Callimaco Cirene 310-Alessandria 240

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Callimaco Cirene 310-Alessandria 240. Callimaco diede ampio spazio alle dichiarazioni di poetica nei suoi scritti e, per questo, viene considerato il teorizzatore del nuovo modo di intendere la poesia che si affermò nel III secolo a.C. . Caratteri principali della poetica alessandrina:. - PowerPoint PPT Presentation

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  • CallimacoCirene 310-Alessandria 240

  • Callimaco diede ampio spazio alle dichiarazioni di poetica nei suoi scritti e, per questo, viene considerato il teorizzatore del nuovo modo di intendere la poesia che si afferm nel III secolo a.C.

  • Caratteri principali della poetica alessandrina:

    la brevitasla varietasla novitasil labor limaela levitasla doctrina

  • Poetica

    Inno ad Apollo, vv.108-112

    Epigramma XXVIII Pf

    Aitia, Prologo contro i Telchini

    Giambo XIII Ff vv. 30-33

    Schol. in Hymn. II, 106, p. 53 II Pf.

    Fr. 368 Pfeiffer

  • CallimacoTeorizza il superamento dei rigidi confini tra i diversi generi letterari; particolarmente significativo che le dichiarazione di poetica siano disseminate in mbiti letterari diversi. Inoltre, rifiuta categoricamente tutto ci che nellarte comune e banale: teorizza la necessit di coltivare una poesia breve che sia elegante e raffinata, che non si limiti a percorrere itinerari facili e tradizionali, ma che si inoltri su cammini difficili e non battuti da altri.

  • LInvidia cerca di convincere Apollo che il poeta che non compone opere di ampio respiro (che non canta come il mare) sia da disprezzare. Ma latteggiamento del dio della poesia chiaro: egli scaccia malamente e con sdegno lInvidia e proclama la propria idea di poesia: la poesia lunga (il fiume assiro) contiene molti elementi che nulla hanno a che vedere con essa e che potrebbero essere eliminati con un attento lavoro di revisione del testo (labor limae). La piccola sorgente, invece, acqua pura e viene attinta dalle sacerdotesse di Demetra per la dea. Allo stesso modo la poesia breve preferibile

  • In questo epigramma Callimaco afferma di voler prendere le distanze dalla poesia tradizionale (il poema ciclico) e rimarca il concetto con immagini chiare: la strada percorsa da molte persone, il ragazzo che si concede a molti, la fontana a cui tutti bevono; tutto ci che altri hanno gi detto o scritto, non gradito al poeta, che ama loriginalit. Ma loriginalit deve essere tuttavia suffragata dallo studio dei testi ( , non canto nulla che non sia testimoniato).

  • Prologo degli AitiaPolemica contro il poema ciclicoVengono messe a confronto due opere di Fileta e due di Mimnermo Il valore della poesia non si giudica per la quantit, ma per la qualitTema dellinvestitura poetica

  • Motivo dellinnovazione poeticaLamore delle Muse impedisce al poeta di invecchiare, anzi, grazie alla poesia si spoglia del peso della vecchiaia che incombe come la Sicilia su Encelado.Le Muse continuano ad amareanche da vecchi quelli che amaronoda giovani

  • AitiaAlla base dellopera vi linteresse eziologico, ossia la ricerca delle cause.Si tratta di una raccolta di elegie priva di qualsiasi criterio ordinatore che aveva come tema comune quello di indagare le origini di usi, costumi, feste, tradizioniNelledizione delle opere curata dallo stesso Callimaco lopera occupa il primo posto.Articolata in quattro libri, a noi sono pervenuti solo frammenti

  • Lelemento connettivo dei primi due libri costituito dallespediente di presentare ciascuna elegia come una risposta fornita dalle Muse alle domande che il poeta aveva loro posto quando da giovane fu trasportato in sogno sullElicona.

