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CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Rapporto mensile dell’Attività legislativa
del Consiglio regionale del Lazio
X Legislatura
- NOVEMBRE 2017 -
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Presidente Nicola Marini
Vicepresidenti Salvatore Ladaga Claudio Crocetta
Consiglieri segretari
Lucia Catanesi Tommaso Ciccone Bruno Manzi
Struttura di Supporto:
Direttore: Avv. Cinzia Felci Responsabile ad interim: Avv. Michele Gerace Curatore del Rapporto: Dott. Andrea Camponi Giovanna Fracasso Tel. 06 65932183 mail: [email protected] Diego Barone tel. 06 65932067 mail: [email protected] Andrea Camponi tel. 06 65937618 mail: [email protected] Liviana Gargiulli tel. 06 65937312 mail: [email protected] Luca Lepori tel. 06 65937681 mail: [email protected] Patrizia Rotilio tel. 06 65932601 mail: [email protected] Laura Toni tel. 06 65932647 mail: [email protected]
Sito web: http://cal.regione.lazio.it/ E-Mail: [email protected] PEC: [email protected]
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INDICE
CONSIGLIO REGIONALE pag. 74
----------------------------------------------------------------------------------------
I - COMMISSIONE - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali e risorse umane, federalismo fiscale, sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità pag. 6 ---------------------------------------------------------------------------------------
II - COMMISSIONE - Affari comunitari e internazionali, cooperazione tra i popoli e tutela dei consumatori pag. 15 --------------------------------------------------------------------------------------------------------
IV – COMMISSIONE - Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria pag. 21 ----------------------------------------------------------------------------------------
V - COMMISSIONE - Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo pag. 32 ----------------------------------------------------------------------------------------
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VI COMMISSIONE - Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica pag. 38 ----------------------------------------------------------------------------------------
VII COMMISSIONE - Politiche Sociali e della Salute pag. 45
---------------------------------------------------------------------------------------
VIII COMMISSIONE - Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico pag. 50 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale Sulle Infiltrazioni Mafiose e sulla Criminalità Organizzata nel territorio regionale pag. 62 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale sul Terremoto pag. 67 ----------------------------------------------------------------------------------------
Cal – Consiglio Autonome Locali pag. 70 -----------------------------------------------------------------------------------------
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Comitato monitoraggio attuazione leggi e valutazione effetti delle politiche regionali pag. 73 ------------------------------------------------------------------------------------------ Eventi: Cyberbullismo, convegno Corecom sui comportamenti dei giovani in Rete pag. 82 ---------------------------------------------------------------------------------------- INDICE DEI NOMI pag. 84
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COMMISSIONE I - AFFARI COSTITUZIONALI E STATUTARI, AFFARI ISTITUZIONALI, ENTI LOCALI E RISORSE UMANE, FEDERALISMO FISCALE, SICUREZZA, INTEGRAZIONE SOCIALE E LOTTA ALLA CRIMINALITÀ.
Presidente: Presidente Fabio Bellini (Pd)
Seduta n°: 105 del 09/11/2017 Odg: schema di delibera di Giunta regionale n. 218, relativa a "Legge regionale 10 agosto 2016, n. 12
(Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione). Approvazione, allegato A, della proposta quadro di riordino delle Istituzioni pubbliche di
assistenza e beneficienza".
SINTESI
Lo S.D. n. 218 attua quanto disposto dalla Legge
regionale 10 agosto 2016, n. 12, e cioè: la Giunta
regionale predispone e trasmette alla competente
commissione consiliare un piano di riordino recante un
quadro organico sulla trasformazione delle IPAB; una
classificazione delle IPAB rispetto alle finalità
statutariamente previste, alle attività effettivamente
svolte, agli ambiti territoriali di riferimento, nonché alla
tipologia e modalità gestionale dei servizi erogati; le
ipotesi di accorpamento.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO IPAB, BATTUTA D'ARRESTO IN COMMISSIONE SU
PROPOSTA DI RIORDINO DELLA GIUNTA
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09/11/2017 - Battuta d’arresto in prima commissione
per lo schema di delibera di Giunta che intende
riordinare le Istituzioni pubbliche di assistenza e
beneficenza (Ipab) della Regione Lazio. La commissione
Affari istituzionali del Consiglio regionale del Lazio,
presieduta da Fabio Bellini, ha infatti rinviato ancora
l’esame della proposta di Giunta, dopo che i consiglieri
di opposizione hanno ribadito di voler affrontare il tema
solo con una legge di sistema, come già espresso nella
precedente seduta. A tal proposito, dopo il dibattito
odierno in commissione, l’assessore regionale alle
politiche sociali, sport e sicurezza, Rita Visini ha
dichiarato di non voler fare forzature e di rimettersi alle
decisioni della stessa commissione.
Lo schema di deliberazione n. 218 della Giunta
regionale – già illustrato dall’assessore Visini nella
precedente seduta – prevede la riduzione delle Ipab da
57 a 13, attraverso un riordino che contempla: 18
estinzioni; 14 “depubblicizzazioni” (trasformazioni in
fondazioni di diritto privato, così come previsto dal
decreto legislativo 207/2001); 13 Ipab, di cui 5 attuali
(senza nessuna variazione) e 8 frutto di
fusioni/incorporazioni che coinvolgono 20 istituti.
La scorsa seduta si era chiusa con la richiesta di un
parere all’ufficio legislativo del Consiglio regionale sulla
questione sollevata dalle opposizioni in merito alla
procedura adottata (deliberazione di Giunta contro legge
regionale). Il parere distribuito oggi in commissione ha
chiarito che l’obbligo di procedere con legge regionale
riguarda solo la trasformazione delle Ipab in aziende
8
pubbliche di servizi alla persona. Nessuna legge –
secondo il parere - è richiesta per procedere alle
estinzioni degli enti inattivi. Mentre più problematica
appare la questione delle “depubblicizzazioni”. In base
alla normativa statale vigente e in assenza di una legge
regionale di sistema, si può procedere alla
privatizzazione per via amministrativa e così infatti è già
successo nel Lazio. Nel parere, infatti, è spiegato che
“anche alla luce dell’attività in concreto esercitata dalla
Giunta regionale, è possibile ritenere che, nelle more
dell’approvazione di una disciplina legislativa regionale
ad hoc, possa continuare a trovare applicazione la
normativa statale in materia in forza del principio di
continuità dell’ordinamento giuridico”.
Tesi condivise da Daniele Fichera (Psi), il quale, nel
corso del suo intervento, ha però ricordato come da
assessore competente in materia durante la Giunta
Marrazzo, trovandosi nella stessa situazione, scelse di
fare marcia indietro di fronte alla volontà del Consiglio
regionale di rimandare il riordino delle Ipab a una legge
di sistema. Legge che poi non è stata mai approvata.
Fichera ha tuttavia auspicato di poter procedere
all’esame della delibera di Giunta in commissione per
poter spiegare le ragioni della sua contrarietà nel merito
del provvedimento. Contrari a procedere invece
Valentina Corrado (M5s), Giuseppe Simeone (Pdl-FI),
Fabrizio Santori (FdI), Luca Malcotti (Cuoritaliani) e
Pietro Sbardella (gruppo Misto).
L’assessore Visini, in chiusura di seduta, ha dichiarato
di non voler fare forzature e di rimettersi alle decisioni
9
della commissione. A tal proposito, Bellini ha
riconvocato la seduta per martedì prossimo, 14
novembre, per poter chiudere le questioni preliminari e
decidere se procedere o meno all’esame dello schema di
delibera.
Seduta n°: 105 del 15/11/2017
Odg: Esame dello schema di delibera di Giunta regionale n. 218, relativa a "Legge regionale 10 agosto 2016, n. 12
(Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione). Approvazione, allegato A, della proposta quadro di riordino delle Istituzioni pubbliche di
assistenza e beneficienza
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IPAB, STALLO IN PRIMA COMMISSIONE. BELLINI CALENDARIZZA PROPOSTE DI LEGGE
15/11/2017 - Continua il braccio di ferro in
commissione Affari costituzionali e statutari sullo
schema di delibera di Giunta che intende riordinare le
Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab)
della Regione Lazio. Anche oggi i consiglieri di
opposizione Giuseppe Simeone (FI) e Valentina Corrado
(M5s) hanno chiesto alla maggioranza e all’assessore
regionale alle politiche sociali, sport e sicurezza, Rita
Visini, di ritirare il provvedimento amministrativo e
procedere con una proposta di legge. Quest’ultima ha
ribadito che la Giunta non intende fare forzature contro
il parere della commissione. Daniele Fichera (Psi) ha
invece insistito sulla necessità di procedere con lo
schema di delibera almeno per la parte inerente le
fusioni/incorporazioni degli istituti, per “dare un quadro
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più nitido alla situazione di partenza” quando poi si
metterà mano alla legge che fisserà i criteri per le
“depubblicizzazioni” e per le trasformazioni delle Ipab in
Asp (Aziende pubbliche di servizi alla persona). Proposta
respinta dai consiglieri di opposizione.
Di fronte alla situazione di stallo, il presidente della
prima commissione, Fabio Bellini, ha annunciato che
convocherà la commissione per lunedì 20 novembre con
due importanti novità: l’inserimento all’ordine del giorno
delle due proposte di legge sulle Ipab depositate in
Consiglio regionale – una di Fichera e l’altra di
Massimiliano Valeriani (Pd), Rodolfo Lena (Pd) e
Riccardo Agostini (Insieme per il Lazio) – e
l'individuazione proprio del 20 novembre quale termine
per presentare eventuali osservazioni allo schema di
deliberazione n. 218 della Giunta regionale. In tal modo,
la commissione dovrà decidere se andare avanti sulla
proposta di Giunta o se, viceversa, accantonarla per
iniziare l’iter legislativo, come chiedono le opposizioni.
Resta in piedi la terza ipotesi e cioè che l’assessore
Visini ritiri il provvedimento e la commissione decida di
non procedere all’esame delle due proposte di legge,
chiudendo la questione.
Presenti alla seduta, inoltre, i consiglieri: Cristian
Carrara, Teresa Petrangolini e Cristiana Avenali (tutti
del Pd), Riccardo Agostini, Gianluca Quadrana (Lista
Zingaretti), Gianluca Perilli (M5s) e Fabrizio Santori
(FdI).
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Seduta n°: 105 del 23/11/2017 Odg: 1) Schema di delibera di Giunta regionale n. 218,
relativa a "Legge regionale 10 agosto 2016, n. 12 (Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo
sviluppo della Regione). Approvazione, allegato A, della proposta quadro di riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza";
2) Proposta di legge n. 122 del 20 gennaio 2014 concernente "Riordino delle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficenza (IPAB) e disciplina delle
Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (APSP)" (ai sensi dell'articolo n. 58 del Regolamento);
3) Proposta di legge n. 364 del 31 gennaio 2017 concernente "Disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per la
disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona" (ai
sensi dell'articolo n. 58 del Regolamento); 4) Proposta di legge n. 405 del 16 novembre 2017 concernente: "Riordino della disciplina delle Istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza ("II.PP.A.B.") del Lazio e loro trasformazione" (ai sensi dell'articolo n. 58 del Regolamento)
SINTESI (Per S.D. n. 218 vedi pagine precedenti)
Il Consiglio regionale è chiamato, un base alla normativa
vigente, a provvedere al riordino, alla razionalizzazione e
trasformazione delle Ipab, nei limiti e secondo la
normativa statale. Le Pdl n. 122, (d’iniziativa dei
consiglieri Valeriani, Lena (Pd) e Agostini (Mpd)), n. 364
(d’iniziativa del consigliere Fichera (Psi)) e la n. 405
(d’iniziativa del Gruppo M5s)), puntano a normare il
riordino delle Ipab regionali. Il riordino riguarda la
trasformazioni in Aziende pubbliche di servizi alla
persona o in persone giuridiche di diritto privato senza
scopo di lucro; l’estinzione di Ipab in caso di accertata
impossibilità ad operare la trasformazione.
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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SEDUTA RINVIATA SUL RIORDINO DELLE IPAB IN PRIMA COMMISSIONE
23/11/2017 - Breve seduta sulla questione del riordino
delle Ipab in prima commissione. Il presidente Fabio
Bellini si è limitato ad annunciare lo spostamento alle
ore 10 di mercoledì 29 novembre del termine per
presentare le osservazioni allo schema di deliberazione
n. 218 della Giunta regionale. Il provvedimento – già
illustrato dall’assessore Visini – che prevede la riduzione
delle Ipab da 57 a 13, attraverso un riordino che
contempla: 18 estinzioni; 14 “depubblicizzazioni”
(trasformazioni in fondazioni di diritto privato, così come
previsto dal decreto legislativo 207/2001); 13 Ipab, di
cui 5 attuali (senza nessuna variazione) e 8 frutto di
fusioni/incorporazioni che coinvolgono 20 istituti.
Seduta n°: 105 del 29/11/2017 Odg: Esame dello Schema di delibera di Giunta regionale n. 218, relativa a "Legge regionale 10 agosto
2016, n. 12 (Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione). Approvazione, allegato A, della proposta quadro di riordino delle
Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza".
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
RIORDINO IPAB, RITIRATO LO SCHEMA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
29/11/2017 - Dopo sei sedute di commissione tramonta
definitivamente la proposta di riordino delle Istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) avanzata
13
dalla Giunta regionale del Lazio attraverso lo schema di
deliberazione n. 218. Anche oggi nella commissione
Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da
Fabio Bellini, le opposizioni hanno fatto muro contro il
provvedimento presentato dall’assessore regionale alle
politiche sociali, sport e sicurezza, Rita Visini,
nonostante la proposta di Bellini di stralciare dal
provvedimento la parte delle “depubblicizzazioni” e
andare avanti solo con fusioni e incorporazioni.
I consiglieri del Movimento 5 stelle, Valentina Corrado e
Gianluca Perilli, hanno ribadito che per loro il riordino
delle Ipab può avvenire solo con una legge regionale e
non con un provvedimento amministrativo. Assenti oggi
i consiglieri di opposizione del centrodestra, che però
avevano manifestato analoga posizione nel corso di tutte
le precedenti sedute. Preso atto della impossibilità di
ricevere un parere ampiamente condiviso in
commissione, l’assessore Visini ha quindi annunciato il
ritiro dello schema di deliberazione. Del resto,
l’assessore lo aveva già dichiarato nelle precedenti
sedute che senza una larga maggioranza non avrebbe
inteso “fare forzature contro il parere della
commissione”.
Il presidente Bellini, al fine di arrivare comunque
all’espressione di un parere della commissione, a inizio
seduta aveva proposto di stralciare dalla delibera la
parte delle “depubblicizzazione”, per rinviarla a un
eventuale provvedimento legislativo, e procedere solo
con le estinzioni e le fusioni/incorporazioni. D’accordo
anche Daniele Fichera (Psi), la proposta non ha però
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trovato il consenso dei consiglieri pentastellati. Da qui la
decisione dell’assessore di bloccare l’iter del
provvedimento.
