CalcioClub Puglia - Marzo 2015

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calcioclub.eu pag. 2/3 Calcio Club, periodico di sport e tempo libero edito da Società Editrice Nicholaus. Iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Bari al n. 74/2005 ‐ N. 52 (X anno) ‐ Marzo 2015 ‐ Redazione via Dante Alighieri 279, 70122 Bari [email protected] Tel/fax. 080 5275879 Direttore: Vito Antonio Contento Tipografia: Grafisystem (in stampa il 27/02) SGS, Tisci: “Il rilancio lo vedo così” pag. 4 Designazioni Aia:“I tagli? Si cambia” pag. 5 Playoff? Molfetta ci crede pag. 6/7 Le novità in 4 scuole calcio baresi L a Puglia nel calcio che conta. Non accadeva dai tempi di Antonio Matarrese, presidente della Lega (1982‐1987) e della Federcalcio (1987‐1996), oltre che per un decennio vicepresidente di Uefa e Fifa. E’ estate piena quando Carlo Tavecchio, da poche se�mane salito al piano più alto di via Allegri (non era mai accaduto per un di‐ rigente della Lnd), sceglie il leccese Antonio Conte per la guida della Nazionale, re‐ duce dal disastroso mon‐ diale del Brasile, il secondo dopo quello sudafricano. Per la prima volta un uomo del Sud, un pugliese, forma‐ tosi da tecnico anche du‐ rante la straordinaria stagione barese, diventa ct degli azzurri. Con l’obie�vo di lasciare il segno dopo i tre formidabili anni juven‐ �ni. Passa meno di un mese e Vito Tisci lancia la sua can‐ didatura per raccogliere l’eredità di Tavecchio. I nu‐ meri non sono dalla sua parte, alcune regioni del Sud lo tradiscono. La spunta il lombardo Belloli. Tisci non acce�a la vicepresidenza vi‐ caria, preferisce restare al �mone del Comitato regio‐ nale. Il suo nome torna in ballo poco dopo, quando Tavecchio lo propone al Consiglio federale per la presidenza del Se�ore Gio‐ vanile Scolas�co. Stavolta Tisci non può dire di no. Il consenso è unanime e il 54enne dirigente di Acqua‐ viva delle Fon� si siede sulla poltrona liberata dal dimis‐ sionario Pancalli. Tisci si tuffa a capofi�o nella nuova avventura, dividen‐ dosi fra Bari e Roma. Anche lui, come Conte, vuole lasciare il segno pur dovendo barcamenarsi nelle ristre�ezze economi‐ che del periodo. Ma le idee, almeno quelle, non man‐ cano. Conte e Tisci al Centro Tecnico di Coverciano Meno fondi ma le idee non mancano

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Il numero di Marzo 2015 di CalcioClub Puglia. All'interno ampia intervista al presidente della Figc Puglia Vito Tisci. Focus su Eccellenza e settore giovanile.

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Calcio Club, periodico di sport e tempo libero edito da Società Editrice Nicholaus. Iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Barial n. 74/2005 ‐ N. 52 (X anno) ‐ Marzo 2015 ‐ Redazione via Dante Alighieri 279, 70122 Bari [email protected] Tel/fax. 080 5275879 Direttore: Vito Antonio Contento Tipografia: Grafisystem (in stampa il 27/02)

SGS, Tisci: “Il rilanciolo vedo così”

pag. 4

DesignazioniAia: “I tagli?Si cambia”

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Playoff?Molfettaci crede

pag. 6/7

Le novità in 4 scuole calcio baresi

La Puglia nel calcio checonta. Non accadevadai tempi di Antonio

Matarrese, presidente dellaLega (1982‐1987) e dellaFedercalcio (1987‐1996),oltre che per un decenniovicepresidente di Uefa eFifa. E’ estate piena quandoCarlo Tavecchio, da pochese�mane salito al pianopiù alto di via Allegri (nonera mai accaduto per un di‐rigente della Lnd), sceglie illeccese Antonio Conte perla guida della Nazionale, re‐duce dal disastroso mon‐diale del Brasile, il secondodopo quello sudafricano.Per la prima volta un uomodel Sud, un pugliese, forma‐tosi da tecnico anche du‐rante la straordinariastagione barese, diventa ctdegli azzurri. Con l’obie�vodi lasciare il segno dopo itre formidabili anni juven‐�ni. Passa meno di un mese eVito Tisci lancia la sua can‐didatura per raccoglierel’eredità di Tavecchio. I nu‐meri non sono dalla suaparte, alcune regioni delSud lo tradiscono. La spuntail lombardo Belloli. Tisci nonacce�a la vicepresidenza vi‐caria, prefe risce restare al�mone del Comitato regio‐nale. Il suo nome torna inballo poco dopo, quandoTavecchio lo propone alConsiglio federale per lapresidenza del Se�ore Gio‐vanile Scolas�co. StavoltaTisci non può dire di no. Ilconsenso è unanime e il54enne dirigente di Acqua‐viva delle Fon� si siede sullapoltrona liberata dal dimis‐sionario Pancalli. Tisci situffa a capofi�o nellanuova avventura, dividen‐dosi fra Bari e Roma. Anche lui, come Conte,vuole lasciare il segno purdovendo barcamenarsinelle ristre�ezze economi‐che del periodo. Ma le idee,almeno quelle, non man‐cano.

