................

Via...................................................................Città...........................................................

Tel............................................ Firma................................................................................

ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATIa pagamento per ditte o società Tel./Fax 0761.513117

Cedola da ritagliare e spedireL’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione

Compilate qui il vs. ANNUNCIO GRATUITO e spediteloin busta chiusa a Campo de’ fiori , P.za dellaLiberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT)oppure manda un fax al n. 0761.513117 o una e-mail [email protected]

Annunci GratuitiAnnunci Gratuiti-Fotocamera digitale Kodak EasyShareLS420, risoluzione da 2,1 megapixel, stam-pe di qualità anche in formato 20x25,zoom digitale continuo a 3 ingrandimenti,cattura video digitali con audio, 8 MB dimemoria interna.-CERCO socio per negozio avviatissimo aTrevignano Romano di telefonia mobile efissa, accessori, cordless, Fax, TV, hi-fi,DVD, videoregistratori etcc. Tel.06.9999576 Fax 06.9999870 Fausto.-SCAMBIO francobolli nuovi ed usati perincrementare la mia collezione, ma anchela vostra!!! Cell. 333.9993602 (ora dicena).-RAGAZZO di 21 anni cerca lavoro. Cell.329.7294104 (CIPI)-VENDO Pellicce, una volpe bianca, unvisone Nardini buonissimo stato. Prezzo €1.500,00 da contrattare. Tel. 333.6146933Paola.-VENDO Moto Suzuki GSX F600 anno2002, Km 7.800 originali, unico proprieta-rio. Vera occasione Tel. 339.4752504.-LAUREATO in architettura-esperienzapluriennale, impartisce ripetizioni di mate-rie a carattere scientifico: matematica, fisi-ca, scienza delle costruzioni, disegno tecni-co, informatica. Tel. 338.7068982Francesco.-QUARANTENNE seria di CivitaCastellana cerca lavoro come badante, col-laboratrice domestica o pulizie pressoaziende (c/o redazione).-RAGAZZA cerca lavoro come assistenzaanziani, pulizie case e negozi, baby sitter.Tel. 329.7889340 Melania – max serietà.-RAGAZZO di 21 anni cerca lavoro nelleprovince di Terni e Viterbo come commes-so, benzinaio o meccanico. Già esperienzelavorative Tel. 339.4001699 Francesco.-RAGAZZA cerca lavoro come assistenza

anziani. Ampia disponibilità di orario.Massima serietà. Cell. 340.5628737.-RAGAZZA di 21 anni cerca lavoro comebaby sitter o collaboratrice domestica. Tel. 0761.515140 (Manuela).-VENDO Peugeot 206 2.0 HDI 2001 conimpianto stereo. 333/6922534 o.p. trattati-ve riservate.-SCAMBIO o ACQUISTO vecchi calenda-ri (c/o redazione).-VENDO monete antiche e del VaticanoTel 339.5366948.-VENDO n. 2 caschi per parrucchiera inottimo stato, un computer climazon perpermanenti e tinture, un asciuga capelliper capelli ricci e ferri per arricciare i capel-li. Tel. 349.2219923.-VENDO chitarra classica nuovissima, maiusata, con custodia € 80,00 c/o redazione.-VENDO cyclette mai usata marcaPedalex. C/o redazione.-CERCO operaio fabbro Tel. 338.1165756.-VENDO trincia erba e ripuntatori di variemisure a prezzi di fabbrica Tel.338.1165756.-VENDO cucina a carbone fatta a mano inferro lavorato artigianalmente, con duearmadietti all’interno e appoggi 30x60 cmrimuovibili. Tel. 0761.480006.-PIANOLA Roland E28 vendo € 500,00Tel. 0761.517661.-SASSOFONO contralto argentato, ottimostato, vendo € 450,00 intrattabili. Tel.0761.569749 Dario.-TAMBURO per banda musicale vendoTel. 0761.480006.-FOTOCAMERA digitale Nikon Coolpix2500, ottimo stato, scheda di memoria 8Mb, cavo di collegamento USB, CD diinstallazione, caricabatterie, custodia, minicavalletto, vendo € 150,00. Orte (VT) Tel.349.4652624.