Lo schema di deliberazione n. 218 della Giunta
regionale –illustrato dall’assessore Visini nella seduta
del 30 ottobre scorso – prevedeva una riduzione delle
Ipab da 57 a 13, attraverso 18 estinzioni, 14
“depubblicizzazioni” (trasformazioni in fondazioni di
diritto privato, così come previsto dal decreto legislativo
207/2001) e un meccanismo di fusioni e incorporazioni
che avrebbe coinvolto 20 istituti.
Presenti alla seduta – oltre a Bellini, Corrado, Perilli e
Fichera – i consiglieri Cristiana Avenali, Teresa
Petrangolini, e Gian Paolo Manzella, tutti del Pd.
15
II – COMMISSIONE - AFFARI COMUNITARI E INTERNAZIONALI, COOPERAZIONE TRA I POPOLI E TUTELA DEI CONSUMATORI
Presidente: Piero Petrassi (Centro Democratico)
Seduta - Audizione del 07/11/2017
Odg: Audizione sulle disposizioni di cui all'art.15, comma 2, della Legge regionale n.1/2015 concernenti
informazione e partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
A seguire, seduta ordinaria con all'ordine del giorno la
formulazione degli indirizzi di cui all'art. 2, comma 9-bis, della Legge regionale n. 15/2015.
SINTESI
Con la legge n.1/2015 La Regione, nel rispetto
dell'articolo 117 della Costituzione, dello Statuto e delle
norme di procedura stabilite dalle leggi dello Stato,
favorisce il processo di integrazione europea nel proprio
territorio, anche attraverso la partecipazione dei soggetti
pubblici e privati alle iniziative europee, e promuove le
attività di rilievo internazionale ispirate al la solidarietà
e alla collaborazione reciproca tra gli Stati e tra i popoli.
La suddetta legge, sulla base dei principi di attribuzione,
sussidiarietà, proporzionalità, leale collaborazione,
efficienza, trasparenza, partecipazione democratica,
pubblicità e armonizzazione, disciplina le attività
europee e di rilievo internazionale della Regione.
L’art. 2, comma 9-bis, della Legge regionale n. 15/2015
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prevede che L’Ufficio di presidenza disciplina con
regolamento le ipotesi in cui i contributi di cui al comma
8 possono essere concessi nell’ambito di accordi
stipulati ai sensi dell’articolo 15 della l. 241/1990, nel
rispetto della disciplina europea e statale in materia di
contratti pubblici.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
EUROPA, ASSOCIAZIONI IN AUDIZIONE ALLA PISANA
SU PROMOZIONE CONOSCENZA 07/11/2017 - Audizione oggi in commissione seconda,
con le associazioni che si occupano di Europa, sulle
tematiche concernenti la più ampia conoscenza delle
attività dell’Unione europea e la partecipazione ai
programmi e progetti promossi dall’Unione europea, di
cui all'art.15, comma 2, della Legge regionale n.1/2015.
Il presidente della commissione Piero Petrassi ha
ricordato come, in sede di collegato, siano stati destinati
a queste attività 50 mila euro l’anno per il triennio in
corso, fino al 2019: scopo dell’audizione è dare a questi
fondi un utilizzo coerente con gli scopi che la legge
impone di perseguire, attraverso il contributo di idee
delle associazioni. Su questa base la commissione
redigerà poi degli indirizzi operativi.
La prima delle associazioni a intervenire, Beta Italia, ha
presentato l’iniziativa di una simulazione del processo
legislativo europeo, da tenersi alla Sapienza di Roma ma
aperta alla partecipazione di tutti i cittadini del Lazio; il
Movimento federalista europeo, che organizza ogni anno
il seminario di Ventotene, ha lamentato per bocca dei
suoi rappresentanti la poca conoscenza che si ha di
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questa iniziativa. Poi ha preso la parola il
rappresentante del Movimento europeo, il quale ha
illustrato ai presenti l’iniziativa di un “processo
all’Europa” con i giovani a interpretare le parti di
accusa, difesa e giudice. L’audizione è proseguita con la
rappresentante dell’Associazione Nuova Europa, che
porta ogni anno i giovani a Ventotene a studiare l’idea di
cittadinanza;
I giovani federalisti europei del Lazio (organizzazione
giovanile del Movimento federalista) hanno detto di
ritenere necessario che si lavori anche nelle scuole
sull’idea di Europa. L’audizione è proseguita con
Insieme per l’Europa, associazione che ha lo scopo di
ritrovare le radici cristiane dell’Europa negli ideali di
fratellanza e di pace, anche se non svolge formazione;
Cooperazione per l’educazione nel mondo, attraverso la
sua rappresentante, ha spiegato che tale associazione
offre una formazione sui temi europei parallela a quella
scolastica, aggiungendo che “i giovani sentono troppo
lontana l’Europa”. L’ultimo intervento è stato quello
della rappresentante di Alternativa europea, il cui scopo,
come è stato dichiarato, è quello di “portare l’Europa
nelle periferie”.
Tra i consiglieri, prima a intervenire è stata Gaia
Pernarella (Movimento 5 stelle), secondo la quale la
cittadinanza europea è scarsamente percepita,
nonostante Ventotene sia un patrimonio del Lazio, e
soprattutto esiste il problema linguistico, che ostacola
gli italiani specie per quanto riguarda i bandi. Riccardo
Valentini (Partito democratico) ha auspicato una
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risoluzione comune della commissione per incentivare i
temi della conoscenza dell’Europa e ha indicato nella
Spagna un paese di riferimento quanto alla capacità di
sfruttare al meglio le possibilità offerte dall’Unione.
Giampaolo Manzella (Pd) ha chiesto alle associazioni
contributi scritti a documentazione delle proposte, ad
ausilio del lavoro dei consiglieri, mentre Michele Baldi
(Lista Zingaretti) ha affermato che bisogna privilegiare i
“grandi temi”, poiché sta passando un’immagine
dell’Europa che non è positiva, anche tra i giovani.
Silvana Denicolò (M5s) ha detto di aver notato, in questo
come in altri casi in passato, un gap tra la forte
progettualità delle associazioni e la carenza di risultati
pratici, “gap che va colmato dalla politica”, a suo avviso;
“andare sul concreto” è anche la raccomandazione di
Luca Malcotti (Cuoritaliani), per il quale
l’euroscetticismo dilagante può essere combattuto solo
in questo modo.
A questo punto, il presidente ha aggiornato i lavori della
commissione a una prossima seduta, in cui saranno
presentati degli indirizzi concreti da parte della
commissione per orientare il lavoro da fare sui temi
della conoscenza e della partecipazione alle politiche
dell’Unione.
Seduta - Audizione del 16/11/2017
Odg: Formulazione degli indirizzi di cui all'art. 2, comma 9-bis, della Legge regionale n. 15/2015.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO VIA LIBERA IN COMMISSIONE A INDIRIZZI PER
REGOLAMENTO SU ATTIVITÀ PRO UE
16/11/2017 - Via libera all’unanimità in commissione
Affari comunitari alle linee guida per il regolamento
previsto al comma 9 dell’articolo 2 della legge regionale
n. 15 del 2015. Si tratta del regolamento – redatto
dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del
Lazio – che disciplina le modalità e i criteri per la
concessione di contributi alle amministrazioni pubbliche
per le attività e le iniziative finalizzate a rafforzare la
conoscenza delle tematiche europee in ambito
scolastico, imprenditoriale e associativo. Nella
precedente seduta, il presidente della commissione Piero
Petrassi aveva ricordato come, in sede di collegato, siano
stati destinati a queste attività 50 mila euro l’anno per il
triennio in corso, fino al 2019.
Nel documento votato oggi, la commissione ha fissato gli
obiettivi e le priorità delle iniziative da finanziare. “La
commissione – si legge nelle linee guida – intende dare
sostegno alla promozione dello sviluppo delle politiche
europee sul territorio, nonché alla diffusione della
cultura europea e alla valorizzazione delle idee e delle
risorse, presenti e attive all’interno dei diversi sistemi
locali, con una particolare attenzione alle periferie,
attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la
diffusione di informazioni sulle buone pratiche, al fine di
favorire il dibattito sul piano politico e la partecipazione
dei cittadini alle attività dell’Unione europea”.
Durante il dibattito in commissione, inoltre, è emersa la
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volontà – poi trascritta nel documento – di considerare
prioritarie le azioni rivolte al futuro rispetto a quelle
“meramente celebrative o commemorative”, per “favorire
– si legge nel testo – una inversione di tendenza rispetto
alla crescente distanza e diffidenza nei confronti
dell’Europa e delle istituzioni comunitarie”.
Le linee guida, infine, promuovono l’utilizzo di tecnologie
innovative per ampliare la platea dei destinatari degli
interventi.
Presenti alla seduta, oltre al presidente Petrassi, i
consiglieri: Gian Paolo Manzella, Teresa Petrangolini,
Baldassarre Favara e Riccardo Valentini del Pd; Silvana
Denicolò e Gaia Pernarella del Movimento 5 stelle; Luca
Malcotti (Cuoritaliani).
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IV – COMMISSIONE - BILANCIO,
PARTECIPAZIONE, DEMANIO E PATRIMONIO,
PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
Presidente: Simone Lupi (Pd)
Audizione del 09/11/2017 Odg: Ore 10 - Audizione sul tema "licenziamenti Ericsson"
con assessore regionale al Lavoro, pari opportunità e personale, Lucia Valente, e rappresentanti SLC Cgil, FISTEL Cisl, UILCOM Uil.
Ore 11 - Audizione sul tema "situazione del personale
Laziocrea spa", con assessore regionale Valente e rappresentanti Laziocrea e rappresentanti FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL.
Seduta n°: 117 del 09/11/2017 Odg: Proposta di deliberazione consiliare n. 76 del 19
dicembre 2016 concernente: "L.R. n. 20 del 21 luglio 2003- Art.4 "Piano triennale per la Cooperazione".
Approvazione Piano Triennale Annualità 2016/2018"; SD N. 226 - R.U.REG. LAZIO 0520110 (Proposta n.17669 del 10.10.2017) - decisione n. 38/17,
concernente: Definizione dei criteri e delle modalità di accesso al “Fondo per prevenire il dissesto finanziario dei comuni”. Istituzione e funzionamento della
Commissione tecnica di supporto per la valutazione delle domande di concessione ed individuazione delle
procedure e dei parametri di controllo a cui sottoporre l’ente beneficiario del contributo per prevenire il dissesto finanziario;
SD N. 229 REGLAZIO R.U.0530408 (Proposta n. 17795 del 11.10.2017) - decisione n. 41/17, concernente:
adozione regolamento regionale avente ad oggetto “Modifica del regolamento regionale 4 aprile 2012, n. 5,
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in attuazione delle disposizioni di cui all'art. 2 comma 4, della l.r.14 agosto 2017 n.9”.
SINTESI Ericsson: La società ha annunciato che gli esuberi sono
623, di cui 574 in MELA e 49 in Hosted Funtions,
relativamente alla sola Italia; finora 84 persone hanno
aderito alle dimissioni incentivate. I numeri includono
impiegati, quadri e dirigenti. L'azienda ha illustrato le
sue decisioni ad oggi, che si compone di tre azioni:
- creazione di una nuova società (Ericsson Servizi
Italia SpA) controllata al 100% da Ericsson, dove
confluiranno le persone di FSO e Network Rollout, circa
500, al fine di essere più competitivi sul mercato. Di
queste, 150 sono in esubero. Sarà operativa dal 1
gennaio 2018
- 250-300 dipendenti di TEI ed EPI del reparto Digital
Services saranno ceduti a una o più aziende per operare
in attività non telco
- i rimanenti 150-200 esuberi (TEI ed EPI) saranno da
gestire in altro modo, ancora non definito
LazioCrea: A seguito della fusione nella società regionale
in house LazioCrea, di Lait e Cotral Patrimonio, la
società si trova ad applicare tre diversi contratti
nazionali di lavoro: federculture, mtalmeccanici e
Commercio. Oltre a questo, si evidenzia da tempo una
disarmonizzazione di livelli per mansioni esercitate, tra i
dipendenti. L’Azienda sta provvedendo ad applicare un
unico contratto (Federculture) ed ha iniziato a
confrontare i livelli previsti dal primo contratto con le
declaratorie contenute nel secondo, presentando una
prima bozza di proposta. Intanto è stata avviata anche
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la riqualificazione delle risorse sottoinquadrate – si
calcola che siano il 30% - per giungere ad un equo
adeguamento sia riguardo lo scorrimento orizzontale sia
quello verticale.
La legge 20/2003 detta le norme per la promozione e il
sostegno della cooperazione per una politica di sviluppo
economico e per favorire ulteriori sbocchi occupazionali.
La Giunta regionale ogni tre anni sottopone al Consiglio
un Piano triennale per la Cooperazione che fissa
obiettivi e risorse impiegate. Con la pdc n. 76 se ne
chiede l’approvazione.
Lo S.D. n. 226 adotta, quali indicatori di una situazione
economica-finanziaria a rischio di dissesto finanziario
dell’ente, i seguenti parametri:
utilizzazione continuativa dell’anticipazine di tesoreria
egli ultimi due esercizi;
disequilibrio strutturale della parte corrente del bilancio
negli ultimi due esercizi;
disavanzo di amministrazione negli ultimi due esercizi.
Lo S.D. n. 229 adotta il Regolamento che ne modifica
uno precedente indicante le norme su criteri, modalità e
strumenti operativi per la gestione e la valorizzazione del
patrimonio immobiliare regionale.
COMUNICATI UFFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
LAVORO: ERICSSON, I SINDACATI TEMONO ALTRI 600 ESUBERI
09/11/2017 - “Ericsson ci ha già preannunciato che
dovrà procedere entro metà 2018 ad altri 600 esuberi”,
24
ha esordito la rappresentante di SLC Cgil Roma e Lazio
Natascia Treossi nell’audizione odierna sul tema
"licenziamenti Ericsson" in Commissione regionale
Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio,
programmazione economico-finanziaria, presieduta da
Simone Lupi (Pd).
“Un annuncio gravissimo”, per l’assessore regionale al
Lavoro, pari opportunità e personale, Lucia Valente, che
ha preso l’impegno di scrivere al presidente dell’Anpal
(l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro)
Maurizio Del Conte, e al vice ministro del Mise, Teresa
Bellanova. Obiettivo: “tenere aperto un dialogo e fare un
focus su Ericsson e sull’appalto della ZTE al tavolo
aperto insieme a Comune di Roma e Ministero dello
Sviluppo Economico sulle aziende che stanno lasciando
il Lazio a favore del nord Italia, in particolare di
telecomunicazioni”.
