PROPOSTA DI PROGRAMMA

CAMMINO PER LEUCA(Burdigalense e Leucadense)

Giovedì 25 AprileBRINDISI – LECCEPercorso a piedi lungo l'asse della Via Traiano-Calabra a sud dell'area industriale di Brindisi nel comprensorio del Comune di Torchiarolo Attraversamento dell'area archeologica di Valesio (mutatio Valentia – it. Burd.) Attraversamento del parco naturale e regionale di Rauccio e passaggio con visita:

• Abbazia di S. Maria a Cerrate • Chiesa di S. Maria d'Aurio

Attraversamento della città di Lecce sull'asse romano (porta Napoli- S. Biagio) e arrivo nella struttura di accoglienza (posta sulla strada a poca distanza dall'area archeologica)Cena in struttura tipica a Calimera (area Grecìa Salentina) con pietanze locali e con la presenza di anziani cantori griki.

Venerdì 26 AprileLECCE – OTRANTOIn mattinata visita della città di Lecce e dei suoi monumenti barocchi.

Accoglienza in cattedrale da parte della comunità cattolica di rito latinoAccoglienza presso la parrocchia S. Nicola da parte della comunità di rito greco.Accoglienza e saluto presso il Palazzo dei Celestini da parte del rappresentante della Giunta Provinciale.

International Research Program “Itinerarium Burdigalense” - Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto

S. Maria d'Aurio – piede del pellegrino

Abbazia di Cerrate e area archeologica di Valesio.

Papas Nik, protopresbitero di Lecce

Lecce:Basilica di Santa Croce – particolare del rosone

Pausa pranzo libera

Nel pomeriggio trasferimento ad Otranto e visita della città. In cattedrale, saluto del rappresentante del Capitolo Primaziale dell'Arcidiocesi di Otranto.Percorso a piedi lungo l'asse romano dalla città fino alla Valle delle Memorie (area paleocristiana) passando dal Colle della Minerva e visita delle cripte e delle strutture rupestri.Cena in masseria , costruita sull'antico insediamento templare e paleocristiano (mansio Odronto - it. Burd). Visita all'ipogeo paleocristiano.

Pernottamento a Martano (Grecìa Salentina) in struttura storica ricavata da antico convento basiliano sul luogo dell'insediamento della mutatio romana (mutatio ad duodecimum – it.burd)

Sabato 27 AprileOTRANTO – CASTROPercorso a piedi lungo il tratto costiero della Via Sallentina, in buona parte su basoli romani. Si attraversano paesaggi di straordinaria bellezza naturalistica legati al mito e alla storia: Porto Badisco, con la presenza della “grotta dei cervi” coi suoi 3 km di graffiti neolitici (non visitabile); Santa Cesarea Terme, legata al mito della lotta di Ercole coi Giganti, ed infine Castro, primo scalo di Enea in Italia per sacrificare al famoso tempio di Minerva, di cui si conservano tutt'ora le rovine. Da tenere ben presente che l'antico e originale nome della città di Castro è Leuke, e che proprio in questo tratto del Canale d'Otranto, in corrispondenza del 40° parallelo, avviene geograficamente il passaggio dal mar Adriatico allo Ionio. La particolare conformazione geologica come punto più ad Est della Penisola, ha portato i geografi antichi a considerarlo il primo “finis terrae”.Il tracciato corrisponde alla descrizione del poemetto “Viaggio de Leuche” del XVII sec. Su precedente itinerario di Alfonso d'Aragona del 1456. Trasferimento a Salve per pernotto in struttura tipica e cena tradizionale

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Otranto: ipogeo paleocristiano

Otranto: cattedrale – mosaico pavimentale (XII sec.)

La strada romana in uscita da Otranto

Pitture preistoriche a Badisco – tratto della costa Otranto/Castro – Cattedrale di Castro, particolare

Domenica 28 AprileSALVE – LEUCAUltimo tratto della Via della perdonanza in un contesto autentico di paesaggio salentino, caratterizzato da muretti a secco, pagliare e ulivi centenari, con il mare a destra e sinistra che pian piano si vede convergere verso Finis Terrae.

Il percorso attraversato sarà sul tracciato della Via Leucadense che si installa sulla Via Sallentina, in alcuni tratti ancora affiorante con le profonde carrareccie e le le sepolture romane ai lati di essa. Si toccheranno le chiese di:

• S. Marina a Ruggiano, preceduta dall'Ospetale medievale, luogo di sosta obbligato sulla via Leucadense

• Leuca Piccola, a Barbarano, costituita dalla complesso di accoglienza dei pellegrini con riproduzione in scala del santuario de Finibus Terrae in posizione di arroccamento, e completa di pozzi comunitari per l'approvvigionamento d'acqua potabile, ipogeo sotterraneo con cuccette per l'ospitalità dei pellegrini, locanda per i viandanti “nobili”.

• S. Pietro a Giuliano, sorto in memoria del passaggio del Principe degli Apostoli nel 43 d.C

• S. Giovanni e Centopietre a Patù, monumenti nazionali di I° grado, costruiti con massi megalitici provenienti dall'antica città messapica di Vereto

• Erma antica della Via Leucadense, a pochi chilometri dal Santuario de Finibus Terrae, dove si compie (tutt'ora per i pellegrini che percorrono il Cammino) il rito della deposizione della pietra.

Dalla masseria Ospitale si discende il promontorio japigio fino alla marina di Leuca per poi risalire attraverso la scalinata monumentale verso la Basilica De Finibus Terrae, primo santuario mariano del mondo (anno di fondazione 43 d.C). La basilica di Leuca, in quanto luogo più prossimo alla Terra Santa, costituisce meta commutativa al pellegrinaggio maggiore a Gerusalemme.Accoglienza dei pellegrini secondo il rito antico.

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Leuca Piccola – cuccette e pozzi per i pellegrini

S. Maria de Finibus Terrae - Leuca

Erma – i pellegrini depositano la pietra prima di giungere a Finis Terrae

Un gruppo di pellegrini giunto sul piazzale della Basilica.

Finis Terrae. Sull'ultimo promontorio proteso nel mare svetta il faro e il complesso del santuario

S.Pietro Ap, fondatore del santuario nel 43 d.C S. Giuseppe Labre, pellegrino a

LeucaPapa Benedetto XVI in preghiera davanti l'altare del santuario

Il Gruppo Archeologico di Terra d'Otranto presterà la propria assistenza accompagnando a piedi, per l'intero tratto indicato, il gruppo di pellegrini e fornendo il servizio di guida professionale (artistica, naturalistica e archeologica/antropologica) ai sensi della legge regionale sul turismo, organizzando l'itinerario con l'accesso a luoghi riservati ed esclusivamente concessi alle visite del G.A.T.O., curando i servizi di prenotazione, sistemazione e organizzazione nei confronti delle strutture selezionate, curando il coordinamento e le aperture dei siti, delle chiese e delle strutture di diritto privato, pubblico o ecclesiale atte a fornire la migliore fruizione possibile del tracciato.

Costo totale dei servizi: 120 € pro capite (40€ per 3 giorni) e comprende• 3 pernotti in strutture ricettive tipiche di qualità• 3 colazioni• 3 cene con prodotti tipici• ingressi e permessi straordinari sui luoghi programmati

Non è compreso tutto quanto non riportato alla voce soprastante in particolare:• ingressi ed offerte in luoghi non espressamente riportati• pranzo al sacco • acquisti vari

Santuario di S. Maria de Finibus Terrae - Leuca

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