-MACCHINA FOTOGRAFICA MinoltaRG2 Reflex, b/1000, ottica intercambiabile,obiettivo 1.5, esposizione manuale edautomatica, con tracolla, revisionata recen-temente, vendo con tracolla € 120,00.Occasione! Tel. 0761.430608 Giancarlo.-MACCHINA FOTOGRAFICA Nikon,zoom 85 (32-85 mm. Macro), compatta,autofocus, automatica, perfetta con custo-dia e libretto istruzioni, vendo € 150,00 Tel.0761.749222 – 338.8811721 Massimo.-GIOCO per Playstation 2 “La Cosa”, otti-mo stato, € 15,00 + “Peymond Good andEvil” € 18,00 trattabili, vendo. Tel.0761.482052 Raffaella.-MACCHINA raccoglitrice nocciole semo-vente Agrintem, perfetto stato, vendo Tel.338.1165756 – 0761.572384.-BICICLETTA corsa gruppo 500-105,telaio 60 Columbus, pedali Luk, vendo €400,00, completa. Trattabile. Tel.339.8738991.-VENDO Mountain Bike telaio 53 – Cinelli– Rampichino – Cambio Mountain LX 21 –RAP. Completa € 250,00 trattabile. Tel.339.8738991.-APPARECCHIO “Elettromedica”, multi-funzionale, per terapia, magneto, ionofore-si e tutte le terapie, completo, vendo €1.000,00 Tel. 0761.305102 – 338.8563005.-ARREDAMENTO completo di banco,retrobanco e angolo cassa, in ottimo stato,usato sole per 1 anno, vendo € 6.000,00trattabili. Tel. 0761.559034 –335.6948263.-ATTREZZATURA per orafo, microfusio-ne, forno, cilindri e centrifuga con mobile,vendo € 750,00 Tel. 0761.305102 –338.8563005.-CERCO registratore di cassa usato, ma inbuone condizioni. c/o redazione.

Campo de fiori

41

Sandro AnselmiP.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT)Tel./Fax 0761.51.31.17e-mail : [email protected]

-Affitto apparta-mento uso ufficio dimq 90 circa. Impiantia norma termoauto-nomo. Ampia recep-tion. Caratteristichedi lusso. Balconato.Civita Castellana ViaTorquato Tasso.

-VENDO a CivitaCastellana porzionedi villa bifamiliare coningresso indipenden-te. Mq 120 con gara-ge di mq 30 emagazzino di mq100. Giardino, veran-da, pozzo, altri terre-ni annessi mq 700 +mq 300. Altre aree dipertinenza. Termoautonomo. 1 Km dal centro.

-VENDO a Fabrica diRoma Loc. ParcoFalisco bellissima villaunifamiliare. Possibilità di frazio-namento.AFFARE!!!

-VENDO a Fabrica diRoma in posizione pano-ramica, villa con ampiogiardino e piscina di duepiani fuori terra. Ampiataverna e locali di servi-zio al piano seminterra-to. PREZZO INTERES-SANTE.

-AFFITTO ampio locale per usi diversi in zona industriale di CivitaCastellana. -VENDO azienda industriale a porte chiuse, o solo stabile in CivitaCastellana.-CEDO agenzia di pratiche auto avviatissima a Civita Castellana.Prezzo interessante. -CEDO negozio di abbigliamento a Fabrica di Roma a prezzo di rea-lizzo. -CEDO a Civita Castellana circolo ricreativo, gastronomico, culturale.-CEDO a Civita Castellana attività di pizzeria-rosticceria-tavola calda.Affare.-CEDO attività di Bar-Gelateria in locale di mq 105. Licenze per som-ministrazione di allcolici e superalcolici, pasticceria fresca e secca,vendita al minuto. Concessione suolo pubblico.-VENDO o AFFITTO a Civita Castellana locale commerciale di mq220 al piano primo. zona centralissima.-VENDO villino da ristrutturare di mq 90 con giardino.-VENDO o AFFITTO a Corchiano villino di campagna su due livelli.Quattro camere, cucina, salone, due bagni. Terrazzo panoramico, ter-reno di mq 500 circa. Enel, Pozzo, pozzo nero. Vero Affare !!! 2 kmdal centro.-AFFITTO due vani con bagno per uso ufficio. Centro storico.-VENDO o AFFITTO a Civita Castellana, centro storico, locale pianoterra di mq 140 circa con finestre. Da sistemare.-VENDO o AFFITTO a Civita Castellana locale di mq 240. Vari usi.

-VENDO a Fabrica di Roma terreno di mq 4.000 con progettoapprovato per la realizzazione di una villa bifamiliare. Bucalossipagata. Dato inizio lavori.

- VENDO a Gubbio41 ettari di terrenocon ruderi. Diverse le possibilitàdi contributi e di rea-lizzazione immobilia-re.