ZTE Italia è il fornitore cinese di apparati di
telecomunicazione che si è aggiudicato la gara per il
consolidamento delle due reti mobili di Wind e di 3 in
vista della realizzazione di quella che sarà la futura rete
unica che supporterà i servizi della società nata dalla
fusione dei due operatori. Azienda che, secondo una
rappresentanza degli oltre 120 lavoratori altamente
qualificati licenziati lo scorso luglio con una mail dalla
Ericsson a Roma, intervenuti oggi in audizione, consta
di sole 25 persone con quali, si chiede l'Ugl, “come può
creare la nuova rete Wind 3 in Italia?”. Senza
dimenticare il rischio di “dumping” (una pratica
25
distorsiva della concorrenza sul mercato) che per
Valente sarebbe “una cosa gravissima”.
I 600 licenziamenti annunciati sono un’ulteriore
“bomba” che si sta per abbattere su quella che il
consigliere Luca Malcotti (Cuoritaliani) ha definito “la
desertificazione delle imprese ad alto valore tecnologico
della Regione”. Considerato che, sempre secondo le sigle
presenti, almeno la metà dei prossimi licenziamenti
dell’azienda svedese saranno a Roma. Il sospetto,
secondo non solo la Fistel Cisl Lazio, è che si vogliano
trasformare i contratti da tempo indeterminato a
precari.
“Lo stato di salute delle telecomunicazioni è gravemente
ferito da gare al ribasso e sta per essere ulteriormente
impoverito da aziende che stanno per entrare in Italia
avvalendosi di centinaia di subappalti”, ha detto
Pasquale Cervelli della Uilcom.
Tuttavia, quanto alla Ericsson, come sottolineato da
Malcotti, non si tratta di “un’azienda che licenzia perché
in crisi, ma sta facendo una scelta strategica” e per
questo “c’è bisogno di un intervento determinato da
parte della Giunta anche per accendere un riflettore
mediatico” su quella che senza mezzi termini la
consigliera del M5s Valentina Corrado ha definito
“un’azienda criminale, che non vuole aderire alle
opportunità che offrono le Regioni”, come i fondi UE per
la riqualificazione.
26
“Un muro di gomma” è quello che “ci troviamo davanti
quando si cerca un accordo con società estere come
questa. Non è la prima volta che come assessorato ci
troviamo in questa situazione, nell’impossibilità
dell’interlocuzione”, ha spiegato l’assessore Valente,
ricordando come “fin dagli anni ’90 Ericsson è nota per
essere un’azienda poco corretta nei licenziamenti a
fronte di aiuti avuti”, e annunciando nel caso anche
l’invio di ispettori del lavoro.
I licenziamenti fatti dalla Ericsson hanno colpito in
particolare i cosiddetti “silver worker”, lavoratori over 50
anni di alto profilo, che chiedono di essere ricollocati nel
più breve tempo possibile.
Intanto, su proposta di Malcotti, si procederà in
Commissione alla sottoscrizione di una risoluzione da
portare eventualmente in Aula. “Non sarà la soluzione
del problema”, ha ammesso il presidente Lupi, “ma ci
consente di supportare l’assessore nell’impegno preso ed
evitare che ulteriori licenziamenti vengano gestiti nello
stesso modo”.
LAZIOCREA, RUBERTI: "IL CLIMA È POSITIVO, SIAMO
VICINI ALLA META"
09/11/2017 - Due aziende regionali fuse in un'unica
realtà in house, LazioCrea SpA, tre contratti di lavoro
diversi ed oltre 450 lavoratori il cui inquadramento
contrattuale è da rivisitare. Questi i temi trattati oggi in
commissione Bilancio, partecipazione, demanio e
patrimonio, programmazione economico-finanziaria,
presieduta da Simone Lupi (Pd), nel corso dell’audizione
27
con le rappresentanze sindacali di LazioCrea e con il
neopresidente della società, Albino Ruberti. Presente
anche l’assessore al Lavoro, Lucia Valente, e il direttore
regionale del personale, Alessandro Bacci.
Nella società, nata con legge regionale nel 2014 (art. 5
della legge 12/2014) dall’accorpamento delle società a
controllo regionale Lazio Service SpA e Lait SpA, sono
applicati tre contratti: Federculture, dei metalmeccanici
e del commercio. L’azienda dovrà provvedere a
convergere in un unico contratto di lavoro e a
riqualificare nel passaggio numerosi lavoratori,
utilizzando un apposito stanziamento regionale ad hoc.
“C’è un numero consistente di lavoratori con compiti
importanti, però non correttamente inquadrati”, ha
spiegato in apertura dei lavori Amedeo Gismondi (Ugl
Terziario), mentre Giancarlo Cosentino (Cisl Fp) ha
evidenziato la necessità di evitare i possibili ricorsi al
giudice del lavoro degli oltre 200 dipendenti che si
ritiene svolgano mansioni superiori a quelle previste dal
proprio contratto. “C’è una discrasia tra quello che
l’azienda chiede e ciò che il dipendente effettivamente
fa”, ha confermato Carlo Ambrosini (Uilpa) il quale ha
aggiunto che ci sono centinaia di dipendenti con titoli di
studio poco valorizzati che si sentono sottoutilizzati.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Andrea Morichini (Uil
Fpl).
Dopo aver accennato alla complessità delle
problematiche post fusione, Albino Ruberti, presidente
della società dallo scorso luglio, ha annunciato che dal
28
primo gennaio 2018 ci sarà un contratto unico per tutti
i dipendenti, e sarà il contratto Federculture. “Secondo
gli indirizzi della Giunta regionale che ha dettato anche
la tempistica - ha spiegato Ruberti – il passaggio dovrà
essere a costo zero. Ieri si è conclusa la trattativa
sindacale. Ora il contratto dovrà essere sottoposto
all’assemblea dei lavoratori”. Ruberti ha annunciato
anche la presentazione di un piano strategico per gli
anni futuri, il primo della società post fusione, dopo
l’atto di indirizzo che viene dal contratto di servizio con
la Regione Lazio.
“Il clima è positivo, siamo vicini alla meta”, ha dichiarato
Ruberti. Nel corso dell’audizione, sono intervenuti alcuni
consiglieri regionali: Luca Malcotti (Cuoritaliani) si è
soffermato sulle modalità per il superamento dei
disallineamenti contrattuali; Francesco Storace (Mns) ha
preso atto del cambiamento di clima nelle relazioni
sindacali. Per Daniele Fichera (Psi), si rileva un’apertura
di credito nei confronti del management che prima non
c’era, mentre Valentina Corrado (M5s), ha voluto
ricordare che il predecessore di Ruberti, benché invitato
dalla commissione Bilancio, non si presentava in
audizione. Al termine dell’audizione, il presidente Lupi
ha aggiornato i lavori della commissione a martedì 14
novembre, alle ore 14.
Seduta n°: 117 del 14/11/2017
Odg: 1 - Proposta di deliberazione consiliare n. 76 del 19
dicembre 2016 concernente: "L.R. n. 20 del 21 luglio 2003- Art.4 "Piano triennale per la Cooperazione". Approvazione Piano Triennale Annualità 2016/2018";
29
2 - SD N. 226 - R.U.REG. LAZIO 0520110 (Proposta n.17669 del 10.10.2017) - decisione n. 38/17, concernente: Definizione dei criteri e delle modalità di
accesso al “Fondo per prevenire il dissesto finanziario dei comuni”. Istituzione e funzionamento della
Commissione tecnica di supporto per la valutazione delle domande di concessione ed individuazione delle procedure e dei parametri di controllo a cui sottoporre
l’ente beneficiario del contributo per prevenire il dissesto finanziario; 3 - SD N. 229 REGLAZIO R.U.0530408 (Proposta n.
17795 del 11.10.2017) - decisione n. 41/17, concernente: adozione regolamento regionale avente ad
oggetto “Modifica del regolamento regionale 4 aprile 2012, n. 5, in attuazione delle disposizioni di cui all'art. 2 comma 4, della l.r.14 agosto 2017 n.9”.
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE BILANCIO: 4,8 MILIONI DI EURO DESTINATI AL PIANO PER LA COOPERAZIONE
14/11/2017 - Al “Piano triennale per la cooperazione”
sono destinati complessivamente 4,8 milioni di euro. La
quarta commissione consiliare permanente, Bilancio,
partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione
economico-finanziaria, presieduta da Simone Lupi (Pd),
ha dato parere favorevole alla parte finanziaria dello
schema di deliberazione consiliare n. 76 del 19 dicembre
2016 con il quale vengono destinati agli interventi per il
sistema delle 6.500 imprese cooperative laziali 1,3
milioni di euro nel 2017 e 500 mila euro nel 2018. A
questi stanziamenti si aggiungono i tre milioni di euro
destinati dal piano al fondo rotativo per il piccolo
credito.
30
Con questi fondi la Regione intende promuovere la
cultura cooperativa sul territorio e sostenere il sistema
cooperativo regionale anche attraverso l’indennizzo delle
spese di tutoraggio delle neo-imprese in fase di start-up.
I tre milioni di euro sono destinati alla concessione di
prestiti a tasso agevolato, “un intervento questo che è a
valere su un impegno già esistente, già ricompreso nel
piano industriale di Lazio Innova”, come ha spiegato
l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore.
Nel corso della seduta è intervenuto anche il consigliere
Daniele Fichera (Psi), in qualità di presidente dell’ottava
commissione che ha espresso il proprio parere sulla
proposta di deliberazione consiliare n. 76 lo scorso 8
maggio, il quale ha ricordato che nel merito c’è stato un
ampio dibattito. “La legge 20/2003 prevede che un
piano triennale per la cooperazione sia presentato ogni
anno entro il mese di luglio – ha evidenziato la
consigliera Valentina Corrado (M5s) - Nel quinquennio
dell’attuale legislatura, questo di oggi è il primo che
vedo”. Corrado ha chiesto anche di poter avere la
relazione della Consulta regionale per la cooperazione
prevista dalla citata legge del 2003 e altri chiarimenti.
Non soddisfatta, ha dichiarato il voto contrario.
3,4 milioni di euro nel triennio 2017-2019 sono invece
destinati al “Fondo per prevenire il dissesto finanziario
dei comuni” dal collegato al Bilancio approvato la scorsa
estate (legge 9/2017). Nel corso della seduta odierna, la
Commissione Bilancio ha dato parere favorevole,
all’unanimità, allo schema di deliberazione di Giunta n.
226 con cui vengono adottati gli indicatori di una
31
situazione economico-finanziaria a rischio di dissesto e
individuate le modalità di accesso al fondo. Con la
stessa deliberazione si approva l’allegato tecnico, si
definiscono le procedure e i parametri di controllo a cui
il Comune beneficiario deve sottoporsi nel biennio
successivo e si stabilisce la composizione della
Commissione tecnica di supporto per la valutazione
delle domande.
Rinviato il voto sullo schema di deliberazione n. 229
concernente l’adozione del regolamento regionale
sull’alienazione del patrimonio immobiliare disponibile
della Regione, in attuazione di un’altra norma del
collegato. Data la complessità dell’atto, il presidente
Lupi ha fissato il termine per la presentazione delle
osservazioni per il 23 novembre, rinviando a una data
successiva la seduta per giungere al voto. Nel corso della
riunione odierna sono intervenuti anche i consiglieri
Francesco Storace (Mns) e Luca Malcotti (Cuoritaliani).
32
COMMISSIONE V - CULTURA, DIRITTO ALLO STUDIO, ISTRUZIONE, PARI OPPORTUNITÀ, POLITICHE GIOVANILI, SPETTACOLO, SPORT E TURISMO
Presidente: Cristian Carrara (Pd)
Seduta n°: 97 del 06/11/2017
Odg: Proposta di legge n. 288, "Norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti
alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio"; Proposta di legge n. 321, "Integrazione alle disposizioni di legge in materia di diritto agli studi universitari".
SINTESI Con la pdl. n. 288/2015 (d’iniziativa della Giunta
regionale) si stabilisce il riordino dell’ente pubblico
dipendente per il diritto agli studi universitari del Lazio
(Laziodisu) in ente regionale per i diritti alla conoscenza
e allo studio (Di.Co.), al fine di favorire l’attuazione
coordinata d’interventi, servizi e prestazioni nel rispetto
più attento e rigoroso dei principi di efficacia, efficienza,
economicità e sussidiarietà.
La pdl n. 321 (proponente la consigliere Tarzia (LS)), nel
2010 lo IUSM (Istituto Universitario Scienze Motorie)
trasforma il proprio istituto giuridico da istituto
universitario ad università statale, perciò, ai sensi
dell’art. 16 della L.R. n. 7 del 10 giugno 2008, avrebbe
potuto disporre di una propria Adisu territoriale, ma
questo non è mai avvenuto. Con la presente Pdl si pone
rimedio a questa mancanza.
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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO OK A NORME SU RAPPRESENTANZA STUDENTI NEL
NUOVO ENTE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
06/11/2017 - Parere favorevole oggi, in quinta
commissione consiliare, presieduta da Cristian Carrara,
a ben nove articoli della proposta di legge n. 288 del 18
settembre 2015 che detta le nuove norme per il
riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti
allo studio e alla conoscenza nella Regione Lazio. Oltre
all’articolo 7, sul Consiglio di amministrazione, su cui si
era interrotto il lavoro della precedente seduta del 19
ottobre, si è arrivati a formulare il parere anche sui
successivi articoli fino al 16, compreso l’altro importante
articolo sulla Consulta di rappresentanza degli studenti,
il 9.
E’ stato superato in particolare lo scoglio dell’articolo 7,
che disciplina le caratteristiche e le funzioni del
Consiglio di amministrazione (Cda) del nuovo ente per il
diritto allo studio e alla conoscenza: un emendamento di
Giunta ha fissato che esso sarà composto dal presidente
dell'ente e da quattro consiglieri, uno designato a
maggioranza dai rappresentanti degli studenti membri
della Consulta per i diritti allo studio e alla conoscenza;
tre designati dal Consiglio regionale, con un
meccanismo idoneo a garantire le opposizioni, così come
la parità di genere. Superate sull’articolo 7 le obiezioni
di Pietro Sbardella (Misto), secondo cui un solo
rappresentante degli studenti è troppo poco, e di Gaia
Pernarella del Movimento cinque stelle, che tuttavia ha
ammesso che “uno è meglio di niente”. Sullo stesso
articolo parere favorevole anche ad altri due
34
emendamenti dell’assessore Massimiliano Smeriglio,
presente ai lavori, uno dei quali volto a stabilire in tre
anni la durata del Cda, e uno di Marta Bonafoni.