Conte e Tisci al Centro Tecnico di Coverciano

Meno fondima le ideenon mancano

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Lo troviamo di sabato ma�na nel suoufficio, quarto piano della FootballHouse pugliese di via Pende, a Bari,dove ci accoglie con la consueta corte‐sia. Da qualche se�mana Vito Tisci è ilnumero 1 del Se�ore Giovanile Scola‐s�co. Da qualche se�mana la sua vita ècambiata, è diventata più frene�ca. Tregiorni a Bari e tre a Roma o dove lo por‐tano gli impegni is�tuzionali del nuovo,pres�gioso incarico. Onori e oneri. E, senecessario, è al Comitato anche la do‐menica ma�na. “Non voglio perdere ilcontrollo, le cose devono funzionarecome in passato, senza creare disagi anessuno. Ma mi sento tranquillo: in que‐s� anni abbiamo costruito una squadradi dipenden� e collaboratori affiatata epreparata, i consiglieri del Dire�vosono presen� e a�en� sul territorio equi a Bari il prof. Quarto, coordinatoredel Se�ore giovanile scolas�co, semprepronto a darmi una mano”.Presidente, innanzitu�o in bocca allupo.“Crepi”.Tre cose da fare subito per il Se�oreGiovanile scolas�co.“Ce ne sono tante. Una rivisitazione delformat dei campiona�. La più grandenovità potrebbe essere la se�manadelle finali nazionali della Lega Dile�an�e Professionis� in una località ogni annodiversa. A�ualmente si disputano aChianciano e in un'altra ci�à individuatadalla Lega Professionis�”.Non più Chianciano, perché?“Quest'anno saremo ancora in Emiliaper via dei contra� già s�pula�. S�amolavorando per il 2016, quando ci saràl'azzeramento di tu�e le cariche per finemandato. Vogliamo che questa se�‐mana sia una grande kermesse del cal‐cio giovanile, i�nerante come il Torneodelle Regioni. Non solo par�te, maanche convegni per approfondire temie problema�che di questo se�ore ecorsi di aggiornamen� per tecnici e me‐dici”.Cos'altro bolle in pentola?“Il proge�o di riqualificazione dellescuole calcio che devono tornare ad es‐sere le fucine dei giovani calciatori, conuna forte azione di verifica e controllo.Le scuole devono essere in regola con irequisi� rela�vi all'impianto e devonoavere prima di tu�o educatori e poi al‐lenatori in grado di spiegare la tecnica ela ta�ca. E poi bisogna riorganizzare ilse�ore a livello federale”.Come?“Con una nuova poli�ca condivisa daipresiden� Figc Tavecchio, Lnd Belloli edal dire�ore generale Uva, ovvero conl'accorpamento sul territorio. Non più ilComitato regionale e l'Ufficio del coor‐dinatore, ma il Comitato deve avere alsuo interno un consigliere delegato al‐l'a�vità giovanile. Dopo lo SportelloUnico varato nel 2007 che ha trasferitol'a�vità agonis�ca nelle competenzedella Lnd, si avvierà così una riformadelle poli�che del calcio giovanile e deirappor� con la scuola che ha bisogno diun passaggio assembleare, tra�andosidi una modifica dell'ar�colo 15 delloStatuto Figc. Serve una maggioranza deitre/quar� dei vo� e sarà all'ordine delgiorno dell'Assemblea entro la fine del

FIGC PUGLIA

Il presidente Vito Tisci esclusivo e a tutto campo

“Giovani e scuole:vi dico due, tre

cose per il rilancio”quadriennio”.Dunque meno potere al centro (Roma),più alle periferie?“La riforma va in questa direzione. E vo‐gliamo incidere nel mondo della scuola,anche rivitalizzando i giochi studente‐schi che hanno perso qualcosa rispe�oa dieci anni fa. Purtroppo dobbiamofare i con� con il budget. A seguito deltaglio del Coni abbiamo un bilancio risi‐cato, pun�amo ora sul sostegno del mi‐nistero della Pubblica Istruzione.Comunque le tre, qua�ro più importan�manifestazioni a livello giovanile‐scola‐s�co non hanno avuto decurtazioni”.Per rilanciare il se�ore e il calcio ita‐liano fondamentali i Centri di forma‐zione federale. Oltre un anno faTavecchio venne a presentare quello diBari. Sembrava che i tempi fossero piùceleri...“La Lnd punta molto sui 20 C.F.F., quat‐tro sono sta� già inaugura�. E' vero, aBari abbiamo avuto intoppi burocra�cie sono subentrate altre problema�cherela�ve all'an�stadio del San Nicola, u�‐lizzato dal Bari che in ques� mesi hacambiato proprietà con la quale c'ègrande rispe�o e disponibilità a colla‐borare. Mi auguro che i lavori possanoiniziare a breve, le Rappresenta�vehanno bisogno di una stru�ura confor‐tevole e centrale per prepararsi al me‐glio e noi non possiamo più gravare sullenostre società. Ma non fatemi direquando, visto che altre volte ho previ‐sto una data e sono stato smen�to”. A proposito di tagli: le società paghe‐ranno le spese arbitrali?“La Lnd si è vista ridurre di 2 milioni dieuro il contributo per queste spese. Lesocietà non pagheranno ma devono ca‐pire: per una razionalizzazione dei cos�le designazioni vanno riviste. Nel sensoche gli potrà anche capitare che, faccioun esempio, una par�ta in casa di unasquadra barese contro una foggianapotrà anche essere affidata ad un fi‐schie�o della provincia di Bari. Dob‐biamo abba�ere il pregiudizio che possafavorire la squadra ospitante. Non sonole cen�naia di chilometri di distanzadella sezione da cui proviene l'arbitro adare la garanzia sulla sua imparzialità.

Vito Contento

Gianni Rivera, Luca Pancalli, Vito Tisci. Dal GoldenBoy, il tes�mone della presidenza del Se�ore Giova‐

nile e Scolas�co nazionale passa al presidente dellaFigc Puglia. Il prof. Antonello Quarto, responsabile del

SGS a livello regionale, è più che soddisfa�o del cambio alver�ce: “Un pugliese non aveva mai ricoperto un simile incarico. Tisci è unafigura dinamica, competente e seria. Succedere a predecessori illustri non faaltro che accrescere il suo valore. Saprà farsi valere anche a livello nazio‐nale”. Il presidente regionale ha superato avversari come Simone Perro�a eMarco Amelia. Fondamentale la sua esperienza: “Da amico �favo per lui –prosegue Quarto ‐. Non ero convinto degli altri sfidan�. Un incarico così deli‐cato necessita di un uomo esperto”. Esperienza ma non solo. Fondamentalisaranno anche la volontà e la passione. Le uniche armi per rilanciare un set‐tore in crescita ma gravato dai tagli.

Quarto sicuro: il Settoreè finito nelle mani giuste

E’ par�to da Bari, in piazza Ferrarese, il tour "TIM Donne in Gioco". L’inizia‐�va, promossa da Tim e LND si propone di sensibilizzare l'opinione pubblicaa�orno al tema delle pari opportunità e di promuovere e diffondere la pra‐�ca del calcio femminile nel nostro Paese. Ogni tappa sarà dedicata ad unargomento specifico rispe�o alla parità dei diri� di genere: a Bari, nella SalaMurat, si è parlato di accesso allo sport. Sono intervenu� il ct della Nazio‐nale italiana femminile, Antonio Cabrini, il presidente vicario Lnd Delegatoal calcio femminile, Antonio Cosen�no, il presidente del Comitato regionalePuglia, Vito Tisci, la Coordinatrice Nazionale del Dipar�mento di Calcio Fem‐minile, Alessandra Signorile, assieme al Segretario, Patrizia Co�ni; il Coordi‐natore del SGS Figc Puglia, Antonio Quarto; il responsabile regionale delDipar�mento di Calcio Femminile, Luigi Traversa, l’assessore allo Sport delComune di Bari, Pietro Petruzzelli, il prof. Biagio More� (F.C. Bari 1908) e lanutrizionista Emanuela Cagnazzo (Pink Bari).