-VENDO a Fabrica diRoma Loc. Pian diCava terreno di mq10.660 coltivato anoccioleto, uliveto ebosco con progettoapprovato per lacostruzione di unacasa di campagna eun annesso agricolo.Ottimo Affare

-VENDO a Fabrica diRoma Loc.tà Pian diCava terreno di mq1500 con progettoapprovato per annes-so agricolo di mq 120più altro piccolo fab-bricato separato.

Pubblicizza una selezione di offerte immobiliari

-Selezioniamo clienti per affitto appartamento libero ad Ottobre,sito in Civita Castellana Via Anna Frank, di mq 90 al piano primo.-VENDO a Corchiano appartamento al piano primo composto di Sala,cucina, due bagni, due camere, balconi, garage. Ottime rifiniture.

Selezioniamo personale ambisesso peroccupazioni produttive

inerenti le nostre attivitàPer informazioni rivolgersi al n. 0761.513117

Campo de fiori

42

1609 e din-di Erminio

Quadraroli

Ogni anno a Ronciglione nel mese dimaggio, accade qualche cosa di vera-mente straordinario. Sabato ottomaggio il paese cimino si è animato distoria. Il silenzioso risveglio del sole èstato allietato dal moderno suono diuna orchestra che, se non fosse com-posta da strumenti antichi, riportereb-be a rumori assordanti. Bambini gioiosi per qualche ora inmeno tra le mura scolastiche, riem-piendo il paese, fanno da cornice adamici che si vedono solo per le feste.E questa è una vera festa.Nell’atmosfera rinascimentale diPiazza Vittorio Emanuele il plumbeoasfalto è solcato da una fantasticapoliedricità di colori. Auto d’epocarombanti che hanno disceso laFlaminia fino a Roma, sono pronte perrisalire la Cassia verso Brescia.Questo museo itinerante rinnovaquelle grandi emozioni di quando sustrade sterrate il grande Nuvolari sicoronava di gloria. Sfilano davanti aduna folla acclamante macchine conaccensione a manovella, ruote araggi, bolidi con guida a destra egioielli dell’ingegneria degli anni venti.Antichi esemplari di case costruttriciormai scomparse come l’IsottaFraschini, la Lagonda e l’Ermini, cor-rono affannosamente nella selva cimi-na. Toccano la straordinaria, per l’e-poca, velocità massima di centodiecichilometri orari. Tutto questo ora fasorridere. Alcune Mercedes “ali digabbiano” trasportate da una folata diapplausi, volano sul Lago di Vico.Passa la prima Alfa Romeo. Emozionia non finire al passaggio del numerouno dei gioielli creati a Maranello dal-l’indimenticabile Enzo Ferrari. A domare questi bolidi non potevanomancare personaggi d’eccezione.Primi fra tutti due Ronciglionesi tra cuiMassimo Natili, pilota di altri tempi,accompagnato dalla bellissima NatalieCaldonazzo. Fra volti nipponici, bra-sialini, europei, spicca un finlandesegrande campione della modernaFormula Uno : Mika Hakkinen. Arrivail momento della simpatia quandotransita Renato Pozzetto con il suofaccione che fa ridere. Tra un clik el’altro anche Oliviero Toscani trova iltempo per partecipare a questo even-to. Accompagnato da Giuggiaro c’è unuomo alto, imponente e dai lineamen-ti eleganti. L’aspetto ricorda i suoi avifondatori della nostra Patria: il princi-pe Vittorio Emanuele Di Savoia.Questa è la corsa più bella del mondo,la Mille Miglia : 1609 chilometri circa.

Campo de fiori

43

Castel Sant El

Castel Sant’Elia - 1935 Scuola di cucito e ricamo

Sono passati due anni ed è ancoravivo nel piccolo paese di CastelSant’Elia il ricordo dei giovani fidan-zati Alberto Galletti e TizianaAccorrà, deceduti in località Arrone(TR) mentre preticavano il “BangjnJamping” e cioè il lancio da unponte legati ad un elastico,un’attività molto in voga fra inostri giovani. Alberto eramolto conosciuto per la suaaudacia e temerarietà, face-va di frequente questi saltiessendo lui paracadutistadella folgore con il grado diCaporal Maggiore ed avevapartecipato alle missioni inCossovo ed Albania. Per sod-disfare la sua voglia era par-tito volontario a diciotto annied il lancio con il paracaduteera diventata la sua profes-sione. Una professione moltopericolosa che lo portava arischiare la vita in azioni mili-tari nelle zone di guerra, ma

mai la sua famiglia avrebbe pensa-to che l’avesse persa per sempre inun momento di gioco e di relax. Quel fatidico 1° Maggio 2002Alberto e Tiziana, dopo una giorna-ta passata insieme decidevano difinire la scampagnata con un diver-