Rilevante, tra quelli approvati oggi, anche l’articolo 9,
che disciplina struttura e funzionamento della Consulta
degli studenti. Emendato in molti punti dalla Giunta ma
anche da Bonafoni e dai consiglieri del Movimento
cinque stelle, prima del parere favorevole, questo
articolo definisce la Consulta regionale per il diritto allo
studio e alla conoscenza come istituita per “garantire il
coinvolgimento e l’effettiva partecipazione degli studenti
alla realizzazione del sistema integrato degli interventi e
dei servizi di cui alla presente legge”, come recita il
nuovo comma 1 dell’articolo. La composizione prevede
ora 14 studenti eletti da tutti gli atenei laziali statali,
due rappresentanti degli atenei non statali, uno degli
istituti di alta formazione artistica e musicale, due
vincitori di posto alloggio nel Lazio e uno in
rappresentanza dei dottorandi. I componenti durano in
carica tre anni e non possono fare più di due mandati,
l’organo si autodisciplina mediante regolamento interno
e soprattutto, tra le funzioni, ha quella di eleggere un
rappresentante degli studenti in seno al Consiglio di
amministrazione.
Tra gli altri articoli approvati, le norme sul collegio dei
revisori dei conti (art. 8), sul direttore generale (10),
sull’articolazione dell’ente(12), sul bilancio di previsione
e il rendiconto generale (13), sul personale (14), sulla
programmazione regionale (15) e sul programma
annuale di attività e la relazione su attività svolta e
risultati conseguiti (16). Accantonato invece l’articolo 11
35
su “Statuto e regolamenti” che è stato giudicato
necessitare di approfondimenti da parte della Giunta.
In una precedente seduta ad hoc, tenutasi oggi stesso,
del Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle
leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali,
presieduto da Pietro Sbardella (Misto), era stata
approvata la proposta alla commissione quinta di
inserire una clausola valutativa dell’attuazione della
futura legge sul diritto allo studio, ai sensi dell'articolo
3, comma 1, lettera a) della legge regionale 8 giugno
2016, n. 7, che dà appunto tale facoltà al comitato.
Alla seduta erano presenti anche i consiglieri Daniela
Bianchi e Rosa Giancola (Insieme per il Lazio), Michele
Baldi (Lista Zingaretti), Eugenio Patanè (Pd), Gianluca
Perilli (M5s) e Piero Petrassi (Centro democratico).
Seduta n°: 97 del 13/11/2017 Odg:
1 - Proposta di legge n. 288, "Norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio";
2 - Proposta di legge n. 321, "Integrazione alle disposizioni di legge in materia di diritto agli studi
universitari".
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
DIRITTO ALLO STUDIO, COMMISSIONE CONCLUDE ESAME ARTICOLATO E INVIA TESTO IN BILANCIO
13/11/2017 - In commissione Cultura del Consiglio
regionale, presieduta da Cristian Carrara, praticamente
concluso oggi l’iter della proposta di riforma dell’ente
36
regionale per il diritto allo studio: esaurito infatti l’esame
dell’articolato, fatta eccezione per i soli articoli 24 e 26,
di competenza della commissione Bilancio in quanto
riguardanti l’aspetto finanziario, e per quelli sul titolo e
l’entrata in vigore. Al ritorno dalla commissione
Bilancio, la quinta licenzierà definitivamente per l’Aula il
testo. Nella seduta odierna, approvati quindi dieci
articoli e soppresso uno, su emendamento della
maggioranza. Sempre della maggioranza, nonché
dell’assessore Massimiliano Smeriglio e in due casi del
Movimento 5 stelle, gli emendamenti modificativi
approvati per gli articoli passati al vaglio.
In particolare, introdotta la clausola valutativa della
futura legge, su proposta del Comitato per il
monitoraggio delle leggi, che si era riunito
appositamente la scorsa settimana, presieduto da Pietro
Sbardella. Lo stesso Sbardella (Misto), presente alla
seduta, ha ribadito la sua convinzione, già espressa in
quella sede, che la normativa in esame vada sottoposta
a un check annuale, in sede di prima applicazione,
sebbene la formulazione presentata in commissione non
lo avesse previsto, per andare incontro al consenso del
Comitato. Termine, quello di un anno, che secondo
Marta Bonafoni (Insieme per il Lazio) potrebbe tuttavia
non essere sufficiente, date le numerose modifiche
introdotte al funzionamento dell’ente per il diritto allo
studio e alla conoscenza, come dovrebbe chiamarsi a
legge approvata.
Tra gli altri articoli, l’11, accantonato nella scorsa
seduta, dà al Consiglio di amministrazione del nuovo
37
ente, dopo apposita modifica, la competenza ad
approvare i regolamenti interni; il 17, sulla vigilanza
della giunta, riduce da sei a tre il limite di assenze
consecutive concesso ai membri del Cda ai fini di non
incorrere nella decadenza e pone in carico alla giunta
l’onere di informare la commissione in merito alle sue
attività di vigilanza sull’ente. Ok anche agli articoli sul
piano di prevenzione della corruzione (18), il
responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza (20)
e le misure di contrasto all’evasione (21); inoltre, agli
articoli sulla partecipazione degli studenti alle politiche
regionali in materia di diritto allo studio (22) e su
eventuali altre forme di loro compartecipazione (23).
Varie modifiche introdotte da emendamenti di Smeriglio
alla norma sulla prima applicazione della legge (articolo
25).
La commissione si è quindi aggiornata a quando la
proposta sarà stata esaminata anche dalla commissione
bilancio nei suoi aspetti finanziari, per poter procedere
alla definitiva votazione e conseguente invio all’Aula; nel
frattempo, il presidente ha espresso parere favorevole
alle richieste di riprendere in esame il testo sugli asili
nido, formulata da Gaia Pernarella, del Movimento 5
stelle, ma anche di fare il punto della situazione dei
lavori, come chiesto da Sbardella. Presenti alla seduta
erano anche Cristiana Avenali e Eugenio Patanè (Partito
democratico), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Rosa
Giancola (Insieme per il Lazio), Gianluca Perilli (M5s),
Piero Petrassi (Centro democratico) e Olimpia Tarzia
(Lista Storace).
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VI - COMMISSIONE AMBIENTE, LAVORI PUBBLICI, MOBILITÀ, POLITICHE DELLA CASA E URBANISTICA
Presidente: Enrico Panunzi (Pd)
Seduta n°: 72 del 07/11/2017 Odg: 1. schema di delibera n. 228 del 20/10/2917
"Approvazione bando di concessione contributi ai Comuni, ad esclusione di Roma Capitale, al fine della riqualificazione urbanistico ambientale e per il
risanamento igienico sanitario e paesaggistico, ex legge regionale n. 6/20017".
2. proposta di delibera consiliare n. 71 del 17/11/2016 (Dgr n. 42 del 15/11/2016): "Realizzazione dell'opera pubblica denominata Centro di raccolta rifiuti in modo
differenziato località Cerquetta nel Comune di Fonte Nuova (Roma). Autorizzazione, ai sensi dell'articolo 17
ter comma 1 lettera d) della legge regionale del 6 luglio 1998, n. 4 alla deroga delle disposizioni contenute nel capo II della medesima legge regionale n. 24 del 1998".
SINTESI Lo S.D. n. 228 attua lo schema di bando di concessione
contributi ai Comuni, ad esclusione di Roma Capitale, al
fine della riqualificazione urbanistico-ambientale e per il
risanamento igienico sanitario e paesaggistico (ex L.R. n.
6/2007) e lo schema di domanda che i Comuni
dovranno utilizzare per la richiesta di partecipazione al
Bando di concessione dei finanziamenti.
La p.d.c. n. 71 autorizza, ai sensi dell’art. 18 ter, comma
1, lettera d), della L.R. n. 24 del 6 luglio 1998, il
Comune di Fonte Nuova (RM) alla deroga delle
39
disposizioni contenute nel capo II della medesima L.R.
n. 24/1998 e delle classificazioni di zona del P.T.P.
vigente e del P.T.P.R. adottato, ad esclusione delle tutele
integrali del PTP e dei sistemi naturali del PTPR, per la
“Realizzazione dell’opera pubblica denominata - Centro
di raccolta rifiuti in modo differenziato Località
Cerquetta”.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO ABUSIVISMO, OK A BANDO DA 5,8 MILIONI PER
RIQUALIFICAZIONE E RISANAMENTO 07/11/2017 - Sono quasi sei milioni di euro - per
l'esattezza 5.896.556,37 - i fondi che una delibera della
Giunta regionale del Lazio ha previsto di utilizzare per
finanziare la riqualificazione urbanistico ambientale e il
risanamento igienico sanitario dei comuni della regione
(Roma esclusa) interessati dall’abusivismo. La cifra è
contenuta in un bando oggetto dello schema di delibera
n. 228 del 19 ottobre scorso esaminato oggi dalla sesta
commissione consiliare presieduta da Enrico Panunzi.
La commissione, competente in materia urbanistica, ha
espresso parere favorevole a maggioranza.
A illustrare il provvedimento, che torna in Giunta per
l'approvazione definitiva, è stato l'assessore alle Politiche
del territorio, Michele Civita. "Era un bando che fa
riferimento alla legge 6 del 2007 e che era stato
interrotto per mancanza di fondi”, ha detto Civita. Ora i
finanziamenti sono stati rimessi in Bilancio e - in tempi
che dipendono da termini di conclusione del bando -
saranno resi disponibili ai comuni che risulteranno
assegnatari.
40
Nel dettaglio la delibera - nella versione presentata alla
Pisana - distribuisce le somme in due annualità. La
prima è questa del 2017, con 2.115.871,68 euro. Poi c'è
quella del 2018, con 3.780.684,69. Si tratta di
finanziamenti in conto capitale per progettazione e
realizzazione di interventi di urbanizzazione primaria
(fogne, depuratori, rete idrica, reti elettrica e gas) e di
risanamento e riqualificazione di beni paesaggistici
compromessi degradati.
Ci si riferisce a opere che devono essere incluse nel
"Programma triennale degli interventi", riferito ai nuclei
edilizi abusivi perimetrati ai sensi della legge regionale
28 del 1980 e per i quali sia stata approvata la variante
speciale per il recupero. Il massimo contributo da parte
della Regione sarà del 70 per cento del costo per ciascun
intervento, fino a un massimo di 800 mila euro.
Saranno finanziati non più di due interventi per ciascun
programma triennale.
Ai comuni, quindi, sarà accollato minimo il 30 per cento
dei costi. Quelli che parteciperanno alla spesa in misura
maggiore, nella bozza presentata oggi, il bando assegna
più punteggio e quindi più possibilità di riuscire ad
aggiudicarsi il finanziamento. “Ci sono piccoli comuni
che non potranno competere”, ha però osservato il
consigliere Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia). Stesso
dicasi per i comuni con bilanci in dissesto, dei quali
magari non hanno responsabilità perché ereditati da
amministrazioni precedenti. Un rilievo che è stato
condiviso anche dal presidente della commissione,
41
Panunzi, e che Michele Civita ha detto di prendere in
considerazione. Il nodo da sciogliere, secondo
l’assessore, dipenderà da quanto spazio concede la legge
regionale sulla misura della compartecipazione per
ipotizzare un ritocco al sistema dei punteggi che vada
incontro ai comuni in difficoltà.
Nel corso della stessa seduta la sesta commissione, che
ha tra le sue materie anche l'Ambiente, si è espressa a
maggioranza (astenuta Cristiana Avenali, Pd, e contrario
Devid Porrello, M5s) su una proposta di deliberazione
consiliare per l'autorizzazione di un centro di raccolta di
rifiuti differenziata in località Cerquetta, nel comune di
Fonte Nuova (Roma). La proposta di deliberazione
consiliare era stata all’ordine del giorno di una seduta
dello scorso 7 marzo, ma rinviata in attesa di
documenti. “La documentazione integrativa è arrivata lo
scorso 26 ottobre,” ha precisato Panunzi prima di
mettere al voto per il parere favorevole alla proposta di
provvedimento, che ora dovrà essere esaminato nel
corso di una seduta del Consiglio regionale.
Seduta n°: 73 del 14/11/2017
Odg: Proposta di legge n. 402 del 26 ottobre 2017 "Disposizioni in materia di ambiente".
SINTESI
La pdl n. 402 (d’iniziativa della giunta regionale) prevede
un pacchetto di norme finalizzate alla semplificazione
amministrativa e all’innovazione in materia ambientale,
atte a migliorare il livello di efficacia ed efficienza,
nonché, così come previsto all’articolo 97 della
Costituzione, a migliorare i livelli di economicità
42
nell’azione della Regione in materia di ambiente e
sostenibilità.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
APPRODA ALLA PISANA LA PROPOSTA DI LEGGE AMBIENTALE DEL LAZIO
14/11/2017 - È approdata in commissione Ambiente al
Consiglio regionale del Lazio la proposta di legge n. 402
del 26 ottobre 2017 "Disposizioni in materia di
ambiente" di iniziativa della Giunta. A illustrarla è stato
l’assessore Mauro Buschini. Il testo è diviso in due parti.
Una prima dedicata alla gestione del rifiuti, con il
richiamo a una strategia regionale "Rifiuti Zero", e una
seconda con un "pacchetto" di norme che toccano una
varietà di argomenti. Tra di essi la semplificazione delle
procedure di approvazione dei piani di assetto delle aree
protette non ancora trasmessi alla Pisana e una serie di
misure in materia di efficientamento e risparmio
energetico, capitale naturale, risorse forestali, riserve
idriche, inquinamento atmosferico, volontariato
ambientale e rafforzamento del personale delle Province
per il rilascio delle autorizzazioni ambientali.
Il presidente della commissione Ambiente, Enrico
Panunzi, ha annunciato l'intenzione, da una parte, di
fissare il termine per gli emendamenti alla proposta di
legge al 18 dicembre prossimo e, dall'altra, di avviare a
breve un ciclo di audizioni. Questo dopo che dai banchi
dell'opposizione - primo tra tutti Antonello Aurigemma
(Forza Italia) - sono state sollevate perplessità sulla
quantità di riforme contenute nella proposta e il poco
tempo a disposizione in questo ultimo scorcio di
43
legislatura. A questo proposito il capogruppo del Pd,
Massimiliano Valeriani, si è detto disponibile a verificare
con le opposizioni quali norme possano raccogliere
condivisione e quali no. Questo con l'intento di portare
in Aula le "Disposizioni in materia di ambiente" dopo il
prossimo Bilancio, che dovrebbe iniziare il suo iter in
quarta commissione subito dopo la parifica da parte
della Corte dei conti prevista per il prossimo 29
novembre.