“Donne in gioco”, il tour partito da Bari

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Nella bellissima cornice dell’ex teatro Margherita di Bari, èstata alles�ta la mostra “Eroi del calcio”, curata dall’Associa‐zione Italiana Calciatori e dal Comune. Qui si incontrano lapassione di milioni di �fosi e la cultura degli ul�mi 120 annidi storia del nostro Paese. Le leggendarie vi�orie degli az‐zurri del 1934 e 1938; la favola del Mondiale del 1982, a�ra‐verso le maglie di Bergomi, i guan� e le scarpe di Dino Zoff;le emozioni del 2006, a�raverso le maglie ancora sporche diCannavaro, Zambro�a, Materazzi, Grosso e Ga�uso. Per duese�mane una teca ha ospitato la quarta Coppa del Mondovinta dagli azzurri a Berlino. E ancora Diego Armando Mara‐dona, Pelé, Roberto Baggio, Michel Pla�ni, Mariolino Corso,Lev Yashin, Gianni Rivera, Marco Van Basten, Javier Zane�,Zinedine Zidane, Ronaldo, Messi e Cris�ano Ronaldo, Gia‐cinto Facche�, Paolo Rossi e mol� altri. Un percorso crono‐logico, curato da Fabio Poli, dire�ore organizza�vo Aic,

corredato da materiale fotograficounico ed emozionante che accom‐pagna lo spe�atore dal 1900 all'ul‐�ma domenica di campionato,passando per il mito del Grande To‐rino, la valigia di Valen�no Mazzola,i palloni delle finali dei Mondiali edella Champions League. Nel mezzo ifilma� storici, a cura di Rai Sport, deimatch più importan� dei club italiani e della Nazionale. Inpiù le prime pagine della Gazze�a dello Sport da quellaverde dal 1899 a quella rosa di oggi. Una speciale sezionesarà naturalmente dedicata al Bari Calcio: non potevanomancare, infa�, i cimeli di Raffaele Costan�no e AntonioCassano, Igor Pro� e Gianluca Zambro�a, David Pla� eBoban, Andersson, Fontana e Ingesson.

Al Margherita di Bari, curata da AIC e Comune

FIGC PUGLIAAL TIMONE DEL SGS: “L’UNANIMITA’GRAN RISULTATO PER ME E PER IL SUD”

Vito Tisci, 54 anni, di Acquaviva delle Fonti, daundici sul ponte di comando del Comitato re-gionale, il 18 dicembre scorso è stato nomi-nato presidente del Settore GiovanileScolastico, incarico prestigioso e mai rico-perto da un uomo del Sud. La nomina,proposta al Consiglio Federale dal presi-dente Carlo Tavecchio, è stata votata al-l'unanimità. Un riconoscimento allacarriera costruita con impegno e dedizionenella Federcalcio. Tisci succede al dimissio-nario Luca Pancalli nel ruolo che era già statoricoperto in precedenza da Massimo Giaco-mini, Gianni Rivera e Roberto Baggio. “Sono con-tento per l'unanimità – dice Tisci - E’ da diversi anni chenon c'era su questa figura. Una vittoria personale ma so-prattutto della Lega nazionale Dilettanti che mette unsuo uomo al servizio di un settore strategico del mondodel calcio. Un grande risultato del presidente Bellolifrutto delle sue relazioni con le altre Leghe e compo-nenti e ha trovato una convergenza sul mio nome”. Tisciha avuto la meglio su una concorrenza agguerrita, comequella dell'Assocalciatori. “L'Aic puntava su Perrotta oAmelia, persone di grande spessore che però non hannola cultura e la formazione di dirigente federale. Non èsolo un incarico di prestigio: occorrono esperienza e co-noscenza delle carte federali che credo di aver acquisitoin tanti anni al servizio della Lega Dilettanti”.

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Vito Tisci e Maurizio Viscidi, vicecoordinatoredelle Nazionali giovanili, sulle tribune del Centro

Tecnico Federale di Coverciano (Firenze)

Purtroppo qui da noi la cultura del so‐spe�o è ancora fortemente radicata.Ma se le società vogliono mantenere lagratuità della terna arbitrale, devono ra‐gionare in modo diverso”. Il costo del cartellino dei calciatori sipuò ridurre?“E' un impegno di Belloli, il problema èil costo dell'assicurazione. Trentunoeuro, sui 36,50 totale del tesseramento.Quello che va alla Federazione è il mi‐nimo, magari va rivisto il prezzo dellacopertura assicura�va che in effe�sembra un po' alto, considerando anchei tempi di crisi, anche se la Lnd ognianno fa indagini di mercato”. Belloli dice anche che serve una sana‐toria fiscale.“E' un suo cavallo di ba�aglia, sta lavo‐rando con la poli�ca e l'Agenzia delleEntrate per la prossima Finanziaria. Lasanatoria è indispensabile per piccoli er‐rori formali che magari possono ancheme�ere in ginocchio una società dopoun accertamento fiscale. Certo, se si in‐

corre in rea� penali, come Iva evasa odoppia fa�urazione, non c'è sanatoriache tenga”.E in Puglia com'è la situazione?“C'è un caso grave di una società di Pro‐mozione, della quale per ragioni di pri‐vacy non posso fare il nome, che hacommesso gravi irregolarità, sanzionateduramente dall'Agenzia delle Entrate”.Altra ba�aglia, quella del vincolo deicalciatori. Il muro contro muro con l'Aiccon�nua.“E ci mancherebbe. Il vincolo rappre‐senta la sopravvivenza delle società.Una cosa sono i dile�an� italiani, unacosa sono i dile�an� all'estero. Da noisono le società a pagare tu�o, i calcia‐tori sono cura� e coccola� e non sifanno carico di nessuno costo. All'esterole maglie di gioco le lavano a casaloro...”.Ne ha parlato con il presidente AicTommasi quando qualche giorno fa èvenuto a Bari per la mostra sugli eroidel calcio?

“No, Tommasi non lo conoscevo e stocercando di costruire un rapporto. Ma

la posizione della Lnd è chiara e piùvolte l'ho espressa in sedi ufficiali.