sivo che per lui era abituale e chie-devano agli addetti all’impianto difargli fare l’ultimo salto, in quantoera già tardi e l’impianto dovevachiudere. Quella fu l’ultima cosache fecero insieme, un salto nelvuoto per oltre 60 metri. La notiziafece molto scalpore in quanto neparlarono i giornali nazionali e levarie reti televisive. Tutti coloro checonoscevano Alberto e Tiziana sistrinsero con affetto intorno allafamiglia ancora incredula per quelloche era successo. Per tenere vivo ilricordo di Alberto e Tiziana fra tuttiquelli che li hanno conosciuti, ifamiliari hanno aperto un circolodove, le varie associazioniCastellesi, possono avere la lorosede e portare avanti le loro attivitàanche in nome del loro giovaneparà Alberto Galletti.

Riccardo Pieralisi

Campo de fiori

44

01033 Civita Castellana (VT)Via Falisca, 89 - Tel.0761.598182Fax 0761.591579

P.zza Matteotti, 16 - Tel. 518145

Vita Cittadina

Il 9 Maggio scorso, presso il Centro Ippico Valentino Fantera,si è tenuta l’ esposizione regionale canina “4° Trofeo ForteSangallo”, patrocinata dal Comune di Civita Castellana con ilsupporto del Gruppo Cinofilo Viterbese. La manifestazio-ne si è svolta in una bella giornata di sole con numerosaaffluenza di pubblico ed estimatori. La giuria era formata daisignori Silvano Sorighetti e Gabriele Rocchi. Si è classificatoal primo posto il cane Loboscash (foto in alto) nella razzaAmerican Staffordshire Terrier, condotto dalla signoraDaniela Cosimi e di proprietà del signor Michele Sotgiu.Il cane è stato addestrato dal Centro Cinofilo di Orte.

Campo de fiori

45

Vita Cittadina23 Maggio 2004 Santa Maria di Faleri rassegna dei cori polifonici: “Abbundio Antonelli” di Fabrica Roma -

“C.A.I.”di Roma - “C.A.I.” di Viterbo - russo “Stòk” di Roma

Campo de fiori

46

E’ proprio il caso di dire che Campode’ fiori è sbarcato in America.Dopo che avevo, nel precedentenumero di Campo de’ fiori, raccon-tato l’affascinante storia del signorMaurice Perilli, mi venivano portati iSuoi personali ringraziamenti dauna persona eccezionale, una suavicina di casa che, dopo moltissimianni tornava in Italia. Aida è unasignora non più giovanissima, magiovanilissima, piena di fascino,simpatia e particolare bellezza. Essami racconta che tanti, tanti Italianiin America, leggono Campo de’ fiorie lo scaricano da internet ed hannotrovato in esso un modo per sentir-si vicino alla cara madre patria eguardano con nostalgia le vecchiefoto, dove vanno riconoscendo gliamici ed i parenti lontani. In unalista lunghissima di parentele, dovemi muovo con non poca difficoltà,ho capito che Aida nasce da unafamiglia di civitonici emigrati inAmerica agli inizi del secolo scorso.Suo padre, Angelo Pucciarelli, con ifratelli Tullio e Giuseppe, lavoranosodo per migliorare la loro posizioneeconomica ed in condizioni spessoprecarie. Angelo si sposa con AlvisiaCoramusi e dopo la nascita di Aidae Anita, muore prematuramente asoli trentanove anni. Aida, viene perla prima volta in Italia nel 1955 perconoscere i nonni e rimane affasci-nata. Aveva sentito l’amore per lapatria, perché trasmessole dai geni-tori, che le avevano comunque inse-gnato la lingua, ma mai avrebbeimmaginato l’emozione che poi laprende nel visitare quei luoghi tantosognati. Aida sposa AlbertoMoscioni, ingegnere, capo ufficiotecnico, di una importante aziendaelettronica e lei è segretaria in unacasa farmaceutica. Da loro nasconoDavid e Richard. Il primo, dottorespecialista in genetica, lavora conl’Università di Pensylvania ed instretta collaborazione con leUniversità di Siena e Padova, perdei progetti rivoluzionari nel campodei trapianti di fegato. Richard èbilaureato ed è vice presidente diuna azienda di computer. David ètalmente innamorato dell’Italia che,durante il periodo militare assoltocon la NATO in Italia, veniva a tro-vare i parenti di Civita Castellana adogni licenza, tant’è che al congedocon in mano le valige, correva versola zia che lo aspettava sulla porta dicasa urlando: “zia … sono finito ilmilitario” . A Trenton c’è una gros-sa comunità dei nostri connazionali,ora amici di Campo de’ fiori e sonole famiglie Perilli, Moscioni,Coramusi, Angeletti, Barduani,Carabelli…. Vorrei poter raccontarela degna storia di ogni famiglia, maquesto lo farò quando avrò notiziepiù certe. Per adesso chiudo conl’orgoglio di aver riportato in patriaun po’ della nostra gente.