Per Aurigemma proprio in occasione della manovra
finanziaria si potrebbero introdurre alcune delle norme
presentate oggi, ma Valeriani ha replicato che si va
verso un bilancio tecnico. Pietro Sbardella (Misto) ha
suggerito di estrapolare e discutere le norme più
semplici da affrontare. Per Daniele Fichera (Psi) sarebbe
opportuno che la discussione sui rifiuti e quella sul
resto dei provvedimenti fossero separate. Per Fabio De
Lillo (Forza Italia) è un po' come quando uno studente
vorrebbe recuperare tutti i compiti all'ultima settimana.
Gaia Pernarella, capogruppo M5s, ha anticipato alcuni
temi del dibattito generale con una serie di domande a
Buschini e ha dichiarato che il suo gruppo non si
sottrarrà al lavoro che c'è da fare su questa proposta di
legge.
Il pacchetto di disposizioni in discussione è frutto di un
impegno nato durante il Collegato al bilancio della
scorsa estate, dal quale sono state stralciate alcune
norme ambientali. "Si è però andati oltre", ha osservato
Giancarlo Righini (FdI) che ha ricordato come in quella
occasione si parlò di disposizioni sulle aree protette e
44
non di rifiuti, risparmio energetico e altro come in
questa occasione. "Non abbiamo introdotto temi nuovi",
ha replicato al termine della seduta Buschini, il quale
ha precisato che le norme su cui si interviene sono
poche e rispondono a sollecitazioni emerse dal Consiglio.
45
COMMISSIONE VII- POLITICHE SOCIALI E DELLA SALUTE
Presidente: Rodolfo Lena (Pd)
Seduta n°: 93 del 07/11/2017 Ore 10.30 Odg: Proposta di deliberazione consiliare n. 77 dell’8 maggio 2017 concernente: ”Approvazione del Piano
sociale regionale denominato “Prendersi cura, un bene comune”", adottata dalla Giunta regionale con decisione
n. 17 del 4 maggio 2017.
Audizione n°: 117 del 07/11/2017 Ore12.30
Odg: Audizione con il coordinamento regionale dei centri di riabilitazione ex art. 26.
SINTESI Pdc n. 77 - Con l’art. 46 comma 1 della L.R. 10 agosto
2016, n. 11 “Sistema integrato degli interventi e dei
servizi sociali della Regione Lazio”, la Regione Lazio si
dota di un Piano regionale degli interventi e dei servizi
sociali, denominato “Piano sociale regionale” integrato
con la programmazione in ambito sanitario ed in
materia educativa e formativa, del lavoro, culturale,
sportiva ed abitativa. Ai sensi del successivo 47, comma
3, della citata legge, il Consiglio regionale provvede
all’approvazione del Piano sociale regionale a seguito
della deliberazione adottata dalla Giunta regionale.
46
Audizione - I centri di riabilitazione definiti “ex art. 26”
nascono con la legge n. 833/78 nella quale vengono
definiti i diritti all’assistenza sanitaria e i criteri con i
quali deve essere assicurata ai cittadini la prestazione
dei servizi di riabilitazione. A differenza dei normali
studi di riabilitazione, i centri ex art. 26 hanno bisogno,
per poter operare, di un’Autorizzazione all’esercizio
rilasciata dalla Regione. Ciò significa che debbono
possedere ben precise caratteristiche strutturali e
operative.
COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
PIANO SOCIALE, DISCUSSIONE GENERALE IN VII COMMISSIONE
07/11/2017 - Dopo l'illustrazione da parte
dell'assessore regionale Rita Visini, è proseguito oggi in
commissione Politiche sociali e salute, con la
discussione generale, l'iter relativo al Piano sociale
2017-2019, documento previsto dalla riforma del welfare
approvata nel luglio dello scorso anno dall’Aula.
In apertura di seduta l’assessore ha ribadito
l'importanza del provvedimento, che risponde
all'esigenza di uniformare strumenti e interventi su tutto
il territorio.
Per la redazione del Piano la Giunta si è avvalsa del
supporto tecnico ed operativo di un organismo
scientifico esterno, invitando ad una specifica gara ad
evidenza pubblica otto università del Lazio.
Parallelamente, si è intrapreso un percorso ad alto
grado di partecipazione e trasparenza, durato sette
47
mesi, in grado di coinvolgere tutti gli attori sociali e di
acquisirne i contributi.
Tra i consiglieri presenti, è intervenuta Olimpia Tarzia
(Forza Italia), che ha ribadito la necessità di insistere
sulle misure a sostegno delle famiglie numerose e della
genitorialità in generale.
Il presidente della Commissione, Rodolfo Lena, ha
quindi stabilito e comunicato il termine per la
presentazione degli emendamenti (martedì 14 novembre
alle ore 12) e dei subemendamenti (mercoledì 15
novembre alla stessa ora), aggiornando la seduta a
giovedì 16 novembre.
SANITÀ, AUDIZIONE CON I CENTRI DI RIABILITAZIONE SUL TAGLIO ALLE TARIFFE
07/11/2017 - La commissione Politiche sociali e salute
del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo
Lena, ha incontrato oggi – su loro richiesta – i
rappresentanti dei Centri di riabilitazione territoriale per
affrontare la questione della riduzione delle tariffe
stabilita dalla Regione Lazio.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti Massimo Sala
(presidente Foai – Federazione degli organismi per
l’assistenza alle persone disabili), Michele Bellomo
(presidente Aris – Associazione religiosa istituti socio-
sanitari), Giuseppe Milanese (presidente Cooperativa
Osa - Operatori Sanitari Associati). Tutti hanno espresso
forte contrarietà alla scelta della Regione Lazio di ridurre
le tariffe corrisposte per il servizio fornito dai Centri a
partire dal primo gennaio 2018.
48
Secondo gli operatori, dopo 17 anni in cui le tariffe non
sono mai state adeguate, era da aspettarsi un ricalcolo
che tenesse conto di tutti gli aumenti che nel frattempo
hanno interessato i costi e le spese sostenute dai Centri
per garantire il servizio. E invece, hanno denunciato, è
accaduto il contrario: un taglio che va dal 7 al 12 per
cento, con tariffe addirittura inferiori ai livelli del 2001.
Inoltre, nel calcolo – hanno spiegato Aris e Foai –
spariscono i costi amministrativi, quelli di struttura e le
tasse.
Sala, Bellomo e Milanese hanno anche denunciato la
scarsa chiarezza su alcuni aspetti amministrativi
riguardo l’identificazione e la ripartizione di alcune
spese che i Centri continueranno a sostenere e, per
questo, hanno chiesto un incontro urgente con Andrea
Tardiola, segretario generale della Giunta regionale,
nonché commissario ad acta, nominato dal Tar del Lazio
nel dicembre del 2016 a seguito di un ricorso presentato
dai Centri che denunciavano la scarsa attenzione della
Regione al tema dell’adeguamento delle tariffe.
Proprio l’assenza di Tardiola in commissione è stata
oggetto di una polemica sollevata dal consigliere
regionale Antonello Aurigemma (Forza Italia), il quale ha
chiesto a Lena di riconvocare l’audizione fino a quando
non sarà presente anche il segretario generale della
Giunta, ottenendo garanzie in tal senso. Il presidente
della settima commissione ha auspicato la riapertura di
un tavolo in Regione per risolvere il problema prima
dell’attivazione delle nuove tariffe (inizio 2018) e anche
49
per rivedere la questione in termini più generali. “Non
possiamo tornare indietro, dal concetto della presa in
carico del paziente alla logica della prestazione”, ha
detto Lena, ribadendo un concetto espresso anche da
Giuseppe Milanese.
In apertura di seduta è intervenuto il Garante regionale
per l’infanzia e l’adolescenza, Jacopo Marzetti, che ha
sottolineato come i tagli previsti possano poi avere
ricadute pesanti sulle persone più deboli e bisognose di
assistenza. Per la Regione è intervenuto Antonio
Mazzarotto, dirigente dell’Area Politiche per l’inclusione.
Presente anche Stefano Giannessi, Forum ex articolo 26,
in rappresentanza delle famiglie dei pazienti.
50
COMMISSIONE VIII - AGRICOLTURA, ARTIGIANATO, COMMERCIO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, INNOVAZIONE, LAVORO, PICCOLA E MEDIA IMPRESA, RICERCA E SVILUPPO ECONOMICO
Presidente: Presidente Daniele Fichera (Psi)
Seduta n°: 90 del 16/11/2017 Odg:
1) Schema di delibera n. 223 - Decisione n. 33/2017 concernente la legge regionale n. 13/1997, "Consorzi per
le aree e i nuclei di sviluppo industriale". Approvazione Statuto del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone.
2) Schema di delibera n. 230 - Decisione n. 42/2017, concernente: "L. R. 4 agosto 2008 n. 13 - Modifica alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 624 del 25 ottobre
2016. Linee guida e criteri operativi per la valutazione dei progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e
trasferimento tecnologico - Funzionamento del Nucleo di Valutazione - Criteri per l'individuazione dei revisori".
SINTESI Con lo S.D. n. 223 si approvano le modifiche apportate
allo Statuto vigente del Consorzio per lo Sviluppo
Industriale di Frosinone. Modifiche che hanno tenuto
conto delle osservazioni effettuate dalla Direzione
regionale per lo Sviluppo Economico e per le Attività
Produttive.
Come recita il titolo, lo S.D. n. 230 regola le linee e
criteri operativi per la valutazione dei progetti di ricerca,
sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico -
Funzionamento del Nucleo di Valutazione - Criteri per
51
l'individuazione dei revisori. Tra l’altro, con tale
provvedimento si decide di avvalersi di professionalità
interne a Lazio Innova (nei casi in cui i progetti non
presentino complessità tali da dover ricorre
all’estrazione dall’elenco denominato REPRISE istituito
presso il MIUR).
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
CAMBIA LO STATUTO DEL CONSORZIO INDUSTRIALE DI FROSINONE: IL CDA PASSA DA 7 A 5 MEMBRI
16/11/2017 - La commissione Sviluppo economico,
presieduta da Daniele Fichera (Psi), ha dato parere
favorevole allo schema di deliberazione della Giunta
regionale 223, contenente alcune modifiche dello statuto
del Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone.
Approvate dall’assemblea del consorzio il 6 ottobre
2016, “le modifiche statutarie - ha spiegato l’assessore
allo Sviluppo economico, Guido Fabiani - nascono
essenzialmente dall’esigenza di procedere ad un
adeguamento dello statuto dell’ente alla normativa
vigente in materia, specificatamente per quanto
concerne la riduzione del numero dei componenti degli
organi e la disciplina della proroga degli organi scaduti”.
Fabiani ha riferito che “anche gli altri consorzi
industriali del Lazio stanno procedendo
nell’adeguamento dei propri statuti”.
Le nuove norme prevedono la riduzione da sette a
cinque del numero massimo dei componenti del
consiglio d’amministrazione. Il rinnovo degli organi del
Consiglio dovrà avvenire entro 45 giorni dalla scadenza.
Inoltre, in tutti i casi di sostituzione di un membro del
52
Cda, i soggetti che surrogano un amministratore
resteranno in carica limitatamente al periodo in cui
sarebbero rimasti in carica i predecessori. Altre
modifiche riguardano la nomina del direttore del
consorzio e le sue attribuzioni in materia di personale:
viene cassata la previsione che all’organizzazione e alla
disciplina del personale il direttore provvede
“unitamente al Presidente”.
La commissione è passata a dare il via libera definitivo
per l’Aula al “Piano triennale per la cooperazione”,
oggetto dello schema di deliberazione consiliare n. 76
del 19 dicembre 2016, approvato lo scorso 8 maggio con
una dozzina di emendamenti, esaminato l’altro ieri dalla
commissione Bilancio per la parte finanziaria (4,8
milioni di euro, nel triennio). Sul via libera si sono
astenute le due consigliere del Movimento 5 stelle,
Silvana Denicolò e Silvia Blasi. “Anche se le audizioni
qui in commissione sono state molto costruttive – ha
dichiarato Denicolò – riteniamo che la legge 20/2003
sulla cooperazione da cui discende la stesura del piano
triennale debba essere aggiornata in modo significativo.
Il tema della cooperazione è importante ma qui è stato
stravolto. Inoltre, i dati su cui si basa il piano sono
senz’altro da aggiornare”. Relatore per l’Aula è stato
designato il vicepresidente della commissione Riccardo
Valentini (Pd).
Infine, la commissione ha esaminato lo schema di
deliberazione della Giunta regionale n. 230, riguardante
alcune modifiche al funzionamento del Nucleo di
valutazione e ai criteri per l’individuazione dei revisori,
53
per l’esame dei progetti di ricerca, sviluppo, innovazione.
“Con le nuove regole intendiamo valorizzare le risorse
interne a Lazio Innova”, ha spiegato il vicepresidente
della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, intervenuto
a illustrare il provvedimento che ha poi ottenuto il
parere favorevole, a maggioranza.
Audizione del 20 novembre 2017 Odg: Audizione sulla vicenda degli oneri del cinque per
cento chiesti dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale (Asi) Roma Latina al Consorzio Artigiani di Aprilia
C.A.A.P. per le spese di gestione degli appalti dei lavori pubblici nell'area artigianale.
SINTESI Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale (Asi), ha ridotto
al tre per cento le spese di gestione degli appalti dei
lavori pubblici nell'area artigianale. Tale riduzione non è
stata applicata agli imprenditori del Consorzio Artigiani
di Aprilia (C.A.A.P.), che ne chiedono l’applicazione.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
ALLA PISANA I NODI TRA CONSORZIO ROMA LATINA E CONSORZIO ARTIGIANI APRILIA
20/11/2017 - È arrivata in un'aula di commissione del
Consiglio regionale del Lazio la vicenda degli oneri del
cinque per cento chiesti dal Consorzio per lo Sviluppo
Industriale (Asi) Roma Latina al Consorzio Artigiani di
Aprilia C.A.A.P. per le spese di gestione degli appalti dei
lavori pubblici nell'area artigianale. A portare la
questione all'attenzione dell'ottava commissione,
presieduta da Daniele Fichera, il consigliere Giancarlo
Righini (FdI). Nel corso dell'audizione si è cercato di
sciogliere - con inviti da parte degli stessi Righini e
54
Fichera - la contrapposizione tra Consorzio Artigiani e
Asi, il cui consiglio di amministrazione ha abbassato la
percentuale al tre per cento senza però applicare lo
"sconto" agli imprenditori del C.A.A.P., i quali oggi se ne
sono lamentati.
Sono intervenuti all'audizione il presidente del
Consorzio Artigiani Aprilia, Nicola Prezioso, quello del
Consorzio lo Sviluppo Industriale Roma Latina, Carlo
Scarchilli, e il direttore Lorenzo Mangiapelo. Presenti
inoltre l'assessore allo sviluppo economico e alle attività
produttive, Guido Fabiani, e Rosanna Bellotti,
responsabile dell'omonima Direzione regionale.
