CAI Cremona 2012...strada sterrata, nei pressi della Centrale Idroelettrica della Società Caffaro,...

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Escursione panoramica in ambiente suggestivo, ricco di molte specie di flora alpina. Meravigliosa vista sul Cornone di Blumone, sullo Scoglio di Laione e sulla Val di Leno tipologia Dislivello Tempo percorrenza 850 m. 6:00 h ! " # ! " # ! " # ! " # ZONA: Gruppo dell’Adamello DIFFICOLTA’: Gita Escursionistica (E) EQUIPAGGIAMENTO: Media MONTAGNA PARTENZA A PIEDI DA: Piana del Gaver, Rifugio Nikolajewka DISLIVELLO COMPLESSIVO: salita / discesa 850 metri TEMPO DI PERCORRENZA: 6 ore circa. RITROVO: ore 06:15 al parcheggio FS - Via Dante PARTENZA DA CREMONA: ore 06:30 PERCORSO STRADALE: da CREMONA per Brescia Est, Idro, Bagolino, Piana del Gaver, Rifugio Nikolajewka DISTANZA DA CREMONA: 160 Km (circa) CAPOGITA: Gianmario Bassini ACCOMPAGNATORI: Collini Pia Giulio Galli CARTINA 71 Kompass –Adamello La Presanella scala 1:50000 Le iscrizioni sono raccolte, presso la Segreteria, direttamente dal Capogita e/o accompagnatori incaricati, durante gli orari d’apertura della sede CAI Martedì ore 17.30 - 18.30 Giovedì sera ore 21.00 - 22.30 Venerdì ore 17.30 - 18.30 (da gennaio a giugno) Non sono ammesse iscrizioni telefoniche. APERTURA ISCRIZIONI: 18-09-2012 CHIUSURA ISCRIZIONI: 27-09-2012 NUMERO MASSIMO DEI PARTECIPANTI : 50 QUOTA ISCRIZIONE: 4,00 €/ socio 10,00 €/g non socio TOTALE: 4,00 socio 10,00 non socio da versare obbligatoriamente all’atto dell’iscrizione Estratto del Regolamento Art.4/2 La partecipazione alle gite sociali comporta la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma proposto e l’impegno al rispetto del presente Regolamento. Il capogita provvede all'atto dell' iscrizione dei soci e dei non-soci alla consegna di copia del presente Regolamento ritirando contestualmente apposita firma. Art.5/1 L’iscrizione a ciascuna gita sociale viene raccolta direttamente dal capogita o dagli accompagnatori incaricati, durante gli orari di apertura della sede sociale ed entro i termini stabiliti. Art.8 Con l’iscrizione al C.A.I., o con il regolare rinnovo del bollino sezionale entro il 31 marzo di ogni anno, si attiva automaticamente la copertura assicurativa infortuni per tutte le attività sociali. La copertura assicurativa infortuni per i soci che non hanno rinnovato entro il 31 marzo e per i non soci è compresa nella quota di iscrizione alla gita. Art.12/2 Qualora il trasferimento da Cremona avvenga con autovetture private, gli equipaggi sono tenuti a suddividersi le spese di viaggio. Art.13/1 Il capogita, sentito il parere degli accompagnatori, può, a suo insindacabile giudizio, modificare in qualunque momento, in toto o in parte, il programma o l’itinerario proposto, dandone tempestiva comunicazione agli interessati. Art.14 Ogni partecipante, iscrivendosi alla gita, prende atto delle difficoltà che essa comporta e le commisura alle proprie capacità. Art.15/1 Ciascun partecipante, nel rispetto del presente Regolamento, ha l’obbligo di attenersi sempre alle disposizioni del capogita e di adeguarsi alle sue decisioni, anche quando non le condivida. Art.15/3 Ciascun partecipante, pena l’esclusione dalla gita, è tenuto ad avere con sé l’equipaggiamento e l’attrezzatura indicati sul volantino di presentazione della gita e a controllarne l’efficienza prima della partenza. Club Alpino Italiano Sezione di Cremona Via Palestro, 32 0372.422400 www.cai.e-cremona.it Commissione Sezionale Escursionismo

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850 m.

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ZONA: Gruppo dell’Adamello DIFFICOLTA’: Gita Escursionistica (E) EQUIPAGGIAMENTO: Media MONTAGNA PARTENZA A PIEDI DA: Piana del Gaver, Rifugio Nikolajewka DISLIVELLO COMPLESSIVO: salita / discesa 850 metri

TEMPO DI PERCORRENZA: 6 ore circa.