Nè si può immaginare che unasocietà che, ripeto, pagatu�o, possa perdere anche ilvincolo. Che poi è più unaformalità, non è che cisiano grandi vantaggi: sonopochi i calciatori che daicampiona� dile�an�s�ci e

giovanili approdano ai pro‐fessionis�. E spesso gli inden‐

nizzi previs� a mala penacoprono le spese sostenute dalle

società”.Presidente, facciamo un passo indietro,alla sua candidatura alla presidenzadella Lnd per il dopo‐Tavecchio. Rifa‐rebbe tu�o?“Sì, tu�o. Purtroppo mi sono scontratocon due situazioni: l'unità dell'AreaNord e la spaccatura dell'Area Sud. Giàa parità di regioni abbiamo meno so‐cietà e quindi meno delega�, 30 contro25. Se poi su 25 solo 10 sostengono lamia candidatura... In democrazia vin‐cono i numeri e i numeri non eranodalla mia parte”.Quanto è deluso?“Non sono deluso tanto per aver ri�ratola candidatura, quanto per il fa�o chealcuni presiden� del Sud, come la Cam‐pania, invece di appoggiare un candi‐dato forte, ben voluto da Tavecchio,hanno sostenuto un candidato del Cen‐tro che poi non ha raggiunto il numerominimo di 7 Comita�. E questo l'hannofa�o a priori, prima ancora di un incon‐tro dell'Area Sud. E' stato un autogol in‐gius�ficabile dal quale i Comita� diPuglia, Basilicata, Molise e Calabriahanno preso le distanze e iniziato unpercorso che ha portato comunque duerisulta� storici: un uomo del Sud, il ca‐labrese Cosen�no, ele�o vicepresidentevicario Lnd (incarico cui Tisci ha rinun‐ciato, ndr) e io alla guida del Se�oreGiovanile Scolas�co. Ruoli che danno vi‐sibilità al Sud e sono un premio al lavoroproficuo svolto in ques� anni. Sono unuomo di servizio, alla Lnd o al Sgs l'im‐portante è dare il meglio per il mondodel calcio”.

Nel 2009 il Comitato regionalepugliese fece il grande passo: tra‐sferirsi dalla centralissima via Cai‐roli alla Football House di viaPende, al quar�ere Poggiofrancodi Bari, nell'edificio di qua�ropiani (ristru�urato) che fu delConi Puglia, ora allo stadio DellaVi�oria. Ma già si vuole andareoltre. “Con�nuiamo a spenderetan� soldi per il fi�o, vogliamouna sede di proprietà – confermaTisci, all'undicesimo anno di pre‐sidenza del Comitato regionalePuglia ‐ anche per accrescere ilpatrimonio della Lnd, in linea congli orientamen� prima di Tavec‐chio ora di Belloli”. Dove sarà lanuova sede? Il presidente non sisbilancia: “Abbiamo visitato qual‐che suolo, uno lo avremmo indivi‐duato come idoneo. Abbiamo giàinterpellato un'azienda, c'ègrande disponibilità della Figc ainves�re, anche per riconoscenzaverso una regione che è statasempre al suo fianco. A ques�fondi si aggiungeranno quelli delComitato e della Lnd. Parliamo diun inves�mento di diversi milionid'euro. Anche questa sarà unasede unificata, su due o tre piani,dipenderà dalla somma che sipotrà inves�re. Una sede al‐l'avanguardia anche per l'efficien‐tamento energe�co che ciconsen�rà di risparmiare sui con‐sumi e con una sala mee�ng dacento pos�, il doppio degli at‐tuali”.

E si lavora perla nuova sede

Il pallone ha i suoi eroi. In mostra

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FIGC PUGLIA

Sarà un calcio da ExpoIl “Regioni” in Lombardia. Poi in Puglia?

Tisci: “La LND non poteva farsi sfuggire un’occasione del genere”

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Immaginate un arbitro del barese chedirige una par�ta di una squadra barese.Utopia? Non più. Il criterio di risparmiosulle trasferte arbitrali impone sceltedras�che. Tra queste, quella di perse‐guire un criterio di vicinanza per lascelta dell’arbitro. “Più che una propo‐sta, una necessità. Un arbitro può edovrà arbitrare una squadra della pro‐pria provincia. I tagli dell’AIA spingonoin questa direzione. Non si tra�a di unadisposizione. L’ul�ma parola spe�a aidesignatori ma anche nel mondo dilet‐tan�s�co dovremo abituarci a que‐st’idea”. Giovanni Di Savino, presidentedel C.R.A. Puglia, non ha dubbi. La Crisideve far cadere la relazione tra distanza

e neutralità dell’arbitro.Presidente, nonostante le mille diffi‐coltà, o�ma la risposta dei giovani pu‐gliesi al corso per diventare arbitro.“Il Sud, con la Puglia in testa, ha sempremostrato una certa sensibilità. La Pugliadel mondo arbitrale è rappresentata a li‐vello nazionale e internazionale, pen‐siamo ad Antonio Damato di Barle�a,questo favorisce il proseli�smo. Il nostrolavoro mostra ogni anno i suoi fru�. Lepercentuali di casi di violenza o di errorinella nostra regione sono minori ri‐spe�o a quelle nazionali”.Come ha risposto la Federazione al‐l’escala�on dei casi di violenza di di‐cembre?“Tra le diverse misure disposte nell’ul‐

�mo consiglio federale, gli arbitri, incaso di aggressione da parte di tessera�,potranno annullare la clausola compro‐missoria e agire in ogni sede. La Federa‐zione ha messo a disposizione per ogniregione un avvocato, per la Puglia èMaurizio Scardina di Lecce, che tutelagratuitamente in sede civile e pe‐nale gli arbitri coinvol�”.

Da marzo la Puglia si prepara al 54° Torneo delle Re‐gioni con le selezioni delle Rappresenta�ve regionalimaschili Juniores, Allievi, Giovanissimi di calcio a 11 e leRappresenta�ve uomini e donne di Calcio a 5 maschilee femminile. Palcoscenico della manifestazione que‐st'anno sarà la Lombardia, contorno ad un evento di li‐vello internazionale, l'Expo 2015 di Milano. Che tu�e leRappresenta�ve visiteranno, “un'occasione – dice Tisci– che la Lnd non poteva farsi sfuggire”. Proprio per l'at‐teso appuntamento milanese, la Lega ha pos�cipato ladata della più importante kermesse giovanile nazionalea livello dile�an�s�co che si svolgerà dal 30 maggio al 6giugno. Confermata invece la tradizionale se�mana pa‐squale quest’anno solo per le selezioni Allievi e Giova‐nissimi C5, che sfideranno i pari età delle altre regioninelle Marche dal 30 marzo al 4 aprile per la terza edi‐zione del Torneo.