L'audizione è stata l'occasione per Bellotti, su
sollecitazione di Fichera, per fare il punto sulle eventuali
difficoltà di applicazione della legge 60 del 1978
(Agevolazioni e provvidenze per la realizzazione di aree
attrezzate per insediamenti produttivi, artigianali ed
industriali). La direttrice regionale ha evidenziato che
esiste a livello complessivo un tendenziale ritardo nella
realizzazione delle opere, ma non ci sono grandi
problemi negli appalti (fermo restando che la materia
negli ultimi cinque anni è stata oggetto di numerosi
interventi) e che non ci sono neppure particolari
preoccupazione per i rapporti tra consorziati e
governance delle Asi. Per quanto riguarda la vicenda di
Aprila, sia Fabiani che Bellotti, hanno evidenziato che si
tratta di una vicenda tra C.A.A.P e Asi nel quale la
Regione non ha poteri diretti di intervento ma è bene
che ne sia informata.
55
Altre due questioni sono state sollevate nel corso
dell'audizione. La prima è la minaccia da parte di Asi di
riscuotere le polizze fidejussorie sottoscritte dalle
aziende per i costi anticipati per i lavori del terzo e
quarto stralcio. Opere concluse e per le quali la
Direzione regionale, per la parte di finanziamento
pubblico, si è impegnata ad accelerare le pratiche per
l'erogazione. La seconda questione è stata sollevata da
Righini, che ha chiesto lumi sulle aree cedute da privati
e destinate a parcheggio dagli strumenti urbanistici ora
messe in vendita. Hanno partecipato all'audizione anche
i consiglieri Rosa Giancola (Insieme per il Lazio) e
Silvana Denicolò (M5s).
Seduta n°: 91 del 23/11/2017 Odg:
Proposta di legge n. 320/2016, concernente modifiche alla legge regionale 17/2004 ("Disciplina organica in materia di cave e torbiere e modifiche alla legge
regionale n. 14/1999") Proposta di legge n. 388/2017, concernente
"Disposizioni per la disciplina e la promozione dei biodistretti" Proposta di legge n. 401/2017, concernente "Modifiche
alla legge regionale 3/2015 concernente la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell'artigianato per
l'inserimento di disposizioni relative agli artigiani del cibo"
SINTESI Una legge regionale del 2004 ha stabilito il rinnovo di
permesso dell’attività estrattiva rilasciato alle imprese,
qualora il giacimento non fosse esaurito. Una possibilità
tutt’altro che remota. La proposta di legge n. 320
estende tale possibilità anche alle imprese in possesso
56
di un permesso rilasciato in epoca più lontana e
comunque antecedente la legge del 2004.
La Pdl n. 388 (d’iniziativa del consigliere Panunzi (Pd) e
altri) disciplina e promuove si biodistretti al fine di
diffondere la cultura del biologico e stabilire un modello
di sviluppo sostenibile e compatibile con le esigenze dei
territori e delle comunità insediate. Si tiene conto dei
principi formulati dalla federazione Internazionale dei
Movimenti dell’Agricoltura Biologica (IFOAM): benessere,
ecologia, equità e precauzione.
La Pdl n. 401 (d’iniziativa del consigliere Fichera (Psi) ed
altri) tende al potenziamento nella Regione Lazio degli
alimenti a produzione artigianale, puntando alla
qualificazione dell’azienda produttrice e del suo processo
produttivo, preventivamente certificato, e che escluda
l’utilizzazione di sostanze diverse da quelle provenienti
dall’agricoltura.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
CAVE, OK IN COMMISSIONE AD ARTICOLO SUI RINNOVI PER LE AUTORIZZAZIONI
23/11/2017 - Approvato a maggioranza dalla ottava
commissione del Consiglio regionale, competente per
attività produttive, il primo articolo della proposta di
riforma della legge regionale del Lazio in materia di cave
e torbiere (17/2004). Ad avere il via libera, sempre a
maggioranza, un emendamento a firma di Mario
Abbruzzese (FI) e Marco Vincenzi (Pd) che punta a
consentire ai comuni, se la legge sarà approvata dal
Consiglio, di rinnovare le autorizzazioni a cave e torbiere
"per motivate esigenze produttive e di salvaguardia dei
57
livelli occupazionali", per un periodo "commisurato al
giacimento residuo" e per non più di 20 anni. Nel caso di
proroghe già concesse il rinnovo non potrà essere
superiore a 10 anni.
La disposizione permetterà di estendere i rinnovi pure a
coloro che abbiano avuto l'autorizzazione prima del
2004, finalità già presente del testo originario redatto da
Daniele Fichera (Psi), che è anche presidente della
commissione, e Simone Lupi (Pd). Un testo che si
preoccupava di evitare lungaggini dannose per le
imprese (rischiando un fermo di almeno cinque anni).
Un elemento chiave è che i rinnovi potranno essere
concessi - tra le altre condizioni - a chi ha ancora
materiale da estrarre (il cosiddetto "giacimento residuo").
Vincenzi ha anticipato che, nel prosieguo dell'iter,
saranno fissate le condizioni per i rinnovi. Si proporrà
che siano possibili se conformi ai piani sovraordinati
(Ptpg e piani paesistici). Questo in risposta alle
preoccupazioni espresse da Silvana Denicolò (M5s), che
in suo intervento ha additato la norma come
contraddittoria con gli annunci di Nicola Zingaretti a
favore dei green jobs.
Il testo approvato oggi è interamente sostitutivo della
prima stesura della norma presentata da Daniele
Fichera (Psi) e Simone Lupi (Pd), firmatari della proposta
di legge n. 320 del 9 marzo 2016, incardinata in
commissione lo scorso dicembre. A favore dell'articolo 1,
così come modificato dall'emendamento Abbruzzese-
Vincenzi, hanno votato il presidente Fichera, i consiglieri
58
pd Riccardo Valentini, Rodolfo Lena, Vincenzi, Mario
Ciarla più Antonello Aurigemma (FI) e Giancarlo Righini
(FdI). Contrari i Cinquestelle (Denicolò e Silvia Blasi),
astenuta Daniela Bianchi (Insieme per il Lazio).
L'esame della proposta di legge è stato preceduto da un
confronto dialettico in commissione, che ha comportato
pure una sospensione dei lavori per mancanza del
numero legale. Da parte di M5s in apertura è stato
chiesto di non procedere all'esame della proposta legge
in commissione perché si è ormai a fine legislatura. Da
parte di Insieme per il Lazio si è invece chiesta una
pausa di riflessione.
Seduta n°: 92 del 30/11/2017 Odg:
Proposta di legge n. 388/2017, concernente
"Disposizioni per la disciplina e la promozione dei biodistretti". Proposta di legge n. 401/2017, concernente "Modifiche
alla legge regionale 3/2015 concernente la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell'artigianato per
l'inserimento di disposizioni relative agli artigiani del cibo". Schema di deliberazione n. 233 "Legge regionale 17/95
articolo 28, comma 1, Legge regionale 9/2017, articolo 50 - DCR n. 450/1998 parte V. Modifica del numero dei rappresentanti del comitato direttivo e del numero dei
delegati dell'assemblea degli Ambiti territoriali di caccia (Atc). Approvazione nuovo schema di statuto tipo".
SINTESI (Per pdl n. 388 e n. 401 vedi pagine precedenti)
Lo S.D. n. 233 stabilisce che il Comitato direttivo degli
ATC sia composto da dieci componenti mentre
l’assemblea da cinquanta. Contestualmente si approva
59
un nuovo schema di “Statuto tipo per un organismo di
gestione di ATC a struttura associativa di carattere
privatistico riconosciuto dalla Regione Lazio”.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
BIODISTRETTI, OK AD ARTICOLO 1 DELLA PROPOSTA DI LEGGE IN COMMISSIONE
30/11/2017 - Via libera oggi, in commissione
Agricoltura, artigianato, commercio, formazione
professionale, innovazione, lavoro, piccola e media
impresa, ricerca e sviluppo economico del Consiglio
regionale, presieduta da Daniele Fichera, all’articolo 1
della proposta di legge n. 388 del 2017, concernente
"Disposizioni per la disciplina e la promozione dei
biodistretti". L’articolo, riguardante “Finalità e obiettivi”
della legge, è passato all’unanimità con cinque
modifiche rispetto al testo originario, quattro delle quali
proposte dai consiglieri del Movimento 5 stelle, per il
quale era presente alla seduta Silvana Denicolò, e una
avente come primo firmatario lo stesso presidente
Fichera. Per biodistretto si intende un’area geografica
omogenea naturalmente vocata all’agricoltura biologica,
in cui le componenti del sistema agricoltura stringono
un patto di solidarietà per la gestione sostenibile del
territorio locale e mettono in rete le risorse naturali,
culturali e produttive.
“Mettere in rete in un territorio le sue eccellenze”
l’obiettivo di questa proposta, come spiegato da Enrico
Panunzi (Partito democratico) in apertura di lavori. Tra
le finalità figurano infatti la promozione dell’agricoltura
biologica e dell’agroecologia, la diffusione di buone
60
pratiche ambientali, rurali e sociali, la tutela e
valorizzazione della biodiversità, dei saperi locali, dei
beni ambientali e culturali, del territorio e dei beni
comuni, materiali e immateriali, lo sviluppo
dell’ecoturismo e del turismo culturale e gastronomico,
la diffusione di un modello partecipativo dal basso di
uno sviluppo sostenibile e attento alle vocazioni
territoriali, la promozione della sostenibilità ambientale
ed energetica nella filiera agricola biologica e
l’osservanza dei principi dell’agricoltura biologica
formulati nel 2005 da Ifoam (Federazione internazionale
dei movimenti dell’agricoltura biologica).
Due degli emendamenti del Movimento 5 stelle sono
stati modificati su suggerimento dell’assessore
all’agricoltura Carlo Hausmann, presente alla seduta; in
uno di questi, in particolare, è contenuto un riferimento
all’apicoltura come “attività rilevante per il
mantenimento della biodiversità”. L’emendamento a
firma Fichera, invece, consiste in una aggiunta del
comma alla fine dell’articolo, in cui si afferma che la
regione promuove iniziative volte a incentivare la
produzione artigianale di alimenti ottenuti
esclusivamente da attività agricole, senza uso di additivi
e sostanze non naturali. Dopo il parere favorevole
all’articolo 1, il presidente ha aggiornato i lavori, anche
per chiarire il punto, portato all’attenzione dai
consiglieri di Insieme per il Lazio Daniela Bianchi e Rosa
Giancola, delle possibili sovrapposizioni tra questa
proposta di legge e l’articolo sui biodistretti inserito
nell’agosto scorso dalla legge regionale n. 9 all’interno
61
della legge 21 del 1998 con cui la Regione aveva
disciplinato l’agricoltura biologica.
Presenti alla seduta anche i consiglieri Cristiana
Avenali, Baldassare Favara, Rodolfo Lena, Riccardo
Valentini (tutti del Pd) e Giancarlo Righini (Fratelli
d’Italia).
62
COMMISSIONE SPECIALE SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE E SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEL TERRITORIO REGIONALE
Presidente: Baldassarre Favara (Pd)
Seduta n°: 3 del 30/11/2017
Odg: Relazione annuale sull'attività svolta (art. 3,
comma 5, L.R. 12/2015).
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO COMMISSIONE MAFIE: LA CRIMINALITÀ NEL LAZIO AL
MICROSCOPIO
30/11/2017 - La commissione consiliare speciale sulle
infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel
territorio regionale, presieduta da Baldassarre Favara
(Pd), ha dato parere favorevole, all’unanimità con le
modifiche apportate in sede di dibattito, alla prima
relazione annuale sull’attività svolta dalla commissione
stessa. Il voto finale è stato preceduto da un intenso
dibattito, a seguito della richiesta da parte del
consigliere Gianlunca Perilli (M5s) di fissare
un’audizione con la neopresidente del X municipio, a
seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno riguardato
Ostia, e delle proposte di modifica alle conclusioni
avanzate da Giuseppe Simeone (Pdl-FI). Si è giunti poi a
una sintesi che ha portato all’approvazione unanime del
documento.
63
“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto - ha
dichiarato Favara a conclusione dei lavori - Questa
relazione è il frutto di un’intensa attività durata oltre un
anno, nel corso del quale sono state audite numerose
personalità, sindaci, rappresentanti delle forze
dell’ordine e sono stati esaminati numerosi atti
giudiziari, relazioni al parlamento della commissione
parlamentare antimafia della IX legislatura, della
Direzione investigativa antimafia (Dia), della Direzione
nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) e di numerosi
altri documenti ufficiali”. Favara ha ringraziato i
commissari per il lavoro svolto.
Nelle conclusioni si legge tra l’altro che “nella
considerazione che la sicurezza è un elemento essenziale
per lo sviluppo della società, che nessuno può
considerarsi estraneo alle problematiche sociali che da
essa provengono, che le stesse, alla pari di altri
fenomeni aggregativi, costituiscono una priorità per
tutte le istituzioni, sarebbe auspicabile che il Presidente
della Giunta o suo rappresentante facesse parte del
Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza
pubblica”.
“Sarebbe necessario – si legge ancora nelle conclusioni -
procedere ad un processo di rigenerazione della
pubblica amministrazione, che dovrebbe avvicinarsi al
cittadino e ai suoi bisogni, sfrondando il percorso da
formalismi inutili, assicurando il massimo grado di
trasparenza, uniformando l’azione amministrativa ai
criteri di ragionevolezza, professionalità e economicità.
64
Pertanto sarebbe necessario avviare un programma di
formazione dei dipendenti, dei dirigenti della p.a.”
Dalla Banda della Magliana al “Mondo di mezzo”
“Le autorevoli considerazioni del giudice Giovanni
Falcone – si legge ancora nel documento - assieme alla
relazione della Commissione antimafia del 1991 relativa
a Roma e Lazio, rappresentavano, ben 25 anni fa, una
situazione chiara sulla presenza delle mafie nella
capitale e in alcune province laziali”. E infatti Giovanni
Falcone, durante un convegno del 1992, promosso dal
Consiglio regionale del Lazio, aveva ricordato gli arresti a
Roma di personaggi mafiosi di grande spessore come
Pippo Calò e Antonino Rotolo, per smentire la pretesa
estraneità del Lazio alla diffusione della criminalità
organizzata e del riciclaggio. La relazione della
commissione restituisce dunque la mappa della
criminalità organizzata nel Lazio.