  • Esiodo

    Callimaco si richiama esplicitamente al prologo della Teogonia di Esiodo in cui si narra lepisodio dellinvestitura poetica da parte delle Muse Cominciamo il canto dalle Muse eliconie (v. 1)che di Elicona possiedono il monte grande e divino;[...]Esse una volta a Esiodo insegnarono il canto bello,mentre pascolava gli armenti sotto il divino Elicone;questo discorso, per primo, a me rivolsero le dee,le Muse d'Olimpo, figlie dell'egioco Zeus: (v. 25)"O pastori, cui la campagna casa, mala genia, solo ventre;noi sappiamo dire molte menzogne simili al vero,ma sappiamo anche, quando vogliamo, il vero cantare".(traduzione di G. Arrighetti)

  • Elemento unificante non dunque largomento, ma il taglio che Callimaco d allopera. Leterogeneit tematica peculiare del genere elegiaco sin dalle origini.Gli Aitia sono dunque il connubio tra brevitas formale e contenuti storico-mitici con finalit eziologica

  • Unico poeta espressamente citato nel prologo Mimnermo, di cui si lodano i carmi brevi rispetto allelegia lunga Smirneide (in cui viene narrata la vicenda della colonizzazione de Smirne e delle lotte contro i Lidi)Della Smirneide il poeta critica laspetto formale, non il contenuto.

  • Aconzio e CidippeGiunta per intero, troviamo nel III libro lelegia di Aconzio e Cidippe, che si ritrova anche nelle Eroidi di Ovidio. Aconzio, innamorato di Cidippe, incide su una mela un giuramento che la lega a s; Cidippe legge ad alta voce le parole incise sulla mela e, quando sta per sposare un altro uomo per volont del padre, cade ammalata e il matrimonio non viene celebrato. Questo fenomeno si ripete anche al secondo e al terzo tentativo. Il padre consulta loracolo di Apollo che svela il mistero e acconsente alle nozze tra Aconzio e Cidippe.

  • Chioma di BereniceNella Chioma di Berenice, posta a conclusione dell'opera, il poeta celebra la regina, sua protettrice, immaginando che un ricciolo dei suoi capelli, reciso e sacrificato per propiziare il ritorno del marito Tolomeo III da una campagna militare, fosse sparito dal tempio dove era stato deposto e fosse riapparso in cielo, sotto forma di costellazione.

  • GiambiSono tredici componimenti giunti in forma molto lacunosa; di alcuni si possiede solo il riassuntoSono caratterizzati da una variet tematica sconosciuta alla poesia giambica tradizionale

  • Primo Giambo Ipponatte torna dallAde non per riportare il giambo aggressivo, ma per invitare i dotti a non odiarsi.Narra la vicenda della Coppa di Baticle che, passata attraverso le mani dei sette sapienti torna a TaletePreferisce Ipponate ad Archiloco per la sua maggiore ricercatezza formale

  • Quarto giamboDescrive in forma allegorica una contesa letteraria. In questo caso, Callimaco narra della contesa tra un alloro ed un ulivo avvenuta sul monte Tmolo: i due gareggiano per il primato fra le piante e vengon interrotti ad un tratto da un rovo spinoso che cerca di conciliarli ma che viene subito rimesso al suo posto dai due.La Diegesi spiega che questa allegoria tratterebbe di una disputa letteraria che sarebbe avvenuta tra Callimaco ed un suo rivalee durante la quale os intromettersipresuntuosamente un certo Simo. Malgrado la raffigurazione allegorica, i due alberi presentano caratteristiche ben distinte: lulivo sofisticato e pungente, lalloro invece ha la tempra dura di un giambografo e adombrerebbe lo stesso Calimaco in quanto autore di giambi.