I TECNICI L’a�eso quasi azzeramento annunciato daTisci è arrivato, a fine febbraio, con delibera del Consi‐

Giovanni Di Savino (C.R.A. Puglia): “Un arbitro potrà anche dirigere una squadra della sua provincia, ma l’ultima parola spetta ai designatori”

Tagli all’Aia, ora si cambia

I recen� casi di violenza sui campi pugliesihanno fa�o tornare la Puglia agli onoridella cronaca. Non se ne sen�va il biso‐gno. Il più eclatante quello di RosarioFina, presidente del Cavallino, dopo unagara di Seconda categoria (“io l'arbitrol'avrei ammazzato”, la frase incriminatadell'ormai ex dirigente, ndr). “La sua af‐fermazione ha fa�o il giro del web e delmondo, esponendoci ad una bru�ssimafigura – lo sdegnato commento del presi‐dente Tisci ‐cer� sogge� vanno isola�,anche con l'aiuto dei mass media che do‐vrebbero censurare certe dichiarazioni in‐vece di pubblicarle. Frasi chedanneggiano il sistema‐calcio Puglia,fa�o di gente appassionata, perbene, chefanno grossi sacrifici economici e so�rag‐gono tempo alle loro a�vità e famiglia”.Fina è stato inibito per cinque anni, si ar‐riverà alla radiazione? “Dopo la sentenzadella Procura federale, sarà il Tribunalefederale regionale a decidere per la ra‐diazione o meno. Sono casi par�colari percui a volte i tempi si allungano”. Spesso nei campiona� minori e a livelloamatoriale accade il peggio, vedi la finaledel 43° Torneo nazionale forense, fra Barie Cosenza, che la Puglia ha ospitato loscorso anno. “E che non ospiteremo più ‐dice il n.1 del calcio pugliese ‐ quanto ac‐caduto mi ha profondamente amareg‐giato, una rissa fra le due squadre chenon ha consen�to all'arbitro, aggreditoper aver assegnato un rigore, di portare atermine la par�ta. In campo c'erano pro‐fessionis� e sulle tribune moglie e figliche hanno assis�to a uno spe�acolo inde‐coroso. Una sconfi�a non solo sul pianospor�vo (il giudice inflisse lo 0‐3 ad en‐trambe le squadre, ndr) ma sopra�u�osociale. Un pessimo esempio: tant'è cheho de�o di non essere più disponibile adare il supporto federale a questo �po ditornei”. Gli avvoca� dovranno trovareun'altra regione per la fase finale del lorotorneo.

Violenza sui campi“Certi soggettisono da isolare”

Stefano Frau

Gianni Di Savino, 62 anni, dal luglioscorso è il nuovo

presidente del CRA Puglia

glio dire�vo. Due i “supers��” rispe�o alla scorsa sta‐gione: Massimiliano Tangorra alla guida della Juniores(affiancato dal collaboratore tecnico Domenico Biasi) eVito Grazio De Filippis alla C5 femminile. Nuovi ct perAllievi e Giovanissimi: Salvatore Mazzarano (già selezio‐natore della Juniores, sos�tuisce Massimiliano Vadacca)e Nicola Diliso (al posto di Antonio Divella). Novitàanche per il calcio a 5: Domenico Fracchiolla è il selezio‐natore dell’under maschile (prende il posto di CorradoNapolitano e avrà al suo fianco Diego Iessi), Ivano Mar‐zano agli Allievi (al posto di Massimo Monopoli) e lostesso Domenico Fracchiolla ai Giovanissimi (c’era Fran‐cesco Masi). Per il secondo anno consecu�vo la Puglianon presenta la selezione femminile di calcio a 11. Con‐fermato lo staff extracampo: coordinatore delle a�vitàil prof. Antonio Quarto, responsabile amministra�vo Di‐le�a Mancini, segretario organizza�vo Giuseppe Gial‐luisi, responsabili Stampa e Comunicazione DomenicoFavale e Alessandro Schirone.

IL SOGNO Portare la kermesse in Puglia. “Ce l'ho chiusonel casse�o da un bel po' e spero si possa realizzare nel2016 – amme�e Tisci – ho già avviato conta� con laRegione, ora aspe�amo le elezioni e parlerò con lanuova amministrazione. Una manifestazione di questaportata, con oltre mille partecipan�, non puoi organiz‐zarla senza il sostegno economico degli en� locali edegli sponsor. La Lega Dile�an� darà il suo contributoma oltre quello non può andare. Il Comitato deve farsicarico da solo del resto, contando su aiu� pubblici e pri‐va�, sempre più difficili da reperire. Gli sponsor del Co‐mitato, che comunque ringrazio per il sostegno, ognianno riducono l'importo per le note ristre�ezze econo‐miche del Paese”. Certo il “Regioni” sarebbe una granbella vetrina per la Puglia: “Il ritorno in termini turis�cipotrebbe essere considerevole e per questo parleròanche con il nuovo assessore regionale al Turismo”.

Molfetta fa rotta sui playoffCapitan Cantatore esalta il gruppo Libertas

ECCELLENZA

Ha raccolto ven�sei pun� nel gironed’andata e salutato la Coppa Italia soloin semifinale per mano dell’Atle�coMola (nonostante la vi�oria per 3‐2dell’andata). Parliamo della LibertasMolfe�a, l’unica squadra del campio‐nato senza allenatore ma con un presi‐dente, Mauro Lanza, pronto arives�re ogni ruolo. Se ilcampionato è ormai unaques�one a due traVirtus Francavilla eNardò (per la cro‐naca hanno raccoltoentrambe trentapun� nelle primequindici par�te), laLibertas punta ai pla‐yoff. E’ lo stesso capi‐tano Francesco Cantatore,molfe�ese doc, a suonare la ca‐rica: “L’obie�vo è dare sempre il mas‐simo. Se in testa Nardò e Francavillaviaggiano a ritmo elevato, non possiamoperme�erci distrazioni. I playoff sono allanostra portata: abbiamo gli uomini gius�per centrarli”. Già gli uomini. Un’altra cara�eris�ca diquesta Libertas è il gruppo. A dicembre, adifferenza di altre squadre (vedi il Mola),non ha assis�to ad una diaspora. Se nes‐suno ha lasciato il gruppo, allo stessomodo non ci sono sta� importan� movi‐

men� in entrata (solo due innes�,Cadaleta e Del Bene, poco u�lizza�). “Il

gruppo è rimasto lo stesso ‐ dice ancoraCantatore ‐ anche se qualche innesto sa‐rebbe servito, sopra�u�o in a�acco. Ilnostro reparto offensivo è composto dauomini di valore, ma quando � manca Ce‐sareo per squalifica o con Sallus�o nonancora al meglio, un altro a�accante sa‐rebbe servito. Se lo� per i playoff devifare i con� con squalifiche e infortuni.Una rosa ampia perme�e di limitare idanni”. Nardò e Francavilla. Sono sempre loro adoccupare la scena e a far parlare. Canta‐

tore non si sbilancia nel decretare chi laspunterà tra le due, ma una domandasulla querelle aperta da Nicola Ragno,che ha lanciato dei sospe� sulle vi�oriedel Francavilla (“Amo vincere i campio‐na� sul campo e voglio sperare cheanche loro abbiano la nostra stessa aspi‐razione” queste le parole di Ragno dopoil pareggio con il Novoli per 2‐2 e ogge�odi una indagine della Procura Federale)non poteva mancare: “Penso che sianofrasi de�e a caldo. Ragno è un professio‐nista. Una polemica inu�le. Ogni dome‐nica incontri squadre con mo�vazionidiverse. Inu�le fare paragoni”.