Le principali organizzazioni mafiose di origine autoctona
sono individuabili nel clan Fasciani, nel clan Spada
operativi in Ostia, nell’organizzazione criminale
denominata Camorra Capitale operativa sull’area della
Tuscolana e l’organizzazione mafiosa denominata Mafia
Capitale struttura criminale con una spiccata vocazione
imprenditoriale. L’associazione di stampo mafioso
emersa nelle indagini denominate “Mondo di mezzo”
presenta caratteristiche proprie, solo in parte
assimilabili a quelle delle mafie tradizionali. La relazione
fa proprie le considerazioni del procuratore generale
presso la Corte d’Appello di Roma, Giovanni Salvi, il
65
quale definisce l’associazione “Mondo di mezzo”
“Originale, perché l’organizzazione criminale presenta
caratteri suoi propri, in nulla assimilabili a quelli di
altre consorterie note, originario perché la sua genesi è
propriamente romana, nelle sue specificità criminali e
istituzionali”. Caratteristica tipica delle organizzazioni
romane è l’aver preso le mosse dall’eversione di estrema
destra, anche nei suoi collegamenti con apparati
istituzionali, che evolse, in alcune sue componenti, nel
fenomeno criminale della Banda della Magliana.
La criminalità nelle Ater
Un capitolo a parte è dedicato alla situazione della
criminalità nelle proprietà immobiliari delle Aziende
territoriali per l’edilizia residenziale (Ater) che appaiono
in balia di alcune consorterie criminali nella gestione
degli immobili, occupati abusivamente, o per la vendita
di sostanze stupefacenti. La commissione ha ascoltato il
direttore generale dell'Ater di Latina, Paolo Ciampi, il
commissario straordinario dell'Ater di Roma Giovanni
Tamburino e Antonio Ciotoli, commissario straordinario
dell'Ater della provincia di Frosinone. L’Ater di Roma
gestisce 48.000 alloggi, con un numero di inquilini pari
a 148.000 abitanti. La struttura regionale ha trasmesso
dal primo settembre 2015 all’8 febbraio 2016, 72 notizie
di reato all’autorità giudiziaria, tutte inerenti il reato di
occupazione abusiva di edifici.
Nel complesso residenziale Ater di Frosinone
denominato il Casermone sono state effettuate due
significative operazioni antidroga che hanno colpito due
66
agguerrite associazioni criminali, operative 24 ore su 24
con sentinelle e addetti alla vendita di stupefacenti. Una
delle strutture criminali guadagnava giornalmente cifre
oscillanti dai 10.000 ai 40.000 euro, con una “clientela”
proveniente da tutta la provincia (gli inquirenti
registravano accessi giornalieri anche di 500 persone). Il
Lazio si presenta come la regione che ha maggiori
criticità in relazione alla diffusione delle droghe, con
oltre 4.000 soggetti coinvolti, seguita da Lombardia e
Campania. Dalla relazione emerge che le province di
Viterbo e Rieti sembrano essere quelle meno interessate
dal fenomeno della criminalità organizzata, anche se la
relazione pone una particolare attenzione ai pericoli
delle consorterie criminali nei lavori per la ricostruzione
in seguito al terremoto.
67
COMMISSIONE SPECIALE SUL TERREMOTO
Presidente: Pietro Di Paolantonio (Di Paolo)
Audizione del 16/11/2017 Odg: Alle ore 11,30 - le problematiche dello stabilimento
dell'azienda SA.NO. srl di Accumoli. Saranno ascoltati l'assessore all'Agricoltura, caccia e pesca, Carlo Hausmann, l'assessore alle Infrastrutture, enti locali e
politiche abitative Fabio Refrigeri e il Direttore Ufficio per la Ricostruzione per il Lazio Stefano Fermante; Alle ore 12,30 - problematiche della ricostruzione delle
aree terremotate del Lazio. Soggetti auditi: il Comitato per la ricostruzione di Scai e
Varoni, il Comitato Terra Nostra 2016 e la Voce del Popolo Residente.
Audizione SA.NO. - Il salumificio SA.NO. di Accumoli,
(circa 30 addetti), è l'azienda più grande del territorio
colpito dal sisma dell’anno scorso. Dopo il terremoto la
domanda di prodotti SA.N.O. si è impennata ma i danni
subiti dalla struttura rendono impossibile soddisfare la
richiesta che lo scorso anno ha fatto aumentare
l'organico dell'azienda. La proprietà evidenzia i ritardi da
parte delle istituzioni nel rispondere alle richieste, in
particolare nel rilascio delle autorizzazione e
nell'erogazione di fondi. Paradossalmente, dovessero
perdurare i ritardi, l’azienda potrebbe, anziché
confermare e aumentare gli organici, ridurne il numero.
Audizione aree terremotate – Un anno dopo il terremoto
la ricostruzione va avanti a rilento. Anche le casette che
si aspettavano a primavera sono consegnate con il
contagocce: appena il 5% del totale. Nel frattempo il la
68
situazione di chi non ha abbandonato i luoghi dove è
nato diventa sempre più difficile, specialmente d’inverno
con ghiaccio, neve e temperature sotto lo zero.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
RICOSTRUZIONE, FOCUS ALLA PISANA SU ACCUMOLI IN COMMISSIONE TERREMOTO
16/11/2017 - Focus su Accumoli in commissione
Terremoto questa mattina al Consiglio regionale del
Lazio. Con due audizioni, convocate dal presidente
Pietro Di Paolo, sono stati ascoltati il responsabile
dell'Ufficio speciale ricostruzione Stefano Fermante,
presenti gli assessori Fabio Refrigeri e Carlo Hausmann,
più i rappresentanti di alcuni comitati di Accumoli e
delle frazioni Scai e Varoni di Amatrice.
Nel primo caso, su richiesta del consigliere Giancarlo
Righini (FdI), si è fatto il punto sulla situazione dei
danni e le esigenze di delocalizzazione del salumificio
SA.NO. di Accumoli. Nel secondo, invece, sono state
raccolte istanze, esigenze e denunce da parte degli
abitanti delle zone colpite dai terremoti del 2016. Al
termine della seduta, cui hanno partecipato anche i
consiglieri Daniele Mitolo (Pd) e Fabrizio Santori (FdI), il
presidente Di Paolo si è impegnato ad approfondire le
questione sollevate dai comitati.
Righini, in apertura di seduta, ha espresso
preoccupazione sul futuro dell'azienda "Sano". Un'unità
produttiva, tra le pochissime presenti sul territorio, che
è riuscita ad affrontare il post sisma cercando di
mantenere inalterati i livelli occupazionali. Ora avrebbe
bisogno che venissero accelerate le pratiche per il
69
risarcimento danni e la delocalizzazione di parte dello
stabilimento in una tensostruttura. Se per quest'ultima
esigenza è emerso che una via di uscita è stata
individuata, per la parte relativa ai beni strumentali
danneggiati, l'Ufficio per la ricostruzione aspetta
ulteriore documentazione affinché si possano
completare le procedure per risarcire gli 800 mila euro
di danni (dell'un milione e 600 mila lamentato) ancora
mancanti.
Per quanto attiene, infine, l'audizione dei cittadini -
erano presenti i comitati per la ricostruzione di Scai e
Varoni, il Comitato Terra Nostra 2016 e la Voce del
Popolo Residente - è stata portata a conoscenza della
commissione una somma di problemi. Numerosi i temi
toccati, che hanno spaziato dalle difficoltà di un
allevamento ad avere una stalla per l'inverno alle
preoccupazioni sulla futura dislocazione dell'ospedale
"Grifoni", che alcuni preferirebbero al centro di più
comuni anziché ad Amatrice. E ancora questioni
urbanistiche, geologiche, sismiche, i ritardi nelle
rimozioni delle macerie (in particolare ad Amatrice), le
linee guida per la ricostruzione dei privati (in particolare
la documentazione sull'esistenza di edifici non
accatastati), i furti da parte degli sciacalli, i moduli
abitativi Sae e le difficoltà a far tornare in vita questi
piccoli centri, per i quali - come nel caso di Accumoli -
c'è chi ha lamentato l'assenza del promesso supporto
psicologico a chi è tornato a vivere nel cratere.
70
CAL – CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Presidente: Nicola Marini
Seduta del 27 novembre 2017 Odg: Proposta di parere su PL n. 402 del 26.10.2017,
concernente: “Disposizioni in materia di ambiente
SINTESI La pdl n. 402 (d’iniziativa della giunta regionale) prevede
un pacchetto di norme finalizzate alla semplificazione
amministrativa e all’innovazione in materia ambientale,
atte a migliorare il livello di efficacia ed efficienza,
nonché, così come previsto all’articolo 97 della
Costituzione, a migliorare i livelli di economicità
nell’azione della Regione in materia di ambiente e
sostenibilità
-------------------------
Il CAL (Relatore consigliere Manzi), ritenuto che nel
Comitato d’indirizzo impianti termici sia necessario
prevedere la partecipazione di un rappresentante del
CAL oltre a quelli di ANCI ed UPI;
che per quanto concerne la previsione di modifica
all’articolo 44, necessario che, al fine di non disperdere
le professionalità acquisite, siano determinate procedure
volte alla ricollocazione nei ruoli regionali di tutto il
personale della Città metropolitana di Roma Capitale
attualmente impegnato nella gestione della “Riserva
naturale del Monte Soratte”;
che il meccanismo dell’assegnazione temporanea di
personale regionale non sia quello idoneo a risolvere la
71
necessità di mettere a disposizione delle Province e della
Città metropolitana le risorse umane necessarie
all’espletamento delle funzioni attribuite. A tal fine si
propone di individuare un idoneo modello organizzativo
nella forma di “agenzia” a supporto sia della Regione che
delle Province e della Città metropolitana che da un lato
assicuri il maggior grado di efficienza nella gestione delle
funzioni amministrative di elevata complessità e
dall’altro sia lo strumento attraverso il quale la Regione
mette a disposizione dei suddetti Enti le opportune e
necessarie risorse di personale, finanziarie e
strumentali. In alternativa si richiede che in luogo del
personale siano assegnate idonee risorse economiche;
che in via preliminare si ravvisa la necessità che, anche
in questo caso, venga ripristinata la corretta definizione
costituzionale “La Provincia” in luogo di “ente di area
vasta”;
che per quanto concerne la sede dell’Autorità d’ambito si
ritiene che, come per le Autorità degli Ato del servizio
idrico, anche in questo caso la sede dell’Autorità sia
collocata presso la Città metropolitana o la Provincia di
riferimento;
che sia necessario coordinare i commi 1 e 2 dell’art. 20
octies laddove prevede l’elezione da parte dell’Assemblea
locale di “un presidente con funzioni di direzione e
coordinamento dei lavori della stessa” (comma 1) e che
“L’Assemblea è convocata e presieduta dal Sindaco
metropolitano e dal Presidente della Provincia”. La
contraddizione potrebbe essere superata mantenendo le
funzioni in capo al Sindaco metropolitano ed al
Presidente della Provincia ferma restando la disposizione
di cui al comma 6 che stabilisce che “L’Assemblea elegge
72
tra i propri componenti, …, il Presidente dell’Autorità e i
rappresentanti del Comitato …”. Al Presidente
dell’Autorità spettano la rappresentanza dell’Ente e gli
altri poteri previsti dalla legge;
Esprime parere favorevole alla proposta di legge
regionale n. 402.
73
COMITATO MONITORAGGIO ATTUAZIONE LEGGI E VALUTAZIONE EFFETTI DELLE POLITICHE REGIONALI
Presidente: Pietro Sbardella (Gruppo misto)
Seduta n°: 5 del 06/11/2017
Odg: Proposta alla quinta commissione consiliare permanente di inserimento di una clausola valutativa nel testo della proposta di legge n. 288 del 18 settembre
2015 "Norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella
Regione Lazio", ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a) della legge regionale 8 giugno 2016, n. 7 "Istituzione del Comitato per il monitoraggio dell'attuazione delle
leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali".
SINTESI
Con la pdl. n. 288/2015 (d’iniziativa della Giunta
regionale) si stabilisce il riordino dell’ente pubblico
dipendente per il diritto agli studi universitari del Lazio
(Laziodisu) in ente regionale per i diritti alla conoscenza
e allo studio (Di.Co.), al fine di favorire l’attuazione
coordinata d’interventi, servizi e prestazioni nel rispetto
più attento e rigoroso dei principi di efficacia, efficienza,
economicità e sussidiarietà.
(Non è stato diramato comunicato stampa)
74
CONSIGLIO REGIONALE
Presidente
Daniele Leodori (Pd)
Vice presidenti
Mario Ciarla (Pd) Francesco Storace (Mns)
Seduta n. 86 del 22 novembre 2017
Odg:
-Question Time;
- Testo unificato concernente "Disposizioni per favorire la mobilità nuova" delle proposte di legge nn. 190 e 192
del 2014; - Proposta di deliberazione consiliare n. 71 del 17.11.2016, concernente Realizzazione dell'opera
pubblica denominata "Centro di raccolta rifiuti in modo differenziato località Cerquetta" nel comune di Fonte nuova (Roma). Autorizzazione ai sensi dell'art. 18ter
comma 1 lett. D della LR 24/1998 alla deroga delle disposizioni contenute nel capo II della medesima LR
24/1998; - Proposta di legge n. 398 del 20.09.2017, concernente Modifiche all'art. 4 della LR 32/1998 (Disciplina della
raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco) e ss.mm.;
- Proposta di legge n. 343 del 22.09.2016, concernente Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici, all'ippoterapia e all'attività assistita con gli equidi.
I lavori proseguiranno nei giorni 28 novembre e 5 dicembre 2017.
75
SINTESI
La pdl n. 190 (d’iniziativa della consigliera Avenali (Sel))
si propone l’obiettivo di promuvere e sostenere la
mobilità nuova, in particolare quella ciclabile, per
svilupparne l’uso trasportistico sia per gli spostamenti
quotidiani (casa, scuola, lavoro, servizi) sia per le attività
turistico-ricreative, al fine di migliorare la qualità della
vita, garantire l’accessibilità dei territori e valorizzare le
risorse ambientali.
La pdl n. 192 (d’iniziativa del gruppo M5S) punta a
promuovere la ciclabilità e la ciclopedonalità in tutti i
suoi aspetti come elemento di mobilità sostenibile
urbana ed extraurbana. Gli obiettivi fondamentali sono
quelli di favorire l’intermodalità, al migliore fruizione del
territorio e lo sviluppo infrastrutturale.
Con la pdc n. 71 la si autorizza il Comune di Fonte
Nuova alla realizzazione – in deroga alla L.R. 24/98 -
delle isole ecologiche per la raccolta differenziata dei
rifiuti previo assenzo del Consiglio regionale.
La pdl n. 398 (d’iniziativa dei consiglieri Righini (FdI),
Sabatini (CI), Patanè (Pd), De Paolis (IpL)), cancella
l’obbligo della frequenza di un corso di 6 ore per il
rinnovo dei tesserini abilitanti la raccolta e
commercializzazione dei funghi epigei e la delega ai
Comuni per il rilascio degli stessi.