    Ascolta dunque questa favola. Una volta sul monte Tmolo dicono i Lidi che lalloro sfid a contesa lulivo

  • Come si legge nella Dieghesis (argomento) del Giambo XIII di Callimaco In questo carme rispondendo a coloro che lo biasimano per la variet delle poesie che scrive, afferma di imitare il tragico Ione di Chio e che nessuno biasima l'artigiano che sa costruire suppellettile di vario genere. Ci che si sostiene in questo caso che non esiste nessuna regola scritta che imponga la specializzazione dei generi letterari, che era stata una legge strettamente rispettata fino allet alessandrina. Ad essa Callimaco oppone la varietas. Essa, pertanto, per Callimaco un valore e non un segno di demerito Tredicesimo giambo

  • Chi Ione di Chio?Poeta e tragico greco (Chio ca. 485 a. C.-? ca. 421 a. C.). Visse a lungo in Atene, dove s'incontr con Eschilo, Sofocle ed Euripide, con il quale partecip all'agone tragico del 428 a. C. vinto da Euripide con l'Ippolito. Delle sue tragedie ci restano alcuni titoli (Agamennone, Alcmena, Argivi, ecc.) e una settantina di frammenti. Scrisse anche elegie, epigrammi, inni, opere storiche (La fondazione di Chio), un trattato di filosofia d'ispirazione pitagorica (La Triade) e Memorie di viaggio.

  • InniUnica opera giunta per intero

    Tutti in esametro ad eccezione dellinno: Per i lavacri di Pallade

    Tutti in lingua ionico-epica, ad eccezione degli inni: Per i lavacri di Pallade e A Demetra (patina dorica)

  • Inni tradizionaliStruttura sostanzialmente tradizionale, pur con qualche elemento innovativo:Inno a ZeusAd ArtemideA Delo

  • Inni mimeticiil poeta riproduce mimeticamente il contesto festivo che faceva da cornice allesecuzione, inserendo la descizione di elementi ed eventi legati al culto:Inno ad ApolloPer i lavacri di PalladeA Demetra

  • Inno ad ApolloLoccasione immaginaria costituita da una riunione di fedeli di fronte al tempio del dio forse durante le Carnee a CirenePer i lavacri di Pallade Loccasione immaginaria costituita dalla preparazione e celebrazione del bagno rituale della statua di Atena nelle acque del fiume Inaco ad ArgoA DemetraLoccasione immaginaria costituita dalla processione del cesto forse a Cirene

  • Schol. in Hymn. II, 106, p.53 II Pf.

    Con questi versi il poeta rimprovera coloro che lo schernivano perch non era capace di comporre un grande poema, onde stato costretto a comporre l'Ecale.

    Lo scolio (ossia il commento a margine) del testo di Callimaco sottolinea che come conseguenza della polemica il poeta compose lEcale, poemetto epico (epillio) che ricorda non solo la vicenda di Teseo che va a catturare il toro di Maratona, ma anche lamicizia e lospitalit che leg leroe alla vecchina Ecale, alla quale egli dedic il culto di Zeus Ecalio. Il mito, dunque, si risolve in un aition.

  • EcaleEpillio incentrato su un episodio secondario del mito di TeseoL'eroe attico, alla vigilia del combattimento contro il feroce toro di Maratona, si rifugia, durante un temporale, presso la vecchia Ecale, che ritrover morta al suo ritorno, dopo aver portato a termine l'impresa assegnatagli. Callimaco concentra l'interesse non tanto sull'aspetto eroico del mito (l'uccisione del toro) ma sulla dimensione quotidiana dei sentimenti e degli affetti dei personaggi.

  • EpigrammiSono complessivamente 62 epigrammi che seguono tre filoni:eroticodedicatorio-sepolcraleletterario

  • PinakesDelle sue opere di prosa la pi importante furono i Pinakes, catalogo ragionato di tutti gli autori e di tutte le opere raccolte nell'immensa Biblioteca di Alessandria. Oltre a classificare le opere per genere e gli autori per ordine alfabetico, Callimaco affrontava anche numerose questioni biografiche e di autenticit.

  • Frammento di papiro greco da Oxyrhynchus con testo di CallimacoFanno parte integrante della presentazione i testi antologici che gli studenti sono tenuti a leggere e conoscere