I campiona� entrano nel vivo,l'Eccellenza pugliese con�nuaad essere uno dei più interes‐san� d'Italia per cifra tecnica eagonis�ca. La lo�a per il �toloè ancora aper�ssima: Nardò eVirtus Francavilla nelle ul�mese�mane hanno compiutouna grande rimonta, supe‐rando e staccando Vieste(grande protagonista dell’an‐data) e Vigor Trani, rivelazionedell’alta classifica, non per bla‐sone ma per le premesse pre‐campionato. Se per le primetre posizioni i giochi sembranofa�, per la quarta e quinta incorsa Vigor Trani, LibertasMolfe�a, Spor�ng Altamura,Mola e Casarano (in grandeascesa).“Come al solito la nostra Eccel‐lenza esprime valori di pri‐m’ordine ‐ dice il presidentedel Comitato regionale, VitoTisci ‐ più della metà delleiscri�e ha militato in campio‐na� professionis�ci, il livellotecnico è davvero buono nono‐stante le difficoltà economi‐che. E speriamo anche cheFrancavilla possa arrivare sinoin fondo nella fase nazionaledella Coppa Italia, salire in D eportare in alto il nome dellaPuglia. Anche per gli altri cam‐piona� s�amo entrando nelrush finale, sono certo chesarà una fase all'insegna dellaspor�vità. Sarà ilcampo a deci‐dere il mi‐gliore”.

Nuove regole per playoff e pla‐yout dei campiona� regionali, invigore dalla stagione 2014/15,stabilite dal Consiglio Dire�vo il14 o�obre scorso (formula uni‐forme su scala nazionale) e ripor‐tate dal Comunicato Ufficiale n.33 del 30 o�obre.

PLAYOFF Se il distacco fra se‐conda e quinta e terza e quartaclassificata è pari o superiore a 7pun�, la semifinale playoff non sidisputa; seconda e terza acce‐dono dire�amente alla finalis‐sima (fino alla scorsa stagione illimite era di 10 pun�). PLAYOUT Stesso discorso per glispareggi salvezza: se il divario fraquint'ul�ma e penul�ma e ter‐z'ul�ma e quart'ul�ma è pari osuperiore a 7 pun�, le peggioclassificate retrocedono dire�a‐mente nella serie inferiore senzala disputa della gara unica (anchein questo caso il limite era di 10lunghezze).

IL PUNTO

Quando gli obiettivi cambiano strada facendo

Francavillae Nardòin volata

Playoff/playoutecco le novità

Foto di gruppo della Libertas Molfetta; nel tondo il dg Girolamo Lanza

5

Ci sono stagioni in cui gli obie�vicambiano strada facendo. IlMola, in agosto, puntava aduna salvezza tranquilla. Poila promessa di qualchesponsor: l’as�cella si alza.Viene costruita una rosa ingrado di puntare ai playoff,affidata a Muzio Fumai, 34anni (foto), l’allenatore piùgiovane dell’Eccellenza pugliese(curiosità: uno dei pun� di forza deibiancazzurri è suo fratello Nico, difensore,due anni in meno). A fine novembre ilMola è ai primi pos� e in finale di CoppaItalia, poi persa ai rigori con la Virtus Fran‐cavilla. Si apre il mercato di riparazione,arriva la doccia fredda: gli sponsor si �‐rano indietro, la decisione del club delneopresidente, l’avvocato Marino Liuzzi,e del patron Agos�no Divella (ora presi‐dente onorario) è dolorosa: tagliare. Lestrade fra società e ds Alfredo Piarulli sidividono. Parte il Mola low cost: fuori An‐glani, De San�s, Anaclerio, Ventura, Serrie Zonno, dentro giocatori meno cari (il

francese Pon go, Vi�orio e Ca‐pria�). Tenzone e Salvadore

resistono alle sirene, per for‐tuna. Più spazio ai giovanifa� in casa. Come DavideFieroni, �tolare nella finaledi Coppa e poi quasi sem‐pre in campionato. Classe

‘97, a�accante di prospet‐�va, su di lui gli occhi del Bo‐

logna. A gennaio un provino diqua�ro giorni con la Primavera felsi‐

nea. Se son rose fioriranno... Nel frat‐tempo l’obie�vo del Mola è di nuovocambiato: salvezza. Che, anche grazie altesore�o messo da parte all’andata, nonsfuggirà.

Il Mola e l’asticella “mobile”

Antonio Calabro(Virtus Franca‐

villa), a caccia delbis dopo il trionfo

con il Gallipoli

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Gioia-Verona: il passo è breve

Da Asd Juve Club Gioia del Colle a Foot‐ball Academy Gioia: il cambio di deno‐minazione, che sta per essereufficializzato, è la prima grande novitàche il 2015 porta al club presieduto daPino Caserta, una caterva di gol realiz‐za� nei nostri campiona� dile�an�s�cie dal 2011 alla guida della principalescuola calcio della sua ci�à. FMY Una novità e una conferma: per ilterzo anno la società aderisce al pro‐ge�o Football Manager Young. Casertaspiega perché: “Ci consente di essere af‐filia� ad una società professionis�ca,l’Hellas Verona che monitora costante‐mente i nostri ragazzi e potrebbe dare aipiù meritevoli la possibilità di pra�carequesto sport anche dopo la trafila gio‐vanile. L’Hellas ha mostrato un concretointeresse verso la nostra e tu�e le so‐cietà partecipan� al proge�o. La pre‐senza del responsabile del se�oregiovanile scaligero Calve�, di Beghe�oe Filippini agli even� organizza� lo tes�‐moniano”. TORNEI Proprio ai Tornei FMY la scuolacalcio gioiese si è tolta belle soddisfa‐zioni: nel maggio scorso, a Peschiera delGarda, i Pulcini hanno perso solo in fi‐nale (1‐0 all’ul�mo minuto) con i pa‐droni di casa del Verona, raccogliendotan� complimen�. Al Torneo di Nataledisputatosi a Monopoli, ha fa�o ince�adi premi: primo posto con Giovanissimied Esordien�, secondo con i Pulcini (cheavevano vinto le preceden� due edi‐zioni). In evidenza anche i singoli: Salva‐tore Mola, classe 2000, miglior por�ereGiovanissimi; Antonio Villano (2002) mi‐glior por�ere Esordien�; FabioFede (2003) miglior giocatore;