RITROVO: ore 06:15 al parcheggio FS - Via Dante PARTENZA DA CREMONA: ore 06:30 PERCORSO STRADALE: da CREMONA per Brescia Est, Idro, Bagolino, Piana del Gaver, Rifugio Nikolajewka DISTANZA DA CREMONA: 160 Km (circa)

CAPOGITA: Gianmario Bassini ACCOMPAGNATORI: Collini Pia Giulio Galli CARTINA�71 Kompass –Adamello La Presanella scala 1:50000 �

Le iscrizioni sono raccolte, presso la Segreteria, direttamente dal Capogita e/o accompagnatori incaricati, durante gli orari d’apertura della sede CAI

Martedì ore 17.30 - 18.30 Giovedì sera ore 21.00 - 22.30

Venerdì ore 17.30 - 18.30 (da gennaio a giugno) Non sono ammesse iscrizioni telefoniche.

APERTURA ISCRIZIONI: 18-09-2012 CHIUSURA ISCRIZIONI: 27-09-2012 NUMERO MASSIMO DEI PARTECIPANTI : 50 �

QUOTA ISCRIZIONE: 4,00 €/socio 10,00 €/g non socio

TOTALE: 4,00 € socio – 10,00 € non socio da versare obbligatoriamente all’atto dell’iscrizione�

Estratto del Regolamento Art.4/2 La partecipazione alle gite sociali comporta la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma proposto e l’impegno al rispetto del presente Regolamento. Il capogita provvede all'atto dell'iscrizione dei soci e dei non-soci alla consegna di copia del presente Regolamento ritirando contestualmente apposita firma. Art.5/1 L’iscrizione a ciascuna gita sociale viene raccolta direttamente dal capogita o dagli accompagnatori incaricati, durante gli orari di apertura della sede sociale ed entro i termini stabiliti. Art.8 Con l’iscrizione al C.A.I., o con il regolare rinnovo del bollino sezionale entro il 31 marzo di ogni anno, si attiva automaticamente la copertura assicurativa infortuni per tutte le attività sociali. La copertura assicurativa infortuni per i soci che non hanno rinnovato entro il 31 marzo e per i non soci è compresa nella quota di iscrizione alla gita. Art.12/2 Qualora il trasferimento da Cremona avvenga con autovetture private, gli equipaggi sono tenuti a suddividersi le spese di viaggio. Art.13/1 Il capogita, sentito il parere degli accompagnatori, può, a suo insindacabile giudizio, modificare in qualunque momento, in toto o in parte, il programma o l’itinerario proposto, dandone tempestiva comunicazione agli interessati. Art.14 Ogni partecipante, iscrivendosi alla gita, prende atto delle difficoltà che essa comporta e le commisura alle proprie capacità. Art.15/1 Ciascun partecipante, nel rispetto del presente Regolamento, ha l’obbligo di attenersi sempre alle disposizioni del capogita e di�adeguarsi alle sue decisioni, anche quando non le condivida. Art.15/3 Ciascun partecipante, pena l’esclusione dalla gita, è tenuto ad avere con sé l’equipaggiamento e l’attrezzatura indicati sul volantino di presentazione della gita e a controllarne l’efficienza prima della partenza. �

Club Alpino Italiano Sezione di Cremona Via Palestro, 32

� 0372.422400 www.cai.e-cremona.it �

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$ ��! �# ��� �$ �� ! ��! ��$ ��! �# ��� �$ �� ! ��! ��$ ��! �# ��� �$ �� ! ��! ��$ ��! �# ��� �$ �� ! ��! ������Raggiunto il Rifugio Nikolajewka, quasi al termine della Piana del Gaver, dove finisce la strada sterrata, nei pressi della Centrale Idroelettrica della Società Caffaro, si stacca il segnavia CAI n. 26 che indica la salita sul versante orografico destro della valle. La mulattiera selciata, di origine militare, avanza all'inizio ripida per poi proseguire dolcemente tra pascolo erboso dove si possono ammirare varie specie di fiori. Lasciata, a sinistra del percorso, una grotta ricovero, si procede tra radi larici fino a raggiungere dapprima la Malga Blumone di Sotto e poi, all'inizio di una vasta spianata, il Casinello di Blumone. Abbandonato sulla sinistra il percorso per il Passo Blumone e a destra quello per il Passo di Serosine, si avanza nel largo pianoro. Copiose fioriture di aconito napello, caratteristico delle aree ricche di concimazione naturale dei bovini, accompagnano il tratto pianeggiante del percorso. In più punti la mulattiera, con la caratteristica cordonatura sui due lati, sembra voler soccombere all'insorgere prepotente di questi fiori dal colore viola intenso. Proseguendo, la mulattiera -in parte franata- compie alcuni tornanti prima di sfociare su un dosso erboso sulla cui sommità sono visibili i resti di vari fabbricati di origine militare. Tra i molti fiori colorati spiccano quelli della genziana sfrangiata. Nella parte più alta di questa dorsale è collocato il grande edificio che la tradizione vuole indicare come Ospedale Militare. Sulla destra il percorso avanza a mezza costa, tra pascolo erboso finché, dopo una lunga traversata di moderata salita, raggiunge il Passo del Termine. La discesa seguirà lo stesso percorso. CENNI STORICI E DESCRIZIONE DELLE OPERE La parte terminale della lunga Valle del Caffaro, che si sviluppa a monte del Lago d'Idro ma ricadente nel comune amministrativo di Breno, rappresentava la più meridionale delle linee difensive dello schieramento italiano nella zona dell'Adamello. Il Passo del Termine, posto al culmine della vallata, costituiva il punto nodale. Infatti, attraverso la Val di Leno e la Val di Daone, gli austriaci avrebbero potuto tentare un aggiramento delle nostre linee italiane sui ghiacciai. Un tratto della mulattiera militare che dal Passo del Termine sale al Monte Listino Dal Passo del Termine, al quale si arrivava attraverso una mulattiera� che si sviluppava dalla località Gaver, erano inoltre assicurati i collegamenti con mulattiere e sentieri alla linea che correva dal Monte Listino alla Monoccola. Il passo, oltre che da un possente sbarramento costituito da una lunga trincea prospiciente la Val di Leno, era difeso, sui due versanti, da postazioni d'artiglieria e da grotte che consentivano la�diretta osservazione di eventuali movimenti provenienti dalla Valle del Chiese fino alle linee austriache del Carè Alto. Un poco più arretrata, l'elevazione rocciosa dello Scoglio di Laione era stata attrezzata a difesa del�passo stesso, con postazioni d'artiglieria coperte che, per la loro posizione più elevata, potevano assicurare un migliore controllo della vallata sottostante. I ruderi�del grande edificio ospedale militare prima del�Passo del Termine Tra i manufatti più significativi, realizzati al Passo del Termine, va sicuramente ricordato il grande edificio costruito appena più a valle del valico. Si�tratta di una struttura militare tra le più grandi in tutto il settore dell'Adamello. E' collocato su di un pianoro in posizione�dominante sull'Alta Valle del Caffaro, a cui fanno corona il Cornone di Blumone, il Monte Gelo e la Cima Blumone. La struttura, nonostante l'avanzato degrado, si presenta ancora imponente, con le murature perimetrali in pietre che innalzano al cielo pinnacoli dalle diverse colorazioni. L'accesso, al piano di calpestio, è assicurato da una�pregevole gradinata in granito che, dopo il tratto iniziale, si divide in due rami quasi a voler conferire ancor più maestosità al manufatto. Sopra la porta principale, rivolta ad est, una finestrella circolare in marmo impreziosisce ancor più l'architettura. La tradizione orale della zona�vuole che tale costruzione fosse un ospedale militare,ma oggettivamente non si riesce a comprendere la necessità di un ospedale di tali dimensioni in una zona del fronte così scarsamente interessata da azioni di�combattimento e, al momento, non è stata trovata alcuna documentazione d'epoca che confermi o smentisca tale tesi. Al Passo del Termine, arretrato rispetto allo sbarramento difensivo, un ulteriore manufatto arricchisce la zona: si tratta di una torre di avvistamento posta vicino ai fabbricati adibiti al ricovero dei soldati e realizzata con pietre di granito, discretamente lavorate, dotata a mezz'altezza di un aggetto che impedisce lo stillicidio dell'acqua sulle murature� sottostanti. Un particolare costruttivo che, oltre ad essere di indubbia importanza, costituisce un elemento architettonico capace di creare armonia e movimento di forme al piccolo edificio. L'insieme dei manufatti presenti presso il Passo del Termine rappresenta quindi un�quadro completo delle diverse tipologie presenti e consente di avere un’ampia visione sui metodi di costruzione messi in atto durante la guerra.

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