la famiglia Moscioni - da dx Alberto Moscioni, la moglie Aida, i nipotini Brian e Lauren, il figlio Rick e la nuora Kathy

Campo de’ fiori sbarca in AmericaCampo de’ fiori sbarca in Americadi Sandro Anselmi

da destra Alberto Moscioni, la moglie Aida ed il figlio David

un gruppo di donne nate in america da genitori civitonicida sx Aida Pucciarelli Moscioni, Giuseppina Barduani moglie di

Maurice Perilli, Amelia Angeletti, Giovanna Coramusi andata a farvisita ai parenti d’oltre oceano, Pierina Angeletti.

Aida Pucciarelli Moscioni venuta a far visita in Italia al cuginoBruno Profili e sua moglie Maria Fantini

i nipotini di Aida e Alberto MoscioniLauren e Brian

Aida Pucciarelli Moscioni e Sandro AnselmiSandro Anselmi, Aida Pucciarelli Moscioni e Fabrizio Moscioni

cugino del marito di Aida

48

Campo de fiori

PianoforPianoforti - Strumenti - Edizioni Musicaliti - Strumenti - Edizioni MusicaliVia Palazzina, 109 - 01100 Viterbo - Tel. 0761.309095

49

Campo de fiori

Vita Cittadina 30 Maggio 2004-I° Festa Campo de’ fiori- Quartiere San

La banda musicale di Collevecchio La banda musicale di Collevecchio dal 1830 ad oggi....dal 1830 ad oggi.... di Veronica Sorato

In un mondo che va veloce e nonha più tempo di pensare voglioraccontare una lunga storia dipassione e tradizione. Vivo in unpaesino di 1500 anime immersonel candore delle colline sabine,Collevecchio, testimonianza adoggi della vita medievale conser-vata ancora nelle proprie mura enell’arte dei palazzi sedi Papali neiprimi del seicento e dei signori

podestà dopo .Altrettanto radicataè, nella vita del paese ,una tradi-zione che vanta un’esistenzaquasi bicentenaria, superandointemperie e modernità con gran-de dignità.In questo paese vive ecresce senza mai interruzione laBanda Musicale. Vi racconterò diricerche fatte in occasione dei suoi150 anni, coadiuvati dall’alloraSindaco Mattei Paolo ,che nel

1989 aiutò labanda alla rius-cita di tre giornidi festeggiamen-ti. Da ricerchefatte e docu-mentazioni rit-rovate si è sco-perta la sua esi-stenza già nel1839, unico ele-mento che atte-sta la fondazioneè dato da unlibro contabileche recita: “perla società filar-monica….£ 5,20”, obolo ocontributo pub-blico per l’iniziodell’attività. Da

quella data risulta certa l’attivitàsvolta dalla Banda con un invito,rinvenuto da un archivio privato,datato 1 giugno 1865 ove ilSindaco Piacentini si rivolge aldirettore del concerto a prendereparte al concerto municipale del 4giugno. L’antico documento rileval’organizzazione musicale di queltempo,il suo nome era “Filar-monica” e il presidente era rap-

presentato nella persona delSindaco. Nel giorno 7 febbraio1870 la Società Filarmonica adot-ta un vero regolamento organico.Questo era strutturato in dodicititoli e centocinquantuno articoliassumendo un nuovo nome :“Concerto Musicale diCollevecchio”. In data 20 ottobre1873 una lettera del MaestroPetronio Grecy di Nepi, in rispostaal Presidente del Concerto, attestala volontà di svolgere l’attività dimaestro di musica a Collevecchio.Lo stesso precisava che avrebbe “gradito ,oltre allo stipendio comu-nale al netto delle tasse,suonarel’organo della Chiesa,sia per eser-citarsi che per ricavarne qualchealternativo sostegno economico”.Anche se non ci sono attestazionidell’avvenuto cambiamento nel1882 il Concerto Musicale cambianome diventando “Società diMutuo Soccorso” che si caratteriz-zava per le attività assistenziali edi solidarietà , oltre che di carat-tere culturale, dimostrando anchela non più municipalità della socie-tà divenuta autonoma, con unPresidente eletto dall’assembleagenerale. ... continua sul prossimo numero