Mirko Caserta (2004), figlio d’arte, ca‐pocannoniere Pulcini con 16 re� in 4gare. “Ques� risulta� so�o gli occhi deidirigen� del Verona e dello staff di FMY‐ dice Caserta ‐ qua�ro, cinque ragazzisono sta� presi in seria considerazione everranno costantemente segui�, inquanto solo per limi� d'età non possonoessere fa� discorsi diversi. Natural‐mente, anche per tutelare ques� ra‐gazzi, preferisco non fare nomi”.A LEZIONE DA... Responsabile tecnicodel proge�o FMY è Adriano Cadregari,allenatore del Se�ore Tecnico di Cover‐ciano. Le sue “lezioni” sono musica perle orecchie di Pino Caserta: “Da lui c'èsolo da imparare. Il suo modo di inse‐gnare calcio si sposa con quelle che sonole nostre idee: i bambini vengono per di‐ver�rsi e loro si divertono giocando apallone. E’ deleterio me�ere da parte

esercizi copia� da internet, u�lizza�da società professionis�che e quindiesegui� da bambini seleziona� tramigliaia, tecnicamente e fisicamentepiù pron� rispe�o ai nostri, visto chenelle scuole calcio non ci può essereuna selezione ma bisogna dare lapossibilità a tu� di venire a diver�rsie lavorare in gran parte con il loro at‐trezzo preferito, il pallone”.

La scuola calcio di Pino Caserta sta per diventare Football Academy

Passione, sacrifici, tenacia. Sono ques�i tre pun� di forza della scuolacalcio Asd Paolo Di Giorgio edel suo presidente tu�o‐fare Vito Di Giorgio (neltondo). Questa realtà diGrumo Appula (Ba), nono‐stante le difficoltà stru�u‐rali, solo nel 2013 hao�enuto l’agibilità del Co‐munale (affidato alla scuolacalcio in ges�one fino al gennaio del2016), e una forte diffidenza da partedel paese, ha fa�o passi da gigante dal2008 (anno della fondazione). Uncampo dove poter giocare e stare in‐sieme, una stru�ura efficiente e un pre‐sidente‐allenatore che ha vissuto ilcalcio sul campo, non si trovano tu� igiorni, specie in tempi di crisi. “Anchequest’anno delle novità ‐ spiega il presi‐dente Vito Di Giorgio ‐ abbiamo ag‐giunto alla nostra offerta calcis�ca lacategoria dei Giovanissimi, organizzatoun torneo Pulcini invernale e c’è in pro‐gramma, per la prima volta, un torneoper i Piccoli Amici. Mi auguro che ilpaese risponda in modo adeguato. Que‐s� ragazzi hanno bisogno e meritanopiù a�enzione”. Le novità non si fer‐mano qui. Per l’estate diversi tornei inprogramma come ci spiega sempre DiGiorgio: “Anche quest’anno organizze‐remo per la sesta volta il Memorial de‐dicato a mio fratello. L’anno scorso si ètenuto presso il Comunale di Grumo Ap‐pula e se l’è aggiudicato i Giovanissimidel Bari. Durò una giornata. L’obie�voè estenderlo a due giorni e coinvolgerele stru�ure rice�ve del posto così daperme�ere il soggiorno di squadre che

vengono da fuori. Spero che tra lepartecipan� ci sia la Fioren�na,

squadra alla quale siamo affilia�. Do‐vremmo incontrarci in occasione

della par�ta di campionato Fio‐ren�na‐Milan e oltre a do‐nare una maglia e ungagliarde�o porterò il mioinvito. Il problema ovvia‐mente è il campo. Squadre

così blasonate non giocanosu terreni in queste condizioni.

A questo torneo casalingo sperosi ripeta anche l’o�ma esperienza

dello scorso anno al torneo Valmarec‐chia, in provincia di Rimini. E’ stato uno�mo debu�o per noi: terzo posto, mi‐glior allenatore e miglior giocatore deiPulcini. Non male come prima volta”.Tu�o qui? Neanche per sogno. Ci sonoaltre novità e proge� in can�ere ma DiGiorgio non si sbilancia: “Mi auguro checi siano delle new entry nello staff”.

I parteci-panti al Tor-neo FMY diNatale a Mo-nopoli; sottotre dei ragazzipremiati: dasinistra Ca-serta, Fede eVillano

PIANETA GIOVANI6

“Di Giorgio” strizzal’occhio alla Viola

LA SCUOLA CALCIO DI GRUMO APPULA

Una scuola in crescita, con 190tessera� dai 5 ai 16 anni e lapartecipazione a tu� i campio‐na� giovanili. Lo staff è compo‐sto da 10 tecnici, 5 abilita�:Vincenzo Ardillo (Allievi), Anto‐nio Abbruzzese (Giovanissimi),Pino Caserta (Esordien�), EzioCeliber� e Gigi Tabaglio (Pulcinimis�), Michele Resta e Ma�eoEramo (Pulcini), Gino Losurdo eAntonio Cazzolla (Piccoli Amici),Nicola Verrelli (preparatorepor�eri). E’ tra le prime cinquescuole calcio di Bari e provincianella classifica di merito s�latadalla Figc.

LO STAFF TECNICO

La Paolo Di Giorgio può contaresu due campi per gli allenamen�se�manali. Oltre al Comunale diGrumo Appula, nella stessa strut‐tura c’è un campo in erba sinte‐�ca per i Piccoli Amici. Oltre adessa, sono presen� le categorieAllievi provinciali (foto), Esor‐dien�, Pulcini e da quest’annoanche Giovanissimi. Affiancano lafigura di Vito Di Giorgio, presi‐dente e allenatore, Vito Campa‐nelli e Michele De Bellis(Esor dien�), Nicola Naglieri (PrimiCalci), gli istru�ori Giuseppe Cam‐panelli e Francesco Lella, i colla‐boratori Gaetano Fanelli eOronzo Stella e il preparatore deipor�eri Vincenzo Valrosso.