Con la Pdl n. 343 (d’iniziativa del consigliere Panunzi
76
(Pd) ed altri), la Regione riconosce al turismo equestre,
come pure alla terapia e all’attività assistita con gli
equidi, un ruolo strategico per lo sviluppo economico ed
occupazionale nonché per la crescita culturale e sociale
del Lazio promuovendoli e sostenendoli, nel rispetto dei
valori tradizionali, storici e territoriali, e della qualità e
compatibilità ambientale.
COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
CONSIGLIO AVVIA ESAME LEGGE SULLA MOBILITÀ
NUOVA
22/11/2017 - Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato
l’esame della proposta di legge sulla cosiddetta mobilità
nuova, un vero e proprio “Piano regionale della mobilità
ciclistica”. Si tratta di un testo unificato di due proposte
di legge: una presentata da Cristiana Avenali (Pd) e
l’altra avente come primo firmatario Devid Porrello
(M5s). Oggi si è conclusa la discussione generale e il
presidente del Consiglio, Daniele Leodori, ha aggiornato
i lavori alle ore 11 del 28 novembre per iniziare l’esame
degli emendamenti e dell’articolato. Il provvedimento è
stato illustrato in Aula da Cristiana Avenali e Silvia
Blasi (M5s). Intervenuti anche l’assessore regionale alla
Mobilità, Michele Civita, e il consigliere Fabrizio Santori
(FdI).
Cristiana Avenali ha sintetizzato gli obiettivi della
proposta di legge: “Promuovere una mobilità nuova, in
particolare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto
quotidiano, e migliorare, allo stesso tempo, l’efficienza,
la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana”. La
consigliera del Pd ha poi spiegato le motivazioni alla
77
base della proposta normativa, che – a suo avviso –
riguardano due temi: la lotta contro l’inquinamento
atmosferico e la possibilità di ottenere risparmi
economici. “I dati delle centraline che monitorano
l’inquinamento nella nostra regione – ha detto, con
riferimento al primo punto – ci dicono che i livelli sono
insostenibili a Roma, ma anche nei capoluoghi di
provincia, tutti posizionati nella parte più bassa della
classifica delle città capoluogo”. Sul secondo aspetto,
Avenali ha affermato che “la mobilità nuova è un settore
fondamentale su cui puntare come vettore di sviluppo
economico e culturale”, anche per l’abbattimento dei
costi ambientali e sociali, il contenimento dei danni
sanitari e il risparmio di carburante.
Avenali ha posto l’accento su tre punti chiave del
provvedimento:
il sistema integrato di mobilità nuova, anche attraverso
il car sharing, il car pooling e l’integrazione con la rete
ciclabile e ciclopedonale;
la definizione di target di mobilità, cioè una quota
massima degli spostamenti privati motorizzati;
la previsione di un “piano regionale della mobilità
ciclistica”, inserito come un piano di settore all’interno
del Piano della mobilità della Regione.
Sul finanziamento della legge, infine, Avenali ha
auspicato per i prossimi anni un impegno maggiore
rispetto ai 2,1 milioni di euro stanziati per il biennio
2018-2019.
78
Silvia Blasi è intervenuta per illustrare la proposta di
legge del Movimento 5 stelle che insieme a quella di
Avenali costituisce il testo unificato all’esame del
Consiglio. Anche lei ha denunciato il livello
d’inquinamento e sottolineato la necessità di ridurlo. “Lo
spostamento attraverso i mezzi motorizzati privati
rappresenta una grave fonte di inquinamento
ambientale per le nostre città - ha detto - che
compromette non solo la qualità della vita, ma proprio la
salute dei soggetti, anche più deboli, più fragili, come
per esempio i bambini. Questo intervento legislativo ha
un importante impatto non solo sull’ambiente, ma
anche sulla salute”.
La consigliera pentastellata, nel corso del suo
intervento, ha più volte fatto riferimento a un
cambiamento culturale, perché “il mezzo principale con
cui si spostano tutti è l’auto privata. Purtroppo, spesso
la pista ciclabile non viene vista come un sistema,
un’infrastruttura per il trasporto, bensì come una
modalità con cui una persona va a fare una passeggiata.
Invece, la bicicletta potrebbe diventare e può diventare
un vero e proprio mezzo di trasporto per medi e lunghi
spostamenti nei centri urbani”. Per questo motivo, Blasi
ha messo in evidenza come la proposta di legge punti
sulla intermodalità, “la possibilità di cambiare mezzo di
trasporto, di passare dalla metropolitana, all’autobus
pubblico, al mezzo pubblico, al treno e alla bicicletta;
quindi la possibilità – ha aggiunto la consigliera – di
spostare anche la bicicletta con altri mezzi di trasporto”.
“Si tratta di una iniziativa importante – ha ribadito
79
Michele Civita, assessore regionale alle Politiche del
territorio e alla mobilità – a cui io e la Giunta abbiamo
dato il nostro supporto, perché il tema guarda al
futuro”. A tal proposito, Civita ha annunciato che il
Piano della ciclabilità è stato già previsto e contiene un
documento specifico, che dopo l’approvazione della
legge, diventerà un vero e proprio Piano autonomo per la
ciclabilità di Roma e del Lazio”. Poi l’assessore ha
ricordato che la Regione offre dei contributi per
l’acquisto di biciclette portatili e ripiegabili all’interno
degli abbonamenti annuali. “È ovviamente una cosa
simbolica – ha precisato – che però guarda agli stessi
obiettivi che la legge vuole perseguire. Sui finanziamenti,
Civita ha annunciato che “questa legge dovrà essere
finanziata e in parte abbiamo già dei finanziamenti per
la realizzazione di alcune piste ciclabili che diamo ai
Comuni”.
Nel corso del dibattito è intervenuto anche Fabrizio
Santori (Fratelli d’Italia), il quale ha auspicato che “ci
possa essere, da parte dei relatori e da parte della
Giunta, la possibilità di dare spazio a qualche iniziativa
che riteniamo importante e innovativa e che va soltanto
ed esclusivamente nella direzione di un miglioramento
normativo e anche di sicurezza, di vantaggi effettivi che
questa legge può portare”.
IL CONSIGLIO AUTORIZZA ISOLA ECOLOGICA A CERQUETTA DI FONTE NUOVA
22/11/2017 - Via libera dal Consiglio regionale
all'autorizzazione di un centro di raccolta di rifiuti
differenziata in località Cerquetta, nel comune di Fonte
Nuova (Roma). La deliberazione è stata approvata ai
80
sensi dalla legge 24 del 1998 e autorizza per il progetto
la deroga alle classificazioni del piano territoriale
paesistico vigente e del piano territoriale paesistico
regionale adottato.
L'isola ecologica - ha ricordato stamattina l'assessore
Michele Civita nell'illustrare la proposta - è destinata ad
aiutare il Comune di Fonte Nuova nella differenziata
"porta a porta" e avrà un'estensione massima di 1500
metri quadri. La deliberazione era già stata esaminata -
con voto favorevole a maggioranza - dalla sesta
commissione della Pisana, per approdare oggi in Aula.
In occasione del voto è stato approvato anche un ordine
del giorno, su iniziativa di Antonello Aurigemma (Forza
Italia), affinché si possa consentire la realizzazione di un
percorso ciclopedonale di circa due chilometri nella zona
limitrofa alla futura isola ecologica. L'atto di indirizzo
impegna la Giunta regionale a inserire in bilancio non
meno di mezzo milione di euro per l'opera.
Seduta n. 86 del 28 novembre 2017
Odg: -Question Time;
- Testo unificato concernente "Disposizioni per favorire la mobilità nuova" delle proposte di legge nn. 190 e 192
del 2014; - Proposta di legge n. 398 del 20.09.2017, concernente Modifiche all'art. 4 della LR 32/1998 (Disciplina della
raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco) e ss.mm.; - Proposta di legge n. 343 del 22.09.2016, concernente
Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici, all'ippoterapia e all'attività assistita con gli equidi.
I lavori proseguiranno nei giorni 28 novembre e 5 dicembre 2017.
81
SINTESI
(Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IN CONSIGLIO LA LEGGE SULLA MOBILITÀ NUOVA
28/11/2017 - Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato
il 22 novembre scorso l’esame della proposta di legge
sulla cosiddetta mobilità nuova, un vero e proprio
“Piano regionale della mobilità ciclistica”. Si tratta di un
testo unificato di due proposte di legge: una presentata
da Cristiana Avenali (Pd) e l’altra avente come primo
firmatario Devid Porrello (M5s). Conclusa la discussione
generale, nel corso della successiva seduta di oggi 28
novembre il presidente del Consiglio, Daniele Leodori,
ha aggiornato il Consiglio alle ore 11 del 5 dicembre. C'è
da iniziare l’esame degli emendamenti e dell’articolato.
Programmata conferenza dei capigruppo per domani alle
12,30. Il provvedimento è stato illustrato in Aula, il 22
novembre,da Cristiana Avenali e Silvia Blasi (M5s).
Intervenuti anche l’assessore regionale alla Mobilità,
Michele Civita, e il consigliere Fabrizio Santori (FdI).
82
EVENTI
Cyberbullismo, convegno Corecom sui
comportamenti dei giovani in Rete
13/11/2017 - Si svolgerà il 15 novembre (ore 15), nella
Sala della Lupa della Camera dei deputati, il convegno
“Cyberbullismo e comportamenti in Rete dei ragazzi: un
viaggio da nord a sud”. In tale occasione saranno
presentati i risultati del rapporto “Web reputation e
comportamenti a rischio online degli adolescenti in
83
Italia”.
Lo studio realizzato, su iniziativa dei Corecom di
Campania, Lazio e Lombardia. nell’ambito delle funzioni
di vigilanza e la tutela dei minori, dalle Università
Federico II di Napoli, La Sapienza e LUMSA di Roma e
l’Università Cattolica di Milano, raccoglie i risultati di
una ricerca congiunta nelle tre regioni diretta a
fotografare l’esperienza che i giovani mettono in atto
quotidianamente online.
Estendendo a Campania e Lazio, la ricerca condotta nel
2016 da OssCom (Centro di ricerca sui media e la
comunicazione dell’Università Cattolica) per il Corecom
Lombardia, il Rapporto rileva i comportamenti in rete, le
piattaforme di social media più frequentate e le pratiche
comunicative più diffuse, ne segnala i comportamenti
più rischiosi e le strategie più efficaci anche nella
gestione della reputazione online dei giovani.
L’evento, cui assisterà una rappresentanza di studenti,
prevede dopo i saluti istituzionali, due panel, di cui il
primo dedicato alla presentazione, a cura degli autori
della ricerca, dei risultati e il secondo che avrà
protagonisti governo, parlamentari e Commissari
Agcom.
Il Consiglio regionale del Lazio - tra l'altro - nel 2016,
con la legge n. 2, è stato il primo in Italia ad approvare
una legge organica in materia di bullismo. Altrettanto
hanno fatto, nel 2017, rispettivamente con le leggi 11 e
1 le Regioni Campania e Lombardia.
84
INDICE DEI NOMI
Abbruzzese, Mario, 56, 57
Agostini, Riccardo, 10,11
Ambrosini, Carlo, 27
Aurigemma, Antonio, 42,43,48, 58, 80
Avenali, Cristiana, 10, 14, 37, 41, 61, 75, 76-78, 81
Bacci, Alessandro, 27
Baldi, Michele, 18, 35, 37
Bellanova, Teresa, 24
Bellini, Fabio, 6, 7, 9, 10, 12-14
Bellomo, Michele, 47, 48
Bellotti, Rosanna, 54
Bianchi, Daniela, 35, 58, 60
Blasi, Silvia, 52, 58, 76, 78, 81
Bonafoni, Marta, 34, 36
Buschini, Mauro, 42-44
Calò, Pippo (Giuseppe Calò), 64
Carrara, Cristian, 10, 32, 33, 35
Cervelli, Pasquale, 25
Ciampi, Paolo, 65
Ciarla, Mario, 58, 74
Ciotoli, Antonio, 65
Corrado, Valentina, 8, 9, 13, 14, 25, 28, 30
Cosentino, Giancarlo, 27
De Lillo, Fabio, 43
De Paolis, Gino, 75
Del Conte, Maurizio, 24
Denicolò, Silvana, 18, 20, 52, 55, 57-59
Di Paolantonio, Pietro (detto Di Paolo), 67, 68
Fabiani, Guido, 51, 54
Falcone, Giovanni, 64
Favara, Baldassarre, 20, 61-63
Fermante, Stefano, 67, 68
Fichera, Daniele, 8-11, 13, 14, 28, 30, 43, 50, 51, 53, 54, 56, 57, 59, 60
Giancola, Rosa, 35, 37, 55, 60
Giannessi, Stefano, 49
Hausmann, Carlo, 60, 67, 68
Lena, Rodolfo, 10, 11, 45, 47-49, 58, 61
Leodori, Daniele, 74, 76, 81
Lupi, Simone, 21, 24, 26, 28, 29, 31, 57
Malcotti, Luca, 8, 18, 20, 25, 26, 28, 31
Mangiapelo, Lorenzo, 54
Manzella, Gian Paolo, 14, 18, 20
Marini, Nicola, 70
Manzi, Bruno, 70
Marzetti, Jacopo, 49
Mazzarotto, Antonio, 49
85
Milanese, Giuseppe, 47-49
Mitolo, Daniele, 68
Morichini, Andrea, 27
Panunzi, Enrico, 38, 39, 41, 56, 59, 75
Patanè, Eugenio, 35, 37, 75
Perilli, Gianluca, 10, 13, 14, 35, 37, 62
Pernarella, Gaia, 17, 20, 33, 37, 43
Petrangolini, Maria Teresa, 10, 14, 20
Petrassi, Piero, 15, 16, 19, 20, 35, 37
Porrello, Devid, 41, 76, 81
Prezioso, Nicola, 54
Quadrana, Gianluca, 10
Righini, Giancarlo, 40, 43, 53, 55, 58, 61, 68, 75
Rotolo, Antonino, 64
Ruberti, Albino, 26-28
Sabatini, Daniele, 75
Sala, Massimo, 47, 48
Salvi, Giovanni, 64
Santori, Fabrizio, 8, 10, 68, 76, 79, 81
Sartore, Alessandra, 30
Sbardella, Pietro, 8, 33, 35-37, 43, 73
Scarchilli, Carlo, 54
Smeriglio, Massimiliano, 34, 36, 37, 53
Storace, Francesco, 28, 31, 74
Tamburino, Giovanni, 65
Tardiola, Andrea, 48
Tarzia, Olimpia, 32, 37,47
Valente, Lucia, 24-27
Valentini, Riccardo, 17, 20, 52, 58, 61
Valeriani, Massimiliano, 10, 11, 43
Vincenzi, Marco, 56-58
Visini, Rita, 7-10, 12-14, 46
Zingaretti, Nicola, 57