LO STAFF TECNICO

Dalla New Football Academy Bari a club di serie B, Lega Pro e D. Cresce la scuola calcio e da questa stagione società affiliata alla Fc Bari 1908

PIANETA GIOVANI7

N.F.A., i ragazzi si fanno strada

Nella foto al centro il presidente Lom-bardi con alcuni ragazzi della scuola cal-cio e i tecnici Giusto (a destra) eBellucci (a sinistra)

Vol� nuovi nello stafftecnico della New Fo‐otball Academy Bari.Uno di ques� in re‐altà è una vecchia co‐noscenza. Lorenzo

Catalano (tondo inalto) era già stato nella

società di Lombardi vin‐cendo il �tolo regionale Allievi 2012.Dopo qualche esperienza in Eccel‐lenza, il ritorno, alla guida degli Al‐lievi regionali. Al debu�o assoluto inpanchina è invece Diaw Doudou, exdifensore del Bari (tondo in basso) esino alla scorsa stagione ancora incampo, a Mola. A lui la NFA ha affi‐dato i Giovanissimi provinciali. Con‐ferma� i due tecnici deiGio va nissimi regionali: Michele Cas‐sano e Pino Innamorato. Novità agliEsordien�: è Onofrio Loseto, altroex biancorosso. Nutrito lo staff degliallenatori che seguono i più piccoli,Pulcini e Primi calci: Franco Giusto,Filippo De Feudis, Piero Ungolo, An‐tonio Bellucci e VincenzoFanelli. Allenatore deipor�eri è Giosaffa�eStrambelli, prepara‐tore atle�co DelioLoforese. Dirigenteaccompagnatore èGiacinto Morga.

Le novità nellostaff tecnico

La Virtus Palese cresce benePiù iscritti (180) e un nuovo campo di calcio a 7

Oltre all’affiliazione con la Fc Bari 1908

Il successo di una scuola calcio non può prescinderedall’efficienza di una stru�ura. La Virtus Palese del pre‐sidente Giuseppe Milella lo sa bene e dal 2012 ad oggime�e a disposizione dei suoi iscri� ben due campi dacalcio e una palestra per i più piccoli. “La novità del2015 è il campo di calcio a 7 adiacente al terreno delComunale “G. Lovero” ‐ ci spiega mister Angelo Capri‐glione, new entry stagionale dello staff tecnico– professionalità, passione e dedizione ci per‐me�ono di migliorare ogni anno. Anche que‐st’anno c’è stato un incremento del numerodi iscri�: siamo intorno ai 180. Il nostroobie�vo non cambia: far giocare i bambinie notare i miglioramen� sul piano educa‐�vo”. Proprio tra i più piccoli si registra ilboom di iscri�, come ci conferma MicheleManzari, mister dei Piccoli Amici: “Tra ibambini dai 5 ai 7 anni abbiamo triplicato leiscrizioni. I genitori sono soddisfa� del la‐

voro svolto e la possibilità di avere una palestra (con‐cessa dalla scuola media “Fraccacreta” di Palese ndr)

rende più sicuri gli al‐lenamen�, soprat‐

tu�o in inverno.Quest’anno parte‐ ciperemo ai tornei nazionali di Cesena�co e Giulianova

con i Primi Calci. Miglioriamo sul piano tecnico e vo‐gliamo me�erci in mostra in queste manifestazioni”. Calcio ma non solo. A giugno mister Manzari sarà coa‐diuvato da mister Onofrio Ancona nell’organizzazionedel campo scuola presso la stru�ura della Virtus:“Prende il via dopo la fine della scuola ‐. ci spiega mi‐ster Ancona – i bambini possono seguire a�vità ludi‐che e spor�ve dalle 8 alle 13.30. Non solo calcio maanche pallavolo, baseball, e se possibile sfru�eremoqualche stru�ura privata per dei corsi di piscina”.

Arriva l’estate e la New Football Aca‐demy Bari si trasforma in un porto sicurodove trovare giovani calciatori pron� peril grande salto. Ed è la più grande soddi‐sfazione, al di là dei risulta� comunquelusinghieri, del presidente FrancescoLombardi. “L’anno scorso abbiamo dato17 ragazzi a squadre di serie B, LegaProe D come Bari, Varese, Trapani, Melfi,Barle�a, Casertana, Padova, Bisceglie eMonopoli”, dice con orgoglio. Equesto malgrado il girovagaredegli ul�mi anni. Dopo Poli‐gnano e Loseto, quest’annola carovana NFA si è fer‐mata al centro spor�vo“Campo dei Fiori” di Bari,zona Santa Caterina. Grazie adun accordo con la scuola calcio delposto. “Una sinergia ‐ racconta il presi‐dente ‐ che ci ha permesso di rimpin‐guare i numeri della scuola calcio,abbiamo 250 iscri� e prospe�ve di ul‐teriore crescita. E’ ovvio che avere unastru�ura logis�camente strategica ri‐spe�o alla ci�à è un vantaggio. Ancheper i camp es�vi. Qui c’è una piscina al‐l’aperto che è il valore aggiunto rispe�oad altre realtà”. La nuova sede non èl’unica importante novità. La NFA si è af‐filiata alla Fc Bari 1908.I dirigen� del sodalizio barese peròhanno un cruccio. Non poter u�lizzareappieno la stru�ura. Il nuovo campo a11 non è ancora omologato, Allievi eGiovanissimi regionali sono costre� ademigrare per le gare interne. “Un vero

peccato ‐ dice il presidente ono‐rario Ti� d’Alesio (nel tondo a si‐

nistra) ‐ non possiamo giocare doveci alleniamo e ciò comporta disagi pertu� e un ulteriore sacrificio economico,dovendo pagare il fi�o di altri campi.Speriamo che per la prossima stagionel’omologazione arrivi”. D’Alesio è entu‐siasta della scelta di entrare in un club dise�ore giovanile dopo oltre un decennioin tu�e le categorie del calcio dile�an�‐s�co, in gran parte da presidente del

Terlizzi. “Un’avventurain cui fui trascinato daldire�ore generale, miocugino Ferdinando Boccia(tondo a destra). Con�nuo ad andare inpanchina la domenica, con gli Allievi e midiverto”. Sopra�u�o quando si vince, ilche capita spesso: dopo il �tolo regio‐nale sfiorato nella scorsa stagione,anche quest’anno la squadra di puntadella NFA è in corsa per un posto nellefasi finali.

Innanzitu�o il fair play. Dopo ogni par‐�ta interna della categoria Allievi, laNFA dona una targa al “Miglior avver‐sario per il suo comportamento spor‐�vo”, inizia�va fortemente voluta dalvice pre sidente della società Michelan‐gelo Laterza.

Fair play, please

I bimbi della scuola calcio con i tecnici Manzari eAncona, e in alto, sul nuovo campo di calcio a 7

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